Scarica - Comune di Romallo

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www.almeleto.it
2016
AMMINISTRAZIONE
COMUNALE
EVENTI 2016
DIRETTORE
Silvano Dominici
COMITATO DI REDAZIONE
Barbara Fellin, Fausto Garbato, Giulia Bertoldi,
Alessandro Trainotti
CURIOSITÀ
Impaginazione, grafica e stampa:
Tipografia INAMA (Taio)
APPROFONDIMENTO
ASSOCIAZIONI
SVAGO
Sommario
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Intervento del Sindaco
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I Cacciatori
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Assessorato alle opere pubbliche
41
Donne Rurali
7
Assessorato alla cultura
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Gruppo Alpini Romallo
9
Assessorato allo sport e turismo
42
Coro Maddalene
12
Assessorato all’agricoltura
44
Pro Loco Romallo
13
Foreste
46
Gli amici del carnevale
15
Campionato Valligiano
46
A.S.D Ozolo Maddalene
16
Le imprese prendono coraggio
48
L’attività dell’Anaune Val di Non
18
Nuovo comune di Novella
49
A.S.D Terza Sponda
20
Romallo premiato al concorso “Comuni fioriti 2016”
50
Corpo Bandistico Terza Sponda: le novità
21
4 passi in compagnia
51
La Marianela
22
Il Groppello si veste “dalle feste”
52
I Vigili del fuoco di Romallo
22
Martina Pancheri, giovani all’estero
56
Parco fluviale Novella: visite record
24
Esperienza Erasmus di Sabra Clauser
57
Piano giovani Carez
26
Padre Ettore Zentile
58
Gruppo Missionario: Padre Vito Dominici
28
I ricordi di guerra di Maria Rosa Bertoldi
59
Coro Terza Sponda
30
Le grandi manovre militari del 1935 in Val di Non
60
Associazione nonesa ladina Reiza
32
Benvenuti ai romallesi nati nell’anno 2016
62
Menù a base di mela
33
Il punto di vista dell’immigrato
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Cruciverba
35
Nuovo sistema di videosorveglianza
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Trova le differenze
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Nuova illuminazione pubblica led
65
La pagina dei bambini
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Raccolta fondi pro terremoto 2016
38
Circolo Pensionati San Biagio
39
Coro Parocchiale
Amministrazione Comunale
INTERVENTO DEL SINDACO
co AlMeleto, l’affermazione della ciclopedonale Rankipino, il successo della visita alla forra del Novella in canoa sono il segno tangibile ed innegabile di una
evoluzione che marcia ad una velocità che forse va anche oltre le nostre previsioni.
Le esperienze che ho citato in queste poche righe rappresentano la capacità nel corso di questi sei anni, di una
giovane Amministrazione di dare stimoli nuovi ma soprattutto dimostra la grande effervescenza, coesione, visione
della Comunità di Romallo che questi stimoli li ha saputi
cogliere a pieno. Ritengo che sia inoltre importante sottolineare che Romallo rappresenta una Comunità che sa
investire sulla propria crescita ma sa anche essere solidale
nel momento del bisogno con azioni tangibili e concrete,
come le molte iniziative promosse a favore dei terremotati
del Centro Italia.
Cari Amici,
l’anno 2016 ha rappresentato una svolta importante per
la nostra Comunità. Un anno nel quale insieme abbiamo
deciso che era giunto il momento di costruire qualcosa di
nuovo, qualcosa che proiettasse al futuro il Comune di
Romallo. Il referendum di maggio ha di fatto dato vita ad
una nuova stimolante realtà come il Comune di Novella.
Dal 2020 Novella sarà la fucina di idee nella quale convergeranno tutti punti di forza che un Territorio eterogeneo e bellissimo come quello composto dai comuni di
Cagnò, Revò, Romallo, Cloz e Brez porteranno.
Nell’attesa del passaggio del 2020 prosegue quell’azione di stimolo alla crescita della competitività del Territorio
di Romallo. La nascita sul nostro territorio di nuove realtà
nel settore dell’artigianato e dei servizi nelle quali i giovani fanno della loro competenza professionale un valore
per la Comunità rappresenta un elemento di grande soddisfazione non solo per l’Amministrazione comunale ma
per l’intera collettività. Si tratta di realtà economiche nuove che riescono a crescere in un momento di stagnazione dimostrando che quando vi sono competenze, voglia
di fare, impegno e sacrificio non vi è crisi che non possa
essere superata.
La crescita del settore turistico nel nostro Territorio non
è più una mera evocazione, un intento o una intenzione
da attuarsi nel futuro prossimo o remoto: oggi il connubio turismo-agricoltura-territorio è una realtà!! Il record
di presenze nel Parco Fluviale Novella, l’apprezzamento
oltre ogni aspettativa nei confronti del percorso temati-
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Concludo ringraziando i moltissimi compaesani che supportano in vari modi la nostra azione Amministrativa in
special modo attraverso l’Associazionismo, ringrazio la
Giunta ed il Consiglio Comunale per il prezioso lavoro
svolto. Auguro a tutti Voi un Felice Natale ed un 2017
pieno di soddisfazioni!!
Il Sindaco
Silvano Dominici
UN SALUTO DAGLI AMICI DI MELLAU
Liebe Freunde aus Romallo!
Als Bürgermeister der Gemeinde Mellau möchte ich
mich herzlich für eure Freundschaft bedanken. Ich finde
es schön und gerade in der
heutigen Zeit enorm wichtig,
dass solche Freundschaften
quer durch Europa gepflegt
werden. Ein Europa, das aus
meiner Sicht derzeit vor allem vor der großen Herausforderung steht, Werte wie Freundschaft unter den
Völkern, offene Grenzen und Friede nicht zu vergessen.
In diesem Sinne wünsche ich uns allen ein
friedvolles,gesegnetes Weihnachtsfest im Kreise unserer Familien. Wir freuen uns schon darauf, unsere Verbundenheit auch in den kommenden Jahren zu hegen
und zu pflegen.
Tobias Bischofberger
Bürgermeister
Amministrazione Comunale
ASSESSORATO ALLE OPERE PUBBLICHE
Un cordiale saluto a tutti voi cari compaesani.
Siamo giunti alla fine del 2016, primo effettivo anno
di amministrazione della 2^ legislatura della lista Romallo Dinamica.
sostituzione della pavimentazione e delle recinzioni
nonché la messa in sicurezza dei muretti con protezioni in gomma.
OPERE REALIZZATE/IN CORSO:
•Apertura nuova variante PRG (la precedente era
stata aperta nel 2010 ed approvata nel 2011 all’inizio della precedente legislatura): nel corso del 2016
è stata aperta ed approvata in prima adozione la
variante al PRG che ad oggi è al vaglio dei competenti uffici della PAT. Tra l’altro la variante ha permesso di sbloccare in maniera definitiva la questione dei due Piani Attuativi in loc. Marzelena nonché
di inserire nuove aree edificatorie con esclusiva destinazione “prima casa”.
•Sistemazione piazza Agosti: sarà un’opera generale di “rinfrescamento” architettonico della Piazza,
oltre che di manutenzione straordinaria della stessa, con l’inserimento anche di alcune piccole aree
a verde.
• Ripavimentazione Via Buonarroti: è stata rifatta, a
cura dell’impresa Salvaterra Stefano di Romallo, la
pavimentazione in manto bitumoso dall’incrocio
con Via Pineta fino all’abitazione della famiglia Albertini.
•Realizzazione parcheggio Via Colomel: è un’opera
che urbanisticamente era prevista già da tempo nel
PRG di Romallo e che abbiamo valutato fosse necessario portare a compimento. I lavori, iniziati nello scorso mese di novembre sono stati aggiudicati
dalla ditta Lago Rosso.
• Acquedotto 2° lotto – Romallo / Revò: nel mese di
maggio 2016 è stato appaltato il 2° lotto dell’acquedotto sovra comunale (tratto loc. segheria di
Rumo – ripartitore Romallo/Revò). I lavori sono in
corso d’esecuzione da parte della ditta Irrigazione
Pilati Srl di Sorni di Lavis e prevedono una spesa
da contratto di appalto di circa € 1.180.000.
E’ quindi corretto, oltre che dovuto, vedere assieme
il nostro operato circa le opere pubbliche così da tenervi aggiornati sulle opere realizzate, su quelle in itinere e su quelle in progetto.
Come consueto rinnoviamo l’invito ad avere, da parte vostra, nuovi stimoli per futuri progetti che avranno
come scopo finale il benessere del “nostro Romallo”.
• Sostituzione corpi illuminanti lungo S.S. 42 (totale)
e nel centro abitato (parziale): grazie alla redazione
del P.R.I.C. (Piano Regolatore Illuminazione
Pubblica), che a permesso di mettere a nudo le
criticità dell’impianto di illuminazione pubblica del
nostro paese, abbiamo provveduto alla sostituzione
dei vecchi corpi illuminanti (lampade al sodio) con
dei nuovi proiettori a LED che, oltre a garantire
un’illuminazione più naturale e meno “inquinante”,
permetteranno un risparmio del 50% di energia
elettrica. Sono recentemente stati consegnati i
corpi illuminanti del 2° ed ultimo lotto dell’impianto,
che permetteranno a Romallo di avere entro fine
anno un’illuminazione pubblica 100% a LED.
•Nuova entrata Municipio: sono in corso i lavori per
il realizzo della nuova entrata del Municipio prospiciente la S.S. 42 ad opera del Servizio SOVA della
Provincia (Servizio Sostegno e Valorizzazione Ambientale), che permetterà di realizzare oltre a dei
nuovi parcheggi, un’area molto particolare e del
tutto innovativa, con una fontana e dei giochi d’acqua ed inoltre (grazie alla collaborazione con Trenta
Spa) una colonnina per la ricarica rapida di auto
elettriche (seconda presente in Val di Non !!!). I lavori prevedono anche la manutenzione straordinaria del campo di calcetto per il quale si prevede la
•Asfaltatura strade con CMF: in queste settimane
sono partiti i lavori di asfaltatura della strada poderale in loc. Sguna a valle della SS42. I lavori sono
stati affidati alla ditta Alco snc con sede in Castelfondo. La direzione lavori è a cura del geom. Giorgio Ferrari. Il comune di Cloz completerà l’asfaltatura della strada per il proprio tratto di competenza.
Nella prossima primavera inoltre verrà asfaltato l’ultimo ramale della strada in loc. Poz non ancora pavimentato.
OPERE IN PROGETTO
•Nuova strada Ozolo: l’Ufficio Bacini Montani della
PAT, su segnalazione dei comandanti dei VVFF dei
comuni che si affacciano sul Monte Ozolo e riprendendo un progetto da tempo “assopito”. Nel corso
del 2017 la PAT andrà a sistemare la strada esistente e, grazie al consenso dei privati proprietari
che in questa sede ringrazio anche a nome della
Comunità, realizzerà un tratto ex novo della strada
dell’Ozolo, andando a creare un anello con Cloz.
Inoltre sulla sommità del monte sarà realizzata una
nuova piazzola dell’elicottero; la piazzola e la nuova
strada “ad anello” permetteranno interventi più
tempestivi e mirati in caso di incendi in montagna.
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Amministrazione Comunale
•Realizzazione impianto di videosorveglianza comunale: con l’ultima variazione di bilancio sono stati
stanziati i fondi per realizzare l’impianto di videosorveglianza comunale. Il progetto rientra in una
pianificazione sovra comunale con i paesi di Revò e
Cagnò.
•Acquedotto – 3° lotto: è in corso l’affidamento della progettazione dell’ultimo lotto dell’acquedotto
sovra comunale; l’opera prevede la realizzazione di
una nuova vasca d’accumulo in comunione tra Romallo e Revò al fine di poter gestire in maniera razionale le portate e le esigenze idriche di entrambi i
paesi. Il manufatto del costo indicativo pari a 600
mila euro verrà realizzato in zona “sablonare” ottima sia dal punto di vista dei carichi idrostatiti che
dal punto di vista degli aspetti igienico sanitari.
ALTRI PROGETTI IN PILLOLE:
Nel corso dell’ultima variazione di bilancio di fine novembre scorso, abbiamo messo in cantiere diversi
progetti, che riassuntivamente vi elenco:
•Regimazione acque loc. Poz: opera di carattere sovra comunale unitamente al comune di Revò ed ai
2 rispettivi C.M.F. (come fatto a suo tempo per la
sistemazione della laterale Strada dal Lac), i lavori
sono stati eseguiti dalla ditta Salvaterra Stefano ed
hanno permesso la captazione di acque di superficie che altrimenti avrebbero portato notevoli problemi in una zona delicata come quella oggetto
d’intervento.
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•Sistemazione Chiesa S. Vitale: a seguito della definizione con il Consiglio Pastorale e i competenti
uffici provinciali, dovrebbero iniziare a breve i lavori
di sistemazione nostra Chiesa e del campanile.
•Sistema di telecontrollo riscaldamento: gli edifici
comunali (Municipio ed ex scuole elementari) sono
stati dotati di un sistema di telecontrollo dell’impianto di riscaldamento. Tale applicazione, unita
all’”unificazione” della centrale termica effettuata
durante i lavori presso il Municipio, permetterà una
più mirata ed oculata gestione dell’impianto di riscaldamento pubblico e conseguentemente della
spesa da esso derivante.
• Lavori urgenti in loc. Campel: nel periodo
precedente la raccolta 2016 l’amministrazione ha
affidato alla ditta Salvaterra Stefano un lavoro
urgente di ripristino di un muro e della relativa
soprastante strada (franati) in loc. Campel.
Sperando d’essere riusciti a darvi una chiara ed
esaustiva idea del nostro operato per l’anno che sta
per chiudersi nonché di quanto abbiamo in
programma per il nostro paese per il futuro, cogliamo
l’occasione per porgere a voi ed alla vostre famiglie
un caro augurio di Buone Feste e Felice 2017.
Albertini Luca / Paternoster Ottavio
Amministrazione Comunale
Dall’Assessorato alla Cultura:
un 2016 pieno di iniziative!!!
Un caloroso saluto a tutti anche dall’Assessorato alla
cultura, liete di poter confermare, come bilancio di
fine anno, che per Romallo il teatro è (e deve restare!)
non solo una tradizione ma un importante luogo di
ritrovo e di occasione di proposte culturali.
Grazie alla nostra filodrammatica, anche quest’anno
abbiamo infatti potuto aprire il teatro a diverse
compagnie partecipanti alla rassegna e godere delle
rappresentazioni da loro proposte. Tra le novità la
rassegna teatrale per ragazzi che ha avuto un
successo particolare con lo spettacolo Circo Pizza
della filodrammatica di Laives tenutosi a gennaio
presso il teatro. Si è trattato di uno spettacolo
entusiasmante che ha tenuto incollati alle poltrone i
moltissimi spettatori: piccoli e piccolissimi insieme ai
genitori si sono immedesimati in tutti quelli che sono
i personaggi del circo diventando giocolieri, domatori,
pagliacci e belve feroci.
All’interno della stessa rassegna abbiamo portato i
nostri ragazzi delle scuola medie presso il teatro di
Bedollo accompagnati dal Coro Maddalene, dal
regista Giulio Visintainer e dal Circolo Pensionati S.
Biagio. I ragazzi delle medie hanno presentato il loro
spettacolo “la seconda Trincea – storie di donne nella
Grande Guerra”, realizzato durante i gruppi opzionali
della scuola. Lo spettacolo, magistralmente
interpretato dai ragazzi, raccolta lo stato di angoscia
della donna durante il primo confitto mondiale
andando a raccontare un aspetto poco conosciuto e
per nulla raccontato dagli storici.
Considerato il successo della rassegna si è deciso,
insieme con la filodrammatica “la Marianela” di
proseguire la nostra partecipazione alle rassegna
provinciale del teatro per ragazzi organizzata dalla
CoFas.
Il 28 luglio il nostro paese ha ospitato uno degli
spettacoli teatrali facenti parte dell’offerta estiva di
eventi letterari di qualità della Valle, messi in scena
dall’associazione “In Viaggio Con”.
Nella ricorrenza dei 400 anni dalla morte di
Shakespeare, si voleva rendere omaggio all’autore,
proponendo una selezione delle sue opere poetiche
e teatrali in alcune loocation di carattere storico,
culturale o paesaggistico della Valle.
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Amministrazione Comunale
Romallo ha così assistito al “Re Lear” presso l’Eremo
di S.Biagio, struttura che si è sposata egregiamente
con la proposta teatrale e ha permesso ai presenti,
anche grazie alla maestrìa degli attori, di fare un vero
“viaggio nel tempo”, per proiettarsi alle corti di Re
Lear e vivere il dramma a doppio intreccio, in prima
persona.
maestro Sergio Flaim.
Scroscianti e sinceri applausi hanno scandito il
termine di ogni atto: alcuni passaggi sono stati
precedentemente spiegati ai presenti dagli attori
Elena Galvani e Jacopo Laurino, che hanno così
permesso anche ai meno avvezzi alla materia di
sentirsi perfettamente a proprio agio e di apprezzarne
la bellezza.
Ricordiamo il prossimo evento teatrale:
Il nostro Assessorato ha sempre sostenuto di buon
grado le proposte di approfondimento culturale,
cercando di coadiuvarne la realizzazione e il buon esito.
Presso la Sala S. Vitale, il sig. Francesco Canestrini
ha presentato la “Mostra del Libro Antico”;il 13 luglio
la conferenza sul periodo post bellico e la figura di
Alcide De Gasperi, tenuta dal dott. Marco Odorizzi;
particolarmente riuscita la serata sul tema della
malattia Alzheimer: un tema difficile che colpisce
molte famiglie rispetto al quale vi è molta
disinformazione. Il dott. Orrico, ex primario di
neurologia all’ospedale Santa Chiara di Trento ha
spiegato come la malattia possa essere riconosciuta
in fase prematura e quale sono i principali sintomi. La
serata è stata magistralmente accompagnata dal
Coro Pensionati della Terza Sponda diretto dal
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Cogliamo ora l’occasione per ringraziare tutte le
nostre Assiociazioni, che da sempre si prodigano per
far funzionare al meglio il nostro paese e auguriamo
che possano continuare ad essere un valido esempio
di condivisione di intenti e diventare riferimento anche
per eventuali nuovi membri.
27 dicembre ore 20.00 - in occasione delle festività
natalizie, la filodrammatica “La Marianela” propone al
paese, come ormai di consueto, lo spettacolo di
Natale: vi aspettiamo numerosissimi!
Barbara Fellin
Amministrazione Comunale
Dall’Assessorato allo sport e turismo:
BENVENUTO ALMELETO!!!
“AlMeleto” è il nuovo percorso didattico (unico in tutta
la Val di Non) dedicato alla mela DOP. È stato
inaugurato ufficialmente domenica 5 giugno 2016 con
una grande festa che ha visto protagonista il paese di
Romallo. Si tratta di un percorso ludico/didattico
ideato e realizzato grazie alla collaborazione tra
Melinda, Comune di Romallo, Azienda Turismo Val di
Non, Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e
di Sole, Parco Fluviale Novella, Provincia Autonoma di
Trento e Studio MI9. Scopo del progetto è stato fin da
subito quello di creare un percorso unico di
conoscenza, didattico e ludico al tempo stesso sulla
mela, emblema della Val di Non, che si struttura
secondo modalità curiose, semplici e a basso impatto
ambientale.
Vediamo cosa ne pensano i partner che hanno lavorato
alla realizzazione del progetto:
Luca Albertini
(Vicesindaco
Comune di Romallo):
“un altro passo in avanti per la nostra Comunità: AlMeleto diventa il
punto di incontro tra
chi sente il bisogno di
raccontarsi e chi ha il
desiderio di conoscere.
Da un lato i frutticoltori
nonesi che, con il loro
lavoro e la loro passione, coltivano un territorio bellissimo quanto
complesso. Dall’altro il
consumatore di mele Melinda: un consumatore esigente che non si accontenta di apprezzare il sapore e la
croccantezza delle nostre mele ma vuole conoscerne
la storia del frutto dal campo fino alla propria tavola. Il
fatto che l’incontro di queste due anime avvenga proprio a Romallo rappresenta motivo di grande orgoglio
per l’Amministrazione comunale”.
giugno con la collaborazione fattiva di tutte
le Associazioni del paese, è un percorso affascinante in mezzo
alla natura, adatto a
tutti.. grandi e piccini.
Un modo per condividere le bellezze della
nostra Valle, stare assieme e perché no un
grande inizio per il futuro di turismo in
Valle..e non solo.. Romallo, il paese dello sballo. Un grazie da parte della
sottoscritta a tutte le Associazioni di volontariato che
hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione”.
Brunella Odorizzi
(Presidente Strada della Mela e dei Sapori):
“è il primo percorso della Val di Non dove protagonisti
sono le MELE e tutti coloro che le coltivano! AlMeleto
è ideale per tutti coloro che desiderano conoscere
come si coltivano le nostre mele e scoprire nuovi meravigliosi scorci della valle; un percorso di scoperta, di
conoscenza e anche di gioco per i più piccini. Raccontare la nostra frutticoltura direttamente nel luogo di
coltivazione, possibilmente con la testimonianza diretta degli agricoltori, ci consente di far conoscere realmente l’impegnativo lavoro che porta fino alla maturazione di un frutto e permette al visitatore di apprezzare
ancora di più ciò che acquista e porta in tavola”.
Donatella Polonio
(Presidente ProLoco Romallo):
“Il percorso AlMeleto rappresenta una vera e propria
risorsa per il futuro per il nostro Territorio: Romallo,
paese di meno di 650 anime.. chi direbbe mai che
abbiamo queste meraviglie. AlMeleto, inaugurato il 5
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Amministrazione Comunale
Giulia Dalla Palma
(direttrice APT Val di Non):
“Il nuovo sentiero didattico si presenta come un viaggio completo dove il visitatore può camminare e rilassarsi lungo il tragitto nelle tante strutture attrezzate:
terrazze panoramiche, casette per il riposo con la
possibilità di lettura, amache per momenti di divertimento, il tutto correlato da una tabellonistica accattivante, in italiano e inglese, che dà informazioni interessanti e curiose sulla mela e sulla storia della Val di Non.
Durante la prima estate di apertura “AlMeleto” si è subito rivelato
un’attrazione importante per i turisti che
transitano in Val di
Non, sono state soprattutto le famiglie ad
apprezzare questa novità. Ad ottobre si è
provveduto ad installare gli ultimi giochi in legno che hanno arricchito
ulteriormente
l’offerta del percorso;
ad oggi, per il completamento del progetto,
manca solo la realizza-
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zione di una passerella in legno che conduce alla terrazza panoramica posta sopra la bella cascata che
sorge a valle di Romallo. L’Azienda per il Turismo della
Val di Non ha più volte espresso il proprio apprezzamento per questo lungimirante progetto che già viene
riconosciuto come una delle mete principali dell’offerta turistica della Val di Non”.
