Febbraio 2010 - Nuovo Giangurgolo News
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Febbraio 2010 - Nuovo Giangurgolo News
nuovo COPIA OMAGGIO E 1,00 ANNO XVIII - N. 2 FEBBRAIO 2010 Redazione: Via Anita Garibaldi, 69 - 89055 Gallico Sup. (RC) - Tel. 0965.372015 Abbonamenti: Ordinario E 20,00 • Sostenitore E 30,00 • Benemerito E 50,00 • Amico E 100,00 Periodico di Reggio Nord Mentre un terzo degli italiani perde il lavoro e muore di fame nella seconda Repubblica berlusconiana ritorna tangentopoli Scopelliti e Callipo sfidano Loiero Protezione civile tutto fare Elezioni Regionali: 28-29 marzo Calabria alle urne 5 gallicesi aspirano ad un posto a Palazzo “Campanella” All’ombra del “vuoto di diritto” dentro cui opera il Dipartimento della “Protezione Civile”, è esploso lo scandalo che investe la pubblica amministrazione, la magistratura civile e la Corte dei Conti; con privati e faccendieri vicini ai centri di potere che hanno facoltà, in deroga, di ricevere finanziamenti per gli interventi urgenti e necessari. Un sistema che secondo i PM che indagano ha prodotto corruzione e lievitazione abnorme dei costi delle opere, con un intreccio perverso tra controllori istituzionali e controllati che i magistrati inquirenti cercano con molte difficoltà di accertare. L’indagine avviata da tempo ha avuto una accelerazione improvvisa a causa di un sostituto procuratore di Roma che ha avvisato gli attori indagati, facendo correre il rischio dell’inquinamento delle prove. Al vertice di questa piramide del malaffare si trova il Sottosegretario (ministro in pectore) Bertolaso, uomo di grande capacità operativa (uomo del “fare” per eccellenza) sostenuto dal Capo del Governo che dell’ideologia del “fare” è il grande sacerdote. I fatti, le persone, le accuse e le difese sono stati dai media largamente illustrati. Mi sembrano, comunque, interessanti, alcune valutazioni di sintesi largamente trattate. Il Dipartimento affidato alla guida di Bertolaso opera al fuori del sistema legislativo ordinario, con grande disponibilità di risorse finalizzate ad interventi rapidi ed urgenti, senza il bisogno di rispettare procedure burocratiche ordinarie che comportano perdite di tempo in sopportabili. Quando il Dipartimento è intervenuto a seguito di disastri naturali (terremoti, alluvioni) si è dimostrato uno strumento efficace che, sotto la guida di Bertolaso, ha raggiunto livelli di efficienza straordinaria sennonché, con la formula dei “Grandi eventi” la lista dei lavori da includere si è allargata a dismisura, con opere che non presentano caratteristiche che giustifichino la loro inclusione. Il risultato di questa commistione è l’enorme quantità di risorse pubbliche gestite senza le garanzie della legge ordinaria. Si è creata così una correlazione malavitosa tra imprese, autorità di affidamento degli appalti, progettisti, consulenti, funzionari al massimo livello delle opere pubbliche, giudici amministrativi regionali, magistrati della Corte dei Conti, con la complicità anche di un Pubblico Ministero della Procura di Roma che informava gli indagati. Un tale sistema ha potuto usufruire di coperture autorevoli ai massimi livelli istituzionali e politici. Bertolaso è credibile come uomo del “fare” e certamente Berlusconi e Letta che lo difendono, sotto questo profilo hanno buon gioco. Ma Bertolaso non poteva non sapere che il sistema che gestiva era diventato marcio. Non avrà sicuramente approfittato personalmente di compensi e favori extra, ma preso dall’urgenza del “fare” ha trascurato di accertare ciò che avveniva nel momento dell’assegnazione degli appalti ed a valle di essi. Il tentativo affannoso del Guido Bertolaso, sottosegretario alla Protezione Civile Governo di porre rimedi dal punto di vista normativo ad una situazione esplosiva rischia di scadere nel grottesco. La stessa proposta di escludere per legge dalle liste elettorali i condannati in primo grado di reati penali, adombra la tipica situazione nella quale si chiudono le stalle quando i buoi sono scappati. Ma c’è un ulteriore considerazione che mi preme esternare. L’opposizione sapeva benissimo che il sistema messo in piedi con la creazione del Dipartimento della Protezione Civile, che includeva i “ Grandi Eventi”, lasciando incerti i confini entro cui operare, portava dentro di sé i germi della corruzione e del degrado su larga scala. Ma non ha parlato fino a quando non è intervenuta la magistratura. Non lo ha fatto per connivenza o per mancanza di coraggio perché poteva essere impopolare criticare Bertolaso? propendo per questa ultima ipotesi. In ogni caso ha manifestato una debolezza preoccupante. Una democrazia che ha bisogno del puntello della magistratura per attivare correttamente i suoi meccanismi di Governo è una democrazia malata. Tuttavia non si può mettere sullo stesso piano la responsabilità di chi governa e di chi sta all’opposizione. Berlusconi si affanna a precisare che non ci troviamo di fronte ad una nuova tangentopoli e ciò è forse vero: i partiti non sono più beneficiari diretti della corruzione, ma è pur vero che si è creata una rete di malaffare diffusa a livello individuale, favorita certamente dal sistema di potere di chi governa al centro e sul territorio, anche per effetto della debolezza dei partiti. Gaetano Arconti Corruzione: consuetudine e assuefazione Amleto diceva “C’è del marcio in Danimarca!”, chissà cosa direbbe oggi a guardare questa nostra Italia. Il cancro della corruzione sembra aver avuto una recidiva e, a quanto pare, ha già riempito di metastasi il paese. Ma è davvero così? La scoperta di un esteso sistema affaristico e corruttivo che faceva capo alla Protezione Civile, alla gestione delle emergenze e dei Grandi Eventi ha fatto tornare alla ribalta parole da tempo sopite come “Tangentopoli” o “Mazzette”, concetti che si credeva scomparsi con la Prima Repubblica. Ma si sa, l’Italia è un paese tradizionalista e certi vecchi rituali non muoiono mai o addirittura vengono definiti come una nuova “scoperta dell’acqua calda”. Ed ecco perchè le risate degli imprenditori edili durante la notte del terremoto de L’Aquila, indignano ma fanno scendere in piazza solo i diretti interessati con i famosi cartelli “3:32 Noi non ridevamo”. Ma il resto della nazione? Silenzio, come se un tale episodio rientrasse nella normalità, come se sghignazzare di una simile tragedia sia una cosa quasi moralmente accettata. E che dire del G8 a “La Maddalena”? Solo oggi si scopre che la località sarda era stata bocciata da tutti i grandi per gravi problemi di sicurezza. Tutto questo molto prima del terremoto de L’Aquila e quando i lavori erano appena iniziati, lavori che sono costati qualche centinaio di milioni di euro. Galli della Loggia, sul Corriere della Sera, in uno splendido articolo ha scritto: “Non è questione di pensare che la corruzione sia “connaturata” alla società italiana. Bensì di convincersi che essa è innanzi tutto della società italiana”. E’ forse questa la migliore risposta al silenzio e alla passività con la quale l’italiano medio sta accogliendo lo scoppio di una nuova “Tangentopoli”. Il corpo malato della nazione ha trasformato la “consuetudine”, se vogliamo chiamarla così, corruttuiva, in legge, tra l’indolenza dei cittadini. Ci troviamo davanti ad un completo rovesciamento di quello che fu il clima che accompagnò la fine della Prima Repubblica. Quando scoppiò “Tangentopoli” l’azione della magistratura fu accompagnata da una sempre crescente ondata di indignazione popolare verso il “Sistema”. Il famosissimo episodio del lancio delle monetine all’Hotel Raphael è forse l’immagine più forte di quel clima. Allora i politici si limitarono a fare spallucce, avvolgendosi nei loro privilegi e nell’immunità parlamentare, negando il problema o, come fece Bettino Craxi, universalizzandolo. Oggi, di quel furore popolare non c’è traccia o quasi, l’opera dei magistrati riceve solo la dovuta attenzione dei media che, con più o meno convinzione, cercano di scavare nell’immensa fanghiglia che sta a poco a poco emergendo. Ad essere in fibrillazione sono i politici, soprattutto quelli al governo, che temono una nuova implosione, come quella causata dalle inchieste del pool “Mani Pulite”, e la