Sentiero N. 60 “Valle di Costa Parigi” dal ponte del Bajno a
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Sentiero N. 60 “Valle di Costa Parigi” dal ponte del Bajno a
Sentiero N. 60 “Valle di Costa Parigi” dal ponte del Bajno (218 m) a Superga (670 m) Descrizione a cura di Bruno Fattori dell’A.S.S.O. (Amici dei sentieri di S. Mauro e Oltre) Percorso segnalato - Lunghezza: Km 3,7 Dislivello: 452 m - Tempo di percorrenza: 1h 40’ Linee di mezzi pubblici: 61, 79 Il percorso che inizia presso il ponte del “Bajno”, al confine fra San Mauro e Torino lungo la strada statale n. 590, si svolge nel primo tratto lungo il tragitto di Via Croce; nella parte iniziale la via sale parallela al Rio di Costa Parigi, tra una serie di case, ville e serre di floricoltori; nei pressi delle ultime serre compare in alto a sinistra l'Istituto Santa Croce, raggiungibile per una ripida stradina che risale il pendio. Ancora una casa a sinistra, dopo di che tutto il pendio è solo più a prati e coltivazioni; verso la parte più alta, oltre ai vigneti, appare una piccola costruzione e quindi un edificio: si tratta della cappella e della cascina indicati come il “Sineo”, raggiungibili per un'altra stradina sterrata che inizia poco più avanti, prima del ponte della “Carossera” (ad un centinaio di metri oltre il ponticello è possibile collegarsi con l’Itinerario n. 29). Da questo punto in poi la strada prosegue in salita sul fondo valle, ora più boscoso, sino ad un tornante da cui iniziano le due varianti di questo percorso. Percorso n. 60 Il percorso meno antico e piu facile è quello che segue la strada, la quale inizia a salire più decisamente sul versante collinare; a causa del traffico veicolare è anche il percorso meno gradevole; in questo tratto ed in quello seguente, segnato da altri tre tornanti, il ciglio stradale a valle è ornato da numerosi esemplari di olmo. Dopo il quarto di questi tornanti, si incontra a sinistra l'ingresso all'Albergo Residenziale Superga (ex Collegio per gli Orfani dei Carabinieri). La strada prosegue in salita transitando ai piedi del giardino di una villa recente; dopo un ulteriore tornante, si può osservare sul pendio un interessante esempio di stratificazione geologica con massi, puddinga e arenaria. Ancora un tornante, quindi si raggiunge una curva a gomito molto esposta sul pendio sottostante; in questo punto, a sinistra, è situato l'accesso ad una tra le più prestigiose “vigne” collinari di San Mauro, conosciuta attualmente come Villa Napoli, visibile sul crinale a monte dell'Albergo Residenziale Superga. La strada si fa poco alla volta meno ripida e conduce ad una bella conca soleggiata, intensamente coltivata e ricoperta di serre; in alto appare la Basilica di Superga, mentre poco più avanti, dopo un tratto pianeggiante, si incontra a destra un recinto con degli asini e poi la bella Villa Vireno. Variante percorso n. 60a Questo percorso, riaperto solo di recente, segue le tracce più antiche del sentiero che sino agli anni '30 del secolo scorso collegava il fondo valle alla conca del “Guala”: esso è anche il più interessante dal punto di vista naturalistico. Dal primo tornante di Via Croce si lascia la strada e, attraverso un sentiero un po' a saliscendi, ci si inoltra nel bosco raggiungendo il greto del Rio di Costa Parigi; superato a guado il rio, si inizia a salire su un sentiero gradinato per raggiungere subito uno stretto crinale che separa il vallone principale da un solco vallivo secondario; seguendo il sentiero sul crinale si giunge ad un bivio in cui si incontra l'antica carrareccia di collegamento fra la strada da Sassi a Superga (a destra) e la conca del “Guala” (dritto); da questo bivio in poi il sentiero si sviluppa in costante ma leggera salita, tagliando il boscoso pendio collinare e seguendo le tracce