Maggio - Athenaeum

Transcript

Maggio - Athenaeum
Mensile redatto dagli studenti del Liceo classico “Leoniano”
Diretto da Marco Cecili e Gabriele Russo Russo
Vicedirettrice Tyar Ciangola
Anno II Numero 5
Maggio 2008
www.redazioneathenaeum.com
Direttore Onorario Francesco Carletti
Nella letteratura le avventure diventano spesso grandi classici Quando il viaggiatore è anche narratore
Da Lucilio a Goethe: lʹItalia come musa ispiratrice Marco Cecili
Ritorno al nucleare
Tra i primi obiettivi del nuovo
Governo c’è la realizzazione di
centrali nucleari.
A pagina 3
Pagina 6
Nell’esperienza del viaggio c’è
stata sempre una componente
indissolubile, cioè che esso può
essere raccontato. Lo scrittore
e il viaggiatore nascono insieme, è stato così fin dall’epopea
babilonese di Gilgamesh, fin
dalle navigazioni lungo il Nilo
degli antichi Egizi o anche nel
mondo latino, pensiamo a Lucilio e al suo Iter Siculum. In tempi e ambiti più vicini a noi, e a
testimonianza di come il viaggio si faccia scrittura, basterà
ricordare “Il Milione” dettato da
Marco Polo a Rustichello da
Pisa mentre erano insieme in
prigione a Genova, o la raccolta di “Navigazioni et viaggi”, di
Giovan Battista Ramusio, il
geografo e viaggiatore in proprio che ricompose documenti
e relazioni di Alvise Ca’ da Mosto, di Vespucci, Pigafetta e
altri.
Ma è naturalmente dai primi
decenni del Settecento che il
viaggio e la scrittura di viaggio
acquistano una dimensione
nuova, meno epica e più variegata. Le testimonianze dei
viaggiatori nostrani s’infittiscono, rispondono a esigenze
Anastephanon
Il Direttore Onorario ci regala
un’altra “puntata” della rubrica
Zabaione.
A pagina 8
Pagina 10
create dall’evoluzione del gusto, a pulsioni intellettuali nuove, che tendono sia a razionalizzare il mondo sia a goderne
esteticamente. Occorrerà non
confondere tutto ciò con il
Grand Tour, che è il viaggio
degli stranieri in Italia. Il Grand
Tour rappresenta l’aspetto più
ideologizzato e vistoso del
viaggio settecentesco, il suo
momento culminante, quando
i viaggiatori aristocratici e beneducati dei paesi del Nord
partono per tuffarsi nella classicità italiana, giungendo a
una tale dilatazione del fenomeno che tra il 1760 e 80, come scrisse Attilio Brilli nel suo “Il
viaggio in Italia”, «non c’è viaggiatore inglese che non si lamenti dell’invadente presenza
di compatrioti», girando per
Firenze, Venezia, Roma, Napoli,
ma anche per città minori. Basti
ricordare che anche Goethe e
Henri Beyle (meglio conosciuto
come Stendhal) intrapresero
l’itinerario italico...
(continua a pagina 7)
Emergenza rifiuti
Torniamo a parlarne un anno dopo
A pag. 3
In questo numero ci gemelliamo con il
giornalino "La Voce del Domani" del Liceo Mancinelli e Falconi di Velletri, aderendo al progetto che il professor Ceci ci
ha proposto lo scorso gennaio.
2
Politica
Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi
La composizione del Governo
Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio
Gianni Letta
Paolo Bonaiuti (Editoria)
Carlo Giovanardi (Famiglia, Droga, Servizio civile)
Guido Bertolaso (Emergenza rifiuti)
Ministri senza portafoglio
Ministri con portafoglio
Rapporti con le Regioni
Raffaele Fitto
Affari Esteri
Franco Frattini
Interno
Roberto Maroni
Attuazione del Programma
Gianfranco Rotondi
Pubblica amministrazione e l'Innovazione
Renato Brunetta
Pari opportunità
Mara Carfagna
Politiche Comunitarie
Andrea Ronchi
Rapporti con il Parlamento
Elio Vito
Riforme per il Federalismo
Umberto Bossi
Politiche per i Giovani
Giorgia Meloni
Semplificazione Normativa
Roberto Calderoli
Giustizia
Angelino Alfano
Economia e Finanze
Giulio Tremonti
Sviluppo Economico
Claudio Scajola
Istruzione Università e Ricerca
Mariastella Gelmini
Lavoro Salute e Politiche sociali
Maurizio Sacconi
Difesa
Ignazio La Russa
Politiche Agricole, Alimentari e
Forestali
Luca Zaia
Ambiente, Tutela del Territorio e
del Mare
Stefania Prestigiacomo
Infrastrutture e Trasporti
Altero Matteoli
Beni e Attività Culturali
Sandro Bondi
Attualità
In tutte le province campane la situazione è critica. Calo nel commercio e nel turismo Emergenza rifiuti a Napoli, un anno dopo
Il nuovo Governo ha già delineato la strada per eliminare questa piaga Gabriele Russo Russo
Per la terza volta, su Athenaeum torniamo a parlare dell’emergenza rifiuti a
Napoli. Lo avevamo già fatto un anno
fa, proprio nel numero di maggio, e lo
scorso gennaio, ma ci è sembrato doveroso affrontare nuovamente questo
argomento.