fine della Seconda Repubblica. Silvio Berlusconi tace. L’indignazione popolare non è scesa in piazza, ma potrebbe colpire il governo li dove fa più male, nel seggio elettorale. Per rimediare, il partito di maggioranza sta tentando un inedito ibrido tra due strategie contraddittorie. Da un lato si cerca di rintuzzare gli attacchi, dall’altro si tenta di isolare le “mele marce”, i colpevoli, per offrire all’opinione pubblica dei capri Dario Ganci - segue a pag. 4 Il 28 e 29 marzo siamo chiamati a rinnovare il Consiglio regionale della Calabria e scegliere il governatore della IX legislatura. A sfidare Agazio Loiro, riproposto per il centrosinistra dopo aver vinto le primarie indette dal PD, sono scesi in campo, Giuseppe Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria, candidato a Governatore per il centrodestra e Pippo Callipo, imprenditore calabrese, che pur essendo collocato a sinistra, corre da solo per Italia dei Valori e radicali. Escluso dalla Commissione centrale elettorale presso la Corte d’Appello di Catanzaro, Pino Siclari, del Partito Comunista dei lavoratori, pare che la lista non ha raccolto il numero di firme necessario per la presentazione. Sulla questione sarà il Tar ha pronunciarsi definitivamente. Un milione e 875 mila calabresi saranno chiamati alle urne per votare i tre candidati a Governatore: l’uscente Agazio Loiero sostenuto da sei liste : PD, Autonomia e Diritti, Partito Socialista – Sinistra con Vendola, Slega la Calabria, Rifondazione – Comunisti Italiani; Giuseppe Scopelliti, lo sfidante, sostenuto da sette liste: Pdl, Insieme per la Calabria (UDEUR- PSI –PRI), Scopelliti Presidente, UDC, Socialisti Uniti – PSI, Noi Sud, Destra Sociale F.T. e Pippo callipo, il contestatore, sostenuto da tre liste: IdV, Radicali Bonino –Pannella, Io resto in Calabria. La provincia con più elettori è Cosenza, ne conta 710.109 ed esprime 15 seggi, segue Reggio con 511.910 elettori e 11 seggi, Catanzaro con 340.000 elettori e 7 seggi, Crotone con 152.800 elettori e 4 seggi , Vibo Valentia con 160.838 elettori e 3 seggi. Alla coalizione che vincerà sarà assegnato il premio di maggioranza. Le “Liste pulite” è la novità di questa tornata elettorale dopo lo scandalo della nuova tangentopoli. I partiti si sono dati, pare, un codice etico nuovo e hanno preso l’impegno di non candidare persone inquisiti o passati in giudicato per reati contro la pubblica amministrazione. Al di là di chi verrà eletto, i calabresi stanchi di essere il fanalino di coda dell’Europa, chiedono , come è nel loro diritto, una buona sanità, lavoro per i giovani, buona e trasparente Amministrazione, Corretto impiego delle risorse, rilancio del porto di Gioia Tauro, difesa e sicurezza del territorio, Valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della Calabria, lotta alla delinquenza organizzata, cancro sociale che sta divorando la Calabria. Per questo riteniamo che sarebbe opportuno che i calabresi ridiano la fiducia all’on. Loiero. I cinque anni trascorsi sono stati caratterizzati e condizionati dall’orribile peso dell’omicidio Fortugno, vice presidente della regione, i prossimi cinque anni, se gestiti senza lo spettro della ndrangheta, Loiero ha la capacità politica e culturale di portare la Calabria fuori dal degrado e dal sottosviluppo. Cinque sono i candidati gallicesi in lizza per palazzo “Campanella” presenti in tutti i tre schieramenti. Giovanni Pensabene, lista “Slega la Calabria – presidente Loiero; Giuseppe Caridi e Giuseppe Giordano, lista IdV - presidente Callico; Mario Laface, lista Socialisti Uniti – PSI e Pasquale Zito, lista PdL – presidente Scopelliti. Oreste Arconte Società Palmara vende appartamenti varie metrature in Via Anita Garibaldi Gallico Superiore Contatta il 336.400116 0965.371399 La Regione su proposta di Naccari e Greco Catona-Ciapi polo scientifico e ambientale Per volontà della Regione Calabria, sorgeranno al Ciapi di Catona, un Centro di ricerca sulla Biodiversità Marina e sulla Qualità Ambientale un Laboratorio di Geofisica e Vulcanologia per lo studio e la difesa ai terremoti. La costituzione di questo polo scientifico e ambientale di grande qualità, su proposta dall’Assessore al Bilancio e Patrimonio Demetrio Naccari Carlizzi, e dall’Assessore all’Ambiente Silvio Greco, è stato approvato all’unanimità dalla Giunta Regionale con la delibera n° 59 del 28 gennaio 2010. L’ambizioso progetto che vede coinvolti grandi enti scientifici locali, nazionali e internazionali, in conferenza stampa è stato presentato dagli assessori Naccari e Greco “L’immobile, spiega l’Assessore al Bilancio Naccari, si sviluppa su una superficie di circa 30 mila metri quadri, di cui 18 mila destinati a verde e impianti sportivi e la rimanente parte occupata da vari corpi di fabbrica che ospitano aule, laboratori, uffici, un’officina, una mensa, una palestra e un convitto: il centro era infatti nato per iniziativa della Cassa del Mezzogiorno al fine di promuovere e realizzare attività di formazione professionale nel settore dell’Industria. L’idea, ormai operativa, è quella di creare un Centro di ricerca sulla Biodiversità Marina e sulla qualità ambientale un Laboratorio di Geofisica e vulcanologia per lo studio e la difesa ai terremoti. Reggio e la Calabria, aggiunge l’assessore reggino, hanno la necessità di realizzare un Centro per la Mitigazione del Rischio Sismico. Allo stesso modo, sul tema altrettanto discusso della BiodiverDebora Buta segue a pag. 4 Cineteatro di Gallico, manifestazione pubblica indetta per il 13 marzo I cittadini chiedono al sindaco la riapertura del cantiere Il plastico del Cineteatro Dopo 43 anni, gennaio 1967, dall’incendio che ha distrutto il cineteatro Cral –Enal e le lunghe lotte per la sua ricostruzione, i gallicesi sono stanchi di aspettare le lungaggini dell’amministrazione comunale che ancora non si decide di far riaprire alla ditta appaltatrice, L’ATI Caridi- Deodato, il cantiere per completare il fabbricato nelle sue opere murarie. La ditta Domenico Tripodi, che nel luglio del 2007 ha rescisso il contratto con il comune, ha avuto consegnato i lavori il 5 marzo 2001 e i tempi di consegna erano stati fissati il 26 agosto 2002 . Dopo 8 anni dalla prima data di consegna lavori e dopo otto mesi dall’aggiudicazione dell’appalto dell’ATI Caridi-Deodato, ancora si aspetta la registrazione del contratto. E mentre si aspetta e si aspetta il cantiere è diventato un deposito di rifiuti ingombranti e un ricovero per cani randagi. Il tetto del fabbricato servizi si è trasformato in piscina per le piogge di questi giorni e tutta la struttura in cemento armato rischia di cadere a pezzi per l’infiltrazione di acqua, mentre il ferro scoperto se lo sta mangiando la rugiada. I Gallicesi gridano allo scandalo e dicono basta a ritardi e a sprechi di denaro pubblico. Dicono basta ad una amministrazione che si è dimenticato delle periferie e che non ha rispetto dei luoghi, così come lo è il Teatro che rappresenta la storia, la memoria e le radici di Gallico. Spazientiti e stanchi di aspettare i tempi biblici del comune ci cittadini hanno deciso di dare vita ad una protesta spontanea per sabato 13 marzo alle ore 10, con lo scopo di chiedere all’amministrazione comunale di riaprire urgentemente il cantiere e dare vita ai lavo- ri di completamento del Teatro a Gallico nell’ex area Cral-Enal. Una manifestazione pacifica dove parteciperanno spontaneamente cittadini, associazione culturali, sportive, sociali, religiose e di categorie e probabilmente, visto il valore della pro- Torre proiezione, i rifiuti testa, anche i ragazzi della scuola Media ed Elementare di Gallico. Pensiamo che saranno in tanti i gallicesi che sabato 13 si ritroveranno nella traversa I di via Anita Garibaldi a Gallico Superiore, luogo dove sta per nascere il cineteatro, per gridare forte, ma tanto forte fino a farlo arrivare alle orecchie del sindaco Scopelliti: “GALLICO VUOLE IL SUO TEATRO”. Giorgio Arconte 2 nuovo Cronaca-Cultura-Attualità Febbraio 2010 Il Presidente Idone sulla ristrutturazione della via Marina di Gallico Lavori partiti col piede sbagliato! Il progetto che prevede il rifacimento della via marina di Gallico e il recupero della spiaggia, deliberato e