albenga - ACTI Savona

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piega ogni foglio a metà lasciando
la stampa all’esterno
C
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sovrapponi i fogli piegati, mantenendo
l’ordine indicato dal numero di pagina e
rilegali tutti insieme con una pinzatrice o
una spirale
La tua azienda in questa guida
Se hai una attività commerciale in questa città e ritieni che i tuoi servizi possono essere utili al
turista ed in linea alla qualità offerta dalla guida, scrivi a: [email protected].
Pernottamento: hotel,
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GUIDA di
albenga
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Ristorazione: ristoranti,
trattorie, pizzerie, bar,
gelaterie ecc.
Servizi: farmacie, officine,
negozi in genere, assicurazioni ecc.
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tua città.
Con l’intento di fornire all’utilizzatore della guida un servizio migliore, WeAGoo si riserva di selezionare la presenza nelle proprie Guide.
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vista livello regione
© Lucerne58
ALBENGA
Uno dei maggiori centri del Ponente ligure, Albenga è un’interessante meta turistica e una
città moderna memore delle sue antiche origini,
ma soprattutto è una città d’arte di grande valore destinata ad avere un ruolo importante nella cultura mondiale, grazie a un centro storico
perfettamente conservato e ancora oggi ricco
di tesori tutti da scoprire.
La storia della città affonda le sue radici nel VI
secolo a.C., quando l’allora Albium Ingaunum
era la capitale della potente tribù ligure degli
Ingauni (il nome mutò poi in Albingaunum, in
Albingauna e infine in Albenga). Alleata dei
Cartaginesi contro Roma durante la Seconda
Guerra Punica (III secolo), venne conquistata
da Roma nel 181 a.C., e dopo aver ottenuto la
cittadinanza romana nel 45 a.C. assoggettò i
territori dell’interno. Il periodo più florido si colloca tra la fine del II secolo e la prima metà del
III secolo d.C., epoca in cui la città romana si
sviluppò dove poi sorsero la città medioevale
e quella moderna. Dal 1251 Albenga entrò
a far parte della Repubblica di Genova, seguendone le vicende e godendo ancora periodi
di grande prosperità, e nel 1288 ebbe statuti
vista livello nazione
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propri. Nel XIV secolo fu coinvolta nelle lotte
tra Guelfi e Ghibellini, e passò sotto la signoria
dei Del Carretto di Finale, dei Visconti (135579) e dei Francesi (1396-1413). Occupata dai
Savoia nel 1625 , nel 1746 sotto Napoleone
fu capoluogo della giurisdizione del Centa e in
seguito capoluogo di provincia sotto il Regno
di Sardegna (1815-1863); sempre nel corso
del XIX secolo la bonifica e l’immigrazione di
parecchie famiglie contadine genovesi hanno
posto le basi per un nuovo sviluppo.
Fiore all’occhiello è l’intatto centro storico medioevale, che ricalca l’antico tracciato romano e
rende Albenga una città culturale d’eccezione.
Il cuore della vita civile e religiosa è Piazza
San Michele, sulla quale si affacciano il quattrocentesco Palazzo Peloso Cepolla e la sua
suggestiva torre angolare del XII secolo, oggi
sede del Museo Navale Romano. Altrettanto interessanti sono la cattedrale romanico-gotica di
San Michele, custode di importanti opere d’arte
oltre al monumentale organo ottocentesco e il
vicino Battistero, uno dei più importanti monumenti paleocristiani della Liguria, all’interno del
quale si può ammirare il mosaico dedicato alla
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vista livello paese
CITTà
LALACITTà
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ALBENGA
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Poco distanti sono il Municipio con la casatorre dei Malasemenza ed il Palazzo Vecchio
del Comune con la Torre Comunale risalente
a fine Trecento. Questi locali ospitano il Museo
Civico Ingauno dove sono conservate le testimonianze della Albingaunum romana e bizantina. Nei pressi si eleva la Torre del Municipio,
antica sede delle carceri. Dietro la cattedrale,
la piazza dei Leoni è un angolo di grande suggestione su cui si affacciano il Vescovile con il
Museo di Arte Sacra della Diocesi di AlbengaImperia ed il Palazzo Oddo, sede di “Magiche
trasparenze”, una mostra permanente di circa
200 vetri antichi provenienti dagli scavi nelle
necropoli di Albenga. In via Ricci si trovano la
Loggia dei Quattro Canti e le case-torri, mentre
la città
Trinità e agli apostoli del V secolo.
LA CITTà
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ALBENGA
una volta usciti dalle mura per Porta Mulino si
incontra il Pontelungo, ponte medioevale del
XIII secolo interrato sull’antico percorso del fiume Centa. Appena fuori le mura, in via Mameli, l’Esposizione Permanente Civiltà dell’Olivo è
una raccolta di attrezzi utilizzati per la lavorazione delle olive e dell’uva.
Ma Albenga è molto di più. Al di là del centro
storico la città cambia volto e accoglie i suoi
turisti con vie ricche di negozi, passeggiate e
colorati stabilimenti balneari. Camminando
lungo la battigia si può raggiungere l’oasi naturalistica presso la foce del Centa, area ideale
per il birdwatching, mentre più o meno di fronte
si staglia il curioso profilo a tartaruga dell’isola
Gallinara, i cui fondali offrono agli appassionati
diverse opportunità di immersioni alla scoperta
di relitti navali.
Per gli amanti delle escursioni fuori porta, il
territorio nei dintorni è ricco di piccoli borghi
dal fascino antico e cavità naturali di grande
interesse naturalistico e storico: Zuccarello, a
12 km, vanta il ponte a “schiena d’asino” più interessante della Liguria ponentina, Castelvecchio di Rocca Barbena, a circa 16 km, è un
grazioso borgo sviluppato attorno all’antico
castello che lo domina, ancora affascinante
nonostante abbia perso l’austerità dei tempi
delle guerre e degli assedi; le grotte di Borgio
Verezzi e Toirano vi lasceranno senza fiato per
la bellezza delle loro formazioni dai mille colori
che si riflettono in acque verde smeraldo, ma
anche per le testimonianze umane e animali di
epoca preistorica. Agli appassionati di archeologia consigliamo una passeggiata lungo la Via
Julia Augusta, la più importante strada romana
del Ponente ligure. E per chi cerca un’altra vacanza, la vicina Alassio è una meta turistica
adatta a tutti e a tutte le età.
Per finire uno sguardo alla cucina, basata sui
prodotti che sono frutto di una delle pianure
più fortunate della regione, tanto da meritare
l’appellativo di “orto della Liguria” per la ricchezza e l’alta qualità delle sue produzioni, ma
anche del mare.
© Marcootje
Torri © Mika Abey
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TAXI
Teletaxi
Servizi cittadini: spostamenti in città con accesso autorizzato anche nel centro storico e
zone pedonali.
Aeroporti: trasferimenti da e per Aeroporti nazionali ed internazionali (Albenga, Genova,
Milano, Torino, Roma, Nizza, Parigi, ecc..).
Porti: trasferimenti da e per Porti nazionali ed
internazionali (Savona, Genova, Porti turistici
limitrofi, Porti sulla Costa Azzurra, ecc..).
Servizio discoteche: per chi vuole divertirsi al
sabato sera senza rischiare la perdita di punti
sulla patente.
Tel: 0182.51892
www.albengataxi.it
A PIEDI
Imperdibile una visita a piedi al centro storico
di Albenga, alla scoperta dei suoi tesori, ma
anche alla Via Julia Augusta, la più importante strada romana del Ponente ligure. Una
passeggiata lungo l’antica via si rivela interessante per gli straordinari scorci che il percorso
offre, snodandosi tra la macchia mediterranea
con sullo sfondo l’isola Gallinara. La visita può
essere limitata fino all’ultimo monumento romano, oppure può continuare fino al promontorio che domina Alassio, dove si trova la chiesa
romanica di Santa Croce. Nel primo caso, a
piedi, si impiegano per l’andata e il ritorno almeno due ore, nel secondo tre o quattro ore.
Importante scegliere una bella giornata.
IN AUTO
-Autostrada A10 Ventimiglia - Genova (Autostrada dei Fiori), uscita casello autostradale di
Albenga
-Autostrada A10 Genova - Ventimiglia (Autostrada dei Fiori), uscita casello autostradale di
Albenga
-Autostrada A6 Torino-Savona uscita Savona,
quindi proseguite per Ventimiglia ed uscite al
casello di Albenga
DA/PER L’AEROPORTO
Dall’aeroporto “Cristoforo Colombo” di Genova si può raggiungere il casello autostradale
di Genoava Aeroporto e proseguire in direzione Ventimiglia; Albenga dista circa 50 km da
Genova.