Non sarebbe giusto dire che dallo scorso maggio ad oggi non è stato fatto
niente per risolvere il problema, ma di
sicuro non si sono ottenuti risultati
rassicuranti. La situazione a Napoli non
ha subito notevoli miglioramenti, anzi,
in alcune zone le cose vanno anche
peggio. I rifiuti depositati per le strade
della città sono stimati fra le 3 mila e le
5 mila tonnellate. Ogni notte i cassonetti vengono dati alle fiamme o utilizzati come barriere per bloccare il traffico e spesso i Vigili del Fuoco ricevono
più di 50 chiamate, da tutta la provincia, nel giro di poche ore. Come se non
bastasse, l’estate è alle porte e i rischi
per la salute diventano sempre maggiori.
L’immagine di Napoli e dell’Italia all’estero è stata inevitabilmente danneggiata dal problema dei rifiuti. Molti turi-
sti stranieri hanno
evitato il capoluogo
campano nei loro
tour italiani, spaventati da quanto apparso
in tv o sui giornali, e
anche in Italia si tende a boicottare sempre di più i prodotti
napoletani, fra cui la
mozzarella di bufala..
Le autorità competenti hanno assicurato
che è tutto in regola,
ma non si può negare
che le attuali condizioni siano rischiose anche da questo
punto di vista. Negli ultimi giorni è
intervenuto sulla questione il commissario dell’Ue per l’ambiente, Stavros
Dimas, il quale ha garantito all’Italia
che <<la Commissione Ue è pronta ad
assistere l'Italia con mezzi e know how,
ma ci vuole dall'altra parte la volontà di
risolvere il problema>>, aggiungendo
che <<La raccolta estemporanea non
basta, perchè risolve il problema per
pochi giorni, ma poi inevitabilmente
assistiamo al ripetersi di fatti inaccettabili.>>. Lo scorso 6 maggio, inoltre, la
L’Italia riapre al nucleare
Andrea Paris
L'Italia tornera' al nucleare in cinque
anni. Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, lo dice chiaramente davanti agli industriali: "entro
questa legislatura porremo la prima
pietra per la costruzione nel nostro
paese di un gruppo di centrali nucleari
di nuova generazione", ha affermato
intervenendo all'assemblea annuale di
Confindustria. Il rientro e' necessario
per abbassare i prezzi dell'energia e
assicurare il mix di fonti di cui l'Italia,
eccessivamente dipendente da petrolio
e gas, ha bisogno.
La richiesta di tornare a investire nell'energia nucleare era arrivata pochi minuti prima che Scajola intervenisse dal
neopresidente di Confindustria, Emma
Marcegaglia, nel suo primo discorso
all'assemblea degli industriali. "E' tempo
di tornare a investire nell'energia nucleare, settore dal quale ci hanno escluso
più di vent'anni fa decisioni emotive e
poco mediatiche". La risposta di Scajo-
la, che insieme al governo ha puntato
sul nucleare sin dal suo insediamento,
non si e' fatta attendere: "confermo ha detto il ministro - che non e' più
eludibile la definizione di un piano di
azione per consentire il ritorno all'energia nucleare. Solo gli impianti nucleari
consentono di produrre energia su
larga scala, in modo sicuro, a costi
competitivi e nel rispetto dell'ambiente".
Reazioni si registrano dall'opposizione
con il no del Pd e dei Verdi, mentre Prc
si dice pronto alla mobilitazione antinucleare.
commissione Ue aveva deferito l’Italia
alla Corte di Giustizia Europea per il
problema dei rifiuti.
L’attenzione dell’Ue per il Governo sarà
sicuramente un ulteriore stimolo a concentrarsi subito su Napoli. Ripulire il
capoluogo campano dalla spazzatura
sarebbe anche un importante colpo
politico per il Centro-destra, soprattutto
dopo le numerose contestazioni dei
cittadini riguardo alla gestione del problema da parte del Centro-sinistra, nella precedente legislatura. Il Presidente
del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una
conferenza stampa ha presentato la
sua strategia per Napoli: si inizierà dalla
messa in funzione di termovalorizzatori
e dall’apertura di nuove discariche, ma,
soprattutto, non saranno più tollerate
manifestazioni di protesta e blocchi
stradali, che fino ad oggi hanno sempre ostacolato i lavori. Per raggiungere
questo obiettivo potrà essere utilizzato
anche l’esercito, se Guido Bertolaso,
appena nominato Sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio con delega
all’emergenza rifiuti, lo riterrà opportuno.
Speriamo sinceramente che gli addetti
ai lavori riescano a trovare una soluzione efficace e duratura, affinché questo
sia l’ultimo articolo pubblicato su Athenaeum riguardante l’emergenza rifiuti,
un “dramma” che ha già arrecato troppi danni al nostro Paese.
3
4
Attualità
Un articolo del professor Massimo Ceci pubblicato su “La Voce del Domani” Una scuola per lo sviluppo
Se i prof debbono essere “maestri”, i testi debbono essere seri e la privacy non deve essere di ostacolo Prof. Massimo Ceci
(da “La Voce del Domani”, Anno I Numero
II, Aprile-Maggio 2008, Liceo Mancinelli e
Falconi di Velletri)
Ho capito poco della scuola dai programmi lanciati in tv e vergati sui giornali durante queste ultime elezioni
politiche. Mi permetto quindi di dare
alcuni suggerimenti, condivisi dalla
redazione di questo giornalino.
