Rassegna stampa 08/11/2016
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Rassegna stampa 08/11/2016
rassegna INDICE RASSEGNA STAMPA rassegna Si parla di noi Nazione Firenze 08/11/2016 p. 24 Trenta titoli per la dignità 1 Nazione Firenze 08/11/2016 p. 25 Emanuela Mascherini anteprima del «corto» 2 Repubblica Firenze 08/11/2016 p. I-XV Film e documentari al via il Queer festival Tirreno 08/11/2016 p. 14 L'universo queer sbarca a Firenze Corriere Fiorentino 08/11/2016 p. 14 Che arcobaleno I giorni del cinema gay Roberto Incerti 3 5 Marco Luceri 6 Si gira in Toscana Nazione Firenze 08/11/2016 p. 7 «Anche le bare galleggiavano» L'orrore nelle parole di chi c'era 8 Tirreno Massa Carrara 08/11/2016 p. VIII Con quelle facce da attori di marmo Libero Red Dolce Tirreno Pontedera Empoli 08/11/2016 p. XIV "L'amore è tutto qui" premiato a Cremona in ricordo di Tognazzi Nilo Di Modica 9 11 Festival Cinematografici Repubblica Firenze 08/11/2016 Indice Rassegna Stampa p. XIV CINEMA E DONNE 12 Pagina I -n A per la dìgnítà OLTRE trenta titoli che indagano sul tema dell'uguaglianza e dignità delle persone Lgbt, insieme a premi per il miglior film e il miglior documentario ed il concorso Videoqueer, con una selezione di corti da tutto il mondo. E quanto prevede la nuova edizione del Florence Queer Festival in programma dal 10 al 15 novembre al Teatro della Compagnia di Firenze, nell'ambito della 50 giorni di cinema 2016. L'appuntamento, organizzato dall'associazione Ireos in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool, vede tra gli ospiti la regista Nadia Pizzuti che presenta un omaggio all'artista e femminista Lina Mangiacapre. Tra i molti appuntamenti il film «Né Giulietta, né Romeo» per la regia di Veronica Pivetti che sarà presente in sala. Per questa proiezione l'ingresso è libero. E ancora, il anteprima europea ecco `Daddy', commedia diretta e interpretata da Gerard Mc Collouch, e `Garten der Sternè, dedicato a un piccolo cimitero berlinese, famoso soprattutto per tombe dei Fratelli Grimm, dove riposano anche molte figure della scena gay culturale tedesca. In cartellone sono in programma film e documentari in anteprima nazionale tra cui `Major!' di Annalise Ophelian sulla vita di Major Griffin-Gracy, una ex carcerata di colore transgender e attivista, `A cuore nudò un documentario-intervista ad Ivan Cattaneo alla presenza dello stesso Cattaneo. A chiusura della rassegna l'anteprima europea di `Hunky Dory', una commedia drammatica glam rock su una drag queen. Nel foyer de La Compagnia sarà allestita la mostra Queer Tour Gallery, immagini a cura di Sandra Nastri mentre presso Ireos sarà allestita, dal 5 novembre al 20 novembre, la mostra Queer Clubbing. Si parla di noi Pagina 1 Emanueta Ma Cavour Mascherini Oggi dalle 15.30, all'interno della "50 giorni di Cinema antepririla XXXVIII Festival internazionale di cinema e donne", al teatri ( «corto» della Compagnia l'anteprima nazionale del cortometraggio "Offline", scritto e diretto da Emanuela Mascherina. Si parla di noi Pagina 2 IL CINEMA Film e documentari al via il Queer festival ROBERTO INCERTI A PAGINA XV Si parla di noi Pagina 3 Da giovedì al 15 novembre oltre trenta tra film e documentari Lgbt N FESTIVAL che è impegno, creatività, riflessione, t il "Florence Queer Festival" diretto da Bruno Casini e Roberta Vannucci, che terrà la sua 14' edizione - nell'ambito della 50 giorni di cinema - a La Compagnia di Firenze (da giovedì al 15 novembre, 0551216907). Queer è un festival internazionale di cinema e arte gay, lesbica, transgender. Casini e Vannucci spiegano: «Queer è dedicato al cinema e alla tematica Lgbtiq - sigla utilizzata come termine collettivo per riferirsi a lesbiche, gay, bisessuali e