Schede descrittive Ecologia e monitoraggio

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Schede descrittive Ecologia e monitoraggio
Schede descrittive
Ecologia e monitoraggio
Monitoraggio aree CONECOFOR
Responsabile
Gianfranco Fabbio
Ubicazione
Abruzzo, Chieti, Rosello
Abruzzo, L'Aquila, Collelongo, Selva Piana e Serra Lunga
Calabria, Reggio Calabria, Giffone, Piano Limina
Campania, Salerno, Corleo Monforte, Serra Nuda
Puglia, Foggia, Monte Sant'Angelo, Foresta Umbra
Veneto, Treviso, Vittorio Veneto, Vallone Vallor
Toscana, Firenze, Reggello, Vallombrosa
Liguria, La Spezia, Riomaggiore, Monte Zatta
Piemonte, Verbania, Baceno, Pizzo Fizzo-Lago di Devero
Friuli-Venezia Giulia, Udine, Tarvisio, Rutte
Lombardia, Sondrio, Val Masino, Bagni di Masino
Trentino-Alto Adige, Trento, Daiano, Passo Lavazè
Valle d'Aosta, Aosta, La Thuille, Bois de Peylion
Lombardia, Brescia, Borno, Boschi del Giovetto
Trentino-Alto Adige, Bolzano, Bolzano, Sela Verde - Passo del Renon
Piemonte, Novara, Cameri, Bosco Vedro
Emilia-Romagna, Mantova, Marmirolo, Bosco Fontana
Struttura della
ricerca
Monitoraggio di fustaie a prevalenza di abete bianco, faggio, larice,
abete rosso, farnia in 17 aree permanenti di monitoraggio di 2216- 2611
m2 (totale 41.607 m²)
Inizio della ricerca
1997
Obiettivo principale
Monitoraggio intensivo degli ecosistemi forestali nel quadro del
programma europeo ICP- Forests, ICP-IM
Monitoraggio dell'accrescimento della componente arborea del sistema
come variabile di risposta e come variabile esplicativa dello stato del
sistema
Obiettivi specifici
Composizione
specifica
Specie principali: Abies alba Mill., Quercus cerris L., Fagus sylvatica L.,
Larix decidua Mill.
Specie secondarie: Abies alba Mill., Fagus sylvatica L., Pinus cembra L.
Parametri sottoposti
a controllo periodico
Parametri dendrometrici - Parametri strutturali - Accrescimento legnoso
(carote/rotelle) - Produzione semi e lettiera – Trasmittanza - LAI
Monitoraggio aree CONECOFOR
Responsabile
Gianfranco Fabbio
Ubicazione
Basilicata, Potenza, Monte Grosso
Lazio, Viterbo, Acquapendente, Monte Rufeno
Marche, Macerata, Matelica, Roti
Sicilia, Palermo, Godrano, Torre del Bosco
Umbria, Perugia, Pietralunga, Casa dei Franchi
Emilia Romagna, Bologna, Camugnano, Brasimone
Piemonte, Biella, Bioglio, Val Sessera
Lombardia, Lecco, Moggio, Val Penscei
Friuli-Venezia Giulia, Udine, Castions di Strada, Bosco Boscat-Zellina
Sardegna, Cagliari, Iglesias, Case Marganai
Toscana, Livorno, Livorno, Colognole
Toscana, Grosseto, Scarlino, Cala Violina
Lazio, Latina, S. Felice Circeo, Monte Circeo
Emilia Romagna, Parma, Sala Baganza, Cittadella
Struttura della
ricerca
Ricerca articolata in 14 aree permanenti di monitoraggio di 2240-2585
m2 (totale 34.013 m²)
Inizio della ricerca
1997
Obiettivo principale
Monitoraggio intensivo degli ecosistemi forestali nel quadro del
programma europeo ICP- Forests, ICP-IM
Monitoraggio dell'accrescimento della componente arborea del sistema
come variabile di risposta e come variabile esplicativa dello stato del
sistema
Obiettivi specifici
Composizione
specifica
Specie principale: Quercus cerris L., Fagus sylvatica L., Quercus ilex L.,
Quercus petraea (Matt.) Liebl.
