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L’Esperia si allena in un campo di bocce!
Sindoni: “A Pissi si può giocare”
Scritto da Antonio Puglisi il mercoledì, 27 agosto 2014 in Capo d'Orlando, Sport
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Capo d’Orlando - E’ cominciata lunedì 25 Agosto la stagione ufficiale
dell’Esperia Orlandina. I paladini agli ordini di mister Lenzo hanno
cominciato la preparazione atletica in maniera inusuale, radunandosi sul
lungomare Andrea Doria. Infatti hanno effettuato la prima giornata di
allenamenti all’aperto in maniera piuttosto avventurosa , in quanto ad
oggi dal comune paladino, secondo la società Esperia Handball, dopo due
Arrestato per
mesi di missive non è arrivata nessuna risposta sull’uso del nuovo
possesso di 83 gr.
impianto sportivo.
di marijuana
Abbiamo sentito sull’argomento anche il Sindaco di Capo d’Orlando Enzo
Sindoni che ha ribadito “Nelle prossime settimane è stata fissata la
commissione di vigilanza per l’omologazione della struttura di contrada Pissi
gestita dall’Associazione Tartarughino. L’Esperia potrà disputare in questa
struttura le sue gare ufficiali pagando all’associazione la stessa tariffa prevista
Ottime prove per i
per il Pala Valenti. Il comune, ha continuato Sindoni, in questa maniera può
piloti Nebrosport a
venire incontro alla società di Ciccio Lenzo ma per gli allenamenti il discorso è
Novara
diverso. Abbiamo messo a disposizione, come sempre, degli orari per gli
allenamenti della squadra di pallamano al pala Valenti. Se però dovessero
decidere di allenarsi al Tartarughino dovrebbero pagare le tariffe determinate
dall’associazione e comunque già pubbliche. Anche se poco, prosegue il primo
cittadino, tutte le strutture comunali sportive si pagano per allenamenti e gare
ufficiali“.
2 mila euro al
mese per esperto
E’ palese come tra le parti manchi un reale dialogo. Da anni ormai la
verde pubblico,
contrapposizione è totale.
ma c’è chi lo
farebbe gratis
“Un impianto, si legge nel comunicato della storica società orlandina
dell’Esperia Handball, che negli slogan del Sindaco Sindoni doveva essere una
valvola di sfogo per il movimento pallamanistico. Purtroppo ad oggi l’unica
cosa pubblica sono i quasi seicentomila euro spesi (tutti a carico del comune) mentre il gestore (quello si privato e a rischio zero) fa si che all’Esperia ne sia
negato l’utilizzo. Non avendo un impianto di supporto, continua il sodalizio di
Sheperd, Borra e
pallamano, la società ha pensato di dividere in due il gruppo di atleti per questa
Da Ros alla corte di
prima parte della preparazione. Il gruppo di atleti “autoctoni “ hanno
Perdichizzi
abbozzato la preparazione sul lungomare orlandino. Mentre il gruppo
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barcellonese/messinese agli ordini del veterano Dino Costa hanno iniziato a
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sudare presso l’impianto messinese dei Cappuccini”.
Ma Enzo Sindoni non manca di tornare sull’argomento tracciando una
breve cronistoria della nascita della struttura di Pissi. “Insieme a Francesco
Lenzo abbiamo individuato la zona dove far nascere la struttura attualmente
esistente ed ancora insieme a lui ne abbiamo visionato il progetto escluso
naturalmente il campo da calcio a 7 non previsto inizialmente.
Successivamente la proposta della mia amministrazione di concedere la
gestione dell’impianto alla sua associazione con un impegno che prevedeva un
contributo comunale a copertura totale del mutuo con il credito sportivo non è
stata accettata e posso anche condividerne i motivi che erano chiari. Ricordo,
ha continuato Sindoni, che le perplessità di Lenzo erano legate ad un possibile
ritardo dei contributi che dovevano essere versati dal comune alla sua
associazione che avrebbero potuto metterlo in difficoltà. Lo comprendo ma poi
si fece avanti l’associazione del tartarughino che ampliò il progetto con il
campo da calcetto e che accettò una convenzione diversa. Cioè con la
copertura del 50% della rata del mutuo da parte del comune e comunque la
struttura rimarrà di proprietà comunale“.