transgender -Oltre trenta titoli indagano sul tema della eguaglianza e dignità delle persone Lgbtiq. Ci sarà un premio per il miglior film e miglior documentario in concorso. Poi tanti documentari». Uno degli eventi è l'anteprima assoluta del film tedesco-svizzero "Garten derSterne"di Pasquale Plastino e Stéphane Riethauser, Il film si svolge in un piccolo cimitero berlinese, famoso soprattutto per le tombe dei fratelli Grimm. Qui sono sepolti anche i bambini che nascono morti e molte figure della scena gay culturale berlinese, vittime dell'Aids dagli anni'80 ad oggi. Fra i defunti ci sono travestiti che hanno avuto un grosso ruolo nel movimento politico gay tedesco. In loro onore ogni fine settimana si celebra, ai bordi del cimitero, una festa-omaggio (giovedì ore 18 alla presenza dei registi). In anteprima europea c'è "Daddy", una Si parla di noi commedia diretta ed interpretata da Gerard Mc Colluch - noto come BearCity - che ha come protagonista un giornalista televisivo che riscopre l'importanza dell'amicizia e della famiglia dopo il fallimento della sua love story con uno stagista (giovedì ore 21). Da non perdere il film americano 'Major!" di Analise Ophelian: è la storia di una ex carcerata di colore transgender e attivista che da oltre quarant'anni si batte per i diritti delle donne trans (venerdì ore 17.15). Tra le anteprime va ricordato "A cuore nudo", un documentario intervista ad Ivan Catteneo realizzata al cimitero monumentale di Milano. Sarà presente Ivan Cattaneo e il regista Tiziano Sassi (15 novembre ore 18). Altro film è "Sarà tutta una depravazione" di Daniel Kuhn e Enrico Salvatori. La pellicola racconta la vita di Antonio lacono, meglio conosciuto come Dominot, che ha recitato con Fellini e soprattutto Abel Ferrara (13 novembre ore 17.30). "Hunky Dory" di Michael Curtis Johnson parla di una drag queen che si esibisce nei locali e che è costretta ad occuparsi di un figlio di 11 anni (15 novembre ore 21). @RIPROGUZIONdi E RIS ERVATk IL PROGRAMMA Sopra, "HunkyDorydi Michael Curtis Johnson (15 novembre, alle 21). A sinistra, A cuore nudo", un documentario intervista ad Ivan Catteneo realizzata al cimitero monumentale di Milano (15 novembre ore 18) Pagina 4 verso queer sbarca a Firenze Alla Compagnia un fitto cartellone di fil I FIRENZE Terza tappa della "50 Giorni di cinema a Firenze" e l'universo queer sbarca alla Compagnia, in via Cavour. Da giovedì prossimo a martedì 15, organizzato dall'associazione Ireos e diretto da Bruno Casini e Roberta Vannucci, si snoda un fitto cartellone di appuntamenti, fra proiezioni di fiction, documentari, lungo e cortometraggi, con avvincente contorno di feste, concerti, mostre, incontri, presentazioni editoriali e spettacoli teatrali, più i premi e il tradizionale concorso video. A fare da apripista, e a dare il benvenuto a questa Ma edizione del festival, sarà domani allo Spazio Alfieri una speciale serata che, come dicono gli organizzatori, «sovverte i confini convenzionali di genere e sessualità del burlesque», protagonisti alcuni fra i nomi più gettonati della scena europea. La finestra che si apre a Firenze sull'universo lesbo, gay, bisessuale, transgender, va ben oltre l'ambito strettamente spettacolare. Diventa un'occasione per sfogliare una serie di titoli altrimenti destinati a rimanere nell'ombra, bocciati quando non censurati dai canali distributivi, e soprattutto per indagare sul tema dell'uguaglianza e sulla dignità delle persone Lgtb, una identità in continuo movimento e impaziente tra- mostre e libri sull'o sformazione che il cinema, meglio di altri linguaggi, riesce a tradurre e fotografare con puntualità, sincerità e trasparenza. Fra le tante proposte in cartellone spiccano l'omaggio