Corso_per_aziende_vitivinicole_siciliane_

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Corso_per_aziende_vitivinicole_siciliane_
IL VINO DELLA SICILIA
CORSO DI FORMAZIONE SU MISURA SULLE
STRATEGIE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
1° edizione
13 - 28 GIUGNO 2014
Corso di alta formazione
CUOA EXECUTIVE EDUCATION
Fondazione CUOA
Da oltre 50 anni Fondazione CUOA forma la nuova classe manageriale e imprenditoriale.
È la prima business school del Nordest, tra le più importanti in Italia, e si propone nel mercato nazionale e
internazionale con prodotti e percorsi di formazione che rispondono alle nuove sfide professionali e promuovono lo
sviluppo di nuovi modelli di business. Il punto di forza del CUOA è l’attenzione costante al valore delle persone, al
ruolo delle istituzioni nazionali e internazionali, alla dimensione etica di ogni azione economica, all’importanza del
merito nella vita economica e sociale.
Il CUOA è sempre più un “incubatore” di idee, in cui vengono anticipate le esigenze, orientate le tendenze, grazie
ad una costante attività di monitoraggio degli scenari e ad un’attenta ricerca sui temi del management, grazie
all’ascolto diretto di professionisti, manager e imprenditori, in una collaborazione stretta e quotidiana.
Fondazione CUOA e il settore vitivinicolo
Nell’anno 2011 Fondazione CUOA progetta e realizza la 1° edizione del corso di alta formazione in Gestione delle
Aziende Vitivinicole. Il corso si rivolge a imprenditori, manager e professionisti coinvolti nella definizione della
strategia aziendale e nelle scelte relative all’utilizzo degli strumenti da adottare nella gestione di aziende del settore
vitivinicolo e, in generale, a coloro che desiderano specializzarsi nel settore, acquisendo una visione integrata dei
processi e dei tools che lo caratterizzano. La progettazione avviene in partnership con Accademia Italiana della
Vite e del Vino. L’Accademia nasce a Siena nel 1949 come centro atto a promuovere il progresso viticolo. Ha lo
scopo di realizzare studi e ricerche sui maggiori problemi concernenti la vite e il vino, organizzare seminari e letture
sul perfezionamento della viticoltura e dell’enologia, costituire osservatori, laboratori e commissioni di studio,
favorire iniziative quali mostre vitivinicole nazionali e internazionali.
Nel 2012 viene siglata una partnership con Veronafiere, primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia,
secondo per fatturato e tra i primi in Europa per metri quadrati venduti. L’obiettivo dell’attività della Fiera di Verona
è quello di essere una piattaforma per la promozione del Made in Italy sui mercati consolidati ed emergenti.
Veronafiere ospita Vinitaly, il Salone Internazionale del vino e dei distillati, che si tiene dal 1967, con cadenza
annuale. Vinitaly conta più di 4.000 espositori l’anno e registra circa 150.000 visitatori per edizione. Il Salone
raccoglie produttori, importatori, distributori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leaders provenienti da tutto il
mondo.
Infine, nel 2013 si aggiunge, per il corso di alta formazione in Gestione delle Aziende Vitivinicole, la partnership con
Unione Italiana Vini, la più antica e rappresentativa associazione di imprese del settore vitivinicolo italiano. Nata
nel 1895, conta oggi circa 500 aziende associate che esprimono il 70% del valore dell’export italiano del settore.
Oltre ad essere un’associazione, Unione Italiana Vini è anche e soprattutto una società di servizi avanzati, pensati
su misura delle esigenze delle imprese del settore vino. La sua rete di laboratori, con sede centrale a Verona,
riconosciuta come una delle strutture all’avanguardia in Italia per tecnologie e mezzi impiegati, garantisce ogni
giorno sulla genuinità e sulla qualità sensoriale dei prodotti.