appaltato dall’amministrazione comunale nel settembre del 2007, è slittato di due anni per motivi di contenzioso tra le varie ditte concorrenti. Nel marzo 2009, dopo aver vinto il ricorso, l’appalto se l’è aggiudicato la ditta seconda classificata “ARPIA srl”, per una spesa complessiva di 4.500.000 euro. I lavori, iniziati nel mese di febbraio di quest’anno e che andranno avanti per circa due anni, salvo intralci, secondo il parere del presidente della IX circoscrizione Mimmo Idone, sono partiti col piede sbagliato, in quanto l’amministrazione comunale non ha fornito la sabbia necessaria all’impresa per potere iniziare l’opera direttamente dal mare. Per un lavoro ben fatto, spiega Idone, anziché incominciare con la costruzione dei marciapiedi, su una strada, di per sé già stretta e inadeguata che la restringe ulteriormente, creando disagi per i cittadini, e costringendo gli automobilisti a sensi alternati, sarebbe più opportuno iniziare dal mare con la costruzione dei sufforti. I sufforti spiega il presidente Idone, con mappa alla mano, sono una specie di barriera in cemento armato, larga sette metri, che si fermerebbe a filo d’acqua, evitando così lo snaturamento paesaggistico, e costruiti a circa 50 metri dal ciglio della strada, vanno dalla foce della fiumara, fino alla zona Silipi, intervallata in alcuni tratti dalla gittata di massi a spina di pe- Planimetria ristruttrazione via Marina Gallico sce, essi consentirebbero di frenare la violenza delle onde, di proteggere la sede stradale e di recuperare la spiaggia. L’unico inconveniente, che rimane, sarebbe quello della riduzione delle zone balneabili. Una volta completata questa prima parte dei lavori, prosegue il presidente Idone, si dovrebbero rimuovere e in certi casi demolire i locali fatiscenti che occupano il Il Carnevale reggino 2010 per il 10° anno consecutivo a “Donne 2000” Per il decimo anno consecutivo il Gruppo “Donne 2000” con la rappresentazione carnascialesca “Oggi sposi (forse)” hanno vinto il concorso “Carnevale Reggino 2010”, organizzato dall’Associazione “Carnevale 2001”. La storia è ambientata in un pollaio, perciò, i particolari e coloratissimi costumi rappresentano le galline, che sono le corteggiatrice dell’unico gallo suolo demaniale della spiaggia, costruendo, al suo posto, strutture mobili e uniformi che consentirebbero agli operatori gastronomici di esercitare la loro attività, e contemporaneamente si creerebbero le condizioni per allargare la strada. Però, il presidente Idone, nutre hanno sfilato lungo il Corso Garibaldi, la via principale della città. Le Scuole d’Infanzia e le Materne sono state le presenze più numerose, ma non sono mancate gli Istituti Superiori e le Scuole Medie, tra i quali, l’Artistico, il Professionale per il Commercio e l’Artigianato, il Liceo Classico Europeo, la Scuola Media “Collodi” e l’Alcide De Gasperi” che ha aperto il corteo. Dal quartiere di Gallico, oltre a “Donne 2000” ha partecipato la Scuola di ballo Lion Dance di Maria Cristina Lazzarino con i costumi di Show Dance, tratto dal film ”Van Helsing”. molti dubbi sul reale completamento di questo progetto ambizioso, che dovrebbe portare, almeno nelle intenzioni, la via marina di Gallico al suo vecchio splendore, in quanto non tutti gli operatori gastronomici sono disposti a smantellare le loro strutture ed anche perché l’amministrazione comunale si dimostra poco energica nel contrastare queste resistenze. Carmelo Polito L’8 MARZO DELLE EX ALLIEVE DI GALLICO In occasione dell’8 marzo, Festa della donna, l’Associazione exallieve FMA Unione Gallico, hanno organizzato nella Casa “Doldo-Frisina” due incontri tutti al femminile. Sabato 6 Marzo alle ore 18 Incontro-Dibattito sul tema “La donna nel volontariato”, relatrice l’ins. Antonella Omodei. In tale occasione il Laboratorio Teatrale “La Bottega di Giangurgolo” presenta un recital di poesie e brani sulla donna. Lunedì 8 marzo alle ore 20,30, Happy Hour, party per sole donne. Il ponte sullo Scaccioti non si farà mai! che fa il “galletto” fino a quando dall’America Latina non arriva un giovane e coloratissimo pappagallo che fa perdere la testa a tutte le galline. I costumi dei personaggi sono stati realizzati dal laboratorio di “Donne 2000” dopo accurate ricerche sul tema. Diciotto donne associate che come ci spiega Carmen Leone, la presidente, in questi anni hanno acquisito un buona professionalità nel campo della sartoria e oggettistica teatrale. Tutti noi abbiamo frequentato dei corsi regionali per costumiste teatrali e tecniche per la costruzione di maschere in carta pesta e ogni genere di oggetti scenici. Molti sono le compagnie di teatro che ci chiedono di cucire per loro i costumi teatrali, però ancora il nostro impegno lo abbiamo dedicato solo per i nostri vestiti di carnevale che, per realizzarli, impieghiamo anche sei mesi come è successo l’anno scorso per i costumi raffiguranti il carnevale di Venezia. Dopo dieci vittorie consecutive, il prossimo anno al carnevale di Reggio partecipiamo solo fuori concorso, così diamo ad altri gruppi la possibilità di vincere”. Nonostante il tempo non sia stato clemente, anche questa edizione del Carnevale 2010 a Reggio di Calabria ha avuto una bella partecipazione di carri allegorici e di maschere che L’attraversamento del torrente Scaccioti è un problema che affligge da sempre i Gallicesi. Quando ancora era in vita l’ing. Giuseppe Trapani Lombardo, morì nell’agosto del 1970, Consigliere provinciale eletto nel collegio Catona – Gallico, alla sezione della Democrazia Cristiana di Gallico Superiore, nelle assemblee degli iscritti e simpatizzante si affrontava la questione del ponte sullo Scaccioti, per unire stabilmente Pietra della Zita con il rione Malavenda di Archi, lui, laconicamente rispondeva: “Quel ponte non si farà mai!”, Abbiamo fatto quello sul “Gallico”, sul “S. Biagio” ma, quello sullo “Scaccioti” non si farà mai! Non ha mai spiegato il motivo. Il tono triste della sua voce faceva trasparire il profondo disappunto a tanta misteriosa resistenza e il dispiacere di non potere esaudire un legittimo bisogno dei gallicesi, che lui e la sua famiglia hanno amato tanto. Sono passati oltre quarant’anni da quelle affermazioni e le cose stanno esattamente come stavano allora. L’unica differenza è che prima quel tratto di strada era di competenza della Provincia di Reggio Calabria e oggi la competenza è passata al comune capoluogo di provincia. Quando piove però i disaggi per i cittadini sono rimasti esattamente uguali. L’acqua con la piana della fiumara trascina con se pietre, sabbia e tronchi di alberi sradicati che, con i rifiuti ingombranti e gli inerti lasciati da cittadini incivili lungo l’alveo del fiume, barricano la strada e pullman e automobili sono costretti a deviare sulla ex Nazionale lasciando il rione di Pietra della Zita completamente isolato. Il compianto sindaco Italo Falcomatà aveva stanziato la somma necessaria alla costruzione del ponte sullo “Scaccioti” e nonostante siano passate quasi due legislature del sindaco Giuseppe Scopelliti , il cantiere non si ancora aperto e quando piove dalla fiumara Scaccioti si continua a non passare. Un ritardo immotivato, sempre che non si voglia dare ascolto a quel misterioso e profetico “mai”, pronunciato dall’ing. Trapani Lombardo. Ed allora, come si può tollerare che nel 2010 il territorio di Gallico-Scaccioti possa essere vincolato da un eventuale capriccioso interesse privato? E se ciò fosse vero, i cittadini possono cedere e rassegnarsi alla logica che un interesse privato, in questo caso pure sconosciuto, condizioni, senza apparente ragione, l’esecuzione di un opera che riveste un grande interesse comune? Di fronte a ciò, rimane solo lo sdegno e non resta altro che chiedere al Comune, allo Stato, e alle Autorità Pubbliche e politiche, se ci siete, fatevi sentire. Arcore Scuola intitolata a don Fortugno Una folla di popolo alla cerimonia inaugurale Un momento molto importante e molto sentito ha vissuto la comunità di Gallico Superiore il 6 febbraio 2010: l’intitolazione della scuola Primaria di via Vespia a don Demetrio Fortugno, Parroco per oltre cinquant’anni di questa comunità. Per la cerimonia è stato fissato proprio questo