prove zero - Giunti Scuola

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prove zero - Giunti Scuola
Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche
UOC NPIA Servizi Specialistici
UOS NPIA - Centro regionale Disabilità Linguistiche e Cognitive
LE DIFFICOLTÀ DI LETTO SCRITTURA NEI
PRIMI DUE ANNI DELLA PRIMARIA
Paola Bonifacci*, Stephanie Bellocchi∆, Manuela Manfredini°, Laura Lami*
*Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Bologna
∆ Département de Psychologie, Université Paul Valéry, Montpellier, France
°UOS NPIA Ce.Re.Di.Li.Co, UOCNPIA Servizi Specialistici - AUSL BOLOGNA
Introduzione
Approccio
RTI
(Fuchs & Fuchs,
2006)
Consensus
Conference
Evidenze
cliniche e
sperimentali
Direttive
Ministeriali
INDIVIDUAZIONE
PRECOCE
expected to still contribute to the encoding of other non-alphabetic
visual objects. It is even possible that the fine tuning of the visual
cortex that accompanies reading acquisition [45] benefits other
perceptual abilities. This might explain the reduced performance
with line drawings observed in some PA patients with a lesion in the
VWFA [71], and the decreased activation of the VWFA by words and
drawings seen in dyslexic subjects [63].
Gaillard et al. [75] compared reading performance and fMRI
activations before and after a minute left occipitotemporal resection,
which showed that PA is related to the selective disappearance of
occipitotemporal word-related activations (Figure 3c). Similarly,
focal cortical inactivation of the VWFA by intracranial electrical
stimulation can yield alexia in the absence of any object naming
deficit [76] (Figure 3b).
Modelli di riferimento teorici
leads to increased activation in occipital areas, including
the primary visual cortex, in response to print and to other
categories of visual stimuli such as checkerboards
[18,45,46].
How learning to read transforms the VWFA
We directly tested the VWFA’s role in literacy by comparing functional brain organization in illiterate versus literate adults [45]. Activation at the precise coordinates of the
Ferreiro e Teberosky (1985); Frith (1985); Dehaene (2009)
[()TD$FIG]
Written sentences
(a)
Letter strings
(b)
Livello Fase
pre-logografica
Il bambino non ha ancora capito che i segni
convenzionale
rappresentano
dei suoni
•  Limitato vocabolario
visivo
z = -14
z = -14
4
3
Key:
Literates (LB1)
Literates (LP)
Literates (LB2)
Ex-illiterates (EXB)
Ex-illiterates (EXP)
Illiterates (ILB)
2
1
Fase alfabetica
Preconvenzionale sillabico: un segno qualsiasi per ogni
Livello•  regole sillaba
Es: RM (casa),
IOL (tavolo)
di conversione
fonema-grafema
sillabico Convenzionale sillabico: un segno della sillaba per ogni
0
L
R
(c)
Faces
2
0
50
100
Words read per minute
VWFA activation to :
R
sillaba Es: CA (casa) TVO (tavolo)
Fase ortografica
Houses
Tools
2
2
Letter strings
2
Livello sillabico
alfabetico
Fase lessicale
False fonts
Checkers
2
2
I bambini tracciano per alcune sillabe 2 suoni
•  accesso al lessico ortografico.
e per alcune 1 suono Es: TVLO (tavolo)
1.5
1
0.5
0
L
0
50
100
150
1.5
1.5
1.5
1.5
1.5
1
1
1
1
1
0.5
0.5
0.5
0.5
0.5
0
0
50
100
150
0
0
50
100
150
Words read per minute
0
0
50
100
150
0
0
50
100
150
0
0
50
100
150
•  Le procedure sub-lessicali lasciano il posto all’accesso
diretto al significatoI bambini scrivono tutte le sillabe con più
segni; restano da risolvere i problemi
dell’ortografia complessa.
