Sport invernale adattato - Centro Cardinal Ferrari

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Sport invernale adattato - Centro Cardinal Ferrari
PERCORSO
INVERNALE
Fontanellato, 06/06/2014
Monica Vatteroni
Fisioterapista
6
Esperienza sulla neve
6 Progetto iniziato nel 2009
6 Organizzato in collaborazione del Centro Cardinal Ferrari
con:
6 FIAT AUTONOMY
‹ ALL MOBILITY a.r.l
‹ LIONS CLUB di Parma
‹ FREEWHITE.
6 Portato avanti fino ad oggi grazie a RESILIENT
DISABLED.
LO SCI: perchè?
OBIETTIVI MOTORI:
6Migliorare la percezione del proprio corpo
6Migliorare la stabilizzazione del tronco e gli adattamenti
posturali
6Incrementare la coordinazione
6Migliorare equilibrio e ritmo
6Sviluppo e ottimizzazione delle capacità motorie residue
6Aumentare la resistenza alla sforzo fisico
LO SCI: perchè?
OBIETTIVI PSICOSOCIALI:
6Aumentare la stima di sé
6Favorire l’aggregazione ed i rapporti sociali
6Stimolare la persona ad affrontare le difficoltà
6Apprendere delle capacità attraverso una serie di esperienze
6Contribuire alla costruzione ed alla ricostruzione della
propria identità
6Incrementare l’autonomia nelle attività di vita quotidiana
LO SCI: per chi?
6 La nostra casistica su 18 pz :
6 8 TCE
6 6 lesioni midollari
6 2 Vascolari
6 2 Neoplasie/chirurgico
6 1 PCI
6 Di questi pazienti 10 hanno proseguito
6 Età: dai 13 ai 60 anni
6 7 accompagnati da familiari e 11 autonomi
LO SCI: con quale disabilità?
La nostra casistica:
6Tetraplegia
6Tetraparesi
6Emiplegia
6Emiparesi
6Paraplegia
6Diplegia
6Sindrome cerebellare
VACANZA-SPORT
6 Località prescelta: SESTRIERE
6 In struttura completamente accessibile
6 In gruppi di 5-6 pazienti
6 Durata dell’esperienza: 3-4 giorni
6 Con istruttori qualificati per le attività sulle piste
6 2 operatori del Centro Cardinal Ferrari:
6 Fisioterapista/Terapista Occupazionale
6 Educatore
6 Famigliari di alcuni pazienti
PREPARAZIONE
QUALCHE GIORNO PRIMA:
6Compilazione ed invio scheda tecnica per l’ausilio:
6 Larghezza seduta
6 Profondità seduta
6 Altezza schienale
6 Scelta ausilio più idoneo al pz
6Postura: valutazione presenza di eventuali limitazioni
articolari o retrazioni muscolo-tendinee
IL PRIMO GIORNO:
6Regolazione ausilio ed eventuali adattamenti.
SCHEDA TECNICA
GIORNATA TIPO
6 ATTIVITA’:
6 ore 9,00-13,00 lezioni pratiche di sitting-ski tenute da istruttori
di sci qualificati
6 ore 13,30-14,30
pranzo al ristorante in compagnia
6 ore 15,30-17,00
tempo libero, riposo
6 ore 17,00-19,00
attività ricreative, giochi insieme
6 ore 19,30
cena in albergo
6 ore 20,30-22,30
attività ricreativa, giochi insieme
GLI AUSILI
6 Per ogni paziente a seconda del deficit motorio
e comportamentale viene assegnato un ausilio
idoneo.
GLI AUSILI
IN ORDINE DI PROGRESSIVA AUTONOMIA
6 TANDEM SKI
6 Per chi?
6 Per pazienti con
tetraplegia/paresi
6 Assenza o deficitario
controllo del tronco
6 Importante deficit
cognitivo
GLI AUSILI
IN ORDINE DI PROGRESSIVA AUTONOMIA
6 DUAL-PILOTED SKI
6 Per chi?
6 Tetraparesi o
emiplegia/paresi
6 Controllo del tronco
deficitario
6 Difficoltà a gestire
l’ausilio con AASS
GLI AUSILI
IN ORDINE DI PROGRESSIVA AUTONOMIA
6 KART-SKI
6 Con eventuali adattamenti
per l’impugnatura
6 Per chi?
6 Emiparesi-plegia o
diplegia
6 Controllo del tronco
parziale
6 Disturbi dell’equilibrio
6 Difficoltà a gestire
l’ausilio con gli AASS
GLI AUSILI
IN ORDINE DI PROGRESSIVA AUTONOMIA
6 DUAL-SKI
6 Per chi?
6 Paraplegia-paresi
6 Controllo parziale del
tronco
6 AASS in grado di gestire
gli stabilizzatori
GLI AUSILI
IN ORDINE DI PROGRESSIVA AUTONOMIA
6 MONO-SKI
6 Per chi?
6 Paraplegia-paresi
6 Controllo del tronco
6 AASS in grado di gestire gli
stabilizzatori
SCALA DI VALUTAZIONE
MOTORIA
SCALA DI
VALUTAZIONE
ALTRE ESPERIENZE
SULLA NEVE
6 SLEDGE-HOCKEY
sulla pista di ghiaccio
allestita in città ogni
inverno con i campioni
italiani di Torino e due
dei nostri pazienti hanno
avuto la possibilità di
provare
PROGETTI APERTI
6 Proseguire l’attività utilizzando strutture sul nostro territorio
appenninico;
6 Organizzazione di giornate o week-end sulla neve per far
conoscere questa magnifica esperienza a più persone.
SITTING SKI E NON
SOLO…
GRAZIE PER L’ATTENZIONE