(us-FNA) per esame citologico tempo: 10
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(us-FNA) per esame citologico tempo: 10
Ecotomografia Scintigrafia Agoaspirato ecoguidato (us-FNA) per esame citologico tempo: 10’ Anni ‘70 ( epoca pre-ecografica ) SCINTIGRAFIA TIROIDEA dopo somm.ne di radiofarmaco idoneo (Tc99m TcO4 , I-131 , I-123) ancor oggi unica tecnica di imaging che fornisce una mappa topografica funzionale della TIROIDE aree di tessuto - iper funzionanti “calde” ( carcinoma eccezionale ) tiroide normale - ipo funzionanti “ fredde ” 77 – 94 % dei nodi tiroidei sono “ freddi ” di questi , solo 5 – 8 % sono carcinomi 2 SCINTIGRAFIA TIROIDEA basale : esempi Nodulo singolo “caldo” (Plummer) “freddo” Gozzo multinodulare Divina Commedia aree iper e ipofunzionanti SCINTIGRAFIA tiroidea basale: limiti - VPP basso ( una lesione “ fredda ” raramente è maligna ) - non identifica noduli con diametro < 1 cm - non adeguata per valutare aumento dimensionale dei noduli va pertanto eseguita con criteri di APPROPRIATEZZA e non deve rappresentare il primo passo nell’ iter diagnostico . Indicazioni: • TSH basso ( d.d. tra nodi iperfunzionanti e iperfunzione diffusa ) 2) struma plurinodulare ( valutazione morfo-funzionale dei noduli ) 3) ricerca di tessuto tiroideo ectopico Negli ANNI ‘80 si è diffusa nella diagnostica di routine la ECOTOMOGRAFIA TIROIDEA ; ne è seguito un “ drammatico ” aumento nella diagnosi di noduli tiroidei clinicamente silenti ( incidentali ) ; prevalenza Etg: 20 - 76 % della popolazione generale ma solo un 3-5 % di questi noduli sono carcinomi. ECOTOMOGRAFIA TIROIDEA : vantaggi - non invasiva - non impiega sostanze radioattive ( eseguibile anche in soggetto in gravidanza , in età pediatrica, in corso di allattamento , senza alcuna limitazione ) - non necessita di preparazione del paziente - non richiede il digiuno - non richiede la sospensione di farmaci in atto - eseguibile anche nella stessa giornata in cui il Paziente viene sottoposto ad altre procedure diagnostico-terapeutiche - ripetibile anche dopo poco tempo 6 ECOTOMOGRAFIA TIROIDEA : vantaggi - è la metodica più sensibile e accurata per definire la morfologia e le dimensioni della tiroide, valutarne la struttura e ricercare la presenza di noduli l’ ecografia tiroidea non va eseguita sulla popolazione generale come metodica di screening , ma solo in gruppi di soggetti selezionati nel caso di uno specifico rischio di malignità ( es. incidente nucleare di Cernobyl con esposizione accidentale alle radiazioni ). 7 ECOTOMOGRAFIA : semeiotica nodi solido iper iso ipo ecogeno liquido ( cistico ) misto ( solido - liquido ) In Ecografia nodi tiroidei a prevalente contenuto liquido; in Scintigrafia “ freddi ” ( non funzionanti ), verosimilmente benigni. 8 ECOTOMOGRAFIA tiroidea : semeiotica Tiroide normale nodi liquidi ( non sospetti ) nodo misto nodo solido con calcificazioni 9 ECOTOMOGRAFIA: ECO-COLOR DOPPLER ( scala della velocità del sangue in vasi e tessuti ) nodo liquido: anecogeno avascolare lobo DX nodo solido : iper- iso- ipo-ecogeno CCA dx vascolarizzazione - bassa o elevata - periferica e/o interna - regolare o irregolare CCA dx arteria carotide comune dx 10 ECOTOMOGRAFIA TIROIDEA : SVANTAGGIO ALTA SENSIBILITA’ : in mani poco esperte, tutti i referti sono “ patologici ” anche reperti ecografici non sospetti sono sottoposti a ulteriori procedure non necessarie - agoaspirato ecoguidato per esame citologico - monitoraggio clinico ed ecografico OVERDIAGNOSIS : spreco di risorse ansia e costi indotti ai pazienti L’ uso della ECOGRAFIA talora si presta ad essere improprio - come qualità - come quantità come dire : “ fare di più e fare peggio ” 12 ECOTOMOGRAFIA tiroidea la buona pratica clinica 1) Referti