vademecum permessi di costruire

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vademecum permessi di costruire
Sportello unico per l’edilizia
DOMANDE DIRETTE AD OTTENERE IL RILASCIO DEL
PERMESSO DI COSTRUIRE PER NUOVE COSTRUZIONI
DOCUMENTAZIONE ED ELABORATI DA ALLEGARE A CORREDO
La documentazione da produrre è la seguente:
1) DOMANDA – La domanda deve essere presentata dal proprietario o da chi ne ha titolo (per le
società dal legale rappresentante) e deve essere redatta in duplice originale (una in bollo di €. 14,62
ed una in carta semplice, che verrà restituita come ricevuta dell’avvenuta presentazione).
2) TITOLO DI PROPRIETÀ – copia completa dell’atto notarile o altro titolo equipollente;
3) ELABORATO GRAFICO – L’elaborato grafico delle opere da eseguire, iscritto in unico foglio
in tre copie, dovrà essere sottoscritto dal richiedente e dal professionista abilitato che lo ha redatto e
contenere:
a) stralcio della tavola del piano paesistico regionale con relative norme e legenda (nel caso in cui
l’intervento ricada in zona vincolata);
b) stralcio del P.R.G. vigente con tabella delle N.T.A. e relativa legenda;
c) eventuale stralcio del Piano Particolareggiato o altro piano attuativo con stralcio delle N.T.A. e
legenda;
d) estratto di mappa catastale aggiornato della località, in scala 1:2.000 con l’indicazione del
numero del foglio catastale, del numero delle particelle, della superficie del lotto e tramite
retinatura, dell’area interessata dal progetto.
e) stralcio dell’aerofotogrammetria in scala 1:5.000 e/o in scala 1:2.000;
N.B. – nelle planimetrie di cui alle lettere a), b), c), d), e), deve essere evidenziato il sito oggetto
dell’intervento con apposito segno ed esattamente localizzata l’area con opportuno contorno. Gli
estratti dovranno rappresentare un’area per un raggio di almeno ml. 150 al di fuori del lotto
interessato al fine di riportare una precisa ubicazione dell’opera.
f) stralcio planimetrico in scala 1:1.000 con l’indicazione delle opere di urbanizzazione
primaria esistenti;
g) planimetria ANTE - OPERAM dell’area in cui insisterà la costruzione disegnate in scala 1: 500
o 1: 200 dove andranno indicati:
• il perimetro del lotto interessato;
• tutte le dimensioni del terreno e il calcolo della superficie del lotto;
• la natura del terreno e le curve di livello;
• la preesistenza di alberature con indicazione delle specie;
• le recinzioni, gli accessi;
• le proprietà confinanti;
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•
•
le distanze, le altezze ed i distacchi degli edifici circostanti e le eventuali servitù;
servizi primari esistenti (fognatura, acqua, luce, ecc.);
le strade esterne;
eventuali costruzioni esistenti sul lotto di cui occorre dimostrare la legittimità (licenza o
concessione edilizia oppure atti relativi alla regolarizzazione di queste in base alla Legge n.
47/85, art. 39 Legge 724/94 e Legge 326/2003 – Legge Regionale n. 12/2004 ed eventuali
precedenti autorizzazioni in base alla ex lege 1497/39);
h) planimetria in scala 1:200, di STATO DI PROGETTO, che dovrà contenere:
• il perimetro del lotto interessato;
• andamento altimetrico del terreno rispetto al fabbricato, alle strade e agli edifici circostanti;
• quote altimetriche e planimetriche relative alle dimensioni del fabbricato di progetto e ai
distacchi di questo dai confini, dalle strade e dagli edifici preesistenti;
• sistemazione della zona non edificata (posteggi, giardini, zone pavimentate, nuove
alberature, siepi, percorsi pedonali, recinzioni, ingressi, etc.);
• indicazioni circa le alberature preesistenti conservate e indicazione delle specie delle nuove
alberature;
• ogni altra informazione utile a chiarire i rapporti tra l’opera e il suolo circostante sia esso
pubblico o privato;
N.B.: relativamente alle planimetrie ante operam e di progetto di cui ai punti g) ed h) si fa presente
che le quote relative al piano di campagna originario e quelle delle sistemazioni post-operam
dovranno essere riferite ad un determinato caposaldo immodificabile fino all’ultimazione dei lavori.