TRENDS in Cognitive Sciences
Figure 3. Evidence that the visual word form area (VWFA) is a major site of literacy acquisition. In this functional magnetic resonance imaging experiment [45], schooled
and unschooled adult participants of varying degrees of literacy were scanned. (a) When participants were presented with written sentences, the activation in the VWFA
increased in proportion to reading performance (words read per minute). The VWFA, in particular, showed little activation in illiterates, but its activation increased sharply
with literacy, even in unschooled participants who learned to read as adults (ex-illiterates). (b) The VWFA activation increase with literacy was replicated in a distinct block
with passive presentation of letter strings. In this case, no other brain region was modulated by literacy, making it difficult to explain the VWFA activation as a top-down
effect from higher-level regions. (c) The VWFA was also activated by passive presentation of faces, tools and checkers, particularly in illiterates. In agreement with the
neuronal recycling hypothesis, this activation decreased with reading performance, suggesting a competition between the nascent orthographic code and prior visual
responses (replotted from data in [45]).
Livello
alfabetico
258
Dehaene, Cohen, 2011
Identificazione precoce difficoltà
scolastiche
Permette un intervento mirato al
recupero delle difficoltà individuate
Prevenzione del disagio e della
dispersione scolastica
Individuazione di difficoltà “resistenti”
DISTINZIONE DIFFICOLTA’/DISTURBO
Facilitazione accesso ai servizi
territoriali
INDIVIDUAZIONE PRECOCE OBIETTIVI
FORMAZIONE/SENSIBILIZZAZIONE
•  Formare sia a livello teorico che pratico gli insegnanti in merito
all'individuazione precoce di difficoltà lettura e scrittura
INTERVENTO
•  Promuovere attività di recupero pedagogico-didattiche per i
bambini che manifestano difficoltà di apprendimento.
MONITORAGGIO
•  Monitorare l'apprendimento e individuare precocemente eventuali
difficoltà ! resistenza all’intervento
DIAGNOSI/INTERVENTO SPECIALISTICO
ASSESSMENT DINAMICO
RISPOSTA ALL’INTERVENTO
1-5%
intervento
sanitario
10-20% studenti che
necessitano di una didattica
personalizzata in classe o in
piccoli gruppi
80-90% studenti che ricavano
miglioramenti dalla “didattica per
tutti“ (un’istruzione di alta qualità, efficace
e basata sulle evidenze empiriche)
NEL CONTESTO SCOLASTICO
NECESSITA’ DI STRUMENTI PER INSEGNANTI:
-  SOMMINISTRAZIONE COLLETTIVA
-  MONITORAGGIO LONGITUDINALE
-  SIGLATURA AGILE
IMPORTANTE: OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE MIRATA
ALL’INTERVENTO DIDATTICO
SINERGIA TRA DIVERSE FIGURE PROFESSIONALI
IL PROGETTO PRO-DSA
Progetti territoriali
L.A.D.A.-AUSL
2006-2010
PROGRAMMA
REGIONALE
PRO-DSA
AUSL
BOLOGNA
2010AD OGGI
Ultimo anno: 2013-2014
74
DSA
INVIATI
NPIA
214
approfondimenti
bambini classe 2°
4996 classe 2°
4654 classe 1°
(57/65 IC aderenti)
+ 13 altra
patologia
Strumenti
Il caso delle
PROVE ZERO
(Bonifacci, Bellocchi, Manfredini, Lami, 2014)
Giunti Scuola-Giunti-OS
Strumento agevole e veloce per identificare i bambini
che presentano ritardi/rallentamenti nell’acquisizione
delle competenze strumentali e per sviluppare azioni
didattiche volte al potenziamento e al recupero.
Sviluppate in collaborazione tra LADA, Dipartimento di
Psicologia, Università di Bologna
e UOSNPIA Centro Regionale Disabilità Linguistiche e Cognitive
AUSL Bologna
CARATTERISTICHE
1. sono pensate per essere utilizzate dagli insegnanti;
2. sono ideate per una somministrazione collettiva a tutta la classe;
3. sono prove “carta e matita”;
4. la loro somministrazione richiede tempi brevi;
5. sono di semplice somministrazione e correzione;
6. permettono agli insegnanti di monitorare longitudinalmente
l’evoluzione nel primo e nel secondo anno della scuola primaria.
