Desktop Telematico – Manuale Report Srl Indice:

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Desktop Telematico – Manuale Report Srl Indice:
Desktop Telematico – Manuale Report Srl
Revisione del 30/11/2016
Indice:
1. Accedere al Desktop Telematico - Primo accesso - Pag. 2
2. Accedere al Desktop Telematico dopo il primo accesso - Pag. 3
3. Installare Entratel e altre applicazioni - Pag. 7
4. Aggiornare le applicazioni installate - Pag. 9
5. Disinstallare le applicazioni - Pag. 10
6. Utilizzare l'applicazione Entratel - Pag. 14
7. Generare per la prima volta l'ambiente di sicurezza - Desktop Telematico - Pag. 22
8. Generare nuovamente l'ambiente di sicurezza - Desktop Telematico - Pag. 40
9. Utilizzare la funzione ripristina ambiente - Pag. 42
10. Re-impostare l'ambiente di sicurezza - Pag.
43
11. Effettuare INVIO - Desktop Telematico - Pag. 45
12. Visualizzare ricevuta - Desktop Telematico - Pag. 48
13. Annullare documenti trasmessi - Pag. 56
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1.
Accedere al Desktop Telematico - Primo
accesso
Il "Desktop Telematico" è una specie di contenitore il cui scopo è quello di accogliere al suo
interno le varie applicazioni installate dall’utente sulla propria postazione di lavoro.
E' possibile avviare l’applicazione del Desktop Telematico attraverso l’icona che viene creata sul
desktop della propria postazione di lavoro durante la procedura di installazione dell'applicazione.
In alternativa, l'applicazione può essere avviata anche attraverso il collegamento che viene creato
nel menù delle applicazioni sotto la voce"Start" o ancora cliccando su "Tutti i programmi" e
selezionando l’icona relativa.
Dopo aver avviato il "Desktop Telematico", la prima operazione da effettuare è creare una
utenza di lavoro.
Al primo accesso l’utente deve definire la propria utenza di lavoro attraverso la selezione della
voce "Nuovo utente": in tal caso l’applicazione evidenzia la seguente schermata in cui è necessario
indicare tutti i dati richiesti al fine di configurare correttamente la propria utenza con la relativa area
di lavoro.
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Tale finestra consente di inserire un nuovo utente specificando i seguenti dati:
•
•
•
•
2.
Nome utente, ovvero l’identificativo dell’utente che deve operare nell’ambito
dell’applicazione “Desktop Telematico”. Tale identificativo può essere liberamente scelto
dall’utente, tuttavia la stringa può contenere solo numeri, lettere non accentate ed i caratteri
speciali “-” (trattino) e “_” (trattino basso);
Password di sicurezza. Tale password può essere liberamente scelta dall’utente, tuttavia la
stringa può contenere solo numeri, lettere non accentate ed i caratteri speciali “-”(trattino) e
“_” (trattino basso);
Conferma password di sicurezza. Tale password deve coincidere con quanto indicato alla
voce “Password”;
Area di lavoro utente, ovvero il percorso dell’area di lavoro dell’utente su cui sarà creata
la struttura di cartelle di ciascuna applicazione che verrà installata successivamente
all’interno dell’applicazione “Desktop Telematico”.
Accedere al Desktop Telematico dopo il
primo accesso
Una volta configurato il primo accesso all’applicazione "Desktop Telematico", ogni qual volta
l’utente attiva l’applicazione tramite l’apposita icona presente sulla postazione di lavoro, viene
evidenziata una finestra di "Login" mediante la quale è possibile effettuare l’accesso alle
funzionalità dell’applicazione stessa.
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In particolare la finestra successiva di "Login" consente di effettuare le seguenti operazioni:
•
•
•
•
•
creare un nuovo utente (cliccando sul pulsante "Nuovo utente");
modificare la password di sicurezza (cliccando sul pulsante "Cambia Password");
effettuare l’accesso all’applicazione (cliccando sul pulsante "Accedi");
eliminare un utente precedentemente inserito (cliccando sul pulsante "Elimina Utente");
annullare l’operazione che si sta effettuando, chiudendo l’applicazione (cliccando sul pulsante
"Annulla").
Effettuando il login con le credenziali appena impostate e cliccando sul pulsante Accedi,
l’applicazione evidenzia la seguente "Pagina di Benvenuto" in cui sono presenti le funzionalità di
seguito riportate:
•
•
•
Applicazioni
Novità
Risorse web
4
Applicazioni
La selezione della funzione "Applicazioni" consente all’utente di evidenziare una successiva
schermata nella quale è possibile effettuare l’attivazione dell’applicazione di interesse installata
all’interno del "Desktop Telematico".
A seguito della prima attivazione l’applicazione “Desktop Telematico” è priva di contenuti.
Pertanto, nel caso in cui non sia stata installata alcuna applicazione, l’applicazione evidenzia la
seguente schermata in cui è presente la voce "Installa Software" che consente l’installazione
all’interno del "Desktop Telematico" delle applicazioni di interesse.
L’installazione dell’applicazione di interesse può essere effettuata anche mediante l’apposito menù
"Help – Installa nuovo software" dell’applicazione Desktop Telematico.
L’attivazione dell’applicazione di interesse può essere invece effettuata anche mediante l’apposito
menù "Applicazioni" dell’applicazione Desktop Telematico.
Novità
La selezione della funzione “Novità” consente all’utente di evidenziare una successiva schermata
nella quale è possibile visualizzare alcune informazioni inerenti l’applicazione “Desktop
Telematico” e tutte le applicazioni in esso installabili.
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Risorse WEB
La selezione della funzione “Risorse Web” consente all’utente di evidenziare una successiva
schermata nella quale è possibile effettuare l’accesso ai seguenti siti web:
•
•
•
sito web dell’Agenzia delle Entrate;
sito web dei Servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate;
sito web dell’Assistenza on line.
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3.
Installare Entratel e altre applicazioni
A seguito della prima attivazione, l’applicazione “Desktop telematico” è priva di contenuti.
Pertanto è necessario procedere con l’installazione delle applicazioni e dei moduli di controllo di
proprio interesse.
Le nuove applicazioni e i moduli di controllo possono essere installati seguendo 3 diversi percorsi:
1. mediante l’utilizzo della funzionalità "Installa nuovo software" presente nel menu "Help"
dell’applicazione Desktop Telematico.
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2. selezionando la voce Desktop Telematico dal menu Applicazioni
e successivemente selezionando la voce Installa nuovo software
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3. selezionando la funzione "Applicazioni" dalla Pagina di Benvenuto del Desktop
Telematico.
In questo caso, se non è stata installata alcuna applicazione, l’applicazione Desktop
Telematico evidenzia la seguente schermata in cui è presente la voce "Installa Software",
che consente l’installazione delle applicazioni e dei moduli di interesse all’interno del
"Desktop Telematico".
4.
Aggiornare le applicazioni installate
Una volta effettuata l’installazione di una o più applicazioni di interesse all’interno del “Desktop
telematico”, le attivazioni successive dell’applicazione provvederanno a verificare, relativamente
alle applicazioni in esso installate, la presenza di eventuali aggiornamenti. In caso di presenza di
variazioni software, pertanto, verrà effettuato il «download» degli eventuali aggiornamenti e
l’installazione degli stessi. Al termine sarà effettuato il riavvio dell’applicazione stessa.
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In caso non vengano riscontrate variazioni di software, l’applicazione procederà con la richiesta di
accesso.
In qualsiasi momento è inoltre possibile effettuare un aggiornamento del software, attraverso il
menu Help cliccando sulla voce “Aggiorna applicazione”.
5.
Disinstallare le applicazioni
Le applicazioni installate all’interno del "Desktop Telematico", nonchè i relativi moduli di
controllo, possono essere disinstallati in qualunque momento dall’utente nel caso in cui questi non
siano più necessari.
E' possibile disinstallare una componente software precedentemente installato sulla propria
postazione di lavoro mediante il menù "Help" presente nell'applicazione Desktop Telematico
oppure mediante la selezione della voce "Gestione software installato" presente all’interno della
pagina di Workbench dell’applicazione.
Disinstallare le applicazioni dal menu Help
Per effettuare la disinstallazione di una componente software installata, è necessario utilizzare la
funzionalità "Installa nuovo software" presente nel menù "Help" dell’applicazione.
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Successivamente selezionare la voce "Cosa è già installato?".
Una volta selezionata la voce "Cosa è già installato?", l’applicazione propone la seguente
schermata. Per rimuovere una o più componenti installate, selezionare le voci di interesse e
premere il pulsante "Disinstalla"..
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Successivamente l’applicazione propone una schermata contenente i moduli software (indicati
dall'utente) da disinstallare.
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Per procedere con la disinstallazione, è necessario premere il pulsante "Fine", altrimenti
premere il pulsante "Indietro" nel caso si intenda disinstallare altri elementi non selezionati oppure
premere "Annulla" per annullare l’operazione di disinstallazione.
