MARCO MASINI, Niente d`importante. Il nuovo album MARCO

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MARCO MASINI, Niente d`importante. Il nuovo album MARCO
MARCO
MASINI,
Niente
d’importante.
Il nuovo album
MARCO
TODISCO.
Il piccolo
grande
attore
ETTORE
PETROLINI.
Un artista
di varietà
ANTOINE F.
GOETSCHEL.
L’avvocato
degli animali
CIVITA NEWS.
Letizia
Marchetti,
campionessa di
motociclismo
Campo de’ fiori
2
SOMMARIO
Editoriale:
Per ricordare.........................................3
L’intervista:
Marco Masini.....................................4-5
Marco Todisco......................................6
Esse animazione ...............................8
Quesiti da cammello........................11
Roma che se n’è andata:
Ettore Petrolini...............................12-13
Suonare Suonare:
Iron Maiden...................................14-15
L’avvocato degli animali.................16
Ecologia e ambiente:
Mobilità su ferro.................................18
Borsite della zampa d’oca...............19
Realizzazione di scarpe ortopediche
su misura........................................21
La città dell’uomo............................22
L’importanza di chiamarsi cittadini
della rete.........................................23
La Viterbese ci crede, più prudente il
Civita................................................24
Come eravamo:
Cesso d’autore....................................25
Una “Fabrica” di ricordi:
Le feste di San Matteo.........................26
Ass. Artistica IVNA:
Originalità della cultura ambientale? Sì
grazie!...........................................28-29
Il Fumetto:
Il sogno della farfalla...........................30
La rubrica dei cognomi....................31
Rosa Frezza Merlini....................32-33
Il muro di Via del Forte...................34
L’angolo del Bon Ton:
A tavola con gli antichi Romani............35
Una Fabrica di Roma completamente
ripulita..............................................36
Le storie di Max:
Gino Paoli...........................................37
Civita News ................................38-39
Concorso fotografico.......................40
Tentato “omicidio alle piante di
Castel S. Elia...................................41
1° Premio balcone fiorito...............41
L’angolo del poeta......................42-43
Proposte editoriali A.I.D.I. .............44
I nostri amici...................................45
Oroscopo .........................................46
Agenda...................................47-48-49
Messaggi.....................................50-51
Nel cuore.........................................52
Roma com’era.................................53
Album dei ricordi.....54-55-56-57-58-59
Annunci gratuiti..........................60-61
Selezione offerte immobiliari ....62-63
Foto di copertina concessa da
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Campo de’ fiori
PER RICORDARE
Le immagini, ripetute dai media in tutti questi dieci anni, hanno orma perso forza,
ma la grande America, l’invincibile America ha ancora le ferite aperte che, forse,
non si rimargineranno più!!!
Sandro Anselmi
3
Campo de’ fiori
4
In uscita il 27 settembre in tutti i negozi di dischi il suo nuovo album
Marco Masini, Niente di importante
“La vita mi ha insegnato a non mollare mai… oltre all’amore per la musica…”
brani che accompagnano
ancora generazioni di adolescenti, sono entrati nella più
comune normalità , alimentando anzi una lunga serie di vere
brutte copie, a mio avviso
vuote e esibite solo per suscitare quello scalpore che di
questi tempi, però , non suscitano certo più!
Non potevo allora perdermi
l’occasione di guardare dritto
negli occhi quel ragazzo che
tante volte avevo ascoltato,
disperatamente innamorato,
arrabbiato, amareggiato ed
anche spesso deluso dalle
esperienze della vita. Ed è
così che ho avuto l’opportunità ed il piacere di incontrarlo,
qualche minuto prima di salire
sul palco, a Gallese (VT), assediato da centinaia e centinaia
di fan giunti dai dintorni.
Marco Masini è certamente uno dei cantanti italiani che ha segnato la mia adolescenza. Ricordo ancora che, avrò avuto
circa dodici, tredici anni, quando i miei
genitori mi regalarono un mangiacassette,
per il quale, avendo esso avuto solo quella funzione, necessitavo assolutamente di
qualche cassetta se avessi voluto ascoltare un po’ di musica. Fu così che qualche
tempo dopo, in occasione delle feste estive del mio paese, in una bancarella, acquistai proprio il primo album di Marco
Masini, che accompagnò moltissimi dei
miei pomeriggi invernali per più di qualche
anno. Eravamo intorno alla metà degli
anni ’90 e sebbene già negli anni ’80 si era
osato molto soprattutto in tv, i suoi primi
brani, scritti con un linguaggio un po’ forte
e quasi urlati per la rabbia, suscitarono
non poche critiche e polemiche, che
decretarono però anche il successo dell’impavido cantante. Oggi quegli stessi
Lei è stato sicuramente
uno dei cantanti italiani
più discussi, criticati ed
anche osteggiati almeno
agli inizi e comunque per
buona parte della sua carriera. Secondo lei perché
tutto questo accanimento
nei suoi confronti?
Molto probabilmente perchè
ho cantato canzoni che hanno
spiattellato delle verità . Queste cose, oggi,
le stanno facendo anche altri cantautori, è
solo che io forse l’ho fatto in un periodo in
cui non si era pronti ad un certo tipo di
linguaggio. Tutto ciò che arriva in anticipo
viene un po’ criticato ed attaccato, poi ci si
abitua e chi viene dopo ha la strada spianata. Penso sia questo il motivo.
Infatti la maggior parte dei suoi brani
affronta tematiche scottanti, in modo
appunto esplicito e diretto e con un
linguaggio piuttosto forte, come
dicevamo ora. Ma è così diretto
anche nella vita di tutti i giorni e con
le persone che le sono vicine?
Sono una persona molto semplice e parlo
come canto, ma credo ci sia stato un equivoco di fondo. Io ho scritto centotrentacinque canzoni e quelle che hanno fatto
più discutere sono state solo quattro, che
non credo nemmeno siano state quelle di
maggior successo perché quella che ha
venduto maggiormente è “Perché lo fai”,
una canzone di solidarietà dove c’è un linguaggio a mio parere molto poetico e che
cerca di salvaguardare dal mondo della
droga i ragazzi delle nuove generazioni.
Credo che l’equivoco sia stato proprio mettere al centro dell’attenzioni canzoni che
sono inferiori come numero rispetto ad
altre come “Caro babbo”, “Ci vorrebbe il
mare”,
“Cenerentola
innamorata”,
“Disperato”, che sono tutte canzoni d’amore, per la vita, per se stessi e per gli altri,
dove non c’è alcun tipo di volgarità o di
invettiva e che già dal primo disco hanno
venduto moltissimo.
Il rapporto turbolento con suo padre
ha influenzato in qualche modo la
sua vena artistica, il suo modo di scrivere?
“Caro babbo” nacque proprio come una
lettera che volli scrivere per cercare di
ristabilire un certo tipo di rapporto con mio
padre e poi è stata ampliata a trecentosessanta gradi, cercando l’identificazione
dei ragazzi della mia generazione. E’ autobiografica ma non completamente. Ci sono
dei riferimenti a luoghi comuni che credo
appartengano a tutti i ragazzi che vivono
Campo de’ fiori
di sogni. Alla fine, dopo quella lettera, il
rapporto con mio padre si è stabilizzato
ma non grazie alla lettera di per sé , ma
perché quando si cresce si comprendono i
genitori, mentre quando si hanno vent’anni non si comprendono.
Invece con sua madre, che tipo di
rapporto aveva?
L’ho vissuta poco perché morta che avevo
diciannove anni. Ricordo che mia madre
mi ha insegnato moltissimo nell’educazione, nel comportamento. Non mi ha insegnato certo a dire parolacce, ma penso
che questo non sia un gesto di maleducazione, perchè se un parolaccia è il giusto
fine di un concetto, allora si può anche
accettare. Mia madre mi ha insegnato il
grande rispetto per gli altri per se stessi
che è concentrato in un a sola parola:
amore.
Nonostante le cadute, soprattutto
iniziali, non si è comunque mai arreso. Che cos’è che le ha dato il coraggio e la spinta per andare avanti?
Le cadute credo facciano parte della carriera di ogni artista. Ricordo tanti artisti,
anche internazionali, che hanno scritto
canzoni belle che sono piaciute alla gente,
e canzoni brutte che non sono piaciute. Se
io fossi in grado di smentire questa tradizione e quindi fossi in grado di scrivere
5
sempre canzoni
che
possano
arrivare a tutti
Ermelinda e Massimo Benedetti con Marco Masini
in
maniera
emozionante, non
ne dodici canzoni ed uscirà il 27 settembre
sarei un artista ma un genio.
in tutti i negozi di dischi. Troveremo un
Cosa le ha insegnato la vita finora?
Masini, a mio parere, inedito sotto un
La vita mi ha insegnato a non mollare mai,
certo punto di vista, ma coerente con
perché ho visto persone mollare e ridursi
quelle che sono state le varie canzoni d’ain una condizione di non stima verso se
more, perché questo album parlerà d’astessi. Quindi credo che mi abbia insegnamore, ancora una volta condizionato dalla
to ad imparare ad amarmi tantissimo e
vita e dalla posizione, dalle situazioni, dai
quando si riesce ad amare se stessi, si
rapporti sociali ed esistenziali anche con se
trova sempre il modo per superare ogni
stessi. Però un Marco Masini molto eletipo di ostacolo, magari anche con soffegante nell’espressione e nel linguaggio,
renza, con gioia, con dolore, con paura,
oltre che nella forma come si vedrà già
con sicurezza, con incertezza, ma ci si
nella copertina. Un Masini più raffinato!
riesce. E poi mi ha insegnato l’amore per
I fan, in prima fila sotto il palco, lo stavala musica, che credo sia la mia costante
no già reclamando da un po’. Era veraquotidiana, la mia dose di vitamine giornamente ora di dare inizio al concerto, ma la
liera, che mi dà la forza di rimettere in disnostra promessa è stata quella di prosecussione ogni canzone ed anche ogni
guire l’intervista in un altro momento…
forma di promozione del mio personaggio
aspetto ora l’uscita del nuovo album per
e della mia immagine. L’evoluzione della
poterne riparlare con lui! L’appuntamento
vita stessa mi ha fatto cambiare, pensare
allora è a presto con Marco Masini.
diversamente. Siccome non abbiamo altro
che la vita, bisogna attingere alla vita stesGrazie anche ai componenti del comitato
sa.
festeggiamenti
di San Famiano che si sono
Qualche anteprima sul nuovo disco
adoperati per questo incontro.
che sta uscendo?
Si chiama “Niente di importante”, contieErmelinda Benedetti
6
Campo de’ fiori
MARCO TODISCO
IL PICCOLO GRANDE ATTORE
Il dodicenne romano, da qualche anno in coppia con Enrico Brignano!
Nelle due foto al lato:
il giovane attore
Marco Todisco con Enrico
Brignano, protagonisti della
fiction di Canale 5
“Fratelli detective”.
Nella foto sotto: il cast
completo della serie
televisiva.
Seppur in vacanza non potevamo esimerci, anche questo mese, di parlarVi di spettacolo ed il caso ha voluto che nello stesso nostro villaggio in Puglia ci fosse
Marco Todisco, dodicenne attore romano che da alcuni anni accompagna Enrico
Brignano nei suoi spettacoli. Seduti a
bordo piscina, in compagnia di un paio di
bibite freddissime (accidenti che caldo!!!)
ci togliamo subito il primo dubbio:
Marco, quando hai capito che ti piaceva recitare?
“Molto presto. Ricordo che già all’età di
5/6 anni passavo le ore davanti alla tv a
vedere film tipo “Febbre di Cavallo” ed
interpreti tipo Gigi Proietti, Aldo Fabrizi,
Totò , fino ad imparare a memoria le battute che, chiaramente, riproponevo interpretate da me, ai miei famigliari ed amici.
Insomma tra le mura domestiche si forgiava il mio amore per lo spettacolo!”
Ricordi il tuo primo vero spettacolo?
“Non ricordo l’anno, ma fu in un Villaggio
Turistico in Puglia dove recitai “La
Favoletta” di Gigi Proietti e da quel
momento mio padre capì che ero pronto
per altri palcoscenici”.
L’incontro con Brignano porta Marco a
lavorare nei vari spettacoli dell’artista
romano come “Brignano con la o”e nei
numerosi appuntamenti romani all’ Ombra
del Colosseo. La prima apparizione televisiva è in una produzione Mediaset “Nati
Ieri” e successivamente partecipa alla fiction de “I Cesaroni”. Le sue innate qualità fanno sì che venga scelto come uno
dei protagonisti nella fiction RAI
“Medicina Generale”. Successivamente
arrivano “Distretto di Polizia 7” e “Ris
4”. Per il cinema interpreta “Aria” (2006,
Valerio D’Annunzio), “Questione di
Cuore” (2008, Francesca Archibugi) e
“Febbre da Fieno” (2009, Laura
Lucchetti). Grazie all’incontro con
Brignano lo vediamo ancora sul palco di
“Non sia mai viene qualcuno” (Latina
2007), dove interpreta un monologo di
rignano, e poi in “Le parole che non vi
ho detto”, “La Ri-Creazione” (2009
regia di Gino Cesaria), “Sono Romano
ma non è colpa mia”, dove apre lo spettacolo dello stesso Brignano con il coro
Altavoce (2011). Dopo aver girato “Ho
sposato uno sbirro” (2008) eccolo in
“Fratelli Detective” (12 episodi in 6
serate su Canale 5), dove Marco è il protagonista insieme all’inseparabile artista
romano: un intreccio di indagini e love
story che vedono protagonisti i due fratelli e dove il più piccolo è sempre un ancora di salvezza per l’altro.
Il 2011 è l’anno della consacrazione per il
piccolo grande artista romano di cui sicuramente sentiremo molto parlare negli
anni a venire. In bocca al lupo, Marco!
Sandro Alesssi
Todisco (a dx), in una scena del film
“Febbre da fieno”
Da sx: Marco e Sandro Alessi, in vacanza in Puglia
Campo de’ fiori
8
ESSE ANIMAZIONE
IN AZIONE AD OSTUNI
Come da tradizione, l’articolo settembrino
è dedicato alle vacanze passate ed in
maniera particolare all’arte dell’animazione
che viviamo ogni estate, ed agli artisti
(perché di veri artisti si tratta), che allietano le giornate dei villaggi.
Quest’anno tra l’altro vogliamo segnalare
innanzitutto un villaggio, e non per fargli
pubblicità , ma per la sua eco compatibilità . Il Villaggio Riva Marina Resort di
Ostuni è infatti uno dei primi in Italia riconosciuto Ecolab con certificazione europea. Tutta la struttura si avvale di pannelli solari e fotovoltaici, e tutti i mezzi usati
per gli spostamenti sono mezzi elettrici. La
struttura può contenere 1.200 persone ed
all’interno sono impiegate 210 persone. Il
Direttore, Enzo Di Roma, ci conferma che
l’organizzazione porta un indotto di
1.500.000 euro.
Andrea Carli è il capo dell’ animazione
che appartiene ad una società romana, la
Esse Animazione, che, da anni, si occupa del settore. Andrea, attore cantante, è
tornato quest’anno a dirigere un gruppo di
animazione dopo aver fatto tanto teatro.
Ricordiamo Quartetto per Viola (2000),
Aggiungi un posto a Tavola (2002-20042009-2011) con Giulio Scarpati e Gianluca
Guidi, Rugantino (2004-2005) con Michele
La Ginestra. Comincia da giovane ad
amare il mondo teatrale e, dopo aver frequentato il Circo a Vapore diretto da
Gaston Troiano, nel 1994 inizia a lavorare
come animatore nei villaggi, attività complementare a quella di attore e cantante
che lo vede anche partecipare a “Beato tra
le Donne” (1998, edizione presentata da
Enrico Papi), a 9 spot televisivi tra cui
quello dell’abbonamento Rai, e da 8 anni
collabora con l’ Acquafan e Oltremare di
Riccione.
I Direttori di Esse Animazione, Alberto
Ricciarelli e Mario Scarabello insieme
a Michele Spiga hanno, quest’anno, portato il settore animazioni ad altissimi livelli, ed ogni sera Gaetano Fusco (Capo
Villaggio), Leandro Aprile (Responsabile
Artistico), Natasha
Guerra (Coreografa
e Prima Ballerina),
Giusi
Mancini
(Responsabile Mini
Club) e Giuseppe
Lolli (Responsabile
Attività
Sportive),
insieme a tanti altri
giovani (per un totale
di oltre 30 animatori), sono riusciti a
dimostrare la propria
professionalità .
Dal
Cabaret
al
Musical (Il Gobbo di
Notredame),
da Una scena dello spettacolo teatrale “Il gobbo di Notre Dame”, messo
in piedi dai ragazzi della Esse Animazione
Furore (gara canora)
a Danze Salentine,
ogni sera riuscivano
ad accontentare i
numerosi ospiti.
Per loro mai un attimo di tregua (tanto
che le prove venivano fatte intorno alle
4.00 di notte), … e
tanta simpatia per
tutti!
Chiediamo
ad
Andrea: qual è il
segreto del vostro
successo?
“Ci dedichiamo ad
ogni aspetto legato
I ragazzi della Esse Animazioni ballano la tipica Pizzica salentina
all’animazione, sicuri
di poter offrire un
knowhow acquisito in oltre un decennio di
attività , nel turismo. Facciamo nostre le
diverse esigenze degli ospiti e dei nostri
partners, offrendo programmi sempre
nuovi, con strumenti e tecniche all’avanguardia, senza perdere di vista lo stile tradizionale ed efficace che ci ha reso leader
nel settore.”
Quali sono i requisiti di un vostro
componente?
“Sicuramente disponibilità , entusiasmo e
versatilità sono i requisiti base di un Esse
animatore.”
Andrea deve lasciarci perché come al solito il tempo privato di un animatore è sempre esiguo e i ragazzi si preparano ad
Sandro ed i capi animazione Andrea e Lupo
un’ultima riunione per mettere a posto
l’organizzazione per la serata che verrà .
Ringraziamo per la gentilezza e ci andiamo
a fare un bel bagno in piscina…
Sandro Alessi
Il villaggio si avvale di Pannelli Solari e Fotovoltaici e tutti i mezzi usati per gli spostamenti sono mezzi elettrici
?
Campo de’ fiori
11
Quesiti da cammello
Così come il caratteristico animale a due gobbe è fatto per il deserto, la nostra vista
è fatta per vedere con la luce del sole. Trascorriamo la maggior parte del nostro
tempo con illuminazione artificiale, danneggiando gli occhi.
Un piccolo cammello
chiede
al
padre:
“Babbo, babbo, come
mai abbiamo queste
gobbe sulla schiena?”
E il padre: “Perché le
gobbe ci servono per
immagazzinare il cibo
quando
partiamo per i
Paolo Balzamo
lunghi
viaggi
nel deserresponsabile
to.” Non soddisfatto, il
formazione e
piccolo insiste: “E perinformazione
ché abbiamo le ciglia
Centri Ottici Lisi
così lunghe?”. “Per
e Bartolomei
www.lisi-bartolo- evitare che ci vada la
sabbia negli occhi e
mei.com
per schermarli dal sole
del deserto”. Di nuovo il cammello piccolo:
”Sì , ma perché abbiamo questo pelo così
folto?” Ed il padre, pazientemente:”Perché
il pelo ci protegge la pelle dai raggi cocenti del sole e dalle tempeste di sabbia del
deserto.” Il piccolo, ancora:”Babbo babbo,
ma come mai noi abbiamo delle zampe
così esili mentre i piedi sono grossi e con
quei cuscinetti sotto le dita?” Il padre:
“Perché i piedi larghi ci servono per non
sprofondare nella sabbia del deserto” ed
allora il cucciolo: “Ho capito tutto
babbo, ma allora, se noi siamo fatti
per vivere nel deserto, che cavolo ci
facciamo allo zoo di Roma?”
La barzelletta è vecchiotta, ma come al
solito, ridendo, si può parlare di cose
serie, e dato che la mia materia è la visione, ne prendo spunto per parlare di occhi,
vista ed occhiali.
Il cammello è stato forgiato da Mamma
Natura in milioni di anni per essere efficiente negli ambienti desertici, con poche
opportunità di mangiare e bere in abbondanza, per camminare sulla sabbia, per
resistere ai raggi solari ed all’ambiente
arido. Gli splendidi adattamenti inventati
da Mamma Natura e che lo fanno vincitore assoluto nel deserto, lo rendono poco
efficiente in altri ambienti, ed infatti il suo
habitat naturale è ristretto alle zone
desertiche asiatiche. In altre parole il cammello è altamente specializzato, molto
adatto per un ambiente ma non per altri.
Oltre ai cammelli, Mamma Natura, in milioni di anni, ha forgiato anche i nostri occhi.
Li ha fatti per essere efficienti con la luce
solare, per vedere oggetti a tre dimensioni, per vedere cose illuminitate, per vedere oggetti lontani ed occasionalmente vicino, per spostarsi velocemente sui tanti
oggetti del mondo reale. La nostra vista è
vecchia di milioni e milioni di anni, ma da
una manciata di anni abbiamo stravolto
l’ambiente: l’illuminazione artificiale ha più
o meno la stessa età della scrittura, circa
cinquemila anni, l’alfabetizzazione diffusa
ha poco più di secolo, e la diffusione dei
computer e dei video giochi poche decine
di anni.