Andrea Fedrizzi
(responsabile ufficio markenting Melinda):
“Il percorso “Al Meleto”
rappresenta solo un piccolissimo esempio di che
cosa agricoltura e turismo possano riuscire a
fare insieme in Val di
Non. Personalmente la
soddisfazione più grande
riguarda proprio la metodologia con la quale è
nato: ha visto le principali realtà territoriali sedersi
ad un tavolo comune per
progettare, sviluppare e
realizzare un progetto insieme. Una nuova modalità di collaborazione che
ritengo essere la strada
giusta per continuare a
Amministrazione Comunale
dire che Melinda non è solo agricoltura, economia
scienza e tecnica, ma è anche molto altro. Melinda
affonda infatti le sue radici in una Comunità unita e
coesa negli obiettivi, tra i quali quello di promuovere il
Territorio attraverso il turismo, la cultura, lo sport, l’arte, il divertimento e non vi è strada migliore per farlo
che unire le forze con gli amici che ogni giorno promuovono il nostro amato territorio e le sue bellezze”.
Andrea Miserocchi
Mi9 - designer del percorso:
“AlMeleto è un sentiero davvero unico e speciale, una
passeggiata per grandi e piccini dove scoprire luoghi
nuovi, conoscere le mele e come vengono coltivate,
giocare con gli insetti, ammirare scorci di Val di Non
sconosciuti, riposare nel bosco, annusare, indovinare,
leggere o semplicemente camminare… Una terrazza
da cui abbracciare un’intera valle, un lettino per guardare distesi le cime innevate delle Dolomiti, amache
accoglienti nel bosco dove dondolarsi fra il fruscio del-
le foglie. Sedersi dentro una mela gigante che cambia
colore con il passare delle stagioni e riposare qualche
minuto in una casetta piena di libri. Ma AlMeleto è anche un modo per imparare a conoscere il mondo delle
mele e la storia di chi le coltiva. Ogni tanto sul percorso si incontrano delle curiose casette che si aprono
con una chiave magica. Cosa si nasconde là dentro?
E fra gli alberi, guardando il cielo, si scorgono
strane figure, si potrà
passare o si dovrà prima risolvere un enigma? E questa mela che
rotola rotola rotola dove
arriverà? Tanti giochi
sul percorso terranno
impegnati grandi e piccini, perché l’arrivo sarà
un traguardo da conquistare”.
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Amministrazione Comunale
assesSorato ALL’AGRICOLTURA
La nuova variante del PRG del comune di Romallo (la
cui adozione definiva avverrà presumibilmente nel
2017) è senza dubbio in linea con quello che è l’orientamento provinciale dettato dall’assessore provinciale Carlo Daldoss. Il consumo di suolo e l’urbanizzazione di vaste aree agricole sembrano ormai
essere problematiche sulle quali tutte le parti sociali
concordano e rispetto alle quali anche il comune di
Romallo ha cercato di mettere in campo correttivi
concreti. In Val di Non l’urbanizzazione e soprattutto
l’incuneazione dell’urbanizzazione nelle aree agricole
ha comportato negli ultimi decenni gravi problematiche di convivenza tra attività agricola e residenzialità.
Nella variante al PRG l’Amministrazione, al fine di arginare questo problema, propone che le nuove edificazioni vengano delimitate con barriere anti-deriva
(secondo caratteristiche dettate dalle norme di settore della PAT) realizzate e manutentate da chi edifica.
Ci sembra un segnale concreto e ragionevole di tutela nei confronti dell’attività agricola, settore che contribuisce a preservare paesaggio e territorio e che va
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dunque sostenuto anche con piccole azioni pratiche.
Si ricorda che il Servizio Agricoltura, tramite l´Ufficio
per le produzioni biologiche, fornisce a titolo gratuito,
il materiale vivaistico idoneo per la costituzione di
siepi di confine su superfici coltivate. Tali formazioni
vegetali vengono a svolgere un’importante funzione
trofica e di riparo per molte specie animali e per
numerosi microrganismi. Le siepi possono svolgere
molteplici ruoli: frangivento, protezione del suolo
dall’erosione, aumento della biodiversità, funzione
estetica e protettiva, fornitura di prodotti utili, ecc.
Per questo motivo si consiglia l´impiego di più specie
vegetali in quanto la siepe mista arricchisce di colori
e forme mutevoli il paesaggio. Le piantine vanno
prenotate entro il mese di dicembre, mentre la
distribuzione del materiale vegetale, proveniente dai
vivai del Servizio Foreste, viene effettuata nella
primavera successiva.
L’Amministrazione Comunale
Amministrazione Comunale
FORESTE
Come consueto, cari compaesani, colgo l’occasione
per porgere un caro saluto a tutti voi ed alle vostre famiglie e per ripercorrere assieme “tappa dopo tappa” l’anno 2016 che sta ormai per concludersi:
• Nuovo Piano di Assestamento 2016 – 2025: affidata
la redazione ancora nel 2015 al dott. agr. Covi Mauro
(redattore anche del precedente Piano) – la stesura è
ancora in corso per i lavori di “confinazione” del bosco di nostra proprietà;
• Inaugurazione percorso Al Meleto: nel mese di giugno
scorso tutti voi ricorderete la bellissima festa che ha
segnato l’inaugurazione del percorso Al Meleto. Un
progetto nato in concerto tra l’Amministrazione di Romallo e la Cooperativa Melinda e collegato indirettamente al progetto sovra comunale denominato Progetto Lago che interessa tutti i comuni rivieraschi. Oltre
a creare un’attrazione turistica a Romallo (cosa non da
poco), il percorso Al Meleto ha permesso una riqualificazione di diverse aree (ad esempio le Laste Rosse)
eseguita in armonia con l’ambiente, con l’utilizzo di
materiali eco-compatibili (legno in principal modo);
• Nuova strada Ozolo: nel 2015 (progettazione) e nel
2016 (previsione lavori) l’Ufficio Bacini Montani della
PAT avrebbe dovuto iniziare le opere di sistemazione
della strada esistente nonché la realizzazione di un
tratto ex novo della strada dell’Ozolo (grazie al consenso di alcuni privati che personalmente ringrazio),
andando a creare un anello con Cloz ed una nuova
piazzola dell’elicottero sulla sommità dell’Ozolo. Tale
opera in effetti non è ancora stata avviata per il blocco
che diversi progetti hanno subito nel corso del 2016
a causa della mancanza di risorse finanziare da parte
della PAT. Nello scorso autunno i tecnici del Servizio
Bacini Montani hanno provveduto ad un nuovo sopralluogo sull’area ed i lavori dovrebbero iniziare a
breve. La nuova strada forestale avrà una notevole
importanza d’azione “taglia fuoco” ed inoltre permetterà di “coltivare” zone boschive del nostro comune
fino ad oggi praticamente vergini;
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Amministrazione Comunale
• è proseguita, come proseguirà per gli anno futuri, la
pulizia stagionale del sottobosco della nostra Pineta: effettuata nel periodo estivo/autunnale grazie alla collaborazione del progetto Azione 19 con l’operaio comunale.
Anche quest’anno, come per tutti gli anni a seguire l’incendio del 2007, l’amministrazione ha dovuto adoperarsi non poco per reperire le numerose sorti chieste da
tutti i censiti.
Ma, grazie all’operato del Custode Forestale ed al dialogo con la Stazione Forestale di Cles ed il suo Dirigente, è stato possibile reperire, seppur in varie località ed
anche in posti non proprio confortevoli, i lotti di legname chiesti.
Con l’aiuto del nostro Custode Forestale Augusto Torresani, vi riepilogo la situazione dei lotti di legname tagliati nel 2016:
• Lotto Seraia Alta (sezione 26 – BZ): si trattava di un
• 2009
richieste 85 sorti 315 mc 3,7 mc/sort
• 2010
richieste 65 sorti 203 mc 3,1 mc/sort
• 2011
richieste 90 sorti 360 mc 4,0 mc/sort
• 2012
richieste 83 sorti 272 mc 3,3 mc/sort
• 2013
richieste 75 sorti 230 mc 3,1mc/sort
• 2014
richieste 90 sorti 270 mc 3,0 mc/sort
• 2015
richieste 78 sorti 280 mc 3,5 mc/sort
• 2016
richieste 66 sorti
180 mc
Le sorti 2016 sono state assegnate nelle sezioni n° 2,3,
7 e 19.
Per il 2016 potrebbe sembrare che la dimensione delle
singole sort sia stata minore degli altri anni (matematicamente 2,73 mc/sort), in effetti non è il conteggio
esatto, poiché vi erano anche delle cataste residue del
2015 (a terra) che sono state utilizzate per colmare le
necessità.
lotto di 299,84 metri cubi aggiudicato dalla ditta Fellin
Egidio Legnami Srl al prezzo di € 52,00/mc per un
totale di € 15.591,68+IVA;
Durante il 2016 sono inoltre stati compiuti altri interventi minori, quali:
• Lotto Cavaioni Nord (sezione 15 – TN – lotto martella
• Un intervento urgente di sistemazione della strada forestale Doss dei Pini e Cavaioni per permettere l’esbosco
del lotto Cavaioni Nord indicato in precedenza.
to ad ottobre 2015): si trattava di un lotto di 219,02
metri cubi aggiudicato dalla ditta Fellin Egidio
Legnami Srl al prezzo di € 77,99/mc per un totale di
€ 17.081,36 +IVA;
• Lotto Bostrico Fratte (sezione 6 – TN): si trattava di
un lotto che era necessario tagliare poiché infestato
dal Bostrico (parassita del legno che se non
debellato può devastare intere aree boschive). La
volumetria del lotto era di 71,55 metri cubi ed è
stato aggiudicato dalla ditta Corrà Adriano per
complessivi € 1.502,55+IVA.
Durante il mese di settembre 2016 sono stati martellati
n° 2 piccoli nuclei di abete nelle sezioni 24 (Firosta) e 26
(Seraia Alta) entrambe in provincia di Bolzano, per un
totale di ca. 26 metri cubi tariffari anch’essi come il lotto
Fratte, colpiti da bostrico e di prossimo ed urgente
asporto.
Vediamo ora assieme l’andamento delle sorti ad “uso
legna” per i censiti:
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ROMALLO
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2016
• La pulizia delle canalette delle strade forestali (2 volte);
Circa la comproprietà della nostra malga, nel corso
dell’anno è stata eseguita la cippatura di materiale di
risulta per l’ampliamento del pascolo ed è stato effettuato un assegno di un lotto nella sezione n° 1 per 378
metri cubi uso commerciale.
Sperando d’avervi fornito dei dati di vostro interesse ed
un un’idea chiara circa l’operato dell’amministrazione
comunale per il “nostro” bosco, colgo l’occasione per
porgere a voi ed alla vostre famiglie un caro augurio di
Buone Feste e Felice 2017.
OTTAVIO PATERNOSTER
Consigliere Delegato
Eventi 2016
CAMPIONATO VALLIGIANO
dovuto spostare la tradizionale partenza/arrivo nel piazzale
delle ex scuole elementari. A detta dei vari dirigenti si è rivelata un’idea vincente, per la vicinanza dell’ufficio gare, del
punto di ristoro e del parcheggio.
In questa occasione il gruppo “Amici del Carnevale” ha
inaugurato il nuovo gazebo che ha riscosso un grande successo. In collaborazione con Donne Rurali e Gruppo Missionario sono stati sfornati degli ottimi panini sia caldi che
freddi e dei richiestissimi strauben, tutto accompagnato da
bibite varie.
A grande richiesta del comitato Centro Sportivo Italiano di
Trento, anche quest’anno si sono svolte le gare di corsa su
strada aperte a tutte le categorie previste dal regolamento
del C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano).
Numerosa è stata la partecipazione, che ha visto ai nastri di
partenza oltre 360 atleti di tutte le età. Come di consueto,
oltre che numerosa, anche alta è stata la qualità dei partecipanti, con vari campioni sia di livello provinciale/regionale,
sia con atleti che hanno partecipato a campionati nazionali,
europei e persino mondiali. Per citarne alcuni: Nadia Batocletti, campionessa europea di corsa campestre, corsa in
montagna e record europeo di categoria nei 1500 metri su
pista; Adriano Pinamonti, campione del mondo di ultra maratona; Baggia Bruno, campione europeo di staffetta militare; il “prete volante” Franco Torresani, campione del mondo
di corsa in montagna. Anche quest’anno non ha voluto
mancare alla nostra gara la famosa campionessa Mirella
Bergamo, sempre presente con i suoi successi sportivi di
grande valore in tutta Italia.
Alla gara hanno partecipato anche alcuni atleti di Romallo e
dei paesi limitrofi, e l’anno prossimo auspichiamo siano ancora di più, visti i movimenti serali, sia maschili che femminili, che hanno preso vita in questi ultimi mesi.
Quest’anno, causa i lavori sulla piazza principale, abbiamo
Di grande supporto alla gara è stata la Croce Rossa di Coredo con il dottor Martini per il servizio sanitario. Grazie anche al grande supporto datoci dal Corpo dei Vigili del Fuoco
Volontari, per il servizio d’ordine, per la segnaletica sul percorso e per il grande lavoro svolto per i parcheggi.
Per il 2017 ci è stata offerta la possibilità di organizzare la
finale provinciale, dove si avrà un ricco programma: gare
durante la mattinata, pranzo e a seguire nel pomeriggio premiazione ad atleti e società. Sarà un grande lavoro organizzativo ma sono sicuro che ce la faremo.
Di nuovo un grande grazie a tutti i collaboratori e un sincero
augurio di Buon Natale e un Buon Anno di sport per il 2017!
Alessandro Trainotti
Pierangelo Lorenzoni
ROMALLO
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2016
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Eventi 2016
A ROMALLO
LE IMPRESE RIPRENDONO CORAGGIO!
Nome: Armeria Zentile
Settore di attività: produzione e riparazione armi, vendita
articoli caccia e pesca
Titolare: Zentile Nicola e Samuel
Web: www.armeriazentile.it
Quest’anno sul territorio del comune di Romallo sono
nate 7 nuove attività che, pur operando in settori anche molto diversi, sono tutte legate da un filo conduttore: i titolari sono giovani imprenditori con meno di 40
anni di età. L’Amministrazione comunale vuole con
questa rubrica non solo presentare alla comunità queste nuove imprese ma anche fare loro un grosso “in
bocca al lupo”, sicuri che sapranno con grande maestria superare le difficoltà che le imprese si trovano ad
affrontare in questo momento di congiuntura economica innegabilmente difficile. Nella scheda, oltre alle
informazioni di base, una loro piccola riflessione personale relativamente alla loro attività.
“Siamo ben consapevoli del momento di difficoltà dal
punto di vista economico, ma sappiamo anche che abbiamo dei fattori importanti che giocano a nostro favore,
in primis la grande passione del cacciatore, sempre alla
ricerca di servizi e materiali di alta gamma pur di impugnare un’arma in perfetta efficienza”.
Nome: Dott.ssa Martina Bertoldi Fisioterapista
Settore di attività: Fisioterapia
Titolare: Bertoldi Martina
Nome: Ditta boschiva taglio legname
Settore di attività: Foreste e gestione del bosco
Titolare: Corrà Adriano
“Il bosco è una delle grandi risorse del Trentino: richiede
professionalità e competenza. Sempre più le Amministrazioni comunali avranno bisogno del supporto di imprese forestali capaci di affrontare situazioni anche complesse sia nella gestione delle sorti legna che nella
gestione del bosco”.
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ROMALLO
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2016
“Dopo la Laurea in Fisioterapia conseguita il 25 novembre 2015 presso l’Università degli Studi di Verona ho avviato una nuova attività in ambito riabilitativo, svolta per
sei mesi in concomitanza con un lavoro in un centro privato a Bolzano. La fisioterapia è rivolta alla popolazione
di qualsiasi fascia d’età, ma soprattutto si sviluppa in diversi ambiti: ortopedico, neurologico e viscerale. Per
questi motivi il mio obiettivo è quello di fornire al territorio
un punto di riferimento riabilitativo, sia domiciliare che
ambulatoriale. Ogni seduta di trattamento è personalizzata e costruita in base alla patologia e ai bisogni del
singolo paziente, utilizzando quindi tecniche che spaziano dalla terapia manuale all’esercizio attivo”.
Eventi 2016
Nome: Horse House – Room & Breakfast
Settore di attività: Turismo
Titolare: Sara Negherbon
Web: www.horsehousedolomiti.it
“Abbiamo iniziato questa attività un po’ intimoriti, dato
che non avevamo nessuna esperienza nel settore, ma
siamo molto soddisfatti del lavoro finora svolto.
è molto interessante conoscere persone nuove, con diverse culture e modi di pensare. è un lavoro che porta
tante gratificazioni, ma che richiede anche molta disponibilità: a mio avviso infatti chi sceglie di passare le vacanze
in un piccolo B&B si aspetta prima di tutto un ambiente
amichevole e accogliente.
Essendo la nostra una piccola realtà con solamente tre
stanze, riusciamo ad instaurare un bel rapporto con tutti
i nostri ospiti che in alcuni casi sono diventati clienti affezionati e sono passati a trovarci altre volte.
Ammirano ed invidiano i bellissimi paesaggi che il nostro
territorio offre e ne apprezzano la tranquillità. Gradiscono
moltissimo la visita al Canyon del Parco Fluviale Novella,
la passeggiata nella roccia per l’eremo di San Romedio e
la nuova iniziativa che permette di affittare le biciclette in
loco. Restano inoltre piacevolmente colpiti da come vengano rispettate le opere e le attrezzature pubbliche,
come il nuovo parco giochi e la passeggiata AlMeleto”.
Nome: Lattoniere Lorenzoni Sandro
Settore di attività: Lattoneria e lavorazioni in lamiera
Titolare: Lorenzoni Sandro
“Nonostante il momento difficile per l’edilizia, il settore
della lattoneria per il quale si richiede grande manualità e
specializzazione, consente ancora margini di crescita.
Dopo una lunga esperienza da dipendente che mi ha
fatto crescere molto sotto il profilo professionale mi sono
sentito pronto per iniziare una mia attività capace di offrire una ampia gamma di servizi dalla piccola manutenzione fino alla realizzazione di grandi coperture”
Nome: O.M. Martini Roberto
Settore di attività:Lavorazioni meccaniche di precisioneTitolare: Martini Roberto
Nome: NonSoloMele Agritur
Settore di attività: Turismo
Titolare: Dominici Silvano
Web:www.agriturnonsolomele.com
“Solo dopo quasi un anno di attività mi rendo conto di
quali potenzialità abbia il nostro Territorio dal punto di vista turistico. I nostri ospiti rimangono affascinati dai paesaggi, dalle bellezze naturalistiche, dal patrimonio storico
della Val di Non…le opportunità vanno colte!”.
“Il trasferimento nella nuova sede nella zona produttiva di
Romallo ha significato per noi finalmente maggior comfort
lavorativo e un deciso aumento nella capacità produttiva
anche grazie all’acquisto di ulteriori macchinari di lavorazione ed all’assunzione di un nuovo collaboratore oltre a
quello già presente in azienda. Al momento il mercato
sembra decisamente positivo per noi e non nascondo la
mia intenzione di far ulteriormente crescere l’azienda.
Produrre pezzi per aziende che esportano all’estero e
che quindi si confrontano con mercati in crescita oggi è
una garanzia e consente di lavorare con tranquillità”.
ROMALLO
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2016
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Eventi 2016
NUOVO COMUNE DI NOVELLA
Cosa è accaduto, cosa accadrà?
I 5 comuni dell’ambito hanno deciso di condividere sui
5 bollettini istituzionali il presente documento, contenente le linee guida e le scelte propedeutiche alla prossima fusione.
sia pressoché impercettibile, ogni comune ha nominato
un’apposita commissione, con il compito di lavorare e
collaborare con quelle degli altri comuni per vigilare e
affrontare le tematiche relative al processo di Fusione.
L’evento che nel corso del 2016 ha di certo segnato un
passo importante nella lunga storia dei nostri comuni, e
pure per la futura storia del nascituro Comune di Novella, è senza dubbio il referendum del 22 maggio scorso.
Il referendum costituisce uno strumento di democrazia
e di partecipazione diretta da parte dei cittadini alla vita
amministrativa, e così è stato. Sono stati infatti i cittadini dei comuni di Cagnò, Revò, Romallo,
Cloz e Brez ad esprimersi circa il progetto di
fusione proposto dai cinque consigli comunali indicando chiaramente la strada da percorrere, quella della fusione. L’affluenza alle
urne è stata buona, compresa tra il 55,84%
e il 64,45% degli aventi diritto al voto con un
risultato netto a favore della fusione: Cagnò
76,82%, Revò 58,52%, Romallo 67,34%
Cloz 61,89% e Brez 54,43%.
Non si tratta di scelte politiche, che dovranno essere,
ovviamente, di competenza del futuro Consiglio e della
futura Giunta del comune di Novella ma strumenti atti a
dare operatività, evitando disservizi per i cittadini nella
fase di avvio.
Superata così la prima fase della strada verso la costituzione ufficiale del nuovo Comune
di Novella, un nome che parla di territorio e di
risorse comuni, è ora di pensare al futuro,
non troppo lontano. Il 1° gennaio 2020 infatti il nuovo comune prenderà vita, guidato da
un commissario che lo traghetterà, fino alle
prime elezioni che avranno luogo nel mese di
maggio. Nel frattempo i mandati delle attuali
amministrazioni proseguiranno regolarmente fino al
31.12.2019. La data di nascita di Novella è stata fissata
per il 2020 proprio per permettere alle attuali amministrazioni di portare a termine i propri progetti e programmi
elettorali, ma anche al fine di prepararci a tale evento
adottando tutte le misure necessarie.
Come approvato in sede di consiglio il primo mandato
amministrativo garantirà la rappresentanza all’interno
della Giunta Comunale di almeno un rappresentante per
ognuno degli attuali comuni. La Giunta sarà costituita dal
sindaco e da 4(+1) assessori, mentre seduti attorno al
tavolo del Consiglio vi saranno 18 amministratori.
Proprio perché non vogliamo arrivare impreparati a
questo importante appuntamento e perché desideriamo che il passaggio dall’attuale assetto a quello futuro
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ROMALLO
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2016
Si evidenziano di seguito gli argomenti affrontati e da
affrontare durante il processo di fusione:
PROGETTO DI FUSIONE
La Regione ha concesso ai Comuni interessati dal processo di fusione un contributo straordinario per il sostegno dei costi conseguenti, fra i quali la stesura del “Progetto di Fusione”.
Detto progetto sarà gestito dal Consorzio dei Comuni
Trentini, che provvederà alla riorganizzazione degli Uffici
e all’assegno agli stessi del personale in base alle risorse a disposizione.