Al termine di tale processo viene richiesto all’utente, mediante il seguente messaggio, il riavvio
dell’applicazione "Desktop Telematico".
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6.
Utilizzare l'applicazione Entratel
L’applicazione Entratel risulta intergrata all’interno del "Desktop telematico" ed è selezionabile
mediante l’apposita voce presente all’interno del menù "Applicazioni".
Il "frame" dell’applicazione risulta suddiviso in diverse aree al fine di mettere sempre in evidenza
all’utente le operazioni che sta svolgendo.
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Nella parte superiore del "frame" vengono riportati i vari menù a tendina con le relative voci.
Nell’area centrale il "frame" varia a seconda delle funzionalità attivate dall’utente.
La pagina iniziale del frame contiene, oltre al logo dell’applicazione stessa, alcune informazioni di
carattere generale:
•
•
•
la data e la versione dell’applicazione File Internet;
l’identificativo dell’utente che ha effettuato il login nell’ambito dell’applicazione;
il percorso dell’area di lavoro liberamente scelta dall’utente.
Nell’area di destra del frame vengono visualizzate le pagine di help che sono attivate su richiesta
dell’utente.
Nell’area di sinistra del frame, infine, si trovano le viste relative alle cartelle:
•
•
Archivio;
Documenti.
Di seguito vengono descritte in dettaglio le caratteristiche di tali cartelle.
Descrizione della cartella archivio
La cartella "Archivio" può essere definita liberamente dall’utente mediante la voce Impostazioni
del menù "File".
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La cartella “Archivio” consente all’utente di raggruppare tutti i file telematici, predisposti con altre
applicazioni di compilazione, in unica cartella di riferimento definita all’interno dell’applicazione
Entratel come "Archivio".
Tuttavia l’utente, in qualunque momento, può selezionare mediante il pulsante Sfoglia un’altra
cartella diversa da quelle predefinita nelle "Impostazioni".
Nell’ambito della vista “Archivio” è possibile eseguire alcune operazioni in modo rapido: è
possibile elencare i file in ordine alfabetico, aggiornare la vista corrente oppure effettuare la ricerca
di altri file residenti sotto altre cartelle.
Inoltre, attraverso la selezione diretta del singolo file (doppio click del file) o la selezione del file
con il tasto destro del mouse, l’applicazione mostrerà un menù a tendina contenente tutte le
operazioni che è possibile effettuare associate alla tipologia di file indicato.
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Ad esempio se si seleziona un file con il tasto destro del mouse (oppure con un doppio click del
file) dalla cartella “Archivio” è possibile, come di seguito evidenziato, selezionare direttamente le
operazioni di:
•
•
•
•
•
•
•
•
Home, per selezionare un file dalla cartella definita come "Archivio";
Sfoglia, per selezionare il file da una cartella diversa da quella definita come "Archivio";
Aggiorna, per effettuare un "refresh" della cartella;
Controlla singolo file, per effettuare il controllo del file;
Controlla fornitura su più file, per effettuare il controllo di una fornitura presente su più file;
Autentica singolo file, per effettuare la predisposizione alla trasmissione di un file;
Autentica più file, per effettuare la predisposizione alla trasmissione di più file;
Visualizza contenuto file, per visualizzare il contenuto del file.
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Descrizione della cartella documenti
La cartella "Documenti" contiene le seguenti sotto-cartelle:
•
•
•
•
•
•
"controllati",
"da inviare",
"esiti",
"inviati",
"ricevute",
"ricezione".
Ciascuna sotto-cartella conterrà dei file a seconda dello stato elaborativo in cui si trovano:
•
•
•
•
•
•
•
nella cartella “Documenti --> controllati” sono presenti tutti i file "controllati" mediante la funzione
“Controlla” dell’applicazione; tali file generalmente hanno estensione “dcm”;
nella cartella “Documenti --> da inviare” sono presenti tutti i file predisposti per la trasmissione
telematica mediante la funzione “Autentica” dell’applicazione; tali file hanno estensione “ccf”;
nella cartella “Documenti --> esiti” sono presenti tutti i file di diagnostico prodotti mediante la
funzione “Controlla” dell’applicazione; tali file hanno estensione “dgn”;
nella cartella “Documenti --> inviati” sono presenti tutti i file che sono stati inviati telematicamente
mediante la funzione “Invia” dell’applicazione; tali file generalmente hanno lo stesso nome del file
predisposto per la trasmissione (ovvero estensione “ccf”), con l’aggiunta del protocollo telematico
assegnato al file in fase di invio;
nella cartella “Documenti --> ricevute” sono presenti tutti i file di ricevute "elaborate" in formato
leggibile generati mediante la funzione “Apri” dell’applicazione; tali file hanno estensione “rel”;
nella cartella “Documenti --> ricevute --> compresse” sono presenti tutti i file di ricevute muniti del
codice di autenticazione che sono stati spostati nella suddetta cartella a seguito della elaborazione
mediante la funzione “Apri” dell’applicazione; tali file hanno estensione “rcc”;
nella cartella “Documenti --> ricezione” sono presenti tutti i file di ricevute muniti del codice di
autenticazione che sono stati predisposti dall'Amministrazione finanziaria e salvati dall’utente nella
suddetta cartella all'atto della ricezione degli stessi dal sito web; tali file hanno estensione “rcc”.
Nell’ambito della vista “Documenti” è possibile eseguire alcune operazioni in modo rapido: è
possibile elencare i file in ordine alfabetico; aggiornare la vista corrente oppure effettuare la ricerca
di altri file residenti sotto altre cartelle.
Inoltre, attraverso la selezione diretta del singolo file (doppio click del file) o la selezione del file
con il tasto destro del mouse, l’applicazione mostrerà un menù a tendina contenente tutte le
operazioni che è possibile effettuare associate alla tipologia di file indicato.
In particolare se si seleziona un file con il tasto destro del mouse (oppure con un doppio click del
file) dalla cartella “Documenti --> controllati” è possibile, come di seguito evidenziato,
selezionare direttamente le operazioni di:
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•
•
•
•
Aggiorna, per effettuare un “refresh” della cartella;
Autentica singolo file, per effettuare la predisposizione alla trasmissione di un file;
Autentica più file, per effettuare la predisposizione alla trasmissione di più file;
Visualizza contenuto file, per visualizzare il contenuto del file.
Se si seleziona un file con il tasto destro del mouse (oppure con un doppio click del file)
dalla cartella “Documenti --> da inviare”, è possibile, come di seguito evidenziato,
selezionare direttamente le operazioni di:
o
o
Aggiorna, per effettuare un “refresh” della cartella;
Invia file, per effettuare l’invio di un file già predisposto per la trasmissione.
Se si seleziona un file con il tasto destro del mouse (oppure con un doppio click del file)
dalla cartella “Documenti --> esiti”, è possibile, come di seguito evidenziato, selezionare
direttamente le operazioni di:
o
o
Aggiorna, per effettuare un “refresh” della cartella;
Visualizza esito, per visualizzare il contenuto del file di diagnostico generato in fase di
controllo.
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Se si seleziona un file con il tasto destro del mouse (oppure con un doppio click del file)
dalla cartella “Documenti --> inviati”, è possibile, come di seguito evidenziato, selezionare
direttamente le operazioni di:
o
Aggiorna, per effettuare un “refresh” della cartella.
Se si seleziona un file con il tasto destro del mouse (oppure con un doppio click del file)
dalla cartella “Documenti --> ricevute” è possibile, è possibile, come di seguito
evidenziato, selezionare direttamente le operazioni di:
o
o
Aggiorna, per effettuare un “refresh” della cartella;
Visualizza/Stampa, per visualizzare e/o stampare il contenuto dei file di ricevuta.
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Se si seleziona un file con il tasto destro del mouse (oppure con un doppio click del file)
dalla cartella “Documenti --> ricezione” è possibile, come di seguito evidenziato,
selezionare direttamente le operazioni di:
o
Aggiorna, per effettuare un “refresh” della cartella.
Descriizone generale delle funzionalità dell'applicazione Entratel
L’applicazione contiene al suo interno le funzioni per la generazione e la gestione dell’ambiente di
sicurezza, il controllo e la predisposizione dei file, l’elaborazione e la visualizzazione delle ricevute
ed altre funzioni di ausilio all’applicazione (funzioni di consultazione, funzioni di configurazione e
funzioni guida).
Tali funzioni sono raggruppate nei seguenti menù:
•
•
•
•
•
•
•
•
menù “File”, per la gestione delle funzionalità di configurazione;
menù “Applicazioni”, per la selezione delle varie applicazioni installate al suo interno;
menù “Sicurezza”, per la gestione delle funzionalità relative all’ambiente di sicurezza;
menù “Documenti”, per la gestione delle funzionalità di controllo, visualizzazione e predisposizione
dei file da trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate;
menù “Ricevute”, per la gestione delle funzionalità di visualizzazione e stampa del contenuto dei
file di ricevuta predisposti dall’Agenzia delle entrate;
menù “Strumenti”, per la gestione delle funzionalità di consultazione dei file di log e di storico delle
operazioni;
menù “Sito WEB”, per la gestione delle funzionalità di accesso al sito dei servizi telematici ed al sito
dell’assistenza;
menù “Help” per la gestione delle funzionalità di guida.
