7° Seduta Plenaria - Parlamento Regionale dei Giovani Puglia

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7° Seduta Plenaria - Parlamento Regionale dei Giovani Puglia
CONSIGLIO REGIONALE
DELLA PUGLIA
MINISTERO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE
DIREZIONE REGIONALE SCOLASTICA DELLA PUGLIA
VERBALE VII SEDUTA PLENARIA del 9.04.2015
Punti all’o.d.g.:
1) )Incontro con Cecilia Petti, Istituto buddista italiano Soka Gakkai;
2) Incontro con l’assessore regionale per il diritto allo studio Alba Sasso;
3) Esame delle ricerche emerse sull’aspetto legato alla tutela della sepoltura di atei e professanti religioni diverse da
quella cattolica;
4) Suddivisione in gruppi di lavoro per la produzione di riflessioni finali sui tre incontri di “Politica, bene comune”;
5) Varie ed eventuali .
Orario inizio: 10.13
Il Presidente Francesco Intini dopo aver fatto l’appello, nel quale sono risultati assenti: Claudio Costantino, Alessandro
Denora, Gianluca Di Pasqua, Euprepio Junior Marco Fino, Giuseppe Mascialino, Ivan Protopapa e Edoardo Trombettieri, dichiara valida l’assemblea e quindi dà inizio al dibattito ringraziando sia gli ospiti sia i giovani parlamentari per la
presenza alla seduta.
Ore 10.20 Il primo intervento è di Cecilia Petti, 28 anni di Bari, la quale presenta l’istituto buddista italiano di cui è
rappresentante, spiegando che questo è presente nel territorio italiano a partire dalla seconda metà degli anni ’70 e fa
parte di un’organizzazione internazionale che si chiama Soka Gakkai, fondata a Bouam, nel Centro America, nel 1975.
Lei stessa ha ringraziato i parlamentari per l’invito offertole, ma soprattutto per gli sforzi che stanno facendo per ascoltare ogni protagonista del dialogo religioso. “Come associazione”, prosegue, “portiamo avanti il buddhismo di Nichiren
Daishonin, una delle tante correnti esistenti del buddismo, che è nata nel periodo del Medioevo in Giappone grazie
all’omonimo monaco; il cuore di questa pratica è il rispetto per la dignità di ogni essere vivente, ogni forma di vita e di
manifestare una forza di cambiamento che parte dalla persona , forza che noi definiamo ‘ buddità’ che poi permette
di avere un impatto positivo nella società. La nostra associazione è laica e il suo ruolo è quello di creare delle campagne per diffondere i principi umanistici del buddismo ad esempio il rispetto della vita e dell’ambiente, la necessità del
dialogo interreligioso e il desiderio di pace. Lo scopo di questo Buddismo è quello di seguire il principio che la vite
è meravigliosa e ogni uomo deve avere la possibilità di vivere in un ambiente nel quale tutte le proprie potenzialità
possono esprimersi al massimo. Le iniziative più complesse che abbiamo attuato hanno preso forma nelle mostre. Ad
esempio la mostra itinerante ‘Senzatomica’nasce nel 2007 per sensibilizzare le persone rispetto la necessità di proporre l’abolizione delle armi nucleari, noi abbiamo circa 5000 testate attive nel mondo e farebbero implodere il mondo
velocemente, e viene permessa grazie al sostegno di sponsor ed istituzioni, in questo stesso anno si è tenuta Bari,
durata tre settimane con 26000 visitatori , più della metà studenti di ogni età e da ogni luogo della Puglia.
