PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE Istituto
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PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE Istituto Comprensivo Diaz Vaprio D’Adda e Pozzo D’Adda Classi prime DANNI ALL’AMBIENTE NATURALE E AL PATRIMONIO STORICO ED ARTISICO Relatori: Elisabetta Ferrario - Patrizia Mazzotti febbraio 2016 1 L'INQUINAMENTO AMBIENTALE: DANNI ALL’AMBIENTE NATURALE a cura di Patrizia Mazzotti Nei discorsi di tutti i giorni l'inquinamento è un termine che ricorre spesso per attribuire all'uomo le responsabilità dei danni alla salute, dei cambiamenti climatici, della distruzione delle risorse o dell’inutilizzazione delle risorse. Le conseguenze che ne derivano si traducono in malattie respiratorie e della pelle, in alluvioni, uragani o al contrario nella desertificazione di alcune aree; le acque diventano non balneabili, non potabili ed aumentano gli alimenti a rischio; la distruzione delle foreste, lo scioglimento dei ghiacciai sono fenomeni dalle proporzioni sempre più rilevanti, per non parlare del danneggiamento delle opere d’arte e della distruzione del patrimonio artistico. Tutto ciò è il risultato del crescente sviluppo delle attività umane che immettono nell’ARIA, nell'ACQUA e nel SUOLO dosi sempre maggiori di sostanze ad esso estranee. Il nostro obiettivo è quello di trovare con i ragazzi le Cause, le Conseguenze ed i Rimedi a tutto ciò. Si punta sulla consapevolezza che ognuno di noi può aiutare a migliorare l’ambiente con piccoli gesti quotidiani, così come si può peggiorarlo. Si pone l'accento su piccole azioni semplici, alla portata di tutti, ma che stanno a significare che in ognuno di noi c’è la consapevolezza di cosa fare o non fare. Il 22 Aprile viene celebrato l’EARTH DAY, ovvero la giornata mondiale della Terra, idea nata nel 1970 negli USA per salvaguardare le risorse naturali ed il pianeta. Il 2015 è stato l’anno più caldo in Italia e nel mondo da quando esistono le rilevazioni meteorologiche e questa celebrazione ha ancor più un significato perché avviene dopo la conferenza del 2015 delle NAZIONI UNITE sul clima tenutasi a Parigi, con l’obiettivo di tenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi da qui al 2020, e dopo l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si” completamente dedicata alla crisi ambientale. Si cerca di trasmettere il messaggio che GLI ALTRI SIAMO NOI, la tutela ed il rispetto della “MADRE TERRA” è qualcosa che va oltre alle decisione dei politici nelle conferenze, è un impegno etico capace di unire laici e credenti. Vediamo il breve video di “Paperino, lo sporcaccione” di Walt Disney del 1961. ( https://www.youtube.com/watch?v=nvccSDokj8s ) Dopo il video si invitano i ragazzi a trovare le azioni che ritengono scorrette e sbagliate nel comportamento di Paperino ed insieme alla classe si evidenzia come correggere ed evitare queste brutte abitudini: i comportamenti individuali possono essere infatti fondamentali per la difesa o per la distruzione dell’ambiente. Come già ricordato sopra, l'ambiente che ci circonda è formato da ARIA , ACQUA , SUOLO. L'inquinamento concerne tutti e tre questi elementi, pertanto è opportuno parlarne in dettaglio e separatamente. INQUINAMENTO DELL’ARIA. SALVIAMO L’ARIA 2 L’ inquinamento dell’aria è uno dei più grossi problemi che ci affliggono. La terra è avvolta da una sfera invisibile di gas, l'atmosfera, da cui dipende la vita sulla terra di tutti gli organismi viventi. Tra i gas in esso contenuti c’è l’anidride carbonica, utilizzata nel processo della fotosintesi e restituita come prodotto di rifiuto della respirazione delle piante. Essa deriva anche dalla combustione del legno, del carbone, dei derivati del petrolio. Si libera in grandi quantità negli incendi delle foreste, nelle attività industriali, con l'utilizzo dei mezzi di trasporto e col funzionamento degli impianti di