Le funzionalità del menù Sicurezza sono descritte nella sezione Generare per la prima volta
l'ambiente di sicurezza - Desktop Telematico di questo sito.
Le funzionalità del menù Documenti sono invece descritte nella sezione Effettuare INVIO Desktop telematico di questo sito.
Le funzionalità presenti negli altri menù vengono infine descritte nella voce approfondimenti
di questa sezione.
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7.
Generare per la prima volta l'ambiente
di sicurezza - Desktop Telematico
L'Ambiente di sicurezza è composto da un sistema di credenziali, che ciascun utente deve
possedere per utilizzare il canale Entratel per l'invio dei file contenenti i documenti fiscali.
Questo sistema garantisce l'identità di colui che effettua una determinata operazione mediante il
servizio Entratel, nonchè l'integrità dei dati trasmessi e la loro riservatezza.
Il sistema di credenziali è costituito da due coppie di chiavi; ogni coppia è composta da una chiave
pubblica (nota sia all'utente che all'Agenzia) e da una chiave privata (nota soltanto all'utente).
In questo modo i file "autenticati" potranno essere letti soltanto dall'Agenzia delle entrate, mentre le
relative ricevute potranno essere lette solo dall'utente per il quale sono state predisposte.
L'operazione di generazione dell'ambiente di sicurezza deve essere eseguita al momento
dell'abilitazione oppure quando le chiavi raggiungono la data di scadenza prevista (in questo
ultimo caso vedere Generare nuovamente l'ambiente di sicurezza - Desktop Telematico).
Le suddette chiavi vanno conservate per questioni di sicurezza su supporti di memorizzazione (ad
esempio pen-drive USB), che devono essere conservati in un luogo sicuro.
Terminata l’operazione di Generazione dell'ambiente di sicurezza, è possibile procedere con
l'autenticazione dei file e l'elaborazione delle relative ricevute.
Operazioni preliminari: impostare le opzioni
di sistema
Prima di generare l’ambiente di sicurezza occorre configurare l'applicazione di sistema seguendo i
passi riportati di seguito:
•
avviare l’applicazione "Desktop Telematico", selezionare l'identificativo utente (dalla Lista
utenti), indicare la password di accesso e successivamente confermare con il pulsante
Accedi
•
all'avvio dell'applicazione, selezionare la voce "Entratel" dal menu Applicazioni
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selezionare poi la voce File --> Impostazioni
•
cliccare sulla voce Applicazioni, scegliere la voce Entratel ed impostare i seguenti dati:
o Archivio documenti, indicando la cartella di riferimento contenente tutti i file
telematici predisposti con il software di compilazione;
o Percorso dell'ambiente di sicurezza, specificando il percorso dell'ambiente di
sicurezza da creare, relativo alla propria postazione di lavoro.
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•
concludere l'operazione cliccando sul pulsante OK
Impostare ambiente di sicurezza
Dopo aver impostato le opzioni di sistema dal menu File --> Impostazioni
occorre generare l'ambiente di sicurezza.
Tale operazione va effettuata una sola volta per ciascun utente ed eseguita prima di procedere
al primo invio dei documenti.
Sono tenuti a generare l’ambiente di sicurezza:
•
•
tutti i nuovi utenti, compresi gli utenti che intendono utilizzare la propria smart card per l’accesso
(CNS) distribuita da un certificatore accreditato
coloro che non sono in grado di utilizzare il proprio ambiente di sicurezza in precedenza generato
(ad esempio, per la perdita del supporto di memorizzazione, per lo smarrimento della password di
protezione oppure per l’ambiente di sicurezza scaduto)
ATTENZIONE: prima di procedere, si consiglia di chiudere eventuali altre applicazioni
aperte.
Per procedere alla generazione dell'ambiente di sicurezza occorre:
•
avere a disposizione l'attestazione e la busta virtuale rilasciate dall'ufficio territoriale
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•
selezionare la funzione "Imposta ambiente" dal menu "Sicurezza"
ATTENZIONE:
Se il processo di generazione del nuovo ambiente di sicurezza dovesse interrompersi durante
l'operazione di "Imposta ambiente", non sarà possibile completare l’operazione in modalità
automatica, ma sarà necessario completare la procedura via web tramite il sito dei Servizi
Telematici.
Di seguito vengono elencate le fasi in cui è suddivisa la funzione "Imposta ambiente", da
utilizzare nel caso di nuova richiesta.
Nelle finestre presentate dal sistema, per proseguire nell'esecuzione delle fasi successive (Imposta
ambiente, Importa certificati) occorre fare click sul bottone "Avanti". Le fasi, infatti, sono
concatenate automaticamente e guidano l'utente, passo dopo passo, nella generazione del nuovo
ambiente di sicurezza.
Imposta ambiente
In questa fase viene generata la coppia di chiavi asimmetriche dell'utente (chiave pubblica e chiave
privata di firma e di cifratura) mediante l'utilizzo di un supporto fisico (USB, etc.) su cui registrare
le coppie di chiavi: sarà cura dell’utente mettere in atto tutte le misure di sicurezza volte a garantire
che tale supporto non possa essere indebitamente utilizzato da soggetti terzi.
La schermata iniziale che viene proposta dall’applicazione consente all’utente di verificare se il
percorso del supporto di sicurezza indicato nell’apposito campo alla voce "Percorso del supporto
di sicurezza" sia corretto, altrimenti l’utente può procedere a configurare le opzioni di sistema
(tramite la funzione "Impostazioni" del menu "File") e indicare il percorso del supporto di
sicurezza.
Si ricorda che effettuando l'impostazione del percorso del supporto di registrazione tramite la
funzione "Impostazioni" del menù "File", non sarà più necessario ripetere l'operazione
successivamente in quanto l'applicazione proporrà, ogni qualvolta sia necessario, il percorso già
memorizzato.
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L'utente può ora iniziare a generare l'ambiente di sicurezza cliccando sul pulsante Genera
ambiente.
E' necessario che il supporto (ad esempio chiave usb) su cui deve essere registrato l'ambiente di
sicurezza sia vuoto.
In questa fase la funzione prevede l'utilizzo di un supporto fisico (ad esempio chiave USB, etc.) su
cui registrare le coppie di chiavi. Pertanto, se necessario, l’utente deve per prima cosa procedere con
l’introduzione del supporto di registrazione e con la creazione di una cartella "ad hoc" nella quale
verrà registrato l’ambiente di sicurezza.
In particolare l’ambiente di sicurezza è costituito da tre diversi repository identificati dai file:
•
•
•
"UTEF.P12", contenente la coppia di chiavi per la firma dei file;
"UTEC.P12", contenente la coppia di chiavi per la cifratura dei file;
"UTENTE.KS", contenente entrambe le coppie di chiavi per la firma e per la cifratura dei file.
Se il percorso di sicurezza indicato alla voce "Percorso del supporto di sicurezza" non risulti vuoto e
qualora non venga selezionato un nuovo percorso, la generazione dell'ambiente di sicurezza andrà a
sovrascrivere il contenuto esistente dopo averne eseguito una copia.
Tale copia prevede la creazione di una nuova cartella avente lo stesso nome della precedente
con l’aggiunta di un “timestamp”: l’ambiente di sicurezza contenuto nella cartella rinominata
dall’applicazione potrà essere utilizzato nel caso in cui sia necessario effettuare l’elaborazione
di file di ricevuta che sono stati predisposti dall’Agenzia con il certificato dell’utente non più
valido.
Dopo aver cliccato sul pulsante "Genera ambiente", il sistema visualizza una schermata in cui
l'utente è avvisato dell'inizio della procedura di generazione ambiente di sicurezza; è necessario
cliccare sul pulsante "Avanti" per proseguire.
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L'utente deve ora indicare i dati contenuti nella documentazione ricevuta dall'ufficio finanziario in
fase di abilitazione al Servizio Telematico:
•
•
•
•
Pincode: è formato da 16 caratteri più 4 di controllo, consente all'Agenzia delle Entrate di
identificare in modo certo l'utente nella fase di registrazione della richiesta di iscrizione. E'
contenuto nella sezione 3 della busta ricevuta nella fase di abilitazione.
Codice fiscale dell'utente abilitato al servizio Entratel.
Progressivo di sede: rilevabile dalla documentazione ricevuta nella fase di abilitazione. E' un
numero che identifica le diverse sedi per le quali l'utente ha richiesto l'abilitazione al servizio (per le
sedi principali e per gli utenti che operano da una sola sede il progressivo di sede è 000).