giorno, perché ricorre il nono anniversario della morte di questo sacerdote che ha caratterizzato, con infaticabile guida pastorale e lungimirante azione educativa e socio-culturale, il tessuto di un intero paese, come è stato testimoniato dalla presenza dei numerosi cittadini intervenuti alla manifestazione che si è svolta, in larga parte, all’interno della chiesa di San Biagio e, per l’altra, nel cortile della vicina scuola. Alla cerimonia hanno partecipato autorità scolastiche, civili, militari e religiose, in una chiara dimostrazione che l’opera formativa di un territorio si basa sulla’azione sinergica delle componenti fondamentali che vi operano: la famiglia, la scuola, la Chiesa, la società civile. Dopo il canto di accoglienza eseguito dai giovani dell’oratorio parrocchiale “Don Bosco” di Gallico e l’introduzione di Don Gaetano Galatti , attuale parroco della comunità gallicese, è intervenuta la Direttrice didattica del Circolo di Gallico, dott.ssa Anna Nucera che ha illustrato le motivazioni della scelta di intitolare la scuola alla figura di don Demetrio, delineando le caratteristiche della sua figura di sacerdote, di educatore, di uomo e della sua feconda opera culturale e religiosa a Gallico. Sono poi intervenuti la Dott.ssa Antonella Freno, in rappresentanza del Sindaco, e il dottor Marcello Condorelli, delegato dal presidente della Provincia, avv. Giuseppe Morabito che hanno sottolineato il valore civico Inaugurata la sede di MS Fiamma tricolore “Le e nostre vittorie forse non saranno elettorali, ma questo è un giorno nel quale possiamo affermare di avere vinto”, ha dichiarato Giuseppe Minnella, coordinatore regionale del MS Fiamma Tricolore, in occasione dell’inaugurazione della sede provinciale del partito a Ravagnese Superiore intitolata a Giorgio Almirante e Beppe Niccolai. Un partito che non ha né grandi numeri ne grandi risorse, prosegue Minnella, ma, nonostante ciò, cerca di sopravvivere mantenendo la propria identità e trovando una collocazione elettorale accanto a chi condivide idee non diverse dalle nostre. Perciò, in questa tornata elettorale, appoggiamo il PdL con Giuseppe Scopelliti Presidente, nome che vanta un passato glorioso nel nostro partito, dove ha ricoperto la carica di segretario nazionale del Fronte della Gioventù”. “Un piccolo spazio che, nelle intenzioni dei militanti, ha spiegato Giorgio Arconte, Segretario provinciale Gioventù Nazionale, vuole essere un focolare attorno al quale tutti i camerati possono trovare una famiglia e una porta sempre aperta”. Presenti alla inaugurazione il segretario nazionale di Fiamma Tricolore, l’on Luca Romagnoli, ed il candidato a Governatore della Calabria del PdL, il sindaco Giuseppe Scopelliti. Romagnoli ha spiegato che, a differenza di altre destre, quale quella di Storace e Santanchè, che si richiamano alla destra liberale, noi siamo la destra sociale che pratica la politica del fare, che è vicina alla gente e, lontani ormai da nostalgie, teniamo acceso, con la nostra fiamma, l’ideale di Patria, l’onore di Nazione di un Italia ormai martoriata dalla corruzione. Mons. Vittorio Mondello e religioso della intitolazione della scuola alla figura di un uomo di Chiesa. S E. l’arcivescovo Vittorio Mondello che ha presenziato la manifestazione, si è rivolto ai bambini che, per l’occasione hanno lasciato i banchi di scuola per ritrovarsi insieme sui banchi della chiesa per partecipare in prima persona a questo importante evento scolastico, dicendo loro che, insieme al nome, hanno ricevuto una forte eredità che dovranno approfondire e testimoniare. Dopo le commosse parole di ringraziamento della sorella del defunto sacerdote, prof.ssa Paola Fortugno, a cura dell’Associazione Culturale “Nuovo Giangurgolo”, è stato proiettato il video “Momenti di vita”, montato da Pino Villa, che ha fatto conoscere alcuni aspetti importanti della vita e dell’opera di don Mimmo Fortugno, quindi alcuni bambini della scuola e precisamente Federica Modafferi (Ellena a pasticcera), Martina Malara e Fioranna Fontana (le signorine), Pasquale Messineo (Peppino U Tappu), Antonino Leone, Alfred Xeka, Giacomo Tripodi, Giuseppe Scalisi e Leonardo Romano (I ragazzi), insieme a due attori della Compagnia la “Bottega teatrale di Giangurgolo”, Ernesto Branca (Don Totò Musolino) e Maurizio Polito (Don Demetrio Fortugno), hanno rappresentato tre quadri tratte dall’opera teatrale “Don D. Fortugno, un sacerdote moderno”di Oreste Arconte. Scene di Loredana Brianti. La seconda parte della cerimonia si è svolta nel cortile della scuola di via Vespia dove è stata scola targa con la perta e benedetta nuova denominazione, tra gli applausi festosi di tutti i presenti e l’Inno di Mameli eseguito dal complesso bandistico “Città di Campo Calabro” diretto dal Maestro Antonello Pensabene. Teresa Pensabene Appello del Presidente Leo Teniamo Archi pulita lotta agli incivili “Troppa tolleranza verso gli scaricatori abusivi stanno riducendo Archi ad una pattumiera. A tenerla pulita non basta l’umile lavoro degli operatori della Leonia, ad ogni costo bisogna eliminare questo intollerabile fenomeno”, così in una nota stampa il presidente di Archi, Roberto Leo. Troppe discariche abusive, denuncia il presidente deturpano l’ambiente, perciò sarebbe necessario da parte delle autorità competenti, un controllo più severo del territorio e punire con delle multe salate i trasgressori. Il presidente Leo ringrazia gli operatori della Leonia che puntualmente si adoperano a ripulire i siti presi di mira da scaricatori abusivi che, “incuranti delle norme e senza rispetto del vivere civile abbandonano di tutto, vanificando l’impegno di tutti colore che giornalmente cercano di rendere Archi più bella e accogliente, preservando il decoro urbano. Tutto questo rappresenta un’autentica vergogna e considerato che delle tanto annunciate e pubblicizzate telecamere nascoste, non si vede nemmeno l’ombra, prosegue il presidente della X circoscrizione, invito nuovamente l’attento Assessore Amedeo Canale alla Polizia Municipale e il Dirigente della Polizia Municipale Dott. Alfredo Priolo, ha voler potenziare l’organico della Polizia Municipale nel territorio, per prevenire ed eventualmente reprimere questi aberranti e continui fenomeni di inciviltà, non più tollerabili e che periodicamente costano ingenti somme finanziarie alle Casse Comunali e riaffermare il rispetto delle norme in materia ambientale, di legalità e di presenza delle istituzioni”. Abbonamento annuale Ordinario € 20,00 Sostenitore € 30,00 € 50,00 Benemerito Amico € 100,00 La spedizione in abbonamento postale partirà con gennaio 2011 Spazi pubblicitari 1 Modulo € 30,00 + IVA 2 Moduli € 50,00 + IVA Abbonamento pubblicità annua Un modulo € 125 + IVA Due moduli € 250 + IVA L’Angolo della Poesia U biscottu a capunata U cuntadinu rupu na jurnata travagghiata apri lu zainu e non trova, ne lu pani e mancu a suppizzata. Mali p’immia! Aundi ma spirdia, forsi quando scindia mi cuvernu i nimali nta vaddata e dopu u suli i sta iurnata, scindu e truvu u pani ruru e a suppizzata squagghiata, rruvai stancu e affamatu chi méppi a mangiari u pani bagnatu. S’aiva fattu scuru e cuminciaru mi cantunu i riddhi, chisti su sacrifici chi uno faci pi figghi. Ma quando turnai a casa vossi ripetiri a mangiata ggiungndu nto pani ruru ogghiu, sali e pumaruru d’insalata, accussì nisciu u biscottu a capunata. Ah, cantu vali nu biscottu a capunata ogghiu, sali e pumaroru d’insalata, sittatu nto mperi i tavulinu, cu nu beddhu biccheri i vinu Demetrio Zappia Richiamo Vorrei ritrovassi fino all’ultima goccia del tuo sangue. Vorrei che tutte le gocce ne riempissero un mare Vorrei che in quel mare nuotasse la tua libertà. Solo allora stanca per il fluttuare potrai trovare la tua serenità. Rocco Furfari Io, Dio, ho tra/passato il traforo dalla celeste grata parole-preghiere, sottilisottili, incrunate, e trasparenti, ad un piccolo ago. Anch’io, a modo mio, ti prego, Dio! Franco Araniti Ad un passo dalla fede Tutto dorme in silenzio Sospiri di fatica si levano nel cielo Raggi di Sole scaldano, lampi di gioia abbagliano, con lacrima e sudore i semi popolano la terra Forme, suoni, profumi, nell’acqua che sorge dai monti negli alberi e prati in