A tale scopo a breve verrà approvato dalla Provincia Autonoma di Trento un “Protocollo d’Intesa” nel quale sarà
prevista l’indizione di una gara unica su tutto il territorio
provinciale per l’acquisto degli applicativi mancanti.
Nel protocollo sarà prevista anche la possibilità per i
Comuni interessati alla fusione di accedere ad incentivi
Eventi 2016
per la copertura dei costi per l’acquisto delle nuove dotazioni applicative.
USI CIVICI - PATRIMONIO FORESTALE E IMPIEGO
DEL PERSONALE ADDETTO
COORDINAMENTO DEI SERVIZI
La gestione dei beni gravati da uso civico nel nuovo
Comune di Novella potrà essere effettuata in vari modi:
• gestione congiunta con gli altri beni patrimoniali e
demaniali, assegnando le rispettive risorse all’ente
centrale (Comune di Novella);
• prevedere nel bilancio di previsione del nuovo Comune di Novella la gestione separata delle risorse
provenienti dai beni gravati da uso civico e ripartire
le stesse fra i singoli Comuni in base al territorio di
provenienza;
• creare sul territorio una o più Associazioni (ASUC) per
la gestione separata dei beni gravati dall’uso civico.
Di recente, su iniziativa dei cinque Comuni, è stato dato
mandato al Comune di Brez di gestire l’affido del Servizio
di Tesoreria per il periodo 1.01.2017 - 31.12.2019 nei
singoli Comuni di Cagnò - Revò - Romallo - Cloz e Brez,
e per il periodo dal 1.01.2020 – 31.12.2021 nel nuovo
Comune di Novella. La gara per l’affido del Servizio sarà
esperita dal Comune di Brez entro il 31.12.2016.
Inoltre, sempre su mandato di tutte le amministrazioni,
il Comune di Brez è stato anche incaricato alla verifica
dei supporti informatici (software e hardware), per accertarne la compatibilità e la possibilità di utilizzo congiunto a partire dall’1.01.2020. La verifica verrà effettuata in collaborazione con i tecnici che metterà a
disposizione il Consorzio dei Comuni Trentini in sede di
attivazione del “Progetto di Fusione”.
È stata messa in agenda inoltre l’iscrizione del nuovo
Comune presso: Enti assicurativi, Enti previdenziali,
Agenzia delle Entrate, Tribunale, ecc.
URBANISTICA ED EDILIZIA PUBBLICA E PRIVATA
La tematica riveste notevole importanza e va affrontata prima che il nuovo Comune di Novella sia formalmente attivo (1.01.2020), per evitare ad esempio che
nel campo dell’urbanistica il nuovo Comune per anni
sia privo di norme e regolamenti applicabili su tutto il
territorio, con il conseguente obbligo di continuare ad
applicare le vecchie norme in ogni ambito di riferimento (Comune).
Le riflessioni preliminari devono soffermarsi su: regolamento edilizio, norme di attuazione, pianificazione delle strutture e sovrastrutture, dislocazione dei servizi,
aree produttive, commerciali e territorio.
I singoli Comuni dovranno, sempre preliminarmente,
pronunciarsi anche in ordine alla richiesta di rivisitazione dei Piani Regolatori Generali, per adottare strategie
comuni e condivisibili. Particolare attenzione dovrà essere riservata alle richieste di inedificabilità dei suoli
(cancellazione IMIS), in quanto l’area che farà riferimento al nuovo Comune di Novella potrebbe trovarsi
priva di zone capaci di assorbire le richieste future, sia
relative all’edilizia residenziale, sia quelle relative ad insediamenti produttivi e commerciali.
Le proposte ed i documenti finali potranno essere così
rimessi agli Organi del nuovo Comune di Novella non
appena in carica, che nel breve periodo, adottando i
correttivi che riterrà opportuni, provvederà a renderli
operativi, mediante adozione formale.
Grande attenzione meritano anche la futura gestione e
il controllo del patrimonio boschivo, che per i Comuni
attuali è dislocato nelle Province di Trento e Bolzano.
Il Servizio di Custodia Forestale in Provincia di Trento è
garantito dai Custodi forestali che di recente sono diventati a tutti gli effetti dipendenti in parte del Comune
di Brez ed in parte del Comune di Revò. Gli stessi sono
però coordinati dalle Stazioni forestali di Fondo e Rumo.
Per questo è opportuno che il legislatore intervenga per
assegnare il coordinamento ad un’unica struttura, altrimenti il nuovo Comune di Novella dovrà ricercare soluzioni che ammettano un coordinamento congiunto.
DISLOCAZIONE DEI SERVIZI
Il tema merita un’attenta riflessione in modo che sul
territorio del nuovo Comune di Novella non vengano
proposte iniziative e progetti similari, che alla fine sarebbero dei doppioni, con sperpero di denaro pubblico. I Servizi come la piscina, il campo sportivo, le aree
attrezzate ed servizi, devono essere oggetto di una
proposta sovraccomunale condivisa e strutturata in
modo tale da garantire costi sostenibili in relazione al
bacino di utenza.
Le dichiarazioni di interesse sovraccomunale del parco acquatico di Revò, rese di recente dai Comuni interessati, potrebbero essere la metodologia da seguire
anche per altri servizi.
SERVIZI SCOLASTICI
I Comuni di Brez e di Cloz hanno approvato specifica
Convenzione per la gestione dei Servizi relativi alla
Scuola dell’Infanzia ed alla Scuola Primaria, nella quale appare iscritta la volontà di riservare ad ogni Comune almeno un Servizio.
I Comuni di Revò, Romallo e Cagnò hanno organizzato
i Servizi scolastici a livello sovraccomunale, e le attività
vengono svolte presso le strutture di Revò. Nel
ROMALLO
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2016
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Eventi 2016
medesimo Comune è presente la Scuola Media a
livello sovracomunale.
Presso il Comune di Cagnò è attivo il Servizio di Asilo
Nido.
Il Comune di Brez sta realizzando la nuova sede per il
Servizio di Tagesmutter, che dovrà essere complementare al Servizio di Asilo Nido esistente presso il
Comune di Cagnò con una verifica in ordine alla reale
capacità dei servizi esistenti di assorbire tutte le richieste di ambito.
STATUTO COMUNALE
I documenti in vigore presso i singoli Comuni richiedono una rilettura per il trasporto nel nuovo Statuto del
Comune di Novella, dei contenuti storici e delle specificità dei Comuni fusi. La compilazione del nuovo Statuto, pur non essendo urgente, appare strategica per
dotare il nuovo Comune delle linee guida che lo caratterizzeranno.
Le cinque commissioni comunali
Marco Fondriest
IL COMUNE DI ROMALLO PREMIATO
AL CONCORSO “COMUNI FIORITI 2016”
Nel corso del 2016 l’Amministrazione di Romallo ha
voluto iscrivere il nostro paese al concorso “COMUNI
FIORITI” – edizione 2016.
L’iniziativa, di marketing turistico ambientale, è in corso
da molti decenni in tutta Europa e vede coinvolti oltre
25.000 città, paesi e villaggi di tutto il continente.
In Italia il concorso è organizzato da Asproflor (Associazione Produttori Florovivaisti d’Italia), ed è stato promosso a livello nazionale dal 2007. Nel 2016 ha visto coinvolte ben 135 pubbliche amministrazioni.
La partecipazione all’iniziativa, oltre che stimolare l’abbellimento del nostro paese, data la natura competitiva
del concorso, ed avere ricadute turistiche e sulla qualità
della vita stessa, permette di vedere riconosciuto l’impegno di tutte le persone, enti ed associazioni coinvolti. La
premiazione (quest’anno svoltasi il 12 e 13 novembre alla
fiera interna zone dell’EIMA a Bologna) attribuisce un
punteggio con dei “fiori”.
A Romallo quest’anno è stato assegnato “1 Fiore” nonché la possibilità di fregiarsi della prestigiosa targa di
“Comune Fiorito 2016”.
Altri comuni della nostra
valle e delle vallate limitrofe
che hanno partecipato
sono Campodenno ed Ossanna, anch’essi premiati
per il lavoro svolto e l’impegno profuso per l’abbellimento del loro paese.
Ad uno sguardo poco attento potrebbe sembrare
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ROMALLO
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2016
un’iniziativa fine a se stessa, ma è invece volutamente
mirata a dare maggiore risalto turistico a Romallo anche
in sede nazionale; i risultati del concorso e la mappa con
indicazione dei comuni partecipanti a livello nazionale
sono riportati su di una pubblicazione turistica dal nome
“Guida ai Comuni Fioriti d’Italia” e ben segnalati anche
alle testate giornalistiche nazionali del settore.
Per il 2017 è nostra ferma intenzione iscrivere nuovamente Romallo al concorso, motivo in più per proseguire la strada finora intrapresa ed addirittura migliorare,
anche perché la premiazione 2017 verrà fatta l’11 e 12
novembre alla cittadina di Spello, da noi ben conosciuta
grazie al “gemellaggio” tra i nostri rispettivi Circoli Pensionati.
Ricordiamo inoltre che è possibile partecipare all’iniziativa “Comune Fiorito” anche come privato cittadino e di
vedersi riconosciuto un premio sia in prodotti per il giardinaggio offerti da note case vivaistiche, che un posto in
prima fila su ben note riviste turistiche nazionali!!!
www.comunifioriti.com
Curiosità
4 PASSI IN COMPAGNIA
Una ventina di persone, residenti nei Comuni di Brez, di
Cloz, di Revò e di Romallo, hanno aderito all’iniziativa
“4 passi in compagnia”, attività motoria proposta e
organizzata dalla Comunità di Valle e avviata con la
collaborazione del Punto Lettura di Cloz. Le camminate
si sono svolte da giugno ad agosto, due ore in
settimana,
suddivise
in
due
giorni,
con
l’accompagnamento di un istruttore qualificato, Matteo
Lorenzoni della Cooperativa SAD.
In piccole, ripetute e comode tappe è stato esplorato il
territorio da Brez a Revò. Sono state, altresì, effettuate
due uscite congiunte con altri gruppi della Valle, una a
fine luglio al lago di Tret, l’altra finale al lago di Tovel.
Quest’ultima si è conclusa con il pranzo collettivo.
Quello che segue è il racconto dell’esperienza fatta
pervenire al Punto lettura da due signore entusiaste e
soddisfatte per questa bella iniziativa. “Quando ci siamo iscritte ci siamo sentite bene, contente di buttarci in
un altra esperienza, un’esperienza di gruppo.
Ogni persona ci ha fatto vivere sensazioni, simpatia ed
empatia, affetto, gioia.
In poco tempo sono nati o si sono consolidati legami
affettivi; spuntini, messaggini, squilli per dire “ci sono, ti
penso, non sei solo”.
Nessuno di noi è immune da questo, sia nel rapporto
individuale che nel gruppo.
É proprio questo il bello ed è ancora più bello credere
che sia possibile tornare a guardare la vita con nuovi
occhi, con il sorriso aperto e con il cuore pieno di dignità e stima per sé.
É nella ricerca di sentieri inesplorati che possiamo trovare nuove possibilità.
Camminando si apprende la vita, camminando si conoscono gli individui, camminando si sanano le ferite del
giorno prima. Camminare guardando un fiore, ascoltando una voce, seguendo le orme di altri passi”
Amiamo stare in gruppo e ci piace lo scambio, spostare lo sguardo a 360 gradi, metterci in relazione con persone diverse, destreggiarci fra emozioni e sentimenti.
Questo è il racconto della nostra esperienza, ancora da
portare avanti, modificare, migliorare, un’esperienza
positiva, un’esperienza da vivere.
Ogni persona che abbiamo incontrato con il suo modo
di fare, di muoversi, con il suo particolare linguaggio ha
svegliato qualcosa di lontano, ma anche di molto vicino,
a volte dimenticato, lasciato da parte.
Un abbraccio a tutti quelli che hanno passeggiato con
noi, un benvenuto a chi lo vorrà fare nel futuro, un grazie a tutti coloro che hanno reso possibile la concretizzazione del progetto.
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2016
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Curiosità
IL GROPPELLO SI VESTE “DALLE FESTE”
Uno stile classico, un’etichetta elegante, coerente con i
canoni del mondo del vino, con un tocco di rosso e tanta manualità.
Presentato il 19 Marzo, in occasione della festa del papà,
il nuovo nato della Cantina LasteRosse, il Groppello di
Revò metodo classico.
L’idea è nata semplicemente da una chiacchierata tra
amici, seduti ad un tavolo, riflettendo sull’importanza
dell’acidità per produrre spumante.
Durante la vendemmia 2012 parte della produzione di
Groppello viene vinificata in bianco, cioè la fermentazione
avviene senza le bucce.
Da questo vino si ottiene la base destinata alla spumantizzazione attraverso il metodo classico (o metodo champenoise) un processo che consiste nell’indurre la rifermentazione in bottiglia dei vini attraverso l’introduzione di
zucchero e lieviti selezionati.
La scelta aziendale è stata di affinare il vino sui lieviti per
almeno 36 mesi, per cui la prima bottiglia proveniente
dall’annata 2012, è entrata in commercio nell’anno 2016.
Battezzato LasteRosse metodo classico, trattasi di un
vino spumante di qualità, a denominazione Brut, color
giallo paglierino. In bocca ci sono sentori evidenti di frutta
secca e la bollicina risulta fine e persistente. E’ consigliato con i salumi nostrani ma trova abbinamenti anche a
tutto pasto in quanto è uno spumante che pulisce la
bocca tra una portata e l’altra.
A Marzo 2017 sarà disponibile la prossima annata presso la Cantina LasteRosse via 4 novembre 33-38028 Romallo (TN) – Val di Non.
fam. Pancheri
I NOSTRI GIOVANI ALL’ESTERO:
L’ESPERIENZA DI MARTINA PANCHERI
Dove ti trovi?
Sto frequentando il quarto anno di suola superiore in
Germania, a Berlino.
Dove vivi?
Vivo presso una famiglia ospitante, composta dai
“Gasteltern”, i miei genitori ospitanti, ed un “Gastbruder”
di nove anni, in un appartamento nel quartiere di
Marzahn.
Cosa fai in Germania?
Ho deciso di frequentare l’anno all’ estero in Germania
per imparare il tedesco vivendo e interagendo con le
persone del posto. Di conseguenza sto conoscendo
molto la cultura e la storia tedesca e sto sperimentando
un diverso stile di vita.
Frequentando il liceo tedesco, “Gymnasium”, seguo le
22
ROMALLO
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2016
lezioni e vengo valutata come una normale studentessa
tedesca e sto avendo modo di confrontare il sistema
scolastico italiano con quello tedesco.
Due volte in settimana frequento inoltre un corso di tedesco nel pomeriggio. E´ organizzato dall’associazione
con cui sono venuta in Germania e indirizzato agli
“Exchange students” che vivono a Berlino. E’ un’ottima
occasione per migliorare la lingua, ma soprattutto per
conoscere studenti provenienti da altri paesi e confrontarsi sull’esperienza che stiamo vivendo.
Quanto ti fermerai?
Rimango in Germania per l’anno scolastico 2016-2017.
Sono arrivata ad inizio settembre e restero` fino al termine della scuola, quindi fine luglio.
Come ti trovi?
Devo ammettere di essere stata anche troppo fortunata.
Curiosità
La mia famiglia ospitante e´ veramente disponibile e
comprensiva, andiamo d’accordo e fin dal primo momento e´ stato facile parlare apertamente di vari argo-
menti nonostante le difficoltà con la lingua. Hanno già
ospitato altri studenti di varie nazionalità prima di me e
questo si riflette sul loro modo di approcciarsi: oltre che
la mia “temporanea famiglia” sono dei veri e propri insegnanti, infatti quando parliamo mi fanno notare gli
errori grammaticali che commetto e mi insegnano nuovi vocaboli. Il loro contributo e´ per questo molto utile.
Il rapporto con la famiglia ospitante e´ fondamentale in
questa esperienza e per questo e´importante riuscire a
capirsi e sentirsi a proprio agio, altrimenti quello che
dovrebbe costituire un aiuto diventa un ostacolo.
Se dovessi ritornare a casa ora so che la mia Gastfamilie già mi mancherebbe.
Mi trovo molto bene anche con le persone che ho conosciuto, i miei compagni a scuola ma anche gli altri
studenti italiani che vivono qui. Stiamo tutti vivendo la
stessa esperienza e per questo e´ bello potersi incontrare e confrontare.
Progetti per il futuro?
Spero di riuscire a raggiungere lo scopo che mi ero posta prima della partenza e quindi imparare bene il tedesco. Ho la speranza che sara´ un vantaggio in futuro,
sia per quanto riguarda la scelta universitaria che poi
nel mondo del lavoro.
Penso porterò a casa molto dopo quest’ anno, sia per
quanto riguarda la lingua ma anche a livello culturale e
di maturazione.
Cosa ti piace di più della Germania?
Berlino mi piace molto, c’e´una bella atmosfera internazionale ed e´ un centro culturale molto importante anche dal punto di vista storico.
E´ molto organizzata soprattutto per quanto riguarda i
trasporti pubblici, non esistono i ritardi e muoversi
e´piuttosto semplice.
Ci sono molte cose da visitare e molti luoghi caratteristici e per questo si sa sempre cosa fare.
Mi è piaciuta molto la mentalità´ aperta delle persone
che ho conosciuto, la loro accoglienza e ospitalità.
Cosa ti manca di più del tuo paese?
Al di là del cibo italiano e delle “groste” di polenta della
nonna, mi mancano la famiglia, gli amici, la bellezza e
varietà del nostro territorio.
Sono comunque cose che ritroverò al mio ritorno e per
questo vivo al massimo quest’ esperienza, anche se il
tempo sta scorrendo troppo in fretta.
ROMALLO
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Curiosità
ESPERIENZA ERASMUS DI SABRA CLAUSER
Ebbene si, dopo la mia esperienza irlandese del 2014 e il
mio innamoramento folle per la scoperta del mondo e soprattutto per l’ERASMUS, ho deciso di partire per una
nuova avventura e di affrontare la spaventosa burocrazia
dell’ERASMUS una seconda volta. A maggio 2016 ho
quindi caricato me stessa e due enormi valige su un
Flixbus direzione Lione, in Francia, dove sarei rimasta per
svolgere un tirocino post-lauream di sei “lunghi” mesi,
senza la minima idea di che cosa significasse parlare,
ascoltare o leggere il francese. Scelta coraggiosa? Direi di
no, direi più che altro una una buona dose di incoscienza
e sopravvalutazione delle mie capacità. Bisogna dire comunque che il mio tirocinio aveva come lingua veicolare
l’inglese e questo era un buon inizio; l’ho infatti svolto
all’interno del Centre de Recherche en Neurociences de
Lyon, un laboratorio che si occupa di studiare il cervello e
le sue patologie associate, dove i miei colleghi venivano
non solo dalla Francia e dall’Italia, ma anche dalla Spagna, Germania, America, Romania, Brasile, Australia e chi
più ne ha più ne metta, e quasi tutti non sapevano una
mezza parola di francese. Ma al di là di questo, restava
comunque il problema di cercare casa e di crearsi una vita
sociale in una lingua che per me era quasi sconosciuta.
Per trovare casa ci ho messo quasi un mese, incredibilmente la burocrazia francese è peggiore di quella italiana!
Per avere una casa ti serve un conto in banca, ma per
aprire un conto in banca ti serve una casa! Per cercare
una casa ti serve un telefono e una SIM francese, ma per
avere una SIM che non ti costi un occhio della testa ti
serve un conto in banca che non hai perché non hai una
casa che non riesci a trovare perché non hai un numero
francese. E io sono stata fortunata che almeno avevo un
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ROMALLO
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impiego e un contratto! Perché senza di quello è ancora
più difficile uscire da questo magnifico circolo infinito di
burocrazia francese. Fortunatamente in questo mese di
disperata ricerca ho buttato le basi di quella che sarebbe
stata la mia vita sociale lionese, sono stata ospitata in tre
case diverse senza la minima idea di cosa significasse
dormire su un letto comodo, avere un paio di chiavi con
cui andare e venire quando volevo o un armadio dove
appoggiare le mie cose, o semplicemente avere la mia
privacy. Ma due su quelle tre case sono poi diventate anche un po’ casa mia, perché all’interno ci ho trovato delle
persone che hanno fatto la storia dei miei sei mesi a Lione, perciò devo solo ringraziare il fatto di aver faticato così
tanto a trovare un appartamento. E devo anche ringraziare il fatto che quelle persone avessero tutte, o quasi tutte,
già fatto esperienze all’estero e che quindi avessero una
mentalità molto aperta, un buon livello di inglese e un
buon livello di pazienza per sopportare il mio scarso livello
di francese e per spronarmi ad impararlo, che alla fine l’ho
poi quasi imparato.
La casa che ho trovato è stata un gran colpo di fortuna,
sicuramente non per il prezzo, quello no, anche perché in
Francia i prezzi in generale sono molto più alti rispetto a
quelli italiani, ma piuttosto per la posizione e soprattutto
per i miei coinquilini. Vivevo in pieno centro, affacciata su
una delle piazze principali di Lione, Place de la Republique, dove soprattutto il fine settimana se ti affacciavi alla
finestra ci potevi vedere il mondo camminare la sotto, ci
passavano parate e ci ballavano e suonavano bravissimi
artisti. Per non parlare dell’immancabile gruppo di gente
che ogni martedì sera, pioggia o sereno che fosse, riempiva le nostre stanze di musica folk francese ritrovandosi
in piazza a ballare il walzer e lo swing. I miei coinquilini
erano un ragazzo francese e un ragazzo australiano, due
caratteri completamente diversi che però assieme a me
sono riusciti a creare una delle famiglie più belle che io
abbia mai avuto l’onore di avere. Insieme abbiamo ascoltato molta musica, abbiamo dato un tetto ed un divano
ad un numero non ben definito di persone che ne avevano bisogno, abbiamo ballato, abbiamo riso e parlato molto delle differenze culturali tra di noi, abbiamo cucinato
l’uno per l’altro, ognuno con il proprio stile e le proprie ricette più o meno tipiche. Ecco, se c’è una cosa di cui mi
pento al mio ritorno, è di non essere riuscita a fargli credere e capire, in sei mesi, che la Carbonara va fatta con
pancetta e uova, non con prosciutto e panna che tanto le
uova non servono.
