UNA SCOMMESSA GIÀ VINTAdi Luca Silvani
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UNA SCOMMESSA GIÀ VINTAdi Luca Silvani
UNA SCOMMESSA GIÀ VINTA di Luca Silvani Tutto è cominciato in una notte di mezza estate, quando insieme a Nino, Tommaso ed Alessandro discutevamo se fosse stato mai possibile far rinascere a Scanno una squadra di calcio a 11. Già quella notte iniziammo a pensare a quali potevano essere i problemi più urgenti da dover affrontare e risolvere, trovare gente disponibile e non solo a giocare, dove andare a disputare le partite casalinghe e non in ultimo trovare le disponibilità finanziarie necessarie all’intrapresa. Di fronte ad un bicchiere di coca ed un paio di caffè iniziava così a prendere corpo l’idea della squadra. Ci lasciammo a tarda ora con l’impegno che nei giorni successivi ci saremmo rivisti per mettere a punto tutto il progetto. Il primo passo fu quello di contattare “Il Presidente”, ovvero Terenzio Cosenza, la persona maggiormente esperta in questo campo (lui stesso asserisce di essere docente in materia). Con il Presidente studiammo da subito tutte le formalità che avremmo dovuto adempiere presso la Federazione, quali l’iscrizione al campionato di terza categoria ed il tesseramento dei giocatori. In secondo luogo, contattammo gli amici di Villalago prospettandogli l’ipotesi di ricostituire congiuntamente la squadra ed anche loro rimasero del tutto entusiasti. Nei giorni a seguire nacque spontaneamente il comitato promotore formato, oltre che dal sottoscritto e dal Presidente, da Antonio Gatta, Corrado Forestieri, Domenico Grossi, Pierluigi Ciancarelli e soprattutto da Antonio Consalvo, al quale in particolare va un ringraziamento per il continuo lavoro che sta svolgendo. A questo punto rimase il nodo più complicato da sciogliere: “ma ci saranno dei ragazzi che, nell’epoca della PlayStation e di Sky, vorranno effettivamente impegnarsi in questa avventura?”. Fu un mero interrogativo ed un falso problema. Nel giro di un paio di giorni ed a seguito di una apposita riunione, infatti, registrammo oltre 40 tesseramenti. Un successo inatteso, anche se sperato! Molti i giovanissimi e diversi anche i veterani che costituiscono all’attualità la P.G.S. Hope 2000 Scanno-Villalago e tanti di loro, nonostante gli impegni di lavoro o scolastici, frequentano costantemente e con sacrificio gli allenamenti guidati sapientemente dal mister Gatta. Oggi, alla vigilia dell’inizio del campionato, ci sentiamo di poter affermare che la scommessa di quella notte di mezza estate è già stata vinta, ma sia noi del direttivo che i giocatori sappiamo bene che bisognerà continuare a lavorare e ad impegnarci per centrare tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati e non solo quelli sportivi. Anzi, in questa prima stagione, non vivremo di certo con l’assillo del risultato o della classifica finale. Il risultato che abbiamo intenzione di perseguire, invece, è ben altro, è quello di valorizzare i più giovani con l’aiuto dei più esperti, è quello di creare una squadra ben amalgamata, è quello di permettere a tutti i nostri giovani di fare una sana vita all’aria aperta, avvicinandoli ad uno sport, che, lontano da anabolizzanti e pillole varie, rimanga il più “pulito” possibile. Tutto è cominciato in una notte di mezza estate, quando insieme a Nino, Tommaso ed Alessandro discutevamo se fosse stato mai possibile far rinascere a Scanno una squadra di calcio a 11. Già quella notte iniziammo a pensare a quali potevano essere i problemi più urgenti da dover affrontare e risolvere, trovare gente disponibile e non solo a giocare, dove andare a disputare le partite casalinghe e non in ultimo trovare le disponibilità finanziarie necessarie all’intrapresa. Di fronte ad un bicchiere di coca ed un paio di caffè iniziava così a prendere corpo l’idea della squadra. Ci lasciammo a tarda ora con l’impegno che nei giorni successivi ci saremmo rivisti per mettere a punto tutto il progetto. Il primo passo fu quello di contattare “Il Presidente”, ovvero Terenzio Cosenza, la persona maggiormente esperta in questo campo (lui stesso asserisce di essere docente in materia). Con il Presidente studiammo da subito tutte le formalità che avremmo dovuto adempiere presso la Federazione, quali l’iscrizione al campionato di terza categoria ed il tesseramento dei giocatori. In secondo luogo, contattammo gli amici di Villalago prospettandogli l’ipotesi di ricostituire congiuntamente la squadra ed anche loro rimasero del tutto entusiasti. Nei giorni a seguire nacque spontaneamente il comitato promotore formato, oltre che dal sottoscritto e dal Presidente, da Antonio Gatta, Corrado Forestieri, Domenico Grossi, Pierluigi Ciancarelli e soprattutto da Antonio Consalvo, al quale in particolare va un ringraziamento per il continuo lavoro che sta svolgendo. A questo punto rimase il nodo più complicato da sciogliere: “ma ci saranno dei ragazzi che, nell’epoca della PlayStation e di Sky, vorranno effettivamente impegnarsi in questa avventura?”. Fu un mero interrogativo ed un falso problema. Nel giro di un paio di giorni ed a seguito di una apposita riunione, infatti, registrammo oltre 40 tesseramenti. Un successo inatteso, anche se sperato! Molti i giovanissimi e diversi anche i veterani che costituiscono all’attualità la P.G.S. Hope 2000 Scanno-Villalago e tanti di loro, nonostante gli impegni di lavoro o scolastici, frequentano costantemente e con sacrificio gli allenamenti guidati sapientemente dal mister Gatta. Oggi, alla vigilia dell’inizio del campionato, ci sentiamo di poter affermare che la scommessa di quella notte di mezza estate è già stata vinta, ma sia noi del direttivo che i giocatori sappiamo bene che bisognerà continuare a lavorare e ad impegnarci per centrare tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati e non solo quelli sportivi. Anzi, in questa prima stagione, non vivremo di certo con l’assillo del risultato o della classifica finale. Il risultato che abbiamo intenzione di perseguire, invece, è ben altro, è quello di valorizzare i più giovani con l’aiuto dei più esperti, è quello di creare una squadra ben amalgamata, è quello di permettere a tutti i nostri giovani di fare una sana vita all’aria aperta, avvicinandoli ad uno sport, che, lontano da anabolizzanti e pillole varie, rimanga il più “pulito” possibile.