Così come il cammello è fatto per il
deserto e non per il clima di Roma, la
nostra vista è fatta per vedere con la
luce del sole, e noi trascorriamo la
maggior parte del nostro tempo nel
chiuso di case ed uffici con illuminazione artificiale, siamo fatti per spaziare
con lo sguardo da lontano a vicino e passiamo, dai sei anni in poi, ore ed ore
davanti ad un quaderno, o ad un libro, o
peggio ancora davanti ad uno schermo
retroilluminato, siamo fatti per vedere una
mela, farci venire l’acquolina in bocca e
mangiarla, mentre oggi, sempre più spesso vediamo quattro segni, li identifichiamo
come m – e – l – a, li uniamo, ci facciamo
la rappresentazione mentale di una mela e
solo allora ci facciamo venire l’acquolina in
bocca, facendo un continuo sforzo cerebrale (a proposito, lo sapete che in condizioni di riposo fisico l’organo che consuma
più ossigeno è proprio il cervello?).
Il piccolo cammello, nato per il deserto, si
trova a disagio nello zoo di Roma. Non è
fatto per quello.
La nostra visione da uomini di CroMagnon
di trentamila anni fa, davanti agli impegni
di lettura, computer, videgames e guida ci
crea disagi. Non è fatta per quello.
Ed allora? Ci sono tre alternative.
La prima è rifiutare la civiltà , andare in
una foresta e vivere di caccia, bacche,
radici ed insetti. Certo, non ci sarebbero
vigili urbani, tasse, scadenze ecc. Qualche
vantaggio sì , ma quanto al resto forse un
po’ scomodo e poco praticabile.
La seconda è ignorare il fatto, adattarsi
alle richieste ambientali ed andare avanti e
sopravvivere, così come va avanti e
sopravvive il piccolo cammello dentro lo
zoo. Usiamo la nostra vista ed ignoriamo i
messaggi di allarme del nostro organismo
che ci dice che il livello di stress cresce
troppo, contentiamoci di vedere male,
sopportiamo mali di testa, occhi rossi e
stanchi, sonnolenza, errori, incidenti, scarsi rendimenti e scarsi risultati. Si sopravvive sì , ma si sta male.
La terza soluzione è utilizzare un aiuto
ottico che consenta di diminuire lo
stress ed aumenti benessere ed efficienza visive. Insomma un occhiale
non semplicemente per far vedere
meglio, ma per vivere meglio, guidare meglio, lavorare meglio, leggere
meglio, imparare meglio.
...e poi, dei benefici e vantaggi che ci possono derivare dall’uso di un occhiale antistress ne parleremo il prossimo mese...
Hasta la vista!
Campo de’ fiori
12
Roma che se n’è andata: luoghi, figure, personaggi
Ettore Petrolini - Un artista del variètè
Petrolini è quella cosa che ti burla in ton garbato. Poi dice: “Ti ha piaciato?”
E
ttore Petrolini
lo abbiamo già
incontrato.
Cosa ci resta di lui?
Ben
poca
cosa.
Qualche disco di
Gastone,
qualche
vecchio film custodito
in una scatola di
di Riccardo Consoli latta, poco altro. Egli
è morto giovane,
troppo giovane, aveva soltanto cinquantadue anni.
Ci ha lasciato anche alcuni libri dove sono
contenuti, in ordine sparso, facezie, aneddoti, sciocchezzuole; Petrolini amava scrivere quasi quanto recitare e si infastidiva
quando qualche pedante gli faceva osservazioni sulla sintassi o sulla punteggiatura.
Al diavolo i pedanti, era solito dire. Come
dargli torto! Per tenerseli lontano aveva
intitolato uno dei suoi libercoli: Ti ha piaciato?
Essendo un gran giocoliere con le parole,
condusse una vita da guitto, da attore, da
astro nazionale e da vedetta internazionale, egli fu un implacabile freddurista tanto
che, sul letto di morte, vedendo entrare il
sacerdote con l’olio santo, sussurrò la sua
ultima battuta: Adesso si che sono fritto.
Un gran giocoliere abbiamo detto: macchiettista, canterino, fine dicitore, inventore di una nuova espressione teatrale. Egli
riuscì ad intuire che nella realtà il buffone
non era lui che faceva ridere gli spettatori
stando sul palcoscenico, ma gli altri: i
pagliacci veri, gli arrivisti, i ruffiani, le prostitute di alto bordo.
Vuoi conoscere qualcosa di quello che fu il
suo vastissimo repertorio? Ebbene questo
era costituito essenzialmente da: colmi,
lazzi, scherzi, inezie, stupidaggini, freddure, cose serie piuttosto che da facezie,
cose molli e cose dure, cose dette o ancora da dire, frasi fatte, frasi sfatte, deside-
rio di morire, salamini e caffè e latte e poi
ancora parodie, caricature, canzonette,
prese in giro, imitazioni di cervelli poco
sani, aneddoti e avventure di teatro, storie
chiare e storie scure, sguardi arditi,
appuntamenti di donnine innamorate, convulsioni, svenimenti, baci, smorfie, letterine quasi sempre profumate, bianche,
azzurre, verdoline, ma rigorosamente
sgrammaticate.
Questo è il libro bello e brutto, pazzo,
sciocco e intelligente, non c’è niente e c’è
di tutto, c’è di tutto e non c’è niente,
minestrone di sciocchezze, sale e pepe,
pepe e sale, miele, zucchero, amarezze,
ruzzoloni per le scale, fischi, applausi e
altre cose, buonumore, menefreghismo,
parole in libertà . Chi l’autore? Petrolini
naturalmente! Tizio, Caio e Petrolini sono
stati tre poeti dozzinali, zero geni e tre cretini. Il libro è nato così , leggilo e, infine,
se ti ha piaciato, puoi anche ridere!
Egli era solito attraversare il palcoscenico
con un passo di danza che accompagna il
motivo della canzone, mostrava un guanto
attaccato all’altro, che era calzato.
Questa camminata l’ho inventata io, anche
questa è una cosuccia mia, è una cosuccia senza pretese, ma è mia. Non l’ho
fatta neanche registrare, è di pubblico
dominio, altri avrebbero detto: Made in
Gastone, ma questa è una mia trovata e
me la scimmiottano tutti i comici del varietà , i miei guanti bianco latte sono elegantissimi, guardateli! Però il guanto bianco
latte è pericoloso, una volta, sorbendo
una tazza di latte, distrattamente mi sono
bevuto un guanto.
Quante invenzioni ho fatto io! Discendo da
una schiatta di inventori, di creatori, quanta genialità nella mia famiglia! Mio padre,
per esempio, ha inventato la macchina per
tagliare il burro, una cosa semplicissima,
un pezzetto di legno alle cui estremità è
attaccato un sottilissimo fil di
ferro ad arco. Il mio genitore
fu immediatamente plagiato,
infatti, eliminato il pezzo di
legno, col solo filo hanno
costruito uno strumento per
tagliare la polenta. Poi e’
venuto un certo Marconi che
ha abolito pure il filo.
Mia madre? Anche lei una
grande inventrice, anzitutto
ha inventato me e poi aveva il
senso dell’economia sviluppato fino alla
genialità figuratevi, io mi chiamo Gastone,
ebbene, lei mi chiamava semplicemente
Tone... per risparmiare il gas. Adesso tutti
mi chiamano Tone, quante donne si contenterebbero di mangiare pan...e tone!
Io sono Gastone, artista cinematografico,
fotogenico al cento per cento, numero di
centro nel variè tè , fine dicitore, frequentatore dei bal - tabarins, conquistatore di
donne a getto continuo, un uomo incredibilmente stanco di tutto, un uomo che
emana fascino.
Qui c’è quasi tutto Petrolini!
Figlio di un fabbro ferraio di Ronciglione e
nipote di un falegname con bottega in Via
Giulia, quindi popolano del miglior lignaggio, Ettore Petrolini fin da ragazzo frequenta
diversi
teatrini
romani,
improvvisandosi attore per divertimento;
l’ambiente dei baracconi di Piazza
Guglielmo Pepe, dove Petrolini fa le sue
prime esperienze artistiche, è quello
descritto più tardi nella sua commedia: Il
padiglione delle meraviglie.
Dopo aver vissuto per qualche tempo, la
dura esperienza del riformatorio, a quindici anni decide di lasciare la casa paterna
per dedicarsi interamente alla carriera
teatrale e decide di seguire una compagnia di attori ambulanti; il suo vero esordio
Campo de’ fiori
avviene in un teatrino di Campagnano.
Dopo questo inizio non proprio trionfale, il
giovane Ettore, che all’epoca si fa chiamare Ettore Loris, si esibisce per lo più in
teatrini di terz’ordine, ma anche in alcuni
caffè concerto di buon livello, come il
Gambrinus e il Morteo di Roma.
“ … Debuttare a Roma! Al Gambrinus! Il
Gambrinus era una specie di chalet avanti
alla Stazione di Termini, locale di terz’ordine, ma per me, di primissimo ordine. Per
me era la Scala, il Teatro Reale dell’Opera,
il Colosseo... Era tutto!... “
Ha appena diciannove anni, quando, nel
1903 incontra Ines Colapietro, che per
molti anni sarà la sua compagna di lavoro
e di vita, nonché la madre dei suoi figli.
Ines ha soltanto quindici anni ed è stata
ingaggiata come cantante dal Gambrinus
insieme alla sorella Tina; Ettore ed Ines
formano un duetto comico, continuando
ad usare per qualche anno, il nome d’arte
Loris.
Nel maggio 1907, Ettore Petrolini e Ines
Colapietro ottengono una scrittura per una
tourné e in Sudamerica, la coppia si esibisce in teatri e caffè - concerto in
Argentina, Uruguay e Brasile, dove
riscuote grande successo, ma a Rio de
Janeiro Petrolini ha un attacco di appendicite che lo costrinse a restare lontano
dalle scene per un mese. Dopo un intervento d’urgenza e dopo un periodo di convalescenza, il suo ritorno è trionfale, tutti
gli artisti del teatro rinunciano alla paga in
suo favore, in una sola serata Petrolini
incassa quattromila lire.
Dopo Rio de Janeiro Petrolini rimane ancora qualche mese in Sud America, in quegli
anni egli aveva già messo a punto un
repertorio di macchiette e molti dei suoi
personaggi come: Giggi er bullo, il Sor
Capanna, i Salamini, Fortunello, diventano
punti di riferimento per una comicità che
egli così riassumeva:
“ … Creare, in generale, non è fare la
riproduzione del vero. Incarnare, interpretare un tipo non significa crearlo. E, diavolo! Se non l’ha creato neanche l’autore!
Creare è un’altra cosa. E’ mettere al
mondo ciò che non esisteva prima, il
resto più che creare si chiama imitare, ma
imitare non è arte perché se così fosse ci
sarebbe arte anche nella scimmia e nel
pappagallo. L’arte sta nel deformare … “
Alcuni dei caratteristici numeri comici, nati
come semplici macchiette, vengono rielaborati da Petrolini che conferisce loro spessore e consistenza di veri personaggi di
commedia. E’ questo il caso di Gastone,
nato da una macchietta, del Bell’Arturo,
ripreso più volte fino ad diventare il tragicomico protagonista, un altro personaggio
scaturito da una macchietta, dell’Antico
Romano - Nerone, una parodia della Roma
imperiale. Alcuni critici teatrali vollero
attribuire a questa un riferimento al
regime fascista e Mussolini in particolare,
ma il personaggio petroliniano risale al
13
1917, mentre Mussolini sale al potere nel
1922.
Nel 1910, di ritorno dalla fortunata
tourné e in Sudamerica, Petrolini è scritturato da Giuseppe Jovinelli per il suo
nuovo teatro di Piazza Guglielmo Pepe,
inaugurato nel 1909 con uno spettacolo di
Raffaele Viviani e qui ottiene un tale successo che, dopo due stagioni, la Sala
Umberto firma con l’attore un contratto triennale in esclusiva riconoscendo a
Giuseppe Jovinelli una penale di ottomila
lire.
“ … A Roma, dopo pochi giorni, fui scritturato su la parola, senza contratto scritto, a
lire sei al giorno da don Peppe Jovinelli, a
Piazza Guglielmo Pepe, oggi completamente sparita che in quell’epoca era un
enorme piazzale consacrato alle baracche
dei ciarlatani ed era il ricettacolo di vagabondi e poveri guitti. C’era di tutto, perfino qualche cosa di interessante, se non di
buono. Era un’accozzaglia di passatempi
per tutti i gusti, uno più sollazzevole dell’altro, non escluso quello dell’alleggerimento simultaneo del portafogli e dell’orologio. La grande piazza ospitava ogni sorta
di baracconi, dal tiro al bersaglio al museo
anatomico, dal carosello al teatro dei galli
che cantavano e ballavano prodigiosamente sopra una lastra di bandone. Al Teatro
Umberto agiva allora la primaria compagnia drammatica (così diceva il cartellone) di Gennaro Manzo. Il repertorio?
Truce: La vendetta del forzato, Riccardo
Cuor di leone, Mastro Titta il boia di Roma,
Il pugnale rivelatore e altre bazzecole del
medesimo calibro. Come prova mi affidarono una particina insignificante nel dramma L’assassinio del corriere di Lione … “
Nel 1915 si costituisce la Compagnia dei
Grandi Spettacoli di Varietà Petrolini, che
mette in scena le prime riviste, a partire
dagli anni venti, il suo repertorio si arricchisce con una serie di commedie di autori
italiani scritte appositamente per lui o
adattate alla sua comicità , ma Petrolini
utilizza anche commedie di altri autori:
come Alfredo Testoni, Renato Simoni,
Roberto Bracco, Luigi Antonelli, Ugo Ojetti,
Salvator Gotta, Fausto Maria Martini.
La produzione del Petrolini commediografo
negli anni si fa più ricca e complessa, si
passa dalle macchiette alle prime riviste, ai
fortunati atti unici come: Amori de notte e
Romani de Roma, alle commedie degli ultimi anni: Gastone, Il padiglione delle meraviglie, Benedetto fra le donne,
Chicchignola.
Ormai affermato, l’artista parte per una
serie di tourné e all’estero, in Egitto e nelle
colonie italiane di Cirenaica e Tripolitania;
con la sua compagnia gira poi le principali
città europee. A Parigi, ottiene quello che
considera il più alto riconoscimento, viene
invitato a recitare Il medico per forza alla
Comé die Franç aise, tempio di Moliè re. Si
esibisce anche a Londra, Berlino e Vienna.
Nel 1935 abbandona le scene perché sof-
ferente di una grave forma di angina pectoris. Muore il 29 giugno 1936 all’età di 52
anni.
Ettore Petrolini fu spesso interprete, a
volte autore di canzoni, grande successo
musicale del 1926, fu Una gita a li castelli,
nota anche con il titolo: Nannì , scritta da
Franco Silvestri, ma la sua canzone più
nota è senza dubbio: Tanto pe’ cantà , il
cui testo, scritto da Alberto Simeoni e
inciso da Petrolini nel 1932, divenne subito
il simbolo di un certo modo di essere
romano, al punto che fu ripresa negli anni
successivi da quasi tutti gli artisti più rappresentativi della capitale, fra cui Gigi
Proietti, Gabriella Ferri e Nino Manfredi.
Era solito chiedere, sai quale è :
Il colmo di un cane: Dimenare la
coda…dell’occhio.
Il colmo della curiosità per un religioso:
assicurarsi se la camicia di San Giovanni
era di…Battista.
Il colmo dell’economia: Ordinare in trattoria un osso buco, mangiare il buco e lasciar l’osso pel giorno dopo
Il colmo per uno zoppo: Mandar via un
importuno…su due piedi.
Sai qual è l’animale più disgraziato? E’
l’agnello, perché o muore scannato, o
muore castrato o muore becco.
Sai perché tutti i preti vanno a
Salsomaggiore, Fiuggi e Montecatini?
Perché vanno lì Preti e tornano Curati.
Perché al cavallo si mette il morso?
Perché non se lo può mettere da sé .
Il mestiere più pericoloso: E’ quello del
calzolaio, perché se sbaglia la misura…ci
rimette la pelle.
Petrolini è quella cosa che ti burla in
ton garbato. Poi dice: ti ha piaciato?
14
Campo de’ fiori
di Carlo Cattani
Le origini del mito /libro
Ragazzotti forever!
La copertina di IRON MAIDEN il primo lp del 1980
C
L’attuale formazione “a sei” degli Iron Maiden
hi non ha mai incontrato sulla propria strada (spero non di notte…)
un fan degli Iron Maiden? Uhm
...tra voi vedo tante braccia sventaglianti
il fiero vessillo del “pugno a corna” ma
pochissimi palmi di mano aperti alla <io
..io
signora maestra!> …bene, bene
...INTENDITORI, dunque! E allora, per i
pochi che non avessero avuto incontri ravvicinati con tali tipi umani (tranquilli ragazzi, vi voglio bene….sono stato anch’io uno
di voi!), elementi esterni di riconoscimento ...profuturo... sono, vediamo un po’ ….
un giubbotto di pelle nera (il “chiodo” of
course!) con al di sotto una t-shirt anch’essa, solitamente, nera, con un fronte a
stampa dai colori sgargianti e un’immagine orripilante tra “collo e ombelico” …con,
in gran spolvero, sempre e solo lui …la
mostruosa mascotte “Eddie”, illustrata “in
action” in una delle tantissime ambientazioni create dai fantastici pennelli di Derek
Riggs; e poi, due gambe sottostanti rivestite di jeans (blu o neri), una testa ben
giornalista musicale inglese, già autore di
numerosi
libri biografici inerenti altre
grandi bands, ne verranno, sicuramente,
a sapere ancor di più! In realtà , il libro in
questione, uscito in Italia nel 2010 per le
“edizioni BD”, è una quasi integrale traduzione dell’originale “Run To The Hills”
(nda: prende il titolo da un famoso hit
degli I. Maiden uscito nel 1982), pubblicato nel 1998 ed aggiornato con capitoli
che coprono i successivi 12 anni, fino all’uscita dell’ultima opera discografica degli
“Iron”, quel “The final frontier” che, edito
ad agosto dello scorso anno, si è piazzato,
tra maltrattamenti ed acclamazioni di critica e fans, al vertice della classifica di vendita del nostro Paese per diverse settimane, così come avvenuto in tante altre
parti del pianeta. L’autore ha “ricucito” i
tanti momenti cruciali della vita degli Iron
Maiden, raccogliendo testimonianze dirette di protagonisti e di persone a loro prossime, a partire dai pensieri-parole-opere
del “founder member” Steve Harris, il
“MONARCA“ degli Iron Maiden, bassista e
autore fondamentale del “songbook” del
coltivata di capelli e, talvolta, a tener su le
braghe una cartuccera da mitragliatrice
(!!!) bella cromata, scarpe da ginnastica
mo(ooo)lto vissute o stivale di pelle sdrucito, mettiamoci anche un polsino “par el
sudor” e, preferibilmente, le mani ben
“intascate” nel succitato “chiodo”: ecco,
sì , questa è proprio
l’immagine tipica del
“really fan” degli Iron
Maiden! Questi ragazzi,
sicuramente, sapranno
molto della loro band
del cuore leggendo
spesso del gruppo dalle
riviste e dai tantissimi
siti web specializzati del
settore “hard & heavy”
riportanti puntualmente
minime notizie e dichiarazioni della formazione inglese ma, sfogliando le pagine del libro
La prima formazione degli Iron Maiden
scritto da Mick Wall,
Campo de’ fiori
gruppo. Nella seconda metà degli anni
Settanta la scena musicale londinese è
fondamentalmente animata dalla cultura
punk, i vecchi alfieri dell’hard rock (Led
Zeppelin, Black Sabbath,J udas Priest,
Deep Purple, Uriah, Heep-Nazareth in
testa) hanno già espresso il loro meglio
nel lustro precedente e ci sono giovani che
vogliono affacciarsi alla ribalta …seppur
nel quartiere natio e dintorni, proponendo
la propria musica: tra quest’ultimi c’è
“Arry” all’anagrafe Steve Harris, nato nel
1956, da padre camionista e madre casalinga, primo ed unico maschio di quattro
figli.
In definitiva, il libro ci conduce dalla cameretta di Steve Harris, nella sua casa natale, a Leytonston nell’East London, un
distretto periferico di Londra, fin sulle
assi dei sontuosi palchi allestiti per i faraonici tours della “vergine di ferro “(nda :
traduzione alla lettera di Iron Maiden, un
micidiale strumento di tortura del passato)”, raccontando dei primi passi mossi da
Steve nel tenace intento di costituire la
SUA band, delle prime esibizioni al Cart &
Horses e al Bridge House nel ‘75 ….i pub
del suo quartiere, degli incontri con personaggi che entreranno /usciranno/ resteranno/ aiuteranno gli Iron Maiden (Paul Di
Anno, Clive Burr, Dennis Wilcock, Dave
Murray, Martin Birch, per estrarre solo
qualcuno dalla foltissima schiera) del fortissimo (ancora in corso) sodalizio con Rod
Smallwood, il (potente e gran) manager
“in chief” della band, riportando delle
tante difficoltà incontrate lungo la strada
verso il successo, volando panoramicamente sulle vicissitudini dietro ogni uscita
discografica e organizzazione dei mostruosi tour mondiali.
Con 15 album di inediti, a partire dal mitico ”Iron Maiden” del 1980, opera annoverata tra i “classici” della cosiddetta New
Wave of British Heavy Metal, movimento
musicale britannico ben definito per protagonisti e stile, vitale tra la fine del ‘70 e i
primi anni ’80 (appartengono a questa
scena anche i Saxon, Def Leppard, Tygers
of Pan Tang, Diamond Head), giungendo,
come si diceva, al 2010 con l’ultimo “The
final frontier”, passando attraverso la pubblicazione di decine e decine di singoli, pictures disc, limited edition, greatest hits,
live albums, dvd e forsennati tour “davvero” mondiali, hanno dalla loro parte milio-
15
ni di fans conquistati, oltre che con la loro
musica, un vero marchio di fabbrica,
anche con il loro atteggiamento fuori e
dentro il palco sempre estremamente
“frendly” …e sono sempre lì jeans e chiodo più che mai intenti a…..non avvistare la
loro “final frontier” !
