ICOMOS Elenco dei giardini storici della Svizzera

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ICOMOS Elenco dei giardini storici della Svizzera
ICOMOS
Elenco dei giardini storici della Svizzera
Una campagna di:
ICOMOS (International Council on Monuments and Sites)
Gruppo nazionale della Svizzera, gruppo di lavoro giardini storici
Con il sostegno di:
SHS (Schweizer Heimatschutz)
FSAP (Federazione Svizzera Architetti Paesaggisti)
Istituto monumenti storici ETH Zurigo
SSAG (Società Svizzera dell'Arte dei Giardini)
Prologo
Il sentirsi radicati rappresenta un bisogno umano profondo e fondamentale per l'equilibrio dell'anima. Perciò è necessario essere legati alla storia, occorrono ricordi e punti fissi nell'ambiente naturale e edificato: un gruppo di vecchi alberi, un viale residenziale con dei giardini, la scuola, il sagrato,
un muretto con un cancello in ferro battuto. Da sempre, gli emigranti prendevano con sé dei ricordi
materiali nella nuova patria: immagini di un santo, fotografie, una talea di rose del proprio giardino.
La velocità e la radicalità con le quali dall'ottocento in poi sono scomparsi e tuttora scompaiono
i ricordi materiali, tracce tangibili della nostra storia, hanno portato alla nascita della protezione e gestione dei monumenti storici.
"Quali sono le maggiori ricchezze delle città? – Le chiese, i musei, i teatri dell'opera, i grandi magazzini, le torri televisive?
Sostengo che sono quei pochissimi e particolarissimi luoghi in ogni città, dove ci si dà appuntamento. …Qui sta di casa il vero genio di una città. E l'altra grande ricchezza dell'arte dell'architettura urbana sono le superfici libere verdi, salvate dall'attività edilizia, per il benessere di tutti i cittadini; i
parchi e i giardini. Essi sono "la traccia più delicata che gli esseri umani possano lasciare sulla terra.
I parchi e i giardini antichi immedesimano i sogni immensi, visioni rese concrete di un mondo bello
e felice". Nei giardini la storia diventa vivibile "in modo spontaneo, diretto, accessibile a chiunque
e percepibile a tutti i livelli sensoriali; storia da toccare."
Citazioni da: Dieter Wieland, Historische Parks und Gärten, Bonn 1994, libera traduzione.
Elenco dei giardini storici della Svizzera
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1. Introduzione
Si può proteggere e mantenere solamente ciò che si conosce. Per questo già nel 1971 il comitato
neocostituito per i giardini storici dell'ICOMOS ha incaricato le sezioni nazionali di allestire delle liste
dei giardini meritevoli di protezione. Nel 1981 si afferma nella "Carta dei giardini storici" dell'ICOMOS
nell'articolo 9: "Per poter proteggere i giardini storici si devono prima rilevare e inventariare."
Nel frattempo anche in Svizzera sono state fissate esplicitamente la protezione di giardini storici,
come pure l'elaborazione dei rispettivi inventari in diverse leggi cantonali, per esempio la legge sulla
pianificazione e la costruzione del cantone di Zurigo (1992, § 203):
"Oggetti da proteggere sono: …parchi e giardini preziosi … Gli uffici competenti per le misure di
protezione allestiscono degli inventari degli oggetti da proteggere."
Il gruppo di lavoro per i giardini storici dell'ICOMOS si è fissato quale obbiettivo l'elaborazione di una
prima semplice lista di giardini storici e spazi aperti insieme ad altre organizzazioni affini. Per la collaborazione ci si rivolge soprattutto ai membri dello Schweizer Heimatschutz, della FSAP e della SSAG.
1.1 Obbiettivo
Con la campagna si perseguono tre obiettivi:
– si intende dare un impulso agli uffici di protezione dei monumenti storici, di protezione della natura e di pianificazione, di tenere in considerazione durante il loro lavoro i giardini e gli spazi esterni
storici quali oggetti da proteggere. Agli uffici interessati verrà lasciata una copia dell'elenco.
– i nostri rilievi dovranno servire quale base per degli inventari più approfonditi e per ricerche scientifiche mirate di storia dell'arte dei giardini.
– i dati raccolti dovranno dare origine ad una pubblicazione, che presenta la ricchezza e la molteplicità dei giardini svizzeri ad un vasto pubblico.
1.2 Il valore legale dell'elenco
L'elenco non ha nessuna validità legale. L'inserimento nell'elenco di un giardino classifica quest'ultimo dapprima quale "presumibilmente degno di protezione", come "presunto monumento storico".