VALIDITA’ PSICOMETRICA
no uno strumento agevole e veloce per identificare
itardi/rallentamenti nell’acquisizione delle compeiluppare azioni didattiche volte al potenziamento
o di forza è rappresentato dall’unione, in un unico
teristiche peculiari:
utilizzate dagli insegnanti;
ministrazione collettiva a tutta la classe;
ta”;
richiede tempi brevi;
•  e
Incorrezione;
base ai risultati ottenuti, è possibile
nistrazione
nti di monitorare
longitudinalmente
l’evoluzione
procedere
a una valutazione
più sia
dell’intera classe dal primo al secondo anno della
Processo di rilevazione
delle difficoltà
di lettura e scrittura
UN APPROCCIO SINERGICO
approfondita e completa dei bambini
che presentano difficoltà e/o di tutta la
cui si collocano
classe utilizzando altri strumenti per
degli strumenti a disposizione per l’identificazione
l’identificazione
precoce:
lettura e scrittura,
insieme alle
Prove PRCR-2 sui
, 2009).
•  Prove MT (prove di lettura e
è possibile procedere a una valutazione più approcomprensione,
individuali;
Cornoldi
e
mbini che presentano
difficoltà
e/o di tutta
la classe
lettura, individuale;
Stella et al., 2011), le Prove MT
Colpo, 2011)
sione, individuali; Cornoldi e Colpo, 2011) e le Proura, anche • collettive;
Tressoldi
et al., individuale;
2012).
Spillo (prova
di lettura,
ppongono alle altre prove, al contrario le integrano
Stella et al., 2011)
a di un percorso ideale (come illustrato a fianco e
•  Prove BVSCO (prove di scrittura,
potenziamento
approfondimento
coltà
anche collettive;
Tressoldi et al., 2012)
e l’integrazione
con le altre prove – grazie al focus sui
•  ………..
rmette agli insegnanti di risparmiare tempo ed enerdei risultati.
aborazione tra il Laboratorio L.A.D.A. del Dipartimento di Psico-
Rilevazione
punteggio basso
Potenziamento
Rilevazione
punteggio basso
Approfondimento
Potenziamento
Rilevazione
punteggio basso
Segnalazione
alle famiglie
Invio
al Servizio
Sanitario
INDIVIDUAZIONE PRECOCE CON LE PROVE ZERO
Struttura
Tabella 2.2
Prove Zero: caratteristiche e numero di prove presenti nel Quaderno allievo e indicazione delle sessioni di
somministrazione.
SESSIONE
Gennaio
Classe
prima
Maggio
Classe Marzo/
seconda aprile
œ Dettato di parole
CARATTERISTICHE
DELLA PROVA
40 parole
bisillabe/trisillabe
con/senza gruppo
consonantico
œ Riconoscimento
di parole
24 gruppi
di parole
œ Divisione di parole
58 parole
œ Dettato di parole
(uguale a gennaio)
40 parole
œ Divisione di parole
(uguale a gennaio)
58 parole
numero di parole
identificate
in 4 minuti
œ Dettato di brano
testo di 54
parole
numero di parole
corrette
œ Divisione di parole
di un brano
testo di 108
parole
numero di parole
identificate
in 4 minuti
TIPO PROVA
ogni gruppo è
formato da 4 parole
CORREZIONE
numero di parole
errate e/o omesse
numero di parole
identificate
numero di parole
identificate
in 4 minuti
bisillabe/trisillabe
con/senza gruppo
consonantico
numero di parole
errate e/o omesse
ESEMPIO RICONOSCIMENTO PAROLE
Prova 2
;dYkk]HjaeYœK]kkagf]\a_]ffYag
Segna con una
, nei riquadri qui sotto, le parole
che ti dice via via l’insegnante.
