Nota agroforestale - Ordine Architetti Roma
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Nota agroforestale - Ordine Architetti Roma
ALLEGATO 7 FASCICOLO DEL FABBRICATO VADEMECUM SULLA RELAZIONE AGROFORESTALE A cura dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Roma Premessa Al punto 6 del quadro C del "Fascicolo del Fabbricato" viene richiesto all’estensore del documento di indicare la presenza di alberi di alto fusto definiti secondo l'art. 892 del Codice Civile (Nota n. 46) e, qualora presenti, se siano o meno adiacenti al fabbricato. Nel caso in cui siano presenti le suddette alberature al Fascicolo del Fabbricato dovrà essere allegata una relazione tecnica redatta da un dotto agronomo o dottore forestale o perito agrario (vedi nota 47). Il tecnico incaricato di redigere il Fascicolo dovrà pertanto verificare esclusivamente l’esistenza di alberature di alto fusto (classificate secondo il suddetto art. del Cod. Civ.) di pertinenza dell'edificio e, in caso affermativo, richiedere l’intervento di tecnico specializzato (Dottori Agronomi, Dottori Forestali e Periti Agrari). Definizione di albero di alto fusto Per semplificare l’individuazione delle specie arboree da sottoporre ad indagine si fa riferimento a quanto previsto dall’art. 892 del codice Civile (distanza regolamentari di impianto delle alberature dai confini). Tale articolo indica quali “alberi di alto fusto quelli il cui fusto, semplice o diviso in rami, sorge ad altezza notevole, come sono i noci, i castagni, le querce, i pini, i cipressi, gli olmi, i pioppi, i platani e simili (……) e gli alberi di non alto fusto, quelli il cui fusto, sorto ad altezza non superiore ai tre metri, si diffonde in rami”. In pratica si considerano di alto fusto quegli alberi che possiedono o sviluppano un fusto di almeno tre metri di altezza . É opportuno che il tecnico incaricato della redazione del Fascicolo consideri che anche la presenza di piante di minori dimensioni, quali siepi di volume consistente, può causare danni alle strutture vicine. Anche questi casi dubbi devono essere valutati da un tecnico specializzato, che deve indicare la reale necessità di procedere all’indagine. Individuazione degli alberi per i quali richiedere consulenza specializzata Come detto, l’estensore del Fascicolo dovrà valutare se richiedere o meno l’intervento del tecnico specializzato. Per fare ciò si dovrà verificare l’esistenza di alberi di alto fusto in prossimità dell’immobile, per consentire al tecnico specializzato di valutare se questi possono interferire o meno con la struttura del fabbricato, con parti di esso, o con altre infrastrutture, quali scarichi, adduzioni d’acqua, tubazioni del metano o altri tipi di impianti. Poiché lo scopo del Fascicolo del Fabbricato è quello di accertare il livello di sicurezza dell’immobile e delle sue pertinenze, sarà opportuno considerare, quali individui da sottoporre ad 1 indagine specialistica, solo gli alberi che, per motivi diversi, influiscano o possano influire sulle strutture del fabbricato o sui manufatti di sua pertinenza. Per rendere il più possibile uniforme la procedura per l’individuazione di tali soggetti, anche da parte di tecnici non specialistici, si adotterà il seguente metodo: Per la redazione del F.F. si considerano solo quelle piante la cui proiezione a terra della loro altezza coincida con il fabbricato o con eventuali altri manufatti vicini (garage, depositi attrezzi ecc). Nella proiezione dovranno essere considerate anche le infrastrutture sotterranee o gli altri impianti localizzati sotto terra, le cui lesioni possano influenzare la sicurezza dello stabile. In sostanza: se all’interno di un ipotetico cerchio, il cui centro è costituito dal fusto dell’albero in oggetto e il raggio dalla sua altezza, risultino ricadere parti del fabbricato o manufatti ad esso pertinenti anche se sotterranei, per tale albero occorrerà acquisire consulenza specializzata come da nota n. 47 del Fascicolo. Tale definizione si rende necessaria al fine di escludere dal Fascicolo di un determinato fabbricato