che Nadia Pizzuti rende a Lina Mangiacapre, artista eclettica e provocatoria, fondatrice dello storico gruppo delle Nemesiache, protagonista del movimento femminista negli anni Settanta; e l'arrivo di Irene Pivetti che presenta il suo "Né Giulietta, né Romeo", un film che con leggerezza parla di bullismo omofobico nelle scuole e di coming out adolescenziali in famiglia. Fra le molte anteprime spiccano "Daddy", commedia diretta e interpretata da Gerard Mc ssessualit Collouch; "Major" di Annalise Ophelian sulla vita di Major Griffin-Gracy, ex carcerata di colore, che da oltre quarant'anni si batte per i diritti delle donne trans; "A cuore nudo", l'intervista documentario di Tiziano Sossi, girata al Cimitero monumentale diMilano, sullavita, gli aneddoti, gli incontri e le canzoni di Ivan Cattaneo, ospite in sala. E ancora "Hunky Dory" di Michael Curtis Johnson, una drag queen che si esibisce nei club di Los Angeles, e il tributo di Daniel Kuhn e Enrico Salvatori a Antonio lacono, video, foto, manifesti e testimonianze inedite di Dominot (suo nome d'arte), nato a Tunisi da genitori napoletani nel 1930, étoile a Parigi, scelto da Fellini per la scena finale della "Dolce vita", fino a diventare la musa di Abel Ferrara. Info 055 216907. Programma completo www.florencequeerfestival.it (9. r.) Irene Pivetti Si parla di noi Pagina 5 Alla, Compa gnia Dal 10 al 15 novembre torna il «Florence Qeer Festival» con oltre trenta titoli che affrontano anche questioni come la solitudine e la discriminazione Tra gli ospiti veronica Pivetti con la coni-media sull 'omosessualità di liceale I I GIORNI DEL CINEMA GAY Torna l'appuntamento autunnale con il Florence Queer Festival (dal io al 15 novembre alla Compagnia), pronto per invadere la città con i suoi colori arcobaleno. Oltre trenta titoli per indagare i temi dell'uguaglianza e della dignità delle persone Lgbtqi (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersex): «Abbiamo visionato più di duecento film - racconta Bruno Casini, che dirige il festival insieme a Roberta Vannucci - La varietà ci ha permesso di costruire un programma che come sempre punta sia all'intrattenimento che alla riflessione. Perché accanto ai colori e al divertimento ci sono questioni importanti come la discriminazione, la solitudine, la morte». Il titolo inaugurale sintetizza questa doppia tendenza: Garten der Sterne narra di in un piccolo cimitero berlinese, dove sono sepolte molte figure della scena gay culturale berlinese, vittime dell'Aids dagli anni `8o ad oggi, tra cui molti travestiti che hanno avuto un grosso ruolo nel movimento politico gay tedesco. Sempre sul fronte del documentario, arriverà a Firenze la regista Nadia Pizzuti, per presentare Lina Mangiacapre. Artista del femminismo, omaggio a un'artista eclettica e provocatrice, protagonista del movimento femmi- Si parla di noi nista negli anni `60; A cuore nudo è invece un documentariointervista ad Ivan Cattaneo, realizzato nel Cimitero Monumentale di Milano, in cui il musicista-pittore si racconta anche attraverso i suoi numerosi incontri artistici (da Yoko Ono a Franco Battiato); Sarà tutta una depravazione - Hommage à Dominot narra infine la vita di Antonio lacono, meglio conosciuto come Dominot, attore e mimo che è stato un'icona gay del 'goo (compare anche nell'ultima scena de La dolce vita). Per i film di finzione arriva una beniamina della nostra tv come Veronica Pivetti, che presenterà Né Giulietta né Romeo, commedia brillante su un liceale che rivela la propria omosessualità scatenando un putiferio in famiglia. Poi Daddycon protagonista un affascinante giornalista televisivo che risco- Da sapere Il Florence Queer Festival diretto da Bruno Casini e Roberta Vannucci sarà