Rassegna stampa 08/11/2016

Transcript

Rassegna stampa 08/11/2016
 rassegna
INDICE RASSEGNA STAMPA
rassegna
Si parla di noi
Nazione Firenze
08/11/2016
p. 24
Trenta titoli per la dignità
1
Nazione Firenze
08/11/2016
p. 25
Emanuela Mascherini anteprima del «corto»
2
Repubblica Firenze
08/11/2016
p. I-XV Film e documentari al via il Queer festival
Tirreno
08/11/2016
p. 14
L'universo queer sbarca a Firenze
Corriere Fiorentino
08/11/2016
p. 14
Che arcobaleno I giorni del cinema gay
Roberto Incerti
3
5
Marco Luceri
6
Si gira in Toscana
Nazione Firenze
08/11/2016
p. 7
«Anche le bare galleggiavano» L'orrore nelle parole di chi
c'era
8
Tirreno Massa
Carrara
08/11/2016
p. VIII
Con quelle facce da attori di marmo
Libero Red Dolce
Tirreno Pontedera
Empoli
08/11/2016
p. XIV
"L'amore è tutto qui" premiato a Cremona in ricordo di
Tognazzi
Nilo Di Modica
9
11
Festival Cinematografici
Repubblica Firenze
08/11/2016
Indice Rassegna Stampa
p. XIV
CINEMA E DONNE
12
Pagina I
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A
per la dìgnítà
OLTRE trenta titoli che indagano
sul tema dell'uguaglianza e dignità
delle persone Lgbt, insieme a premi
per il miglior film e il miglior
documentario ed il concorso
Videoqueer, con una selezione di
corti da tutto il mondo. E quanto
prevede la nuova edizione del
Florence Queer Festival in
programma dal 10 al 15 novembre al
Teatro della Compagnia di Firenze,
nell'ambito della 50 giorni di cinema
2016. L'appuntamento, organizzato
dall'associazione Ireos in
collaborazione con Arcilesbica
Firenze e Music Pool, vede tra gli
ospiti la regista Nadia Pizzuti che
presenta un omaggio all'artista e
femminista Lina Mangiacapre. Tra i
molti appuntamenti il film «Né
Giulietta, né Romeo» per la regia di
Veronica Pivetti che sarà presente in
sala. Per questa proiezione l'ingresso
è libero.
E ancora, il anteprima europea ecco
`Daddy', commedia diretta e
interpretata da Gerard Mc Collouch,
e `Garten der Sternè, dedicato a un
piccolo cimitero berlinese, famoso
soprattutto per tombe dei Fratelli
Grimm, dove riposano anche molte
figure della scena gay culturale
tedesca. In cartellone sono in
programma film e documentari in
anteprima nazionale tra cui `Major!'
di Annalise Ophelian sulla vita di
Major Griffin-Gracy, una ex
carcerata di colore transgender e
attivista, `A cuore nudò un
documentario-intervista ad Ivan
Cattaneo alla presenza dello stesso
Cattaneo. A chiusura della rassegna
l'anteprima europea di `Hunky
Dory', una commedia drammatica
glam rock su una drag queen.
Nel foyer de La Compagnia sarà
allestita la mostra Queer Tour
Gallery, immagini a cura di Sandra
Nastri mentre presso Ireos sarà
allestita, dal 5 novembre al 20
novembre, la mostra Queer
Clubbing.
Si parla di noi
Pagina 1
Emanueta
Ma Cavour
Mascherini Oggi dalle 15.30, all'interno della "50 giorni di Cinema antepririla XXXVIII Festival internazionale di cinema e donne", al teatri
( «corto» della Compagnia l'anteprima nazionale del cortometraggio
"Offline", scritto e diretto da Emanuela Mascherina.