riscaldamento. EFFETTO SERRA Quando si rompe l’equilibrio naturale, si genera il fenomeno ”EFFETTO SERRA” cioè l’accumulo di anidride carbonica negli strati dell’atmosfera. Questo accumulo e quello di altri gas contribuisce a formare uno spesso filtro che lascia penetrare la radiazione solare in arrivo, ma impedisce l’uscita della radiazione calorica riflessa dalla terra che rimane così intrappolata - proprio come avviene in una serraproducendo come conseguenza l’Innalzamento della temperatura media del pianeta. La SOLUZIONE a questo fenomeno, responsabile per esempio dello scioglimento dei ghiacciai e dei capricci del clima, può trovarsi nella limitazione nell’uso dei combustibili, nel ricorso a forme di energia pulita (solare, eolica) e nella protezione delle foreste. BUCO DELL’OZONO 3 Un altro fenomeno derivante dall’immissione nell’atmosfera di prodotti chimici è BUCO DELL’OZONO. L'ozono è un gas che si trova normalmente nell'atmosfera terrestre, nello strato chiamato stratosfera, che protegge la terra da radiazioni solari nocive per la vita, come i raggi UV. Si produce per esempio naturalmente coi temporali. L'ozono non ricopre omogeneamente la superficie terrestre, ma è più concentrato in alcune zone, come per esempio ai poli. È proprio qui che negli anni '70 si è verificato un assottigliamento di questo strato, tale da giustificare il termine "buco dell'ozono". L'uso di propellenti quali i CLOROFLUOROCARBURI o CFC, utilizzati nelle bombolette spray o impiegati come refrigeranti nei frigoriferi e negli impianti di aria condizionata accentua la diminuzione massiccia dello stesso di ozono presente e questo ha effetti tossici sulla salute umana, perché viene a mancare lo schermo naturale che ci protegge dalle radiazioni ultraviolette. In Italia fortunatamente questo problema non c’è, in quanto per esempio i CFC sono banditi e i nostri impianti sono sicuri, tuttavia il problema sussiste nei paesi poveri, dove non c’è controllo e quindi vengono sfruttati dai paesi cosiddetti sviluppati per aggirare le leggi. I ragazzi osservano: “ Se questi gas sono vietati, perché sono ancora in uso?” Con il PROTOCOLLO DI KYOTO del 16 Febbraio 2005, 160 paesi hanno firmato un accordo che prevede l’obbligo di ridurre le emissioni dei gas che provocano l’effetto serra, principalmente quindi le emissioni dell'anidride carbonica. Si tratta di un TRATTATO INTERNAZIONALE in materia ambientale, riguardante il riscaldamento globale della terra e sottoscritto nella città giapponese di Kyoto l’11 dicembre 1977 ed entrato in vigore il 16 Febbraio 2005. Ogni anno per ricordare questo accordo si celebra la giornata ”MIILLUMINO DI MENO”, il cui proposito è il risparmio dell'energia intesa come diminuzione dell'illuminazione globale. PIOGGE ACIDE Oltre all’anidride carbonica, la combustione dei prodotti petroliferi e del carbone produce anche altri gas particolarmente nocivi (ossidi di azoto e di zolfo) che si combinano con il vapore acqueo presente nell’atmosfera, formando composti acidi (acido solforico e acido nitrico) che ricadono sulla superficie terreste attraverso le piogge, provocando nel lungo termine la distruzione della fauna, dei laghi, dei fiumi ed il deterioramento di monumenti e palazzi. E’ questo il fenomeno delle PIOGGE ACIDE. A causa delle correnti aeree , il vapore acqueo contenente gli inquinati si sposta da un posto all’altro e può produrre i suoi effetti disastrosi in zone molto distanti da quelle di emissione delle sostanze dannose. La soluzione del problema non è semplice, si dovrebbero adottare provvedimenti di limitazione del traffico, imporre l’uso di filtri capaci di ridurre l’emissioni di sostanze nocive, stimolare la ricerca di energie alternative e dei combustibili “puliti”, oltre a diffondere il trasporto di merci su rotaia. 