in programma alla Compagnia dal 10 al 15 novembre. Trai tanti film in programma la prima visione di «Hunky Dory» di Michael Curtis Johnson (nella foto) storia di una drag queen che impara a creare un legame con il figlio pre l'importanza dell'amicizia e della famiglia dopo il fallimento della sua love story con uno stagista; chiusura con Hunky Dory, commedia glam rock su una drag queen che si esibisce nei club di Los Angeles e che impara a creare un legame con il figlio undicenne. Non mancheranno gli eventi collaterali legati alla letteratura, all'arte e al teatro, dalla performance Canzonaria di Chiara Guarducci, un monologo «sragionato» sull'amore, fino alle mostre: Queer Clubbing - Un secolo di immagini notturne Lgbtiq (a Ireos), un percorso di cartoline, pubblicazioni e manifesti che si snoda dagli amni `20 agli anni `go, e quella dedicata alle scritte Lgbtqi sui muri di Firenze (alla Compagnia). Marco Luceri Gallery Dall'alto: Veronica Pivetti in una scena del film «Né Giulietta né Romeo»; Ivan Cattaneo nel documentario di Tiziano Sossi «A cuore nudo» e una scena di «Sarà tutta una depravazione» sulla vita dell'attore e mimo Dominot © RIPRODUZIONE RISERVATA. Pagina 6 I tlll /, 04, m mm Si parla di noi Pagina 7 / /rrrivr./ • offore ne ol le T « C » c on e t mon a e t PIOVEVA che sembrava non volesse smettere più. Su Firenze ormai da giorni si era scatenata una tempesta perfetta, l'Arno cresceva, ma nessuno fece suonare l'allarme. Un pericolo grande stava battendo alla porta e senza chiedere permesso rovesciò una melma terrosa, un mix di acqua, fango e nafta che si portò via 34 persone, lasciò 70mila famiglie senza casa, devastò 6.000 negozi e cancellò lo splendore della città più bella del mondo. La Nazione c'era. C'erano i cronisti, sulla notizia. C'era il direttore Enrico Mattei, vicino alla gente, determinato a vincere la battaglia di Firenze dimenticata dal mondo in mezzo al disastro, c'era l'impegno della proprietà, con il cavaliere Attilio Monti che non mollò mai in mezzo a mille difficoltà, mandando sempre in edicola il giornale. TUTTO QUESTO è nelle parole dei testimoni del tempo, che abbiamo intervistato, e che potrete ascoltare nel video inedito che viene proietttato a nastro continuo alla mostra allestita a La Nazione `L'Arno straripa a Firenze'. «Ero un giovane cronista di Nazione Sera - racconta il giornalista Sandro Picchi - Mi chiamarono dal centralino chiedendomi di passare dal Ponte Vecchio perché era giunta la notizia che stesse crollando: passai da lì con la mia macchinina e andai al giornale rassicurando tutti che non era crollato». Ma l'acqua stava arrivan- Si gira in Toscana s i . / ..! i nz L G.. cl c' a i g ornal t e i do, il fiume cominciava a rompere gli argini. Il giovane cronista fu mandato in giro per Firenze a controllare. «In via Giampaolo Orsini vidi l'acqua, l'Arno era tracimato, ma ancora non si aveva cognizione della gravità della situazione. Fino a che anche nel nuovo stabilimento della Nazione si vide l'acqua arrivare e salire. Qualcuno si mise a piangere». Perché l'acqua invase lo stabilimento di viale Giovine Italia che era stato inaugurato l'anno prima. «L'acqua arrivò all'altezza di due, anche tre metri», racconta il capo manutentore Giuseppe Finardi. E la melma bloccò la rotativa, un nuovissimo gigante Giornalisti e personale de La Nazione hanno vissuto sul campo le ore più tragiche tecnologico di 84 metri di lunghezza. Il giornale era paralizzato. La mattina del 4 novembre anche il sindaco Piero Bargellini si trattenne alla Nazione per capire cosa stava succedendo, prima di andare in Palazzo Vecchio. «Quando arrivai, vidi una bara girare intorno al Cimitero degli Inglesi, scene allucinanti che davano la