Per una classificazione definitiva o una sua protezione sono necessarie delle ricerche di approfondimento. Ma anche in questa forma provvisoria l'elenco sarà un valido mezzo ausiliario per il lavoro
quotidiano della protezione dei monumenti storici, nel quale p.es. al momento di una domanda di costruzione si potrà stabilire rapidamente se si tratta di un giardino rilevato o meno. E' tuttavia auspicabile il raggiungimento di un valore legale, per avere a disposizione uno strumento legale al momento
di incombenti cambiamenti di oggetti rilevati. Dato che in Svizzera gli interessi della protezione della
natura e dello Heimatschutz sono compito dei cantoni, la stipulazione di un inventario deve essere regolamentata a livello cantonale (risp. comunale).
1.3 Il termine "giardini"
Per semplificare il titolo italiano dell'elenco si parlerà solo di "giardini". Nel contesto di questo lavoro
consideriamo però come "giardini" per principio tutti gli spazi esterni formati da elementi vegetali o
costruiti, in particolare: giardini e parchi, viali alberati, piazze, cimiteri, spazi verdi presso edifici pubblici, impianti sportivi (vedi catalogo delle tipologie p.16 seg.).
1.4 Il termine "storico" – periodo limite per il rilievo
I giardini sono molto fragili, oggetti facilmente mutabili.Sarebbe perciò utile rilevare nell'elenco anche
dei giardini molto recenti. Per poter concludere l'elenco in tempo utile, è tuttavia necessario escludere dapprima i nuovi centri abitati a partire dal periodo del grande boom edilizio. La sistemazione dei
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giardini in quel periodo si è anche indirizzata chiaramente in un’altra direzione, un cambiamento
provocato dall'esposizione di giardinaggio G 59. Per questo è stata definita l'epoca di costruzione del
giardino prima del 1960 come limite valido per il rilevamento nell'elenco. Solo in casi eccezionali potrebbero essere rilevati impianti più giovani.
1.5 Criteri di rilevamento – valore di monumento storico
Diverse caratteristiche da sole o associate possono rendere un giardino un monumento storico degno
di protezione. Ad esse appartengono:
La sostanza materiale storica, cioé elementi edilizi quali muri, scale, inferriate, fontane, sculture,
piccoli edifici, pavimentazioni, bordure dei sentieri, modellamento della superficie ecc. o degli elementi vegetali quali alberi, siepi, tappeti erbosi, arbusti e piante a fiori.
La sistemazione tipica per una determinata epoca, che si riconosce da percorsi diritti o curvi,
dalle forme delle aiuole o da come sono disposti gli alberi quali alberature, siepi potate rigidamente o
gruppi di alberi pittoreschi.
Le tracce di sistemazione in un giardino possono derivare da uno o da più periodi. Talvolta si trovano
più strati di epoche diverse, uno sopra l'altro o uno accanto all'altro. La sistemazione di un giardino
può presentare delle forme di un periodo molto più antico, mentre i materiali, in particolare le piante,
sono molto più giovani. Spesso le situazioni sono offuscate dall'inselvatichimento o dalla manutenzione non corretta. Malgrado ciò, guardando più nel dettaglio, un oggetto non restaurato presenterà
spesso più tracce storiche originali e sarà dunque di un valore storico più importante che non un oggetto che ha subito degli interventi di rinnovamento, spesso eseguiti a spese della sostanza originale.
L'importanza locale/regionale per la storia dei giardini, p.es. giardino di un industriale che documenta lo sviluppo di un luogo da regione viticola a zona industriale.
L'importanza del committente, dell'utente o di un avvenimento storico, p.es. giardino parrocchiale, prato del Rütli.
La consistenza della piantagione, p.es. piantagione importante, che è in rapporto con la biografia
del committente.
L'importanza del giardino nell'insieme dell'opera complessiva di un creatore di giardini, p.es.
unica opera conservata o opera conservata più importante.
Tipologia di giardino particolarmente rara, p.es. giardino rinascimentale originale, o un giardino
legato a uno stabilimento dell'inizio dell'era industriale.
Il luogo dove si trova un giardino, i materiali e la sistemazione possono essere contemporanei e
completamente insignificanti. Ma è la posizione tipica, p.es. nell'asse davanti alla facciata principale
di una casa contadina del 600, nella quale si trova ancora oggi un giardino.
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2. Struttura di organizzazione e gestione del progetto
2.1 Direzione nazionale
La direzione nazionale (ICOMOS - gruppo di lavoro per i giardini storici) è responsabile per il contenuto e l'organizzazione del progetto generale. I rilievi nei cantoni sono di competenza di una direzione cantonale.