dell'antica carrareccia parzialmente distrutta dalle frane; si arriva così ad un secondo guado nei pressi della congiunzione di due rii: superati entrambi, dopo una svolta a sinistra, si incontra la superstite carrareccia la quale prende a salire più decisamente sul versante opposto della valle; il percorso di questa carrareccia aggira verso destra un costone collinare e poi, con andamento quasi rettilineo ed in costante salita, si porta ai piedi del muraglione di sostegno del giardino di Villa Viretto; a sinistra si trova il recinto con gli asini, alla cui sommità le due varianti di percorso si ricongiungono. (A sinistra della facciata della cappella annessa a Villa Viretto, tra due pilastri, inizia una stradina che permette di raggiungere a circa 150 metri di distanza l’Itinerario n. 29). OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO DEI PARCHI DEL PO E DELLA COLLINA TORINESE Il percorso n. 60 riprende a salire sulla strada asfaltata, costeggiando un muro in pietre e calce, sino all'ingresso di un complesso di abitazioni sorte in quest'ultimo secolo attorno all'antica Villa Guala ed alla sua cappella campestre. Superata la cappella, la strada risale ancora per poco sulla conca, tra vigneti, orti e frutteti: dopo una curva a sinistra ed una diramazione a destra che conduce ad una cisterna circolare per l’acqua piovana, si abbandona l'asfalto e si devia a destra per una seconda diramazione: il piccolo viottolo alquanto ripido, che inizia presso una villa di recente costruzione, costituisce l'unico collegamento tra la zona del “Guala” e la parte estrema di Via delle Pietre nei pressi della Villa Catalinette, a cui si giunge in pochi minuti (collegamento con il sentiero n. 61). Accanto a Villa Catalinette (l'edificio a destra del viottolo), situata al termine di Via delle Pietre (la strada proveniente dalla borgata Sant'Anna). parte l'antica mulattiera di Superga a lato del bel pendio prativo; alla sua sommità, presso un vecchio ciliegio, inizia il sentiero che, addentrandosi nuovamente nel bosco, conduce con alcune svolte, in una decina di minuti, al crinale collinare di Costa Parigi, dove si incontra anche il sentiero n. 29 e la parte terminale di una ampia carrareccia orizzontale proveniente dalla Strada Sassi-Superga; in alto appare tra gli alberi la cupola della Basilica, mentre voltandosi verso valle si può avere un bel colpo d'occhio sulla conca del Guala, le ville di Costa Parigi, la pianura e le Alpi. Il sentiero di destra, quasi in piano, permette di collegarsi con l'Itinerario n. 28, mentre per Superga si prosegue dritti lungo la salita, a tratti ripida, gradinata con piccoli tronchi trasversali (su questo tratto si incontrano i segnavia del Parco Naturale della Collina di Superga, riportati sui massi o sui tronchi, rappresentati da un’orma in vernice blu su fondo bianco). A metà della salita fluiscono da sinistra gli itinerari n. 62 e 63 e ci si viene a trovare sul tracciato della GTC (Grande Traversata della Collina). Giunti in alto, a pochi metri dai fabbricati inferiori dell’Istituto Provinciale per l’infanzia, si svolta a destra sul sentiero, gradinato nell’ultimo tratto, che sfocia su una strada selciata in prossimità del punto di confluenza dell’Itinerario n.28. Dopo una curva, la strada sottopassa la linea della tranvia a cremagliera raggiungendo la Strada Vicinale della Funicolare di Superga; svoltando a sinistra si raggiunge in breve la stazione della cremagliera, presso la quale si trova il Centro Visite del Parco della Collina di Superga; da qui si sale al piazzale della Basilica dove, insieme ai sentieri n.27, 28, 29, 60, 62 e GTC convergono, provenendo da altre direzioni i sentieri n.26, 50, 57, 59, 65 e 66. OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO DEI PARCHI DEL PO E DELLA COLLINA TORINESE