Soldini vince alla Cape2Rio

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Soldini vince alla Cape2Rio
Soldini vince
alla Cape2Rio
di Giulio Guazzini
È
L’equipaggio
multietnico
di Maserati guidato
dal nostro skipper
vince la regata
funestata da un brutto
incidente
il sogno che aveva accarezzato
sin da bambino
quando con la barca di
famiglia aveva iniziato
le prime esperienze di
navigazione d’altura.
Prendere parte alla
transatlantica Cape2Rio,
regina, a quei tempi, delle corse oceaniche.
A distanza di molti anni, il navigatore milanese centra l’obiettivo;
traduce il sogno di ragazzo in realtà e nel migliore dei modi, vincendo a tempo di record la quattordicesima edizione
della famosa regata.
Sono bastati 10 giorni, 11 ore, 29 minuti e 57 secondi per stracciare il record precedente, siglato
dall’imbarcazione americana Zephyrus IV, Maxi di
74 piedi che nel 2000 aveva compiuto il percorso
in 12 giorni, 16 ore e 49 minuti.
A segnare la regata una violenta tempesta che si è
abbattuta sulla flotta per i primi due giorni di
competizione: venti molto forti, con raffiche sino
a 60 nodi, hanno costretto molte imbarcazioni a
ritirarsi.
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Mentre a gettare sconforto tra i regatanti, rattristando tutti nello spirito, il brutto incidente
accaduto all’imbarcazione angolana Billè,
un Bavaria 55 che a poche ore dalla partenza,
dopo un disalberamento dovuto alle forti raffiche, perde in acqua
uno dei membri dell’equipaggio mentre due
altri rimangono feriti.
Il disperso, il quarantasettenne Antonio Joao
Bartolomeu, viene prontamente recuperato, ma nonostante la rapidità
della reazione, muore poco dopo.
Qualcosa che scuote in particolare lo stesso Soldini che via radio comunica il suo cordoglio dichiarando:”È stata una partenza molto difficile per un
fronte freddo associato a una profonda depressione.
Siamo stati molto prudenti, sottoinvelati; i primi due
giorni non abbiamo mai tirato. Purtroppo si è trattato
di un bruttissimo incidente che ha segnato la regata. È
morto un ragazzo che come noi era in barca per seguire la sua passione, tutto questo è molto triste…! “
Per dovere di cronaca, va ricordato che gli organiz-
Maserati, la splendida imbarcazione da 70 piedi con la quale Giovanni Soldini è riuscito a coronare
il suo sogno; in apertura, il logo
della regata
zatori non hanno mai dichiarato in maniera approfondita quelle che sono
state le dinamiche dell’incidente!
Con Soldini, sul Maserati,
un equipaggio di professionisti reduci dal gratificante record alla New
York- San Francisco. In tutto nove persone: accanto
agli italiani Guido Broggi,
Michele Sighel e Corrado
Rossignoli, il tedesco Boris
Herrmann, lo spagnolo
Carlos Hernandez, i francesi Jacques Vincent e
Gwen Riou, il Danese Martin Kirketerp Ibsen, e per
la prima volta anche il monegasco Pier Casiraghi, figlio di Carolina di Monaco, appassionato velista.
Ad esprimere parole di riconoscimento lo stesso presidente della Fiat John Elkan,
armatore di Maserati, che
aveva partecipato come
equipaggio, a bordo, in occasione della Transpacifica
Los Angeles-Honolulu 2013.
Un motivo di orgoglio per
un team che rappresenta
nel mondo un marchio italiano di successo.
Fra le 37 imbarcazioni
iscritte, schierate sulla linea di partenza nella
splendida Table Bay di Cape Town, Maserati era
l’unico 70 piedi presente. Ma questo non ha tolto
fascino comunque alla sfida perché ad insidiare
l’equipaggio di Soldini, almeno per una parte della gara, è stato il monoscafo Australiano di soli 52
piedi Scarlet Runner, un mezzo molto tecnologico
e ultraleggero che alla partenza si è permesso il
lusso di precedere alla seconda boa il maxi Italiano.
Maserati, imbarcazione testata per fronteggiare
condizioni di vento e mare duri, ha imposto il suo
passo non appena le condizioni meteo sono peggiorate.
Record italiano, dunque, in una regata che ha fatto storia. Ricordiamo infatti che la Cape2Rio Yacht
Race è nata nel lontano 1971, qualche tempo do-
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L’equipaggio di Scarlet Runner, il bellissimo monoscafo australiano ultraleggero da 52 piedi che, per un certo tratto, ha tentato di insidiare Maserati
Billè, il Bavaria 55 angolano che durante il disalberamento subito a causa del maltempo, ha riportato la perdita di Antonio Joao Bartolomeu, un membro dell’equipaggio
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po l’inaspettata affermazione del navigatore sudafricano Bruce
Dalling alla famosa regata South Atlantic
Single-handed Yacht
Race del 1968.
In quella storica occasione, il velista di Città
del Capo si aggiudicò il
primo posto in compensato e il secondo in
tempo reale. Un’affermazione sportiva che
comportò a Dalling la
fama di eroe nazionale
ma soprattutto divenne
occasione puntuale per
far conoscere e divulgare in Sud Africa, come
disciplina, lo sport della
vela agonistica d’altura.
Giovanni Soldini mostra, con legittimo orgoglio, il piatto d’argento che testimonia la sua vittoria nella Cape2Rio
Per dovere di cronaca vale la pena ricordare che a
vincere la prima edizione fu proprio Robin KnoxJohnston su Ocean Spirit con il tempo strepitoso di
23 giorni e 42 minuti su 59 barche partecipanti. Il
mitico Eric Tabarly solo quarto al traguardo con il
suo Penduic III.
Nell’edizione, la terza, del 1976 presenti 126 barche provenienti da 19 Paesi con ben tre italiani al
via: Giorgio Falck con il Guia3, Chica Tica II di
Carlo di Mottola Balestra e Ida Castiglioni già
equipaggio sul Namar IV di Edo Guzzetti e a bordo
di Kialoa con equipaggio tutto femminile.
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