Largo spazio all’economia nei programmi: tasse da abbassare, stipendi
da alzare, poveri da aiutare, Ici da eliminare. Ma senza interventi efficaci e
competenti in materia scolastica l’Italia
non avrà futuro. Non avrà le competenze per gestire i problemi economici
e sociali, non avrà le parole per pensare. Tanto che i ragazzi, oggi, non riescono a capire perché debbono studiare anziché ascoltare musica o andare
in discoteca.
Perciò segnalo due aspetti del problema che a mio avviso vanno risolti con
priorità dal Governo: la qualità delle
scuole e i docenti. Se vogliamo che gli
istituti abbiano il diritto di assumere
direttamente i loro insegnanti, stimolandoli così ad elevare il loro livello
qualitativo e le proprie aspettative
(anche economiche), occorre costruire
un sistema di selezione affidabile. Qualcuno ha proposto severe abilitazioni
con un anno di
tirocinio
nelle
scuole e una valutazione finale rimessa ad una
commissione mista
di docenti e professori universitari.
Sarebbe solo un
primo passo, perché bisogna fare
in modo che si
pronuncino anche
gli studenti, i dirigenti scolastici e
soprattutto i titoli.
Bisogna fare in
modo che i docenti migliori abbiano il
diritto di scegliere le scuole in cui possono brillare. In Inghilterra, il prossimo
anno scolastico le scuole saranno ritenute responsabili del benessere e della
felicità degli alunni anche al di fuori
delle aule: gli ispettori ministeriali giudicheranno (e finanzieranno) le scuole in
base a 18 criteri sociali, tra cui i casi di
bullismo, di diabete e il numero di gravidanze. Va bene andare oltre i livelli di
apprendimento e chiedere garanzie
alle scuole, ma per rendere l’insegnamento efficace bisogna sapere quali
sono gli interessi degli studenti, come
vivono ad esempio la tv, come passano
le ore libere. Meno privacy, dunque.
Gli insegnanti, però, debbono
trasformarsi in maestri. In guide. Non credo agli animatori,
ai gestori di anime, agli amici
degli studenti, ma neanche ai
ciechi selezionatori. I ragazzi
hanno bisogno di professori
che testimonino con il loro
atteggiamento i valori che
trasmettono. Di adulti che
insegnino loro ad interpretare
la quotidianità attraverso un
punto di vista originale, che
crei stupore e susciti curiosità.
Solo così la valutazione diventa educativa.
Gli studenti, dal canto loro,
debbono rispettare i loro insegnanti e
non ricorrere ad ogni strategia utile per
far trascorrere invano il tempo della
lezione. Non può esserci confusione in
classe, ma solo dialogo.
Una nota infine sui libri di testo. Basta
con i depliant scritti per presunti studenti svogliati. Sembra che chi li scrive
si vergogni di farlo. I testi debbono al
contrario stimolare, non semplificare.
Debbono creare ostacoli e mettere alla
prova. In proposito, l’idea di un editore
di proporre un testo solo elettronico
non mi garba: renderà volatili le nozioni come le carte di credito hanno reso
volatili i soldi.
Cultura
Testi per riflettere...
Spiegami l’amore di Giulia Rossi
A Zacinto
In realtà non esistono molte parole,
Ugo Foscolo
se l’amore dobbiamo spiegare…
Né più mai toccherò le sacre sponde
Piuttosto direi che è lo stile del sole,
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
sa nascere come sa tramontare.
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
E’ come l’oceano in preda al temporale,
del greco mar da cui vergine nacque
si scaglia con l’onde, si perde nel rumore,
Venere, e fea quelle isole feconde
così sa colpire e anche far male,
se sbatte contro lo scoglio del cuore.
col suo primo sorriso, onde non tacque
E’ come il vento che soffia lontano,
le tue limpide nubi e le tue fronde
lo senti negli occhi, lo sfiori con le dita…
l'inclito verso di colui che l'acque
E quando ti prende una volta per mano,
cantò fatali, ed il diverso esiglio
all’improvviso ti cambia la vita.
per cui bello di fama e di sventura
L’amore è una stella che sa illuminare,
nell’immenso del cielo è solo un lume in mezzo al blu,
ma ti dà dei sentimenti che non si possono spiegare,
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
perché sono molto, molto di più.
o materna mia terra; a noi prescrisse
Nemmeno la scienza ha trovato una ragione,
il fato illacrimata sepoltura.
perché all’amore non c’è spiegazione,
ti rapisce il cuore, te lo porta via,
oltre i limiti della fantasia,
oltre il limite della realtà,
senza confini e senza età.
Il vecchio e il nipotino
Da Lev Tolstoj
vecchio sospirò senza dire nulla.
Il nonno era molto vecchio. Le sue
gambe non lo portavano
più, i suoi occhi non vedevano, le sue orecchie non udivano, non aveva più denti, e
quando mangiava, faceva la
bava. Suo figlio e la sua nuora cessarono di fargli posto
a tavola e gli servirono il
pasto dietro la stufa. Un
giorno gli fu portato il cibo
in una scodella. Tentando di
muoverla, egli la lasciò cadere e la ruppe. La nuora cominciò a dire cattive parole
al vecchio, rimproverandogli
di guastare tutto nella casa,
di rovinare le stoviglie, e dichiarò che
da allora in poi gli avrebbe dato da
mangiare in una ciotola di legno. Il
Un giorno che il contadino e sua moglie erano rimasti in casa,
videro il loro bambino
divertirsi per terra, con
pezzi di coccio che cercava
di accomodare. Il padre
disse: "Che stai facendo,
Michele?" Michele rispose:
"Fabbrico una ciotola.