Carlo Cattani ©/agosto 2011
Steve Harris, bassista e fondatore della band
Steve Harris & il manager Rod Smallwod,
cuore & cervello degli Iron Maiden
16
Campo de’ fiori
L’AVVOCATO DEGLI ANIMALI
Giurista nel canton Zurigo, Antoine F. Goetschel
è il primo e unico difensore al mondo di cani, gatti, mucche,
galline, tartarughe, pappagalli.. e perfino di un luccio.
Antoine F. Goetschel
La carica di avvocato degli animali rappreè un giurista molto
senta un terzo della sua attività complessispeciale: è l’avvovamente esercitata. Ma Antoine non lo fa
cato degli animali
per
denaro (percepisce la metà degli onorari
per
il
cantone
delle
cause degli umani)!
Zurigo.
dolce.
Cinquantatrè anni,
Ma il meglio di sé Antoine lo dà nei divorda 25 si occupa
zi. La materia, si sa, è attualissima e lui si
degli aspetti legali
occupa di dar voce alle preferenze degli
ed
etici
legati
alla
dell’Avv. Ilaria
animali in caso di separazione dei suoi
protezione
degli
Becchetti
padroni.
animali, e dal 2007
Proprio come succede con i figli, Goetschel
ne rappresenta gli interessi di fronte alle
ha ottenuto che Fido venga “sentito” dal
per evitare al luccio di soffrire. Il pescatoautorità competenti in materia ed ai tribugiudice, affinchè questi possa rendersi
re, infatti, si era vantato sulla stampa di
nali del cantone Zurigo: è il primo e unico
conto a chi dei due è più affezionato.
come fosse riuscito a domare un luccio di
difensore degli animali al mondo.
Affidarlo a chi lo ama di meno lo farà sicu116 cm e di aver condotto una lotta di
È passato dai 30 iniziali, agli attuali centoramente soffrire, pensa Goetschel. Così
oltre dieci minuti con l’animale prima che
cinquanta/duecento casi l’anno, riguaraiuta barboncini e yorkshire a decidere
questi cedesse all’amo assassino.
danti cani, gatti, mucche, galline, tartarucon chi vivere.
“Si tratta di comportamenti insensibili nei
ghe, pappagalli.. e perfino un luccio.
A Zurigo l’avvocato degli animali è stato
confronti degli animali” – ha tuonato
In quest’ultimo caso ha perso e la sconfitistituito nel 1992 e rappresentato da
Goetschel – e non si illude: ci sono animata gli brucia non poco. Ma di certo è riusciGoetschel dal 2007.
li che suscitano affetto e
to a portare dinanzi ad
Oggi per lui la carica di avvocato degli aniIl meglio di sè
compassione, un pesce non
un giudice un giovane
mali rappresenta un terzo dell’attività
è in grado di commuoverci.
pescatore reo di aver
Goetschel lo dà nei
complessivamente esercitata. Ma Antoine
Ma non resta con le mani in
catturato un luccio di
divorzi: poichè ha
non lo fa per denaro (afferma di prendere
mano e intanto medita di
circa 10 kg a seguito di
la metà degli onorari che percepisce nelle
una lunga lotta con l’a- ottenuto che il giudice ricorrere contro la sentenza
“ascolti” l’animale per del tribunale distrettuale di cause degli umani): e’ convinto che persenimale.
Goetschel ha impugnastabilire chi dei due lo Horgen che ha assolto il guire le violenze e le persecuzioni sugli
animali renderà la società migliore e non
pescatore maltrattatore, in
to la legge contro la
ama di più e poterlo
può resistere alla soddisfazione di vedere
quanto, a dire del giudice,
crudeltà sostenendo
avere in affidamento,
punito chi scarica la propria frustrazione e
ha adoperato una normale
che l’uomo avrebbe
prorpio come un figlio! tecnica di pesca in acqua cattiveria su un animale indifeso.
dovuto tagliare la lenza
18
Campo de’ fiori
Ecologia e Ambiente
Mobilità su ferro
Tratto ferroviario Civitavecchia - Capranica - Orte nell’occhio del mirino. Già dal 2007 l’Unione
Europea lo ha inserito nel quadro generale di sviluppo delle Reti Transazionali del vecchio continente
La necessità di reatermini di mobilità che di occupazione e
lizzare la linea ferrosviluppo turistico. Così , per colpa di una
viaria trasversale
frana, fu chiuso un primo tratto nel
per collegare il
1961, per poi chiudere definitivamente
Tirreno
con
anche quello Orte-Caprinica, il 25
l’Adriatico, si sentì
settembre del 1994.
già alla fine del
Soltanto nel 2007 l’Unione
secolo
scorso.
Europea ha inserito il collegamenInfatti il collegato Civitavecchia- Caprinica- Orte,
mento tra il porto di
nel quadro generale di sviluppo
di Giovanni
Civitavecchia
e
delle Reti Transazionali Europee,
Francola
quello di Ancona,
riconoscendo
alla
linea
avrebbe permesso non solo di rivalutare e
Civitavecchia-Orte un’importante
sviluppare tali porti, ma anche di portare
funzione di connessione con il corun reale sviluppo alle acciaierie di Terni e
ridoio 1 Berlino - Palermo, incentialle cartiere di Fabriano. Ma si dovette
vando le cosiddette autostrade del
aspettare fino al 28 ottobre del 1929 permare. Se si riaprisse questa trasversaché fosse aperta tutta la linea da Orte a
le, molti paesi della Tuscia avrebbero
Civitavecchia, per una lunghezza totale di
nuove opportunità . Per troppo tempo
circa 85 chilometri.
Viterbo e provincia
Pur essendo questa
sono state sottoposte a
Aperto nel 1929 e chiuso
ferrovia un’importante
scelte romanocentrinel ‘94, il tratto ferroviario che. Continuare signifivia di comunicazione,
deve
essere riattivato per il cherebbe non riuscire
con il corso degli anni
si è fatto ben poco per
ad avere mai una ecobene dell’Alto Lazio, da
rivalutarla, forse non
nomia propria.
troppo tempo ormai
si è potuto o voluto
E’ ora di prendere iniconsiderato “periferia di
comprendere fino in
ziative che facciano da
fondo l’importanza e i
volano per un territorio
Roma”, e che non avrà
benefici che essa
che ha già pagato un
mai,
così
,
una
propria
avrebbe portato per il
prezzo troppo alto.
economia
nostro territorio, sia in
L’alto Lazio ha delle
enormi potenzialità , in termini di luoghi
unici per le loro specificità , ma senza le
adeguate infrastrutture sarà sempre condannato ad essere la periferia di Roma.
Credo che ora spetti anche alla politica
locale impegnarsi perché possano di
nuovo i cittadini fruire di questo bene e
affinché presto le stazioni dei tanti comuni della Tuscia possano vedere rinascere
questa importante mobilità su ferro.
Campo de’ fiori
19
La borsite della zampa d’oca
Un’infiammazione che colpisce non solo gli anziani ma anche i giovani sportivi
Che
cos’è
la
zampa d’oca?
La zampa d’oca, che
deve il suo nome al
peculiare
aspetto
anatomico, è un
tendine comune a
tre muscoli: il gracile, il sartorio e il
semitendinoso. Essa
del Dottor Patrizio
si inserisce sulla facLazzarini
cia interna della
fisioterapista
tibia, subito al di
sotto
dell’articolazione, ed è separata dal sottostante legamento collaterale mediale attraverso una
borsa sierosa di scorrimento.
Che cos’è la borsite e perchè si sviluppa? La borsite è un’infiammazione
della borsa sierosa interposta tra la zampa
d’oca e le strutture profonde. Il meccanismo che la produce è prevalentemente
meccanico, legato alla frizione, anche se è
possibile che, per contiguità , un’infiammazione profonda coinvolga anche la
borsa sovrastante. La borsite della zampa
d’oca è in genere provocata da una mancanza di elasticità dei muscoli sartorio,
gracile e semitendinoso, che si traduce in
un’eccessiva tensione del loro tendine
comune. Come conseguenza, esso sviluppa un’importante frizione contro le strutture sottostanti (il legamento collaterale
mediale), infiammando la borsa sierosa
interposta.
Nell’anziano, un’artrosi sottostante
può provocare per contiguità l’infiammazione
della
borsa.
Analogamente, nel giovane, anche
una lesione meniscale può essere complicata, se trascurata, da
una borsite della zampa d’oca.
Chi ne è colpito?
Le borsiti della zampa d’oca sono
perlopiù appannaggio di giovani
sportivi, nei quali esse si configurano come overuse syndromes,
ovvero patologie da sovraccarico.
Fa eccezione a questa regola la
borsite dell’anziano, che si sviluppa per contiguità su di una sottostante artrosi del ginocchio.
Come si manifesta?
La borsite della zampa d’oca è
caratterizzata da dolore localizzato sulla
faccia interna del ginocchio, esacerbato
dal movimento e alleviato dal riposo. La
palpazione locale risveglia la sintomatologia.
Quali esami sono utili?
La diagnosi è esclusivamente clinica. A
conferma di un preciso sopetto clinico, lo
specialista può richiedere un’ecografia,
che dimostrerà le caratteristiche lesioni
bursali (versamento, edema). Poichè la
borsite della zampa d’oca si associa spesso con affezioni intra-articolari (artrosi,
meniscopatia), è frequente che lo specialista richieda indagini aggiuntive (radiografia, risonanza magnetica) al fine di
Borsite retrocalcaneare
escludere le patologie suddette.
Come si cura?
Tutte le borsiti si giovano della sospensione dell’attività fisica per alcune settimane, dell’assunzione di farmaci anti-infiammatori e dell’applicazione di una borsa del
ghiaccio a periodi alterni. Quando questi
presidi non siano sufficienti a garantire la
duratura risoluzione del disturbo, bisogna
ricorrere a programmi riabilitativi specifici, quali lo stretching dei muscoli sartorio,
gracile e semitendinoso (così da diminuire la tensione del tendine). Terapie fisiche
quali gli ultrasuoni, laserterapia, ipertermia e la ionoforesi possono coadiuvare il
processo di guarigione.
Campo de’ fiori
21
REALIZZAZIONE DI
SCARPE ORTOPEDICHE SU MISURA
L
e scarpe ortopediche su misura sono ausili ortopedici per la riabilitazione e il trattamento di stati patologici dei piedi. Questi
presidi medici su misura vengono prodotti a partire da un modello fabbricato individualmente per il paziente. La scarpa è
provvista di tutti gli elementi costruttivi necessari, sotto il profilo ortopedico e della tecnica calzaturiera.
RASSEGNA STAMPA
SCARPE E DISTURBI AI PIEDI
Da una ricerca del mensile Class emerge che i piedi di un italiano su quattro sono irregolari e non conformi alla media. E a sorpresa sono i piedi maschili più a rischio. Sotto accusa finiscono proprio le scarpe che, per quasi 15 milioni di italini, rappresentano una fonte di gravi disturbi.
(Adnkronos Salute)
Soffrono di mal di piedi causato da scarpe e tacchi 15 milioni di italiani. I disturbi provocati vanno dalla scoliosi, dalle tendiniti
sino ai più comuni calli e verruche. La scelta delle scarpe è quindi un passo fondamentale nella vita di una persona...
(www.alcatraz.it)
I PIEDI IN FORMA
IL 70% DELLA POPOLAZIONE, CIRCA 15 MILLIONI DI ITALIANI, SOFFRE DI MAL DI SCHIENA
15mila passi al giorno. In 70 anni si percorre, camminando, 4 volte il giro del mondo. Senz’ altro un impegno gravoso per
il nostro corpo, anche perchè questa “maratona” giornaliera viene fatta con calzature inadeguate in posizioni innaturali...
(Il Sole 24 Ore)
P
er realizzare delle scarpe ortopediche su misura c’è bisogno di una prescrizione medica. Dopo un
colloquio personale con il paziente e dopo averlo informato, lo specialista discute il caso con il tecnico ortopedico. Il presupposto per il successo di questi ausili consiste nella collaborazione tra il
medico, il tecnico ortopedico e il paziente, collaborazione che deve essere improntata sulla massima fiducia.
Grazie all’utilizzo di moderne tecniche e alla formazione dei nostri collaboratori il LABORATORIO ORTOPEDICO FLAMINIO è in grado di realizzare la calzatura adatta ai problemi più difficili del piede, quali:
piede diabetico, piede piatto, piede varo, notevoli accorciamenti della gamba, amputazione dell’avampiede, artrosi, piede reumatico, frantumazione del calcagno, elefantiasi, paralisi flaccida e spastica.
PROCESSI DI LAVORAZIONE DI SCARPE SU MISURA
ED ESEMPI DI MODELLI DI ALCUNE CALZATURE ORTOPEDICHE
REALIZZATE DAL LABORATORIO ORTOPEDICO FLAMINIO.
Dott. Daniele Cervoni
Laureato in Tecniche
Ortopediche
Per maggiori
informazioni
o appuntamenti:
Centro
Ortopedico
Flaminio
Tel. 0761.517744
Cell. 339.1816523
Campo de’ fiori
22
La città dell’uomo
Un inferno giorno e notte. Caos, rumori ed artificialità. Altro che “Civitas Dei”!
La città dell’uomo la
incontri alla periferia
delle campagne, in
territori estorti al
libero fluire delle
acque, in luoghi un
tempo calmi. Al suo
ingresso, da qualsiasi parte il viandante
provenga, c’è un
del Prof. Massimo
cartello invisibile con
Marsicola
su scritto “silenzio”.
Già , perché ti si
avverte che se parli non potrai cogliere
appieno i suoni, i rumori, i colori, gli odori,
i fetori, gli schizzi, i lazzi, gli scarabocchi…
Come sempre, per comprendere, è
necessario il silenzio!
Ma quelli che vi abitano – subito ti salta
agli occhi questa cosa – non sanno fare
silenzio. Non sanno che cosa sia. Si può
dire dunque, che la città dell’uomo è
rumore. Giorno e notte. Un ronzare
continuo di voci, di tonfi, di schianti, di frenate, di rotaie grattate, di televisori accesi, di radio, di telefoni che trillano… Non
c’è un solo elemento naturale. Tutto
è artificiale. Persino i piccioni e gli storni
sembrano tenuti in vita dai colori di suoni
che solo loro odono; straordinario sottofondo fatto di palpiti animali che solo
un’attenzione distratta può cogliere. Salta
agli occhi che “la città dell’uomo non è la
città di Dio”.
La città dell’uomo è un inferno; non
può essere l’ideale “Civitas Dei”.
La realtà è ben altra
cosa dalla fantasia,
s’affrettano a dire i
sapienti. E la realtà
indossa la corazza
dell’effimero, del pettegolo, del curioso,
del saputo. Nessuno
può
togliersela.
Nemmeno chi alzasse gli occhi al cielo
nell’estremo tentativo di individuare una
via di fuga può farcela. E’ grigio il cielo
sopra la città dell’uomo. Una cappa di
smog soffocante che
impedisce al sole di
entrare, di fender le nebbie, di tergere il
suolo. Non c’è modo, non c’è tempo
per fuggire da questa malattia che si
chiama caos. Aspetta! Un modo c’è :
non più solo la scienza, non più il solo io,
ma Dio che illumina le tenebre, dirada le
nebbie, restituisce equilibrio e tempo… e
in luogo del caos genera un cosmo che
libera e dal quale nessuno se ne vuole
andar via.
Il filosofo tedesco Martin Heidegger nell’ambito del cui pensiero, ai giorni nostri
molti indugiano, conclude che se l’essere
parla, lo fa soltanto attraverso la poesia.
Da un lato questa soluzione conforta i
sostenitori del logos giacchè la poesia è
“poiesis”, produzione da parte del logos
mediante la parola; dall’altro fa saltare agli
occhi quanto il concetto di essere venga
diluito e ridotto dal giudizio umano, che lo
piega nell’ambito dei suoi stessi limiti.
L’essere, oltre che nella poesia, parla nel
sole, nella pioggia, nel vento, nelle montagne e nei mari, nei fiori e negli animali…in
mille e mille modi…, in infiniti modi. Certo,
non stentiamo a credere che nell’ambito
della prigione che l’uomo si è costruito e
che abbiamo chiamato “la città dell’uomo”,
solo flebili voci passano, sfuggendo al frastuono. Del resto, la città , dominio della
tecnologia, interamente costruita dalle sue
stesse mani, è il suo orgoglio. E anche se
in essa vive male, non sarà tanto scontato ammetterlo.
Campo de’ fiori
23
L’importanza di chiamarsi …
cittadino della Rete!
La prima Guida pratica alle pagine multicolore dell’informazione
Seconda parte
Ah!
Sospirate
vacanze!
Un anno intero trascorso sui sudati
libri o nei sudati
uffici e finalmente
aria pura, notti
insonni,
mare,
spiaggia, abbronzatura e nulla più!
di Patrizia Caprioli
Cosa ci sarebbe piaciuto trovare in Rete quelle rare volte che
nel mese di Agosto avremmo deciso di
fare una capatina in
Internet con il nostro
cellulare o Smatphone,
Ecco cosa
oppure con il nostro
cercare in
chi on line gratis (http://www.cruIpad?
civerbaonline.it/), oppure il simpatiPrima cosa avremmo
internet per co
sito AriaFritta (http://www.arisenz’altro voluto cercarilassare la afritta.it/modules.php?
re un qualsiasi sito per
name=Cruciverba), da dove potete
rilassare la mente. Ma
nostra mente accedere
anche alla sezione
queste indicazioni valCartoline
animate
o virtuali per
gono per ogni qualvolta
in vacanza
mandarle a tutti i vostri amici lonche desideriamo ripotani e vicini!
sarci!
L’indomani volete andare a fare un’escurMagari avendo a disposizione una schersione o una passeggiata molto lunga ma
mata abbastanza grande come quella del
non siete sicuri del tempo che farà ? In due
nostro Ipad oppure avendo comprato un
secondi potete contattare il sito meteoroLettore per Ebook volete leggervi un buon
logico di Il Meteo.it (http://www.ilmelibro, magari un giallo!
teo.it/) e prepararvi all’occorrenza.
Provate a connettervi al sito di Giornali
Vi siete dimenticati lo spazzolino a casa e
on Web (http://giornalionweb.com/ebookcercate un negozio per comprarlo? Oppure
gialli-gratis), dove potete scaricarvi gratis
avete un attimo di manca per il vostro
libri Gialli di scrittori italiani e stranieri, ma
Centro Commerciale e volete respirare aria
se date un occhiata all’elenco che è alla
di carrelli della spesa ed ascoltare il suono
vostra sinistra vi renderete conto che querassicurante di una cassa del supermercasto sito vi dà la possibilità di accedere alla
to? Andate sicuri su ApertoDomenica,
lettura di opere che trattano varie tematiun motore di ricerca dove troverete i
che: dall’Horror alla Poesia. In più è posnegozi e i supermercati che fanno apertusibile accedere alle pagine di molti quotire straordinarie nel mese di Agosto. Ideale
diani online, dalla Repubblica al Corriere
anche per chi ama restare nella propria
della Sera. Un’altra cosa che di sicuro
città per godersi gli autobus che girano
piace fare quando si è in pieno relax sono
semi vuoti per il centro! Ma se siete tropi giochi enigmistici come Cruciverba,
po appiccicati alla vostra sdraio e non
Sudoku e rompicapi vari, ecco per voi il
volete proprio smettere di ciabattare per la
sito Giochi di enigmistica e video gio-
vostra casa delle vacanze potete usufruire
di un servizio di acquisti online che porterà il negozio direttamente da voi. Happy
Network
(http://www.centricommercialivirtuali.it/) , vi apre la strada alle mille
opportunità per fare la spesa virtuale, un
passo in più per meglio utilizzare le potenzialità di Internet.
Per chi volesse rilassarsi ai fornelli, invito
dedicato magari ai mariti e non alle loro
consorti che già cucinano tutto l’anno, vi
sono due siti che potrebbero fare al caso
vostro: A Tavola (http://www.mangiarebene.com/) e Giallo Zafferano
(http://www.giallozafferano.it/), due risorse che vi seguono passo passo nei vostri
esperimenti culinari.
E chiudiamo con il ballo. Sì , per chi ama
rilassarsi ballando ma vuole affinare le
proprie tecniche o per chi non sa ballare
ecco che dal sito Tutto Gratis ho selezionato per voi la sezione che tratta dei Corsi
di danza online (http://www.tuttogratis.it/attualita/corsi_danza_gratis/ ),
magari prima di fare una capatina in pista
io mi butterei a capofitto in qualche video
esplicativo, veloce e sicuro, per fare bella
figura con gli amici e magari condividere il
tutto su Facebook e You Tube, se no che
vacanze sono? Buon rientro a tutti...
L’ANGOLO DEL PROF.A cura di Patrizia Caprioli
Mini-spazio dedicato a siti, portali, risorse in rete (gratis!) da poter usufruire come supporto didattico per gli insegnanti
interessati a dare sempre nuovi input ai loro piccoli studenti.
Ludicer.it: http://www.ludicer.it/
Sito dedicato ai cartoni animati, ai fumetti ed ai telefilm per bambini. Con la possibilità di vedere in streaming alcuni episodi dei personaggi preferiti dai più piccoli.
Buone rientro a scuola!
Campo de’ fiori
24
E’ iniziato il campionato di serie D
LA VITERBESE CI CREDE,
PIU’ PRUDENTE IL CIVITA
Sarà pure il CASTEL
RIGONE la squadra
favorita del girone E
del
Campionato
Nazionale di serie
D, ma la VITERBESE di quest’anno ci
crede davvero e
punta, senza mezzi
termini, alla promozione in “Lega Pro”.