Curiosità
La città poi credo sia una delle più belle e vive città d’Europa, nonostante sia davvero molto grande, è molto facile
orientarcisi e i trasporti funzionano davvero benissimo. Il
centro, chiamato “ La Presqu’ile”, o La Penisola in italiano,
si estende dalla zona bohémien della città a nord alla zona
moderna a sud ed è contornata a destra ed a sinistra da
due fiumi lungo i quali si estendono lunghe passeggiate e
verdi sponde alberate e dove si possono trovare le famose Péniche, delle barche adibite a bar o locali che la sera
e al tramonto si riempiono di giovani e famiglie. D’estate la
città esplode e rinasce con una lunga serie di eventi musicali e artistici all’aperto, in ogni parco e piazza, che diventano il ritrovo non solo di giovani alla ricerca di un po’
di divertimento, ma anche di molti adulti con bambini che
si mescolano tra di loro per ascoltare buona musica e
magari bersi una birretta in compagnia. Camminando tra
quelle strade tipicamente francesi, dove spesso dietro un
angolo ci si trova un mercato di cose usate o di frutta e
verdura, si può respirare la vera cultura francese ma anche un mix di altre culture che hanno fatto di Lione la
propria casa, regalandole semplicemente un pizzico di
multiculturalità e particolarità in più.
Devo dire poi che sono capitata in Francia in un periodo
storico non troppo facile per i francesi, in un momento
dove il semplice trovarsi in un festival pieno di gente o in
una metro improvvisamente ferma ti risveglia una paura
irrazionale che non pensavi nemmeno di poter avere, la
paura che potresti finirci tu questa volta su un giornale
internazionale che parla dell’ennesimo attacco terroristico. E’ una paura con la quale cominci a convivere ogni
giorno e della quale ti abitui a poco a poco; diventa infatti
normale il fatto che se entri in qualsiasi locale ti controllano borse, tasche e persino il portafoglio se vogliono, o se
vuoi andare a vedere gli Europei assieme a tutti in piazza
devi fare più di mezz’ora di coda al
metal detector, o se vuoi andare in
piscina non puoi portare una normale forchetta e ci troverai la security dopo gli spogliatoi che di nuovo
ti controlla la borsa e controlla che
tu abbia già indossato il costume e
nient’altro in modo da non avere
niente di pericoloso addosso. Tutto
diventa “normale” fino a quando
non torni a casa la sera del 14 luglio, la festa nazionale francese,
dopo aver guardato i fuochi in riva al
fiume come quasi ogni persona in
Francia fa quella sera, e scopri che
in un’altra città, non lontana dalla
tua, delle persone che stavano facendo la stessa cosa
che stavi facendo tu ma in una città diversa, sono morte
a causa di un uomo ed un camion. E così ti rendi conto
ancora di più di quanto terribile e reale sia quella situazione di terrore e come potevi esserci tu tra quelle persone,
ma invece hai avuto la fortuna di essere rimasta a Lione e
di aver posticipato il tuo viaggio per Nizza al giorno dopo
il 14 luglio perché alla fine volevi vedere i fuochi della basilica di Lione e non lungo il mare. A Nizza ci sono andata lo
stesso, alla fine due giorni dopo, e mentre tra le vie della
città la gente cercava di riappropriarsi della propria vita,
lungo quella passerella in riva al mare il silenzio e la commozione erano le uniche cose che si sentivano.
La Francia insomma è stata un’altra esperienza varia, bellissima ed importante della mia vita; che ha lasciato il segno, decisamente diversa dal primo ERASMUS, ma altrettanto emozionante. Sarebbero tante le cose da dire
rispetto a questa esperienza e in questo articolo ho provato a riassumere al minimo quello che sento quando ci
penso. Ho imparato tantissime cose e conosciuto persone magnifiche che mi aspettano ancora lì e che non vedo
l’ora di rivedere e ho imparato che la Francia e i francesi
non sono per nulla così ostili e antipatici come noi italiani
spesso crediamo, ma che sono invece un popolo molto
vivo, orgoglioso, gentile e forte. Basta mettere un piede
fuori dal proprio recinto e viaggiare per capire quanto c’è
da scoprire e da imparare da ogni persona e da ogni posto là fuori, quante cose belle ti aspettano e quanto siano
altrettanto belle le cose che ti aspettano a casa. Perché
alla fine è così, almeno per me, posso partire per mille
avventure e inventarmene mille di altre, ma non c’è nessun posto come casa mia.
Sabra Clauser
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Approfondimenti
PADRE ETTORE ZENTILE
E LA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
ROMALLO 1945 – ULTIMI LAMPI DI GUERRA
VISTA DA UN POPO DI 10 ANNI
Su un vecchio quaderno della classe quarta
elementare, che mamma Faustina ha gelosamente
conservato, trovo due “pezzi” (li chiamo così) che
forse possono incuriosire i benevoli lettori di Romallo.
Rievoco fatti di un passato ormai lontano, ma ancora
presenti nella memoria di molti di noi…
dell’Alpenvorland). Mio fratello Mario (classe 1926)
aveva ricevuto la lettera precetto con l’ordine di
presentarsi al Comando militare tedesco di Bolzano,
per essere arruolato nella Wehrmacht.
Invece di presentarsi Mario scappò dalla Val di Non
e, dopo varie peripezie, raggiunse la Valsugana e da
Strigno salì il Passo Broccon, dove aderì alla
Resistenza Partigiana.
Due righe per inquadrare le circostanze degli scritti:
LETTERA AL FRATELLO MARIO
Dopo l’armistizio del settembre del 1943 il Trentino era
stato annesso dai nazisti al Reich Hitleriano (territorio
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Ecco il contesto della mia lettera che gli scrissi, ma
sul quaderno di scuola.. da Romallo: 24 febbraio
1945, sotto la sorveglianza del Maestro Bezzi.
Approfondimenti
LA PREGHIERA ED IL CANTO ALLA MADONNA
DI FATIMA
Durante il periodo della guerra e specialmente nel
mese di maggio, alla sera, in Chiesa si recitava il
Rosario. Alla fine delle litanie (in latino!) si pregava
Regina Pacis (Regina della Pace) ora pro nobis.
Ed infine il parroco don Luigi Borghesi intonava questo
canto alla Madonna di Fatima:
Quanta luce da Fatima spandi – o Madonna sul Mondo
sconvolto
E se Pace a Gesù non domandi – di noi figli, di noi che
sarà (bis)
A Te dunque leviamo gementi – questo grido di
angoscia e di fede
Pace, pace a tutte le genti – o Regina di Pace e d’Amor
(bis)
E’ bello rievocare questo canto mentre tra
poco celebreremo il Centenario dell’apparizione
della Madonna di Fatima (1917).
UN MITRAGLIAMENTO IN PAESE
Nel luglio 1945 mi recavo a piedi a Cloz da
Padre Umberto Rizzi, missionario scalabriniano per gli emigrati, fratello della Maria del
Zani Magra.
Padre Umberto mi dava lezione di italiano
(analisi grammaticale e logica) perché
avevo deciso di entrare nel seminario
scalabriniano di Bassano del Grappa.
Andando a Cloz portavo con me il vecchio
quaderno (quella della lettera a mio fratello)
che aveva ancora alcune pagine bianche.
Padre Umberto mi accolse nella sua stanza
e mi disse: “Scrivi un tema!”. Col maestro
Bezzi ero abituato che ci fissava lui ogni
volta l’argomento del tema ed allora chiesi
a Padre Umberto: “Su che argomento?”.. e
lui, secco, secco: “Scrivi chel che vues ti…”
E mi lasciò solo soletto nella stanza. Un po’
disorientato mi misi la testa tra le mani e poi
scrissi quello che ricordavo: “Un Mitragliamento in paese” ...
Cari lettori… ”ET HAEC OLIM MEMINISSE
IUVABIT!”..UN GIORNO FARà BENE
RICORDARE ANCHE QUESTI FATTI. COSì
DIREBBERO I NOSTRI ANTENATI..
ANAUNI LADINI, COME SAGGIAMENTE
CI INSEGNA LA NOSTRA CARA Caterina
Dominici.
Cordialmente a tutti i Romallesi,
Padre Ettore Zentile
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Approfondimenti
IMPRESSIONI DI UN EMIGRANTE:
I RICORDI DI GUERRA DI MARIA ROSA BERTOLDI
Quest’anno il nostro notiziario ospita un bell’articoletto
scritto dalla compaesana Maria Rosa Bertoldi nata nel
1940, che nel 1962 lasciò il paese di Romallo per la
vicina Trento con il papà Giovanni, la mamma Elisa Albertini ed i fratelli Santino e Federico. Maria Rosa ha
scritto l’articolo con il cuore di chi ha lasciato la terra
natia e ne conserva gelosamente ogni ricordo, ogni
profumo, ogni espressione della gente.
Spesso chi ha lasciato il nostro paese è molto più legato alle tradizioni e custodisce gelosamente molti ricordi di ciò che fu. L’amica Maria Rosa ci lascia anche
una bellissima e benaugurante poesia.
Prigionia di Giovanni Bertoldi
L’otto settembre 1943, a seguito dell’armistizio, nella
Caserma di Bressanone i soldati, tra cui mio padre
Giovanni Bertoldi, furono arrestati e poi deportati in
Germania, in un campo di concentramento, dove furono adibiti a lavori vari. Successivamente alcuni, fra cui
mio padre, vennero trasferiti nel campo di concentramento di Memel in Prussia, ora Klapieda (Lituania). Qui
la vita fu veramente dura: freddo, fame ed isolamento.
Nell’ottobre del 1944 il Campo di Concentramento e la
popolazione di Memel furono evacuati prima dell’arrivo
dell’Armata Rossa. Mio padre e gli altri soldati cercarono di raggiungere la Germania attraversando il Mar
Baltico parzialmente ghiacciato. Molti abitanti in fuga
portavano con sé carri su cui erano ammassati tutti i
loro beni, spesso il peso rompeva il ghiaccio sottile e
carri e perone venivano inghiottiti dalle gelide acque. I
prigionieri sopravvissuti arrivarono in Germania e dopo
mesi anche mio padre, ormai dato per disperso, riuscì
a tornare a casa.
Tutto il paese di Romallo gli andò incontro e suonarono anche le campane per salutare l’ultimo prigioniero
tornato dai suoi cari. Mio padre non parlò mai della
sua prigionia. Molti anni dopo, nel 1990, un anziano
ma lucido abitante del mio quartiere di Trento mi rivelò
di essere stato prigioniero con mio padre nel campo di
Memel. Mi restituì così un pezzo di storia drammatico
e doloroso, ma necessario per capire i lunghi anni di
silenzio di mio padre.
L’attacco aereo su casa Clauser
(Vianesi) – Bertoldi
Aprile 1945. A Romallo era già primavera inoltrata e
per le strade del paese si aggiravano soldati tedeschi
e mezzi militari occupavano vie e piazze. Si mormorava che la guerra fosse al termine, si notava infatti un
certo nervosismo tra i soldati tedeschi ed aerei alleati
sfrecciavano sempre più spesso sulle nostre teste.
Ogni tanto suonava la sirena d’allarme che ci faceva
correre e ripararci nelle cantine. Quel giorno di fine
aprile la nonna era venuta a prendere me e mio fratello
Federico per accompagnarci a casa sua a vedere il
vitellino appena nato.
Il compaesano Giovanni Bertoldi
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Arrivati vedemmo un camion militare infilarsi sotto il
portico e rimanervi incastrato. Era un mezzo tedesco
che cercava di nascondersi agli aerei alleati. Appena
saliti in casa il suono lacerante della sirena annunciò
l’arrivo dei bombardieri. Li vedemmo arrivare, non c’era tempo per fuggire, la nonna ci condusse in un an-
Approfondimenti
Casa Clauser (Vianesi) – Bertoldi dopo il bombardamento avvenuto per mano di uno spitfire americano.
Sul lato destro dell’immagine si nota il camion tedesco completamente bruciato che aveva invano tentato
di rifugiarsi all’interno dell’edificio
golo della casa vicino al muro maestro e poi fu l’inferno. Per alcuni secondi la casa mitragliata sembrò
crollare e le fiamme si alzarono altissime. La nonna
cominciò a trascinarci per la casa cercando una via
d’uscita. Dalle scale interne il fuoco avanzava e gli uomini cercavano di spingere su le mucche per salvarle
dal rogo. Trovammo poi un’uscita da una scala esterna che portava in un prato. Qui, adagiato sull’erba, un
soldato ferito invocava la madre e qualcuno lo stava
aiutando, con quella compassione che trascende l’odio e la vendetta. Salimmo di corsa il prato ripido e
trovammo rifugio in una casa. Prima di entrare ci voltammo e vedemmo la casa della nonna ormai avvolta
dalle fiamme. Poco dopo mia madre arrivò con in
braccio il fratellino più piccolo, Santino. Credeva di
averci persi per sempre e ci strinse forte forte piangendo di gioia. Nei giorni successivi partirono gli ultimi camion tedeschi verso il confine, in cerca di salvezza.
Maria Rosa Bertoldi
BON AN 2017
Poesia di Maria Rosa Bertoldi
Se g’è:
‘n us avert
Vergot che cues
Legna al cuert
En puec de amor
Calche orazion
Ci ci s’in va ch’el puedia
tornar
Ci ci torna che ‘el posia
restar
Ci ci ‘n gi n’a che ‘el daia
Ci ci no’n gi n’a che ‘el
zapia
Ci ci zercia che’el giatia
Ci ci muer che ‘el pousia
Ci ci nas che ‘el godia
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Approfondimenti
LE GRANDI MANOVRE MILITARI DEL 1935 IN VAL DI NON
TRA RETORICA DI REGIME E REALE SITUAZIONE SUL CAMPO
Nel 1935, in previsione dello scoppio imminente della
Guerra d’Etiopia, gli alti Comandi del Regio Esercito si
impegnarono in quattro grandi manovre militari
preparatorie, che si svolsero nelle zone di confine orobiche
e carniche, sulla valle del Sannio ed in Val di Non.
La più vasta delle quattro si svolse appunto in Val di
Non, con coinvolgimento delle limitrofe Valli di Sole,
Rendena, Piana Rotaliana, zona di Caldaro ed Appiano.
Fu una Grande Manovra pensata e messa in campo col
coprì di gloria in Montenegro durante la Seconda Guerra Mondiale), la Divisione da montagna Pasubio (Appartenente al Corpo d’Armata di Verona, che fu poi nel
1941 in Russia con il Corpo di Spedizione Italiano in
Russia CSIR), i Comandi Superiori Alpini Tridentino e
Cuneense, con le neo formata Divisione Alpina “Pusteria”, le Divisioni Celeri “Emanuele Filiberto Testa di Ferro” e “Principe Amedeo d’Aosta”, il 4° ed il 7° Reggimento Bersaglieri, un Gruppo di Battaglioni della Milizia
Volontaria Sicurezza Nazionale (Camicie Nere), un battaglione Carri d’Assalto (Che a nominarlo parrebbe un’unità
d’elite, ma in realtà era armato dei poveri carri L6, soprannominati “scatole
di sardine”, macchine che più che da
guerra parevano da gioco).
Completava lo schieramento operativo
un Gruppo di un battaglione di Finanzieri ed uno Stormo Caccia Terrestre.
Oltre a questi reparti furono chiamati a
partecipare reparti del Genio Militare,
della Sussistenza, della Sanità, Palafrenieri, Marconisti, Furieri, reparti Autieri.
Piana di Sarnonico, agosto 1935.
Bersagliere del 7° Reggimento posa vicino ad un
carro Leggero L6, soprannominato “scatola di
sardina”. Il carro poteva accogliere massimo due
uomini: capocarro - cannoniere e pilota.
perfetto stile retorico fascista, fatto di ostentazione di
potenza, mitizzazione del soldato e dell’uomo e mistificazione della reale drammatica situazione sul campo.
Centomila soldati furono mobilitati per l’occasione. Appartenevano alle migliori Divisioni di cui il Regio Esercito
disponeva all’epoca: la Divisione da Montagna Brennero (Accasermata in tempo di Pace in Alto Adige), la Divisione Leonessa (Poi Divisione Lupi di Toscana, che si
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Prima della messa in campo delle
truppe, già sul finire del 1934, cominciarono i preparativi logistici, con l’invio
di tonnellate di materiali e mezzi che, in
un primo momento, vennero portati in un grande magazzino militare a Mezzocorona.
Le manovre vennero dirette dal Generale Pietro Ago,
coadiuvato dai Generali Tua e Bobbio.
Le Manovre vennero pensate come una simulazione reale di combattimento tra schiere opposte (eserciti rosso
ed azzurro), con l’approntamento di rifugi temporanei,
realizzazione di trincee, messa in atto di tecniche di ingaggio moderne.
Le grandi artiglierie, dislocate tra Romeno e Sarnonico,
avevano individuato l’obiettivo in uno sperone di roccia
sul Monte Ozol.
Li concentrarono i tiri per diversi giorni. Questo luogo,
Approfondimenti
che oggi conosciamo come “La Corona Blancia”, restituisce ferri e spezzoni a distanza di 80 anni. I ragazzi di
Romallo per diversi anni si portavano in questa località
salendovi dal Sentier Ros, per raccogliere bombe e pezzi di ferro e soprattutto per cercare le corone di forzamento in rame che, rivendute, fruttavano qualche soldo,
tanto prezioso per le famiglie numerose di una volta.
Al seguito del grande dispiegamento di uomini e mezzi
vi furono 60 Generali, Gerarchi di Partito, Senatori, deputati ed il governo al completo. Inoltre furono invitate
delegazioni estere di Germania, Belgio, Austria; Francia, Svizzera, Russia.
Mussolini giunse in Valle unitamente al re Vittorio Emanuele III il 30 agosto 1935, seguito da una coda di Gerarchi di Partito.
Tutta la reale e precaria situazione delle forze in campo
venne fuori già dai primi colpi di artiglieria e dalle prime
manovre ingarbugliate dei Carri L6, che costarono la
Il Generale Pietro Ago
(20 novembre 1872 – 4 gennaio 1966),
comandante le Grandi Manovre in Val di Non
vita a due soldati, morti per lo scoppio di una granata il
giorno 31 agosto.
Benito Mussolini, durante la sua visita, sostò tra gli altri
anche nei paesi di Romallo e Revò.
Nei pressi della Strada Lac, a confine tra i Comuni Catastali di Romallo e Revò, era posizionato infatti uno dei tre
osservatori (Gli altri due erano a Nanno ed a Cunevo). Benito Mussolini venne immortalato in diverse immagini nel
nostro paese, mentre con aria soddisfatta osservava le
vampate degli obici in partenza dalla Piana di Sarnonico.
In onore del Duce venne attuato un enorme esbosco a
forma di EMME sul Monte Rover. Ancora oggi, se ci si
porta sulla piana di Sarnonico e si volge lo sguardo verso l’Ozol ed il Rover, si può notarne ancora l’abbozzo.
A conclusione delle Grandi Manovre, Mussolini tenne
un discorso proprio sulla Piana di Sarnonico. Verso la
fine del discorso, quando tutti i soldati erano pronti per
il rompete le righe ed il ritorno verso le rispettive caser-
Al centro dell’immagine si nota ancora oggi la
bianca roccia della “Corona Blancia”, risultato
dei cannoneggiamenti del 1935 e dei colpi
sparati nel corso delle precedenti manovre
del 1905 e del 1919-1920.
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Approfondimenti
Il Duce appena giunto a Cles attraversa Corso Dante
me, annunciò che i Soldati non venivano congedati e
che si dovevano tenere pronti per la prossima partenza…destinazione “Abissinia”.
Tutto si concluse con un unico grido di sconforto dei
Soldati, che riecheggiò per tutta la conca.
Delle Grandi manovre in Valle rimane oggi ben poco:
qualche scarna testimonianza fotografica… qualche ricordo dei nostri anziani.. ciò che resta del taglio sul
Monte Rover.. il bianco intaglio di roccia della “Corona
Blancia” sulle pendici est del Monte Ozol.
Rimane invece una preziosa testimonianza audiovisiva:
un filmato di Regime dell’Istituto Luce dove sono immortalate le fasi principali delle Manovre, gli ammassamenti
delle truppe ed una parte del discorso di Mussolini.
Chiunque fosse interessato potrà visionarlo su you tube
all’indirizzo web:
https://www.youtube.com/watch?v=XLm1lX83LYA
BENVENUTI RAGAZZI DEL 2016!
ROMALLO SALUTA I NUOVI NATI
• MICHELI KRISTIN, di Massimiliano e di Claser Jessica,
nata a Cles il 05.02.2016
• CLAUSER DANIEL, di Tommaso e di Marini Paola,
nato a Cles il 10.02.2016
• GENTILINI MATTEO, di Stefano e Flaim Lorena,
nato a Cles il 30.04.2016
• AGOSTI TOMMASO, di Giacomo e Dallaserra Veronica,
nato a Cles il 16.05.2016
• PANCHERI ROBERTO, di Stefano e di Flaim Veronica,
nato a Cles il 22.07.2016
• ESPOSITO MATTEO, di Davide e di Clauser Federica,
nato a Cles il 02.10.2016
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Fausto Garbato
Approfondimenti
Dănut Valer Gavrus
Quest’anno abbiamo deciso di intervistare non un
immigrato che è venuto a vivere qui a Romallo, ma
un raccoglitore stagionale che, comunque, viene
nel nostro paese da parecchi anni. Crediamo che
dall’esterno una persona riesca a carpire e valutare
meglio i cambiamenti che nella nostra società moderna si susseguono abbastanza frequentemente.
Il nostro amico viene dalla Romania e si chiama
Dănut Valer Gavrus.
recchio tempo nell’Unione Europea, e questo è stata
una grande attrattiva per me.
La prima volta che sei venuto a Romallo quale è
stata la maggior difficoltà che hai trovato?
Non ho trovato quasi nessuna difficoltà. Con la lingua
me la sono cavata abbastanza bene da subito visto
che anche l’italiano è di origine latina come il rumeno.
Mi piaceva come era organizzato il lavoro. Le persone
sona state gentili con me fin da subito.
Quando vieni per la raccolta delle mele con cosa
vieni solitamente e quanto tempo impieghi?
Purtroppo ancora oggi la più grande difficoltà è proprio venire a Romallo. Io vengo sempre in pullman,
per ragioni economiche, ma dobbiamo restarci per
circa 30, 36 ore. E’ veramente molto tempo…
Da quale zona della Romania vieni?
Io vengo da Ploiesti, che è una città di 230.240 abitanti, capoluogo del distretto di Prahova nella regione
storica della Muntenia. Si trova vicino a Bucarest, che
è la capitale della Romania.
Che lavoro fai in Romania?
Ciao Dan (noi che lo conosciamo lo chiamiamo
sempre così, ndr), quando sei venuto a Romallo
per la prima volta?
La prima volta che sono venuto a Romallo è stato nel
lontano 2002, ed era circa tra il 10 o il 15 settembre,
ora non ricordo esattamente. Da allora sono tornato
tutti gli anni.
Era la prima volta che venivi in Italia o eri già
stato da qualche altra parte?