Si parla di noi
Pagina 2
IL CINEMA
Film e documentari
al via il Queer festival
ROBERTO INCERTI A PAGINA XV
Si parla di noi
Pagina 3
Da giovedì
al 15 novembre
oltre trenta
tra film e
documentari
Lgbt
N FESTIVAL che è impegno,
creatività, riflessione, t il
"Florence Queer Festival"
diretto da Bruno Casini e
Roberta Vannucci, che terrà la sua 14' edizione - nell'ambito della 50 giorni di cinema - a La Compagnia di Firenze (da giovedì al 15 novembre, 0551216907). Queer è un festival internazionale di cinema e arte
gay, lesbica, transgender. Casini e
Vannucci spiegano: «Queer è dedicato
al cinema e alla tematica Lgbtiq - sigla
utilizzata come termine collettivo per
riferirsi a lesbiche, gay, bisessuali e
transgender -Oltre trenta titoli indagano sul tema della eguaglianza e dignità delle persone Lgbtiq. Ci sarà un
premio per il miglior film e miglior documentario in concorso. Poi tanti documentari».
Uno degli eventi è l'anteprima assoluta del film tedesco-svizzero "Garten
derSterne"di Pasquale Plastino e Stéphane Riethauser, Il film si svolge in un
piccolo cimitero berlinese, famoso soprattutto per le tombe dei fratelli
Grimm. Qui sono sepolti anche i bambini che nascono morti e molte figure della scena gay culturale berlinese, vittime dell'Aids dagli anni'80 ad oggi. Fra
i defunti ci sono travestiti che hanno
avuto un grosso ruolo nel movimento
politico gay tedesco. In loro onore ogni
fine settimana si celebra, ai bordi del cimitero, una festa-omaggio (giovedì
ore 18 alla presenza dei registi). In anteprima europea c'è "Daddy", una
Si parla di noi
commedia diretta ed interpretata da
Gerard Mc Colluch - noto come BearCity - che ha come protagonista un giornalista televisivo che riscopre l'importanza dell'amicizia e della famiglia dopo il fallimento della sua love story con
uno stagista (giovedì ore 21). Da non
perdere il film americano 'Major!" di
Analise Ophelian: è la storia di una ex
carcerata di colore transgender e attivista che da oltre quarant'anni si batte
per i diritti delle donne trans (venerdì
ore 17.15). Tra le anteprime va ricordato "A cuore nudo", un documentario
intervista ad Ivan Catteneo realizzata
al cimitero monumentale di Milano.
Sarà presente Ivan Cattaneo e il regista Tiziano Sassi (15 novembre ore
18). Altro film è "Sarà tutta una depravazione" di Daniel Kuhn e Enrico Salvatori. La pellicola racconta la vita di
Antonio lacono, meglio conosciuto come Dominot, che ha recitato con Fellini e soprattutto Abel Ferrara (13 novembre ore 17.30). "Hunky Dory" di
Michael Curtis Johnson parla di una
drag queen che si esibisce nei locali e
che è costretta ad occuparsi di un figlio
di 11 anni (15 novembre ore 21).
@RIPROGUZIONdi E RIS ERVATk
IL PROGRAMMA
Sopra, "HunkyDorydi Michael Curtis
Johnson (15 novembre, alle 21). A
sinistra, A cuore nudo", un documentario
intervista ad Ivan Catteneo realizzata
al cimitero monumentale di Milano
(15 novembre ore 18)
Pagina 4
verso queer sbarca a Firenze
Alla Compagnia un fitto cartellone di fil
I FIRENZE
Terza tappa della "50 Giorni di
cinema a Firenze" e l'universo
queer sbarca alla Compagnia,
in via Cavour. Da giovedì prossimo a martedì 15, organizzato
dall'associazione Ireos e diretto
da Bruno Casini e Roberta Vannucci, si snoda un fitto cartellone di appuntamenti, fra proiezioni di fiction, documentari,
lungo e cortometraggi, con avvincente contorno di feste, concerti, mostre, incontri, presentazioni editoriali e spettacoli teatrali, più i premi e il tradizionale concorso video.
A fare da apripista, e a dare il
benvenuto a questa Ma edizione del festival, sarà domani allo
Spazio Alfieri una speciale serata che, come dicono gli organizzatori, «sovverte i confini convenzionali di genere e sessualità del burlesque», protagonisti
alcuni fra i nomi più gettonati
della scena europea.
La finestra che si apre a Firenze sull'universo lesbo, gay, bisessuale, transgender, va ben
oltre l'ambito strettamente
spettacolare. Diventa un'occasione per sfogliare una serie di
titoli altrimenti destinati a rimanere nell'ombra, bocciati quando non censurati dai canali distributivi, e soprattutto per indagare sul tema dell'uguaglianza e sulla dignità delle persone
Lgtb, una identità in continuo
movimento e impaziente tra-
mostre e libri sull'o
sformazione che il cinema, meglio di altri linguaggi, riesce a
tradurre e fotografare con puntualità, sincerità e trasparenza.