misura della tragedia compiuta», ricorda l'ex direttore de La Nazione Umberto Cecchi. Eppure ancora la città era inconsapevole della tragedia, di più an- is i e: G cG cora lo era il Paese. Ci vollero giorni, la battaglia senza sosta de La Nazione, dei suoi giornalisti, del direttore Mattei, perché il governo mandasse gli aiuti richiesti a Firenze. «I CRONISTI furono mandati a Bologna al Resto del carlino per permettere che La Nazione continuasse ad andare in edicola - racconta Cecchi Mattei rimproverò in maniera dura il governo: `state facendo morire la città', accusava». Fu un corpo a corpo politico. «Con Mattei che si mise i gambali di gomma per spalare», nelle parole del giornalista Enrico Bosi. «Mattei diventò l'uomo dei fiorentini, la loro voce - racconta l'ex direttore del giornale Aurelio Scelba - La Nazione riuscì a muovere le istituzioni dal torpore». Arrivarono gli Angeli del fango, insieme alla solidarietà del mondo. L'autista Sandro Ferrari ricorda minuto per minuto quella notte in cui il giornale miracolosamente riuscì ad andare in stampa e in edicola con la notizia che l'Arno era straripato che nessuno ancora aveva dato. «Anni dopo il capo dello sport Giordano Goggioli propose Firenze come sede dei Giochi Olimpici - racconta il giornalista Raffaello Paloscia - Una richiesta finita nel dimenticatoio ma che fu il sintomo che la città voleva ripartire». «Firenze ha avuto la fortuna di avere il suo giornale, La Nazione», dice Scelba. E quel giornale c'è ancora, al fianco della città e dei fiorentini. i. u. Pagina 8 Aspiranti attori misti a studenti arrivati solo percuriosit w , -w . ;, ,, _„/ i e e l —V& ffl.M ua - atto- i i C[1 m `//J usicale tedesco Altri per un giorno Casti n per 80 figuranti in un vi e cli diverso dagli altri Ancora se reto il te a scelt dal regista. Si gira o enict di Libero Red Dolce i CARRARA «Pronto, sono Alessia, dobbîamo girare un videoclip ambientato nelle cave di marmo, avremmo bisogno di 100 chili di farina...». Non si fanno le cose in piccolo per la produzione del videoclip dell'artista tedesco che ha scelto di girare il suo video tra le cave di marmo. La farina servirà a sporcare le ottanta comparse che il regista tedesco Francisco Gonzalez Sendino ha chiesto di poter utilizzare per girare le scene. Ieri sono iniziati i castïng alla sala Amendola, accanto alla biblioteca di Avenza e andranno avanti fino a questo pomeriggio alle 19. Ottanta volti apuani, ma non solo, per la messa in scena del vi deo. Dietro queste facce da cinema, o da youtube, canale privilegiato perla diffusione e visione dei video musicali da qualche anno a questa parte, ci sono le storie di tante persone diverse. C'è chi arriva per gioco o per caso, chi perché per ragioni professionali tiene sotto osservazione occasioni di questo genere, chi si vuole mettere alla prova. Per tutti, ovviamente, la possibilità di passare una giornata un po' speciale, lavorando divertendosi nel particolare scenario delle cave di marmo. Marco, il tecnico di scena. C'è finito per caso, da Pisa, arrivato con l'intento di fare compagnia alla sorella: «Lei è un'attrice - si schernisce - è qualificata per fare queste cose. Io la passione ce l'ho, mi è capitato altre volte di fare il figurante, rna non è il mio mestiere» . Al casting però cercano solo figure maschili e la vivace sorella lo convince apresentare la candi- datura. Lui non era pronto, «ho i capelli arruffati» scherza. Ha 38 anni, per adesso è disoccupato. Prima di questo periodo senza lavoro aveva lavorato per 10 anni. Fotografo, preparava allestimenti, fotografia commerciale e di scena. Non ama molto raccontarsi, così la sorella snocciola i suoi Si gira in Toscana studi di fotografia e altri successi. «È