Sì per me era la prima volta che venivo in Italia, anzi è
stata la prima volta che andavo all’estero. Ero un po’
più giovane…
Magari la domanda è scontata, ma cosa ti ha
spinto a venire a Romallo per la raccolta delle
mele?
Il motivo era semplice curiosità di vedere come è il
modo di lavorare in un paese diverso dal nostro. Mi
interessava l’Italia perché è uno stato che è da pa-
Io faccio il tassista. Fino qualche anno fa lavoravo per
una società. Adesso sono riuscito a mettermi in proprio, così riesco a gestire meglio le mie giornate. So
fare comunque tante altre cose…
Cosa ti piace di più di Romallo e dell’Italia in
generale?
Romallo è un posto meraviglioso che offre tante cose.
Ci sono montagne, acqua (il lago di S. Giustina), sentieri, il canyon, il campetto sportivo e il parco giochi. Posso dire che sento Romallo come la mia seconda casa.
Ti sembra che il modo di vivere a Romallo sia
cambiato in questi anni? In peggio o in meglio?
In realtà non ho visto un grande cambiamento nel
modo di vivere. Certe cose sono migliorate, come l’aspetto del paese in se. Forse la vita è diventata un po’
più frenetica, ma venendo per un breve periodo all’anno non sono in grado di valutare correttamente.
Vieni in Italia solo durante la raccolta delle mele
o torni anche in periodi dell’anno diversi?
Vengo a Romallo due volte all’anno. Una in autunno
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Approfondimenti
durante la raccolta delle mele ed una nel periodo estivo durante la potatura.
Cosa ne pensi in generale delle persone che conosci a Romallo?
Le persone mi hanno sempre trattato bene e tutti i
miei amici che vengono con me dalla Romania per la
raccolta delle mele sono sempre stati rispettati. Questa cosa noi l’apprezziamo molto.
Ti sembra che sia migliorato il modo di raccogliere
le mele in questi anni o non trovi differenze?
La modalità della raccolta delle mele è migliorata di
anno in anno, a parte i tempi sempre più ristretti.
Comunque è diventato più facile rispetto ai primi
anni che venivo.
Raccontaci un po’ della tua famiglia!
ricordi. La cosa che mi piace di più è proprio il
Sono sposato da gennaio 1996. Abbiamo un figlio
che studia presso l’Università di Bucarest ed io sono
molto contento perché hanno avuto la possibilità di
visitare Romallo e l’Italia e ne sono rimasti molto
entusiasti.
paesaggio, a me sembra un posto da favola.
Di tutti questi anni passati a Romallo hai un qualcosa di particolare o curioso da raccontarci o
che ti fa piacere ricordarti?
Ci sono molte cose da raccontare, sono tutti piacevoli
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ROMALLO
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2016
Tanti saluti a tutti i romallesi da Dan, Maria e Vlad.
Voglio ringraziare Dan e la sua famiglia per la disponibilità e per aver risposto in tempi brevissimi a questa intervista che è stata possibile un po’ tramite telefono e un
po’ usando i social. Un grazie sincero anche a Anamaria Batca per l’assistenza alla traduzione.
Alessandro Trainotti
Approfondimenti
ENTRA IN FUNZIONE
IL NUOVO SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA
Il costo dell’opera, appena sotto i
25 mila euro, è interamente a carico
del comune di Romallo.
Il paese di Romallo e la Val di Non possono fortunatamente vantare un buon livello di sicurezza non solo percepito ma anche e soprattutto reale. Questo dato positivo però non ci esenta dal far crescere la nostra
attenzione rispetto a questo tema.
La sicurezza è un bene sociale e in quanto tale va tutelato. Gli amministratori pubblici, dunque, hanno precise
responsabilità nei confronti dei loro cittadini: a tutti, uomini e donne, bambini ed anziani, va garantito il diritto di
essere e sentirsi sicuri sul proprio Territorio. In un Territorio sicuro si vive meglio, si lavora con tranquillità, si fa
crescere la propria impresa con maggiore serenità.
A Romallo nei primi mesi del 2017 entrerà in funzione il
sistema di videosorveglianza con la finalità di monitorare
i principali spazi pubblici come l’area del municipio e le
piazze del paese. Il corpo di Polizia Locale Alta Anaunia
sarà il soggetto deputato alla gestione dei dati ed avrà
facoltà di mettere a disposizione le immagini registrate a
favore delle altre forze di polizia (Polizia di Stato,
Carabinieri, ecc.). L’Amministrazione focalizza la propria
attenzione sulla salvaguardia del patrimonio pubblico
che talvolta è oggetto di vandalismo ma punta allo
stesso tempo al monitoraggio di ciò che avviene rispetto
agli illeciti. Il nuovo impianto di videosorveglianza, oltre
ad essere un valido deterrente, consentirà infatti alle
forze di polizia di avere informazioni utili per le indagini,
che già di per se complesse, talvolta presentano davvero
difficoltà insormontabili per la mancanza di informazioni.
Una particolare criticità sulla quale
l’Amministrazione intende portare
avanti uno sforzo particolare riguarda l’abbandono indiscriminato di
rifiuti oltre all’utilizzo improprio dei
cestini comunali e dell’isola ecologica presente presso il cimitero. Al
fine di mettere fine a queste deprecabili abitudini a partire da gennaio
2017 prenderà avvio una campagna installazioni di telecamere mobili e foto-trappole a cura del corpo
di Polizia Locale Alta Anaunia.
Il sistema di videosorveglianza installato a Romallo andrà
ad integrare quello realizzato dalla Comunità della Val di
Non presso gli accessi principali della Val di Non per un
investimento pari a 100 mila euro. Le telecamere installate in questo caso, saranno dotate di sistema automatico di lettura targhe, in grado di monitorare gli spostamenti di veicoli in maniera automatica.
La videosorveglianza consente di abbassare la guardia?
Assolutamente no: la collaborazione di tutti i cittadini è
assolutamente necessaria! Credo che su questo punto
si debba essere assolutamente chiari. Il più efficiente sistema di garanzia della sicurezza rimane sempre l’occhio del cittadino che con attenzione e responsabilità
individua le situazioni sospette e le segnala in tempo reale alle forze di polizia. Il truffatore che cerca di adescare
l’anziano solo e potenzialmente debole, la persona sospetta che prepara un furto in appartamento, il vandalo
che rovina la pubblica proprietà o beni privati non possono essere individuati e bloccati solamente con il sistema
di videosorveglianza. La tutela della sicurezza continua
dunque ad essere il frutto di un patto di responsabilità fra
Cittadino, Istituzioni, Forze di polizia rafforzato da un Territorio che malgrado una società caratterizzata da un
maggior individualismo rispetto al passato ha comunque
mantenuto un alto grado di coesione sociale nel quale il
viver bene non solo del singolo ma anche della collettività rimane un bene comune.
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2016
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Approfondimenti
IL COMUNE DI ROMALLO
INTERAMENTE ILLUMINATO A LED
Sostituzione
vecchi apparecchi
sulla SS42 da 100 W
con apparecchi led da 45 W
-55% POTENZA
Sostituzione
vecchi apparecchi
sulle vie del paese da 70 W
con apparecchi led da 27 W
Riduzione
del flusso luminoso
pari al 50%
tra le ore 24 e le 5
ULTERIORE
-50% POTENZA
PER 5 ORE
-65% POTENZA
RISPARMIO ANNUO
-35.000 KWH
-8,000 €
INVESTIMENTO
63,000 €
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Associazioni
RACCOLTA FONDI PRO TERREMOTO 24 AGOSTO 2016
Nella notte tra il 24 agosto 2016 alle ore 03:36 di notte le
popolazioni di Amatrice, Accumoli, Pescara ed Arquata del
Tronto e Norcia sono state duramente colpite da un sisma
di magnitudo 6,0 della scala Mercalli che ha causato 299
vittime ed oltre 4.000 sfollati. Il terremoto, come tutti ben
sapete, ha protratto i suoi effetti fino a molti giorni dopo
aggravando ulteriormente la situazione ed andando ad
espandere i suoi effetti anche in regioni limitrofe (scosse del
26.10.2016 con epicentro a Castelsantangelo sul Nera in
del 30.10.2016 con epicentro ancora a Norcia).
L’amministrazione di Romallo ha ritenuto opportuno dare
l’avvio ad un progetto di raccolta fondi per aiutare in maniera concreta le popolazioni colpite.
Interessando tutte le associazioni del paese, sono stati
fatti vari incontri pubblici molto partecipati (dd. 05.09.2016
e 15.09.2016) ed ai quali hanno preso parte anche alcuni
censiti, manifestando una notevole sensibilità verso i nostri connazionali duramente colpiti dal sisma.
Raccogliendo i vari suggerimenti è stato steso un calendario di iniziative volte alla raccolta di fondi che saranno destinati a finanziare il progetto che Romallo porterà avanti.
Si è deciso di aprire un conto dedicato presso la Cassa
Rurale Novella Alta Anaunia – filiale di Romallo sul quale
far confluire tutti gli aiuti e di dare massima diffusione a
tale volontà.
Grazie alle singole donazioni, alla Cena di Fine Raccolta
(organizzata da tutte le associazioni del paese), alla Serata sulla Salute (organizzata dalla Pro Loco) ed al rinfresco
e castagnata ad inizio novembre (organizzata dal Gruppo
Alpini) ed al contributo Comunale (devolvendo i gettoni di
presenza dei consiglieri comunali per il 2016 – che normalmente non ritirano), alla data del 03.12.2016 sul conto
“RACCOLTA FONDI PRO TERREMOTO DEL 24.08.2016”
sono stati versati complessivamente € 6.986,49:
•
Donazioni liberali € 1.872,49
•
Contributo del Comune
€ 2.500,00
•
Cena di Fine Raccolta € 1.964,00
•
Serata sulla Salute €
450,00
•
Rinfresco e castagnata €
200,00
Non è stato volutamente fissato un obiettivo da sostenere, poiché il progetto di raccolta fondi, e le relative iniziative a corollario, troveranno compimento nella seconda
metà del 2017. A tal punto si vorrebbe attivare un dialogo
tra l’intero paese di Romallo ed una delle amministrazioni
colpite dal sisma supportati dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e dalla Protezione Civile, per individuare
un’iniziativa
da
finanziare e così un aiuto
concreto a chi vive, a causa
del terremoto, in una situazione di grave difficoltà.
Vi invito pertanto a proseguire ancora con le vostre manifestazioni di solidarietà offerte
sul conto presso la Cassa
Rurale (IBAN IT 27 N 08200
35330 000004022040) oppure partecipando il più possibile alle iniziative che saranno programmate per la
raccolta fondi durante il prossimo 2017.
Grazie di cuore per l’aiuto
che avete dato finora e per
quello che darete in futuro!!!
Ottavio Paternoster
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Associazioni
CIRCOLO PENSIONATI SAN BIAGIO
gendo l’undicesimo anniversario nel 2016. Alcuni dei nostri tesserati dalla fondazione dei corsi dell’Università della
Terza Età, frequentano regolarmente le lezioni dell’anno
accademico 2016 – 2017, che quest’anno vengono tenute presso il Comune di Cloz.
Durante l’anno 2016, diversi tesserati del nostro circolo
hanno collaborato con le altre associazioni del nostro paese durante lo svolgimento delle varie manifestazioni, fatte
sempre nell’anno in corso.
Nei primi giorni del mese di giugno, ormai è diventata tradizione nell’organizzare un soggiorno marino pe un periodo di 15 giorni a Bellaria, con un numeroso gruppo di
partecipanti.
Fin dalla sua fondazione nell’anno 1997, il nostro Circolo
Pensionati San Biagio ha sempre avuto un grande riguardo verso i pensionati ed anziani della nostra Comunità di
Romallo, tenendo aperta la propria sede al servizio dei
propri tesserati e di tutti coloro che in diverse occasioni
vengono alle manifestazioni di carattere ricreativo e culturale, organizzate nella nostra sede dove ci sono anche
tante possibilità di passare il tempo libero, in special modo
durante il periodo dell’anno più freddo.
Purtroppo anni fa la sede era molto frequentata, ma
per motivi vari del nostro tempo, vedi televisione,
lavoro ancora in campagna, questione naturale della vita ecc.. la gente non si muove più come una
volta. Questo cambiamento sociale, girando per le
sedi degli altri Circoli si nota nella stessa maniera, a
parte dove i circoli sono dotati di Bar, questi sono
un po’ più frequentati. Durante l’anno 2016, l’attività del Circolo è stata quella di organizzare, tutti i
mesi, qualche manifestazione, rispettando un po’ il
calendario, circa come gli altri anni.
Durante l’anno vengono ancora organizzate alcune
gite in Italia ed anche all’estero. Il gemellaggio con il
Centro sociale di Spello è sempre attuale, raggiun-
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ROMALLO
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2016
Tradizione è diventato anche organizzare in primavera la
“Festa dei Nonni”, presso la Sala Civica San Vitale di Romallo. Il mese di aprile 2016 abbiamo avuto l’onore di
ospitare il Coro Parrocchiale di Montesover – Val di Cembra, il quale ha contraccambiato la visita che il Coro Parrocchiale di Romallo, accompagnato da Don Luigi Lorandini e diretto dal Capo Coro Giovanni Pancheri, aveva
fatto a Montesover il giorno 8 dicembre 1970 su invito
dell’allora Presidente della Pro Loco del Comune di Sover
Germano Lorenzoni.
Molto da dire sull’attività del Circolo Pensionati San Biagio,
ma per motivi di spazio sono state ricordare solo le più
importanti manifestazioni e le maggiori attività proposte.
L’anni prossimo 2017, ricorre il 20° anniversario di fonda-
Associazioni
zione del nostri circolo; sarà nostro impegno ricordare
questa data, organizzando delle occasioni di ritrovo creativo e culturale durante tutto l’anno 2017.
Sarà anche nostro impegno integrare con dei volontari il
direttivo che col passare degli anni di vita del Circolo, sono
venuti a mancare.
Associazioni di Romallo che ci danno una mano per portare avanti la nostra attività durante tutto l’anno.
Un ringraziamento particolare va fatto a tutti coloro che
hanno collaborato durante gli anni di vita del circolo San
Biagio, in particolare all’Amministrazione comunale del
nostro Comune con a capo il Sindaco Ing. Silvano Dominici ed a tutto il personale degli Uffici comunali ed a tutte le
Un caro ricordo e grazie va anche a chi durante questi
anni ci ha lasciato ed a loro va il nostro riverente pensiero.
Un particolare ricordo a grazie di cuore va ai nostri ammalati che non possono essere presenti durante le occasioni
di festa organizzate durante l’anno.
Germano Lorenzoni
Presidente Circolo Pensionati San Biagio Romallo
Coro Parrocchiale
Ancora una volta l’occasione rappresentata dal Bollettino Comunale ci è gradita per rivolgere un caloroso
saluto a tutta la comunità romallese e per aggiornarla
circa il nostro operato annuale. Nel corso degli ultimi
dodici mesi il nostro coro ha continuato ad assolvere
la sua funzione principe, ovvero l’accompagnamento
canoro delle principali ricorrenze liturgiche, dalle festività alle cerimonie funebri, corroborando e ampliando
il proprio repertorio durante le prove. I componenti del
Coro hanno inoltre collaborato con le altre associazioni del paese alla realizzazione della festa patronale di
S. Vitale. Non è mancata la tradizionale gita (o meglio
“zita”, come giustamente la chiamano i membri più
“esperti” del nostro gruppo), che quest’anno ci ha
condotto nella splendida città lombarda di Mantova,
eletta Capitale italiana della cultura 2016 da una commissione nominata dal Ministero dei beni e delle attivi-
tà culturali e del turismo: le placide acque del Mincio,
che abbiamo solcato in battello, e le preziosità artistiche del centro cittadino, sulle quali giganteggia il complesso monumentale del celebre palazzo ducale, sono
state teatro di una godibilissima giornata, che ha contribuito a rinvigorire lo spirito di un gruppo coeso e affiatato; un gruppo che tuttavia accoglierebbe a braccia
aperte delle nuove leve.
Vogliamo approfittare in tal senso dello spazio qui
concessoci per lanciare un appello a giovani e meno
giovani che manifestino dell’interesse per il canto liturgico e che siano amanti della buona compagnia: sarebbe un piacere potervi accogliere tra le nostre fila.
Noi acquisteremmo una voce e una personalità in più;
voi ricevereste in cambio, al netto di un impegno non
spasmodico, il calore e la simpatia di un gruppo rodato e variegato, oltre naturalmente alla soddisfazione di
prestare un valido servizio per la
nostra comunità parrocchiale. Se
interessati, anche a dare una “sbirciata”, potete presentarvi alle nostre prove, oppure interpellare il
direttore Luigi Arnoldo, o altri
componenti del Coro di vostra conoscenza, che saranno ben felici
di darvi tutte le delucidazioni del
caso.
Nell’auspicio che qualcuno possa
raccogliere il nostro invito, rinnoviamo i nostri saluti, accompagnandovi l’augurio sincero di buone feste.
Michele Pancheri
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Associazioni
i Cacciatori
Ormai giunti ad un passo dal Natale, ci ritroviamo anche quest’anno a scambiarci gli auguri di
buone feste e di felice 2017!
Considerato l’avvistamento di una coppia di lupi
in alta val di non, la quale risulta stanziale, si è
pensato di proporre un articolo tratto dalla nostra rivista il “Cacciatore trentino”, estratto della brochure prodotta a cura del gruppo conservazione del progetto Life Wolfalps e liberamente
scaricabile dal sito www. lifewolfalps.eu.
Auguri di buon Natale a tutti e…
in bocca al lupo per uno splendente 2017!!!
I ciazadori da Romal
ABITUDINI ALIMENTARI: LA DIETA DEL LUPO
Il Lupo è un carnivoro predatore che si nutre prevalentemente di animali che uccide direttamente.
É una specie fortemente opportunista, essendo in
grado di adattare la propria dieta a seconda della disponibilità delle risorse. La dieta si compone in prevalenza di prede selvatiche di dimensioni medio grandi
(capriolo, camoscio, cervo, cinghiale, muflone, stambecco), più raramente di prede piccole (marmotta,
lepre, micromammiferi) ed occasionalmente di frutta.
Il lupo inoltre non disdegna le carcasse di animali ritrovati già morti sul territorio (vedi foto di copertina). In
virtù della sua grande
adattabilità alimentare è molto difficile descrivere una
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dieta valida per tutti i lupi perché questa può variare in
funzione dell’area e della stagione a cui si fa riferimento, spesso con differenze significative anche tra branchi confinanti. Il lupo preda anche ungulati domestici
(ovi-caprini, bovini ed equini – questi ultimi prevalentemente giovani), che rivestono nella dieta un’importanza relativa correlata al loro grado di accessibilità
più che alla disponibilità in termini quantitativi. Anche
in presenza di densità abbondanti di ungulati selvatici, se nell’area sono presenti capi di bestiame domestico non protetti e vulnerabili, il lupo si rivolgerà prevalentemente su questi ultimi in quanto prede più
facili, minimizzando lo sforzo di caccia e i rischi per
procacciarsi cibo. Viceversa, anche in presenza di
numeri importanti di bestiame domestico, se questo
è protetto con efficaci sistemi di difesa (ad esempio
recinzioni elettrificate, cani da guardianìa) in grado di
rendere faticoso e rischioso l’attacco da parte del
lupo, quest’ultimo si rivolgerà preferibilmente su prede selvatiche. In tutti i casi, perlomeno in ambito alpino, gli ungulati domestici possono assumere un ruolo
nella dieta unicamente nei mesi estivi (corrispondenti
alla stagione degli alpeggi), mentre nei restanti periodi
prevalgono gli ungulati selvatici. Il fabbisogno nutrizionale di un lupo adulto è stimato, a livello europeo,
da un minimo di 2,6 Kg (situazione verosimile per il
lupo italico, più piccolo di altre popolazioni continentali) a un massimo di 5,6 Kg di carne al giorno. La
maggior parte degli studi condotti sulle abitudini alimentari in Italia, basati sul riconoscimento dei resti
indigesti (peli e ossa) presenti negli escrementi, ha
evidenziato una dieta composta soprattutto da ungulati selvatici, prevalentemente cinghiali e caprioli in
Appennino, anche cervi e camosci sulle Alpi, composizione che riflette la disponibilità in natura di queste
specie selvatiche. Sulle Alpi l’utilizzo del camoscio è
comunque ridotto laddove sono abbondanti altri ungulati selvatici, mentre il muflone può assumere localmente un ruolo importante, a causa del limitato comportamento antipredatorio di questo ungulato che
non si è evoluto originariamente con il predatore. Da
studi condotti nelle Alpi occidentali nell’ambito del
Progetto Lupo Piemonte (2000-2010), la presenza di
ungulati selvatici nella dieta è risultata compresa tra il
Associazioni
67 e il 93% (Marucco et al, 2010). Si riportano a titolo
di esempio i dati relativi alla composizione della dieta
del lupo nel periodo 2004- 2007 (Figura 3): per quanto riguarda le aree alpine, nelle Alpi Cozie (riquadro
“Area TO”) sono risultati prevalenti i cervidi (cervo e
capriolo), nelle Alpi Liguri (riquadro “Area A. Lig.”) il
cinghiale e il capriolo, mentre il camoscio e il capriolo
sono risultate le specie prevalenti nelle Alpi MarittimeValle Varaita (riquadro “Area M-V”). Gli ungulati domestici sono presenti nella dieta del lupo soprattutto nella stagione estiva quando costituiscono, a seconda
dell’area, dalla seconda alla quarta categoria alimentare in ordine di importanza.
donne rurali
Come è ormai consuetudine, il Gruppo Donne Rurali
collabora a supporto delle varie iniziative che vengono
organizzate all’interno del paese per quanto riguarda
la preparazione e gestione dei rinfreschi che vengono
richiesti in diverse occasioni e si rende disponibile
ogni qualvolta sia opportuno il loro aiuto.
La loro volontà è quella di operare a favore di tutta la
comunità in modo da valorizzare tutti e sperando di
fare il loro meglio. Il gruppo, formato da una quindici
di volontarie, è stato presente anche per il 2016 in
queste manifestazioni: Candelora a San Biagio con
preparazione di minestra di trippe, festa dei portoni in
occasione della sagra di S.Vitale, Sagra di San Lorenzo in aiuto all’Associazione Pro-Loco, cena solidale, organizzata dalle varie associazioni, per la raccolta fondi pro popolazioni colpite dal terremoto del
24 agosto 2016, preparazione di cesti in occasione
della “Festa del ringraziamento” ed infine a sostegno
del Parco Fluviale Novella in occasione dell’annuale
“Parco aperto”.
Ha inoltre realizzato, anche per quest’anno, la creazione di vasi di fiori collocati all’interno del paese e
lungo la provinciale.
Auguri di Buon Natale e di un sereno 2017.
