Pagina 1 - Lega Pasi Battisti
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Lega Pasi Battisti Volontari del Sangue Quattropagine Anno 6 - N° 12 - Dicembre 2004 di notizie TRENTO Notiziario della «Lega Pasi Battisti» - Volontari del Sangue - Via Sighele, 3 - 38100 Trento - Telefono 0461 911003 - Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/C legge 662/96 Filiale di Trento - Direttore responsabile: Paolo Silvestri - Autorizzazione del Tribunale di Trento numero 473 - Fotocomposizione e stampa: Litografia EFFE e ERRE (Trento) Lega Pasi Battisti ad un bivio: L a nostra Lega ad un bivio: questo il risultato dell’analisi compiuta dal Direttivo nelle ultime, a volte concitate, sempre assai dibattute, riunioni. Le crescenti incombenze a livello burocratico, le non indifferenti difficoltà di reclutamento a fronte dell’inevitabile invecchiamento del “parcodonatori”, tanto per usare un’espressione tratta dal linguaggio sportivo, gli aumenti più o meno consistenti, e comunque inevitabili dei costi di gestione hanno indotto Presidente e consiglieri ad interrogarsi in maniera radicale sulle reali possibilità di sopravvivenza della nostra Associazione, senza ovviamente farsi prendere dallo sconforto. Ci mancherebbe! Semmai, con sano realismo, si sono ventilate nuove strade, pur sempre impervie e dal risultato mai certo, di autofinanziamento, qualcuno, timidamente ma convintamene, ha accennato all’eventualità di una sponsorizzazione. Il Consigliere anziano Dino Cestari ha formulato la proposta, accolta all’unanimità dai presenti nella seduta del 9 settembre scorso, di inviare una lettera “forte” alle Autorità competenti. Così è stato fatto: la lettera (adottata nel Direttivo del 13 ottobre), accorata nei toni, ancorché serena e precisa nella sostanza della denuncia dei fatti, giace ora sul tavolo dell’Assessore provinciale alla Sanità, dott.Remo Andreolli da Castel Condino, su quello del Direttore dell’Azienda Prov.le per i Servizi Sanitari dott.Favaretti, nonché all’attenzione del Direttore del Dipartimento del Sangue, dott.Ripamonti, acciocché le Signorie Loro facciano le debite valutazioni e soprattutto diano “risposte precise ed inequivocabili… non scritte in politichese”, poiché i Soci della una riflessione critica inviata ad Andreolli, Favaretti e Ripamonti. All’uomo politico chiediamo di poter continuare a vivere! Lega Pasi Battisti vogliono capire se e quanto può interessare all’Assessorato competente ed all’Azienda Sanitaria la sopravvivenza della nostra Associazione. La prima e più importante risposta ovviamente spetta al politico, Andreolli nostro, che tra tante spese di un Assessorato certamente non troppo votato al risparmio (basti pensare agli incentivi ed ai “premi di produzione” offerti, a nostro avviso, scandalosamente, a Dirigenti dell’ azienda stessa, quando non addirittura ai medici: altro che “vocazione” alla professione!) deve trovare “anche” UN CONTRIBUTO CONGRUO per far sì che l’attività della Lega Pasi Battisti non muoia, semprechè tutto ciò gli stia davvero a cuore. Il bivio “de quo antea” ordunque potrebbe anche comportare una svolta: e giacchè il Direttivo della Pasi Battisti non vuole vivacchiare, ma desidera sopravvivere e sopravvivendo migliorare, allo scopo precipuo di andare incontro alle esigenze dei donatori e contribuire ad accrescere la raccolta del sangue, occorre avere a disposizione determinate risorse – economiche ben s’intende, anche se non solo – che permettano di far funzionare la macchina organizzativa come, giustamente, l’Azienda Sanitaria desidera, esige, ed,in certo qual modo, ripetiamo giustamente, impone. Così in qualche modo tirato per i capelli vediamo se Andreolli nostro risponderà positivamente o se occorrerà ricorrere a sferzate più dure. Crediamo che il buon politico, vero amministratore, oculato e saggio, della “polis” (la città dei Greci antichi per intenderci) debba aver un’attenzione di maggiore riguardo per i più deboli, i più poveri, gli oppressi, coloro che sono comunque “minori” rispetto ad altri. La lega Pasi-Battisti è nata per procurare sangue (e quindi donare vita) alle persone più in difficoltà, a quelli, in buona sostanza, che non hanno i mezzi per pagarsi determinate cure e per sostenere determinate terapie: questa l’eredità morale che ci ha lasciato la fondatrice Livia Battisti ed alla quale noi non possiamo non rimanere fedeli, a costo appunto di non esserci più. L’assessore competente o chi per lui non deve mettersi nessuna mano sul cuore, non deve attuare sforzi di generosità, non deve permettersi eventualmente di far pesare il contributo di denaro pubblico: deve solo chiarire a sé medesimo se gli sta bene che esista un’altra associazione di reclutamento e di servizio per la donazione, assolutamente gratuita, del sangue o se glien’importa poco più di nulla. Noi ovviamente attendiamo fiduciosi. Diversamente deciderà una (probabile) Assemblea straordinaria della Lega stessa. Se poi qualcuno dovesse, infelicissimamente, averne a male per quello che il Direttivo, in rappresentanza di tutti i Soci, ha scritto in quella “Lettera aperta”, di cui a parte viene qui pubblicato un ampio estratto a beneficio di tutti i donatori attivi e non, ebbene allora vorrà dire che qualcuno dovrà fare sincera autocritica e chiedere venia, magari anche cospargendosi il capo di cenere, con tanta più cenere quanto più egli è alto nel grado professionale e sociale, a tutti coloro che, senza alcuna ricompensa, ma per un purissimo sentimento di umana solidarietà, “versano” per così dire il proprio sangue per gli altri aventi bisogno. G.R.