1
VIRAPE VIPERA PIVERA
VIREPA
SIMBOLO SILOMBO BISMOLO SIMOBLO
ESEMPIO LETTURA SILENTE
PROVA DI DIVISIONE PAROLE
;dYkk]HjaeYœK]kkagf]\a_]ffYag
Prova 3
DIVISIONE DI PAROLE
ESERCITIAMOCI INSIEME!
Nel riquadro qui sotto abbiamo dimenticato di mettere lo spazio tra una parola e l’altra. Separale con una | come in questo
esempio:
s o l e | torta | m a t i t a
apedadoranafiorenote
vigilescopavelenomamma
canzonetubofarfalla
È TUTTO CHIARO?
GENNAIO –PROVE ZERO
Dettato Parole
CLASSE 1°
Divisione Parole
Riconoscimento Parole
FEBBRAIO / MAGGIO:
LABORATORI DIDATTICI
MAGGIO –PROVE ZERO
Dettato Parole
Divisione Parole
TRA 1° – 2°: EVENTUALI INTERVENTI DI
POTENZIAMENTO
CLASSE 2° APRILE: PROVE ZERO
CLASSE 2°
DETTATO
DIVISIONE PAROLE
APPROFONDIMENTI DIAGNOSTICI
PROPRIETA’ PSICOMETRICHE
CAPITOLO 3
•  Standardizzazione su un campione di 2.186 bambini
Tutte le correlazioni
osservatein
tra i modo
diversi compitilongitudinale
delle Prove Zero e Spillo – come
•  I dati sono
raccolti
Tabella 3.1
Correlazione tra Prove
Zero, Spillo e Prove MT (le
Prove MT e Spillo sono state
somministrate a fine classe
seconda).
si può vedere nella Tabella 3.1 – sono statisticamente significative, cioè hanno rilevanza dal punto di vista statistico, questo significa che non sono dovute al caso.
•  Validità esterna (Prove MT e Spillo)
PROVE ZERO
LEGENDA
n. = numero
di bambini
che hanno
svolto la prova
sec. = secondi
SPILLO
PROVE MT
n. = 672
n. = 672
n. = 328
n. = 198
Accuratezza
Velocità
Velocità
(sillabe/sec.)
Comprensione
Prova
Periodo
Dettato di parole
Gennaio – cl. 1a
– 0,33
0,47
0,48
0,40
Riconoscimento parole Gennaio – cl. 1a
– 0,30
0,44
0,45
0,42
Divisione di parole
Gennaio – cl. 1a
– 0,25
0,55
0,55
0,42
Dettato di parole
Maggio – cl. 1a
– 0,37
0,46
0,48
0,36
Divisione di parole
Maggio – cl. 1a
– 0,34
0,57
0,60
0,34
Dettato di brano
Aprile – cl. 2a
– 0,40
0,50
0,47
0,48
Divisione di parole
Aprile – cl. 2a
– 0,36
0,54
0,57
0,34
Le correlazioni tra le Prove Zero
Le correlazioni tra le Prove Zero
Anche le correlazioni tra le Prove
ve Zero
gnosi
nosi.
bo e chi invece non lo ha, è stata svolta un’ulteriore analisi consideran
Come si può osservare nel grafico che segue (Figura 3.2):
punteggio composito (si vedano pp. 45, 51-53), che riassume l’andamento
œ per quanto riguarda il gruppo dei bambini ai quali è stato diagnosticato un
gitudinale
delle
abilità
del bambino nelle diverse prove.