4 LO SMOG La forma più diffusa dell’inquinamento dell’aria cittadina è lo SMOG, una mescolanza di polveri e di gas (ossidi di azoto e di zolfo) prodotta dagli scarichi automobilistici e impianti di riscaldamento. Su questo argomento si sono fatte delle riflessioni in classe . Alla domanda: “Quando in casa è molto caldo, cosa fate?” Alcuni rispondo: “Togliamo la maglia, altri abbassiamo la temperatura dei caloriferi”. I ragazzi discutendo, individuano la soluzione giusta e argomentano per convincere anche gli altri ed aggiungono altre cose da non fare suggerendo la soluzione: - abbassare il termostato ambiente in casa, - ridurre gli spifferi degli infissi, - usare l’automobile il meno possibile, come per esempio andar a trovar gli amici in bicicletta, visto che le distanze sono piccole o andare a piedi a scuola. A Vaprio e Pozzo esiste l’iniziativa “PIEDIBUS”: un gruppo di genitori accompagna a piedi tutti i bambini della scuola. Altre soluzioni: - spegnere le luci quando non servono e non lasciare in standby gli apparecchi elettronici, - mettere il coperchio sulle pentole per far bollire più velocemente l’acqua: si evita un maggior consumo di gas, - non tenere le tende chiuse davanti al calorifero quando è acceso. Un elemento per saggiare la qualità dell'aria è la presenza di API, soprattutto in campagna. Cause COMBUSTIONE DI SOSTANZE FOSSILI EMISSIONI PRODOTTI CHIMICI CLOROFLUOROCARBURI ANIDRIDE CARBONICA EMESSA DAGLI IMPIANTI INDUSTRIALI DI RISCALDAMENTO E DALL’USO AUTOMOBILI COMBUSTIONE PRODOTTI PETROLIFERI, CARBONE COMBINATA CON VAPORE ACQUEO MESCOLANZA DI POLVERI E GAS PRODOTTE DA AUTO Conseguenze BUCO DELL’OZONO SCIOGLIMENTO GHIACCIAI CAPRICCI DEL CLIMA Rimedi SFRUTTARE RISORSE RINNOVABILI EFFETTO SERRA UTILIZZO MEZZI PUBBLICI/ANDARE A PIEDI PIOGGE ACIDE-DANNI FORESTE FAUNA- LAGHI FIUMIDETERIORAMENTO MONUMENTI E PALAZZI STORICI SMOG LIMITAZIONE COMBUSTIBILI UTILIZZO FILTRI PER L’EMISSIONE DI SOSTANZE NOCIVE INDICATORE DI ARIA PULITA SONO LA PRESENZA DI API 5 INQUINAMENTO DELL’ACQUA SALVIAMO L’ACQUA Il nostro pianeta è detto anche "il pianeta blu" e l’acqua è considerata l’ORO BLU. Il 70% del pianeta è coperto di acqua, ma solo il 2,% è potabile. L’acqua è una risorsa essenziale e preziosa per tutti gli organismi viventi, ma disponibile in quantità limitata per effetto dei fenomeni climatici avversi (siccità ), per gli sprechi da parte dell’uomo, per la presenza crescente di inquinanti e per l’aumento della popolazione mondiale. Oggi siamo circa 7,5 miliardi di persone e si stima che entro il 2020 saremo circa 10 miliardi. Tra le varie conseguenze di questo aumento, vi è la maggior richiesta di acqua imbottigliata. L’acqua è sempre stata molto importante nella vita dell’uomo e può essere intesa come risorsa naturale, un bene comune da condividere e una risorsa preziosa in agricoltura. È stata anche fonte di conflitto ed è ancora tutt'oggi fonte di sprechi che si ripercuotono in cambiamenti climatici. Pensiamo al consumo improprio d'acqua nelle nostre case: lo sapete che da un rubinetto che sgocciola si perdono dai 20 ai 40 litri di acqua al giorno e che uno sciacquone che perde spreca 864 litri d’acqua al giorno? Sapete che ci vogliono circa 50 litri d’acqua per avere un pomodoro? Il 22 marzo, viene celebrata la GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, iniziativa nata nel 1992 per sensibilizzare tutti noi su questo bene raro e prezioso. Le cause dell’inquinamento idrico possono esser diverse: acque nere e di scarico delle abitazioni, delle industrie e degli allevamenti che sono immesse nei corsi d’acqua senza esser state prima sottoposte ad un accurato trattamento di depurazione; l’utilizzo diffuso in agricoltura di sostanze chimiche che a causa delle acque piovane o irrigue si infiltrano nel suolo e raggiungono le falde sotterranee; scarichi in mare di rifiuti, o volontari (lavaggi delle cisterne di navi, discariche abusive) o conseguenti a incidenti di navi o petroliere. Si cita la storia tratta dal