Grazie agli stimoli dei partner e dei partecipanti al corso, nel 2013 Fondazione CUOA progetta l’ Executive Master
in Wine Business Management, nuovo sistema formativo che prevede la possibilità di acquisire il Diploma Master
attraverso la combinazione di diversi percorsi opportunamente coordinati e integrati, focalizzati sul marketing
vitivinicolo, sull’internazionalizzazione dell’impresa vitivinicola, sul winery e-commerce e sul wine event
management.
Premessa
Il settore vitivinicolo siciliano, o meglio ancora, il sistema vitivinicolo della regione Sicilia ha una storia millenaria e
rappresenta una delle eccellenze di una terra vocata fin dall’antichità alla coltura della vite.
La Sicilia, con quasi 125 mila ettari (17,8% del totale nazionale) è la prima regione italiana per patrimonio viticolo
(seguita da Puglia, 14,2%, e Veneto, 10,1%), anche se per produzione di vino è terza dopo Veneto e Puglia.
La caratteristica del settore è la sua concentrazione nella parte occidentale dell’isola dove tre sole province
realizzano l’85% della produzione (Trapani, con il 57%, seguita da Agrigento, 16,1%, e Palermo, 11,8%). Pur
avendo nel proprio territorio ben 1Docg, 22 Doc e 6 Igt, la Sicilia ha una produzione piuttosto limitata di vini di
qualità (solo il 25% circa della produzione regionale di vino e mosto viene imbottigliato e confezionato in Sicilia).
Da un’indagine dell’IRVV - Istituto Regionale della Vite e del Vino (su dati 2011), sono circa 850 le aziende che
confezionano vino in Sicilia, di cui 56 sono cooperative e cantine sociali. Da tempo, peraltro, una fitta rete di
aziende di piccola e media dimensione ha avviato un processo di miglioramento della qualità e di confezionamento
per il consumo, ma la limitatezza delle dimensioni rende difficile la ricerca di sbocchi di mercato.
Infine, vi è un numero limitato di aziende di punta orientate all’innovazione di prodotto, di processo e di marketing,
che riescono a posizionare i loro prodotti in una fascia medio-alta dei mercati nazionali e internazionali e, di queste,
solo 33 aziende (IRVV su dati 2010) producono più di un milione di bottiglie.
Bisogna, comunque, sottolineare che la Sicilia vitivinicola sta vivendo un periodo di grande vitalità con la continua
ricerca della valorizzazione qualitativa dei suoi numerosi prodotti e che a sostenere la crescita e lo sviluppo del
sistema vitivinicolo siciliano sono le imprese orientate al marketing. In questa direzione molto hanno contribuito
grandi e prestigiose case vitivinicole italiane che, attirate dal crescente apprezzamento del vino siciliano nei
mercati nazionali e internazionali, hanno acquisito rilevanti superfici vitate. Il primo arrivo si ha nel 1997 con Zonin,
a cui segue negli anni successivi Marzotto, ILLVA di Saronno, GIV, Mezzacorona, Gancia e diversi altri.
Da questo quadro emerge che nella Sicilia occidentale, in quello che è un vero e proprio polo vinicolo, esiste una
realtà economica e produttiva tra le prime al mondo per dimensione per un comparto ormai globalizzato (il vino è
oggi un prodotto realmente globale) e di grande interesse per lo sviluppo dei mercati.
L’altro aspetto, più critico, è che diviene indilazionabile la presenza di soggetti imprenditoriali all’altezza della sfida
globale, ma prima ancora, livelli di organizzazione delle imprese capaci di supportare il confronto e, soprattutto,
capaci di aprirsi alla ricerca di nuovi partner, di nuove conoscenze, di nuovi mercati. In sintesi, c’è bisogno di
imprenditori consapevoli e aperti al nuovo.
Altro aspetto è quello legato alla cooperazione e alla creazione di associazioni e reti di impresa come risposta alla
limitatezza delle dimensioni. Anche in questo caso, amministratori e dirigenti di queste realtà associative dovranno
maturare coscienza dell’importanza di una cultura del marketing per lo sviluppo economico e sociale del sistema
vitivinicolo.