Fra le tante proposte in cartellone spiccano l'omaggio che Nadia Pizzuti rende a Lina Mangiacapre, artista eclettica e provocatoria, fondatrice dello storico
gruppo delle Nemesiache, protagonista del movimento femminista negli anni Settanta; e
l'arrivo di Irene Pivetti che presenta il suo "Né Giulietta, né Romeo", un film che con leggerezza parla di bullismo omofobico
nelle scuole e di coming out
adolescenziali in famiglia.
Fra le molte anteprime spiccano "Daddy", commedia diretta e interpretata da Gerard Mc
ssessualit
Collouch; "Major" di Annalise
Ophelian sulla vita di Major
Griffin-Gracy, ex carcerata di
colore, che da oltre quarant'anni si batte per i diritti delle donne trans; "A cuore nudo", l'intervista documentario di Tiziano Sossi, girata al Cimitero monumentale diMilano, sullavita,
gli aneddoti, gli incontri e le
canzoni di Ivan Cattaneo, ospite in sala. E ancora "Hunky
Dory" di Michael Curtis Johnson, una drag queen che si esibisce nei club di Los Angeles, e
il tributo di Daniel Kuhn e Enrico Salvatori a Antonio lacono,
video, foto, manifesti e testimonianze inedite di Dominot (suo
nome d'arte), nato a Tunisi da
genitori napoletani nel 1930,
étoile a Parigi, scelto da Fellini
per la scena finale della "Dolce
vita", fino a diventare la musa
di Abel Ferrara.
Info 055 216907. Programma
completo www.florencequeerfestival.it
(9. r.)
Irene Pivetti
Si parla di noi
Pagina 5
Alla, Compa gnia
Dal 10 al 15 novembre torna il «Florence Qeer Festival» con oltre trenta titoli
che affrontano anche questioni come la solitudine e la discriminazione
Tra gli ospiti veronica Pivetti con la coni-media sull 'omosessualità di
liceale
I
I GIORNI DEL CINEMA GAY
Torna l'appuntamento autunnale con il Florence Queer
Festival (dal io al 15 novembre
alla Compagnia), pronto per
invadere la città con i suoi colori arcobaleno. Oltre trenta titoli
per indagare i temi dell'uguaglianza e della dignità delle
persone Lgbtqi (lesbiche, gay,
bisessuali, transgender, queer,
intersex): «Abbiamo visionato
più di duecento film - racconta
Bruno Casini, che dirige il festival insieme a Roberta Vannucci
- La varietà ci ha permesso di
costruire un programma che
come sempre punta sia all'intrattenimento che alla riflessione. Perché accanto ai colori
e al divertimento ci sono questioni importanti come la discriminazione, la solitudine, la
morte».
Il titolo inaugurale sintetizza
questa doppia tendenza: Garten der Sterne narra di in un
piccolo cimitero berlinese, dove sono sepolte molte figure
della scena gay culturale berlinese, vittime dell'Aids dagli anni `8o ad oggi, tra cui molti travestiti che hanno avuto un
grosso ruolo nel movimento
politico gay tedesco. Sempre
sul fronte del documentario,
arriverà a Firenze la regista Nadia Pizzuti, per presentare Lina
Mangiacapre. Artista del femminismo, omaggio a un'artista
eclettica e provocatrice, protagonista del movimento femmi-
Si parla di noi
nista negli anni `60; A cuore nudo è invece un documentariointervista ad Ivan Cattaneo, realizzato nel Cimitero
Monumentale di Milano, in cui
il musicista-pittore si racconta
anche attraverso i suoi numerosi incontri artistici (da Yoko
Ono a Franco Battiato); Sarà
tutta una depravazione - Hommage à Dominot narra infine la
vita di Antonio lacono, meglio
conosciuto come Dominot, attore e mimo che è stato un'icona gay del 'goo (compare anche
nell'ultima scena de La dolce
vita).