Per informazioni www.airport.genova.it
Dall’aeroporto di Nizza si può raggiungere
Albenga con l’autobus direttamente dal terminal 1 e 2 dell’aeroporto, oppure in auto si può
prendere l’autostrada a Nizza (A10 direzione
Genova) e uscire ad Albenga (50 minuti circa).
Dall’aeroporto di Nizza si può anche raggiungere in treno la stazione SNCF di Nice Ville; da
qui partono diversi treni per Genova e/o Milano,
che impiegano circa 2 ore per raggiungere Albenga.
Per informazioni www.nice.aeroport.fr
Dall’aeroporto “Clemente Panero” di Villanova
d’Albenga, si può arrivare ad Albenga tramite i
bus navetta o con l’auto in pochi minuti.
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INFORMAZIONI UTILI
Siti Internet Ufficiali Della Città
Per informazioni generali visitate il sito:
www.comune.albenga.sv.it
oppure i siti:
www.rivieraligure.it
turismo.provincia.savona.it
Ufficio Informazioni Turistiche
Ufficio informazioni turistiche di Albenga
Piazza del Popolo, 11 Tel.0182/558444
Fax 0182/558740 [email protected]
Numeri Utili
Carabinieri
Polizia di Stato
Vigili del Fuoco
Emergenza sanitaria
Viaggiare informati (CCISS) Soccorso Stradale
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118
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803116
Clima
Il clima di Albenga si presenta mite lungo la
linea di costa, con inverni miti e raramente
freddi ed estati calde mitigate dalla brezza del
mare, continentale nella parte più interna della
piana, con una maggiore escursione termica,
temperature minime invernali più rigide e massime estive più elevate.
QUANDO ANDARE
Per gli amanti della tintarella o degli sport acquatici il periodo migliore è l’estate, se invece
preferite una vacanza alla scoperta dei paesini allora i periodi ideali sono la primavera e
l’autunno.
NELLE VICINANZE
Alassio............................................Km7
Loano.............................................Km10
Imperia...........................................Km34
Spotorno.........................................Km 36
Savona...........................................Km 46
San Remo......................................Km 62
Genova...........................................Km92
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BUS
TPL Linea offre i servizi di trasporto pubblico locale nei bacini ‘A’ e ‘S’ della provincia di Savona
(ossia il territorio compreso sulla fascia costiera
tra Varazze e Andora e, nell’entroterra, la zona
dell’Albenganese, del Finalese, del Sassellese,
la Valle Bormida - che ha come limiti esterni
Bardineto, Cengio, Piana Crixia e Giusvalla - e
una linea interregionale che collega Cairo Montenotte a Cortemilia). Esercita inoltre le attività
di gestione dei servizi di scuolabus e di noleggio autobus granturismo.
Per qualsiasi occasione, TPL Linea mette a
disposizione dei gruppi interessati (scolaresche, società sportive, cral aziendali) i propri
pullman granturismo, di ultima generazione,
dotati di aria climatizzata, televisore a colori e
frigobar, predisposti per tutte le destinazioni e
per viaggi a lunga percorrenza sia in Italia sia
all’estero.
Per informazioni sul servizio Noleggio, è possibile rivolgersi a:
[email protected]
Tel: 019 2201529
Fax: 019 2201240
www.tpllinea.it
INFO UTILI
COME MUOVERSI AD ALBENGA
TRASPORTI
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ALBENGA
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Battistero
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Cattedrale di San Michele Arcangelo
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Chiesa di Santa Maria in Fontibus
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Ex Chiesa e Convento di San Francesco
Via Nino Lamboglia - Albenga
Edificato nel V secolo d.C., il battistero presenta all’esterno un
corpo a pianta decagonale dal quale si alza un tamburo ottagonale. All’interno, invece, sono conservati: una fonte battesimale
e un mosaico bizantino del VI secolo con il monogramma di Cristo e le colombe che rappresentano gli Apostoli.
Via Enrico D’Aste - Albenga
Edificata tra la fine del IV secolo e l’inizio del V secolo, la chiesa
assunse le attuali forme alla fine del XII secolo. All’interno sono
conservate pregiate opere scultoree e pittoriche, tra le quali affreschi di Maurizio e Tommaso Carrega, di Raffaele Resio e di
Sante Bertelli; un’edicola con l’affresco ritraente Santa Chiara e
due offerenti, la Crocifissione con i Santi Antonio abate e Giovanni Evangelista e il vescovo committente, del Pancalino. Degno di nota è il campanile.
DA VISITARE
TiP (tourist informations in pills)
Piazza 4 Novembre, 1 - Albenga
Menzionata già nel 1098, la chiesa subì negli anni varie modifiche, fino a quella noceventesca, che le conferì l’aspetto attuale.
All’interno sono degni di nota: una statua in marmo raffigurante
la Vergine Maria; un crocifisso ligneo del 1638 e la tela ritraente
la Madonna con i Santi Cosma e Damiano del pittore Orazio De
Ferrari.
chiese.............................................pag10
palazzi............................................pag14
piazze/vie - musei...........................pag18
varie................................................pag22
chiese...................................................pag1
palazzi..................................................pag5
musei....................................................pag9
monumenti e strutture..........................pag13
teatri.....................................................pag21
varie......................................................pag23
Via Archivolto del Teatro 4-12 - Albenga
Nel quartiere di Santa Maria, sorse in seguito all’insediamento
degli ordini mendicanti nella città medievale avvenuto nella seconda metà del XIII secolo, e fu un importante centro di spiritualità
e cultura durante il Cinquecento. Oggi del complesso sono visibili
il trecentesco portale laterale della chiesa, il chiostro a due ordini
del Quattrocento e le decorazioni dell’arco, opera di maestranze
genovesi e lombarde.
© Varets
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CHIESE
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ALBENGA
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Casa Torre Scotto Niccolari
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Casa Torre Lengueglia Doria
3
Casa Torre Cepollini
4
Casa Torre Costa del Carretto
Via Medaglie d’Oro 18 - Albenga
Splendido edificio nel centro storico della città, venne edificato
nel XIV secolo per volere della famiglia Scotto, e acquistato dai
Niccolari sul finire dell’Ottocento; nel tempo furono numerose le
modifiche e i rimaneggiamenti. L’ultimo restauro lo ha riportato
agli antichi splendori.
Via Medaglie d’Oro 29-43 - Albenga
Duecentesca, di fronte alla Loggetta dei Quattro Canti, è costituita da una torre inclinata verso ovest e da due edifici aggiunti
successivamente verso Via Medaglie d’Oro e Via Maineri; diversi
rimaneggiamenti nel corso dei secoli XIV e XV hanno introdotto
nell’architettura romanica ordini di finestre bifore e trifore.
Via Medaglie d’Oro 22-42 - Albenga
Affacciata su Via Medaglie d’Oro, si distingue per la torre pendente, in parte ricostruita dopo che i danni del terremoto del 1887
resero necessaria la demolizione dell’ultimo piano; il possente
basamento in pietra squadrata è alto quindici metri, e la casa
prospetta sul cortile interno del Palazzo Vescovile.
Via Pertinace 32 - Albenga
Di origine duecentesca, venne ampliata e soprelevata nel corso
dei secoli. All’esterno, il basamento del XII secolo è in conci di
pietra di Cisano, mentre la parte superiore del XIV secolo è in
laterizio coronata da una tipica merlatura ghibellina. All’interno,
l’atrio si allarga in un ampio locale, e la scala davanti all’ingresso
si articola su due rampe che conducono ai due piani nobili; degno di nota è il soffitto ligneo intagliato e decorato.
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PALAZZI
CHIESE
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ALBENGA
Palazzo Costa del Carretto di Balestrino
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Palazzo Vescovile
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Palazzo Vecchio del Comune
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Casa Torre Malasemenza
Via Pertinace 32 - Albenga
Oggi Palazzo Vescovado, venne edificato nel 1525 su un’area
precedentemente destinata al mercato dei calzolai, il ‘forum callegariorum’. Nell’atrio sono conservate, tra le epigrafi romane,
quella del generale Costanzo (commemorante la ricostruzione
della città ingauna nel 417), e quelle di Sabina Flaminica e P.