Pin di revoca: l'utente deve inserire un codice scelto a piacere (da 15 a 20 caratteri - lettere non
accentate e/o numeri) che potrà utilizzare esclusivamente per revocare il proprio ambiente di
sicurezza (le proprie chiavi) senza doversi recare all'ufficio finanziario, dall'area riservata del sito dei
Servizi Telematici mediante la funzione Ripristina ambiente. Per questo motivo, si consiglia di
archiviare il codice scelto in un luogo sicuro, non accedibile da altre persone. Nel caso in cui
l’utente, invece, non sia in possesso di tale codice nel momento della revoca potrà recarsi presso
un ufficio finanziario per richiedere il ripristino dei codici di autenticazione.
Si raccomanda di controllare che le informazioni indicate siano esattamente quelle presenti
nella documentazione rilasciata al momento dell’abilitazione, in quanto se non dovessero
coincidere la richiesta sarà scartata.
Viene poi richiesto di:
•
•
inserire la password di protezione del supporto inserito (ad esempio chiave usb), che conterrà i
certificati generati in questa fase. La password è un codice scelto a piacere (da 8 a 15 caratteri lettere non accentate e/o numeri, deve contenere almeno una lettera ed almeno un numero).
riportare lo stesso codice nella casella "Conferma password".
La password di protezione dell’ambiente di sicurezza deve essere memorizzata dall’utente in quanto
dovrà essere utilizzata sia per la predisposizione dei flussi da trasmettere all’Agenzia che per
l’elaborazione delle ricevute nel caso in cui queste siano state predisposte in formato cifrato.
ATTENZIONE: si consiglia di scrivere il codice prescelto archiviandolo in un luogo sicuro, non
accessibile da altre persone.
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La password di protezione è nota soltanto all’utente e, quindi, in caso di smarrimento o di
dimenticanza, non è in alcun modo recuperabile e sarà necessario procedere alla revoca del
proprio ambiente di sicurezza ed alla successiva generazione.
A questo punto vengono generate le coppie di chiavi asimmetriche.
Se i dati sono corretti, premere il pulsante "Avanti" per il prosieguo della procedura. Attendere
pertanto la conclusione della fase che si perfeziona con la scrittura, sul supporto fisico, della
generazione delle coppie di chiavi e della creazione dei seguenti file:
•
•
•
"UTEF.P12", memorizzato all’interno del percorso di sicurezza indicato liberamente dall’utente e
contenente la coppia di chiavi per la firma dei file;
"UTEC.P12", memorizzato all’interno del percorso di sicurezza indicato liberamente dall’utente e
contenente la coppia di chiavi per la cifratura dei file;
"req.ccc", salvato nella cartella "Documenti --> Da inviare" dell’area di lavoro definita liberamente
dall’utente.
In questa fase pertanto il sistema scrive il file req.ccc contenente la richiesta di iscrizione nel
registro degli utenti (riportante i dati identificativi dell'utente e le chiavi pubbliche, di
cifratura e di firma, generate), da trasmettere in via telematica all'Agenzia delle Entrate per
la necessaria registrazione tramite il servizio Entratel.
In seguito alla creazione del file di richiesta di iscrizione, viene presentata una finestra di riepilogo
che riporta le informazioni inserite. Controllare la correttezza dei dati. Se le informazioni riportate
non risultassero corrette, selezionare il pulsante "Annulla" per interrompere l'elaborazione. In
questo caso sarà necessario generare un nuovo ambiente di sicurezza.
Se i dati risultano corretti, utilizzare il pulsante "Stampa" per stampare le informazioni che
verranno inserite nella richiesta di iscrizione (tra le quali è presente il pin di revoca) e
conservare la stampa in un luogo sicuro. Continuare, quindi, nell'elaborazione selezionando il
pulsante "Avanti".
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Attenzione: si raccomanda di controllare che le informazioni indicate siano esattamente quelle
presenti nella documentazione rilasciata al momento dell’abilitazione, in quanto, se non dovessero
coincidere, la richiesta, comunque trasmessa, sarà scartata dal sistema.
Durante questa fase, per consentire di inviare il file req.ccc, verrà proposta una finestra di
connessione, nella quale l'utente deve indicare le Credenziali di accesso al sito dei Servizi
Telematici (sito web) e deve indicare, nelle opzioni di invio, se l'invio è da effettuare:
•
•
per proprio conto: l’utente sta effettuando la trasmissione di un proprio file;
per conto di altro soggetto dal quale si è incaricati: l’utente sta effettuando l’operazione di invio
della richiesta per conto di un altro soggetto abilitato al servizio Entratel. In questo ultimo caso
l’utente deve indicare anche il codice fiscale ed il progressivo sede del soggetto per cui si sta
effettuando la trasmissione.
Se la trasmissione, pertanto, viene effettuata da un “gestore incaricato”, che può essere
abilitato indifferentemente al servizio Entratel oppure al servizio Fisconline, costui dovrà
selezionare l’opzione "Invio da effettuare per conto di un altro soggetto dal quale si è stati
incaricati" indicando i dati del soggetto per cui sta operando (codice fiscale e progressivo
sede).
Premere poi il pulsante "Avanti" per effettuare l'invio della richiesta. In questa fase l’applicazione
esegue automaticamente la connessione al servizio e l’invio della richiesta di certificato
contenuta nel file "req.ccc".
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Assicurarsi che la postazione sia correttamente configurata e collegata per eseguire la connessione
via internet al sito dei servizi telematici.
Se la connessione non è attiva oppure le credenziali indicate non sono corrette,la procedura si
interrompe fornendo un apposito messaggio di errore.
30
In tal caso l'utente dovrà provvedere a connettersi e ad inviare la richiesta di iscrizione (il file
req.ccc) all'Agenzia delle Entrate in un secondo momento, provvedendo a completare la
generazione dell'ambiente di sicurezza via web.
Se l'invio della richiesta di iscrizione è andato a buon fine, nella maschera viene riportato il
successo dell'operazione ed il numero di protocollo di ricezione che attesta l’avvenuta acquisizione
del file da parte del sistema e l'utente può procedere alla fase successiva "Importa certificati".
Pertanto, nel caso di esito positivo dell'elaborazione, è possibile procedere in automatico alla fase
successiva "Importa certificati", selezionando il pulsante "Avanti".
Importa certificati
L'importazione dei certificati dal sito dei Servizi Telematici, a seguito dell'invio della richiesta di
iscrizione, viene fatto "contestualmente" alla generazione dell'ambiente di sicurezza.
31
L'operazione viene quindi eseguita immediatamente (ed in automatico dall'applicazione) se si
sta generando l'ambiente di sicurezza e la fase precedente si è conclusa con successo.
A seguito dell’invio della richiesta di certificato, il sistema procede alla sua elaborazione
verificando la correttezza delle informazioni in essa contenute.
Se la risposta del sistema avviene entro l’intervallo “di attesa” previsto, l’applicazione prosegue con
il “download” del file che contiene le chiavi pubbliche dell’utente (file “CERTIF.IN”) all’interno
della cartella “Ricezione” dell’applicazione e successivamente con l’importazione nel “repository”
dei certificati della componente pubblica validata dall’Amministrazione.
Al termine di tale operazione verranno aggiornati i repository delle chiavi con la componente
pubblica validata dall’amministrazione e verrà creato l’ulteriore repository (file “UTENTE.KS”)
contenente entrambe le coppie di chiavi.
Se, invece, la ricevuta non è disponibile nel tempo “prefissato” dall’applicazione, l’utente dovrà
procedere “manualmente” al “download” del file ed alla importazione delle informazioni nel
“repository” delle chiavi mediante l’apposita funzione “Importa certificato” presente all’interno del
menù “Sicurezza” dell’applicazione stessa.
Completare ambiente di sicurezza via web
Se durante la generazione dell'ambiente di sicurezza si verifica un errore nella fase di invio
della richiesta di iscrizione (DOPO, quindi, la generazione del file req.ccc) o nella fase di
importazione del certificato, l'utente deve procedere a completare la procedura di generazione
dell'ambiente di sicurezza effettuando le operazioni di seguito descritte.
Nel caso la generazione si sia interrotta durante la fase di invio, seguire quanto indicato al seguente
punto "Accesso al sito web dei Servizi Telematici per inviare il file req.ccc"; nel caso la
generazione si sia interrotta durante la fase di importazione del certificato, seguire quanto indicato
al seguente punto "Controllo e scarico ricevuta dell'invio effettuato".
Accesso al sito web dei Servizi Telematici per inviare il file req.ccc
In questa fase l'utente deve procedere all'invio del file req.ccc (il file che contiene la richiesta di
iscrizione al registro degli utenti) all'Agenzia delle Entrate, accedendo al sito web dei Servizi
Telematici.
Per fare ciò, l'utente può selezionare direttamente dal proprio browser il link corrispondente al sito
web dei Servizi Telematici oppure utilizzare la funzione Servizi telematici del menu Sito Web
dell'applicazione Entratel.