Le difficoltà però
di Secondiano Zeroli
sono tante, perché
a parte la consistenza delle avversarie più accreditate,
sembra che al termine della stagione, non
verranno giocati i “play – off” e dunque,
per essere promossi, bisognerà assolutamente classificarsi al primo posto. Impresa
difficile da raggiungere, visti anche gli
organici delle compagini rivali. Come dicevamo all’inizio, è il CASTEL RIGONE la
favorita, secondo il parere, certamente
qualificato, dei diciotto allenatori delle
squadre partecipanti. Ben quattordici “trainer” indicano nell’undici di DAVIDE MEZZANOTTI, l’equipe che potrebbe “ammazzare” il torneo, già al termine del girone
d’andata. Tra le altre favorite viene indicata anche la VITERBESE,che si divide le briciole dei pronostici con l’AREZZO, lo SPORTING TERNI ed il PONTEDERA. Ed il
CIVITA CASTELLANA? La squadra di PIERANGELI viene vista come un complesso
ben amalgamato ed in grado di disputare
un campionato da mezza classificata ed a
tale proposito il direttore sportivo VITTORIO GIOVENALE precisa: “Abbiamo un
progetto triennale da
onorare: quest’anno il
nostro obbiettivo è
quello di avvicinarci
quanto più possibile
ai vertici della classifica, negli anni a venire, tenteremo, con
tutte le nostre energie, di arrivare al
paradiso della C2”.
E’ invece più spavaldo
il pronostico del tecnico della Viterbese,
RAFFAELE SERGIO,
che afferma “La mia
Viterbese la vedo protagonista,
insieme
all’AREZZO,
allo
SPORTING TERNI ed
al CASTEL RIGONE.
Tutte e quattro mi
sembrano alla pari,
ma noi non possiamo
fallire, per il quarto
anno, il ritorno al
campionato professionistico.” Intanto la prima giornata si è
già disputata ed i risultati sono stati i
seguenti: DERUTA-VITERBESE 1-1, C.
CASTELLANA-TRESTINA 0-0, PONTEDERA-PIERANTONIO 1-1, C. DI CASTELLO-
AREZZO 0-4, TODI-CASTEL RIGONE 1-2,
ORVIETANA-ZAGAROLO 2-2, SANSEPOLCRO-SPORTNG TERNI 0-3, SANSOVINOPONTEVECCHIO 2-4, SPOLETO-PIANESE
3-0.
Campo de’ fiori
25
Come eravamo
Cesso d’autore
in cinquant’anni “Doppo tante crisi,
Civita è rimasta sempre a galla!” come
ho scritto già nella mia poesia “Come
farò ”.
Quale migliore occasione scrivere ancora una poesia sulla ceramica, o meglio
focalizzare il lavoro del ceramista,
magari quello di una volta, come vedrete qui di seguito. Essa ha partecipato al
concorso nazionale di poesia “Roberto
Costanzelli” indetto dagli eredi in collaborazione con l’amministrazione comunale. Mentre sto scrivendo, ancora non
conosco l’esito di questa gara letteraria,
pertanto consapevole che il giornale
uscirà a premiazione avvenuta, posso
proporvela in anteprima. Prima però ,
vorrei parlare un
poco di questa figura, appunto il ceramista, un lavoratore
“sui generis”, che da
sempre si alza prestissimo, che fatica
in fabbrica, forse
oggi un po’ meno
dal punto di vista
fisico, ma è pur
sempre rimasto lo
stesso. Cambiano i
metodi, cambiano i
posti di lavoro, ormai si
“cola” da anni, i robot
hanno preso il posto
dello
stampaggio
manuale, la tecnologia
e il progresso gli hanno
tolto l’arte di creare,
ma il ceramista civitonico, malgrado la silicosi, rimane e rimarrà
sempre il simbolo di
Foto di Flavia Tronti, tratta dal suo libro “Personale al completo”. Civita Castellana.
Dopo l’anno dei
Cosmati, che ha
celebrato
degnamente i fasti della
nostra
magnifica
cattedrale, ecco il
2011 “Anno della
ceramica”. Già la
ceramica, il DNA che
caratterizza fin dalla
di Alessandro Soli
nascita ogni civitonico, sia essa artistica che industriale, quella che malgrado tutto fa ancora da veicolo
all’ economia locale, quella ceramica che
CESSO D’AUTORE
Forni e fascine,
cà sole e paglia,
quante mattine,
porcellana o terraglia!
Bagnato o spruzzato,
stampato o colato,
quanto calore, quanto sudore,
immenso amore, cesso d’autore!
Respiro affannoso, polmoni strozzati,
anni passati, mai più ritornati.
Polvere e fumo che annebbia la vista,
questa è la vita del ceramista.
Sempre fedele, mai traditore,
innamorato pazzo del “cesso d’autore”.
Alessandro Soli
26
Campo de’ fiori
Una “Fabrica” di ricordi
Personaggi, storie ed immagini di Fabrica di Roma
Le feste di San Matteo
U
n
ciclo
antico, colori sbiaditi,
voci fioche e confuse,
una banda con la
bianca divisa estiva
che accompagna i
canti dei fedeli, la
di Sandro Anselmi
lunga fila della confraternita con le candele accese e San
Matteo su tutti, serio, alto nel piedistallo,
avanzare per le vie del paese…
Quante preghiere segrete per avere ogni
bene per sé e per i propri cari, quanta
devozione e quanta fede per il Santo
Protettore che veniva festeggiato alla fine
dell’estate.
Il 21 Settembre era quasi terminata la raccolta delle nocciole e si pensava alla vendemmia, ma le feste, le uniche allora aspettate per tutto l’anno, dovevano essere partecipate, e tutti, smessi i panni logori della campagna, sfoggiavano, con ostentata disinvoltura, quello buono della festa.
Forse un gelato, o un bicchiere di birra, premiavano un anno di attesa e di duro lavoro, ma era bello così !
Protegge i tuoi valori
Silvia Malatesta - Via S. Felicissima, 25
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Campo de’ fiori
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28
Campo de’ fiori
Associazione Artistica Ivna
ORIGINALITA’ DELLA CULTURA AMBIENTALE? SI’, GRAZIE!
INTERVISTA A SABRINA SCIARRINI, ASSESSORE ALLA CULTURA E ALL’ISTRUZIONE DEL COMUNE DI VGNANELLO
“Il termine cultura
abbraccia
tante
realtà ed implica in
se stesso un aspetto di localizzazione.
C’è la cultura e ci
sono le culture:
quella con la “C”
maiuscola è un
a cura della Prof.ssa qualcosa di elevato
Maria
Cristina che accomuna le
peculiarità . Allora
Bigarelli
possiamo trascendere, identificando le realtà culturali che
quotidianamente troviamo. Un assessore
alla cultura non ha le possibilità economiche da spendere e così le sue proposte e
quelle dell’amministrazione partono da
Vignanello, inserito e proteso in un territorio più vasto, con lo sguardo attento alla
valorizzazione dello stesso, dei suoi prodotti, delle sue potenzialità .
Facendo un’anamnesi delle risorse esistenti, ho predisposto e proposto interventi
volti a supportare l’ambiente culturale
locale sollecitando e valorizzando la
memoria storica, l’attualità , creando i presupposti di unificazione delle sinergie. Tra
le innumerevoli iniziative posso citare l’esempio del “Teatro di scarpetta”, il
balletto di Roma, realizzazione in collaborazione con il Comitato dei
festeggiamenti classe ’65 che ha disposto la logistica, i mezzi e le risorse.
Un’altra iniziativa è quella in occasione
dell’inaugurazione della Fontana
Barocca per la quale e “intorno” alla
quale ha avuto luogo un concerto
dell’Orchestra di Terni composto da
60 elementi. Accompagnata da una
targa artistica di W. Togni, la Fontana
del 1600 è un’ opera molto importante
poiché ci permette di ripercorrere virtualmente le orme barocche, suonando
Händel alternato a musiche attuali: dallo
stile seicentesco fino ai nostri giorni.
L’intento di innestare gli eventi in quelle
che sono le realtà significa anche gestire
le iniziative associative cercando di mediare, un’idea di valorizzare la promozione di
un percorso senza poter attingere a risorse economiche del settore, ma soltanto
nell’ottica fattiva della vivacità associativa,
una sorta di condivisione dei mezzi del
“consorzio” operativo con le diverse realtà
sul territorio.
Non abbiamo la forza di autofinanziare la
cultura come Ente Comunale, perché non
è attivo un percorso virtuale o virtuoso in
tal senso. In questi anni il Comune ha
incoraggiato numerose associazioni,
tra cui sicuramente ha promosso la
IVNA in un’idea di far emergere la
ricchezza artistico-culturale consorziandola in modo che operasse in sinergia
con altre realtà , curando un calendario
degli Eventi secondo lo sguardo d’insieme
suggerito dalla pianificazione annuale del
Comune, le risorse della Pro-loco, facendo
un programma a tutto tondo, visto che è
lì che confluiscono tutte le realtà .
Per quanto riguarda il mio operato posso
annoverare anche l’idea che la cultura
dovesse entrare in un sistema di iniziative
importanti, come quella di Viterbo
Festival, l’appuntamento annuale
con Gabriele La Porta, fortemente connesso a tematiche di storicità del paese,
dando spazio a chiunque potesse offrire
testimonianza volta alla valorizzazione di
quelli che sono i talenti per cui le varie rappresentazioni del libro riguardanti il territorio…quindi le persone e gli autori di
Vignanello che si sono susseguiti: i libri di
Paolo Andreocci, il Diario di Elvio
Cardarelli, le poesie di Alfredo Mercutello,
il libro storico del prof. Augusto Pacelli e
tanti altri. Dalla letteratura alla poesia, dall’arte scritta a quella visiva.
Anche la presenza istituzionale del Liceo
Artistico dà la possibilità di fare sistema
con il territorio e poter così interagire in
modo sinergico con la produzione culturale: questa scuola si inserisce, infatti, a
pieno titolo insieme all’Alberghiero di
Caprarola nella struttura della Comunità
Montana, attingendo da bacini d’utenza
diversi per un diverso obiettivo educativo.
Essi completano e compenetrano il territorio, storicamente a cultura rurale, nell’ambito formativo enogastronomico, creativo
di alto valore educativo, partecipando “in
primis” allo sviluppo delle competenze
artistiche e professionali.
In questi ambiti dell’istruzione, l’associazione, che si innesca benissimo per tale
obiettivo collaborando a promuovere la
Cultura, con un notevole numero di eventi, collaborazioni di qualità mirati allo sviluppo del pensiero filosofico contemporaneo non svincolato dal sociale, è la
IVNA, nella quale tutti gli artisti consorziati hanno l’opportunità di farsi
conoscere in modo diretto” come M.
Rita Innocenti artefice del restauro
della Statua di Sant’ Antonio e
Cristina Stefani che ha realizzato
un’Opera in vetro artistico di Santa
Giacinta per la Chiesa di Talano
rispondendo alle esigenze e proposte
Campo de’ fiori
di altre associazioni e del comitato
dei festeggiamenti “ed alcuni di loro
esportano l’identità artistica di
Vignanello o consolidano questa
esportazione come Walter Togni,
Eraldo Bigarelli, Mario Annesi e altri,
abbattendo i confini, ampliando gli orizzonti, portando con loro l’eco del nostro
piccolo paese… la chance di conoscere l’alto sentire di tutti gli artisti, condividendo e
incontrando l’originalità territoriale di
Maestri come Andres Berges, Katia
Aiello, Shu Yong, Arturo Vittori, tanto
per citarne qualcuno…quindi ORIGINALITA’ per me vuol dire valorizzare
quello che esiste; una realtà che è
messa in condizioni di operare con dei
facilitatori
logistico-progettuali:
1.
Incentivare
le
Associazioni;
2.
Istituzionalizzare la cultura (presenza di
scuole superiori); 3. Predisporre locali e
strutture: a tale scopo tra altri siti sarà a
breve completata la ristrutturazione del
Cinema Comunale che diventerà teatro
stabile, sala esposizioni, convegni, mostre,
un luogo dove si farà cultura soltanto ed
esclusivamente cultura, adeguandolo
quindi alle nuove esigenze per la stessa in
una realtà come Vignanello che ben
risponde a tutti gli appuntamenti organizzati.
Un importante appuntamento è quello del
Divino Music Festival con delle serate
nella piazzeta del Centro storico aprendo
un salottino adibito al ballo, a degustare
del buon vino, nel contempo un confronto
con altre forme d’arte e una commistione
di musica regionale, popolare strettamente annessa alla tradizione nazionale ed
internazionale, estendendosi a più serate
di qualità …nomi come Sparagna.
L’afflusso turistico comincia ad essere di
una certa consistenza: a tale scopo saranno utili altre realtà infrastrutturali in grado
di ospitare persone su un percorso di
accoglienza per camperisti di ultima generazione concertato con la Pro-Loco. E’ previsto il potenziamento della filmica all’interno del Liceo”…
…PRIMA
GIORNATA
DELLA
MOSTRA DI FINE ANNO DEL
LICEO ARTISTICO “U.MIDOSSI”
DI VIGNANELLO…per gentile concessione
della
Prof.ssa
Sonia
Barcherini, Coordinatrice di Sede.
Venerdì 10 Giugno alle ore 11:00 si è
svolta l’inaugurazione della Mostra di Fine
Anno del liceo Artistico “U.Midossi” sede di
Vignanello. In programma la premiazione
di diversi concorsi che hanno visto impegnati tutti gli studenti: Concorso del
Fumetto “ Sogno e Fantasia”, prima
classificata è stata Concettina
Squillace della classe prima, seconda
classificata Vittoria Nagni della classe quarta, terza classificata Roberta
Oroni della classe prima, una menzione di merito è stata assegnata a
Daniele Guazzoni della classe quarta.
Concorso ColorArt, specifico per la classe quarta, in collaborazione con l’azienda
produttrice di materiali per il settore artistico e alla KlimtArt di Viterbo, negozio
specializzato in articoli per il disegno e la
pittura. Il titolo del concorso è stato “ Ieri
mi sono svegliato succhiando un limone”
frase tratta dal brano del gruppo musicale
Radiohead “Everything in its right place” .
Il primo premio è stato assegnato a
Jessica Tartaglia, seconda classificata Vittoria Nagni, terzo classificato
Mauro Pelosi, una menzione di merito a Francesca Proietti.
Per l’alto valore di tutte le opere la
ColorArt ha deciso di omaggiare comunque tutti gli studenti. Infine la Fondazione
Vittorio Di Colbertaldo ha istituito in collaborazione con la scuola il premio “ Per
merito artistico” il cui obiettivo è stato
quello di indicare, attraverso le opere
esposte, gli studenti meritevoli per particolare creatività e capacità tecnica nelle
seguenti specialità artistiche: olio, acrilico,
tecniche miste, matite, scultura e scultura
bassorilievo. Gli studenti premiati sono
stati: Giorgia Meloni per le tecniche
miste, Vittoria Nagni per l’olio,
Marco Del Papa
e Concettina
Squillace per le matite, Gianfranco
Fiorillo per la scultura e Francesco
Agnelli per il bassorilievo.
La Fondazione Di Colbertaldo sarà partner
del Liceo Artistico di Vignanello anche in
altre iniziative che si svolgeranno il prossimo anno, tra le altre il Presidente della
Fondazione ha annunciato che sarà riconfermato il premio “ Per merito artistico” e
per gli studenti del quinto anno, insieme
con la scuola organizzerà una mostra personale a Roma in Piazza Venezia, di coloro
che nel quinquennio hanno dimostrato
una particolare crescita artistica.
La Fondazione Di Colbertaldo si è fatta
29
inoltre promotrice, insieme al coordinatore
di sede Prof.ssa Sonia Barcherini, di una
iniziativa volta a far conoscere il Liceo
Artistico di Vignanello ed in particolare l’indirizzo di Audiovisio e multimediale, unica
scuola sul territorio viterbese ad offrire
questa formazione, per la realizzazione
di uno spot pubblicitario da proiettare nelle sale cinematografiche, dal
titolo 30” (trenta secondi).
Alcuni spot, ancora in fase di studio, ma
particolarmente creativi ed efficaci nel loro
intento, sono stati proiettati durante la
manifestazione che è stata anche l’occasione per la presentazione del bozzetto
definitivo del pannello commemorativo,
dedicato ai due magistrati Giovanni
Falcone e Paolo Borsellino, che verrà
donato alla scuola media di Vignanello e
Vallerano. La presentazione è stata curata
dagli studenti Paul Aprotesei e Daniele
Guazzoni che attraverso delle slide hanno
esposto i contenuti dell’opera e con il montaggio di un suggestivo filmato hanno
testimoniato la complessità della fase
progettuale e realizzativa del pannello; la
sua dimensione è di otto metri per una
altezza media di 1,50.
Alla manifestazione sono stati presenti oltre il Presidente della
Fondazione Di Colbertaldo e la Sig.ra
Martucci, il Dirigente scolastico prof.
Franco Chericoni, il Dirigente scolastico dell’ Istituto Comprensivo di
Vignanello
Prof.ssa
Cesarina
Santocchi, con una delegazione di
alunni, l’Assessore alla cultura del
Comune di Vignanello Dott.ssa
Sabrina Sciarrini, il Presidente IVNA
pittore Eraldo Bigarelli, i quali sono
stati componenti della giuria, insieme alla docente Prof.ssa Luciana
Bartoloni, per l’assegnazione dei
premi “ Per merito artistico”.
Campo de’ fiori
30
“Il Fumetto”
LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONA
IL SOGNO DELLA FARFALLA
di Richard Marazano e Luo Yin edito da Renoir Comics – 2 volumi, in corso
A
ffascinante
sapore magico all’intera opera
che ricorda quelle di Hayao
e
coinvolMiyazaki (definito come il “Walt
gente!
La
Disney d’Oriente”), pur mantevita
della
nendo una sua identità precisa
giovane Tutù scorreva
mescolando la sensibilità euroserena, fino al giorno
pea a quella orientale, gli autori
in cui decise di conriescono a creare un connubio
travvenire le regole
perfetto tra manga e bande desdell’istituto presso cui
siné e (fumetto francese). È
era ospite. Mentre il
un’opera adatta a tutte le età , e
resto dei bambini
di
imperdibile per chi ama sognare
seguiva la maestra in
Daniele Vessella
ad occhi aperti…
un’esplorazione degli
innevati monti circoLascio l’indirizzo del mio blog:
stanti, la ribelle Tutù decide di andare a
http://danielevessella.blogspot.com/
farsi un giro in autonomia, ma si smarrisce
durante una tempesta di neve, ritrovandosi d’improvviso in un’incantata, colorata e luminosa città posta dall’altra
Durante
parte della montagna… Tutù si ritrova in un mondo sconosciuto e assurun’esplorazione la
do, dove l’inverno è eterno e dove è
piccola Tutù si
accusata di essere una bambina.
I due autori orchestrano un mondo
smarrisce e trova un
senza tempo, farcito di poesia, umonuovo mondo tutto
rismo ed elementi tipici delle favole.
Tutti gli ingredienti si amalgamo ottiincantato!
mamente l’uno all’altro, dando un
Campo de’ fiori
31
La rubrica dei cognomi
C
ome appare
nella lista, il
cognome
più diffuso a
Faleria
è
Palamides
di Arnaldo Ricci
[email protected]
Adesso vediamo la
diffusione e la dislocazione a livello
nazionale.
Palamides: (presente in soli 10
comuni d’Italia) questo cognome che
come si vede è scarsamente diffuso, è
presente solo nella bassa provincia di
Viterbo ed in modo meno marcato su quella di Roma, esiste anche una sporadica
presenza in Puglia; su tutte le altre regioni d’Italia non vi è traccia di questo cognome! Molto probabilmente la sua origine è
da ricercare proprio a Faleria.
Severini:
(presente in
377
comuni d’Italia) la presenza di questo
cognome è
abbastanza distribuita
nell’Italia centrale con particolare concentrazione nelle Marche. Nel settentrione è
meno diffuso e nel meridione è sporadico.
I cinque Cognomi
più diffusi a
colare concentrazione nella provincia di
Milano e dintorni; esso è meno diffuso in
quella meridionale e scarsamente presente nelle isole. Si presume che tragga le sue
origini proprio da Milano.
Faleria
Curti: (presente in 853 comuni
d’Italia) presenza concentrata in Italia
centro settentrionale, esclusa la Toscana,
dove essa è sporadica; nella zona di
Milano vi è una particolare concentrazione; nell’ Italia meridionale comprese le
isole, questo cognome è decisamente
raro. La sua origine è molto probabilmente lombarda.
Tali cognomi in ordine di
diffusione sono i seguenti:
1°
2°
3°
4°
5°
Palamides
Severini
Moretti
Curti
Castiglia
In particolare in Val D’Aosta risulta inesistente. La sua origine è da attribuirsi al
territorio marchigiano.
Moretti: (presente in ben 2266
comuni d’Italia) questo diffusissimo
cognome è presente nella totalità delle
regioni centro - settentrionali, con parti-
Castiglia: (presente in soli 358
comuni d’Italia) questo cognome è
poco diffuso, ma quel poco, si presenta
uniformemente distribuito su quasi tutto il
territorio nazionale; solo in Trentino e Val
D’Aosta è totalmente assente. Per questo
cognome, data la sua particolare ed uniforme diffusione, non è stato possibile
individuare la zona di origine.
Seguirà sul prossimo numero lo stesso
studio per il comune di Calcata.
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Campo de’ fiori
32
Rosa Frezza Merlini
La prima donna civitonica a diventare assessore dopo l’instaurazione
della democrazia nella primavera del 1946
R
osa Frezza
Merlini fu
la
prima
donna civitonica a
diventare assessore
dopo l’instaurazione
della
democrazia
nella primavera del
1946, nella quale le
donne ebbero diritto
di Francesca
di votare se mggiori
Pelinga
di 21 anni di età .