Infine, l’economia vitivinicola siciliana deve ricercare ogni sinergia con il turismo: un turismo qualificato, fortemente
centrato sulle aree interne, sulle risorse paesaggistiche, ambientali, archeologiche e culturali, diviene la
promozione più qualificata ed efficace per la viticultura di qualità. Ciò è possibile anche con un miglioramento
complessivo dell’efficienza della PA.1
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Per la stesura di questa analisi del settore vitivinicolo siciliano si sono utilizzati i seguenti documenti: PIR, Presentazione delle linee
strategiche per il vino ed il territorio, 2007; A. Bacarella, Economia e marketing vitivinicolo nella storia recente della Sicilia, 2009; S. Bacarella,
G. Nicoletti, Nuovi Scenari della vitivinicoltura siciliana, 2010; IRVV, La vitivinicoltura siciliana in cifre, 2012.
Destinatari
Imprenditori che gestiscono aziende vitivinicole siciliane.
Al fine di garantire l’efficacia didattica, in particolare delle esercitazioni pratiche, si consiglia un numero di
partecipanti non superiore a 25.
Programma
Il programma prevede due moduli didattici che si realizzeranno in Sicilia. Seguono obiettivi e contenuti dei moduli.
1.Strategia e modelli di business per le imprese vitivinicole (13 e 14 giugno 2014)
Obiettivi
Fornire gli strumenti per poter analizzare il contesto competitivo (nazionale e internazionale) e le risorse
dell’impresa al fine di impostare scelte strategiche e configurare modelli di business coerenti. Sulla base delle
caratteristiche strutturali del settore e dei trend che lo caratterizzano, il modulo discuterà il tema delle modalità di
crescita e di internazionalizzazione nel settore vitivinicolo con un approccio operativo orientato all’applicazione
degli strumenti su casi reali.
Contenuti
- Il ruolo e le modalità della Pianificazione Strategica
- Organizzazione per la crescita d’impresa
- Strategie per la crescita internazionale
- Strategie di integrazione verticale nel settore vitivinicolo
- Configurazione e progettazione del modello di business.
Durata
Un fine settimana comprensivo di venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00 e di sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00.
Docente
Paolo Gubitta
È professore straordinario di Organizzazione aziendale al Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco
Fanno” dell’Università degli Studi di Padova, dove insegna Family Business e Human Resources Management for
International Firms. È anche docente di Organization Theory alla Scuola di dottorato in Economia e Management
dell’Università degli Studi di Padova. Dal 2006, è visiting professor alla University of Michigan-Dearborn. È membro
del Comitato Direttivo di StartCube, incubatore universitario dell’Università degli Studi di Padova e del Comitato di
redazione della rivista Sviluppo&Organizzazione. I suoi attuali temi di ricerca sono l’organizzazione e la
governance delle imprese a proprietà familiare, il management delle imprese a elevato contenuto di conoscenza e
innovazione (spin off accademici, KIBS), lo sviluppo delle competenze imprenditoriali. Su questi temi ha pubblicato
articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali (Family Business Review, Cross Cultural Management,
International Journal of Entrepreneurship and Innovation Management), libri e capitoli in volumi collettanei nazionali
e internazionali. È Direttore scientifico dell’Area Imprenditorialità della Fondazione CUOA.
2.Scelte organizzative per la gestione delle imprese vitivinicole a livello internazionale (27 e 28
giugno 2014)
Obiettivi
Approfondire quali sono gli elementi chiave per definire le soluzioni organizzative più appropriate per la gestione
delle imprese vitivinicole a livello internazionale e delle relazioni tra le unità organizzative e le filiali. La sessione
sarà articolata anche attorno ad alcune case history aziendali.
Contenuti:
-
Il processo di internazionalizzazione
Le strutture organizzative delle imprese internazionali
Il ruolo dell’headquarter nelle imprese internazionali
I ruoli delle filiali estere nelle imprese internazionali
Integrazione e coordinamento delle attività internazionali.