32
Per accedere al sito telematico, l'utente deve indicare le credenziali di accesso al sito dei Servizi
Telematici (sito web).
Selezionare poi "Servizi per --> Inviare" e procedere alla "selezione del file da inviare" seguendo
le istruzioni fornite nella pagina del browser.
33
Dopo aver premuto il pulsante Sfoglia, selezionare il file req.ccc da inviare dalla cartella
"Documenti--> da inviare"
A selezione avvenuta del file, il percorso completo verrà visualizzato nella casella della finestra di
selezione.
Se il file è quello da inviare, fare click sul bottone "Conferma".
34
Se l'invio della richiesta di iscrizione è andato a buon fine, il sistema informerà dell'avvenuta
ricezione del file req.ccc: nella schermata proposta verrà riportato il successo dell'operazione, le
informazioni relative alla dimensione del file inviato ed il numero di protocollo di ricezione
del file.
.
In caso di esito positivo dell'elaborazione, è possibile procedere alla fase successiva di importazione
del certificato.
Controllo e scarico ricevuta dell'invio effettuato
Per eseguire l’importazione dei certificati è necessario effettuare i seguenti passi:
•
accedere al sito web tramite le credenziali di accesso al sito dei Servizi Telematici ;
•
selezionare la voce "Ricevute" del sito web e successivamente la voce "Ricerca ricevute" per
verificare che il file contenente la richiesta di certificato (REQ.CCC) sia stato elaborato dal sistema
con esito positivo.
Si ricorda che tra l'invio di un file e l'elaborazione della relativa ricevuta, possono trascorrere fino a
3 giorni lavorativi.
Nella maschera mostrata è possibile effettuare una ricerca in due modi:
•
•
inserendo direttamente il numero di protocollo di ricezione associato al file da ricercare;
chiedendo una lista degli invii ovvero un riepilogo degli invii effettuati in un certo intervallo
temporale.
35
A questo punto verrà visualizzata una schermata in cui è presente:
•
•
•
nella casella Tipo documento il valore PKS10;
nella casella Ricevuta una cartellina gialla; se risulta chiusa, vuol dire che il certificato elaborato
dall'Amministrazione non è stato ancora scaricato, ma è possibile scaricarlo sulla propria
postazione di lavoro;
nella casella Nome file il file req.ccc inviato dall'utente
Si fa presente che per visualizzare o salvare le ricevute (o le eventuali comunicazioni di scarto),
occorre cliccare sulla cartellina gialla presente all'interno della casella Ricevuta.
Dopo aver cliccato sulla cartellina gialla per effettuare lo scarico del certificato, selezionare
l'opzione di salvataggio del file "CERTIF.IN" su disco premendo il pulsante "Salva".
36
Si ricorda che è necessario salvare il file "certif.in" in locale sulla propria postazione di lavoro
specificando come cartella di destinazione la cartella “Documenti > Ricezione” dell’area di lavoro
liberamente scelta dall’utente; per continuare l'operazione è necessario impostare nella casella
"Salva come", il valore Tutti i file.
Per completare l'operazione di generazione dell'ambiente di sicurezza, con l'applicazione entratel
è necessario effettuare l'importazione del certificato mediante le seguenti operazioni:
•
•
•
inserire, se necessario, il supporto di memorizzazione che contiene l’ambiente di sicurezza in
precedenza generato;
indicare la password di protezione dell’ambiente di sicurezza;
eseguire l’operazione e verificarne l’esito, evidenziato nell’apposito messaggio fornito
dall’applicazione.
37
Importa certificati
Nel caso l'operazione di importazione dei certificati non venga eseguita correttamente in
automatico dall'applicazione, l’utente dovrà procedere "manualmente" al "download" del
file di risposta generato dal sistema (certif.in), accedendo al sito web dei Servizi Telematici.
Successivamente l'utente deve procedere alla importazione del file certiif.in nel “repository” delle
chiavi mediante l’apposita funzione "Importa certificati" presente all’interno del menù "Sicurezza"
dell’applicazione stessa.
La schermata iniziale che viene proposta dall’applicazione consente all’utente di verificare se il
percorso del supporto di sicurezza (indicato nell’apposito campo alla voce "Percorso del supporto di
sicurezza") sia corretto, altrimenti l’utente può procedere con la selezione di un nuovo percorso
premendo il bottone "Sfoglia" oppure mediante la funzione "Preferenze" del menù "File".
Si ricorda che effettuando l'impostazione del percorso del supporto di registrazione tramite la
funzione "Preferenze" del menù "File" non sarà più necessario ripetere l'operazione
successivamente in quanto l'applicazione proporrà, ogni qualvolta sia necessario, il percorso già
memorizzato.
L’utente deve poi selezionare il percorso su cui è stato salvato il file di ricevuta "certif.in" e deve
indicare la password di protezione dell'ambiente di sicurezza.
ATTENZIONE ! CERTIF.IN è un file che contiene esclusivamente le chiavi pubbliche
dell’utente: fino a quando non si esegue la funzione di "Importa certificato" l'ambiente di
sicurezza non è stato completato e, quindi, il supporto non è utilizzabile.
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Per effettuare l'importazione dei certificati, assicurarsi che i dati indicati nella sezione "Dati
ambiente di sicurezza" siano corretti e che il supporto su cui è registrato l'ambiente di sicurezza sia
stato, se necessario, inserito.
Successivamente premere il pulsante "Importa certificati".
L'operazione di scarico dei certificati può richiedere qualche minuto. Se al termine
dell'importazione viene riportato il messaggio "I certificati sono stati importati con successo"
l'ambiente di sicurezza è stato correttamente generato ed è completo.
39
ATTENZIONE: Se l'operazione di importazione dei certificati non si conclude positivamente si
consiglia di effettuare le seguenti verifiche:
•
•
•
•
8.
verificare che la password di protezione sia stata indicata correttamente;
verificare che il file "CERTIF.IN" sia stato salvato correttamente nella cartella "Documenti -->
Ricezione" dell'area di lavoro dell’utente;
verificare che sia stato specificato il percorso del file "CERTIF.IN" e che tale percorso sia corretto;
verificare che la data di creazione del file "CERTIF.IN" non sia antecedente a quella dei file
"UTEF.P12" e "UTEC.P12".
Generare nuovamente l'ambiente di
sicurezza - Desktop Telematico
E’ obbligatorio generare nuovamente l’ambiente di sicurezza se:
•
•
•
si è in possesso di un certificato scaduto (il certificato ha una validità di 3 anni)
il supporto non è stato conservato
si è dimenticata la password
In questi casi, prima di generare il nuovo ambiente, è necessario revocare l’ambiente di
sicurezza esistente.
Si ricorda che non è necessario recarsi presso un ufficio locale per la revoca del proprio
ambiente, ma è sufficiente:
•
•
richiedere la revoca del proprio ambiente di sicurezza mediante il servizio “Ripristina
ambiente” (vedere sottomenu ‘Utilizzare la funzione Ripristina ambiente’) disponibile sul
sito del servizio telematico e verificare il completamento dell'operazione
rigenerare l'ambiente di sicurezza mediante l'applicazione Entratel utilizzando lo stesso
PINCODE presente nella sezione 3 della busta sigillata consegnata al momento
dell’abilitazione (vedere sottomenu ‘Re-impostare l’ambiente di sicurezza’).
ATTENZIONE: prima di procedere alla generazione del nuovo ambiente di sicurezza è
necessario assicurarsi di aver elaborato tutti i file in formato autenticato messi a disposizione
nella sezione "Ricevute".
40
Le operazioni relative alla generazione del nuovo ambiente di sicurezza possono essere
schematizzate dal seguente flusso:
41
9.
Utilizzare la funzione ripristina
ambiente
La funzione Ripristina ambiente permette di richiedere la revoca del proprio ambiente di sicurezza
qualora non fosse più integro o non più utilizzabile, ad esempio per:
•
•
•
perdita del supporto di memorizzazione
smarrimento della password di protezione
ambiente di sicurezza scaduto
Si precisa che, qualora non si posseggano più i codici contenuti nella busta rilasciata all'atto
dell'abilitazione e/o il PIN di revoca, sarà comunque necessario recarsi presso il competente
ufficio dell'Agenzia delle Entrate.
ATTENZIONE: la richiesta non è annullabile e, se viene completata con successo, l'utente
dovrà generare nuovamente l'ambiente di sicurezza.
La funzione è disponibile sul sito web dei Servizi telematici, selezionando Accedi dalla sezione
Servizi, dopo essersi autenticati con Nome Utente e Password
Dopo essere entrati nel sito, selezionando la funzione Ripristina ambiente dalla sezione Profilo
utente, viene visualizzata la finestra seguente:
42
Indicare, nei rispettivi campi:
•
•
•
il tipo di busta rilasciata dall'Ufficio;
il numero di busta rilasciata dall'Ufficio;
il PIN di revoca indicato al momento della generazione dell'ambiente di sicurezza.