Granius Hyla, dei secoli I e II; il soffitto in legno a cassettoni è
del XVI secolo.
PALAZZI
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Palazzo Municipale
10
Palazzo Peloso Cepolla
11
Casa Torre Cazzulini
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Palazzo Oddo
Piazza San Michele 17 - Albenga
Il Palazzo Municipale sorse nel momento in cui, all’inizio dell’XIX
secolo, il Palazzo Vecchio apparve inidoneo alle nuove necessità del Comune; si provvide non alla costruzione di un edificio
ex novo, ma all’adattamento di alcune case affacciate su Piazza
San Michele, e proprio per questo la torre dei Malasemenza, che
ospitava le carceri, doveva essere tagliata. La torre non venne
abbattuta, e alla fusione delle diverse strutture venne applicata
l’attuale facciata.
Via Episcopio 2 - Albenga
Edificato nell’XI secolo, venne rifatto nel Cinquecento e oggi si
presenta con due belle facciate, una di fronte al Battistero e l’altra
su Via Bernardo Ricci; l’ala verso il battistero ha evidenziato in
seguito ad alcuni studi e restauri conservativi nel 1976 le diverse
fasi di ristrutturazione che effettuarono i vescovi della diocesi tra i
secoli XIII e XV. Dal 1954 ospita il Museo Diocesano, la cui visita
permette di ammirare le sale del prestigioso edificio.
Piazza San Michele - Albenga
Prodotto finale di varie evoluzioni, il palazzo è caratterizzato dalla torre duecentesca, con base in pietra nera e parte superiore in
mattoni rossi. All’interno sono degni di nota alcuni affreschi settecenteschi, tra cui uno raffigurante l’imperatore romano Proculo e
mobilio d’epoca. Oggi il palazzo ospita il Museo navale romano.
Via Nino Lamboglia - Albenga
Inserito in un antico complesso medioevale, è stato ristrutturato
nel 1950 dopo la demolizione dell’edificio che lo univa insieme
al battistero a moderne sovrastrutture. Sulla facciata rivolta al
Battistero una scalinata esterna conduce al primo piano, dove si
trova il Salone del Podestà e da cui si accede ai piani superiori
della Torre Civica, di recente aperta al pubblico. Dal 1933 è sede
del Civico Museo Ingauno.
Via Giovan Maria Oddo 4 - Albenga
Antica costruzione fortificata ad uso sia militare che abitativo,
venne edificata nel X secolo e originariamente era in pietra e
a forma rettangolare, con un pozzo per l’acqua, un cortile e un
ricovero per animali e mezzi; il torrione centrale garantiva la difesa e la segnalazione dall’alto.
Via Bernardo Ricci 18-20 - Albenga
Risalente al XIV secolo, a seguito delle trasformazioni urbane
avvenute nel corso dei secoli è stata incorporata nel palazzo del
Municipio. Al piano terra, Il loggiato è alternato da trifore ogivali;
la sovrastante torre venne chiamata “Delle Carceri” perché anticamente ospitò le prigioni della città.
Via Roma 55 - Albenga
Sede fino al 1955 del Collegio Oddi, realizzato nel 1623 grazie a
un lascito di Gio Maria Oddi, è oggi sede di una società che si occupa di creare e gestire le manifestazioni culturali della città. La
torre, di epoca medioevale, è ancora intatta e ospita alcuni musei, la biblioteca civica Simonetta Comanedi, il fondo don Antonio Balletto con i suoi 30.000 volumi, mostre e una sala riunioni.
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PALAZZI
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ALBENGA
1
Via Medaglie d’Oro
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Via Bernardo Ricci
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Piazza dei Leoni
4
Via Enrico d’Aste
Via Medaglie d’Oro - Albenga
Antico cardo massimo, è ancora oggi una delle vie più frequentate della città; lungo il suo percorso si affaccia una serie di case
che mostrano gli stili delle varie epoche, qua e là visibili grazie a
recenti opere di restauro. Oltre al percorso principale è possibile
accedere a vie e piazze di grande interesse culturale.
Via Bernardo Ricci - Albenga
Tra Via San Michele e Via Medaglie d’Oro, è fiancheggiata da
eleganti palazzi con ampi loggiati a piano terra, che rievocano
l’immagine della strada nei secoli XIII e XIV; la via è molto frequentata, grazie anche alla sapiente valorizzazione dell’antica
architettura e ad esclusivi elementi di arredo nei negozi, ospitati
nelle antiche logge.
Piazza dei Leoni - Albenga
Dietro l’abside della cattedrale, la piazzetta dei Leoni, che nel
XVI secolo era lo spazio privato della famiglia Costa, è un suggestivo angolo di Medioevo; vi si affacciano il cinquecentesco
palazzo Costa Del Carretto di Balestrino e la casa e la torre
Costa, in pietra di Cisano con merlatura ghibellina. Furono gli
stessi Conti Costa a portare da Roma nel 1608 i tre leoni in pietra
piperina e in stile rinascimentale che danno il nome alla piazza.
Via Enrico d’Aste - Albenga
Di dimensioni più ristrette fino al XIX secolo, venne ampliata agli
inizi del Novecento per esigenze edilizie. Lungo il suo percorso si
segnalano la Chiesa di Santa Maria in Fontibus e, all’angolo con
Via Gian Maria Oddo, la Torre e la casa Cazzulini.
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piazze / vie
PALAZZI
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ALBENGA
Piazza delle Erbe
musei
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Piazza delle Erbe - Albenga
In passato sede del mercato cittadino, durante recenti lavori ha
restituito i resti di una chiesa medioevale dedicata a San Teodoro, che occupava il sito ed era stata abbattuta proprio per
creare la piazza; dopo accurati scavi e un ampio dibattito, i reperti sono stati di nuovo ricoperti.
Palazzo Oddo - Magiche Trasparenze
Via Roma 55-67 - Albenga
Ospitata al primo piano del palazzo, è un’esposizione che raccoglie i reperti vitrei recuperati durante gli scavi nelle necropoli
di Albenga, tra i quali è presente un pezzo unico al mondo, il
cosiddetto ‘Piatto Blu’; insieme ad oggetti più comuni si trovano
vetri provenienti dai confini dell’Impero, come il Medio Oriente o
l’Egitto, spesso con forme rare. Ognuno degli elementi è stato
“ricollocato“ nel suo ambito d’uso originario (mensa, cucina, farmacia, toilette..). Aperto da martedì a domenica: 16 settembre-14 giugno 10.30-
12.30 e 15.30-18.30; 15 giugno-15 settembre 10.30-12.30 e 16.30-19.30. € 4.
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Piazza San Michele
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Piazza San Michele - Albenga
Centro della vita civile e religiosa di Albenga, la piazza ospita alcuni degli edifici più importanti della città, tra i quali la Cattedrale
e il palazzo Peloso Cepolla.
Palazzo Cepolla - Museo Navale Romano
Piazza San Michele - Albenga
Istituito negli anni Cinquanta, lega la sua nascita al ritrovamento
di una nave romana del I secolo a.C. a circa due miglia dalla
costa ingauna; oltre ai ritrovamenti della nave sono esposti materiali sottomarini rinvenuti nei fondali circostanti l’isola Gallinara,
e nella sala detta “degli affreschi” la raccolta dei vasi da farmacia
provenienti dall’ospedale di Albenga. In altre sale è stata dislocata la mostra permanente sulla preistoria della val Pennavaira.
Aperto da martedì a domenica: 16 settembre-14 giugno 10.30-12.30 e 14.30-18.30;
15 giugno-15 settembre 9.30-12.30 e 15.30-19.30. Ingresso € 3,50, ridotto € 2,50.
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Via Roma
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Via Roma - Albenga
Parallela alla principale Via D’Aste, appare silenziosa e con
pochi negozi, ma nonostante abbia perso la centralità di un tempo mantiene ancora il suo antico fascino.
Civico Museo Ingauno
Via Nino Lamboglia - Albenga
Allestito nel 1933, raccoglie importanti reperti rinvenuti negli scavi archeologici presso Albenga e nel territorio circostante, databili dall’età preromana al periodo medioevale; al pianterreno della
torre comunale sono conservate le principali testimonianze e i
reperti epigrafici di epoca romana e bizantina, al primo piano del
palazzo la planimetria dei rinvenimenti archeologici di Albingaunum, mentre nella loggia sono esposti reperti di epoca romana e medioevale. Aperto da martedì a domenica: 16 settembre-14 giugno
10.00-12.30 e 14.30-18.30; 15 giugno-15 settembre 9.30-12.30 e 15.30-19.30. € 3,50.