Specie secondarie: Fraxinus ornus L., Sorbus torminalis (L.) Crantz,
Acer pseudoplatanus L., Carpinus betulus L., Corylus avellana L.,
Arbutus unedo L.
Parametri sottoposti
a controllo periodico
Parametri dendrometrici - Parametri strutturali - Produzione semi e
lettiera - Trasmittanza - LAI
Monitoraggio di lungo periodo in aree protette
Responsabile
Maria Chiara Manetti
Ubicazione
Emilia Romagna, Forlì, Santa Sofia, Sassofratino (Parco Nazionale)
Toscana, Arezzo, Chiusi della Verna, Foresta della Verna (Parco
Nazionale)
Toscana, Siena, Piancastagnaio, Foresta del Pigelleto (SIC)
Molise, Isernia , Vastogirardi, Montedimezzo (Riserva MaB)
Puglia, Foggia, Vico del Gargano, La Sorgentola (Parco Nazionale)
Toscana, Grosseto, Alberese, Parco della Maremma (Parco Regionale)
Toscana, Livorno, Bibbona, Macchia della Magona (Area Naturale
Protetta)
Struttura della
ricerca
Aree permanenti di ricerca rappresentative di alcune importanti
formazioni forestali italiane (faggete, faggete/abetine, abetine, macchia
mediterranea) e caratterizzate da un regime di protezione integrale.
Realizzate 7 aree di ricerca permanenti (1-5 ha di superficie) e 17 subaree (300-10000 m2) per rilievi di dettaglio (totale sub-aree 50.270 m²)
Inizio della ricerca
1952
Obiettivo principale
Monitoraggio di lungo periodo dei soprassuoli forestali in assenza di
attività antropica per definire criteri selvicolturali in grado di
armonizzare l'uso colturale con la tutela dei valori bio-ecologici e delle
funzioni fondamentali per l'uomo e l'ambiente
1. Definizione del valore dei popolamenti forestali sotto il profilo
biologico, ecologico e ambientale
2. Monitoraggio dell'evoluzione in funzione del tempo e dei fattori
perturbanti
3. Studio della struttura arborea, della produttività e dei principali
processi ecologici
4. Analisi del trend di accrescimento dell’abete bianco e valutazione
delle relazioni fra accrescimento e fattori climatici
Obiettivi specifici
Composizione
specifica
Specie principale: Fagus sylvatica L., Abies alba Mill., Quercus cerris L.,
Ilex aquifolium L., Quercus ilex L. Arbutus unedo L., Erica arborea L.,
Viburnum tinus L., Phillyrea latifolia L.
Specie secondarie: Abies alba Mill., Fagus sylvatica L., Acer spp.,
Quercus cerris L., Carpinus betulus L., Ostrya carpinifolia Scop., Tilia
spp., Fraxinus spp., Ulmus glabra Hudson, Phillyrea latifolia L.
Parametri sottoposti
a controllo periodico
Parametri dendrometrici - Parametri strutturali - Accrescimento radiale
(carote/rotelle) - Rinnovazione - Produzione semi e lettiera Trasmittanza - LAI
Produttività e funzionalità degli ecosistemi forestali
Responsabile
Andrea Cutini
Ubicazione
Toscana, Arezzo, Arezzo, Sargiano
Toscana, Arezzo, Pieve Santo Stefano, Valsavignone
Toscana, Arezzo, Chitignano, Alpe di Catenaia
Toscana, Firenze, Scarperia, Panna
Toscana, Grosseto, Monterotondo Marittimo, Fosso dei Cagnesi e Poggio
Pievano
Toscana, Livorno, Bibbona, Macchia della Magona
Toscana, Pisa, Castelfranco di Sotto, Montefalcone
Toscana, Pisa, Monteverdi Marittimo, Caselli
Toscana, Siena, Monticiano, Monticiano
Toscana, Siena, Piancastagnaio, San Lorenzo
Lazio, Roma, Roma, Castelfusano
Sardegna, Cagliari, Sa Spinarba
Struttura della
ricerca
Ricerca finalizzata a valutare la funzionalità delle principali formazioni
forestali italiane in relazione alle modalità di gestione applicate.
