Note musicali - Cast

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Note musicali - Cast
IL NUOVO ALLESTIMENTO DI DON GIOVANNI
La regia
IL DISSOLUTO PUNITO ossia il Don Giovanni
Dramma giocoso
di Graham Vick
Gli abbaglianti libretti di Lorenzo da Ponte raggiungono un apice della
sofisticazione e dell’ironia del XVIII secolo, non solo nei contenuti, ma anche
nella maniera. I giochi di parola sono parte cruciale del gioco teatrale – questi
sono testi che devono essere riportati in vita ed ascoltati, non letti; un gioco di
scontri dinamici tra due mondi apparentemente serio e uno buffo, che
provocano un dialogo con il pubblico. Ma il gioco raggiunge un piano
trascendentale con la musica sublimemente sovversiva di Wolfgang Amadeus
Mozart. Il contributo di Mozart alla satira è talmente perfido che fu lui
stesso a definire «Il dissoluto punito» un’opera buffa.
Ricordo una domanda ad un esame di gioventù: perché Aspettando Godot di
Samuel Beckett è una tragi-commedia? In Beckett, due vagabondi scambiano
una serie infinita di dialoghi comici in attesa di Godot che non giunge mai. Ma
ne Il dissoluto punito lo Sconosciuto arriva; faccia a faccia con la sua morte,
Giovanni continua a deriderlo («La morte è una avventura incredibilmente
grande», diceva Peter Pan, il fanciullo che si rifiutava di crescere).
Il nostro senso di essere in vita è definito e amplificato dall’avvicinarsi
inevitabile della morte. Di fronte allo scorrere del tempo, Giovanni getta via
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tutte le leggi, i vincoli e i tabù. Così come il nostro mondo si precipita verso
l’autodistruzione, anche noi abbandoniamo sprezzanti le leggi della civiltà.
Terrorizzati della morte, ci attacchiamo alla vita e ad una dipendenza dalla
giovinezza, attraverso droghe, iniezioni, il bisturi del chirurgo, o – ancor
peggio – attraverso la ‘sexualization’ dei bambini trasformati in icone.
Sciogliamo continuamente i sacri vincoli del matrimonio, avendo perso fiducia
nelle religioni ‘istituzionalizzate’, che hanno portato in tutto il mondo povertà,
genocidi e abominî ancor peggiori. Abbiamo sostituito il privilegio di classe
con il nepotismo e il clientelismo. Lasciamo pagare le tasse solo a coloro che
non hanno gli strumenti per evitarlo. Deridiamo i nostri politici, ma
consentiamo loro di vivere aldilà della legge; silenti e incapaci di agire, siamo
collusi a coloro che sono nelle posizioni di potere, autorità e fiducia spirituale,
e che sfruttano e abusano degli innocenti e dei vulnerabili. La vita vale poco e
la decapitazione è diventata di moda dal Medio Oriente a Roma a New York.
Sono rimasti altri limiti che Don Giovanni può trasgredire? La nostra bussola
morale è costituita solo dalla nostra immediata auto-gratificazione?
Mentre Giovanni si diffonde come un virus, trascinando tutti nella sua tela
universale, non è più l’outsider ma l’incarnazione di una società la cui
trasgressione è glamour, è vendibile, provoca dipendenza e in cui la
corruzione è norma condivisa.
La sua compulsione è una visione satirica di un futuro senza limiti; un guanto
lanciato con audacia sfidando il cuore dell’establishment. Il libretto è scritto da
un prete cattolico, di origine ebrea, cacciato da Venezia, caduto in disgrazia, e
che pieno di debiti si rifugiò a New York. La musica è composta da un enfant
prodige che invecchia e che ha appena perso il solo genitore rimasto: un padre
autoritario che lo ha sfruttato e tiranneggiato.