Per i film di finzione arriva
una beniamina della nostra tv
come Veronica Pivetti, che presenterà Né Giulietta né Romeo,
commedia brillante su un liceale che rivela la propria omosessualità scatenando un putiferio in famiglia. Poi Daddycon
protagonista un affascinante
giornalista televisivo che risco-
Da sapere
Il Florence
Queer Festival
diretto da
Bruno Casini e
Roberta
Vannucci sarà
in programma
alla Compagnia
dal 10 al 15
novembre. Trai
tanti film in
programma la
prima visione
di «Hunky
Dory» di
Michael Curtis
Johnson
(nella foto)
storia di una
drag queen che
impara a creare
un legame
con il figlio
pre l'importanza dell'amicizia e
della famiglia dopo il fallimento della sua love story con uno
stagista; chiusura con Hunky
Dory, commedia glam rock su
una drag queen che si esibisce
nei club di Los Angeles e che
impara a creare un legame con
il figlio undicenne. Non mancheranno gli eventi collaterali
legati alla letteratura, all'arte e
al teatro, dalla performance
Canzonaria di Chiara Guarducci, un monologo «sragionato»
sull'amore, fino alle mostre:
Queer Clubbing - Un secolo di
immagini notturne Lgbtiq (a
Ireos), un percorso di cartoline,
pubblicazioni e manifesti che
si snoda dagli amni `20 agli anni
`go, e quella dedicata alle scritte Lgbtqi sui muri di Firenze
(alla Compagnia).
Marco Luceri
Gallery
Dall'alto:
Veronica Pivetti
in una scena
del film «Né
Giulietta né
Romeo»; Ivan
Cattaneo nel
documentario
di Tiziano Sossi
«A cuore
nudo» e una
scena di «Sarà
tutta una
depravazione»
sulla vita
dell'attore
e mimo
Dominot
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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PIOVEVA che sembrava non volesse
smettere più. Su Firenze ormai da
giorni si era scatenata una tempesta
perfetta, l'Arno cresceva, ma nessuno
fece suonare l'allarme. Un pericolo
grande stava battendo alla porta e senza chiedere permesso rovesciò una
melma terrosa, un mix di acqua, fango e nafta che si portò via 34 persone,
lasciò 70mila famiglie senza casa, devastò 6.000 negozi e cancellò lo splendore della città più bella del mondo.
La Nazione c'era. C'erano i cronisti,
sulla notizia. C'era il direttore Enrico
Mattei, vicino alla gente, determinato
a vincere la battaglia di Firenze dimenticata dal mondo in mezzo al disastro, c'era l'impegno della proprietà,
con il cavaliere Attilio Monti che non
mollò mai in mezzo a mille difficoltà,
mandando sempre in edicola il giornale.
TUTTO QUESTO è nelle parole
dei testimoni del tempo, che abbiamo
intervistato, e che potrete ascoltare
nel video inedito che viene proietttato a nastro continuo alla mostra allestita a La Nazione `L'Arno straripa a
Firenze'. «Ero un giovane cronista di
Nazione Sera - racconta il giornalista
Sandro Picchi - Mi chiamarono dal
centralino chiedendomi di passare
dal Ponte Vecchio perché era giunta
la notizia che stesse crollando: passai
da lì con la mia macchinina e andai al
giornale rassicurando tutti che non
era crollato». Ma l'acqua stava arrivan-
Si gira in Toscana
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do, il fiume cominciava a rompere gli
argini. Il giovane cronista fu mandato
in giro per Firenze a controllare. «In
via Giampaolo Orsini vidi l'acqua,
l'Arno era tracimato, ma ancora non
si aveva cognizione della gravità della
situazione. Fino a che anche nel nuovo stabilimento della Nazione si vide
l'acqua arrivare e salire. Qualcuno si
mise a piangere».
Perché l'acqua invase lo stabilimento
di viale Giovine Italia che era stato
inaugurato l'anno prima. «L'acqua arrivò all'altezza di due, anche tre metri», racconta il capo manutentore
Giuseppe Finardi. E la melma bloccò la rotativa, un nuovissimo gigante
Giornalisti e personale
de La Nazione hanno vissuto
sul campo le ore più tragiche
tecnologico di 84 metri di lunghezza.
Il giornale era paralizzato. La mattina
del 4 novembre anche il sindaco Piero Bargellini si trattenne alla Nazione
per capire cosa stava succedendo, prima di andare in Palazzo Vecchio.