Per Civita quello fu
un anno importante: ad aprile ci furono le
elezioni comunali e fu eletto sindaco Paolo
Antonini, e a giugno, invece, le elezioni per
il referendum istituzionale tra Monarchia o
Repubblica e per la nuova Assemblea costituente, la quale elesse presidente provvisorio della Repubblica il liberale Enrico De
Nicola.
Rosa, dunque, nacque a Civita nel 1901; il
padre Tommaso Merlini, detto ” ‘o sergente”, era chimico di tutte le fabbriche del
paese, soprattutto in quelle di stoviglierie.
La madre, Maria Renzi, era casalinga. La
sua famiglia era composta, oltre lei, da
due figlie femmine e due maschi.
Frequentò le elementari e prese il diploma di quinta che, per quei tempi, corrispondeva al diploma delle scuole superiori
dei nostri tempi. Mentre la sorella Antonia
andò a fare la guardiana nella fabbrica
Marcantoni, dove trovò lavoro anche l’altra sorella, Rosa curava la campagna nei
due ettari di terra che i genitori avevano
comperato. Nel 1924 si sposò con Enrico
Frezza dal quale ebbe due figli Mario ed
Oscar. Durante la seconda guerra mondiale fu colpita da un grave lutto: le morì il
fratello prediletto, Enrico, nella campagna
contro la Grecia, dove i morti furono oltre
13.000 e i feriti 50.000. Nel luglio 1948,
dopo l’attentato a Palmiro Togliatti, avvenuto a Roma davanti la Camera dei
Deputati, e che nel nostro paese culminò
in gravi scontri con la morte del carabiniere Minolfo Masci, per la quale furono arrestati il sindaco Paolo Antonini e circa 150
civitonici militanti comunisti, il Comune fu
commissariato prima dal Dott. Graziano
Sarno poi dal Dott. Valerio Flamini. Per
aiutare le famiglie dei carcerati in tutti i
negozi di Civita era stata esposta una scatola in cui i clienti potevano lasciare offerte. Anche Rosa si adoperò moltissimo per
aiutare i civitonici imprigionati. Si sedeva,
infatti, davanti ai portoni delle abitazioni di
corso Buozzi e chiedeva ai passanti di partecipare alla colletta. Ma quello che la
spinse ad entrare in politica, in un momento molto difficile per la nostra città , fu un
altro fatto: il 4 novembre durante la ricorrenza dei caduti mentre si celebrava la
messa nella cattedrale, lei sarebbe voluta
entrare in chiesa con una bandiera rossa,
ma il parroco glielo impedì e cominciò
così la sua carriera politica che durò dal
1953 al 1973. Nel 1949 fu eletto sindaco
Enrico Minio con il quale ebbe sempre un
rapporto di amicizia e fiducia e che superò , per numero di voti, ben due volte,
nelle elezioni del 1953 quando si presentò
come candidata insieme ad altre due
donne: Ricci Rosina, Tombolini Lilia.
Furono elette e a Rosa fu affidato l’assessorato ai Servizi Sociali. Si era appena
usciti dalla guerra e l’Italia era distrutta. Il
forte rialzo dei prezzi immiseriva la gente;
mancava di tutto e Rosa cercava di aiutare i civitonici nei loro bisogni con l’assistenza medica insieme al dottor Di
Donato. Nell’Ufficio Sanitario firmavano le
ricette mediche così che la gente potes-
Campo de’ fiori
se prendere i farmaci senza pagarli; anche
le visite erano gratuite. Ricordo che mia
madre mi raccontava che dovendo io fare
delle iniezioni molto costose si era rivolta
anche lei a Rosa, la quale si occupava perfino delle vaccinazioni e dei casi di TBC,
tanto che nell’ospedale Andosilla era stato
istituito un ambulatorio per gli ammalati di
tubercolosi che venivano seguiti dopo
essere stati dimessi dal sanatorio. Molto
successo ebbero le colonie estive diurne
nel boschetto 1° Maggio: i bambini la mattina alle 8.00 si radunavano davanti al
Duomo, poi, tutti in fila, al suono del tamburo, si avviavano verso il campo 1°
Maggio. Strada facendo, si aggiungevano
anche quelli che abitavano al di là del
ponte. Si giocava, si pranzava, e, per
merenda, pane e cioccolata, poi la sera si
tornava a casa. Dopo qualche vennero
organizzate le colonie marine a Tarquinia,
Santa Severa, Santa Marinella, Passo
Scuro, completamente a spese del
Comune. Per Natale Rosa faceva sì che le
famiglie povere ricevessero dei pacchi alimentari e, per la Befana, che i bambini
ricevessero giocattoli. Ma anche durante
l’anno Rosa elargiva pacchi a chi ne aveva
bisogno. I civitonici bussavano alla sua
porta a tutte le ore e lei era sempre dispo-
33
nibile ad aiutare chi ne aveva bisogno.
Un giorno, una mamma, che aveva ricevuto il suo aiuto, le portò , come segno di
riconoscenza, un pollo, ma Rosa le disse di
riportarlo a casa e di mangiarlo insieme ai
suoi figli, regalandole un fiasco di vino e
delle uova per completare la cena. Non
esitò a regalare ad una madre bisognosa,
di sei figli, il corredo del figlio Mario, calzini e mutande che andarono a rivestire quei
bambini. E’ stata una donna forte ed
importante nello scenario politico e sociale
della nostra cittadina ed a lei è stato intitolato il centro socio-educativo dei “ragazzi speciali”.
34
Campo de’ fiori
IL MURO DI VIA DEL FORTE
La trasformazione del palazzo Andosilla in scuole elementari pubbliche, portò alla
definitiva demolizione del muro che chiudeva dal 1854 piazza di Massa
del Prof. Architetto Enea Cisbani
... continua dal numero 83
(Dal dicembre 1860 al 12 settembre 1870,
il palazzo Andosilla è dunque una caserma
militare francese e il muro rimane sempre
lì al suo posto, fin quando……) ……… Nel
settembre del 1870, in seguito allo scoppio
della guerra Franco-Prussiana, il re di
Francia Napoleone III richiama in patria
tutte le truppe dislocate in Italia nello
Stato Pontificio in aiuto di Parigi insidiata
dai Prussiani e lasciando così priva di difesa la città di Roma, il Pontefice Pio IX e la
stessa Civita Castellana. Immediatamente,
i soldati della guarnigione Francese vengo-
no sostituiti dagli Zuavi Pontifici
che si insediano nel palazzo
Andosilla.
Il 12 Settembre 1870, le truppe
Piemontesi, dopo un’aspra battaglia con gli Zuavi Pontifici, entrano
a Civita Castellana accolti silenziosamente e senza clamore dalla
popolazione. Questo particolare
atteggiamento del popolo, quasi
un rifiuto del nuovo ordine politico, in realtà ha una sua ragione in
quanto nel novembre del 1860
furono particolarmente dure le
repressioni e le conseguenti condanne di quei cittadini che avevano accolto festosamente il 24 ottobre 1860 i Cacciatori del Tevere
del colonnello Luigi Masi.
Le truppe Piemontesi appena
entrate nella città , si accampano nell’area
oggi occupata dalla scuola elementare
“XXV Aprile” di via Ferretti, denominata
dell’Orto Colasanti, confinante con la perduta chiesa della Madonna del Vinciolino e
con il cimitero di San Giorgio. Nel marzo
del 1871 le truppe di presidio vengono
alloggiate nel palazzo Andosilla che
diventa così la caserma “Luigi
Cosenz”,
eroe
delle
guerre
Risorgimentali. L’afflusso di nuove truppe, costringe lo Stato Maggiore del I reggimento di Fanteria di Linea di stanza a
Perugia, da cui dipendeva gerarchicamente la caserma Cosenz di Civita Castellana,
a cercare una nuova sede, spaziosa e funzionale, adatta ad accogliere un contingente militare composto da 600 soldati ed
ecco che la nuova municipalità offre al
comando la disponibilità dell’ala del seminario Vescovile prospettante sull’attuale
via XII Settembre, scelta anche dai militari in quanto dispone di una vasta area
sopraelevata su via Minolfo Masci e a
diretto controllo del ponte Clementino, su
cui vennero posizionate numerose batterie
di cannone. Questa provvisoria sistemazione del presidio militare dura fino al 1896,
tra le rimostranze della popolazione locale,
che ormai non sopportava più la chiusura
di piazza di Massa. Nel marzo del 1896,
infatti, a seguito di una delibera
comunale che stabiliva la destinazione del palazzo Andosilla a sede delle
Scuole Elementari e Tecniche locali,
la caserma Cosenz venne chiusa e
trasferita nella chiesa di Santa Chiara
all’Ospedale Andosilla dove rimane
fino al 1908, quando il presidio militare di Civita Castellana viene definitivamente soppresso.
La trasformazione del palazzo Andosilla in
scuole elementari pubbliche, destinazione
che avrà fino al 1924, portò alla definitiva demolizione del muro che chiudeva dal
1854 piazza di Massa e così tutta l’area
urbana interessata potè riprendere la sua
antica e originaria conformazione.
FINE
Campo de’ fiori
35
L’angolo del Bon Ton
A tavola con gli antichi Romani
Le regole del bon ton,
spesso, sono ritenute
(sbagliando!!)
fuori
moda e noiose, ho
deciso quindi, in questo
incontro di fine estate
di regalarvi una delle
mie
note
di
colore…allacciate
le
di Letizia Chilelli
cinture, cominciamo il
nostro viaggio nel tempo, passeremo, infatti, una “giornata” veramente particolare.
Ebbene sì , per un giorno saremo a tavola
con gli antichi Romani!
Petronio, uno scrittore latino dell’età di
Nerone, ci descrive un banchetto svoltosi
nella casa di un riccone del suo tempo, cui
egli dà il nome di Trimalcione, che significa
“tre volte potentissimo”; si crede che sotto
questo personaggio immaginario, Petronio
volesse celare la figura dell’Imperatore
stesso.
Eccoci, dunque, alla tavola dell’Imperatore
Nerone:”Trimalcione non era ancora giunto, ma noi ci mettemmo ugualmente a giacere sul triclinio. Alcuni valletti ci versavano
dell’acqua fresca sulle mani, per lavarcele,
mentre altri, con grande destrezza ci lavavano i piedi. Mentre prestavano questi servigi, i servi cantavano, volli provare se proprio tutti i servi sapessero cantare e chiesi
a uno da bere: quello prese a servirmi e
intanto cominciò una canzone adatta a
quello che stava facendo. Sembrava di
essere in mezzo ad un coro di mimi, non al
banchetto di un signore!
A questo punto fu recato a tavola un lauto
antipasto. Sul vassoio si drizzava un asinello di bronzo che portava due bisacce: da
una parte c’erano olive verdi, dall’altra olive
nere.
Al di sopra, come un tetto, c’erano due
piatti, sui cui bordi si leggevano il nome di
Trimalcione e il peso dell’argento di cui
eran fatti.
Portavano dei ghiri cucinati con salsa di
mele e papavero. Su una graticola d’argento friggevano dei salsicciotti e sotto, per
imitare i carboni ardenti, c’erano della prugne nere di Damasco cosparse di chicchi di
melograno. Venne poi portata in tavola una
cesta, nella quale, sulla paglia, stava appollaiata una gallina di legno, come se covasse. Si accostarono due schiavi che frugarono nella paglia e trassero delle grosse uova,
che distribuirono agli invitati.
Col cucchiaio io aprii il guscio, fatto di farina impastata col lardo, e trovai un beccafi-
co ricoperto di tuorli d’uovo pepati. Così
finirono gli antipasti; gli schiavi portarono
via gli avanzi e noi bevemmo del vino mielato”.
Se questi erano antipasti, possiamo figurarci in che cosa consistessero le portate vere
e proprie!!!
Eccone un breve elenco: “Furono portate
dodici teglie disposte sopra ad un grande
disco , volevano rappresentare i 12 segni
zodiacali e così una teglia conteneva una
pietanza conveniente al simbolo di una
costellazione: fichi africani sul Leone, quarti di bue sul Toro, aragoste sul Capricorno…
Al centro di tutto questo, un vassoio conteneva una lepre guarnita di penne, così da
sembrare alata, e circondata di volatili e
teste di porco. Agli angoli del vassoio c’erano quattro statuette che reggevano dei piccoli otri dai quali si versava una salsa piccante: questa cadeva in un recipiente in cui
vi erano dei pesci.
Fu poi portata una porchetta arrostita; circondata da cinghialini imbottiti di tordi; poi
un maiale ripieno di salsicce, ed infine un
intero vitello lessato e rivestito come un
guerriero, che fu tagliato e distribuito da
uno schiavo pure vestito da soldato.
E finalmente si giunse ai dolci: questi avevano la forma di statue che portavano
canestri pieni di frutta. Ma il pranzo non era
ancora terminato: gli schiavi tolsero le
tavole, spazzarono il pavimento ingombro
di rifiuti (perché l’usanza era di gettarli a
terra) e portarono le anfore con i vini;
cominciarono quindi i brindisi, che costituivano il quarto tempo di un banchetto, quello che poteva durare fino all’alba”.
Ecco, poi, tre diversi menù, di alcune cene
offerte ai loro amici da tre famosi scrittori
romani; queste liste ci sono pervenute poiché erano contenute nei biglietti di invito.
Plinio il giovane: Lattuga, 3 lumache, 2
uova, olive, cipolle, zucche, pasticcio di frumento, vino mielato raffreddato nella neve.
Giovenale: Capretto, asparagi, uova, uva
passita mele e pere.
Marziale: Lattuga porri e menta, uova sode
tritate, acciughe e ruta, carne suina in salamoia di tonno come antipasto a cui seguiva
la cena vera e propria: capretto, costolette,
fave e cardi, pollo e prosciutto; per il fine
pasto erano previsti: frutta e vino
Nomentano.
Quali erano i pasti dei Romani?
Spesso siamo soliti credere che gli antichi
Romani banchettavano dalla mattina alla
sera, in realtà consumavano un unico pasto
alla fine della giornata.
Vediamo, ora, in dettaglio i vari momenti
della giornata:
Colazione: veniva consumata di primo mattino e consisteva in pane con il miele e formaggio, uva, olive e latte.
Pranzo: aveva luogo a mezzogiorno ed era
molto sobrio e sbrigativo da essere addirittura consumato in piedi. Si mangiavano con
il pane: carne fredda, pesce, legumi e frutta, il tutto era accompagnato da vino mielato o aromatizzato e bollente.
Cena: cominciava al tramonto e come
abbiamo detto era il pasto principale, si
consumava stando seduti sugli appositi letti
(triclini) e non durava mai meno di tre ore.
I Romani solevano brindare con vino
annacquato, preparato secondo porzioni
stabilite dal più esperto dei convitati (si
può parlare della figura antesignana del
Sommelier!!!).
Era diffuso l’uso nei brindisi, di bere tante
coppe di vino quante erano le lettere che
componevano il nome del festeggiato.
Come mangiavano?
Durante la cena i commensali stavano
sdraiati su appositi letti, posti a ferro di
cavallo attorno alla tavola. Si stava coricati
su di un fianco, con braccio sinistro appoggiato al cuscino. La mano sinistra teneva il
piatto, il cibo veniva afferrato con le dita
della mano destra. Si usavano solo cucchiai
e forchette, l’uso dei coltelli non era consentito a tavola, i cibi venivano prima di
essere serviti, sminuzzati in piccole porzioni da uno schiavo.
I convitati portavano generalmente un
tovagliolo personale che stendevano
davanti a sé , in modo da non sporcare il
letto.
Era in uso la pratica di portare a casa,
avvolto proprio nel tovagliolo, il cibo che
non si era mangiato sul luogo.
Alcune ricette
Piccioni in umido: l’intingolo era costituito da aceto, vino e olio, con pepe, miele,
datteri e uva passa.
Funghi: cotti con il miele.
Pesci: contorno di susine, passato di albicocche e mele cotogne.
Le loro carni preferite erano: di cervo, onagro, cicogna, gru, fenicotteri (che allevavano), murene e ghiri, non conoscevano, per
ovvie ragioni (l’America non era stata, infatti, ancora scoperta!): patate, pomodori,
fagioli, zucchero e cioccolata.
Bibliografia
Conoscere ieri, oggi, domani.
Fabbri Editori
36
Campo de’ fiori
Una Fabrica di Roma completamente ripulita
Tolleranza zero e multe salate per chi non rispetta l’ambiente nel comune
viterbese. Parla l’assessore Sigismondo Sciarrini.
Rispettare la natura che ci è stata donata
e mantenere pulito l’ambiente che ci circonda, sono alcune delle prime nozioni
che vengono normalmente insegnate ai
bambini di qualunque epoca, dagli adulti
rispettosi. Molti di questi bambini, però
quando crescono “dimenticano” tali preziosi insegnamenti e seguono invece le
cattive abitudini degli adulti incivili! Ecco
perché , quando giriamo per molte strade,
soprattutto di campagna, ci troviamo di
fronte a vere e proprie discariche improvvisate, da far vergogna! Oggi molti comuni si stanno impegnando per ripulire i rifiuti gettati a caso dai propri “cittadini” e per
riinsegnare loro le buone maniere! Uno tra
questi è il comune di Fabrica di Roma, che
grazie all’impegno dell’Assessore al patrimonio, all’agricoltura, alla caccia e pesca
ed ai beni archeologici, Sigismondo
Sciarrini, ha provveduto allo smaltimento
di rifiuti ingombranti lasciati a caso sul territorio fabrichese. “I cittadini devono avere
diritto a vivere in un ambiente pulito e
l’amministrazione comunale deve loro concederlo. Vivere in un ambiente pulito ci fa
vivere meglio e pensare meglio!”, così ci
dice l’assessore, membro della lista civica
trasversale guidata da Mario Scarnati che
ha vinto le ultime elezioni comunali,
durante un breve incontro con noi.
Molte persone, entusiaste del lavoro
svolto, ci hanno chiesto di parlarne.
Ma qual è stato il vostro primo impegno? “Il nostro primo impegno è stato,
appunto, quello di ripulire il territorio di
Fabrica di Roma, ingaggiando una squadra
di giovani del posto. Centinaia sono state
le tonnellate di rifiuti nascosti in situazioni
impensabili. E’ stata ripulita la via delle
industrie, una delle più colpite, così che le
attività che vi operano non si debbano
vergognare di ricevere i loro clienti.
Abbiamo provveduto, subito dopo, alla
chiusura con recinzioni di tratti di boschi
che erano diventati vere e proprio discariche!”
Cosa vi aspettate ora dai cittadini?
“Vorremmo che i cittadini di Fabrica di
Roma sentissero il dovere di mantenere
pulito l’ambiente, dopo aver avuto il diritto
a riaverlo tale. Ci sono ben due oasi ecologiche dove poter lasciare i rifiuti ingombranti gratuitamente. Oppure possono
chiamare il numero predisposto per il ritiro a domicilio. Sono previste sanzioni che
vanno dalle 100,00 alle 600,00 euro per i
privati che non rispettano le norme e fino
a 6.000,00 euro per le aziende. Tolleranza
zero a riguardo!”
Come procede invece la raccolta differenziata, già avviata dalla precedente amministrazione? “Procede
bene, i cittadini la rispettano e non trovano grosse difficoltà né disagi.”
Per quanto riguarda invece l’ambito
archeologico, cosa è stato fatto e
cosa vorreste ancora fare? “E’ stata
già ripulita tutta la strada che porta a
Faleri, la Via Amerina, sulla quale sono già
tornati a scavare i ragazzi del GAR (nda
Gruppo Archeologico Romano), ai quali
abbiamo messo a disposizione anche un
escavatore, e abbiamo sistemato la strada
che porta a Cava degli Zucchi. La nostra
idea, ora, è quella di riportare alla luce le
antiche mura di Faleri, per il cui progetto,
però , abbiamo bisogno di contributi.
Vorremmo inoltre rivalorizzare al livello
turistico tutti i beni archeologici che il
nostro territorio offre, come la tomba di
San Gratiliano, le tombe di Pian di Cava,
anch’esse coperte dai rovi!”
In che cosa vi vedremo all’opera
prossimamente?
“Stiamo già ripulendo le
cunette dai rifiuti incivilmente gettati dalle auto
in corsa e la nostra
volontà è quella di riallargare le sedi stradali
di nostra competenza,
tagliando erbacce ed
arbusti, se necessario”.
Ermelinda Benedetti
Sopra: vi riproponiamo alcune foto da noi già
pubblicate sul numero 77 di Campo de’ fiori mese di Gennaio 2011, per denunciare le
condizioni di Via
delle industrie,
appartenente al
comune di Fabrica di
Roma ed oggi
completamente
ripulita.
Al lato: l’assessore
del Comune di
Fabrica di Roma,
Sigismondo Sciarrini.
Campo de’ fiori
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37
GINO PAOLI
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L’ artista inimitabile ed inossidabile
...continua dal numero 83
Gremita
Piazza
Matteotti a Civita
Castellana, sabato 23
agosto per l’apertura
del
consueto
Civitafestival, come
preannunciato
sul
di Sandro Anselmi
numero precedente,
per ascoltare dal vivo
l’intramontabile Gino Paoli.
Soddisfazione degli organizzatori e commenti positivi da parte di tutti gli spettatori presenti sono emersi subito dopo il concerto. Ma torniamo a ripercorre la sua
lunga carriera.