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Ma quando tuo padre muore, il ticchettio dell’orologio risuona più forte, le
lancette più vicine alla mezzanotte…
La direzione musicale
UN MATRIMONIO PERFETTO
di José Luis Gomez Rios
Considerata una delle opere di Mozart più di avanguardia, Don Giovanni siede
nel Parnaso dei capolavori della storia della musica. Quest’opera esplora una
nuova gamma di possibilità dell’uso degli elementi drammatici della musica,
come mai prima di allora, descrivendo con facilità il profilo psicologico di
ciascun personaggio, senza mai perdere la linea interpretativa dall’inizio alla
fine. L’uso delle parole è talmente aderente alla musica, che non è chiaro cosa
sia venuto prima. È, di fatto, un matrimonio perfetto tra voci e orchestra, con
un suono che rivoluzionò il teatro di allora: la partitura prevede addirittura tre
bande
di
musicisti
sul
palcoscenico
durante
il
Minuetto,
oltre
all’impressionante e scioccante uso del suono dei tromboni per evocare la
tetra atmosfera dell’oltremondo del Commendatore.
Le arie meravigliosamente composte per Donn’Anna e Don Ottavio (Or sai chi
l’onore e Il mio tesoro) sono parte del repertorio classico dei cantanti, per la
loro bravura e difficoltà, ma soprattutto per la loro bellezza e intensità. Ai
cantanti dà la possibilità di spingere oltre il virtuosismo della loro voce, ma
sempre con la naturale eleganza musicale della musica mozartiana.
Mozart stabilì uno standard di maestria compositiva nelle sue opere. Don
Giovanni è un’opera rivoluzionaria ammirata da compositori tra cui Mahler e
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Wagner: è un capolavoro complesso ed intenso, sopravvissuto al tempo, che
rappresenta una grande sfida e responsabilità per ogni musicista.
Cast
GEZIM MYSHKETA Baritono
Giovane baritono albanese, debutta a 20 anni nel ruolo di Figaro (Le nozze di
Figaro). Vincitore del Concorso AsLiCo nel 2006, debutta nei ruoli di Don
Giovanni e Leporello (Don Giovanni) per il Circuito Lirico Lombardo e all’Opéra
de Massy. Seguono collaborazioni in importanti teatri e festival, come il
Comunale di Bologna, Sferisterio di Macerata, Palm Beach Opera, ABAO-OLBE
di Bilbao, Opéra de Montpellier, Filarmonico di Verona, Teatro Verdi di Trieste,
Festival della Valle d’Itria di Martina Franca. Ha interpretato Escamillo (Carmen)
in scena al Festival di Macerata e a Seoul, Rolando (La battaglia di Legnano) al
Festival Verdi di Parma, Dottor Dulcamara (L’elisir d’amore) a Massy, Belcore
(L’elisir d’amore) al Filarmonico di Verona, dove poi è tornato per cantare Lord
Guglielmo Cecil (Maria Stuarda) al fianco di Mariella Devia, Don Carlo (Don
Carlo) a Tolosa, Ford (Falstaff) a Stoccarda, Don Alvaro (Il viaggio a Reims) a
Bad Wildbad, ed ha debuttato nel ruolo di Figaro (Il barbiere di Siviglia) a
Treviso e Ferrara. Gli impegni dei prossimi mesi prevedono: La traviata ad
Amburgo, Turandot a Tolosa, Simon Boccanegra ad Anversa. Particolarmente
interessante la collaborazione con lo Staatstheater di Stoccarda, che lo ha
invitato come protagonista di importanti produzioni, quali I puritani, La
bohème, Carmen, La traviata, Falstaff.
DIONISOS SOURBIS Baritono
Nato in Grecia nell’isola di Zacinto, nel 2005 si è diplomato in canto al
Conservatorio di Atene con il massimo dei voti e ha vinto la borsa di studio
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‘Maria Callas’ che gli ha permesso di trasferirsi in Italia e di proseguire gli
studi con Claude Thiolas. Nel 2006 ha vinto il Concorso ‘Iris Adami Corradetti’
a Padova, il Concorso ‘Martinelli e Pertile’ a Montagnana e il Concorso ‘Toti dal
Monte’ a Treviso. Nello stesso anno, ha cantato nel Falstaff (Ford) al Teatro
Comunale di Treviso e ne La bohème (Marcello) al Teatro La Fenice a Venezia.