fiore c’è Dio che vive curvo sul campo, dall’alba al tramonto, ci sei tu umile uomo stanco e felice ad un passo dalla fede. Nino Coppola nuovo Cronaca-Cultura-Attualità Febbraio 2010 Scuola Media “U. Boccioni”, dopo un anno dallo sgombro il comune dorme! La ricostruzione dell’Edificio della Scuola Media “U. Boccioni”, assieme al completamento del cineteatro sono due opere pubbliche che si dovranno realizzare a Gallico. Due facce della stessa medaglia: la cultura e per questo la nostra classe politica ed amministrativa è molto restia e disattenta. Per questo Nuovo Giangurgolo non mollerà mai! Ogni mese parleremo di queste strutture fino alla loro completa realizzazione. Il 18 febbraio nei locali della circoscrizione si sono riuniti il Comitato dei Genitori, il Consiglio d’Istituto, i docenti e il Forum del Quartiere, assente l’Assessore Vecchio, responsabile del settore scolastico del Comune di Reggio Calabria ed hanno fatto il punto della situazione ad un anno dallo sgombro della Scuola media”Boccioni”, eseguita su ordinanza del sindaco Scopelliti perché dichiarata a rischio crollo. Servizio di Nanà Bertè E’ prossima la data di scadenza per le iscrizioni degli alunni delle quinte classi della scuola primaria alla secondaria di I grado e Gallico, per il secondo anno consecutivo, si trova ad affrontare il problema Scuola Media. Per i genitori che sono chiamati al delicato e complesso compito di scegliere il meglio per i propri figli si pone il dilemma dove iscriverli: presso la S.M. “ U. Boccioni” del nostro quartiere o presso una scuola del centro? La scelta, apparentemente semplice, invece, per i ragazzi e le loro famiglie, comporta dei risvolti sociali, economici, relazionali, organizzativi dei quali bisogna tenere conto. Penso che ogni genitore si interrogherà sul perché sottoporre il/la proprio/a figlio/a ad una vita frenetica, rigida negli orari, condizionata da disagi di vario genere mentre potrebbe usufruire di un valido servizio nel proprio quartiere. Oggi si parla tanto di diritto allo studio ma perché esso sia bene esercitato occorrono strutture idonee, ” luoghi” dove si possa insegnare ed apprendere usufruendo di ambienti concepiti per tale scopo. Attualmente grande è lo sforzo per non abbassare il livello qualitativo dell’offerta didattico-educativa e dei servizi; un encomiabile lavoro è svolto dalla Preside dell’Istituto Comprensivo prof.ssa Margherita Barillà, dai docenti e da tutte le altre figure che operano nella nostra scuola i quali, quotidianamente, superando le difficoltà che la precaria sistemazione logistica comporta, si prodigano per offrire una didattica ed un’organizzazione significative e rispondenti sempre più ai bisogni degli allievi. In questo periodo, inoltre, risulta molto utile la divulgazione di informazioni su finalità, obiettivi, proposte didattiche e servizi che formano il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo, condotta dalla Preside e dalle prof.ssa Adele Bertè e Domenica Caridi, Funzioni Strumentali responsabili del progetto Continuità. Tutto ciò non può non richiamare alle proprie responsabilità coloro che, gestendo un territorio, stanno trascurando in modo così mortificante per la IX Circoscrizione, la costruzione di un edificio scolastico in osservanza di tutte quelle norme che diano garanzie di stabilità, di sicurezza e di efficienza a coloro che dovranno operare al suo interno. Risalgono al 2 Gennaio 2009 l’evacuazione dell’edificio a seguito dell’Ordinanza del Sindaco nella quale si attestava che la struttura che accoglieva la Scuola Media era “al collasso” e al 5 Gennaio 2009 la delibera della Circoscrizione sulla necessità di reperire locali idonei suggerendo anche agli uffici di competenza la fonte di reperibilità delle risorse necessarie alla realizzazione dell’opera, “nei fondi INAIL per la messa in sicurezza e gli adeguamenti delle strutture scolastiche”. A distanza di un anno, però, si zionali di Gallico Giovedì 18 Febbraio. Secondo il presidente della Commissione Tecnica della Circoscrizione sig. Paolo Chirico che ha ripercorso le tappe della vicenda, la Il vecchio e pericolante edificio abbandonato della scuola “Boccioni “ respira ancora un’aria di immobilità che rischia di far diventare la scuola una seconda cattedrale nel deserto ( la prima per chi non l’avesse capito è il teatro per la cui realizzazione questo giornale conduce un’accanita battaglia). Il Presidente della IX Circoscrizione, Sig. Domenico Idone e il Consiglio hanno dimostrato di avere a cuore l’immediata soluzione della “questione” in un incontro con i rappresentanti del Comitato Genitori, del Consiglio d’Istituto, dei docenti della Boccioni e del Forum del Quartiere di Gallico, ( Assente, nonostante l’invito, l’Ass. Vecchio, responsabile del settore scolastico del Comune di Reggio Calabria) tenutosi nei locali istitu- soluzione attuale non può essere considerata definitiva e per questo si deve richiedere con tenacia la costruzione di un nuovo edificio; tesi sostenuta anche dal Presidente Domenico Idone il quale ha anche ravvisato una debole volontà politica nel trovare un’adeguata soluzione. Si spera che nel prossimo incontro che dovrebbe avere come interlocutore il Sindaco, Dott. Giuseppe Scopelliti, la cittadinanza possa avere delle risposte certe e confortanti. Gallico non si accontenta di interventi demagogici ma esige azioni che esprimano chiaramente la volontà di risolvere i suoi problemi. Il cittadino si domanda perché una città che aspira ad essere riconosciuta a livello internazionale come “metropolitana” concepisca ancora il rapporto con quartieri più lontani dal centro secondo una logica gerarchica considerando la periferia un problema e non una risorsa da riqualificare e valorizzare. Chi governa la città dovrebbe recuperare questa impari relazione riconoscendo alla nostra zona nord la sua specificità, il ruolo e l’importanza che ha rivestito nella storia di Reggio perché Gallico ha ancora molto da proporre. I nostri amministratori non possono certamente ignorare che lo sviluppo di un territorio è principalmente veicolato dal livello di istruzione e di cultura dei suoi abitanti ma,per realizzare al meglio la prima istanza devono essere assicurate tutte le strutture e le infrastrutture che la situazione richiede. In questo momento l’emergenza e l’urgenza si chiamano SCUOLA. Fortunatamente, molti genitori hanno espresso la loro fiducia alla proposta della S.M. “ U. Boccioni” scegliendola per la continuità degli studi dei loro figli e ,sicuramente, molti altri ne seguiranno l’esempio. Chi detiene il potere decisionale, sostiene anche il Forum del Quartiere di Gallico, dovrà necessariamente prendere atto dell’ esigenza di avere sul territorio una struttura scolastica con ambienti accoglienti, confortevoli, bene strutturati, funzionali alle esigenze didattiche affinché i nostri ragazzi possano costruire il loro sapere e la loro formazione e il tanto proclamato “ Diritto allo studio “ sia veramente garantito. Mimì Mancuso, racconta gli anni della guerra e la sua prigionia Il 27 gennaio scorso, nel salone degli Stemmi, presso la Prefettura di Reggio Calabria, in occasione della “Giornata Della Memoria”, il Prefetto Luigi Varrotta, ha consegnato al nostro concittadino Mimì Mancuso, una medaglia in bronzo, un riconoscimento, voluto dal Consiglio dei Ministri, per tutti i cittadini i cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale. Un’onorificenza che gratificato Mimì, orgoglioso di aver servito la patria, quando, non ancora ventenne, nel gennaio del 1942, fu chiamato alla visita di leva nel Distretto di Reggio Calabria. Non immaginando di andare in guerra , Mimì partì col suo entusiasmo giovanile a fare il soldato, assegnato al XXIV Reggimento bersaglieri ciclisti, alla caserma “La Marmora” di Torino, fu addestrato e dopo otto mesi, mandato al fronte. Col suo battaglione, da Bari, a bordo della nave “Rosandra” sbarcò a Valona e, da qui, fu trasferito prima a Durazzo e poi a Tirana. Qui fu impegna in numerosi rastrellamenti, e azioni di guerra contro i partigiani albanesi, e in due occasioni vide la morte in faccia, una volta fu ferito lievemente ad una spalla, e un’altra volta, fu l’elmetto a salvargli