Eravamo partiti dagli esordi, nel lontano
1959, con il brano La tua mano, per fermarci al 1963, con la mitica Il cielo in una
stanza. Riprendiamo proprio da quell’anno, quando Paoli, dopo aver lasciato la
Ricordi approda alla RCA, grazie al suo
amico Nanni Ricordi, che si era trasferito
nel frattempo a Roma per occuparsi del
settore artistico proprio nell’ambito di questa casa discografica. Nel febbraio l’etichetta pubblica subito l’album Basta chiudere gli occhi, scarsamente apprezzato dal
pubblico. Succede, poi, però , qualcosa di
molto strano: Gino, sempre troppo restio
alle apparizioni in pubblico, di sua volontà
decide di aggregarsi alla carovana del
Cantagiro e la sua Sapore di sale diventa
una delle canzoni più acclamate, contrariamente alle aspettative iniziali e benché
classificatasi al quarto posto, a seguito
della vittoria di Non ti credo di Peppino Di
Capri, oltre che uno dei maggiori successi, non soltanto di quell’anno, ma
anche di molte estati successive. Il
brano racconta l’amore di due giovani, nella fattispecie di Gino e di
Stefania Sandrelli, ispiratrice del
brano: il mare è quello di Sciacca,
in Sicilia, dove l’attrice sta girando il
film Sedotta e abbandonata di
Pietro Germi. Il brano è , inoltre,
impreziosito da uno straordinario
arrangiamento di Ennio Morricone,
con l’intervento al sax di Gato
Barbieri. Nel retro dell’album viene
incisa La nostra casa, col testo di
Sergio Bardotti, al suo primo esordio
ufficiale. Alla fine del ’63, mentre il cantautore si vive questo momento di gloria,
si diffonde la notizia che si sia sparato un
colpo di pistola all’altezza del cuore. Le
ipotesi che si azzardano a riguardo sono
diverse: un colpo partito accidentalmente
mentre era intento a ripulire l’arma; la
depressione di chi pensa di aver ottenuto
tutto; la delusione troppo grande per la
fine della sua storia d’amore con la
Sandrelli. Non ha mai voluto rivelare la
verità , fatto sta che convive tuttora con il
proiettile di una piccola rivoltella Derringer
a due canne. Uscito dal coma e rimessosi
in forma, riprende regolarmente la sua
attività regalando ai fan un altro gioiello
della musica italiana: Che cosa c’è . In
copertina un Paoli diverso: senza occhiali e
con il viso solare. Forse anche questo contribuì al successo del disco. Subito dopo
viene lanciato un brano di grande spessore musicale che è , però ,
rimasto tra i meno noti dell’autore: Vivere ancora, composto per la colonna sonora
del film Prima della rivoluzione, del ventitreenne Bernardo
Bertolucci, il cui arrangiamento è ancora una volta affidato al maestro Morricone. Ma il
quarantacinque giri a causa
della bassissima tiratura decisa dalla RCA, poco propensa
alla produzione di brani cine-
Dopo gli anni bui,
tra il ‘67 e il ‘71,
Paoli torna ad una
vita e ad un nuovo
grande successo!
matografici, non arriva neanche nei negozi di dischi. Paoli, tuttavia, soddisfatto del
suo brano, insiste e lo ripropone nel retro
del suo successivo album Lei sta con te,
col quale gareggia al Cantagiro ’64, senza,
però , riuscire ad ottenere i risultati dell’anno precedente. Nel 1965, la sua casa
discografica lancia il nuovo album dal titolo Prima di vederti, brano col quale Gino
avrebbe dovuto partecipare al Festival di
Sanremo dello stesso anno, se non ci fossero stati disguidi tra la RCA e l’organizzazione della manifestazione, a seguito dei
quali, Paoli lascia l’etichetta. Inizia, così , il
suo declino. Nonostante una buona produzione discografica, grazie a brani quali Se
Dio ti dà , Albergo a ore, Come si fa, I
semafori rossi, Non sono Dio, e ad altri
tratti anche dalla produzione di Manuel
Serrat, il suo successo si oscura, e, scoraggiato, alterna la sua vita artistica a
quella commerciale, gestendo un ristorante di Levanto, tra il ’67 ed il ’71. Tocca il
fondo quando inizia ad usare ed abusare
di alcool e droghe. In poco tempo si autodistrugge e distrugge “il suo mondo poetico”, come afferma egli steso nella biografia raccontata da Arnaldo Bagnasco. Solo
qualche anno dopo, Willy David riesce a
convincerlo a tenere un concerto in occasione della festa della F.G.C.I., al Pincio a
Roma, davanti ad un pubblico di diecimila
giovani che, dopo due ore di sua musica,
ne richiede un’altra di bis.
Da qui inizia una nuova vita per Paoli che
lo condurrà nuovamente al successo
ancora ai giorni nostri.
38
Campo de’ fiori
ITA NEWS CIVITA NES CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NES CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NES
Nuova discarica a Civita Castellana?
Il comune smentisca la notizia.
Come al solito c’è qualcuno che ha capito male, o che ha mal riferito una notizia giunta al suo orecchio. Non si tratta infatti della richiesta di una nuovo sito da adibire a discarica sul territorio comunale di Civita castellana, come riportava un organo di stampa a fine agosto, bensì di una richiesta di
autorizzazione all’utilizzo di un sito già esistente.
In realtà , inizialmente, gli uffici della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, dell’Arpa Lazio, della
Ausl di Viterbo e del Comune di Civita Castellana hanno espresso parere favorevole alla richiesta diella società improntata allo smaltimento dei gessi, per venire incontro alle esigenze delle aziende del
distretto industriale, ma superata l’emergenza, con la realizzazione e l’attivazione degli impianti di
frantumazione, l’organo politico ha espresso chiaramente la sua contrarietà al rilascio della nuova autorizzazione.
L’amministrazione comunale ha ribadito, poi, la sua contrarietà ad ogni altra eventuale realizzazione di discariche nell’ambito del
territorio comunale e l’intenzione di mettere in atto ogni provvedimento tecnico e giudiziario al fine di perseguire il proprio indirizzo politico qualora ve ne sia la necessità .
Civita Castellana passa al porta a porta:
a fine settembre nelle frazioni
E’ previsto per la fine del mese di settembre l’appuntamento degli abitanti di Civita Castellana con la raccolta differenziata porta a porta domiciliare. Visto il buon esito dei tentaivi iniziali riguardanti gli esercizi pubblici e poi tutte le aziende del territorio e le scuole, chi di dovere ha ritenuto opportuno proseguire oltre,
estendendo la raccolta agli abitanti delle frazioni comunali di Sassacci, Borghetto, Cenciani e Casale Ettorre,
che conosceranno la nuova realtà della differenziazione dei rifiuti proprio a partire dalla fine di questo mese.
“Il ruolo dei cittadini è centrale per la riuscita del progetto -ha infatti spiegato il vicesindaco e assessore
all’Ambiente, Antonio Innocenzi - Sappiamo che l’avvio di questa modalità di raccolta creerà inevitabilmente dubbi e quesiti organizzativi domestici, in quanto si inciderà su una abitudine consolidata nella gestione
dei rifiuti. Ma i dati ci dicono che la nostra città è pronta per adottare questo sistema di raccolta.”
“Fare la raccolta differenziata porta a porta significa rispettare l’ambiente in cui viviamo, mutare stile di vita
ed iniziare a pensare al riuso, ma significa anche minor inquinamento e minore spesa per la collettività ha affermato il sindaco Gianluca Angelelli - Partiamo dalle frazioni, realtà più delimitate che ci auguriamo
maggiormente controllabili. Ai cittadini residenti in queste zone chiedo sin d’ora collaborazione e pazienza
perché la differenziata è un impegno giornaliero che all’inizio può essere difficoltoso.”
Durante le prossime settimane verranno istituiti dei punti informativi per i cittadini delle zone interessate, e
via via verranno distribuiti dalla Sate i kit per la raccolta, insieme al materiale informativo.
Antonio Innocenzi,
vicesindaco ed assessore all’ambiente del
comune di Civita
Castellana.
L’antica Ronciglione dei Farnese rivive nei
“Trenta acquarelli per un Ducato”
Ronciglione 25 agosto 2011. Dopo aver fatto tappa ad Acquapendente e Capodimonte, si conclude a
Ronciglione la mostra “Trenta acquarelli per un Ducato, organizzata dall’Associazione “I Gigli di Castro”:
uno straordinario viaggio in quello che fu un tempo il Ducato di Castro e Ronciglione.
Nel suggestivo scenario della ex Chiesa che fu dei Padri Dottrinari, sono stati esposti dipinti con immagini delle trenta località che facevano parte dell’antico feudo governato dai Farnese.
A realizzarli sono state due illustratrici: Maria Caterina Gualaccini e Laura Cianfruglia, che hanno frequentato il corso di perfezionamento presso la famosa Scuola Internazionale di “Comics” (Accademia delle Arti Figurative e Digitali).
Già allieve del Professor Copponi (direttore artistico dell’Associazione I Gigli di Castro), appassionate tra l’altro della storia del territorio, hanno voluto cimentarsi in questa magnifica avventura, fermando con la tecnica dell’acquerello gli scorci di luoghi che sono ormai
patrimonio culturale universale. Ad oggi sono stati numerosi i visitatori che hanno voluto lasciare sul registro degli ospiti frasi di apprezzamento sia per i lavori delle artiste, sia per l’impegno degli organizzatori. Non
sono mancate, inoltre, le visite delle maggiori autorità della Città e dei rappresentanti delle numerose Associazioni presenti sul territorio.
La Presidente dell’Associazione Sivv Britt Schonberg è pienamente soddisfatta
del successo che la mostra ha riscosso, come pure il direttore artistico Prof.
Giuseppe Copponi, ed entrambi invitano tutti gli artisti ed esteti della bellezza,
amanti della loro terra e delle sue tradizioni, ad iscriversi all’Associazione
(www.igiglidicastro.it), dove potranno proporre idee e iniziative per valorizzare
ulteriormente la Tuscia e la sua storia.
Bruno Pastorelli
Campo de’ fiori
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CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NES CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NES CIVITA NEWS CIVITA
Letizia Marchetti si conferma
campionessa italiana di motociclismo
per il secondo anno consecutivo
La giovane civitonica Letizia Marchetti, in arte Lety5, si è aggiudicata anche quest’anno, per la seconda volta consecutiva, il titolo nazionale di motociclismo nella classe regina Stock 1000, in sella ad un
Suzuki, coadiuvata, oltra che dalla sua bravura e destrezza, anche dal suo Team Crazy Old Men.
“Letizia è un esempio per tutte le sportive e gli sportivi della nostra città - ha affermato l’assessore allo Sport, Alessio Alessandrini - e siamo ancora più felici della sua vittoria perché Letizia ha dimostrato non solo di saper vincere, ma anche di sapersi mettere a disposizione della sua comunità e
dei giovani, che la ritengono un punto di riferimento, come ha fatto recentemente in occasione del
corso di guida sicura organizzato dall’amministrazione comunale. Per questo la ringraziamo e le
auguriamo di continuare la sua strepitosa carriera”. I complimenti sono giunti anche dal primo cittadino, ai quali si associano quelli della nostra rivista, che più volte in passato ha avuto modo di parlare di lei. Congratulazioni Letizia!
Viaggi per studio o lavoro in
Europa: rimborsi fino a 350
 con la Carta Giovani.
Il comune di Civita Castellana informa che i giovani dai 14
ai 30 anni possono ritirare gratuitamente la Carta Giovani presso l’ufficio Relazioni Esterne sito in via SS. Martiri Marciano e Giovanni.
La carta può essere richiesta da tutti i ragazzi residenti o domiciliati nel comune con età compresa tra i 14 e i 30 anni non ancora compiuti. Per ritirarla basta presentare un documento valido e una fototessera. Per i minorenni è indispensabile la presenza di un genitore. Grazie alla Carta Giovani è possibile ottenere un contributo di rimborso delle spese di viaggio per sostenere colloqui di lavoro in Italia
e all’estero, selezioni, stage, esperienze lavorative di volontariato nei paesi europei comunitari e non, corsi di lingua – esclusivamente
all’estero in paesi europei, comunitari e non. Il rimborso avrà un importo massimo di euro 350,00 per ciascuna richiesta, ma non è previsto per le spese di viaggio con mezzo proprio.
Inoltre è possibile ottenere una serie di vantaggi con le attività commerciali come negozi, cinema, ostelli, ristoranti, convenzionati. I
titolari di attività commerciali non ancora facenti parti del giro, possono recarsi direttamente all’ufficio relazioni esterne del comune
oppure iscriversi sul sito dell’associazione Carta Giovani. Sul sito www.cartagiovani.it., dell’Associaizone Carta Giovani, è inoltre possibile consultare il database di tutti i partner che offrono convenzioni ai soci Carta Giovani.
Con circa 210.000 soci di età inferiore ai 30 anni e 5.000 punti convenzionati in Italia , l’Associazione Carta Giovani è l’unico membro
italiano della EYCA -European Youth Card Association, alla quale aderiscono le 41 organizzazioni Carta Giovani europee per un totale di
4 milioni di soci e 100.000 punti convenzionati
VAMOS A MADRID JMJ 2011
“Giornata Mondiale della Gioventù 2011”
170 i GIOVANI della
Diocesi di Civita
Castellana, a MADRID
accompagnati dal Vescovo
S. E. Mons. Romano Rossi
Grande entusiasmo per questo evento,
per eccellenza tra i più rilevanti appuntamenti ecclesiali rivolto alle generazioni giovanili in crescita, alla ricerca della
propria vocazione e per orientare le
proprie scelte di vita. Madrid, un paese
e una città diventata l’emblema della
spensieratezza e dello svago e meta di
vacanze senza freno, ha accolto un
popolo giovanile che non ha paura di
prendere sul serio le provocazioni, ma
anche gli incoraggiamenti e le sfide di
Papa Benedetto XVI che ha proposto
per la XXVI Giornata Mondiale della
Gioventù il tema: «Radicati e fondati in
Cristo, saldi nella fede» (cfr. Col 2,7).
ERRATA CORRIGE
Sul numero 83 di Campo de’ fiori (mese di Luglio 2011), è stato involontariamente omesso il nome dell’autore della
seconda parte dell’articolo “Per ricordare don Mario Matrocola”, a pagg. 36-37. Si tratta del nostro collaboratore
ARNALDO RICCI.
Nella medesima uscita è stato inoltre erroneamente pubblicato fra gli annunci gratuiti a pagg.60-61 un messaggio del
Comune di Corchiano, a firma dell’Arch. Anna Maria Tombesi, riguardo una lottizzazione ancora tutta da pianificare. Ci
scusiamo per il disagio creato!
Campo de’ fiori
41
Tentato “omicidio” nei confronti
delle piante di Castel Sant’Elia
Castel S. Elia. Una vera e propria sfida paesana quella che è in atto intorno ad una pianta situata in via del Santuario, a Castel S. Elia, dove l’ amministrazione comunale ha affisso un avviso che ha attirato l’ attenzione non
solo dei castellesi, ma anche dei numerosi forestieri e turisti che passano
in quella strada. Probabilmente qualcuno ha attentato all’ esistenza di quella pianta che insieme ad altre dodici arreda la via e il comune ne difende la
sopravvivenza. Infatti la pianta presenta sia alla base che nel fusto segni
evidenti di oltraggio. L’ avviso, affisso sulla pianta dal comune di Castel S.
Elia, recita: “Dato che si sono riscontrati atti vandalici, posa di olio bruciato, ecc. mirati ad eliminare questa pianta, si avverte che questa zona ora
viene sottoposta a continui controlli. Se la pianta si dovesse comunque seccare verrà sostituita con un’ altra di maggiori dimensioni. Chi effettua tali
atti vandalici ne risponderà ai sensi di legge”.
Hai visto mai che all’ attentatore, al posto di quella, farebbe piacere vedere proprio una pianta più grande?
Mario Sardi
1° Premio Balcone fiorito
Distrutta l’opera della Valeri dopo essere stata ammessa al concorso
Bella l’iniziativa proposta dal comune di Civita Castellana per questa estate 2011: il concorso “1° premio Balcone fiorito”, “…istituiPrima
to al fine rendere sempre più accogliente e vivace la nostra cittadina”, si legge proprio nell’incipit del regolamento pubblicato.
Bella sì , se a rovinarla non fosse stato lo spiacevole episodio
avvenuto il 1 Settembre ai danni della signora Giuliana Valeri. Lo
splendido tappeto floreale da lei realizzato, infatti, proprio di fronte all’ingresso del Forte Sangalllo, dove si trova la sua abitazione,
è stato letteralmente spazzato via dagli operatori ecologici comunali. “Occupazione del suolo pubblico”, questa la motivazione con
cui l’amministrazione comunale ha portato avanti tale gesto, nonostante al punto 1. del regolamento stesso venga precisata la
possibilità di “trasformare lo scorcio di una via, una piccola finestra, una piazza, un vicolo, un palazzo”. Si trattava oltretutto di qualcosa fatto,
oltre che per un piacere personale, per impreziosire l’ambiente comunale stesso. Non si
Dopo
sarebbe potuto soprassedere, almeno fino alla fine dell’estate, considerato tra l’altro che
il periodo di osservazione delle opere realizzate andava dal 20 giugno al 15 settembre?
L’opera inizialmente era stata ritenuta idonea a partecipare visto che, come da regolamento, le era stato assegnato il numero di partecipazione corrispondente al 5. Come mai
allora questo cambiamento di idee?
Ora che la signora Valeri è fuori concorso aspettiamo proprio di vedere chi saranno i vincitori ai quali verranno assegnati dalla giuria (in questo modo composta: Sindaco –
Presidente, Assessore al Centro Storico – Componente, Responsabile Area 5 –
Componente, Dirigente Centro Provinciale Formazione Professionale “Ivan Rossi” –
Componente (o suo delegato), Presidente Centro commerciale Naturale - Componente (o
Foto by Bruno Sisti
suo delegato)) i tre premi in denaro, pari a  750,00 per il I premio,  450,00 per il II premio ed  300,00 per il III ° premio, oltre ad una serie di premi successivi, dal IV al X, consistenti in buoni-acquisto presso gli esercizi
commerciali del Centro Commerciale Naturale.
Ermelinda Benedetti
Campo de’ fiori
42
L’angolo del poeta
Elegia all’Italia
L’Italia è uno stivale
dove son stati messi
ricchi doni; per molti di noi
va male perchè son sempre
troppo pochi i buoni.
In effetti, ci sarebbe
molto da recriminare;
pieni d’orgoglio e vanti
per le pifferate
e poco o nullo spazio
invece
per gli uomini d’ingegno
sempre di meno amati.
I più son collocati
con raccomandazione;
mischiati ai talenti veri
s’adoperano frementi
per ricopri l’emendazione.
Ma in luogo di chiarir
cosa non va tanto bene
non fanno altro
che incrementar
la confusione.
Se vuoi contare
accodati in silenzio
a chi oggi ha potere;
domani sarai tu
chiamato a comandare,
magari ingiustamente,
ma potrai goderti il vanto,
così vuole la gente(1).
Nessuno è disponibile
invece
a spendere una parola
pel senso di giustizia
sepolto, soffocato in gola.
Se proprio qualcosa senti
di dover dire
studiati che non sia
gran chè d’utile,
che gli altri
non possono soffrire.
Di questo passo
lo stivale avanza,
ricco di doni, si
ma avariati a mensa(2)
porta l’Europa a spasso,
la terra d’occidente(3)
con la sua bella gamba
si fa inseguir da quelli che
dicono: “ma va…a oriente!”
Si getta come si vede
con passo veloce,
dentro il Mediterraneo
affonda
senza sentir la nostra voce(4).
Presa a sassate e a fischi
dal suo grande vulcano(5)
che dalle indicazioni
prepara agli italioti
e agli italiani buoni
un mal di pancia atroce.
L’interesse pel soldo
divide ogni famiglia:
non solo fuori, ma dentro,
nessuno più si piglia.
Cosa ne avete fatto
dei più sacri doni,
dell’anima che Dio
vi ha dato, l’educazione
e tanti principi buoni?
L’Italia, s’è detto
in altra sede,
del Re è giardino
e l’italiano
è giardiniere.
Ma da qualche tempo
si è distratto un poco
e in luogo di potar
le piante si è
lasciato andare,
prendere dal gioco.
Le erbe buone
si sono infiacchite;
son vegetali inutili,
che alle male piante, anzi,
procurano concime.
Che bel paese l’Italia,
è a forma di stivale,
ma tira e ritira i calci
con gli scarpini(6),
sudando sotto il sole…
Detto e ridetto da noi,
a cui nessuno è attenti,
rimproverati invano
i nostri amici senti.
Sapresti dirmi, accorto,
senza timore di sbagliare
e senza fare torto
sull’anima italiana?
Ci proverò :
privatamente cristiana;
pubblicamente pagana.
O viceversa… chissà !
Se non è facile decidere
neppure dal di dentro
non meravigli alcuno
se il suo destino è tale:
“potrà mai, diventar testa,
la parte
destinata a calpestare?”
M. Marsicola
Note: (1) Se segui questo percorso nessuno ha da ridire anche se, per molti versi, può essere ingiusto.
(2)..avariati a mensa; i cibi buoni sono però avariati e quindi veleno per chi li ingerisce.
(3)L’Europa, per gli antichi popoli era la terra dell’occaso, la terra dove tramonta il sole che, fuor di metafora vuol dire la terra dove si corrompe l’uomo
e dove si preparerà la fine della civiltà .
(4)La voce. La voce di chi chiama a rinnovarsi. Pochi, per la verità , ma noi tra questi.
(5)Vulcano, simbolo della Sicilia che, in continuità con l’immagine della nostra penisola, costituisce il piede sul quale l’Italia cammina. E vuole richiamare l’idea di chi conosce i rischi di dover convivere con il pericolo ed insieme l’orgoglio dovuto proprio a questa capacità .