Negli anni successivi ha iniziato una proficua collaborazione con l’Opera
nazionale di Atene, dove ha cantato tra l’altro i ruoli di Marcello (La bohème),
Germont (La traviata), Battone (L’inganno felice), Figaro (Il barbiere di Siviglia),
Silvio (Pagliacci), Belcore (L’elisir d’amore), Valentin (Faust), Sharpless (Madama
Butterfly). Di particolare interesse il recente debutto alla Royal Opera House di
Londra in Turandot (Ping) e quello all’Opera di Roma ne La bohème (Marcello).
Tra i prossimi impegni, Le nozze di Figaro (Conte Almaviva) al Teatro Regio di
Torino, Pagliacci (Silvio) e La bohème (Schaunard), entrambi alla Royal Opera
House di Londra.
ANDREA CONCETTI Basso
Diplomato al Conservatorio di Pesaro, si è perfezionato sotto la guida di Sesto
Bruscantini e Mietta Sighele. Ha calcato i palcoscenici di alcuni fra i maggiori
teatri del mondo, fra i quali Teatro alla Scala, Opéra National e Théâtre des
Champs-Elysées di Parigi, Festival di Salisburgo, Konzerthaus di Vienna,
Bayerische Staatsoper di Monaco, Staatsoper di Berlino, Edinburgh Festival,
Rossini Opera Festival di Pesaro, Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Roma,
Teatro San Carlo di Napoli, Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha
collaborato con direttori quali Claudio Abbado, Rinaldo Alessandrini, Richard
Bonynge, Gustav Kuhn, Gustavo Dudamel, Donato Renzetti, Corrado Rovaris, e
registi quali Daniele Abbado, Luca Ronconi, Filippo Crivelli, Piero Faggioni e
Stefano Vizioli. Fra gli ultimi successi si segnalano le interpretazioni de La finta
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semplice (Cassandro) per il Circuito Lirico Lombardo, La Cenerentola (Don
Magnifico) a Stoccarda, L’Enfant et les sortilèges (Arbre) al Teatro dell’Opera di
Roma, La bohème (Colline) al Teatro Carlo Felice di Genova e L’incoronazione
diPoppea (Seneca) all’Opéra National de Paris.
LEONARDO GALEAZZI Baritono
Nato a Terni, si forma vocalmente sotto la guida di Carlo Guidantoni e studia
recitazione con la regista Rita Riboni. Nel 2001 è finalista al Concorso
Corradetti di Padova, vince il Concorso Belli di Spoleto e debutta al Teatro Caio
Melisso con Il mondo della luna (Buonafede), iniziando una carriera come
basso in alcune opere di Donizetti (Don Pasquale e L’elisir d’amore), Rossini (Il
barbiere di Siviglia e L’Italiana in Algeri), Puccini (La bohème) e Mozart (Le
nozze di Figaro). Nel 2005 avviene il passaggio al registro di baritono sotto la
guida di Alain Billard. Nello stesso anno vince il Concorso ‘Titta Ruffo’ a Pisa,
partecipa al Festival di Miskolc con L’Italiana in Algeri, canta al Teatro Romano
di Taormina nella Madama Butterfly e al Teatro Piccinni di Bari ne Il barbiere di
Siviglia. Nel 2006 riceve il premio del pubblico al Concorso ‘Corradetti’ di
Padova e l’anno successivo vince il Concorso ‘Toti dal Monte’, debuttando nel
ruolo di Guglielmo (Così fan tutte) a Treviso e Pordenone. Nelle stagioni
successive canta tra l’altro al Teatro Sociale di Como per la produzione Pocket
Opera La cenerentola (Dandini), nel Circuito Lirico Lombardo per Turandot
(Ping), a Catanzaro per Turandot (Ping), Il pipistrello (Franck) e Werther
(Albert), al Festival Donizetti di Bergamo e al Teatro Verdi di Trieste per L’elisir
d’amore (Belcore), a Reggio Calabria per Lucia di Lammermoor (Enrico) e La
vedova allegra (Barone Zeta), a Klagenfurt per Koukourgi di Cherubini, a
Sassari per Il barbiere di Siviglia di Paisiello, al Maggio Musicale Fiorentino per
Gianni Schicchi (ruolo eponimo), Orfeo all’inferno (Giove) e L’amore delle tre
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melarance (Pantalone) e a Bergamo per Il furioso all’isola di San Domingo di
Donizetti.
