La Stampa - 23 Ottobre 2016 - 23-10-2016
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La Stampa - 23 Ottobre 2016 - 23-10-2016
12345367318 IL CASO LE STORIE SERIE A Chi sono i pirati Il giro del mondo della nuova in 1745 cravatte cyberguerra Fotografo d’epoca a spasso per Torino Elena Masuelli A PAGINA 17 Elisa Schiffo A PAGINA 17 Juve, annullato un gol valido Vince il Milan Gianni Riotta A PAGINA 19 Servizi ALLE PAGINE 30 E 31 LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 1 ANNO 150 N. 294 1 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it LA STRATEGIA DI MOSCA Il Presidente Mattarella firma il decreto legge fiscale. Il premier: “Sono fiero, nessun condono” PUTIN ATTACCA La nuova Agenzia delle entrate sconti su cartelle, tasse e multe L’OCCIDENTE IN QUATTRO MOSSE ROBERT D. KAPLAN ALLE PAGINE 8 E 9 MAURIZIO MOLINARI M ancano ancora 16 giorni all’Election Day ma il duello fra Hillary Clinton e Vladimir Putin è già iniziato. Non solo per le ripetute accuse rivolte dal partito democratico agli hacker russi di voler favorire il rivale repubblicano Donald Trump, quanto per le frasi pronunciate dall’ex Segretario di Stato durante il dibattito di Las Vegas sulla volontà di creare una «no fly zone» sulla Siria se sarà lei, la notte dell’8 novembre, ad essere eletta presidente degli Stati Uniti. L’imposizione della chiusura dei cieli sopra la Siria è una misura - proposta dal senatore repubblicano John McCain e condivisa da molti all’interno del Pentagono - che ha due risvolti: umanitario, perché consente di proteggere i civili dai raid aerei russo-siriani; strategico, perché colpisce al cuore il metodo con cui il Cremlino sta estendendo la propria sfera di influenza nella regione del Mediterraneo. CONTINUA A PAGINA 19 9 771122 176003 L’aeroporto in svendita a 26 mila euro LORENZO PADOVAN VENEZIA Al posto di Equitalia ci sarà un nuovo ente pubblico: «Agenzia delle Entrate - Riscossione». Per i contribuenti morosi è confermato lo sconto ma con scadenze rigide. Ecco alcune delle novità del decreto fiscale firmato dal presidente Mattarella. La presidente della Camera Boldrini accusa: manovra in ritardo. U Baroni e La Mattina PAG. 2 E 3 Se il testo è fuori tempo massimo MARCELLO SORGI D’ improvviso, la noia burocratica del sabato pomeriggio romano è stata rotta da un fiammeggiante comunicato della presidente della Camera Bol- drini. Unendosi al coro delle opposizioni, ma parlando a nome di tutti i deputati, che presiede, la Boldrini ha espresso «sorpresa e delusione» perché il governo, a otto giorni (nove con oggi) dall’annuncio in conferenza CONTINUA A PAGINA 19 IL BAROMETRO La legge piace a 2 italiani su 3 Apprezzati taglio delle tasse e misure su sanità e pensioni IL SONDAGGIO DI Nicola Piepoli A PAGINA 5 INCHIESTA. UNA RIVOLUZIONE NEI TRASPORTI: L’ULTIMA NOVITÀ È L’ INTERRAIL, ABBONAMENTO LOW COST PER 5 CITTÀ EUROPEE La carica dei bus a 1 euro, così viaggiano i ragazzi n aeroporto al prezzo di un garage oppure, siccome la svendita si svolge in Laguna, al costo dell’affitto annuale di una mezza dozzina di posti barca. CONTINUA A PAGINA 10 LA NOVITÀ IN 875 COMUNI Ora l’allarme terremoto arriva via app DAVIDE LESSI P er dirla come Massimo Lopez «una telefonata allunga la vita». E l’idea ricorda proprio lo spot degli Anni 90. Se non fosse che in Italia, dove per Legambiente l’86% dei Comuni è a rischio idrogeologico, di vite se ne potrebbero salvare davvero. CONTINUA A PAGINA 11 BOOM DI AZIENDE AGRICOLE E i giovani tornano nei campi MAURIZIO TROPEANO I fondi arrivano dall’Unione Europea e le regioni italiane ne hanno usati quasi la metà di quelli a disposizione fino al 2020. CONTINUA A PAGINA 22 In due anni i collegamenti offerti dai bus a basso costo in Italia sono aumentati del 33% Baroni e Frediani ALLE PAGINE 12 E 13 CARTELLONE 61023 VENEZIA CEDE LO SCALO Da luglio al posto di Equitalia. La Boldrini attacca Renzi: manovra in ritardo 1 Già iniziato il duello con Hillary L’Italia che cambia Sorrentino racconta il Papa cattivo e fa ascolti da record Alberto Infelise A PAGINA 19 Sorpresa Meloccaro “Così sono diventato la spalla di Fiorello” Adriana Marmiroli A PAGINA 26 Il ritorno di Ozpetek “Descrivo Istanbul al tempo di Erdogan” Fulvia Caprara A PAGINA 27 1 2 .Primo Piano STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Equitalia Rottamazione delle cartelle «Voluntary disclosure» Concorsi e mobilità per tutto il personale C’è lo sconto ma si paga con scadenze rigide Caccia agli evasori e un giro di vite sull’Iva Equitalia muore ma poi risorge come l’araba fenice dalle sue ceneri rispolverando il nome della prima spa a cui nel 2007 venne assegnato il compito di riscuotere le tasse: «Riscossione». Due anni dopo questa società si trasformò in Equitalia che a metà dell’anno prossimo, dopo dieci anni di carriera non certo onorevole, chiuderà i battenti. Tutte le attività passano direttamente all’Agenzia delle entrare e a questo scopo, a partire dal primo luglio 2017, vedrà la luce un nuovo ente pubblico economico denominato «Agenzia delle entrate - Riscossione». Presidente sarà il direttore dell’Agenzia delle entrate. Il personale stabile verrà automaticamente trasferito da Equitalia alla nuova Agenzia senza soluzione di continuità, «previo superamento di apposita procedura di selezione e verifica delle competenze in coerenza con i principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità». È poi previsto che invece il personale proveniente da altre amministrazioni pubbliche in passato distaccato a Equitalia venga ricollocato nella posizione originariamente posseduta nell’amministrazione di provenienza la quale, prima di poter effettuare nuove assunzioni, dovrà procedere al loro riassorbimento. Nel caso di indisponibilità di posti vacanti è prevista anche la ricollocazione presso altre amministrazioni che presentino carenze di organico. Sul fronte operativo, oltre alla tradizionale convenzione, ogni anno il ministro dell’Economia e il direttore delle Entrate stipuleranno un atto aggiuntivo per individuare risorse, strategie per la riscossione e obiettivi da raggiungere. La fine di Equitalia porta con sé l’annunciata rottamazione delle cartelle esattoriali. Di fatto si dà la possibilità ai contribuenti morosi di sanare le proprie pendenze cancellando sanzioni e interessi di mora. Anche chi ha in corso rateizzazioni potrà aderire ma non potrà recuperare quello che ha già versato. La norma riguarda tutti i ruoli relativi agli anni 2000-2015. Sarà possibile usufruire dello sconto anche per l’Iva a patto però che l’imposta non riguardi il pagamento all’importazione. Non vale invece per le multe Ue (aiuti di Stato), le condanne della Corte dei conti e tutte le sanzioni dovute a provvedimenti penali di condanna. Oltre all’importo dovuto inizialmente resta da pagare l’aggio al concessionario della riscossione. Anche le multe stradali potranno essere rottamate, ma in questo caso verranno tolte solamente le sanzioni. Per aderire alla sanatoria, dal momento dell’approvazione del decreto, i contribuenti avranno 90 giorni. Si potrà scegliere di pagare in un unica soluzione o in 4 rate utilizzando sia la domiciliazione bancaria sia i tradizionali bollettini postali. Entro 6 mesi, invece, i concessionari dovranno comunicare l’importo complessivo dovuto, l’importo delle rate e le relative scadenze. Le prime due rate saranno pari ciascuna a un terzo del dovuto, le ultime due a un sesto. Le prime tre rate dovranno essere comunque versate entro il 15 dicembre 2017, la quarta entro il 15 marzo 2018. Chi non paga o paga in ritardo perde ogni diritto e torna a pagare le vecchie cartelle. Per aderire il contribuente deve rinunciare a ogni tipo di lite col Fisco ma in cambio scansa le ganasce fiscali. La caccia agli evasori allarga il suo campo d’azione: viene prorogata la «voluntary disclosure», l’adesione volontaria che porta i contribuenti a far emergere fondi detenuti illegalmente all’estro o in Italia e vengono introdotti nuovi meccanismi (a partire dall’Iva) per contrastare meglio il tentativo di sottrarre redditi al Fisco. In particolare i termini per l’emersione dei capitali vengono riaperti fino al 31 luglio 2107. Con la possibilità poi per il contribuente di integrare l’istanza e presentare tutti i documenti sono al 30 settembre. Le procedure sanabili sono quelle commesse sino al 30 settembre 2016. Non c'è nessuna modifica sull’emersione del contante, dopo le polemiche feroci che hanno affondato il progetto di introdurre un forfeit. Il costo dell’emersione dunque non cambia: si pagano tutte le tasse dovute, secondo le aliquote progressive dell’Irpef, e vengono scontate solamente le sanzioni (25/50% a seconda dei casi). E non c’è nessuno scudo rispetto ad eventuali reati penali. Alla nuova operazione, infine, non potranno aderire i contribuenti che hanno già partecipato alla prima sanatoria. Sul fronte dell’Iva due le novità: i dati delle fatture dovranno essere obbligatoriamente comunicati all’Agenzia delle Entrate per via telematica ogni tre mesi permettendo così controlli incrociati più rapidi ed efficaci. Le imprese sotto i 50.000 euro di fatturato godranno di un credito di imposta una tantum di 100 euro per affrontare le spese extra per adeguarsi ai nuovi sistemi di trasmissione. La seconda novità prevede che anche i dati delle liquidazioni Iva vengano trasmessi con la stessa cadenza. Boccia: «Patto della fabbrica» Addio Equitalia, nuovi sconti su cartelle, tasse e multe Le regole dell’Agenzia Riscossione scritte da Palazzo Chigi anziché dal Mef Il premier Renzi: “Fiero del decreto, nessun condono”. La Cgil pronta allo sciopero A CURA DI PAOLO BARONI un decretone quello validato ieri dal Presidente della Repubblica che avvia una nuova rivoluzione fiscale, abolendo Equitalia e rivoluzionando l’attività di riscossione, e che in parallelo innesca una importante operazione di trasferimento di risorse a tanti settori (vedere schede sotto). Il grosso della partita è però fiscale: si aggiornano gli strumenti di contrasto dell’evasione, in particolare con un nuovo giro di vite sull’Iva ma si concedono anche nuove sanatorie (dalle cartelle esattoriali ai capitali all’estero). E ovviamente si punta a fare cassa: dalle vecchie tasse rimaste incagliate il governo vuole incassare 2 miliardi di euro nel 2017, che assieme agli interventi di potenziamento della riscossone portano il totale 3,7 miliardi nel triennio 2017-2019. Almeno un altro paio di miliardi arriverà poi dalla «voluntary 2». La parte relativa alla nascita della nuova agenzia che subentrerà a Equitalia introduce poi un’altra novità di rilievo: mentre il coordinamento delle attività resterà in capo al Trasporto regionale È «La crescita deve essere un progetto del Paese e per il Paese». Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia ha lanciato un appello ai sindacati Cgil, Cisl e Uil. «Siamo pronti - ha detto ieri Boccia al convegno dei giovani di Confindustria - a un Patto sulla questione industriale tra gli attori della fabbrica», un patto «per la crescita per combattere le diseguaglianze». Aiuti alla Campania, più soldi alla rete Fs Attingendo al Fondo sviluppo e coesione arriva una pioggia di soldi per tamponare le emergenze del trasporto regionale: 600 milioni vengono assegnati alla Campania per far fronte ai debiti della Circumvesuviana commissariata. Altri 90 vanno al Molise per coprire i debiti nei confronti di Trenitalia. Per gli investimenti di Rfi sulle rete ferroviaria 720 milioni sono destinati ai contratti di programma già approvati dal Cipe o in via di definizione. LAPRESSE Matteo Renzi firma il Patto per il Sud della città di Messina Tesoro, la scrittura del nuovo statuto dell’Agenzia avverrà attraverso un decreto del Presidente del Consiglio su proposta del ministro dell’Economia. Si tratta di un significativo spostamento di pesi nel governo, peraltro già previsto nel decreto Madia sulla Pa, che assegna a Palazzo Chigi maggiori poteri proprio sulle agenzie fiscali, e che in questo modo viene anti- cipato. «Sono fiero che questo decreto sia stato firmato: non c’è nessun condono, ma solo lo stop a interessi scandalosi» ha commentato Matteo Renzi. Ma sulla chiusura di Equitalia è già bufera:«L’abolizione è sbagliata ed il trasferimento del personale inaccettabile», tuona Agostino Megale della Fisac Cgil. Che ieri sera parlava già di scioperi. Missione in Libia In arrivo 17 milioni per interventi umanitari Per consentire la partecipazione di personale militare italiano alla missione di supporto sanitario in Libia (quella denominata «Operazione Ippocrate») e alla missione delle Nazioni unite denominata «United Nations Support Mission in Libia» (Unsmil) il decreto fiscale mette a disposizione 17,39 milioni di euro sino a tutto il 31 dicembre 2016. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Pmi e comparto agricolo Ammortizzatori in deroga Centri di accoglienza Fondo di garanzia a quota un miliardo Quasi 600 milioni finanziati con i risparmi Stanziati 700 milioni per irregolari e rifugiati La dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, come aveva annunciato nei giorni scorsi Renzi, viene rafforzata e portata per il 2016 a 895 milioni di euro. Altri 100 milioni saranno individuati nell’ambito del programma «Imprese e competitività 2014-2020». A favore del comparto agricolo arrivano invece 30 milioni con l’Ismea che garantirà l’accesso gratuito al credito delle imprese sino a un tetto di 15mila euro. Il Fondo sociale occupazione ottiene 592,6 milioni in più. L’aumento, a cui si fa fronte in larga parte attingendo alle economie fatte nel corso dell’anno, servirà in particolare a finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga. Come concordato con i sindacati, in questo modo verranno prolungate le garanzie per i circa 40mila lavoratori delle cosiddette aree di crisi complessa (Taranto, Marche, Gela ecc.) e quelle a favore delle imprese colpite dall’ultimo terremoto. Le risorse destinate all’attivazione, la locazione e la gestione dei centri di accoglienza per stranieri irregolari ottengono da subito 600 milioni di euro in più. Inoltre, quale concorso dello Stato agli oneri che sostengono i Comuni che accolgono i richiedenti asilo, è autorizzata la spesa di 100 milioni per il 2016 e l’istituzione di uno specifico fondo. Un decreto del Viminale definirà poi le modalità di riparto delle risorse per un massimo di 500 euro ogni richiedente. 1 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Primo Piano .3 . LA LEGGE DI STABILITÀ Il punto Retroscena Domani il verdetto Ue su deficit e migranti AMEDEO LA MATTINA ROMA i annunciano giorni molto burrascosi alla Camera. Non solo l’opposizione, ma anche una parte del Pd considera una forzatura quella del governo di avere inserito nel decreto fiscale alcune norme, come la chiusura di Equitalia e rottamazione delle cartelle esattoriali, che dovrebbero essere contenute nella legge di bilancio. Non è un tecnicismo per addetti ai lavori. I risvolti sono finanziari e anche politici, con una ricaduta sul referendum costituzionale. Il decreto prevede sia misure relative al 2016 che interventi i cui effetti ricadranno sulla manovra triennale 201719. È chiaro, spiegano pure fonti della maggioranza, che rottamare oggi le cartelle esattoriali per decreto, e quindi con valore esecutivo di legge, accarezza chi ha problemi con il Fisco e il 4 dicembre si troverà dentro una cabina a segnare una croce sul Sì o sul No. E questo, osservano i 5 Stelle e nel centrodestra, va ad aggiungersi alle altre misure e bonus elettorali. Ma in questo caso c’è un problema in più. La riforma di bilancio è stata votata dall’80% di deputati e senatori. Un accordo a larghissima maggioranza (cosa più unica che rara in Parlamento). Tra l’altro, vista la novità rispetto agli anni passati, erano stati dati più giorni al governo per presentare la legge di bilancio. Il termine scadeva il 20 ottobre e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi non l’ha presentata. S Le reazioni Sentendo la bufera che gli sta arrivando addosso, la presidente della Camera Laura Boldrini ha messo le mani avanti e ha fatto filtrare la sua «sorpresa e delusione» per la tempistica dell’approdo della legge di bilancio a Montecitorio. Viene precisato che la legge, nella sua nuova definizione, dovrebbe sempre rispettare i tempi previsti. Si sperava in un esordio più puntuale. L’auspicio della presidenza della Camera è che il ritardo non si protragga ulteriormente. Dai collaboratori del ministro Boschi nessun commento alla reazione della Il confronto ANSA “La manovra è in ritardo” Tempesta alla Camera Montecitorio: sorpresa e delusione. Mattarella firma il decreto Le opposizioni: una forzatura inserire alcune norme sul Fisco 20 ottobre Era il termine previsto (e poi scaduto) per presentare la legge di Stabilità alla Camera dei deputati a legge di bilancio, alla fine, sarà pronta solo martedì. E la ragione è presto detta. Oltre a dover sistemare gli ultimi dettagli il governo vuole aspettare il pronunciamento della Commissione Ue in programma lunedì. A Roma hanno messo in conto che da Bruxelles possa anche partire un richiamo al nostro indirizzo. La decisione però non è stata ancora presa. Spetta ai capi di gabinetto analizzare i vari documenti trasmessi nei giorni scorsi ed eventualmente fischiare il fallo. La scadenza di lunedì non è casuale ma è codificata nel Two-pack, il pacchetto di norme che a partire da metà 2013 è servita a rafforzare i meccanismi di controllo sui bilanci degli Stati membri che affondano le loro radici nel trattato di Maastricht. Per la precisione di tratta dell’articolo 7.2. Che tra l’altro non specifica se l’eventuale comunicazione debba per forza avvenire in forma scritta o per via orale. Non è un segreto che la Commissione europea non abbia gradito la mossa italiana di fissare al 2,3% il deficit 2017, rispetto all’1,8 già concordato. E per questo chiede di scendere al 2,2%. Si parla insomma di uno 0,1% di deficit (1,6 miliardi di euro appena). Giunti a questo punto prudenza vuole che prima di chiudere definitivamente il testo si aspetti il responso di Bruxelles. Per evitare di doverci rimettere mano, con tutto quello che ne consegue tra polemiche interne e nuove frizioni. Il governo sembra però convinto delle sue buone ragioni dal momento che i 4 decimali in più di disavanzo riguardano i fondi destinati alle emergenze, terremoto e immigrati, che quindi non vanno calcolati nel deficit. Giusto venerdì, del resto, l’Italia è riuscita a segnare un punto a suo favore facendo inserire nel comunicato finale del Consiglio europeo il riconoscimento per gli sforzi «eccezionali» sostenuti dai Paesi alle prese con l’ondata straordinaria di immigrazione. Questione su cui il ministro Padoan ha battagliato a lungo e che ora dovrebbe consentire all’Italia di contrattare più agevolmente con la Commissione. Basterà il timbro di tutti i capi di governo dei 27 per salvare quello 0,1 di deficit in più? [P. BAR.] L Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati, ha fatto filtrare «sorpresa e delusione» per i tempi dell’approdo della legge di bilancio a Montecitorio Boldrini. Da Palazzo Chigi altrettanto fanno finta di niente. Intanto ieri il presidente della Repubblica ha firmato il decreto fiscale, passando la parola a Montecitorio. Il capogruppo di Fi Renato Brunetta aveva chiesto a Mattarella di non firmarlo e di rispedirlo al mittente. «Va salvaguardato il Parlamento. Basta con queste insopportabili violenze da parte del governo Renzi». Brunetta assicura che «il Parlamento rispedirà al mittente «la violenza incostituzionale di Renzi-Padoan». Ha pure spiegato che la grande accelerazione delle ultime ore pare sia stata imposta dal fatto che, «dopo gli irresponsabili annunci di Renzi sulla chiusura di Equitalia e sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, nell’ultima settimana ci sia stato un calo spaven- toso e senza precedenti nella riscossione delle tasse e dei tributi: un collasso del gettito fiscale». Ed ecco l’avvertimento di Brunetta che preoccupa la Boldrini. «Nella discussione parlamentare non sarà possibile analizzare il bilancio prossimo triennale prima che si capisca a quanto ammontano gli effetti finali del decreto fiscale». Il dibattito in Parlamento Il pericolo è che si allunghino all’infinito i tempi del dibattito parlamentare, moltiplicando i rischi di imboscata. E a Brunetta che parla di «roba da dittature sudamericane e di attentato alla Costituzione», fa eco la Sinistra italiana. Secondo Arturo Scotto la legge di bilancio arriverà alla Camera non prima di mercoledì, oltre quanto stabilito dalle nor- me votate tre mesi fa. «Non si permetta il governo di imporre una tabella di marcia incompatibile con i diritti delle opposizioni». E poi, aggiunge Scotto, «Equitalia non chiude, cambia solo nome. Un po’ come nel film di Checco Zalone con le province che si trasformano in città metropolitana». Anche la sinistra Pd storce il naso ma finora non ha parlato. Il presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia dice che «le regole vanno rispettate, a maggior ragioni se sono state votate da maggioranza e opposizione». E si riferisce al fatto che nel decreto fiscale non possono essere inserite misure che hanno impatto per il triennio 2016-19. Ora tutto questo esploderà nella mani della Boldrini. Jena Fisco Se Renzi lo fosse, Giovannino Guareschi direbbe: “Contrordine compagno”. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI [email protected] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA MOSTRA COMINCIA! Comune di Treviso Nei primi giorni di apertura, dalla sera del 28 e fino al 31 ottobre, il PINARELLO FESTIVAL propone, prima o dopo la visita alla mostra principale e a tutte quelle collaterali, molti altri eventi. Nell’auditorium del Museo di Santa Caterina, ogni pomeriggio e poi fino a sera inoltrata, si susseguiranno concerti, spettacoli teatrali, incontri, letture, conferenze, tutto compreso nel biglietto d’ingresso alle mostre. Tra le altre iniziative, concerti di Franco Battiato, Antonella Ruggiero, Massimo Bubola, Giovanni Caccamo. MAIN SPONSOR ORARIO DELLA MOSTRA SPECIAL SPONSOR TREVISO FIDELITY SPONSOR MUSEO DI SANTA CATERINA 29 OTTOBRE 2016 17 APRILE 2017 INFO E PRENOTAZIONI 0422.429999 www.lineadombra.it 28 OTTOBRE pre apertura con biglietto ridotto per tutti dalle ore 20 all’1 della notte 29 OTTOBRE dalle ore 9 all’1 della notte 30 OTTOBRE dalle ore 9 alle ore 22 31 OTTOBRE dalle ore 9 alle ore 22 1 NOVEMBRE dalle ore 9 alle ore 20 Chiusura biglietteria un’ora prima 123456789AB92CC2DE49AF LA STAMPA 12345367318 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Primo Piano .5 . LA LEGGE DI STABILITÀ +1 Il barometro A favore di Padoan Indicatore di fiducia: percentuale di italiani che dichiarano di avere molta o abbastanza fiducia in ciascuno dei leader politici indicati (base: coloro che dicono di conoscere il leader) Scostamento rispetto all’ultima rilevazione +3 -1 NICOLA PIEPOLI -1 L 50% «Onesto» La metà degli italiani sondati apprezza nel ministro Pier Carlo Padoan l’onestà 58% «Determinato» Ancora più alta la quota di coloro che attribuiscono al titolare del Tesoro la virtù della determinazione 28% «Vicino alla gente» Questa voce raccoglie pochi consensi Padoan è un tecnico, però ricevere questo singolo voto basso non rovina la media La nota metodologica Il sondaggio qui presentato è stato eseguito da Istituto Piepoli il 3 Ottobre 2016 per La Stampa con metodologia mista CATI - CAWI, su un campione di 505 casi, rappresentativo della popolazione italiana maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri proporzionalmente all’universo della popolazione italiana. 58% -2 a legge di Stabilità è un evento molto importante e riscuote un gradimento elevato da parte dell’opinione pubblica: i due terzi degli italiani la gradiscono, in particolare coloro che dicono di votare per il centrosinistra. Sanità, taglio delle tasse e pensioni sono i provvedimenti che gli italiani apprezzano di più (la ricerca è stata eseguita dall’Istituto Piepoli su un campione di 505 casi). Più in dettaglio tra le misure contenute nella nuova legge di Stabilità e più gradite dagli italiani ci sono: il finanziamento di 2 miliardi in più per la Sanità, il blocco dell’aumento dell’Iva, le misure anti-povertà e l’introduzione della quattordicesima per le pensioni più basse. Se a questo aggiungiamo il taglio dell’Ires, la diminuzione del canone Rai e la chiusura di Equitalia, ci accorgiamo che, quando il governo promuove la riduzione delle tasse o l’abolizione di istituzioni che con la loro stessa presenza generano tasse, diventa in ogni caso più popolare e quindi più gradito all’opinione pubblica. In definitiva: poco meno di sette italiani su dieci accettano le nuove norme e quindi più in generale la legge si conferma di forte gradimento. Soldi alla Sanità e meno tasse Agli italiani piace la manovra L’effetto sui ministri Quasi sette su dieci approvano le misure di sostegno sociale Il gradimento della legge di Stabilità ha ripercussioni positive sul profilo di immagine dei ministri che l’hanno creata: in primo piano Pier Carlo Padoan (Economia) che guadagna ben 4 punti di popolarità, Giuliano Poletti (Lavoro) che ne guadagna cinque, Marianna Madia (Pubblica Amministrazione) e Beatrice Lorenzin (Sanità) che ne guadagnano due ciascuna, mentre l’unico che resta stabile nella popolarità è il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, forse meno gettonato degli altri a causa della sua presenza ancora marginale nella mente degli Italiani. Una nota di sintesi ai profili d’immagine dei protagonisti della legge è che quasi tutti i ministri risultano essere determinati e onesti. Il più idoneo al voto risulta essere Pier Carlo Padoan che è anche il designato come produttore per tutti di un migliore futuro. Quanto al ministro più vicino alla gente Giuliano Poletti risulta il più gettonato.Forse qualcuno dirà che ho dimenticato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ma lo conservo per ultimo nell’elenco dei vincenti in quanto ha vinto bene: non solo ha guadagnato tre punti personali in popolarità ma ha superato il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che da alcune settimane aveva un punteggio superiore a lui. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha guadagnato un punto di popolarità questa settimana sigillando quindi con la propria presenza positiva l’onda piuttosto positiva nei confronti del governo. = Sergio Mattarella 33% 14% Silvio Berlusconi 20% Luigi Di Maio Matteo Renzi Beppe Grillo Matteo Salvini Fiducia nei leader: Renzi su e Di Maio giù Le elencherò ora una serie di misure contenute nella Legge di Stabilità 2017, per ognuna di esse dovrebbe dirmi in che misura la gradisce, se molto, abbastanza, poco o per nulla. Finanziamento di 2 miliardi in più per la Sanità 86% 82% 82% 77% 75% 70% 69% Gradimento 68% (molto+abbastanza) Blocco aumento dell’IVA Misure anti-povertà estese a tutto il territorio nazionale per le famiglie con figli minorenni e disabili Introduzione della 14a per le pensioni più basse Taglio dell’IRES (imposta sul reddito) dal 27,5 al 24% Diminuzione del canone RAI da 100 a 90 euro Chiusura di Equitalia MEDIA GRADIMENTO Riconfermato il bonus bebè e i voucher per asili nido e baby sitting 63% 63% Eliminazione della tassa IRPEF agricola Introduzione dell’APE (anticipo pensionistico): si potrà andare in pensione a 63 anni Rifinanziato il fondo di garanzia per le PMI Introduzione dell’IRI (imposta sull’artigiano) fissa al 24% 56% 52% 44% In generale, Lei quanto gradisce questa legge di stabilità per il 2016, per quanto ne sa da quello che ha sentito? 5% Senza opinione 31% Non gradiscono 64% Gradisco I partiti Passando dal particolare al generale, cioè dai singoli eventi e dalle singole leggi allo «stato dell’opinione pubblica» nel suo insieme, ci accorgiamo che c’è una forte costanza attraverso il tempo nelle «quote di mercato» dei partiti. Il centrodestra, che nel 2013 e nel 2014 aveva totalizzato poco più del 31%, in questo 26% 36% PER ORIENTAMENTO POLITICO 64% Centrosinistra Centrodestra Movimento 5 Stelle 56% 48% - LA STAMPA momento è tra il 32 e il 33%. Il centrodestra risulta essere come trend piuttosto stabile e in ogni caso inferiore alle medie riportate durante i governi precedenti all’attuale. Quanto al centrosinistra nel suo insieme è passato da una media del 38% a mezzo punto in più, una vera inezia. Reputiamo che questa stabilità nella leadership possa consolidarsi nei prossimi mesi. E il Movimento 5 Stelle? Sempre in una media 2013-2014 aveva intorno al 23% e adesso supera il 26%. Attenzione però. Il trend di lungo periodo è ingannevole: qualche settimana fa, prima della «rinuncia alle Olimpiadi del 2024», il Movimento 5 Stelle e i suoi rappresentanti avevano quote percettibilmente più elevate di oggi. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 6 .Primo Piano STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 VERSO IL REFERENDUM D’Alema: “I giovani sono per il No non vogliono Verdini al governo” L’intervista del 1999 a Montanelli divide ancora Migliore: ha il potere di far fallire le feste. Orfini: gli anziani non capiscono? Offensivo Renzi: con Berlusconi poteva cambiare le cose e non l’ha fatto. La Boschi: arrogante 1 «Le parole di Indro Montanelli sulla possibilità di cambiare la Costituzione sono di una sconcertante attualità»: è quanto si legge in un articolo, pubblicato dal comitato «Basta Un Sì» sul sito www.bastaunsi.it, che ripropone l’intervista realizzata da Alain Elkann nel 1999. Un «arruolamento» che ha fatto scattare la polemica da parte del fronte del No. Tra i più critici Calderoli, Quagliariello e Zoggia FRANCESCO MOSCATELLI INVIATO A STRESA (VERBANIA) «Renzi parla a nome di una gioventù che non lo segue. I giovani votano “No”, votano “Sì” solo le persone anziane forse anche perché hanno maggiore difficoltà a comprendere questa riforma sbagliata». Pausa, poi l’immancabile sorrisino: «Non tutte però». Massimo D’Alema è appena entrato all’hotel Regina Palace di Stresa per partecipare al dibattito della due giorni di Iniziativa Subalpina, fondazione dell’ex vice-presidente del Csm Michele Vietti. L’ex premier si toglie il soprabito con l’aria del pugile che scalpita prima di salire sul ring. Davanti alle telecamere l’attacco a Renzi è su tutti i fronti: la finanziaria «ridotta a mance elettorali», la vittoria del “Sì” Ex premier Massimo D’Alema ha ancora una volta dato fuoco alle polveri contro i renziani come premessa per sdoganare l’ingresso di Verdini nel governo e per varare il «partito della Nazione», l’inutilità della commissione Pd sulla legge elettorale. Dai banchetti per il «Sì» di Milano gli risponde il presidente dei democratici Matteo Orfini: «Gli anziani votano “Sì” perché non sono in grado di capire il testo della riforma? Detto da una persona di 67 anni, mi sembra un autogol e un’offesa». Il secondo round va in scena sul palco di Stresa dove siedono esponenti di primo piano dei due schieramenti. Il titolo dell’incontro è «Europa: sì, ma quanta e quale?», ma ovviamente a tenere banco è il referendum del 4 dicembre: gli ultimi sondaggi che danno il “No” in vantaggio, Silvio Berlusconi che irrompe nella campagna con un video-messaggio in cui evoca «la deriva autoritaria di un uomo solo padrone dell’Italia e degli italiani». Il duello più acceso è quello fra Massimo D’Alema e il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore in veste di ambasciatore renziano. «D’Alema è sempre uguale a se stesso, rimprovera la mia generazione perché noi le riforme le stiamo facendo – dice Migliore -. Se vince il “No” si avrà il ritorno degli eterni». Parlando della minoranza Pd cita il Jep Gambardella della Grande Bellezza e il «potere di far fallire le feste». D’Alema replica: «Noi abbiamo fatto la nostra parte e non ci battiamo per tornare. Gramsci scriveva che chi vuole costruire il suo potere sul disprezzo delle generazioni precedenti rivela la sua mediocrità». Forza Italia Silvio Berlusconi irrompe nella calda campagna referendaria con un videomessaggio: «Questa riforma potrebbe dare vita a una deriva autoritaria, di un uomo solo padrone dell’Italia e degli italiani» In serata Renzi risponde agli attacchi dalla Sicilia: «D’Alema, Berlusconi, Monti, Fini, Dini, Pomicino. Hanno già avuto la loro chance di cambiare le cose: hanno bloccato il passato, non consentiremo loro di bloccare anche il futuro». Scende in campo anche il ministro Boschi che definisce D’Alema con un solo termine: «Arrogante». A Gianni Cuperlo, esponente della minoranza e membro della commissione per riformare l’Italicum, tocca l’ingrato ruolo del pontiere: «Io dico “proviamoci”. Eleggere direttamente i senatori e cambiare una legge elettorale iper maggioritaria per la Camera: questo abbiamo chiesto per mesi. Da parte di tutti servono gli estintori perché alimentare l’incendio non aiuta». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI L’applausometro sulle frasi del premier Reportage FABIO MARTINI INVIATO A PALERMO na scena del genere non si era mai vista nell’era Renzi: alle dieci della sera, sul palcoscenico del teatrino di Santa Cecilia alla Kalsa, il presidente del Consiglio sta parlando di referendum e fa di tutto per abbattere il muro di scetticismo dei cinquecento dirigenti e simpatizzanti palermitani del Pd venuti ad ascoltarlo: urla, gesticola, stimola la platea con battute di grana grossa: «Levate dallo schermo quella immagine di Berlusconi, Fini, D’Alema, Monti, Pomicino: magari qualcuno non ha mangiato!» In platea due signori sorridono, ma applausi zero. Renzi insiste sulla riduzione dei costi della politica e dei parlamentari: silenzio. Ad un certo punto dice: «Conoscerete tutti almeno un anti-renziano spinto? Gli va detto: guarda quello lì ti sta antipatico, ma occhio perché se voti no, l’occasione per cambiare veramente non torna più!. Niente da fare: dalla platea non si alza un battimani, neppure con le battute più ammiccanti. E alla fine Renzi, proprio lui, dice testualmente: «Chi vota no, si tiene tutto quello che c’è. Che magari va anche bene ma secondo me non funziona… Però ciascuno farà le proprie valutazioni e verifiche…». Parole che pronunciate da un altro somiglierebbero ad una resa. Ovviamente Matteo Renzi non è tipo da arrendersi, ma ogni giorno scopre un campo di battaglia diverso. Venerdì sera il presidente del Consiglio era arrivato stanco a Palermo, dopo aver dormito poche ore tra Washington e Bruxelles e le sue battute mancavano di brillantezza. Oltretutto, prima che parlasse di referendum non erano mancati applausi sugli altri temi da toccati da Renzi, ma U 10 “Berlusconi, Monti, D’Alema, Dini, Fini prima dicevano si a queste riforme e ora dicono no perché puntano a riprendersi il ruolo che noi abbiamo tolto loro” Contestato Matteo Renzi nel suo tour in Sicilia per spiegare le ragioni del Sì al referendum è stato contestato da giovani che chiedevano lavoro e politiche di sviluppo 9 “Io voglio ridurre i politici non la Politica: quella con la P maiuscola è la cosa più bella al mondo” 8 LAPRESSE Sedie vuote, silenzi e cortei Renzi non scalda la Sicilia “I Paesi dell’Est europeo sono stati salvati dall’abbattimento dei muri e oggi tirano su nuovi muri” 7 “Non dimentichiamo la Sicilia della lotta alla mafia di Falcone e Borsellino” Via alla sfida per rimontare al Sud. Persino l’annuncio del G7 a Taormina è accolto con un debole battimani 6 “Bebe Vio, una straordinaria ragazza” la sostanza non cambia: sugli slogan anti-casta la platea siciliana non si è accesa. Confermando le difficoltà che si conoscevano per il Sì: in testa (pare) al Nord-Ovest, ma indietro, molto indietro (pare) al NordEst e al Sud. Alla fine del comizio di Renzi, all’uscita del teatro, uno dei protagonisti della «primavera palermitana» degli anni Novanta e che conosce gli umori degli isolani, la vede così: «Non mi citi, ma i siciliani oramai sono divisi in due: una volta saltate le “mediazioni” di Cosa Nostra, chi non crede più alle promesse, si è buttato sui Cinque Stelle, mentre chi ancora confida nella Casta - concentrata nel Pd - condivide poco la battaglia di Renzi». Una tenaglia difficile da forzare e infatti il capo del governo, dopo il comizio di venerdì a Palermo, ieri si è presentato al ci- Analisi Per uno dei protagonisti della «primavera palermitana»: «I siciliani sono divisi in due: saltate le “mediazioni” di Cosa nostra, chi non crede alle promesse, è M5S, gli altri non condividono la battaglia di Renzi» nema Ariston di Trapani (affollato) e ha cambiato completamente postura: al referendum ha dedicato poche battute, una ventina di minuti. Per conquistare la platea di Trapani e poi in serata di Messina, battute (applaudite) sui politici rottamati e sul bicameralismo: «Immaginate un’assemblea di condominio: alle 2 di notte raggiungete un faticosissimo punto di equilibrio con quello del primo piano, ma tre mesi dopo c’è nuova assemblea con quello del terzo piano che vuole cambiare una virgola. E poi tre mesi dopo si torna da quello del primo che non ci sta…». E ancora: «I consensi al Si sono aumentati da quando si fanno i confronti televisivi sul merito». Il tutto condito da battute irrituali per un presidente del Consiglio: «Quelli del No che erano d’accordo con le riforme e non le hanno fatte? Un’occasione per non tornare ai giardinetti», «Io mi sono fatto anche un dibattito con Travaglio, che si può fare di più nella vita?». Persino la storia di Taormina scelta per il G7 perché durante un vertice di capo straniero aveva generalizzato su Sicilia e mafia, è accolta con battimani di cortesia e Renzi dice testualmente: «Popoli che pascolavano quando qui c’era la Magna Grecia...». Prima di presentare il logo per il G7 di Taormina, il capo del governo aveva partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Palermo al Teatro Massimo. Solennità, Magnifici Rettori da tutto il Sud, ermellini, pochissimi studenti ma anche sessanta poltrone vuote in una platea di 420 posti. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 5 “Il ponte di Messina? Bisogna smetterla con i pregiudizi! Quelli che rubano vanno messi in galera al Nord come al Sud” 4 “…la scelta di ospitare in Sicilia il G7” 0 “Scegliete come volete ma questo referendum non lo vinco io: o lo vinciamo noi o non si vince” “Questo ping pong tra le due Camere fa male all’Italia” “In Italia dura meno un governo di un gatto sulla Firenze mare” 1 Primo Piano .7 LA STAMPA . DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 GUIDA AL REFERENDUM 5. I POTERI DEL GOVERNO Il nostro viaggio nella riforma costituzionale in 5 puntate giunge oggi al termine. Dopo la prima sul bicameralismo, la seconda sui costi della politica, la terza sui tempi di approvazione delle leggi e la quarta sul rapporto tra governo e Regioni, oggi affrontiamo il tema dell’equilibrio fra i diversi poteri dello Stato e di come cambierà con la riforma UGO MAGRI ROMA L’accusa più forte alla riforma è che mette la democrazia a rischio. Secondo il fronte del NO, avremo un uomo solo al comando. Da qui un rischio di «deriva autoritaria» che i fautori del SI contestano. Chi ha ragione? Per rispondere, è necessario uno sguardo al nuovo equilibrio dei poteri. Incominciando proprio dal presidente del Consiglio. Intreccio con l’«Italicum» La riforma non cambia una virgola per quanto concerne il premier. Le norme che ne disciplinano le funzioni restano quelle del 1948. Non verrà eletto direttamente, non potrà sciogliere le Camere né gli sarà consentito di sostituire i ministri incapaci. L’unica vera differenza è che il premier riceverà la fiducia dalla sola Camera. Dove la legge elettorale appena approvata garantirà al vincitore la maggioranza assoluta. Chi arriverà primo si insedierà a Palazzo Chigi senza venire a patti con nessuno. Detto in giuridichese, il rafforzamento del premier sarà conseguente al «combinato disposto» tra l’«Italicum» e la fine del «bicameralismo paritario». Che sia un cambiamento tale da mettere le libertà in pericolo, dipende dai punti di vista. Un paio di osservazioni però s’impongono. Anzitutto, la riforma prevede che la Corte costituzionale possa pronunciarsi sull’intera legge elettorale: basta che lo chiedano un terzo dei senatori o un quarto dei deputati. Se non provvederà Renzi a emendare l’Italicum, è molto possibile che intervenga la Corte. Ipotesi «coabitazione» Per quanto depotenziato, il Senato potrà rivelarsi uno scoglio. Ad esempio, gli sarà consentito di bocciare eventuali riforme della Costituzione. Inoltre, su richiesta, i senatori potranno mettere sotto esame le leggi appena approvate a Montecitorio, tutte quante senza distinzione. PERCHÉ “L’ipotesi di una deriva autoritaria è irreale” Con questa riforma della Costituzione l’Italia rischia davvero la «deriva autoritaria» che alcuni temono, professor Pera? «E perché? Oggi il presidente del Consiglio non può sciogliere le Camere, idem in futuro. Non ha il potere di licenziare i ministri, lo stesso domani. Può cadere in ogni momento senza sfiducia costruttiva, e nemmeno questo cambierà. Non ha i numeri per scegliersi il Capo dello Stato, perché il quorum richiesto non scenderà mai sotto i tre quinti. Insomma, chi guida il governo rimarrà più debole dell’ultimo sindaco d’Italia. Ecco perché non comprendo Berlusconi». Come mai le torna in mente l’ex premier? «Proprio lui che voleva un’uomo solo al comando, dovrebbe chiedere che il presidente del Consiglio abbia più poteri e 4 dicembre 2016 Il premier sarà più forte ma solo grazie all’Italicum E si affaccia il rischio “coabitazione” con un Senato d’opposizione 2 giudici I membri della Corte costituzionale che verranno eletti dal Senato È vero che dovranno sbrigarsi (entro un mese) e che la Camera avrà l’ultima parola sulle eventuali modifiche. Ma un’azione sistematica di disturbo, con continue richieste di esame su tutti i provvedimenti, non è da escludere nel caso si creasse una «coabitazione», cioè due maggioranze politiche diverse tra la Camera e il Senato. Che sarà in mano a chi controlla le Regioni. Nuove garanzie Per restare a palazzo Madama, i senatori eleggeranno 2 dei 5 giudici costituzionali di scelta parlamentare. È un gesto carino verso le opposizioni perché, se si fosse continuato col sistema at- 70 anni di Referendum 2 giugno 1946 Forma istituzionale dello Stato 12 maggio 1974 Divorzio 11 giugno 1978 Finanziamento pubblico ai partiti 17 maggio 198 Aborto 9 giugno 1985 Scala mobile 89,1% 87,7% 81,2% 79,4% 77,9% 65,1% 8 novembre 1987 Centrali nucleari 18 giugno 1989 Parlamento europeo 3 giugno 1990 Caccia 9 giugno 1991 Legge elettorale 18 aprile 1993 Depenalizzazione droghe leggere 11 giugno 1995 Privatizzazione della Rai 15 giugno 1997 Abolizione dell’Ordine dei Giornalisti 18 aprile 1999 Legge elettorale 21 maggio 2000 Separazione delle carriere per i magistrati 7 ottobre 2001 Modifica titolo V 15 giugno 2003 Articolo 18 12 giugno 2005 Fecondazione assistita 25 giugno 2006 Riforma costituzionale 21 giugno 2009 Legge elettorale 12 giugno 2011 Acqua pubblica 17 aprile 2016 Estrazione di idrocarburi conflitti da cui finora la Consulta è stata investita. Di sicuro, la riforma non rappresenta alcuna svolta autoritaria. Senza considerare che rafforza le garanzie e alcune ne aggiunge ex novo». 80,7% 43,1% 62,4% 77% 57,4% 30% 49,6% 32% 34,1% 25,7% 25,9% 52,3% 23,3% REFERENDUM Falliti per mancato quorum Non necessitano di raggiungere un quorum di partecipazione Abrogativi che hanno raggiunto il quorum 54,7% 31,2% - LA STAMPA PERCHÉ tuale, la maggioranza governativa avrebbe potuto acchiappare tutti e 5 i giudici e amen. Stessa cosa sul Presidente della Repubblica: per eleggerlo servirà un largo consenso, almeno i tre quinti dei partecipanti al voto perfino dopo l’ottava votazione, non come ora che la maggioranza assoluta scatta già dal quarto scrutinio. È vero che mettere il Presidente sotto accusa non sarà così difficile, basterà la metà più uno dei parlamentari in seduta comune; ma l’ultima parola sull’impeachment spetterà alla Consulta. Ai regolamenti parlamentari verrà demandato uno Statuto delle opposizioni per meglio tutelarne i diritti. La voce del popolo Boicottare i referendum, come è avvenuto sulle trivelle, sarà molto più complicato. Perché crollerà il quorum per le richieste supportate da 800 mila sottoscrizioni: anziché la metà più uno degli elettori, basterà la metà (più uno) di quanti hanno votato alle precedenti elezioni politiche. Cade il divieto dei referendum propositivi, anche se per il momento è solo una promessa e ci vorrà un’apposita legge costituzionale. Infine il popolo potrà direttamente proporre delle leggi, raccogliendo 150 mila firme. Attualmente ne bastano 50 mila, ma poi di regola queste leggi finiscono nel dimenticatoio. Invece, con la riforma, il Parlamento avrà l’obbligo di esaminarle e di pronunciarsi nel merito. Non una garanzia, ma meglio di niente. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI la l’articolo 1 della Costituzione); sarà costituito da consiglieri regionali e da sindaci che lavoreranno part-time, con 2-3 giorni alla settimana insufficienti per le loro importanti funzioni; i 100 senatori non avranno voce in capitolo nelle elezioni del Presidente della Repubblica in quanto saranno surclassati, nel numero, dai 630 deputati; il Presidente della Repubblica nominerà 5 senatori per la stessa durata della sua carica, creando così un suo consistente partitino…». Sì No A quali nuove garanzie si riferisce? Le ragioni del no sono incomprensibili, tranne una: la voglia di contrastare Renzi Marcello Pera Ex presidente del Senato non meno. Se ho un’obiezione, è che questa riforma rafforza il governo assai meno di quanto sarebbe necessario. Avremmo bisogno della luna e ci hanno dato una lucciola. Il minimo sindacale». Il Senato, di cui lei è stato presidente, finirà per perdere peso... «Cambia natura. Diventando regionalista, si prenderà una serie di prerogative che erano state requisite dalla Conferenza Stato-Regioni. È a Palazzo Madama che si affronteranno i «Prevede uno Statuto a tutela delle opposizioni parlamentari. Riduce il quorum di votanti necessario perché un referendum abrogativo sia valido. Apre la strada ai referendum propositivi. Offre garanzie di esame delle leggi di iniziativa popolare, che in passato nemmeno venivano prese in considerazione dalle Camere. Prevede il ricorso preventivo alla Corte costituzionale per le leggi elettorali. La cosiddetta centralità del Parlamento, di cui qualche esponente del No è ancora cultore, viene esaltata dalla riforma che stabilisce nuovi paletti per la decretazione di urgenza e consente al Capo dello Stato di esercitare meglio la sua funzione di vigilanza sulle leggi. In sintesi, di svolte autoritarie non vedo traccia. E le ragioni del No mi sembrano tutte incomprensibili, tranne una: la voglia di mandare a casa Renzi, magari per farci poi un governo insieme, come chiede Berlusconi, all’insaputa di Brunetta». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI “Soluzione spregiudicata che divide il Paese” Perché la riforma peggiora l’equilibrio dei poteri, professor Pace? «Per rispondere è necessario ricordare quale ne sia la causa. Il Parlamento di questa legislatura è stato eletto sulla base di una legge elettorale, il “Porcellum”, che la Corte costituzionale dichiarò incostituzionale nel gennaio 2014 in quanto violava il principio di rappresentatività e la parità del voto dei cittadini. Il Pd, alla Camera, aveva infatti ottenuto 127 seggi in più di quelli cui avrebbe avuto diritto, Fi e M5S ne avevano avuti rispettivamente 51 e 58 in meno. Ciò nondimeno, appena 4 mesi dopo governo e maggioranza iniziavano un azzardato percorso di riforma con un Parlamento “non” rappresentativo. Un percorso spregiudicatamente condotto in maniera di- Con la riforma avremo nuovi senatori part-time che lavoreranno 3 giorni alla settimana Alessandro Pace Presidente Comitato del NO di centrosinistra visiva, sostituendo irregolarmente in Commissione senatori di maggioranza, eliminando al Senato il relatore di minoranza, applicando agli emendamenti la tecnica del “super-canguro”, grazie alla quale venivano fatti fuori, con un colpo solo, gli emendamenti non graditi». E nel merito? «Il Senato non sarà più un contro-potere perché i 100 senatori non voteranno la fiducia al Governo; non verrà eletto direttamente dai cittadini (ciò che vio- Il Senato rappresenterà le autonomie? «Ciò sarebbe vero solo se l’Italia fosse uno Stato federale al pari della Germania o degli Usa. Ma l’Italia non lo è, quindi il Senato non rappresenterebbe le Regioni e la rappresentanza sarebbe, come adesso, politicopartitica e non territoriale. Per la stessa ragione il Senato non avrebbe titolo per eleggere, da solo, due giudici costituzionali, ciò essendo possibile solo in uno Stato federale. II Senato, ancorché non eletto dai cittadini, continuerebbe a essere organo dello Stato e come tale approverebbe leggi sia ordinarie che costituzionali. Le incongruenze sono così numerose, che il nuovo Senato sembra fatto apposta per non funzionare». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 8 .Primo Piano STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 ROBERT D. KAPLAN D Geoanalista Robert D. Kaplan è esperto di geopolitica e membro del Center for a New American Security Autore di «Earning the Rockies: How Geography Shapes America’s Role in the World» che uscirà a gennaio per Random House elle due grandi potenze autocratiche dell’Eurasia, la Russia si sta rivelando più pericolosa, a breve termine, della Cina. I cinesi sperano di arrivare gradualmente a dominare le acque del continente asiatico senza essere ingaggiati in una guerra aperta con gli Stati Uniti. Mentre l’aggressione di Pechino è «fredda», quella di Mosca è «calda». E l’attuale situazione, con l’amministrazione Usa in scadenza sul punto di uscire di scena e quella nuova ancora da insediare, sembra perfetta perché il presidente russo Vladimir Putin scelga di correre un rischio calcolato. La situazione economica della Russia è molto peggiore di quella della Cina, e quindi tanto maggiore l’incentivo per i suoi governanti a spingere sulla leva del nazionalismo. Ma il dato più significativo, che le élite occidentali stentano a capire, non può essere quantificato: un insito e storico senso di insicurezza fa sì che le aggressioni russe siano crudeli, dirette, sanguinose e rischiose. Mentre i cinesi costruiscono insediamenti sulle isole contestate e mandano flotte di pescherecci nelle acque oggetto di contenzioso, i russi mandano crimi- L’offensiva Zar dello Putin è riuscito a prendersi la Crimea e si è dimostrato decisivo in Siria L’Occidente non ha saputo reagire né in Europa né in Medio Oriente nali mascherati in Ucraina e sganciano bombe a grappolo sui civili inermi ad Aleppo, in Siria. Senza contare i cyber attacchi, dove la sua interferenza nella nostra politica è assimilabile a una dichiarazione di guerra, la Russia sta compiendo atti di aggressione in quattro diversi teatri: il Mar Baltico, il bacino del Mar Nero, l’Ucraina e la Siria. Tuttavia per Mo- sca questo costituisce un solo teatro - i «vicini prossimi» della Russia -, un concetto che comprende la periferia della vecchia Unione Sovietica e le sue zone d’influenza. Poiché il signor Putin lo vede come un unico, fluido teatro eurasiatico, se gli Stati Uniti dovessero incalzarlo in Siria, diciamo, lui potrebbe facilmente contrattaccare negli Stati baltici. Una reazione di questo genere sarebbe destinata a spaccare l’alleanza occidentale. Consideriamo uno scenario adombrato durante una simulazione a cui ho partecipato lo scorso inverno a Washington: la Russia potrebbe far penetrare solo poche centinaia di unità militari per alcune miglia oltre la frontiera di uno degli Stati baltici e poi fermarsi. Il dramma di Aleppo Finita la tregua, tornano le bombe E Mosca sfida gli Usa: tuteli i civili GIORDANO STABILE INVIATO A BEIRUT Ad Aleppo la tregua dichiarata dalla Russia e dal governo siriano è scaduta ieri, dopo tre giorni, senza che neppure un abitante abbia lasciato la zona Est della città, in mano ai ribelli. Bashar al-Assad aveva garantito ai combattenti che si fossero arresi un salvacondotto e il trasporto in pullman fino alla provincia di Idlib. Ma gli insorti hanno respinto l’offerta e deciso di resistere «fino alla morte». I combattimenti sono ripresi subito, e anche i raid. Per i civili, fra 200 e 250 mila, significa rimanere in una trappola di macerie che fra pochi giorni, massimo due settimane, riceverà un ulteriore diluvio di fuoco con l’arrivo della portaerei Admiral Kuznetsov. Trenta cacciabombardieri, potenti Su-33, che si aggiungeranno alla cinquantina già nelle basi a Lattakia e Tartus. Una nuova tragedia umanitaria si annuncia nel giorno in cui la Ong Save The Children denuncia che 136 bambini sono morti per bombe a grappolo lanciate dai russi soltanto nelle ultime due settimane. L’opinione pubblica occidentale è di nuovo mobilitata, soprattutto in Francia e Gran Bretagna, dove ci sono state manifestazioni di solidarietà con gli assediati e il premier Theresa May ha preso posizioni sempre più dure nei confronti di Mosca. Uno dei leader politici dei ribelli, Brita Haj Hassan, ha parlato senza mezzi termini di «olocausto». 250 mila civili In quello che resta della seconda città della Siria sono intrappolati 250 mila civili Russi e governativi siriani ribattono che i civili «sono ostaggi dei terroristi», che i ribelli «hanno aperto il fuoco» su chi cercava di raggiungere i varchi nei giorni della tregua. Fonti militari siriane aggiungono che questa era «la loro ultima occasione». Ora ci sarà una campagna di annientamento. I tempi sono stati studiati con astuzia dal Cremlino. L’ultima fase dell’assedio di Aleppo arriva in coincidenza con la fase più calda delle presidenziali negli Stati Uniti. E in contemporanea con un altro assedio, quello di Mosul. Mosca continua a lanciare avvertimenti a Washington perché tuteli i civili e ieri ha accusato gli aerei della coalizione occidentale di aver colpito per sbaglio un corteo funebre REUTERS La città di Aleppo, soprattutto nella parte Est, è ormai ridotta a un cumulo di macerie a nord di Kirkuk durante i raid a sostegno dei peshmerga. La Russia cerca così di mettere sullo stesso piano Aleppo e Mosul, con la tesi che sia impossibile sconfiggere il nemico in un’aerea urbana senza «danni collaterali». C’è un fattore imprevedibile però che potrebbe intralciare i piani russi ad Aleppo. E forse quelli americani a Mosul. Ed è la Turchia. Da quattro giorni Ankara ha lanciato una campagna di raid, per la prima volta anche con cacciabombardieri, contro i guerriglieri curdi dello Ypg nel Potrebbe essere rischioso per la Nato rilanciare denunciando una violazione dell’ Articolo 5, che considera l’attacco a un alleato come sferrato a tutta la coalizione. Il signor Putin sa bene che i membri della Nato dell’Europa meridionale, la Grecia, la Bulgaria e l’Italia, potrebbero esi- distretto di Afrin, a Nord di Aleppo: duecento sono stati uccisi, secondo fonti turche. Ieri carri armati di Ankara sono entrati nella cittadina di Marea, vicino alle linee curde. Lo Ypg, ad Aleppo, è alleato dei governativi. E le truppe turche si potrebbero portare a pochi chilometri dalla città, quasi in contatto con quelle siriane che circondano i ribelli nei quartieri orientali. Damasco ha denunciato «l’invasione» e sembra sempre meno tollerante nei confronti delle manovre di Recep Tayyip Erdogan sul suo territorio. I turchi potrebbero cambiare i rapporti di forza ad Aleppo ma al prezzo di trasformare la guerra civile in regionale. E quel punto l’alleanza dell’Occidente con i curdi contro l’Isis, in Siria come in Iraq, sarebbe compromessa del tutto. Erdogan, tanto per gettare benzina sul fuoco, ha ribadito ieri che Mosul «appartiene storicamente alla Turchia». E il premier iracheno Al-Abadi ha detto no alla richiesta americana di coinvolgere Ankara nella battaglia contro i jihadisti. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Primo Piano .9 . GLI EQUILIBRI GEOPOLITICI Gli occidentali, e gli Usa soprattutto, sono responsabili delle tensioni in generale e in Siria in particolare I quattro fronti caldi di Putin Vladimir Putin ALLEATI RUSSIA Presidente della Federazione russa PAESI NATO 140 uomini Il presidente Obama della Compagnia Fanteria (sotto comando canadese) Tallinn Tartu Mar Baltico Jelgava Liepaja Riga LETTONIA Rezekne LITUANIA Russia Kaunas Vilnius Polonia LETTONIA Bielorussia Nuova forza Nato 5.000 uomini Per Kaplan il presidente americano Barack Obama ha «navigato a vista» sia durante la crisi ucraina sia durante l’esplosine della guerra civile in Siria e ora i margini per poter tornare a negoziare con la Russia almeno ad armi pari si sono ristretti moltissimo BIELORUSSIA 1 KALININGRAD Mosca RUSSIA POLONIA 2 GERMANIA UCRAINA KIRGHIZISTAN DONBASS MOLDAVIA ROMANIA Sebastopoli CRIMEA Mar Nero GEORGIA 3 Mar Caspio ITALIA NATO ARMENIA 4 Mar Mediterraneo AZERBAIGIAN Tartus SIRIA Paesi baltici Ucraina Mar Nero Siria In risposta alla politica aggressiva di Mosca, la Nato ha deciso di mostrare i muscoli schierando truppe su conine più sensibile, quello con le repubbliche baltiche. Circa 5 mila uomini sul campo, tra cui 140 soldati italiani di stanza in Lettonia Il Cremlino si è schierato accanto ai miliziani nel Donbass e si è garantito l’annessione della Crimea. Gli accordi di Minsk non sono rispettati e continuano gli scontri tra milizie ilorusse ed esercito di Kiev La presenza di navi americane in acque di interesse russo ha riacceso le tensioni in questa regione. Occidente e Russia si contendono anche importanti partner economici come Georgia e Azerbaijan per i loro giacimenti di gas naturale L’appoggio della Russia ha consentito ad Assad di mantenere il controllo su un terzo della Siria. La battaglia di Aleppo ha aumentato le tensioni con l’Occidente per la crisi umanitaria, ma ha consentito a Putin di rafforzare la sua presenza nella regione e, grazie alla base navale di Tartus, anche nel Mediterraneo. tare ad aderire a un intervento, e le truppe russe nella regione del Baltico sono di gran lunga più numerose di quelle della Nato. Nel tempo necessario alla Nato per dispiegare truppe sufficienti, la Russia potrebbe impadronirsi di uno degli Stati baltici membri della Nato. Per quanto riguarda la Siria: nel 2011 gli Stati Uniti avrebbero avuto delle opportunità strategi- Il presidente russo Vladimir Putin che se la Casa Bianca avesse agito. Cinque anni dopo, le opportunità sono molto diminuite e sono aumentati i rischi. È stato invocato come precedente l’assedio di Sarajevo negli Anni 90 che contribuì a decidere l’intervento militare dell’Occidente. Ma allora il presidente Bill Clinton agì contro una Russia debole, non competitiva sul piano internazionale e senza combattenti interni che so- no terroristi internazionali. Gli Stati Uniti sono in grado di andare in soccorso alla popolazione civile di Aleppo, e gli esperti militari possono portare questa argomentazione. Ma bisogna tenere presente che c’è una grande differenza tra rendere molto più difficile la violenta aggressione del regime siriano nel Nord del Paese (che è fattibile) e rovesciare quel regime a Damasco (troppo ambizioso a questo punto). C’è anche una domanda più ampia in tema di politica estera che dovrà essere all’ordine del giorno per il nuovo Presidente: in che modo gli Stati Uniti possono stabilire una loro influenza sul terreno, dal Mar Baltico al deserto siriano, che permetta all’America di negoziare con la Russia da una posizione strategicamente favorevole? Perché, senza un adeguato contesto geopolitico, il Segretario di Stato è un missionario, non un diplomatico. John Kerry è un uomo che ha una lista di negoziati da condurre piuttosto che una lista di interessi americani da difendere. Sembra non comprendere che in politica estera gli interessi vengono prima dei valori; e questi ultimi hanno peso solo se i primi vengono capiti. Ad esempio, proprio come un intervento occidentale in Siria provoca il rischio di una risposta in Europa, un significativo spostamento delle forze americane di ritorno stabilmente in Europa può fare sì che il signor Putin diventi più ragionevole in Siria. Questo può offrire uno sbocco allo sterile dibattito sulla Siria, in cui tutte le opzioni - dalla creazione di zone di sicurezza al rovesciamento del regime di Bashar Assad - sono problematiche e non mettono fine alla guerra. Esercitando serie pressioni sulla Russia in Europa centrale e orientale gli Stati Uniti possono creare le condizioni per un negoziato efficace Guerra fredda nel Mediterraneo L’ammiraglia russa verso Gibilterra L’ultima provocazione del Cremlino LUCIA SGUEGLIA Il «pipistrello», cioè la ciclopica Ammiraglio Kuznetsov, unica portaerei della flotta russa, prosegue il proprio viaggio dal profondo nord verso la Siria abbracciando la costa atlantica dell’Europa, dovrebbe arrivare a fine ottobre, è l’ottava missione a lunga distanza per il vascello che ha più di 30 anni, una vita tormentosa cominciata nell’Urss, e ora torna sotto i riflettori tra nuovi venti di guerra fredda. Dopo la Manica, costeggiato il Portogallo, si infilerà nello Stretto di Gibilterra per poi lambire le coste italiane, sotto il Canale di Sicilia. Non è il suo primo viaggio nel Mediterraneo né in Siria, ma è il primo a scopi militari. Obiettivo ufficiale: partecipare attivamente alla campagna russa a supporto di Assad, appoggiando dal mare l’aviazione russa mentre Aleppo torna sotto le bombe. Obiettivo ufficioso, un’ennesima operazione di Pr, una provocazione o un «messaggio psicologico» per costringere gli alleati occidentali a cooperare di più con la Russia. E mostrare la rinnovata potenza marittima di Mosca dopo quella aerea dispiegata un anno fa in Medioriente. Nonostante i tagli al bilancio militare causa recessione. «Non serve a scacciare gli americani dalla Siria», smentisce il portavoce del Cremlino, indicando il futuro 30 bombardieri Sulla portaerei «Ammiraglio Kuznetsov» ci sono trenta cacciabombardieri che serviranno a intensificare gli attacchi ad Aleppo prossimo: «Ci sono solo due opzioni: o Assad siede a Damasco, o al Nusra siede a Damasco», «l’intero Paese deve essere liberato». Ma all’orgoglio militar-patriottico russo si contrappongono le ironie dei britannici: che definiscono la Kuznetsov un rottame obsoleto, a partire dal quel denso fumo nero che sputa dal comignolo al passaggio, «come le corazzate dell’inizio del 20esimo secolo», «La vera minaccia è per l’ambiente», «folklore marittimo», ricordando come l’Ammiraglia abbia una lunga storia di incidenti e forzati «riposi» per riparazioni, e sia sempre seguita da un rimorchiatore in caso di guasti; metà toilette a bordo, si mor- L’ammiraglia della marina russa ha più di trent’anni e non è famosa per la sua efficienza, ma trasporta una notevole potenza di fuoco mora, non funzionano, e dalle foto aeree scattate ieri dai caccia inglesi avvicinatisi alla plancia, si vedono parcheggiati sopra mezzi antincendio. «È una nave con un destino infelice fin dall’inizio» ammettono anche i russi, ricordando una fuoriuscita di petrolio al largo dell’Irlanda nel 2009, e la partecipazione nel 2000 al recupero del sotto- laddove Mosca potrebbe avere un incentivo a indirizzare in una direzione migliore il comportamento del suo cliente siriano. Poiché il conflitto siriano è una guerra regionale, le altre potenze - Turchia, Arabia Saudita, Iran - dovrebbero essere coinvolte. Anche qui, la diplomazia americana può diventare più incisiva solo se gli Stati Uniti possono rassicurare gli alleati mediorientali, ad esempio, con un più ampio dispiegamento militare, siano addestratori delle forze speciali o navi da guerra nel Mediterraneo orientale o nel Golfo Persico. Anche mettere fine all’isolamento aiuterebbe sotto questo profilo, qualsiasi cosa possa assicurare un contesto migliore per trasmettere un’immagine di potere. La diplomazia non sostituisce la forza, ma ne è il completamento. Essenzialmente, questo è ciò che separa presidenti come Richard Nixon e Ronald Reagan da Barack Obama. Nel campo dell’informatica gli Stati Uniti non hanno messo abbastanza paletti. Che tipo di attacco russo susciterà una risposta proporzionata, o anche sproporzionata o punitiva? L’amministrazione Obama sembra navigare a vista, che poi è quello che ha fatto in generale con la politica russa. La prossima amministrazione, oltre a dispiegare forze militari in tutti i Paesi vicini alla Russia, dovrà anche difendere le frontiere informatiche. Sono realista, e il realismo dice che l’aggressione della Russia nei confronti dei Paesi confinanti ha scosso l’equilibrio del potere e richiede una risposta netta. Il fatto che il presidente Obama abbia evitato di impantanarsi è una mera tattica. Non basta per riconoscergli un approccio globale o per farne un realista. Questo è il vero problema, in Siria e altrove. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI marino Kursk, tragicamente affondato con tutto l’equipaggio. «Ma almeno quel fumo si poteva evitare», lamenta Alex Anpigolov, meccanico navale: «Chiedete alla Difesa perché l’orgoglio della nostra marina continua a eruttare fumo e ha mezzi di soccorso sul ponte, sono loro a rispondere dell’onore della bandiera e della sicurezza della nave». Almeno «noi russi abbiamo una portaerei, gli inglesi nemmeno quella». La flottiglia di otto navi capeggiata dalla Kuznetsov dovrebbe restare nel Mediterraneo 4-5 mesi: oltre l’insediamento del prossimo capo della Casa Bianca. Nel frattempo, secondo una strategia sempre più frequente, la Russia accusa la coalizione internazionale a guida Usa di «crimini di guerra» per le decine di vittime civili uccise ieri in un raid aereo in una zona a circa 30 km da Kirkuk, sostenendo che non ci fossero jihadisti Isis nella zona. Rovesciando così la «narrativa» Ue che imputa a Mosca crimini di guerra per i bombardamenti su Aleppo. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 10 .Primo Piano STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 L’ITALIA CHE CAMBIA / 1 il caso LORENZO PADOVAN VENEZIA Un pezzo di storia SEGUE DALLA PRIMA PAGINA ccade a Venezia dove il sindaco-manager Luigi Brugnaro ha deciso di disfarsi dell’aviosuperficie Giovanni Nicelli che 90 anni fa vide il decollo del primo aereo di linea italiano, una tratta operata dalla Società Anonima Transadriatica, con destinazione Vienna, via Klagenfurt. Un pezzo di storia della nazione ceduto per una pipa di tabacco: 26mila euro – la base d’asta – con cui si può entrare in possesso della maggioranza delle azioni in mano a Comune e Camera di Commercio di Venezia, ma per l’all-in basta esercitare il diritto di prelazione e acquisire anche le quote già messe a disposizione dal socio di minoranza, Save, la società aeroportuale che gestisce altri due scali: il Marco Polo e il Canova di Treviso, dove operano soprattutto le compagnie aeree low cost. Sempre che non sia proprio il più grande player del Nordest a fare l’offerta giusta e a portarsi a casa il 50,77% che gli manca beffando i gruppi stranieri che si dice siano interessati all’affare. A 1 Nel 1911 fu Alessandro Umberto Cagno (in foto su un Farman con la moglie come passeggera) a effettuare il primo volo di un aeroplano su Venezia. Pilota torinese fece l’autista personale di Giovanni Agnelli, il fondatore della Fiat Mito e leggenda 1 Dopo la Battaglia di Caporetto, terminata il 12 novembre 1917 il Lido vide anche la nascita della prima Squadriglia Navale Siluranti Aeree, al comando del poeta e maggiore Gabriele D’Annunzio Con poco più di 50mila euro ci si porta a casa l’aerostazione - l’unica in Italia ad essere rimasta indenne dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale –, realizzata con il tipico stile architettonico degli Anni Trenta e un affresco raffigurante una mappa delle linee aeree del periodo. Assieme alla struttura centrale ci sono gli hangar – da rimettere a nuovo – e la pista lunga circa un chilometro. Il tutto nel cuore della città, in quell’isola del Lido culla della Mostra del Cinema, i cui protagonisti, all’epoca della Dolce vita, atterravano direttamente a due passi dal red carpet. Non solo amarcord: nella graduatoria 2014 della Bbc dei dieci aeroporti più belli del mondo, il Nicelli si era meritato il terzo gradino del podio, vincendo il segmento specifico dell’aviazione generale. Senza dimenticare che vi fanno base anche gli elicotteri turistici e che l’Enac ha ristrutturato la propria torre di controllo solo otto anni fa. Al Lido L’aeroporto Giovanni Nicelli è situato nella parte nord del Lido di Venezia: ha una pista in erba di circa 1 km di lunghezza ed è dotato di eliporto L’aeroporto gioiello di Venezia in svendita a 26 mila euro Il Comune mette all’asta lo scalo del Lido, il terzo più bello al mondo L’assessore: “Costretti a farlo per legge ma non sarà usato per altro” governatore è convinto che per incrementare il turismo vip e sportivo si debba puntare proprio sulle aviosuperfici minori, come quella di Asiago, in piena espansione dopo investimenti milionari, e quella di Cortina d’Ampezzo, che si spera di veder risorgere prima dei Mondiali di sci alpino del 2021. Il Nicelli rappresenta il fiore all’occhiello di questa triangolazione: uno scalo nel cuore della città lagunare, in un comparto in costante crescita. Giudizi entusiastici che sembrano cozzare con le cifre da saldi di fine stagione che gli aspiranti dovranno inserire in busta chiusa entro domani alle 12, con una cauzione che fa sorridere, 534 euro. «Il sindaco Brugnaro sta tessendo relazioni internazionali per il rilancio della città e questa operazione è un passo in questa direzione – commenta l’assessore Zuin -, servirà a richiamare capitali in un settore strategico». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI SNAM E ITALGAS SI SEPARANO. PERCHÉ IL FUTURO DEL GAS CHIAMA. La difesa dell’assessore 1 L’attore statunitense Paul Newman al Lido di Venezia per la Mostra del Cinema del 1963. Fino a metà Anni 60 attori e registi atterravano direttamente all’aeroporto Giovanni Nicelli a poche centinaia di metri dal red carpet «La cessione è un’operazione imposta dalla legge – ricorda l’assessore alle Partecipate di Venezia Michele Zuin -. Prima di definire il costo, ci siamo affidati ad una primaria società di revisione che ha stabilito una cifra plausibile, anche se sappiamo tutti che le potenzialità sono ben superiori a quei pochi spiccioli che vengono richiesti. L’acquisizione è solo il primo passo: nel bando abbiamo inserito l’esclusività d’utilizzo futuro nel settore dell’handling operations e dell’aviazione generale e sportiva, di cui i concorrenti all’acquisto devono essere consolidati operatori. Nessuna discoteca o hotel di lusso: il core-business resta quello storico». Un segmento che potrebbe rappresentare una vena d’oro, anche secondo il presidente leghista del Veneto, Luca Zaia. Il CHIAMACI ANCHE TU. CONTATTA IL NOSTRO NUMERO VERDE PER SAPERNE DI PIÙ E PER FARCI TUTTE LE DOMANDE CHE VUOI SULL’OPERAZIONE DI SCISSIONE PER LA SEPARAZIONE DI ITALGAS DA SNAM. SCOPRIRAI CHE LA RISPOSTA GIUSTA PER TE È CONTINUARE A PUNTARE SUL GAS. Nella prima metà di novembre Italgas verrà quotata alla Borsa di Milano. Ad ogni azionista Snam verrà assegnata 1 azione Italgas ogni 5 azioni Snam possedute. Tutte le informazioni sull’operazione di scissione sono contenute nel Documento Informativo reperibile sui siti internet www.snam.it e www.italgas.it che ti invitiamo a leggere con attenzione nella sua interezza, ivi comprese le “Avvertenze” di cui alla Sezione A. Gli ambientalisti “Snaturata un’area unica e preziosa” Le associazioni ambientaliste sono sul piede di guerra e attendono, con trepidazione, l’esito della gara. Il timore è che venga snaturato un sito storico sacrificato sull’altare del business e della grande finanza. «Come per i Giardini Papadopoli, ceduti a una multinazionale», dice Marco Gasparinetti, portavoce del gruppo civico Venezia 25 aprile. E spiega: «Quei Giardini sono stati sottratti a bambini e famiglie. Ora corriamo il rischio di veder sparire un gioiello del Lido. È chiaro a tutti che la pista in erba sarà sostituita da una lingua d’asfalto per permettere di ospitare velivoli sempre più capienti e performanti. E anche l’aerostazione, che rappresenta un capolavoro artistico sotto il profilo architettonico, diventerà soltanto tappezzeria per lo scalo di turisti facoltosi». L’associazione Gasparinetti contesta anche le modalità e le cifre del bando indetto dal Comune di Venezia: «Si svende l’area per poche decine di migliaia di euro, quando invece, fino allo scorso anno, prima della svalutazione, il capitale sociale era vicino ai due milioni», spiega ancora Gasparinetti. Che però critica anche la destinazione d’uso prevista dalla gara pubblica: «Sono stati posti dei vincoli stringenti all’acquisto, limitando la trattativa a soggetti del settore. In questo modo si sono escluse, di fatto, altre operazioni di cittadinanza attiva che potevano trasformare l’area in una zona museale unica nel panorama cittadino e forse nazionale, consentendo una fruizione mista ai residenti e ai visitatori». [L. P.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Primo Piano .11 . L’ITALIA CHE CAMBIA / 2 Tra i detriti Gli effetti dell’alluvione del 18 novembre 2013 in un negozio di Olbia, in Sardegna Per «mancato allarme» è ancora imputato l’ex sindaco Gianni Giovannelli Anche a partire da questa esperienza è nata l’idea della app “Sindaci in contatto” La mia idea? Creare un modo semplice per far comunicare gli enti pubblici con la cittadinanza Valentina Flaminio Titolare dell’azienda Enterprise Contact CIRO FUSCO /ANSA Un Paese sempre a rischio La storia DAVIDE LESSI TORINO 86 per cento Le aree interessate dal dissesto idrogeologico coprono 6663 dei 7720 Comuni italiani (l’86%) 156 per cento L’aumento del consumo di suolo dal ’56. La popolazione è cresciuta “solo”del 24% 499.511 frane Sono quelle censite nel nostro Paese: è un’area pari al 7% del territorio nazionale Ad Amatrice Una piattaforma per i soccorsi 1 «Durante il terre- moto ad Amatrice i volontari della Protezione civile hanno usato la nostra app per coordinare la distribuzione delle merci per i primi soccorsi». Valter Basinelli parte da un episodio per raccontare l’app sviluppata da VJ Technology. Si chiama WhereApp e permette di ricevere, con un messaggio simile a un sms, tutti gli aggiornamenti su un fatto, inviati dagli enti di soccorso che si sono registrati al servizio, come la Croce Rossa e la Protezione civile. «Non solo: anche il cittadino può segnalare un’emergenza fino a un chilometro di distanza», conclude [D. L.] Basinelli. SEGUE DALLA PRIMA PAGINA agari anche grazie a questa applicazione. Si chiama «Sindaci in contatto» ed è un sistema di allerta che permette ai primi cittadini di informare in tempo reale la propria comunità sulle eventuali emergenze. «Avevo 19 anni quando ho pensato a un modo per permettere ai sindaci di comunicare attraverso telefonate automatiche», racconta l’estrosa imprenditrice campana Valentina Flaminio. Oggi, 15 anni e tanta tecnologia dopo, l’idea è diventata una app per smartphone che viene promossa dall’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), attraverso la società privata Anci comunicare. M L’app per terremoti e alluvioni Così i sindaci daranno l’allerta Inventata da una giovane imprenditrice, è già attiva in 875 Comuni dell’ex sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, ancora sotto processo per «mancata attivazione delle procedure di allarme» nell’alluvione che sconvolse l’isola il 18 novembre 2013 provocando 13 vittime solo nella regione della Gallura. «Proprio partendo dall’esperienza della Sardegna abbiamo deciso di sviluppare questa app», spiega Valentino Flamino, titolare di Enterprise Contact, azienda basata a Napoli. E spiega: «Allora avevamo solo una piattaforma chiamata PowerTalk ma a Olbia non poté essere utilizzata perché l’accesso a internet da rete fissa era precluso». Adesso, invece, viaggiando anche sulle reti della telefonia mobile il problema dovrebbe essere evitato. Ma c’è di più: l’app propo- ne anche la possibilità di inviare delle notifiche sui principali social network (Facebook e Twitter) agli utenti che si sono geolocalizzati, cioè registrati in un determinata posizione». «Nei momenti di panico c’è l’esigenza di raggiungere tutti i cittadini in tempi molto rapidi», spiega il sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta. Lui, che è anche presidente della commissione Innovazione dell’Anci, ha avuto modo di conoscere l’app all’ultima assemblea nazionale. «È uno strumento importante che può aiutare a creare un clima di maggior dialogo tra le amministrazioni, sempre più digitali, e i cittadini, anche in situazioni di emergenza», conclude Della Bitta. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Come funziona «Sono 2432 i sindaci che ci hanno contattato per chiedere informazioni. Di questi 875 hanno già ricevuto la prima abilitazione gratuita», fa i conti Flaminio. Funziona così: una volta scaricata l’applicazione, il primo cittadino può registrare un messaggio vocale dal suo telefono. Poi schiacciando il pulsante per l’invio immediato parte un sistema di chiamate automatiche ai numeri fissi e mobili registrati nel suo Comune. «I cittadini - spiega la 35enne Flaminio - sentiranno così la voce del sindaco che potrebbe dare l’allerta su un’alluvione o segnalare i posti di primo soccorso in una zona terremotata». Il sistema è possibile grazie all’accesso al database unico delle comunicazioni, in cui tutti i gestori telefonici depositano le utenze registrate che sono a disposizione di enti pubblici e protezione civile. SAVONA BARCELLONA Il mancato allarme «Se 20 anni fa ci fosse stata una tecnologia del genere forse sarebbe andata diversamente», dice il sindaco di Sarno Giuseppe Canfora. Ha ancora nella mente le immagini dell’alluvione che colpì la sua comunità nel 1998. Per quella frana che uccise 137 persone la Cassazione ha bollato come «negligente» la condotta dell’allora primo cittadino Gerardo Basile, condannandolo per non aver ordinato l’evacuazione della popolazione nella notte tra il 4 e il 5 maggio. Ma gli esempi, anche più recenti, non mancano: è il caso, tra gli altri, TANGERI 12 .Primo Piano STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Terremoto, biglietto bus solidale per la ricostruzione 20 mila Euro Un aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto arriverà dalla vendita dei biglietti degli autobus L’iniziativa è della Tiemme, l’azienda di trasporto pubblico che opera nelle province di Siena, Arezzo e Grosseto e nel comprensorio di Piombino. La distribuzione del «biglietto solidale» è già iniziata e secondo le stime il ricavato dovrebbe essere di 20 mila euro. Una somma che sarà versata interamente all’Anci che ne deciderà la destinazione sulla base delle necessità che emergeranno nel corso delle attività di ricostruzione. «Il ticket ha una grafica da collezione, studiata proprio per veicolare un messaggio di speranza e rinascita», spiega il presidente di Tiemme Spa, Massimo Roncucci. La rivoluzione dei bus low cost: oltre 2 Basta un euro. Da Flixbus all’italiana Baltour concorrenza spietata a treni e aerei. L’ultima PAOLO BARONI ROMA S e siete fortunati potete viaggiare da Roma a Milano (o da Torino a Venezia o tra tante altre grandi città italiane) su un pullman granturismo pagando appena un euro. Se vi va male la tariffa non supera i 15 euro. Che comunque è sempre meno della metà del costo di un passaggio in auto con «Blablacar» o di un biglietto del treno, anche il più economico. Certo, dovrete avere un po’ di pazienza, perché il viaggio durerà molto di più, almeno 8-9 ore in alcuni casi anche 10. Ma questo non scoraggia molti italiani, soprattutto giovani e studenti, che negli ultimi tempi hanno riscoperto in massa i pullman. L’effetto liberalizzazione Ai lettori Assieme all’Italia che funziona c’è anche un’Italia che non va. Segnalateci tutto ciò su cui a vostro avviso vale la pena di indagare scrivendo a: inchieste@ lastampa.it Dal 2014, quando i servizi sulla lunga percorrenza sono stati liberalizzati anche in Italia, la concorrenza sui bus low cost si è scatenata. Nel giro di due anni si sono moltiplicati i collegamenti (+33%), soprattutto al Nord e tra Nord e Centro-sud, sono aumentate le frequenze delle linee già attive (+38%) e sono scesi in campo nuovi operatori. Innescando una vera e propria guerra dei prezzi. Per primi hanno iniziato gli anglo-americani di Megabus, il più grande gruppo di trasporto pubblico internazionale con 13 mila autobus e 35 mila dipendenti sparsi tra Europa e Nord America i primi a lanciare offerte choc da 1 euro a viaggio. Poi è stata la volta dei tedeschi di Flixbus, una startup fondata nel 2011 da tre giovani di Monaco di Baviera che oggi effettua ben 100 mila collegamenti al giorno in 20 paesi, che a loro volta hanno adottato la stessa politica commerciale in perfetto stile Ryanair. La mossa delle Fs Di qui a qualche mese la guerra sarà a tutto campo: è infatti di pochi giorni fa l’annuncio delle Fs di voler rilanciare in grande stile l’attività della controllata BusItalia, anche acquisendo altri operatori, per evitare di per- dere quote di mercato come è già capitato a tedeschi, inglesi e svedesi messi alle corde proprio da Megabus e Flixbus. «Il modello Flixbus non mi piace assolutamente – ha spiegato l’ad delle Fs, Renato Mazzoncini, presentando il nuovo piano industriale -. Però questa è una nicchia importante da presidiare». Tant’è che già da diversi mesi, Trenitalia (come la concorrente Ntv) ha introdotto nuovi servizi bus per estendere i servizi alta velocità a città non collegate come Pescara, Potenza, Siena e Parma. Sfida non facile. E infatti la scorsa estate - «complice la Brexit», si dice - Megabus è stata costretta a battere in ritirata e a cedere tutte le sue attività nell’Europa continentale, Italia compresa, a Flixbus che da quel momento ha avuto strada libera per i suoi pullman gran turismo verde/arancio. «In Italia dal luglio 2015 a oggi abbiamo trasportato 1,8 milioni di persone», spiega Andrea Incondi, 31 anni, una laurea in economia ed espe- I numeri del settore zione la nostra ossessione continua. Grazie a noi il viaggio in pullman, oltre ad essere molto ecologico, è diventato cool, divertente – spiega Incondi –. Ed in questo modo consentiamo a tanti giovani di spostarsi in Italia e in Europa a prezzi contenuti». Ogni volta che Flixbus lancia un collegamento, per i primi 1520 giorni offre sino a 20 biglietti per ogni corsa al prezzo stracciatissimo di un euro. Poi è un algoritmo a fissare la migliore tariffa tenendo presente la vicinanza o meno rispetto alla data di partenza, i fattori di carico e le tariffe applicate dai concorrenti, compresi treni ed aerei. «In questo modo i mezzi dei nostri partner sono sempre pieni e tutti i costi vengono coperti» assicura Incondi. La clientela mostra di gradire: secondo una indagine condotta su un campione di 20 mila passeggeri il 97% si dichiara soddisfatto o molto soddisfatto di «Flixi» ed il 94% è pronto a consigliarla a parenti e amici. I concorrenti, a cominciare da rienze nel marketing di alcune grandi multinazionali e oggi manager di Flixbus Italia. Il «modello Flixbus» è particolare. Non ha autisti alle proprie dipendenze e non possiede pullman: tutto ruota attorno al suo sito (www.flixbus.it) e ad una app gratuita che consentono di acquistare molto facilmente i biglietti. Per il resto «Flixi» si appoggia su una rete di 50 partner sparsi per l’Italia che gestiscono 150 mezzi ed occupano 600 persone tra autisti e personale dedicato. Punti di forza, oltre ai prezzi stracciati, la qualità del servizio che prevede prese elettriche e wifi gratis, spazi confortevoli a bordo, e fino a due valige comprese nel prezzo in aggiunta al bagaglio a mano. A cui ora si aggiunge una nuova offerta ribattezzata «InterFlix»: un pass, il primo in assoluto di questo genere, ispirato all’interrail e che al prezzo di 99 euro consente di raggiungere 5 città europee fra oltre 900 mete di 20 diversi paesi. «Abbiamo fatto dell’innova- 10 milioni 1 140 milioni 1 passeggeri/anno di passeggeri trasportati da Flixbus nell’ultimo anno + «Riempiranno anche i mezzi ma a quale costo? I loro partner, visto la magra remunerazione che ricevono, non riusciranno certo a reggere. Flixbus è un’impresa virtuale, finirà per distruggere il mercato» sostiene Vinella. «Stanno facendo dumping, stanno soffocando il mercato e scaricano tutti i rischi di impresa sui partner», rincara la dose Agostino Ballone, a capo del più importante operatore nazionale del settore, il Gruppo Baltour di Teramo, 4 milioni di passeggeri all’anno e 500 destinazioni collegate tra Italia ed Europa. E in effetti, stando a un’indagine del Laboratorio di politica dei trasporti «Traspol» del Politecnico di Milano, i ricavi dei biglietti sono in - LA STAMPA Fonte: Flixbus fatturato annuo 1 milione Professione di passeggeri arrivati in Italia grazie ai partner esteri Chi viaggia con Confindustria contro 250 milioni 2 chilometri di percorrenza 1,8 milioni Giuseppe Vinella, presidente dell’Anav, l’associazione delle imprese di trasporto passeggeri di Confindustria, raccontano invece un’altra storia. E soprattutto accusano Flixbus di concorrenza sleale. Europa 46% 49% Viaggio Pendolarismo di lavoro (fine settimana) 7% 10% <18 0% Uomini 35% Età 18-25 26-34 44% 17% Pensionati Lavoratori 16% 16% 6% 50-64 10% >65 2% 50% 50% Donne 2014 % Riduzione frequenza su numerose tratte Regno Unito Offerte speciali a basso costo 26 9% 6% Studenti/ tirocinanti 38% 25% 35-49 28% La concorrenza Passeggeri/km 34% bus/treno in Europa Finlandia Quota di mercato conquistata dai bus a lunga distanza 7% Inoccupati 21% 7% 6% 43% 57% Donne 25% Uomini 8% Escursione in giornata Escursione Vacanza (senza pernottamento) (da 1 a 3 notti) (a partire da 4 notti) 45% Sesso 1% Visita a parenti e conoscenti 8% 32% Universitari ITALIA Motivazione del viaggio 10% 4% Europa Lavoratori 1980 Offerte speciali in orari non di punta 22% Svezia ITALIA 12% 5% Inoccupati ANNO LIBERALIZZAZIONE REAZIONE OPERATORI FERROVIARI 1993-99 N.D. 7% Germania 41% Universitari 4% Pensionati Fonte: Fs 2013 Creazione di una propria unità di bus LD Offerte speciali a basso costo Studenti/ tirocinanti LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Primo Piano .13 . INCHIESTA gli autisti impiegati dai loro partner. Perché se è questo è il nuovo modello anche noi prima o poi saremo costretti ad adeguarci. Ovviamente licenziando i nostri 1500 dipendenti». Incondi è tranquillo: «La legge 285 del 2005 consente anche l’associazione d’impresa per cui noi siamo perfettamente in regola spiega -. Quello di Vinella è solo un tentativo di delegittimarci. Non siamo come Uber, le 70 autorizzazioni che ci sono state concesse sono perfettamente legittime». Intanto però la battaglia conta le prime vittime. La fuga di Megabus ha comportato il licenziamento di 125 autisti ed i sindacati temono che la stessa sorte a breve possa toccare i 600 che gravitano nell’orbita di Flixbus. Spiega Domenico D’Ercole del Dipartimento mobilità della Filt-Cgil nazionale: «Mi preoccupo delle persone che sono state assunte e del fatto che le aziende possano reggere alle condizioni fissate da Flixbus, dagli investimenti nei mezzi ad un costo chilometro eccessivamente basso». Il mercato, che fino a ieri valeva circa 250 milioni di euro di fatturato, secondo Flixbus si sta allargando. I suoi detrattori sostengono l’esatto contrario e spiegano che se tanti piccoli si sono messi sotto il suo ombrello è solo Nel Nord Europa pronto il sorpasso sulle rotaie Prenotando in anticipo il costo scende anche per le lunghe tratte internazionali milioni di ragazzi in viaggio novità è l’interrail: spostamenti tra 5 città europee per 99 euro 900 le città I flixbus collegano ogni giorno 900 città in Europa e 100 in Italia. Sono centomila collegamenti al giorno operati da 250 partner soprattutto in Francia e Germania caduta libera: dai 6 centesimi di euro al chilometro di gennaio si è passati ai 4,3 di giugno in corrispondenza dell’offensiva di Flixbus per poi risalire lievemente per effetto della domanda estiva. In pratica la metà dei prezzi praticati dai bus regionali. C’è un problema di concorrenza sleale? Secondo l’Antitrust, che proprio su questo ha da poco fornito un parere al ministero dei Trasporti, nonostante la politica molto aggressiva messa in atto, quello di Flixbus non può essere considerato un comportamento predatorio. Soprattutto perché manca il presupposto di partenza: il gruppo tedesco è appena entrato sul nostro mercato e non ha una posizione dominante. «Noi i biglietti ad un euro li mettiamo in vendita di continuo, non solo per lanciare le nuove linee: utilizziamo un algoritmo che elabora continuamente il miglior prezzo per i clienti, si parte da un euro, poi si sale a 5, quindi a 10 e così via. Applichiamo il modello low cost pu- ro», spiega ancora Ballone. Secondo cui, ora, la miglior difesa è l’attacco: «Stiamo continuamente sviluppando rete e struttura commerciale ed in questo modo continuiamo a crescere in termini di passeggeri e di fatturato». La Cgil: occupati a rischio Vinella, attraverso le due aziende controllate dal suo gruppo, la Sita e la Marozzi, assieme ad un consorzio umbro e ad altri operatori, ha presentato nelle scorse settimane una sventagliata di ricorsi al ministero dei Trasporti, al Tar e all’Antitrust per verificare la legittimità delle autorizzazioni rilasciate a Flixbus. Quindi ha fatto scendere in campo tutta l’Anav. «Noi siamo per la concorrenza “nel” mercato non “sul” mercato – sostiene -. Come è possibile che Flixbus abbia ottenuto quasi 70 autorizzazioni possedendo un solo pullman con un unico autista? Le autorità ce lo devono spiegare, così come chiediamo al ministero del Lavoro di verificare di quali tutele godano 902.497 Come si spostano gli italiani TOTALE Milioni di passeggeri/km IMPIANTI FISSI anno 2015 51.218 TRASPORTI COLLETTIVI EXTRAURBANI 91.676 Autolinee e filovie 17.907 Autolinee 73.769 comp. statale, noleggio e privati Trasporti ferroviari 50.724 Altri 494 57.963 di Grandi 49.631 imprese Piccole/medie 1.093 imprese Trasmvie extraurbane Funivie TRASPORTI COLLETTIVI URBANI 18.122 411 SU STRADA Filovie e autobus 11.377 Tramvie 1.264 urbane Metropolitane 5.461 Funicolari 20 Autovetture 679.427 Motocicli e ciclomotori 41.326 Per modo di trasporto Milioni di passeggeri/km anno 2015 VIE D’AQUA 3.601 NAVIGAZIONE AEREA 17.127 TOTALE 902.497 il caso Sicurezza e controlli Per risparmiare sui costi si taglia sulla sicurezza? «Assolutamente no», rispondono da Flixbus. Che anzi impone a tutte le imprese associate il rispetto di parametri molto rigorosi, sia sugli autisti (età minima 23 anni massima 68, esperienza di guida di almeno due anni, 10 mila km percorsi), che sui turni (di notte cambi di guida ogni 2 ore) come sui mezzi impiegati, che non possono avere più di 5 anni di vita e che devono essere dotati di tutte le migliori tecnologie di sicurezza ben oltre gli standard di legge, soprattutto se viaggiano di notte. «La competizione in questo settore, tutt’ora molto frammentato, fa bene. Le imprese devono adattarsi ai cambiamenti e innovare sapendo che la competizione non si fa sui prezzi, tranne che sulle relazioni dove il treno è forte o dove offre un cattivo servizio», spiega Paolo Beria del «Traspol». «Quando i prezzi si assesteranno arriveranno novità molto interessanti per i viaggiatori, soprattutto nei collegamenti tra città prima mai collegate direttamente tra loro dai treni». Il faro dell’Authority 83 823.806 Altri modi 6.745 NAVIGAZIONE MARITTIMA DI CABOTAGGIO NAVIGAZIONE 3.064 INTERNA AUTOTRASPORTI PRIVATI NAVIGAZIONE 537 AEREA 720.753 17.127 IMPIANTI FISSI perchè il mercato dove operavano, quello del noleggio, è crollato. Tutto questo fermento ha portato l’Autorità di regolazione dei trasporti ad accendere un faro sui low cost. «Non possiamo anticipare ora le conclusioni di attività in corso», spiega il presidente dell’Autorità Andrea Camanzi. «Certamente questo è un mercato in cui si stanno sviluppando nuovi modelli di business, nuove politiche di offerta, dove le tecnologie innovative incrociano nuovi bisogni di mobilità a basso costo. Per questo l’Art è interessata in relazione ai diversi profili regolatori, tra cui quello in materia di diritti dei passeggeri. Inoltre, il nostro interesse è rivolto anche agli effetti che il forte sviluppo del mercato della lunga distanza su autolinee potrà determinare sulle altre modalità di trasporto». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI CAROLA FREDIANI Web Per orientarsi nella Babele delle offerte su gomma, si moltiplicano i siti che permettono di fare i confronti tra le tariffe e i tempi di percorrenza dei diversi collegamenti , proprio come avviene coi voli degli arerei. Tra i più seguiti, CheckMyBus.com e GoEuro.com I l bus resta mediamente il mezzo più economico per spostarsi in Europa. E molti degli attuali pullman offrono dei comfort – servizio bar, WiFi, bagni, prese - impensabili per chi ci viaggiava una quindicina di anni fa. MegabusFlixbus è considerata una tra le scelte più convenienti per spostarsi in Gran Bretagna o per collegamenti fra Londra, Parigi, Amsterdam, Bruxelles. Non abbiamo però trovato l’offerta promozionale di circa un euro a viaggio pubblicizzata al momento del lancio dalla compagnia. Milano è collegata con Londra, Lione, Parigi, Liverpool e varie città. Il biglietto Milano-Parigi, sola andata, prenotato con due mesi di anticipo, è di circa 40 euro. Trenta nella tratta Torino-Parigi. Lo scenario europeo delle corriere low-cost è diventato negli ultimi anni davvero molto competitivo. In Finlandia i viaggi in pullman sulle lunghe distanze hanno conquistato il 34% del mercato a scapito delle ferrovie, nel Regno Unito il 26, in Svezia il 22 ed in Germania il 7 per cento. C’è la tradizionale Eurolines, indicata per tratte internazionali. I prezzi non sono stracciati però. Una andata Milano-Berlino, un mese in anticipo, è sugli 80 euro. Ma a seconda del Paese, variano le offerte e le aziende di riferimento. Per cui in Svezia si trova Swebus, che oltre all’interno dello Stato arriva fino a Oslo e Copenaghen. Sono 40 euro per la tratta Stoccolma-Oslo, per circa otto ore di viaggio. Per la Finlandia invece c’è Onnibus, con viaggi fra Helsinki e Tampere di pochissimi euro. Dentro la Polonia e da lì ai Paesi limitrofi si trova PolskiBus, con prezzi molto concorrenziali. Cinque euro per andare da Cracovia a Budapest. Costa invece 22 euro il viaggio Vienna-Praga attraverso Student Agency Bus, che copre il triangolo Praga-ViennaBudapest. Rimanendo nella zona c’è anche Westbus, nata nel 2011 in Austria. Collega il Paese con Germania, Slovacchia, Croazia, Ungheria, Repubblica ceca, Slovenia. Anche se su alcune tratte ha accordi direttamente con Flixbus. Inoltre alcuni collegamenti che pure sarebbero previsti, come il Trieste-Vienna, non si trovano tutti i giorni. In generale le città italiane non sembrano essere servite benissimo con l’estero. Spostandosi poi tutto a occidente, in Spagna troviamo Alsa, il più economico nei percorsi interni al Paese. Tariffe ridotte di molto se si prenota con largo anticipo, anche 120 giorni prima. Tuttavia sulle rotte internazionali i prezzi invece salgono e un Madrid-Milano sola andata può arrivare a 140 euro. Un Barcellona-Nizza, con un mese di anticipo, sugli 80 euro. In Francia c’è Ouibus che copre bene il territorio e che su alcuni collegamenti internazionali se la gioca con Flixbus. Sull’asse Londra-Parigi, uno dei più battuti, e dove conviene confrontare i prezzi, l’azienda francese offre viaggi a 15 euro. Proprio per raccapezzarsi fra le diverse offerte e le loro intersezioni, sono nati dei siti che permettono di confrontarle, un po’ come avviene con i voli degli arerei. Uno di questi è CheckMyBus.com, che tira fuori le proposte sulla base di una ricerca immediata. GoEuro.com fa la stessa cosa, permettendo di mescolare e confrontare mezzi diversi: corriere, aerei, treni. Se si cerca un viaggio, tra un mese, da Milano a Parigi, usciranno diversi prezzi per diverse modalità e orari di percorrenza: 29 euro col bus, 39 col treno, 50 con l’aereo e 95 con l’auto. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 14 .Primo Piano STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Sri Lanka, nuovo scontro di religione Braccio di ferro buddhisti-induisti il caso CARLO PIZZATI CHENNAI (INDIA) Le minoranze protestano contro il culto di Stato nella Costituzione Jaffna 70% Mannar Trincomalee Oceano Indiano popolazione SRI LANKA Puttalam Il buddhismo è seguito dal 70 per cento della popolazione Il 12% è composto da indù, il 9,7% da musulmani e il 7,6% da cristiani Batticaloa Matale Badulla Colombo Ratnapura 40 Galle mila Le persone morte durante la guerra civile tra le Tigri tamil e la maggioranza singalese n un Paese che aveva da poco superato decenni di guerra civile, si risveglia la minaccia di una guerra di religione tra buddhisti e induisti. Proprio quando si pensava che uno dei conflitti più sanguinosi del Sud-Est asiatico fosse davvero concluso, una rinnovata spaccatura religiosa si presenta nello Sri Lanka, un’isola strategica per le rotte di commercio e di controllo degli oceani soprattutto per la Cina, ma anche per le altre superpotenze che incrociano queste acque con navi da guerra e da carico. La sua stabilità è importante non solo per i suoi 20 milioni di abitanti, ma anche per India, Indonesia, Birmania e Thailandia. Lo scontro fra la maggioranza singalese e la minoranza tamil, contrassegnato da decenni di massacri di tamil da parte dell’esercito e da attacchi e contrattacchi delle Tigri dell’Ltte finanziate dalla diaspora tamil, sembrava esser stato soffocato I da una lenta strage finale di 40 mila persone, che aveva generato 300 mila sfollati: una falcidie peggiore dello tsunami che uccise 35 mila persone nel 2004. Ma ora si sta preparando la nuova Costituzione e il primo ministro Ranil Wickremesinghe ha annunciato che il buddismo, religione seguita dal 70 per cento della popolazione, avrà un posto privilegiato nella nuova Carta. Lo Sri Lanka è una repubblica democratica e socialista, come l’India, quindi ufficialmente è uno Stato laico. Ma siamo nel 2016 e i conflitti religiosi infiammano i Paesi bagnati dal Golfo del Bengala, come sanno i musulmani vittime di attacchi e linciaggi dei fondamentalisti in India, o gli europei cristiani o laici massacrati in Bangladesh dagli estremisti musulmani, e anche in Birmania cominciano i problemi religiosi. Il buddhismo dello Sri Lanka, tra l’altro, è una variante particolarmente poco pacifista, visto che il secondo premier cingalese, Bandaranaike, nel 1959 fu assassinato proprio VERSO L’ACQUISIZIONE PER 80 MILIARDI DI DOLLARI Pronto l’accordo per le nozze tra At&t e Time Warner FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK At&t ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di Time Warner nell’ambito di un’operazione di oltre 80 miliardi di dollari da versare metà in contanti e metà in azioni. I cda delle due società hanno messo a punto gli ultimi dettagli ieri confermando le anticipazioni giunte in settimana. L’acquisizione di uno degli operatori di punta del comparto tv e cinema consente al gigante americano delle telecomunicazioni di rafforzare la sua presenza nel settore dell’intrattenimento. E diversificare le attività rispetto al business strategico della telefonia mobile in rallentamento a causa della inesorabile saturazione del mercato. L’acquisizione è una vittoria per Jeff Bewkes, amministratore delegato di Time Warner finito nell’occhio delle critiche degli investitori due anni fa per aver rifiutato un’offerta di acquisto da parte 21th Century Fox per 85 dollari ad azione. Il controvalore della manovra con At&t vale infatti tra i 105 e i 110 dollari per ogni titolo dell’acquisita. L’operazione inoltre potrebbe inaugurare una nuova fase per il settore intrattenimento, pressato da social media e web-tv. Gli analisti non escludono l’inizio di un risiko di acquisizioni e fusioni desti- nato a trasformare la struttura del comparto, come dimostrano le trattative per il matrimonio fra Viacom e Cbs, che potrebbe chiudersi entro l’anno. Risiko che potrebbe coinvolgere anche Silicon Valley, con le società tecnologiche a caccia di contenuti per i loro nuovi servizi e per sfidare big come Netflix e Amazon. Lo conferma l’interesse di Apple per la stessa Time Warner per cui erano stati avviati contatti due mesi fa, ma anche l’accordo fra Cbs e Google, che si appresta a lanciare una nuova web tv su YouTube. La parola ora spetta alle autorità antitrust e non e sul parere c’è incertezza assoluta visto che l’unione potrebbe ridurre la concorrenza del comparto e minacciare l’innovazione portata avanti da start up. Gli stessi timori che hanno fatto saltare le nozze fra Comcast e Time Warner. Un esame non facile in un anno elettorale, come confermano le parole del candidato repubblicano Donald Trump: «La mia amministrazione non approverebbe l’accordo. Intese come queste minacciano la democrazia». Anche in caso di via libera per At&t si tratta di una scommessa rischiosa visto la somma sborsata per un asset come Time Warner il cui valore rischia di diminuire con il tramonto della tradizionale paytv. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Jeff Bewkes 20 milioni La popolazione dello Sri Lanka Sopra fedeli buddhisti in processione ad Anuradhapura "Il grande cuore generoso di nonno Beppe si è spento per sempre..." Giuseppe Zanone anni 69 Ne danno il doloroso annuncio la moglie Rita, la figlia Erika con Luca, gli adorati Christian e Martina, i consuoceri, la suocera, cugini e amici. Un particolare ringraziamento a Mercedes e Mila per l’accurata assistenza, al personale dell’AID lungo Dora Savona, alle dottoresse Rapetti e Capelletto dell’ospedale S. Luigi, al dottor Marietta ed agli amici medici Mauro, Roberto, Giovanna e Wilma per i preziosi consigli. Funerali martedì 25 c.m. ore 10,30 parrocchia N.S. del SS. Sacramento. Il SS. Rosario sarà recitato domenica 23 alle ore 18 in parrocchia. - Torino, 22 ottobre 2016 O.F. Gran Madre - tel. 011.8194094 Il Lotto Concorso N. 127 - Sabato 22 ottobre 2016 Bari 64 90 40 88 25 Cagliari 20 32 26 47 67 Firenze 50 90 56 55 64 Genova 32 49 8 51 54 Milano 16 1 33 11 88 Napoli 16 30 8 9 31 Palermo 12 30 43 8 28 Roma 48 86 74 79 12 Torino 80 9 47 44 36 Venezia 54 52 57 62 42 Nazionale 50 7 90 19 44 SUPERENALOTTO Combinazione vincente 1 6 45 numero jolly 33 48 64 78 superstar 32 MONTEPREMI 6.345.118,20 € JACKPOT 159.888.757,85 € Nessun 6 Nessun 5 + 1 Ai 6 con punti 5 44.415,83 € Ai 746 con punti 4 360,37 € Ai 31.250 con punti 3 26,06 € Ai 512.028 con punti 2 5,00 € 10 e LOTTO Numeri vincenti 1 8 9 12 16 20 26 30 32 40 48 49 50 52 54 56 64 80 86 90 "Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale. E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino." (E. Montale) E’ serenamente mancata all’affetto dei suoi cari Valeria Santarelli Fantini ved. Mambretti A Funerali avvenuti ne danno il triste annuncio i figli Enrico con Patrizia e gli adorati nipoti Camilla e Niccolò, Roberto con Mariolina, i consuoceri Renzo, Franca e Vittoria e la cara Lucia. La presente è partecipazione e ringraziamento. - Torino, 23 ottobre 2016 "L’ultima ascesa per raggiungere la sua Anita." Ci ha lasciati Piercarlo Morello Lo annunciano il figlio Riccardo con Luisa, la nipote Franca e famiglia, cugini, parenti e amici tutti. Si ringraziano per le amorevoli cure le signore Ornella e Melina e il dottor Bruno. Santo Rosario cappella delle Grange di Bussoleno domenica 23 ottobre ore 17. Esequie parrocchia di Bussoleno lunedì 24 ore 15. - Susa, 22 ottobre 2016 da un monaco buddhista estremista perché considerato troppo incline ad accordi con gli induisti. L’Alleanza Nazionale Tamil ha subito annunciato l’opposizione dura a questa decisione. «Se la Costituzione si basa sull’eguaglianza, non è possibile dare precedenza a una religione», ha dichiarato il parlamentare M. A Sumanthiran. Cosa ne sarà, ha chiesto, del 12 per cento di indù, di musulmani (9,7) o cristiani (7,6)? Un problema oggi familiare in tutto il E’ mancata mondo, ma che qui rischia di deflagrare. La reazione degli induisti più estremi è stata immediata con la fondazione di un’organizzazione, chiamata «Siva Senai», sostenuto dal gruppo d’estrema destra indiano Shiv Sena, famoso nello Stato del Maharastra per gesti violenti di estremismo contro religioni che non siano quella indù. Il Siva Senai singalese «proteggerà gli indù dalle minacce di altri gruppi religiosi», ha annunciato il suo fondatore, dicendo di essersi consultato con tutti i gruppi estremisti indù del subcontinente come gli Rss di cui fa parte il premier indiano Modi, i Vjp e il JSS di Goa. «Dobbiamo combattere a tutti i costi le conversioni forzate al buddhismo», ha dichiarato Maravanpulavu Sachithananthan. Ed ecco che ci si ritrova di fronte, proprio nella fase della Costituente, all’intreccio di religione nella politica e di politicizzazione della religione, tendenza globale inevitabile di cui approfitta il più possibile anche Donald Trump, che pochi giorni fa, alla disperata ricerca di voti, ha fatto visita alla più grande associazione induista americana dichiarando di fronte a cinquemila sostenitori: «I love Hindu», io amo l’indù, che sarebbe un po’ come dire «io amo Cristiano», forse confondendo la religione indù, hindu, con una fantomatica divinità di nome Hindu. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI E’ mancata Cristina Mattia ved. Carena Maria Pia Muscio anni 94 Lo annunciano: figli, nuore, nipoti, sorelle, cognato e parenti tutti. Un particolare ringraziamento alla signora Lucia. Santo Rosario oggi ore 18,50 parrocchia Madonna delle Rose. Funerali lunedì 24 ore 10 stessa parrocchia. L’annunciano i fratelli Nino e Mauro con rispettive famiglie ed il piccolo Nicola. Funerali lunedì 24 ottobre alle ore 11 nella chiesa nuova di Mappano. - Torino, 21 ottobre 2016 O.F. Antares - tel. 335.6905809 Lasciando un vuoto incolmabile, si è spento il nostro amato Giuseppe Catella uomo integerrimo e di rara bontà. A Funerali avvenuti con dolore e rimpianto profondi lo annuncia la famiglia. - Torino, 19 ottobre 2016 La sorella Marisa, unitamente a Manolo, Raffaella e Umberto, si stringe con affetto a zia Maria e a tutta la famiglia. anni 71 - Torino, 21 ottobre 2016 O.F. Mecca & Chiadò - Ciriè Ci ha lasciati Giovanni Battista Martinez Con tristezza lo annunciano: la moglie Paola, il figlio Maurizio con Manuela, Marco e Francesca. Funerale lunedì 24 ore 9; Rosario domenica 23 ore 18,50 parrocchia Madonna delle Rose. - Torino, 21 ottobre 2016 O.F. Baudano - tel. 011.9585038 RINGRAZIAMENTI E’ mancata Angela Griva ved. Mina anni 95 Lo annunciano a Funerali avvenuti la adorata figlia Anna Maria, parenti ed amici tutti che la ricordano con grande affetto. Un grazie particolare a Roxana. La presente è anche ringraziamento per la grande partecipazione. - Torino, 19 ottobre 2016 I famigliari di Vilma Sobrino in Vercellino ringraziano per l’affetto dimostrato. - Torino, 23 ottobre 2016 I famigliari del caro Temistocle Sidoti E’ mancata all’affetto dei suoi cari Sergina Bretto in Scarrone anni 78 Ne danno l’annuncio il marito Bruno, la figlia Gabriella con Gianni, le nipoti Cecilia, Francesca. Funerale martedì 25 ottobre ore 11 parrocchia San Giovanni Maria Vianney. - Torino, 22 ottobre 2016 ringraziano per l’affetto dimostrato. - Torino, 23 ottobre 2016 ANNIVERSARI 2007 2016 Piero Giustetto Ricordandoti sempre. I tuoi cari. LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Primo Piano .15 . TRA LE VITTIME ANCHE MOLTI BAMBINI CHE AVEVANO CERCATO DI FUGGIRE PER NON ESSERE USATI COME SCUDI UMANI Isis, esecuzione di massa a Mosul: 284 morti Gli jihadisti bruciano una fabbrica di solfati: intossicati centinaia di civili. Ancora scontri a Kirkuk In fuga DALL’INVIATO A MAKHMOUR Civili iracheni si allontano dalla zona dei combattimenti nei villaggi intorno a Mosul L’Isis li usa come scudi umani Il blitz dell’Isis dietro le linee del fronte, a Kirkuk, non è servito ad allentare la pressione dei peshmerga e dell’esercito iracheno verso Mosul. L’avanzata lungo due grande direttrici continua. Tanto che, per evitare sommosse, gli islamisti hanno giustiziato in pubblico 284 persone, molti bambini, che avevano cercato di fuggire per non essere usati come scudi umani. A Sud le truppe di Baghdad hanno completato l’accerchiamento di Bakhdida, cittadina a 25 chilometri della roccaforte dello Stato islamico. Gli jihadisti hanno cercato di ostacolare la marcia delle truppe ira- chene, appoggiate dalle forze speciali americane, con l’incendio di una fabbrica di solfati, a Mashraq. Una nube tossica è stata spinta dal vento verso Sud, fino a Qayyara e Makhmour. I soldati hanno dovuto indossare le maschere anti-gas e alcuni sono rimasti intossicati assieme a numerosi civili. Nel settore a Nord-Est esercito e peshmerga sono riusciti ad avanzare ancora, e in alcuni punti sono a meno di dieci chilometri dalla città. Dopo sei giorni di combattimenti, attacchi e controffensive, il villaggio cristiano di Bartella è stato completamente liberato e dopo 28 mesi le campane di alcune chiese hanno ricominciato a suonare. Più a Nord i militari hanno AFP Intervista GIORDANO STABILE INVIATO A MAKHMOUR (IRAQ) è un odore aspro di zolfo anche nella base delle Black Tigers, unità d’élite dei peshmerga, a Makhmour, a 80 chilometri a Sud-Est di Mosul. «La guerra chimica è cominciata - nota il generale Sirwan Barzani -. Molti nostri soldati sono rimasti intossicati». L’Isis ha incendiato una fabbricata di solfati. Le esalazioni sono arrivate fino al comando del Settore Sei del fronte. Da qui Barzani coordina le operazioni su una linea lunga 120 chilometri che va da Qayyara, sul fiume Tigri, fino ai sobborghi della capitale dell’Isis. Il Settore Sei è l’incudine che sale sempre più a Nord, spiega, mentre il Settore Sette, a Nord-Est della città, è «il martello» dei peshmerga. «I terroristi useranno tutte le loro armi a disposizione, anche le più sporche. Noi siamo pronti». Il generale appare rilassato. Il blitz dell’Isis a Kirkuk, venerdì, «non ha rallentato la nostra tabella di marcia: a ripulire la città ci penseranno le riserve». Le preoccupazioni sono altre. «Abbiamo un decimo delle munizioni rispetto a quelle a disposizione dei terroristi. Parlate dei peshmerga come eroi, difensori della libertà contro gli islamisti, ma poi non ci date i mezzi per combattere. È come se ci aveste imposto le sanzioni». C’ Che cosa vi serve, generale? «Armi pesanti e munizioni. Soprattutto missili anti-tank. In tutto il mio settore ho ricevuto in due anni solo tre sistemi europei Milan. Ottimi, ma troppo pochi. Li ho inviati al Settore Sette, che era in difficoltà con i veicoli kamikaze. Ne hanno distrutti 39 in pochi giorni. Stiamo parlando di camion carichi fino a 10 tonnellate di esplosivo, una forza d’urto devastante. I terroristi hanno armi pesanti, noi no». Davvero avete un decimo delle munizioni rispetto all’Isis? «Solo un esempio. L’Isis tira in media 45-50 colpi di mortaio, per ogni bocca di fuoco, al giorno. Io posso autorizzarne 5. Le munizioni non ci arrivano per due motivi. Da tre anni Baghdad non ci invia i fondi che ci spettano, il 20 per cento del budget federale, per rifornire le forze armate. Secondo non possiamo comprare armi direttamente. Dobbiamo passare per “È iniziata la guerra chimica Abbiamo bisogno di più armi” Però l’Europa ha inviato centinaia di addestratori. «E di questo vi ringraziamo. Soprattutto voi italiani. I vostri istruttori sono i migliori. Ma che serve addestrare i soldati se poi hanno il fucile scarico? Siamo sottoposti a sanzioni, questa è la realtà». E l’Isis dove prende le armi? Sirwan Barzani Generale dei peshmerga «Nel 2014 si è impossessato degli arsenali di sei divisioni irachene. Ogni divisione era meglio rifornita di tutte le forze peshmerga messe assieme. È possibile che i terroristi ricevano anche aiuti dall’estero». Al di là delle munizioni, quali so- 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI A che serve addestrare i soldati se poi hanno il fucile scarico? Siamo sottoposti a sanzioni, questa è la realtà L’appello di Barzani, generale dei peshmerga “Baghdad non ci dà munizioni, l’Occidente ci aiuti” Baghdad. Io avevo acquistato personalmente tre visori notturni per i miei uomini, in Canada. Non ho potuto riceverli. Sa quanti me ne hanno dati i Paesi europei? Due usati». attaccato il villaggio di Tall Kayf e hanno espugnato la vicini fabbrica chimica, a otto chilometri da Mosul. L’impianto è stato usato dall’Isis anche per produrre cloro da usare come arma chimica con razzi e proiettili di mortaio. Uno dei timori è che gli islamisti scatenino un attacco quando esercito e guerriglieri curdi saranno ai margini della città, dove c’è la seconda, più massiccia linea di difesa. A Kirkuk, invece, gli ultimi terroristi infiltrati ieri sera ancora resistevano nei sobborghi a Sud. Il bilancio di due giorni di scontri è di 98 morti fra civili e forze di sicurezza curde. Gli jihadisti, un centinaio, sono sta[GIO. STA.] ti quasi tutti uccisi. no i problemi al fronte? Il generale Sirwan Barzani «Da sei mesi l’Isis è in ritirata e usa le stesse tattiche. Kamikaze e bombe-trappola. In più questa volta si sono inventati tunnel imbottiti di tritolo. In questo modo hanno ostacolato l’avanzata nei villaggi». Si parla di centinaia di perdite fra i peshmerga. «No comment. Ma sappiamo di dover affrontare grossi sacrifici. Stiamo parlando di una città di un milione e mezzo di abitanti, civili usati come scudi umani. Più ci avviciniamo al centro meno potremo contare sui raid. Per questo ci servono armi pesanti». Mosul è una città a maggioranza araba. Entrerete in centro? «I piani non lo prevedono. I peshmerga circonderanno l’aerea urbana. Ma il centro sarà occupato dall’esercito iracheno. Bisogna vedere se riusciranno a controllarlo. Se qualcosa va storto c’è da scommettere che arriveranno tutti: milizie sciite, iraniani, forse anche i turchi. Noi siamo tranquilli. Siamo qui, questa è la nostra terra. Quando l’esercito di Baghdad si è sbriciolato, nel 2014, abbiamo preso il controllo di Kirkuk e abbiamo garantito la sicurezza a tutti». Chi gestirà gli arabi sunniti nel Nord dell’Iraq, non c’è un piano politico? «L’unica strada è la divisione dell’Iraq, è inutile girarci attorno». E le zone con popolazione mista, come Kirkuk e Mosul? «A Kirkuk da 10 anni si deve tenere un referendum e Baghdad continua a rimandare. Noi accetteremo qualsiasi risultato. Per Mosul non si sa. Deve scegliere la popolazione. Se vogliono far parte del Kurdistan saranno cittadini alla pari. Se vogliono essere governati da terroristi affari loro». È accusare i sunniti di simpatie per l’Isis. «A Mosul l’Isis ha ancora forti consensi. E purtroppo questo è vero anche in alcuni quartieri di Kirkuk. È una difficoltà in più nella nostra battaglia. Come pure i terroristi infiltrati fra i profughi. Ne abbiamo arrestati 37 in pochi giorni. Eppure accettiamo tutti. Abbiamo accolto 40 mila rifugiati in due anni, ne arriveranno altre migliaia». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 16 .Cronache STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Quei giovani italiani sempre più mammoni Tre su 4 sono maschi Costruire cose buone AGNESE MORO I piccoli centri si ingegnano per affiancare scuola e lavoro Italia seconda nella classifica europea con il 67% Record per i parti over 50, in calo le mamme ventenni il caso NADIA FERRIGO TORINO D i metter su famiglia, neanche a parlarne. D’altra parte il lavoro, quando c’è, è precario. Vivere soli? Il mutuo è un lusso d’altri tempi. Tra spesa, affitti e bollette si rischia di arrivare a fine mese senza un euro in tasca. E allora che si fa? Meglio restare a casa, con mamma e papà. Ancora una volta i giovani italiani hanno conquistato il poco edificante primato dei più «mammoni» d’Europa. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Eurostat, oltre due terzi di chi ha tra i 18 e i 34 anni vive ancora con un genitore: la media europea sfiora il 48%, quella italiana la supera di ben venti punti. Peggio di noi, solo la Repubblica Slovacca. Al terzo posto del podio c’è la Grecia, seguono Polonia, Portogallo, Spagna. Un abisso ci divide non solo dai paesi del Nord Europa - in Norvegia, Svezia e Finlandia appena due giovani su dieci rimandano la tanto sospirata indipendenza -, ma anche da Paesi Bassi (36%) e dalla vicina Francia, dove solo il 34% resta a casa con mamma e papà. Al primo posto per giovanile intraprendenza, si piazza la Danimarca. I giovani, i nuovi poveri Si parla di sette milioni di giovani: difficile sapere se la colpa è della scarsa intraprendenza dei figli o dell’invadenza dei genitori. Certo è che negli ultimi dieci anni in Italia i cosiddetti «mammoni» sono in costante aumento, così come il tasso di disoccupazione giovanile, che sfiora il 40%, contro il 22% dell’Eurozona. Non tutti quelli che restano lo fanno in assenza di un’occupazione stabile: il 40% ha un lavoro a tempo pieno. Ma per mantenersi, può non bastare. Ed ecco che in molti casi rinunciare all’indipendenza non è più una scelta, ma la logica conseguenza dei conti che non tornano. Secondo l’ultimo rapporto della Caritas, il 10% di chi vive in una condizione di povertà assoluta ha meno di 34 anni: nel 2007 era appena l’1,9 per cento. La tendenza a non lasciare la casa dei genitori è ancora più evidente ella fascia tra i 25 e i 34 anni: la percentuale ha raggiunto il 50% - era il 48% nel 2014 - con quasi 22 punti in più rispetto alla media europea. Tre su quattro gli uomini A non voler lasciare il nido sono, da sempre, più gli uomini delle donne. Sono il 73,6% del totale, quasi tre su quattro. Con le dovute proporzioni, è un rapporto che si ripete in tutti i paesi. Diverse le possibili letture, anche se un dato è certo: nella stragrande maggioranza dei casi 7 milioni i ragazzi tra i 18 e i 34 anni che vivono a casa con un genitore il peso delle faccende domestiche è ancora sulle spalle delle donne. E questo può contribuire a far sentire i ragazzi ancor più coccolati. Il podio dei bamboccioni Sempre più parti over 50 Si pensa alla famiglia ben oltre i trent’anni, e le donne italiane sono tra le mamme più anziane in Europa. Quelle tra i 25 e i 29 anni sono meno della metà delle francesi, mentre abbiamo il primato per le mamme «agée». In Europa sono nati 1.019 bambini da madri over cinquanta, tra questi 303 sono italiani. Oltre 2.800 bambini, poi, sono nati da mamme tra i 45 e i 49 anni (13.382 in tutta Europa), mentre 36.654 sono Slovacchia Italia Grecia I ragazzi più indipendenti Danimarca Francia Paesi Bassi nati da mamme tra i 40 e i 44 anni (214.706 in tutta Europa). I bambini nati da donne tra i 20 e i 24 anni in Italia nello stesso periodo sono stati 46.029, in calo dagli oltre 52mila del 2007. Pochini, se paragonati ai 125.377 nel Regno Unito, 109.500 in Francia e gli oltre 80mila in Germania. Nel 2016 per la prima volta in novant’anni, le morti sono state più delle nascite. E alla luce degli ultimi dati Eurostat, il dato non può che stupire. Se sette giovani italiani su dieci non possono, o non vogliono, smettere di essere figli, difficile che riescano ad avere la possibilità, o anche solo la fantasia, di diventare genitori. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI A nche quest’anno il Comune di Novellara, provincia di Reggio Emilia, ha organizzato in collaborazione con «Pro.di.Gio Progetti di Giovani» l’iniziativa «Incontri Spiazzanti» con l’obiettivo di potenziare e innovare le azioni per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Nel primo positivo incontro circa trenta ragazzi tra i 18 e 27 anni, provenienti da vari comuni della Bassa Reggiana, hanno potuto conoscere l’esperienza di Paolo Ascari, titolare e fondatore di una ditta leader nel design e nella decorazione Made in Italy. Poi è stata la volta della ditta Tecnopress specializzata nelle lavorazioni meccaniche di precisione. Il ciclo si concluderà il 19 novembre con una visita alla Rfc, e sono ancora disponibili dei posti per ragazzi dai 16 ai 30 anni. Scrivono gli organizzatori: «Visita dell’azienda, testimonianze di imprenditori e associazioni di volontariato, un aperitivo finale in cui scambiarsi impressioni e riflessioni, consulenze personalizzate sono gli ingredienti di questi incontri “spiazzanti” che prevedono l’intervento e la facilitazione da parte di Franco Rubbiani, ricercatore Lapam». Durante gli incontri sono fornite consulenze gratuite per strategie e percorsi di ricerca lavorativa. Aggiunge Milena Saccani Vezzani, assessore ai giovani: «Il progetto ha come obiettivi tra gli altri, la promozione tra i giovani di una maggior conoscenza delle offerte formative e lavorative, conoscenza delle aziende del territorio, aumentare le occasioni di connessione e «contaminazione» fra i giovani e le aziende, sperimentare nuove modalità di acquisizione e valorizzazione delle competenze e proporre azioni di valorizzazione del territorio, nonché dare un’opportunità formativa alternativa ai nostri giovani. Alle volte, realtà molto differenti o distanti tra loro possono unirsi e collaborare percorrendo insieme un cammino proficuo per entrambe le parti». Ci sono molti problemi complessi da risolvere nel nostro mondo. Dare spazio ai giovani è uno dei più importanti. E fa piacere vedere che, senza aspettarsi sempre un salvifico, e quasi mai reale, intervento dall’alto le comunità locali non si perdono d’animo e creano occasioni per sbloccare situazioni incancrenite. Un buon esempio da seguire. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Cronache .17 . LE STORIE Ricercatore Nicolas Boria, 32 anni, nato vicino a Lione, ha studiato a Parigi. Arrivato a Torino con una borsa di ricerca in Informatica non è più andato via Ritratti « di una volta» Con un banco ottico che ha più di 100 anni e la sua camera oscura ambulante, Nicolas Boria gira i mercatini, allestendo un set per foto dal sapore vintage ANNEMEIN DIJKMAN Una camera oscura ambulante e il ritratto è come quello dei nonni Da Lione a Torino: la seconda vita di un informatico francese I progetti Fra i lavori artistici, tutti in bianco e nero, il più amato è «Légèreté & Profondeur», un poema in 30 immagini sull’intimità e sul senso dello stare insieme Libertà ELENA MASUELLI TORINO erdutamente innamorato di una camera oscura. Dell’incertezza che accompagna gli istanti sospesi in attesa che, sulla carta bianca immersa negli acidi, ’immagine acquisti nitidezza. Un colpo di fulmine che ha trasformato Nicolas Boria, 32 anni di Lione, da ricercatore in Informatica a fotografo ambulante. Con un banco ottico dei primi del ‘900 e una valigia di cuoio, attrezzata per lo sviluppo, gira mercatini e fiere del torinese e scatta ritratti, rigorosamente in bianco P Innamorato della fotografia analogica, usa apparecchiature antiche: «Meno fa la macchina e più fai tu. In camera oscura forzo le regole con acidi e spugne per dare il mio tocco» e nero. Hanno il sapore e il fascino di certi album di famiglia, un po’ sbiaditi dal tempo. In città è arrivato cinque anni fa grazie a una borsa del Politecnico, ma la carriera accademica è durata poco: «A Parigi avevo frequentato un laboratorio, ho acquistato la prima reflex e cominciato a lavorare in analogico su fotografie d’arte e paesaggi– racconta -. La passione mi è rimasta dentro, soprattutto quando ho capito che farlo per strada è un modo meraviglioso per entrare in relazione con le altre persone». Che sono incuriosite per forza, da quella innata aria un po’ retrò, enfatizzata dal look, e da un set che ricostruisce un vecchio salotto. Ma soprattutto dal banco ottico centenario scovato al Balon, il grande mercato dell’antiquariato dove lo si trova spesso. Quelli che per altri sono elementi d’arredo, per lui diventano strumenti del mestiere: «L’apparecchio è solo un soffietto vuoto, ma mi sono reso conto che più vai indietro e più sei libero, perché tutto ciò che non fa la macchina lo decidi tu». La carta dove una volta c’era la lastra di vetro, il cappello a chiudere la luce. È fotografia «lenta»: quel tempo incerto, fra lo scatto e il risultato finale, è la sua vera soddisfazione. Poco più di un anno fa l’idea che ha dato l’impulso decisivo alla voglia di farne una professione. Le prove generali a casa con gli amici: la galleria di ritratti che ne è uscita, lunare e poetica nei suoi contrasti, lo ha convinto e adesso non perde un appuntamento. Fra i banchi di oggetti d’epoca e abbigliamento «vintage» sistema tappeto, paravento, un lume e una poltrona: vicoli e piazzette si trasformano in un set. Per farsi fare un ritratto l’offerta è libera: «Il suo prezzo sarebbe fra i 15 e i 20 euro, buono per chi se ne intende, si stupiscono i giovani, abituati ad ave- re scatti immediati, e gratis». Fra i più entusiasti coppie di fidanzati e gruppi di amici. Tanti si fermano, qualcuno si convince subito, molti promettono che torneranno, magari vestiti per l’occasione: «Come due ragazzi che sono davvero venuti a cercarmi dopo essersi procurati abiti perfetti, avevano persino le cappelliere». Nicolas divide lo studio, tappezzato di stampe degli altri suoi lavori artistici, con una pittrice che riempie le tele solo di colori vivaci, che lui invece non utilizza mai: «Scatto in bianco e nero per gusto. Poi mi piace sperimentare con acidi e spugne, sono un autodidatta e forzo le regole per imprimere il mio tocco, alla base c’è sempre una spinta emotiva». Coltiva il progetto di portare la sua camera oscura ambulante fuori dal Piemonte. Un reportage d’epoca a costo zero, scambiando immagini con ciò che gli serve per il viaggio. La meta è già in mente: «Pensa che bei ritratti potrei fare in Puglia». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI ELISA SCHIFFO ASTI ultima arrivata, a strisce trasversali azzurre e celesti, è marchiata Università di Riverside, California. La più antica è quella dell’Associazione nazionale combattenti e reduci, su cui spicca un elmetto della Prima guerra mondiale. Risale agli Anni 30, ha il nodo fisso con l’elastico. Pippo Sacco, 71 anni, ex funzionario dell’Ufficio patrimonio del Comune di Asti, appassionato di storia locale e vicepresidente della Società di studi astesi, è un collezionista di cravatte. Tre decenni di passione e ricerche, raccolti ordinatamente in vetrinette a muro e particolari attaccapanni. Ce ne sono 1745 da 44 Paesi, schedate per data e categoria, con tanto di nome del «donatore». Non sono però normali cravatte, sono sponsorizzate, confezionate per aziende, corpi militari, squadre sportive, enti o per celebrare eventi come le Olimpiadi. «Ho iniziato per caso - racconta Sacco -. Un amico, il conte Ottavio Riccadonna, mi regalò la cravatta della casa vinicola: era raffinata, blu con gli aquilotti oro. Qualche mese dopo un cugino mi ha portato L’ “Nelle mie 1745 cravatte sponsorizzate il mondo si racconta” Create da aziende, enti e squadre: collezione ad Asti quella della Federazione gioco calcio. Ho cominciato ad appassionarmi». Gli esemplari sono quasi tutti su sfondo blu, se si escludono quelle coloratissime delle pastiglie Leone, della Lego con i pezzettini colorati e della Swatch con tante pecorelle. C’è poi il pezzo unico per i 100 anni della Novi Cioccolato e quella della Ferrero con il barattolo di Nutella che è rimasta un prototipo. Non mancano le squadre di calcio, dal Boca Junior al Manchester United e al Bayern Monaco. I modelli arrivano da ogni parte del mondo: c’è la cravatta delle Olimpiadi (invernali) del Giappone e di Atlanta, quella del Twirling Canada, della festa di Halloween in Massachussets. «Le ho trovate durante i miei viaggi - racconta Sacco -. Non mi è quasi mai suc- Da 44 nazioni Pippo Sacco tra le sue cravatte: molte sono pezzi unici cesso di pagarle, le baratto con bottiglie di vino». Gli aneddoti si rincorrono. «Uno degli scambi più veloci è stato quello con un casellante dell’autostrada. Mi trovavo sulla Milano Laghi. Ho provato a chiedere, il tempo di pagare, lui se l’è sfilata e ho tirato fuori la bottiglia. Stessa trafila in aereo con un pilota e con il direttore di una catena d’alberghi di Monaco e con la si- gnorina delle visite guidate di Londra». È riuscito perfino a smuovere lo chef Gualtiero Marchesi: «Avevo adocchiato la cravatta per i 30 anni di attività. Gli ho scritto, mi è arrivata il giorno del mio compleanno». Delle sue cravatte Sacco è geloso. Le indossa solo due, tre volte all’anno, in occasione di particolari ricorrenze. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 18 .Lettere e Commenti STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 LA STAMPA MAURIZIO MOLINARI LETTERE AL DIRETTORE La protesta dei musulmani al Colosseo e i campanelli d’allarme sull’integrazione c. contatti Le lettere vanno inviate a LA STAMPA Via Lugaro 15, 10126 Torino E-MAIL: [email protected] Anna Masera Garante del lettore: [email protected] aro Direttore, è legittima la manifestazione dei musulmani a Roma per ottenere luoghi di preghiera: molte volte infatti le amministrazioni sono burocraticamente pesanti nel cancellare posti considerati non adatti o pericolosi, mentre la possibilità di concedere locali di culto, nel doveroso rispetto delle regole, deve essere accettata, anzi aiutata. Poi si apre la discussione su preghiere e sermoni in lingua italiana, e imam indicati e conosciuti alle Autorità (così come il parroco). Mi ha colpito negativamente la differenza di partecipazione al Colosseo - numerosa - rispetto allo scarso intervento dei musulmani alle manifestazioni contro il terrorismo: alimenta una certa diffidenza verso le comunità dell’Islam in Italia, certamente divise tra loro, ma che avrebbero dovuto dare dimostrazione di solidarietà e soprattutto di rigetto della violenza. Lottare per i diritti è sacrosanto, così come accettare le nostre regole di vita civile. Caro Cantaluppi, la protesta al Colosseo ha colpito anche me, soprattutto per una questione di metodo: i musulmani residenti a Roma per rivendicare il diritto a luoghi di culto scendono in piazza in maniera spontanea e non si affidano a una propria rappresentanza. Ciò significa che al loro interno manca ancora una forma basilare di struttura capace di esprimere dei portavoce. Quale che sia il motivo - rivalità interne, carenza di coesione, ruolo dei Paesi di origine - la conseguenza è l’assenza di interlocutori per il governo, nazionale e locale, assieme al pericolo che da questi eventi spontanei si generino leader occasionali, portatori di interessi di parte. Alla sua giusta preoccupazione per la carenza di proteste massicce contro il terrorismo jihadista da parte dei musulmani residenti in Italia, ne aggiungo dunque un’altra: si tratta di comunità prive ancora di leader capaci di coagulare consensi vasti. Sono tutti campanelli d’allarme sul processo di integrazione in Italia dei nuovi venuti. LUCIANO CANTALUPPI www.lastampa.it/lettere C Quotidiano fondato nel 1867 2 DIRETTORE RESPONSABILE MAURIZIO MOLINARI VICEDIRETTORI LUCA UBALDESCHI (VICARIO), MASSIMO VINCENZI, MARCO ZATTERIN REDATTORE CAPO CENTRALE FLAVIO CORAZZA CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA FRANCESCO BEI CAPO DELLA REDAZIONE MILANESE PAOLO COLONNELLO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO COORDINATORI MACRODESK GIANNI ARMAND-PILON ATTUALITÀ, ALBERTO INFELISE STILI DI VITA, GUIDO TIBERGA CRONACHE, MARCO SODANO DIGITALE REDAZIONI GIUSEPPE SALVAGGIULO ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, TEODORO CHIARELLI ECONOMIA E FINANZA, ANDREA MALAGUTI INCHIESTE, MAURIZIO ASSALTO CULTURA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SPETTACOLI, RAFFAELLA SILIPO SOCIETÀ, PAOLO BRUSORIO SPORT, LAURA CARASSAI EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA, LUCA FERRUA CRONACA DI TORINO 2 ITALIANA EDITRICE SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN VICEPRESIDENTE CARLO PERRONE AMMINISTRATORI LUCA ASCANI, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE AMMINISTRATORE DELEGATO LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE MAURIZIO SCANAVINO DIRETTORE EDITORIALE MAURIZIO MOLINARI DIRETTORE CREATIVO MASSIMO GRAMELLINI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI DI USO REDAZIONALE (D. LGS.196/2003): MAURIZIO MOLINARI 2 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA: ITALIANA EDITRICE S.P.A., VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS PRODUZIONI MILANO S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO 5, ELMAS (CAGLIARI) ©2016 ITALIANA EDITRICE S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 8107 DEL 06/04/2016. LA TIRATURA DI SABATO 22 OTTOBRE 2016 È STATA DI 229.594 COPIE TM FAX: 011 6568924 La triste abitudine degli auguri social 1 Caro Direttore, frequento i social da qualche anno. Li trovo uno strumento utile per costruire delle buone relazioni e per tenere «caldi» alcuni legami di amicizia che la vita che conduciamo, sempre caotica, non ci permette di coltivare con assiduità. Se bene usati non li trovo impegnativi, invadenti e violenti. Al contrario, non mi stanca assolutamente frequentarli e alimentarli, dedicando ad essi quel tempo necessario per guardare come si «mette» la società in cui viviamo. C’è una cosa però che non mi piace per niente dei social e che poco condivido. Vengo al dunque. Il proliferare degli auguri per ogni ricorrenza. Insomma, basta un nulla, o meglio una data, che si assiste in un batter d’occhio a un proliferare di post che vanno a riempire le bacheche dei singoli. Lo stesso capita in occasione, ahimè, di brutte notizie che riguardano principalmente lutti. Il vero dramma, sempre naturalmente relativo, è che la cosa a volte prende una piega irrefrenabile. Lo stesso capita sugli smartphone. Le conseguenze, e non mi dilungo, sono sotto gli occhi di tutti. Pur consapevole che la circostanza non si può frenare, fermo restando che è possibile nel solo caso dei social non porre la propria data di nascita tra le informazioni visibili, ritengo che sarebbe il momento di ritornare all’antico. Superando ogni barriera virtuale e riservando in occasioni di ricorrenza o di brutte notizie un contatto di persona con i propri amici e familiari e, laddove non fosse possibile, una semplice telefonata nella quale scambiarsi momenti di sana e umana convivialità. Adesso è il momento di prevenire la decadenza dei rapporti tra le persone, senza demonizzare le nuove tecnologie, che usate consapevolmente sono una fonte inesauribile di potenzialità, specialmente per le nuove generazioni. Si tratterebbe di evitare un inutile presenzialismo, per giunta formale, puntando a un più salutare contatto umano tra i soggetti. Un modo per riprendere il bandolo della vita, superando i pur sempre freddi mezzi tecnologici. NICOLA CAMPOLI NAPOLI Lo Stato è laico, non dimentichiamocelo 1 Direttore, mi scusi, ma facciamo un can-can perché le donne musulmane portano il burqa o il velo in pubblico o perché si rifiutano di mangiare carne di maiale e poi sull’obiezione di coscienza permettiamo a gente stipendiata dallo Stato di non applicare una legge dello Stato laico? Basta con queste religioni che condizionano lo Stato. Lo Stato è laico, ognuno è libero di professare la religione che vuole nel privato ma quando serve lo Stato che lo paga lautamente rispetti la legge, o, in caso contrario, si licenzi per coerenza e vada a lavorare nelle cliniche private. VITO BURGIO No alla cannabis, dannosa per la salute Pochi hanno tutto, tanti non hanno nulla 1 Già Torino è ai primi 1 Con Schiaparelli è andata posti per il consumo di cocaina e di alcol, e ora ci mettiamo anche le canne. I giovani non trovano lavoro? Non hanno futuro? Allora li «instupidiamo» ed è risolto il problema. E pensare che basta andare su Internet, se non si vogliono consultare le riviste mediche, per capire gli effetti devastanti di ogni sostanza psicotropa. Non serve una laurea in medicina. GIANNI FELISIO TORINO male, si è schiantato sul suolo di Marte. Pazienza per il bel mucchio di milioni costato, ma tant’è, se ne spendono tanti di soldi! E proprio qui sta il punto: di ricchezza ce n’è tanta, le risorse ci sono per tutti, o meglio, ci sarebbero per tutti, se solo la distribuzione dei beni fosse solo un po più equa. Se ancora oggi troppi individui soffrono la più nera indigenza non è a causa di imprevedibili Le domande sui costi della politica Da martedì a venerdì a rispondere alle lettere sarà Francesco Bei, capo della redazione romana. Il tema: stipendi dei parlamentari e costi della politica. Nel fine settimana, come di consueto, spazio alle lettere al direttore Maurizio Molinari. Per l’editoriale dei lettori raccomandiamo di scrivere testi di 1800 caratteri spazi inclusi. La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 402,50; Estero: e 858,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. carestie o dell’ira di un qualche dio. Il male che affligge l’umanità e che rischia di portarci tutti quanti nel baratro è l’assurdo sbilanciamento della ricchezza tra i pochi che hanno tutto e i tutti (intesi come moltitudine) ai quali è stato sottratto tutto. Così non può durare. Non più a cena con il boss Pane al pane LORENZO MONDO MAURO CHIOSTRI Secondo D’Alema noi anziani non capiamo 1 Ringrazio il «giovane» Massimo D’Alema che ho sentito a tutti i telegiornali darmi praticamente del «rimbambito» perché io, anziano di 68 anni, voterò Sì al referendum costituzionale perché «ho maggiore difficoltà a comprendere questa riforma sbagliata», mentre i giovani, che lui abitualmente frequenta (?), voteranno No. Mi complimento con lui che, nonostante abbia solo un anno meno di me, della vita ha sempre capito tutto avendo sempre e solo fatto il politico e giudica incapace di intendere e di volere chi non la pensa come lui. RICCARDO MILANESIO Il sindaci di Pergola e di Pietrasanta 1 Nell’articolo pubblicato ieri a pagina 9 con il titolo «Giovani sindaci in tv, così il fronte del No cambia strategia», è stata attribuita per errore al sindaco di Pergola, Francesco Baldelli, una vicenda giudiziaria con sei mesi di carcere che invece aveva riguardato Massimo Mollegni (sindaco di Pietrasanta). Ce ne scusiamo con l’interessato e con i lettori. Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 402,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 Unione europea ha deciso di vietare ai ristoranti spagnoli l’uso del marchio «Mafia», giudicandolo immorale. Ha accolto le rimostranze delle istituzioni italiane e in particolare della presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi. Non si tratta di una inezia, da ogni punto di vista. Come ci informa «Repubblica», esistono in Spagna, dai Paesi Baschi a Gibilterra, 38 locali (ed altri ne erano previsti) che accostano il nome dell’organizzazione criminale alla cucina italiana. L’insegna recita per disteso: «La mafia se sienta a la mesa» (la mafia si siede a tavola) e all’interno vengono esibiti i ritratti di vari «padrini», non soltanto quelli divulgati dal cinema. I proprietari della catena di ristoranti sdrammatizzano: hanno - dicono - una clientela di normali famiglie spagnole, non sono covi di mafiosi che depongono le armi davanti a una pizza o un piatto di spaghetti. Sta di fatto che vengono proposte nell’insegna due eccellenze dissonanti, non parificabili, del nostro Paese, la buona cucina e la criminalità mafiosa. Peggio ancora quando sostengono che la mafia «crea empleo», crea lavoro, che è l’alibi addotto da noi in contesti infettati dalla malavita. Per fortuna questa piccola battaglia è stata vinta, la mafia - come osserva Rosy Bindi - non appartiene ad un innocente, pittoresco folklore. E dovrebbero esserne persuasi anche nella penisola iberica, dove quella criminalità ha posto solide radici. L’esito positivo della vicenda non annulla tuttavia il claudicante rispetto in cui è tenuta per certi versi l’Italia. Vittima dei propri mali e degli altrui pregiudizi. È recente la sorprendente, offensiva notizia giunta dall’Inghilterra. Dove i moduli d’iscrizione in alcune scuole operavano per i nostri connazionali la distinzione tra italiani, italo-siciliani e italocampani. Mancavano, non per riguardo ma disattenzione, gli italo-calabresi. Storie dissimili ma ugualmente sgradevoli. Non aiutano a dissiparle le fiction che imperversano stucchevolmente sui nostri teleschermi. Dove brillanti operazioni di polizia e dure sanzioni hanno ragione dei più efferati delitti di camorra e di mafia. Ci si è chiesti se l’arroganza impavida dei boss, sia pure sconfitti, non possa influenzare in negativo certe menti fragili e particolarmente esposte di adolescenti. E forse queste storie, che nulla di nuovo aggiungono alla comprensione dei fenomeni, ne prolungano l’eco, alimentando anche all’estero facili e ingiusti stereotipi. L’ 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano. Telefono 02/2584.6543 - [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - [email protected]. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Lettere e Commenti .19 . GIÀ INIZIATO IL DUELLO CON HILLARY MAURIZIO MOLINARI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA quest’ultimo aspetto quello che svela, in maniera inequivocabile, la volontà di Hillary di invertire l’approccio alla Russia avuto da Barack Obama: se diventerà presidente punterà a ridurre drasticamente l’espansione strategica della Russia fuori dai suoi confini. Per comprendere la dimensione della sfida di Hillary a Putin bisogna osservare da vicino cosa distingue l’accresciuta presenza del Cremlino nel Mediterraneo. In Siria l’intervento militare iniziato l’1 settembre 2015 si basa sull’impiego di almeno 200 aerei che conducono È raid assieme al lancio di missili da navi e sottomarini nonché il necessario controllo dello spazio aereo grazie a potenti sistemi anti-aerei S-300 e S-400 - uniti all’impiego dell’elettronica del Krasukha-4 capace di accecare i droni americani. Insomma la capacità russa di trasformare la Siria nella pietra angolare della propria penetrazione in Medio Oriente si basa su un controllo dei cieli assai più esteso, sofisticato e massiccio di quanto realizzato sui cieli della Georgia nel 2008 e su quelli dell’Ucraina in occasione dell’annessione della Crimea nel 2015. A conferma dell’importanza strategica che Mosca assegna al controllo dei cieli c’è il posiziona- SE LA MANOVRA È FUORI TEMPO MASSIMO MARCELLO SORGI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA stampa delle misure contenute nella legge di stabilità 2016-17, non abbia ancora presentato il testo in Parlamento; né, pare, lo farà prima di martedì, aspettando di capire se davvero la Commissione europea sia orientata a un richiamo formale all’Italia, ed eventualmente comportandosi di conseguenza, per evitare di mettere nero su bianco decisioni che, gioco forza, dovrebbero poi essere modificate. Il richiamo della Boldrini, va detto, è insolito, per non dire irrituale, e porta allo scoperto una tensione che rischia di trasformarsi in una crisi istituzionale tra Palazzo Chigi e Montecitorio, se non interverrà un chiarimento. È probabile che del caso debba occuparsi il Presidente della Repubblica, che non era al corrente dell’iniziativa della Boldrini e ieri ha firmato il decreto fiscale del governo, con l’abolizione di Equitalia e la «voluntary disclosure» per i capitali nascosti: ma Mattarella, si sa, preferisce esercitare la sua moral suasion riservatamente, evitando il clamore di prese di posizione pubbliche. Una silenziosa pressione, da parte del Quirinale su Renzi, durava del resto da giorni, sia sul merito di alcuni provvedimenti, sia sul metodo seguito per comunicarli senza ancora averli scritti nei dettagli. La gestazione della legge di stabilità, in corso da settimane, aveva dato luogo ad esplicite riserve dell’Ufficio parlamentare di bilancio, l’organo delegato a ricevere il testo e a verificare la coerenza dei conti, e a mugugni altrettanto sonori degli alti funzionari del Tesoro, non sempre convinti dell’efficacia delle novità introdotte nella manovra, e tuttavia chiamati a sottoscriverle. Renzi, di fronte a tutto ciò, ha fatto Renzi: si sa quale idiosincrasia abbia il premier per tutti quelli che, indistintamente, considera inutili ostacoli formali. E Padoan, il ministro dell’Economia, s’è trovato stretto tra le perplessità dei suoi tecnici e l’impazienza del suo presidente del consiglio. Così è maturato il temporale che ieri da Montecitorio ha fatto scoccare i primi lampi e fulmini. A dire la verità qualche avvisaglia di una certa elettricità nell’aria si era avuta nelle ultime due settimane anche da Bruxelles. Il presidente della Commissione Juncker e il commissario agli Affari economici Moscovici avevano avvertito Renzi che la legge di stabilità, per come andava delineandosi, rischiava di risultare inaccettabile: soprattutto per la quantificazione apparentemente esagerata degli stanziamenti per il terremoto di Amatrice e l’accoglienza ai migranti, e perchè, a fronte di maggiori spese previste, ad esempio per i pensionati, non erano del tutto certi gli introiti che avrebbero dovuto sostenerle. Anche in quel caso, la replica del premier due giorni fa, alla fine di un ennesimo, deludente vertice Ue, era stata: la manovra non si tocca. Di qui è cominciato il rimpiattino con le autorità europee e il conseguente rinvio della consegna dei documenti al Parlamento italiano. Ora, è evidente che questo gioco non può continuare. E non perché non possa esserci un piccolo lasso di tempo tra l’annuncio delle misure e la definizione delle stesse. Ma, appunto, dev’essere un tempo limitato e giustificabile. Nel ’94, quando Berlusconi, alla sua prima esperienza di governo, tardò di sole ventiquattr’ore nella consegna del testo delle leggi di bilancio, Scalfaro, dal Quirinale, lo fulminò, costringendolo a provvedere alla consegna nella notte. Renzi adesso non dovrebbe abusare della pazienza dimostrata, nell’ultima settimana, da tutti i suoi interlocutori. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI mento di sistemi mobili S-300 in Algeria, Egitto ed Iran - affidati al controllo locale - e dei più avanzati S-400, capaci di intercettare gli aerei invisibili ai radar, in Siria e Crimea operati da personale russo. Nel complesso di tratta di un sistema anti-aereo che minaccia le operazioni aeree degli Stati Uniti e dei suoi alleati dal Mar Nero al Mediterraneo Orientale fino a gran parte del Golfo Persico. In concreto la Russia ha creato delle aree geografiche fuori dai propri confini dove nessun altro può penetrare - né con i droni né con gli aerei stealth - come finora solo gli Stati Uniti riuscivano a fare. Imporre una «no fly zone» sulla Siria significa, da parte di CHI SONO I PIRATI DELLA CYBERGUERRA GIANNI RIOTTA na mamma sistema il monitor per controllare la nanna del bambino, un ragazzo accende il videoregistratore, un signore monta immagini alla videocamera. Intenti alla vita quotidiana digitale, sono ignari che i loro gadget sono infiltrati da pirati, e pian pian collegati in un «botnet», rete di terminali «schiavi» di un «botmaster». Quando il botmaster ritiene di avere un esercito di robot con sufficiente potenza lancia l’attacco, magari via il sistema di malware Mirai, da poco reso pubblico da un sito hacker https:// goo.gl/Ub7CkL . I lillipuziani web, uniti, paralizzano il Domain-Name System, Dns, le reti gigantesche che regolano l’accesso ai siti, in un blitz chiamato in cybersecurity «Denial of service», rifiuto di servizio, Ddos. Quando vi collegate a un sito, www.lastampa.it , www.riotta.it i server traducono la richiesta in cifre, indirizzo Ip, per smistarla. Venerdì la rete, compresi giornali e social media, è stata paralizzata da un raid Ddos, grazie a «internet delle cose», gli elettrodomestici collegati al web, senza parole chiave o sicurezza alcuna. I pirati li hanno infiltrati sereni, prima vittima Dyn, compagnia che provvede accesso a siti sulla costa atlantica. «Il web non funziona e il tostapane è in ostaggio» scherza Matt Tait, influente esperto di sicurezza che twitta da @pwnallthethings e Jeff Jarmoc rincara «Siamo passati dalla rete che doveva resistere a un attacco atomico, alla rete vittima del tostapane». Quando il Pentagono, nel 1969, U CON IL PAPA CATTIVO SORRENTINO FA ASCOLTI DA RECORD ALBERTO INFELISE uando tornate a casa, date uno schiaffone ai vostri bambini: loro sanno perché». Il passaggio dal Papa buono (Giovanni XXIII) al Papa bono (Jude Law) sarebbe perfettamente suggellato dalla parafrasi del finale del celebre discorso alla luna del povero Giovanni Roncalli. Perché il Papa di Paolo Sorrentino (Pio XIII) è il ribaltamento di ogni narrazione sulla Chiesa Cattolica fatta negli ultimi sessant’anni o giù di lì. E per questo è un successo. Se per il Vaticano questo è «Q l’anno del Giubileo della Misericordia, per Sky (che trasmette «The Young Pope» in dieci puntate) questo è il Giubileo degli Ascolti. Quasi un milione di persone hanno seguito le prime due puntate. Più del doppio rispetto al celebratissimo «Gomorra». Alleluia. Fa il suo dovere il fascino del male, della cattiveria, della durezza, della pratica del potere assoluto. Ma non basta. Fosse solo questo, «The Young Pope» sarebbe la versione d’Oltretevere di «House of cards», con Pio XIII nel ruolo di Frank Underwood e suor Mary in quello di Claire. Ma Sorrentino, sornione come un gatto che gioca Hillary Clinton, volerle scardinare. Il Cremlino sa cosa si prepara se l’8 novembre dovessero essere i democratici a prevalere - come sondaggi e analisi suggeriscono - e si mostra anche consapevole del fatto che un’eventuale transizione dei poteri da Obama a Hillary sarebbe assai rapida, consentendo alla nuova amministrazione di iniziare ad operare già dall’indomani dell’insediamento del 20 gennaio 2017. Ecco perché Putin ha ordinato alla squadra navale della portaerei Ammiraglio Kuznetsov di lasciare le acque dell’Artico per varcare lo Stretto di Gibilterra e portare proprio nel cuore del Mediterraneo la più tradizionale proiezione del proprio po- lento (lentissimo) a torturare il topo, punta più in alto. O forse altrove. «Cosa abbiamo dimenticato?», urla minaccioso alla folla Jude Law nel primo discorso dal sagrato di San Pietro una volta eletto Papa, replicando il gesto delle braccia spalancate e il volto al cielo che fu di Pio XII in visita al quartiere di San Lorenzo bombardato. A quella domanda seguono delle risposte che ammutoliscono la piazza prima osannante. Se la Chiesa, dagli Anni Cinquanta in poi, ha lottato per costruirsi un nuovo ruolo nella storia, fondando la sua immagine sul sorriso, l’accoglienza, la bono- realizzò Arpanet, prototipo del web, voleva infatti creare una trincea elettronica segreta capace di sopravvivere alla guerra termonucleare con l’Urss. Oggi un paio di ragazzi e un buon sistema di computer e molta malizia possono passarvi da casa, allineare un paio di chip e partecipare alla paralisi del mondo contemporaneo. Chi c’era dietro l’assedio di venerdì? L’attacco è legato all’irruzione nei computer della portaerei Usa che incrociava nei mari rivendicati dalla Cina? L’arresto, in quelle ore, dell’hacker russo Yevgeniy Aleksandrovich Nikulin a Praga (gli americani lo incriminano come pirata e rischia 30 anni di carcere, i russi ne chiedono la liberazione immediata) è un caso? Dopo che Hillary Clinton ha indicato senza reticenze il presidente russo Vladimir Putin come fonte delle rivelazioni Wikileaks, molti sospettano della rete legata a Julian Assange, accusato in patria di stupro e rifugiato all’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Gli attacchi di Assange al partito democratico, e la convergenza tra Wikileaks e Cremlino pro Donald Trump aumentano gli indizi e, poche ore dopo il Ddos, Wikileaks rivendica via twitter: «Il signor Assange è vivo e Wikileaks attiva. Chiediamo ai nostri amici di non bloccare più il web Usa. Abbiamo fatto vedere chi siamo». Non tutti abboccano alla provocazione. Henry Farrell, docente alla George Washington University, osserva: «Dietro il raid possono non esserci Stati, governi, Wikileaks, perché la rivelazione del protocollo Mirai permette a tantissimi un’operazione analoga». Potrebbero essere dilettanti, quelli che cine- mia, la comprensione, l’empatia, il Pio XIII della fiction è l’opposto. Disprezza gli uomini e la loro sete di rapporti cordiali. Disprezza le loro piccolezze, i peccati, le debolezze, la voglia di essere rassicurati. «Ognuno è solo di fronte a Dio. Dio non si occupa di voi, così come voi non vi occupate di lui. Non vi sono vicino, né lo sarò mai». Il giovane Papa di Sorrentino aggredisce le domande intorno alla natura dell’uomo e il suo rapporto con Dio e l’eterno. E le scarnifica. «Sono ambiguo - recita Jude Law - come il Padre, il figlio e lo Spirito Santo. Come Maria, vergine e madre. Come gli uomini, buoni e cattivi». Nessuna consolazione (né nella filosofia, né nella religione, sorry), nessuna pietà per i fedeli che cantano garruli parole semplici. Nessuna propensione all’egualitarismo. tere aereo. La Kuznetsov è l’unica portaerei russa e non è in grado di rivaleggiare con la Us Navy ma serve a potenziare - non solo nell’efficacia ma anche nella visibilità - il dispositivo strategico del Cremlino nel Mediterraneo, recapitando a Washington un messaggio assai chiaro: il controllo dei cieli a Sud dell’Europa è in progressivo aumento, e il nuovo inquilino dell’Ufficio Ovale potrà fare ben poco per ridimensionarlo. Ecco perché il duello HillaryPutin è già iniziato, lasciando intuire agli alleati della Nato quale scenario potrebbe aprirsi a breve nel Mediterraneo. Dove l’Italia ospita basi come quella di Sigonella, in Sicilia, da dove operano gli stessi aerei e droni americani a cui il Cremlino sta tentando di limitare il raggio d’azione. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI ma e giornali immaginano come studenti fuoricorso con la felpa alzata, chiusi in un garage. Forse. Ma, come dimostrano Wikileaks e la reazione dell’Ecuador che, dopo anni di sostegno, ha chiuso l’accesso al web al rifugiato Assange per le troppe scorribande contro Clinton, nel buio della rete Deep, segreta, non ci sono confini. Il teenager brufoloso di oggi è l’hacker pagato di domani, dopodomani al soldo di una spia che lo usa, ma non lo incontrerà mai. Bruce Schneier, informatico che lavora sulla sicurezza strategica, parla di «probing», sondaggi: «Cina e Russia conoscono bene la debolezza della rete, la si può infiltrare con facilità con un Ddos, e allora lanciano assaggi, affondi, per capire fino a che punto spingersi». Per esempio, la scorsa estate, il blogger Bruce Krebs ha visto il suo sito alluvionato da un Ddos tragico, in protesta contro qualcosa che aveva scritto. Tali sono stati i danni che Akamai, che ospitava il blog di Krebs, l’ha buttato fuori senza complimenti. Ecco la nuova censura, di Stato, di business, di pirati, basta colpire un sito sgradito con un Ddos e lo si lascia orfano, senza che nessuno voglia rilanciarlo online. A Mosca Putin se la ride, e a chi gli chiede se è lui a scatenare la cyberguerra obietta «Vi interrogate su chi c’è dietro, e non guardate le manipolazioni alla democrazia che rivela», le malefatte di Hillary Clinton. Per capire dunque chi siano i pirati di venerdì, rivoltate il ragionamento di Putin: non cercate «la mano», partite dal tostapane di casa, dal pirata da cantina che lo invade, passate ai centri strategici che ne raccolgono i dati, via leaks, e infine ragionate sull’apparato strategico e militare che li usa. La Seconda Guerra Fredda si combatterà così, in questa trincea digitale. Più di tutto, nessuna concessione allo spirito dei tempi. Ecco che cosa ci eravamo dimenticati. La Chiesa preconciliare, il suo vertice nell’esercizio brutale del potere assoluto. Così come, in vari, più o meno cruenti modi l’avevano conosciuta i nostri antenati per qualcosa come diciassette secoli, dal Concilio di Nicea alla fine della seconda guerra mondiale. Pio XIII è persino ritratto con la severa, antica e ricchissima tiara simile a quella di Innocenzo III (il Papa che fece massacrare migliaia di eretici e fu lì lì per scomunicare san Francesco). Del resto il fatto che Giovanni XXIII fosse definito «il Papa buono» avrebbe dovuto lasciare più di un dubbio ai contemporanei su quello che nella storia dei papi è piuttosto chiaro: ce ne è stato più di uno abbastanza cattivo. Facebook riotta.it 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Dove le parole d’ordine nell’ultimo mezzo secolo sono state compassione e vicinanza, in Pio XIII la negazione di sé agli altri è totale. Negli anni abbiamo imparato a convivere con le foto del Papa, le bandiere del Papa, i piattini del Papa, le gondole di Venezia col Papa, la palla che se la giri esce la neve col Papa. Pio XIII esige di non apparire più ai fedeli. Come Mina ai fan. Come Dylan all’Accademia del Nobel. Come l’olio di palma in ogni prodotto che la mamma perbene fornisce ai suoi pargoli. Le prossime otto puntate diranno dove Sorrentino ha deciso di portare la sua Chiesa dell’incubo. Molto probabilmente in nessun posto rassicurante. E proprio per questo, maledettamente attraente. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 20 STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 “Dylan maleducato e arrogante” «Maleducato e arrogante»: così un membro dell’Accademia di Svezia, che assegna i premi Nobel per la letteratura, ha definito il vincitore di quest’anno, Bob Dylan, il quale ancora non si è fatto sentire dopo l’annuncio della scorsa settimana. Il giudizio severo sul cantante è venuto dallo scrittore svedese Per Wastberg, in un commento alla televisione pubblica Svt. & CULTURA SOCIETA’ SPETTACOLI REUTERS FERNANDO GENTILINI ra la città biblica e il suo simulacro etiopico c’è un legame lungo tremila anni. Nella Bibbia è scritto che la regina di Saba andò a Gerusalemme per mettere alla prova re Salomone. È scritto anche che rimase colpita dalla sua sapienza e magnificenza. E infine è scritto che prima di ripartire gli diede oro, aromi e pietre preziose. Il tema fu ripreso dai Vangeli, dal Corano, e poi elaborato da commentatori ebraici, islamici e cristiani. Dal Medio Evo divenne un filone narrativo tra i più battuti: da Boccaccio alla tradizione epica etiopica, dalle miniature arabe a Piero della Francesca, dalla musica di Händel alla cinematografia del Novecento. Eppure della regina sabea continuiamo a ignorare persino il nome: per la tradizione araba è Bilqis, per quella africana Candace o Makeda, in quella greco-giudaica è Nicaula. Per taluni è una sovrana virtuosa, per altri una sibilla, una strega, o addirittura un demone dalle zampe d’asino. Anche la provenienza resta un mistero. Tra le sue patrie ipotetiche figurano l’Etiopia, lo Yemen e il Sudan. E ad Aksum, Marib e Meroe esistono rovine di antichi palazzi che portano un suo nome. T Imperatore e messia Haile Selassie I (1892 – 1975) È stato reggente dell’Etiopia dal 1916 al 1930 e imperatore dal 1930 al 1974 Presso il movimento Rastafari (a cui aderiva Bob Marley) è venerato come dio incarnato e il messia di cui parla la Bibbia Gerusalemme etiopica Avendo vissuto ad Addis Abeba, sono affezionato al poema epico nazionale etiopico, il Kebra Negast (La Gloria dei Negus), un’elaborazione tardo medievale del testo biblico. Vi si racconta di come Makeda, regina di Saba, abbia avuto un figlio da Salomone; di come egli sia La seconda Gerusalemme mistero a ritmo di reggae La città santa della regina di Saba rispecchiava quella ebraica Una vicenda che arriva fino a Haile Selassie e Bob Marley Fedeli cristiani ortodossi di fronte al portico della celebre chiesa scavata in un enorme monolite a Lalibela in Etiopia. La tradizione vuole che qui sorgesse la seconda Gerusalemme salito al trono di Aksum con il nome di Menelik I; e di come a quel tempo gli etiopici si siano convertiti al Dio di Israele. In realtà l’introduzione del cristianesimo in Etiopia iniziò nel IV secolo, tramite la diffusione della Bibbia e di usi antico-testamentari. E’ stato scritto molto sul sogno etiopico di creare una seconda Gerusalemme (suggerisco Ethiopia and the Bible di Edward Ullendorff), ma per vederlo messo in atto bisogna raggiungere Lalibela, nel cuore dell’altopiano. È una città scavata nella roccia, formata da undici chiese che sembrano stalagmiti e da un labirinto di celle, cunicoli e camminamenti. Fu realizzata nel XII secolo, per offrire un’alternativa ai pellegrini cristiani che non riuscivano a raggiungere la vera Gerusalemme. Ma per la gente del posto riproduce una visione celeste e fu scolpita dagli angeli. Nel giorno del Timkat, dalle chiese vengono portati in processione i talbot, le copie dell’Arca dell’Alleanza. Una tradizione singolare, da ricondurre alla presenza su queste mon- tagne di un’antica comunità ebraica, quella dei falascià, e alla credenza che le sue origini siano legate con l’arrivo in Etiopia dell’Arca stessa. Secondo il Kebra Negast fu Menelik a trafugarla dal Tempio per portarla ad Aksum, dove si troverebbe tuttora. Approfittando di un viaggio a Gerusalemme in cui ricevette l’investitura dal padre. L’Etiopia a Gerusalemme Tre millenni dopo, nel 1936, anche l’ultimo discendente della dinastia del Leone di Giuda, Haile Selassie, andò a Gerusalemme per affermare la propria sovranità. Il suo esercito era stato sconfitto dagli italiani, e il suo paese occupato. Così, al 226° erede di re Salomone non era rimasta che la via dell’esilio. Fare tappa a Gerusalemme fu una scelta emblematica. Come alloggiare al King David, da dove poteva vedere il Monte Sion e la tomba di re Davide. Oggi a Gerusalemme sono i falascià, gli ebrei etiopici, a ricordarci che l’Etiopia non è lontana. Arrivarono in Israele in un esodo biblico, negli ulti- mi decenni del secolo scorso. L’Etiopia era stremata dalla guerra civile e dalla carestia, così il Mossad organizzò le operazioni Mosè del 1984 e Salomone del 1991, completate in tempi record. I loro ritrovi sono tra la Jaffa Road e la Hanevi’im Street. Li riconosci dall’odore dell’injera e del berbere che ti avvolge fuori dalla porta. Nello stesso quartiere c’è la chiesa fatta costruire da Menelik II a fine Ottocento. Sul cancello d’ingresso una scritta in lingua amarica: «Il popolo del Leone di Giuda ha trionfato»; e all’interno del comprensorio effigi di San Giorgio, croci copte e calendari giuliani. Comunque la roccaforte dei cristiani etiopici, dal IV secolo, è nella basilica del Santo Sepolcro. Come gli ortodossi, gli armeni, i francescani, i siriaci orientali e i copti egiziani, anche loro hanno un’area specifica. Si tratta del tetto sopra la cappella di sant’Elena, dove c’è il monastero di Deir es Sultan. La prima volta che ci andai, sentii risuonare da una radiolina le note di Iron Lion Una veduta aerea di Gerusalemme, con il Duomo della Rocca su cui sorge la moschea di Al Aqsa e il muro occidentale (HaKotel HaMa’aravi, in ebraico), noto anche come il Muro del Pianto LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Tallone stampa una pagina del Poliphilo per i cinquant’anni dell’alluvione di Firenze Il vero Smiley, la spia senza qualità che scongiurò una guerra atomica Un libro scritto dal nipote racconta la vita di sir Maurice Oldfield il capo dello spionaggio britannico che ispirò il personaggio di Le Carrè RICHARD NEWBURY N REUTERS Zion di Bob Marley, e la cosa mi fece sussultare. Iron Lion Zion Fin dalla sua incoronazione, Haile Selassie fu venerato dalle sette messianiche caraibiche di rastafarians (dal suo titolo e nome ras Tafari). Un culto sopravvissuto alla sua morte, avvenuta nel 1975, che annoverava tra i seguaci anche Bob Marley. Che l’idolo giamaicano avesse un’adorazione per il Messia Nero, lo imparai arrivando ad Addis Abeba, dove nel luglio del 1992 si stavano organizzando i funerali del negus (poi rinviati al 2000). C’erano rastafarians dappertutto, con i ritratti di Haile Selassie e Bob Marley disegnati sulle magliette, e nelle discoteche si ballava solo musica reggae. Il brano Iron Lion Zion uscì tre mesi dopo, nel cofanetto postumo Songs of Freedom, e in Etiopia ebbe un successo enorme. «I’m gonna be Iron, like a Lion in Zion» canta il ritornello. E io ogni volta che lo ascolto non posso fare a meno di rimuginare sul suo significato. Mi aiuta a spiegarlo Erri De Luca, che nel libro Una nuvola come tappeto racconta di come per i sapienti d’Israele vi siano cinque cose che contengono un sessantesimo d’altro: «Il fuoco ha in sé un sessantesimo della Gehenna (inferno); il miele un sessantesimo della manna; il sabato un sessantesimo del mondo a venire; il sonno un sessantesimo della morte; il sogno un sessantesimo della profezia». Ecco, io ogni volta che ascolto Iron Lion Zion, penso che questa canzone contenga un sessantesimo delle due Gerusalemme e della storia che abbiamo appena raccontato. Non so se è un pensiero plausibile, ma pensarlo è più forte di me. lavoratori delle nazioni europee e le loro famiglie non hanno più una casa comune in quella che sotto varie denominazioni continua a considerarsi la sinistra politica», esordiscono gli economisti Aldo Barba e Massimo Pivetti nel pamphlet La scomparsa della sinistra in Europa (Imprimatur, pp. 256, € 16). Argomentano che nei «Trent’anni gloriosi» (1949-1978) le conquiste del lavoro salariato aiutarono lo sviluppo socioeconomico, alimentando un virtuoso circuito produtti- «I 21 Poliphilo, ed è tra le più significative del famoso libro rinascimentale di Francesco Colonna, stampato a Venezia da Aldo Manuzio. Una xilografia originale rappresenta il Giardino ideale sognato dal protagonista del romanzo allegorico (nell’immagine qui a sinistra), mentre sul verso un breve testo omaggia i volontari e Aldo Manuzio. Il foglio è stato stampato in 39 esemplari numerati su carte pregiate, fra cui la più preziosa è la carta al tino di puro cotone prodotta a Pescia per il restauro dei volumi sommersi dall’Arno. A ricordo di quel 4 novembre, la filigrana raffigura quattro onde da cui emerge una freccia simbolicamente rivolta verso l’alto. A cinquant’anni dall’alluvione di Firenze (il 4 novembre 1966), l’Editore Tallone di Alpignano dedica una pagina dell’Hypnerotomachia Poliphili agli «Angeli del fango», accorsi da ogni parte del mondo per salvare opere d’arte e preziosi volumi del capoluogo toscano. La pagina, ricomposta a mano e impressa con i tipi di cassa cinquecenteschi, contiene l’illustrazione del Giardino di egli Anni 20, T. S. Eliot aveva predetto che il thriller spionistico sarebbe diventato la forma d’arte del 20° secolo con il tradimento della fiducia come protagonista invece della cavalleria. Nel 1996 John Le Carré cenò al Travellers Club di Londra con Yevgeny Primakov, che sarebbe stato primo ministro, poi candidato alla presidenza e che quando era a capo della cellula del Kgb in Medio Oriente era stato il modello per il personaggio di Karla. «Chi è il suo personaggio preferito dei miei libri?», chiese l’autore. «Smiley, ovviamente» rispose l’ex capo delle spie russe. Modello per Smiley era stato il vecchio superiore di Le Carré, Sir Maurice Oldfield, che fu a capo dei servizi di spionaggio inglesi Mi6. Ora il nipote di Oldfield, Martin Pearce ha scritto una biografia di questo enigmatico e riservato personaggio (Spymaster: The Life of Britain’s Most Decorated Cold War Warrior. Spymaster, la vita del più decorato guerriero della Guerra Fredda). Oldfield fu il primo a sospettare la talpa sovietica di lungo corso Kim Philby, che, dopo l’avvicendamento come principale collegamento dell’Mi6 con la Cia a Washington, tornò al dipartimento dell’Mi6 per l’Unione Sovietica, in attesa di diventare capo dell’intero servizio. Fu Maurice Oldfield, che rimise insieme i pezzi dopo il progressivo smascheramento di Philby e dei Cinque di Cambridge, a diventare responsabile del dipartimento anti-sovietico, e a reclutare Oleg Gordievsky. Era stato uno dei referenti di Philby al Kgb di Mosca e divenne responsabile della se- . A sinistra, Alec Guinnes (1914 - 2000) nei panni di Smiley il celebre personaggio di Le Carré In alto, sir Maurice Oldfield (1915 - 1981) l’uomo che ispirò il romanziere per la figura di Smiley zione britannica del Kgb facendo il doppio gioco in favore del Regno Unito. Nel 1983 Gordievsky riuscì a fermare una guerra nucleare perché in quanto membro del Politburo di Breznev sapeva che i russi stavano prendendo alla lettera la retorica dell’«Impero del male» di Reagan e temevano che le grandi esercitazioni estive della Nato fossero una copertura per un vero attacco nucleare strategico. Pianificarono di anticiparlo. Elzeviro GIUSEPPE SALVAGGIULO Sinistra cercasi disperatamente vo grazie alla forte domanda interna. Al contrario, nei successivi «Trenta pietosi» l’affermazione dei postulati neoliberali (apertura dei flussi di capitali merci e manodopera, deflazione salariale, derego- Gordievsky riferí il «chiaro e presente pericolo» di un Armageddon atomico a Oldfield e quindi la Lady di Ferro consigliò al presidente Reagan di ammorbidire la sua retorica e depotenziare le esercitazioni della Nato. Il 1983 fu il più pericoloso fraintendimento della Guerra Fredda. Nel 1984 quando Gorbaciov si recò in visita dalla signora Thatcher a Londra, Gordievsky era a capo dell’intelligence all’ambasciata sovietica. Poté riferire che du- rante il colloquio all’ambasciata Gorbaciov aveva «cantato la stessa canzone» di quando era stato a colloquio con la Thatcher e lei poté dire a Ronald Reagan «Sì, possiamo trattare con Gorbaciov» e la Guerra fredda ebbe i giorni contati. E così Gordievsky. Gli fu ordinato di rientrare a Mosca per essere interrogato. Come in un film di James Bond Gordievsky riuscì a fuggire in Finlandia. Aiutato dall’Mi6 ritornò in Gran Bretagna. lamentazione del mercato del lavoro, contenimento dello stato sociale, regressività della tassazione, privatizzazioni, politiche di bilancio rigoristiche) ha generato modesta crescita del Pil, cronica disoccupazione di massa, produttività stagnante, diffuso impoverimento. La conclusione degli autori è che appiattirsi su questi paradigmi s’è rivelato un pessimo affare per le società occidentali. La liberazione incondizionata degli animal spirits capitalistici non ci ha resi più ricchi, anzi. La sinistra ne porta la principale responsabilità e ne paga, con la sua scomparsa, il prezzo maggiore. Tutto comincia dalla vittoria di Mitterand in Francia nel 1981, «inizio della fine» e di una sconsiderata e malintesa «corsa alla modernità» che in Italia è diventata «una lunga marcia verso il vuoto ideologico». Nemmeno la grande crisi cominciata nel 2008 ha cambiato l’orizzonte. I dividendi dell’arretramento liberista li incassa per lo più il nazionalismo di destra. E allora, che fare? La risposta degli autori è «superare l’inerzia culturale» con rilancio delle politiche pubbliche, ritorno al classi- Dei 18 «C», come sono sempre stati chiamati fin dal 1908 i capi dell’Mi6, 17 sono stati classici gentiluomini inglesi educati in scuole come Eton e poi passati a Cambridge o a Oxford. Maurice Oldfield era del tutto diverso, sia per la sua formazione che per il suo aspetto, era grassoccio, sciupato e miope. Era nato nel 1914, il maggiore di 10 figli di un contadino, in un paesino di 150 abitanti nelle brulle Derbyshire Dales. Aveva vinto una borsa di studio per il locale liceo classico e un’altra per studiare storia alla Manchester University, un ateneo buono ma non di eccellenza dove poi insegnò storia medievale. Oldfield riuscì a convincere il primo ministro Harold Wilson a resistere alle pressioni del presidente Johnson per unirsi all’intervento militare in Vietnam. Il fascino e l’intelligenza di Oldfield gli permisero di accattivarsi le simpatie e di avere un’influenza su personalità come lo Shah, Lee Kwan Yu, il fondatore del miracolo economico di Singapore, presso entrambe le parti in causa nel conflitto araboisraeliano dal 1945 in poi e anche sul presidente Kennedy che sostenne durante tutto il periodo della crisi dei missili con Cuba. Ci voleva un uomo del popolo e non James Bond, per giocare d’azzardo sui missili con Kruscev. Mandato a Washington alla fine degli Anni 50 per subentrare a Kim Philby come collegamento con la Cia e per convincere gli americani che l’Mi6 non era completamente infiltrato dalle talpe, Oldfield si sottopose volontariamente al loro nuovo test elettronico, la macchina della verità. «È o è mai stato omosessuale?», Oldfield rispose «No». Lo era, naturalmente, ma questa è un’altra tragica storia che turbò l’ultima parte della sua vita. Traduzione di Carla Reschia 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI smo, difesa dei ceti popolari. In sostanza un mero riavvolgimento del nastro della storia ai «Trenta gloriosi». È una risposta soddisfacente? Le politiche sperimentate fino agli Anni 70 sono riproducibili sic et simpliciter? Che effetti avrebbero in sistemi economici interconnessi e in contesti istituzionali sovranazionali? E come la mettiamo con l’insuccesso dei partiti nati da scissioni a sinistra su posizioni di questo tenore? Seguirà dibattito, anche grazie a questo libro. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 22 .Agricoltura STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Dalle regioni 24 bandi di finanziamento Grazie ai fondi dell’Ue si moltiplicano le aziende dei giovani agricoltori 2000 Sostiene Slow Food under 35 GAETANO PASCALE Potranno aprire un’azienda agricola grazie ai bandi voluti dalle regioni per nuovi insediamenti 390 Gli aiuti pubblici e il ruolo sociale della terra A gricoltura milioni MAURIZIO TROPEANO TORINO Sono i fondi finora stanziati dalle regioni, sono il 47,3% delle risorse da spendere fino al 2020 SEGUE DALLA PRIMA PAGINA F ondi per favorire l’avviamento di impresa destinato a nuove generazioni. E così grazie a questi 390 milioni in tutta Italia ci sono duemila under 35 che sono diventati o stanno diventando imprenditori agricoli. I numeri sono il frutto di un’analisi di Pianeta Prs pubblicata sul suo giornale on line che ha verificato secondo l’ultima ricognizione effettuata i primi di ottobre, complessivamente 24 - di cui una decina tuttora aperti - e risultano essere stati pubblicati da quasi la totalità delle Regioni. Secondo Coldiretti «quasi il 10% delle nuove imprese condotte da under 35 nate nel secondo trimestre del 2016 opera in agricoltura». Del resto, almeno secondo quanto mette in luce l’analisi di rete rurale «le imprese giovani in Italia vantano ricavi quasi doppi rispetto alle altre, 73 mila euro a fronte di una media di 43 mila euro». Tra le Regioni più attive per quanto riguarda le risorse messe a bando ma non ancora assegnate, ci sono la Sardegna con l’80% degli aiuti destinati ai giovani imprenditori in erba, seguita da Calabria (76%) e Lombardia (70%). Classifica che cambia, invece, per le risorse già assegnate che vedono sul podio la Toscana che ne ha già utilizzato il 62% del totale. A oggi anche Emilia Romagna, Veneto, Molise, Umbria, Lombardia e le due province autonome di Trento e Bolzano hanno chiuso le prime graduatorie. L’Italia, all’interno della programmazione 2014 - 2020 ha deciso di destinare al sostegno dei giovani agricoltori 1,86 miliardi, il 10% del totale della spesa pubblica programmata dei Psr regionali e pari al 36% degli stanziamenti volti all’aumento della redditività e competitività del settore agricolo e alla promozione delle tecnologie innovative. Da un’analisi più di dettaglio emerge che Sicilia, Campania e Puglia sono le Regioni che in termini assoluti hanno scelto di investire di più per il ricambio generazionale. In termini relativi, invece, è il Veneto a guidare la classifica delle Regioni che hanno destinato una quota più significativa delle risorse dei loro Psr per i giovani. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI & Italia Europa Il convegno della Cia Anche per contadini benefici pensionistici 1 Con la legge di bilancio e la riforma delle pensioni «sicuramente agli agricoltori arriverà un beneficio, ad esempio per quanto riguarda il miglioramento della No Tax Area dei pensionati della 14esima che coinvolge molti lavoratori agricoli». Così Cesare Damiano (Pd), presidente della Commissione Lavoro della Camera a margine del convegno organizzato da Cia-Agricoltori Italiani. Le aziende agricole guidate da under 35 vantano ricavi doppi rispetto a quelle tradizionali Una vincitrice In lista d’attesa “Realizzato il sogno di produrre olio bio” “Lavoro in montagna ma non mi dà punti» «Grazie al bando ho sono riuscita a modernizzare il parco macchine aziendale e realizzare uno dei miei sogni più grandi: quello di fare un impianto olivicolo super intensivo biologico. La scomBianca Mascagni, 27 anni messa sta nel poter ottenere quantitativi redditizi di olio ma in modo ecosostenibile e con alto livello di qualità». Bianca Mascagni, 27 anni, è titolare di un’azienda agricola in località Casano di Sopra, a 5 chilometri da Pienza. Grazie ai fondi Ue nel maggio del 2015 si è insediata «nel podere che come i 40 ettari di terreno appartengono alla mia famiglia da tre generazioni anche se fino allo scorso anno il terreno era in affitto a terzi». Bianca dopo la laurea in agraria si è specializzata in colture arboree di pregio e poi ha deciso di aprire la partita iva e di prendere in mano l’azienda familiare: «La prima cosa che ho ritenuto doveroso fare é stata renderla biologica e successivamente mi é stata data la possibilità di accedere al bando giovani». L’azienda é costituita da 1 ettaro di oliveto tradizionale, 1 e mezzo di oliveto super intensivo appena impiantato, 8 di bosco e 30 ettari di seminativo. [M.TR.] «Per ora sono fuori perchè ho un punteggio basso determinato dalle regole esistenti che non tengono conto di dove sarà realizzato il progetto, nel mio caso a duemila metri d’altezza con un possibile riMichela Blandino, 25 anni schio di valanghe e delle ricadute che può portare sul territorio». Michela Blandino ha 25 anni, una grande passione per la montagna e un progetto d’insediamento che prevede un investimento complessivo di 250 mila euro per riportare un’attività economica permanente a Bessen Haut, frazione di Sauze di Cesana in Alta Val di Susa. Finora ha speso 70 mila euro ma il punteggio basso, per ora, l’ha esclusa dalla possibilità di accedere ai fondi del Psr: «Io sto cercando di insediare un’azienda zootecnica da latte a cui poi aggiungere anche carne a Sauze di Cesana, sui terreni di famiglia abbandonati da vent’anni». Michela, comunque, non ha intenzione di mollare: «Vado avanti ma spero che il mio caso possa servire per modificare le regole di formazione dei punteggi che devono tener conto anche della marginalità o meno delle aree dove realizzare». [M.TR.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Copa-Cogeca Ricerca, presidenza è italiana 1 Per la prima volta l’Italia ha assunto la presidenza del gruppo Ricerca e Innovazione del Copa-Cogeca, il Comitato delle Organizzazioni e delle Cooperative agricole europee. Il presidente è Daniele Rossi, delegato per la ricerca e l’innovazione di Confagricoltura, che ha superato il concorrente olandese. La ricerca agricola europea vale 1,9 miliardi all’anno, unita ad altrettante risorse messe a disposizione dei singoli Stati membri. I finanziamenti pubblici in agricoltura sono sempre stati uno dei principali strumenti di politica agraria. La domanda che può sorgere nel cittadino è: per quale motivo i soldi pubblici vengono utilizzati per finanziare attività private? La risposta sta tutta nel ruolo sociale che l’agricoltura svolge, oltre che nella produzione del cibo, nella tutela dell’ambiente. Detto questo un po’ tutti i settori godono di finanziamenti pubblici, settori che hanno ruoli meno nobili dell’agricoltura. Ritornando a noi non può che stupire quanto il commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan ha dichiarato, dicendosi pronto a sostenere con 15 milioni di euro l’anno la promozione del consumo di carne in Europa. Eppure l’industria della carne è uno dei settori più impattanti, tanto che, secondo uno studio della scuola Oxford Martin, se limitassimo i consumi di carne entro quanto previsto dalle linee guida per la salute pubblica, le emissioni di gas serra legate al cibo si ridurrebbero del 29% entro il 2050. La Politica Agricola Comune dell’Ue ha fatto registrare passi avanti significativi con l’introduzione di misure che perseguono obiettivi ambientali come il cosiddetto «greening», che premia gli agricoltori impegnati nella diversificazione dei seminativi (ma un meccanismo analogo andrebbe applicato anche per le colture arboree). Tuttavia la proporzione tra finanziamenti destinati agli investimenti e interventi in favore delle misure agroambientali, è ancora suscettibile di miglioramento. Così come è possibile rendere più efficace la spesa volta alla tutela della biodiversità, passando dalla semplice «custodia» all’introduzione consistente negli ordinamenti produttivi delle aziende agricole di varietà ed ecotipi locali, un risultato che è possibile perseguire anche negli allevamenti e che non si può sperare di raggiungere pompando denaro nel sistema già drogato dell’industria della carne. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 MONTAGNA «F Società .23 www.lastampa.it/montagna Misteri svelati ENRICO MARTINET inito? No, mai si finisce. Sa che cosa è l’entità di questa follia di anni? La sorpresa». Stefano Torrione, fotografo del mondo, di terre lontane e di umanità sofferente vicino a noi, si è inventato un viaggio. «Così dovrebbe essere. Mi sono inviato sulle Alpi». Guardi le sue foto e ti accorgi che i tuoi occhi vedono la meraviglia del sogno che ha sorpreso questo fotografo valdostano che ha firmato reportage per il «National Geographic», libri. Ma ora ha concluso un viaggio di cinque anni e 100 mila chilometri in cerca «di cose sentite». Ha trovato «un tesoro, radici di un mondo unico, quello della montagna che continua». Riti propiziatori, preghiere bizzarre accompagnate da gesti, carnevalate, improvvise comparse di esseri mostruosi. Fuochi per lontane divinità o per santi cristiani. Trentamila fotografie. Stefano Torrione ha scelto, fatto un catalogo per una mostra ad Aosta, museo archeologico, egida della Regione autonoma. Sette sezioni in cui raccontare ciò che ha visto. Quel rito della Carnia, ad esempio, dove da un’altura in fiamme vengono gettate nell’abisso rondelle di legno con un lato infuocato. «I lanciatori gridano i nomi dei fidanzati del paese ai piedi dei monti e invocano per loro una vita felice». La mostra s’intitola «Alpimagia» con l’aggiunta «Riti, leggende e misteri dei popoli alpini». «Spero - dice il fotografo - di trasformarla in itinerante in ogni regione per poter restituire i segni di un mondo straordinario a chi me lo ha offerto». Sette sezioni, dove gli scatti rapiscono tratti di popoli antichi che resistono e . «Alpimagia» s’inaugura il 29 ottobre al Museo archeologico di Aosta e si concluderà il 19 febbraio. Riti di tutto il versante italiano dell’arco alpino scovati in cinque anni dal fotografo valdostano Stefano Torrione “Il mio viaggio nelle Alpi segrete tra miti e riti immortali” Ad Aosta la mostra “Alpimagia” di un fotografo del National Geographic Un tesoro di 30 mila scatti, nati come reportage nel folklore sconosciuto Tradizioni secolari Nella foto grande i Wudelen di Termeno, Alto Adige. Qui sopra il Pino di Graumo in Trentino bruciato a Carnevale. Di fianco il rogo de Lou Fantome in Piemonte e il lancio della rondella in Carnia ripropongono quel «da dove veniamo», profonda tradizione, identità. Dai riti del Capodanno all’uomo selvatico o al male esorcizzato, infilato in lupi e orsi; dai carnevali agli alberi issati e bruciati, fino ai ro- ghi sulle vette, come agli oltre 3500 metri dell’Emilius, cielo di Aosta. Poi la sacralità, dalla primitiva alla cristiana; e la follia, le processioni strambe come quella di Erto, paese di Mauro Corona, dove ci s’in- cammina dietro allo «Scopeton», protagonista un’aringa, che esorcizza la fame. Ma nulla è spiegato. Che bisogno c’è? Lo scrittore Paolo Cognetti, finalista dello «Strega», scrive nel catalogo: «Non sanno, tra loro, i montanari, di essere frammenti dello stesso sogno». È la sorpresa di Torrione: «Lo fanno per loro senza sapere il perché. Viaggi nella pianura Padana e incontri ipermercati, rotonde, poi t’infili nelle vallate e scopri una babele di lingue e cultura sorprendenti. Daria Jorioz che ha curato i testi del catalogo scrive che le foto ci consegnano «un’esperienza immersiva, un mosaico». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 24 .Società STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Domenica con Alain Elkann Hannah Rothschild, lei è piuttosto eclettica e il suo lavoro ha spaziato dai documentari al settore bancario, dalla filantropia alle biografie, e ha scritto un romanzo, «L’improbabilità dell’amore». Qual è il motivo di tanti aspetti così diversi? «Sono inquieta e ho una mente portata a interrogarsi. È come un motore a vapore, ho bisogno di molta legna per andare avanti. Amo intraprendere diversi progetti e cimentarmi in molti campi. Grazie alla mia famiglia ho avuto occasione di esercitare la filantropia e di sperimentare il settore bancario e quello agricolo e i miei interessi personali mi hanno portato a diversi generi di narrazione. Credo che i documentari, le biografie, i romanzi, gli articoli siano parte della narrativa che è un’altra mia passione. Sono cresciuta con bellissime opere d’arte, fin da piccolissima mi hanno trascinato in giro per musei e i dipinti sono un modo diverso di narrare». Ho letto che si sentiva molto sola a Parigi, poi ha incontrato Watteau. Mi È andato bene? parla di quell’esperienza? «Avevo 16 anni, vivevo a Parigi sola, senza amici. Non sapevo, e non so, una parola di francese e avevo un lavoro estivo al Louvre. L’unico aspetto piacevole di quel lavoro era che potevo camminare liberamente nella galleria. Mi trovo faccia a faccia con quel dipinto di Watteau, “Gilles”, il clown solitario e la gente alle sue spalle che festeggia. Ho incontrato quel dolce e malinconico clown e ho pensato: questa persona sa come mi sento. Ho provato uno slancio di simpatia che ha attraversato tre o quattro secoli. Mi sono innamorata dei dipinti di Watteau in quel preciso minuto, e, grazie a lui, dell’arte. Anni dopo nello studio di Lucien Freud ho visto il suo dipinto “After Watteau”: mi spiegò che a un primo sguardo Watteau appare effimero e inconcludente, ma, approfondendo, c’è qualcosa di più oscuro. Ad esempio “Imbarco per Citera” parla, in teoria, di coppie di innamorati che partono per un viaggio, ma gli innamorati non si guardano in faccia, gli alberi sullo sfondo stanno morendo e, invece di bellissimi uccelli, si vedono corvi e cornacchie. Potrebbe trattarsi di un viaggio verso l’amore come di una fuga dall’amore. Ecco perché mi interessa Watteau. Dipinge le contraddizioni». «Ha venduto molto bene e ha vinto dei premi. È tradotto in 12 lingue». Che tipo d’esperienza è stato scrivere un romanzo ed entrare a far parte del mondo della letteratura? Perché ora si è cimentata con l’impresa di famiglia? «Ci si sente molto esposti. Scrivere romanzi è come spogliarsi e mettersi al centro di Oxford Circus e dire “guardatemi”, quando, invece, non lo si desidera particolarmente!». Lei ha scritto una biografia di successo su sua zia, «The Baroness». Poi ha deciso di darsi alla narrativa. Perché? «Ho sempre sognato di scrivere un romanzo. Poi ho iniziato a invecchiare e un giorno ho pensato “Oggi, perché no?”. Avevo qualche idea e si trattava di un dipinto scomparso. È stato il mio progetto più elettrizzante e difficile, a oggi. Non raccomanderei il mestiere di scrittore a chi vuole vivere tranquillo». Quanto tempo ha impiegato? «Se consideriamo l’intero percorso 20 anni, ma la stesura ha richiesto 18 mesi. Ho sempre avuto un lavoro quotidiano e mi alzavo molto presto per scrivere e poi continuavo di notte». Ne sta scrivendo un altro? «Oh sì, ormai ho preso il vizio». A che punto è? «Proprio agli inizi. Parla di famiglie, un tema che tutti conosciamo». La sua famiglia è leggendaria e ricca di talenti. Lei è nata Rothschild. È stato difficile diventare se stessa? «Sì, molto difficile. Mi sentivo gravata dalle aspettative che il mio nome comportava e non mi sentivo all’altezza. Mia zia Emma era un’accademica e una storica, mio padre Jacob un finanziere, la mia prozia Miriam era una brillante scienziata e anche mio nonno Victor. E così via. Ovunque guardassi vedevo delle eccellenze e non pensavo di poter fare nulla del genere. E poi ero una donna e i Rothschild sono una famiglia patriarcale. Sono la prima a lavorare nell’impresa di famiglia». È ambiziosa? «Avrei potuto non fare niente, ma credo sia peggio non fare nulla piuttosto che provare a fare qualcosa, se, come me, sei così fortunato da nascere in una posizione tanto avvantaggiata. Non tutto quello che ho fatto ha funzionato». GETTYIMAGES Hannah Rothschild Scrittrice, regista e filantropa “Mi trasformò un clown di Watteau” «Non è la mia formazione primaria. Ho un ruolo non esecutivo, è una consulenza creativa: propongo idee e creo relazioni tra le persone». Come è diventata presidente del consiglio d’amministrazione della National Gallery, un incarico che fu già di suo padre Jacob? «Sono stata fiduciaria per otto anni e ho seguito le orme di mio padre. È una fortuna che abbia avuto un’eminenza grigia da cui imparare». Che tipo di lavoro svolge per la National Gallery? «Lavoro a stretto contatto con il direttore Gabriele Finaldi per mettere a punto le strategie. Ci stiamo soprattutto occupando di assicurare al patrimonio nazionale un dipinto del Pontormo. Vogliamo che resti in Inghilterra e quindi dobbiamo raccogliere 31 milioni di sterline per acquisirlo». Traduzione di Carla Reschia LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 . Speciale anniversario - 38 .25 Pubblichiamo la trentottesima puntata del viaggio nella storia de «La Stampa», che il 9 febbraio 2017 compirà 150 anni. Un percorso settimanale che questa volta racconta la riforma grafica del 1989, che cambiò aspetto e struttura del giornale, e la creazione del settore giornalisti grafici, di cui faceva parte l’attuale art director Cynthia Sgarallino Arrivano i giornalisti grafici “La Stampa” si rifà il look Colonne più larghe, tre fascicoli e cartina del meteo. La redazione? Scettica CYNTHIA SGARALLINO TORINO Q uando a fine maggio del 1989 nacque l’ufficio grafico a La Stampa l’accoglienza da parte della redazione non fu delle più calorose. Il direttore Gaetano Scardocchia aveva finito di approvare le ultimissime modifiche al progetto del nuovo giornale, che avrebbe avuto tre dorsi - news, cultura&spettacoli e cronaca di Torino - un po’ come negli Stati Uniti il New York Times, sette colonne anziché 9 e una serie di altre caratteristiche che lo rendevano più moderno e all’avanguardia rispetto agli altri quotidiani italiani. Una squadra affiatata Allora, nella redazione di via Marenco, non esisteva un servizio grafico. C’erano tutti gli altri desk, dal politico agli esteri ai supplementi, ma i grafici non erano presenti. Così, quando Piergiorgio Maoloni, che firmava il progetto in questione, fece notare che erano necessari giornalisti grafici, il direttore chiamò Angelo Rinaldi che veniva dal settimanale Il Sabato e la sottoscritta, che veniva dall’Espresso, conferendoci l’onore (e l’onere) di far marciare il progetto e di fargli vedere la luce in edicola. Fortunatamente ci affiancarono tre bravi poligrafici che la sapevano lunga sulla redazione de La Stampa e sul lavoro che ci aspettava: Giorgio Debernardi, Mario Gho e Amato Silano (detto Sili da Maoloni e subito da tutti gli altri). Nel giro di poco tempo eravamo una squadra affiatata. E per fortuna perché ci trovammo ad affrontare un lavoro immane con tempi molto stretti. Oltre a noi venne chiamato a lavorare Enrico Pandiani (che molti conoscono come bravo scrittore di gialli) che allora era tra i pochi a saper usare un computer per disegnare. Per primi pubblicammo la cartina del tempo disegnata. Nel giro di due giorni l’avevano copiata Repubblica e Corriere. Lavoravamo una quantità infinita di ore, la giornata non finiva mai: ricordo che una volta la segretaria del direttore, la signora Cortese (di nome e di fatto dicevamo), alla quale evidentemente facevo pena, si offrì di andare a fare la spesa al posto mio: accettai e finalmente potei fare una colazione, un pranzo e una cena a casa. Si usciva la sera dopo mezzanotte, Torino era molto più buia e silenziosa rispetto ad ora, era tutto chiuso e conoscevamo solo un paio di posti che ci davano ancora da mangiare: la pizzeria Parigi e Marechiaro. La prima aspettava le hostess e i piloti dell’Alitalia che arrivavano a fine giornata, l’altra è ancora lì, dietro piazza Solferino. Quelli che invece poco ci sopportavano erano la maggior parte dei colleghi giornalisti: pensavano fossimo solo dei rompiscatole che volevano mettere il becco in cose che non sapevano e, ohibò, cambiare il corso delle cose in un giornale che marciava da oltre 100 anni senza aver mai avuto bisogno di un grafico. Fortunatamente, avevamo l’appoggio incondizionato del direttore e del vicedirettore Pierangelo Coscia, che era in grado di «procurare una bottiglia di champagne ghiacciato nel deserto», così, a poco a poco, tutti capirono che lavorare con noi non faceva altro che esaltare il loro lavoro, offrendo al lettore una nuova chiave di lettura: non solo testo, ma anche una nuova considerazione delle fotografie, l’infografica, la creazione di elementi di testo che servivano a tirare fuori frasi o passaggi importanti. In generale un nuovo ordine nel restituire gerarchia alle notizie. Insomma nel giro di qualche mese, anche il più restio dei col- spetto ad oggi, perché prima disegnavamo un menabò (modello di una pagina), in scala al 50%, indicando tutto, dal numero delle righe al tipo di titolo: cercavamo la foto e in alcuni casi la fotocopiavamo riducendola con la fotocopiatrice (Sili era un super esperto) e incollandola in modo tale da avere una perfetta simulazione della pagina prima di mandarla in produzione. Poi le pagine venivano consegnate in tipografia e se ne perdevano per un po’ le tracce. Ricomparivano quando venivano «caricate» e si vedevano sul computer. Il tempo passava e i grafici diventavano sempre di più un importante punto di riferimento per tutti i colleghi. All’avanguardia in Italia A sinistra l’ultima prima pagina con 9 colonne, il 25 giugno 1989; a destra il cambiamento del 27 giugno 1989 A destra, la redazione di via Marenco con i terminali Atex (antenati dei computer) nel 1989; sopra Gaetano Scardocchia, direttore de «La Stampa» dal 1986 al 1990 leghi (ricordo quando anche Mario Varca, il capo dei famosi Esteri de La Stampa, sempre un po’ scettico, capitolò) si sedeva volentieri ai nostri grandi tavoli «da grafici» per mettere giù un po’ di idee insieme e disegnare le pagine. Qualche tempo dopo arrivarono da Stampa sera (che chiudeva) Marina Carpini e Roberto Travan. Il servizio grafico cresceva e nel giro di poco si unì al gruppo anche Mauro Barbero, mentre negli anni 2000 arrivò Gabriella Carluccio. Ecco, la costruzione delle pagine era più complessa ri- Ç Ç Il terremoto dell’Irpinia Gli Anni 80 in Italia si aprono con la strage di Ustica, la bomba alla stazione di Bologna e il sisma che sconvolse Campania e Basilicata il 23 novembre 1980, causando 280.000 sfollati, quasi 9000 feriti e 2914 morti Il disastro di Cernobil Il 26 aprile 1986 nella centrale nucleare V.I. Lenin in Ucraina (all’epoca Urss), errori umani causarono una fortissima esplosione: materiale radioattivo ricadde su un’area enorme provocando morti e migliaia di malati di tumore. È stato il più grave incidente mai verificatosi in una centrale nucleare Ç Il successo di Jackson Nel 1982 venne pubblicato «Thriller», sesto album in studio di Michael Jackson, certificato come il disco più venduto nella storia della musica con 115 milioni di copie all’attivo. Due anni dopo arrivò il video (nella foto un fermo immagine) che fu un successo planetario Quel giornale però era troppo rivoluzionario per Torino e, in generale, per l’Italia. La formula che divideva le hard news dalle soft news, che dava nel terzo fascicolo tutte le notizie di cronaca cittadina e provinciale (non solo a Torino, ma Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria) e permetteva di leggere in giornale in tempi e modi diversi, non incontrò il favore del pubblico. La rotativa, fiore all’occhiello dell’a.d. Paolo Paloschi, era una macchina potente e delicata in grado di stampare 70 mila copie l’ora. Ricordo che la venivano a vedere da altri Paesi: in Europa nessun giornale aveva una rotativa così. Ma proprio la sua complessità creò dei problemi: la taratura della carta era operazione complessa, così come la fascicolazione, e spessissimo c’erano degli strappi. Fu frustrante ammettere che, pur avendo avuto la giusta visione, che era stata fortemente voluta dall’avvocato Giovanni Agnelli, i tempi non erano ancora maturi per un prodotto così moderno. Il pubblico non lo amava. Passò un anno, Paolo Mieli assunse la direzione, Scardocchia tornò negli Stati Uniti e nel giro di 10 giorni il giornale venne di nuovo accorpato. Niente più fascicoli, niente più strappi della carta in rotativa. In Europa e, in generale all’estero, i quotidiani con i dorsi, specialmente la domenica, sono la norma, qui no. Però quel tipo di esperienza spianò la strada a tutte le trasformazioni che seguirono e che, speriamo, seguiranno nei prossimi 150 anni per La Stampa. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 26 .Spettacoli STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 “ Un tempo volevo essere Fiorello Ora farei la sua spalla per sempre” Stefano Meloccaro, il giornalista sportivo in prestito all’Edicola Fiore “L’ho conosciuto in vacanza, siamo amici: il mio provino è durato anni” Personaggio ADRIANA MARMIROLI ROMA a grande volevo fare Fiorello». Giornalista di Sky della prima ora, conduttore di Sky Sport 24 e, anche ora, di Sunday Morning, appassionato di tennis, Stefano Meloccaro esordisce più o meno così se gli chiedi come è arrivato a far parte della banda di Edicola Fiore nel ruolo di spalla dell’irrefrenabile showman. «Quello era il mio background giovanile e lui, Fiorello, il mio riferimento. Poi la vita mi ha portato altrove. Non mi aspettavo certo di incontrarlo e alla fine lavorarci pure». Come Fiorello, il ragazzo di Rieti per anni ha bazzicato i villaggi turistici: chitarra, piano, battuta pronta e nervi saldi. «Per mantenermi sono stato pianobarista, un po’ come Berlusconi». Ma anche, contemporaneamente, istruttore di tennis. La passione per questo sport e una laurea in Scienze motorie lo hanno portato al giornalismo sportivo. Fiorello era tuttavia nel suo «D La sua hit parade L’Edicola è creatura sua, nulla è casuale e tutto è approvato da Fiorello. Io devo tenere solo il filo delle notizie Alle 7.30 Qui a fianco, il gruppo di Edicola Fiore, in onda dal lunedì al venerdì: Stefano Meloccaro è al centro, alla destra di Fiorello Stefano Meloccaro Co-conduttore di «Edicola Fiore » su SkyUno e Tv8 destino: incrociato nei corridoi di Sky, inatteso vicino di casa in vacanza. Reciproca simpatia, chiacchiere a bordo piscina, figli piccoli, primi tweet e commenti dei giornali insieme. Fiorello indotto a calcare la terra battuta. Meloccaro che talvolta partecipa all’Edicola sul web. Tra Milano e Roma, seppure discontinuo, il rapporto non si interrompe. «Se ci penso, direi che per anni Rosario mi ha sottoposto a una sorta di provino». Così, quando l’Edicola passa in tv, Fiorello lo vuole al suo fianco: in quanto «garante dei con- ATTIVITA’ COMMERCIALI Agenti e rappresentanti Negozi/aziende vend./gerenze AZIENDA alimentare seleziona personale per vendita organizzata, porta a porta. Ambosessi inviare curriculum: [email protected] Lavori vari e part-time IMMOBILIARE VENDITA Torino citta’ ATTICO adiacenze Politecnico, supericie commerciale mq. 115. Ampi terrazzi. Box. Ape F. Luciana Vola 011.8159079. CAUSA trasferimento vendesi prestigiosa villa sulla collina di Torino con parco e piscina. Qualsiasi proposta seria verrà presa in considerazione. Tel. 335.5943852. COLLEZIONISTA MILANESE ACQUISTA Antica arte cinese/indiana, vasi, statue in bronzo, buddha, dipinti, ceramiche, giade. 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Si comincia alle 6 sfogliando i giornali per essere pronti alle 7.30». Finita la diretta e registrato Sanremo giovani nel 2015, a presentare la prossima edizione dello Zecchino d’oro, il concorso canoro riservato ai bambini giunto alla 59ª edizione, in programma dal 19 novembre al 10 dicembre su Rai 1 ogni sabato. L’ha annunciato lui stesso sulla sua pagina Facebook. Ad affiancarlo sarà Francesca Fialdini. «È un onore per me - scrive Caccamo - essere parte di questa storica trasmissione. Viva i bambini e l’infanzia felice». CORSO PESCHIERA panoramico, appartamento ristrutturato a nuovo, composto da: ingresso, 2 camere, cucina abitabile, bagno, ripostiglio. Bimar 011.43591. Tecnici In piedi dalle 5.45 1 Sarà il cantautore Giovanni Caccamo, vincitore di CIT TURIN in stabile d’epoca, biingressi, salone, 3 camere, bagno, scala interna al piano mansardato, 3 camere e bagno. Volendo divisibile. Ape in fase di deinizione. Bimar 011.43591. LAVORO OFFERTE tenuti Sky», scherzano in diretta. «Era il gioco degli opposti: lui esagitato ed energetico, io che non mi innervosisco mai. Lui l’ignorante, io il colto che usa i congiuntivi giusti. Ma anche “ebony & ivory”: lui scurissimo, io pallido come un polacco anche con il trucco». Da cui il tormentone del fard. Torna lo «Zecchino d’Oro» Presenta il cantautore Giovanni Caccamo CENTRO appartamento con affreschi, terrazzo, soppalchi totalmente ristrutturato in palazzo ottocentesco. 310 mq. Rif. 2092. Classe C. www.iminter.com 011.5170021. ADIACENTE piazza San Carlo, attività abbigliamento femminile. Locale / arredi rinnovati. Contratto recente. Luciana Vola 011.8159079. Lavoravo nei villaggi, pianobarista come Berlusconi, la vita mi ha portato altrove. Chi poteva immaginare? l’estratto «musicale» che verrà aggiunto all’edizione serale, si passa a discutere quanto fatto e con gli autori si pianifica il giorno dopo. «Perché nulla è casuale». E tutto deve essere approvato da Fiorello. «L’Edicola è creatura sua. Il mio ruolo è tenere il filo e riportarlo alla notizia di partenza». La vera difficoltà? «Non è tecnica. È l’incastro di tutto l’insieme, battute, interventi, registrazioni. Sono i ritmi: sempre di Fiorello. Il resto è buonumore e spensieratezza. E la voglia di trasmetterli agli spettatori perché inizino bene la giornata». CORSO SVIZZERA signorile, ristrutturato, ingresso, salotto, 2 camere, biservizi, cucina, terrazzino. Posto auto condominiale. Tripla esposizione. € 210.000. Affare! Ape D. Bimar 011.43591. CORSO TURATI completamente ristrutturato, biingressi, salone doppio, cucina abitabile, 2 camere camera/stireria, doppi servizi, spogliatoio, ampi terrazzi, vista panoramica, box auto. Ape C. Bimar 011.43591. CROCETTA isola pedonale appartamento mq 300 circa con 80 mq circa di terrazzi autorimessa. Classe E. Studio Enrici 366.4205441. 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Tutto studiatissimo e pianificato, ma programmaticamente mai uguale: ogni puntata fa a sé. Fanno parte della personale hit parade di Stefano Meloccaro «Michael Bublé che si presta al nostro gioco e alle prime luci dell’alba palleggia in strada con Roberta Vinci (ora punto a Flavia Pennetta, magari con Fabio Tognini); Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Samuel dei Subsonica che adattano la nostra sigla; Manuel Agnelli che chiede “Ma cos’è questa ingiustificata felicità?”; il fantasma del Campidoglio; convincere Fiorello ad arrivare in sidecar (in memoria di un mio programma dove intervistavo gente mentre ne guidavo uno)». Detto questo, il giornalista continua a sentirsi in prestito. «Il mio lavoro è un altro. Per questo continuo con Sunday Morning, per non perdere i contatti con la mia realtà. Anche se vorrei l’Edicola tutti i giorni della mia vita, per sempre. Sono un ragazzo di campagna, e quando sui titoli di coda vedo “Conducono Rosario Fiorello e Stefano Meloccaro” mi sento come se avessi vinto il Pulitzer. O, restando allo sport, come se Roger Federer avesse chiesto me come compagno nel doppio». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Sul Bosforo Abbiamo avuto totale libertà di riprese, ma in certe zone per motivi di sicurezza non ci è stato possibile girare Qui a fianco, da sinistra, i tre attori turchi Halit Ergenc, Mehmet Günsür, Nejat Isler e il regista Ferzan Ozpetek a Istanbul durante le riprese del film; il cast è interamente turco Ferzan Ozpetek Regista, «Rosso Istanbul» sarà pronto a inizio 2017 Anteprima FULVIA CAPRARA ROMA a data, ben in vista sullo schermo, è 13 maggio 2016, per ribadire che, fino a quel momento, «Istanbul era così». Poi sono accadute tante cose, dal tentato golpe del 15 luglio alle ultime dichiarazioni, rilasciate ieri dal presidente Erdogan, sull’allargamento degli interventi militari della Turchia nel nord della Siria. In mezzo, nell’arco di sette settimane, Ferzan Ozpetek ha girato Rosso Istanbul, il film, basato sul suo romanzo, che segna il ritorno da regista nella città natale, quella dove non vive più da 40 anni: «Lo spunto è in gran parte autobiografico, parla di uno scrittoreeditor che torna a Istanbul, dove è nato, per correggere il libro di un regista alle prese con il suo primo romanzo». Naturalmente, girando, sono venute fuori «tante strane nostalgie dell’infanzia». Legate ai luoghi: «Molte scene sono ambientate in una casa sul Bosforo, vicinissima a quella dove passavo le mie estati da bambino». Legate alle persone: «Dopo aver visto, truccata e vestita per il film, l’attrice che fa la madre, mi sono reso conto che somiglia molto a mia mamma». Legate all’atmosfera singolare di una città scossa da drammatiche tensioni sociali, radicalmente mutata nell’assetto urbanistico, eppure ancora piena di fascino: «Il film si allontana dal racconto con molti sviluppi intriganti... Non descrive in modo diretto gli eventi dell’attualità, non parla dei fatti di Gezi Park, ma ci sono le “Mamme del sabato”, e soprattutto si avverte l’atmosfera di questi tempi». Il clima di una capitale «terribilmente rumorosa, una sorta di cantiere aperto dove si costruisce senza sosta», attraversata da un continuo “Tra memoria e paura così racconto Istanbul prima del fallito golpe” L Italo-turco Qui sopra, Ferzan Ozpetek, 57 anni, è nato a Istanbul e si è trasferito a Roma nel 1976 per studiare Storia del cinema Regista Renzo Arbore ha parlato ieri dei film che ha diretto: «Fellini si complimentò con me per il Pap’occhio, si era divertito come ai tempi del liceo» opo tanto parlarne, è arrivato su Sky, Atlantic e Cinema, The Young Pope di Paolo Sorrentino con Jude Law, Diane Keaton, Silvio Orlando, un lavoro immaginifico, sontuoso, barocco, memorabile, girato e interpretato benissimo; non vedi l’ora che vada avanti, per sapere che accadrà di questo Belardo, Papa americano con il pallino dell’invisibilità: sarà un angelo o un demone? 953mila spettatori, record assoluto per il debutto di una serie Sky, ben più di Gomorra, grande successo anche sui social: per Rai 1, però, quella stessa cifra sarebbe un fiasco colossale, infatti I Medici, che hanno debuttato pure loro, martedì D Ferzan Ozpetek anticipa i temi di “Rosso Istanbul” Il film segna il suo ritorno nella città lasciata 40 anni fa senso di allarme: «Abbiamo avuto totale libertà di riprese, Istanbul è una città da 18 milioni di abitanti, se sei impegnato su un set puoi anche non accorgerti di quello che succede altrove, ma in certe zone, per motivi di sicurezza, non ci è stato possibile girare. Nella notte del tentato golpe io ero a Roma, mi ha avvertito un’amica di quello che stava accadendo. A Istanbul torno domani, per completare la lavorazione, en- tro il 2 novembre». Timori? «Mi mi sento vaccinato, il pericolo oggi è ovunque, in Belgio come in Turchia, ma è impossibile ignorare la tensione». L’assaggio dell’opera, presentato ieri al Mia, il Mercato della Festa di Roma, ha un sapore affascinante, si intuisce una trama di segreti rivelati a sorpresa, di passato che ritorna, di unioni impossibili. Per la prima volta Ozpetek dirige un cast di stelle del cinema turco:«Ero terrorizzato, da 20 anni faccio film in Italia, mi veniva di parlare in italiano e poi traducevo. È stata un’emozione forte, diversa, come può esserlo un matrimonio da un flirt, lì mi sentivo come se flirtassi». Prodotto con il fondamentale sostegno della società turca Bkm, insieme a R&C Produzioni con Rai Cinema, Rosso Istanbul è costato 5 milioni e mezzo e sarà pronto all’inizio del 2017, in tempo per essere proposto alla prossima Berlinale. Il premio Sopra, Viggo Mortensen, protagonista di «Captain Fantastic», che ha vinto il «Premio del pubblico» 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI La diva Meryl Streep è stata molto acclamata: ha contribuito a far salire del 18% le presenze di pubblico alla Festa di Roma AFP Tappeto rosso Da sinistra, Ralph Fiennes, Kristin Scott Thomas e Juliette Binoche ieri a Roma sul tappeto rosso prima della proiezione del «Paziente inglese» di Anthony Minghella, che uscì esattamente vent’anni fa Qui a fianco, uno dei protagonisti di «Lettori», che racconta la vita di una persona con i libri che ha amato ALESSANDRA COMAZZI TV & TV Tra Papi e Medici spuntano i libri di spettatori ne hanno avuti 8 milioni, che meritano il rispetto di una scelta squisitamente pop. Ma non di sola fiction vive la tv. Ed è importante sottolineare il debutto di due programmi dedicati a cose che fanno bella l’esistenza: i libri, la musica, la poesia. Uno si chiama Petrarca, l’altro Lettori. Petrarca, realizzato dal Centro di produzione di Torino, il sabato su Rai 3, è ideato da Simonetta Rho e Chiara Pottini che lo conduce dal tetto della Rai con la Mole a far da sfondo. Ogni puntata è un percorso attraverso le librerie, gli autori, le immagini, le nuove tendenze della scrittura: nasce un rotocalco gradevole, che sottolinea la bellezza delle parole. E anche del territorio. Ci sono luoghi unici in cui gli scrittori trovano le loro ispirazioni: ecco Dacia Maraini a Pescasseroli, che dice una cosa fondamentale: «Non possiamo cancellare col cemento la memoria del passato». Tutti dobbiamo imparare a non porre mano alla pistola di fronte alla parola cultura: ma prima di tutto lo devono ricordare quelli che la cultura ce l’hanno, e paiono paventarne la divulgazione. Lettori è invece dedicato a . Spettacoli .27 Oggi chiude Benigni Festa di Roma bilancio trionfale ROMA C’è l’esplosione pirotecnica di Roberto Benigni, atteso, oggi pomeriggio, all’Auditorium, per l’incontro con il pubblico. C’è stata, ieri, l’apparizione del cast al completo del Paziente inglese, Ralph Fiennes, Juliette Binoche e Kristin Scott Thomas, riuniti per festeggiare il ventennale del film Oscar firmato dal compianto Anthony Minghella. C’è il film vincitore del «Premio del pubblico Bnl» (l’unico di una kermesse senza giurie e senza trofei), assegnato a Captain Fantastic di Matt Ross, protagonista Viggo Mortensen, nei cinema con Good Films il 7 dicembre. E poi ci sono i dati trionfali sulla risposta del pubblico (più 18%), sulle presenze sui social (i follower su Instagram sono a quota novemila), sull’attenzione dei media stranieri (aumento del 38% di articoli). Un quadro talmente positivo che fa dire al Presidente della Fondazione Cinema per Roma Piera Detassis: «Ha vinto l’utopia, per anni ci hanno chiesto qual era la nostra identità, possiamo dire di averla trovata»; e al direttore Antonio Monda: «Ci siamo intesi sull’idea della Festa, fatta di film, incontri ravvicinati, retrospettive». E star che, come è accaduto con Fiennes e tanti altri, «non vengono a promuovere l’ultima pellicola, ma a condividere un’esperienza». Oppure un ricordo: «Per me c’è stato un prima e un dopo Il paziente inglese, ho ancora in mente le riprese in Italia, a Cinecittà, Pienza, Venezia, e poi la notte indimenticabile degli Oscar. Pochi eventi riescono, come quello, a farti salire l’adrenalina». In tanti chiedono a Fiennes come si è trovato nei panni di M in Spectre. Lui non si tira indietro: «La stampa inglese si è divertita domandandosi se sarei stato in grado di reggere il paragone con Judi Dench. Ho risposto che avrei dovuto almeno indossare i tacchi alti». La Festa 2017 sarà posticipata di una settimana e potrà contare su una sala in più, la prestigiosa [F. C.] Santa Cecilia. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI chi si trova dall’altra parte della barricata. Va in onda il mercoledì in prima serata su laeffe (Sky 139) e racconta amori e opere di una persona normale attraverso i libri che ne hanno segnato la vita. L’infanzia e i primi innamoramenti, la scuola e le ribellioni: molte ribellioni per il primo protagonista, un ex ragazzo veronese di ottima famiglia che non voleva andare a scuola, ma che amava Salgari, e poi García Marquez, e poi cercò di capire la sua ragazza grazie a Vera Slepoj. Grandi narratori di storie, questi colti sconosciuti. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI PETRARCA (Rai 3) LETTORI (laeffe) Attualità culturali **** 28 .Tempo Libero STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Giochi a cura di Parole incrociate [Rocchi] ORIZZONTALI: 1. Verità evidente di per sé - 8. Il nome di Hanks - 10. La capitale col Cremlino - 15. Il comico con Franz - 18. Celebri quelle di san Callisto a Roma - 20. Località di una famosa partita a scacchi - 23. Si vedono in mezzo alla neve - 24. L’isola di Minosse - 25. Prendere parte al corteo - 27. Antico guidatore di cocchio - 29. Sacchi di pelle per liquidi - 30. Il medico del cuore - 33. Una maschera protettiva - 34. La prima persona plurale - 35. Impersonò Guido nel felliniano «8 ½» - 36. Lo scrittore di «Il mondo alla fine del mondo» - 38. Ne fanno parte diversi Stati europei (sigla) - 39. Prefisso come arci e stra - 41. Anagramma di “aureolati” - 42. I confini della Bulgaria - 43. La diva di «Una giornata particolare» - 44. La squadra di calcio che divenne Internazionale - 46. La spina del pesce - 48. Miscela per pneumatici - 50. Schifare - 53. Nella Scolastica, prerogativa di Dio in quanto ha in sé la ragione della propria esistenza - 54. Situazione di blocco negli scacchi - 58. Città francese - 61. Matt interprete di «Tutti pazzi per Mary» - 62. Mobile rustico - 63. Che fa parte dello stesso gruppo aziendale - 64. La questua dei frati - 65. Cola dalla conifera - 67. Uno stabilimento tessile - 68. La coppiera degli dei - 69. Le hanno Elsa e Betta - 70. Il Gigli che cantava - 71. Un Basaldella dell’arte. VERTICALI: 1. Pagamenti in attesa del saldo - 2. Il casato di papa Pio X - 3. Improduttivo - 4. Incontri di vocali - 5. Una contrada di Siena - 6. La città della Ghirlandina (sigla) - 7. Iniz. di Moravia - 8. Si offre coi pasticcini - 9. Cloruro mercuroso - 10. Ritardataria nel pagamento - 11. Un po’ “spinto” 12. Il centro di Boston - 13. Un colore per la stampante - 14. Le note più alte del canto - 16. Sostanza che salda tenacemente - 17. Fuga dal carcere - 19. Località sul Taro - 20. Nome d’uomo slavo - 21. Lesione della cute in forma di fessura 22. Antico eretico - 25. Armi subacquee - 26. Pazzia - 28. Rimasto all’oscuro di tutto - 30. Città e porto del Marocco - 31. Forte sete - 32. Mettere sul conto corrente - 33. Nome di re persiani - 35. La terza nota musicale - 37. Base organica con quattro atomi di carbonio e due di azoto - 40. Centri abitati - 42. Un gioco enigmistico - 43. Un albero di montagna - 45. Può essere diesel - 46. L’Alberto dei fumetti - 47. Scrisse «A sangue freddo» - 48. La pia... meninge - 49. Pietra per pavimentazioni - 51. L’era maomettana - 52. Lo Stato di Doha - 54. Iniz. di Mallarmé - 55. Porto dello Yemen - 56. Virna che recitava - 57. Città dei Paesi Bassi - 59. Stile pittorico... ingenuo - 60. Si dice negando - 63. Lo fondò Quintino Sella (sigla) 66. Iniz. di Machiavelli. Scacchi [Ala] MARKOVIC - BOGOSAVLJEVIC IL BIANCO MUOVE E VINCE Anche i settori di colore diverso devono contenere tutti i numeri da 1 a 9, senza ripetizioni. 1 2 5 9 1 9 2 7 1 9 8 3 9 2 6 8 6 3 7 4 4 6 8 5 7 5 9 2 In ogni serie i cinque indizi sono tutti correlati ad una sesta parola: quale? A NOZZE B 6 7 8 9 19 24 29 0 0 0 30 31 32 0 0 25 26 10 34 11 12 13 14 15 0 0 0 20 21 22 16 17 23 0 27 28 0 33 0 0 35 0 36 37 38 0 0 39 40 41 44 0 0 48 49 45 0 0 0 0 54 55 56 57 64 65 69 66 0 0 59 60 67 0 71 0 0 0 Texas hold'em [De Toffoli] La mano descritta nel testo Torneo 6-max alle ISOP, Italian Series of Poker. Diciassette giocatori superstiti dei 99 iscritti. Bui 3.000-6.000, ante 500. Hai 130.000 chips, un po' sotto media, da vari giri passi e il tuo stack si erode: con 6 giocatori al tavolo e una ventina di bui non puoi permetterti di aspettare troppo. Sei di BB con K -J e - cosa inconsueta e inaspettata - ci sono tre call e nessun rilancio. Gliela fai passare liscia? Ma no! Rilanci a 21.000 per il call del solo giocatore in 4a, che di chips ne ha più di te. Al flop K -10 -J . Hai doppia top, sei il primo a parlare e te ne esci con una sostanziosa puntata di 35.000, per scoraggiare mani come A-J o A-10. Il problema sono le Q; ma A-Q avrebbe giocato più aggressivamente e contro Q-K, Q-J o Q-10 sei favorito. Resta Q-9… ma non vorrai mica che un solo avversario ti abbia floppato scala al flop! 10-10, J-J o K-K avrebbero probabilmente rilanciato, possibile invece una coppia più bassa. Fatto sta che l'avversario ti rilancia all in, senza nemmeno pensarci troppo. Nemmeno tu pensi troppo, non te la senti di passare e restare con 75.000 chips… se pure avesse Q-9, manterresti circa un 20% di chance. Be', aveva proprio Q-9, le ultime due carte che escono al turn e al river non ti chiudono il full ed esci 17°! Avversario 2. raise all in 130.000 D 57.000 1. bet 35.000 3. call all in TU 75.000 Ogni riga e ogni colonna deve contenere i numeri da 1 a 6. 21+ All’interno di ogni settore sono indicati 5+ il risultato da ottenere e il segno aritmetico col quale combinare 24x i numeri inseriti per ottenerlo. Nello stesso settore i numeri possono ripetersi. 0 52 0 70 0 0 51 63 0 68 CORRENTE 47 0 0 LOTTA 46 0 62 0 DIRETTA 0 58 0 MEDAGLIA 43 0 50 61 GIRO 0 0 53 Trait d'union 0 42 0 POSIZIONE CAPELLI 5 18 VIVO ASIA 4 0 È in corso in questi giorni a Batumi, in Georgia, quella che potremmo definire la "seconda metà" del mondiale giovanile, ovvero il campionato per i più piccoli: Under 8-10-12, ogni categoria divisa in torneo maschile e torneo femminile. Oltre 700 i partecipanti da tutti i continenti, solo 6 gli azzurrini in gara, dei quali ben tre cagliaritani: Alessandro Vargiu nell'Under 8, Maria Chiara Manca nell'Under 10 e Francesca Garau nell'Under 12. La pattuglia italiana è completata da Elena Cammalleri di Palermo (under 8), Mattia Pizzoferrato di Bologna (under 10) e Francesco Bettalli di Siena (under 12). Con i ragazzi e le ragazze dell'Est Europeo, della Cina e dell'India a fare la parte del leone, dai nostri non possiamo attenderci che una prova dignitosa, che comunque servirà come esperienza. Il mondiale terminerà il 31 ottobre; sito per risultati e partite http://www.e2e4.ge. Sudoku 3 Kendoku Rebus [Minigame] 4+ [9,6] 12+ 10+ 15x 2- 600x 4x 2: 17+ Le soluzioni saranno pubblicate su di martedì 25 ottobre 2016 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 . Spettacoli .29 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 23 ottobre 2016 Rai 1 6.00 Rai Parlamento Punto Europa Attualità 6.30 UnoMattina in famiglia 7.00 Tg 1 9.30 Tg 1 L.I.S. 9.40 Dreams Road Attualità 10.30 A Sua immagine 10.55 Santa Messa Religione 12.00 Recita dell’Angelus 12.20 Linea verde domenica 13.30 Telegiornale 14.00 L’arena Attualità 17.00 Tg 1 17.05 Domenica in Varietà Nuovo appuntamento con Pippo Baudo e Chiara Francini al timone del programma domenicale 18.45 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.35 Affari tuoi Game show Rai 2 6.05 Memex - La scienza raccontata dai protagonsti 6.35 Sea Patrol Telefilm 8.05 Un ciclone in convento Serie 9.35 Quando l’amore diventa coraggio Film-tv 11.00 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori Attualità 13.45 Quelli che aspettano 15.30 Quelli che il calcio Varietà Con la nuova edizione della trasmissione domenicale condotta da Nicola Savino, torna protagonista il campionato di Serie A 17.00 90° Minuto 19.00 Tg2 Flash L.I.S. 19.05 Sunday Tabloid Attualità 20.30 Tg 2 Rai 3 Canale 5 6.00 7.55 8.00 9.10 Tg 5 Prima pagina Traffico Tg 5 Mattina Le Frontiere dello Spirito Rubrica religiosa 10.00 Wild Atlantico Documentari 11.00 Le storie di Melaverde Magazine 12.00 Melaverde Rubrica 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 L’Arca di Noè Attualità L’appuntamento dedicato agli animali a cura del Tg5. Maria Luisa Cocozza lancia i servizi in ogni puntata 14.00 Domenica Live Varietà 18.45 Caduta libera Game show 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Paperissima sprint 6.00 Rainews 24 Attualità 6.30 Rassegna Stampa italiana e internazionale 8.00 Domenica Geo 10.00 Sembra ieri Varietà 10.30 Speciale Community Le storie Attualità 11.10 Tgr Estovest Attualità 11.30 Tgr RegionEuropa 12.00 Tg3 12.25 Tgr Mediterraneo 12.55 Tg3 LIS 13.00 Radici - L’altra faccia dell’immigrazione 14.00 Tg Regione. Meteo 14.30 In 1/2 h Attualità 15.00 Kilimangiaro - Il Grande Viaggio Varietà 16.20 Kilimangiaro - Tutte le facce del mondo 19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo 20.00 Che tempo che fa Italia 1 9.50 I pinguini di Madagascar Cartoni animati 10.20 Mr. Bean Telefilm 10.50 A & F - Ale & Franz show 11.50 Tim music live a casa tua Musicale 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Grande Fratello Vip - Live 13.20 Sport Mediaset XXL 14.00 Red Bull Airlines Sport 14.35 Streetdance 2 Film (mus., 2012) ★★★ 16.25 Ballare per un sogno Film (dramm., 2008) ★★ 18.10 Camera Café Varietà 18.30 Studio Aperto 19.00 Grande Fratello Vip - Live Reality show 19.25 The Mask 2 Film (fant., 2004) con Jamie Kennedy, Ryan Falconer ★★ Rete 4 La 7 8.25 Terra! Attualità 9.20 I viaggi del cuore 10.00 Santa Messa Religione 10.50 I viaggi del cuore 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Il bello, il brutto, il cretino Film (comm., 1967) con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Mimmo Palmara ★ 14.10 Donnavventura 15.10 La Bibbia Film (dramm., 1966) con Peter O’Toole, Ava Gardner. Regia di John Huston. “L’inizio” della Bibbia: dalla Creazione alla prova di fede di Abramo. Di Huston. ★★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Dentro la notizia 19.55 Tempesta d’amore SO 6.00 Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus Attualità 9.40 L’aria che tira - Il diario Attualità 10.45 Gustibus 11.30 Geronimo Film (western, 1993) con Gene Hackman, Robert Duvall. Regia di Walter Hill. Il tenente Matt Damon racconta le ultime fasi della resistenza di Geronimo. ★★ 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.20 Il commissario Cordier Telefilm 16.00 Joséphine ange gardien Telefilm 20.00 Tg La7 20.35 Crozza nel Paese delle meraviglie - Best Varietà 21.30 Braccialetti rossi 3 21.00 NCIS 21.30 Che fuori tempo che fa 21.10 Il segreto XVIII 21.20 Le iene show 21.15 Don’t Say a Word ★★ 21.20 Mato Grosso FICTION. Tutti cercano Margi, ma TELEFILM. Nell’episodio “Fron- ATTUALITÀ. Come di consueto, TELENOVELA. Hipólito è pervaso VARIETÀ SATIRICO. FILM. (thriller, 2001) con Michael FILM. (avv., 1992) con Sean Con- lei è all’ospedale: vuole conoscere la sua sorellina. Anche per Leo è un giorno difficile, i sintomi del suo tumore si fanno sempre più dolorosi te interno”, Gibbs e il resto della squadra devono indagare su un episodio di violazione di domicilio subìto dalla famiglia di un marine al tavolo di Fabio Fazio sono invitati personaggi dello spettacolo, dello sport e della cultura, oltre agli amici fissi Nino Frassica, Gigi Marzullo e Fabio Volo da mille dubbi e non sa che fare perregolarizzarelasituazionecon Gracia. Lucas vive una mattinata magnificaconSol.Intanto,donna Francisca riceve un messaggio Un nuovo appuntamento con lo storico programma di Davide Parenti. Alla conduzione, tra gli altri, Nadia Toffa, Paolo Calabresi, Andrea Agresti e Giulio Golia Douglas. Regia di Gary Fleder. Il noto psichiatra Nathan Conrad viene chiamato da un collega perché segua un caso disperato. Ma gli rapiscono la figlia nery. Regia di J. McTiernan. Un ricercatore alle prese con una petulante dottoressa mentre ricerca tra le piante dell’Amazzonia il rimedio per il cancro 23.40 Speciale Tg1 Attualità 0.45 Tg1 Notte 1.10 Cinematografo Speciale Festival Internazionale del Film di Roma 2.10 TuttoinUnaNotte 4.20 Da Da Da 21.45 NCIS New Orleans TF 22.40 La Domenica sportiva 23.20 Automobilismo: G.P. degli Usa Sport 1.20 Protestantesimo 1.50 Appuntamento al cinema 1.55 The Blacklist Telefilm 23.30 Next Destination Varietà 23.35 Grande Fratello Vip - Live 0.00 X-Style Attualità 0.30 Tg5 Notte. Meteo.it 1.15 Paperissima sprint (R) 1.50 Ladri di biciclette Film (dr., 1948) ★★★★★ 22.50 La Casa Bianca Attualità 23.45 Tg3 Mondo Attualità 0.10 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo 0.15 In 1/2 h Attualità 0.45 Fuori orario. Cose (mai) viste 23.50 Gogglebox Varietà Lo show che guarda chi guarda la tv 0.55 Studio aperto - La giornata 1.10 Premium Sport Sport 2.15 Suits Telefilm ★★ 23.15 Havana Film (dramm., 1990) con Robert Redford, Lena Olin. Regia di Sydney Pollack ★★★ 0.30 Tg La7 1.45 Il commissario Navarro Telefilm 23.50 Sfera Film (fant., 1997) con Dustin Hoffman, Sharon Stone. Regia di Barry Levinson ★★ 2.35 Dimenticare Palermo Film 4.15 Help Varietà digitale terrestre RAI 4 21 12.30 SmartLove Varietà 13.35 Pechino Addicted Varietà 15.45 Scorpion Serie 17.50 Rai News - Giorno Notiziario 17.55 Stitchers Serie 19.25 Medium Serie 20.10 Un Weekend con il nonno Varietà 21.10 My Sassy Girl Film 22.45 Italian Detective Serie 0.20 Una ragazza a Las Vegas Film RAI 5 23 15.20 This Is Opera 16.10 Teatro - Non Tutto è Risolto Teatro 18.10 Rai News - Giorno 18.15 Urban Orchestra Documentari 18.45 Harding Dirige Schumann e Schubert Musicale 20.45 Cult Book Rubrica 21.15 I Meccanismi della Natura Documentari 22.05 Under Italy Documentari RAI STORIA 54 19.30 a.C.d.C. Magellano 20.25 Il giorno e la storia 20.45 Il giorno e la storia-Pillola Giubileo 20.50 Il tempo e la storia -Cesare Battisti. Eroe o traditore? 21.15 I fiori di Kirkuk Film 23.10 Il tempo e la storia -Cesare Battisti PASSION 19.40 Underworld Una guerriera vampira scopre che i licantropi stanno pedinando un giovane medico SKY HITS Jerry & Maya - Agenzia investigativa Jerry e Maya sono due ragazzini che gestiscono un ufficio da detective SKY CINEMA FAMILY 21.00 Sky cine news SKY CINEMA 1 Boygirl - Questione di… sesso Woody e Nell, vicini di casa dall’infanzia, non potrebbero essere più differenti SKY CINEMA FAMILY Don Camillo monsignore... ma non troppo Don Camillo, ormai monsignore, e Peppone, senatore, si ritrovano in paese SKY CLASSICS Il ritorno del Monnezza Figlio di Nico Gilardi, il poliziotto Claudio Amendola segue le orme paterne SKY COMEDY Amore sotto le stelle Becca, giovane dottoranda, stringe amicizia con una bambina, orfana di madre SKY PASSION Bad Boys Due poliziotti e una prostituta si alleano per incastrare un narcotrafficante SKY MAX 21.15 Piccoli brividi La serie di libri per ragazzi ideata da R.L. Stine debutta sul grande schermo SKY CINEMA 1 21.45 Piccoli brividi La serie di libri per ragazzi ideata da R.L. Stine debutta sul grande schermo SKY HITS 22.35 Anche i commercialisti hanno un’anima Roberto e la fidanzata Sonia sono in aereo. C’è pure un commercialista losco SKY COMEDY 22.40 Tomorrowland - Il mondo di domani Un’adolescente e un inventore devono riportare alla luce un luogo enigmatico SKY CINEMA FAMILY Laws of Attraction Matrimonio in appello Pierce Brosnan e Julianne Moore, avvocati divorzisti, s’innamorano SKY PASSION 14.50 Tonight Show con Jimmy Fallon FOX 15.30 Hart of Dixie FOX LIFE 15.35 Criminal Minds FOX CRIME 15.40 Scrubs FOX 16.25 Cucine da incubo FOX LIFE 16.30 Bones FOX CRIME Chuck FOX 17.20 Quattro matrimoni in Italia FOX LIFE 17.25 Bones FOX CRIME 2 Broke Girls FOX 17.50 2 Broke Girls FOX 18.15 Happiness FOX LIFE 18.20 Criminal Minds FOX CRIME American Dad FOX 19.10 Criminal Minds FOX CRIME Happiness FOX LIFE I Griffin FOX 19.35 I Griffin FOX 20.00 I Simpson FOX 20.05 Criminal Minds FOX CRIME Il contadino cerca moglie FOX LIFE 20.30 I Simpson FOX 21.00 Candice Renoir FOX CRIME Rizzoli & Isles FOX LIFE Scrubs FOX 21.55 Candice Renoir FOX CRIME 22.00 Rizzoli & Isles FOX LIFE 22.15 Scrubs FOX 22.45 Wayward Pines FOX 22.50 Bones FOX CRIME 22.55 Cucine da incubo FOX LIFE 24 8.45 Spinning Boris Intrigo a Mosca Film 10.40 I ladri Film 12.10 Il riccio Film 13.50 Stone Film 15.40 Rapa Nui Film 17.30 Rai News - Giorno 17.35 Mystic Pizza Film 19.20 Operazione San Gennaro Film 21.10 La mafia uccide solo d’estate Film 23.00 Le biciclette di Pechino Film serie tv film 19.20 Febbre da cavallo Tre amici disoccupati passano il tempo all’ippodromo in attesa del colpo grosso SKY COMEDY 19.30 The Wedding Party Un matrimonio con sorpresa Regan e le sue due amiche organizzano un addio al nubilato per la loro “amica” SKY RAI MOVIE IRIS 22 11.40 Le regole del gioco Film 14.15 I due presidenti Film 16.10 Note di Cinema (Roma) Varietà 16.20 The Tracker - La Guida Film 18.25 La Papessa Film 21.00 Strangerland Film 23.15 Note di Cinema (Roma) Varietà 23.40 Le Strade dell’emozione Cortometraggio CIELO TV8 26 10.15 WWE Raw 11.15 Wrestling - WWE Smackdown 12.15 Steve Austin Sfida implacabile 13.15 La prima missione Film 15.15 Terror Birds Film 18.30 Steve Austin Sfida implacabile 19.15 Affari al buio 20.15 Top Gear UK Varietà 21.15 Sky Fighters Film 23.15 Gigolò Documentar 8 14.00 Charlie viene prima di tuo marito Film 16.00 MasterChef Italia 5 Varietà 18.00 X Factor 2016 Varietà 20.15 House of Gag Varietà 21.15 MasterChef Italia 5 Varietà 23.15 MotoGP Gara Sport 0.15 X Factor 2016 Varietà REAL TIME 13.20 Bake Off Italia: dolci in forno 14.50 Il boss delle torte 16.40 Ma come ti vesti?! Documentari 18.40 Abito da sposa cercasi: Atlanta 20.40 Il boss delle cerimonie Varietà 21.10 Il boss delle cerimonie Varietà 22.10 My Shocking Body: l’uomo ricoperto di bolle Documentari intrattenimento 19.00 Vico - Il grande semplice ARTE 19.05 River Monsters DISCOVERY CHANNEL Exomars: missione Marte NATIONAL GEOGRAPHIC 19.10 La mia vita da sogno SKY UNO 20.00 I predatori dell’arte perduta ARTE Bear Grylls: Celebrity Edition DISCOVERY CHANNEL I segreti di Schwarzenegger NATIONAL GEOGRAPHIC 20.10 Master of Photography SKY UNO 20.30 Italian Season: Dante e l’invenzione dell’inferno ARTE 20.55 Stupidi al quadrato NATIONAL GEOGRAPHIC 21.00 Come è fatto DISCOVERY CHANNEL 21.10 Ink Master SKY UNO 21.15 U2 Live 2015 ARTE 21.25 Stupidi al quadrato NATIONAL GEOGRAPHIC 21.30 Come è fatto DISCOVERY CHANNEL 21.55 Come è fatto DISCOVERY CHANNEL Il mistero delle Bermuda NATIONAL GEOGRAPHIC 22.00 Bad Ink SKY UNO 22.25 Come è fatto DISCOVERY CHANNEL Bad Ink SKY UNO 22.50 Cose di questo mondo DISCOVERY CHANNEL 31 DMAX 13.20 Affari in valigia Documentari 15.55 Gli eroi dell’asfalto Documentari 17.45 Affari a quattro ruote World Tour Documentari 20.20 Affari a quattro ruote Documentari 21.10 Nudi e crudi XL 1^TV Documentari 22.00 Dual Survival Documentari 22.55 Texas Rangers 1^TV Documentari film 17.35 Crazy, Stupid, Love Cal Weaver, 48 anni, è incapace di risolvere una crisi coniugale PREMIUM CINEMA EMOTION 18.50 Le avventure del topino Despereaux Tanto tempo fa nel reame di Doremi nacque un topo diverso PREMIUM UNIVERSAL 19.15 Cambio Vita PREMIUM CINEMA 19.20 Fantozzi Il ragionier Fantozzi è diviso tra una famiglia mostruosa e un lavoro soffocante PREMIUM COMEDY 19.30 Un segreto tra di noi Dramma sul mito della famiglia americana con Julia Roberts e Willem Dafoe PREMIUM CINEMA EMOTION 19.35 Ghost Rider - Spirito di vendetta Ancora una volta il diavolo in lotta contro la giustizia terrena PREMIUM CINEMA ENERGY 21.15 Tutte contro lui Tre donne decidono di allearsi contro l’uomo che si è preso gioco di loro PREMIUM CINEMA Match Point Un ex giocatore di tennis dà lezioni all’alta borghesia inglese. 