DSA: la maggioranza (81,80%) presentava un punteggio
composito
nella
fascia “A rischio”, circa l’11% circa nella fascia “AlCome
limite” esicirca
6% nella
puòil osservare
nel grafico che segue (Figura 3.2):
fascia “prestazione adeguata” (era dunque un falso negativo);
perè stato
quanto
riguarda il gruppo dei bambini ai quali è stato diagnostica
œ per quanto riguarda il gruppo dei bambini ai qualiœ non
diagnosticato
un DSA si può osservare un andamento inverso (infatti
la maggior
parte, cioè
DSA:
la maggioranza
(81,80%) presentava un punteggio composito nel
il 78,90%, presentava un punteggio composito nella fascia “Prestazione adescia “A rischio”, circa l’11% circa nella fascia “Al limite” e circa il 6%
guata”).
fascia
“prestazione
Tali risultati confermano che le Prove Zero presentano
una buona
capacità di adeguata” (era dunque un falso negativo);
individuare i bambini che in seguito potrebbero sviluppare
un vero eriguarda
proprio
œ per quanto
il gruppo dei bambini ai quali non è stato diagnost
Disturbo Specifico dell’Apprendimento.
UTILITA’ PROPRIETA’ PSICOMETRICHE
•  Validità Predittiva
un DSA si può osservare un andamento inverso (infatti la maggior parte
il 78,90%,
presentava un punteggio composito nella fascia “Prestazione
•  AL TERMINE DELLA
SECONDA:
guata”).
LEGENDA
•  Diagnosi
di DSA
Tali risultati confermano che le Prove Zero presentano una buona capac
Fascia “A rischio”
individuare i bambini che in seguito potrebbero sviluppare un vero e pr
•  Senza
Fascia “Aldiagnosi
limite”
Disturbo Specifico dell’Apprendimento.
Prestazione adeguata
90%
78,90
80%
81,80
70%
Figura 3.2
PUNTEGGIO
GLOBALE PROVE ZERO
LEGENDA
60%
Confronto
tra le
50%
prestazioni alle Prove Zero
40%
dei bambini con diagnosi
di DSA e senza diagnosi.
30%
20%
10%
12,20
8,90
Fascia “A rischio”
Fascia “Al limite”
11,40
6,80
0%
No diagnosi
DSA
Prestazione adeguata
90%
80%
78,90
81,80
70%DISPONIBILI NEL MANUALE INSEGNANTE
ALTRE ANALISI DI VALIDITA’ PREDITTIVA
60%
A questo punto possiamo completare il Grafico degli andamenti, che può aiutare a cogliere con più immediatezza sul piano visivo il livello di competenza
del bambino nelle diverse prove (Figura 4.2).
Figura 4.2
Grafico degli andamenti
compilato con i punteggi
dell’esempio dell’alunno
Marco (si veda p. 52).
INTERPRETAZIONE DEI PUNTEGGI
Calcoliamo anche il punteggio composito, che ci permette di valutare l’andamento complessivo.
Punteggi
Ponderati
FASCIA
15
ADEGUATA
8
AL LIMITE
6
A RISCHIO
0
Dettato
Parole
1a
gennaio
Dettato
Parole
1a
maggio
Dettato
Parole (brano)
2a
marzo/aprile
Dettato di parole / Scrittura
Divisione
Parole
1a
gennaio
Divisione
Parole
1a
maggio
Divisione
Parole (brano)
2a
marzo/aprile
Divisione di Parole / Lettura
Valutazione finale: interpretare il punteggio composito
Il punteggio composito, come abbiamo più volte detto, ci consente di avere
più è basso il punteggio, tanto più la prestazione è al di sotto della media.
I punteggi inferiori o uguali a 3 indicano che la prestazione è notevolmente
inferiore alla media.
Per i bambini che ottengono punteggi in questa fascia a gennaio di classe
prima è necessario avviare attività di potenziamento e monitorarne gli andamenti.
Nel caso in cui i bambini mantengano i punteggi in tale fascia anche nelle
prove di seconda e nel punteggio composito, valutiamo l’opportunità di
un eventuale invio ai Servizi Sanitari per ulteriori approfondimenti.
INTERVENTO DIDATTICO
•  Comprendere la rappresentazione
œ >Yk[aY¼9ddaeal]½ potenziamento consigliato: si riferisce ai punteggi da 7
a 8 (incluso) e corrisponde a una prestazione medio-bassa.