GIOVANNI SEBASTIANO SALA Tenore
Nato a Lecco nel 1992, comincia gli studi musicali all’età di otto anni nella
classe di fagotto presso il Conservatorio di Como sotto la guida di Alberto
Belli. All’età di sette anni partecipa al Coro di voci bianche del Teatro Sociale di
Como nelle produzioni di Tosca e Werther. Nel 2007, insieme all’intera
famiglia, costituisce il Gruppo Vocale Famiglia Sala. Il loro vasto e vario
repertorio spazia dalla polifonia rinascimentale e barocca fino alla chanson
novecentesca. Con il gruppo vocale si esibisce in numerosi concerti in
tutt’Italia, festival corali nazionali ed internazionali, incide quattro cd, vince nel
2008 la ,edaglia d’argento al Concorso nazionale ‘Franchino Gaffurio’ e nel
2012 il primo premio al Concorso internazionale di Rimini. Si è esibito in
qualità di solista in numerosi concerti con il suo stesso gruppo vocale e con il
Coro Santo Stefano di Tesserete (Lugano). Attualmente frequenta il secondo
anno accademico di canto lirico presso il Conservatorio di Milano sotto la
guida
di
Adelina
Scarabelli.
Nel
2013
ha
lavorato
come
corista
nell’allestimento delle opere Otello e Der fliegende Holländer per il Circuito
Lirico Lombardo. Nel gennaio 2014 vince il Concorso AsLiCo per il ruolo di
Don Ottavio (Don Giovanni).
MATTEO MEZZARO Tenore
Avviato fin da giovane allo studio della musica, affina la propria formazione
sotto la guida di importanti maestri quali Zubin Mehta, Ottavio Dantone,
Gustav Leonhardt, Christopher Hogwood, Ton Koopman, Michael Radulescu,
Filippo Maria Bressan, Federico Maria Sardelli, Jordi Savall, esibendosi in
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numerosi concerti di monodia, musica rinascimentale e barocca, oltre a
spettacoli di opera barocca e romantica. Nel 2009 ottiene la laurea triennale in
canto rinascimentale e barocco e l’anno successivo consegue il diploma in
organo e composizione organistica. Parallelamente agli studi accademici, si
avvicina
definitivamente
al
repertorio
operistico,
che
attualmente
sta
perfezionando sotto la guida del tenore Sergio Bertocchi. Fra i suoi ultimi
successi si segnalano le interpretazioni di Rustighello (Lucrezia Borgia) presso
il Teatro di Padova, Fracasso (La finta semplice) per il Circuito Lirico Lombardo,
Gherardo (Gianni Schicchi) al Teatro Regio di Parma e Conte Alberto
(L’occasione fa il ladro) al Teatro Verdi di Trieste.
VALENTINA MASTRANGELO Soprano
Si è diplomata con lode presso il Conservatorio di Salerno e ha conseguito il
diploma di musicoterapia ed il diploma accademico di secondo livello in canto.