Dette planimetrie dovranno inoltre contenere precise indicazioni sul sistema viario o di percorso
anche pedonale che collega l’area interessate con le strade pubbliche;
i) profili di progetto in scala 1:500 o 1:200 in cui sia indicata, da confine a confine, la linea del
terreno prima e dopo l’intervento in esame nonché la sagoma del costruito sia fuori che
entro terra;
l) piante quotate in scala 1:100 di ogni piano (comprese fondazioni e coperture) con l’indicazione
delle destinazioni d’uso e delle dimensioni dei locali e, per la pianta a quota (0,00), della
sistemazione del terreno immediatamente circostante. La pianta relativa alla copertura deve
indicare i materiali usati, il senso delle falde, le pendenze, i volumi tecnici, i camini, le gronde, i
lucernari, ecc. Le piante dovranno essere corredate da una tabella che indichi, per ogni locale, le
dimensioni e la superficie; per gli ambienti abitabili dovrà essere indicata anche la superficie
delle finestre ed il rapporto illuminotecnico;
m) prospetti in scala 1:100 in cui siano indicate le eventuali sovrastrutture definite “volumi tecnici”,
la sistemazione del terreno immediatamente circostante, le eventuali sagome di costruzioni
vicine. I prospetti devono contenere inoltre tutti gli elementi architettonici dell’edificio e, in
particolare, le aperture e i relativi infissi, le zoccolature, gli spazi per insegne, le opere in ferro,
le balaustre, i manti di copertura, le canne da fumo, i comignoli e tutti gli impianti che, per la
loro dimensione, siano determinanti per la composizione architettonica dell’edificio; dovranno
altresì essere indicati i materiali ed i colori impiegati;
n) sezioni quotate dell’opera in scala 1:100 estese anche all’area circostante e possibilmente
all’intera superficie di pertinenza o lotto; le quote devono essere riferite ad un determinato
caposaldo immodificabile fino all’ultimazione dei lavori; devono essere riportate le quote
relative alle dimensioni complessive dell’opera, all’altezza netta interpiano, allo spessore di
solai, alle parti aggettanti, alla gronda ed al colmo del tetto o volumi tecnici. Le sezioni (almeno
due, trasversale e longitudinale) devono comprendere il vano scala ed essere in numero
necessario alla completa comprensione dell’opera;
o) tabella indicante:
• superficie del lotto;
• rapporto di copertura da norme di PRG;
• calcolo della superficie coperta in cui sia riportato, oltre il totale, il calcolo per singoli corpi
di fabbrica ;
•
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•
•
calcolo del rapporto di copertura;
indice di fabbricabilità da norme di PRG;
calcolo della cubatura realizzabile;
calcolo della cubatura da progetto in cui sia riportato, oltre il totale, il calcolo per singoli
corpi di fabbrica ;
p) particolari costruttivi in scala 1:20 delle recinzioni e di quegli elementi fra i più significativi del
progetto, nonché di quelle parti di edificio soggette all’osservanza della legge 9 gennaio 1989,
n. 13 e del D.M. 15 giugno 1989, n. 236 (superamento ed eliminazione delle barriere
architettoniche);
q) dettagli costruttivi relativi al rimodellamento dei terreni, alla sistemazione delle scarpate,
all’inerbamento e piantumazione con l’indicazione delle relative essenze arboree, alla
sistemazione di eventuali tratti di strade dismessi, alla sistemazione della rete di viabilità
secondaria interessata dal progetto;
r) schema planimetrico in scala 1:500 dell’impianto di adduzione di energia elettrica, idrica e di
fognatura con le indicazioni di prelievo e di immissione.
4) RELAZIONE del progettista, in tre copie, firmata dal professionista sottoscrittore del progetto,
che illustri compiutamente l’opera da realizzare in riferimento alla caratteristiche dell’ambiente
circostante, con la descrizione del sito impegnato dall’intervento, dei materiali da impiegare, dei
volumi e delle dotazioni di parcheggi pertinenziali e, se prescritti, di quelli di uso pubblico.