di qualità Referto ecografico “ di qualità ” ( sia a scopo diagnostico, che pre-chirurgico ) Tiroide : sede, morfologia - dimensioni dei lobi e dell’ istmo ecogenicità : normale ridotta ( diffusa , focale ) ecostruttura : normale , alterata ( noduli ) vascolarizzazione : normale, aumentata noduli : sede , dimensioni , caratteristiche etg e vascolarizzazione Trachea : in asse o deviata Linfonodi : reattivi ? sospetti ? Altre patologie extratiroidee : formazioni espansive al collo , ecc. 14 Questo NON è un buon referto ecografico e costringe spesso i Clinici a richiedere la ripetizione dell’esame; ne consegue : > > > > costi diretti e indiretti per i Pazienti costi per le Strutture , Regioni , Stato liste di attesa / tempi di attesa tempi per la diagnosi della patologia da trattare 15 ECOTOMOGRAFIA tiroidea la buona pratica clinica 2) utilizzare criteri ecografici di interpretazione idonei a selezionare tra tutti i “ noduli ” tiroidei quelli realmente “ SOSPETTI ” AGOASPIRATO ECOGUIDATO per esame citologico Nodulo tiroideo: sospetto Ecografico di malignità ipoecogenicità microcalcificazioni vascolarizzazione interna margini irregolari La presenza di almeno due di questi elementi determina un netto incremento del rischio di degenerazione neoplastica del nodulo ( Linee guida AACE/AME/ETA ) ( concetto ribadito in un recente Editoriale dell’ AME - gen 2014 ) Nodulo tiroideo e ECO-COLOR DOPPLER SOSPETTO ( alto rischio di malignità ) ipoecogeno vascolarizzazione interna e irregolare Medio ( medio rischio di malignità ) isoecogeno vascolarizzazione periferica NON SOSPETTO ( basso rischio malignità ) anecogeno non vascolarizzato 18 Tomoscintigrafia ad emisisione di positroni ( PET ) Negli ultimi anni, nella PET eseguita per altre patologie (oncologiche ecc) non è raro il riscontro “ incidentale” di accumuli del radiofarmaco in tiroide, con necessità di eseguire ulteriori accertamenti diagnostici : TSH , ECOTOMOGRAFIA, SCINTIGRAFIA basale, AGOASPIRATO ecoguidato (us-FNAB) per es. citologico CT/PET 18F FDG nodo tiroideo del lobo DX con intenso patologico accumulo del 18F FDG 19 I nodi tiroidei PET+ hanno un alto rischio di malignità Linee guida AME/AACE/ETA 2010 Le Alpi del mare Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle - Cuneo Dipartimento di Area radiologica - SC MEDICINA NUCLEARE Settore Diagnostica Ecografica TIROIDEA oltre 47.000 esami in 19 anni ( gen 1995 - dic 2013 ) ( circa 2.450 esami / anno) 39.000 ECOTOMOGRAFIE 8.000 AGOASPIRATI (us-FNAB) per es. citologico 83 % 17 % 22 ASO S. CROCE E CARLE - CUNEO Dipartimento di Area Radiologica Struttura Complessa MEDICINA NUCLEARE Settore ECOGRAFIA AGOASPIRATO ECOGUIDATO (us-FNA) per esame citologico Agoaspirato (us – FNA) per esame citologico Metodologia consegna dell’ Informa Pazienti relativo alla procedura ; compilazione della “ Dichiarazione di CONSENSO INFORMATO ” Due operatori : Medico/i – Nucleare/i di preferenza : - Endocrinologo 2 campionamenti / nodo (dal 2007 senza esame al microscopio ); talora 3 campionamenti / nodo ago diam 31 mm L’ecoguida non è indispensabile in voluminosi nodi solidi omogenei ( ma è sempre opportuna ); E’ fondamentale nei nodi misti (A) e nei nodi subcentimetrici (B) (A) diam 23.7 mm (B) diam 8.8 mm cellule tipiche Tir 2 FNA: esame citologico (consensus conference Siapec 2009) Tir 1 non diagnostico Tir 2 normale Tir 3 formazioni follicolari Tir 4 sospetto per malignità Tir 5 cellule maligne cellule maligne Tir 5 ASO S. CROCE E CARLE - CUNEO Dipartimento di Area Radiologica - SC MEDICINA NUCLEARE Settore “ Diagnostica ECOGRAFICA tiroidea ” US - FNA : analisi della CASISTICA periodo 2005 – 2013 9 anni di attività circa 4000 nodi tiroidei Alcuni dati preliminari Franco Acchiardi D-Base: CASISTICA us-FNAB periodo 2005 – 2013 - Paziente: dati anagrafici, età, sesso, n° archivio - nodo tiroideo: sede, diametro, caratteristiche etg e vascolarizzazione - us-FNAB: data esecuzione, risultato citologico (Tir 1, 2, 3, 4, 5), descrizione esame citologico - correlazione dei dati citologici (nei Tir 3, Tir 4 e Tir 5) con gli esami Istologici nei pazienti operati presso l’ASO di Cuneo Diagnostici : B ( Benigni – Tir 2 ) cellule tiroidee tipiche 77.3 % S ( Dubbi - Tir 3 ) formaz. follicolari M ( Patologici - Tir 4 e Tir 5 ) 58.6 % 16.8 % 1.9 % Non Diagnostici : ( ND – Tir 1 ) rare / assenti cellule tiroidee 22.7 % Indice di Patologia S + M / tutti i Diagnostici x 100 in questa casistica: 660 + 75 / 3042 x 100 = 24.2 % Alcune considerazioni a) Negli ultimi anni aumento % dell’ Indice di patologia ( S + M / N + S + M x 100 ) 2010: 14.4 % 2013: 46.0 % > n° casi candidati alla CHIRURGIA b) Analisi dei risultati con ripartizione dei nodi in base al rischio ecografico: - nodi a alto rischio: > % di esami citologici Diagnostici 82.3 % > Indice di Patologia 38.9 % - nodi a basso rischio: Diagnostici 54.0 % Indice di patologia 13.1 % c) in 103 casi ripetizione dell’agoaspirato in altra data per esame citologico “ Non diagnostico ” (Tir 1) al 1° esame: in 44.7 % dei casi rimane Non diagnostico ( gran parte dei casi erano a basso rischio ) in 55.3 % dei casi è Diagnostico ( di essi 17/24 nodi erano ad alto rischio ecografico ) d) in 227 casi agoaspirato eseguito per “ aumento di dimensioni del nodo nel monitoraggio ecografico ” : risultato citologico Non diagnostico 18.1 % Diagnostico 81.9 % ( l’incremento dimensionale del nodo è un fattore di rischio che richiede l’esecuzione dell’agoaspirato ) e) 72 nodi sottoposti ad agoaspirato per esame citologico trattandosi di nodi PET+ (18F FDG) (incidentali): esame citologico Diagnostico Non diagnostico 79.2 % 20.8 % elevato Indice di Patologia 50.9 % ( 26/72 nodi - 36 % alto rischio ecografico ) 10/72 casi OPERATI : istologico 5 Carcinomi ( 4 Tir 3 , 1 Tir 4 ) 4 struma, 1 tiroidite f) in 674 casi di risultato citologico Tir 3 : 84.1 % ecosolidi 35.9 % alto rischio ecografico 247/674 casi ( 36.6 % ) OPERATI ASO Cn 66 carcinomi 26.7 % ( il 73.3 % dei Tir 3 operati sono BENIGNI ) g) in 73 casi risultato citologico Tir 4 o Tir 5 87.7 % ecosolidi 63.0 % ad alto rischio ecografico 31/73 casi ( 42.5 % ) OPERATI ASO Cn 23 carcinomi 74.2 % 3 adenomi 9.7 % CONCLUSIONI 1) Una ECOGRAFIA non accurata aumenta i costi, è inutile e non correlabile con la Scintigrafia e con altre Ecografie eseguite in precedenza o in epoca successiva ( l’assenza di dimensioni dei noduli non consente di valutarne l’accrescimento nel monitoraggio ecografico ) 2) Occorre “ stratificare ” il rischio clinico di malignità e selezionare i nodi ad alto rischio ecografico da sottoporre a agoaspirato (us-FNAB); nei nodi a alto rischio ecografico o PET+ (con TSH normale) occorre sempre ripetere l’agoaspirato nel caso in cui un 1° esame citologico sia risultato “Non diagnostico” (Tir 1) CONCLUSIONI 3) eseguire l’agoaspirato ecoguidato su nodi a basso rischio non appare appropriato: aumenta i costi e la % di esami citologici non diagnostici; in quest’ultimo caso in genere l’agoaspirato non va ripetuto. Come vedete, potremmo continuare fino a sera, meno male che il tempo è tiranno … Fine FINE I Tir 3 tiroidei rappresentano un “ grosso problema ” per il CHIRURGO , generando una situazione simile a quella dei B3 in Senologia ( risultato degli esami anatomo-patologici dopo core biopsy mammaria ). Data-Base Senologia ( Acchiardi ) Su 153 casi OPERATI ASO Cn ( core biopsy B3 ) ROLL mammaria Istologici: 136 / 153 17 / 153 1 pTX 3 pT1 a Benigni Tumori 9 pTis 1 pT1b 88.9 % 11.1 % 2 pTmic 1 pT2