Ciò nasce dal desiderio di uno dei fondatori della Sokka Gakkai (creazione di valori) Josei Toda che intorno al ’57 affidò
ai giovani la responsabilità di creare un mondo libero dalle armi nucleari perché aveva percepito che queste non sono
al di fuori di noi, ma sono la dimostrazione della nostra capacità autodistruttiva che costituisce la parte oscura e negativa di ogni individuo e porta questo a percepire la svenuta dell’altro come una propria felicità. Egli definiva un «male
assoluto che minaccia l’inalienabile diritto a vivere delle persone» ed era convinto che attraverso la pratica buddista
e un cambiamento profondamente motivato (la “rivoluzione umana”), tutti potessero trasformare in meglio il proprio
destino. Si deve pensare quindi ad un disarmo interiore come primo step per il disarmo degli Stati. Ogni membro
dell’associazione si è recato presso i propri comuni di residenza affinché questi dichiarassero impegno per portare
avanti una cultura di pace vietando anche il nucleare, i comuni che hanno accettato in Puglia sono 50, ma “ spiega “i
comuni non si impegnano a sostenere economicamente la campagna”. ““I semi del cambiamento” è una serie di mostre, organizzata da noi nel 2007, che rende ogni essere umano consapevole che il vero cambiamento globale parte
da un cambiamento personale, si tratta quindi di credere di cambiare il proprio ambiente e non di avere un carattere
disinteressato nei confronti di tutto ciò che accade al mondo. Cecilia Petti continua dicendo che il dialogo religioso
è uno dei fattori principali per far conoscere il Buddismo; a volte, spiega, questo dialogo viene a mancare poiché i
fondamentalismi, come quello del benessere economico, e gli atti di violenza prendono posto. Gli appartenenti alla
Soka Gakkai sono incoraggiati a utilizzare la loro pratica buddista per affrontare apertamente e superare le sfide della
vita quotidiana. Attraverso questo processo si arriva ad apprezzare e manifestare il profondo potenziale della propria
vita. Praticare il Buddismo vuole anche dire realizzare e dispiegare la propria personale missione. Questo processo di
profonda trasformazione spirituale o “rivoluzione umana” non solo porta a un empowerment individuale e ad azioni
costruttive ma è anche la via più sicura per dirigere le energie dell’umanità verso la creazione di un mondo pacifico
e giusto”. I membri della Soka Gakkai portano avanti la loro pratica quotidiana a casa propria e si incontrano regolarmente in riunioni di discussione tenute localmente per studiare i principi del Buddismo e confrontarsi sul modo di
metterli in pratica nella vita di tutti i giorni. Durante queste riunioni, normalmente a cadenza bimensile, i praticanti si
scambiano idee, speranze, dubbi ed esperienze a proposito della fede e della pratica. Queste riunioni in piccoli gruppi sono il luogo per incoraggiarsi reciprocamente e per condividere la visione buddista della vita con i propri amici.
Secondo il Buddismo, esiste una Legge universale (Karma) che sottende ogni cosa nell’universo e rappresenta la sua
vera essenza. Si può considerare come il ritmo fondamentale della vita. Nichiren identificò questa Legge o essenza
con Nam-myoho-renge-kyo. Praticando correttamente il Buddismo ognuno può mettere la propria vita personale a
ritmo con la vita dell’universo intero. Come risultato si sperimenta una maggiore saggezza, forza vitale e compassione
– le qualità di questa essenza della vita. Questo significa praticamente manifestare la Buddità o una condizione di vita
illuminata. Così si conclude il prezioso evento di Cecilia Petti, che dopo aver ricevuto ulteriori ringraziamenti per la spiegazione
dell’associazione si è resa disponibile alle domande dei parlamentari.
Francesco Dal Maso esprimendo la sua meraviglia nel venire a conoscenza di diverse scuole buddiste, ad esempio
Zen, Yoga, etc.. chiede una delucidazione per quanto riguarda la procedura al momento della morte di un buddista. La
risposta alla sua meraviglia è stata subito chiarita dalla buddista che ha spiegato che Il Buddismo è una religione praticata da milioni di persone, principalmente in Oriente. Ha origine dagli insegnamenti di Siddharta Gautama, principe
degli Shakya, una piccola tribù che viveva alle pendici dell’Himalaya.
Shakyamuni (lett. “il saggio degli Shakya”) nacque in una regione dell’India settentrionale, l’attuale Nepal, circa 2.500
anni fa.