tutti quegli alberi che, sebbene presenti all’interno di una sua pertinenza, siano evidentemente disgiunti da questo; come ad esempio quelli presenti all’interno di un parco o di un grande giardino in uso all’immobile. La Relazione Tecnica Qualora sia richiesto l’intervento di un tecnico specializzato (Dottore Agronomo, Dottore Forestale, Perito Agrario), quest’ultimo deve redigere una Relazione tecnica da allegare al Fascicolo. Il suddetto tecnico, in seguito a sopralluogo speditivo, dovrà esprimere un sintetico parere scritto sullo stato apparente delle alberature oggetto d’indagine e sulla loro possibile interferenza sulla struttura dell'edificio o sulle sue pertinenze. Tale relazione tecnica dovrà descrivere l'esistenza di possibili pericoli per l'incolumità pubblica derivanti dalla presenza delle alberature, indicando l'eventuale necessità di procedere ad un esame più approfondito su dette specie arboree. In particolare di ogni albero (o arbusto) dovranno essere indicati, anche tramite l’utilizzo del metodo di V.T.A. (Visual Tree Assesment): la localizzazione, la specie, l’età stimata, le dimensioni, le distanze dai manufatti limitrofi, lo stato fitosanitario e vegetativo, le generali condizioni di stabilità statica e biomeccanica e gli eventuali pericoli ad esso connessi. Si raccomanda di localizzare su apposita cartografia, l’area in cui insistono gli alberi sottoposti ad indagine, eventualmente indicandoli numericamente e corredando la relazione con relativa documentazione fotografica. La relazione dovrà quindi contenere indicazioni sull’esistenza di eventuali pericoli connessi all’albero e dovrà concludersi con esito certo, definibile secondo le tre seguenti ipotesi sullo stato del soggetto indagato: 1) Le sue condizioni risultano nella norma; 2) É necessario procedere ad un’indagine più approfondita di tipo strumentale (solo qualora strettamente necessario); 3) Sono stati raccolti sufficienti elementi per prescrivere il suo abbattimento o l’esecuzione dei necessari interventi finalizzati all’eliminazione dei rischi. Così come per gli aspetti strutturali dell’edificio, nel caso in cui risulti necessario procedere ad indagini di tipo strumentale al fine di accertare le reali condizioni dell’individuo arboreo (ipotesi n. 2), il costo di queste esula dagli onorari stabiliti dalla convenzione tra Ordini Professionali e Comune di Roma. É bene ricordare infine che, qualora la relazione prescriva l’abbattimento di un albero di alto 2 fusto localizzato in area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico ai sensi delle Leggi 1497/39 e 431/85 (D.Lgs. 490/99), il condominio, prima di procedere all’abbattimento, dovrà richiedere la prevista autorizzazione al competente Ufficio. Tale istruttoria prevede la presentazione di una perizia redatta da tecnico specializzato corredata da alcuni elaborati tecnici non richiesti per il Fascicolo del Fabbricato, pertanto anche il costo di tali elaborati esula dalla menzionata convenzione. CASI PARTICOLARI In questo primo periodo dalla pubblicazione del fascicolo sono state già raccolte alcune delle domande più frequenti, delle quali si riporta una sintesi con relative risposte: Domanda 1) Se in un condominio che sta redigendo il Fascicolo è presente un albero che non interferisce sullo stabile in oggetto ma, essendo posto a confine con l’area di pertinenza, ha influenza su un fabbricato confinante, deve essere richiesta la perizia tecnica agroforestale e chi la deve richiedere? Risposta 1) Non è obbligatoria, ma opportuna Domanda 2) Se più fabbricati possiedono un giardino o pertinenza comune dove radicano specie arboree, possono redigere una sola perizia tecnica agroforestale? Risposta 2) Per ogni individuo arboreo od arbustivo sul quale si ritiene opportuno effettuare l’accertamento tecnico è sufficiente presentare una sola perizia agroforestale, pertanto nel caso in esame sarà sufficiente che un solo condominio predisponga gli accertamenti e la perizia che, eventualmente, gli altri potranno produrre in copia nel proprio fascicolo. 3