Un capo di progetto (risp. 2: svizzera tedesca e svizzera francese/italiana) assisterà la direzione cantonale nell'introduzione e assistenza professionale degli operatori dell'elenco come pure nella definizione e osservazione dei criteri di selezione.
Guido Hager, Zurigo, capo di progetto
dott. Hans-Rudolf Heyer, Liestal
Eric Kempf, Losanna
Judith Rohrer, Zurigo
Markus Schmid, Basilea
dott. Brigitt Sigel, Zurigo
Peter P. Stöckli, Wettingen
2.2 Consiglio di consultazione
Beatrice Friedli-Klötzli, presidente FSAP, Berna
Sibylle Heusser-Keller, direttrice ISOS, Zurigo
dott. Eva Ruoff, presidente SSAG, Zurigo
dott. Caspar Hürlimann, presidente SHS, Zurigo
prof. dott. Georg Mörsch, Istituto monumenti storici ETH Zurigo
dott. Hans Rutishauser, presidente ICOMOS Svizzera, Coira
Compiti della direzione nazionale
2.3 La direzione nazionale informa
– gli uffici cantonali di protezione dei monumenti storici, di protezione della natura e di pianificazion e ,r i s p . catastali sul progetto e chiede loro di essere il più possibile a disposizione della direzione
cantonale e degli operatori, per quanto riguarda per esempio la consegna gratuita di planimetrie
di base o la possibilità di consultare degli inventari esistenti, non pubblicati (vedi lettera modello,
allegato1).
– il consiglio di consultazione sul procedimento dei lavori.
2.4 La direzione nazionale mette a disposizione
– il foglio di rilievo obbligatorio per tutti i cantoni (risp. programmi)
– i seguenti estratti riguardanti il cantone in questione:
– Indice dei comuni della Svizzera
– Inventario svizzero dei beni culturali d'importanza nazionale e regionale,
Berna 1995 (CFMS 408.980 dfi).
2.5 La direzione nazionale raccoglie denaro per
– l'assistenza al progetto in tutta la Svizzera
– i compiti amministrativi a livello nazionale
– la pubblicazione prevista
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Compiti della direzione cantonale
2.6 Direzione cantonale
Verso l'esterno la direzione cantonale è rappresentata da una persona che è responsabile per il contatto con la direzione nazionale e per l'esecuzione dei rilievi nel suo cantone.
All'interno è immaginabile una ripartizione dei compiti (contatti, assistenza agli operatori, ricerche bibliografiche, raccolta fondi …) fra diverse persone.
2.7 L'informazione ai comuni
I comuni saranno informati sul progetto, dalla direzione cantonale, prima dell'inizio dei lavori di rilievo
(vedi lettera modello allegato 3).
2.8 Informazione agli uffici cantonali
Gli uffici di protezione monumenti storici, di protezione natura e di pianificazione sono stati informati
sul progetto dalla direzione nazionale. E' compito della direzione cantonale regolare in dettaglio il tipo
e l'organizzazione della collaborazione risp. dell'aiuto (uso di archivi di fotografie,inventari, liste di oggetti da proteggere ecc.) concessi dagli uffici cantonali agli operatori dell'elenco.
2.9 Procurare le planimetrie di base
Di norma vengono utilizzate delle planimetrie attuali e dal 1960 ca., in scala 1:5'000 (zone insediative) e 1:25'000 (frazioni e zone con insediamenti sparsi). Per il rilievo viene utilizzata una copia. L'originale rimane alla direzione cantonale e sarà adoperato più tardi per l'allestimento della bella copia.
Gli uffici cantonali di pianificazione e catastali sono stati informati sul progetto dalla direzione nazionale. Per cui si dovrebbe cercare in ogni caso di ottenere le planimetrie gratuitamente. Dove le planimetrie non sono ottenibili, si potranno utilizzare anche piani comunali.
2.10 Ricerca degli operatori
La direzione cantonale cerca gli operatori necessari nelle sezioni dello Schweizer Heimatschutz, nei
gruppi regionali della FSAP, come pure tra i membri di ICOMOS, SSAG e altre associazioni come l'Associazione Svizzera Maestri Giardinieri (ASMG) o l'Unione svizzera servizi parchi e giardini (USSP). Per
il rilevamento verrà considerata la divisione già esistente nei cantoni in distretti e circondari ecc. Per
ogni distretto sono responsabili uno o più operatori. Nel caso non ci fossero sufficienti operatori a disposizione, l'elaborazione deve avvenire solamente in una parte dei distretti, questi verranno trattati
però a tappeto.