Pur appartenendo a una famiglia regale, rinunciò ben presto ai privilegi del suo rango e intraprese una ricerca spirituale per trovare soluzione alle sofferenze umane. Alla fine, assorto in profonda meditazione, sperimentò un radicale
risveglio, o illuminazione, arrivando a comprendere la vera natura della vita e della realtà umana.
Secondo la tradizione, da quel momento Shakyamuni viaggiò attraverso tutta l’India per circa quarant’anni condividendo con chiunque incontrasse la sua esperienza di saggezza illuminata e insegnando come trasformare la sofferenza, diventando noto come Buddha, il “risvegliato”.
A differenza di altri fondatori di religioni, che fanno riferimento a modelli di perfezione ultraterreni o si considerano
intermediari del volere divino, il Buddha è un essere umano che ha condiviso con altri esseri umani la sua esperienza
di comprensione profonda della vita realizzata attraverso l’auto miglioramento, e ha indicato la via per acquisire la sua
stessa saggezza e condizione vitale.
I suoi insegnamenti sono stati raccolti e trascritti in sutra e si sono diffusi per tutta l’Asia dando origine a diverse scuole di Buddismo, generalmente caratterizzate dall’enfasi sulla pace e la compassione. Per quanto riguarda il corpo dopo
la morte, il buddhista in vita solitamente sceglie la cremazione, prima bisognava recarsi a Napoli ora vi è la possibilità
di avere questa cerimonia anche a Bari nel centro culturale, senza la presenza del corpo. “Del cimitero non abbiamo
bisogno”, spiega, “perché per noi buddisti è importante il nostro percorso durante la vita”.
Subito dopo un domanda di Fusaro che collegandosi al fattore ‘dialogo interculturale e i suoi disagi’, tema del progetto
del parlamento, chiede in che modo si portano avanti determinate iniziative e quali sono i problemi collegati a questa
religione e filosofia di vita.
La sua risposta è che purtroppo loro non possono creare una propria iniziativa, tuttavia, sono pronti a prendere parte
ad ogni evento di altre comunità ai quali veniamo invitati. Poi spiega Cecilia Petti, che il loro problema è quello di
avere un centro culturale a Bari in un condominio molto ‘scomodo’ sia perché non è indipendente, sia perché molto
piccolo. Quest’associazione vive di offerte volontarie tramite i membri e quindi non vi sono molte possibilità economiche di pensare ad una sede più ampia come quella di Milano, alla cui cerimonia di apertura hanno avuto la possibilità
di partecipare tutti i membri della regione. Inoltre loro possono avere dei meeting presso abitazioni offerte. “Nel buddismo”, interviene il presidente Intini, “c’è mai stato qualche fondamentalismo come quello islamico”? Lei risponde che
per quanto riguarda il buddismo di Nichiren Daishonin ciò non è mai accaduto, ma molto probabilmente per le altre
scuole si. “Io devo usare il buddismo non per una mia felicità, ma per una collettiva. Siamo aperti al dialogo con tutti”.
Vi sono, dopo, varie domande di Raffaele Maisto riguardo il numero di membri in Italia, la fascia di età che abbraccia
questa associazione, e poi chiede se lei si sente parte di un gruppo o di un credo. La nazione al mondo con più praticanti è il Brasile, mentre in Italia ve ne sono circa 10000. E’ possibile avere tutte le informazioni riguardo questa filosofia sono sul sito www.sgi-italia.org. La maggior parte dei buddisti è costituita da donne, ma vi sono anche uomini e,
per il 35% , vi sono giovani universitari. Ogni nazione ha un referente giovani.
”Come mai ha fatto questo cambiamento di credo? Ha mai trovato qualche limite?” domanda ancora Maisto, lei
risponde che la sua famiglia è cattolica, ma non praticante , ma intorno ai 20 anni ha iniziato a leggere dei libri sul
buddismo e quando una sua amica l’ha invitata ad un meeting lei ha subito accettato per poi accorgersi che quella religione dava tutte le risposte a ciò che lei cercava in sé stessa. Ha ammesso poi di aver trovato qualche ostacolo perché
non accettava tutto di quella religione, ma solo attraverso il dialogo è riuscita a superarlo. Interviene Sabato chiedendo se ci sono degli oppositori alla Soka Gakkai e la risposta è affermativa.