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Associazioni
GRUPPO ALPINI ROMALLO
Un caro saluto a tutti i
lettori. Quest’anno, oltre ai
consueti auguri natalizi,
voglio parlare di un articolo
che ho letto sul giornale
‘’L’Alpino’’ di novembre,
scritto dal capo gruppo
della sezione di Colico, il
sig. Mario Nonini, dal titolo
‘’SEGNALI DI UNA NUOVA
ALBA’’, trascrivendone di seguito la parte che più mi ha
colpito: ’’Sono un capogruppo (forse del gruppo più
piccolo dell’Ana :11 alpini e 3 amiche), che tira avanti
come chi si trova con l’auto in riserva sulla pista nel
deserto. Fermarsi? Mai! (Sarebbe la fine). Tornare
indietro? Impossibile! (Manca la benzina). Unica scelta?
Continuare, andare avanti con la speranza che, dietro la
prossima duna, spunti un punto di rifornimento: solo
così avremo salva la vita […]’’
Queste le parole dure usate da Mario per far capire il suo
pensiero sul futuro alpino. L’articolo mi ha colpito non
per l’argomento ‘’drammatico’’, ma piuttosto perché offre una risposta a mio parere risolutiva alla problematica
dell’Ana. Lui stesso dice:’’[…] siamo come una candela
accesa che continua a fare la stessa luce fino all’ultimo,
ma poi arriverà, improvvisa, la fine [...]’’. Ecco la proposta, parla di problemi alla manutenzione del territorio nazionale e montano: una breve leva di sei mesi nella pro-
tezione civile sarebbe una soluzione fattibile, utile e
sufficiente per arginare il problema. I giovani (lui li chiama
bambinoni) imparerebbero a obbedire, ad aiutare le persone realmente in difficoltà ed inoltre a lavorare manualmente. Non parla della discutibile ‘’mininaja’’, ma di un
periodo formativo dove si apprende il valore del guadagnarsi il pane quotidiano. Come? Pulizia strade, fiumi,
sistemazioni boschive, accenna anche a collaborare con
le case di riposo e molto altro: insomma mille modi di
migliorare se stessi e il territorio senza per forza dover
impugnare armi .
Ho voluto condividere con voi questo emozionante articolo che m’ha fatto guardare con occhi positivi al futuro
e chissà che ci riservi inaspettate sorprese. L’avvenire è
incerto, ma si sa la speranza e lo spirito alpino sono gli
ultimi a morire.
Voglio inoltre rendere noto alla popolazione che a partire
dal mese di ottobre abbiamo iniziato i lavori di ampliamento della cucina nella nostra sede, stiamo lavorando,
non solo per il gruppo alpini ma per offrire alle associazioni del paese un luogo adeguatamente attrezzato per
trovarsi e condividere belle serate tutti insieme. Come
sempre i miei più sinceri auguri di buon Natale, felice
anno nuovo e viva gli alpini!!!
Armando Joseph Clauser
Il capogruppo
UN ESTATE INTENSA PER IL CORO MADDALENE
Intensa l’attività estiva del
Coro Maddalene, impegnato
durante la stagione estiva in
diversi concerti in paesi,
montagne e malghe, in trasferte fuori provincia, ma una
di esse merita una menzione
particolare: il ricevimento
della visita del Coro Nugoro Amada di Nuoro che ha ricambiato la nostra trasferta che abbiamo svolto l’anno
scorso in terra sarda e che così ha suggellato lo scambio corale.
Nelle giornate della Sagra del Carmine abbiamo avuto
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l’onore di ospitare i nostri amici che ci hanno fatto assaporare il calore del loro forte affetto.
Tutto è iniziato al seguito di un’attenta pianificazione
dell’evento, curata dal Vicepresidente Francesco Iori e
sostenuta dalle Amministrazioni Comunali e dalle Donne Rurali di Revò e Rumo e dalla Pro Loco di Revò.
Gli amici sardi accolti da una nostra Delegazione all’aeroporto di Milano hanno potuto effettuare una prima
visita prima di arrivare nella nostra comunità alla sala
lavorazione di Melinda a Denno. In questo modo hanno
capito l’importanza della nostra cooperazione e la qualità delle nostre mele.
Associazioni
Il secondo appuntamento è però stato garantito dal calore dei nostri coristi che hanno dato il via ad una accoglienza molto forte. Dopo la consegna degli alloggi ci
siamo recati assieme a Rumo, dove accolti dal Sindaco
e dalla sua comunità ci ci siamo esibiti assieme in un
concerto che dopo il nostro canoro benvenuto ha lasciato il palco ai nostri amici. Questi si sono esibiti nelle
loro stupende uniformi che rievocano uno storico ed
importante passato della storia nuorese. Ci hanno fatto
ascoltare dei pezzi favolosi, cantati con un armonia indescrivibile e che narrano momenti significativi delle
loro tradizioni. A fine serata una cena con la tipica gastronomia delle Maddalene offertaci dalle Donne Rurali
di Rumo. Il giorno seguente la nostra cultura e storia:
dapprima la visita al Santuario di San Romedio, poi la
geologia e la natura del Canyon Rio Novella e per finire
la polenta in amicizia fra i due cori presso la baita di uno
di noi. L’amicizia il motivo dominante nell’intero pomeriggio.
Alla sera Concerto nella chiesa di Santo Stefano a Revò
dove una grande folla ci ha accompagnati ed in cui siamo stati onorati del ricevimento, quale segno di amicizia, della cintura in pelle lavorata della uniforme di un
corista.
Serata poi nel Vout del Coro con i tortiei de patate delle
Donne Rurali di Revò.
Grande l’emozione alla Santa Messa della Sagra, dove
Coro Parrocchiale, Coro Maddalene, Coro Nugoro
Amada e Banda di Revò hanno fatto la musica della
cerimonia. Che emozione festeggiare con i Coscritti e
una straripante folla la devozione alla Madonna del Carmelo.
Purtroppo gli stretti tempi per il viaggio di ritorno ha fatto partire i nostri amici prima della processione per il
paese.
Non abbiamo però dimenticato il calore amichevole dei
nostri colleghi, che molto contenti ci hanno salutato
con le lacrime agli occhi e assieme ci siamo scambiati
la promessa di un prossimo incontro.
Non importa dove esso sarà, importante sarà la gioia
del ritrovo assieme.
Pierluigi Fauri
Il Presidente
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Associazioni
Pro Loco Romallo: 2016 anno di novità
È con rinnovato entusiasmo che l’associazione Pro
Loco di Romallo coglie l’occasione del bollettino
comunale per portare il proprio saluto e il più vivo
ringraziamento alla popolazione tutta e in particolare a coloro che durante l’anno ci hanno sostenuto e
aiutato nelle varie attività.
2016 anno di grandi novità per la nostra associazione. Finalmente, dopo anni difficili, il 2016 inizia per
la Pro Loco nel migliore dei modi con l’elezione di
un rinnovato consiglio direttivo. L’interesse e la disponibilità dimostrata da un nuovo gruppo di giovani e meno giovani ha portato nell’associazione l’energia e l’entusiasmo che erano indispensabili per
proseguire in tutte le nostre attività. Un anno di rodaggio per il nuovo gruppo, guidato della neo presidente Donatella Polonio, durante il quale, però, non
sono mancate le novità.
Primo piacevole banco di prova per la rinnovata Pro
Loco di Romallo la divertente festa di Giovedì Grasso, alla quale è seguita la più imponente sagra di
San Vitale che ha messo subito alla prova le nostre
capacità. Superata con successo l’impegnativa sagra di fine aprile, con entusiasmo abbiamo colto
l’invito da parte dell’amministrazione comunale a
collaborare per l’ottima riuscita del grande evento
che ha fatto da contorno l’inaugurazione, tenutali il
4 giugno, del nuovo percorso turistico “AlMeleto”.
Pochi giorni dopo, assieme al gruppo carnevale,
non ci siamo fatti sfuggire l’occasione dei campionati europei di calcio per dare la possibilità ai romal-
lesi di tifare in piazza per la nostra Nazionale, accompagnando la partita con aperitivo e pizza.
Con l’estate ecco arrivare il banco di prova più atteso per la nuova Pro Loco: la tradizionale sagra di
San Lorenzo. Anche in questo caso non sono mancate le novità. Sempre in collaborazione con l’amministrazione comunale siamo stati felici di poter
dare il nostro contributo al gemellaggio con gli amici di Mellau, che quest’anno ci hanno onorato della
loro numerosa e simpatica presenza proprio in occasione della sagra di agosto. La folta delegazione
proveniente dal villaggio austriaco era costituita dal
gruppo bandistico, il Trachtengruppe Mellau e dal
corpo di ballo folkloristico Schuhplattlergruppe Mellau. Grazie alla loro allegra e divertente partecipazione la domenica di sagra si è rivelata coinvolgente
come non succedeva da anni. Al tradizionale pranzo con gli immancabili gnocchi di patate è seguita,
infatti, l’acrobatica esibizione degli schuhplattler accompagnati magistralmente dal corpo bandistico di
Mellau, che hanno intrattenuto con agili salti e musica tradizionale un folto e partecipe pubblico fino al
tardo pomeriggio. Una esibizione piacevole e coinvolgente arricchita da un inaspettato quanto emozionante concerto congiunto tra il nostro locale
gruppo bandistico Terza Sponda e quello dei gentili ospiti austriaci, che ha costituito il momento forse
più importante e di reale condivisione permesso dal
linguaggio universale della musica. Il successo della
giornata ha consolidato un percorso di scambio tra
le due comunità che procede ormai da tempo e che
in futuro dovrà essere ulteriormente
approfondito.
Archiviata la nostra prima esperienza con la sagra di San Lorenzo,
giunge a fine agosto la tragica notizia dell’ennesimo terremoto che,
purtroppo, con tragica regolarità
colpisce le regioni dell’Italia centrale. In seguito al disastroso evento
molti romallesi hanno espresso la
volontà di offrire un aiuto concreto
alle popolazioni colpite. Su iniziativa dell’amministrazione comunale,
che ha voluto coinvolgere tutte le
associazioni e l’intera popolazione,
è stato creato un fondo comune
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2016
Associazioni
per la raccolta di fondi in favore della popolazione
colpita dal sisma, con l’intento di finanziare un progetto da definirsi non appena inizierà, speriamo
presto, la fase di ricostruzione. In tale contesto, la
Pro Loco, assieme al Gruppo Alpini, alle Donne Rurali e con il contributo di altre associazioni e dell’Amministrazione Comunale, ha organizzato il 29 novembre la Cena di Fine Raccolta, presso la nuova
sala al piano terra del Municipio. L’intero incasso
della cena di beneficenza è stato versato sull’apposito fondo comune aperto presso la Cassa Rurale e
al quale chiunque può contribuire. Tale evento, nato
purtroppo in occasione di un tragico evento come
quello del terremoto, è stato apprezzato da adulti,
giovani e bambini, costituendo un momento di piacevole convivialità che speriamo di riproporre anche
in futuro.
Sempre nel contesto della raccolta fondi in favore
dei terremotati la Pro Loco ha organizzato una serata dimostrativa relativa al sonno e al benessere. Per
l’occasione, grazie alla partecipazione di molti paesani, abbiamo raccolto un importante cifra totalmente versata al fondo comune.
Giunti ormai alla fine del nostro primo anno di attività non possiamo esimerci, con l’occasione dataci
da questo bollettino, per ringraziare tutti coloro che,
prima di noi hanno mantenuto viva la Pro Loco di
Romallo, nonostante il difficile momento. In particolare il nostro ringraziamento va a tutti i membri del
direttivo che ci ha preceduto e in particolare al presidente Walter Pancheri. Spetta ora a noi, membri
del nuovo consiglio direttivo, proseguire cercando
di coinvolgere il maggior numero di collaboratori
possibile e mantenendo il buon rapporto instaurato
negli anni con tutte le altre associazioni del paese,
consapevoli del ruolo cardine che una associazione
quale la Pro Loco ricopre all’interno della nostra comunità. L’anno trascorso è stato per noi faticoso,
ma ricco di soddisfazioni. Un rodaggio che noi tutti
consideriamo positivo e che speriamo possa essere
una buona base di partenza per l’anno che verrà.
Un ringraziamento particolare va a tutte le associazioni del paese con le quali abbiamo collaborato in
maniera molto positiva e siamo certi sarà così anche per l’avvenire, tenendo presente l’obbiettivo a
tutti comune del servizio in favore della nostra comunità.
Con l’auspicio che l’entusiasmo di quest’anno ci
guidi anche per l’anno futuro, la Pro Loco di Romallo porge a tutti il più caloroso augurio di Buone Feste, attendendovi numerosi, alla Vigilia di Natale,
per il consueto scambio di auguri attorno al falò
dopo la Santa Messa.
Il Direttivo
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Associazioni
GLI AMICI DEL CARNEVALE
Il 2016, per gli “Amici del Carnevale”, è stato l’anno del
chiosco.
Struttura ideata, progettata, voluta, realizzata e finanziata interamente dal gruppo degli Amici del Carnevale
in team con il Gruppo Giovani. Si tratta di una struttura
molto apprezzata, versatile, interamente smontabile,
con una funzione specifica: è la nostra «casetta in piazza». C’è anche la cucina, tutta attrezzata, perché abbiamo comperato anche friggitrice, affettatrice e piastra
per agevolare il servizio cucina alle feste. Gli Amici del
Carnevale dall’idea di creare dei minicarri per i nostri
piccoli bambini, sono cresciuti mantenendo la finalità di
trasmettere a piccoli, giovani ed anche ai grandi l’importanza dell’amicizia, dello stare insieme per il gusto di
farlo, per mantenere vivo lo spirito del volontariato, per condividere idee e manifestazioni.
se fatti in compagnia sono ancora più importanti, come
lo è per noi il nostro chiosco. Uno stimolo ed un insegnamento per tutti: con la condivisione, con l’impegno
e con la forza del volontariato si possono realizzare dei
bei progetti. Il chiosco da sogno a realtà per espressa
volontà di tutti noi Amici del Carnevale e del Gruppo
Giovani è stato e sarà a disposizione del nostro Romallo e di tutte le associazioni di volontari che lo richiedano
per le iniziative di valorizzazione del paese.
Il Gruppo Giovani e gli Amici del Carnevale augurano a
tutti i romallesi di realizzare ogni loro sogno e di avere
ancora molte occasioni per stare insieme.
Buone Natale e felice Anno Nuovo a tutti!
Non solo San Vidal, ma anche AlMeleto,
Pizza in Piazza, il Campionato valligiano….
volontà di esserci insomma, ma soprattutto di far capire che è importante anche
oggi nel 2016, per il nostro presente, ma
anche per il nostro futuro sognare, continuare a sognare e cercare di realizzare
questi sogni, semplici o impegnativi, che
A.S.D. OZOLO MADDALENE
L’Associazione Sportiva
Dilettantistica Ozolo Maddalene, nata nel 2012 dalla fusione delle società
Monte Ozolo e Le Maddalene, svolge l’attività calcistica sui territori della Terza
Sponda
e
del
Mezzalone. Il Presidente è
Franco Zadra, il cassiere
Enzo Flor e la segretaria Martina Inama.
La società gestisce direttamente una squadra di calcio maschile che milita nel campionato di prima categoria e una di calcio femminile che milita in serie C.
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Tutte le squadre del settore giovanile sono gestite invece in collaborazione con l’Anaune Valle di Non.
La squadra maschile gioca e si allena nel centro sportivo di Cloz. Dopo la straordinaria stagione dell’anno
scorso, conclusasi con la vittoria del campionato, è
stato confermato il mister Donato Bernhardt. Lo staff,
oltre che dall’esperto e capace mister Bernhardt, è
composto dal direttore sportivo Michele Urmacher
coadiuvato da Matteo Baggia, mentre come secondo
allenatore e responsabile portieri è confermato Charlie
Silvestri.
Anche la rosa dei giocatori è stata confermata in blocco, ma purtroppo qualche giocatore ha dovuto la-
Associazioni
sciarci. Salutiamo infatti capitan Nicola Agosti e Damiano Floretta che smettono di giocare per problemi
familiari/lavorativi e Luca Rizzi che in questa stagione
giocherà in Promozione con la Bassa Anaunia. Fortunatamente sono arrivati altri ragazzi a completare l’organico, sono arrivati infatti Marcos Dalla Torre, Tommaso Floretta, Paolo Iori e Simone De Marco.
Il gruppo è sempre variegato, con ragazzi provenienti
dalla Terza Sponda, dal Mezzalone, da Cles e dalla Val
di Sole. Il campionato di quest’anno è molto difficile
con tante squadre della Vallagarina molto attrezzate,
ma la nostra squadra è all’altezza del girone e si punta
a una salvezza tranquilla.
La squadra femminile invece partecipa ormai da anni
al campionale regionale di serie C e raggruppa una
ventina di ragazze provenienti in gran parte dalla Val di
Non. La squadra è l’unica presente sul territorio delle
Valli del Noce ed è allenata da mister Fruncillo in collaborazione con Roberto Rizzi. I dirigenti responsabili
della squadra sono Tito Demichei e Laura Morandell.
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Associazioni
ATTIVITà ANAUNE VAL DI NON
Come di consueto, ormai da anni, la società è il punto
di riferimento locale per l’attività sportiva giovanile del
gioco del calcio. I bambini e i ragazzi dai 6 ai 16 anni di
Romallo e dei paesi vicini hanno l’occasione di iscriversi all’attività sportiva proposta e partecipare, a seconda
delle categorie di appartenenza, alle sedute di allenamento e alle partite del campionato. La società raccoglie sotto un’unica denominazione gli iscritti di Cles,
delle zone del Mezzalone e dei nostri paesi della terza
sponda (il futuro Comune di Novella). L’organizzazione
dell’attività fruisce della buona dotazione di strutture dei
nostri paesi, in particolare dei campi di gioco di Cloz e
Brez e delle palestre di Revò e Cloz.
L’attività dei più piccoli, che a livello locale sta dando
buone gratificazioni in termini di partecipazione con numeri crescenti di anno in anno, è suddivisa nelle categorie denominate Primi Calci (6-8 anni), Pulcini (8-10
anni) e Esordienti (10-12 anni) ed è organizzata a livello
locale con allenamenti e partite del sabato sui campi di
Brez e Livo. Per i più grandi delle categorie Giovanissimi, Allievi e Juniores l’attività è concentrata sui campi di
Cles, Rumo e Cloz.
Il calcio è sempre stato uno sport che ha appassionato
tante generazioni; negli anni ‘80 (del secolo scorso! sic)
in pochi chilometri di distanza esistevano “il Cloz” e “il
Cesmo” e per una stagione addirittura “il Romallo” tutti
a sfidarsi nel campionato di terza categoria. Il Cesmo,
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più glorioso, calcava pure i campi della seconda e prima categoria. Oggi, da un taglio prettamente paesano
si è passati ad una raccolta di bacino sovracomunale
causa ragioni di calo demografico, interessi verso altri
sport o altre attività o, purtroppo, causa l’inattività sportiva giovanile. Le società, ed è il caso dell’Anaune Val di
Non, ci hanno però guadagnato in termini di organizzazione e sensibilità. I ragazzi sono seguiti da tecnici formati e gli allenamenti delle categorie sono occasione
per inserire metodologie per stimolare l’attività motoria
e le corrette posture dinamiche. Sembrerà strano, ma
uno degli aspetti su cui intervenire è l’insegnare a correre, a saltare e calciare correttamente. Doti naturali sempre più rare, che per i ragazzini locali sono stimolate dai
nostri capaci istruttori Alessandro e Andrea Segna.
è riconosciuto che, al di la dell’aspetto puramente agonistico, la pratica di una disciplina sportiva - meglio se
di squadra - è di grande stimolo per il percorso e lo
sviluppo psicofisico dei bambini e adolescenti che potranno far tesoro, insieme agli allenamenti per la tempra
del proprio fisico, anche della formazione del carattere
condito da valori quali l’impegno, l’autonomia, rispetto
e sacrificio, rinunce, condivisione delle gioie e degli insuccessi…
Per i genitori interessati o desiderosi di informazioni, vi
invitiamo a contattarci tramite i recapiti della società:
[email protected] – www.anaunevaldinon.it
Associazioni
A.S.D. TERZA SPONDA
La stagione 2016/2017 vede l’A.S.D. Terza Sponda
impegnata nel campionato provinciale di Serie D. Per
la squadra di calcio a 5 con sede a Romallo si tratta
del settimo anno consecutivo di attività: un risultato
di rilievo reso possibile soltanto dalla costante passione di dirigenti, allenatore e giocatori, provenienti in
gran parte dai comuni della zona.
Il panorama regionale del calcio a 5 in questi anni è
cresciuto molto, generando interesse anche tra i più
giovani, con la nascita di nuove squadre e il conseguente innalzamento del livello medio. Rappresentare la società più longeva nelle Valli del Noce, dunque,
non può che essere un motivo di orgoglio per la Terza Sponda, che, finora, ha disputato 6 stagioni in Serie D, riuscendo nel 2014 a raggiungere la promozione nel campionato di Serie C2, dove ha militato per
un solo anno.
società è l’essere riuscita a mantenere intatto l’entusiasmo iniziale, affrontando ogni stagione con la volontà di praticare sport divertendosi. Questo modo di
interpretare l’attività sportiva a livello dilettantistico,
nel corso degli anni, ha infatti permesso di coinvolgere ragazzi di tutte le età, che, con serietà e passione,
si sono aggiunti al gruppo storico presente sin dall’inizio.
Questa stagione la società ha deciso di spostare la
sede degli allenamenti presso la palestra del Polo
Scolastico di Revò, mentre le partite ufficiali si tengono a Rumo.
La dirigenza, infine, desidera porre a tutta la comunità i più sinceri auguri di buone festività, cogliendo
l’occasione per ringraziare i numerosi sponsor locali,
tra i quali il Comune di Romallo, e i tifosi che non
fanno mai mancare il loro prezioso sostegno.
Ma al di là dei risultati sportivi, il vero successo della
Il direttivo
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Associazioni
Le novità 2016 del Corpo Bandistico Terza Sponda
Il 2016 è stato un anno particolarmente ricco di collaborazioni che hanno portato il Corpo Bandistico Terza
Sponda a una crescita sia sul piano musicale che relazionale. Ogni anno partecipiamo con piacere agli eventi che
sono di rilievo culturale e religioso nei nostri paesi. Siamo
molto felici infatti di portare avanti le tradizioni che legano
l’organico al territorio. La nostra voglia di fare musica non
si esaurisce tuttavia negli appuntamenti ormai consuetudinari, non solo rappresentativi di un valore affettivo ma
anche parte degli obiettivi principali dell’associazione. Per
rinnovare questi sentimenti, abbiamo deciso di aprirci a
nuove iniziative e coinvolgere nelle nostre attività altre realtà bandistiche a noi affini.