In questi casi è utile, soprattutto nel corso del primo anno, proporre attività di potenziamento ed è essenziale procedere con un attento monitoraggio dell’andamento del bambino.
Per i bambini di classe seconda che si collocano in questa fascia, proseguiamo il monitoraggio e avviamo un intervento di potenziamento mirato e più
continuativo, anche in preparazione alla classe terza.
Figura 4.1
Albero decisionale per la lettura dei risultati
di Prove Zero e per la scelta delle azioni da
intraprendere in base al punteggio ottenuto.
Prove Zero
scritta della parola orale
•  Stabilizzare le corrispondenze
POTENZIAMENTO DIDATTICO IN CLASSE
suono-segno
•  Potenziare la fase ortografica
nostre proposte per il potenziamento
• LePotenziare
la fase lessicale
Risultati
Fascia
Adeguata
(punt. 1!
Fascia
“Al limite”
(punt. 7-8)
Fascia
“A rischio”
(punt. 0-6)
STOP
Necessità
di monitoraggio
e potenziamento
consigliato
Potenziamento
necessario
Di seguito abbiamo elencato alcuni materiali dal catalogo Giunti Scuola che possono essere
efficacemente impiegati per il potenziamento delle abilità:
54
œ I seguenti volumi della collana Test per la scuola – Valutare e potenziare l’apprendimento,
consulenza scientifica di C. Cornoldi (Giunti Scuola):
Pronti per la prima, A. Molin, S. Poli
Io scrivo, A.M. Re, S. Cazzaniga, M. Pedron, C. Cornoldi
Imparo parole nuove, L. Aprile
Io penso creativo, A. Antonietti, M. Giorgetti, P. Pizzingrilli
SuperAbilità, C. Zamperlin, M. Benvenuti, A. Molin, C. Vocetti, R. De Beni
œ La collana PreParare la lettoscrittura, C. Cornoldi, A. Molin, S. Poli (Giunti Scuola,
Giunti O.S. 2011)
œ Le difficoltà nell’avvio alla lettoscrittura, a cura di G. Stella, autori E. Siliprandi e C. Gorrieri,
(Giunti Scuola 2013)
œ Disturbi e difficoltà della scrittura, a cura di C. Cornoldi, autori M. Caeran, C. Carrelli,
S. Cazzaniga, R. Ferrara, G. Friso, M.R. Russo (Giunti Scuola, in preparazione)
CONCLUSIONI
•  IMPORTANZA DELLA INDIVIDUAZIONE PRECOCE, IN OTTICA
LONGITUDINALE
•  OFFERTA DI INTERVENTI DIDATTICI PRECOCI, PER
INTERVENIRE SULLA DIFFICOLTA’ E VALUTARE RISPOSTA
INTERVENTO
•  AUTONOMIA DELLE SCUOLE
•  INVIO ALLA NPIA MIRATO (RIDUZIONE ACCESSI)
•  SINERGIA DI FIGURE PROFESSIONALI DIVERSE
•  ATTRAVERSO STRUMENTI AGILI PER LA SCUOLA
(SOMMINISTRAZIONE COLLETTIVA), IN COMBINAZIONE CON
POSSIBILI APPROFONDIMENTI INDIVIDUALI
Implicazioni
MAGGIORI
RISORSE
PER
DIDATTICA,
POTENZIAMENTO,
PROGETTI
MAGGIORE
AUTONOMIA
DEGLI
INSEGNANTI
RINGRAZIAMENTI
•  Alla Prof.ssa Silvana Contento, che ha sviluppato l’idea
iniziale … e molto altro. •  UOC-NPIA Servizi Specialistici (Direttore Dott. Giancarlo
Marostica)
•  Insegnanti e bambini che hanno partecipato
•  Gli studenti (ex!) che hanno contribuito alla raccolta e
sistematizzazione dei dati: Lucrezia Savani, Maria
Antonietta Sappracone, Marinella Illuminati, Laura Filippi.