Controllare nuovamente i dati inseriti, quindi premere OK. Verrà mostrata la conferma
dell'avvenuto inoltro della richiesta.
L'utente deve attendere che venga processata la sua richiesta. Per verificare se il certificato è
stato revocato, accedere alla funzione "Ricevute" del menu "Servizi per" e verificare nella
colonna Ricevute l'assenza della cartellina gialla associata al certificato precedente.
Constatata la revoca, è necessario Re-impostare l'ambiente di sicurezza.
10. Re-impostare l'ambiente di sicurezza
Dopo aver revocato l’ambiente di sicurezza tramite la funzione Ripristina ambiente e verificate le
impostazioni delle Opzioni di sistema, per generare il nuovo ambiente occorre:
•
selezionare dal menu Sicurezza l’opzione "Imposta Ambiente"
43
•
confermare le varie fasi, indicando i dati di volta in volta richiesti dall’applicazione
Per il dettaglio delle varie fasi relative alla generazione del nuovo ambiente di sicurezza si
consiglia di seguire i passi riportati in ‘Impostare l’ambiente di sicurezza’.
In sintesi la generazione comprende le fasi seguenti:
1. Genera ambiente e richiesta certificato
o creazione delle chiavi per il calcolo del codice di autenticazione
o creazione delle chiavi di cifratura
o memorizzazione delle chiavi private su supporto protetto da password
o generazione del file req.ccc
2. Invia richiesta
o trasmissione del file req.ccc, che contiene le chiavi pubbliche da certificare
3. Importa certificato
o ricezione del file CERTIF.IN, che contiene le chiavi pubbliche certificate (ricezione
del file in automatico)
o impostazione dei dati del file CERTIF.IN utilizzando la funzione Importa
certificato, nel caso in cui l’operazione di ricezione in automatico non si sia
conclusa con successo
Le fasi descritte sono funzioni automatiche dell’applicazione Entratel.
Al termine dell’operazione di importazione del certificato, è consigliabile effettuare la Copia
ambiente di sicurezza, che consente di copiare il contenuto del supporto di memorizzazione
dell’ambiente di sicurezza su un altro supporto in modo da avere a disposizione più copie. Tale
copia può essere fatta dall'utente mediante la funzione "Copia ambiente" presente sotto il menù
"Sicurezza" dell’applicazione.
Nel caso in cui, per qualunque motivo, il flusso previsto si dovesse interrompere dopo la fase 1
o durante la fase 2 (Genera ambiente e richiesta certificato, Invia richiesta), è possibile
completare l’operazione seguendo i passi a,b,c sotto riportati (vedere anche Completare
ambiente di sicurezza via web).
Nel caso invece il flusso previsto dovesse interrompersi durante la fase 3 (Importa certificato),
ad esempio per certificato non disponibile perchè ancora non elaborato dall'Amministrazione,
è possibile completare l’operazione seguendo i passi b e c sotto riportati:
a. Accesso al sito web dei Servizi Telematici per inviare il file req.ccc:
o connessione al servizio
o accesso al sito web dei Servizi Telematici mediante l’inserimento delle proprie
credenziali
o accesso alla funzione "Servizi per -> Inviare"
o scelta del file da trasmettere (“req.ccc” nella cartella “Invio” dell’applicazione
Entratel)
o conferma dell’invio
b. dal sito web, controllo e scarico ricevuta dell'invio effettuato:
o controllo dello stato dell’elaborazione, utilizzando la funzione "Ricevute --> Ricerca
ricevute", per visualizzare la ricevuta relativa al file req.ccc (tipo documento
PKS10);
o se il certificato risulta elaborato, effettuare lo scarico del file CERTIF.IN (cliccando
sulla cartellina gialla della casella Ricevuta);
c. Importazione certificato:
o ad elaborazione di scarico completata, effettuare il download del file CERTIF.IN
nella cartella Ricezione di Entratel;
o avviare l’applicazione Entratel (se non risulta già avviata);
44
o
avviare la funzione "Importa certificati", dal menu Sicurezza della applicazione
entratel.
Al termine dell’operazione di importazione del certificato, è consigliabile effettuare la Copia
ambiente di sicurezza, che consente di copiare il contenuto del supporto di memorizzazione
dell’ambiente di sicurezza su un altro supporto in modo da avere a disposizione più copie. Tale
copia può essere fatta dall'utente mediante la funzione "Copia ambiente" presente sotto il menù
"Sicurezza" dell’applicazione.
ATTENZIONE: al termine della generazione, le chiavi saranno disponibili su supporto
magnetico protetto da password, che deve essere conservato con cura dall’utente in quanto
dovrà essere utilizzato sia in fase di Autentica sia per vedere o stampare le ricevute restituite
dall’Agenzia.
11. Effettuare INVIO - Desktop Telematico
Una volta effettuata la compilazione del documento, occorre procedere eventualmente al controllo
del file da inviare; successivamente è possibile procedere alle operazioni di autentica e di invio del
file all'Agenzia delle entrate.
Ogni documento da trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate deve essere
preventivamente "preparato" mediante l’utilizzo di meccanismi di firma, compressione e cifratura.
I passi che l'utente deve compiere per inviare un file all'Amministrazione finanziaria possono
riassumersi nelle seguenti fasi:
•
•
•
•
•
•
Controllare il file
Visualizzare esito
Visualizzare contenuto file
Autenticare il file
Inviare il file
Annullare il file
Controllare il file
Stampa
Invia ad un amico
I documenti da trasmettere all’Agenzia delle Entrate devono essere compilati attraverso specifici
software sviluppati dall’Agenzia delle Entrate ovvero realizzati da aziende produttrici di software in
conformità alle specifiche tecniche approvate con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle
Entrate.
Nella maggior parte dei casi, questi documenti, che possono rappresentare, ad esempio,
dichiarazioni, comunicazioni, istanze e pagamenti, devono essere “controllati” prima di essere
autenticati (preparati), al fine di verificarne la correttezza formale ed evitare lo scarto
durante la fase di elaborazione successiva all'invio.
A tal fine l’Agenzia delle Entrate distribuisce gratuitamente prodotti software (i c.d. “pacchetti di
controllo”) che permettono di verificare la conformità dei documenti alle specifiche tecniche sopra
citate.
45
La funzione "Controlla" dell'applicazione Entratel consente di eseguire i programmi di controllo
distribuiti dall’Agenzia in relazione:
•
•
•
al Singolo file: ontrollo di un file alla volta;
alla Fornitura su più file: controllo di una fornitura presente su più file;
alle Richieste di annullamento: controlla di un file contenente richieste di annullamento di
documenti predisposti in maniera errata dall’utente.
Autenticare il file
Dopo avere predisposto il documento fiscale (utilizzando il software fornito dall’Agenzia delle
entrate oppure un pacchetto software di mercato installato sulla propria postazione di lavoro) ed
eventualmente controllato il file prodotto, è necessario utilizzare l'applicativo Entratel per
"autenticare" i vari adempimenti fiscali da inviare telematicamente (per esempio IVA, UNICO
ON LINE, 730, 760).
Il file da inviare con l'applicativo Entratel va predisposto per la trasmissione telematica (firma,
compressione e cifratura del file) con la funzione 'Autentica' attivabile dal menu 'Documenti'.
La funzione Autentica di Entratel consente infatti il calcolo del codice di autenticazione e la
cifratura delle informazioni presenti nel file da trasmettere, in modo che le stesse siano leggibili
soltanto da parte dell’Agenzia delle entrate.
Nel corso dell'operazione è necessario inserire il supporto contenente la chiave privata
dell'utente (floppy o chiavetta usb); pertanto si consiglia di averlo a portata di mano.
L’operazione è obbligatoria: un file telematico non autenticato e trasmesso comunque
dall’utente sarà scartato immediatamente al momento della ricezione da parte del servizio
telematico Entratel.
46
Le operazioni che vengono eseguite automaticamente da Entratel sono le seguenti:
1. lettura delle informazioni contenute nel file;
2. calcolo di una stringa di caratteri, estratti secondo algoritmi stastistico-matematici dal file;
3. creazione del codice di autenticazione, cifrando la stringa estratta con la chiave privata
dell’utente;
4. “imbustamento” del file, effettuata aggiungendo al documento originario il codice di
autenticazione e il certificato contenente la chiave pubblica del sottoscrittore, secondo un
formato standard;
5. compressione del file;
6. cifratura completa del file così ottenuto, utilizzando la chiave pubblica dell’Agenzia.
Se in fase di autenticazione il file risulta già firmato con un certificato diverso da quello rilasciato
dall’Agenzia delle entrate, l’operazione di autenticazione non prevede la creazione del codice di
autenticazione in quanto già presente all’interno del file.