la vita. Raccontando la sua storia, Mimì, con gli lucidi di commozione, ricorda nomi e cognomi dei suoi amici bersaglieri che persero la vita: il capitano Scarabelli, il tenente Sottanelli, il soldato Claudio.....Poi, l’8 settembre del 1943,la resa del suo battaglione e il lungo viaggio sui camion verso il luogo della prigionia. Durante il tragitto, ai confini tra la Grecia e la Macedonia, durante una sosta, incontrò sbandato e confuso, il compaesano Giovanni Laganà, e insieme proseguirono nel viaggio. A Belgrado col suo battaglione depose le armi e ormai consapevole di essere prigioniero assieme agli altri,bevve sconsolato l’ultima goccia di grappa mentre risaliva il Danubio sul battello “Ipter”, cosciente di andare incontro ad un destino sconosciuto. Sbarcati a Vienna, furono inquadrati per tre e caricati, quaranta alla volta, su carri bestiame e trasportati al campo di concentramen- to di Litz, “Lager 29”.Qui fu schedato , identificato e sottoposto a pesanti e lunghi turni di lavoro. Vi rimase fino al giugno del 1945, anno della liberazione da parte dell’esercito americano, fu la fine di un incubo e il felice ritorno in patria, a Gallico. Oggi, Mimì, ottantottenne, ride e scherza sugli episodi di guerra, e custodisce gelosamente la gavetta e il passaporto di prigionia tedesco come ricordo indimenticabile del suo passato e mostra con mani tremanti la medaglia ricevuta grato che qualcuno abbia pensato a lui. La scritta giornata della memoria assume un significato diverso, in questo caso vuol dire non dimenticare gli orrori e la tragedia della guerra e soprattutto non dimenticare quei giovani che partirono per servire la patria e che non fecero ritorno. Carmelo Polito Il tacco di Dio, volume su Arghillà Sul sito del Centro Scrittori Italiani della Calabria abbiamo trovato la recensione del libro “Il tacco di Dio” di Katia Colica, edizione Città del Sole. Visto che il libro parla della situazione di degrado di un quartiere a Nord della città, Arghillà, non potevano ignorarlo e quindi proporlo ai nostri lettori. [l’autrice] è penetrata nel cuore del sobborgo reggino, accostandosi ai racconti di vite piegate, senza speranza e futuro. Ad Arghillà è facile incontrare bande di ragazzini che dalla strada hanno imparato a crescere in fretta, prostitute bambine che escono al calare della sera, quando chi può si confina in casa, Qui vivono abusivi, immigrati, poveri, qui la prostituzione, lo spaccio, la miseria sono all’ordine del giorno. Questo è il quartiere dei rom, confinati nella collina a nord della città in nome della “delocalizzazione”, e delle famiglie più povere che hanno occupato case di edilizia popolare, malsane e ai limiti della invivibilità [...]. “Noi siamo il tacco di Dio e tutto ci è vietato”, dice una vecchia amareggiata alla fermata di un autobus che non passa quasi mai, e il suo sfogo è quello di tutte le donne intervistate nel libro, perché, come sempre, a pagare il prezzo più alto di sofferenza e disagio è proprio la popolazione femminile, che vede consumare i destini dei propri figli negli stessi meandri in cui si sono spenti i propri. È fin troppo facile farsi venire in mente i recenti fatti di Rosarno. Questo libro però viene scritto prima e dunque in qualche modo anticipa quegli eventi, riponendo attenzione anche su un’altra forma di emarginazione calabrese. 3 Il 21 Marzo inaugurazione nuove giostrine al Parco della Mondialità Il 21 marzo prossimo al Parco della Mondialità saranno inaugurate le nuove giostrine per i bambini volute dal Comitato Festa Patronale Maria Santissima della Grazia. Pubblichiamo integralmente la lettera pervenutaci dal Comitato Festa. “Nell’agosto del 2009, dopo alcuni anni di fermo, si sono svolti i festeggiamenti civili in onore della Madonna della Grazia. Il ritorno di questi festeggiamenti è stato possibile grazie al profuso impegno del Comitato festa. Esso, è costituito da un gruppo di amici di Gallico, i quali, hanno prestato disinteressatamente la loro opera, spesse volte trascurando il proprio lavoro e la famiglia a favore dell’evento estivo più importante del paese: la festa della Madonna della Grazia. La buona riuscita della festa ha gratificato tutti i componenti e per loro grande è stata la soddisfazione di sentire il paese unito intorno ai festeggiamenti della sua Santa Patrona, Maria della Grazia, venerata da secoli a Gallico e in tutti i paesini viciniori della Vallata. Dalla raccolta fondi che il Comitato ha fatto casa per casa, grazie alla generosità delle famiglie, degli operatori economici gallicesi e di tutti quelli che hanno voluto contribuire economicamente alla buona riuscita della festa mariana 2009 del Santuario, pagate tutte le spese delle attività civili in programma, il bilancio è stato chiuso in positivo. Quindi, dei soldi rimasti in cassa il Comitato unanime, sperando di aver fatto cosa gradita a tutta la comunità gallicese, ha deciso di utilizzarli per l’acquisto di alcune giostrine da installare al Parco Giochi per bambini, dentro il Parco della Mondia- lità e sostituire così quelle già esistenti, ormai vetuste. Questa decisione, renderà sicuramente felici i bambini che assieme ai loro genitori visiteranno il Parco, voluto da Padre Aurelio Cannizzaro, al quale, rivolgiamo riconoscenti un pensiero e tutta la nostra gratitudine. Il rinnovo delle Giostrine per i bambini, darà al Parco della Mondialità nuova vitalità, buona immagine e rinnovata fama e, conseguentemente, se ne gioverà anche la comunità gallicese che lo ospita. Sicuramente un parco giochi per bambini moderno e attrezzato richiamerà al Parco un maggiore numero di visitatori locali o provenienti da ogni parte della città e oltre. Le giostrine sono già state acquistate e si sta procedendo alla messa in opera. Comunque, il primo giorno di primavera, il 21 marzo prossimo, aspettiamo tanti bambini, magari anche quelli del plesso della scuola Primaria di via Vespia “Don Demetrio Fortugno”, per l’inaugurazione del nuovo Parco Giochi per bambini al Parco della Mondialità di Gallico Superiore e goderci assieme una bella giornata di festa all’aperto. Per il Comitato Festa della Madonna della Grazia, questa iniziativa delle giostrine non vuole essere un fatto sporadico e isolato, ma bensì un punto di partenza di un percorso importante che dovrà condurre, di anno in anno, ad un costante miglioramento delle idee condivise e dirette al conseguimento di un crescente beneficio per il paese di Gallico”. Il Comitato Feste Patronali Maria SS. Della Grazia L’ a l b u m d e i r i c o r d i Ciao Oreste, sono contenta che l’idea ti sia piaciuta. Intanto ti invio la foto scattata nella Scuola Elementare di Pietra della Zita, nella casa privata della signora Iolanda Saraceno, la mamma di Bruno. La scuola si trovava al primo piano. In quell’anno, cioè 1968, le maestre erano la sign.ra Pirazzo Angela, la mia insegnante e la sign.ra Argentino Maria, mamma di Vanna Mazzitelli che insegnava nella classe terza. Mia nonna, Campolo Teresa, era la bidella del- la scuola e a lei i ragazzi si rivolgevano per avere la pagella finale, altro che oggi, con incontri mensili e timori reverenziali. Nella foto, accovacciati in basso si possono ancora oggi riconoscere: da sx, Penna Francesco ,Chirico Bruno, Chirico Santo, Giordano Andrea, Vincenzo Emperometri, Giuseppe Pizzimenti, Chirico Saverio e De Pasquale Santo. In alto a sx :Franca Nocera, dietro di me Francesca Romeo, Chirico Vittoria, Chirico Maria Teresa, Barone Rosetta, Ciannella Gianna, Albanese Francesca, la maestra Pirazzo Angela, Idone Silvana, Chirico Pasqualina e Branca Nicoletta. Come puoi notare, il cognome Chirico è quello che ricorre di più. Il ricordo di quegli anni è sempre vivo e suscita ancora oggi in me grandi emozioni. La maestra Angela era molto buona e in gamba. Ogni mattina, prima che iniziasse il lavoro scolastico vero e proprio, cantavamo l’Inno degli Alpini, “Sul Cappello” e l’Inno Nazionale. Era vedova di guerra e forse questo era un modo per ricordare il marito. Le volevo molto bene ed essendo la nipote della bidella, i miei compagni dicevano che ero la sua pupilla . Ma non era proprio così, lei cercava di essere intransigente e una volta mi chiuse in bagno affinché imparassi la storia dei Galli, un popolo a me antipatico e per questo non volevo studiarli. Allora, quando mi resi conto che non l’avrei mai fatto, ormai era questione di puntiglio, misi il tappo nella vasca da bagno e allagai la scuola. Ero proprio una bulletta. Comunque era una classe di ragazzi di ragazze educati anche se i più bravi erano Santino Chirico e Saverio come maschietti, delle bambine erano Linuccia Chirico e Francesca Albanese, anche Silvana Idone però era una che prometteva bene. Io ero un’autonoma, studiavo le cose che preferivo. In Religione, con Suor Rita che veniva una volta a settimana, ero la numero uno, si svolgevano delle gare che rappresentavano le verifiche attuali. Spero che il breve resoconto sia stato piacevole anche se malinconico per gli anni che non torneranno più. Un abbraccio, ora vado a trovare le poesie. Ciao Franca. 