Durata
Un fine settimana comprensivo di venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00 e di sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00.
Docente
Paolo Giacon
È laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni e ha conseguito un Master in Gestione dell’Innovazione e Project
Management e un dottorato in Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi di Padova. È autore di libri,
saggi e pubblicazioni nazionali ed internazionali. È stato professore a contratto di Comportamento Organizzativo
presso la Scuola di Economia dell’Università di Padova ed attualmente è docente di Economia ed Organizzazione
Aziendale presso la Scuola di Ingegneria del medesimo Ateneo. Afferisce al Dipartimento di Ingegneria Industriale
dell’Università degli Studi di Padova. Vanta anche esperienze di tipo manageriale, in aziende ad alta tecnologia di
cui è stato consigliere di amministrazione indipendente, ed esperienze imprenditoriali. Si occupa principalmente di
Imprenditorialità, Innovazione e Strategia delle Piccole e Medie Imprese. Fa parte della faculty della Fondazione
CUOA.
Sede
Le lezioni si svolgeranno presso Villa Testasecca, viale Luigi Monaco, 34 93100 Caltanissetta.
Staff di progetto
Michela Peripoli
Laurea in Lettere Moderne con il massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Verona, ha conseguito un
Master in Human Resources Management presso la medesima Università. Dal 2003 opera presso la Fondazione
CUOA, dove si è occupata della progettazione e realizzazione degli MBA per Executive, dell’ideazione e dello
sviluppo di corsi di alta formazione per imprenditori, manager e professionisti, sia a catalogo, sia su misura,
collaborando con la Direzione del Personale di piccole, medie e grandi aziende del territorio. Dal 2009 ricopre il
ruolo di Team Leader della Value Stream Formazione Custom per l’Executive Education. Dal 2013 assume anche
la responsabilità per l’area Imprenditorialità. Dal 2011 è iscritta all’albo dei Revisori Didattici che collaborano al
Processo di Accreditamento Master ASFOR, Associazione Italiana per la Formazione Manageriale.
Cristiana Nogara
Laurea in Scienze Psicologiche e Sociali del Lavoro presso l’Università degli Studi di Padova, ha conseguito un
Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane. Dal 2011 opera presso la Fondazione CUOA dove ha iniziato
con uno stage nell’Area Pubbliche Amministrazioni, per poi proseguire la collaborazione nella Value Stream
Custom e Imprenditorialità. Si occupa nello specifico della gestione didattico-organizzativa dei corsi su misura ed è
la Referente Didattica del Corso di alta formazione in Gestione delle Aziende Vitivinicole.
Metodologia didattica
Lezioni d’aula, studio di casi aziendali e simulazioni: il modello consolidato del CUOA, che coniuga l’esperienza e
le competenze accademiche con il pragmatismo tipico della cultura imprenditoriale e manageriale. L’approccio
richiede la partecipazione attiva e il contributo personale di ciascun partecipante. I partecipanti possono disporre
dell’esperienza e della professionalità della Faculty per concretizzare e trasferire i concetti appresi in aula alla
propria azienda vitivinicola.
Monitoraggio e valutazione
Il questionario di valutazione del gradimento, somministrato a tutti i partecipanti al termine dell’evento formativo, è
finalizzato a rilevare gli elementi di gradimento e/o di criticità relativi alla programmazione didattica del corso, alla
qualità della docenza e alla efficacia dei contenuti trasmessi. Il questionario, articolato in domande chiuse e aperte,
è uno strumento in linea con il Sistema Qualità del CUOA certificato UNI EN ISO 9001:2008. Saranno oggetto di
valutazione da parte dei partecipanti:
- efficacia dell’intervento
- chiarezza espositiva
- coinvolgimento dei partecipanti
in relazione al singolo modulo didattico
- applicabilità lavorativa
- arricchimento professionale
in relazione all’intero corso.