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Lungocenta Trento
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Lungocenta Trento - Albenga
Il Lungocenta conserva tratti delle mura cinquecentesche, qua
e là visibili anche se in parte ostruiti da case moderne; dopo la
Porta Pertugio, rimasta pressoché intatta, si sviluppa un lungo
tratto di mura, tagliate a mezza altezza fino alla Porta d’Arroscia.
Affacciandosi sul greto del fiume si possono notare i resti delle
terme romane, sormontate dallo scheletro della Chiesa di San
Clemente, e i basamenti dei piloni dell’acquedotto romano.
Palazzo Vescovile - Museo Diocesano
Via Episcopio 2 - Albenga
Articolato in sette sale, espone reperti archeologici ed opere
d’arte provenienti dalla cattedrale di San Michele Arcangelo, dal
battistero di Albenga e dal territorio diocesano: reperti paleocristiani, dipinti medioevali, arazzi cinquecenteschi, statue settecentesche; particolarmente degni di nota sono il “Martirio di
Santa Caterina d’Alessandria”, il “Miracolo di S. Verano” e il “S.
Giovanni nel deserto”. Oltre al Museo è possibile visitare il Battistero. 15 sett-15 giu: martedì-giovedì 10.00-12.00 e 15.00-17.00; venerdì-sabato fino
18. 16 giu-14 sett: martedì-sabato 10.00-12.00 e 17.00-19.00; domenica 17.30-19.30.
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piazze / vie
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ALBENGA
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Lungomare
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La Spiaggia
3
Fortino Genovese
4
Santuario della Madonna di Pontelungo
Lungomare Crtistoforo Colombo - Albenga
Il Lungomare cittadino, costituito dal “lungomare Andrea Doria”
e dal “lungomare Cristoforo Colombo”, è caratterizzato dalla presenza di ristoranti, bar, svariate attività commerciali e ricettive
oltre che da una splendida passeggiata collocata a ridosso del
mare. Per tutto il corso dell’estate questo tratto è a traffico limitato durante i week-end. Tale provvedimento è stato preso per
valorizzare e sfruttare al meglio il grande potenziale turistico del
Lungomare.
Lungomare Crtistoforo Colombo 1-6 - Albenga
Si accede agli stabilimenti balneari e alle spiagge libere, dislocate per tutta la lunghezza del litorale, dalla passeggiata del lungomare. Albenga gode di una spiaggia a granatura fine mista a
ghiaia della lunghezza di circa 1,5 Km. La spiaggia, quasi tutta
concessa ai bagni anche se esistono un po’ di spiaggette libere,
è ricca di bar, ristoranti e altri diversi servizi. Da qui è possibile
poi ammirare l’Isola Gallinara, situata poco distante e proprio di
fronte ad Albenga.
Via Nazario Sauro 19 - Albenga
Ormai circondato da edifici moderni, cosa che rende difficile immaginarlo solitaria vedetta a guardia della costa, venne edificato
nel XVI secolo dalla Repubblica di Genova (da cui allora Albenga dipendeva) per proteggere la città dalle incursioni dei pirati
turchi. Dopo anni di abbandono, è stato in parte restaurato e oggi
ospita un museo multimediale dedicato all’Isola Gallinara.
Viale Pontelungo 138 - Albenga
Già nota in epoca medioevale come ‘Ecclesia Sanctae Mariae
Pontis Arociae’, prende il nome dal vicino ponte a dieci arcate del
XIII secolo. Nel 1330 la chiesa e il vicino ospizio per i viandanti
passarono alle dipendenze del clero secolare, mentre nel XVI
secolo il Santuario vide accrescere il proprio patrimonio artistico,
grazie all’allora priore commandatario Giovanni Battista di Campofregoso; a partire dal 1886 vi si insediarono i francescani.
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varie
piazze - MUSEI
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ALBENGA
CHI SIAMO
Weagoo è un’azienda specializzata nella raccolta ed elaborazione di informazioni turistiche
brevi ed essenziali a carattere storico, artistico,
culturale, naturalistico ed architettonico. WeaGoo, nella sua attività di ricerca e recensione
dei siti, con gli attuali 24.000 punti d’interesse,
110 province, 1.400 comuni e tutte le città
d’arte italiane, sta costantemente e progressivamente realizzando una mappatura capillare
del territorio che comprende anche località minori, ma non per questo prive di storia.
Il nostro obiettivo è creare il più grande data-
base d’informazioni turistiche localizzate e descritte in modalità “short information” concepite
per fornire un’informazione essenziale ma utile
al turista prima e durante la visita della città.
Tutte le nostre descrizioni dei punti di interesse
sono informazioni oggettive, storiche, prese da
fonti ufficiali, che seguono uno standard di realizzazione preciso in cui la georeferenziazione è
sicuramente una parte fondamentale.
L’attività primaria di WeAGoo consiste nel riversare queste informazioni nel proprio portale
weagoo.com.
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città tramite drag and drop così da pianificare
perfettamente il tuo roadbook di viaggio e successivamente condividerlo con i tuoi amici. Inoltre settimanalmente ti verrà inviata un’email
con interessanti spunti di viaggio e le novità
riguardanti le nostre utili guide.
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varie
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ALBENGA
ALASSIO
Incastonata nella “Baia del Sole”, Alassio è una
tra le più famose città della riviera del Ponente
ligure e una meta turistica adatta a tutti i gusti
e a tutte le età, ai giovani attratti dalla movida
e a coloro che vogliono trascorrere tiepidi inverni in un’atmosfera rilassante e tranquilla,
ai più piccoli, che avranno modo di divertirsi
nei molti parchi giochi con giostre e attrezzature specializzate, agli amanti dello sport, per
i quali c’è la possibilità di praticare dalla vela
al ciclismo, dal windsurf all’off-shore, dalla pallavolo al beach-volley, dal karate all’aikido, dal
tennis alle bocce, agli appassionati delle escursioni e del trekking, che potranno disporre
di itinerari sia invernali sia primaverili con percorsi di grande interesse storico paesaggistico,
o visitare l’Isola della Gallinara e per chi non
può fare a meno dello shopping, il budello di
Alassio nel centro storico è una sorta di centro
commerciale all’aperto, e una valida alternativa
nel caso il tempo non consentisse di stare in
spiaggia (una delle migliori al mondo in quanto
a posizione, clima e servizi).
Per quanto riguarda il patrimonio storico e
artistico citiamo in particolare la Chiesa di
Sant’Ambrogio, custode di opere di grandi
artisti liguri, e l’antica Via Julia Augusta, fatta
costruire dall’imperatore Augusto nel 13 secolo
a.C. come strada di collegamento tra Roma e
i nuovi territori conquistati e oggi interessante
percorso naturalistico e archeologico. Infine, a
© CORMA
testimonianza del periodo in cui Alassio rappresentò una delle mete predilette dai signori inglesi (fine XIX inizio XX secolo) restano splendide ville, la stazione ferroviaria in stile liberty,
la biblioteca inglese, il museo del tennis e la
chiesa anglicana, oggi sede di mostre ed esposizioni di pregio.
Ufficio turismo
Piazza Paccini 28 - Alassio
Tel.: 0182-602.253 / 0182-648.142
Fax: 0182-602.265
[email protected]
www.comune.alassio.sv.it
© Stefano Pertusati
© Pietroizzo
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CONSIGLI DI VIAGGIO
fuori porta
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ALBENGA
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Chiesa di Sant’Ambrogio
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Spiaggia di Alassio
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Budello di Alassio
Via Michelangelo Buonarroti 6 - Alassio
Fondato da Daniel Hanbury nel 1923, è oggi un vero e proprio
museo del tennis che ospita un’importante collezione di racchette di legno, locandine, foto e oggetti che ricostruiscono le
antiche atmosfere inglesi legate a questo sport. La residenza,
in stile coloniale, conserva gli arredi dell’epoca ed è immersa in
dodicimila metri quadrati di macchia mediterranea.