Attualmente si perfeziona con il soprano Mariella Devia e con il pianista
Michele Errico. Ha frequentato in qualità di allievo effettivo il Santa Cecilia
Opera Studio di Roma nel 2011 e l’Accademia Rossiniana nel 2012.
Giovanissima, vince diversi concorsi internazionali, quali: primo premio
dell’VIII Concorso internazionale ‘Città di Caserta’ Belvedere di San Leucio,
primo premio del Concorso internazionale ‘Corrado Ursi’ di Napoli, primo
premio del Concorso internazionale ‘ArteinCanto’ della città di Basciano, ove
debutta nel ruolo di Serafina (Il campanello). Ha interpretato altri ruoli, quali:
Scintilla (La contadina astuta), Susanna (Le nozze di Figaro) in forma di
concerto presso il Teatro Moriconi di Jesi e presso l’Auditorium Comunale di
Capri. Recentemente ha debuttato al Rossini Opera Festival di Pesaro nel ruolo
di Madama Cortese (Il viaggio a Reims). Nel 2014 ha vinto il Concorso AsLiCo
per il ruolo di Donna Anna (Don Giovanni).
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EKATERINA GAIDANSKAJA Soprano
Nata a Mosca, nel 2004 si è diplomata in canto presso il Conservatorio di
Genova con il massimo dei voti. Nel 2007-2008 ha frequentato l’Accademia
del Teatro allaScala di Milano. Nel 2007 ha debuttato nel Dido and Aeneas di
Purcell e nel Satyricon di Maderna nei teatri di Lucca, Pisa e Livorno. Per
l’Arena di Verona ha debuttato in Alfred, Alfred di Donatoni e ha cantato come
soprano solista nello Stabat Mater di Poulenc. Nel 2010, nell’ambito del
Festival Como Città della Musica, ha interpretato il ruolo di Donna Elvira (Don
Giovanni), sotto la direzione di Oliver Gooch e la regia di Stefano de Luca. Nel
2012 ha cantato come soprano solista nel Deutsches Requiem di Brahms al
Teatro Carlo Felice di Genova. Nello stesso anno ha debuttato nel ruolo di
Amaltea (Mosè in Egitto) con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da
Massimiliano Stefanelli e nel ruolo di Dido (Dido and Aeneas) con la regia di
Franco Ripa di Meana. Nel 2013/14 ha debuttato nel ruolo di Tosca (Tosca) al
Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Precedentemente ha interpretato il ruolo
di Leonora (Il trovatore) nell’ambito della prestigiosa manifestazione annuale
‘Premio Luigi Illica’. È stata vincitrice di numerosi concorsi internazionali, tra
cui: Premio ‘Riccardo Zandonai’ a Riva del Garda, Concorso ‘Premio Puccini’ di
Lucca, Concorso internazionale ‘Magda Oliviero’ a Milano, Concorso ‘Ottavio
Ziino’ a Roma, Concorso ‘Anita Cerquetti’.
FEDERICA LOMBARDI Soprano
Ha intrapreso gli studi di canto lirico presso il Liceo Musicale di Forlì,
partecipando poi a diverse masterclass tenuti da Fiorenza Cossotto, Mirella
Freni e Raina Kabaivanska. Dal 2010 studia all'Accademia A.R.T Musica di
Roma con Romualdo Savastano. Dal 2013 ha partecipato con successo a
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concorsi lirici internazionali tenuti in Italia: ha vinto il premio ‘Angelica
Tuccari’ ed il premio del pubblico al Concorso ‘Ottavio Ziino’ di Roma, il
secondo premio al Concorso ‘Fausto Ricci’ di Viterbo ed un premio speciale al
Concorso ‘Benvenuto Franci’ di Pienza. Nel 2014, al Concorso ‘Francisco Vinas’
di Barcellona le è stato conferito uno speciale riconoscimento da parte
dell'Accademia musicale Chigiana di Siena; subito dopo ha vinto il Concorso
AsLiCo per ruolo di Donna Elvira. (Don Giovanni).