«Quando arrivai, vidi una bara girare
intorno al Cimitero degli Inglesi, scene allucinanti che davano la misura
della tragedia compiuta», ricorda l'ex
direttore de La Nazione Umberto
Cecchi. Eppure ancora la città era inconsapevole della tragedia, di più an-
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cora lo era il Paese. Ci vollero giorni,
la battaglia senza sosta de La Nazione, dei suoi giornalisti, del direttore
Mattei, perché il governo mandasse
gli aiuti richiesti a Firenze.
«I CRONISTI furono mandati a Bologna al Resto del carlino per permettere che La Nazione continuasse ad
andare in edicola - racconta Cecchi Mattei rimproverò in maniera dura il
governo: `state facendo morire la città', accusava». Fu un corpo a corpo politico. «Con Mattei che si mise i gambali di gomma per spalare», nelle parole del giornalista Enrico Bosi. «Mattei diventò l'uomo dei fiorentini, la loro voce - racconta l'ex direttore del
giornale Aurelio Scelba - La Nazione riuscì a muovere le istituzioni dal
torpore». Arrivarono gli Angeli del
fango, insieme alla solidarietà del
mondo. L'autista Sandro Ferrari ricorda minuto per minuto quella notte
in cui il giornale miracolosamente riuscì ad andare in stampa e in edicola
con la notizia che l'Arno era straripato che nessuno ancora aveva dato.
«Anni dopo il capo dello sport Giordano Goggioli propose Firenze come sede dei Giochi Olimpici - racconta il
giornalista Raffaello Paloscia - Una
richiesta finita nel dimenticatoio ma
che fu il sintomo che la città voleva ripartire». «Firenze ha avuto la fortuna
di avere il suo giornale, La Nazione»,
dice Scelba. E quel giornale c'è ancora, al fianco della città e dei fiorentini.
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Aspiranti attori
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Altri per un giorno Casti n per 80 figuranti in un vi e cli
diverso dagli altri Ancora se reto il te a scelt dal regista. Si gira o enict
di Libero Red Dolce
i CARRARA
«Pronto, sono Alessia, dobbîamo girare un videoclip ambientato nelle cave di marmo,
avremmo bisogno di 100 chili
di farina...». Non si fanno le cose in piccolo per la produzione
del videoclip dell'artista tedesco che ha scelto di girare il suo
video tra le cave di marmo. La
farina servirà a sporcare le ottanta comparse che il regista
tedesco Francisco Gonzalez
Sendino ha chiesto di poter utilizzare per girare le scene.
Ieri sono iniziati i castïng alla sala Amendola, accanto alla
biblioteca di Avenza e andranno avanti fino a questo pomeriggio alle 19. Ottanta volti
apuani, ma non solo, per la
messa in scena del vi deo.
Dietro queste facce da cinema, o da youtube, canale privilegiato perla diffusione e visione dei video musicali da qualche anno a questa parte, ci sono le storie di tante persone diverse. C'è chi arriva per gioco o
per caso, chi perché per ragioni professionali tiene sotto osservazione occasioni di questo
genere, chi si vuole mettere alla prova. Per tutti, ovviamente,
la possibilità di passare una
giornata un po' speciale, lavorando divertendosi nel particolare scenario delle cave di marmo.
Marco, il tecnico di scena. C'è finito per caso, da Pisa, arrivato
con l'intento di fare compagnia alla sorella: «Lei è un'attrice - si schernisce - è qualificata
per fare queste cose. Io la passione ce l'ho, mi è capitato altre volte di fare il figurante, rna
non è il mio mestiere» . Al casting però cercano solo figure
maschili e la vivace sorella lo
convince apresentare la candi-
datura. Lui non era pronto, «ho
i capelli arruffati» scherza.
Ha 38 anni, per adesso è disoccupato. Prima di questo periodo senza lavoro aveva lavorato per 10 anni. Fotografo,
preparava allestimenti, fotografia commerciale e di scena.
Non ama molto raccontarsi,
così la sorella snocciola i suoi
Si gira in Toscana
studi di fotografia e altri successi. «È finito anche nei titoli
di un film di Tonino Cervi, "Il
quaderno della spesa"», dice
lei. «Questo, per passione, è il
mio mondo. Avevo cominciato
facendo queste cose, solo che
camparci è difficile. Poi trovi
un lavoro vero, qualcosa che
paga meglio e sicuro e poco a
poco abbandoni. Un peccato.