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Muretto d’Alassio
6
Stazione Ferroviaria
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Pinacoteca Richard Whateley West
8
Ex Chiesa Anglicana
Corso Dante Alighieri - Alassio
Semplice sostegno posto ad argine del giardino pubblico alassino
fino alla Seconda Guerra Mondiale, il muretto, con l’avvento del
boom economico, iniziò ad essere abbellito da diverse piastrelle
di forma irregolare autografate da personaggi del mondo della
cultura, dello spettacolo, dello sport, del giornalismo: il primo fu
Ernest Hemingway. Collegato al muretto è il concorso di bellezza
“Miss Muretto”.
Piazza Sant’Ambrogio, 2 - Alassio
Risalente al XI secolo, la chiesa fu riedificata e ampliata tra il
1455 e il 1507. La facciata rinascimentale del 1896 è caratterizzata dall’antico portale centrale in ardesia, a lesene scanalate, raffigurante le figure di Sant’Ambrogio, Cristo e gli apostoli
e l’Eterno. All’interno, degni di nota i dipinti di Giovanni Andrea
De Ferrari, Giulio Benso, Giovanni Battista Castello e Francesco
Carrega.
Piazza Andrea Quartino 12 - Alassio
Una delle tante costruzioni in stile Liberty della città, venne edificata agli inizi del XX secolo. Elementi caratterizzanti sono una
torretta centrale, le decorazioni alle finestre in rilievo e parte del
rivestimento in pietra a vista; all’interno, la sala d’aspetto è arredata con divani, mobili, poltrone e specchiere dell’epoca e conserva un lampadario in vetro di Murano.
Passeggiata Dino Grollero - Alassio
Per la sua posizione geografica, la distesa e la profondità del suo
arenile, il clima mite tutto l’anno e la possibilità di balneazione da
marzo a novembre, la qualità dei servizi e la veduta panoramica
sia da Capo Mele che dal Capo Santa Croce, quella di Alassio è
sicuramente una delle migliori spiagge del mondo.
Viale Daniele Hanbury 17 - Alassio
Allestita nella Memorial Gallery, espone 76 dipinti dell’artista irlandese che nelle sue opere riprese poetici scorci di Alassio e
dintorni, straordinaria testimonianza del paesaggio incontaminato che caratterizzava la città alla fine del XIX secolo; la collezione
è stata incrementata all’inizio degli anni Sessanta con altri 70
dipinti. La Pinacoteca è anche sede della Biblioteca Inglese per
il Fondo librario anglosassone, costituito da ben 15.000 volumi.
Via 20 Settembre - Alassio
L’antico carruggio che attraversa la città parallelamente al litorale, è la via dello shopping per eccellenza di Alassio: su entrambi i lati si affacciano i migliori negozi del Ponente Ligure con
le loro proposte per tutti i gusti e tutte le età, dalle firme, alle più
preziose antichità, alla tradizione. Rappresenta una meta imperdibile nella quale si trovano una vasta quantità di negozi svariando dai più semplici casalinghi alle boutique di moda più chic.
Via Privata Domenico Bogliolo 25 - Alassio
Venne costruita in stile neogotico per volere della comunità inglese stabilitasi ad Alassio alla fine del XIX secolo e con la supervisione del canonico della Chiesa di S. Paul a Londra, e in
seguito ampliata con la costruzione di una nuova navata. Sconsacrata nel 1998, è oggi uno spazio polifunzionale con un ricco
calendario di iniziative: dalle mostre degli artisti più affermati ai
concerti, dagli spettacoli teatrali ai laboratori, dalle conferenze ai
festival.
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Tennis Club Hanbury
fuori porta
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fuori porta
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ALBENGA
ISOLA GALLINARA
Isolotto a forma di tartaruga situato a circa un
miglio marino dalla costa ligure di Ponente di
fronte ad Albenga, secondo fonti di epoca romana è così chiamata per via delle galline selvatiche che anticamente la popolavano.
Una visita sarà di grande interesse per gli
amanti della natura e delle immersioni ma
anche per gli appassionati di storia, perchè
diverse e interessanti sono le testimonianze
di epoche passate. Verso il 370 d.C. la Gallinara fu scelta da San Martino da Tours come
rifugio (ancora oggi sul fianco occidentale è
visibile la grotta dove egli avrebbe dimorato).
I primi monaci rifugiatisi nell’isola dedicarono a
San Martino la loro abbazia, che divenne potente durante l’alto Medioevo ed acquistò, per
donazione di re e feudatari, vastissime proprietà nella Diocesi di Albenga e fuori (era suo
possesso in Albenga la chiesa di Santa Maria
in Fontibus). Nel 1162 sull’isola si rifugiò Papa
Alessandro III, che con bolla del 1169 pose
l’abbazia sotto la diretta protezione della Santa
Sede. A partire dal XIII secolo cominciò un
lento declino che vide il susseguirsi di diversi
passaggi di proprietà, fino a quando nel 1842 il
Vescovo Raffaele Biale vendette il complesso a
privati. Dell’originaria Chiesa di Santa Maria e
San Martino si conservano solo alcune tracce
delle fondamenta (l’attuale edificio è moderno),
e anche il monastero è stato completamente
trasformato e incorporato nella villa padronale
dell’isola.
Degna di interesse è la torre di vedetta e di
difesa costruita intorno ai primi del XVI dalla
Repubblica di Genova per la guardia della
costa albenganese contro le incursioni dei barbareschi, con il caratteristico coronamento a
doppio ordine di archetti pensili tipico del tardo
Medioevo. Sempre per gli appassionati di storia, sulla Gallinara sono presenti due gallerie
scavate dai prigionieri di guerra quando l’isola
venne occupata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale: alte circa due metri,
hanno una larghezza di circa tre metri e si incrociano con un angolo di 90° consentendo un
controllo marittimo a 360° sulla zona di mare
antistante. Alle estremità delle gallerie si trova-
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fuori porta
fuori porta
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ALBENGA
Due sono in particolare i punti d’immersione:
Cristo redentore o Punta Falconara: Nel fondale circostante l’isola, il 29 settembre 1998, è
stata posata una statua di Cristo. L’immersione
è piuttosto semplice e poco profonda e arriva
fino a un massimo di 18 metri (a meno di voler
proseguire fino ai 22) La fauna bentonica è abbondante e caratterizzata da notevoli colonie di
nudibranchi, mentre oltre il gradone si trovano
abbondanti margherite di mare.
Punta Sciusciau: non presenta particolari difficoltà, ad eccezione della profondità e, talvolta,
della corrente. È facile osservare esemplari di
buone dimensioni di cernie, murene, polpi,
scorfani e, verso i 30 metri di profondità, di
spugne anche di grosse dimensioni. Disabitata
e di proprietà privata, dal 1989 è Riserva Naturale Regionale. E’ sede di una delle più grandi
colonie di nidificazione di gabbiani reali del Mar
Ligure.
Nei fondali circostanti sono stati trovati vari relitti e manufatti, risalenti in alcuni casi al V secolo a.C. e identificati come provenienti dalla
zona di Marsiglia, per via dei commerci avvenuti in passato. Diverse anfore di epoca Romana dal periodo repubblicano fino al VII secolo
sono conservate nel Museo Navale di Albenga.
Isola Gallinara © Martina Rathgens
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CASTELVECCHIO DI ROCCA BARBENA
Centro più importante e popolato dell’alta Val
Neva prima della fondazione della vicina Zuccarello, è un pittoresco borgo annidato su uno
sperone roccioso e sviluppato intorno al castello che lo sovrasta, ancora dominante pur
avendo perso il carattere austero che lo caratterizzava al tempo delle guerre e degli assedi.
Il primo nucleo del paese sorse tra i secoli XI e
XII (anche se una leggenda lo dice di origine
longobarda) attorno alla rocca su cui sarebbe
sorto il sopracitato castello, prima dei Clavesana e poi dei Del Carretto, dei quali divenne
roccaforte.
Caratteristici del borgo, che mantiene l’antica
tipologia murata, sono le antiche case in pietra,
i portali in tufo, i tetti a terrazza (ricordo delle
origini, in quanto pare che i primi abitanti fossero saliti fin qui dalla costa per sfuggire alle
incursioni saracene), i sottotetti ad arco, le vie
strette e le case collegate da archi in pietra, i
passaggi coperti e le cornici bianche alla finestre, che richiamano motivi dell’area alpinoprovenzale. Tra le case arroccate alle pendici
del castello c’è quella in cui Björn Afzelius
componeva le sue canzoni.