MARIATERESA LEVA Soprano
Nata a Reggio Calabria nel 1987, si diploma a pieni voti al Conservatorio della
sua città. Nel 2012 risulta vincitrice del Concorso ‘Ottavio Ziino’ di Roma e nel
2013 riceve il premio speciale della giuria del Concorso lirico ‘Città di
Bologna’. Sempre nel 2013 affronta per la prima volta il palcoscenico
partecipando al progetto AsLiCo Opera domani ne Il flauto magico (Pamina).
Nel 2014 debutta al Teatro Carlo Felice di Genova, affrontando il ruolo di Mimì
(La bohème), diretta da Giampaolo Bisanti, e quello di Micaela (Carmen),
diretta da Andrea Battistoni. Prossimamente canterà Maria (Simon Boccanegra)
al Carlo Felice di Genova e ancora Mimì (La bohème) al Teatro Lirico di Cagliari.
ALESSIA NADIN Mezzosoprano
Si è diplomata con il massimo dei voti al Conservatorio di Venezia sotto la
guida di Stella Silva ed ha debuttato a Venezia al Teatro Piccolo dell’Arsenale
interpretando La canterina di Haydn e Il caffè di campagna di Galuppi. Ha
partecipato in seguito alle produzioni di Rigoletto, Le nozze di Figaro e Die
Zauberflöte per il Circuito Lirico Lombardo, ha cantato la Petite messe
solennelle di Rossini al Teatro Verdi di Trieste e interpretato il ruolo di Lola
(Cavalleria rusticana) al Teatro Donizetti di Bergamo. Vincitrice nel 2007 del
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Concorso AsLiCo, ha cantato il ruolo di Dorabella (Così fan tutte) nei teatri del
Circuito Lirico Lombardo. Di particolare interesse la sua interpretazione di
Vespina (Il matrimonio inaspettato) sotto la direzione di Riccardo Muti al
Festival di Salisburgo, con riprese a Pisa, Ravenna ePiacenza. Tra gli impegni
delle ultime stagioni: Roméo et Juliette (Stéphano) al Teatro Verdi di Trieste, La
cenerentola (Tisbe) nei teatri del Circuito Lirico Lombardo e al Teatro
Comunale di Piacenza, Le nozze di Figaro (Cherubino) al Teatro La Fenice e al
Palau de les Arts di Valencia, Die Zauberflöte (Zweite Dame) al Teatro Regio di
Torino, Dido and Aeneas al Teatro Filarmonico di Verona e Così fan tutte
(Dorabella) al Teatro Lirico di Cagliari. Tra i prossimi impegni: Les contes
d’Hoffmann (Nicklausse) nei teatri del Circuito Lirico Lombardo, Dido and
Aeneas al Teatro del Maggio Fiorentino e Die Zauberflöte (Zweite Dame) al
Teatro Filarmonico di Verona.
ALESSANDRA CONTALDO Soprano
Nata nel 1992, studia canto lirico dal 2009 presso il Conservatorio di Lecce
con Virna Sforza, risultando vincitrice della borsa di studio ‘O. Mayro’. Dal
2012 collabora con il coro lirico di Lecce per le stagioni liriche e sinfoniche del
Teatro Politeama Greco. Ha preso parte a masterclass di canto lirico tenute da
Sherman Lowe. Nel 2013 ha vinto il terzo premio del Concorso ‘Traetta’ di
Bitonto e si è diplomata in canto lirico con dieci e lode e menzione d’onore.
Nel gennaio 2014 vince il Concorso AsLiCo nella categoria Esordienti. Lo
scorso luglio ha frequentato l’Accademia Rossiniana di Bad Wildbad con
Lorenzo Regazzo.