(6)Tira e ritira i calci. Va inteso nel duplice senso di chi, messa la testa nel pallone, non si cura di tutto il resto. Ma anche che tirare calci serve, in fondo,
proprio a non pensare.
Il poeta chiude con una metafora sconsolante. Si rende conto che pur avendo molte virtù, gli italiani finiscono per essere vinti da altre cose. Tutto ciò
viene detto tuttavia, nel tentativo di scuotere. L’autore è convinto infatti che soltanto dicendo a se stessi e senza reticenze la verità , ci si potrà mettere nella condizione di superare e di vincere i lati negativi.
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Campo de’ fiori
43
L’angolo del poeta
Mamma, mi desti alla luce in una gelida notte di Gennaio, 20 anni fa
Infante, inconsapevole, mi affacciavo al mondo respirando il tuo profumo. Nulla della mia vita era stato scritto,
ma io ti appartenevo. Il mio carattere non era affatto delineato, né delineabile. Si potevano constatare variazioni
del mio ‘temperamento neonatale’ ma, se ti avessero chiesto di descrivermi, non avresti potuto esplicare granché : ero una bambina, avevo un nome ed avevo Te. Sono stata tua sin dal momento del concepimento: embrione, dispiegavo la vita in terra fertile, sicura. Crebbi. Le mie consapevolezze presero forma, si allargarono. La mia
esistenza, intrisa di passioni e bellezza, aveva bisogno ed, anche ad oggi, necessita di essere costantemente ispirata e tu, Mamma, sei da sempre un’instancabile Musa. Conobbi i sentimenti, quelli veri, insaziabili, quelli in grado
di salvare una vita ormai alla deriva e quelli che ti squarciano irrimediabilmente il cuore e ti distruggono; ma tra
gli amori, tu sarai sempre l’Amore più grande. E ti amerò ardentemente, spudoratamente, avidamente, infinitamente. Ti amerò follemente, come pochi figli avrebbero il coraggio di fare. Ti amerò perché tu sei mia Madre ancor prima della
Vergine Maria. Non v’è capacità o libertà di espressione che possa soddisfare appieno la mia gratitudine per ciò che fai e per ciò
che sei. Tu sei il mare cristallino su cui si riflette il sole caldo e prezioso, sei il vento che mi accarezza dolcemente i capelli, che sfiora la mia pelle e poi prosegue il suo viaggio nell’intensità del suo impeto, sei un piatto di golosi spaghetti, o una pizza, o, magari,
una sana mozzarella e mi rendi rea del peccato di gola, sei il cielo limpido nel quale sfrecciano gli aquiloni e si librano gli usignoli,
sei sabbia, terra, neve e nuvole. Sei gioia, fratellanza, storia, cultura ed arte. Sei Madre attenta, premurosa, onnipresente. Conosci
i miei peccati e le mie glorie e, da buona Mamma onesta, non hai mai nascosto i TUOI peccati e le tue glorie. Sì , le tue Glorie, perché sei una Madre viva, generosa ed hai memoria delle gesta eroiche svoltesi per Amor tuo. Sei stata imperatrice, potente, severa, egemone, suprema, dominatrice, vittoriosa. Hai affrontato gran parte delle tue battaglie con il Crocifisso al collo, fermamente
convinta che Dio ti abbia dato la forza per superare anche le più angoscianti ed umilianti sconfitte. Sei filosofa, scienziata, artista.
Sei musica, ghiaia e carta. Sei poesia, politca e tramonti. Godendo dei miei 20 anni, auguro buon compleanno a te, Mamma, che
sei nel fiore della giovinezza dei tuoi 150 anni. Grazie di aver dato al mondo i miei fratelli Dante, Michelangelo, Veronesi, Fellini,
Verdi, Falcone, Borsellino ed innumerevoli altri. Siamo la famiglia migliore, dalla quale l’intero globo ha molto da imparare ed altrettanto da invidiare. Non ti tradirò e non dimenticherò chi morì pur di onorarti, esserti fedele e perpetrare l’ideale che ti voleva
unita. Ora, il sogno è divenuto realtà . Canterò sempre, spavaldamente la nostra canzone, Mamma. Ogni nota diverrà brivido e non
allontanerò la mano dal cuore, neanche per asciugare le lacrime di gioia, di orgoglio e di commozione. Non me ne vergognerò .
E non esisteranno notti senza stelle, notti così buie da incutere terrore. Non avrò paura perché ci sarai tu, placida e protettiva, che
mi stringerai in un forte abbraccio sul tuo Cuore Tricolore. Tanti Auguri, Fratelli d’Italia! Tanti Auguri, Italia!
Unità d’Italia 1861-2011
Michela Baglivo Giovedì , 17 Marzo 2011 Ore 05,30 Corchiano (VT), Italia.
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44
Campo de’ fiori
LE PROPOSTE EDITORIALI DELLE COLLANE DI CAMPO DE’ FIORI
Il bullismo.
Come riconoscerlo e combatterlo
è un libro unico nel suo genere.
Un manuale guida per cercare di arginare questo
male dilagante!
E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle librerie
della zona, nelle edicole o presso la nostra redazione.
Potete anche ordinarlo versando l’importo di  10.00,
sul c/c postale n. 42315580,
intestato ad Associazione Accademia Internazionale
d’Italia.
E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per
gli insegnanti, che possono inserirlo nel P.O.F.
d’Istituto e nella programmazione educativa
annuale del docente, ma anche per i genitori e
per tutti gli educatori sociali.
Un nobile brigante
Il nuovo successo editoriale dell’Accademia Internazionale d’Italia
L’apparenza, a volte, è la maschera perfetta di una realtà ben diversa. L’incontro
con un giovane che racconta di essere quello che non è, stravolgerà, almeno
temporaneamente, la vita di una famiglia perbene, che si offre di accoglierlo ed
ospitarlo. La fine di un vecchio amore da parte del protagonista, per la nascita
di uno nuovo e non ricambiato, spezzerà il cuore della giovane che lo aspettava
da tempo e spaventerà l’ingenua fanciulla, che diventa l’oggetto di un suo desiderio morboso.
La descrizione accurata e particolareggiata che l’autore fa della storia, rende la
narrazione coinvolgente ed intrigante. Sembra di essere lì presenti, e, quasi
come spettatori di una rappresentazione teatrale, i lettori possono immaginare i
personaggi muoversi su di un palcoscenico ben allestito.
Una storia ambientata in un tempo neanche troppo lontano, che ci ricorda i racconti dei nostri nonni di campagna.
Ermelinda Benedetti
NOTA DELL’EDITORE
In questo romanzo Augusto Stefanucci narra il sentimento morboso e mortale
di un personaggio fantastico della sua Fabrica di altri tempi.
La scrittura bella e diretta tratta la forza dell’egoismo di un amore ossessionato, che fa ineluttabilmente scivolare nella disperazione e nel dramma il protagonista. Qui c’è tormento, ambiguità e violenza, ma soprattutto amor fatale!
Sandro Anselmi
PRESTO IN EDICOLA E NELLE LIBRERIE!!!
AVETE UN VOSTRO SCRITTO NEL CASSETTO E VORRESTE VEDERLO
PUBBLICATO??? CHIAMATECI SUBITO!!!! REALIZZEREMO IL VOSTRO
DESIDERIO! 0761.513117 - [email protected]
Campo de’ fiori
Il 4 settembre compiono un mese e sono 2
maschi e 1 femmina..
sono future taglie
medio-grandi!!! Ora
hanno gli occhietti
aperti e sono bellissimi!!! Quello chiaro è
già
preso.
Forza!
Saranno
disponibili
dopo il 4 ottobre,
intanto potete già prenotarli.
Si trovano in provincia di Viterbo. Tel 332179108
(Alessandro) e 3395810456 (Federica)
Cuccioli di 50 giorni:
adottabili 2. Si trovano aL Quartaccio, tra
Fabrica di Roma e
Civita Castellana.
Sono tutti maschi, la
madre è un pastore
maremmano.
329 6123 012.
SALVI!!!! SONO
CINQUE CHI LI
ADOTTA?????
PELO CORTO,
sono in provincia di
Viterbo (Lazio)
NUNZIA 3408353646.
Di pochi mesi, ancora
cucciolo, trovato, rifocillato, spulciato, sverminato, ora è in stallo
temporaneo in attesa
del primo vaccino.
Rimane di taglia
piccola. E’ un canetto
buonissimo con tutti.
339/1123663
Nato in piena estate da
madre giovane vagante...
Mi chiamo Treppolo e ho
circa 3 mesi, maschio, dicono "simil bassotto", di futura
taglia piccola (almeno sembra) e cerco casa perchè
fino ad oggi vivevo per strada con la mia
mamma (chissà se avevo altri fratelli?). Ora
sono da TANIA che mi ospita in un bel grande recinto ma mi sento così solo...Le vacanze sono finite, e io aspetto una bella famiglia. Mi vuoi adottare???? Sono in provincia
di Viterbo. Tel.0761.574291
45
Camillo: 335 8241871
VI PRESENTO QUESTI 2
CUCCIOLI DI 8 MESI, LEI E’
UNA SIMIL BASSOTTA, LUI E’
TIPO RAZZA PODENCA.
SONO DOCILISSIMI, SANI
ALLE ULTIME ANALISI, DI
PICCOLA TAGLIA. IL MASCHIO SI ATTACCA SUBITO A CHI GLI REGALA QUALCHE CAREZZA, LA
FEMMINA E’ UN PO’ PAUROSA MA E’ NORMALE,
PROVENGONO DALLA SPAGNA, POI SONO STATI IN UN RIFUGIO A
PARMA DOVE RISCHIAVANO DI ESSERE SBRANATI DAGLI ADULTI.
Piccolo Gheorge!
Ha bisogno di una
famiglia
amorosa...
MODULO
REGOLARE DI
AFFIDO
3408353646
NUNZIA
CHI LO
RICONOSCE?????
trovato in Barbarano
Romano (Vt), Loc.
Montemerlo, domenica
21 agosto.
Taglia grande, probabile
incrocio maremmano
setter, di circa un anno.
TRASCORSI POCHI
GIORNI, purtroppo
andrà al canile del servizio veterinario.
389.94.77.492
Cerco CASA ed un padrone,
darò in cambio tanto
AMORE!
Ho 3 mesi circa, sono stato
vaccinato e sverminato...
Hanno detto che non crescerò molto, sarò di taglia
piccola. Per favore adottatemi, non vi tradirò mai,
parola di cucciolo!
M. Carla 3478334080
ECCO A VOI NILO, UN
SIMPATICO METICCIO
MASCHIO, GIOVANE,
SALVATO DALLA
MORTE IN PERRERA,
SPAGNA ! ORA SI
TROVA IN STALLO DI
EMERGENZA E PROVVISORIO A LAVAGNA
(GE), MA HA BISOGNO DI TROVARE UNA FAMIGLIA TUTTA PER LUI E CHE LO AMI. SE LO MERITA !!! TROVIAMO UN PO’ DI CALORE PER QUESTA ANIMA INDIFESA CHE NECESSITA DI RITROVARE LA FIDUCIA NELL’UOMO CHE LO STAVA
UCCIDENDO! CONTROLLI PRE E POST AFFIDO.
CAMILLO: 335 8241871
Qualcuno la riconosce??? I
Il giorno 1 agosto sulla via
Flaminia poco prima del bivio
per Civita Castellana, è stata
trovata una femmina di circa 3
anni media taglia mix pastore.
Non aveva nessun elemento
identificativo nè microchip. Ben nutrita e
senza parassiti. E’ presumibilmente scappata.
Nessuno però sembra averla smarrita nella
zona. E’ molto affettuosa e va d’accordo con
tutti i cani. Al momento si trova vicino Roma.
Si cerca vecchio o nuovo proprietario.
349.6744121 (Sabina)
46
Campo de’ fiori
Oroscopo di Settembre
by Cosmo
Ariete 20 marzo - 20
aprile Conoscenze nuove
e
tanti
spostamenti.
L’amore vi mette le ali ai
piedi. Sarete disposti a
fare qualche sacrificio in più per raggiungere l’oggetto del vostro desiderio. Nel
lavoro controllate la vostra impulsività .
Interessanti occasioni di guadagno.
Controllate lo stress, riposatevi di più.
Toro 21 aprile – 20
maggio Successi in tutti i
campi! Il denaro è in
entrata e risolve con qualche piccolo colpo di fortuna. Chi è single avrà la possibilità di
intrecciare legami molto particolari. Chi
non lo è , aumenterà la sua carica vitale
nei confronti del partner. Bene il gioco, la
fortuna vi è amica. Prendetevi una pausa.
Gemelli 21 maggio –
21 giugno In vista un
possibile acquisto,
una
ristrutturazione, o un semplice abbellimento della
vostra casa.Trasformazioni
e movimento di denaro in entrata. Ottimo
momento per una convivenza, un matrimonio, o per mettere le basi di una società cui pensate da tempo. . Bene la salute
e tanta energia da spendere.
Cancro 22 giugno – 22
luglio Diffidenze in seno
alla famiglia e qualche discussione di troppo renderanno accessi gli animi a
causa di una conoscenza che viene da lontano e vi rende meno attenti alle problematiche familiari. Nervosismo a mille, siate
meno impulsivi. Novità nella coppia.
Leone 23 luglio – 23
agosto Buone novità nel
lavoro. I contatti che
attendevate sono in arrivo.
I viaggi in questo mese
sono privilegiati, sia per le vacanze, sia per
motivi di lavoro o sentimentali. Un mese
ricco di impegni e soddisfacente. Nuovi
flirt per chi vuol ravvivare il menage.
Vergine 24 agosto –
22
settembre
Soddisfazioni in arrivo nel
campo dell’amore, con i
figli, nella fortuna e negli
svaghi. Buona la conoscenza con una
donna saggia che vi porterà nuove opportunità di guadagno. Cercate di trovare un
po’ di tempo per rilassarvi. Nervosismo da
tenere sotto controllo.
Bilancia 23 settembre – 22 ottobre
Qualcosa cui tenete e
che per voi era segreto
viene allo scoperto.
Voglia di ufficializzare i rapporti d’amore e
le collaborazioni importanti. Buona la
comunicazione con i figli. dormite di più e
smettete di pensare, vi serve solo tanto
riposo. il sogno porta fortuna. Giocate.
Scorpione 23 ottobre – 22 novembre Il
settore delle amicizie si
risveglia e porta nuove
conoscenze e possibilità
di collaborazioni. Se
state cercando soluzioni di lavoro alternative, è possibile che il mese possa darvi
una grossa mano. Sarete magnetici e
molto seducenti, tant’è che la vostra parola si rivelerà vincente. Intuitivi e brillanti.
Sagittario 23 novem-
bre – 21 dicembre Un bel
rientro di denaro e la possibilità di rimettere in sesto
le finanze. Avete speso
troppo nei mesi passati! Un’amicizia particolare entra nella vostra vita e porta confusione nei legami. Per chi è single, nuove
realtà all’orizzonte. Buona la forma fisica.
La meditazione aiuta a sconfiggere i dubbi.
Capricorno 22 dicembre – 20 gennaio
Settembre apre con un
nuovo amore. Passione e
romanticismo saranno le
chiavi che utilizzerete per riuscire a colpire. Ottimo momento per le entrate e possibilità di incrementare i vostri guadagni.
Chi è in cerca di qualcosa di meglio nella
professione, può ottenere buone risposte.
Acquario 21 gennaio –
19 febbraio Famiglia e
legami importanti in primo
piano. Un’amicizia che si
trasforma in amore è dietro l’angolo. Alti e bassi con
il denaro e discussioni per lo stesso. Chi
attende un lavoro, avrà la possibilità di
trovare qualcosa che seppur distante dalla
sua realtà lavorativa, farà la differenza.
Pesci 20 febbraio – 20
marzo L’amore è la vera
priorità in questo mese.
Siete sempre troppo diffidente, provocando qualche
difficoltà nei rapporti di coppia. Bene il
lavoro, nonostante la scarsa forma fisica,
la quale risente ancora un po’ di stanchezza che tocca anche la mente. Un viaggio
all’orizzonte potrebbe fare la differenza.
Campo de’ fiori
47
AGENDA
Tutti gli appuntamenti più importanti
FESTEGGIAMENTI PATRONALI DEI SANTI MARCIANO E GIOVANNI 2011
PROGRAMMA
10 – 25 Settembre
Viale Gramsci, 3
Sala Conferenze del
Museo Casimiro
Marcantoni
III Mostra modellismo statico a cura dell’Associazione
Terra Fallisca e Sez. A.N.M.I. di Civita
Castellana (orario Museo)
11 Settembre, Domenica
Via Petrarca
Ore 7,45 Gara ciclistica 4° Trofeo San
Giovanni e Marciano a cura della ASD
Fortitudo Nepi
12 - 17 Settembre
Ore 16.30 Viale E. Minio – Circolo
Bocciofilo “G. Cavalieri” Torneo Santi
Marciano e Giovanni Gara Sociale di bocce
a coppie
13 Settembre, Martedi’
Ore 18,00 Piazza del Duomo – Chiesa
Cattedrale - Triduo di preparazione Santo
Rosario meditato
Ore 18,30 Santa Messa
14 Settembre, Mercoledì
Ore 18,00 Piazza Duomo – Chiesa
Cattedrale - Triduo di preparazione Santo
Rosario meditato
Ore 18,30 Santa Messa
15 Settembre, Giovedì
Ore 18,00 Piazza Matteotti - I Bambini “Blu
Life “ danzano
Ore 18,00
Piazza Duomo- Chiesa
Cattedrale - Santo Rosario e Vespri Solenni
Ore 18,30 Santa Messa
Ore 21,30 Piazza Matteotti Rappresentazione teatrale a cura della
Associazione Culturale “La Bottega delle
Chiacchiere”, “La Divina commedia “
Parodia.
15 - 16 Settembre
Ore 21.45 Parrocchia San Giuseppe
Operaio - Palio dei Rioni (calcio a 8) Semifinali
15 - 19 Settembre
Via del Forte – Giardino pubblico Baden
Powell “Osteria di Rosina” , Manifestazione eno - gastronomica organizzata dall’A.S.D. Junior Volley Civita
Castellana
16 Settembre, Venerdi’
Ore 5,00 – 8.45 Piazza Duomo - Chiesa
Cattedrale - Celebrazione continuata di
Sante Messe
Ore 11,30 Piazza Duomo –Chiesa
Cattedrale
Santa Messa Presieduta
da Sua Eccellenza
Monsignor Romano Rossi
Ore 19,30 Piazza Duomo
Chiesa Cattedrale - Santa
Messa
Ore 20,15 Piazza Duomo
Chiesa Cattedrale
Solenne Processione con le reliquie dei SS.
Patroni
Piazza Matteotti Bengalata
17 Settembre
Ore 21,30 Loc. Quartaccio - Aldero Hotel
- Inizio torneo - 4° Torneo Nazionale di
Burraco a cura dell’A.S.D. Non Solo
Burraco
17 Settembre, Sabato
Grandiosa Fiera di Merci
e Bestiame (intera giornata)
Ore 21,30 Piazza Matteotti
FABRIZIO MORO
in Concerto
18 Settembre, Domenica
Via del Forte – Giardino pubblico Baden
Powell ore 10,00 Partenza . Gara
Podistica – “4° Trofeo dei Falisci a cura
dell’A.S.D. Alto Lazio
Ore 16,30 Forte Sangallo Fossato nord
Palio degli Anelli a cura dell’ Ass.ne Civita
Cavalli
Ore 19,00 Piazza Matteotti
Premiazione vincitori Palio degli Anelli
Ore 19,30 Piazza Matteotti
Tombola a cura dell’Associazione Onlus
UNA
MANO AL TUO OSPEDALE di 
2.000,00 così suddivisa:  250,00 cinquina,
 1.500,00 tombola,  250,00 tombolino
Ore 21,30 Piazza Matteotti - Spettacolo
Musicale. Cover Band The Queen “I
Regina”
Ore 23,30 Via Belvedere Falerii Veteres
Spettacolo Pirotecnico Realizzato dalla
Ditta Fireworks di Colonnelli Primo di Nepi
19 Settembre, Lunedi’
Parrocchia San Giuseppe Operaio ore
21.45 - Palio dei Rioni (calcio a 8) - Finale
Campo de’ fiori
48
AGENDA
Tutti gli appuntamenti più importanti
ISTITUTO PROGETTO UOMO,
ISCRIZIONI APERTE FINO
AL 31 OTTOBRE
15 – 19 novembre 2011
ELIMINATORIE E SEMIFINALI
15 - 18 novembre – Roma, Chiesa
Arciconfraternale S. Caterina da Siena
CONCERTO DI GALA IN MONDOVISIONE
SU TELEPACE
19 novembre - Roma, Basilica SS. XII Apostoli
In occasione del suo undicesimo anniversario
torna a Roma - dal 15 al 19 novembre - il
Concorso Internazionale Musica Sacra 2011, l’unico al mondo dedicato ai giovani cantanti di
musica sacra. Ideata, promossa e diretta da
Daniela de Marco, la manifestazione ha come
obiettivo quello di valorizzare e diffondere la
Musica Sacra attraverso la scoperta di nuovi
talenti da inserire nel circuito musicale internazionale mediante una giuria formata da agenti e
direttori artistici delle più importanti realtà europee che, oltre ad offrire una comprovata esperienza nel settore, sono soprattutto in grado di
aiutare concretamente i vincitori.
Il concorso è aperto ai cantanti lirici nati dopo il
1 gennaio 1975 di tutte le nazionalità e confessioni religiose e mette a disposizione Borse di
studio per un totale di 10.000 euro, tra cui, il
Premio speciale ‘Provincia di Roma’, rivolto a
tutti i cantanti, italiani e stranieri, che risiedono
nella provincia di Roma: un prezioso contributo
alla scoperta di nuovi talenti locali e all’integrazione di coloro che si trasferiscono anche da
molto lontano per studiare nella Capitale e che
non di rado finiscono con arricchire il patrimonio
artistico italiano”.