Quando tu e la mamma
sarete vecchi, mi servirà
per darvi da mangiare". Il
contadino e sua moglie si
guardarono e scoppiarono in lacrime. Ebbero vergogna dell'ingiuria che
avevano fatto al vecchio:
da quel giorno, gli ridiedero un posto a
tavola e lo circondarono di cure.
Il 2
maggio
è nato
Francesco, il
figlio della professoressa Maria Elena
Tagliaboschi.
Facciamo le congratulazioni alla professoressa per il traguardo di mamma
raggiunto.
5
6
Cultura
Il Guinnes dei Primati Quanti records!
Sempre più bizarre le caratteristiche e le prove con cui entrare nel famoso libro Mattia Fedele
Vi starete chiedendo che cosa
possa riuscire a
fare una persona di tanto
grande
per
poter entrare
nel
guinness
dei primati: le
sono
L’uomo più alto del regole
molto semplici
mondo
e le persone
che sono i protagonisti dei records
sono persone come noi. Ci sono veramente molti record da poter superare,
impegnativi o meno, che richiedano
abilità oppure doti naturali; non ci sorprenderà quindi che l'uomo più basso
misura 57 cm, quello più alto 2,72 metri, che il parto multiplo più numeroso
dava alla luce 9 bambini oppure ancora che la lingua più lunga del mondo
misura 9,5 cm… Anche l'Italia detiene
alcuni curiosi primati. Come poteva
essere facile immaginare, il titolo più
lungo che sia mai stato utilizzato per
un film appartiene a Lina Wertmuller:
"Un fatto di sangue nel comune di Sculiana fra due uomini per causa di una
vedova. Si sospettano moventi politici.
Amore-Morte-Shimmy. Lugano belle.
Tarantelle.
Tarallucci
e
vino".
Eccelliamo anche nel settore gastronomico. Con i suoi 1500 litri è italiano il
cappuccino più grande del mondo. Da
buoni golosi, deteniamo anche due
importanti primati che riguardano il
cioccolato, la più grande barretta
(2.280
kg)
e
il
più
grande
"cioccolatino": si tratta di una versione
extra large da 5.980 kg di un bacio
Perugina, denominato, giustamente,
BaciOne. Ma ce n'è anche per coloro
che preferiscono orientarsi su qualcosa
di diverso dai dolci: 486.8 metri di salame dovrebbero bastare a soddisfare i
più ingordi.
Diventare record-man tuttavia è molto
semplice: potreste cominciarvi ad esercitare a tenere il maggior numero di
uova possibile in una sola mano (il
record è 11) o a lanciare una carta da
poker alla maggiore distanza possibile
(il record è 64 metri). Sono spesso sorprendenti tutti i records che fanno
parte del guinnes, molti sfidano le capacità umane ma ciò che li accomuna
è la voglia di prevalere sugli altri.
Il Preside Ludovico Quattrocchi ci
invita a partecipare a questi interessanti incontri, che si terranno a
Fiuggi dal 4 al 6 giugno. Interverrà
anche il prof. Quattrocchi, il 4 giugno.
Cultura
Nella letteratura le avventure diventano spesso grandi classici Quando il viaggiatore è anche narratore
Da Lucilio a Goethe: lʹItalia come musa ispiratrice Marco Cecili
estrema povertà.
I viaggiatori italiani sono meno numerosi dei colleghi stranieri. La nostra aristocrazia, tendenzialmente
stanziale e provinciale, non trasforma il «Grand Tour alla rovescia» in
un fenomeno di costume, come
accade all’estero, e Alessandro Verri
che va a Parigi e a Londra, l’Alfieri in
Nord Europa, Castiglioni in America
con un «viaggio da me intrapreso
segnatamente per mia istruzione»,
sono casi individuali di libera iniziativa, a differenza di quello rappresentato dall’errabondo Giuseppe Baretti
che, diventato ormai londinese, viene poi a viaggiare, non libero, in Italia
come mentore del giovane Sir Edward
Southwell.
Oggi sembra che il “Grand Tour”
ottocentesco, sia stato rimpiazzato,
dagli “interail”, cioè biglietti chilometrici che permettono di viaggiare per delle zone d’Europa tranquillamente e senza fermarsi continuamente a fare i biglietti, e ciò
comporta un bel risparmio e senso
di libertà.
Ma nel vastissimo panorama, ciò che
colpisce è un generalizzato desiderio di
scoperta «dal basso», quello che già a
inizio Ottocento porta alla scrittura di
viaggio «borghese», con esiti poi nella
letteratura verista. E questa nuova
«società dei curiosi» sviluppa i suoi interessi non solo in direzione di mondi
lontani, ma di territori intermedi o prossimi, in virtù di un nuovo senso estetico, di un apprezzamento del bello naturale, oltre naturalmente al godimento dei monumenti e all’osservazione di
caratteristiche sociali e ambientali.
Ecco allora, tra i viaggiatori che hanno
scelto l’orizzonte domestico, come Vitaliano Donati che s’impegna in un viaggio mineralogico nelle Alpi occidentali,
o Lazzaro Spallanzani che perlustra e
descrive le due Sicilie. Dopo i viaggiatori italiani in Italia di cui s’è già dato
qualche esempio, vi sono quelli, noti e
meno noti, diretti ai quattro angoli del
mondo. Francesco Negri è un oscuro
parroco di Ravenna che nel 1663 parte, va a Danzica, Copenhagen, visita la
Svezia, la Norvegia la Lapponia e arriva
fino a Capo Nord; il suo Viaggio settentrionale, che egli dice di aver scritto
non per gli eruditi «ma per tutti», Alessandro Volta è presente con la sua
Relazione del viaggio letterario in Svizzera, e così via, fino a Sebastiano Ciampi, precettore e classicista, invitato ad
assumere la cattedra di letteratura greca e latina a Varsavia e autore di un
deluso Viaggio in Polonia.