Però a questo punto mi sono
detto: dai, sono toscano e non
ho mai visto leApuane. L'occasione è propizia», racconta
Marco.
Matteo, l'attore tenace. La faccia da ragazzino racconta meno dei 32 anni dichiarati sul documento. «Dai - dice provando a convincere l'amico venuto a fargli compagnia-fallo anche tu. Pagano 40 euro, sempre meglio di un calcio nel didietro».
La vita d'attore Matteo l'ha
scelta per professione. «Ed è
uno schifo», sintetizza amaro.
Soldi pochi, considerazione
meno. Tanti gli chiedono
quando si troverà un lavoro vero. Matteo però il suo lavoro lo
fa salendo su un palco e facendo nascere i personaggi, raccontando le cose della vita con
un cambio di costume. Ma a
Carrara è dura. Più che altrove.
«C'è solo una compagnia fissa qui, sono combattivi ma
mantenersi è un'impresa. Io
organizzo corsi, lavoro con le
scuole: ogni giorno tocca inventarsi» dice Matteo. Una parte da figurante in un videoclip
tedesco non l'aveva ancora
mai pensata come cosa, ma
per adesso è pur sempre ciccia.
«In attesa di tempi migliori»,
come dice lui.
Gabriele e Lorenzo, gli studenti
mandati dalla mamma. «Sono
sceso dal treno, studio a Pisa, e
mia madre mi ha detto del casting. Sono qui per caso, mi pare una cosa divertente», dice
Lorenzo. E ha deciso di portare
con se Gabriele, amico e coeta-
neo. «Prendere qualche soldo
è di sicuro un buon motivo confessa Lorenzo - però a me
piace partecipare ad iniziative
che si fanno in città. Ce ne sono cosa poche che perdersele è
assurdo. Ho fatto anche il volontario a Convivere e mi è piaciuto. Vediamo cosa sarà qui».
Matteo, dalla fisioterapia al rap
in cava. Non è mai apparso in
un film o un video musicale,
mala vena artistica c'è. Matteo
canta, «una cosa casalinga,
niente di che» dice lui sorridendo. Ha 35 e di lavoro fa il massofisioterapista, ma da qualche tempo è disoccupato. Così
ha deciso di venire qui e provare a partecipare al video. Lo incuriosisce l'idea di vedere come funziona. E poi qualche soldo fa sempre comodo. Magari,
da aspirante cantante, tra un
ciak e l'altro si siederà a prendere qualche appunto per il
suo primo vid eo.
Federico, che cedi musica non capisce nulla». Ci scherza su:
«Non ascolto molte cose, figurarsi il rap tedesco. Se fosse stata musica classica sarei venuto
lo stesso. Come si dice, l'importante è partecipare, sembra divertente». E d'altronde ai figuranti non è chiesto di cantare o
sapere a memoria la metrica
del testo in tedesco.
Pagina 9
Matteo Grassi,
fisioterapista,
35 anni
IL F ROGRAMM A
Per hobby
fa il cantante,
era curioso
di provare
Va avanti gi la selezione
dei volti per il video musicale
1 CARRARA
Non è finita qui, c'è tempo prima del ciak si gira. C'è tempo
soprattutto per proporsi e farsi
selezionare per le riprese del
videoclip che sarà girato domenica nelle cave di Carrara.
Oggi si sono presentati più di
trenta persone ma ancora ci
sono numeri per arrivare al numero di comparse (ottanta) richiesto dal regista. Le candidature saranno infatti inviate a
Berlino, corredate dalla foto
degli aspiranti comparse, e sarà poi compito del regista decidere chi è dentro e chi fuori. In
ogni caso il numero non è ancora completo dunque c'è
tempo per accrescere la lista.