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Locatelli? È un predestinato Vincenzo Montella Allenatore del Milan Il Milan ha fatto il massimo, noi abbiamo segnato un gol che però è stato annullato Massimiliano Allegri Allenatore della Juve L’esultanza di Manuel Locatelli, 18 anni, al 2º gol con la maglia del Milan dopo quello al Sassuolo. A sinistra, la delusione di Miralem Pjanic (26), autore della rete annullata MASSIMILIANO NEROZZI MILANO Un’altra bella legnata, per dirla con Allegri. Non è solo una questione di classifica, ma di buon gusto e di eleganza, se ti chiami Juve e punti a vincere sempre e comunque: due gite a San Siro, due sconfitte, come non succedeva dal cupo anno sociale 2009/10. E questo ko con il Milan (1-0) è quasi più grave di quello contro l’Inter, quell’Inter che non era ancora sfasciata e che ha giocatori di livello assoluto. Anche se ai rossoneri, per averli, basterà solo aspettare, se ieri hanno vinto con i giovani, letteralmente: golazo dell’appena maggiorenne Locatelli, uno che davvero fa le cose per bene, e paratona all’ultimo secondo del minorenne Donnarumma. La Juve, stipata di campioni, è a lungo sembrata la caricatura di una grande squadra: che ha avuto la forza di chiudere l’avversario nella sua trequarti, a cavallo dei due tempi, ma che non è mai riuscita ad armare l’arsenale. Tutto ciò resta, nonostante un evidente ma non sufficiente alibi: la rete annullata da un confusionario Rizzoli, lo stesso dell’ultima vittoria milanista, quattro anni e dieci partite fa, quella del rigore per l’ascella di Isla. Chiosa di Allegri: «Una decisione allucinante». Pressing bianconero L’avvio juventino non era stato male, anzi. Rispetto a Lione, Allegri ne cambia due: Benatia per Evra, Hernanes per Lemina. Soprattutto, varia l’atteggiamento iniziale: la Juve parte altissima, con Pjanic che si alza sulla prima linea di Dybala e Higuain, BIG MATCH AI ROSSONERI CHE VANNO A DUE PUNTI DALLA CAPOLISTA La fatal Milano L’analisi 09,55 Sci. Gigante M prima manche RaiSport1 11,05 Atletica. Maratona di Venezia RaiSport1 12,00 Basket. Serie A: Brescia-Milano SkySport1 12,30 Calcio. Serie A: Udinese-Pescara SkyCalcio1 13,00 Sci. Gigante M seconda manche RaiSport1 13,00 Volley. CasalmaggioreEczacibasi Rai Sp. 2 13,20 Sport Mediaset Italia1 15,00 Calcio. Diretta Gol Serie A SkySuperCalcio 15,55 Ciclismo. Abu Dhabi Tour RaiSport1 17,00 Novantesimo minuto RaiDue 17,00 Calcio. Premier League: ChelseaManchester United SkySport3 18,10 Pallavolo. Superlega: MilanoCivitanova RaiSport1 20,45 Calcio. Serie A: Roma-Palermo SkySport1 20,45 Basket. CantùSassari RaiSport1 21,00 Formula 1. Gp Stati Uniti gara SkySportF1 22,40 La Domenica Sportiva RaiDue pressando fin dalla rimessa in gioco di Donnarumma. Oltre che di tattica, si lavora di psicologia: l’esperienza che prova a mettere ansia alla gioventù. Al di là di qualche pasticcio, di Locatelli (ma si riprenderà alla grande, eccome), i rossoneri se la cavano discretamente, tanto da imbastire un paio di decenti assalti (Suso impegna Buffon). Anche se poi faticheranno: appena quattro tiri in un tempo, record negativo stagionale. Su una squadra di venticinquenni, Montella ha comunque fatto un gran lavoro, specialmente in fase difen- Classifica 9a GIORNATA SAMPDORIA-GENOA MILAN-JUVENTUS UDINESE-PESCARA ATALANTA-INTER CAGLIARI-FIORENTINA CROTONE-NAPOLI EMPOLI-CHIEVO TORINO-LAZIO BOLOGNA-SASSUOLO ROMA-PALERMO siva, vista l’artiglieria che aveva davanti. Il Milan ripiega su una sorta di 4-2-3-1: Bonaventura si alza per disturbare Hernanes, che già ci mette del suo, mentre Kucka e Locatelli fanno le sentinelle al varco dell’area. Dopodiché, con lo srotolarsi della partita i campioni d’Italia si mettono al volante del ritmo, sfiorando il vantaggio (girata di Dybala, che poi si romperà). In vantaggio ci andrebbero pure, con una strana punizione da 35 metri di Pjanic, casuale ma regolare, ma Rizzoli and Friends annullano per inesistente fuorigioco: 2-1 1-0 oggi ore 12,30 ore 15 ore 18 ore 20,45 Juventus** 21 Inter Milan** 19 Bologna Roma 16 Sampdoria** Torino 14 Atalanta Napoli 14 Fiorentina* Lazio 14 Pescara Chievo 13 Udinese Cagliari 13 Palermo Genoa 12 Empoli Sassuolo 12 Crotone (*) = Una partita in meno (**) = Una partita in più 11 11 11 10 9 7 7 6 5 1 Dopo l’Inter, il Milan; Juve ancora ko a S. Siro Bianconeri penalizzati dall’errore arbitrale ma poco brillanti La linea verde di Montella funziona 20 partite Era da febbraio scorso contro il Bologna che la Juventus non rimaneva a secco in Serie A Per un totale appunto, di 20 partite scambiando Bonucci per Benatia. Come pure vedranno male nella ripresa, sulla scarpata di Pjanic al povero Donnarumma: e l’arbitro, sventolando il ditino, indicava che non c’era stato alcun contatto. Non benissimo. Poteri ai giovani La Juve assedia il Milan anche nella ripresa, salvo poi andare sotto: sventola di Locatelli e boiata di Pjanic, che ne perde il taglio. Trasparente lui, impalpabile Khedira: insomma, bianconeri senza un credibile centrocampo. Dopo il vantaggio, Montella alla Trap, con molte buone ragioni: fuori Niang, dentro Poli. Allegri è costretto a fare il contrario, anche se gli servirebbe un Marchisio (in rodaggio) o un Pjaca (rotto): e allora Benatia lascia il posto a Mandzukic, cui però non arriva un cross. Così, si chiude con una certezza: se in 90 minuti non sei riuscito a innescare una volta che sia una Higuain, forse stai sbagliando qualcosa. Non è la prima volta. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Lippi è il nuovo ct della Cina: ingaggio record di 20 milioni all’anno dimissioni del tecnico precedente Gao Hongbo. Lippi dovrà quindi studiare qualcosa di nuovo nelle sei restanti partire per credere nell’impresa e ridare fiducia al calcio cinese. Debutto il 15 novembre con il Qatar, per provare a risalire fino al primo o al secondo posto, che assegnano il pass diretto per Russia 2018. Il tecnico di Viareggio potrà contare anche sull’appoggio di Massimo Maddaloni, già suo numero due ai tempi del Guangzhou e nominato suo vice anche alla guida della nazionale. Nella giornata dei corto circuiti tecno-arbitrali a San Siro ripassa il fantasma di Muntari. Proprio quando l’eco del gol non gol più famoso della Serie A, datato 2012, cominciava a sbiadire, Milan-Juve sfodera un’altra disputa destinata a essere tramandata. Rizzoli cambia idea sulla rete di Pjanic. Errore umano e mezzo stadio che invoca la moviola istantanea, attualmente in via di sperimentazione. Solo che vista la tempistica viene pure il dubbio che l’aiutino da casa in realtà sia già arrivato. Sbagliato. Difficile capire e magari il sospetto è alimentato dal fatto che proprio ieri, a Genova, la goal line ha fatto cilecca togliendo certezze al progresso. Lì l’arbitro ci ha visto meglio dell’occhio di falco, a Milano nessuno ci ha capito nulla, completo caos sulla decisione. Con la Var errore evitato La partita Il guardalinee Cariolato dà lo 0-1, poi parte la tratta del gol e Rizzoli confabula a lungo con l’assistente e con il giudice di porta Massa. Lui non può avere voce in capitolo sul presunto fuorigioco, ma può dire la sua sull’influenza di Bonucci, se il suo intervento dà fastidio oppure no a Donnarumma che nel marasma ripete: «Sarebbe gol questo?». Probabile che su questo tema scatti il dubbio sulla posizione. Per lo stadio la dinamica è vaga, magari se insieme con la Var, la video assistenza in campo, arrivasse pure la libertà di parola degli arbitri, a fine partita, si avrebbero per lo meno delle spiegazioni. Nell’attesa si resta con un altro caso a mulinare polemiche. Non intacca certo il lavoro del baby Milan, non assolve la Juve, non toglie nulla a Locatelli che ha piazzato due gol con i primi due tiri in porta in campionato, ma si trascina un il caso Rete tolta a Pjanic, Rizzoli ribalta la decisione iniziale: mistero sul perché Donnarumma dei miracoli Bacca altruista Pjanic stecca Higuain flop Barzagli c’è LAURA BANDINELLI MILANO 7 L’arbitro Nicola Rizzoli, 45 anni, parla con il guardalinee Cariolato sotto gli occhi dei giocatori del Milan ANSA Centimetri Sul gol annullato alla Juve, è Benatia in fuorigioco ma non Bonucci che tenta di giocare il pallone: rete regolare discreto numero di domande. Pure il giovanissimo uomo partita, era dai tempi di Rivera che un diciottenne non decideva questa sfida, cerca di stare al largo dal dibattito: «Non so se era gol o meno, non sono episodi che devo giudicare io». Ma già all’intervallo tutti sapevano come era andata, che quello in fuorigioco è Benatia, che la traiettoria della palla 1 Juventus 0 Milan Juventus (4-3-3) (3-5-2) Donnarumma 7; Abate 6,5, Paletta 7, Romagnoli 7, De Sciglio 6,5; Kucka 6, Locatelli 8 (36’ st Gomez sv), Bonaventura 6; Suso 6, Bacca 6 (48’ st Lapadula), Niang 6,5 (24’ st Poli sv) Buffon 6; Barzagli 7, Bonucci 6, Benatia 6,5 (30’ st Mandzukic sv); Dani Alves 5, Khedira 5, Hernanes 5, Pjanic 4,5 (42’ st Sturaro sv), Alex Sandro 6; Dybala 6 (33’ pt Cuadrado 5,5), Higuain 5,5 8 ALL. Allegri scavalca Bonucci e la rete è valida. Resta da capire come mai è andata così, se è stata una svista collettiva o un consiglio frettoloso. Allegri tronca il discorso: «Noi il gol lo avevamo fatto comunque è un errore grave solo se davvero ha deciso il giudice di porta sul fuorigioco perché non rientra nei suoi compiti. Non è previsto dal regolamento. Poi parliamo della partita che come tema mi fa sentire più sereno». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I bianconeri non pungono Decide un siluro di Locatelli 10’ pt Ci prova Suso 20’ Niang scatenato sulla sinistra, Barzagli non riesce a limitarlo e la palla arriva a Suso che ci prova con un tiro a giro che Buffon devia in angolo. st Colpo vincente La Juve ci prova con Cuadrado e Khedira, ma i loro tiri sono alti e il Milan passa subito dopo grazie al capolavoro di Locatelli che fulmina Buffon. 5 RETI: st 20’ Locatelli ARBITRO: Rizzoli 4 AMMONITI: Bonucci, Pjanic, Kucka, Donnarumma, Dani Alves, Locatelli, Poli SPETTATORI: 60.924 paganti per un incasso di 3.386.804,40 euro; 14.905 abbonati per una quota di 312.924,05 euro BUFFON 7 BARZAGLI 6,5 ABATE Pjanic se lo sognerà, attento in entrambi le fasi, onora la fascia di capitano. Niang è un cliente difficile: lo patisce all’inizio, poi prende le misure e disinnesca uno dei pericoli peggiori del Milan. E al 22’ della ripresa salva su Bacca. 7 PALETTA 6 BONUCCI 7 ROMAGNOLI 36’ pt Il gol annullato Pjanic segna con una punizione tra tiro e cross. Rizzoli convalida, poi annulla per la posizione di Bonucci che partecipa all’azione: era regolare, però. 51’ Si è trasformato in una specie di alieno rispetto al passato. Con lui davanti si fa fatica a passare. Spicca per forza fisica, precisione e sicurezza. Il fantasma di Muntari Sarà che in Olanda, la patria che ha battezzato la moviola interventista e aperto la strada alla rivoluzione, la tv ha già deciso per davvero con una espulsione fischiata in differita nella Coppa nazionale. Una prova riuscita, un giallo diventato rosso, soprattutto un avviso a ogni furbetto e pure il via libera a chi vuole osare. Rizzoli si porta a casa il suo segreto, non sapremo probabilmente mai, o almeno non a breve, cosa sia scattato nella testa di chi: non tanto per piazzare Bonucci in fuorigioco, succede, ma per cambiare idea, succede meno senza prove a supporto. Il fantasma di Muntari continua ad agitare San Siro. E non è neanche più solo. st Parata super Al 40’ Donnarumma prende un calcione dietro la testa da Pjanic, ma poi è lucidissimo nel volare sul gran tiro di Khedira, ultimo della partita. GIANLUCA ODDENINO MILANO 6 DONNARUMMA Scalda i guantoni con una bella parata su Dybala, esce senza paura e fa il miracolo su Khedira. Dopo l’amarezza provata nella finale di Coppa Italia persa a Roma, si prende una bella rivincita reggendo alla grande il confronto con il maestro Buffon. Confuso Milan ALL. Montella Pagelle Evergrande e una Champions asiatica tra il 2012 e il 2015. All’ex ct azzurro spetterà dunque il difficile compito di portare la nazionale cinese ai prossimi mondiali di Russia 2018. Nel girone B di qualificazione, la Cina ha infatti perso tre dei quattro incontri disputati, ritrovandosi in fondo alla classifica con un solo e desolante punto. L’ultima sconfitta rimediata con l’Uzbekistan (2-0) aveva sancito le Marcia indietro con “giallo” Il gol valido e la verità nascosta GIULIA ZONCA MILANO 31 Pagelle Ora è ufficiale, Marcello Lippi ritorna in Cina per allenare la nazionale. Il tecnico 68 anni, campione del mondo nel 2006 con l’Italia, ha firmato ieri un contratto di due anni con un ingaggio record pari a 20 milioni di euro l’anno. Per Lippi si tratta di un gradito ritorno in Oriente, avendo vinto tre scudetti nella Chinese Super League con il Guangzhou . 6,5 DE SCIGLIO Finalmente una gara di personalità contro il peggiore degli avversari. 6 KUCKA 8 LOCATELLI Qualche palla persa di troppo e un fallaccio evitabile che gli costa un giallo. Dalle lacrime versate contro il Sassuolo alla gioia incontenibile provata contro la Juventus. Le emozioni a diciotto anni non finiscono mai. Due tiri nello specchio della porta e due gol in serie A. Il Milan ha un altro patrimonio da conservare e difendere (al 36’st GOMEZ SV). 6 BONAVENTURA 6 SUSO 6 BACCA Fatica a innescare le ripartenze e non sempre copre bene. Da lui ci si aspetta molto di più perché ancora non è tornato ad essere quello di un anno fa. Un tiro parato da Buffon e una gara giocata al servizio dei compagni. La prima vera occasione dopo sessanta minuti. E questo dice tutto. Lavora molto per gli altri con un altruismo lodevole e questo è quello che voleva vedere Montella (al 48’ st LAPADULA SV). 6,5 NIANG Se parte non lo prendi ma se gli chiedi di fare la scelta giusta non sempre ci riesce. Beata gioventù! Resta comunque il più imprevedibile (al 24’ st POLI SV). Il suo lo fa, vedi la respinta su Suso nel 1º tempo, ma non è serata di miracoli e sul capolavoro di Locatelli non ci sarebbe neanche arrivato Superman. Limita Bacca, ma Rizzoli lo prende di mira: giallo al 30’ per un normale contrasto e gol annullato per la sua presenza (regolare). 6,5 BENATIA 118 in Serie A, ma non è un’emergenza. Solido, sicuro e invalicabile (dal 30’ st MANDZUKIC SV). 5 DANI ALVES 5 KHEDIRA 5 HERNANES Sarà stanchezza o serata no, ma il suo primo “classico” italiano è un flop. Chiude con un giallo di frustrazione. Galleggia a centrocampo senza incidere, e in attacco non punge. Ci prova solo all’ultimo secondo col tiro della disperazione, ma con Donnarumma non c’è speranza. Fagocitato dall’agonismo e dalla velocità dei rossoneri (dal 42’ STURARO SV). 4,5 PJANIC Forse non voleva segnare, ma il gol era buono. Il resto è da dimenticare con l’errore sull’1-0: si addormenta e dà il via libera a Locatelli. 6 ALEX SANDRO 6 DYBALA Tira, crossa e difende. L’unico centrocampista a entrare subito in partita e restarci. Cala nella ripresa, ma è il più utilizzato da Allegri. Due volte sfortunato: ha l’idea giusta per beffare Donnarumma ma sballa la mira e si infortuna alla coscia destra. Ci prova al 22’, ma il tiro è strozzato (dal 33’ pt CUADRADO 5,5: anarchia allo stato puro). 5,5 HIGUAIN Per lui San Siro resta tabù. Riceve pochi palloni, ma a inizio ripresa liscia clamorosamente in area. 32 .Sport STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 VALERIO ARRICHIELLO GENOVA 7,5 E Chi scende Linetty 6 Chi sale Perin 7 E Per ritrovare una vittoria che mancava dalla seconda giornata, Ferrero si affida alla cabala. In tribuna, getta manciate di sale alle sue spalle e si presenta con il piccolo Oscar, il suo ultimo figlio, che si dimostra magico amuleto. In campo, Giampaolo ritrova in extremis Silvestre, lancia Fernandes e sostituisce l’infortunato Viviano con Puggioni, portiere tifoso blucerchiato che debutta proprio nel derby. Nel Genoa, Juric, squalificato, soffre in tribuna. In panchina va il suo vice, Corradi, cuore genoano e fino a pochi anni fa professore di italiano. Senza Lazovic - squalificato anche lui - e con Pavoletti e Ocampos non al meglio, il Grifo si affida a Edenilson, Pandev e Simeone. Goal-technology in tilt Chi scende Simeone 4,5 T 1 Il Napoli in crisi prova a rialzarsi a Crotone, dove i calabresi finalmente debuttano nel proprio stadio e cercano la prima, storica vittoria in Serie A. Sarri, reduce da tre sconfitte di fila compresa quella di Champions con il Besiktas, in attacco torna a schierare Gab- Bologna La Samp parte forte: dopo tre minuti c’è il primo squillo di Quagliarella, di testa, ma Perin c’è. Risponde Veloso, ma il suo tiro va sul fondo. Dopo dodici minuti ecco il gol: Fernandes da destra crossa rasoterra, Quagliarella stoppa a seguire e serve Muriel che insacca da distanza ravvicinata. Gli scatti del colombiano fanno male, ma il Genoa reagisce e pareggia al 24’: cross basso di Edenilson, Rigoni anticipa Puggioni ed è 1-1. I rossoblù vivono il momento migliore. Izzo colpisce la traversa. Lo imita Burdisso, con colpo di testa deviato da Puggioni, irrompe Pandev che segna ma è in fuo- SKY CALCIO 2 2 Genoa 1 Sampdoria Genoa 4-1-2-1-2 4-3-2-1 «Giampaolo? Mai in bilico» Puggioni 6; Sala 6, Silvestre 7, Skriniar 6,5, Regini 6; Torreira 6 (31’ st Palombo 6); Barreto 7, Linetty 6; Fernandes 7 (22’ st Alvarez 5,5); Quagliarella 6,5, Muriel 7,5 (42’ st Djuricic 6,5) Perin 7; Izzo 5, Buridsso 5, Orban 5 (15’ st Munoz 6,5); Edenilson 6, Rincon 5,5 (29’ st Pavoletti 6), Veloso 5,5, Laxalt 6,5; Pandev 5 (36’ st Ninkovic 6,5), Rigoni 6,5; Simeone 4,5 ALL. Giampaolo 6,5 ALL. Corradi Nella ripresa riparte meglio il Doria. Muriel, dopo due minuti, mette in mezzo con un violento tiro-cross, Perin respinge ma la palla carambola su Izzo e finisce in rete. Stavolta il Genoa accusa il colpo, mentre la Samp crea pericoli con Quagliarella e Muriel. Il Grifo si risveglia nel finale, con gli ingressi di Pavoletti e Ninkovic, ma la Samp tiene e spreca il 3-1 con Alvarez. Finisce così. Con la Sud in delirio. E Ferrero commosso: «Giampaolo? Mai stato in discussione. Mi sono emozionato, abbiamo meritato. La mia Samp è stata superiore». 6 RETI: pt 12’ Muriel, 24’ Rigoni 24’; st 2’ Izzo (aut.) ARBITRO: Tagliavento 6 AMMONITI: Perin, Linetty, Orban, Laxalt, Puggioni SPETTATORI: 16.085 per un incasso lordo di 496.570 euro, abbonati 13.739 per un rateo gara di 143.128,76 euro Atalanta Inter (3-4-3) (4-3-3) SKY CALCIO 1 – PREMIUM SPORT 2 ORE 15 1 5 Berisha Handanovic Masiello Nagatomo Toloi Miranda 3 1 55 25 25 Konko Murillo 24 24 Conti Santon 21 19 Kessie Joao Mario 11 93 4 6 Freuler Medel 17 Dramé Brozovic 77 Gagliardini Eder 23 29 Petagna Icardi 9 10 Gomez Perisic 44 ARBITRO: DOVERI All: GASPERINI SKY CALCIO 3 – PREMIUM CALCIO 1 ORE 15 30 20 19 Pisacane Tomovic 28 23 Ceppitelli Rodriguez Maietta Cannavaro 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI sidente Erick Thohir in arrivo per l’assemblea annuale dei soci in programma il prossimo venerdì. Tra domani e martedì è atteso Zhang jr, figlio del boss del colosso asiatico, mentre il 26 atterrerà a Milano il tycoon indonesiano. Entrambi nelle giornate milanesi incontreranno l’olandese per comprendere meglio sia il suo pensiero sia gli ultimi sconfortanti risultati. Steven Zhang e Thohir avranno anche la possibilità di vedere l’Inter dal vivo in occasione della sfida contro il Toro. Obbligati a vincere All: DE BOER L’allenatore sa che nel calcio contano i risultati e che la disciplina in campo conta più del bel gioco che «Può anche venire dopo», sottolinea De Boer consapevole che la vittoria in Europa League con il Southampton non è bastata a rinsaldarlo alla guida della squadra. Da oggi, inizia la vera sfida dell’olandese, che sembra aver capito come funziona il calcio italiano. «In questo momento voglio molta compattezza. Poi si può pensare di andare a pressare alti», L’olandese ribadisce anche l’importanza dell’educazione in campo: «Sui cross bisogna fare i movimenti giusti e aiutare Icardi. Mauro è un fenomeno, ma bisogna aiutarlo. Se l’area è vuota è inutile. Sei come un pugile che continua a colpire ai fianchi senza sferrare il colpo del ko». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Storari Tatarusanu 12 40 2 18 Helander Acerbi 15 2 35 Torosidis Peluso 13 29 8 3 4 77 Tachtsidis Vecino 8 Dzemaili Duncan 32 20 Padoin Milic 31 Verdi Politano Di Gennaro Ilicic 72 Taider Biondini Nagy Magnanelli B. Alves Astori 13 Murru Bernardeschi Isla Sanchez 10 6 16 8 26 Floccari Matri 10 9 Melchiorri Borja Valero 20 11 Krejci Defrel 11 25 Sau Kalinic 9 ARBITRO: IRRATI Inter, vincere per dare un futuro a De Boer Le gare contro l’Atalanta, in programma oggi pomeriggio, quella con il Torino a San Siro di mercoledì sera e la successiva a Genova, contro la Sampdoria, tra sette giorni, decideranno il futuro dell’allenatore dell’Inter Frank De Boer. Il tecnico commentando la sua posizione pericolante abbassa la testa e ammette: «Non posso cambiare quello che viene scritto. L’unica cosa che posso fare è lavorare duro con lo staff e con la squadra. Ho fiducia in coloro che lavorano con me». La stessa fiducia, ma nell’allenatore, dovranno ritrovarla sia la proprietà Suning sia il pre- ORE 18 Mbaye Lirola 9 Sampdoria (3-4-1-2) 15 31 rigioco. La Samp soffre, ma si scuote con il gol-non gol di Silvestre. Quagliarella, al 45’, viene steso in area da Perin, ma il suo rigore è parato. Fiorentina (4-3-1-2) 47 16 Gara show a Marassi, il Genoa si arrende Cagliari (4-3-3) Da Costa Consigli 8 Derby da film L’ultima parola è della Samp biadini titolare. Il derby dell’Emilia, Bologna-Sassuolo, è una sfida nella sfida, quella dei Di Francesco: papà Eusebio allena i neroverdi, mentre il figlio Federico è attaccante dei rossoblù. Nel posticipo, la Roma ospita il Palermo - imbattuto in trasferta - per raggiungere il Milan al 2º posto. 1 20 NERAZZURRI OGGI IN TRASFERTA A BERGAMO. IL TECNICO: «POSSO SOLO LAVORARE DURO» TIZIANA CAIRATI MILANO Sassuolo (4-3-3) Luis Muriel, 25 anni, autore del primo gol, esulta con Quagliarella e Barreto Muriel, un gol e mezzo T A Bologna papà contro figlio La sfida dei Di Francesco L’analisi Chi sale Muriel ROMA STASERA ALL’OLIMPICO CON IL PALERMO Scende la pioggia a Marassi, quando Tagliavento fischia la fine, ma nessuno se ne accorge in un Ferraris incendiato da un derby scintillante. Piove, ma a bagnare il viso del presidente Ferrero sono le lacrime di gioia che spuntano al termine di una battaglia spettacolare. La stracittadina numero 113 premia giustamente la Sampdoria. I blucerchiati battono 2-1 un Genoa combattivo. L’uomo decisivo è Muriel che trascina i suoi e rinsalda la panchina di Giampaolo. Il colombiano segna l’1-0 (primo gol in carriera nel derby) e poi, in avvio di ripresa, provoca l’autogol di Izzo, dopo il pareggio di Rigoni. Un derby da film, denso di colpi di scena. Occasioni da una parte e dall’altra, un rigore sbagliato da Quagliarella e tanti legni, tra cui una traversa di Silvestre al 39’ che manda in tilt la goal-line technology. L’orologio di Tagliavento vibra come se fosse gol, ma la palla non era entrata. Il gioco si ferma un paio di minuti, ma l’equivoco si chiarisce e si va avanti. All.: DONADONI ARBITRO: RUSSO All.: DI FRANCESCO Crotone Napoli (4-3-3) (4-3-3) SKY CALCIO 2 – PREMIUM CALCIO 2 ORE 15 All.: RASTELLI Empoli Chievo (4-3-1-2) (4-3-1-2) SKY CALCIO 5 ORE 15 Skorupski Sorrentino 70 2 Laurini Cacciatore 29 19 6 Bellusci Dainelli Cordaz Reina 25 28 22 Rosi Hysaj 11 3 Dos Santos Maksimovic 1 All.: PAULO SOSA 13 Ferrari Koulibaly 26 15 87 Martella Ghoulam 31 21 28 Capezzi Allan 5 88 8 Crisetig Diawara 42 5 20 Salzano Hamsik 17 77 3 Costa Gamberini 5 Pasqual Gobbi 18 Tello Castro 19 Mauri Radovanovic Buchel Hetemaj 8 56 24 Tonev Callejon 7 10 Saponara Birsa 23 11 Falcinelli Gabbiadini 23 20 Pucciarelli Meggiorini 69 7 Palladino Mertens 14 7 Maccarone Inglese ARBITRO: MAZZOLENI ARBITRO: MARESCA All.: NICOLA All.: MARTUSCIELLO All.: SARRI Roma Palermo (4-2-3-1) (3-4-2-1) SKYSPORT1 – PREMIUM SPORT ORE 20,45 45 All.: MARAN Udinese Pescara (4-3-3) (4-3-2-1) 12,30 ORE 12,30 1 Szczesny Posavec 1 1 Karnezis Bizzarri 31 24 Florenzi Cionek 15 27 Widmer Zampano 11 44 Manolas Goldaniga 6 5 20 Fazio Andelkovic 4 30 Felipe Fornasier 3 3 Samir Biraghi De Rossi Bruno Henrique 25 6 Fofana Cristante 6 Kums Brugman 16 3 16 6 Juan Jesus Rispoli Strootman Gazzi Salah Aleesami 14 26 Danilo Campagnaro Jankto Memushaj 14 44 3 19 14 4 Nainggolan Quaison 21 10 De Paul Benali 10 92 El Shaarawy Diamanti 23 9 Zapata Aquilani 20 30 77 Therau Caprari 17 11 9 Dzeko Nestorovski ARBITRO: CALVARESE ARBITRO: ROCCHI All.: SPALLETTI All.: DELNERI All.: DE ZERBI All.: ODDO Serie B, Cosmi rischia a Trapani Il Verona batte la Pro Vercelli e va in fuga Tris per Bari e Spal, sconfitto il Carpi 1 Nella decima giorna- ta di Serie B, il Bari ritrova il successo dopo un mese battendo 3-0 un Trapani sempre più ultimo. Tris e primato del Verona che travolge 3-0 (11° gol di Pazzini) la Pro Vercelli e blinda la vetta. Finisce senza reti invece il match tra Perugia e Benevento. I risultati della 10a giornata: Bari-Trapani 3-0, Benevento-Perugia 0-0, CittadellaAscoli 0-1 (giocata venerdì), Latina-Pisa 1-1, NovaraAvellino 1-0, Salernitana-Entella 1-1, Spal-Carpi 3-1, Spezia-Brescia 2-0 (giocata venerdì), Ternana-Cesena 1-1, Verona-Pro Vercelli 3-0, Vicenza-Frosinone 1-1. La classifica: Verona 23, Cittadella 18, Perugia 16, Entella 16, Spezia 16, Carpi 16, Benevento 15, Spal 15, Frosinone 15, Pisa 13, Bari 13, Brescia 12, Pro Vercelli 12, Salernitana 11, Novara 11, Cesena 10, Ascoli 10, Vicenza 10, Latina 9, Ternana 9, Avellino 9, Trapani 6. 8 Sport .33 LA STAMPA . DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Toro e Mihajlovic, l’occasione per volare Nei primi 100 giorni il tecnico ha stupito, oggi con la Lazio e mercoledì con l’Inter gioca per l’Europa Torino Analisi Lazio (4-3-3) (4-3-3) SKY CALCIO 4 - PREMIUM CALCIO 3 ORE 15 ROBERTO CONDIO TORINO 21 7 Mi sembra di aver fatto bene dappertutto ma nel Toro ho lasciato più in fretta un’impronta Tre punti per il record Toro». Che oggi riceve la Lazio, in uno spareggio tra quarte valido per un balzo addirittura in zona-Champions. Dovesse arrivare il quarto successo di fila, il Mihajlovic da panchina salirebbe dove mai era riuscito ad arrampicarsi. E 17 punti in 9 turni sarebbero anche il massimo granata con i tre punti per vittoria. L’impegno è complicato («Noi promettiamo di metterci le gambe ma ai tifosi chiedo di aiutarci con voce e colori, vestendosi di granata», è l’appello del tecnico), ma l’occasione è d’oro. Come quella che poco più di un anno fa il Toro sciupò in casa Carpi, quando avrebbe potuto toccare la vetta soli- N 16 punti Il record di Mihajlovic nei primi 8 turni (Samp, 2014). Alla 9a perse 0 vittorie Da tecnico, Mihajlovic non ha mai battuto in casa la Lazio (2 pari, 4 ko) I tifosi di granata sperano di constatare altri progressi tra oggi e mercoledì sera. Lazio al «Grande Torino» e Inter a San Siro sono le due sfide dal forte sapore europeo che possono alzare l’asticella granata. Il caso vuole che Mihajlovic si giochi la possibilità di fare un altro salto di qualità proprio contro il suo passato più felice da calciatore, visto che tutti i titoli conquistati in Italia (due scudetti, due eurocoppe e sette coppe nazionali) se li è presi vestendo il biancoceleste prima e il nerazzurro poi. «Ma io vivo solo di presente e di futuro - taglia corto Sinisa -. L’uno e l’altro si chiamano 4 Castan Hoedt 2 23 Barreca Patric 4 15 Benassi Cataldi 8 14 9 10 16 Baselli Lulic 19 Iago Falque Felipe Anderson 10 Belotti Immobile Ljajic Keita uperata la sfortuna, i malumori, le paranoie (i poteri forti che non lo vogliono far vincere), le critiche per il suo uso compulsivo dello smartphone, Lewis Hamilton risponde nell’unico modo possibile: andando forte. La pole position sul circuito di Austin gli mancava: adesso ce l’ha, 58ª della carriera, a meno 7 da Senna e meno 10 da Schumacher nella classifica di sempre. Il suo giro record è perfetto, irraggiungibile. Ispirato come le sue imprese più belle. «Dopo il primo tentativo, mentre rientravo lentamente ai box ho sentito l’energia del pubblico», racconta. E l’ha accumulata e sfruttata nel giro successivo come fa il suo efficientissimo motore ibrido. Nico Rosberg sa che ci sono giorni in cui è meglio ac- S 17 14 ARBITRO: GIACOMELLI All: MIHAJLOVIC All: S.INZAGHI Sinisa Mihajlovic Allenatore del Torino dal 10 luglio taria almeno per una notte. Questa volta, però, la consapevolezza pare ben diversa. Lo confermano Zappacosta e Baselli, giovani appena usciti da un periodo delicato e tornati titolari sgomitando: «È grazie al mister che siamo diventati più aggressivi e “cattivi”. L’anno scorso in campo si attendeva di più. Ora c’è maggior intensità, a partire dagli allenamenti». Nei quali Mihajlovic continua a martellare anche, se non soprattutto, sulla testa. Aggressivi, non frenetici «Se perdiamo umiltà, rischiamo contro tutti», avverte il tecnico. Il pericolo sono i cali di tensione, dopo aver appena fatto il pieno di vittorie e di elogi. «Potrebbe succedere, ma per quel che ho visto in settimana mi sento tranquillo. A volte, ho persino pensato di sospendere la seduta per evitare che qualcuno si facesse male. Ci danno dentro, i ragazzi. Bene così, perché io non mi accontento. Vorrei ancora più coraggio e aggressività. Ma evitando la frenesia vista in alcuna circostanze, ad esempio in avvio a Palermo. Ecco, quando riusciremo a mixare voglia e testa saremo davvero un grande Toro». Bisognerebbe farlo già oggi, per domare una Lazio con assenze pesanti in difesa (De Carico Adem Ljajic, 25 anni, ha nella Lazio la sua vittima preferita in Serie A: già 4 segnati con Fiorentina e Roma Con il Toro si è sbloccato lunedì a Palermo Vrij) e a centrocampo (Biglia e Milinkovic-Savic) ma velenosissima davanti tra Felipe Anderson, Keita e Immobile. Per Mihajlovic, tra l’altro, sarebbe una «prima» assoluta: da allenatore ha battuto la Lazio solo in trasferta, due volte. In casa, appena due pareggi in sei partite. Sbloccarsi non gli causerebbe certo problemi di coscienza. «Per la Lazio nutro sempre grande affetto. È stata parte importante della mia prima vita, da calciatore. Ma ora faccio altro». È l’allenatore di un Toro che vuole continuare a essere la rivelazione del campionato anche stasera. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI L’impresa Lewis Hamilton, 31 anni, 58 pole Sopra, Sebastian Vettel (29) F1 in Texas: prima fila Mercedes, poi Red Bull Vettel a oltre un secondo: “Ci manca il ritmo” STEFANO MANCINI 5 Valdifiori Parolo Pole e giro record Hamilton trova l’America Ferrari sempre più lontane Retroscena 8 13 18 Siamo sulla strada giusta ma saremo al top quando riusciremo a mixare voglia e testa 22 Rossettini Wallace 13 ei suoi primi cento giorni al Toro (festeggiati lunedì, con le bollicine del 4-1 di Palermo) Sinisa Mihajlovic ha bruciato le tappe. Ha cambiato modulo e testa alla squadra, ha ridato entusiasmo a un ambiente che lo stava perdendo nel logoro finale del quinquennale ciclo-Ventura, ha centrato con il gioco risultati inattesi. «Ho fatto più in fretta di altre volte a dare un’impronta alla mia nuova squadra - conferma il tecnico serbo -. Sono soddisfatto, siamo sulla strada giusta, ma abbiamo margini di miglioramento». Hart Marchetti Zappacosta Basta contentarsi della seconda posizione e sperare che il compagno sbagli la partenza come è successo tante altre volte. Per la prima volta è lui a correre da favorito per il Mondiale, forte di 33 punti di vantaggio che gli suggeriscono di non rischiare Gran Premio degli Stati Uniti CIRCUITO DI AUSTIN (TEXAS) troppo nelle quattro gare che restano. A cominciare da stasera a Austin, nello spettacolare circuito texano che ospita il Gran premio degli Stati Uniti. Ricciardo è terzo Dietro la coppia Mercedes c’è 1a 1. HAMILTON (Mercedes, 44) 1’34’’999 FILA 5. RAIKKONEN (Ferrari, 7) ora locale 9. MASSA (Williams, 19) ora italiana 21.00 Sky Sport F1 1’35’’509 1’36’’131 FILA 3a Raidue ore 23,20 15. PALMER (Renault, 30) Lunghezza Giri Totale 5,513 km 56 308,405 km Così nel 2015 2° Rosberg (Mercedes) a 2’’850 3° Vettel (Ferrari) a 3’’381 17. GROSJEAN (Haas, 8) 19. BUTTON (McLaren, 22) 21. NASR (Sauber, 10) 4a FILA a 5 1’37’’269 13. KVYAT (Toro Rosso, 26) 1’37’’480 differita 1h 50‘52”703 2 FILA 11. PEREZ (Force India, 11) 1’37’’353 diretta TV 1° Hamilton (Mercedes) a 7. HULKENBERG (Force India, 27) 1’36’’628 14.00 il vuoto. La Red Bull è sempre più la seconda forza del campionato (Ricciardo e Verstappen nell’ordine), mentre la Ferrari scivola di nuovo indietro dopo i progressi mostrati in Giappone. I distacchi diventano imbarazzanti: Raikko- La griglia di partenza 3. RICCIARDO (Red Bull, 3) OGGI AFP FILA 6a FILA 7a FILA a 8 1’37’’935 FILA 9a 1’38’’308 FILA 1’38’’327 FILA 10a 11a 1’38’’583 FILA 2. ROSBERG (Mercedes, 6) 1’35’’215 4. VERSTAPPEN (Red Bull, 33) 1’35’’747 6. VETTEL (Ferrari, 5) 1’36’’358 8. BOTTAS (Williams, 17) 1’37’’116 Le classifiche Piloti nen precede di nuovo il compagno di squadra, ma è a oltre un secondo dalla pole position. Sebastian Vettel chiude la classifica dei top team con un sesto posto triste, una delle peggiori qualifiche dell’anno, staccato di un 1’’3 da Hamilton. Come già altre volte, la Ferrari comincia benino, ma poi non riesce a migliorare come i rivali nell’ultima e decisiva sessione. «Ci manca un po’ di tempo sul giro, non è certo la situazione ideale - è l’analisi di Raikkonen -. In gara dovrebbe andare meglio». Rosse, un passo indietro 1 Rosberg 313 10. SAINZ (Toro Rosso, 55) 1’37’’326 2 Hamilton 280 12. ALONSO (McLaren, 14) 1’37’417 3 Ricciardo 212 14. GUTIERREZ (Haas, 21) 1’37’’773 16. ERICSSON (Sauber, 9) 1’39’’356 18. MAGNUSSEN (Renault, 20) 1’38’’317 20. WEHRLEIN (Manor, 94) 1’38’’548 22. OCON (Manor, 31) 1’38’’806 Costruttori 1 Mercedes-AMG 593 2 Red Bull-Renault 385 3 Ferrari 335 - LA STAMPA Vettel ha l’espressione dei giorni peggiori. Giovedì ha detto che il rinnovo del contratto oltre il 2017 non è una priorità, ieri è stato di nuovo battuto da Kimi, che lo precede anche in classifica. «Che è successo? Non so, le sensazioni non erano brutte, però il ritmo è insufficiente», spiega il pilota tedesco, che lascia aperta qualche speranza: «Con una bella partenza e la strategia giusta si può recuperare qualche posizione». Ma di podio non osa più parlare. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA Sport .35 LA STAMPA . DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Valdengo Retroscena GIORGIO VIBERTI arà un Giro d’Italia 2017 davvero storico e non solo perché festeggerà la 100ª edizione. Si annuncia infatti una corsa durissima e ricca di riferimenti al passato, salite che hanno scritto le pagine rosa più belle, località legate ai grandi della bicicletta e alle loro imprese. Verranno toccate quasi tutte le regioni italiane e scalate vette entrate ormai nella storia del ciclismo. Il percorso sarà presentato ufficialmente martedì a Milano, ma noi come sempre abbiamo provato ad anticiparlo basandoci su notizie già certe e anche su indiscrezioni raccolte lungo la Penisola. La partenza sarà in Sardegna, anche per convincere l’enfant du pays Fabio Aru a presentarsi al via: 1ª tappa (in linea e non a cronometro) venerdì 5 maggio da Alghero a Olbia, quindi la Olbia-Tortolì e la Tortolì-Cagliari. Di qui, nel primo giorno di riposo (lunedì 8), la carovana rosa si trasferirà in Sicilia, terra di Vincenzo Nibali al quale dunque è inviato un ca- S 3 riposi Anche nella prossima edizione il Giro farà tre giorni di riposo per poter toccare sia Sardegna che Sicilia In ricordo di Pantani Il giorno successivo il Giro dovrebbe ripartire da Ponte a Ema, vicino a Firenze, paese natale di Gino Bartali, quindi toccherà Forlì (città di Ercole Baldini), Reggio Emilia (dove il 7 gennaio 1797 nacque il Tricolore) e Tortona, magari passando per Parma, città di Vittorio Adorni. Sabato 20 maggio altra tappa di ricordi: da Castellania, dove nacque Fausto Coppi, al Santuario di Oropa, dove Marco Pantani fece una delle sue imprese, toccando probabilmente Novi Ligure, che vide i natali di Costante Girardengo. La 15ª tappa Valdengo-Bergamo ricalcherà il finale del Lombardia e celebrerà Felice Gimondi, originario di Sedrina. Dopo il terzo e ultimo giorno di riposo (lunedì 22), da Rovetta (dov’è nato Paolo Savoldelli) si Tre Cime di Lavaredo Moena Piancavallo Rovetta Bergamo Oropa Pordenone Asiago MILANO Tortona Reggio Emilia Forlì Castellania Bagno di Romagna Ponte a Ema In anteprima la 100ª edizione dedicata ai grandi Tanta montagna con Mortirolo, Stelvio e Pordoi loroso invito di partecipazione: 4ª tappa Cefalù-Monte Etna (con prima lunga salita), 5ª Pedara-Messina. Altro trasferimento (breve, questa volta) via mare verso Reggio Calabria, da dove il Giro comincerà a risalire lo Stivale: probabile tratto in sterrato nella tappa pugliese di Peschici, salita importante a Passo Lanciano (o Blockhaus?), 2º giorno di riposo lunedì 15 e crono individuale «del vino Sagrantino» in Umbria, da Foligno a Montefalco. San Candido Canazei Bormio Tirano Passo Foligno Lanciano Montenero di Bisaccia Montefalco Molfetta 21 TAPPE Olbia ROMA MAGGIO 2017 Campione Vincenzo Nibali, 31 anni, l’ultimo vincitore del Giro, quasi certamente sarà al via della 100ª edizione con la maglia del nuovo team Bahrein Merida Ven Sab Dom Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 1ª ALGHERO-OLBIA 2ª Olbia-Tortolì Tortolì 3ª Tortolì-Cagliari Cagliari Riposo 4ª Cefalù-Monte Etna 5ª Pedara-Messina 6ª Reggio Calabria-Terme Luigiane 7ª Castrovillari-Alberobello 8ª Molfetta-Peschici 9ª Montenero di Bisaccia-Passo Lanciano Riposo 10ª Foligno-Montefalco 11ª Ponte a Ema-Bagno di Romagna 12ª Forlì-Reggio Emilia 13ª Reggio Emilia-Tortona 14ª Castellania-Oropa 15ª Valdengo-Bergamo g g Riposo 16ª Rovetta-Bormio 17ª Tirano-Canazei 18ª Moena-Tre Cime di Lavaredo 19ª San Candido-Piancavallo 20ª Pordenone-Asiago 21ª MILANO O ROMA raggiungerà Bormio scalando Mortirolo e Stelvio. Epilogo a Milano o Roma Ancora tanta montagna nell’ultima settimana, con probabili passaggi su Tonale (17ª tappa), Pordoi, Valparola, Tre Cime di Sci, nel gigante di Soelden la giovane azzurra è terza. Vince la Gut Personaggio Terme Luigiane Monte Etna Cefalù Pedara Arrivo di tappa Cronometro individuale Trasferimento Lavaredo (18ª), Piancavallo (19ª), Monte Grappa (20ª). Incredibile a dirsi, l’ultima tappa, una cronometro, è ancora in bilico tra Milano e Roma: la decisione verrà presa tra oggi e domani. Quanti big saranno al via? Aru e Nibali sembrano sicuri, e questa volta da avversari, Contador quasi, Quintana possibile, Froome forse, probabili inoltre Kruijswijk, Chaves, Valverde, Uran, Pinot, Dumoulin, Mollema, Bardet... Una griglia degna della 100ª edizione. In breve VOLLEY DONNE ALLE 13 Basket: serie A (4º turno) C’è Torino-Cremona 1 Ore 18,15: Reggio EmiliaVenezia, Trento-Capo d’Orlando, Varese-Brindisi, Cantù-Sassari (20,45 RaiSport1), Pesaro-Avellino, Torino-Cremona, Brescia-Milano (ore 12 SkySport1), Caserta-Pistoia (domani 20,45 SkySport2). Una prova d’esperienza Terza dopo la prima manche, ha gestito la seconda parte di gara con la maturità della veterana: «Ho fatto tutto in modo perfetto, così è arrivato il pri- giornata, ore 18: Latina-Modena, Padova-Molfetta, Ravenna-Verona, Sora-Monza, Vibo-Perugia; 18,10 Milano-Civitanova (Rai Sport 1). Tennis: Atp di Mosca Fognini in finale 1A AP Oggi gli uomini 1 L’ordine d’arrivo del gigante donne a Soelden (Aut): 1. Lara Gut (Svi) 2’23”02; 2. Shiffrin (Usa) 1”44; 3. Bassino (Ita) 1”93; 4. Brunner (Aut) 2”28; 5. Goggia (Ita) 2”77; 9. Brignone 3”24. Stamattina gigante uomini ore 10 e 13 Rai Sport1/Eurosport. In gara anche il velocista Dominik Paris. mo risultato importante della mia vita. Una situazione bellissima, che mi dà una fiducia e voglia di far festa». Sul podio la timidezza lascia il posto all’allegria, apre la bottiglia di champagne e innaffia Lara Gut, la vincitrice, e l’americana Mikaela Shiffrin, seconda. Se la ride Marta, è una predestinata. In squadra tutti se l’aspettavano l’exploit e lei non ha deluso. Grande talento, sensibilità nei piedi, come spiegano i tecnici, ambizione e voglia di arrivare i suoi segreti. L’amore per la lettura «Fuori dallo sci non ho molto tempo, la neve assorbe tutta la mia giornata. Quando posso, pe- rò leggo, amo i romanzi di Dan Brown. Se sono sotto pressione mi dedico a letture più leggere». Classici? «Orgoglio e pregiudizio». Il richiamo della montagna è ovviamente forte: «amo camminare sui sentieri della Valle Gesso, dove abbiamo una casetta». È legatissima alla famiglia e la madre Elena e il padre Maurizio maestro di sci, la seguono appena possono, così come i fratelli Matteo e Marco. Nel cuore, le piste piemontesi, su tutte Limone Piemonte dove ha studiato al liceo sportivo «sono cresciuta lì». Lo sci azzurro ha trovato una stella, di Marta Bassino sentiremo parlare ancora. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Messina Partenza di tappa 1 5ª Marta Bassino, 20 anni, ha vinto i Mondiali juniores 2014 in gigante a Jasna Reggio Calabria LEGENDA Perugia a Vibo Talento Alberobello Castrovillari Volley: 5ª di Superlega DANIELA COTTO «S Peschici ALGHERO Bassino, la promessa è mantenuta “Non so ancora in che mondo sono” ugli sci ci sto da sempre, ho iniziato a due anni con papà e questo terzo posto è un sogno, non so ancora in che mondo sono, forse più tardi mi sveglierò»: Marta Bassino, 20 anni di Borgo San Dalmazzo (Cuneo) è sul podio, terza nel gigante che apre la stagione a Soelden, in Austria, ma le sembra di essere sulla vetta del mondo. «Finalmente è arrivato il risultato». Parla con calma, pondera pensieri e parole, poi piazza la stoccata, come in pista: «La mia è stata è stata una carriera in crescendo». Tecnica sopraffina e freddezza, il suo punto forte. «Ero tranquilla, pensavo solo a sciare come in allenamento. Ho avuto nervi saldi. Mi sono emozionata di più dopo!». - LA STAMPA Tra Coppi e Bartali Giro 2017, salite epiche e finale a sorpresa Il probabile percorso Mosca, Fognini batte 6-1 7-6 Kohlschreiber (Ger) e sfida in finale lo spagnolo Busta (ore 15 Supertennis). Ciclismo: Abu Dhabi Tour Colpo doppio di Kangert 1 Abu Dhabi Tour, 3ª tappa: vince Tanel Kangert (Est), nuovo leader su Roche (21”) e Ulissi (43”). Oggi ultima tappa. Premier: clou a Londra Conte sfida Mourinho 1 Oggi (su SkySport3) alle 14,30 City-Southampton, alle 17 Chelsea-Manchester Utd. Solo 0-0 per Arsenal e Tottenham, contro Middlesbrough e Bournemouth. Ne approfitta il Liverpool: 2-1 al West Bronwich. Bene il Leicester di Ranieri: 3-1 al Crystal Palace. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Casalmaggiore stupisce ancora Finale mondiale ROBERTO CONDIO Troppo forte, per Trento, lo Zenit Kazan. Lo 0-3 brasiliano nega la finale mondiale alla Diatec che contro i russi ad aprile aveva già perso la Champions. Doveva essere troppo forte anche il Volero Zurigo per il piccolo Casalmaggiore. E invece nel Mondiale femminile di Manila ieri le rosa cremonesi hanno scritto un’altra pagina della loro favola di ammazzagrandi del volley. La Pomì ha battuto 3-1 una corazzata che di svizzero non ha nulla e oggi alle 13 (Rai Sport) incrocia con il titolo in palio l’Eczacibasi Istanbul che l’ha già strabattuta in tre set nel debutto di martedì. Quello, però, era un Casalmaggiore irriconoscibile. Ieri s’è rivista la squadra che difende tutto e aggiusta situazioni complicate, già capace di vincere a sorpresa lo scudetto 2015 e la Champions 2016. Ha cambiato allenatore passando a Caprara, tecnico che un anno fa vinse il Mondiale proprio con le turche. Il bello è che a guidare il ricchissimo Eczacibasi adesso c’è Barbolini, fino a maggio con la Pomì. Gran bell’incrocio, finale tutta da gustare. Ma una vittoria di Casalmaggiore avrebbe davvero del clamoroso. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 36 STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 MOTORI www.lastampa.it/motori Nel sito motori approfondimenti e fotogallery I numeri della settimana ALFA ROMEO Sf 35 anni e 5 milioni di unità del Ducato 1 Il 23 otto- bre 1981 usciva dalle linee Sevel (Società Europea Veicoli Leggeri) in Val di Sangro il 1° Fiat Ducato, modello che ha rivoluzionato il segmento dei furgoni gran volume prodotto in oltre 5 milioni di unità (6 serie) 1ª Leaf leader a Smart Mobility World 1 Allo Smart Mobility World 2016 di Lainate, Uiga e LifeGate hanno assegnato alla Nissan Leaf il riconoscimento “Green Gold Award”. Tra le 21 candidate, l’elettrica giapponese si è distinta per sostenibilità, sicurezza e tecnologia CLAIRE BAL LAINATE (MILANO) L’Alfa Romeo Giulia è stata eletta Auto Europa 2017 dall’Uiga, l’Unione italiana giornalisti automotive: dopo una giornata di prove al Centro Guida Sicura Aci-Sara di Lainate, in concomitanza con la manifestazione Smart Mobility World, oltre cento professionisti del settore hanno decretato, con 293 punti, che la berlina italiana è «la migliore vettura prodotta e commercializzata quest’anno nel Vecchio Continente». Seconda classificata, su 21 novità in lizza, la DS3 (113 voti), terza la Maserati Levante; nella categoria speciale Auto Europa Sportiva, invece, i giornalisti dell’Uiga hanno premiato la Ford Focus RS. Il riconoscimento alla Giulia arriva in un anno speciale per l’Alfa Romeo: la produzione a Cassino continua ad aumentare, la commercializzazione della berlina (iniziata in Italia a maggio) è partita in tutti i grandi mercati europei, e con la Giulia Veloce a trazione integrale presenta- Giulia, l’ora dei premi in attesa della Stelvio Eletta “Auto Europa” dai giornalisti italiani sbarca in Usa per scalare le classifiche globali ta al recente Salone di Parigi la gamma è ora al completo. I risultati si vedono: le vendite del marchio in Europa sono aumentate dell’11,5% (a oltre 48 mila unità) nei primi nove mesi dell’anno, del 39% a settembre. Il ritorno dell’Alfa Romeo negli Stati Uniti, con un modello di grande produzione dopo la piccola sportiva 4C che è diventata bandiera del rilancio, segna un altro passo storico per il marchio italiano: la settimana prossima iniziano in California i test drive per la stampa americana, in vista dell’imminente commercializzazione. E a metà Sportive: Focus RS star 1 Tra le supersporti- ve l’Uiga ha premiato la Focus RS, emblema del Dna «prestazionale» nella gamma Ford. novembre, al Salone di Los Angeles, il Biscione presenterà al pubblico l’attesissimo Suv, il primo della sua storia. La Stelvio – il nome che richiama il passo alpino non è ufficiale, ma altamente probabile – farà il suo debutto oltreoceano perché la nuova Fca è un gruppo sempre più globale che deve gestire il Nord America con la stessa priorità con cui affronta l’Europa, fanno sapere dall’Alfa, e gli Stati Uniti sono il principale mercato per il segmento. La produzione, invece, sarà totalmente italiana, com’è stato deciso per mantenere l’identità del marchio: le LA SCOPERTA ESTREMA TARGATA AUDI SPORT Più atletica e potente la R8 Spyder V10 Winkelmann: “Anticipiamo il futuro” ALFONSO RIZZO BARCELLONA Atletica con un abito tagliato su misura. La nuova R8 Spyder V10 sa essere estrema e docile allo stesso tempo. Entusiasma nella guida impegnata per la velocità e la precisione, rilassa nel passeggiare lungo il mare. Il tutto rigorosamente con il vento tra i capelli e gli scarichi aperti per godersi il meraviglioso sound del V10 italo-tedesco. Finché dura, perché le prossime super sportive Audi potrebbero essere elettriche. «La R8 Spyder è la più estrema delle Audi Sport: la considero una super sportiva unica tra le scoperte grazie al- la straordinaria guidabilità – conferma Stephan Winkelmann, da sette mesi alla guida di Audi quattro GmbH (ora Audi Sport) –. Il futuro di Audi Sport si baserà sulle versioni sportive RS dei modelli “A” di Audi, ma ci sarà sempre un modello esclusivo come l’R8. Siamo al lavoro per capire quale sarà la sportività del futuro: tra 10 anni la sostenibilità sarà un valore irrinunciabile e la nostra sfida sta nel capire come declinare la sportività, il design e le prestazioni, mantenendo fermi alcuni capisaldi fondamentali come il rapporto peso/potenza o la distanza percorsa nei primi 2”5 di accelerazione». La 2ª generazione della R8 Spyder è più spigolosa ed atletica. Esteticamente si presenta più larga di 36 mm (quasi 2 metri di larghezza totale) e sfoggia il classico single frame anteriore più largo e basso, incorniciato dalle ampie prese d’aria che creano un tutt’uno con i fari a Led cuneiformi. La visibilità notturna può essere esaltata dai fari al laser con indicatori di direzione dinamici. La capote della R8 Spyder V10 è rigorosamente in tela: si apre/chiude elettricamente in 20” fino a 50 km/h. La cura dei dettagli nell’abitacolo comincia dal Virtual Cockpit e si concretizza nella scelta dei materiali e nelle possibilità di personalizzazione. La struttura in alluminio e Manager La R8 Spyder e Stephan Winkelmann ex presidente Lamborghini e oggi capo di Audi Sport carbonio del robusto telaio Space Frame (+50% di rigidità torsionale) riduce il peso a vuoto a 1.720 kg e consente un’esperienza di guida molto gratificante per prontezza di risposta di tutta la meccanica, all’insegna di dinamismo e stabilità in ogni condizione. Merito anche della trazione integrale quattro e del 540 cavalli Li eroga il V10 aspirato centrale posteriore di 5,2 litri linee di Cassino daranno i natali ai primi esemplari del Suv Alfa entro fine anno. La Stelvio nasce sulla stessa piattaforma della Giulia, dunque offrirà la trazione integrale e sarà lunga circa 4,6-4,7 metri: si inserirà insomma nel segmento “D-Suv”, per usare la classificazione degli addetti ai lavori, in cui affronterà avversarie del calibro di Bmw X3 e X4, Audi Q5, Mercedes GLC, Porsche Macan. Dalla sua, la Stelvio avrà una linea molto sportiva, una dinamica di guida e una gamma motori che ricalcano quelle della Giulia. Lecito attendersi una versione Quadrifoglio ad alte prestazioni: sulla berlina, a questa variante è dedicato un poderoso motore V6 di 2.9 litri da ben 510 Cv. Nelle prossime settimane dovrebbero arrivare le conferme dei dati tecnici, mentre per la prova su strada bisogna attendere il primo trimestre del 2017: la Stelvio dovrebbe andare in vendita, sulle due sponde dell’Atlantico, più o meno a marzo, in concomitanza con il debutto europeo al Salone di Ginevra. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI favorevole rapporto peso/potenza di 3,19 kg/Cv. Il V10 aspirato centrale posteriore di 5,2 litri eroga infatti 540 Cv (+15 Cv) e 540 Nm di coppia a 6.500 giri. La trasmissione S tronic a 7 rapporti con innesti istantanei permette di raggiungere i 318 km/h (+7 km/h), scattando da 0 a 100 orari in 3”6 (-0”2). Start&Stop, Cylinder on Demand (disattiva 5 dei 10 cilindri ai carichi parziali) e funzione veleggio in rilascio contengono consumi ed emissioni a 11,7 l/100 km e 277 g/km di CO2. Prezzo da 184.400 euro. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 In 4 circuiti il Grande Raduno Abarth Pininfarina partner dello IED Torino Sabato 29 ottobre il grande raduno ufficiale Abarth 2016 coinvolgerà migliaia di appassionati su 4 circuiti europei: Silverstone (Gran Bretagna), Nurburgring (Germania), Navarra (Spagna) e Tazio Nuvolari in Italia, vicino a Pavia. Protagoniste tutte le Abarth, dalle preziose storiche costruite a partire dal 1949 alle nuovissime Abarth 595 e Abarth 124 Spider (foto) L’Istituto Europeo di Design di Torino ha trovato, dopo Quattroruote, un altro partner d’eccezione: Pininfarina. Dalla collaborazione con il magazine e la prestigiosa griffe di Cambiano nascerà il prossimo concept per il Salone di Ginevra 2017. Riccardo Balbo, direttore IED: «C’è grande entusiasmo negli studenti del Master e nel team di docenti che segue il progetto». . 37 CITROËN ide PIERO BIANCO BARCELLONA «Questa macchina incarna il nuovo corso di un brand vivace che da due anni si è trasformato puntando su design e creatività», dice la Ceo di Citroën, Linda Jackson. E parla di «una grande sfida per la nostra bestseller: la C3 rappresenta oltre una Citroën su 5 vendute in Europa». Non a caso le precedenti generazioni hanno superato 3,5 milioni di esemplari venduti dal 2002, di cui 580 mila in Italia. La nuova C3 è molto diversa: dal proprio passato e dalle tante rivali. Ha qualità per distinguersi, esprime la sostanza di un modello davvero originale, nato per attrarre i giovani. Parliamo di una citycar «gioiosa» e totalmente personalizzabile, con 36 combinazioni di colori (e bicolori, il tetto può essere bianco, nero o rosso) per gli esterni e 6 configurazioni interne. Eredita dalla C4 Cactus il minimalismo funzionale della plancia e dei sedili, le cinghie che sostituiscono le maniglie nei pannelli-porta, soprattutto gli airbump laterali, quelle protezioni di gomma che qui sono più sottili e discrete, oltre che C3, vivace e “diversa” per stupire il mercato Nata per i giovani: personalizzazioni e gadget hi-tech come la ConnectedCam che realizza da sola foto e video La telecamera optional per chi non gradisce. Il frontale è invece tipicamente C4 Picasso, con le luci distribuite su due livelli. Nel complesso un design equilibrato, che esalta il carattere della vettura. Con 3,99 metri di lunghezza per 1,75 di larghezza e 300 litri di bagagliaio, la C3 offre 5 posti (i tre dietro un po’ sacrificati) e un’agilità sorprendente che la rendono «cittadina» ideale. L’inedito servosterzo elettrico morbido e le sospensioni ritarate sono punti di forza, i motori sono concepiti all’insegna dell’eco-risparmio: consumi ed emissioni ridotti a fronte di prestazioni soddisfacenti. I benzi- È sotto il retrovisore, si attiva con un pulsante e fa tutto da sola: foto e video del tragitto Minimalismo tecnologico Interni e plancia: tecnologie (come il display Touch Pad 7’’) e tessuti soft 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA SETTIMA GENERAZIONE DELLA BESTSELLER BMW GIÀ VENDUTA IN 7,6 MILIONI DI ESEMPLARI Semiautomatica e ibrida plug-in la Serie 5 in arrivo Dinamica CORRADO CANALI MONACO DI BAVIERA Bmw ha presentato la settima generazione della Serie 5. La vettura che sarà disponibile a partire dal febbraio 2017 in versione per ora berlina, segna un nuovo traguardo nella storia del modello che ha già superato i 7,6 milioni di esemplari totali dal 1972. Evoluta nel design, senza rivoluzioni rispetto al passato, la Serie 5 introduce importanti innovazioni tecniche legate alla dinamica di guida e alla sicurezza. Una curiosità per i cultori del modello: tutte le versioni adottano terminali di scarico a vista ai lati del paraurti, diversi per forma e finitura in base alle motorizzazioni. La nuova Serie 5 utilizza una La Serie 5 in vendita a febbraio promette prestazioni e tecnologie mai raggiunte piattaforma di alluminio che ha ridotto il peso di ben 100 kg rispetto al modello uscente, sebbene la berlina sia cresciuta di 36 mm in lunghezza, fino a toc- care i 4,93 metri totali, con 2,97 metri di passo. Il bagagliaio ha raggiunto una capienza di 530 litri e propone una soglia di carico più bassa e un’apertura più na 3 cilindri PureTech hanno 68, 82 (da gennaio anche bifuel Gpl) o 110 Cv (quest’ultimo con Stop & Start, abbinabile a un buon cambio automatico); i diesel BlueHDi hanno 75 o 100 Cv. Non possono entusiasmare per coppia e valori massimi i due benzina più piccoli, concepiti per tragitti prevalentemente urbani, che tuttavia brillano sul fronte dei consumi: 6 litri per 100 km contro i 6,8 dichiarati dal più brillante 110 Cv. La gamma C3 offre allestimenti Live (che detta il prezzo d’ingresso, 12.250 euro), Feel (da 13.500) e Shine (da 15.500 fino al top col diesel 100 Cv che costa 18.400 euro). Su tutte sono di serie importanti elementi di sicurezza come avviso superamento corsia e riconoscimento segnali stradali. Ma bisogna «salire» per gustarsi quei gadget su cui il marketing punta parecchio. Le due versioni superiori consentono infatti di beneficiare delle promozioni di lancio con i pack (che altrimenti costano 500 euro) contenenti la retrocamera e la ConnectedCam, una telecamera HD grandangolare sistemata sotto lo specchietto retrovisore. Si aziona con un pulsante e immortala le immagini (foto e video) di ciò che si incontra lungo il tragitto, poi scaricabili sullo smartphone per condividerle. Divertente, purché se ne faccia un uso intelligente e non una fonte di distrazione. La C3 è molto social, perfino nelle vendite: la Limited Edition (129 unità) realizzata con Facebook era ordinabile solo sul web. Consegne dal 21 novembre, con il via alle vendite tradizionali. larga, oltre alla possibilità di abbassare il divano posteriore nel rapporto 40-20-40. Grande cura è stata rivolta anche all’aerodinamica, con un Cx record di 0,22 che ha contribuito a ridurre di oltre il 10% i consumi di tutte le versioni. La gamma motori al lancio prevede i motori a benzina per le 530i e 540i: la prima utilizza il 4 cilindri 2000 turbo da 252 Cv, la seconda dispone del 6 cilindri 3000 turbo da 340 Cv. Per quanto riguarda i turbodiesel troviamo la 520d col 2000 da 190 Cv e la 530d con 2000 da 265 Cv. Attesa inoltre la variante 530e iPerformance (252 Cv) con la novità della propulsione plug-in e consumi dichiarati di 2 litri per 100 km. La trazione integrale xDrive sarà offerta in opzione per tutta la gamma. La sportiva M550i xDrive sarà il top in attesa della nuova M5. Per la M550 è previsto il V8 4400 cc biturbo da 462 Cv. Gli interni della nuova Serie 5 sono stati ridisegnati ispirandosi a quelli dell’ammiraglia Serie 7. La guida autonoma è uno dei «plus» della nuova Serie 5. Grazie a tutti i più recenti sistemi di assistenza alla guida, è in grado di gestirsi autonomamente in alcune funzioni anche per lunghi tratti di strada. L’elettronica comanda la vettura sia in accelerazione che in frenata e anche muovendo lo sterzo fino a una velocità massima di 210 km/h. In aggiunta la nuova Bmw eredita molte delle dotazioni introdotte dall’ammiraglia Serie 7 come il sistema Remote parking e potrà, di conseguenza, essere telecomandata per sistemarsi anche nei parcheggi particolarmente stretti. Sarà possibile, inoltre, acquistare la nuova Serie 5 in venti diverse varianti di cerchi con misure comprese tra 17 e 20”. Tre i livelli di allestimento previsti: Sport Line, Luxury Line oltre al top M Sport. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA 9A L’inchiesta della domenica Precariato e lavoro nero Che tempo fa R A L Ristoranti, cocktail-bar e locali di street-food. Dietro ai banconi e nelle cucine. E’ qui che convivono le contraddizioni di uno settori più trainanti, che però in alcuni casi si poggia sulle spalle di dipendenti costretti a paghe da fame, con contratti (quando ci sono) irregolari e turni da maratoneta. 1 Non solo chef Viaggio tra i forzati del gusto DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003, e-mail: [email protected] B [email protected] Facebook: La Stampa Torino B Twitter: @StampaTorino VENDITA TORINO - Str. SAN MAURO, 18 TEL. 011.274.15.25 - 011.198.62.241 FAX 0112241887 Orario continuato 8.00-19.00 www.autoricambiral.it TORINO - C.so REGINA MARGHERITA, 256 TEL. 011.437.50.64/88 - FAX 011.473.47.00 Aperto il Sabato TORINO & PROVINCIA Situazione Una perturbazione con correnti umide meridionali porta deboli piogge tra la notte e il mattino. Rimane nuvoloso anche a inizio settimana con temperature in aumento Il Pd attacca Appendino: sapeva e ha firmato. Il centrodestra: un errore sostenerla al ballottaggio Bilancio, ignorato dal Comune l’allarme della Corte dei Conti In un documento del 2015 i rilievi sui debiti con le aziende partecipate 10° 13° Oggi Molto nuvoloso con piovaschi o pioggia debole a tratti tra la notte e il mattino. Parziali schiarite nel pomeriggio sulle Alpi 10° 16° Domani Molto nuvoloso con limitate aperture, ma precipitazioni generalmente assenti salvo temporanei piovaschi. Temperature in lieve aumento I conti del Comune e quelli delle partecipate, a partire da Gtt e InfraTo, non combaciano da tempo. E da altrettanto tempo la Corte dei Conti richiama Palazzo Civico all’obbligo di riportare armonia nei bilanci. Il mondo politico attende con il fiato sospeso il risultato degli accertamenti di Procura e Finanza. La sindaca afferma di aver dovuto dare il via libera al bilancio delle due partecipate, lo scorso luglio, perché si rischiava di «ridurre servizi essenziali per i cittadini». Ma le opposizioni attaccano. Molto nuvoloso con limitate aperture, possibili deboli piogge o piovaschi in serata. Temperature in aumento 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI A PAGINA 45 REFERENDUM REPORTERS REPORTERS Frenata sul villaggio di Babbo Natale Andrea Rossi A PAGINA 46 Massimiliano Peggio A PAGINA 46 Farmaco con preavviso ALESSANDRO MONDO olti farmaci, sovente assunti senza criterio: cioè senza seguire le raccomandazioni del medico. Un fenomeno che riguarda soprattutto le persone in età avanzata, in aumento in Piemonte e che rimanda a fattori diversi: un problema in una Regione e in un Paese dove gli anziani sono in crescita. È una delle incongruenze nel panorama della farmaceutica, oggetto dell’iniziativa lanciata dal ministero della Salute con il concorso dell’azienda Mylan: in prima battuta, nella M nostra città vi aderiscono le 65 farmacie dell’Asl Torino 1 (con funzione di coordinamento). Gli obiettivi sono diversi: aumentare l’efficacia delle cure e diminuire i rischi per i pazienti. Abbattere i costi per il servizio sanitario, anche. La procedura si basa su vari passaggi: il paziente, informato dal medico, si reca in farmacia; il farmacista inserisce i suoi dati nel database «Seguilaterapia», messo a disposizione da Mylan; «Seguilaterapia» e «Netmedica Italia», la rete della Medicina Generale per la condivisione dei dati assistenziali, interagiscono per acquisire il piano di cura definito dal medico; il farmacista comple- NOEMI PENNA ta la scheda del paziente inserendo eventuali informazioni aggiuntive e consegna il piano di cura; al paziente viene ricordata l’assunzione del farmaco. Tre le modalità di avviso: per telefono, via sms o tramite una «app» sullo smartphone. Il «memo» previsto dal programma riguarda anche la durata della cura prescritta e quindi la necessità di rifornirsi dei prodotti per tempo. Il «reclutamento» dei pazienti da parte dei 375 medici dell’Asl, in base a criteri specifici, è quasi terminato: la sperimentazione partirà a fine anno con il primo campione di 400 soggetti selezionati. Andrea Rossi, Maurizio Tropeano Camminata in Piemonte per fare campagna verso il voto di dicembre Se la santona dei tumori parla alla Gam R PALAZZO CIVICO NEGA L’OK AI MERCATINI INTORNO ALLA STRUTTURA CHE STA SORGENDO IN PIAZZA D’ARMI Violante lancia la marcia per il “Sì” LA STORIA adiata dall’Ordine dei medici di Cagliari, ma ancora in attività. Gabriella Mereu, la «santona» della terapia verbale che dice di curare - fra le altre cose - i tumori con insulti e parolacce, incontra i pazienti in giro per l’Italia promuovendo tecniche di cura lontane anni luce dalla medicina ufficiale. E lo farà anche a Torino, giovedì sera con una conferenza e sabato pomeriggio con un workshop. Due appuntamenti che non mancano di dar scalpore, a partire da una delle location scelte: la Gam di Torino. E’ questo che riporta il volantino diffuso dagli organizzatori di A2C2, «contravvenendo al regolamento», fanno sapere da Fondazione Torino Mu- La locandina sei. Questo dell’evento perché l’incontro di giovedì si svolgerà nella sala conferenze di corso Galileo Ferraris 30, struttura affidata a una società privata, la Comunicazionimmagini, che la «affitta a chiunque, basta che paghino», commenta il titolare Oreste Lo Pomo. Fondazione Torino Musei si dissocia dall’evento: «Non siamo responsabili di quello che avviene nella sala, per cui è vietato utilizzare loghi e riferimenti di Gam o Fondazione. Ci rivarremo sull’utilizzo improprio della dicitura fuorviante». «E’ un errore che fanno tutti – giustifica Oreste Lo Pomo -: al posto di mettere l’indirizzo corretto, usano via Magenta 31. Ma a livello di contenuti non ci mettiamo naso. Ho ricevuto delle mail dalla Fondazione, in cui mi chiedevano se era possibile utilizzare altre sedi, ma il cliente non è stato d’accordo», rivela Lo Pomo, spiegando che «con loro ho già lavorato, sempre alla presenza della Mereu, e non c’è stato alcun tipo di problema. Pagano pure anticipatamente». Il costo? 250 euro più Iva per due ore. «Utilizzare una struttura di una fondazione pubblica regala una copertura d’immagine inammissibile che gli organizzatori sfruttano», commenta Marco D’Acrì, ex assessore provinciale alla Cultura: «Quella sala non può essere concessa a chiunque», anticipando che «una situazione del genere è passibile di esposto». 10° 17° Martedì ® RICAMBI AUTO Coccorese ALLE PAGINE 40 E 41 LA STAMPA 12345367318 12345367318 7 40 .Cronaca di Torino LA STAMPA .DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Inchiesta della domenica Viaggio nel mondo del Food Cosa c’è sotto il piatto Dietro il boom della ristorazione, l’esplosione del lavoro nero E le paghe crollano: “Dieci anni fa prendevo 80 euro, oggi la metà” Luci e ombre PAOLO COCCORESE Ristoranti, cocktail-bar e locali di street-food. Dietro ai banconi e nelle cucine. E’ qui che convivono le contraddizioni di uno settori più trainanti, che però in alcuni casi si poggia sulle spalle di dipendenti costretti a paghe da fame, con contratti (quando ci sono) irregolari e turni da maratoneta. Il ministero del Lavoro nei primi sei mesi dell’anno ha controllato a Torino 349 attività. Al 57% è stata contestata una violazione per lavoro nero. Percentuale di irregolarità doppia delle imprese della categoria del commercio dove ci si ferma al 36%. Dal caso dei rider sottopagati di Foodora, la start-up della nuova frontiera del take-away digitale, ai lavapiatti bengalesi che si accontentano di 800 euro in nero per 12 ore di fatica al giorno. Sudore e pochi soldi in tasca. Osservato dal basso, è su questo equilibrio che spesso si basa il fenomeno della “movida”. Settore con luci ed ombre. Lo dicono i dati di Unioncamere. Nel 2016, come l’anno precedente, il numero delle chiusure supera quello dei locali aperti. Saldo di – 25. Ma il totale delle «imprese di somministrazione» è ancora quattro cifre: 7.916. «Numeri che testimoniano come siamo la prima industria di Torino», dice Fulvio Griffa, il presidente dei pubblici esercizi della Confesercenti. Lavorare nella ristorazione vuol dire correre quando gli altri si divertono. 57 Dietro i lustrini della movida si muove un esercito di lavoratori sottopagati per cento Le attività multate durante i controlli del ministero del Lavoro REPORTERS 7.916 attività Il totale delle imprese di somministrazione di cibo e bevande 3 mila I torinesi che lavorano nei bar, nei locali e nei ristoranti nell’area del centro Bandite domeniche e festività. Aziende di massimo 15 dipendenti, a volte di carattere famigliare. «Come in tutti i settori ci sono tutte le sfumature del lavoro: dal bianco al nero. Otto anni di crisi li subiamo anche noi. Ma non ho mai sen- tito alcuna proposta di sgravi», aggiunge Griffa, proprietario del ristorante Siberiaki del Quadrilatero. Quanti sono i lavoratori dei locali di ristorazione in città? Difficile dirlo: quasi 3 mila - secondo Confesercenti - nella sola area della Ztl in Centro. Baristi, camerieri, chef, aiuto-cuochi, lavapiatti. Un esercito che negli ultimi dieci anni ha sacrificato la professionalità. I ristoratori denunciano il costo del lavoro troppo alto. Ma, intanto, il livello medio delle retribuzione è in calo. «C’è stata una standardizzazione verso il basso - dice Fabrizio Fasano, proprietario del bar Closer di via Baretti -. La crisi e la disoccupazione, da una parte. L’aumento degli universitari dell’altra. Il risultato? Ricevo quotidianamente dieci curriculum di aspiranti camerieri». Ma senza esperienza, si finisce nel calderone di stipendi anche da fame. «Se dieci anni fa, un cameriere intascava 50-80 euro per servizio, oggi, i ristoratori pagano 30-40 euro», ammettono in un altro ristorante del centro. I contratti a tempo indeterminato sono una chimera. Spopolano quelli fasulli. Sulla carta si scrive la metà delle ore fatte. Il resto si paga fuori busta. Poi, c’è la novità dei voucher. «Sono nati per retribuire il lavoratore occasionale e combattere il lavoro in nero. Ma c’è stato un abuso», dice Luca Sanna della Filcam Cgil. La realtà? «Le quattro ore di lavoro sono pagati con due voucher e in contanti. E ristoratori spregiudicati li tengono nel cassetto e li attivano solo quando vengono pizzicati». Ci vorrebbero miglior controlli? «In Piemonte ci sono, il settore è sano. Non bisogna generalizzare. Bisogna vedere dove si annidano le irregolarità, la maggioranza lavora facendo sacrifici e seguendo le regole - dice la presidente di Confcommercio, Maria Luisa Coppa -. E chi ne approfitta è giusto che sia punito. Anche perché, col nero, fa una concorrenza sleale in primis alle imprese regolari». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 . Cronaca di Torino .41 Il cameriere “Non ho la divisa Se c’è la Finanza sembro un cliente” Quanto è dura la vita da cameriere che lavora senza un contratto regolare in tasca. Nei locali di San Salvario specializzati nell’aperitivo li riconosci dai particolari mancanti della divisa. «Si lavora senza grembiule perché in caso di controllo l’ordine è mescolarti tra i clienti per evitare contravvenzioni», raccontano in un cocktail-bar. Ma la ricetta è la stessa delle grandi discoteche del Valentino dove gli aiuto-camerieri quando arriva la Guardia di Finanza devono mollar bicchieri e boule del ghiaccio. E dimenar- si (per finta) in pista. Quello del cameriere è un lavoro a cui mirano, in particolare, i più giovani. Alcuni si accontentano di essere pagati in nero per non perdere borse di studio o posti letto in residenza assegnati in base all’Isee ridotto. Spesso taroccano i curriculum per poter essere assunti. «Ma è facile capire chi trassa – assicurano in un bistrot del Quadrilatero -. Non è importante saper portare tre piatti senza farli cadere, ma parlare col cliente. Sono fondamentali per migliorare l’incasso». Provare per credere: non è facile ri- spondere negativamente alla domanda “Gradisce anche un dolce?” posta nella maniera giusta. Ma non tutti gli imprenditori della movida sono così lungimiranti. Spesso i camerieri si accontentano di meno di 50 euro a servizio. E nei contratti si dichiara la metà delle ore di attività. Per poi pentirsene. Come Erika, 31 anni, cameriera di una steak house: «Quando vai in maternità l’Inps di conteggia quanto scritto sul contratto. Quindi di meno. E i datori di lavoro non saldano la differenza». [P. C.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il lavapiatti “Nelle vostre cucine troppi bengalesi trattati da schiavi” Nella comunità dei bengalesi, si racconta una storia terribile che è impossibile da verificare. Ma che dà il senso delle condizioni in cui sono costretti a lavorare tanti lavapiatti dei ristoranti di Torino dove quasi il 90% proviene dal Bangladesh. «Dieci anni fa, un mio connazionale morì d’infarto in un ristorante vicino a corso Dante. Il proprietario, siccome era irregolare, acquistò delle rose e chiamò la polizia dicendo che nel locale era scomparso non il lavapiatti, ma uno dei tanti venditori di rose che girano in bicicletta. Così, da non avere problemi». A raccontarlo è Ismail Sikder, il presidente della moschea di via La Salle, la più frequenta dai bengalesi, e proprietario di “Cacio e Pepe” di via Genova 34. E’ il volto di una comunità votata al silenzio. E al sudore nel fondo della cucina. «Sono quasi 150 i locali dove lavorano i miei connazionali – aggiungono -. Perchè? Non beviamo, non rubiamo, non parliamo l’italiano e siamo ricattabili». Se la sanatoria del 2013 ha permesso di far uscire molti lavoratori stranieri dall’ombra e dall’illegalità - che è sinonimo di sfruttamento -, rimangono REPORTERS gli angoli bui. «Troppi lavapiatti vivono da schiavi con l’unico obiettivo di spedire i soldi a casa», dice Sikder. Il lavapiatti guadagna anche 800 euro per un 10 ore minimo al giorno . Ma all’interno della comunità straniera che conta 1500 persone a Torino, cresce l’insofferenza. «Mi capita spesso di andare a parlare con i proprietari dei locali per conto dei miei connazionali – dice Sikder -. Parlando italiano, vado a trattare con loro per evitare situazioni di sfruttamento». [P. C.] lità e paghe adeguate. Bisogna saperci fare con i clienti e educarli al bere consapevole. A Torino, alcuni locali pagano anche 40 euro a serata. Troppo poco», dice Tarek Lotfi, 27 anni. Lavora al “Closer” di via Baretti e gareggia a livello mondiale nelle competizioni di “fre- estyle”. E’ una mosca bianca. Normalmente i barman della movida guadagnano 50-60 euro per lavorare anche otto ore consecutive venerdì, sabato e domenica. Completamente in nero o pagati in piccola parte coi voucher. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I barman Il caso Foodora LA STAMPA DOMENICA 9 OTTOBRE 2016 Foodora, il primo sciopero della sharing economy PAOLO COCCORESE TORINO C 50 rider Sono quelli che a Torino hanno sfilato per le strade 7 milioni Il mercato di consumatori stimato per il food delivery in Italia hi abita a Torino o a Milano è abituato a vederli sfrecciare nel traffico in sella alle loro biciclette per portare sashimi misto o zuppe Thay ai clienti che preferiscono gustarli comodi nel proprio salotto. Sono i «rider», i fattorini della flotta di Foodora. Azienda di tendenza, nella rivoluzione della sharing economy ha rilanciato il tradizionale servizio della consegna a domicilio grazie alla tecnologia degli smartphone. Take away digitale: ultima frontiera delle start-up. Un mercato, quello del «food delivery», che in Italia vale 400 milioni. Ma dietro l’innovazione a portata di click, smart e à la page, forse non tutto è rose e fiori. Ieri una cinquantina di rider hanno sfilato per le strade di Torino per denunciare precarietà e stipendi «da sfruttamento» chiedendo, primo caso nel nostro Paese, di boicottare la app venuta dall’estero. La protesta è nata perché Foodora ha cambiato i con- Cronache .15 «Devono capire che è un lavoro da tempo libero» 3 A Torino sfilano i portacibo in bicicletta: “Paghe da sfruttamento” Reportage . Questi contratti sono al limite del legale, subiamo ritorsioni se protestiamo, le bici sono nostre e ce le dobbiamo aggiustare Jami Salati Il leader della protesta sindacale tratti che cancellano la parola «dipendenti» preferendo quella di «collaboratori». «Foodora et labora» hanno scritto sul volantino della protesta i rider. Salati denuncia: «Questi contratti sono al limite del legale, subiamo ritorsioni in caso di proteste e non abbiamo convenzioni per la manutenzione delle biciclette che sono di nostra proprietà». La protesta dei collaboratori di Foodora ha coinvolto anche i 400 ristoranti affiliati al servizio di take-away, non propriamente d’accordo con le paghe basse dei fattorini che vedono ogni giorno. Anche se, come dice Luca Rizzello dal bancone della sua rosticceria salentina alle spalle di Palazzo Nuovo: «Con l’app domande a Gianluca Cocco direttore generale Gianluca Cocco, co-managing director di Foodora Italia, tiene il riserbo sulle tariffe previste nel nuovo contratto proposto ai fattorini. Nessuna conferma dall’azienda sulla cancellazione della retribuzione di 5 euro lordi all’ora puntando su un sistema di retribuzione a consegna a tre euro. Il responsabile della start-up, arrivata in Italia un anno fa, giura che, se fosse un universitario in cerca di un «secondo lavoro e non di un primo», avrebbe sicuramente fatto parte della «flotta dei rider». «A Torino il tempo medio per una consegna è di 29 minuti. In un’ora se ne possono fare anche tre. E guadagnare più che in passato». Per quale motivo avete scelto di variare il contratto? «Scelte aziendali. Così, il sistema è più meritocratico. Il business è cresciuto. All’inizio capitava di avere i rider fermi anche un’ora a Porta Nuova. Oggi, sarà diverso. Siamo molto dispiaciuti di quanto accaduto a Torino. Siamo sempre disponibili al confronto con i nostri collaboratori. Incontri “face to face”, non collettivi, perché le istanze di ognuno sono diverse». Collaboratori e non dipendenti? «Proponiamo un contratto La protesta dei rider sottopagati di Foodora è stato il primo sciopero dell’economia delle app. I fattorini 2.0 contestano la start-up del take-away digitale chiedendo di eliminare la retribuzione a consegna (cottimo) di 3 euro lordi prevista nei contratti co.co.co. Giovedì, la promessa di aumentare di un euro la paga, non ha arrestato l’agitazione che ha svelato le dure condizioni di lavoro nel mondo del food. 1 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI “Abbiamo studiato Ma tanti prendono solo 40 euro a sera” Due realtà agli antipodi dietro lo stesso bancone. Quella dei barman è un mondo dove quelli più bravi possono guadagnare anche più di duemila euro al mese. Traguardo così allettante a cui puntano tanti aspiranti bartender, la maggioranza, che si accontentano di poche centinaia di euro pagate in nero. E c’è di più. Se spopolano le scuole di mixology, nei locali capita sovente di trovare ragazzi che si offrono di preparare cocktail gratis pur di fare esperienza. Le discoteche sono grandi buchi neri. Nelle sale da ballo si preferisce la velocità e si scovano lavoratori che, durante la settimana portano avanti altre carriere, che di notte shakerano centinaia di cocktail senza un contratto. Nelle altre strade del divertimento by-night da Vanchiglia a San Salvario (il quartiere dove il livello dei compensi è più basso per la forte concorrenza) possono convivere in pochi metri situazioni contrastanti. «I proprietari dei bar dovrebbero capire che questo è un lavoro che richiedere estrema professiona- 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA 8 12345367318 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 . Cronaca di Torino .43 «L’odio non serve Tanto nessuno potrà ridarmi mio figlio» Il dramma Alessandro Belvedere, 15 anni, è stato investito in un tratto di strada alle porte di Venaria, in corso Garibaldi, un centinaio di metri prima dello svincolo per la tangenziale 3 GIANNI GIACOMINO Mamma Marianna guarda la foto del figlio Alessandro sul telefonino. C’è lui sorridente, davanti ad un hamburger. «Era quest’estate quando siamo andati in vacanza in Cornovaglia, è un ricordo bellissimo». Poi il nodo in gola si scioglie in pianto. Perché, come ha scritto sul suo profilo Facebook: «Ieri sera Alessandro è stato investito dell’ennesimo pirata della strada. Ti amo piccolo grande uomo, continua i tuoi graffiti in qualsiasi parte ti trovi». Alessandro Belvedere avrebbe compiuto 16 anni a dicembre. È morto la notte scorsa a Venaria, dopo essere stato travolto da una macchina in corso Garibaldi, un centinaio di metri prima dello svincolo per la tangenziale. S.A., carrozziere di 44 anni, al volante di una Mercedes classe E 320, dopo l’investimento è scappato. Lo hanno rintracciato, mezz’ora più tardi, i carabinieri di Venaria. Era in via Druento, vicino allo Juventus Stadium: agitato, stava girando intorno alla Mercedes, controllando la carrozzeria. Subito ha negato: «Credetemi non mi sono accorto di nulla». Ma un pezzo dello specchietto retrovisore era rimasto sull’asfalto, proprio dov’era appena stato travolto Alessandro. E c’erano pure dei testimoni. A quel punto il 44enne di Nole Canavese, sotto choc, ha ammesso tutto ai militari comandati dal capitano Giacomo Moschella. L’uomo è risultato negativo all’alcool test, ma è stato denunciato per omicidio stradale e omissione di soccorso. Intanto il pm di Ivrea Lea Lamonaca ha ordinato il sequestro della macchina per ulteriori accertamenti. La tragedia è avvenuta poco prima di mezzanotte. Alessandro era insieme a due suoi amici, un 17enne e la sua fidanzatina, anche lei minorenne. Avevano fatto un giro per la città, probabilmente per ammirare i graffiti disegnati dai writers nel sottopasso di corso Papa Giovanni XXIII. Quei disegni estrosi che «Ale», studente del Bodoni al terzo anno di arti grafiche, amava in maniera particola- La notte scorsa a Venaria Ucciso a 15 anni da un pirata mentre attraversa la strada L’investitore fugge ma viene scoperto: è accusato di omicidio stradale re. La cameretta della sua casa, un elegante appartamento in centro alla Reale, è tappezzata fogli pieni di schizzi e colori. Tutti firmati «Fake». I tre stavano tornando a casa. All’altezza dell’area di servizio della Q8 hanno deciso di attraversare corso Garibaldi. Un tratto di strada illuminato, ma senza L’auto La Mercedes classe E 320 è stata trovata dai carabinieri di Venaria mezzora dopo l’incidente in via Druento strisce pedonali. Da quello che hanno raccontato i due amici della vittima agli investigatori, la ragazza si sarebbe accorta dell’arrivo della Mercedes e avrebbe urlato. Il 17enne è riuscito ad indietreggiare, mentre Belvedere non ce l’ha fatta. Lo studente è stato scaraventato ad una decina di metri. S.A., invece, ha pigiato sull’acceleratore ed è scappato. Ma c’erano altre tre auto che seguivano la Mercedes. Hanno subito chiamato il 112 e il 118. Dalla centrale dei carabinieri sono state diramate le ricerche della Mercedes. Mentre un’ambulanza ha trasportato il giovane, in condizioni disperate, all’ospedale Giovanni Bosco. «I medici ci hanno subito detto che la situazione era molto critica» dice papà Davide. Alle tre e mezza il cuore di Alessandro ha smesso di battere. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Le nuove norme Aumento di pena a chi scappa dopo aver causato l’incidente 1 Dal marzo 2016 l’omicidio stradale è reato, graduato su tre varianti. Resta la pena già prevista, da 2 a 7 anni, per l’ipotesi base, quando la morte sia stata causata violando il codice della strada. La seconda variante prevede da 8 a 12 anni di carcere per chi provoca il decesso di una persona sotto effetto di droghe o in grave stato di ebbrezza. La terza contempla la reclusione da 5 a 10 anni se l’automobilista è lievemente alticcio o abbia causato l’incidente dopo condotte pericolose. In caso di fuga, l’arresto è sempre consentito. Se il conducente scappa dopo l’incidente scatta l’aumento di pena da un terzo fino a due terzi: non potrà mai essere inferiore a 5 anni per l’omicidio. domande a Davide Belvedere papà della vittima «In questo momento non voglio fare il giustizialista e non voglio mandare nessun messaggio a chi ha investito mio figlio e che non si è nemmeno fermato per capire come stava. Dentro di me ho troppa rabbia, non si può morire in un modo così assurdo a quell’età». Davide Belvedere, il padre di Alessandro, apre la porta di casa mostrando l’immenso dolore che gli sta devastando l’anima. Misura le parole ed è forte anche per sua moglie Marianna e per l’altro figlio Lorenzo, di qualche mese più vecchio del fra- Alessandro tello, al qua- Belvedere le era molto legato. Quando vi hanno avvertiti dell’incidente? «In nottata e siamo andati al pronto soccorso del Giovanni Bosco dove, però, i medici ci hanno subito preparato al peggio. Ci hanno detto che Alessandro era in pericolo di vita, ma avrebbero comunque tentato. Purtroppo è stato tutto inutile, le fratture erano troppo gravi». È davvero sicuro di non voler dire nulla al pirata della strada? «Certo. Dico solo che, se quel signore ha sbagliato, è giusto che paghi. Io non provo odio, non ci riesco. A cosa serve ? Tanto nessuno mi ridarà indietro mio figlio». Quando l’investitore è stato rintracciato dai carabinieri era in stato di choc, forse è scappato perché aveva paura, non crede? «Capisco che starà male pure lui, non lo metto in dubbio. Ma, ripeto, come ho anche detto ai carabinieri, se è colpevole deve prendersi le sue responsabilità e pagare. Chiedo solo giustizia, per il mio Alessandro che aveva ancora tutta una vita davanti e oggi non c’è più. Giustizia, solo questo». [G. GIA.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 44 SPECIALE GIUBILEO PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI UN LEADER NEGLI ONORI FUNEBRI Scegliete “Giubileo Cent’anni” Un dolore in meno per i vostri cari Nel lutto “Non fatevi ingannare dalla fretta” Il decesso di una persona cara pone una serie di interrogativi che riguardano molti aspetti pratici. Giubileo risponde alle domande più frequenti. Che cosa fare, quando muore un congiunto? «Non è necessario agire con urgenza, anche perché per legge devono passare come minimo 24 ore prima che si possano celebrare le esequie. Il funerale, in genere, non avviene prima di 2-3 giorni dal decesso». Se il decesso è avvenuto in casa? Scegliere oggi per sollevare i propri cari da preoccupazioni o spese legate al funerale, in un domani che ci si augura più lontano possibile. E’ l’innovativa formula «Cent’anni», messa a punto da Giubileo e che sta riscuotendo un sempre maggiore successo tra la clientela. «Un successo che non ci coglie di sorpresa, perché “Cent’Anni” ci è stato ispirato proprio dalle richieste della gente – spiegano dall’azienda di corso Bramante – In più occasioni, infatti, c’è stato chi ha domandato se non fosse possibile pagare in anticipo le spese per le proprie onoranze funebri». Può sembrare una richiesta fuori dall’ordinario, e pure le ragioni che la motivano sono tra le più varie: «Il caso più tipico è quello della persona sola, o che ha parenti lontani, per cui c’è il timore che in un domani non ci sia chi possa disporre per il funerale – proseguono da Giubileo – Ma ci sono anche i genitori anziani che, in questo modo, desiderano evitare in futuro ai figli la spesa o la preoccupazione di dover provvedere alle esequie». Chi desidera aderire a «Cent’anni» che cosa deve fare? «E’ sufficiente che telefoni o si presenti alla nostra sede: verrà fissato un appuntamento con un nostro funzionario che, se necessario, potrà anche recarsi a casa dell’interessato». Tutto si svolgerà nella più rigorosa riservatezza: «Il nostro incaricato presenterà nei dettagli la formula “Cent’anni”, e risponderà a ogni domanda. Se poi la persona lo riterrà, si provvederà alla stesura del contratto. In questo modo Giubileo sarà impegnato a provvedere alle onoranze funebri La cerimonia I dettagli della cerimonia sono stabiliti da subito in accordo con la persona Pagamento E’ anche possibile saldare a rate o stipulare una polizza con beneficiaria l’impresa di chi sottoscrive, secondo criteri che si saranno concordati, all’insegna della trasparenza e della chiarezza che da sempre ci contraddistinguono». Quindi una persona può definire nei dettagli come si svolgerà il suo funerale? «Esattamente. Può scegliere tutto, come si fa quando si organizza una qualsiasi cerimonia funebre. E’ un “progetto” che resta nei nostri schedari fino a quando non verrà il momento di tradurlo in pratica». Come si paga la formula «Cent’anni»? «Proponiamo due soluzioni: o il normale pagamento del compenso pattuito oppure, in alternativa, la stipula di una polizza assicurativa che indichi Giubileo beneficiario per l’importo dovuto. Con questa seconda forma non è necessario anticipare tutta la somma». Non è però strano pensare al proprio funerale, addirittura definendolo nei particolari, quando si è ancora in vita? «E’ meno inconsueto di quanto non possa apparire – rispondono da Giubileo – All’estero, infatti, già da molto tempo ha preso piede quello che è anche detto “funerale in vita”. Secondo noi, ha almeno due significati importanti». Quali? «Il primo è legato al significato delle esequie. Per noi di Giubileo il momento del funerale è quello in cui si rende onore alla storia di una intera esistenza. Per cui, sebbene possa sembrare un controsenso, le esequie sono un momento in cui una persona può ribadire ancora una volta le proprie convinzioni, o mettere in evidenza gli orientamenti etici o spirituali che l’hanno guidata in vita». E la seconda ragione? «Indubbiamente è quella economica. Con “Cent’anni” posso compiere oggi una spesa (eventualmente rateizzandola, se ricorro alla polizza assicurativa) evitando che in un domani spetti ad altri provvedere. E’ una scelta previdente, lungimirante. Ma non è tutto». In che senso? «La nostra esperienza insegna che, subito dopo il decesso di una persona cara, dover provvedere ai funerali non è certo incombenza piacevole: quasi “distrae” dal ricordo di chi ci ha appena lasciati. Con “Cent’anni” sarà sufficiente una semplice telefonata: noi di Giubileo provvederemo a tutto, in base ai criteri a suo tempo prefissati. Ci piace pensare che “Cent’anni” sia l’estremo gesto d’amore che una persona ha nei confronti dei propri congiunti. E’ come se dicesse loro: “Non preoccupatevi d’altro, pensate solo a me. Perché l’accompagnamento del mio ultimo viaggio è già stabilito: l’ho deciso io insieme a Giubileo”». «Occorre avvisare il medico curante, che dovrà espletare le pratiche necessarie e compilare la scheda Istat che, nel caso in cui sia Giubileo a occuparsi delle esequie, verrà consegnata direttamente dal proprio funzionario alla famiglia. Nel caso in cui il defunto abbia espresso la volontà di essere cremato, occorre segnalarlo al medico stesso». E se il decesso avviene in ospedale o in casa di riposo? «Il personale sanitario della struttura si occuperà di trasferire la salma nella camera mortuaria, e avviseràunmedicoperredigerel’attodimorte.E’vietato per legge, al personale ospedaliero, “consigliare” un’impresa di onoranze funebre». Come comportarsi, se in ospedale qualcuno consiglia» un’impresa di onoranze funebri? «Ribadiamo: è un comportamento assolutamente vietato dalla legge. Bisogna diffidare degli incaricati delle imprese che contattano direttamente i famigliari a casa o in ospedale, e non accettare indirizzifornitidachispacciaquelgestoper“aiuto”». Quando bisogna avvisare l’agenzia di onoranze funebri? «Non c’è urgenza. I nostri funzionari sono a disposizione delle famiglie, per ascoltarne le esigenze e con loro redigere un preventivo senza impegno. Li si può incontrare nelle nostre sedi, o, su richiesta delle stesse famiglie, al loro domicilio. La legge vieta espressamente alle imprese funebri di avvicinare, anche solo per informazioni, i famigliari dei defunti negli ospedali e case di riposo». Avete altri consigli? «Richiedere sempre un preventivo scritto prima di firmare l’incarico a qualsiasi impresa di onoranze funebri. Pretendere sempre la fattura (che, ricordate bene, è esente da Iva) dell’intera somma pagata all’agenzia d’onoranze funebri, altrimenti si diventa complici di evasione fiscale con le conseguenze legali del caso. Richiedere sempre copia delle spese che l’onoranza funebre dice di aver pagato agli Enti e verificare che l’importo della fattura corrisponda a quanto si è pagato realmente». 12345367318 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 . Cronaca di Torino .45 La sindaca: erano a rischio i servizi essenziali. Prove di unità nel centrodestra Pd e Morano, strana alleanza anti-Appendino L’accusa: conosceva i problemi, eppure ha fatto approvare il bilancio dai consiglieri M5S ANDREA ROSSI MAURIZIO TROPEANO «Abbiamo approvato i bilanci delle partecipate (Gtt e InfraTo, ndr) per non metterle in gravissima difficoltà rischiando di ridurre servizi essenziali per i cittadini». Così Chiara Appendino ha spiegato la scelta di dare il via libera ai conti delle due aziende, nonostante le anomalie, avviando subito una ricognizione sui bilanci e trasmettendo tutto alla Corte dei Conti. Dal punto di vista delle opposizioni la sua è una sorta di autodenuncia. Negli ultimi giorni sembra essersi saldato un asse tra il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo e il notaio Alberto Morano, il consigliere di centrodestra che sui bilanci ha presentato esposti in procura e in Corte dei Conti. Non a caso i due, quasi all’unisono, ieri hanno attaccato Appendino e l’assessore al Bilancio Rolando, colpevole di aver detto al Fatto Quotidiano che non approvando i conti di Gtt e InfraTo le banche avrebbero potuto chiudere i rubinetti e il servizio sarebbe stato interrotto. Il primo affondo parte da Lo Russo che, dopo aver paragonato la sindaca a Biancaneve, prova a stanarla ricordando che per cinque anni è stata vicepresidente della commissione Bilancio: «Possibile che non si sia accorta di niente?». E, soprattutto, «quali sarebbero i servizi essenziali a rischio e dove sono i carteggi con le banche?». Infine l’affondo: «Se eravate pienamente a conoscenza della situazione, allora perché avete fatto approvare dal Consiglio comunale, con i voti dei consiglieri M5S in procedura di urgenza, la delibera che certificava gli equilibri di bilancio?». Delibera «dove non si fa cenno alcuno al tema dei disallineamenti». Centrodestra unito Lo Russo sceglie Facebook, Morano, invece, sale sul palco del convegno organizzato dal centrodestra alla Gam e viene accolto come una star. Davanti a una platea che poteva essere più folta Forza Italia, Lega e liste civiche rilanciano l’unità partendo da un’autocritica fat- ta di rimpianti e rimorsi. Rimpianti per essersi presentati divisi alle elezioni, disorientando il loro elettorato; rimorsi perché proprio i loro elettori sono stati decisivi al ballottaggio, consegnando Torino ai Cinquestelle. Un’amministrazione su cui il giudizio è netto: «Sono dilettanti allo sbaraglio», afferma il capogruppo azzurro Osvaldo Napoli che poi pensa al futuro: «Torino sta vivendo una situazione disastrosa, dobbiamo proporci come alternativa al Pd che ha fallito e a un grillismo che sta dimostrandosi incapace di governare». Il suo acerrimo rivale in campagna elettorale, Roberto Rosso, chiosa: «Appendino sta facendo cose che non riuscivano nemmeno a Fas- sino». Durissimo il capogruppo leghista Fabrizio Ricca: «Dovevano essere tagliatori di teste e invece vanno a braccetto con tutti. Si dovrebbero scusare per le bugie raccontate in campagna elettorale e le promesse tradite (dal Moi ai rom) e ringraziarci perché il sistema Torino lo stiamo smantellando noi con le nostre iniziative su cultura e bilancio». Già, il bilancio. La battaglia innescata da Alberto Morano ha fatto del notaio candidato sindaco da Lega e Fratelli d’Italia il perno dell’opposizione alla giunta Appendino. Anche il Pd riprende le sue battaglie - nonostante mettano in luce una possibile mala-gestione delle giunte di centrosinistra - sperando che servano a far cadere Appendino. Morano sta al gioco e se la prende con Beppe Grillo: «Non è vero che i Cinquestelle hanno tirato fuori il problema bilancio; è l’esatto contrario». E insiste: «Dicono di aver approvato i bilanci delle partecipate con riserva, consapevoli dei disallineamenti. Una cosa che non esiste. E una settimana dopo hanno approvato una delibera di pareggio di bilancio dei conti comunali. Mi chiedo come sia possibile se il presupposto era falso». I Cinquestelle Tesi che il M5S rifiuta. L’assessore al Bilancio, Sergio Rolando, contrattacca: «Appendino da consigliere comunale di op- 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI L’esame L’analisi della Corte dei Conti si concentra su tre società partecipate in particolare: Gtt, InfraTo e Soris, che per conto di Palazzo Civico gestisce la riscossione dei tributi e delle multe Il punto A sinistra le Civiche fanno MiTo N Retroscena uò succedere che i conti di un Comune e delle sue partecipate non combacino tra di loro. Non può succedere - non dovrebbe, almeno - che capiti per anni. A Torino invece è accaduto: tra il Comune e le sue partecipate, a cominciare da Gtt e InfraTo, i conti sono disallineati da tempo. E da altrettanto tempo la Corte dei Conti richiama Palazzo Civico all’obbligo di riportare armonia nei bilanci, così come prevede la legge. L’ultima relazione della magistratura contabile è stata trasmessa a metà dello scorso anno e riguarda il rendiconto del 2013. Può apparire datata, invece nel documento della sezione di Controllo per il Piemonte vengono richiamate sostanzialmente le stesse criticità denunciate poche settimane fa dal notaio Alberto Morano, consigliere comunale, con un esposto alla procura e alla Corte dei Conti. «Dall’esame della nota informativa relativa alla situazione debitoria e creditoria nei confronti delle società partecipate», scrivono i giudici, «sono risultate, analogamente all’esercizio precedente, discordanze nei confronti di numerose società, in alcuni casi di particolare rilievo». L’analisi si concentra su tre in particolare: Gtt, InfraTo e Soris, che per conto di Palaz- posizione non ha partecipato al voto del bilancio, predisposto dalla giunta Fassino e approvato dalla sua maggioranza». E spiega che già a luglio, approvando la variazione di bilancio da 6 milioni, è emerso lo «scostamento che ha originato la scelta di avviare l’audit e di inviare comunicazione alla Corte dei Conti, ben prima che il consigliere Morano si attivasse». Se non bastasse, spiegano a Palazzo Civico, c’è un altro elemento da considerare: il problema non sono i bilanci di Gtt e InfraTo, che riportano i debiti del Comune, ma semmai il rendiconto di Palazzo Civico - approvato dalla vecchia amministrazione - che non ne fa cenno. P In un documento del 2015 i rilievi sui rapporti con le partecipate. Il nodo Soris Gli allarmi della Corte dei Conti sono rimasti inascoltati per anni zo Civico gestisce la riscossione dei tributi e delle multe. Trasporti in affanno Su InfraTo la Corte rileva che la differenza tra i crediti della società e i debiti del Comune è di 288 milioni e annota la spiegazione ricevuta dai revisori di Palazzo Civico: per 268 milioni si tratta di una diversa contabilizzazione sui mutui stipulati da InfraTo per conto del Comune per la realizzazione della linea 1 del metrò. Altri 25 milioni dipendono da crediti vantati da InfraTo che corrispondono a rate che la Città non ha ritenuto di dover rimborsare. Le spiegazioni proseguono per circa una pagina, alla fine della quale i magistrati contabili traggono le loro conclusioni: «Quanto evidenziato sembra sostanzialmente costituire un ulteriore aggra- vio dell’indebitamento dell’Ente», cioè del Comune. Il caso di Gtt è diverso: la Corte ha chiesto i dati ma non li ha ricevuti e pertanto ricorda i rilievi mossi l’anno precedente, quando si era soffermata sui mutui per i tram della linea 4 e sui “soliti” scostamenti tra debiti e crediti. Alla fine del carteggio con i revisori della Città i giudici tirano le somme, e nel farlo raggruppano Gtt e InfraTo sotto un’unica voce: «In ordine alle motivazioni sottostanti le discordanze rilevate, si confermano le perplessità espresse circa la possibilità di aggravio dell’indebitamento dell’Ente». Gli obblighi di legge Rispetto a Soris, invece, i magistrati sono allarmati perché a loro giudizio «sembrerebbe esistere la possibilità dell’emersione di debiti fuori bi- 2013 l’analisi Il rapporto della Corte dei Conti fa riferimento al rendiconto 2013 del Comune 268 milioni Emerge uno scostamento pesante tra i conti della Città e di InfraTo lancio, soprattutto tenuto conto dell’incerto esito delle procedure coattive». In ogni caso, spiega la Corte dei Conti, le discrepanze nei bilanci del Comune e delle partecipate di per sé non sono un dramma purché, come prevede la legge, «l’Ente, in caso di discordanze, adotti senza indugio, e comunque non oltre il termine dell’esercizio finanziario in corso, i provvedimenti necessari ai fini della riconciliazione delle partite debitorie e creditorie». Palazzo Civico, in sostanza, avrebbe dovuto sanare subito queste anomalie. Invece le ha protratte di anno in anno, finché - dopo gli esposti depositati dalla giunta Appendino e da Morano - i bilanci sono finiti sul tavolo della procura della Repubblica e di quella contabile. [A. ROS.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI el centrosinistra torinese dove il Pd sta ancora cercando il modo di riprendersi dalla sconfitta elettorale e i Moderati non nascondono l’incontro con la sindaca Chiara Appendino anche se spiegano che «resteranno all’opposizione» c’è chi prova a guardare al futuro e a tessere le trame che dovrebbero portare alla nascita della Federazione delle liste civiche. Il primo passo di questo percorso nasce sotto il segno del MiTo, cioè della collaborazione tra la lista civica Beppe SalaNoi Milano e quella creata nel 2014 per appoggiare Chiamparino e che quest’anno ha eletto in consiglio comunale Francesco Tresso. In Piemonte è il consigliere regionale Mario Giaccone a dirigere il «cantiere» che è stato aperto ieri mattina con un’assemblea a San Salvario: «Abbiamo resistito ai tentativi di annessione del Pd e adesso proviamo ad allargare il nostro orizzonte aggregandoci ad esperienze simili alla nostra». Una sorta di federazione delle civiche che «servirà da supporto per il prossimo candidato del centrosinistra alle regionali». A Torino la lista si sta strutturando senza però voler diventare un partito: «Lavoriamo - racconta Tresso - per rendere sempre più stretto il rapporto e l’azione politica tra chi è stato eletto in municipio e i consiglieri di circoscrizione». Da questo punto di vista l’esperienza di Milano può far scuola. Francesco D’Alfonso, consigliere comunale nel capoluogo lombardo: «Siamo riusciti a mantenere l’alleanza riformista tra la borghesia illuminata e professionale e forze della sinistra che costituisce quel partito della città che è tornato ad essere prevalente». Un modello che si può replicare riprendendo «il confronto far esperienze politiche civiche e territoriali senza farsi ingabbiare da formule partitiche o personalistiche». [M. TR.] 12345367318 46 .Cronaca di Torino STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Palazzo Civico ha pubblicato un bando per cercare un unico organizzatore di eventi Braccio di ferro sul Natale Il Comune frena il villaggio No ai mercatini previsti dall’iniziativa dei privati in piazza d’Armi REPORTERS Un manifesto che raffigura Matteo Salvini REPORTERS La ricostruzione digitale di come si trasformerà piazza d’Armi fino all’8 gennaio del prossimo anno Sulla «Stampa» & il caso ANDREA ROSSI Il modellino in legno Il corridoio dei suoi antenati La rampa in primo piano è quella della slitta di Santa Claus, che ricostruisce il cortile di casa sua. La torre dell’orologio, invece, scandirà l’attesa del Natale Qui saranno in esposizione i dipinti di Santa Claus delle varie epoche storiche, dal Medioevo sino al Rinascimento Dal 28 novembre ino a quest’estate sembrava che Torino non avrebbe più avuto il Natale, inteso come quel palinsesto - per usare un’espressione cara all’ex assessore alla Cultura Braccialarghe - di eventi e iniziative organizzati dalla Città durante la feste. Adesso, invece, sembra ci siano troppi pretendenti, al punto che da alcuni giorni è in atto un braccio di ferro tra Palazzo Civico e gli organizzatori de «Il sogno di Natale», la manifestazione che sta prendendo forma in piazza d’Armi. Il Comune teme che l’iniziativa possa danneggiare i vincitori del bando, ormai in dirittura d’arrivo, voluto dalla giunta Appendino per trovare un unico organizzatore per tutte le manifestazioni natalizie. Così, per cautelarsi, ha imposto F una serie di paletti che ai privati non vanno giù. Babbo Natale sarà di casa a Torino? Il villaggio nasce in piazza d’Armi Ci sarà la dimora di Santa Claus, la grande fabbrica dei giochi e spazi per eventi e cibo CRISTINA INSALACO «I Il progetto dei privati In piazza d’Armi, su un’area di 17.500 metri quadrati del Demanio, sorgerà un grande villaggio di Santa Claus con accanto una pista di pattinaggio e un chapiteau per gli spettacoli circensi e teatrali. Il progetto, ideato e realizzato da Carmelo Giammello, già scenografo allo Stabile con l’artista Richi Ferrero e la direzione di produzione di Roberto Sabbi e Paolo Quirico, è ambizioso: prevede 350 mila visitatori, di cui oltre 100 mila paganti. Gli organizzatori - tutti privati inizialmente avevano chiesto alla Città il suolo pubblico gratuito. Risposta negativa: come si fa a dare il suolo gratis mentre con un bando si chiede a l sogno del Natale» è la realizzazione delle fantasticherie che abbiamo avuto da bambini sulla vita di Santa Claus e dei suoi elfi, quando immaginavamo la fabbrica dei giocattoli che produceva i desideri contenuti nelle letterine. O quando pensava- suo letto, gli adulti potranno passeggiare tra gli stand di street food: in piazza d’Armi verrà allestito uno spazio con specialità tipiche del Piemonte e dell’Italia, con dolci, panettoni e piatti tradizionali delle feste, da Nord a Sud. Durante il periodo di apertura ci saranno poi 30 eventi serali e spettacoli per le famiglie, soprattutto nel weekend. Il programma, che Nei giorni scorsi il progetto del villaggio di Babbo Natale in piazza d’Armi realizzato da privati 1 qualcuno di organizzare eventi simili pagando? Palazzo Civico ha suggerito agli organizzatori di partecipare al bando per il Natale, magari con altri privati. Nulla da fare: «Da tre anni lavoriamo a questo progetto, il Comune ha pubblicato il bando a ottobre, troppo tardi», spiega Quirico. Niente mercatino Secondo round: i privati trovano casa sui terreni del Demanio, La politica francese Marine Le Pen ma si apre il problema delle autorizzazioni: un conto sono le piste di pattinaggio, i chioschi o il teatro, tutti classificabili alla voce intrattenimento. Ma se in piazza d’Armi si vuole fare anche un mercatino la questione è diversa: serve l’ok del Comune anche su un’area privata. E qui arriva il secondo stop di Palazzo Civico: non si può autorizzare nessuna iniziativa commerciale perché i mercatini sono già previsti nel bando comunale per il Natale. Il mercatino in piazza d’Armi finirebbe per fare concorrenza a chi - pagando - organizzerà il Natale per conto della Città e che potrebbe sentirsi penalizzato chiedendole i danni. Fine delle incomprensioni? No. Giovedì i lavori per l’allestimento del villaggio in piazza d’Armi sono stati bloccati per un giorno perché mancavano alcune autorizzazioni. «Non abbiamo ancora capito quale fosse il problema», spiega Quirico. «Siamo dispiaciuti, il nostro è un progetto importante, alla Città non costa un euro. Ci aspettavamo un interesse diverso. Vorremmo poter collaborare con il Comune senza fraintendimenti». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I politici raffigurati come Hitler Torna il falsario dei poster E adesso mette al muro Salvini, Trump e Le Pen SARA IACOMUSSI È tornato il falsario dei manifesti, l’uomo (o la donna) che attacca poster pubblicitari apparentemente in regola per fare satira contro i politici di destra. I poster abusivi sono comparsi ieri in città: li hanno segnalati ai Murazzi, in corso Massimo d’Azeglio e in piazza De Amicis, nei pressi della fermata «Dante» della metro, ma è probabile che ce ne siano altri. Nel mirino, questa volta, Matteo Salvini, Marine Le Pen e Donald Trump. Il leader della Lega, grazie a un rasoio posizionato sotto il naso, finisce per assomigliare molto ad Adolf Hitler, lo stesso vale per la Mille chilometri per il sì è l’iniziativa di alcuni sostenitori del referendum, con una camminata attraverso le regioni italiane: prima tappa Ivrea-Biella Violante lancia la camminata per il sì “Con il no si voltano le spalle al futuro” «Come gli italiani che scelsero la Repubblica al posto della Monarchia, senza sapere bene che cosa fosse, avendo fiducia nel cambiamento, oggi con questo referendum ci troviamo nelle stesse condizioni, in uno scontro tra paura e speranza. Sia chiaro è legittimo avere paura. Però chi vota sì sceglie la speranza e chi vota no sceglie la paura, per lasciare le cose come stanno. Ecco, io credo che sia necessario scegliere il nuovo perché il vecchio è indifendibile». Luciano Violante, collegato via Skype a causa di un brutto raffreddore, ieri sera, nella sala «punt e mes» di Eataly, ha voluto tenere a battesimo la presentazione della «marcia per il sì», iniziativa itinerante in giro per le regioni italiane lanciata da Tobia Zevi e dall’associazione «Puoi dirlo Forte!» a sostegno del referendum costituzionale, che parte oggi da Ivrea, e si concluderà in Sicilia. Mille chilometri a piedi, per raccontare passo dopo passo perché bisogna credere nel sì, sinonimo di quel cambiamento che Violante auspica per dare «più potere ai cittadini» e assicurare all’Italia «un assetto istituzionale più competitivo e stabili», in un rapporto di «interdi- pendenza con gli altri Stati». Così, scarpe da trekking nei piedi, si parte dal Piemonte. Gli organizzatori hanno scelto Torino per presentare l’iniziativa per il suo carattere simbolico: prima capitale d’Italia e città che ha visto la prima costituzione, con lo Statuto Albertino del 1948. Ma la prima vera tappa, probabilmente sotto la pioggia per via delle previsioni meteo, sarà da Ivrea a Biella. «Mi hanno chiamato il Forrest Gump del sì, così per prendermi in giro - dice Tobia Zevi - ma è quasi un onore. È un bel personaggio cinematografico, ed è riuscito a trascinare molta gente nel suo cammino». Il segreto 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Iniziativa L’iniziativa per il referendum del 4 novembre MASSIMILIANO PEGGIO francese. I manifesti, affissi negli spazi che il Comune riserva alla pubblicità regolare. sponsorizzano una marca immaginaria la «Gillelte», ma il logo falsificato è molto simile a quello storico della Gillette. Si tratta quasi sicuramente dello stesso «artista» che anni fa aveva tappezzato Torino di immagini di Mario Adinolfi nudo per D&G (come testimonial dell’inesistente profumo Eau di Nolfi), e di Maurizio Gasparri con tanto di parrucca bionda e gioiello al collo. Anche in questo caso, l’azienda citata è ovviamente estranea ai manifesti e nessuno ha rivendicato il gesto. Chissà se questa volta Torino scoprirà chi la tappezza di politici. REPORTERS di questa camminata è tutta qui. Arrivare dove la politica fatica a farsi largo. «Quando con gli altri organizzatori ci siamo messi a pensare come affrontare il tema del referendum - aggiunge Zevi - ci siamo chiesti quale messaggio volevamo mandare e a come doveva essere veicolato. Così è nata l’idea del cammino». Qualcun altro potrà chiamarlo pellegrinaggio, ma qui ci sono giovani che ci hanno messo la faccia, prima ancora delle gambe. Quei giovani della sinistra che sono cresciuti nel mito di Violante e che oggi si trovano in sintonia con lui, disposti a sposare l’idea del cambia- mento. Come? Rendendo il percorso delle leggi più snello, dando «più poteri ai cittadini», sebbene serva un correttivo nella legge elettorale, per non incorrere in effetti antidemocratici. «La parte più difficile di questa avventura - ammette Zevi - è far capire alla gente quanto ci tocchi da vicino questo referendum. Non sono un esperto giurista né un costituzionalista, ma mi interessa il futuro del mio Paese». Ivrea è la prima tappa, come «omaggio alla lungimiranza di Adriano Olivetti, che ha cercato un equilibrio tra produttività e rispetto sociale». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 . Cronaca di Torino .47 Stazione San Luigi Da Mattarella La stazione, dotata di un grande parcheggio, sarà nei pressi dell’ospedale San Luigi Premiato per le indagini su Stamina MASSIMILIANO PEGGIO L’ultima suggestione lanciata dal presidente del circolo Pd di Orbassano Roberto Taglietta, è il prolungamento dei binari di 2 chilometri: «C chiediamo se sia possibile far arrivare la linea nei pressi del centro di Orbassano». Un sogno quasi impossibile da realizzare, ma Foietta ha promesso di avviare un «ragionamento». Più attuali potrebbero essere le ripercussioni benefiche sullo scalo merci: «In molti lo danno per morto, ma è uno snodo importantissimo per 12 mila 900 treni ogni anno». Il vice comandante dei carabinieri del Nas di Torino, il luogotenente Loreto Buccola, per anni uno dei più stretti collaboratori dell’ex pm Raffaele Guariniello, ha ricevuto l’altro ieri la medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica, alta onorificenza decretata dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro della Salute, per le sue indagini in ambito sanitario, in particolare sul metodo Stamina, la ricerca «truffa» basata sulle cellule staminali che ha portato alla condanna di Davide Vannoni, promotore di una metodologia di c u ra c h e «non aveva alcun riscontro scientifico». «Ha fatto un buon la- Loreto voro, com- Buccola plimenti» gli ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel consegnargli la medaglia d’argento, su proposta del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. La cerimonia si è svolta l’altro ieri a Roma presso la sede del Ministero della Salute. Il luogotenente Buccola è uno dei veterani del comando Nas di Torino. Nell’Arma dal 1985, da 27 anni si occupa esclusivamente di indagini in materia sanitaria. Nella motivazione dell’onorificenza si fa anche menzione alla sua lunga carriera e ai suoi successi investigativi, ad esempio le numerose indagini nei confronti di dirigenti pubblici, colpevoli di aver provocato ingenti danni erariali alla sanità pubblica. Ma le inchieste più importanti Buccola le ha svolte accanto al pm Guariniello, in uno stretto tandem investigativo: dallo scandalo degli emoderivati, alle protesi mammarie contenenti silicone dannoso per la salute, fino alla vicenda Stamina. Nello scorso luglio il luogotenente è stato nominato consulente esterno della quarta commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Con le compensazioni Tav il caso MASSIMO MASSENZIO ORBASSANO all’ospedale San Luigi a Porta Susa in meno di 15 minuti. Il sogno di una linea ferroviaria in grado di collegare Orbassano (e la cintura Ovest) al centro di Torino dovrebbe diventare realtà nel 2020 grazie alla nuova linea 5 del Sistema ferroviario metropolitano e alla stazione che verrà costruita a partire dal prossimo anno in regione Gonzole. Dopo tanti rinvii, modifiche e spostamenti di risorse il condizionale è d’obbligo, ma questa sembra davvero la volta buona. D Da Orbassano in centro in un quarto d’ora Nel 2020 la nuova stazione Il commissario di governo: “Fondi pronti per gli appalti” Bike box Del progetto fa parte anche un parcheggio destinato a 120 biciclette come è comune nelle moderne stazioni europee Compensazioni Tav La fermata San Luigi è una delle opere a compensazione per la costruzione della linea ad alta velocità Torino-Lione, ma verrà «anticipata» assieme a quelle che verranno costruite a Grugliasco, in borgata Quaglia-Le Gru e a Torino, zona San Paolo. È stata una delle prime proposte del commissario di Governo per la Tav Paolo Foietta che venerdì sera ha presentato l’intervento alla cittadinanza orbassanese: «Il progetto definitivo sarà completato al massimo entro dicembre, l’opera è già interamente finanziata e prevediamo di partire con i lavori nella seconda metà del 2017». Dubbi a 5 stelle Parole che suonano come musica per chi da decenni aspetta di vedere arrivare i binari a Orbassano, ma proprio sulle coperture finanziarie si concentrano i dubbi del Movimento 5 creazione di un movicentro per lo scambio gomma-rotaia, la risistemazione di nuovi parcheggi a verde e la creazione di un innovativo «bike box» che potrà ospitare fino a 120 biciclette: «Con le nuove piste ciclabili protette in corso di realizzazione sarà possibile arrivare in regione Gonzole in piena sicurezza – ha sottolineato l’assessore Balocco –. Inoltre l’intervento prevede il cavalcavia ferrovia sulla provinciale per Beinasco che eliminerà gli ingorghi nelle ore di punta». Sogno e rilancio Stelle. Lunedì scorso, infatti, la consigliera regionale Francesca Frediani ha presentato un’interrogazione all’assessore ai Trasporti Balocco per conoscere l’ammontare delle opere compensative: «In base alla risposta ricevuta a noi risulta che i 18,5 milioni già stanziati da Trm e Regione per lo scalo San Luigi siano stati interamente dirottati sulle fermate Quaglia e San paolo pro- Trasporti e Rfi che garantisce 52,5 milioni di euro per la Sfm5. Due partite diverse quindi. Parliamo di soldi già stanziati e disponibili per gli appalti. Il resto è disinformazione». prio su richiesta del commissario di governo. Se Foietta è sicuro di un finanziamento per Orbassano ci mostri le carte che lo provano» La replica di Foietta: «Con una modifica dell’accordo di programma del 2014 si è deciso di spostare i fondi sulle stazioni Quaglia e San Paolo. La stazione San Luigi viene invece finanziata nel contratto di programma siglato tra Ministero dei Il progetto Secondo le anticipazioni del progetto la nuova fermata sorgerà proprio di fronte all’ospedale e l’intervento prevede anche la 1 Una lettrice scrive: breve calcolo sul costo mensa per ogni alunno delle elementari nella città di Torino: 5,32 euro (costo pasto) per 205 (giorni scuola) più 302 euro (iscrizione) = 1393 euro per il primo figlio oppure 3.99 per 205 più 227 = 1045 euro per il secondo. Ciò vuol dire che spendo all’anno 1.438 euro solo per i pasti. Aggiungiamo poi trasporti e dotazioni scolastiche e poi facciamo gli ipocriti e diciamo che la mensa è un bene sociale. Forse lo sarà, ma tante famiglie a questo prezzo non se la possono permettere. E’ facile anche un altro calcolo. Il costo medio del pasto per il primo figlio è di 6.80. Ipotizziamo che siamo in 4 in famiglia e che mangiamo 2 volte al giorno. Per mangiare con questa alta qualità/varietà che ci dà la mensa spenderemmo al mese: 6.80 per 4 persone per 2 pasti per 30 giorni = 1.630 euro. Poi viviamo di amore e fantasia 2 «Un 1234456789368A3B26 1 123456783489AB38CD934E6F646886643CDC34413D8CD67ED437DC4537934DB49A AED73567CA44128B4A37DD4FD3D4D747ED34412646AB64F3BA7A464CCCD 1 sotto un ponte o facciamo pagare le altre spese a chi ci vuole imporre un servizio. Perchè di ciò si tratta e non di scuola, educazione alimentare o altre belle parole. Per carità un servizio sacrosanto e che spero venga sempre garantito. Ma ricordiamoci che la nostra bellissima Costituzione ci garantisce l’istruzione gratuita e se vogliamo mettere la mensa al pari dell’istruzione allora anche questa deve essere fornita con tale criterio». SABRINA S. Un lettore scrive: 2 «Sul fatto che i manager della sanità vadano pagati in modo adeguato rispetto alle loro responsabilità si può essere d’accordo, anche se sarebbe auspicabile che nel determinare il sostanzioso premio di risultato si tenesse conto anche del grado di soddisfazione degli utenti delle strutture e dei servizi, che oggi è rilevabile con apposite metodologie. Sorprende però la motivazione degli aumenti: impedire l’abbandono del Piemonte per passare ad altre Regioni dove pagano di più.Mi domando allora a cosa serva il coordinamento nazionale fra gli assessori re- gionali alla Sanità se non riesce a stabilire livelli uniformi di retribuzione per i relativi managers,lasciando spazio ad una concorrenza dannosa e senza senso. E mi domando anche perché non intervenga,in alternativa, il Ministero della Salute per cercare di correggere un uso cosi distorto da parte delle Regioni della loro autonomia e competenza in materia di organizzazione sanitaria. l’epatite C”, mi viene spontaneo di suggerire all’assessore alla Sanità piemontese di prendere in seria considerazione l’idea di organizzare tramite le Asl piemontesi dei viaggi per i malati di Epatite C in India, in tal modo con lo stesso budget riuscirebbe a soddisfare le richieste di tutti i malati piemontesi e darebbe un bella sferzata alle aziende farmaceutiche che speculano sulle disgrazie altrui!». GIORGIO PONZETTO GIANNI BESTENTE Un lettore scrive: viaggio in India e 2 mila euro, così sono guarito dal- 2 «“Un Un lettore scrive: lettera pubblicata il 18 ottobre scorso sono d’accordo 2 «Sulla con chi ha denunciato la maleducazione e la pericolosità dei comportamenti di alcuni automobilisti che non rispettano le regole del codice della strada. Ma io rincaro la dose: chi non rispetta le regole al volante, non le rispetta neppure da pedone o ciclista che sia. Basta osservare ad esempio i pedoni che attraversano la strada con il semaforo rosso, i ciclisti che transitano sui marciapiedi o peggio sfrecciano sulle strisce riservate ai pedoni, mentre dovrebbero scendere dalla bicicletta e condurla a piedi. «Morale della favola: automobilisti e motociclisti sono individuabili con il numero di targa, mentre i pedoni e i ciclisti no». GIUSEPPE RAPPAZZO [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi 12345367318 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA 12314 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 . Cronaca di Torino .49 Fiocchi già in estate Abbonamenti al via, fino al 6 novembre con gli sconti I nuovi cannoni a Melezet hanno garantito innevamento anche a fine estate perché sono più rapidi nel raffreddare Bardonecchia investe sui nuovi cannoni “Più neve e efficienza” L’ad degli impianti: ora raddoppiate i posti letto Sudoku 1 Dopo 20 anni è stata aperta al pubblico la villa confiscata al boss mafioso di Bardonecchia, Ciccio Mazzaferro. Si trova nel cuore di Bardonecchia, in via Medail. Ora è diventata una casa estiva per gruppi organizzati. Toccherà agli scout gestirla tramite l’associazione creata con il gruppo Masci («Liberamente Insieme») Il sudoku Medio Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9 Junior 2 1 5 3 5 2 4 2 3 2 6 4 2 3 6 1 4 2 1 3 4 1 Junior 1 1 2 4 6 3 2 5 4 6 4 1 3 3 6 5 2 5 1 3 5 1 2 4 6 5 1 3 6 2 4 6 4 2 5 1 3 Junior 2 1 3 6 4 5 2 3 4 1 2 6 5 5 1 4 6 2 3 2 6 5 4 3 1 5 3 2 1 6 4 4 1 6 3 2 5 3 9 2 2 5 9 4 1 Junior 1 6 2 6 ta per il 2016/7 sarà la stessa. Si punta sui bambini: a Campo Smith è stata predisposta un’area per i principianti, e una zona con giochi e gonfiabili. Allo Jafferau, quota 2800 metri, sarà inaugurata la pista Roccia Nera: una discesa facile e panoramica, al cospetto del Ban, per permettere a tutti di raggiungere il Plateau. Sul piano commerciale ci sono buone notizie: i prezzi degli stagionali non sono aumentati (solo, di qualche euro alcune tariffe ridotte). Nel periodo promozionale si spendono 585 euro (poi 750 euro); 5 8 1 5 3 8 9 5 3 1 6 4 8 4 8 3 10 13 12 13 13 13 13 13 12 13 15 15 16 Si è esaurita l’azione del vortice freddo sull’Europa orientale e ora subentra un flusso di aria più mite e umida dal Mediterraneo che porta un aumento della nuvolosità e un po’ di pioggia questa mattina in prevalenza in Liguria e sul Piemonte orientale. Le correnti di Scirocco condizioneranno il tempo a anche a inizio settimana con cielo in gran parte nuvoloso, ma scarse precipitazioni. Temperature in sensibile aumento in quota con lo zero termico di nuovo intorno ai 3500 metri domani. 7 8 1 9 7 2 6 3 9 1 2 9 4 5 7 6 8 9 11 10 11 11 10 11 11 9 11 14 13 15 14 16 15 15 16 16 16 16 14 16 18 17 19 00.29 15.10 13.14 4 7 6 3 8 1 5 9 2 2 3 8 5 9 6 4 1 7 5 9 1 2 4 7 8 6 3 9 4 5 8 1 3 2 7 6 3 8 2 6 7 4 1 5 9 1 6 7 9 2 5 3 4 8 7 2 4 1 6 8 9 3 5 6 5 9 4 3 2 7 8 1 8 1 3 7 5 9 6 2 4 3 9 1 8 5 4 6 7 2 7 8 6 2 3 1 5 4 9 2 4 5 9 7 6 1 8 3 4 3 2 5 6 9 7 1 8 6 7 9 1 2 8 4 3 5 5 1 8 3 4 7 2 9 6 1 5 3 4 8 2 9 6 7 8 6 4 7 9 5 3 2 1 9 2 7 6 1 3 8 5 4 8 AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 7.53 La soluzione dei giochi di ieri 2 Molto nuvoloso con limitate aperture ma precipitazioni generalmente assenti salvo qualche piovasco in Liguria tra Genova e il Levante e sul Piemonte orientale. Temperature in lieve aumento nei valori massimi, più sensibile in quota con lo zero termico fino a 3500 metri nel pomeriggio. Molto nuvoloso salvo residue schiarite nel primo mattino sulle alte vallate valdostane e dell’Ossola. Piogge sparse tra la notte e il mattino sul Piemonte orientale, intermittenti altrove, anche a carattere di rovescio o temporale in Liguria. Precipitazioni in esaurimento nel pomeriggio. 8 10 9 9 10 10 10 10 9 10 13 13 14 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 9 8 7 2 9 Il tempo: molte nubi e un po’ di pioggia al mattino, in prevalenza in Liguria e sul Piemonte orientale. AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA invariato anche il 12 giorni non consecutivi: 320 euro. Per gli abbonati c’è il 20% di sconto sull’autostrada Torino-Bardonecchia e un carnet di offerte, tra cui 15 giornalieri gratuiti per località italiane e francesi e tre scontati per la Vialattea. Si partirà all’Immacolata. A febbraio arriverà la Coppa Europa di ski cross, a marzo le giovani promesse dei Campionati Italiani Aspiranti. Ma già nel week-end dei Santi il paese sarà in festa, con musica e animazione per accogliere gli sciatori. Difficile 4 Junior Sudoku 5 produzione di neve artificiale Poi la speranza è che si muovano gli albergatori, con il sostegno della Regione: «Bardonecchia ha 3000 posti letto – continua Bosticco - ma per sfruttare i nostri 100 chilometri di piste ne servirebbero almeno 7000. E in strutture da almeno cento posti: i tour operator sono molto interessati al nostro comprensorio, ma chiedono più camere». La clientela settimanale (soprattutto quella internazionale) è una garanzia: è rimasta stabile anche lo scorso anno. Stranieri e famiglie: la ricet- Medio Dopo 20 anni La casa degli scout nella villa dell’ex boss È iniziato l’inverno a Bardonecchia, è iniziato quest’estate: con l’installazione dei nuovi cannoni a Melezet. La novità più importante per la stagione al via: si è aperta ieri la campagna abbonamenti e c’è tempo fino al 6 novembre per approfittare degli sconti. Un anno fa la stazione è stata salvata dalle sue macchine all’avanguardia, quelle già acquistate nel 2015: possono sparare a 0°, cioè anche quando fa caldo come lo scorso dicembre. Sono risultate decisive: così nonostante l’annata difficile (-10% circa sui passaggi) si è scelto di continuare a investire. E corteggiare i 4000 abbonati offrendo la sicurezza di sciare sempre. «In sessant’anni le precipi- Difficile tazioni si sono ridotte di un terzo – spiega l’amministratore delegato Nicola Bosticco – oggi la neve naturale c’entra poco con il concetto di stagione sciistica. Il turismo ha bisogno di date certe». Non si può dipendere dal meteo per vendere settimane bianche: «Con il vecchio impianto avevamo bisogno di -4° e di parecchie ore, ora siamo più efficienti e in due settimane possiamo innevare il 40% delle piste». La società sta spendendo 2 milioni all’anno per rinnovare la sua tecnologia (è prevista un’ultima tranche nel 2017): «Anche se non era particolarmente datata – puntualizza l’ad - perché risaliva alle Olimpiadi. Ma da allora nel settore si sono fatti passi da gigante». Il prossimo obiettivo è potenziare i bacini di stoccaggio dell’acqua, da cui dipende la LUCIA CARETTI 18.33 30 OTT 7 NOV 14 NOV 21 NOV 12345367318 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA 12314 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24); atrio stazione Porta Nuova dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: corso Vitt. Emanuele II 66; via Crescentino 34; corso Vercelli 236; corso Vitt. Eman. 182 bis C ; via O. Vigliani 55/G; corso Cosenza 39; via Monginevro 245; via Barletta 84/F corso R. Margherita 72; corso Unione So- vietica 85; via V. Carrera 88; via Breglio 16; via Genova 64; via S. Franc. da Paola 10. Di sera (19,30-21,30): corso Vitt. Emanuele II 66; via Sacchi 4. Di notte (19,30-9): via XX Settembre 5; via Nizza 65; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org. . 51 QUARTIERI Per le vostre segnalazioni [email protected] Circoscrizione 8/ San Salvario Chiude il locale che cambiò la movida Ultima settimana per il Diwan di via Baretti: nel 2000 aveva aperto come caffè letterario Circoscrizione 1/ Centro PAOLO COCCORESE PAOLA ITALIANO A pensarci ora, a vedere cos’è adesso San Salvario, sembra impossibile che allora l’idea di aprire un locale fosse folle. Il 30 giugno del 2000 inaugurava in via Baretti il Diwan Cafè. In mezzo al nulla, o quasi. Con i suoi divanetti, i libri, le riviste, le cene etniche, con la sua corte di studenti, musicisti, letterati veri o autoproclamati, era un’altra cosa rispetto al locale di cocktail e djset che conosciamo oggi. Ha attraversato sedici anni di vita del quartiere, ha accompagnato le sue trasformazioni, di più: ne è stato in parte culla, certamente simbolo. E il Diwan, ora, sta per chiudere. Tra una settimana, sabato 29 ottobre, vivrà per l’ultima notte, poi finirà all’asta - dichiarato fallito in seguito a un contenzioso tra i soci. Si spengono le luci che un tempo erano le uniche a illuminare l’angolo con via Sant’Anselmo e attorno alle quali oggi si accendono quelle di altri mille locali. «Diwan: la parola è d’origine persiana e significa sofà, ma anche libro»: così La Stampa raccontava la prossima inaugurazione nel 2000. L’apertura di un nuovo locale valeva un articolo, tanto più se si trattava di un luogo d’incontro che si definiva «caffè letterario» e invitava a mettersi comodi in quell’angolo da cui, a meno di abitarci, i torinesi si tenevano accuratamente alla larga. Spacciatori, tossicodipendenti, delinquenza varia. Oggi si può anche dire che i pusher ci sono ancora, insieme a mille problemi, ma la differenza è che, nei primi anni duemila, quella è davvero terra di nessuno. Non a caso l’avventuriero non è un imprenditore, ma un professore, Dario Gonella. «È stato uno dei primissimi locali in cui si facevano i reading musicali», ricorda il can- Il tratto finale di via Bertola Parcheggi pericolosi in via Bertola DIEGO MOLINO tietnicità, impegno, riappropriazione del territorio. Molto intellettuale e poco commerciale, il primo Diwan è ancora troppo isolato per farcela, con la sua clientela di nicchia. Chiude un po’, rinasce nel 2007. Intorno, nel frattempo, sono nati altri locali, le cose stanno cambiando. Il locale continua con mostre, rassegne, ospita le dirette di Radio Flash. Il rito dell’apericena sta ridefinendo il contesto, sempre meno bohémien e intellettuale, sempre più orientato allo svago, al divertimento. Poi arrivano le liberalizzazioni, i locali aprono uno dietro l’altro e per molti ragazzi che invadono le strade nelle notti piene di eccessi e polemiche, quel dehors all’angolo con via Sant’Anselmo è solo uno dei tanti. Perché il Diwan è cambiato, e anche San Salvario non è più la stessa. Auto in sosta vietata o in doppia fila, praticamente sempre, che ogni giorno rischiano di causare incidenti. Succede in via Bertola, nel suo ultimo tratto all’angolo con piazza XVIII Dicembre, dove sono decine le auto che, nonostante i cartelli che indicano il divieto, occupano buona parte della carreggiata limitando così lo spazio per il passaggio a una sola corsia di marcia. « No n è raro che si verifichino situazioni di pericolo – spiega Mauro Ponzio, un cittadino –, assistiamo continuamente a dei “frontali” sfiorati soprattutto nelle ore di punta, quando il traffico si fa più intenso». E pensare che, solamente qualche mese fa, proprio in seguito alle segnalazioni arrivate dai residenti, erano stati posizionati a bordo strada i cartelli di divieto di sosta e di fermata per cercare di arginare il problema. «Fino ad oggi, però, tutto questo è servito a ben poco – dice ancora Ponzio –, servirebbero piuttosto dei controlli costanti da parte della Polizia municipale per sanzionare gli automobilisti indisciplinati e far rispettare le regole una volta per tutte». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Dai bohémien all’apericena Il Diwan aprì nel 2000 come caffè letterario, con libri, riviste, serate musicali, reading e cene etniche Ha fatto poi da traino all’apertura, negli ultimi anni, di molti altri locali nel quartiere cuore della movida Com’era Una serata di intrattenimento teatrale al Diwan café dei primi anni duemila tautore Federico Sirianni. Il flautista e compositore Dino Pelissero si innamorò a prima vista del Diwan, quando ci entrò attratto da una locandina. Si innamorò anche di Barbara, la ragazza che incontrò lì dentro e che da allora è la sua compagna. Insieme ne presero la gestione per qualche tempo, in uno dei vari passaggi di mano del locale. «Un posto pieno di magia. Pomeriggio e sera trovavi qualcuno su uno sgabello a leggere i suoi libri, declamare poesie, suonare. I Mano Manuche, per fare un nome, sono nati lì. E poi c’erano le serate etniche: veniva una cuoca africana a cucinare ogni settimana». Il chitarrista Matteo Negrin era uno studente universitario quando sedeva sui divanetti e ricorda i tempi con l’ironia e l’indulgenza con cui si guarda ai propri vent’anni: «Ci sentivamo intellettuali sorseggiando un bicchiere di porto, giovani bohémien di sinistra che ostentavano la lettura di autori di destra, come Céline e Junger, per sentirsi emancipati dalla generazione precedente». Nei discorsi si affacciano le parole chiave della San Salvario che ribalta lo stereotipo del quartiere difficile in quartiere pioniere: multiculturalità, mul- Circoscrizione 1/ Centro Circoscrizione 7/ Madonna del Pilone In tram per non dimenticare le bombe della guerra Assalto dei vandali alla nave dei pirati Fu nell’autunno del 1942 che Torino subì uno dei più pesanti bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale. Oggi non si indovina più nulla di quel disastro, ma i luoghi più colpiti saranno il filo conduttore del percorso che per la giornata di oggi, a bordo di un tram storico, è stato organizzato dal Museo Diffuso della Resistenza. Un’iniziativa che è stata accolta con grande interesse dai torinesi, che in pochi giorni hanno fatto registrare il tutto esaurito anche per il prossimo appuntamento del mese di novembre. «Un successo ottenuto anche grazie al finanziamento avuto dal Consiglio Regionale che ci ha permesso di mantenere questo evento gratuito – spiega Guido Vaglio, direttore del museo –. Purtroppo i posti sono limitati, e siamo al lavoro per organizzare altri appuntamenti». Il tragitto, che sarà preceduto da una visita a una parte dell’allestimento museale, partirà da piazza Statuto per arrivare fino alla Gran Madre. Uno dei momenti salienti sarà quello alla stazione di Porta Nuova, punto nevralgico per le comunicazioni che in alcune sue parti venne gravemente danneggiato dalle incursioni dei 250 bombardieri al- leati. Poi si proseguirà verso piazza Castello fino a via Po, all’altezza di via Sant’Ottavio. Qua i passeggeri raggiungeranno a piedi via Verdi dove si trovano ancora oggi i ruderi di quello che era il vecchio Teatro Torino, dove ora c’è il parcheggio della Rai. Tutto il percorso sarà fatto a bordo della vettura 3501 messa a disposizione dall’Associazione Torinese Tram Storici. Si tratta di un esemplare unico che, nel dopoguerra, fu costruito riutilizzando i pezzi di una motrice danneggiata [D. MOL.] da un bombardamento del 1943. Anche la nave dei pirati ha dovuto soccombere dopo l’assalto dei vandali. Così uno dei giochi installati per i bambini che frequentano l’area verde dei giardini Fausto Coppi di corso Casale, proprio di fronte al Motovelodromo, da ormai cinque mesi è impacchettato in attesa di essere finalmente sostituito. «Nello scorso mese di giugno è stato dato fuoco alla struttura in legno – dice Rolando Trevisan, un cittadino –, è da allora che versa in questo stato». Destino analogo anche per il dondolo che si trova all’interno della stessa area giochi, che è stato sradicato dal terreno privando i bambini del quartiere di un altro passatempo pomeridiano. «Abbiamo già segnalato più volte la situazione – dicono ancora i residenti –, speriamo che dalla Circoscrizione vengano trovate le risorse per ripristinare al più presto i giochi vandalizzati». [D. MOL.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA 8 12345367318 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 . 53 ETROPOLI M Rivalta, sportello energia del Comune Aprirà martedì il nuovo sportello Energia del Comune. L’obiettivo è fornire a tutti i residenti informazioni sui temi dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. I cittadini potranno anche organizzare gruppi di acquisto e chiedere consigli. [M.MAS.] Per le vostre segnalazioni [email protected] Bando periferie Con i fondi in arrivo da Roma i Comuni si rifanno il trucco Giuseppe De Maio A sinistra, l’auto usata per lo scippo di Nichelino Beinasco e Orbassano sanno già come impiegare i loro 5 milioni Moncalieri MASSIMO MASSENZIO Le indiscrezioni erano già filtrate nei giorni scorsi, ma adesso è arrivata anche la conferma. Entro la fine di novembre sui Comuni della provincia torinese cadrà una «pioggia» di milioni per riqualificare i quartieri più degradati. Il «bando periferie», varato in estate dal governo e chiuso in tutta fretta a fine agosto, ha premiato i progetti presentati da Beinasco, Borgaro, Collegno, Grugliasco, Settimo, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro e Venaria. Con il tesoretto in arrivo da Roma le amministrazioni comunali potranno rifare strade e marciapiedi, installare nuovi impianti di videosorveglianza e ristrutturare gli edifici pubblici. Tre milioni a Orbassano A Orbassano toccherà un finanziamento da 3,3 milioni di euro che verranno concentrati sul restauro dell’ex Cottolengo e del municipio di via Umberto I (dopo lo spostamento degli uffici all’interno dell’ex scuola Leonardo da Vinci): «Due progetti corposi - precisa il sindaco Eugenio Gambetta - Adesso abbiamo finalmente le risorse per portarli a termine». La trasformazione dell’edificio di via Nazario Sauro in polo culturale è già iniziata: «Dopo il rifacimento della facciata del Cottolengo, passeremo al recupero degli affreschi della chiesetta, che risale all’inizio del Novecento – continua il primo cittadino – In programma abbiamo anche la risistemazione del cortile con l’inserimento di un porticato». Già definiti anche gli interventi sul vecchio Palazzo FOTO LEGATO Eugenio Gambetta Sindaco di Orbassano «I fondi verranno concentrati sull’ex Cottolengo» FOTO MASSENZIO Interventi prioritari Sopra, l’ex chiesa di Santa Croce a Beinasco A destra, piazza Umberto I a Orbassano: verrà ristrutturato il municipio e recuperato il campanile Alfredo Di Luca Assessore di Beinasco «Parcheggi, marciapiedi e edifici pubblici in primo piano» FOTO MASSENZIO civico: «Prima di tutto penseremo agli affreschi della sala di rappresentanza. Poi elimineremo l’ascensore nell’androne e ne realizzeremo uno nuovo all’interno. E infine recupereremo il campanile». Strade e marciapiedi Il regalo di Natale anticipato per Beinasco arriverà con un assegno da 2 milioni di euro per 10 piccoli progetti: «Ad agosto abbiamo fatto una corsa contro il tempo per riuscire a rispettare i termini e essere riusciti ad approfittare di questa opportunità è una grossa soddisfazione», spiega Alfredo Di Luca, assessore ai Lavori Pubblici. «L’elenco degli interventi comprende la risistemazione di due parcheggi in via Moro e via Togliatti, a Borgaretto e due interventi di riqualificazione in via Orbassano e via Galilei che riguarderanno sede stradale, marciapiedi e strisce pedonali». In tema di edifici pubblici l’attenzione si concentrerà sull’ex chiesa di Santa Croce ( sede del Consiglio comunale) e sul campo sportivo Totta. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Al mattino si presentava in caserma, al pomeriggio scippava le vecchiette GIUSEPPE LEGATO Al mattino si presentava in caserma a ottemperare all’obbligo di firma. Puntuale, cordiale e rispettoso dei militari. Il pomeriggio però la musica cambiava e Giuseppe De Maio, 62 anni, nato a Gioia Tauro ma domiciliato a Moncalieri, si trasformava in uno scippatore. È stato arrestato per ricettazione di un’auto rubata e resistenza a pubblico ufficiale ed è indagato per uno scippo messo a segno ai danni di una signora di 89 anni avvenuto il 5 ottobre scorso a Nichelino. L’indizio è banale ma molto chiaro allo stesso tempo: De Maio custodiva nel portafoglio due tessere fedeltà del supermercato sottratte alla pensionata e a lei intestate. L’altra sera, in via Ponchielli stava probabilmente cercando un’altra preda. Quando i carabinieri del nucleo operativo lo hanno affiancato e si sono avvicinati alla portiera per un controllo lui è scappato speronando l’auto civetta e trascinando un militare per pochi metri. Lo hanno «ripreso» in strada Mongina dopo 10 minuti di fuga disperata. E adesso sono pesantissimi i sospetti su altri 12 colpi, tutti identici a quello di Nichelino, messi a segno da un signore di mezza età, capelli grigi, con gli occhiali, a bordo di una Punto, da marzo a oggi in mezza provincia di Torino: Moncalieri, Piobesi, Villastellone, Vinovo, la Loggia. Proprio il particolare degli occhiali avrebbe colpito le vittime, tutte donne. In tre casi - a marzo, giugno e settembre - le signore scippate sono anche cadute a terra. Una di loro – il 13 marzo 2016 – si è ritrovata con una spalla lussata e un polso fratturato: 30 giorni di prognosi. In borsa aveva un telefonino e pochi euro. Lo scippatore era uscito dal carcere l’8 marzo scorso. Il Tribunale gli aveva imposto l’obbligo di firma dopo averlo indagato per una presunta rapina a La Loggia. Da quel giorno, secondo la ricostruzione dei carabinieri, potrebbe aver iniziato a colpire a raffica. Come? Rimaneva seduto alla guida dell’auto, si avvicinava alle donne che camminavano sui bordi del marciapiede lato strada e – contromano – le affiancava strattonandole per rubare la borsa. Nei mesi scorsi un investigatore della stazione di corso Savona che aveva raccolto tutte le denunce delle vittime si era accorto che la descrizione del carnefice fatta dalle donne corrispondeva perfettamente all’uomo che ogni mattina si recava a firmare. Di lì sono partite le indagini degli uomini del tenente Arcangelo Guida. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Grugliasco San Gillio Le eccedenze di cibo per chi è in difficoltà Grave un ciclista I pensionati protestano investito dal fuoristrada per i danni dei vandali «Fa Bene», la filiera corta per far arrivare le eccedenze di cibo sulle tavole di chi è in difficoltà, sbarca anche a Grugliasco. Dopo i cinque mercati in cui è attivo da tempo a Torino ed i due a Collegno, da ieri mattina un gazebo è aperto tutti i sabato in via Lanza dalle 8,30. «Possono contribuire spiega Simone Giunta di Snodi - sia i banchi dei mercati con l’invenduto della giornata, sia i clienti portandoci parte di quanto acquistato». Il cibo raccolto viene distribuito il giorno stesso alle famiglie bisognose. «Per il momento ne seguiamo una decina - continua Giunta - indicate dai ser- Ancora da chiarire la dinamica dell’incidente avvenuto ieri pomeriggio in via Valdellatorre a San Gillio. Verso le 16 un pickup ha investito un ciclista. Da un prima ricostruzione, l’uomo alla guida del fuoristrada quando ha visto la bici ha tentato di evitarla e ha sterzato, ma l’ha comunque urtata sbalzando il ciclista. Poi il mezzo ha finito la sua corsa sbattendo violentemente contro un palo della luce a bordo della strada. Il ciclista, un uomo di circa sessant’anni di cui al momento non si conosce l’identità, è caduto battendo la testa. Immediata la richiesta di intervento del 118 che hanno invia- FOTO ROMANO Il gazebo aperto in via Lanza vizi sociali». E le famiglie aiutate danno il loro contributo. «Si parla di piccole prestazioni di volontariato», conferma il sindaco Roberto Montà. Un modo per restituire alla comunità [P. ROM.] quanto ricevuto». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Venaria FOTO COSTANTINO SERGI L’incidente in via Valdellatorre to un elisoccorso. Il ciclista, con un codice rosso, è stato trasportato al Cto. Invece, sia l’autista del pickup che il figlio, scossi dall’incidente, sono stati portati da un’ambulanza all’ospedale di Rivoli. [P. ROM.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI «Assessore aiutaci tu, la panchina non c’è più» o «Panca panchina ci sarai domattina?». Ecco quello che c’era scritto su alcuni cartelli esposti da dei pensionati di Venaria che si sono ritrovati nella centralissima via Mensa, lì dove i vandali hanno distrutto la panchina in pietra sulla quale erano soliti accomodarsi i nonnini. Come quella in piazza Annunziata (spaccata in estate) dove tra l’altro, i teppisti si sono anche divertiti a smontare una parte della pavimentazione e dove ci sono altre magagne a livello urbanistico. «Le panchine e gli altri arredi, come le fontane e i ce- FOTO COSTANTINO SERGI La protesta dei pensionati stini, che sono stati presi di mira dai vandali verranno ripristinati al più presto – promette il sindaco Roberto Falcone -. In piazza dell’Annunziata verrà anche rivisto il sistema di viabilità». [G. GIA.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA Real Estate & NPL Service 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA 12345367318 TORINO - Crocetta Via Piazzi Rif. 23862 Rif. 23951 Rif. 24122 Rif. 23513 Real Estate & NPL Service 12345367318 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA 12345367318 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 & Dalle 10 alle 18 alla biblioteca Archimede a Settimo si chiude la quarta edizione del Festival della Scienza e dell’Innovazione: 40 scuole superiori provenienti da tutta Italia presenteranno un progetto scientifico innovativo. Centro Congressi Torino Incontra Dieci appuntamenti da non perdere a View Gli uomini e le donne che hanno cambiato il nostro modo di divertirci Conservatorio Scoprire la genialità dei suoi scritti, la fantasia nell’affrontare la vita, le piccole debolezze e le grandi tristezze attraverso la musica ma anche per mezzo delle sue parole. E’ un concerto-spettacolo «Mittente: Wolfgang Amadé Mozart», l’evento odierno alle 16,30 al Conservatorio Una figura eclettica, che ha prodotto «Z la formica» per la Dreamworks, ha vinto un premio Oscar con «Ratatouille» per la Pixar, ha collaborato a un episodio 3D dei «Simpson» e contribuito a tradurre per il pubblico americano «Ponyo sulla scogliera» di Hayao Miyazaki. A Torino, per la Warner Bros, presenta il nuovo «Cicogne in missione». mercoledì, ore 17.30 Josh Holmes È la settimana di View Conference. Dopo l’antipasto della View Fest e i primi workshop in programma domani, da martedì a venerdì il Centro Congressi Torino Incontra ospiterà la consueta infornata di guru dell’animazione digitale, dei videogiochi e della realtà virtuale. Alla diciassettesima edizione, la ricetta è consolidata: conferenze, tavole rotonde, seminari e lezioni-spettacolo, in cui non verranno solo mostrate le meraviglie della tecnologia digitale ma si rivelerà anche come sono state create. Sui biglietti da visita degli ospiti, sfilano i nomi dei maggiori studios di Hollywood, delle grandi università americane e di tanta Silicon Valley: Disney, DreamWorks, Pixar, Industrial Light & Magic, Cornell University, Mit, Google. Un colorato viaggio nella fabbrica dei sogni del terzo millennio, a ingresso gratuito. Ecco i dieci appuntamenti da non perdere. Oltre al cinema e alla realtà virtuale, gli altri grandi p ro t ago n i sti di questa edizione di View sono i videogiochi. Tra gli ospiti più attesi, c’è il designer di Vancouver, direttore creativo della 343 Studios (galassia Microsoft) e artefice di «Halo 4». giovedì 27, pre 10 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Victoria Alonso Byron Howard Dai fumetti al cinema, a colpi di «Iron Man», «Captain America» e «Avengers», la trasmigrazione della Marvel nel XXI secolo è avvenuta in grande stile. Ne parla la dirigente dei Marvel Studios, il cui intervento potrebbe anche sfatare il vecchio mito secondo cui l’industria dei supereroi è rigorosamente al maschile. Per gli amanti dell’animazione si parte subito con il botto. Il keynote d’apertura è affidato a uno dei registi di Zootropolis, ultimo lungometraggio di casa Disney, entrato nel riservato club dei film che hanno incassato più di un miliardo di dollari. Storytelling nell’era digitale [F. CAS.] Brad Lewis LUCA CASTELLI Martedì 25, ore 9 «G. Verdi» all’interno della stagione dell’Unione Musicale. Sul palco il Trio d’archi di Firenze (Patrizia Bettotti al violino, Pierpaolo Ricci alla viola e Lucio Labella Danzi al violoncello) che eseguirà il «Divertimento in mi bemolle maggiore K. 563», affiancato da Tullio Solenghi (foto sopra) cui spetta il compito di voce recitante 57 CULTURA SPETTACOLI Le scuole al Festival della Scienza Solenghi e Trio d’archi nel recital dedicato a Mozart . Una tavola rotonda con registi, animatori, docenti di arte & media, a caccia delle nuove direzioni della creatività contemporanea. Con la partecipazione della Film Commission Torino Piemonte, per iniziare a respirare l’aria che nei prossimi mesi dovrebbe portare alla nascita del nuovo «distretto dell’animazione» piemontese. Partecipano: Byron Howard, Conrad Vernon, co-regista di «Sausage Party», Chris Perry, docente dell’Hampshire College, Simone Giampaolo, direttore dei «Blue Zoo Studios» e Paolo Manera, direttore di Film Commission. venerdì 28, ore 15,15 Conrad Vernon Martedì 25, ore 17,30 Donald Greenberg Zootropolis Da Facebook a Google, da Samsung a Htc Vive, oggi vanno tutti pazzi per la realtà virtuale. Anche a View se ne parlerà molto, a cominciare dalla lectio magistralis di uno dei padri della computer graphics, oggi professore alla Cornell University. Quesito di partenza: «Che cosa serve per rendere reale la realtà virtuale?». Judy, la coniglietta protagonista di «Zootropolis», il film Disney del 2016 Martedì 25, ore 18,30 Altro luogo comune ormai in disuso: i cartoni animati sono roba per ragazzini. Il regista Conrad Vernon ne presenta uno, l’irriverente commedia «Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia», che negli Stati Uniti è stato vietato ai minori non accompagnati dai genitori (e che in Italia arriva ad Halloween). Venerdì 28, ore 17,30 Kevin Lin Luke Youngman & Felix Massie Roger Guyett C’è anche un pizzico di Amazon in città: Kevin Lin è Chief Operating Officer di Twitch, la piattaforma web di videostreaming acquisita dalla società di Jeff Bezos nel 2014. A View parlerà del presente e del futuro della tv online: tra videogiochi, interattività e inevitabile contaminazione con i social network. Rimanendo nell’area dei «colossi dell’industria high tech», View presenterà in anteprima per l’Italia «Rain or Shine», il nuovo capitolo della saga delle «Google Spotlight Stories» (una serie di cortometraggi interattivi progettati per la fruizione su smartphone e in realtà virtuale). Infine, la Forza. Supervisore agli effetti speciali della Industrial Light & Magic, Roger Guyett chiude il cartellone di View con un appuntamento rivolto ai fan di Guerre stellari, dedicato agli effetti speciali di «Star Wars: Il risveglio della Forza». Mercoledì 26, ore 14,15 mercoledì 26, ore 15,15 Venerdì 28, ore 18,30 12345367318 58 .Cultura & Spettacoli STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Coltivazioni d’autunno Aspettando Halloween a Stupinigi Le fotoreporter di guerra Al Castello di Masino, a Caravino, la «Due Giorni per l’Autunno» del Fai propone laboratori per bambini e incontri per famiglie dalle 10 alle 17 su tutto ciò che riguarda la coltivazione di fiori e piante. Alle 15 alla Palazzina di Caccia di Stupinigi laboratorio «Il libro pop up»: passeggiata nelle sale della residenza e costruzione di un libro che racconta la storia della Palazzina, ispirata a Halloween. Visita guidata a Palazzo Madama alle 15,30 alla mostra «In prima linea - Donne fotoreporter in luoghi di guerra», con le immagini, fra le altre, scattate da Linda Dorigi, Matilde Gattoni e Camille Lepage. Due eventi in contemporanea a poche centinaia di metri di distanza Doppia festa: benvenuti a Porta Palazzo Sotto le Tettoia dell’Orologio degustazioni e spettacoli, mentre al Balon si va “A spasso nel tempo” Un secolo di vita Il fascino del Balon La prima pietra della Tettoia dell’Orologio venne posata il 15 agosto del 1915, ma il mercato al coperto entrò in funzione soltanto nell’autunno dell’anno seguente Lo storico mercato delle pulci attira da sempre un vastissimo pubblico composto da curiosi e collezionisti a caccia «dell’affare» REPORTERS REPORTERS MAURIZIO TERNAVASIO I l mercato di Porta Palazzo si stabilisce in piazza della Repubblica nel 1835, accogliendo gli ambulanti delle piazze Palazzo di Città e Corpus Domini. Il nuovo polo per il commercio di prodotti commestibili viene attrezzato con tettoie in legno che, nel corso dei decenni, sono rimpiazzate da strutture fisse come il mercato ittico e alimentare (1836) e, nel 1916, dalla struttura metallica chiamata Tettoia dell’Orologio. Insomma, «Cent’anni spesi bene», che è anche il titolo della grande festa promossa dalla Città Metropolitana e realizzata con il patrocinio della Città di Torino in quello che è il mercato all’aperto più grande d’Europa. Il tutto, all’insegna del gusto e dei sapori, tra degustazioni e profumi di ogni tipo, è garantito dalla presenza di associazioni di categoria, commercianti e ambulanti. Una manifestazione dai numeri importanti: sotto la tettoia all’aperto saranno presenti 130 contadini, mentre saranno un’ottantina gli standisti della confinante Tettoia dell’Orologio. Si parte alle ore 12,30 con la «Gran zuppa del giorno del mercato», succoso piatto ad offerta libera a favore di una scuola alberghiera di Amatrice servito dagli allievi dell’istituto professionale Colombatto e accompagnata da intrattenimenti vari. Nel frattempo, e per tutto il pomeriggio, si potrà curiosare tra i vari banchi alla ricerca dei più disparati prodotti alimentari, non solo italiani: il cinese Chai, ad esempio, propone 12,30 l’ora La festa inizia con la «Gran zuppa del giorno del mercato», un piatto ad offerta libera poco conosciuti ortaggi coltivati a Carmagnola. Alle 17 si cambia cappello: dopo le letture animate tratte dal libro noir edito da «La Stampa», la scuola Holden presenta i risultati del progetto «Raccontare il mercato di Porta Palazzo»: su un ideale palco si alterneranno mercatali, attori teatrali e scrittori con l’obiettivo di presentare le storie di vita di questo pezzo di città. Dalle 18 in avanti ci sarà lo spettacolo del circus performer Misterdavid e del prestigiatore Natalino Contini, poi la musica della Bandragola Orkestar. Eventi e cibo che si alternano per tutta la giornata, insomma. Alle 18, di fronte alla tettoia dei contadini, entra in scena anche Beppe Gallina dell’omonima pescheria: con 10 euro si potranno gustare ricche porzioni di polpo e patate (ce ne sono 400 chili) accompagnate da una vivace Ferghettina: una specialità cucinata nei modi più diversi da una decina dei migliori ristoratori torinesi tra i tanti riforniti ogni giorno dallo stesso Gallina. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI U na doppia festa, a distanza di poche centinaia di metri: oggi non solo la piazza del mercato ma anche il Balon chiamerà a raccolta il pubblico delle grandi occasioni, tempo permettendo (è prevista una pioggia sottile nella prima parte della mattinata) con «A spasso nel tempo», manifestazione comprendente una serie di appuntamenti che coinvolgeranno tutta l’area compresa tra piazza della Repubblica e la Dora. In scena va la storia del Balon, da secoli crocevia di imbonitori e commerci di ogni tipo. E lo fa con una serie di ambientazioni create dai negozi di antiquariato e vintage, visite guidate ai punti più caratteristici dell’area e porte aperte da parte delle molte associazioni coinvolte: tra le tante il Sermig, la Scuola Holden, il Cottolengo e il museo ferroviario Gtt di Borgo Dora. Il risultato finale sarà una passeggiata fra i secoli, le mode e il design, con la presenza di figuranti in costume. Una carrellata di sapori ed emozioni da gustare con uno spirito intri- Area dei contadini Enrico Pandiani Letture animate e gialli d’autore La fantasia in una location perfetta È autore in coppia con Luca Rinarelli del racconto «La partita di Amina» Gli scrittori di ToriNoir presentano il libro ambientato a Porta Pila Non solo prodotti a chilometro zero, musica e spettacoli circensi. In omaggio alle pagine del giallo cult «La donna della domenica» di Fruttero & Lucentini ambientate proprio a Porta Palazzo, a partire dalle 17 di oggi la tettoia del mercato dei contadini si trasformerà in una grande arena della fantasia in cui gli scrittori Alessandro Perissi- notto, Giuseppe Culicchia, Dario Voltolini e Margherita Oggero daranno vita ad una serie di letture animate. Insieme a loro ci sarà il collettivo di ToriNoir, che presenterà il libro «Porta Palazzo in noir», nato da un’idea della Conservatoria delle cucine mediterranee, in vendita nelle edicole di Torino e provincia con La Stampa a 7,90 euro più il prezzo del quotidiano, con prologo di Tallone e Carillo. La location ideale per ambientare delle storie gialle scritte a quattro mani: questa babele metropolitana in cui si parlano tutte le lingue del mondo è diventata, grazie alla penna dei 10 scrittori coinvolti, un imperscrutabile luogo dell’immaginario che si conferma vitale per i commerci e per le persone che vi ci bazzicano, ma anche un po’ inquietante per i traffici a volte un po’ (tanto) oscuri. Le figure equivoche e gli scorci enigmatici di questo libro vi trovano un’ambientazione ideale. Come nel caso del duo Pandiani e Rinarelli che, partendo dall’esplosione di una soffitta affacciata sulla piazza, racconta le vicende di Amina, una ragazza marocchina in fuga da amici e nemici con uno zaino pieno di soldi. L’altra coppia “forte” del giallo torinese, quella formata da Ballario e Giacchino, narra so di curiosità. La kermesse nasce per valorizzare l’area di Borgo Dora, stimolandone l’aggregazione e la riqualificazione sociale, mettendone al contempo in risalto l’offerta e l’eccellenza commerciale. Una manifestazione a metà tra la storia e la cultura che racconterà il passato con soluzioni coinvolgenti come le esposizioni di auto e moto d’epoca, le ascensioni in mongolfiera sul pallone aerostatico di Turin Eye e la visita guidata delle ghiacciaie. Non mancheranno spettacoli e laboratori di danza, punti musica con gruppi che propon- 1ª edizione La manifestazione «A spasso nel tempo» è la grande novità 2016 degli eventi che coinvolgono il Balon 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Patrizia Durante L’unica donna del collettivo «ToriNoir»: ha scritto con Blini «Alba di morte a Porta Pila» invece la storia del boss del clan dei catanesi che, tornato in libertà dopo trent’anni di galera, vuole riprendersi lo scettro dei loschi traffici cercando di mettere in piedi la vecchia banda, senza però fare i conti con le nuove mafie extracomu- gono dal vivo suoni vintage, ma anche jazz e indie rock, stand alimentari. E per tutto il giorno sarà possibile mangiare in bar, ristoranti, trattorie e alle bancarelle di street food. Tra gli eventi, la mostra fotografica sulla storia del Sermig e la proiezione (dalle 10 alle 16) di un documentario sullo stesso Arsenale della Pace. Alla scuola Holden, oltre alla mostra di poesie su Borgo Dora, dalle 10,30 alle 12,30 ci sarà «La magia delle storie», una lettura animata teatrale per bambini. E fino alle 17 saranno possibili le visite guidate del museo ferroviario. In via Borgo Dora e in piazza Mameli verranno allestiti negozi e stand di antiquariato e di rigatteria con scenografie d’epoca per manichini e figuranti in costume storico. E ancora, qua e là, tornei di scacchi, teatrini di marionette, trucco e parrucco d’epoca, tornei di basket alla scuola Holden, lezioni gratuite di charleston e lindy hop. Insomma, c’è davvero da sbizzarrirsi. [M. TER.] In edicola con La Stampa «Porta Palazzo in noir» (7,90 euro più il prezzo del quotidiano) lo si trova in tutte le edicole di Torino e provincia nitarie che si sono impadronite della piazza: termine da intendersi nella doppia accezione. E se il racconto noir di Blini e Durante ruota attorno al ritrovamento del cadavere di un tunisino in un bidone di olive, Girelli e Beccacini van- no di fantasia descrivendo i movimenti di una banconota maledetta che uccide chiunque la tocchi. La chiusura tocca a Ballacchino e Dibenedetto, i quali costruiscono scenari noir seguendo le vicende conseguenti all’uccisione di un palazzinaro che vorrebbe trasformare gli antiche edifici juvarriani in un centro commerciale. Ma il finale dei cinque racconti è dolce, e a volte anche un po’ salato. In appendice il volume riporta infatti una sfiziosa serie di ricette tratte dalla tradizione delle tante comunità internazionali che animano il mercato di Porta Palazzo: dalla caramella pugliese ai briwat, dal cous cous di pesce agli immancabili involtini primavera, dall’impronunciabile (ma gustosissimo) babaganoush ai tagliolini monferrini con asparagi e guanciale. Insomma, un volume tutto da gustare. [M. TER.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 . Cultura & Spettacoli .59 I racconti del libro «Cuore» Musica per Matisse Sopravvivenza tra Nord e Sud Legati alla mostra sul libro «Cuore» di De Amicis, al Borgo Medievale primo incontro per le famiglie alle 15,30 con «La maestrina della penna rossa racconta»: la storia di oggi è «Dagli Appennini alle Ande». S’inaugura alle 16 all’Accademia Albertina di Belle Arti (via A. Albertina 8) «Musiche in Mostra»: omaggio a Matisse il concerto «Gouaches Découpées». Alle 15,30 intervento del musicologo Renzo Cresti. Per la stagione del Teatro Diffuso, alle 21 al Teatro del Pilone (corso Casale 212) va in scena la commedia «Il matrimonio terrone - Guida alla sopravvivenza», un gioco sui classici stereotipi tra Nord e Sud. Concorso per gli studenti delle elementari e medie L’albero di Natale è riciclato ma ha un cuore di speranza Gli abeti saranno messi all’asta e il ricavato destinato all’Infantile CRISTINA INSALACO Vittorio Nocenzi fondatore del Banco di Mutuo Soccorso «Per i bambini ricoverati al Regina Margherita quest’anno vorrei creare un albero di Natale buffo, che li faccia ridere - spiega Luca, 10 anni -. Per esempio appiccicando alle palline dei foglietti con delle barzellette». Come queste, aggiunge l’amico Gabriele: «Ho conosciuto uno che lavora alla posta. Si chiama Franco Bollo. Oppure: il santo protettore delle scarpe? San Dalo». Luca e Gabriele sono due dei 1500 bambini che ieri mattina hanno invaso il Palavela di via Ventimiglia per la presentazione del concorso «Un Natale sostenibile» della Fondazione Forma. Si tratta di un concorso per le scuole elementari e materne del Piemonte, che dovranno creare un piccolo abete con materiale riciclato, con lo scopo di raccogliere fondi per l’Infantile. Ieri mattina, alle insegnanti delle scuole che hanno partecipato alla competizione sono stati consegnati 150 kit (uno per ogni istituto) che contengono oggetti riciclati: dalle bottiglie dell’acqua al contenitore delle uova. Con questi e altri materiali, i bambini dovranno creare in classe un albero di Natale creativo, che il 4 dicembre sarà esposto in piazza Polonia per il tradizionale raduno dei Babbi Natale. I sei lavori migliori saranno premiati da una giuria, e verranno messi all’asta insieme agli altri. Il ricavato della vendita, infine, insieme alla distribuzione dei costumi di Santa Claus che partirà il 5 novembre, servirà ad acquistare un ventilatore e un respiratore per la respirazione assistita dei bimbi Ore 16 in strada Castello di Mirafiori Nocenzi e quel brindisi a Capodanno con Keith Emerson MARCO BASSO REPORTERS I 150 kit Verrà distribuito un kit per ogni istituto che partecipa al concorso bandito dalla Fondazione Forma per «Un Natale in Forma» a favore dei bambini ricoverati al Regina Margherita all’Infantile. «Il tema della gara di quest’anno è il riciclo - dice Luciana Accornero, la presidentessa di Forma (che organizza il raduno) - che contiene in sé i concetti della trasformazione, della consapevolezza, dell’educazione ambientale». Otre che della fantasia, del rompere un oggetto per dargli una seconda vita, dell’abete che diventa metafora di pensieri e sentimenti profondi. E ieri mattina, durante la presentazione del concorso e del raduno dei 15mila Santa Claus, i bimbi han- Tangram Teatro, ore 17 no iniziato a discutere tra loro su come creare i loro alberi. Mentre si lasciavano truccare e si divertivano tra spettacoli di magia e bolle di sapone, laboratori sulla plastica e sui colori. «Io ne farò uno pieno di adesivi di supereroi - dice Alessandro, 6 anni -, che proteggeranno i bimbi malati se all’ospedale avranno paura». Sara, della scuola Matteotti: «Noi disegneremo sulle palline delle facce simpatiche», e Cristian: «Metteremo sui rami dei cappelli. Perché un albero con il cappello è accogliente, è come se ti dicesse “ciao!”». Per alcuni di loro ieri è stata la loro prima lezione di pattinaggio sul ghiaccio, altri hanno preferito godersi lo spettacolo delle scuole Ice Club Torino e Pattinatori Artistici Torino. Tra questi, si sono esibite Aurora e Giulia Ferraro: «Durante il raduno in piazza Polonia possiamo organizzarci in squadre e consegnare ai bambini ricoverati delle frasi di coraggio, dopo aver giocato insieme a loro». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Martedì al via le prevendite Il Mausoleo della Bela Rosin come tempio del rock: qui Assemblea Teatro promuove «Le rockstar non sono morte», incontri dove artisti e giornalisti raccontano star scomparse parlando del loro mito. Oggi alle 16 in strada Castello di Mirafiori 148 Vittorio Nocenzi ricorda il tastierista e compositore Keith Emerson. Innovatore nell’uso dell’organo Hammond e dei synth Moog, Emerson giunge alla notorietà con il supergruppo fondato nel 1970 con Greg Lake, chitarrista e cantante dei King Crimson e Carl Palmer, batterista proveniente dagli Atomic Rooster. «Il Banco del Mutuo Soccorso - ricorda Nocenzi, fondatore del gruppo uscì col primo disco nel 1972, ma io non conoscevo quasi nulla di musica americana e inglese. Le poche cose che ascoltavo mi arrivavano da “Bandiera Gialla”, programma di radio Rai, e dai dischi che Marcello Todaro, il nostro bassista che viveva a Roma, ci portava a Marino. Quando incontrai Francesco Di Giacomo, prima che diventasse il cantante del Banco, gli feci ascoltare il materiale che ave- vo scritto per il primo album: un amico che era con noi mi disse che assomigliava a E.L.P., l’album con la colomba in copertina. Oggi ne proporrò l’analisi musicale: ancor oggi la sontuosità timbrica oltre la bellezza compositiva lo rendono un capolavoro in cui Emerson cita Bartok e Bach. Con Emerson suonai nella sua sala prove per due ore a quattro mani su un gigantesco organo, quando grazie a Franco Mamone, il nostro produttore, ci ingaggiò Stewart Young, manager della etichetta Manticore di E.L.P. A Londra registrammo “Banco”, il disco con in copertina Francesco che lancia la scarpa. Per me che ero un ragazzo nato e cresciuto a Marino, essere al centro di un processo artistico registrando con la tecnologia più all’avanguardia era esaltante e emozionante al tempo stesso. L’ultimo dell’anno a mezzanotte ero in sala a mixare: arrivò Emerson con champagne e roastbeef per brindare con me». Oggi Nocenzi vive un momento di grande fermento artistico per il progetto che sta scrivendo con il figlio Michelangelo: mettere in musica il capolavoro ariostesco di Orlando Furioso 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI San Giovanni Vecchio, ore 10 Due giovani attrici e il Lart chiudono “Maldipalco” Una star per il PalaAlpitour Il 17 giugno c’è Ariana Grande Una pedalata in centro città per sostenere la prevenzione Si conclude secondo le sue logiche di contaminazione, la rassegna «Maldipalco», organizzata dal Tangram Teatro per mettere a confronto le esperienze di artisti alle prime prove e di altri già affermati. Così, oggi dalle 17 in via Don Orione 5 saliranno sul palco per prime due attrici che hanno appena concluso la loro formazione, seguite, alle 21, dalla compagine del Lart-Laboratorio Avanzato di Ricerca Teatrale, guidati da Silvia Battaglio. La prima in scena sarà la romana Chiara Tomei, diplomata alla Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. La Tomei è autrice e interprete di «In-cinta», storia di una donna alle prese con una maternità onirica e dai tratti fortemente simbolici. E’ romana anche Paola Giglio sul palco con «Finalmente sola». La giovane attrice, che ha frequentato l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica di Roma, sonda il tema di una femminilità che si libera dal vincolo dello stare coppia «a tutti i costi». In serata, lo spettacolo del Lart, «Il tempo di un inverno», che Silvia Battaglio ha tratto dal film «Nel bel mezzo di un gelido inverno» [S.FR.] 1 Ariana Grande, artista multi platino nominata ai Grammy, ha rivelato i dettagli del suo nuovo tour europeo «The dangerous woman tour». Prodotto e organizzato da Live Nation, partirà l’8 maggio dalla Friends Arena di Stoccolma e comprenderà 18 città, tra cui Roma (15 giugno) e Torino (PalaAlpitour, 17 giugno). La prevendita per gli iscritti al Bkstg Fan Club partirà alle 10 di martedì 25 ottobre, per 48 ore. Gli iscritti a My Live Nation potranno accedere a una prevendita dedicata dalle 10 di giovedì 27 ottobre alle 10 di venerdì 28 ottobre. La vendita generale partirà alle 11 di venerdì 28 ottobre. In meno di un anno, Ariana Grande ha guadagnato il primo posto della classifica Billboard Top 200 per ben due volte - prima con il singolo «Yours Truly» e poi con il successivo «My Everything». Nel 2016 ha ricevuto la nomination come «International Female Solo Artist» ai Brits e come «Best International Female» agli MTV Italian Music Awards. Ariana è oggi nella Top 10 degli artisti più ascoltati al mondo su Spotify. 1 1 «La prevenzione è un messaggio per tutte noi» è il slogan che caratterizza la campagna LILT for Women – Campagna Nazionale Nastro Rosa 2016, giunta alla XXIVª edizione insieme all’Hashtag #iofaccioprevenzione. Durante tutta la campagna, nel mese di ottobre, gli ambulatori saranno aperti per fornire informazioni ed effettuare visite senologiche gratuite. Inoltre, per ricordare che la prevenzione inizia dallo stile di vita, la sezione di Torino organizza oggi «Una Pedalata con i fiocchi»: 8 Km in bicicletta attraverso il centro della città. L’appuntamento è presso i giardini di fronte all’ingresso secondario dell’ospedale San Giovanni Antica Sede (via San Massimo, 24) alle ore 9 e la pedalata avrà inizio alle ore 10. L’iscrizione è obbligatoria prima della partenza, costa 5 euro comprensivo dell’assicurazione e dell’uso della bicicletta per chi non ne avesse una sua. Esserci, come sempre, vuol dire crederci. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 60 SPECIALE LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Castello e Parco di Racconigi Dai tempi di Carlo Alberto fino alla caduta della monarchia, la famiglia reale trascorreva la villeggiatura in questo imponente castello costruito da Guarini per i principi di Carignano e circondato da un maestoso parco, opera dell’architetto di giardini Xavier Kurten ed esempio tra i più significativi in Europa della sensibilità verso la natura e il paesaggio propria del Romanticismo. Visitare il Castello di Racconigi oggi significa non solo rivivere i fasti di Casa Savoia ammirando gli arredi originali e la splendida collezione di ritratti, ma anche passeggiare tra serre e cascine oltre che avvistare e osservare le cicogne che nidificano nel parco, oasi di grande interesse naturalistico. Alla scoperta T delle Regge orino è incorniciata da uno straordinario sistema architettonico e urbanistico, le maestose regge e i castelli della cosiddetta “Corona di Delizie dei Savoia”, già battezzata così all’epoca della sua creazione per definire le auliche dimore che sorsero intorno al capoluogo tra Cinque e Settecento, località di svago e di diporto e allo stesso tempo centri di potere e di controllo del territorio da parte della corte sabauda. Erano una quindicina in tutto, ornate di giardini e opere d’arte; gareggiavano per bellezza e imponenza con altre fastose residenze reali europee. Alcune decaddero e furono definitivamente abbandonate (ad esempio il Regio Parco o il Castello di Mirafiori); la maggior Villa della Regina di Torino Riaperta al pubblico dopo un accurato restauro, ritrova l’antico splendore Villa della Regina, fondale scenografico della città, al centro dei giardini all’italiana con padiglioni, giochi d’acque e aree agricole nuovamente produttive. Nata come “vigna” di corte collinare del cardinal Maurizio e della principessa Ludovica, fu deliziosa residenza di duchesse, principesse e regine di Casa Savoia fino all’Ottocento. La dimora aulica, con gli Appartamenti Reali affacciati sullo straordinario salone, riflette nelle decorazioni e negli arredi il gusto per le arti preziose e per l’esotismo in voga presso le corti europee nel Settecento. Le Residenze Reali un diadema di gioielli che “fanno sistema” Mario Turetta Direttore della Reggia di Venaria e responsabile del progetto Residenze Sabaude Come lavorate in concreto? Mario Turetta, lei è direttore della Reggia di Venaria e responsabile del progetto Residenze Sabaude: come si sviluppa il sistema delle Residenze? «Il sistema esiste formalmente da tempo, da quando nel 1997 l’insieme delle Residenze storiche, cioè delle sedi di corti reali sabaude, è diventato “Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco. Ora grazie al Protocollo siglato recentemente tra MiBACT, Regione Piemonte, Città di Torino e Compagnia di San Paolo, si opera per una sua valorizzazione e promozione». «Valorizziamo l’insieme (ad esempio, con la gestione di un sito internet unico curato da Turismo Torino e la creazione del relativo brand), tenendo anche conto delle specificità di ogni residenza. Villa della Regina, ad esempio, è oggetto di un progetto ad hoc volto a realizzare il sistema dei servizi per i visitatori attraverso un project financing. Villa della Regina si è accordata con il Castello di Schönbrunn per un gemellaggio che promuoverà reciprocamente anche la produzione e la commercializzazione dei vini Docg marchiati Unesco. In questa strategia complessiva rientra anche l’iniziativa di “Palchi Reali”, che quest’estate ha organizzato e promosso in un unico cartellone gli eventi delle Residenze». Quali obiettivi, in futuro? «Anche in questo campo il Tavolo di coordinamento, emanazione del Protocollo che ho citato prima, si sta adoperando in vari ambiti e con vari strumenti; proprio in questi giorni è partita una prima campagna sui media a livello regionale sulle Residenze Reali: grazie al contributo della Compagnia di San Paolo e in collaborazione con La Venaria Reale è un piano di comunicazione coordinato. È il primo passo come bacino geografico e di utenza». Come “racconterete” le Residenze? Alberto Angela porterà in tv Palazzo Reale e la sua corte, farete qualcosa di simile? «Ce lo auguriamo: abbiamo contattato i suoi più stretti collaboratori per proporre puntate di trasmissioni dedicate alla storia sabauda e alle Residenze Reali. Di recente è già andata in onda, con audience notevole, una puntata sulla Venaria curata da Alessandro Barbero per RaiStoria». A Venaria, “Louvre torinese” e “porta d’accesso” al sistema delle residenze, il numero dei visitatori è cresciuto? «La Venaria Reale sta incrementando quest’anno il numero dei visitatori. Anche le mostre registrano numeri eccezionali: “Il mondo di Steve McCurry”, appena conclusa, è stata vista da più di 170.000 persone, è tra le mostre più visitate a livello nazionale». La Venaria è un complesso articolato, qual è il rapporto con la città di Venaria e il parco della Mandria? «In questi primi 9 anni di apertura il rapporto si è rafforzato e i buoni risultati in termini di visitatori della Reggia hanno comportato ricadute economiche positive sul territorio che si 12345367318 SPECIALE SPECIALE LA LA STAMPA DOMENICA 2323OTTOBRE DOMENICA OTTOBRE2016 2016 61 Palazzina di Caccia di Stupinigi Luogo di loisir e di caccia, fu dimora prediletta dai Savoia per grandiose feste e solenni matrimoni, oltre che residenza di Napoleone all’inizio dell’Ottocento. Filippo Juvarra progettò per il sovrano un’architettura straordinaria, ispirandosi al modello delle coeve residenze mitteleuropee. Al completamento del progetto lavorarono ancora Benedetto Alfieri e altri architetti del ’700, mentre ebanisti e intagliatori, stuccatori e doratori contribuirono a configurare l’apparato decorativo. Sede del Museo dell’Ammobiliamento dal 1919, ospita mobili preziosi, chinoiseries e capolavori di ebanistica e artigianato provenienti anche da altre residenze sabaude. La palazzina e l’ampio parco sono stati riaperti da poco al termine dei lavori di restauro. parte si è conservata ed è divenuta “Patrimonio dell’Umanità” dell’Unesco. Fra queste primeggia La Venaria Reale, complesso grandioso che risale alla metà del Seicento e che con i suoi 80.000 metri quadri di Reggia, i 60 ettari di giardini, i 3.000 ettari recintati e tutelati del Parco della Mandria e l’adiacente Borgo antico costituisce un “unicum” ambientale architettonico ai vertici del barocco europeo. Con la Venaria spiccano la superba Villa della Regina, alle pendici della collina torinese, la Palazzina di Caccia di Stupinigi - anch’essa dimora di straordinario valore e suggestione artistica, impreziosita dagli scenografici ambienti concepiti dal genio di Filippo Juvarra - lo storico Castello di Agliè nel Canavese e quello di Racconigi nel cune- ese, con i loro splendifi parchi e le loro collezioni artistiche. Ora le Residenze Reali del Piemonte, simboli irripetibili e scrigni di tesori che grondano racconti e vicende del passato (si arriva fino ai primi decenni del Novecento) vengono proposte anche come un unico insieme, una nuova imperdibile “meta esotica” del turismo culturale italiano. La loro visita merita di riservare almeno un weekend, per trascorrere momenti di piacere e di interesse all’insegna dello svago culturale, circondati da bellezze naturali e storiche, allietati dai vini e dai cibi sontuosi che abbondano nei dintorni. Info: www.residenzereali.it 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Castello ducale di Agliè Una storia lunga sette secoli, che ha visto il passaggio di duchi, principi e re: il Castello di Agliè, già proprietà dei marchesi San Martino, vanta un antico e nobile passato, testimoniato dalla varietà degli allestimenti che ancora caratterizzano appartamenti e giardini. Circondato da un parco con alberi secolari e grandi serre, il castello conta oltre 300 stanze con un patrimonio di arredi e collezioni prezioso ed eterogeneo, che spazia dai quadri ai reperti archeologici, fino alle sorprendenti raccolte ornitologiche e orientali. Il Salone da Ballo affrescato e la successione di ambienti d’epoca perfettamente conservati rendono il castello un trionfo di eleganza e splendore. Testi di Carlo Grande è andato via via attrezzando per cogliere la nuova opportunità: nei recenti festeggiamenti per l’evento Anniversario a Corte, ad esempio, si sono riversate migliaia di persone anche nel Borgo Antico e altre migliaia hanno partecipato ad eventi collaterali nel Parco». Quali sono i problemi che le stanno più a cuore? «Sono ancora tanti e siamo solo all’inizio dell’impresa: mi preme in questa fase tenere fisso l’obiettivo finale, cioè posizionare il sistema delle Residenze Reali del Piemonte come i Castelli della Loira, facendo in modo che di per se stesse possano rappresentare un’attrazione e un motivo di visita, contribuendo così alla crescita turistica dell’intera regione, affermando un modello di gestione e promozione moderno e vincente». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Centri di cultura ma contano anche per l’economia Rosaria Cigliano Responsabile dell’Area arte, attività e beni culturali della Compagnia di San Paolo La “visione” di Rosaria Cigliano, responsabile dell’Area Arte, attività e beni culturali della Fondazione San Paolo è precisa: «Lavoriamo per contestualizzare e collegare le Residenze Reali al territorio, per farne un sistema e non cattedrali nel deserto; e poi per collegarle, come sito dell’Unesco, a una rete mondiale, come avviene ad esempio in Francia per i Castelli della Loira». Dottoressa Cigliano, che cosa significano le Residenze Reali per la Fondazione San Paolo? «L’interesse nasce da lontano, non si improvvisa. Risale alla fine degli Anni Novanta, e le abbiamo ben presto individuate come elemento da valorizzare. In quegli anni significava principalmente restaurare, salvare. Dal Duemila a oggi abbiamo investito in termini di strumenti intellettuali, studi e ricerche e abbiamo contribuito con un impegno complessivo che ammonta a quasi 55 milioni di euro». E dopo l’era dei restauri? «Oggi dobbiamo far sì che le Residenze siano attraenti in quanto tali, aldilà del singolo nome. Ma bisogna essere molto coordinati, non andare ognuno per suo conto. Le Residenze sono una trentina, servono una comunicazione comune, uguale qualità dell’offerta, la concertazione tra pubblico e privato che rende possibili grandi e incisivi progetti. Per ora cominciamo da quelle più note, più vicine alla città». Con chi lavorate? «Con i Comuni, i Ministeri, le associazioni, l’imprenditoria. Vogliamo fare delle Residenze Reali grandi centri propulsori di cultura e di economia, oggi non è più un tabù dirlo. A Racconigi ad esempio c’è il progetto “Essenza del territorio” per produrre erbe officinali, antica vocazione della Reggia dove operava l’azienda agricola della Real Casa, fondata da Carlo Alberto. Anche a Stupinigi rimettiamo in moto una filiera produttiva, quella della farina; “Stupinigi fertile” unisce infatti arte, agricoltura e cibo. E la farina di Stupinigi arriva a Torino, nella panetteria Panacea”. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA 8 12345367318 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 . 63 A TAVOLA La sagra della zucca oggi a Brandizzo Si svolge oggi dalle 10 alle 20 per le vie di Brandizzo la tradizionale Sagra della zucca. La sagra offre una ricca gastronomia a base di zucca (tortelli, frittelle, torte dolci e salate), un mercatino ortofrutticolo di primizie e di prodotti di artigianato locale e un’ampia esposizione e vendita di zucche di varia qualità, forma e colore. Per le vostre segnalazioni: [email protected] REPORTERS REPORTERS Il processo di produzione dura 2 settimane Ambiente Anni Settanta Pasticceria Raspino Via Paolo Veronese Marron glacé compatti sotto la glassa Polpo e maialino la cucina sarda è terra e mare ROCCO MOLITERNI davvero notevoli (sono solo di patate, perché il titolare non ama metterci la farina). Mi ingolosie non si ha tempo in questa stagione per va, dopo, la grissinopoli, ma mi sono informato e andare fino a Carrù a mangiare il bollito qui la propongono sottile, mentre io amo quella misto ci sono vari locali in città un po’ spessa e sanguinolenta «con il che, su prenotazione o alcuni giorni manico», ossia con l’osso. Così ho corso Vittorio la settimana, lo propongono. Nel ripiegato su una tagliata. Molto TORINO Emanuele II Bistrot che occupa lo spazio di interessanti (li ha presi chi era con via Galliari via Sant’Anselmo dove c’era me) sia gli antipasti tra cui capul'unico ristorante kosher della net, carne cruda e flan con fonducittà, lo trovate invece tutti i ta, che i plin dal gustoso ripieno. giorni, con i suoi sette tagli di Con un tirami su all’arancia e una Il Bistrot carne e le sue sette salse. Il buona barbera della casa abbiadella Bottega titolare è un vulcano di energia e mo speso 75 euro in due. Ci tornerò del Gusto Via Sant'Anselmo, 4 vi spiegherà ogni particolare, senz’altro oltre che per il bollito 011-699.50.30 anche perché prima di fare il ristoraanche per il fritto misto, sperando però tore faceva il macellaio e di questa cosa che migliorino l’insonorizzazione, perché va particolarmente orgoglioso. Io però giovedì se c’è, come l’altra sera, una tavolata numerosa, sera non avevo voglia di un piatto così impesi fa fatica a parlare con il vicino. gnativo per cui ho puntato su gnocchi al ragù 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI corso Ma ssimo d’A zeglio S U p non è solo il nome di una celeberrima serie di poltrone ideate dall’architetto e designer Gaetano Pesce, ma anche quello di un ristorante sardo (dal look molto Anni 70) in via Veronese . Sardegna vuol dire sia cucina di mare che di terra e qui troverete due menu ad hoc, per cui potrete saltabeccare tra piazza polpo scottato e Stampalia TORINO malloreddus, tonno al vapore e maialino. Ristorante Up Con un mio Via Paolo Veronese 346 vecchio amico 339-283.60.41 rosseto venerdì sera si è G o rs co piazza puntato sul mare Manno non trovando però in carta nessun piatto di crudo perché come si sa sull’isola amano cuocere tutto e il tonno in particolare lo trattano come fosse carne. Abbiamo iniziato con polpo e patate e rana pescatrice alla catalana non male, come non erano male i bigoli (incursione veneta) con vongole e bottarga. Meno intrigante del previsto la grigliata mista dove brillavano davvero solo i calamari, «vibranti» e cotti al punto giusto, mentre il tonno era per i miei gusti troppo cotto. Con una bottiglia di vermentino e quattro grappe riserva (eravamo in vena di memorie) 120 euro in due. via San sov ino Da non perdere gli antipasti e i primi piemontesi Da “Up” due menù ad hoc Il pesce è solo cotto zo an iL ad ad str mo Paler corso 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il bollito tradizionale trova casa nel bistrot di San Salvario via Madama Cristina Q uest’anno le castagne sono poche per via del cinipide, il parassita cinese che ha distrutto boschi e messo in ginocchio i raccolti soprattutto in Campania e nel Sud (si calcola in alcune località il 90 per cento in meno). Forse anche per questo il prezzo dei marron glacé nelle nostre pasticcerie è cor so salito ulteriorvia N ova Pa mente e può ra corso Brescia dova arrivare ai 90 TORINO euro al chilo (da Venier) o Raspino agli 80 euro Pasticceria P (da Uva). Io orso r Regio Parco, 24 Corso ieri li ho presi 011-85.01.42 da Raspino (80 corso Regina Ma rgherita euro al chilo), in corso Regio Parco, dove mi hanno spiegato che curano l’intero processo di pelatura, canditura e glassatura dei marroni. Un processo che richiede almeno due settimane, per cui c’è chi preferisce prendere marroni semilavorati da aziende specializzate e limitarsi all’ultima fase di glassatura. Quelli di Raspino mi piacciono perché non li trovo eccessivamente stucchevoli e non si sciolgono ma mantengono sotto la glassa una loro compattezza, che mi ricorda quella delle castagne «mondine» (bollite senza la buccia esterna con alloro e sale) che ogni tanto faccio a casa. Via Sant’Anselmo via Nizza Il dolce tipico dell’autunno quest’anno costa di più REPORTERS Mauro è il responsabile della clientela nel locale che ha sostituito il ristorante kosher 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA 12345367318 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Ippica: tricolore gentleman driver Tennis, A1 donne: Sporting e Beinasco in casa A Vinovo oggi in pista 14 gentlemen driver, 12 uomini e 2 donne per contendersi il titolo tricolore. A difendere i colori di casa ci sarà Sebastiano Ciraso. La classifica sarà stilata sulla base di 4 corse diverse il più accreditato è l’emiliano Filippo Monti. [A. BRU.] Testa a testa casalinghi per il Circolo della Stampa Sporting e l’U.S. Beinasco impegnati oggi nella 2ª giornata della Serie A1 femminile: il club torinese, battuto all’esordio dal T.C. Cagliari, cerca una rivincita contro il T.C. Ceriano; Beinasco, sconfitto dal T.C. Genova 1893, affronta le campionesse in carica del T.C. Prato . Sport Cronaca .65 PORT S A CURA DI SILVIA GARBARINO Per le vostre segnalazioni [email protected] Basket serie A: al Ruffini (ore 18,15) Pallanuoto Torino ’81 brutto stop I due team segnano in media 82 punti. L’ex Washington: ho scelto Torino per crescere con Ortigia Fiat-Cremona, match da vertigini Nervi saldi DOMENICO LATAGLIATA Un anno fa, più o meno di questi tempi, la Vanoli Cremona tornò a casa dal Ruffini con due punti in tasca e la sensazione di poter vivere una stagione tranquilla: detto e fatto. I gialloblù invece ebbero la conferma che ci sarebbe stato da patire: avvenne pure quello. Oggi (ore 18,15, Ruffini) le due formazioni si ritroveranno di fronte con identica classifica (una vittoria e due sconfitte) e un futuro tutto da scrivere: la Fiat è chiamata a passare oltre il ko, per certi versi inatteso, di Capo d’Orlando, Cremona deve riscattare due sconfitte in fila. In linea di massima, si tratta di due squadre che si assomigliano e che hanno anche il comune obiettivo di vivere una stagione tranquilla, possibilmente con vista e accesso ai playoff. Tabellini precedenti alla mano, ci si aspetta un match ad alto punteggio: la squadra di Vitucci segna 81 punti di media subendone 85, Cremona 82 (Turner 21: meglio di lui, solo il gialloblù D. J. White) prendendone 84. Alle due squadre piace correre parecchio: non dovrebbe insomma essere match da tatticismi esasperati, anche se è chiaro che due allenatori come Vitucci e Pancotto avranno cercato nel frattempo di rinsaldare una tenuta difensiva finora poco ermetica. Torino in Sicilia ha fatto per la verità acqua un po’ da tutte le parti, subendo sia sotto canestro (42-29 a rimbalzo) che concedendo ai padroni di casa di tirare con quasi il 60% da due e il 42 da tre. Tra i torinesi più attesi, c’è senz’altro l’ex di turno Deron Washington, ‘tuttofare’ chiamato nelle ultime due uscite a giocare spesso da secondo lungo per ovviare alla scarsa vena di Wilson. Ecco: per prendere la strada giusta, la Fiat non può prescindere da Deron Washington ha giocato la passata stagione a Cremona ed è soprannominato «Smash» Le elezioni federali regionali Mastromarco rieletto presidente 1 Con 78 voti a favore contro i 65 raccolti dalla sfidante Sandra Palombarini, il presidente uscente Gianpaolo Mastromarco, 49 anni, novarese, è stato rieletto a numero uno del Comitato regionale della Federazione Pallacanestro Italiana. L’Assemblea Elettiva delle Società piemontesi si è svolta ieri mattina presso il palasport di Collegno: eletti anche i consiglieri della sua lista Cena (Chivasso), Tripodina (Beinaschese), Bergui (Alba) e Trovato (Virtus Bologna), cui si affiancheranno Carrera (Casale) e Berta (5 Pari), questi ultimi due presentatisi con Palombarini. Il nuovo Consiglio rimarrà in carica per il prossimo quadriennio. [D. LAT.] un (netto) miglioramento del 25enne lo scorso anno impegnato nella Lega portoricana, ma pure a Washington – figlio di un ex giocatore di football americano e di una giocatrice di basket - si chiede la capacità di tenere saldi i nervi evitando quei falli tecnici e antisportivi che in alcuni momenti lo hanno condizionato: «Sono un agonista, devo imparare a controllarmi. Cremona? Ho ottimi ricordi e la società mi avrebbe confermato: ho però pensato che a Torino avrei avuto maggiori chance per fare bene». Si riparte da qui, dando uno sguardo al passato per costruirsi un futuro migliore. Washington, soprannominato ‘Smash’ per le sue schiacciate, non è abituato a voltarsi indietro: «Penso a Torino e basta. Qui sto benissimo. E voglio vincere». A1 donne La Fixi cerca punti contro il Broni 1 Quaranta minuti di fuoco, senza esclusione di quarti. Quello conclusivo è costato caro già due volte in questa stagione alla Fixi Piramis, che oggi (ore 18) aspetta il Techedge Broni sul parquet amico del PalaEinaudi di Moncalieri. Entrambi i blackout del PalaTagliate (nell’Opening Day contro Venezia e nel recupero di mercoledì scorso contro Lucca) devono essere un monito per evitare di gettare alle ortiche altre occasioni preziose. Anche perché la graduatoria della massima serie vede le biancostellate con appena due punti, in virtù dell’unico successo di inizio mese contro La Spezia, mentre le rivali odierne ne hanno quattro, grazie alle vittorie contro Napoli e Battipaglia. La compagine pavese sarà come sempre accompagnata dai Viking, storico e chiassoso gruppo di tifosi che cercherà di annullare il fattore campo, sospingendo a gran voce le proprie beniamine. Torino risponderà col calore del suo pubblico e si augura che si ripeta il canovaccio della sfida andata in scena al «Ciao Sù» di settembre, quando la spuntarono le ragazze di Marco Spanu per due lunghezze (66-64). [A. DOL] Seconda sconfitta in altrettante partite per la Reale Mutua Torino ’81 Iren, che ieri pomeriggio a Siracusa ha perso 16-8 (3-0, 3-4, 6-1, 4-3) in casa dell’Ortigia. Gara equilibrata fino al secondo tempo, con i gialloblù arrivati fino a -2 dai siciliani, ma poi la squadra allenata da Simone Aversa ha pagato a caro prezzo una brutta terza frazione. Per i torinesi, che hanno chiuso con il 45% in superiorità numerica (5 su 11), a segno Gaffuri (3), Vuksanovic (2), Filipovic, Seinera e Giuliano. Nell’Ortigia poker per Camilleri e tris per Giacoppo e Casasola. Sabato prossimo alla Monumentale arriva la Rari Nantes Savona, che ieri ha perso contro la Pro Recco. [E. ZAM.] Calcio, serie D Il Chieri batte il Gozzano ed è capolista Ancora primo, sempre da solo e certamente ancora per una settimana. L’anticipo di D porta gioie al Chieri che batte 2-0 il pericolosissimo Gozzano dell’ex Gardano e centra il quinto successo di fila. Chieri dunque a quota 20 con la pressione che ora si sposta sul Varese, a -4 ed impegnato nel derby con la Caronnese. Il quarto centro di Poesio ed il quinto di Pasquero regalano il successo all’undici di Manzo che predica umiltà: «Un applauso ai miei ragazzi che hanno giocato con intelligenza. Vietato esaltarci perché il confine tra entusiasmo e depressione è labile». E intanto su facebook gira il video dallo spogliatoio collinare con cori e scene di esultanza [P. ACC.] 12345367318 66 SPECIALE LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Stadio Grande Torino Biglietterie aperte dalle ore 13 Intervista PAOLO ACCOSSATO 1 «Vorrei fare un ap- era una montagna da scalare e lui si è vestito di biancoazzurro per l’impresa che i tifosi della Nord ricordano come la più eccitante dopo i due scudetti. C’era una serie A da riconquistare e indossando i curiali panni granata dalla panchina ha incitato il suo Toro ad incornare avversari e malasorte. Giancarlo Camolese, cuore a metà tra Lazio e Torino, è l’uomo delle grandi sfide. In campo, quella della salvezza laziale in B dai -9 nel 1987. Da mister, la promozione del Toro in A nel 2001. Oggi Camolese, reduce dall’esperienza con il Chiasso, è commentatore e non dimentica le sue due squadre che gli sono rimaste nel cuore. C’ Camolese, ancora Torino-Lazio. «E ancora una volta un’emozione forte, vera. Come le due maglie che sento più mie. Quando tornai in A con il Toro, all’Olimpico contro la Lazio fui accolto da un lungo applauso perché tutti si ricordavano di quella annata in cui rimontammo dai -9. Fu un’impresa “da Toro”, contro ogni logica: quando diventai allenatore dei granata e dovevamo rimontare, nello spogliatoio citavo spesso quell’impresa e l’importanza di crederci fino alla fine». Toro e Lazio, due squadre per tanti versi simili. Uomo grandi sfide Giancarlo Camolese, 55 anni, ha allenato il Toro due stagioni e mezzo L’allenatore ha vestito tutte e due le maglie “Toro e Lazio sono simili I tifosi trasudano amore” pello ai tifosi: vorrei lo stadio pieno contro la Lazio, vorrei che fosse interamente granata. Noi promettiamo di metterci le gambe, i tifosi devono mettere voce e colore: vorrei lo stadio infuocato perché così sarà difficile batterci». Questo l’invito e l’augurio di Sinisa Mihajlovic in vista di Torino-Lazio: al momento previsti al Grande Torino oltre 21.000 spettatori (di cui 11.468 abbonati) ma è un numero destinato a crescere dato che dalle 13 di oggi le biglietterie dello stadio saranno aperte. La società raccomanda, a tal proposito, di raggiungere le casse con largo anticipo per evitare lunghe code: disponibili tagliandi in tutti i settori ad eccezione della Maratona, esaurita ormai [I. CRO.] da giorni. Camolese: i valori aggiunti dei granata sono Hart, Miha e Belotti «In primo luogo per le tifoserie che trasudano amore per i loro beniamini. Se dovessi dare un’immagine della Lazio sarebbe quella dei suoi “Irriducibili”. Per il Toro userei invece il termine “passione”, e lo dice uno che è nato a pane e Filadelfia. Per noi giovani il “Fila” era il luogo dove sono nati i nostri sogni. Sono felice della sua rinascita». Sarà un Toro-Lazio con vista Europa? «Presto per dirlo, ma mi piacerebbe trovarle entrambe nelle zone alte della classifica a fine torneo e ci sono tutte le premesse perchè sono squadre di qualità. Alla Lazio vedo il problema delle tensioni, sempre dietro l’angolo in una piazza come Roma. Il Toro mi pare abbia il giusto equilibrio». Anche perché quest’anno ha un Hart in più. «Innesto vero, di sostanza e non solo per l’immagine. Da tecnico dico che può essere un valore aggiunto: la classe non si discute, ha personalità e sta già dando sicurezza alla difesa. Con un portiere così, tutti sono spronati a dare di più. E poi, sta già impartendo direttive in italiano. Spero resti a lungo anche per imparare anche un po’ di piemontese». E poi c’è Belotti. «Mi è sempre piaciuto molto. Lavora duro, è umile, sa fare le due fasi. Ha saputo attendere ed è arrivato il suo momento. È uno di quegli atleti che non si sono montati la testa». Chi sarà l’uomo in più del match? «Di fronte ci sono le due punte della Nazionale. Immobile contro Belotti, grande sfida ma bisogna dire che tutti e due i tridenti sono di altissima qualità. Per me Toro-Lazio è la partita più interessante della domenica, apertissima ad ogni pronostico anche se vista la forza degli attacchi penso che difficilmente finirà 0-0». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 SPECIALE LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 67 A Vinovo (ore 11) la stracittadina Primavera Juve-Toro, il derby mette in palio il primato Difese d’acciaio per entrambe le formazioni e attacchi prolifici: l’uomo in più dei granata è De Luca IVANA CROCIFISSO Cinque mesi fa la Primavera della Juventus ha interrotto il sogno del Toro di raggiungere la terza finale scudetto consecutiva, nella serata dell’addio (o dell’arrivederci) di Moreno Longo. La stracittadina che vedrà oggi in campo a Vinovo – alle 11 - le due torinesi avrà certamente un peso diverso rispetto a quella del 1 giugno scorso ma sarà altrettanto carica di significato. Juve e Toro dividono la vetta del girone B e chi vincerà staccherà l’avversaria odierna e il gruppetto delle inseguitrici, volando in testa ma stavolta in solitaria. Il derby sarà il vero battesimo granata di Federico Coppitelli: per la prima volta nella storia recente il Toro ha scelto per la Primavera, fiore all’occhiello del Settore giovanile, un tecnico che non ha mai indossato quella maglia da giocatore. La vetrina perfetta per l’allenatore: Juve-Toro è la partita giusta per conquistare il cuore dei tifosi granata (da sempre vicini più di ogni altra tifoseria ai ragazzi del vivaio) ma anche per testare le qualità di un gruppo che ha cambiato pelle con l’arrivo della nuova guida tecnica. Chissà se la difesa granata si ritroverà a dover fare i conti con Moise Kean: il giovane gioiellino bianconero classe 2000, cresciuto proprio nella Scuola calcio granata, è il In televisione Match in diretta su Sportitalia 1 Juventus-Torino, Rinnovamento gara valida per la sesta giornata del campionato Primavera, sarà trasmessa alle 11 su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre e 225 di Sky). Si giocherà all’Ale&Ricky di via Stupinigi a Vinovo e per gli spettatori l’ingresso sarà gratuito. Prevista una nutrita rappresentanza di tifosi granata: i gruppi organizzati andranno a sostenere la Primavera di Coppitelli prima di trasferirsi al Grande Torino per assistere a Toro-Lazio. [I. CRO.] Federico Giraudo, terzino sinistro, è un prodotto del vivaio granata ed è uno dei titolari della squadra di Coppitelli Il capitano del Toro in questa stagione è Simone Auriletto 12 5 anni gol fa è datato l’ultimo 0-0 in un derby Primavera tra Juve e Toro: era la stagione 2004-2005 realizzati in quattro partite dal capocannoniere granata, Manuel De Luca, già convocato da Mihajlovic pezzo da novanta della Primavera di Fabio Grosso ma la convocazione di Allegri (la terza di fila, quella che ieri gli ha permesso di essere a San Siro) mette in dubbio la sua presenza questa mattina. Anche senza l’attaccante la Juve ha dimostrato di avere un potenziale all’altezza (con 13 reti i bianconeri hanno il secondo miglior attacco del girone), senza con- siderare che Grosso ha appena ritrovato Luca Clemenza, rientrato dopo il grave infortunio al crociato. Da Kean a De Luca: il bomber è l’uomo in più dei granata, con le sue cinque reti nelle ultime tre partite. Juve e Toro sono ancora imbattute in campionato, dove il cammino è stato pressoché identico: nelle prime cinque gare di questa stagione per en- trambe quattro vittorie ed un pareggio. Merito anche di due difese quasi imperforabili: solo 2 gol subiti dai bianconeri, 3 dai granata. Il Toro non porta a casa il derby dalla stagione 2014-2015: nell’ultima annata, infatti, due vittorie bianconere ed un pareggio, tenendo conto sia della stagione regolare che della fase finale. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 68 .Dove andiamo STAMPA .LA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel 011/0897370). Orario: lun, mar, giov, ven, sab, dom e festivi: 10-18. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Mercoledì chiuso. Mostra «Filippo di Sambuy. Alleretour» (fino al 13/11). A... COME AMBIENTE (c.so Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-19, ultimo ingresso alle 18. ARCHIVIO DI STATO (p.zza Castello 209, tel. 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. Mostra: «Storie di archivi, storia di uomini. L’Archivio di Stato di Torino tra guerra e Resistenza», fino al 30 novembre. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (via Barbaroux 32, 011 4431811). Or lun-ven 8.30-16.30. Mostra «Invito a pranzo in Archivio. Liste di pranzi e ricettari dell’Archivio Storico della Città di Torino» fino al 28 gennaio, dal lun al ven 8,30 -16,30 ingresso libero. ARMERIA REALE (bigl. unica Palazzo Reale p. Castello 191, tel. 011 543889). Or.: mar-dom e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Lundom 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven 10-18, sabato 9,30-19, dom 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, tel. 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,1513,45; 14-18,45; sab 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, tel. 011/4431701). Orario Borgo (ingresso libero): da lunedì a domenica: 9-19 invernale; 9-20 estivo (cambiamento con l’introduzione dell’ora legale). Orario Rocca (ingresso a pagamento): 10-18. Ultima visita ore 17.15. Lun chiuso. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: gio-dom 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel.011837688 interno 3). Mostre: «Carlo Pittara e la scuola dI Rivara. Un momento magico dell’Ottocento pedemontano» (sino al 15/1). Or: da mar a ven10-13; 14-18; sab e dom. 10-13; 14-19 FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-dom 10-18, lun chiuso. Mostre: «Organismi. Dall’Art Nouveau di Émile Gallé alla Bioarchitettura» fino al 6 novembre. La biglietteria chiude un’ora prima. www.gamtorino.it JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-merc-gio-ven 10,30-18, sab-dom e festivi 10,30-19,30, mar chiuso. Aperto anche il giorno gara. Per info www.juventus.com MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (Via San Domenico 11, tel 011/4436927) Or. mar-ven 10-18, sab e dom 1119. Lun chiuso. Mostre: «Nothing is real. Quando i Beatles incontrarono l’Oriente» (prorogata al 9 ottobre); «La limpidezza del suono. Strumenti musicali tradizionali dal Vietnam». La biglietteria chiude un’ora prima. www.maotorino.it MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3, tel. 011/309.01.15; 011/76.04.88). Or. visita guidata: lun-sab ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLA SINDONE (via San Domenico 28, tel. 0114365832). Or. tutti i giorni 9/12 e 15/19. Ultimo ingr. un’ora prima della chiusura. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel. 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8,30-19,30; dom e festivi 14-19,30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE CESARE LOMBROSO (via P. Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DI STORIA NATURALE DON BOSCO DELL’ISTITUTO VALSALICE (viale Thovez 37, 011 6601066). Sab e dom 14,30-18,30. Previa prenotazione lun-ven 9-12,30 e 14,30-18,30. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, tel 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30; lun 9-14. Ultimo ingresso un’ora prima. MUSEO ETTORE FICO (via F. Cigna 114, 011 853065). Orario: da merc a ven ore 14 -19, sab e dom 11-19 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, tel. 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, martedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (p.le Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Da mar. a dom. 1018. Chiuso il lunedì. Mostra: «Ex Libris delle Montagne. Incisori di vette» sino al 27 novembre; «Baltì. Fotografie di Ugo De Berti» (sino al 16 ottobre). MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, 011 5621147). Or. da mar a dom dalle 10 alle 18 (ult. ingresso ore 17). Visite guidate sab e dom alle 15,30. Mostra «Torino e la Grande guerra 1915-1918» (fino al 22 gennaio ). MUSEO PIETRO MICCA (Via Guicciardini 7/a tel. 011 54 63 17). Mar-dom 10-18 (ultimo ingresso 17). Visite guidate 10,30, 14,30, 16,30. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. MUSEO STORICO REALE MUTUA (Via Garibaldi 22) . Mar e gio 16-18, primo e terzo weekend del mese sab 14,30 – 18, dom 10 - 18. Su prenotazione lun- gio 9 – 13. MUSLI – MUSEO DELLA SCUOLA E DEL LIBRO PER L’INFANZIA (Palazzo Barolo, via Corte d’Appello 20/c, tel. 011/197.84.944). lun-ven 9,30-12,30; dom. 15,30-18,30. Visita guidata 5 euro. www.fondazionetancredidibarolo.com PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501). Collezioni permanenti: lun 10-18; mer-dom 10-18. Mar chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. www.palazzomadamatorino.it PALAZZO REALE (p. Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun chiuso, sab visite 9,30 - 18,10. PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or. ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713). Orario: mar-dom 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Mar-sab 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Lun-ven 9-19, sab 15-19, dom e fest 15-19. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione - Visite serali: museo+redazione+stabilimento. TEMPORARY MUSEUM (c.so Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Mer-ven 15-19, sab-dom 10-19. CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, tel. 011 9565220/22). Or.: mar- ven 10-17, sab-dom 10-19, lun chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da gio a lun 10-17; chiuso mar e mer. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, tel. 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza della Repubblica, Venaria Reale, tel. 011 4992333; www.lavenaria.it). Reggia «Teatro di Storia e Magnificenza», Giardini e mostre in corso «Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga», «Meraviglie degli Zar», «La Regia Scuderia. Il Bucintoro e le Carrozze Regali», «Le Belle Arti», «Sculture Moderne», «Giuseppe Penone – Anafora». Or. mart merc giov ven: 10-17; sab., dom. e festivi: 10-18.30 («Brueghel» chiude alle 19.30). Biglietterie ed ingressi chiudono 1 ora prima PALAZZINA DI CACCIA (p.zza P. Amedeo 7, Stupinigi). Da mar a ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sab, dom e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso 18) . Tel. 011/6200634 , www.ordinemauriziano.it [email protected] 12345367318 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 I Cinema Le trame del 23 ottobre 2016 AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 rid., militari, under 18, universitari, Io studio, Spettacolo delle ore 22.30; € 5,00 over 60 Io, Daniel Blake Sala 1 P 15.30-18.15-20.30 Qualcosa di nuovo Sala 2 P 15.45-17.50-20.15 Café Society Sala 3 16.00-18.00-20.15 Inferno VO Sala 1 P Escobar Sala 1 P Cicogne in missione Sala 2 P Lo and Behold - Internet: il futuro è oggi Sala 2 P Piuma Sala 3 P CENTRALE ARTHOUSE - UNIVERSITY FRIENDLY via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18 Io, Daniel Blake 15.50-17.45-19.45-21.40 IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 militari, under 18, universitari, Agis; € 5,00 over 65, Spettacolo delle ore 22.30 Jack Reacher - Punto di non ritorno P 15.15-17.40-20.05-22.30 Inferno P 15.00-17.30-20.00-21.30-22.30 Pets - Vita da animali P 15.30-16.30-17.30-18.3019.30-20.30-21.30-22.30 Cicogne in missione P 15.30-17.30-19.30 CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461. Prezzi: Int. € 8,00; Rid. (12-18 anni dopo le 18) € 7,00; Rid. (3-11 anni, universitari fino a 26, militari, dopo le 18) € 6,00; Senior: € 5,00 Qualcosa di nuovo P 15.00-20.20 I babysitter P 16.50-20.30-22.35 Alla ricerca di Dory P 10.30-12.20-18.35 Jack Reacher - Punto di non ritorno P 11.00-15.10-17.45-20.15-22.35 Bad Moms - Mamme molto cattive P 22.35 Cicogne in missione P 10.30-12.20-15.00-16.45-18.30 Pets - Vita da animali P 10.30-11.30-12.20-15.0016.45-18.35-20.00 Inferno P 15.10-17.40-20.20-21.40-22.35 CLASSICO piazza Vittorio Veneto 5, tel. 01153.63.323. 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Inferno Sala 1 P 16.10-19.05-22.00 Pets - Vita da animali Sala 2 P 14.15-16.35-18.55-21.15 Alla ricerca di Dory Sala 3 P 16.45 American Pastoral Sala 3 P 19.15-21.50 Piuma Sala 4 P 14.00-16.00 Bad Moms - Mamme molto cattive Sala 4 P 18.50-21.25 Bad Moms - Mamme molto cattive Sala 5 P 13.30 Qualcosa di nuovo Sala 5 P 16.20-18.45-21.10 Jack Reacher - Punto di non ritorno Sala 6 P 16.15-19.20-22.10 Cicogne in missione Sala 7 P 13.55-17.00-19.10 Piuma Sala 7 P 21.35 I babysitter Sala 8 P 14.30-17.15-19.30-21.45 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,70 int.; € 6,70 rid., ragazzi fino a 14 anni, over 65; € 5,00 Matinee Cicogne in missione P 14.20 Qualcosa di nuovo P 10.40-16.50-19.30-22.00 Pets - Vita da animali P 11.00-16.00-18.30-21.00 I babysitter P 10.50-14.30-17.00-19.40-22.15 Inferno P 11.00-14.30-17.20-20.30 Inferno P 15.30-18.30-21.30 L’era glaciale - In rotta di collisione P 11.00 Pets - Vita da animali P 14.30-17.00 Inferno P 19.20-22.20 Alla ricerca di Dory P 11.00-14.15-16.55 Bad Moms - Mamme molto cattive P 19.30-22.00 Jack Reacher - Punto di non ritorno P 14.10-17.00 Piuma P 10.40-19.45-22.10 Cicogne in missione P 11.10-14.50-17.10-19.40 Pay the Ghost P 22.10 Piuma P 14.30-17.10 Jack Reacher - Punto di non ritorno P 10.45-19.30-22.15 American Pastoral P 10.50-14.15-16.50-19.40-22.10 Cinema:Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Abel - Il figlio del vento 16.00 Il missionario - La preghiera come unica arma 18.00-21.00 CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. La vita possibile 18.00-21.00 ESEDRA via Bagetti 30, tel. 32488.68.183. Un padre, una figlia 16.00-20.30 Go with Me 18.30 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Abel - Il figlio del vento 16.00-18.30-21.00 Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· A CURA DI Daniele Cavalla ALLA RICERCA DI DORY ···· Animazione. Regia di Andrew Stanton e Angus MacLean. Durata: 97 minuti. Tredici anni dopo il premio Oscar «Alla ricerca di Nemo», le avventure di Dory. (Massaua, Uci, The Space) AMERICAN PASTORAL ··· Drammatico. Regia di e con Ewan McGregor, con Jennifer Connelly. Durata: 108 minuti. Lo «svedese» dalla vita ha avuto tutto: bellezza, carriera, soldi, una bellissima moglie, una bambina. Un giorno, il dramma: la figlia adolescente compie un attacco terroristico. Dal libro Premio Pulitzer di Philip Roth, opera prima. (Massimo, Due Giardini, Uci, Space) I BABY SITTER ··· Commedia. Regia di Giovanni Bognetti, con Francesco Mandelli e Diego Abatantuono. Durata: 90 minuti. Rifacimento italiano di una pellicola francese, comincia con il trentenne Andrea che accetta di badare per una sera al vivace figlio del suo capo: proprio quel giorno i suoi amici decidono di fargli la festa di compleanno con un party tanto inatteso quanto scatenato. (Reposi, Uci, Space, Ideal, Massaua) BAD MOMS Commedia. Regia di Jon Lucas e Scott Moore, con Mila Kunis. Durata: 101 minuti. Causa lo stress, la mamma e manager Amy Mitchell convince due amiche a darsi alla pazza gioia. Dagli sceneggiatori di «Una notte da leoni». (Massaua, Uci, Space) ·· BRIDGET JONES’S BABY ··· Commedia. Regia di Sharon Maguire, con Renèe Zellweger e Colin Firth. Durata: 122 minuti. Terza avventura per il personaggio creato dalla scrittrice Helen Fielding: Bridget è incinta, non sa chi tra i due fidanzati è il padre. (Reposi, Uci, Space) CAFE’ SOCIETY Commedia sentimentale. Regia di Woody Allen, con Jesse Eisenberg e Kristen Stewart. Durata: 97 minuti. Negli anni 30 il giovane newyorkese Bobby va a Los Angeles in cerca di fortuna nel mondo del cinema: comincia a lavorare per lo zio potente agente di attori, s’innamora della sua attraente segretaria. (Ambrosio, Reposi, Centrale, Fratelli Marx, Eliseo, Romano, Uci, The Space) ···· ESCOBAR ···· Drammatico. Regia di Andrea Di Stefano, con Benicio Del Toro e Josh Hutcherson. Durata: 120 minuti. In vacanza in Colombia per fare surf, il canadese Rick s’innamora di Maria, una ragazza del posto che un giorno gli presenterà lo zio, il narcotrafficante Pablo Escobar. Opera prima. (Greenwich) FRANTZ ···· Drammatico. Regia di François Ozon, con Pier- AVIGLIANA CUORGNÈ AUDITORIUM E. FASSINO via IV Novembre 19, tel. 34072.29.490. Io prima di te 18.30-21.15 MARGHERITA 0124657.523. I babysitter ALMESE 15.00-17.00-21.30 GIAVENO AUDITORIUM MAGNETTO via Avigliana 17, tel. 34826.62.696. Qualcosa di nuovo 16.30-18.30-21.15 BARDONECCHIA SABRINA 012299.633. Cicogne in missione I babysitter Inferno Jack Reacher - Punto di non ritorno 15.30 17.00 18.30 21.15 THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACIvia G. Falcone, tel. 892111. Pets - Vita da animali Sala 1 13.50 Inferno Sala 1 16.00-18.40-21.20 Pets - Vita da animali Sala 2 14.50-17.00-19.25-21.40 Jack Reacher Sala 3 13.55-16.35-19.10-21.50 Piuma Sala 4 17.30 Bad Moms Sala 4 15.10-20.05-22.30 Qualcosa di nuovo Sala 5 14.40-16.50-19.00-21.10 Inferno Sala 6 14.00-16.45-19.30-22.20 I babysitter Sala 7 14.20-16.20-18.20-20.20-22.20 Alla ricerca di Dory Sala 8 14.45 American Pastoral Sala 8 17.10-22.00 Piuma Sala 8 19.40 Cicogne in missione Sala 9 15.10-17.15-20.00 Mine Sala 9 22.10 CARMAGNOLA ELIOS. Pets - Vita da animali 17.00-21.00 CASCINE VICA - RIVOLI DON BOSCO DIG. 01195.08.908. Qualcosa di nuovo 17.30-20.00 CHIERI SPLENDOR via XX Settembre 6, tel. 01194.21.601. Pets - Vita da animali 15.30-19.10 Qualcosa di nuovo 17.20-21.15 COLLEGNO CINEMA PARADISO piazza Bruno Trentin 1. I babysitter 12.20-18.30-20.30 Pets - Vita da animali 10.30-14.30-16.30 CHIVASSO POLITEAMA 01191.01.433. Pets - Vita da animali Qualcosa di nuovo SAN LORENZO (Giaveno), tel. 01193.75.923. Pets - Vita da animali 16.00-21.00 IVREA BEINASCO 14.30-16.20 18.10-21.00 CONDOVE CONDOVE piazza Martiri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. I babysitter 18.40-20.45 Pets - Vita da animali 15.00-16.50 Teatri I babysitter Pets - Vita da animali BOARO 0125641.480. Pets - Vita da animali Qualcosa di nuovo POLITEAMA 0125641.571. Inferno 16.00-18.00 20.00-22.00 16.00-18.30-21.15 LEINÌ AUDITORIUM 01199.89.204. Pets - Vita da animali 16.00 UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Jack Reacher - Punto di non ritorno P 14.30-17.20-21.30 Jack Reacher - Punto di non ritorno P 14.00-16.50-19.40-22.30 Cicogne in missione P 11.05-14.15-16.35 Cicogne in missione P 10.40-14.45-17.05-19.30 I babysitter P 11.10-14.30-17.00-19.30-22.30 I babysitter P 21.50 Qualcosa di nuovo P 10.50-14.35-17.15-19.50-22.30 American Pastoral P 10.55-14.20-17.10-19.45-22.20 Pay the Ghost P 19.55-22.25 Mata Hari P 20.00-22.35 L’era glaciale - In rotta di collisione P 11.00 Inferno P 16.00-19.00-22.00 Bad Moms - Mamme molto cattive P 11.05-14.30-17.10-19.40-22.20 Deepwater - Inferno sull’oceano P 20.05 Mike & Dave: Un matrimonio da sballo P 22.35 Lettere da Berlino P 19.00 Alla ricerca di Dory P 10.50-14.05-16.40 Mine P 19.50-22.20 Inferno P 11.00-15.30-18.30-21.30 Pets - Vita da animali P 10.50-14.40-17.10-19.40-22.20 Inferno P 14.00-16.50-19.40-22.30 Pets - Vita da animali P 11.15-14.10-15.10-16.40-17.30 NONE 18.00-21.00 PIANEZZA LUMIERE 01196.82.088. Jack Reacher - Punto di non ritorno Inferno Qualcosa di nuovo PINEROLO HOLLYWOOD 0121201.142. I babysitter MULTISALA 0121393.905. Pets - Vita da animali Italia 200 Ben-Hur 3D Italia 200 Inferno Italia 500 RITZ 0121374.957. Qualcosa di nuovo American Pastoral 16.30-18.30-20.30 P 15.30-17.20-19.10 P 21.00 P 16.00-18.30-21.00 16.00 18.15-20.30 PIOSSASCO IL MULINO - UNIVERSITY FRIENDLY 01190.41.984. Neruda 16.00-18.15-20.30 MONCALIERI CINEMA EDEN 01199.05.020. Cicogne in missione 16.30-18.30-20.30-22.25 15.30-17.30-20.20 RIVOLI GOBETTI via dei Martiri della Libertà 17, tel. 01103.75.408. Alla ricerca di Dory P 15.30-17.30 SAUZE D’OULX SAYONARA 0122859.652. Cicogne in missione Inferno Jack Reacher - Punto di non ritorno 15.30-18.00-20.00-22.20 15.00-17.25-19.50-22.20 22.20 PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Inferno Sala 1 15.00-17.30-20.00-22.30 I babysitter Sala 2 15.45-18.00-20.10-22.15 Pets - Vita da animali Sala 3 15.15-17.40 Qualcosa di nuovo Sala 3 20.30-22.40 VALPERGA AMBRA 0124617.122. Pets - Vita da animali Uno Pets - Vita da animali 3D Uno Inferno Due 15.00-17.30 22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 VENARIA P P P P 15.00-17.30-20.00-22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 15.30-17.45-20.30 22.30 17.00 VINOVO AUDITORIUM DIGITAL 01196.51.181. Abel - Il figlio del vento 16.00-18.00 salborgone16/I,tel.3336387963. Oggi ore 16 la Compagnia dei mieiStivalipresentaTuttiinsieme spassionatamenteilMusical.Giovedì 27 ore 21 Elena Bini presenta Un tango a teatro – questa volta a teatro si balla! ALFIERI piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Oggi ore 15.30 il Musical Il principe ranocchio e l’incantesimo della strega BaswelialibrettoeregiaMelinaPellicano diGiancarloFares.Venerdì11novembre Human con Letta Costa e Marco Baliani CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza Bodoni. Unione musi- 800.235.333. Oggi ore 15.30 Il giardino dei ciliegi di Cechov, con Elena Bucci, Natalino Balasso, Fausto Russo Alesi, regia Valter Malosti CASA TEATRO RAGAZZI E GIOVANI corso G. Ferraris 266/C, tel. GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 011 19.740.280. Sabato 29 ore 15.30, 17.30, 21 e Domenica 30 ore 11, 15.30, 17.30 sala grande Tripula dei Farres Brothers. COLOSSEO via M. Cristina 71, tel. 011 66.98.034. Dal 28 al 30 ottobrePerformancedieconVirginia Raffaele.Martedì8novembreLe bal-l’Italia balla dal 19-40 al 2001 Durata: 118 minuti. Seconda avventura sullo schermo per il personaggio creato dallo scrittore Lee Child: l’ex poliziotto militare Jack Reacher corre in soccorso di un’amica, ufficiale dell’esercito accusata di spionaggio. (Ideal, Reposi, Massaua. Lux, Space, Uci) LETTERE DA BERLINO ···· Drammatico. Regia di Vincent Perez, con Da- niel Bruhl e Emma Thompson. Durata: 97 minuti. Germania, 1940. Alla morte del figlio in guerra, Anna e Otto Quangel iniziano a contestare il regime lasciando in giro per Berlino cartoline contro la politica di Hitler. La polizia segreta li controlla. (Romano) MINE ··· Azione. Regia di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, con Armie Hammer. Durata: 106 minuti. Durante la guerra in Afghanistan, un marine si viene a trovare da solo in mezzo al deserto con un piede su una mina. Opera prima, produzione americana. (Lux) NERUDA ···· Drammatico. Regia di Pablo Larrain, con Gael Garcia Bernal e Alfredo Castro. Durata: 107 minuti. Nel Cile del 1948 il presidente Videla incarica il prefetto di arrestare il poeta Pablo Neruda, in fuga con la moglie. Dall’autore di «Tony Manero» e «No - I giorni dell’arcobaleno». (Nazionale) PAY THE GHOST PETS cale.ConcertoTullioSolenghivoce recitante, Trio d’archi di Firenze. Musiche di Mozart. Domenica 23.Ore 16.30 ERBAcorsoMoncalieri241,tel.011 66.15.447.Oggiore16“Lapentola peina d’oro”, di G. Mesturino e G.AngionedaPlauto,conlaCompagnia Torino Spettacoli GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo31bis,tel.0115805768. Oggi ore 16 in scena Les Jumeaux scritto e diretto da Daniele Ronco. Si prenota per “La santa coppia” dal 4 al 6 novembre CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. ··· Azione. Regia di Edward Zwick, con Tom Cruise. ··· Azione. Regia di Uli Edel, con Nicolas Cage. Durata: 80 minuti. A un anno di distanza dalla scomparsa del figlio, Mike Lawford continua la sua ricerca in una New York popolata da demoniache presenze. (Uci) del 23 ottobre 2016 AGIESSE - ALFA TEATRO via Ca- Squires. Durata: 100 minuti. Le vicissitudini di un falegname inglese costretto a chiedere il sussidio statale e, a causa di una serie di sfortunate circostanze, poi a cercare un lavoro. Palma d’Oro al Festival di Cannes. (Ambrosio, Centrale, Eliseo, Marx, Romano) JACK REACHER - PUNTO DI NON RITORNO 17.30 20.15 22.30 SETTIMO TORINESE JOLLY 01196.96.034. Pets - Vita da animali Felicity Jones. Durata: 121 minuti. Terza avventura per il docente Robert Langdon, esperto di simbiologia nato dalla penna dello scrittore Dan Brown: si sveglia senza memoria in ospedale a Firenze, insieme al medico Sienna Brooks contrasta l’organizzazione segreta Consortium. (Ideal, Reposi, Massaua. Lux, Space, Uci, Greenwich, Due Giardini, Marx) ···· Drammatico. Regia di Ken Loach, con Hayley SAN MAURO TORINESE VILLASTELLONE INFERNO ··· Azione. Regia di Ron Howard, con Tom Hanks e IO, DANIEL BLAKE BORGONUOVO 01195.64.946. Spettacolo Teatrale SUPERCINEMA 01145.94.406. Jack Reacher - Punto di non ritorno Inferno Pets - Vita da animali Qualcosa di nuovo re Niney e Paula Beer. Durata: 113 minuti. Germania, 1919. In un piccolo villaggio la giovane Anna si reca tutti i giorni alla tomba del fidanzato Frantz, morto in guerra. Un giorno incontra Adrien, un francese venuto a rendere omaggio all’amico conosciuto a Parigi prima del conflitto. Opera in bianco e nero, da un testo teatrale. (Nazionale) 800.235.333.Oggiore15.30LasignorinaFelicitaovverolaFelicità omaggio a Guido Gozzano, uno spettacolodiLorenaSenestro,regia Massimo Betti Merlin I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino 4. Dalle danze di Brahms alla Rapsodia in blu di Gershwinconilduopianisticofor- mato da Sabrina Dente e Annamaria Garibaldi. Lunedì 7 novembre. Ore 16 LBT- LA BOTTEGA TEATRALE corso Govone 16, tel. 0161 840.796. Domenica 30 ore 16.30 al Teatro Educatorio della Provvidenz La Bottega Teatrale presenta lo spettacolo “La rivolta dei fantasmi”–FestaperHalloweenper un pubblico dai 3 anni in poi MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATROSTABILETORINO viaPastrengo88,tel. 800.235.333. Oggi ore 15.30 per Torinodanza festival prima italiana di Cold blooduno spettacolo di Michèle Anne De Mey, Jaco Van Dormael e del collettivo Kiss&Cry MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Martedì 2 Novembre, ore 21.15, in diretta da Londra il “Royal Ballet” presentaAnastasiadiK.Macmillan’s. TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Oggi ore 8.00 Giornata del volontario 2016 di AVIS Torino. OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A, tel. 011 73.99.833. Per il programma del secondo an- no di attività della Residenza Arte Transitiva, venerdì 28 ore 21 Deposito dei Segni (Pescara) in scena col reading dedicato alla letteratura arabo-palestinese “Non sparisco dalla Terra” PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. Il Regio itinerante. Ore 21 a San Carlo Canavese, presso la Chiesa di San Carlo Borromeo, concerto degli Strumentisti dell’Orchestra del Teatro Regio: Quintetto Prestige PICCOLO TEATRO PEREMPRUNER Grugliasco,tel.011787.780.Cammei: con Luca Scarlini a Binaria Centro Commerciale. Martedì 8 novembre. Ore 21. Piccola societàdisoccupataCompagniaActi Grugliasco. Sabato 12 novembre. Ore 21. Info 011787780 TEATRO MURIALDO piazza Chiesa dellaSalute17/b,tel.0112215161. Le Maschere della Commedia dell’Artelezione-spettacolo di e con Mauro Piombo sulla Commedia dell’Arte. Venerdì 28. Ore 21 SOLFERINOpiazzaSolferino2,tel. 011 56.23.800. Si prenota per Il giornalino di Gian Burrasca in scena dal 9 novembre al 1° dicembre TANGRAM TEATRO via Don Orio- ne 5, tel. 011 338.698. Stasera ore 21 Il tempo di un inverno spettacolo - laboratorio con LART, laboratorioavanzatodiricercateatrale condotto e diretto da Silvia Battaglio TEATROAGNELLIviaSarpi111,tel. 011 30.42.808. Domenicamattinateatro – oggi ore 11 Teatro Telaio presenta “Le quattro stagioni” TEATROASTRA viaRosolinoPilo6. Da martedì 25 ottobre Moschettieri Cabaret prod. Fondazione TPE / prima assoluta TEATRO BORGONUOVO via Roma149(Rivoli),tel.32078.75.879. Rassegna “Teatro Sotto il Castello” Stagione 2016/2017. Essere o non EssereCompagnia Artisti per Caso. Regia Gianni Garzara. Ore 16 TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Domenica 30 ore 16 la Compagniabella in Manailve – Un uomo vivo TEATROCIVICOGARYBALDIDISETTIMO TORINESE via dei Partigia- ni 4 - Settimo Torinese, tel. 011 80.28.501.ScenaMadreapertura 5 novembre ore 21.30 con AscanioCelestiniinLaikaaseguireGiuliana Musso, Daniele Timpano, Lucilla Giagnoni ed altri TEATRO MARCHESA corso Vercelli 141. Sabato 26 ore 21 e Domenica 27 Novembre ore 16, Inaugurazione della nuova stagione2016/17 “BarrieraDanza”presentazione del cartellone “Gran Galà di Stelle dello Spettacolo”. Ingresso gratuito TEATROREGIO.Stagioned’Opera 2016-2017: ore 15 La bohème di G. Puccini. G. Noseda direttore. Regia di A. Ollé. Orchestra e Coro del Regio. Nuovo allestimento. Con I. Lungu, G. Berrugi, K. Besong, M. Cavalletti. Ultima replica TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Paolo Rossi in RossinTesta. Sabato 29 ottobre TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011 51.76.246. Unione Musicale. Laboratorio musicale Noteingioco. Divertirsi con la musica (da 18 a 36 mesi). Ore 10 e 11. Info 0115669811. ···· Animazione. Regia di Chris Renaud e Yarrow Cheney. Durata: 90 minuti. Le vicissitudini di Max e Duke, due cani per le strade di New York. (Massaua, Reposi, Uci, The Space, Ideal, Fratelli Marx, Lux) PIUMA ···· Commedia. Regia di Roan Johnson, con Blu Yoshimi e Luigi Fedele. Durata: 98 minuti. Una gravidanza inattesa irrompe nella vita di Ferro e Cate, due ragazzi prossimi alla maturità, e delle loro strampalate famiglie. (Reposi, Greenwich, Eliseo, Space, Uci) QUALCOSA DI NUOVO ··· Commedia. Regia di Cristina Comencini, con Mi- caela Ramazzotti e Paola Cortellesi. Durata: 93 minuti. Assai diverse tra loro, le amiche Lucia e Maria s’invaghiscono dello stesso ragazzo. Dall’opera teatrale «La scena». (Massimo, Ambrosio, Uci, Massaua) QUANDO HAI 17 ANNI ··· Commedia drammatica. Regia di André Téchiné, con Sandrine Kiberlain e Kacey Mottet Klein. Durata: 116 minuti. Il rapporto in un primo tempo assai contrastato tra due compagni di scuola che vivono in una cittadina fra i monti francesi: un giorno uno dei due scopre di essere omosessuale. (Classico) THE ASSASSIN ···· Drammatico. Regia di Hou Hsiao-Hsien, con Satoshi Tsumabuki e Chen Chang. Durata: 105 minuti. Avviata alle arti marziali, Nie Yinniang è diventata nella Cina del nono secolo un’assassina con il compito di uccidere funzionari governativi corrotti. (Classico) LA VERITA’ STA IN CIELO ··· Drammatico. Regia di Roberto Faenza, con Ric- cardo Scamarcio e Greta Scarano. Durata: 94 minuti. L’autore di «Jona che visse nella balena» e «Sostiene Pereira» ricostruisce una pagina misteriosa della recente storia italiana: il rapimento di Emanuela Orlandi a Roma. (Reposi, Romano, The Space, Uci) 12345367318 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA 12345367318 LA STAMPA DOMENICA 23 OTTOBRE 2016 Tempo .71 . Il tempo Grigio al Settentrione con deboli piogge al Nord-Ovest. Qualche temporale al Sud LE PREVISIONI DI OGGI SITUAZIONE Si esaurisce l’azione del vortice freddo sull’Europa centrale e correnti più umide dal Mediterraneo portano un aumento della nuvolosità con deboli piogge al Nord-Ovest e un temporali al Sud e sulle regioni tirreniche. A inizio settimana correnti di Scirocco porteranno un marcato aumento delle temperature al Sud. SOLE NUVOLOSO POCO NUVOLOSO NORD Al mattino residue schiarite al Nord-Est, più ampie sulle Alpi orientali, molto nuvoloso altrove con piogge sparse al Nord-Ovest, anche a carattere di rovescio o temporale in Liguria, moderate tra Piemonte orientale e Lombardia occidentale, intermittenti altrove. Precipitazioni in esaurimento nel pomeriggio. COPERTO DOMANI VARIABILE Nuvoloso al mattino con schiarite più ampie tra Abruzzo e Molise e rovesci o temporali sparsi sul versante tirrenico, più estesi su Sud della Toscana, Lazio e Umbria. Rovesci in esaurimento nel pomeriggio con tendenza a schiarite. Più soleggiato in Sardegna con qualche rovescio tra Sassarese e Gallura. PIOGGIA DEBOLE-MODERATA IN EUROPA Il Sole CENTRO PIOGGIA INTENSA TEMPORALE SUD Irregolarmente nuvoloso o nuvoloso con temporali in mattinata su Sicilia settentrionale, Calabria tirrenica e, localmente intensi, in Campania, più isolati nel pomeriggio tra Basilicata, Golfo di Taranto, Brindisino e Salento con tendenza a schiarite altrove e ritorno di condizioni più soleggiate in Sicilia. NEBBIA VENTO NEVE Sorge alle ore 7.30 Culmina alle ore 12.54 Tramonta alle ore 18.18 Orari medi Italia La Luna LUNA NUOVA Si leva Cala alle ore alle ore 14.44 00.17 30 OTT MARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSO Si esaurisce l’azione del vortice freddo sull’Europa centroorientale, ma il cielo rimane in gran parte nuvoloso con limitate aperture. Piogge sul Sud di Svezia e Norvegia e in Danimarca, mentre una perturbazione atlantica porta rovesci a tratti intensi su Spagna e Portogallo in estensione alla Francia. MARE AGITATO Le precipitazioni attese oggi LA TENDENZA DELLE TEMPERATURE Temperature massime in calo al Nord, in aumento in quota con zero termico fino a 3000 metri in serata. Stazionarie altrove. Trento Trieste 9 15 Aosta Venezia Milano 10 13 8 10 Bologna 9 15 Torino 10 13 10 16 12 16 Genova 13 15 Firenze Ancona 10 17 Perugia 12 18 10 17 Molte nubi al Nord, ma deboli piogge solo in Liguria. Soleggiato e con temperature in sensibile aumento al Centro-Sud. DEBOLI L‘Aquila Roma Campobasso 14 20 DOPODOMANI 11 19 Foggia FORTI MOLTOFORTI Vigilanza meteo di oggi e domani 13 21 Bari Napoli 14 23 15 22 Alghero MODERATE Temporali al Sud e sul versante tirrenico, deboli piogge al Nord-Ovest con rovesci in Liguria. 9 17 Potenza 10 18 17 25 Cagliari Catanzaro 20 26 17 21 Palermo Reggio Calabria 20 25 20 25 Catania 20 26 Molto nuvoloso con deboli piogge sulle Alpi e dalla Lombardia al Triveneto, ancora soleggiato e molto mite al Centro-Sud. NESSUNA Acura di www.nimbus.it ALGERI ANKARA BAGHDAD BANGKOK BEIRUT BOMBAY BRASILIA BUENOS AIRES CALGARY CARACAS CASABLANCA CHICAGO CITTÀ DEL CAPO CITTÀ DEL MESSICO DAKAR DUBAI FILADELFIA GERUSALEMME HONG KONG IL CAIRO JOHANNESBURG KINSHASA LA MECCA L'AVANA LOS ANGELES MANILA MELBOURNE MIAMI MONTREAL NAIROBI NEW YORK NUOVA DELHI PECHINO SHANGHAI SINGAPORE TOKYO WASHINGTON MIN °C MAX °C OGGI 17 5 19 27 21 22 20 14 -3 27 20 6 11 12 25 27 3 15 26 20 17 24 27 16 16 27 6 20 6 14 8 19 7 21 26 15 7 32 20 35 33 26 32 31 23 10 34 25 19 25 25 29 33 15 25 31 29 29 32 41 27 26 33 18 28 7 31 17 35 14 22 32 23 20 CITTÀ AMSTERDAM ATENE BARCELLONA BELGRADO BERLINO BERNA BRATISLAVA BRUXELLES BUCAREST BUDAPEST COPENHAGEN DUBLIN EDIMBURGO HELSINKI ISTANBUL LISBONA LONDRA LUBIANA MADRID MOSCA OSLO PARIGI PODGORICA PRAGA REYKJAVIK ROMA SARAJEVO S. PIETROBURGO SOFIA STOCCOLMA TALLINN TIRANA VARSAVIA VIENNA VILNIUS ZAGABRIA MIN °C MAX °C OGGI 3 19 15 8 3 2 2 3 10 3 7 6 5 4 15 14 7 4 16 -1 4 5 12 3 5 14 5 2 8 5 1 13 3 6 4 4 11 26 24 18 11 11 13 12 18 12 10 12 11 5 21 17 14 16 18 5 6 11 22 10 7 20 17 5 17 8 4 25 12 13 6 16 ELEVATA ESTREMA Domenica Guarda che tempo Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa CITTÀ MODERATA Possibili temporali localmente intensi sul versante tirrenico specie tra Lazio e Campania. IN FRANCIA Scene da una vendemmia 1 Vendemmia a Cumieres, nel Nord-Est della Francia. Ma la produzione mondiale è in calo: sono previsti 259 milioni di et- tolitri, vale a dire un meno 5% rispetto al 2015. Il motivo? Le condizioni climatiche, sempre più imprevedibili ed estreme. AL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE € 1,70 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE: € 1,30 CON «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA»; € 1,40 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00. 12345367318 9ABCDE4F383A11A7C382 LA STAMPA 8