libro “LA GABBIANELLA ED IL GATTO” di Luis Sepulveda e si discute degli effetti catastrofici su animali e sull’ambiente marino; la storia che ripercorre le vicende della collisione di una petroliera con conseguente fuoriuscita del greggio in mare per tantissimi giorni. Molti rifiuti non sono degradati dall’attacco di organismi decompositori, i batteri, e si accumulano sui fondali dei corsi d’acqua e dei bacini marini oppure in superficie (sacchetti e materiali plastici, schiume, sostanze coloranti, oli, petrolio) formando pellicole più o meno spesse che impediscono la penetrazione della luce e gli scambi di ossigeno che danneggiano o producono la morte di organismi acquatici. Si chiede ai ragazzi di portare esempi a riguardo, se hanno visto e notato qualcosa di simile: c’è chi ha visto bottiglie sulla rive del fiume Adda, c’è chi ha visto i sacchetti di plastica galleggiare o attaccati ai cespugli che volano al vento. Si parla della pericolosità dei sacchetti di plastica nel mare, poiché galleggiando vengono scambiati per meduse da tartarughe, delfini e sono causa della loro morte. Inoltre stupisce sapere che le correnti radunano tali materiali galleggianti formando nell'Oceano Pacifico agglomerati di materiali inquinante grossi al pari di isole! 6 Un altro fenomeno di inquinamento è l’EUTROFIZZAZIONE: consiste nella crescita spropositata delle alghe per l’eccessivo accumulo nei corsi d’acqua di sostanze provenienti dai concimi, dai detersivi. Alla loro morte le alghe vengono decomposte dai batteri: ciò non avviene con l'eutrofizzazione e le "praterie" di alghe sottraggono ossigeno indispensabile ai pesci e ad altri animali, per la respirazione. Altre forme di inquinamento delle acque sono quelle legate allo scarico di sostanze tossiche di natura chimica contenute nei pesticidi, in residui di lavorazioni industriali che possono mettere in circolo nelle catene alimentari metalli pesanti tossici per l’uomo o per gli animali come il mercurio, lo zinco ed il piombo. Questi metalli tossici si riversano nei fiumi e nelle acque marine , vengono poi assorbiti dal plancton e di qui passa agli organismi che se ne nutrono (crostacei, pesci) fino all’uomo. Esiste una soluzione? La soluzione del problema dell’inquinamento delle acque richiede un miglioramento degli impianti di depurazione delle acque di scolo degli impianti industriali, civili ed agricoli; un più diffuso impiego di materiali biodegradabili nel commercio; una riduzione del contenuto del fosforo nei detersivi ed il controllo affinché le leggi di protezione delle acque vengano rispettate. Dalla discussione con i ragazzi emergono basilari consigli e osservazioni. - la presenza del luccio, della trota, del gambero di fiume è indice di buona qualità delle acque. Si invitano i ragazzi ad osservare l’Adda, fiume che lambisce la città. A difesa dell’ambiente cosa si può fare: - scegli il prodotto con poco packaging o riciclabile, vetro o cartone -controlla che le bombolette spray (deodorante , schiume da barba..) riportino la dicitura "non contenente CFC"; -riduci l’uso dei saponi e detersivi, - non lasciare scorrere l’acqua dal rubinetto quando ti insaponi o quando ti lavi i denti, i capelli, oppure i piatti, ma apri il rubinetto solo quando è necessario; - usa l’acqua utilizzata per lavare le verdure per annaffiare i fiori e le piante, sia del giardino che i fiori e le piante sul terrazzo; - pratica sempre la raccolta differenziata, - riduci il consumo di oggetti ”usa e getta”, - non lasciare rifiuti in giro: chiudili in un sacchetto e portali a casa o depositali in cestini appositi; - utilizza più volte i sacchetti di plastica per fare la spesa, oppure sostituiscili con borse di tela . Quando sei in natura non raccogliere fiori, non spezzare rami o incidere tronchi, non accendere fuochi, non disturbare la fauna e gli altri visitatori Convinci chi ha un atteggiamento scorretto