Marchionna spiega che a seguito della lettura di un libro sul Buddismo chiede cosa significa la frase Nam-myoho-renge-kyo e perché si ripete quanto si vuole e se c’è un qualcosa di scientifico all’interno di questo credo? Essa significa
‘io dedico alla mia vita alla legge mistica di causa ed effetto’, loro credono che questa frase ripetuta attivi il potenziale
di ‘buddità’ di ogni persona. “Ognuno di noi è Buddha e non veneriamo una divinità, ma noi manifestiamo attraverso
questa preghiera la gioia di vivere, ricordando che l’ambiente e l’uomo sono la stessa cosa. Per quanto riguarda la
scienza sicuramente c’è un qualcosa di scientifico tocca in particolare il campo psicologico”. Martina Cristiano interviene chiedendo se vi sono visioni avverse per quanto riguarda il rapporto omosessuale come ad esempio la religione
cattolica vieta il matrimonio tra omosessuali. “Come io posso essere felice con un uomo posso esserlo con una donna” così inizia a rispondere spiegando che non vi sono discriminazioni di nessun genere, inoltre” non vi sono per noi
buddisti le varie cerimonie ecclesiastiche, ma si può tenere una sorta di matrimonio (cerimonia del Sachè) nel centro
culturale di Roma, si può pregare o limitarsi di assistere”.
“Ma i buddisti conducono uno stile di vita particolare, da vegetariani o vegani?” Chiede Nicolas Serìo, lei risponde
che questo percorso religioso non impone regole da seguire, certo è che la maggior parte dei praticanti dopo un po’
abbracciano una vita vegana e vegetariana.
“Prima lei ha parlato di rispetto dell’ambiente, avete già pensato di creare iniziative per creare una coscienza verso il
rispetto dell’ambiente? “ interviene Malizia. Cecilia ribatte dicendo che in termini concreti in Puglia non hanno ancora
pensato a questo, ma sicuramente sarà preso in considerazione perché da un lato le loro sono iniziative che partono
a livello nazionale e poi scendono nelle varie regioni, in effetti vi sono state mostre fotografiche che hanno avuto il
fine di sensibilizzare verso il rispetto ambientale, ma il loro obiettivo non è quello di additare il nemico è quello di far
riflettere le persone sulla possibilità di cambiamento, una capacità di rivoluzione. “Ci muoviamo molto sulla riflessione
personale”. Così termina l’intervento della rappresentante e il presidente la ringrazia nuovamente.
2) In seguito i ragazzi iniziano a dialogare riguardo le ricerche effettuate e il presidente Intini, così come Dal Maso,
inizia ad illustrare la situazione della Lombardia luogo in cui vi è la possibilità di costruire luoghi di sepoltura per
differenti religioni. A Torino, infatti, la Giunta comunale ha approvato una delibera (presentata dal vicesindaco) che
consentirà alle comunità immigrate (il 17% della popolazione), di dare sepoltura ai loro cari in città, nel rispetto delle
loro tradizioni religiose, istituendo spazi per ogni religione nel cimitero monumentale.
3)Subito dopo i ragazzi secondo le commissioni si sono divisi in tre gruppi per formulare delle riflessioni riguardo i tre
incontri di politica bene comune. La prima commissione si è occupata del terzo incontro con il professore Loconsole,
la seconda del secondo incontro con il professore Triggiani e la terza commissione si è occupata del primo incontro
con Fornasari. Le riflessioni confluiranno nella rivista finale.
Alle 13.30 il presidente Intini, a seguito della comunicazione dell’Assessore Sasso di non riuscire a prendere parte alla
seduta per sopraggiunti motivi istituzionali, dichiara sciolta la seduta.
Martina Cristiano