4 nuovo Cronaca-Cultura-Attualità Febbraio 2010 Essere docenti oggi di Mila Lucisano In una scuola in continuo divenire la voce degli insegnanti deve giungere a tutti. Non serve porre in evidenza quanto rischio vi sia nel sottoporre questo nostro mondo al continuo stress del cambiamento. Chi sta dietro una cattedra avverte un senso di precarietà incessante, poiché muta tutto... Il numero di ore settimanali, la sede di servizio, la metodologia, la valutazione, la formazione. La parte più drammatica è assegnata al veto tassativo posto da certa logica ministeriale al dialogo delle parti, nonché all’analisi dei reali bisogni dei discenti. Le riforme calano dall’alto e non sembrano del tutto aderire ai tempi. I licei ampliano l’offerta formativa, tuttavia il monte ore risulta uguale o finanche più basso dell’attuale. Chi per il futuro anno scolastico pensa al proprio ruolo, non può non avvertire un intimo sgomento a causa del vago dei contenuti da somministrare agli allievi, alla contrazione delle cattedre, alla dislocazione dei plessi, all’accorpamento degli istituti, all’inopportuna nascita di nuove istituzioni scolastiche. Non si discuta delle “razionalizzazioni” dei compensi orari, degli extra, delle spese destinate alle attività di recupero e sostegno per gli allievi in difficoltà, dei fondi d’istituto. La crisi economica di questi anni costringe a segmentare gli investimenti sui vari ministeri e quello dell’Istruzione soffre tanto. La luce, tuttavia, s’intravede in lontananza. Perché ciascuno di noi, docenti, la mattina entra in classe e dona ciò che sa ? Perché fra noi docenti nasce un continuo confronto professionale? Perché noi docenti ci difendiamo con tutte le forze il ruolo conquistato ? La risposta a questi interrogativi popolari è, proprio, da ricercarsi nella luce. Da dietro le cattedre noi docenti osserviamo i bambini e gli adolescenti e la luce, di cui i loro occhi s’illuminano, pur mista alla rabbia e alla forza della gioventù e dei tempi, accende la sfida dell’insegnare. Non passa la voglia, che con il tempo diventa istinto, di avvertire il rumore della loro anima. Gli insegnanti oggi hanno da svelare mondi di sofferenza e d’ingenuità, che molti genitori non riescono ad attraversare più. Non è facile star lontani dalle amarezze e le ristrettezze, ma ogni giorno gli insegnanti rubano dagli occhi degli alunni un po’ di luce e di questa essi stessi si alimentano. E la scuola cammina, come una vecchia corriera travestita da veicolo fantascientifico. Le mete vengono raggiunte, con fatica e forza d’animo, perché si crede nella straordinaria avventura del crescere. Forse per il Ministro Gelmini i Prof. sono solo ingranaggi da sostituire. Noi sappiamo di avere delle nostre specificità ed unicità, che danno la dimensione del nostro sentire l’importanza della “missione”. Voi che siete fuori dalla scuola, sappiate che ci proviamo e che moltissimi di noi non si sono imbattuti nel mestiere di insegnante: con ferma consapevolezza si resta saldi, perché si sa di non poter stare altrove, se privati di quella luce !! Ogni domenica mattina, alla Pineta il Mercatino delle Pulci Espone l’artista gallicese Loredana Brianti Da ormai vent’anni l’Associazione di scambio organizza alla Pineta Zerbi il Mercatino delle Pulci, un bazar allestito da cinquanta artigiani provenienti da tutta la provincia che con le loro bancarelle danno un tocco in più alle domeniche e alle giornate di festa in città. Passeggiando sotto i pini marittimi che fanno da preludio al lungomare Falcomatà si può trovare di tutto a prezzi modici: libri antichi, cartoline, opere di modellismo, quadri, mobili, lavori all’uncinetto, porcellane, gioielli artigianali, oggetti da rigattiere e svariati articoli dalle mille forme e caratteristiche creati dal talento di chi l’arte ce l’ha nel sangue come la gallicese Loredana Brianti. Loredana, classe 1967, architetto e mamma sprint, è nipote di Salvatore Laganà detto “u poeta”, una delle poche, indimenticabili figure di “mottattiere” che un tempo allietavano le piazze e le osterie con i loro stornelli a ritmo di musica. Basta parlare un po’ con Loredana per leggere nel suo sguardo vivace tutta la creatività che fin da bambina porta con se e che oggi traspare nel suo lavoro e nei suoi hobbies. Studentessa all’Istituto D’Arte, nella sezione disegnatori di architettura e di arredamento dimostra da subito una manualità e una fantasia rare che l’aiuteranno a sviluppare le sue doti artistiche e poi a professionalizzarle intraprendendo con successo la carriera universitaria. Siamo andati al mercatino della Pineta a cercare il suo inconfondibile gazebo verde e farci raccontare qualcosa in più 22-28 febbraio, Palazzo Foti, Mostra di Lino Covani 100 anni di storia in 100 copertine de “La Domenica del Corriere” Lino Covani, nel presentare la mostra da titolo “100 anni di storia in 100 copertine”, richiamandosi a Benedetto XVI ha detto: “Il Papa incontrando gli artisti li chiamò i ‘custodi della bellezza’ , io mi permetto di aggiungere anche del tempo, perché, attraverso le copertine de ‘La domenica del corriere’, illustrate da Achille Beltrame e da Walter Molino, hanno raccontato, a partire dal 5 febbraio 1899 al 1989, un secolo di storia d’Italia e del mondo. La mostra, aperta dal 22 al 28 febbraio nel salone delle Mostre presso il Palazzo Foti della Provincia di Reggio Calabria e curata dallo stesso Covani, è stata patrocinata dal Presidente del Consiglio Provinciale, Giuseppe Giordano e dalla IX Circoscrizione “Gallico – Sambatello”. Essa, consiste nell’esposizione di 100 copertine de “La domenica del Corriere” della collezione privata del dott. Covani e, per la sua importanza storica, arti- 50 anni di sacerdozio Padre Giovanni Toninelli, missionario saveriano, fondatore del “Centro Popoli Fratelli” a Concessa di Catona, ha celebrato il suo 50.mo anniversario di vita sacerdotale sia in Sardegna dove a vive a Gonnosfanadiga con alcune famiglie di immigrati, sia a Rezzano nel bresciano , dove vivono i suoi famigliari. A Padre Giovanni, uomo di grande tempra, esempio vivente di carità cristiana vanno i nostri sentiti e sinceri auguri. stica e didattica meriterebbe di un tempo espositivo molto più lungo per dare la possibilità alle scolaresche di Reggio e provincia di po- tare la storia per immagine ci insegna in modo quasi naturale la possibilità di vivere momenti, episodi, avvenimenti a volte anche poco co- Il dottor Lino Covani terla visitare. “Oggi pagina, ci dice il collezionista gallicese, è un pezzo di storia del XX secolo. Storia quasi sempre sconosciuta ai nostri studenti perché, ancora oggi difficilmente viene studiata nelle nostre scuole. Il declino della storica rivista iniziò con l’arrivo in Italia della televisione e dopo tanti tentativi di salvataggio chiuse definitivamente nel 1989”. Per dare l’idea con quale entusiasmo è stata accolta la mostra, riportiamo alcune considerazioni che i visitatori hanno lasciato sul libro delle presenze: “La domenica del Corriere –Ancora parlano/ sulla carta/ del tempo ingiallita,/ e oggi, niente/ ci parla come allora./ Poesia di un tempo,/ oggi non c’è./ La ritroviamo qui,/ Chiudendo gli occhi/ vedo la mia vecchia edicola… (PICA)”; “Emozioni che non ingialliscono mai. La storia maestra di vita”(Mimmo Chilà); “Un appassionato viaggio nel passato… davvero originale. Complimenti! (Antonella Modafferi); “Un percorso nel tempo che affascina e avvolte stupisce: raccon- nosciuti, facendoci riflettere ed emozionare. Una mostra veramente interessante. (Lucia Federico); “Un percorso storico affascinante, unico, curato con amore e passione dallo storico dott. Carmelo Covani. Quando nel cuore batte la vera passione. (Giuseppe Caruso?)”