Un foglio di controllo (vedi allegato 2) dà informazioni sui distretti del cantone, sul numero di comuni
per distretto e sugli operatori responsabili. In una colonna supplementare viene annotata la situazione attuale del lavoro.
2.11 Introduzione e formazione degli operatori
La direzione cantonale organizza insieme al capo di progetto della direzione nazionale, una manifestazione d'introduzione. Un comune modello viene rilevato da tutti gli operatori interessati insieme, o
in gruppi. Durante questo test verrà spiegato e esercitato tutto il procedimento (lavoro di bibliografia,
definizione del perimetro di rilievo, sopralluogo, uso del foglio di rilievo, compilazione dei piani). Un
tema importante dell’introduzione è la spiegazione e l'esercizio dei criteri di selezione.
Ulteriori manifestazioni analoghe servono a risolvere i problemi che emergono nel corso del lavoro, al
controllo dei criteri di selezione e non da ultimo al procedimento efficace dei rilievi.
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2.12 Finanziamenti
Il lavoro della direzione cantonale e degli operatori viene svolto gratuitamente. Dovrebbero invece essere rimborsate le spese per materiale d'ufficio e fotografico, come pure le spese per gli spostamenti. La direzione cantonale si impegnerà ad ottenere un credito adeguato. Quali finanziatori possono
essere tenuti in considerazione le sezioni cantonali dello Heimatschutz, i gruppi regionali della FSAP,
i fondi cantonali della lotteria o enti privati.
Il bilancio e il consuntivo annuale devono essere presentati alla direzione nazionale.
2.13 Analisi della bibliografia
Vengono messi a disposizione della direzione cantonale degli estratti concernenti il cantone interessato, provenienti dalle pubblicazioni e elenchi svizzeri seguenti:
– Indice dei comuni della Svizzera
– Inventario svizzero dei beni culturali d'importanza nazionale e regionale, Berna 1995 (CFMS
408.980 dfi).
– ISOS registro delle località. Liste degli insediamenti di importanza nazionale. Liste complementari
degli insediamenti di importanza regionale e locale, stato al 1.6.1995.
Le pubblicazioni e i periodici concernenti tutto il territorio svizzero, menzionati di seguito, possono fornire delle informazioni o indicazioni importanti, anche se non si tratta di pubblicazioni riguardanti specificamente i giardini. Tutte queste pubblicazioni contengono dei registri delle località. Indicazione tra
parentesi: sigla da utilizzare per la citazione della pubblicazione.
– Albert Hauser, Bauerngarten der Schweiz. Ursprünge, Entwicklung und Bedeutung, Zurigo, Monaco 1976. (Hauser)
– Hans-Rudolf Heyer, Historische Gärten der Schweiz. Die Entwicklung vom Mittelalter bis zur Gegenwart, Berna 1980. (Heyer)
– I monumenti d'arte e di storia della Svizzera, Basilea 1927 seg. (MAS, abbreviazione del cantone,
numero volume, p.es.: MAS AG 3)
Al momento si trovano pubblicati per intero o parzialmente i cantoni seguenti: A G ,A I ,A R , BE, BL,
BS, FR, GR, LU, NE, SG, SH, SO, S Z ,T G ,T I , UR, NW/OW, V D ,V S , ZG, ZH.
– La casa rurale nella Svizzera, Basilea 1965 seg. (Casa rurale, abbreviazione del cantone, numero
volume, p.es.: Bauernhäuser ZH 1)
Finora sono stati pubblicati per intero o parzialmente i cantoni seguenti: BE, FR, GL, GR, LU, OW,
NW, S Z ,T G , U R ,V D , ZG, ZH.
– ISOS. Inventario degli insediamenti svizzeri degni di protezione, Berna (CFMS) 1983/84 seg.
(ISOS, abbreviazione del cantone, numero del volume, p.es.: ISOS AG 1).
Finora sono stati pubblicati i cantoni seguenti: AG, GE, SH, SZ, UR.
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Inventari ISOS non pubblicati: Tutti i luoghi registrati nel "ISOS, registro delle località, stato
1.6.1995" possono essere consultati previo appuntamento presso:
Ufficio ISOS, Limmatquai 24, 8001 Zurigo, tel: 01/251 70 20
Archivio federale dei monumenti storici, Hallwylstrasse 15, 3003 Berna, tel: 031/322 87 24
– INSA. Inventario svizzero di architettura, 1870–1930, Zurigo 1982 seg. (INSA, numero volume,
p.es.: INSA 2)
Finora sono state pubblicate le località seguenti: Aarau, Altdorf, Appenzello, Baden, Bienne, La
Chaux-de-Fonds, Coira, Davos, Grenchen, Herisau, Losanna, Liestal, Locarno, Le Locle, Lugano,
Lucerna.