Un giro per le strade del paesino potrebbe
cominciare dalla piazzetta davanti all’osteria
del Ponte dove si apriva una delle porte presso
una fontana in pietra. Si percorre la via principale, che scavalca la sella di monte, oltre
la quale travalicano le case del paese, fino al
nucleo ai piedi del castello. Lungo lo stretto
caruggio si possono osservare gli archi antisismici di collegamento tra casa e casa e certe
gobbe sporgenti dai muri: sono i forni delle vecchie case. Se si segue invece l’itinerario che
porta all’oratorio, si entra su uno scenografico palcoscenico, che ha come quinte i muri
dell’oratorio stesso e le rocce della montagna
soprastante. E’ il luogo ideale per audizioni musicali e rappresentazioni teatrali. La chiesa parrocchiale, dedicata all’Assunta e trasformata
in epoca barocca, lascia intravedere, specie
nella cuspide del campanile, i segni della sua
origine gotica. Dal palazzetto di accesso al
castello, che è sicuramente la costruzione più
sorprendente, si vedono l’alta valle del Neva e
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i monti che lo circondano. Altri elementi interessanti sono il santuario delle Grazie, sulla
collina di fronte al paese, fondato nel secolo
XVIII in occasione di una pestilenza e il vecchio cimitero chiuso in un recinto poligonale e
affacciato sulla valle, che si dice abbia forma
di cuore. Vero o non vero, con la cappelletta
centrale a pianta rotonda e le tombe a raggio
tutt’attorno, questo cimitero ha la sua parte di
fascino: in esso l’angoscia della morte lascia il
posto a pensieri sereni.
Castelvecchio ha una sola frazione, Vecersio,
sulla strada che porta a Balestrino. Vale la
pena di salire anche a questo piccolo paese;
da un tornante della strada si abbraccia con lo
sguardo tutto l’abitato di Castelvecchio. Sulla
sinistra per chi sale, una “casella”, piccola
costruzione circolare in pietra, caratteristica
del Ponente ligure, costruita per dare riparo ai
pastori, offre un esempio perfettamente conservato di questo antichissimo genere di rifugi.
Castelvecchio si trova a 16 km circa da Albenga.
In auto: da Albenga SS 582 direzione Garessio; dalla
Val Bormida, strada provinciale da Bardineto.
In treno: stazione di Albenga (linea Bologna - Milano Genova - Ventimiglia), poi autobus.
© Davide Papalini
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I pregevoli fondali della Gallinara sono un paradiso per gli amanti dell’immersione. L’attività
subacquea presso l’isola era stata proibita per
via della presenza di ordigni bellici inesplosi sul
fondale e per la presenza di un relitto risalente
al XVIII secolo, ma una successiva ordinanza
ha consentito le immersioni subacquee accompagnate dalle guide locali dei diving center convenzionati. Sui fondali e sulle pareti si possono
ammirare margherite di mare, spugne gialle
(talvolta anche di grosse dimensioni), e una
grande abbondanza di vita vegetale.
fuori porta
no delle piazzole di quindici metri per quindici,
ormai coperte dalla vegetazione, sulle quali
i cannoni provenienti dai binari collocati nelle
gallerie potevano brandeggiare comodamente.
Alla fine della guerra il tutto venne smantellato
e portato presso l’Arsenale di La Spezia.
fuori porta
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ALBENGA
Il paese si sviluppa attorno alla via principale,
sulla quale si affaccia la sequenza ininterrotta
dei famosi e spettacolari portici a colonna anticamente occupati dalle botteghe artigiane e
commerciali, essendo Zuccarello “paese-strada”, centro dei traffici della valle. La Chiesa
di San Bartolomeo, antica quanto il paese e
rimaneggiata in epoca barocca, conserva parte
dell’antica struttura e il bel campanile con trifore e bifore gotiche. Interessante anche il piccolo quartiere attorno all’oratorio di San Carlo,
con la sua bella vista sul campanile, i tetti
del borgo e qualche loggiato all’ultimo piano
delle case. La salita ai ruderi del castello offre
un’immagine d’insieme del paese e della piana
di Albenga, delle colture nella bassa valle del
Neva e delle montagne attorno a Castelvecchio. In Via Tornatore si incontra l’elegante
struttura del palazzo Marchionale, custode di
un notevole ciclo di affreschi e diverse opere
interessanti, mentre in Comune si conserva
l’archivio del marchesato a partire dalla sua
fondazione, con preziosi documenti (tra cui
l’atto di fondazione del paese del 1248). Sul
torrente Neva, il caratteristico ponte medievale
“a schiena d’asino” è considerato il più interessante della Liguria ponentina.
Il 24 Agosto ricorre la festa patronale, durante
la quale si snoda per le vie del paese una suggestiva processione con la partecipazione delle
confraternite e la grande cassa raffigurante il
martirio di San Bartolomeo.
Zuccarello dista circa 12 km da Albenga.
In treno: la stazione più vicina è quella di Albenga
In auto: Autostrada A10, uscita casello autostradale
di Albenga
GROTTE DI BORGIO VEREZZI
Classico esempio di fenomeno carsico generato nel tempo dalla lenta erosione dell’acqua
attraverso la roccia, le grotte di Borgio Verezzi
vennero scoperte soltanto nel 1933, anche se
la presenza di cavità era già ben nota agli abitanti del luogo (così come alcuni strani fenomeni ad esse collegati). L’ingresso della grotta si
apre a soli 36 metri sul livello del mare tra le ultime case del paese, a poche centinaia di metri
dalla costa; una galleria in discesa conduce in
un complesso di grandi sale, la cui ampiezza
è dovuta al crollo di enormi blocchi staccatisi
dalla volta in tempi lontani e poi ricoperti da materiale di ogni tipo e dimensione. Stupiscono la
vivacità dei colori, dovuta soprattutto a concentrazioni diverse di ossidi di ferro nel carbonato
di calcio, bianco, giallo, rosso e rosa in mille
sfumature diverse che si riflettono nei suggestivi laghetti, ma anche la finezza dei dettagli;
particolare attenzione meritano gli “spaghetti”, o “capelli d’angelo”, sottilissime stalattiti
lunghe fino a tre metri che pendono fittissime
dalla volta, trasparenti come il vetro e con un
diametro che di rado supera i 4-5 millimetri,
così come gli aggregati aghiformi di aragonite.
Sul fondo della grotta il percorso turistico si
snoda tra i blocchi ciclopici e lambisce alcuni
laghi color verde smeraldo, nei quali si riflettono meravigliose stalattiti affusolate e diverse
concrezioni multicolori. Di straordinaria impor-
In auto: Autostrada A10 Genova- Ventimiglia, uscite
al casello di Finale Ligure (30 km circa da Savona in
direzione Ventimiglia) e proseguite sulla S.P.1 Aurelia
per circa 3 km fino a Borgio Verezzi; seguite le indicazioni per le grotte.
In treno: dalla stazione di Borgio Verezzi, potete
proseguire a piedi seguendo le indicazioni (circa 10
min.), oppure scendere a Pietra Ligure o a Finale per
poi prendere l’autobus.
Orari: dall’ 1/10 al 31/05 ingressi ad orari fissi alle 9.30,
10.30, 11.30, 15.00, 16.00, 17.00; dall’ 1/06 al 30/09
alle 9.30, 10.30, 11.30,15.20, 16.20, 17.20. Chiuso il
lunedì tutto l’anno (tranne festivi), il 25/12 e l’1/01. Le
visite durano un’ora circa, la temperatura è di 16°.
Per eventuali prenotazioni (obbligatorie per comitive o scolaresche), potete telefonare al numero
019.610.150 – www.grottediborgio.it
Per informazioni (ma non per prenotare) potete scrivere all’indirizzo di posta elettronica [email protected]
© Mastino 70
© Davide Papalini
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tanza sono anche i reperti ossei trovati in diverse parti della cavità, databili tra i 500.000 ed
i 750.000 anni fa e comprendenti resti di specie
ormai estinte di animali adatti a vivere in climi
caldi (rinoceronte, elefante, tigre, coccodrillo,
macaco, tartaruga..) e freddi (orso, mammut,
cervo, stambecco, cavallo…), testimonianza
dei periodi climatici che hanno caratterizzato
gli ultimi due milioni di anni di vita del pianeta.