con le tue buone abitudini. Cause SCARICO DI SOSTANZE NON BIODEGRADABILI DELLE INDUSTRIE E FOGNE CITTADINE IN FIUMI MARI E LAGHI PESTICIDI IN AGRICOLTURA Conseguenze INQUINAMENTO FALDE ACQUIFERE CONCIMI/DETERSIVI EUTROFIZZAZIONE MARE LAVAGGIO DI CISTERNENEL MARE PERDITA DI PETROLIO Rimedi IMPIANTI DEPURAZIONE DI CONTROLLO SOSTANZE PER USO AGRICOLO RIDUZIONE FOSFORO DEI DETERSIVI CONTROLLO CHE I MEZZI DI TRASPORTO SIANO SICURI 7 L’INQUINAMENTO DEL SUOLO SALVIAMO IL SUOLO Il suolo è una parte molto importante del nostro pianeta, infatti in esso tutti gli esseri viventi trovano l’ambiente ideale in cui vivere. Oggi purtroppo anche il suolo è molto inquinato e i danni non sono visibili ad occhio nudo. Il suolo è utilizzato per la coltivazione delle piante, l’allevamento del bestiame, la realizzazione di case, di fabbriche, vie di comunicazione, come deposito di beni non più utilizzati e di scarti delle attività umane. Il suolo agisce come un filtro naturale, e sottrae temporaneamente le sostanze inquinanti che si depositano su di esso, trasformandole chimicamente o biologicamente oppure cedendole in tempi lunghi alle piante e alle falde sotterranee. Quando si rompe questo equilibrio, per un eccesso di sostanze tossiche provenienti dall’uso dei pesticidi concimi dell’agricoltura o da scarichi dell’industria, queste sostanze inquinanti vengono messe in circolo entrando nelle catene alimentari. Ciò si verifica principalmente con i metalli pesanti (piombo, nichel, cadmio, alluminio) che se assorbiti dalle radici delle piante si trasferiscono agli erbivori e poi all’uomo. Esiste una soluzione? La soluzione del problema è in parte legata al controllo dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua, poiché il suolo fa da collegamento tra i due ambienti. Inoltre è opportuno controllare la natura dei fertilizzanti da impiegare nel terreno, i fanghi ottenuti dalla depurazione delle acque e dal compost derivante dal trattamento dei residui solidi urbani che sebbene ricchi di sostanza organica che può esser usata come fertilizzante per il suolo, possono contenere anche microrganismi dannosi per la salute e metalli pesanti. Cause INQUINAMENTO DELL’ARIA E DELL’ACQUA USO MASSICCIO DI PESTICIDI IN NATURA ABBADDONO DI RIFIUT NON BIODEGRADABILIE DI MEDICINALI SCADUTIO PILE SCARICHE Conseguenze ACCUMOLO SOSTANZE NOCIVE NEL SUOLO PIOGGE ACIDE MORTE PIANTE ED ANIMALI GRAVI MALATTIECHE COLPISCONO GLI UOMINI Rimedi USARE CONCIMI NATURALI NON USARE INSETTICIDI MA SOSTANZE NATURALI FARE RACCOLTA DIFFERENZIATA 8 INQUINAMENTO e DANNI AL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO a cura di ELISABETTA FERRARIO L'ambiente è lo spazio che circonda una casa o una persona ed in cui questa si muove o vive. L'ambiente si divide in naturale o costruito. L'ambiente naturale ed i relativi fattori inquinanti sono stati ampiamente illustrati da Patrizia Mazzotti, veniamo ora all'ambiente costruito. Quando l'uomo decise di vivere in modo stanziale ha dovuto darsi delle regole di convivenza ed iniziare a costruire dei villaggi inseriti in un contesto naturale. I villaggi sono col tempo diventati borghi, città, sino alle attuali megalopoli. L'uomo può influire positivamente o negativamente sul paesaggio. Pensiamo a città quali Venezia sorta su una piatta laguna, dal niente, o a Firenze diventata tale grazie alla illuminata politica di una famiglia, i Medici, o a Roma, a Siena. Il paesaggio italiano è quello che, in assoluto, è stato magnificamente costruito dall'uomo; è quindi in un equilibrio instabile, molto delicato, e va quindi preservato. Da cosa ? Anche i monumenti subiscono i danni dell'inquinamento. Abbiamo già accennato alle piogge acide ed allo smog che intaccano i materiali rendendoli friabili. Anche l'opera diretta dell'uomo può distruggere o degradare il patrimonio monumentale che è un bene comune, di tutti perchè costituisce il nostro