. Visto l’interesse che la mostra ha suscitato per i suoi contenuti storici, artistici e culturali, e perché la stessa possa diventare un ottimo sussidio didattico per i nostri giovani, sarebbe interessante che lo stesso Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia, attraverso un progetto mirato la facesse diventare “Mostra Itinerante” in più scuole, Medie e Superiore, di Reggio e Provincia e prendendo spunto dalle vicende illustrate riportate dal settimanale, raccontare ai ragazzi, ,con il supporto dei docenti, pezzi di storia del ‘900 italiano. Debora Buta Le collaborazioni a Nuovo Giangurgolo sono a titolo gratuito. Loredana cos’è per te l’arte Creare per me è del tutto naturale, lo è da quando ero piccola e oggi, oltre ad essere un divertimento, è gratificante poter esporre le mie opere. Da quanto tempo esponi al mercatino delle pulci? appetibile e fruibile, ad esempio le bottigliette del succo di frutta opportunamente trattate e decorate diventano delle basi ideali per le mie abat-jour. Infine ho ereditato la passione di mio padre per il modellismo. Loredana Briante con la figlia Irene Espongo dall’autunno scorso ma il mio obiettivo è quello di creare una piccola attività Che tipo di oggetti si possono trovare sulla tua bancarella Creo di tutto con vari materiali e varie tecniche: candele artistiche, oggetti in legno: porta foto e scatole che lavoro con le tecniche del traforo e della pirografia, quest’ultima è una tecnica d’incisione attraverso una fonte di calore; in passato gli artigiani-pirografi usavano punte di ferro arroventato, oggi ci si serve di accessori di platino o nichel-cromo surriscaldati. Lavoro il vetro con la tecnica del soft glas e mi diletto anche con il decoupage e lo shabby chic che è una particolare tecnica di pittura. Utilizzo anche procedimenti come il finto raku che è una tecnica di lavorazione della ceramica fatta a mano che si caratterizza per i colori e l’aspetto irregolare , oppure improvviso nuove maniere artigianali inventate da me. A volte mi limito a riciclare qualsiasi cosa rendendo l’oggetto cestinato di nuovo • DALLA PRIMA • Corruzione... espiatori. In tutto questo, è saltata fuori, già pronta, una legge contro la corruzione che, se seriamente applicata potrebbe decimare le fila dei parlamentari di ogni partito. Dall’altra parte, l’opposizione, come già fatto in precedenza, si fa tirare dal carro dei quotidiani e della magistratura senza attaccare direttamente, conscia, forse, che la marea di fango che sta emergendo possa travolgere anche esponenti del Pd o di Italia dei Valori. Il 3 aprile del 1992 Bettino Craxi, alla Camera, durante le dichiarazioni di voto dei capigruppo pronunciò questa frase, ormai entrata nella storia: “C’è un problema di moralizzazione nella vita pubblica che deve essere affrontato con serietà e rigore, senza infingimenti, ipocrisie, ingiustizie, processi sommari e grida spagnolesche”. Sono passati quasi diciotto anni da quel discorso e il problema non solo non è stato risolto, ma si è addirittura aggravato. Forse, la famosa legge anti-corruzione al vaglio del Governo potrebbe arginare il fango ma nessuno si fa illusioni. Ormai è prassi sbandierare leggi e provvedimenti rivoluzionario durante il periodo elettorale, per poi dimenticarsene a seggi chiusi. Dario Ganci Ciapi-Catona... sità Marina del Mediterraneo assistiamo da tempo a dotti e numerosi convegni che non si sono mai tramutati, fino a questo momento, in qualcosa di concreto. Per questo L’artista che è in te ha ancora voglia di sperimentare? Certamente, voglio acquistare nuove attrezzature come il tormio che è uno strumento che permette di lavorare il legno, ma voglio anche cimentarmi nella creazione delle maschere di carnevale con la carta macerata e nell’arte dei chiodi, il cosiddetto tableaux. Cosa provi quando le persone rimangono affascinate dai tuoi lavori tanto da diventarne gli acquirenti? E’ una grande soddisfazione soprattutto per chi come me è alle prime esperienze di vendita delle proprie opere, si ha la prova che il proprio lavoro è un lavoro originale capace di attirare l’attenzione proprio come si immaginava prima di crearlo. E’ una mattinata ventosa, Loredana inizia a smontare il suo gazebo, la salutiamo con la certezza che in futuro sarà ancora capace di sorprenderci con la sua creatività poliedrica. Paola Borzumati motivo l’iniziativa della Regione è particolarmente qualificante perché Reggio deve essere rappresentata in maniera idonea nel contesto del Mediterraneo, di cui dovrebbe essere una capitale. Nel merito del progetto, Conclude Naccari, la Regione Calabria ha intenzione di realizzare a Catona un polo scientifico e ambientale di rilevanza internazionale con grandi eccellenze e qualità. L’Assessore all’ambiente Greco è intervenuto nel merito della strategia del progetto dicendo che “avremmo potuto fare tutto con le nostre competenze Regionali, coinvolgendo solo le università calabresi e le eccellenze di questa terra. Ma aborriamo la cultura dell’autoreferenzialità, e abbiamo coinvolto enti importantissimi riconosciuti a livello internazionale dalla comunità scientifica perché solo sommando grandi realtà d’eccellenza il polo scientifico di Reggio Calabria potrà diventare un centro capofila a livello Mediterraneo e inserito nel network di studi e ricerche scientifiche internazionale”. Infatti, all’interno del progetto, oltre l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’Università della Calabria di Cosenza (che sono i pilastri portanti dell’iniziativa) sono stati coinvolti enti molto prestigiosi con cui la Regione sta formalizzando convenzioni attuative: si tratta dell’IAMC (Istituto per l’Ambiente Marino e Costiero), il CNR (Centro Nazionale di Ricerca), l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), l’Università di Cagliari e l’Università di Siena. Il progetto è già operativo e le sedi dell’Arpacal diventeranno i locali di accoglienza del polo scientifico finché non sarà riqualificata l’area del Ciapi a Catona Buta Debora Notizie Utili Farmacie di turno: Gallico 6-7 marzo Gallico Marina (Catalano) – tel. 0965/370043 13-14 marzo Gallico Sup. (Romeo) - tel. 0965/370132 20-21 marzo Villa. S. Giuseppe (Bello) tel. 0965/679010 27-28 marzo Sambatello (Pardeo) tel. 0965/344048 Catona 6-7 marzo Catona Centro (Stilo) – tel. 0965/302641 13-14 marzo Rosalì (Zema) – tel. 0965/3679037 20-21 marzo S. Francesco Catona (Polimeni) tel. 0965/302531 27-28 marzo Salice (Barilla) tel. 0965/600060 Polo Sanitario Gallico: tel. 0965/371093 -0965/371822 Guardia medica Gallico: tel. 0965/370804 Consultorio Famigliare: tel. 0965/371225 IX Circoscrizione G. –S.: tel. 0965/371583-370160 VIII Circoscrizione Catona: tel. 0965/600772-301648 X Circoscrizione Archi: tel. 0965/48483-46562 Carabinieri Gallico: tel. 0965/370170 Carabinieri Archi: tel. 0965/48100 Carabinieri Catona: tel. 0965/301601 Centro d’Ascolto “Mons. Calabrò”: tel.0965/48191. Servizio gratuito di mensa., docce, cambio indumenti da lunedì a sabato ore 11-14 presso suore Alcantarina, Archi Mercatini rionali, ore 7-14: Lunedì Archi, piazza Cep; Mercoledì, Catona, Via Risorgimento Sabato Gallico Marina, argine torrente Gallico; Parrocchie: Gallico M. tel.0965/371747; Gallico Sup. tel. 0965/371006; Catona tel. 0965/301147; Archi S. G. tel. 0965/48048; Archi Carmine tel. 48523; Archi Cep tel.0965/47020 Oratorio Salesiano Gallico: tel. 0965/370136 Scuole: Circolo didattico P.Caracciolo Te. 0965/370020 Scuola Media “U. Boccioni” Tel. 0965/370030 Nuovo GIANGURGOLO Anno XVIII n. 2 Febbraio 2010 Aut. Trib. RC n. 4/92 Direttore Responsabile ORESTE ARCONTE Segretaria di Redazione DEBORA BUTA Redazione CRISTINA TURANO CARMELO POLITO SAVERIO NETTUNO MIMMO CAMA Fotoreporter PINO ARRIGO Redazione Via Anita Garibaldi, 69 89055 GALLICO SUP. 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