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Uno tra i più bei borghi medioevali fortificati e
porticati della Liguria, nonché uno dei pochi comuni che può vantare il proprio atto di fondazione, risalente al 5 Aprile del 1248, Zuccarello
era anticamente ed è tutt’oggi la porta della
Val Neva, trovandosi in un punto di passaggio
obbligato nel punto più stretto della valle. Un
disegno di Matteo Vinzoni lo mostra com’era
nel secolo XVIII, un borgo fortificato collegato
da mura al castello sul colle sovrastante come
in un abbraccio; la strada principale percorreva
il centro storico, ma per entrare si dovevano
superare le porte di sbarramento, aperte nelle
mura a valle e a monte del paese. Del sistema
difensivo restano due torri in pietra, alcuni residui di mura e i ruderi del castello sulla collina.
Diventato nel 1397 il cuore del Marchesato dei
Del Carretto, venne acquistato in segreto da
Genova nel 1624 e nel 1672 dai Savoia, che
poi lo restituirono a Genova. Degli avvenimenti
del Marchesato restano i ruderi del castello e la
storia della dolce Ilaria, sposa giovanissima al
nobile lucchese Paolo Guinigi e morta prematuramente.
fuori porta
ZUCCARELLO
fuori porta
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ALBENGA
La Grotta della Bàsura (o grotta della strega)
è conosciuta fin dal secolo scorso per le esplorazioni di Nicolò Morelli, ed è sicuramente
la più spettacolare; nel 1950 alcune persone
di Toirano appassionate di speleologia scoprirono una serie di sale interne per un totale di
circa 450 metri, notevoli per la ricchezza e la
varietà di formazioni calcaree naturali. Nella
grotta trovò rifugio per millenni l’Ursus Spelaeus, la cui presenza è attestata da un gran
numero di resti ossei, dalle impronte di zampe
sul suolo e dalle tracce di unghiate che si possono osservare sulle pareti, ma anche l’uomo
preistorico, che ha lasciato impronte di piedi,
mani e ginocchia e, nella “sala dei misteri”,
numerose palline d’argilla scagliate contro la
parete, probabilmente con significato rituale.
Fino a qualche anno fa le impronte venivano
attribuite all’uomo di Neanderthal, tuttavia una
serie di datazioni effettuate recentemente ha dimostrato che esse hanno un’età di 12.340 anni
e sono quindi riferibili a uomini del Paleolitico
superiore. Dalla Bàsura il percorso prosegue,
in una grandiosa colata di alabastro, all’interno
di imponenti ambienti ricchi di formazioni calcaree (“antro di Cibele”).
La Grotta di Santa Lucia, scoperta nel 1966
dai “grottieri” toiranesi che cercavano un collegamento con la grotta della Bàsura, è costituita
da una serie di sale interne straordinarie per
le loro delicate formazioni calcaree, formazioni
di cristalli sottili di aragonite disposte a “fiore”
lungo le pareti; alcune delle sale presentano
enormi stalattiti, anch’esse ricoperte da cristalli
di aragonite. Nei pressi dell’uscita è possibile
visitare il misterioso e antico Santuario rupestre
di Santa Lucia, già conosciuto nel tardo medio-
evo come grotta santuario e tuttora consacrato
alla Santa, protettrice degli occhi; in occasione
dell’annuale festività, il 12 dicembre, vi si celebra una pittoresca fiaccolata e una cerimonia
nella Grotta, il Natale dello Speleologo.
La Grotta del Colombo si apre nello stesso
massiccio calcareo della grotta della Bàsura e
di quello di Santa Lucia, e consiste in una galleria lunga 50 metri collegata con un braccio
laterale fino a una sala di notevoli dimensioni.
La cavità è di grande rilevanza storica, poiché
dai suoi livelli provengono testimonianze di
successive occupazioni umane, dal Paleolitico
Inferiore sino al Neolitico. Questa grotta non è
aperta al pubblico, ma solo agli studiosi autorizzati.
In auto: da qualsiasi direzione proveniate (Genova o
Ventimiglia), Autostrada dei Fiori A10 uscita Borghetto
Santo Spirito, quindi imboccate la strada provinciale
per Toirano (3 km).
In treno: da qualsiasi città proveniate, scendete alla
stazione di Loano e da qui, con mezzi pubblici, imboccate la S.S. 1 Aurelia fino a Borghetto Santo Spirito, e
proseguite sulla strada provinciale per Toirano.
In autobus: con i mezzi pubblici di linea partenze giornaliere da Pietra Ligure, Loano e Borghetto Santo
Spirito; www.tpllinea.it - numero verde: 800 01 27 27.
FESTE E MERCATINI
EVENTI
Palio dei Rioni Ingauni
Il quarto weekend di luglio, è una sfida tra i quattro rioni storici di San Giovanni, Sant’Eulalia,
San Siro e Santa Maria; tutti i partecipanti indossano costumi medievali.
Festa della Madonna al Santuario di Nostra
Signora di Pontelungo
Il 2 luglio, è una festa con processione, bancarelle e uno spettacolo pirotecnico serale.
Notte Verde
Il primo sabato di settembre, è una notte “bianca” che diventa “verde” perché la città si orna
con piante, fiori e ortaggi.
Fior d’Albenga
Nel centro storico, è una rassegna floreale primaverile che si tiene tra marzo e aprile.
Sagralea
La prima settimana di settembre nella frazione
di Salea, è una rassegna del Vino Pigato e
degli altri vini di qualità della Riviera Ligure di
Ponente; l’ evento è incluso nella “Strada del
Vino e dell’Olio”.
Premio Nazionale Albingaunum
Ogni anno questo evento permette a scrittori,
poeti, giornalisti (ed aspiranti tali) di concorrere
presentando i propri scritti, editi e non, scegliendo tra varie categorie di appartenenza; oltre
a concorrere per vincere il primo premio, chi
vi partecipa aspira ad avere più visibilità possibile.
Per Informazioni:
Grotte di Toirano
Via alle Grotte 17055 Toirano (SV)
Tel. 0182.98062 - 989938 - Fax 0182.921903
[email protected]
Raduno diocesano delle confraternite
La prima domenica di settembre, è un’occasione
in cui le confraternite della Diocesi di AlbengaImperia si riuniscono sfilando in processione
con le proprie insegne e gli artistici crocifissi.
© Elora.Daphne
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Premio Fionda di Legno
Evento “bizzarro” inventato ed organizzato dai
“fieui di Caruggi” in cui viene donata una fionda
di legno a chi nella sua vita, o in un momento
particolare della propria esistenza, ha saputo
tirare “buone fiondate”.
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Il 29 settembre si festeggia San Michele, patrono della città.
MERCATINI
Il mercato settimanale si tiene ogni mercoledì
in Via Dalmazia e dintorni.
Alimentare, merci varie
Via Dalmazia
Ogni Mercoledì dalle 8.00 alle 18.00.
Tel: 0182 562253
Fax: 0182 562263
[email protected]
Artigianato
Centro storico
Ogni secondo sabato del mese dalle 9.00 alle
19.30 (24.00 Luglio e Agosto).
Organizzatore: C.I.V. L’ isola - I negozi del centro antico
Tel: 0182 559254
Prodotti floricoli
Piazza Torlaro
Ogni quarto sabato del mese dalle 9.00 alle
19.30 (24.00 Luglio e Agosto).
Organizzatore: C.I.V. L’ isola - I negozi del centro antico
Antiquariato
Viale Martiri della Libertà
Ogni terza domenica del mese dalle 8.00 alle
22.00 (a Dicembre posticipato al 26).
Organizzatore: Ass.ne “tra le Torri” Sig.ra Eugenia Galizia
Tel: 339 5406562
Quadri in piazza
Centro storico
Esposizione di quadri e dipinti che si svolge
ogni terzo sabato del mese da marzo ad ottobre dalle 8.00 alle 22.00.
Torlaro in fiore
Piazza Torlaro
Mostra-mercato di piante e fiori che si tiene
ogni quarto sabato del mese.
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Aperto al pubblico nel 1953, il complesso delle
grotte di Toirano rappresenta una delle maggiori attrattive che l’entroterra della Riviera Ligure di Ponente offre al turismo italiano: oltre 50
caverne naturali tutt’oggi oggetto di ricerca da
parte di studiosi internazionali, particolarmente
interessanti per la varietà di stalattiti e stalagmiti, per la loro estensione e per il ritrovamento
di tracce dell’homo sapiens e dell’orso delle
caverne.