Ciascuna operazione di autenticazione viene tracciata in un apposito file di log che può essere
visualizzato dall’utente mediante la funzione "Storico" del menù "Strumenti" dell’applicazione.
Nell’ambito della funzione "Autentica" del menu "Documenti" sono disponibili due opzioni:
•
•
“Singolo file”, che consente l’autenticazione di un file alla volta;
“Più file”, che permette l’autenticazione di più file purché siano stati precedentemente
controllati.
Inviare il file
Dopo avere completato l'operazione di 'autenticazione del file', l'utente ha a disposizione due
diverse modalità per trasmettere il file in via telematica:
1. Inviare con Entratel
2. Inviare dal sito dei Servizi Telematici
Successivamente all'invio del file, la prima fase di elaborazione del file da parte dell'Agenzia delle
entrate consiste in una serie di controlli che possono determinare lo scarto integrale del file e, di
conseguenza, di tutti i documenti e consiste in:
•
•
•
controllo di validità del codice di autenticazione;
controllo che lo stesso file autenticato non sia stato in precedenza inviato dallo stesso utente;
controllo che il file sia congruente con le specifiche tecniche previste (lunghezza di ciascun
record, presenza dei record di testa e di coda, ecc.).
In assenza di errori in questa prima fase, il sistema procede con i controlli formali previsti per
ciascuno dei documenti contenuti nel file; nel caso in cui siano rilevati uno o più errori, il sistema
procederà allo SCARTO DEL SINGOLO DOCUMENTO.
Al termine, viene prodotto il file di ricevute che viene autenticato dall’Agenzia delle entrate.
L’invio telematico del file autenticato può essere effettuato dall’applicazione Entratel con invio
diretto o in differita oppure in un momento successivo, accedendo al sito web dei Servizi
Telematici.
47
12. Visualizzare ricevuta - Desktop
Telematico
La ricevuta rappresenta l'attestazione di ricezione del file, trasmesso dal contribuente all'Agenzia
delle entrate per via telematica. Tale ricevuta puo' essere sia di accoglimento che di scarto.
il file di ricevute viene "autenticato" dall’Agenzia utilizzando gli stessi meccanismi di firma,
compressione e cifratura previsti per i file trasmessi dagli utenti all’Amministrazione. Il risultato di
tale processo comporta la creazione di un file avente lo steso nome del file inviato, ma con
estensione "rcc" il quale, prima di essere visualizzabile, deve essere reso in chiaro..
Le ricevute o le attestazioni di scarto prodotte a seguito di ciascuna trasmissione sono contenute in
un apposito file prodotto al termine dell’elaborazione del file autenticato in precedenza ed inviato
dall’utente.
Si precisa che:
•
•
la ricevuta viene prodotta quando il documento cui si riferisce è stato regolarmente elaborato
e protocollato dal sistema;
l’attestazione di scarto viene prodotta quando l’intero file inviato dall’utente è scartato
(ricevuta di scarto dell'intera fornitura) o il documento cui si riferisce è stato scartato in
quanto contiene errori. Nel caso di scarto dell'intera fornitura viene prodotta una ricevuta
testuale e non il file con estensione .rcc
Quando nel file di trasmissione sono presenti più documenti (ad. es. 730, F24 ecc...), il file di
risposta conterrà, oltre ad una ricevuta per ogni documento trasmesso, anche una ricevuta
riepilogativa relativa all’intero file trasmesso.
Per scaricare le ricevute è necessario eseguire le seguenti operazioni:
•
•
•
•
Ricercare la ricevuta di interesse sul sito dei servizi telematici;
Salvare la ricevuta individuata nella propria postazione di lavoro;
Elaborare il file compresso e criptato (utilizzando l'applicazione Entratel) contenente la
ricevuta affinchè questa possa essere visualizzata in chiaro;
Aprire, visualizzare e stampare la ricevuta utilizzando l'applicazione Entratel.
48
Aprire, visualizzare e stampare le ricevute con
l’applicazione Entratel
L’Agenzia delle Entrate predispone opportune ricevute a fronte della trasmissione di tutti i file e
documenti da parte degli utenti abilitati al servizio telematico Entratel. In alternativa, nel caso in cui
la documentazione inviata viene scartata per differenti motivi legati alla rilevazione di errori di
varia natura, l’Agenzia predispone comunque un’attestazione di scarto.
L’Applicazione Entratel mette a disposizione dei responsabili dell’Agenzia adeguate funzionalità di
elaborazione delle ricevute per l’apertura, la visualizzazione e stampa.
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I file delle ricevute, infatti, vengono “autenticati” dall’Agenzia utilizzando gli stessi meccanismi di
firma, compressione e cifratura previsti per i file trasmessi dagli utenti all’Amministrazione. Il
risultato di tale processo comporta la creazione di un file avente lo steso nome del file inviato, ma
con estensione “rcc” il quale, prima di essere visualizzabile, deve essere reso in chiaro attraverso un
processo di elaborazione.
Le ricevute o le attestazioni di scarto prodotte a seguito di ciascuna trasmissione sono contenute in
un apposito file prodotto al termine dell’elaborazione del file autenticato in precedenza ed inviato
dall’utente.
Come già accennato:
•
•
la ricevuta viene prodotta quando il documento cui si riferisce è stato regolarmente elaborato e
protocollato dal sistema;
l’attestazione di scarto viene prodotta quando l’intero file autenticato inviato dall’utente o il
documento cui si riferisce è stato scartato in quanto contiene errori.
Per procedere con l’apertura, la visualizzazione e la stampa dei file delle ricevute autenticate, è
necessario innanzitutto verificare se tali file sono disponibili nell’ambito del sito dei servizi
telematici.
Verificare la disponibilità ed effettuare il download delle ricevute autenticate
Per verificare se sono disponibili i file delle ricevute autenticate, occorre connettersi al sito dei
servizi telematici, accedere all’apposita sezione “Ricevute > Ricerca ricevute” del sito ed
effettuare la ricerca del file di ricevuta utilizzando uno dei criteri di ricerca disponibili:
•
•
•
ricerca per protocollo telematico;
ricerca in base al riepilogo statistico;
ricerca per lista dei file inviati in uno specifico intervallo temporale.
Successivamente è necessario individuare sulla pagina che si ottiene in risposta lo stato di
elaborazione del file (un file può trovarsi nello stato di “ricevuto“ oppure può risultare “in
corso di elaborazione” oppure può essere stato “elaborato” o “scartato”). Se nella pagina,
in corrispondenza della colonna "Ricevute", è presente una cartellina gialla vuol dire che è
presente il file autenticato delle ricevute e quindi è possibile scaricarlo sulla propria
postazione. Il file deve essere salvato nella cartella “Documenti > ricezione” dell’area di
lavoro dell’utente.
Il file contenente le ricevute dei documenti inviati è identificato dallo stesso nome indicato
nella colonna “Nome File” ed è in formato compresso e cifrato (file con estensione “.rcc”)
mentre le ricevute successive alla prima, cioè quelle di esito, avranno il nome modificato dal
sistema con l'aggiunta del codice fornitura.
Il nome del file di ricevuta, pertanto, è identico a quello inviato dall'utente, ciò che cambia è
esclusivamente l’estensione: il file inviato dall'utente ha estensione “.ccf” mentre il file di
ricevuta ha estensione “.rcc”.
50
Per effettuare il download del file nella propria postazione è necessario selezionare la
cartellina gialla e salvare il file con estensione ".rcc" nella cartella “Documenti -->
ricezione” della directory di installazione dell’applicazione Entratel, “C:\Entratel”. Si
fa notare che i file già scaricati in precedenza sono facilmente individuabili dalla
cartellina gialla "aperta".
A questo punto è possibile procedere con l’apertura, visualizzazione e stampa del file
attraverso le apposite funzionalità presenti nell’applicazione Entratel.
Aprire le ricevute
Nell’ambito dell’applicazione Entratel è necessario aprire le ricevute per eseguire la
trasformazione del file autenticato in un file in chiaro, e quindi renderlo disponibile per le
successive operazioni di visualizzazione e stampa.
Per eseguire l’apertura del file di ricevuta è necessario accedere nell’applicazione Entratel e
selezionare la funzionalità “Ricevute > Apri” dal menù principale
Se è la prima volta che il file viene aperto, ovvero se è stato selezionato un file con estensione
“.rcc” l’applicazione provvede a trasformare il file di ricevute autenticato in un file in chiaro, con
estensione “.rel”, utilizzabile quindi anche da applicazioni esterne.
La funzione “Apri” consente infatti l’elaborazione dei file di ricevute in formato “rcc”
trasformandoli sia in formato “rel” (file in chiaro), che in formato “p7m” (file firmati con il
certificato dell’agenzia delle Entrate).
Tale funzione può essere richiamata secondo modalità diverse:
•
•
•
direttamente dal menu "Ricevute" selezionando la voce “Apri”;
selezionando con doppio click il file con estensione “.rcc” dalla cartella “Documenti > ricezione”;
selezionando il file con estensione “rcc” dalla cartella “Documenti > ricezione” con il tasto destro
del mouse.