Rare le testimonianze delle donne.
Margherita Sparapani Boccapadule,
una marchesa di Camerino, descrive,
alla fine del Settecento, Milano e i suoi
dintorni, e negli stessi anni Isabella
Teotochi Albrizzi, una intellettuale di
Venezia, teneva salotto e aveva contatti importanti, come Byron, Alfieri e il
giovane Foscolo, che volentieri fu ospitato nella sua alcova. E come non citare Ugo Foscolo, che viaggiò per l’Europa: nato a Zacinto (Grecia), visse in
Italia sempre l’infanzia presso la patria
natia, con struggente nostalgia, andò
anche in Francia e morì a Londra, in
Ormai viaggiare sembra semplice
e non è un problema prendere un
aereo e attraversare un mare o un
oceano in poche ore. Però l’esperienza che più si avvicina al Grand
Tour, è il viaggio all’estero, durante il quale si apprende facilmente la
lingua e si comprende e ci si assimila
alla cultura del luogo.
Ogni viaggio è una storia da raccontare, e non abbiate paura di affrontare
l’avventura della scoperta di cose nuove: l’animo si accresce anche con il
contatto di usi e costumi diversi.
Athenaeum consiglia...
Titolo
I miserabili
Autore
Editore
Victor Hugo
Rusconi Libri
Curatore
Edizione
Bruni F.
2005 (prima edizione 1862)
Pagine
XXVII-1309
Prezzo su IBS.it
12,00 euro
Su IBS.it trovate anche il Dvd del film “I miserabili” (regia di Josée
Dayan, con Gérard Depardieu, 354’, Fra-Ita 2000, 9,90 €)
In breve…
Già nella prefazione Victor Hugo annuncia la tesi che lo ha ispirato:
rivelare "la dannazione sociale" provocata
dalle leggi e dai costumi e tratteggiare un
quadro dei tre grandi problemi che avviliscono il popolo: "la degradazione dell'uomo attraverso il proletariato, la caduta
della donna affamata, l'atrofia del fanciullo
che vive senza sole". Il romanzo è centrato
sulla storia di un popolano, Jean Valjean.
Messo in prigione per aver rubato un tozzo di pane, dopo vent'anni di dura prigionia, a contatto con veri delinquenti, inasprito dall'ingiustizia subita, all'ennesimo
tentativo, riesce ad evadere.
7
8
Cultura
Zabaione
Anastephanon
Francesco Carletti
Non credere o rinunciare a questa
verità: che l'uomo determina se stesso;
questo è un peccato mortale, che dovremmo confessare, per cui dovremmo
strofinarci sul cilicio e fustigarci! Perdonate il tono melodrammatico. Anzi, io
non chiedo perdono di nulla, se non di
non credere, profondamene e ciecamente, che "l'uomo determina se stesso". Per questo peccato, si, sono contrito, afflitto, pentito, mortificato, e se
fossi Dio mi maderei all'inferno, me e
tutti quelli che come me non lo credono senza riserve, che lo ignorano, che
fingono di ignorarlo, che fingono di
fingere! Staremmo tutti lì, di sicuro, ad
arrostirci. Forse i santi, si, loro sarebbero risparmiati. Eppure pare che il santo
non sia altro che un uomo alienato,
fuori di sè, che agisce e pensa in conformità alla Voluntas Sua, e certo non
pare proprio la figura più adatta ad
incarnare il principio. Ma determinare
se stessi, mi domando, -tra me e me, vi
giuro, non sul palcoscenico, ma seduto, me lo domando, qui, al buio, agli
ultimi posti, ultimo!-, determinare se
stessi significa agire secondo l'impulso,
l'esclusiva volontà nostra, obbedire al
desiderio, il nostro, questo è determinarsi? NO! NO! Dio, no e poi no! Io
dico che se un uomo si mettesse in
testa, una buona volta, di farlo, dovrebbe liberarsi perfino della sua persona,
dei suoi desideri, dimenticare il proprio
nome, che pure quello è un onore di
cui sarebbe capace di vantarsi, spogliarsi di qualsiasi retaggio, privilegio, o
diritto, sciolto da ogni possibile condizionamento, libero da ogni impulso
fisico e metafisico, orfano di padre e di
madre, figlio di nessuna tradizione,
nudo come una bestia! E una volta così
vuotati, che la gente si stupirà nel vederci attraverso, allora prendete la vostra decisione: ( l'autodeterminazione si
evolve per crisi e lisi, lo sapevate?) determino me stesso!
Omaccio, saresti più credibile di ciò che
non sei, se ti piegassi a metà, a ruminare! Di sicuro qualcuno ti noterebbe, e
magari direbbe pure: guarda che bell'esemplare di mulo, mai visto uno così
ben fatto!
Eppure ci sarà qualcuno su questa
terra che percepisce il ridicolo, l'umano
ridicolo, come lo percepisco io! Ogni nostra azione è un'egoistica autoimposizione, o al massimo un pessimo tentativo, sulla realtà, è una violenza sulla Natura, che vivrebbe ugualmente, e forse meglio, anche senza di
noi; ogni nostro affanno, al quale ci
dedichiamo con tanta cura di nutrirlo,
carezzarlo e declamarlo fino alla noia,
vale quanto le foglie sciupate a Ottobre: cadono, marciscono, e spariscono
completamente dalla terra, decomposte e annullate! Lo sgomento del Manzoni era questo: Ei fu.