RICCARDO FASSI Baritono
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Nel maggio 2012 debutta nell’opera L’impresario in angustie presso il Circolo
filologico di Milano. Nel luglio 2013 interpreta il Dottor Grenvil (La traviata)
presso Bad Ems (Germania). Debutta nel febbraio 2014 nell’ambito del
progetto Opera domani Aida (Re/Rafmis). Nel prossimo ottobre debutterà per
il Circuito Lirico Lombardo nel ruolo di Quinault (Adriana Lecouvreur), sotto la
direzione di Carlo Goldstein e con la regia di Ivan Stefanutti. Studia musica
vocale da camera presso il Conservatorio di Milano con Stelia Doz e canto
lirico con Gianluca Valenti. Nel 2013 risulta vincitore del premio ‘Salvatore
Licitra’ al Concorso ‘La Città Sonora’ e nel 2014 vince il Concorso AsLiCo nella
categoria Esordienti.
DAVIDE GIANGREGORIO Bass-baritono
Nato a Benevento, si diploma in canto al Conservatorio della sia città, dove
studia organo e composizione, musica da camera e pianoforte. Si perfeziona
presso l’Accademia Giovani all’opera di Stresa con Natale De Carolis,
l’Accademia Rossiniana di Pesaro con Alberto Zedda e con l’Opera Studio del
Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, per la quale debutta nel ruolo di
Guglielmo (Così fan tutte). Tra gli impegni recenti, l’interpretazione di
Angelotti (Tosca) nei Teatri Nuovo di Spoleto, Morlacchi di Perugia e Mancinelli
di Orvieto; Don Prudenzio (Il viaggio a Reims) per il Rossini Opera Festival di
Pesaro e Cardillo (La finta parigina) al Teatro Trianon di Napoli. Debutta come
Don Basilio (Il barbiere di Siviglia) al Palazzo dei Congressi di Stresa, Reggia di
Caserta e Teatro Vittorio Emanuele di Benevento. Si esibisce al Festival dei due
mondi di Spoleto e al Palazzo Montecitorio per il concerto al Parlamento.
Prossimamente sarà Togrul (La donna serpente) al Festival di Martina Franca.
MARIANO BUCCINO Basso
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27 anni e allievo del soprano Michela Sburlati, ha preso parte a masterclass
con Roberto Scandiuzzi, Alfonso Antoniozzi, Marco Berti e Renata Scotto
(Opera Studio Accademia Nazionale di Santa Cecilia, 2012). Nel 2014, in
seguito alla vittoria del Concorso AsLiCo, debutta nell’ambito del progetto
Opera domani in Aida (Re/Ramfis). Prossimamente parteciperà per il
CircuitoLirico Lombardo ne Les contes d’Hoffmann (Crespel/Luther), diretto da
Christian Capocaccia e con la regia di Frédéric Roels. Ha al suo attivo numerosi
concerti di musica da camera e sinfonica.
CRISTIAN SAITTA Basso
Nato nel 1991 in Romania, cresce a Messina dove studia al Conservatorio con
Alessandra Mantovani, con cui intraprende anche studi di perfezionamento
presso il Centro Lirico di Catania. Successivamente approfondisce lo studio del
canto con Franco Boscolo. Nel 2012 partecipa al XIX Concorso lirico
internazionale ‘Riccardo Zandonai’ a Riva del Garda, vincendo una borsa di
studio che gli permette di prendere parte al corso di perfezionamento tenuto
dal soprano Mietta Sighele. Nello stesso anno si esibisce come solista nella
Krönungsmesse di Mozart sotto la direzione di Michele Amoroso e partecipa
alla XXIX edizione del Musica Riva Festival, interpretando il ruolo di Pistola
(Falstaff), sotto la direzione di Marco Boemi. Partecipa anche al XXVI Concorso
‘Iris Adami Corradetti’, vincendo il secondo premio assoluto e due borse di
studio. Tra gli impegni recenti e futuri: Luisa Miller a Busseto, Piacenza Ferrara
e Ravenna, L’Arlesiana a Jesi, Madama Butterfly a Firenze e Venezia e Tosca a
Venezia.
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