La paga è differente, a seconda
del tipo di selezione che ci sarà: chi avrà avuto l'intera giornata dovrà iniziare di mattina
per un rimborso di 40 euro; 25
invece per chi sarà stato scelto
soltanto per metà giornata. Anche oggi la produzione nella
sala Amendola, di fianco la biblioteca di Avenza, continuerà
a raccogliere le candidature di
chi vorrà farsi avanti per una
giornata tra telecamere, trucchi, rap tedesco e marmo. Il vero protagonista della scena.
a partecipare
a delle riprese
Marco Posarelli
fotografo
pisano
di 38 anni,
arrivato per
accompagnare
lasorellaal
casting
Alla fine ha
partecipato
alla selezione
u;a mome::lodesi';"crv
Matteo Ciucci,
attore di
Carrara,32
anni. segue
corsi di teatro e
recita in alcune
compagnie
della zona
II momento degli scatti alle comparse da sottoporre poi al regista
Si gira in Toscana
Pagina 10
I registi insieme al cast del cortometraggio premiato
1 PONTEDERA
Era iniziato tutto per gioco,
quasi per scommessa. Ma per
la Cinematica Film, gruppo di
lavoro di giovanissimi "made
in Valdera" composto da Marco Fiorentini, Cristiano Bacci,
Federica Fiorentini, Marco
Cioni, che negli anni ha prodotto vari cortometraggi come "Il
grido" (2013) "Sul confine del
mare" (2014) e "A fior di pelle"
(2015) è arrivato il momento
degli allori. L'ultima fatica, il
corto "L'amore è tutto qui" proiettato in vari luoghi della Valdera nei mesi scorsi, ha infatti
vinto il primo premio al festival
cremonese "Come fosse antani" concorso rivolto a videoma,ker italiani e stranieri che
hanno prodotto cortometraggi
che abbiano attinenza con la figura di Ugo Tognazzi, i suoi
personaggi, il suo stile di recitazione e comunque in generale
ai corti comici.
E dev'essere proprio l'ironia
alla base dell'idea del corto dei
ragazzi di Pontedera, aiutata
dalla partecipazione del cele-
Si gira in Toscana
"L'amore è tutto qui"
premiato a Cremona
in ricordo di Tognazzï
bre attore Andrea Kaemmerle,
ad aver convinto i giudici, che
hanno assegnato al film il primo premio "perché la complicità tra gli attori ci ricorda Amici Miei, perché ci fa apprezzare
e amare il protagonista condividendo anche le sue bravate lasciandoci quel velo di sottile
malinconia in cui riconosciamo uno dei tanti personaggi interpretati dal grande Ugo", come da motivazione del premio.
Una storia dolceamara da
qualche giorno visibile sul canale Youtube della Cinematica
film, che cerca di rispondere alla domanda " È meglio innamorarsi o amare?"; quesito amleti-
co e "storia prima della storia
d'amore, storia d'innamoramento". Nel cortometraggio, girato in Valdera, al circolo Arci il
Botteghino di La Rotta e in varie parti di Pisa, i protagonisti
sono Kaemmerle e Riccardo
Goretti. Nel cast molti attori locali: Adelaide Vitolo, Mario Tognarelli, Elena Pace, Gabriele
Toschi, Pietro Toschi, Ettore
Del Bene, Donatella Lemmi, Sabrina lannello, Ethel Bustamante, Alessia Sbrana, Annamaria Marano, Benedetta Raco, Gaia Losa, Giulia Landini,
Lorenzo Sbrana. Musiche originali di Ernesto Fontanella.
Nilo i modica
Pagina 11
CINE MA DONNE
Dopo una vita da produttrice,
Marina Piperno, prima donna in
Italia a misurarsi con una
professione tipicamente
maschile, si è messa davanti alla
camera per raccontare la storia
della sua famiglia. "Diaspora,
ogni fine è un inizio", diretto da
Luigi Faccini, con cui la
produttrice romana è legata da
sodalizio artistico ed affettivo,
parte dalle leggi razziali del '38
ed arriva ai cugini americani,
israeliani ed europei, rintracciati
durante il suo viaggio
transcontinentale. Un viaggio e
un racconto che parte da
Pitigliano, in Maremma, e vola a
New York, Lower East Side, per
poi atterrare sul deserto del
Negev, in Israele, e tornare al
Ghetto di Roma; un film evento
della durata di quattro ore,
proiettato con intervallo e light
lunch compreso nel prezzo, al
cinema La Compagnia per il
festival "Cinema e donne".
Cinema La Compagnia, via
Cavour 50r, dalle ore 18, 5 euro
Festival Cinematografici
Pagina 12