Ovvero: E' mai possibile? L'uomo che
nobilità l'uomo, l'Uomo per eccellenza,
il titano, l'immortale, il semidio, anche
lui finisce come chiunque altro? Ebbene si, anche lui nella cassa, a fare da
terra alle fave, come faremo tutti, noi,
poveri mortali, ai quali, per quanto sia
una squallida consolazione, non spetta
nemmeno una pagina di storia. Consolatevi, a noi sarà riservata un'altra attività che è assai più praticata dello studio:
la dimenticanza.
Pensiamo positivo! Se volessimo liberarci di noi stessi, quali modi di agire ci
potrebbero essere di aiuto, oltre a quello di saltare in un fiume o gettarci nel
camino fingendo un incidente? Senza
disturbare il camino, che è sempre una
noia pulirlo a dovere, potremmo denudarci, in piazza, senza nessun pudore,
rinunciando a qualsiasi dignità davanti
al mondo, alzare gli occhi al cielo, e
gridare:
- Io non mi chiamo. Io non ho fratelli,
sorelle, madre o padre! Non ho moglie,
figli, casa, ricchezze e nemmeno le
vesti! Sono l'ultimo uomo di questo
mondo, e rinuncio perfino a quella
nullità che sono! Io diprezzo la vanagloria, la superbia, l'orgoglio, il lusso,
l'amor proprio. Mi riduco allo stato
delle bestie, alla loro dignità, che è più
alta di quella dell'uomo! Io torno all'armonia della natura, al Silenzio! Mi faccio povero, lebbroso, derelitto e sconosciuto. Io mi abbandono. Perchè la
libertà che rivendichiamo mi disgusta!
L'uomo che si fa per amor proprio è
destinato al disfacimento, creatura
mortale e ridicola! Ora poserò per sempre, sotto la mia croce, sanguinante,
sporco, disprezzato da tutti, uomo dei
dolori! Io depongo la mia libertà nelle
mani dell'Eterno, rinuncio al mio bene,
per un bene supremo. Eppure gioisco
perchè non sono più io che vivo ma è
Lui che vive in me.
Io mi struggo si, mi tormento, perchè
ancora non capisco. Chi di voi è in grado di spiegare la contraddizione?
Commento al quadro
Chiara Cecalupo
Nel 1937 Pablo Picasso è a Barcellona
e sta lavorando ad un murale celebrativo della storia di Spagna. Questo murale diventerà uno dei quadri più famosi al mondo ma non celebrerà affatto la
storia di Spagna, ne ricorderà uno dei
momenti più atroci. E questo quadro
ha nome “Guernica”.
È il 26 aprile del ’37 quando la cittadina di pescatori e contadini di Guernica,
lontana da traffici e conflitti, viene
bombardata a tappeto, gettando nello
sconforto l’intera nazione. Picasso allora decide di tramutare la sua opera in
corso in qualcosa di diametralmente
differente. Modifica la parte centrale e
aggiunge quelle laterali. Crea così una
tela lunga otto metri e alta tre e mezzo,
suddividendo in tre parti diseguali la
scena dipinta.
Partendo dall’estrema sinistra, l’osservatore nota una figura di donna che impreca al cielo, perché da lì è caduta su
di loro la morte, tenendo il figlio morto
nello stesso atteggiamento che Michelangelo fa assumere a Maria nella sua
“Pietà”. Nonostante il richiamo all’universalità del sentire cristiano e del confine sottile tra vita e morte, la madre di
Picasso non ha niente della placida
quiete del volto della Maria michelan-
->
giolesca, ella grida rendendosi conto
che suo figlio e davvero perduto per
sempre. Questa forte lacerazione si
può riscontrare anche nel personaggio
all’estrema destra, che di fronte alle
fiamme che si sono impossessate di lui
e della sua casa, leva le braccia al cielo
e grida. Ancora una volta, Picasso
prende spunto da capolavori del passato: il gesto di quest’uomo ricorda indubbiamente il dolore di San Giovanni
che leva le mani alla croce sia nella
“Deposizione” di Donatello che nel
“Compianto del Cristo morto” di Giotto
e la Maddalena della “Crocifissione” di
Masaccio.
Queste due parti laterali fanno da corollario al corpo centrale, un miscuglio
di corpi che si avviluppano tra loro
formando una macchia triangolare più
chiara che ricorda un frontone di un
tempio greco: ancora un simbolo della
storia della civiltà, messo quasi a sottolineare come la civiltà sia morta insieme
alla gente di Guernica, morta per sempre, e con la vita ha perso anche tutta
la dignità.
Guernica quindi non è solo una cittadina, non è solo una delle opere più profonde dell’arte moderna, ma è uno
stato d’animo, una profezia per l’Europa del tempo. E un ricordo per le generazioni seguenti.
Rubriche
A merenda da Athenaeum...
La vignetta
Zuccotto semifreddo
Ingredienti:
200 g di amaretti
5 uova
300 g di panna
4 cucchiai di zucchero
1 caffè ristretto
1 bicchierino di cognac
Preparazione:
Per la serie…
“Me la faccio addosso”
In questo numero
“Athenaeum consiglia…”
è a pagina 7
Riflessioni su tela...