Dovranno essere indicati anche i tipi di vincoli gravanti sull’area ed i relativi estremi di
imposizione. La relazione, inoltre, deve descrivere le soluzioni progettuali e le opere previste per
l’eliminazione delle barriere architettoniche, gli accorgimenti tecnico strutturali ed impiantistici
previsti a tale scopo ed il grado di accessibilità delle soluzioni previste per garantire l’adeguamento
dell’edificio.
5) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA (non istantanea) a colori del luogo di intervento ed
adiacenze (formato 10 x 15) ove siano graficizzati i limiti del lotto e l’area di sedime del fabbricato
progettato ed eventuali fabbricati esistenti sulla proprietà. Alla documentazione dovrà essere
allegata una planimetria recante i punti di rilevazione fotografica.
6) ALTRA DOCUMENTAZIONE DI RITO:
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attestazione del progettista che asseveri la conformità dell’opera progettata alle norme di
PRG approvato, di Regolamento Edilizio nonché il rispetto di norme di sicurezza e
sanitarie;
dichiarazione del progettista sulla conformità del progetto alla normativa vigente in
materia di accessibilità e superamento delle barriere architettoniche, ai sensi della legge
09 gennaio 1989, n. 13 e successive modificazioni, corredata di schema planimetrico
illustrativo, che evidenzi chiaramente le soluzioni progettuali e gli accorgimenti tecnici
adottati per garantire il soddisfacimento dei requisiti prescritti di accessibilità, visitabilità
ed adattabilità;
dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante che il lotto di terreno da edificare non
risulta asservito a costruzioni esistenti;
dichiarazione del tecnico progettista che attesti se le opere progettate e/o le attività da
insediare nell’immobile in progetto sono o meno soggette alla normativa vigente di
prevenzione incendi. In caso affermativo, il parere di conformità sul progetto dovrà
essere richiesto al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ai sensi dell’art. 5 –
comma 3° del D.P.R. n. 380/2001 dallo Sportello Unico per l’Edilizia comunale, nel
rispetto dello stesso D.P.R. nº 37/98 e del D.M. 04 maggio 1998 e pertanto, si chiede
all’interessato di presentare a questo Ufficio tutta la documentazione completa e
necessaria perché possa essere trasmessa al competente Comando dei Vigili del Fuoco la
richiesta del “parere di conformità“ ai sensi delle citate norme, nel numero di copie
richiesto dal Comando stesso ;
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autocertificazione resa dal tecnico progettista e dal richiedente, ai sensi dell’art. 20 comma 1 del D.P.R. n. 380/2001, secondo le modalità previste dagli artt. 46 e 47 del
D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, da cui risulta la conformità del progetto presentato alle
vigenti norme igienico – sanitarie, trattandosi di progetto che riguarda interventi di
edilizia residenziale, la cui verifica igienico – sanitaria non comporta una valutazione
tecnico – discrezionale degli interventi proposti;
dichiarazione del tecnico progettista che attesti se le opere progettate e/o le attività da
insediare nell’immobile in progetto sono o meno soggette a valutazioni tecnico –
discrezionali per la verifica della conformità degli interventi stessi alle vigenti norme
igienico – sanitarie e/o alle vigenti norme in materia di medicina del lavoro. In caso
affermativo, il parere igienico – sanitario sul progetto dovrà essere richiesto alla
competente A.S.L. Rm G ai sensi dell’art.5 – comma 3 del D.P.R. n 380/2001, dallo
Sportello Unico per l’Edilizia Comunale e pertanto, si chiede all’interessato di
presentare a questo Ufficio tutta la documentazione completa e necessaria perché possa
essere trasmessa all’A.S.L. , la richiesta del nulla osta igienico – sanitario, nel numero di
copie richiesto dalla stessa A.S.L.;
dichiarazione del tecnico progettista che attesti se le opere progettate sono o meno
soggette alla normativa vigente in materia di tutela dei beni culturali e ambientali (D.Lgs
22 gennaio1999, n. 42) e/o se sono o meno soggette ad altre norme di legge e/o
regolamento che prescrivano la presentazione della richiesta da parte dello Sportello
Unico per l’Edilizia comunale ai fini del rilascio del parere da parte dell’ente preposto
