Martin Mystère e la barba di Eco

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Martin Mystère e la barba di Eco
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CULTURA E SPETTACOLI
DOMENICA 15 MAGGIO 2011
LA NUOVA
Martin Mystère e la barba di Eco
Quando il fumetto incrocia la realtà. Lezione e opinioni di Castelli e Morales
FERRARA. «Possiamo riprendere oppure c’è qualcuno
che ha detto alla moglie che sarebbe andato dall’amante
e invece è venuto ad un incontro di fumetti?». Con questa battuta Alfredo Castelli, ideatore di Martin Mystère,
ha aperto ieri l’incontro con gli sceneggiatori e i disegnatori del fumetto, cui ha partecipato almeno una cinquantina di persone.
CIRCOLO FRESCOBALDI
L’iniziativa rientrava nel
IX Mystère Mystery Fest, organizzato da Amici e Nipoti,
cui ha partecipato anche il
ferrarese Germano Bonazzi.
«Questa è una serie che viene
letta - ha detto ancora Castelli - anche se non è mai stata
un grandissimo successo; in
ogni caso, l’anno prossimo
compirà trent’anni». Il fumetto è in qualche modo legato al
territorio ferrarese, perché alcune storie sono state ambientate nel Delta e a Bondeno, e
Roberto Roda del Museo etnografico, intervenuto pure lui
ieri, ne è stato un personaggio. Castelli trova che l’abitudine di alcuni autori di inserire un primo piano di propri
amici interrompa «quel meccanismo di lettura dato da testo e disegno», ma Paolo Morales, altro autore, racconta
che «l’assassino di Inarrestabile killer è mio padre, e
quando poi entrava in banca
tutti alzavano le mani». Morales aveva reso l’allora premier D’Alema personaggio di
un’altra storia «e siccome passa molto tempo fra l’idea e l’uscita del fumetto pregavo che
il suo governo non cadesse».
Un altro aneddoto riguarda
Umberto Eco, inserito pure
FERRARA. Si chiude oggi pomeriggio alle 16
nella Sala della Musica del Chiostro di San Paolo,
la XXVI stagione musicale del Circolo Frescobaldi. La sala concerti di via Boccaleone 19 ospiterà
la clarinettista Arianna Tieghi e la pianista Adriana Benvegnù. Due musiciste molto giovani, ma
già in possesso di un curriculum qualificatissimo.
Adriana Benvegnù, in particolare, si diplomata in
pianoforte con Giampaolo Nuti col massimo dei
voti, lode e menzione speciale al Conservatorio di Adria.
I pezzi forti del programma
cameristico saranno i tre
Phantasiestuecke op. 73 di
Schumann e il primo dei due
Concerti di Weber per clarinetto e orchestra, quello in
Fa minore trascritto in versione da camera per duo clarinetto-pianoforte. Un brano
che esalta tutta la brillantezza del clarinetto di primo Ottocento, destinato a mettere
sicuramente in risalto le capacità tecnico espressive della solista Arianna Tieghi. La
stagione concertistica del circolo Frescobaldi ha ottenuto
La clarinettista Arianna Tieghi
un bilancio positivo.
«La musica ritornerà il 14 luglio - dichiara Marco Buganza, presidente del circolo Frescobaldi - al
chiostro di San Paolo per una rassegna estiva di
concerti aperti al pubblico che si protrarrà fino a
Ferragosto con ventitrè appuntamenti musicale
che toccano un po’ tutti i generi:a classica, lirica,
pop e cantautorale. La stagione nella sala delle
musica riprenderà nel mese di ottobre».
Germano Bonazzi
Concerto conclusivo della stagione
con il duo Tieghi e Benvegnù
Il tavolo dei fumettisti all’Astra
Il pubblico che ha partecipato al Martin Mistère Mistery Fest
lui in un racconto: «L’editore
gli aveva fatto cancellare la
barba nel timore che potesse
prendersela e vi assicuro che
non è un’operazione facile.
Qualche giorno dopo però
apro il giornale e scopro che
Eco se l’era tagliata!». Un problema con cui devono cimentarsi gli autori di fumetti se-
riali è la continuity, ossia la
congruenza della sceneggiatura. «La continuity è una follia
- secondo Morales -, ancora
più folle è che ci sia qualcuno
che si accorge delle incongruenze e ci scrive». Su questo un’esperienza l’ha raccontata Vincenzo Beretta, sceneggiatore ora non in attività:
«Mi è arrivata una mail che
mi ha chiesto di visitare un
blog per un problema di continuity: c’erano tante di quelle
cose che non sapevo esistessero... Quando inizia una storia
di Martin Mystère bisogna accettare che alcuni elementi
siano resettati e guardare la
storia da lontano, come un
mosaico, dove non ci si concentra sulle singole tessere».
Una mostra sul teatro e le arti visive
Un progetto nato tre anni fa alla scuola Boiardo
FERRARA. “Il teatro e le arti visive” è un progetto nato
tre anni fa e sviluppato all’interno della classe IIIª B delle
medie Boiardo dove è presente un ragazzo autistico dalle
grandi capacità di rappresentare graficamente la realtà
che lo circonda. Ieri alla presenza del dirigente scolastico Vincenzo Viglione, della
preside Stefania Musacci e
di molte autorità del mondo
della scuola e dell’inserimento, è stata inaugurata la mostra degli elaborati con la
quale si chiude con successo
l’esperienza triennale. «L’obiettivo è stato infatti soprattutto quello di recuperare le
capacità di comunicazione
del ragazzo - ha sottolineato
la preside - ed in questo abbiamo avuto la collaborazione del territorio, del Csc ed
in particolare di Lucia Boni
e Chiara Barbieri della Casa
delle arti che hanno sviluppato il progetto in diversi momenti: teatrali, letterari, di
rappresentazione e produzione degli eleborati pittori e su
legno». I punti forza dell’intervento didattico- pedagogico sono stati perciò la valorizzazione dei linguaggi del
teatro e della musica che
non sempre trovano lo spazio adeguato nella scuola, canali straversali ad ogni intelligenza che non ha sempre lo
stesso modo di apprendere.
«All’inizio di quest’anno scolastico - ha concluso la preside - abbiamo tenuto un seminario a cui hanno partecipato non solo i nostri docenti
ma anche insegnanti di altre
scuole per individuare i fattori di qualità che poi sono stati realizzati nella mostra».
L’iniziativa di ieri alla scuola media Boiardo
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