Guernica, Pablo Picasso, 1937,
Museo Reina Sofia, Madrid
Sbriciolare gli amaretti in una ciotola; aggiungere il caffè e il cognac e mescolare il tutto. A
parte, montare i rossi delle uova con lo zucchero, aggiungere il composto appena ottenuto
agli amaretti. Aggiungere in sequenza anche
gli albumi montati a neve, e la panna montata.
Dopo aver mescolato tutti gli ingredienti, versare il composto
in
uno stampo e mettere tutto
in freezer
per almeno 3 ore.
Per staccare meglio il
dolce dallo
stampo,
passare la base sotto l'acqua del rubinetto.
Tagliare e guarnire con altri amaretti sbriciolati, e, volendo, abbellire ulteriormente la composizione con della panna montata.
9
10
Sport
Classifica finale Serie A 2007-08
Classifica marcatori Serie A 2007-08
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21 Del Piero A. (Juventus, 3 rig.)
20 Trezeguet D. (Juventus, 2 rig.)
19 Borriello M. (Genoa, 5 rig.)
17 Di Natale A. (Udinese, 2 rig.) ,
Ibrahimovic Z. (Inter, 8 rig.) ,
Mutu A. (Fiorentina, 6 rig.)
15 Amauri C. (Palermo, 2 rig.) ,
Kaka' R. (Milan, 6 rig.)
14 Pandev G. (Lazio, 1 rig.) , Rocchi
T. (Lazio, 3 rig.) , Totti F.
(Roma, 3 rig.)
13 Cruz J. (Inter, 1 rig.) , Maccarone M. (Siena, 2 rig.)
12 Amoruso N. (Reggina, 3 rig.) ,
Bellucci C. (Sampdoria, 2 rig.) ,
Doni C. (Atalanta, 4 rig.) ,
Quagliarella F. (Udinese)
11 Inzaghi F. (Milan)
Inter
Roma
Juventus
Fiorentina
Milan
Sampdoria
Udinese
Napoli
Atalanta
Genoa
Palermo
Lazio
Siena
Cagliari
Torino
Reggina
Catania
Empoli
Parma
Livorno
85
82
72
66
64
60
57
50
48
48
47
46
44
42
40
40
37
36
34
30
Zlatan Ibrahimovic, decisivo
per l’assegnazione dello
scudetto all’Inter con 2 gol
all’ultima giornata.
Scudetto, Champions League,
preliminari Champions League,
Coppa Uefa, Intertoto, retrocessione
Risultati dei principali campionati esteri
Inghilterra
Francia
Spagna
Germania
Svizzera
Olanda
Belgio
Portogallo
Turchia
Manchester United
Olimpique Lione
Real Madrid
Bayern Monaco
Basilea
PSV Eindhoven
Standard Liegi
Porto
Galatasaray
Alessandro Del Piero (Juventus),
capocannoniere del campionato con 21
reti. Anche lo scorso anno aveva vinto
la classifica marcatori, ma in Serie B.
Coppa Uefa 2007-08
Finale: 14 maggio, stadio City of Manchester
Zenit San Pietroburgo - Rangers 2 - 0
(27' st Denisov, 49' st Zyrianov)
Sport
A Mosca finale tutta inglese per l’edizione 2007‐08 della Uefa Champions League Manchester United campione d’Europa
I Red Devils hanno sconfitto ai rigori il Chelsea. Tempi regolamentari sull’1‐1 (Ronaldo, Lampard) Niccolò Polidori
Ci vogliono i calci di rigore per decidere la finale di UEFA Champions League
tutta inglese tra Manchester United FC
e Chelsea FC allo stadio Luzhniki di
Mosca. A spuntarla sono gli uomini di
Sir Alex Ferguson che si aggiudicano il
trofeo per la terza volta nella loro storia. Decisivi gli errori dal dischetto di
John Terry e Nicolas Anelka. Ininfluente quello di Cristiano Ronaldo. I 120
minuti si erano chiusi sull’1-1 con gol
nel primo tempo di Cristiano Ronaldo e
Frank Lampard.
Dopo una prima fase di studio a scaldare la partita ci pensa Ronaldo con i sui
dribbling su un Michael Essien in chiara difficoltà nel ruolo di terzino destro.
Al 21' si scontrano Paul Scholes e Claude Makelele nel tentativo di ripartenza
del Chelsea. Entrambi vengono ammoniti. Il centrocampista del Manchester
ha la peggio e deve uscire per qualche
minuto per tamponare il sangue che
gli esce dal naso.
Al 26’ il risultato si sblocca. Azione insistita dello United a destra. Wes Brown
riesce a crossare verso il secondo palo,
dove Ronaldo brucia Essien e piazza il
colpo di testa vincente nell'angolo alla
destra di un Petr Čech che può solo
guardare. Azione che ricorda molto il
gol realizzato dal portoghese nei quarti
contro l’AS Roma. Al 33' prova a rispondere il Chelsea. Cross di Lampard
dalla destra, Rio Ferdinand anticipa
Michael Ballack ma indirizza di testa
verso la propria porta. Splendido riflesso di Edwin van der Sar e pallone in
corner. Se il portiere olandese è bravo,
quello ceco del Chelsea è un fenomeno. Cross di Ronaldo e colpo di testa in
tuffo di Carlos Tévez: Čech si oppone
alla grande in tuffo. Il pallone finisce sui
piedi dell'accorrente
Carrick, conclusione
a botta sicura ma
Čech c’è ancora e
respinge con la mano destra aperta
evitando un gol che
sembrava già fatto.