alla tutela del bene, secondo anche quanto disposto dall’art. 5 – comma 4 del D.P.R. 06
giugno 2001, n. 380;
ogni ulteriore elaborato e/o documentazione richiesti da norme di legge e da altri
regolamenti nonché le autorizzazioni, i nulla osta, i visti, i pareri ed ogni altro atto
previsto da norme vigenti per il rilascio del permesso di costruire, pertanto si chiede
all’interessato di presentare a questo ufficio tutta la documentazione completa e
necessaria perché possa essere trasmessa al competente ente per la richiesta del “parere
di conformità”;
per gli impianti industriali: documentazione prevista dalle vigenti norme per lo
smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi e relativo nulla osta dell’Azienda U.S.L. RMG;
per i progetti di attrezzature industriali: richiesta del nulla osta dell’Azienda U.S.L. RMG
competente in ordine alla compatibilità delle stesse attrezzature con la tutela
dell’ambiente e la difesa della salute, anche per quanto riguarda le previsioni di impatto
acustico;
per i progetti di attrezzature industriali ed artigianali: il calcolo sommario
dell’isolamento termico degli edifici, firmato dal richiedente la concessione e dal
progettista, nonché l’impegno formale di presentare, prima dell’inizio dei lavori, una
documentazione tecnica idonea a dimostrare le caratteristiche di consumo termico a
quanto previsto dalle norme vigenti;
per i progetti relativi a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive,
sportive e ricreative ed a postazioni di servizi commerciali polifunzionali:
documentazione di previsione di impatto acustico con riferimento alla normativa
vigente in materia.(art. 8 – comma 4 della legge 26 ottobre 1995 n. 447;
progetto degli impianti nel rispetto delle norme di cui al D.P.R. 06/12/1991, n. 447. Nel
caso in cui la progettazione non fosse obbligatoria il proprietario, unitamente al direttore
dei lavori, dovrà presentare specifica dichiarazione in tal senso;
eventuale piano di utilizzazione aziendale (P.U.A.) come previsto dalla L.R. 38/99 e
s.m.i., per l’edificazione in zona agricola;
Dopo la presentazione della documentazione di cui sopra, eseguita la prescritta istruttoria , potranno
essere richiesti, in caso di esito positivo dell’istanza, gli ulteriori documenti di rito previsti per il
rilascio della concessione edilizia tra i quali:
1. atto d’obbligo notarile, debitamente registrato e trascritto, vincolo del terreno da asservire alla
realizzazione dell’opera progettata , della destinazione d’uso della progettata costruzione e del
parcheggio obbligatorio ai sensi della legge 122/89 e s.m.i.;
2. dichiarazione di accettazione e nomina del Direttore dei Lavori e della Ditta esecutrice delle
opere;
3. modello ISTAT/201, debitamente compilato in duplice esemplare dal richiedente la concessione
edilizia;
4. perizia tecnica giurata sulle opere da realizzare, per la determinazione del costo di costruzione,
redatta sulla base del tariffario regionale per opere edili e per opere impiantistiche, pubblicato
sul B.U.R. Lazio 10 aprile 2002;
5. Codice fiscale del richiedente, progettista e direttore dei lavori;
Si rappresenta, infine, che dopo l’eventuale rilascio del permesso di costruire, l’inizio dei lavori è
comunque subordinato a:
• autorizzazione della Regione Lazio, Assessorato Lavori Pubblici, Settore Decentrato di Roma
- Genio Civile – Edilizia Antisismica, ai sensi della legge 2 febbraio 1974, n. 64, stante il
vincolo sismico imposto sull’intero territorio comunale con Decreto ministeriale 1 aprile
1983;
• consegna, presso questo Comune, della documentazione tecnica idonea a dimostrare la
rispondenza delle caratteristiche di consumo termico a quanto previsto dalla legge 09/01/1991
nº 10, in doppia copia, a firma di progettista abilitato.
Lo Sportello Unico per l’Edilizia riceve il pubblico nei giorni di Martedì e Venerdì dalle ore
8,30 alle ore 12,00 ed il Giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30.
Le richieste di concessione edilizia possono essere presentate al protocollo comunale tutti i giorni
(escluso il sabato) dalle ore 8.30 alle ore 12.00 e nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 15.00 alle
ore 17.00.
Il Responsabile del Settore V
(geom. Bernardino PERA)
File :Urbanistica/D’Agostini/ Permesso di costruire nuove