Marotta, G. «BUSSOLA MALATA» di Giuseppe Marotta, da «Film d

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Marotta, G. «BUSSOLA MALATA» di Giuseppe Marotta, da «Film d
Marotta, G.
«BUSSOLA MALATA»
di Giuseppe Marotta,
da «Film d’Oggi», Roma 17 marzo 1955
(...)
PROFESSORE — Notizie di Giovannino Guareschi?
ALLIEVO — Le sue prigioni continuano. Ahimè, i giornalisti d’Italia non muovono un
dito per lui. E anche la sua enorme popolarità all’estero è ottimamente surrogata da quella, più rotonda e soffice, delle nostre bellezze cinematografiche. Pazienza. Nel carcere di
San Francesco, a Parma, Giovannino ha certamente imparato il mondo, gli uomini e se
stesso. Noi indoviniamo l’attuale Giovannino e gli vogliamo bene. Egli non soffre, eppure
(lo ammetta o no) soffre terribilmente. C’è qualcosa di peggio di un bambino in galera, ed
è una penna in galera. Noi sappiamo, caro Giovannino, che Piazza Carlo Erba, e l’affanno
delle rotative, e l’odore della carta stampata, sono montagne che non vanno a Maometto.
Giovannino, tu non leggerai queste parole che ti farebbero andare in collera, ma anche se
le potessi leggere, noi te le diremmo egualmente.
PROFESSORE — Non c’è male. Sentiamo, allora. Volete dettarci un telegramma per
l’indomabile autore del Don Camillo?
ALLIEVO — Con piacere. Scrivete. «GIOVANNINO GUARESCHI - CARCERE DI
SAN FRANCESCO, PARMA. — CI CONSOLIAMO DELLA TUA ASSENZA ACCORGENDOCI OGNI GIORNO DI PIÙ CHE LA LIBERTA’ E’ UN MITO, STOP. AL DI LÀ
DEL SIPARIO DI FERRO L’HANNO SOPPRESSA I CERARCHI ROSSI ET AL DI QUA
LA SOPPRIMONO UN SACCO E UNA SPORTA DI TASSE ET DI LEGGI ET DI REGOLE, STOP. IN ORIENTE IL CITTADINO È SOSPETTO PER QUELLO CHE PENSA, IN OCCIDENTE PER QUELLO CHE POSSIEDE ET CHE MANGIA ET CHE BEVE, STOP. GIOVANNINO, CONVINCITI CHE STATALISMO ET FUNZIONARISMO
ET DEMAGOGIA ET CAPPA DI PIOMBO SONO OGGI FATALI OVUNQUE, STOP.
L’UNICA RESIDUA LIBERTA’ EST QUELLA DI OBBEDIRE, STOP. IN CIÒ IL
MONDO, APPARENTEMENTE DIVISO, EST UNITISSIMO ET COMPATTO, STOP.
IN ALTRI TERMINI: DA UN CAPO ALL’ALTRO DEL GLOBO, SIAMO TUTTI, COLPEVOLI OT INNOCENTI DI REATI SPECIFICI, IN PRIGIONE CON TE, STOP. SALUTI, ABBRACCI, SINGHIOZZI».
PROFESSORE — Non credo ai miei orecchi. V’illudete che io, uno statale se mai ve ne
furono, approvi o tolleri bestemmie simili? Fuori di qui, carogna; vi maledico e vi boccio.
Giuseppe Marotta
Bibliografia essenziale di Giovannino Guareschi - Archivio Guareschi - «Club dei Ventitré»
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