passato, la nostra storia, la nostra identità. Si sollecitano i ragazzi su fatti di cronaca recente quali la distruzione dei monumenti in Siria. Altrettanto pericoloso è il degrado dovuto ad una scarsa sensibilità artistica. Si vedano gli stridenti inserimenti di edifici moderni in un tessuto storico-artistico antico. Un inserimento può essere anche migliorativo della situazione preesistente, ne è un esempio la centrale idroelettrica Taccani di Trezzo sull'Adda. Si richiede ai ragazzi cosa hanno appreso dalla precedente relazione sull'edificio in questione. Infine il degrado per FURTI o per VANDALISMI Si chiede ai ragazzi cosa pensano in merito alle problematiche inerenti al fenomeno dei graffitari leggendo con loro alcuni articoli tratti da recenti quotidiani. 9 L'ambiente urbano subisce un degrado anche per i gesti quotidiani di tutti noi, anche di persone che si ritengono “educate”. I luoghi della “movida” sono nella notte ridotti a immondezzai: bottigliette di birra e bicchieri su davanzali e panchine, cartacce e cicche di sigarette nelle fioriere e sui marciapiedi. L'AMSA a Milano raccoglie 90 tonnellate di cicche (più di un milione al giorno), per non parlare dei chewing-gum incollati alle pietre dei selciati e difficilmente rimovibili. Il vandalismo non risparmia panchine, aree-gioco per i bambini, ecc. con un costo per la comunità, quindi per tutti noi, elevatissimo. Soldi che potrebbero essere spesi per servizi, per la scuola, per il verde. Per arginare i danni al patrimonio storico-artistico è nato l'UNESCO (United Nations Educational Scientific and Cultural Organisation), un'organizzazione fondata dall'ONU (Organizzazione Nazioni Unite) nel 1946 con il compito di incoraggiare la cooperazione tra le nazioni nell'educazione e nell'informazione. L'UNESCO ha steso una lista di siti PATRIMONIO DELL'UMANITA', quelli che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. Sulla base dell'ultimo aggiornamento (3 luglio 2015) la lista include 1031 siti a livello mondiale, di cui 802 culturali, 197 naturali, 32 misti. L'Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti inclusi (51 siti). Essere incluso in questa prestigiosa lista significa godere di alcuni benefici quali: essere sostenuto da finanziamenti internazionali; essere segnalato dagli operatori turistici con grandi vantaggi per l'economia locale; farsi conoscere sul territorio come un bene prezioso da conoscere, tutelare e di cui essere orgogliosi. Si cita il sito Patrimonio UNESCO di Crespi d'Adda, il vicino Villaggio operaio realizzato nel 1878 dalla famiglia Crespi. Come fare operativamente per proteggere i beni culturali ed ambientali del nostro territorio ? Oltre a non danneggiare questi beni,, ci si può iscrivere ad un'associazione che abbia scopi di salvaguardia e valorizzazione del nostro patrimonio. Le principali sono: ITALIA NOSTRA fondata nel 1955 con lo scopo di tutela e promozione del patrimonio storico, artistico e naturale italiano. Oggi conta più di 200 sezioni distribuite sull'intero territorio nazionale; FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) nato a Milano nel 1975, oltre a riprendere gli obiettivi di Italia Nostra, ha fatto un passo in più prendendosi carico di alcuni beni che gestisce in proprio. IL FAI oggi possiede 52 beni (ville, castelli, palazzi, abbazie, ma anche baie, giardini) dei quali 30 sono aperti al pubblico, 16 tutelati e 6 in restauro. La fondazione acquisisce per lasciti, donazioni o comodati angoli in tutta l'Italia battendosi per preservare zone a rischio di cementificazione. Gli incontri sono stati accompagnati dalla proiezione di immagini esemplificative delle tematiche proposte. 10 I ragazzi sono stati sollecitati a raccogliere materiale analogo a quello utilizzato in classe; in particolare articoli, fotografie e/o filmati relativi all'inquinamento ed al degrado del paesaggio e dei beni culturali. 11