Un primo momento rappresentativo di quest’intenzione si
è concretizzato nel gemellaggio con la “Musikkapelle
Wangen”, la banda musicale del paese di Wangen nell’Altopiano del Renon, e nella loro partecipazione alla Sagra
del Carmen a Revò. In maniera inedita il gruppo musicale
ci ha affiancati durante la processione nelle strade del paese, per poi esibirsi in un apprezzato concerto in piazza
della Madonna Pellegrina. Questa cooperazione proseguirà con un nostro intervento alla sagra del paese di
Wangen nel mese di giugno 2017. La collaborazione non
vuole esaurirsi in mere rappresentanze reciproche alle ri-
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spettive sagre paesane, ma ha come prospettiva un rapporto duraturo, e non solo in ambito musicale.
Un altro gemellaggio è in corso da qualche anno con il
paese di Mellau nel Vorarlberg (Austria), dove alcuni
emigranti da Romallo si erano stabiliti per motivi lavorativi a fine ‘800. Il “Musikverein Mellau”, gruppo musicale
di Mellau, si è esibito la scorsa estate alla sagra di San
Lorenzo accompagnato dal “Trachtengruppe Mellau”,
gruppo folkloristico di danza. La comitiva, dopo averci
ospitati nel 2014, ha deciso di venire a visitare il luogo
d’origine di alcuni loro compaesani. Questo scambio di
tradizioni e di cultura ha giovato anche alle nostre prospettive musicali, poiché si stanno prospettando nuove
collaborazioni. È già nell’aria l’idea di una nostra futura
trasferta per continuare a suonare assieme, dopo l’invito
ricevuto quest’estate.
Alcuni componenti della banda hanno partecipato durante l’anno appena trascorso a un corso per mazzieri
che ha coinvolto più corpi bandistici della valle di Non.
Gli incontri avevano il fine di formare dei mazzieri in grado di guidare la banda durante le sfilate in marcia, permettendo una migliore scenografia, coordinazione e organizzazione del gruppo. Il corso è stato tenuto da
Bernhard Mairhofer, mazziere della “Musikkapelle Pro-
Associazioni
veis”, la banda musicale di Proves, a cui da parte nostra
va un ringraziamento per la gentilezza e la pazienza che
ha avuto durante le prove generali di marcia fatte con
noi. La presenza di un mazziere nella banda porta un
miglioramento qualitativo e ci apre a nuove possibilità di
partecipazione a manifestazioni e parate.
La collaborazione con Proves è proseguita nella trasferta a Cortina d’Ampezzo in occasione della 40ª “Fèŝta de
ra Bàndes”, manifestazione che riunisce varie bande e
gruppi folkloristici ed è organizzata dal corpo musicale
locale. Nella giornata conclusiva del festival abbiamo
partecipato alla tradizionale sfilata generale conclusasi
in un breve concerto collettivo che ha coinvolto tutti i corpi musicali. Al termine di ciò ogni banda ha avuto la possibilità di esibirsi nelle piazze e nelle strade di Cortina.
Durante il nostro concerto siamo stati accompagnati dagli “Alphörner”, i suonatori di corni delle Alpi di Proves,
diretti dal Mº Iginio Ferrari, che in passato fu anche maestro della nostra banda.
Siamo fiduciosi del fatto che le novità introdotte e le esperienze assimilate nell’anno appena trascorso ci proietteranno verso un 2017 ricco di soddisfazioni e lieti eventi.
CORSI PER ALLIEVI
Il Corpo Bandistico Terza Sponda, che oggi conta 52 elementi attivi, offre corsi di solfeggio e di strumento, organizzati in collaborazione con la Federazione dei Corpi
Bandistici della Provincia di Trento, per i residenti nei comuni di Cagnò, Revò, Romallo, Cloz e Brez, ma non solo.
Quest’anno i corsi contano 11 allievi di solfeggio e 18 di
strumento, per un totale di 29, così distribuiti:
BREZ
7
CAGNÒ
1
CLOZ
11
REVÒ
4
ROMALLO
3
TREGIOVO 1
PREGHENA
1
SARNONICO 1
Ai corsi, che hanno inizio con l’anno scolastico, hanno la
possibilità di iscriversi gli alunni a partire dalla quarta
elementare. Il primo anno prevede lo studio della teoria
musicale e del solfeggio, dal secondo anno viene
affiancato lo studio di uno strumento in base alla
disponibilità e alle esigenze strumentali della banda. Per
ulteriori informazioni, è possibile contattare il referente
dei corsi Maurizio Flaim al nº 3498229406.
DONAZIONI ALLA BANDA
Chi avesse il piacere di contribuire alle attività della nostra associazione può farlo versando un’offerta libera sul
conto corrente intestato al
Corpo Bandistico Terza Sponda A.P.S.
IBAN: IT85 R082 0035 3100 0000 5011 490
Ringraziamo di cuore tutti i nostri sostenitori!
Arianna Martini e Mirco Visintainer
LA MARIANELA
Anche questo 2016 è ormai passato e il nuovo anno è
già alle porte ricco di eventi nel mondo dello
spettacolo…
12 febbraio
Infatti, il nostro piccolo ma magico teatro ospiterà, nel
nuovo anno, non una bensì due rassegne…
“ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE”
Filo “VI.VA” di Vigolo Vattaro con:
Visto il successo del “teatro dei ragazzi”, il 2017 vedrà
nuovamente sul palco i piccoli attori di domani con
quattro rappresentazioni di altrettante “piccole” compagnie che si esibiranno la domenica pomeriggio:
29 gennaio
Filo “Argento vivo” di Cognola:
“FRAGOLINO”
5 febbraio
Filo “La marianela di Romallo” e scuola media Revò:
“UNO STARNUTO… UN DITO”
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Associazioni
19 febbraio
1 aprile
Filo “Filopiccola” di Laives:
GAD di Trento:
“GREASE… E VERT – IL MUSICAL”
“TOVARISH”
La rassegna Franco e Ivana, come consuetudine, allieterà invece i nostri e vostri sabato sera:
La Marianela sarà inoltre impegnata con lo spettacolo di
4 marzo
Filo “La Revodana” di revò con
“A ROBAR PUEC SE VA ‘N PRESON”
11 marzo
Filo “Amicizia” di Romeno:
Natale, che ormai da qualche anno regala ai piccoli e non
solo, una serata in compagnia durante queste feste.
Quest’anno la novella è quella di Dickens “A Christmas
Carol” liberamente stravolta dal nostro regista e attore
Giulio Visintainer. Ne saprete di più il 27 dicembre…
“IL GATTO IN TASCA”
Vi aspettiamo numerosi, ovviamente in… TEATRO!!!
18 marzo
I nostri migliori auguri per un felice Natale e un
Filo “La Marianela di Romallo” con Giulio Visintainer:
luminoso 2017!!!
LA MARIANELA
“IL SOTTOTENENTE GUSTL”
I VIGILI DEL FUOCO DI ROMALLO
Come ormai di consuetudine i Vigili del Fuoco volontari di Romallo colgono l’occasione di questo bollettino per portare il proprio saluto e il più sentito augurio
di Buone Feste a tutta la popolazione di Romallo.
Quest’anno, diversamente dai precedenti, non ci soffermiamo su informazioni di carattere tecnico o su utili consigli riguardanti la sicurezza, ma preferiamo lasciare spazio alla testimonianza di Alessandro
Gentilini, che in qualità di vigile del fuoco volontario ha
potuto portare il proprio aiuto alle popolazioni terremotate della provincia di Macerata.
Mercoledì 2 novembre 2016, ore 19.00: «Emergenza
terremoto macerata. Si richiede personale diplomato
o laureato, comandanti o vice per servizio di coordinamento. Partenza domani mattina». Strano messaggio
per i vigili del fuoco volontari, solitamente chiamati per
lavori di fatica piuttosto che di coordinamento; e
quanto poco preavviso. Nel giro di poche ore siamo in
6 a dare la disponibilità a partire per la mattina seguente: 4 volontari del distretto di Cles (Livo, Tassullo,
Nanno e Coredo), 1 dal distretto di Fondo (Romallo),
1 dal distretto di Malè (Mezzana). Ma il messaggio rimaneva poco chiaro, così come le informazioni che
provenivano dai nostri Ispettori. Che cosa andremmo
a fare in provincia di Macerata? Nel 2009 già avevo
partecipato, come molti altri pompieri di Romallo e del
Trentino, alla missione di soccorso in occasione del
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terremoto dell’Aquila. In quel caso, pur a un mese di
distanza dall’evento sismico, già prima della partenza
si conoscevano incarichi e luogo di destinazione.
Questa volta è diverso, ma si parte comunque. Il 3
novembre, dopo pranzo e non di primo mattino come
preannunciato, arriva da Trento l’ok per la partenza:
destinazione S.O.I (Sala Operativa Interforze) di Macerata. Qui, ci viene detto, avremmo ricevuto tutte le
informazioni riguardo il nostro incarico. Il viaggio dura
all’incirca 5 ore durante le quali, tra dubbi, perplessità
e svariate telefonate presso gli uffici provinciali, comincia almeno a delinearsi quello che dovrebbe essere il
nostro ruolo in questa missione: ovvero affiancare il
sindaco del comune in cui saremo destinati per supportarlo in fase di coordinamento dei vari organi di
protezione civile coinvolti sul territorio.
È ormai sera quando arriviamo a Macerata. I dirigenti
della sala operativa provinciale ci spiegano la situazione, che ci appare subito piuttosto caotica. La forte
scossa del 29 novembre aveva coinvolto centinaia di
piccole frazioni sparse su tutta la provincia di Macerata, andando ad aggravare un contesto già critico in
seguito al terremoto del 24 agosto, ma fino ad allora
ancora sotto controllo. Con la scossa di magnitudo 7
del 29 novembre la situazione era, però, rapidamente
precipita rendendo inagibili gran parte delle abitazioni
di numerosi comuni della provincia. Fortunatamente
Associazioni
nessun morto, ma migliaia di persone sfollate negli alberghi sulla costa adriatica o all’interno di provvisorie
tendopoli.
La nostra sensazione immediata è che, nonostante
siano passati 5 giorni dalla scossa, a Macerata ancora non abbiano un preciso quadro della situazione.
Infatti, al nostro arrivo, pur annunciato, i dirigenti della
sala operativa ancora non hanno una destinazione e
un compito da affidarci. Dopo qualche scambio di
opinioni tra dirigenti della protezione civile marchigiana e nazionale, ci viene indicato di recarci presso il
comune di Cessa Palombo, dove, ci viene spiegato,
la situazione era piuttosto caotica, poiché il sindaco
era da poco rientrato nelle sue funzioni dopo l’infarto
che l’aveva colpito il 24 agosto durante la prima scossa e che lo aveva costretto al ricovero ospedaliero da
lui interrotto anticipatamente.
La sensazione che a Macerata ancora non avessero
cognizione precisa della situazione sul territorio trova
conferma già all’indomani. Arriviamo a Cessa Palomba di mattino presto. Il paese è deserto poiché gran
parte della popolazione era già stata sfollata. Recatici
in comune siamo accolti da un dirigente della prote-
zione civile del Friuli che ci fa il punto della situazione.
Egli ci aveva preceduto di qualche giorno e aveva trovato in effetti una situazione non facile. Ma assieme al
sindaco in pochi giorni era riuscito ad avviare i lavori
per l’allestimento dei vari campi per le popolazioni
sfollate rimaste sul territorio. In quel contesto, quindi,
non avrebbe avuto bisogno di personale per il coordinamento, ma piuttosto di volenterosi lavoratori.
Passiamo la mattinata nel comune di Cessa Palomba,
frammentato in decine di frazioni sparse su un territorio enorme. Riforniamo i campi delle frazioni di derrate
alimentari e svolgiamo qualche opera di recupero beni
nelle abitazioni site all’interno della zona rossa. A mezzogiorno, rientrati al comune per organizzare il lavoro
del pomeriggio, ci viene comunicato che siamo stati
trasferiti in un altro comune: Muccia, dove la situazione sembrava essere alquanto caotica. Nonostante il
dispiacere del sindaco convalescente di Cessa Palomba, pranziamo e partiamo subito per Muccia.
Giunti a destinazione, dopo aver superato non poche
difficoltà legate alla viabilità, troviamo una situazione
tutt’altro che caotica. Tutti sono al lavoro per l’allestimento del Centro Operativo Comunale. Non ci sem-
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Associazioni
bra ci sia molto da coordinare neppure qui, quanto
piuttosto da lavorare. Sensazione che ci viene confermata dal funzionario della protezione civile responsabile sul territorio, che immediatamente si mobilita per
verificare se le nostre competenze possono essere
utili in altri contesti. Di lì a poco ci viene comunicato di
recarci nel comune di Castelsantangelo sul Nera, ultimo comune della provincia di Macerata, ai piedi dei
monti Sibillini, dove ci ripetono, per l’ennesima volta,
la situazione era ancora caotica. L’umore non è dei
migliori. La pazienza e diplomazia che ripetutamente
ci avevano raccomandato di mantenere comincia a
vacillare. Siamo in viaggio da due giorni e ancora non
ci è chiaro il nostro compito ne la nostra destinazione.
Decidiamo di comune accordo che a Castelsantangelo ci saremmo fermati anche se non avremo svolto
le funzioni di coordinamento per cui eravamo stati
mandati.
Arriviamo al paese in tarda serata, dopo essere passati per la tristemente nota borgata di Visso devastata
dal sisma. A Castelsantangelo ci accoglie il geometra
comunale Giovan Battista Ricci, persona pacata e
cordiale, che ci fa il punto sulla situazione del paese. Il
piccolo centro e le varie frazioni, completamente distrutti dalle ripetute scosse, sono stati interamente
sfollati. Dei circa 280 residenti soltanto una decina
sono rimasti: alcuni allevatori e un gruppo di giovani
ragazzi che non hanno voluto abbandonare il loro paese. Fortunatamente anche in questo caso nessuno
ha perso la vita. Diversamente rispetto alle precedenti
destinazioni, qui non era stata allestita nessuna struttura per ospitare gli sfollati. La principale necessità
che ci viene segnalata è quella di provvedere al trasferimento degli uffici comunali dalla sede storica, resa
inagibile dal terremoto, presso dei container provvisori che sarebbero dovuti arrivare nei giorni seguenti. Ci
diamo appuntamento per l’indomani, con il proposito
di organizzare il lavoro, finalmente.
Troviamo ospitalità per la notte all’interno del campo
ministeriale dei vigili del fuoco permanenti della vicina
Visso, accolti dalla simpatia di Nicola e Stefano, vigili
del fuoco permanenti di Reggio Emilia con i quali instauriamo subito un ottimo rapporto.
La mattina del 5 novembre arriviamo a Castelsantangelo di buon ora, ansiosi di cominciare il lavoro. La
voglia di fare è tanta, ma immediatamente ci rendiamo
conto che la situazione è molto complessa e compli-
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cata. Impossibile pianificare un lavoro che vada al di là
della mezza giornata. I tre dipendenti comunali e gli
amministratori sono sotto pressione e non hanno un
attimo di tregua dal 24 agosto. Sono subissati da telefonate e da pratiche burocratiche che dilatano enormemente i tempi per ottenere qualsiasi cosa. A questo si aggiunge la complicata situazione personale di
ognuno di loro. Il pensiero per i famigliari sfollati e la
consapevolezza di aver perso tutto rende loro ancor
più difficile riuscire a concentrarsi sul lavoro. Impossibile ritagliare anche solo mezz’ora di tempo senza essere interrotti da qualche telefonata o da altri imprevisti. Pazienza e diplomazia.
Ci dividiamo in due squadre. Una passa la giornata
affiancando Marcello, l’operaio comunale, cercando
di aiutarlo a risolvere piccoli e grandi problemi, come
ad esempio diverse rotture delle tubature dall’acqua
dilaniate dal movimento del terreno conseguente al
terremoto. Una di queste rotture minaccia di allagare
l’unico edificio rimasto agibile di tutto il paese: il Capannaccio, una sorta di grande gazebo con annesso
bar nei pressi del parco giochi immediatamente fuori
del paese, diventato punto di riferimento per i pochi
abitanti rimasti e per tutti coloro che sono a Castello
durante il giorno per lavorare. Nel frattempo l’altra
squadra comincia a sistemare il primo dei container in
cui dovremmo trasferire gli uffici comunali. I ritmi di
lavoro non sono certo quelli che ci saremmo aspettarti, ma si lavora.
Nei giorni seguenti riusciamo a guadagnare gradualmente la fiducia di Marcello, Ricci e dell’attivo ragioniere Alfredo, nonché del vicesindaco Ovidio e del
sindaco Mauro Falucci. Ci chiedono qualche consiglio
e noi cerchiamo di segnalare tutto ciò che a noi sembra necessario fare, senza pretendere, ovviamente,
che tutto possa essere realizzato o risolto con uno
schiocco di dita.
Emblematico l’episodio relativo al fiume Nera che
scorre attraverso il piccolo paese. In seguito al terremoto e ai conseguenti movimenti della crosta terrestre, le falde acquifere si sono alzate causando la fuoriuscita d’acqua dal terreno un po’ da tutte le parti. Il
livello del torrente si è alzato sui livelli di guardia e
sembra poter esondare da un momento all’altro,
compromettendo, in tal caso, l’unico edificio rimasto
agibile in tutto il paese: il Capannaccio. Fin dal primo
giorno diamo la nostra disponibilità per cercare di rin-
Associazioni
forzare l’argine con i classici sacchi di terra. Ma la burocrazia blocca tutto. Sono necessari i nullaosta di
protezione civile, ente parco, genio civile. Dopo due
giorni di attesa, grazie all’intervento dell’Esercito Italiano, abbiamo ottenuto il permesso di posare una trentina di sacchi di terra. Pazienza e diplomazia.
Nonostante tutto, nei giorni seguenti riusciamo a procedere con il trasferimento degli uffici comunali. Con
l’amministrazione cerchiamo di pianificare il posizionamento dei container che, ci dicono, dovranno arrivare. Dei 6 previsti soltanto 3 sono arrivati. Pazienza e
diplomazia.
Nonostante le difficoltà entro la fine del nostro turno
abbiamo avuto la soddisfazione di vedere funzionante
il nuovo Centro Operativo Comunale, dando modo ai
dipendenti e all’amministrazione di offrire un adeguato
servizio alla popolazione in questo momento di particolare bisogno.
Il 10 novembre è il nostro ultimo giorno a Castelsantangelo, un altra squadra di vigili del fuoco volontari
continuerà nel lavoro da noi iniziato.
Con dispiacere ci apprestiamo per il rientro. Durante il
viaggio tiriamo le somme di questa esperienza. Nono-
stante un inizio poco incoraggiante, siamo tutti soddisfatti. Non tanto per la mole di lavoro svolto, ma soprattutto per il forte legame umano che, nei nostri
pochi ma intensi giorni di permanenza, siamo riusciti a
creare con i dipendenti comunali, con sindaco e vicesindaco, con i ragazzi del posto, disponibili e volenterosi di ricominciare, e con tutte le persone incontrate.
Pochi giorni dopo il nostro rientro giunge il messaggio
del sindaco di Castelsantangelo sul Nera che ci ringrazia nuovamente per il servizio e il lavoro che abbiamo svolto, ma soprattutto, ed è questa la soddisfazione più grande che ci rende orgogliosi del nostro
operato, per l’aiuto umano, l’entusiasmo e l’atteggiamento mentale che siamo riusciti a trasmettere in loro.
É anche grazie a questo, ci dice il sindaco, se il comune e la sua comunità stanno riuscendo gradualmente
a ripartire.
Spesso di afferma, forse retoricamente, che vi sia più
gioia nel dare piuttosto che nel ricevere. Ebbene dopo
questa esperienza posso affermare che mai parole furono più vere.
Alessandro Gentilini
Il Vicecomandante
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Associazioni
PARCO FLUVIALE NOVELLA
L’anno delle visite record, l’anno delle novità
zione di una ventina di ragazzi dell’area Novella. A fine
progetto ad alcuni di loro è stato concesso il brevetto di
guida con Canoa, rilasciato dal partner dell’Associazione,
Trentino Wild (Attraverso la Scuola Resque Project).
Come tutti gli anni eccoci a dovere fare un breve resoconto di quella che è stata l’attività dell’Associazione nel
corso dell’anno che si sta concludendo. E’ stato il 2016
un anno di novità per il Parco Fluviale Novella: nuove
progettazioni e nuovi eventi, nuove scommesse e soprattutto nuove energie.
L’anno è trascorso velocemente… pare quasi ieri che
per l’undicesima volta il percorso è stato riaperto alle visite, nei primi giorni di aprile.
Nei mesi invernali noi del Direttivo, un gruppo di volontari ormai molto affiatato e dinamico, ci siamo impegnati in
diversi incontri, per l’approntamento di progetti e per la
preparazione dell’attività che di li a poco si stava per portare avanti.
Prima novità dell’anno: acquisto e noleggio delle biciclette a pedalata assistita e di un buon numero di mountain
bikes. Con la compartecipazione finanziaria dei Comuni
di Romallo e Cloz ed un investimento diretto, l’Associazione ha infatti acquistato un Parco biciclette che già dal
mese di giugno sono state messe a disposizione presso
la sede della ex Cooperativa a Romallo e presso il Bicigrill di Cloz. Il progetto “Unisci le valli con la bici”, così lo
abbiamo denominato, ha dato la possibilità ai turisti in
genere ed agli ospiti delle strutture ricettive del luogo, di
visitare il territorio del Parco ed il territorio limitrofo, con
un diverso mezzo: il mezzo più ecologico dopo le nostre
gambe: la bicicletta!
Questo lo abbiamo fatto pensando ad ampliare il campo
dei potenziali fruitori di tale mezzo, prevedendo l’acquisto oltre che di una quindicina di mountain bikes anche
di 6 e-bike, mezzi tecnologici e molto performanti che
consentono di affrontare strade scoscese ed impegnative anche a neofiti del ciclismo.
Partito il progetto, grazie al Piano Giovani Carez l’Associazione ha messo in campo un progetto di formazione, per
la preparazione di giovani alla figura di Accompagnatore
nel Parco e guida Canoa. Il progetto ha visto la partecipa-
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Ai partner di Trentino Wild, con i quali già da più di quattro anni ormai collaboriamo spalla a spalla nel progetto
Canoe nel Canyon Novella, va il ringraziamento da parte
mio e di tutto il Direttivo, nonché di tutti i collaboratori
dell’Associazione, che nel corso della stagione appena
passata, hanno tenuto con loro rapporti giornalieri sempre cordiali e professionali.