Articolata in 33 aree permanenti di monitoraggio e sperimentazione di
300 – 11200 m2 (totale 129.017 m²)
Inizio della ricerca
1996
Obiettivo principale
Valutazione della produttività e della funzionalità degli ecosistemi
forestali attraverso la stima di alcuni importanti parametri ecologici
(produzione annuale di lettiera, indice di area fogliare e trasmittanza)
1. Valutare le relazioni tra trattamento selvicolturale e produttività e
funzionalità dei popolamenti, confrontando tesi trattate con tesi di
controllo
2. Valutare la sostenibilità di differenti opzioni selvicolturali in funzione
dei principali processi ecologici e della rinnovazione naturale.
3. Analizzare la composizione specifica e l'importanza di alcuni
soprassuoli, interessanti per la presenza di determinate specie,
attraverso indagini di tipo ecologico
4. Monitoraggio della produttività e della funzionalità di importanti
ecosistemi forestali
Obiettivi specifici
Composizione
specifica
Specie principali: Fagus sylvatica L., Quercus cerris L., Abies alba Mill.,
Ilex aquifolium L., Quercus ilex L., Arbutus unedo L., Erica arborea L.,
Viburnum tinus L., Phillyrea latifolia L.
Specie secondarie: Acer spp., Abies alba Mill., Fagus sylvatica L.,
Quercus cerris L., Carpinus betulus L., Acer campestre L., Tilia spp.,
Fraxinus spp., Fraxinus ornus L., Phillyrea latifolia L.
Parametri sottoposti
a controllo periodico
Parametri dendrometrici - Parametri strutturali – Accrescimento legnoso
(carote/rotelle) – Rinnovazione - Produzione semi e lettiera –
Trasmittanza - LAI
Studio dei boschi di neo-formazione e dell’avanzamento del bosco nelle aree
abbandonate
Responsabile
Francesco Pelleri
Ubicazione
Lombardia, Varese, Brinzio
Veneto, Vicenza, Recoaro Terme
Emilia Romagna, Forlì, Premilcuore e Corniolo
Toscana, Firenze, Castagno d'Andrea
Toscana, Arezzo, Badia Tedalda
Struttura della
ricerca
Ricerca condotta in aree ubicate nelle Prealpi e nell’Appennino e
articolata in 5 protocolli sperimentali e 19 parcelle permanenti di 500 1100 m2 (totale 18.512 m²)
Inizio della ricerca
2007
Obiettivo principale
Obiettivi specifici
Valutare l'espansione del bosco e caratterizzare le tipologie di neobosco.
1. Valutare l'espansione del bosco in seguito all'abbandono delle
attività agricole e pastorali
2. Caratterizzare le principali tipologie di neobosco
3. Definire modalità di gestione delle principali tipologie più
interessanti dal punto di vista produttivo
4. Monitorare l'evoluzione nel tempo delle principali tipologie
5. Costruzione di un modello di crescita per gli acero-frassineti
Composizione
specifica
Specie principale: Fraxinus excelsior L., Alnus glutinosa L., Acer
pseudoplatanus L., Tilia cordata Mill., Castanea sativa Mill., Fagus
sylvatica L., Acer pseudoplatanus L., Juniperus communis L., Crataegus
monogyna Jacq.
Specie secondarie: Larix leptolepis (Siebold e Zucc.) Gordon, Quercus
petraea (Matt.) Liebl., Fraxinus excelsior L., Fagus sylvatica L., Pinus
sylvestris L.
Parametri sottoposti
a controllo periodico
Parametri dendrometrici - Parametri strutturali - Accrescimento legnoso
(carote/rotelle)