La schermata iniziale che viene proposta dall’applicazione consente all’utente di svolgere le
seguenti operazioni:
51
•
•
•
•
•
specificare la cartella contenente i file di ricevuta da elaborare con estensione “rcc”. L’applicazione
propone automaticamente la cartella di “default” “Documenti > Ricezione” dell’area di lavoro
dell’utente, ma è possibile effettuare la selezione del file anche da una cartella diversa con il tasto
“Sfoglia” ;
selezionare dalla lista dei file uno o più file (presenti nella cartella) che si vogliono elaborare;
inserire, se necessario, il supporto di memorizzazione che contiene l’ambiente di sicurezza in
precedenza generato. L’inserimento del supporto è un’operazione cui sono tenuti tutti gli utenti,
compresi coloro che hanno utilizzato in fase di autenticazione la smart card distribuita dai
certificatori iscritti nell’elenco pubblico;
indicare o verificare se il percorso del supporto di sicurezza indicato nell’apposito campo alla voce
"Percorso del supporto di sicurezza" sia corretto, altrimenti l’utente può procedere con la
selezione di un nuovo percorso premendo il bottone "Sfoglia" oppure mediante la funzione
"Preferenze" del menù "File";
digitare la propria password di protezione dell’ambiente di sicurezza.
Si ricorda che effettuando l'impostazione del percorso del supporto di registrazione tramite la
funzione "Preferenze" del menù "File" non sarà più necessario ripetere l'operazione
successivamente in quanto l'applicazione proporrà, ogni qualvolta sia necessario, il percorso già
memorizzato.
Selezionare ora il pulsante “Apri ricevute” per eseguire elaborare i file.
Se l'operazione di elaborazione del file di ricevuta si conclude con esito positivo, viene evidenziata
una schermata che riporta in dettaglio le operazioni che sono state eseguite durante l’elaborazione
della ricevuta ed i file che sono stati generati: uno in formato “rel” e l’altro in formato “p7m” (tale
file è firmato con il certificato elettronico del servizio telematico).
Per visualizzare il dettaglio delle operazioni è necessario selezionare il file nell’elenco del report
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Inoltre, durante l’operazione di elaborazione, il file di ricevute autenticato (in formato “rcc”) viene
spostato automaticamente dalla cartella "Documenti > ricezione” nella cartella “Documenti >
ricevute > compresse” dell’area di lavoro dell’utente e viene rinominato aggiungendo al nome il
protocollo telematico del file.
Se il file di ricevute autenticato non è stato scaricato nella cartella “Documenti > ricezione”, viene
comunque copiato e rinominato, ma non viene cancellato dalla cartella in cui si trova.
Se l'operazione di elaborazione del file di ricevuta non si conclude positivamente si consiglia di
effettuare le seguenti verifiche:
•
•
•
verificare che il percorso del supporto di sicurezza che è stato indicato sia corretto;
verificare che la password di protezione sia stata impostata correttamente;
verificare che il file di ricevuta sia stato predisposto in data successiva a quella di generazione
dell’ambiente di sicurezza. Tale verifica può essere effettuata attraverso la funzione “Visualizza
certificati” del menù “Sicurezza” che consente di visualizzare la data di inizio e fine validità dei
certificati di firma e di cifra.
Al termine della procedura è possibile procedere con la sua visualizzazione, tramite l’apposita
funzione "Visualizza/Stampa" del menù "Ricevute".
Visualizzare e stampare le ricevute
La funzione “Visualizza\Stampa” permette la visualizzazione e/o la stampa delle ricevute sia in
formato “rel” che “p7m”.
La visualizzazione delle ricevute avviene in formato “pdf”; pertanto, la gestione della stampa ed
ogni altra modalità di ricerca viene demandata direttamente all’applicazione Acrobat Reader che
deve essere necessariamente installata sulla postazione di lavoro dell’utente.
La funzione può essere richiamata secondo modalità diverse:
•
direttamente dal menu "Ricevute" selezionando la voce “Visualizza/Stampa”;
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•
•
selezionando con doppio click il file con estensione “rel” o “p7m” dalla cartella “Documenti >
ricevute”;
selezionando il file con estensione “rel” o “p7m” dalla cartella “Documenti > ricevute” con il tasto
destro del mouse.
La schermata iniziale che viene proposta dall’applicazione consente all’utente di selezionare il file
di ricevuta da visualizzare e/o stampare e di specificare il tipo di ricevuta da visualizzare e/o
stampare. A tal proposito le opzioni possibili sono le seguenti:
•
•
•
•
ricevuta del file,
singole ricevute,
elenco ricevute,
ricevuta complessiva.
L’opzione “ricevuta file” consente di visualizzare la ricevuta riepilogativa relativa all’intero file la
quale, in genere, riporta le seguenti informazioni:
•
•
•
•
•
•
•
totale dei documenti trasmessi;
totale dei documenti acquisiti;
totale dei documenti scartati
in presenza di documenti scartati viene riportato, inoltre, l'elenco dei documenti scartati con le
relative motivazioni di scarto in formato sintetico;
dati del soggetto che ha effettuato l'invio del file;
dati del soggetto responsabile della trasmissione del file;
nome del file ed eventuale identificativo della fornitura assegnato dall'utente.
L’opzione “singole ricevute” consente di visualizzare le ricevute (o le attestazioni di scarto)
relative ai documenti contenuti nel file autenticato in precedenza ed inviato dall’utente. In
particolare vengono visualizzate 10 ricevute alla volta: attraverso i pulsanti “Visualizza 10
precedenti” e “Visualizza successive 10” è possibile visualizzare le restanti ricevute.
L’opzione “elenco ricevute” consente di visualizzare l’elenco delle ricevute e/o delle attestazioni di
scarto presenti nel file di ricevute prescelto dall’utente.
L’opzione “ricevuta complessiva” consente di visualizzare la ricevuta riepilogativa del file, tutte le
singole ricevute contenute nel file e l’elenco delle ricevute e/o delle attestazioni di scarto presenti
nel file di ricevute prescelto dall’utente.
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Per eseguire la visualizzazione e/o la stampa di un file di ricevuta è necessario eseguire le seguenti
operazioni:
•
•
•
•
selezionare il file di ricevuta da visualizzare e/o stampare in formato “rel” o “p7m”,
indicare il tipo di ricevuta da visualizzare e/o stampare specificando una delle opzioni “ricevuta del
file”, “singole ricevute”, “elenco ricevute” o “ricevuta complessiva”,
nel caso sia stata indicata l’opzione “singole ricevute” è necessario specificare la singola ricevuta da
visualizzare,
eseguire l’operazione selezionando il pulsante “Visualizza/Stampa”.
Se l'operazione di elaborazione del file di ricevuta si conclude con esito positivo, viene visualizzata
la ricevuta in formato “pdf”. Contestualmente viene creato un file in formato “pdf” che viene
salvato sulla postazione di lavoro dell’utente nella cartella “Documenti > ricevute” dell’area di
lavoro specificata dall’utente.
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Se l'operazione di elaborazione del file di ricevuta non si conclude positivamente si consiglia di
verificare che sia stato effettivamente selezionato un file di ricevute in formato “rel” o “p7m”.
•
•
•
verificare che il percorso del supporto di sicurezza che è stato indicato sia corretto;
verificare che la password di protezione sia stata impostata correttamente;
verificare che il file di ricevuta sia stato predisposto in data successiva a quella di generazione
dell’ambiente di sicurezza. Tale verifica può essere effettuata attraverso la funzione Visualizza
certificati del menù “Sicurezza”, che consente di visualizzare la data di inizio e fine validità dei
certificati di firma e di cifra.
13. Annullare documenti trasmessi
Solo alcuni documenti già trasmessi all'Agenzia delle entrate (ad es. dichiarazione dei redditi,
versamenti) possono essere annullati; l’annullamento è però un rimedio estremo da utilizzare in
caso di errori "gravi" (e non per semplici errori di digitazione), cui non si può ovviare presentando
una dichiarazione integrativa o rettificativa.
Questa operazione può essere compiuta esclusivamente da colui che ha effettuato l’invio del
documento da annullare.
In caso di errori commessi nella digitazione dei dati identificativi:
•
•
•
codice fiscale errato
periodo di imposta errata
stesso documento (dichiarazione o versamento) inviato più volte
occorre pertanto annullare i documenti inviati.
Invece dell'annullamento, per i documenti relativi alle dichiarazioni, un soggetto (Intermediario o
contribuente) può compilare una dichiarazione "correttiva" o "integrativa" della precedente, se
si accorge di aver commesso degli errori nella compilazione del documento (inviato e accettato
dall'Amministrazione Finanziaria); errori, quindi, che non hanno provocato lo scarto del
documento.
In Documenti --> Annulla sono illustrate le modalità operative per annullare un documento
trasmesso.
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