finito anche nei titoli di un film di Tonino Cervi, "Il quaderno della spesa"», dice lei. «Questo, per passione, è il mio mondo. Avevo cominciato facendo queste cose, solo che camparci è difficile. Poi trovi un lavoro vero, qualcosa che paga meglio e sicuro e poco a poco abbandoni. Un peccato. Però a questo punto mi sono detto: dai, sono toscano e non ho mai visto leApuane. L'occasione è propizia», racconta Marco. Matteo, l'attore tenace. La faccia da ragazzino racconta meno dei 32 anni dichiarati sul documento. «Dai - dice provando a convincere l'amico venuto a fargli compagnia-fallo anche tu. Pagano 40 euro, sempre meglio di un calcio nel didietro». La vita d'attore Matteo l'ha scelta per professione. «Ed è uno schifo», sintetizza amaro. Soldi pochi, considerazione meno. Tanti gli chiedono quando si troverà un lavoro vero. Matteo però il suo lavoro lo fa salendo su un palco e facendo nascere i personaggi, raccontando le cose della vita con un cambio di costume. Ma a Carrara è dura. Più che altrove. «C'è solo una compagnia fissa qui, sono combattivi ma mantenersi è un'impresa. Io organizzo corsi, lavoro con le scuole: ogni giorno tocca inventarsi» dice Matteo. Una parte da figurante in un videoclip tedesco non l'aveva ancora mai pensata come cosa, ma per adesso è pur sempre ciccia. «In attesa di tempi migliori», come dice lui. Gabriele e Lorenzo, gli studenti mandati dalla mamma. «Sono sceso dal treno, studio a Pisa, e mia madre mi ha detto del casting. Sono qui per caso, mi pare una cosa divertente», dice Lorenzo. E ha deciso di portare con se Gabriele, amico e coeta- neo. «Prendere qualche soldo è di sicuro un buon motivo confessa Lorenzo - però a me piace partecipare ad iniziative che si fanno in città. Ce ne sono cosa poche che perdersele è assurdo. Ho fatto anche il volontario a Convivere e mi è piaciuto. Vediamo cosa sarà qui». Matteo, dalla fisioterapia al rap in cava. Non è mai apparso in un film o un video musicale, mala vena artistica c'è. Matteo canta, «una cosa casalinga, niente di che» dice lui sorridendo. Ha 35 e di lavoro fa il massofisioterapista, ma da qualche tempo è disoccupato. Così ha deciso di venire qui e provare a partecipare al video. Lo incuriosisce l'idea di vedere come funziona. E poi qualche soldo fa sempre comodo. Magari, da aspirante cantante, tra un ciak e l'altro si siederà a prendere qualche appunto per il suo primo vid eo. Federico, che cedi musica non capisce nulla». Ci scherza su: «Non ascolto molte cose, figurarsi il rap tedesco. Se fosse stata musica classica sarei venuto lo stesso. Come si dice, l'importante è partecipare, sembra divertente». E d'altronde ai figuranti non è chiesto di cantare o sapere a memoria la metrica del testo in tedesco. Pagina 9 Matteo Grassi, fisioterapista, 35 anni IL F ROGRAMM A Per hobby fa il cantante, era curioso di provare Va avanti gi la selezione dei volti per il video musicale 1 CARRARA Non è finita qui, c'è tempo prima del ciak si gira. C'è tempo soprattutto per proporsi e farsi selezionare per le riprese del videoclip che sarà girato domenica nelle cave di Carrara. Oggi si sono presentati più di trenta persone ma ancora ci sono numeri per arrivare al numero di comparse (ottanta) richiesto dal regista. Le candidature saranno infatti inviate a Berlino, corredate dalla foto degli aspiranti comparse, e sarà poi compito del regista decidere chi è dentro e chi fuori. In ogni caso il numero non è ancora completo dunque c'è tempo per accrescere la lista. La paga è differente, a seconda del tipo di selezione che ci sarà: chi avrà avuto l'intera giornata dovrà iniziare di mattina per un rimborso di 40 euro; 25 invece per chi sarà stato scelto soltanto per metà giornata. Anche oggi la