Novità di quest’anno è il Premio Speciale
“Bachakademie Stuttgart”, realizzato in collaborazione con l’Internationale Bachakademie di
Stoccarda, nel quale saranno offerte 3 borse di
studio ad altrettanti cantanti scelti tra i premiati
ed i finalisti 2011 per partecipare alle masterclass di Stoccarda all’interno della Bachwoche
(17 – 31 Marzo 2012) e del Musikfest Stuttgart
(1 – 8 Settembre 2012).
Chi vuol partecipare dovrà presentare 5 arie a
scelta tratte dal repertorio di Musica Sacra
(Messe, Mottetti, Oratori, Cantate Sacre, Canti
religiosi tradizionali, etc.) in almeno 2 lingue o di
epoche diverse e iscriversi al Concorso entro
il 5 novembre prossimo (bando su www.concorsomusicasacra.com e info su [email protected] e facebook.com).
Attivo a Vitorchiano, in provincia di
Viterbo, il corso di laurea per
educatore sociale
Sono aperte fino al 31 ottobre le iscrizioni al
corso di laurea per educatore sociale, attivato
presso l’Istituto Superiore Universitario di Scienze Psicopedagogiche e Sociali
“Progetto Uomo” (IPU). L’istituto, con sede a Vitorchiano (Viterbo) è affiliato
all’Università Pontificia Salesiana. Il corso di laurea è volto a promuovere l'inserimentonell'ambito di enti ed organismi, a livello locale, nazionale, europeo e
internazionale, di un personale di qualifica medio-alta con conoscenze e competenze idonee a svolgere attività e funzioni di consulenza, analisi e progettazione, valutazione e gestione, formazione e comunicazione, nel campo altresì
del management educativo, istituzionale, culturale e imprenditoriale.
Costituiscono aree privilegiate verso le quali indirizzare l’attività formativa i settori della prevenzione e cura del disagio, dove è più richiesta la figura dell’educatore professionale. Di conseguenza, la gamma di coloro che possono fruire
delle iniziative formative dell’IPU si presenta variegata, in quanto lo stesso si
considera interlocutore privilegiato della società e del mondo scolastico, professionale, accademico e religioso per la ricerca e l’attuazione di sinergie educative. La sua è quindi una presenza di complemento specifico nel quadro della
formazione continua, superiore e universitaria. Il corso di laurea, perciò , è
teso a formare in modo approfondito nei settori scientifici di competenza, coloro che operano in campo socio-psico-pedagogico, per sviluppare nel contempo
atteggiamenti professionali orientati ai valori universali quali la solidarietà , la
condivisione, la gratuità , l’attenzione agli ultimi. Allo studente, pertanto, vengono fornite conoscenze e strumenti pedagogici, traducibili nei necessari riferimenti scientifici e metodologici. Da ricordare, inoltre, che alcune tra le realtà
più attive nel sociale che operano in provincia di Viterbo (Eta Beta, Ceis San
Crispino, Cooperativa Alice) hanno al loro interno (e spesso ai vertici) educatori
formatisi presso l’Istituto “Progetto Uomo”. In sedici anni di attività , infatti,
sono stati oltre un migliaio gli studenti, provenienti da ogni parte d’Italia.
Info: Istituto Progetto Uomo, Strada Ortana n. 19 (loc. Pallone) - c/o Piccola
Opera - Vitorchiano (VT) / tel. 0761.371045 - www.istitutoprogettouomo.it.
A.I.S. Seguimi O.N.L.U.S. - “Orizzonti Nuovi”
Via Zenzalose 35 – Montale R. – MO -
vi invita a partecipare alle
Giornate di Sensibilizzazione al Volontariato
Internazionale per un Servizio in Africa
28 - 31 ottobre 2011
ISCRIZIONE fino ad esaurimento posti, entro il 7 ottobre
2011. Telefonare al Numero 059-530358 dell’Associazione
o alla Referente Carla Bazzani cell: 3387497070
E-mail [email protected]
Per ulteriori informazioni
Sito: www.grupposeguimi.org
Campo de’ fiori
49
AGENDA
Tutti gli appuntamenti più importanti
I PITTORI DI
Campo de’ fiori
MONASTERO S.VINCENZO,
BASSANO ROMANO
1941-2011: 70° ANNIVERSARIO
DI FONDAZIONE.
SETTANTA ANNI DI PROFICUA PRESENZA
MONASTICA A SERVIZIO DEL SIGNORE PER
UNA PROMOZIONE UMANA E CRISTIANA
DELLA GIOVENTU’ ALL’INSEGNA
DELL’ORA ET LABORA DI S. BENEDETTO.
PROGRAMMA
SABATO 1° OTTOBRE
ORE 16.00: SANTA MESSA PREFESTIVA
ORE 17.00: CONVEGNO STORICO
COMMEMORATIVO
ORE 19.30: CENA
ORE 21.00: CONCERTO DELLA BANDA DI
BASSANO DIRETTA DAL MAESTRO
A.MORONI
DOMENICA 2 OTTOBRE
ORE 10.30: SOLENNE CONCELEBRAZIONE.
PRESIEDE S. E. MONS. JOAO BRAZ DE AVIZ,
PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE DEI
RELIGIOSI - ANIMA LA LITURGIA IL CORO
POLIFONICO SALVO D’ACQUISTO
(Coro della Famiglia Militare diretto dal M°
Andrea Benedetto)
ORE 12.30: AGAPE FRATERNA
COMMEMORATIVA
ORE 20.00: SAGRA DEL 70°.
RONCIGLIONE, NUOVA SEDE PER
LA LUDOTECA COMUNALE
Dal 1° ottobre sarà trasferita presso l’ asilo
nido in Via Civitavecchia, dove peraltro è già
presente l’ asilo nido comunale.Il servizio di
ludoteca comunale è attivo da quindici anni e
si rivolge ai bambini di età compresa tra i 5 e
12 anni: fino ad oggi è stato ospitato in un
immobile in via Solferino.
16,17 e 18 Settembre
all’ex Seminario
di Civita Castellana
Le opere più belle dei pittori
che si appogiano alla nostra
testata saranno in esposizione
i giorni 16,17 e 18 Settembre
presso l’ex seminario della
Diocesi di Civita Castellana in Un dipinto di Moreno Lanzi
Piazza Matteotti, proprio nei
giorni delle Feste patronali dei
SS. Giovanni e Marciano.
Vi ricordiamo, inoltre, che prestissimo, in Corso Bruno
Buozzi, sarà aperto un piccolo punto espositivo permanente dove, oltre ad ammirare le loro opere, sarà possibile trovare anche i numeri arretrati della nostra rivista,
per completare la vostra collezione!!!
GIOSTRA EQUESTRE
DEL CASTRENSE
A VALENTANO
In replica la quarta
domenica di Settembre
Si è svolta a Valentano, la “Giostra
Equestre del Castrense”, per iniziativa
della locale Associazione “Cavalieri del Giglio” che ricorda l’ordine omonimo
fondato da Paolo III Farnese nel 1546. Ampio il numero dei gruppi partecipanti: I Cavalieri della Maremma; I Cavalieri di Ferento; il Gruppo
Donchisciotte; Le Amazzoni della Rosa: Alessandra, Alessia e Margherita con
i cavalli Frisone ed Andaluso; Elena Castra di Montefiascone (di appena 14
anni) in dressage con la sua Frisona; il Cavallo condotto da Ilario Mariani
attaccato alla carrozza; Cariteo Sassara con la sua cavalla in libertà ;
Valentina Maisti, Istruttrice federale con i suoi allievi. Per i più piccini è stata
rappresentata, infine, la bellissima favola di una principessa alla quale viene
lanciato un maleficio. Il folto pubblico, di oltre cinquecento persone, ha
apprezzato due ore di splendido spettacolo, svoltosi in loc. Terrarossa, all’interno del “rettangolo” allestito dall’Associazione Cavalieri del Giglio che
intende ringraziare i suddetti gruppi che si sono esibiti, tutti a titolo gratuito, il Sindaco di Valentano, l’Associazione Pro Loco, e quanti hanno collaborato alla riuscita della manifestazione, giunta alla seconda edizione.
Quest’anno, in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, la “Giostra”
sarà replicata, in prossimità della quarta domenica di settembre,
in concomitanza con le feste popolari in onore del compatrono S.
Giustino Martire.
Campo de’ fiori
50
La Redazione di Campo de’ fiori si associa agli auguri
Papà Ciapi, mamma
Francesca, i nonni, gli
zii, i cugini, e i parenti
tutti, gioiscono per il
1° compleanno del
piccolo Aron Tesfaie,
festeggiato il 24
maggio 2011.
Auguroni.. ..oni…oni!!!
Tantissimi auguri
a Cristian
Casagrande che
ha compito 9 anni
il 1° settembre,
dalla mamma
Ingrid, dai nonni
e dal bisnonno.
Al nostro angioletto
Bruno, che da quando è
nato ci ha regalato giorni
pieni di amore e gioia, un
augurio speciale per il suo
1° anno di vita!!!!
Tanti auguri amore…
dalla mamma, dal babbo,
dai nonni, dai bisnonni,
dagli zii e dai tuoi cuginetti Giuseppe, Simone,
Ilaria e Alessio.
Tantissimi auguri alla piccola Chiara che il 18 ottobre
spengerà la sua 1° candelina....un mondo di auguri da
mamma e papà ....da nonni e
dalle nonne....dagli zii, le zie
e dai piccoli pet.....!!!!!
Tanti auguri ad Ester ed
Alessandro che il 18 settembre festeggiano il loro
1° anniversario di matrimonio. Vi auguriamo che la
vostra vita insieme sia
sempre una “festa” come
quel giorno. Dai familiari,
felici di vederli felici.
Tanti auguri a
Letizia Vaselli che il
3 settembre ha
compiuto gli anni, al
marito Giuseppe
D’Antoni ed al figlio
Simone che compiono gli anni rispettivamente il 23 ed il
17 settembre e tanti auguri anche a Leonardo
che ha compiuto gli anni il 12 aprile...dai nonni.
Papà Daniele, mamma
Paola, i nonni, gli zii,
i cugini ed i parenti tutti,
annunciano la nascita di
Leonardo Fontana, il 20
giugno 2011, augurandogli
un mondo di bene!!!
Un Augurio Speciale
per mia
madre Emanuela De
Santis che il 31 agosto
ha compiuto gli anni!!!
Mamma Auguri!!
Ti amo Mamma! Da tua
Figlia Letizia.
Il piccolo Federico Casaluce di Civita
Castellana il 30 settembre
compie 7 anni. Gli fanno gli
auguri la mamma Daniela, i
nonni materni Cosimo e
Annita, i cugini Paolo e
Gioia, gli zii Fabio e
Tommaso, e le zie Lia e
Miriam.
Tanti auguri a Marco
Pierantonelli che il 28
agosto ha festeggito
3 anni, dai genitori Carla
ed Emiliano, dai nonni
Augusto ed Anna e dagli
zii Angela ed Emanuele.
Tanti auguri anche ad
Anna Chiricozzi che insieme al suo nipotino
festeggia il suo 66° compleanno!
Campo de’ fiori
Tantissimi auguri di buon
compleanno a Giada e
Martina Cola che il
3 Settembre
hanno compiuto 4 anni!!!
... Mamma e papà
Tanti auguri alla
nostra piccola Maria
Grazia che il
27 agosto ha compiuto 1 anno...Sei la
nostra stellina, il
regalo più grande che
la vita potesse farci!
Un mondo di baci da
mamma Ilaria e papà
Claudio.
Tanti auguri al mio amore
che il 31 agosto ha compiuto 35 anni, da tuo
marito Riccardo e tua
figlia Beatrice...........
TI AMIAMO TANTO
51
Tantissimi
auguri a
Flavia
Peciaroli e
Fernando
Zampini che
il 27 agosto
sono convolati a nozze!!!
Dai genitori,
tutti i parenti e gli amici!!!! Una augurio speciale di
tanta felicità da Ermelinda...
Un grandissimo benvenuto
al piccolo
Valerio Papini
che il 10 agosto ha dato la
gioia a mamma
Sonia e papà
Aldo di essere
venuto al mondo! Auguri dai parenti, gli
amici e dalla redazione di Campo de’ fiori!!!
Un augurio speciale alla nostra piccola Leila
Morelli che ha compiuto 4 anni il
3 settembre, da mamma Monia, papà Carlo,
gli zii ed i cugini.
Tantissimi auguri a Massimo
Perazzoni e Verena Misocchia
che il 1° agosto 2011 hanno
festeggiato 35 anni di matrimonio, dai figli, la nuora i parenti e
tutti gli amici.
Doppiamente auguri a Verena che
il 16 settembre compie gli anni!!!
Tanti auguri ad
Alba Iannoni
che il 4
Settembre ha
compiuto 86
anni!!! Dal figlio,
i nipoti e tutta
la redazione!!!
Tanti auguri a Gabriella e
Mario Riccioni che il
3 settembre hanno
festeggiato i loro
50 anni di matrimonio,
da Mario Farina, la sorella
Maria Rita e la
cognata Settimia.
Auguri al carabiniere scelto
Federico Migliorelli e a
Stefania De Filippis che il
3 settembre si sono uniti in
matrimonio per la loro gioia e
quella di tutti i parenti e gli
amici!
52
Campo de’ fiori
Nel cuore
…Enrico…
Il 31 Agosto ci hai lasciato…
Il dolore immenso e le lacrime incontrollabili…
La consapevolezza che stava arrivando la fine, dirti tutto in quei pochi
attimi, tutto ciò che di più bello hai fatto per noi e il bene che proviamo
per Te…
Avere la certezza che la tua sofferenza era giunta al termine, non ci ha
aiutato ad alleviare il forte dolore che ci stava trafiggendo.
Il male ti ha spento pian piano, la forza che hai messo nel combattere è
stata tanta, ma è stato tutto invano.
Ha vinto lui!
Ora tutto ciò che ci rimane è rabbia, tanto dolore, le tue fotografie per la casa, flash di Te sul
divano mentre guardavi la tv, sul letto con la tua inseparabile bombola d’ossigeno e fuori casa con il
bicchiere di birra sorridendo insieme ai tuoi inseparabili amici.
A loro ci rivolgiamo per dire GRAZIE, un grazie per esserci sempre stati.
Tanta gente ci ha detto che papà è stato un Grande Uomo, ma voi Amici cari,
non siete stati da meno.
Rivolgiamo inoltre un GRAZIE anche a tutto il reparto di oncologia e radioterapia
dell’ospedale Belcolle di Viterbo.
Fare tutti i nomi significherebbe scrivere una lunga ma bella lista di persone che per nostro padre,
per un anno, sono state indispensabili.
Al Dottor RUGGERI e al Dottor POMPEI vorremmo dire quanto noi figlie siamo a loro grate per
aver aiutato nostro padre ad alleviare il dolore e prolungato, anche se per poco, la sua Vita.
Un equipe di medici, infermieri e ausiliari professionali e per noi speciali, vicini al paziente e ai
familiari a volte troppo invadenti, ma sempre compresi e consolati.
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO AMATO NOSTRO PADRE
GRANDE UOMO, NONNO E MARITO.
Ciao papà
Leda
Francescangeli
ved. Cencelli
5/8/1931 19/5/2011
“....Quando la
primavera se ne
parte, tutti i fiori
muoiono; ma
quando ritorna
sorridono lieti.
Però non bisogna mai credere che all’ agonia
della primavera tutti i fiori muoiano, perchè
proprio la scorsa notte un ramo di pesco
fioriva.........”
Gianni
Loretta & Mara
Silvia Ferrelli
“ Il 10 agosto, giorno
dedicato a San
Lorenzo, è notoriamente il giorno delle stelle
cadenti. Tu Silvia, sei
riuscita a cambiare
questo avvenimento, tu
sei una stella che ha
cambiato direzione: sei
salita in Cielo.
Tu ora sei nella casa del Padre, tu ora sei con i tuoi
Cari, tu ora conosci i misteri della vita e della
morte, tu ora sai……Un grazie di cuore per quello
che mi hai trasmesso”
Anna
Campo de’ fiori
53
Roma com’era
Roma, aprile 1956.
L’attrice Anita Ekberg nella celebre scena del bagno nella fontana di Trevi, girata per il celebre film del
regista Federico Fellini, “La dolce vita”. Un’opera cinematografica che ha segnato un’epoca!
Oggi, purtroppo, se vediamo qualcuno avvicinarsi troppo al prestigioso monumento capitolino è, con tutta
prababilità, per compiere un atto vandalico, proprio come è accaduto in questi giorni, non solo qui ma
anche ai danni della fontana di Piazza Navona.
54
Campo de’ fiori
Album d
Campo de’ fiori
Civita Castellana, 1970. Classe IV elementare. Maestro Aulo Casini. In alto da sx: Marina Petroni, Caterina Paternesi, Maurizio Millozzi,
Fabrizio..., Giorgio Baldoffei, Francesco Mengarelli, Gaetano Lucentini, Vittorio Micheli, Paola Calamanti, Smeralda Finesi. In basso da sx: Mina
Angeletti, Marina Massaccesi, Luigia Sanna, Mario Testa, Carla Mazzotti, Marta Patrizia Barduani, Marina Alessandrini, Eleonora Brumatti.
Campo de’ fiori
Civita Castellana.
Scuola materna,
viale Gramsci.
Anno scolastico
1974-’75.
Da sx:
Emanuela Roncio,
Luisa Molinari,
Rita Finesi,
Rita Spadiglia,
... Pia (direttrice),
... Elvia.
Campo de’ fiori
55
dei ricordi
Campo de’ fiori
Civita Castellana.
1962.
Da sx:
Gian Carlo Cimarra,
Carlo Angeletti,
Roberto Innocenti,
Orlando Dionisi,
Giuliano Farina,
Franco Sansonetti.
Foto del Sig.
Giuliano Farina
Civita Castellana.
1957
Da sx:
Carlo Natili,
Gabriele Molinari,
Vincenzo Frausilli,
Gino Galligani,
Concezio Gigante.
Campo de’ fiori
56
Campo de’ fiori
Album d
Campo de’ fiori
Fabrica di Roma. 22.12.1985. I nomi sono in ordine sparso, copiati dal retro della foto originale di proprietà della sig.ra Anna Ginevra: Laura,
Luana, Gloria, Paola, Emanuela, Gina, Romina, Paolo, Fabrizia, Ferdinando, Enrico, Massimo, Rolando, Luca, Fabietto, Roberto, Francesco.
Campo de’ fiori
San Benedetto
1991.
Fabrichesi in villeggiatura.
Da sx:
Tonino Pozzo con il piccolo
Marco, Vincenza Ianni e
Imperia Sciosci.
Fabrica di Roma, anni ‘80. In piedi da sx: Mauro Ceccarello, Ottavio Capparella, Carlo Ciaffardini, Carlo Pacelli, Fabio Paesani, Terenzio Mecarelli, Quinto Passini,
Renato Surano, Umberto Malatesta, Andrea Pacelli, Remo Ferrelli.
In basso da sx: ... Misocchia, Claudio Pozzo, Francesco Cassandra, Mario Massaccesi, Alfonso Pieri, Sandro Ceccarelli, Franco Mattioli.
Campo de’ fiori
Campo de’ fiori
57
dei ricordi
Campo de’ fiori
Carbognano. Anni ‘30. Anniversario della Marcia su Roma
58
Campo de’ fiori
Album d
dei ricordi
Campo de’ fiori
59
Campo de’ fiori
Corchiano, anni ‘40.
Famiglia Nardone
Antonio con la moglie
Nannina ed i figli
Gerardo, Lisa,
Tommaso, Emilio,
Franca e Laura
Campo de’ fiori
Tre Croci. 1966. Da sx: Natalina Mecarocci, Bernardino Vittorini, Rosita..., Prof. Del Pinto e Simonetta Vittorini.
60
Campo de’ fiori
Annunci
LAVORO
CERCo
- RAGAZZA 25ENNE ITALIANA, cerca lavoro
come baby-sitter o commessa, zona Civita
Castellana, Fabrica di Roma, Corchiano. Tel.
349.6360114.
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giorno e notte. Tel. 388.9314500.
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lavoro come assistente anziani, anche di notte,
o baby-sitter. Zona Civita Castellana, Nepi,
Fabrica di Roma, Corchiano e d’intorni. Tel.
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fabbrica già con esperienza anche in cava, lavori di campagna. Urgente. Referenziato. Tel.
0761.518199 - 329.7729949.
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badante giorno e notte già con esperienza in
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aiuto in pizzeria o per pulizie. Referenziata. Tel.
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come aiuto parrucchiera (in possesso di diploma), cameriera (con qualifica e già esperta),
badante a ore durante il giorno, baby -sitter,
commessa, o per pulizie. Referenziata. Tel.
0761.518199 - 388.9230479
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lavoro ad ore per pulizie o stiratura, zona centro storico Civita castellana (anche Loc. Penna,
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pulizie ad ore, privatamente o con ditte, cameriera lungo orario. Tel. 329.9526312.
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Castellana, cerca lavoro come baby sitter.
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d’intorni. Urgente!Tel. 331.8753786
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Roma Nord. Tel. 3935548562 - 06.90109011
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magazziniere, barista. tEL. 0761.517882.
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come cameriere, barista, bagnino, operaio pressa ditta edile e ferramenta. Tel. 334.1552916.
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ragazzi delle scuole medie e superiori. Si offre
inoltre, per i ragazzi delle scuole medie, aiuto
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studio. tel. 3201905874 oppure e-mail: [email protected]
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spagnola, con esperienza. Cell. 334.2463810, email: [email protected]
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