L’attività delle visite al Parco è iniziata nei primi giorni di
aprile. In questo periodo i volontari sono stati impegnati
alla sistemazione di scalini e staccionate in legno, danneggiati dalle intemperie e dai fattori climatici. Già dai
primi mesi i nostri bravi collaboratori hanno lavorato con
Scuole di ogni ordine e grado, valorizzando in tal modo il
valore didattico del nostro percorso.
Prima dell’apertura del percorso è stato attuato da una
Ditta specializzata un disgaggio importante nelle pareti al
di sopra delle passerelle, in modo da ridurre al minimo il
rischio di caduta sassi dall’alto.
I numero dei visitatori a piedi, già da subito molto performante, a fine stagione si è attestato sulla cifra record di
circa 11500 visitatori.
Stesso dicasi per i visitatori in Canoa, che rispetto alla
stagione passata sono aumentati notevolmente, fino a
raggiungere la cifra di 1250 visitatori, con più di 150
uscite in canoa.
Nuovi eventi anche quest’anno…come la colazione nel
Parco, la Gara Podistica “La Noela”, che ha avuto un
ottimo riscontro e che sarà riproposta ormai come appuntamento fisso ogni anno. Poi la fiaccolata nel Parco
e la Parcongusto, eventi che ormai sono divenuti appuntamenti fissi.. e molto.. molto altro.
Il gruppo del Direttivo ed i Collaboratori dell’Associazione quest’anno sono tutti molto motivati per la stagione
che verrà.
Tutte le energie sono pronte per far si che per il mese di
aprile 2017 tutto sia pronto.
Per ora, da parte mia, del Direttivo e di tutti i Collaboratori del Parco un buon Natale ed un Felice 2017.
Fausto Garbato
Presidente Ass.ne Parco Fluviale Novella onlus
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Quale missione oggi per i Piani Giovani di Zona?
dove ognuno possa sentirsi a proprio agio e in questo
crescere, appunto. Un contesto dove le possibilità siano
garantite a tutti in modo uguale, dove le risorse vengano
investite per sostenere l’intraprendenza, l’energia e l’esplosività dei giovani. Ecco che il Piano Giovani può
quindi fare la differenza in questo senso concentrandosi
ed investendo sul sostegno a quei giovani e a quei gruppi che dimostrano interesse verso la cultura, verso la
formazione personale e della collettività, a conoscere e
valorizzare il proprio territorio per trarne da esso anche
un riscontro in termini economici.
In un contesto sociale, economico, finanziario che appare sempre più instabile, incapace di dare certezze, il
clima che i giovani, di diverse età, respirano nei contesti
in cui si trovano a studiare o dover cercare lavoro è davvero poco sereno. I primi per la tensione di dover uscire
dalla “gabbia” e affrontare il mondo reale con le sue regole di mercato e di relazioni, i secondi per la delusione
di non poter, molto spesso, dedicarsi a ciò che avrebbero voluto. Quanti purtroppo preferiscono abbandonare
la loro patria per cercare di sentirsi più realizzati e più se
stessi, tanto da dover sentire sempre più spesso nominare una parola che non avremmo mai più voluto risentire dopo gli anni Sessanta: emigrazione. Eppure c’è chi
non molla! Quanti giovani del nostro Trentino stanno approfittando di questo momento storico nebuloso per
lottare, per sfidare il piattume, per innovare davvero e
dimostrare che le strade per uscire dalla crisi ci sono!
Quelli che restano tentano il tutto e per tutto per costruirsi una vita felice e solida nel proprio territorio, facendo
leva sulle amicizie e le relazioni personali, sulle passioni
maturate proprio grazie anche alla particolarità e bellezza del nostro territorio, sulla speranza che non deve mai
mancare.
La cosiddetta categoria dei “giovani” comprende in se
stessa diverse fasce di età, con interessi e necessità diverse e questo rende non facile del tutto il nostro ruolo
di amministratori e di animatori del territorio. Anziché
operare, come quasi sempre si è fatto in passato, sul
“disagio” dovremmo imparare a lavorare sull’”agio”, ossia spostare il centro di gravità dai problemi alle risorse e
alle opportunità che ogni fascia di età presenta, dalla risoluzione alla prevenzione al fine di creare un contesto
Inoltre il Piano Giovani, in quanto strumento a servizio
della comunità, potrebbe essere considerato un valido
punto di riferimento per tutte quelle realtà, associative e
non, che si prendono cura della trasmissione ai giovani
di valori etici, della costruzione di rapporti e di relazioni,
di far fare loro esperienze forti nel mondo del volontariato e della solidarietà attraverso la collaborazione con realtà, anche internazionali, che operano in altri Paesi del
mondo, di fare e tramandare cultura e tradizioni; un popolo infatti che non conosce se stesso, le proprie radici,
i valori su cui si è innestato per secoli il modo di vivere,
di produrre, di costruire è un popolo smarrito, e quindi
teso ed infelice. Possiamo quindi affermare che il Piano
Giovani sia un produttore di felicità e di serenità, un luogo dell’incontro delle idee e dei confronti, un attore della
Comunità fecondo in grado di offrire, senza peccare di
superbia, risposte, alternative, soluzioni, sostegno, non
solo economico.
Perché non tutto deve ridursi ad essere monetizzato, ad
avere un valoro economico, ad essere quantificato per
dover stare in un bilancio. Esistono infatti anche bilanci
che misurano senza l’uso di numeri, virgole, e simboli
convenzionali la soddisfazione, la gratitudine, la gioia, i
ritorni, la nascita di relazioni, di altre iniziative che sorgono da una precedente, la ricchezza culturale assorbita,
le competenze e capacità acquisite… bilanci che faticano a stare in righe e colonne proprio perché sono più
forti dei numeri e non sono ingabbiabili, proprio come i
giovani. La crisi mondiale degli ultimi anni sia anche l’opportunità di ripensare il sistema che per decenni ci ha
governato, ci permetta di riscoprire valori che poco alla
volta sono stati sepolti, ci porti a comporre nuove storie
che partono dall’entusiasmo che non deve mai spegnersi!
Alessandro Rigatti
Referente Tecnico-Organizzativo
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GRUPPO missionario
RICORDANDO PADRE VITO DOMINICI
L’11 dicembre 2015 ha terminato la sua vita terrena Padre
Vito Dominici, missionario della Consolata. La sua lunga
vita è stata veramente un esempio di bontà ed altruismo.
vi dimenticherò mai nelle mie preghiere e anche il bene
che mi avete fatto e voluto rimarrà sempre fisso nella mia
mente fino all’ultimo respiro e oltre...”
Era nato a Romallo il 30.11.1927 ed all’età di quattordici
anni è entrato nella Casa della Consolato della Madonna
del Monte (Rovereto). Fu ordinato sacerdote dal Cardinal
Fossati a Torino il 20 giugno 1954. Dopo diversi incarichi
in Italia ed un periodo trascorso in Inghilterra ad imparare
l’inglese, fu inviato in Kenia nel 1959 dove vi è rimasto
per ben 56 anni. La sua ultima Missione è stata a Nkubu
distretto di Meru.
Chi ha conosciuto P. Vito ne serberà certamente un gran
ricordo, era mite ma coraggioso e caparbio nell’intraprendere e portare a termine i suoi programmi, sempre a
favore dei più bisognosi in terra di Missione.
Intervistato da Vita Trentina sei anni fa così rispondeva:
“Il mio primo impatto non è stato facile. All’inizio avevo
quasi voglia di andarmene ma poi, con il passare del
tempo, mi sono abituato ed ho trovato la mia collocazione nella loro società. I momenti più belli li ho vissuti nel
vedere tanti africani seguire le lezioni di catechismo ed
accostarsi ai sacramenti. Ora mi sento uno di loro!”.
Ogni 4 anni tornava in Italia e veniva a trovare i suoi familiari, i suoi tanti benefattori ed amici, ai quali lo legava una
fitta e costante corrispondenza, per esempio il Gruppo
Missionario di Romallo, sempre sollecito ad aiutarlo finanziariamente nelle sue opere di bene e costruzioni di
diverse chiese.
Nell’estate 2015 era ritornato in Italia a causa della salute malferma. I suoi Superiori avevano prenotato solo il
viaggio di rientro in Italia ma P. Vito di ciò era preoccupato, la sua patria era l’Africa e si sentiva un vero africano.
Nel novembre scorso, accompagnato da sua nipote, era
venuto a Castelfondo e Romallo, proveniente dalla Casa
Madre della Consolata di Torino. A Romallo aveva celebrato la S. Messa seguita da un incontro significativo
con il Gruppo Missionario. Nel corso dell’incontro P. Vito
ha ribadito più volte il suo desiderio di tornare “a casa
sua, tra la sua gente”. Il 19 novembre 2015, con l’autorizzazione dei suoi superiori, era partito da solo, a 88
anni dall’aeroporto di Torino, con scalo Istanbul ed arrivo
a Nairobi. Aveva successivamente inviato un messaggio
“sono arrivato a casa mia, sto bene”, ma ai primi di dicembre la sua tempra, seppur forte, ha ceduto per un
edema polmonare nell’Ospedale di Nairobi. Iddio aveva
esaudito il suo desiderio “morire fra la sua gente”.
A Romallo domenica 18 dicembre 2015 era stato ricordato con una S. Messa concelebrata dal Parroco don
Mario e don Enzo Lucchi, suo intimo amico da una vita.
Nei suoi ultimi scritti scriveva: “una cosa è certa, che non
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Il Gruppo Missionario è impegnato, già dallo scorso
anno, per il “Progetto papaye”, in cui crede particolarmente. Alleghiamo la proposta di progetto nella convinzione che diversi romallesi ci possano aiutare in questa
iniziativa di fondamentale importanza per le popolazioni
boliviane.
A tutti gli auguri di un sereno Natale e di un 2017 ricco di
soddisfazioni e salute.
IL GRUPPO MISSIONARIO
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CORO TERZA SPONDA
Il coro pensionati, quest’anno, compie dieci anni.. ma
non li dimostra!
Ricordo ancora quando il Presidente Alessandro Bertagnolli ci ha donato il suo personale contributo ed il coro
ha cominciato la sua strada fatta di prove e di brevi
concerti e così, piano piano, sotto la Regia del maestro
Sergio Flaim, il coro è cresciuto sotto l’aspetto professionale ed umano.
Oggi ha raggiunto una certa maturità canora professionale riconosciuta da tutta la popolazione. I canto unisce, cancella incomprensioni perché è una forza di attrazione incommensurabile ricco di spontaneità,
sentimenti, che rende tutti più veri ed umani.
Ognuno unisce la propria voce a quella degli altri e così
sente di non essere solo, sente di potere contare sul
sostegno di tutto il gruppo e di ritrovare una serenità ed
uno spirito di amicizia autentici. Per i coristi il cantare
insieme è principalmente sinonimo di festa di crescita e
di gioia di vivere.
Quando ascoltiamo le canzoni di questo coro scatta
inevitabilmente la molla dei ricordi ed affiora la sottile
nostalgia che ci riconduce alla sincera genuinità di una
vita semplice, lontana dalla caotica vita moderna.
Il coro riesce a farci condividere un po’ di tempo in sana
allegria facendoci rivivere ricordi del passato, le storie
dei “filo’”, le leggende popolari, le vicende di tanti emigranti, che solo il canto sa tramandare.
Questi sono i valori, gli insegnamenti, che questo coro
con entusiasmo quasi giovanile vuole trasmetterci, perché sono sentimenti che ogni corista ha ritrovato e scoperto nel canto.
Questi 10 anni devono avere un seguito, questi “ragazzi”
ci fanno continuamente riscoprire un patrimonio
musicale che aiuta a comprendere un secolo della
nostra vita ed una conoscenza umana e storica di quei
valori che non sono poveri. Ma sono cardini importanti
della crescita delle nostre popolazioni.
Da questa rivista giunga un sentito ringraziamento a
tutti i coristi, al maestro Flaim Sergio, che ha saputo
modellare tante voci e trasformarle in un canto armonioso e coinvolgente.
Un ringraziamento al fisarmonicista Corrà Eugenio che
con l’accompagnamento della fisarmonica rende più
gioiosi e veri i cani.
Giovanni Corrà
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ASSOCIAZION NONESA LADINA REZIA
Chest’an l’è propi el caso de recordar la Noela,
el nos rì che el me ligia tuti canti ensema, parchè
ben o mal le zenerazion da en bot le è tute nade
zo, o le a vardà zo, o le a scoutà dai ponti, o
vardà entant che se vendemava o coiva.
Ancia par chesto, canche an fa è sta metù ensema el “Parco Fluviale Novella”, con soldi europei
e provinziali e par la gran volontà e el gran laoro
che i fa i volontari che è entel diretivo de l’Asociazion, ensema col presidente Fausto Garbato.
Chesto po l’è n’an del canyon, del Buron dela
Noela, parchè per la prima bota enta storia l’è
sta fat veder enta trasmision dela RAI “Sereno
Variabile”, propi coi crozi pu spizi e fondi fin zonfon, cola intervista de Donata Pedrotti, dipendente dal Parco e ancia co le riprese del’ua dei
ultimi doi luegi del gropel, che è restà sora l’embociadura del Canyon, cola intervista a Giorgio
Dominici e ancia co le emozion del Eremo de
San Blasi e dei padroni Facinelli: tut robe fuer dal
normal del paesazi: storia e agricoltura che gi
enteresava tant a chei dala rai, ancia par dar na
spenta al turismo.
La Noela la gen en tel cuer tuti noi che abitan en
sti paesi: sentin da lontan ente not de silenzi nir
su el rumor de l’aca che la me portala os de autri mondi da zonfon de la tera; enpar de sognar
a star sora i so buroni e de corer lontan vers la
montagna o verse el ziel. Eco come el la descrit
en poeta vivente che l’abita a Romal en talian:
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VOCI DAL CANYON DEL NOVELLA
Voci giungono da lontananze abissali
nel biancore lunare,
nel vento purificatore della libertà,
soffi di gioie sopite.
Mai sperimentate,
nella surreale complicità
affabulatoria della luna,
con richiami potenti
da altri mondi,
dal sentir del vacuo sognare,
nella liberazione esistenziale da ogni orpello.
Pare di vagabondare sopra la terra,
nel vagheggiamento
onirico dell’andare
senza mete verso forre
inesplorate, misteriose,
verso orizzonti sconosciuti
ne godimento pieno dell’anima,
mentre dalle profondità del Novella
giunge il rumoreggiare gorgogliante
dell’acqua copiose e tormentose.
David Wilkinson
Associazioni
Ma eco la traduzione en nones che me sen
sentuda de far, za che la ai vista la Noela e
sentuda da semper:
e denter par la strada romana
me par de sentir la osa dei nosi
Ven su da zonfon del buron la
vecli che i tirava zo con le zape e pici la ter
adale laste rose
Os roucia dela Noela
per emplantar vide de gropel,
Pu però en primavera
enti bei luegi dent e dent
La è ancia aliegra e sbronzinienta
fin sora i crozi.
Zo paur i resaudi fondi fondi,
Che strani! Ma ades la zent la è senza paze, ma
semper laorentona.
la ven su dal zentro dela tera
e la va su ente ombrie dei sentieri
erti e plani de storia
Prof.ssa Caterina Dominici
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DAL “MISTERIOSO” GRUPPO DELLA CENA DI FINE
RACCOLTA IL MENù A BASE DI MELA
L’antipasto
tartine di mele con formaggio e speck
(tempo di preparazione 20 minuti)
Il primo
torta di patate con mele e speck
Ingredienti per 6 persone
Ingredienti per 6 persone
6 erba cipollina
1 cucchiaino miele
1/2 scalogno
150 gr. crema di formaggio
pepe q.b.
1 limone
sale q.b.
100 gr. speck
2 mele delicious
800 gr. patata
300 gr. montasio
100 gr. speck
2 mela fuji
1 porro
50 gr. parmigiano
20 gr. burro
sale q.b.
pepe nero q.b.
Preparazione:
Preparazione:
lava le mele, asciugale e privale del torsolo, aiutandoti
con il levatorsoli. Tagliale a fette di circa 1/2 centimetro
di spessore nel senso della larghezza e irrorale con del
succo di limone, in modo che non anneriscano. A piacere, puoi sagomare ciascuna fettina con un tagliapasta a forma di mela.
Pulite il porro, lavatelo e tagliatelo a fettine sottili. Lavate
e asciugate le mele, eliminate il torsolo con l’apposito
attrezzo e tagliatele a fette dello spessore di 2-3 mm.
Sciogliete 10 gr. di burro in una padella, unite il porro e
cuocetelo a fuoco dolce per 5-6 minuti. Unite le mele e
proseguite la cottura su fiamma vivace, finché risulteranno morbide.
Regolate di sale, pepate e spegnete il fuoco. Rivestite
con carta da forno uno stampo a cerniera di 18 cm di
diametro. Pelate le patate, lavatele, tagliatele a fette e
tuffatele in acqua bollente leggermente salata per 5 minuti. Stendete sul fondo dello stampo uno strato di fette
di patate ben sgocciolate, unite un pizzico di sale, uno
strato di speck, lamelle di mela, fettine di montasio e
spolverizzate con un cucchiaio di parmigiano.
Proseguite con gli strati, fino a esaurire gli ingredienti; coprite lo stampo con un foglio di alluminio e cuocete la torta
in forno già caldo a 180° per 35 minuti. Eliminate l’alluminio e proseguite la cottura per altri 25-30 minuti, finché la
superficie risulterà dorata e croccante. Lasciate intiepidire
leggermente, sformate con delicatezza e servite a fette.
Fai la crema:
disponi il formaggio scelto in una ciotola, aggiungi l’erba cipollina tagliuzzata con le forbici e lo scalogno spellato e tritato molto finemente, un pizzico di sale e una
macinata di pepe. Monta con la forchetta, in modo da
ottenere una crema ben omogenea.
Componi le tartine:
spalma un velo di crema di formaggio su metà delle
fettine di mela. Fai colare su ciascuna qualche goccia di
miele e copri con le fettine rimaste. Distribuisci a
cucchiaiate la crema di formaggio rimasta al centro
delle tartine di mela. Taglia le fettine di speck a striscioline
sottili, nel senso della larghezza, con un coltello o con le
forbici. Disponi lo speck sulla crema di formaggio e servi.
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Il secondo
pollo alle mele
Ingredienti per 4 persone
1 petto di pollo
3 mele renette
30 gr. di cipolla
150 ml di birra
200 ml di brodo vegetale
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di senape
1 cucchiaio di farina bianca
1 limone
1 aglio a spicchi
1 cucchiaino di pepe rosa in grani
sale & pepe q.b
1 costa di sedano
1 rametto di timo
Il dolce:
cannoncini alla crema di mela
Ingredienti per la crema
250 ml di succo di mele
250 ml di latte
150 g di zucchero a velo
1 uovo intero + 1 tuorlo
60 g di farina 00
scorza di limone
Preparazione:
Preparate i Cannoncini con della pasta sfoglia, cuoceteli in forno finché diventano dorati.
Preparazione:
Nel frattempo preparare la crema facendo cuocere mescolando tutti gli ingredienti per una decina di minuti;
lasciar raffreddare e guarnire i Cannoncini.
Tagliate il pollo in piccoli pezzi. Tagliate 2 mele a spicchi
e detorsolatele senza pelarle. Pelate e tagliate la terza
mela a cubetti. A parte rosolate in una padella con l’olio
evo lo spicchio d’aglio, la cipolla tritata, il sedano a pezzetti ed il pepe rosa in grani. Sistemate il pollo nella
padella, salate e pepate leggermente e rosolate per 5
minuti. Quando il pollo è ben rosolato, cospargetelo
con un cucchiaio di farina e mescolate bene in modo
che la farina si distribuisca nel tegame. Bagnate il pollo
con la birra e lasciatela evaporare, versate il brodo, aggiungete le 2 mele tagliate a spicchi, coprite il tegame e
lasciate cuocere per circa 20 minuti. Togliete le mele
dalla padella, eliminate la pelle e frullatele in un robot,
versate la purea di mele.
Unite la senape e continuate la cottura per altri 10 minuti. A fine cottura, aggiungete la mela tagliata a cubetti, cospargete con il succo di limone, il sale e completate la cottura.
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CRUCIVERBA
1
13
15
16
3
4
14
18
17
2
21
23
5
20
6
7
19
24
12
22
8
9
10
11
PAR DRIT
PAR LONC
1. EL PORTA LE LITERE
2. MASA
3. EL SE EMPIZA PAR SCIAUDARSE
4. CANDO NO TE VEN EN MENT EL NOM DEL CONSO
5. MISTIER CHE SE FA EN TI ORTI EN PRIMAVERA
6. PAES VIZIN A CIAVAREN
7. LA SE DAVA STI ANI ALE SPOSE PRIMA EN MADARSE
8. ALZARA PAR DEVERZER TUBI PAR TRENTIN
9. ENSEMA A ZIGOLA
10.G’è CHEL SPADON E CHEL WILIAM
11. EL SE RUA AL 31/12
24. EL VECEL DISTRIBUTOR DAL LUCIANO POZO
1. VAS EN TEN NEGOZI E PAIES NA ROBA MASA CIARA.
I TE DANA…
8. DE …. DA L’ACA
12.MODO PUEC BEL DE CLAMAR CALCHEDUN…
EN SOLANDER “...TI TOI POP”
13.NO L’è DRIT
15.IO EN SOLANDER
16.LE VEN ZO DAL NOSLAR
17.NOI... DA FAR
18.COLOR DAL ZIEL O SE NO GE EL BAR DA CLIES
19.CHEL CHE TE FA I SILAMI SUL QUERT
20.NOM DA FEUNA
21.G’è CHELA FRAIARA E CHELA PAR EL VIN
22.L’ERA BONISIM CHEL DAL PISTOR DA ROMAL
23.G’è EL SIEAPAIA DAL FEN.
TROVA LE 10 DIFFERENZE
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la pagina dei bambini
PORTA BABBO NATALE A ROMALLO
UNISCI I PUNTINI E COLORA
DIPINGI I CAMPI NUMERATI CON IL COLORE
RIPORTANTE LO STESSO NUMERO
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la pagina dei bambini
COLORA E DECORA IL TUO PERSONALE ALBERO DI NATALE
E POI METTILO IN UN VASO CON UNO STECCHINO DI LEGNO
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Questo giornalino è stampato interamente con carta riciclata. Il Comune di Romallo, si pone
come obiettivo miglioramenti continui delle proprie prestazioni in campo ambientale ed è certificato PEFC, cartificato attestante che le forme di gestione boschiva rispondono a requisiti
di sostenibilità. Anche con l’utilizzo di carta riciclata il Comune di Romallo intende confermare
il proprio rispetto per l’Ambiente.
www.comune.romallo.tn.it
“Ringraziamenti sentiti dall’Amministrazione
Comunale a tutti coloro che ci hanno
cortesemente fornito gli articoli. Un grazie
particolare a Fausto Garbato per il prezioso
“supporto”.