FESTE/MERCATINI
GROTTE DI TOIRANO
fuori porta
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ALBENGA
Secondo alcuni critici letterari, la città sarebbe
nominata (anche se la descrizione corrisponderebbe più ad Andora) nel romanzo “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello col nome di Alenga (è
il paese dove il protagonista si ferma per comprare un giornale). Nel romanzo “Adèle e Theodore” di Madame de Genlis è invece descritta
con queste parole: «Tutto ciò che vi si vede è
piacevole, là si vedono le vere pastorelle, mentre le contadine francesi fanno molta pena e
sembrano veramente in cuffia da notte. Tutte le
giovani albenganesi hanno i capelli ornati con
corone di fiori naturali, poste sulla testa sul lato
sinistro; esse sono molto graziose, e soprattutto notevoli per l’eleganze del loro portamento.»
Oltre ad essere stata scelta per vari spot pubblicitari (ad esempio come location per lo spot
pubblicitario della Comix e della Agricola Italiana Alimentare S.p.a.), Albenga è stata anche
sede di diversi films prodotti da registi italiani
e non, quali “Io no spik inglish” (1995) con
protagonista Paolo Villaggio e “Inkheart - La
leggenda di cuore d’inchiostro” (2008) di
Iain Softley e con protagonisti Brendan Fraser,
Andy Serkis e Helen Mirren.
Nel 1960 Albenga è stata protagonista del primo gioco collettivo in onda su Rai1 “Campanile sera” condotto da Mike Bongiorno, e anche
la trasmissione televisiva olandese “Memories”, in onda sul primo canale nazionale KRO
e seguita da oltre due milioni di spettatori, nel
CUCINA
La cucina tradizionale di Albenga è quella tipica del ponente ligure, basata sui prodotti
della terra e del mare. Intensamente coltivato
fin dai tempi più antichi, il fertile territorio alle
spalle della città è ancora oggi una delle pianure più fortunate della regione, tanto da meritare l’appellativo di “orto della Liguria” per la
ricchezza e l’alta qualità delle sue produzioni.
Famosi sono i cosiddetti “4 di Albenga” ovvero il carciofo, l’asparago violetto, la zucchina
trombetta e il pomodoro cuor di bue. Vino, olio
e miele sono rinomatissimi in tutta la zona. In
campo enologico si distingue il Pigato, vino di
colore giallo paglierino apprezzato già in epoca
medioevale, e il cui nome deriverebbe dalle
2005 ha scelto il centro storico della città come
luogo per far rincontrare vecchi amori. Nel
2006, una puntata del programma televisivo
“Delitti”, incentrato sulla ricostruzione dei più
importanti delitti e serial killer italiani, è stata
dedicata al cosiddetto “Boia di Albenga”. Infine,
la rete televisiva TV 2000 ha scelto nel 2011
una famiglia (e la città stessa come set), per il
reality show “Romanzo Familiare”.
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“pighe”, macchioline scure che punteggiano gli
acini o dal latino “pix-picis”, la pece che rivestiva le antiche anfore vinarie; il vitigno pare
sia arrivato in Liguria dalla Grecia, passando
dalla Spagna e dalla Corsica. Altri vini ingauni
sono il Rossese, l’Ormeasco e il Vermentino.
Ma lo stretto legame con il mare suggerisce
anche piatti a base di pesce: il “cappon magro”,
scenografica insalata di pesci, frutti di mare e
crostacei combinati con le verdure, la “frittata
di bianchetti”, gli “sgombretti in salsa di piselli”,
lo stoccafisso, la “buridda” e lo “zimino”. Per
quanto riguarda i dolci, i “baxin di Albenga” (o
“bacini di Albenga”) sono graziosi biscottini con
semi di finocchietto.
Stoccafisso all’albenganese
Ingredienti: 1 kg di stoccafisso ammollato;
30
gr di funghi secchi; 500 gr di patate; 1 pomodoro; cipolla; 1 spicchio d’aglio;
1 carota;
2 foglie d’alloro; 50 gr di olio extravergine
d’oliva;
2 filetti di acciuga;
100 g di vino bianco
secco; 6 carciofi; maggiorana; rosmarino; sale.
Preparazione: Mettete l’olio in un tegame
unendovi un trito di aglio, cipolla, rosmarino e
maggiorana. Unite le foglie di alloro spezzettate e i filetti d’acciuga lavati e tritati, quindi fate
cuocere per qualche minuto e aggiungete lo
stoccafisso tagliato a pezzi; aggiungete i funghi precedentemente fatti rinvenire in acqua
tiepida e tritati.
Unire la polpa del pomodoro
passato al setaccio e lasciate cuocere. Dopo
mezz’ora unite le patate tagliate a pezzettini
insieme ai carciofi tagliati a spicchi. Continuare la cottura a fuoco moderato.
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Nel suo piccolo Albenga vanta alcune presenze in campo letterario, cinematografico e
televisivo.
cucina
CURIOSITA’
curiosità
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ALBENGA
Cappon Magro
Ingredienti: 1 gamba di sedano; 2 etti di fagiolini; 2 hg di patate; 2 hg di carote; 1 rapa rossa;
gallette genovesi (o fette di pane); 1 filetto di
pesce Cappone o Branzino; gamberi, muscoli,
vongole; 2 uova sode; olio d’oliva; aceto e sale .
Per la salsa verde: prezzemolo; acciughe
salate; capperi; aglio; olio d’oliva, aceto e sale.
SCRIVI QUI I TUOI APPUNTI DI VIAGGIO
Preparazione: Tagliate a pezzetti e fate bollire separatamente la gamba di sedano, i fagiolini, le patate, le carote e un filetto di pesce
Cappone oppure di Branzino. Condite il tutto,
sempre tenendoli separati, con sale, un goccio
di olio d’oliva e aceto. Prendete 4 contenitori a
forma di grande bicchiere e mettete in ciascun
contenitore sul fondo la “galletta genovese” imbevuta di poco aceto. Posate successivamente
sopra la galletta a strati una alla volta tutte le
verdure, il pesce e alcune fettine di rapa rossa,
quindi chiudete il bicchiere con una fetta di
pane anch’essa imbevuta con un po’ di aceto.
Lasciate per 24 ore il contenuto sotto la pressione di un piccolo peso. Capovolgete il bicchiere e fatene fuoriuscire il contenuto, e ultimate
il piatto spalmando sul bordo e sopra il contenuto stesso la salsa verde che avrete preparato
poco prima di servire.
Bacini di Albenga
Ingredienti: 500 gr di farina; 200 gr di burro;
1 cucchiaio colmo di semi d’anice; un po’ di
liquore all’anice o di grappa; 200 gr di zucchero.
Preparazione: Lavorate la farina col burro
ammorbidito, quindi aggiungete lo zucchero,
il liquore e i semi d’anice. Fate dei rotolini
come per i gnocchi e tagliate col coltello pezzetti grandi come una noce,, che disporrete
su una teglia mburrata ed infarinata ad una
certa distanza l’uno dall’altro (visto che tendono a crescere). Fate cuocere in forno a 200°
per 20 minuti circa. Vi consigliamo di gustarli
tiepidi intinti in un buon bicchiere di vino Pigato fresco di cantina.
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cucina
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ALBENGA
CHIESE
8 Battistero - p.10
13 Cattedrale S. Michele Arcangelo - p. 10
18 Chiesa di S. Maria in Fontibus - p.10
21 Ex Chiesa e Convento S. Francesco - p.10
PALAZZI
1 Casa Torre Scotto Niccolari - p.12
2 Casa Torre Lengueglia Doria - p.12
3 Casa Torre Cepollini - p.12
6 Palazzo Vecchio del Comune - p.13
7 Palazzo Vescovile - p.13
9 Casa Torre Costa del Carretto - p.12
10 Palazzo Costa del Carretto di Balestrino - p.13
12 Casa Torre Malasemenza - p.13
14 Palazzo Municipale - p.14
15 Palazzo Peloso Cepolla - p.14
19 Casa Torre Cazzulini - p.14
22 Palazzo Oddo - p.14
PIAZZE / VIE
4 Via Medaglie d’Oro - p.16
5 Via Bernardo Ricci - p.16
11 Piazza dei Leoni - p.16
16 Piazza San Michele - p.17
17 Piazza delle Erbe - p.17
20 Via Enrico d’Aste - p.16
23 Via Roma - p.17
24 Lungocenta Trento - p.17
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ALBENGA
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