“ Situazione assurda – dichiara Ciccio Lenzo – ma questo “cortocircuito”
amministrativo era nell’aria. D’altronde a Capo d’Orlando l’assessorato
allo sport è morto con la prematura dipartita di Antonio Librizzi, da allora
non ci sono più stati incontri tra associazioni sportive ed assessorato al
ramo. Di fatto il vero assessore allo sport è un geometra, impiegato
comunale ( ndr l’addetto alla manutenzione impianti sportivi) che va oltre i
propri compiti e che gestisce il tutto in maniera personalistica e fuori da
ogni controllo amministrativo. Una situazione grottesca, continua Ciccio
Lenzo, nel paese del Palasport edificato in 90 giorni (palafantozzi) , in cui
viene convocato in quarantotto ore una seduta straordinaria del consiglio
comunale nel pieno della canicola agostana per approvare una spesa di
quarantamila euro per l’ampliamento del Palafantozzi, l’amministrazione
Sindoni in quasi tre mesi non riesce a trovare (o forse sarebbe più
corretto dire non vuole) una soluzione per la locale formazione di
pallamano ai nastri di partenza del torneo di A2. Intanto devo comunque
ringraziare questi splendidi ragazzi – continua il coach paladino – che
nonostante tutto, stanno affrontando questa nuova avventura senza
demoralizzarsi , stasera c’era molta rabbia ed amarezza , ma anche la
consapevolezza che non saranno queste meschinità amministrative ad
abbatterci.”
Un botta e risposta tra le parti che probabilmente non porterà a nulla.
Secondo il Sindaco le strutture per l’Esperia ci sono ma devono adattarsi
(visto anche il muro contro muro di questi anni ndr), secondo Lenzo il
Comune non intende rispondere alle sollecitazioni soprattutto rivolte al
responsabile della gestione degli impianti sportivi. Una telenovela che
durerà ancora parecchio a discapito però di chi vuole fare sport. Un
incontro reale e tra le parti sarebbe auspicabile. Magari annullando carte
bollate e guardandosi negli occhi con in mente l’espressione di chi ama
la pallamano e vorrebbe praticarla ad alti livelli come impone la serie A2.
Intanto il primo danno di questa incresciosa situazione, si continua a
leggere nel comunicato della Esperia, potrebbe essere il test –match
contro la selezione federale , infatti la non disponibilità di un impianto
omologato dalla FIGH ( troppo piccolo il PalaValenti ) una tre giorni di
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pallamano con la selezione e i tecnici federali ospiti a Capo d’Orlando ,
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ma che la mancanza di un impianto omologato 40 x 20 (entro giovedì la
società paladina dovrà dare conferma di essere in possesso di un campo
di tali dimensioni) potrebbe far saltare, l’ennesimo schiaffo da parte
dell’amministrazione al sodalizio del club di Piazza Matteotti. Tornando
alla preparazione , i paladini si sono allenati sfruttando il lungomare
Andrea Doria per la corsa, mentre per lo sviluppo della forza aerobica si
sono arrangianti sullo sterrato di fronte a piazza Mormino dove
abitualmente si gioca a bocce, sotto lo sguardo incuriosito e stupito di
passanti e giocatori. A Capo d’Orlando può succedere anche questo,
continua Francesco Lenzo, che una società dalla ventennale tradizione
sportiva, militante nel secondo campionato nazionale sia costretta ad
arrangiarsi per le vie del paese mentre un’associazione neo-costituita
senza alcun bilancio all’attivo e senza alcuna attività sportiva intrapresa
si trovi un mutuo garantito dal comune (al 50% sostiene il sindaco
Sindoni ndr).
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Antonio Puglisi
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