Al 43' altra occasione per il raddoppio
del
Manchester.
Intelligente
cross
basso di Rooney
dalla destra. Makelele non ci arriva, alle
sue spalle c'è Tevez ma l'argentino
manca l'impatto vincente in scivolata a
due passi dalla porta. Dal possibile raddoppio si passa rapidamente al pareggio. Essien prova un tiro dalla distanza.
La conclusione è smorzata da Ferdinand, ma sul pallone vagante si avventa Lampard che batte Van der Sar con
un tocco morbido.
Il pareggio nel finale di prima frazione
regala fiducia al Chelsea in apertura di
ripresa. Essien scatta sul passaggio
Florent Malouda, dribbling a rientrare
su Ronaldo e tiro a girare che finisce
ampiamente alto sopra la traversa.
Poco dopo Ballack si incunea in un
varco centrale e prova il destro di potenza difettando però di precisione. E’
al 78’, però, che il Manchester trema
per davvero. Nei pressi dell’area di rigore Drogba scambia con Malouda e,
mentre sta per perdere l’equilibrio,
lascia partire un destro a rientrare che
supera Van der Sar ma si infrange sul
palo alla sinistra del portiere olandese.
Sir Alex Ferguson decide allora di giocarsi la carta Ryan Giggs richiamando
in panchina Scholes. Il gallese diventa
così il giocatore con più presenze nel
Tennis a Roma: i vincitori
Navak Djokovic ha battuto in finale Wawrinka per 4-6, 6-3, 6-3.
Melena Jankovic si è aggiudicata il
trofeo femminile grazie alla vittoria
6-2 6-2 su Alizé Cornet
Manchester United (759) superando
Bobby Charlton.
Il risultato non cambia più e si va ai
supplementari. Il tecnico del Chelsea si
gioca anche la carta Anelka richiamando uno stanco Joe Cole. Ma al 101’ è il
Manchester ad andare a un passo dal
gol. Splendido affondo di Patrice Evra a
sinistra che salta difensori come birilli e,
arrivato davanti a Čech, mette all’indietro per Giggs. Il gallese conclude a
botta sicura, ma Terry salva la sua porta
di testa. Un intervento che vale quanto
un gol per il capitano dei Blues.
Nel secondo tempo supplementare la
stanchezza ha la meglio sulle due squadre con molti giocatori vittime di crampi. Nel finale si accende un parapiglia
per una rimessa laterale che il Manchester deve restituire al Chelsea. Drogba
rifila uno schiaffo a Nemanja Vidić e
viene espulso. Il Chelsea resiste in dieci.
Si va ai rigori. Dopo l'errore di Ronaldo,
Terry calcia fuori il rigore che avrebbe
regalato il trofeo al Chelsea. Poi Van
der Sar para il tiro di Anelka e la festa
United può cominciare.
11
Siete tutti invitati ad assistere allo
spettacolo teatrale “My fair lady”, il
6 giugno alle 17.00, nel Pontificio
Collegio Leoniano ad Anagni.
Compleanni Giugno
Reciteranno gli studenti del I e del
II liceo.
20 Giordana Sontelli
16
22 Claudio Tomei
15
Desirée Zolli
17
24 Giada Tagliaboschi
16
27 Marco Moro
19
Enigmistica in inglese
1
2
3
4
6
7
9
10
CONCORSO!!!
5
8
11
12
13
14
15
18
16
19
21
17
23
1 I'm tired. I need to ... . - 3 Chocolate contains a ... of
calories. - 6 You and I. - 7 The spoken part of a
language test. - 9 My small... has only 3,000
inhabitants. - 11 Don't turn ... the TV, mum is
sleeping. - 12 An egg ... tells you how - many
minutes it has been boiling for. - 14 What... your
father do? He's a lawyer. - 16 Bread and pasta are
made from - 18 Past tense of "say." - 21 ... de Janeiro,
Brazilian city. - 23 The time of day when the sun
rises. - 25 The Gulf ..., a current of warm water. - 26
Things that happen. - 27 Hard outer surface of
bread.
DOWN
20
22
ACROSS
24
25
26
27
1 The ... Thames flows through London. - 2 Mixture
of vegetables, dressed with oil and vinegar. - 3 Some
birds stand on one ... when they rest. - 4 May I
speak ... your mother? - 5 The opposite of mad. - 6
Liquid used for drinking, cooking and washing. - 8 ...
and Juliet, by Shakespeare. - 10 Adorable little alien.
- 13 Show again, a film for example. - 15 Original
version of a tape from which you make copies. - 17
"... and gentlemen!" - 19 The bride was wearing a
white ... . - 20 ... people don't like wine. - 22 It stands
for "Indian Airways." - 24 Are you ... with us or
against us?
Perla di saggezza
Stampato da
Null’altro io faccio che andare in giro cercando di convincervi, vecchi e
giovani, a non aver cura né del corpo né delle ricchezze più che della
perfezione dell’anima, ricordandovi che non dalle ricchezze proviene
la virtù, ma al contrario è dalla virtù che provengono le ricchezze e
ogni altro bene per l’uomo, sia nella vita pubblica che nella vita personale. (Platone, Apologia di Socrate, 30 a-b, traduzione della prof.ssa
Francesca Trombetta, docente di Italiano, Greco e Latino)
Via Bassano - Anagni (FR) Tel. 0775.772205
[email protected]