produzione nella sala Amendola, di fianco la biblioteca di Avenza, continuerà a raccogliere le candidature di chi vorrà farsi avanti per una giornata tra telecamere, trucchi, rap tedesco e marmo. Il vero protagonista della scena. a partecipare a delle riprese Marco Posarelli fotografo pisano di 38 anni, arrivato per accompagnare lasorellaal casting Alla fine ha partecipato alla selezione u;a mome::lodesi';"crv Matteo Ciucci, attore di Carrara,32 anni. segue corsi di teatro e recita in alcune compagnie della zona II momento degli scatti alle comparse da sottoporre poi al regista Si gira in Toscana Pagina 10 I registi insieme al cast del cortometraggio premiato 1 PONTEDERA Era iniziato tutto per gioco, quasi per scommessa. Ma per la Cinematica Film, gruppo di lavoro di giovanissimi "made in Valdera" composto da Marco Fiorentini, Cristiano Bacci, Federica Fiorentini, Marco Cioni, che negli anni ha prodotto vari cortometraggi come "Il grido" (2013) "Sul confine del mare" (2014) e "A fior di pelle" (2015) è arrivato il momento degli allori. L'ultima fatica, il corto "L'amore è tutto qui" proiettato in vari luoghi della Valdera nei mesi scorsi, ha infatti vinto il primo premio al festival cremonese "Come fosse antani" concorso rivolto a videoma,ker italiani e stranieri che hanno prodotto cortometraggi che abbiano attinenza con la figura di Ugo Tognazzi, i suoi personaggi, il suo stile di recitazione e comunque in generale ai corti comici. E dev'essere proprio l'ironia alla base dell'idea del corto dei ragazzi di Pontedera, aiutata dalla partecipazione del cele- Si gira in Toscana "L'amore è tutto qui" premiato a Cremona in ricordo di Tognazzï bre attore Andrea Kaemmerle, ad aver convinto i giudici, che hanno assegnato al film il primo premio "perché la complicità tra gli attori ci ricorda Amici Miei, perché ci fa apprezzare e amare il protagonista condividendo anche le sue bravate lasciandoci quel velo di sottile malinconia in cui riconosciamo uno dei tanti personaggi interpretati dal grande Ugo", come da motivazione del premio. Una storia dolceamara da qualche giorno visibile sul canale Youtube della Cinematica film, che cerca di rispondere alla domanda " È meglio innamorarsi o amare?"; quesito amleti- co e "storia prima della storia d'amore, storia d'innamoramento". Nel cortometraggio, girato in Valdera, al circolo Arci il Botteghino di La Rotta e in varie parti di Pisa, i protagonisti sono Kaemmerle e Riccardo Goretti. Nel cast molti attori locali: Adelaide Vitolo, Mario Tognarelli, Elena Pace, Gabriele Toschi, Pietro Toschi, Ettore Del Bene, Donatella Lemmi, Sabrina lannello, Ethel Bustamante, Alessia Sbrana, Annamaria Marano, Benedetta Raco, Gaia Losa, Giulia Landini, Lorenzo Sbrana. Musiche originali di Ernesto Fontanella. Nilo i modica Pagina 11 CINE MA DONNE Dopo una vita da produttrice, Marina Piperno, prima donna in Italia a misurarsi con una professione tipicamente maschile, si è messa davanti alla camera per raccontare la storia della sua famiglia. "Diaspora, ogni fine è un inizio", diretto da Luigi Faccini, con cui la produttrice romana è legata da sodalizio artistico ed affettivo, parte dalle leggi razziali del '38 ed arriva ai cugini americani, israeliani ed europei, rintracciati durante il suo viaggio transcontinentale. Un viaggio e un racconto che parte da Pitigliano, in Maremma, e vola a New York, Lower East Side, per poi atterrare sul deserto del Negev, in Israele, e tornare al Ghetto di Roma; un film evento della durata di quattro ore, proiettato con intervallo e light lunch compreso nel prezzo, al cinema La Compagnia per il festival "Cinema e donne". Cinema La Compagnia, via Cavour 50r, dalle ore 18, 5 euro Festival Cinematografici Pagina 12