– Guida ai monumenti svizzeri, 3 vol. Berna 1971 seg. (Guida monumenti svizzeri, numero volume,
p.es.: Guida monumenti svizzeri 2).
E' auspicabile e sovente redditizia l'utilizzazione di letteratura storica-geografica regionale e locale
(annuali, almanacchi ecc.), p.es. fino al 1945 o 1960. E’utile affidare l'analisi della letteratura a una
persona esperta in questa materia e abituata a frequenti rapporti con le biblioteche.
Non sono previsti degli studi di archivio.
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3. I rilevamenti
3.1 Il fabbisogno di tempo
Le esperienze nel cantone-pilota Argovia hanno dimostrato che per oggetto bisogna calcolare di media ca. 20 minuti per i rilievi sul terreno, come pure ca. 20 minuti per i lavori preparativi e finali (vedi
allegato 4).
3.2 Preparazione dei fogli di rilievo
Tutti i dati ricavati dalla letteratura o da inventari già allestiti vengono trascritti sul foglio di rilievo.
3.3 Preparazione delle planimetrie di base
I piani sono dei supplementi indispensabili ai fogli di rilievo. Servono per il controllo delle zone già
rilevate, per localizzare degli oggetti rilevati e permettono dopo la conclusione del lavoro una ricapitolazione veloce. In base alle conoscenze proprie della zona o alle indicazioni ricavate dalla letteratura,
il territorio da elaborare sul posto può essere spesso definito prima del sopralluogo. Prima dei lavori
di rilievo sul piano dovrebbero p.es. essere indicati gli oggetti degli inventari di protezione, dell'INSA e
dell'ISOS, come pure gli insediamenti presenti sui piani prima del 1960 (in rosso).
Valgono le seguenti indicazioni di colore (esempio vedi copertina):
Bordato in rosso:
territorio visitato (escluso il territorio circostante, dopo 1960)
Colorato in verde:
foglio di rilevamento compilato (indicare il numero dell'oggetto)
Colorato in arancio: oggetto interessante, ma nessun foglio di rilevamento compilato
Colorato in giallo:
oggetto visitato ma non rilevato
Per i rilievi si utilizzano delle copie dei piani. Indicazioni per l'allestimento della bella copia delle registrazioni sulle planimetrie verranno rese note in un secondo tempo.
3.4 Sopralluogo e rilievi sul terreno
L'elenco viene allestito in base a dei sopralluoghi, normalmente senza entrare nel giardino. I rilievi sul
terreno possono essere eseguiti in maniera convenzionale (con la matita e il foglio di rilievo) o con
l'ordinatore portatile. I fogli di rilievo e i rispettivi programmi su dischetto (File-Maker, per formati
Macintosh e DOS) vengono messi a disposizione dalla direzione nazionale. Il foglio di rilievo (programma) è definito in modo obbligatorio e non può essere cambiato.
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4. Spiegazioni sul foglio di rilievo
Esistono tre tipi diversi di risposta:
– inserimento di un nome o di un numero, risp. trascrizione del termine appropriato da una lista di
termini predefiniti (vedi catalogo delle tipologie giardini/edifici p. 16 seg.)
– indicare con una crocetta ciò che corrisponde
– descrizione libera
La risposta nelle caselle contrassegnate da una (F) è facoltativa.
Comune
Per l'ortografia dei nomi dei comuni vale l'"Indice dei comuni della Svizzera". Esso viene consegnato
alla direzione cantonale.
Circondario
Il circondario o distretto a cui appartiene il comune viene indicato secondo l'"Indice dei comuni della
Svizzera".
Codice del comune
Codice del comune secondo l'"Indice dei comuni della Svizzera".
Numero dell'oggetto
Gli oggetti di un comune vengono numerati in modo consecutivo, secondo la successione dei rilievi. Il
numero dell'oggetto è da riportare sul piano comunale (vedi copertina).
Via
I nomi di strade e vie e i toponimi vengono scritti per intero. La loro denominazione corretta viene verificata sul piano comunale. Esempi: Viale della Stazione, Via Stefano Franscini, Sotto il Rì.
Numero via
Dov'è possibile viene indicato il numero della via. Esempi: 24a, 14/16, 240 –248, da 40.
Frazione / quartiere (F)
I nomi di frazioni e quartieri vengono scritti per intero. La loro denominazione corretta viene verificata
sul piano comunale. Esempi: Quartiere Nuovo, Mulino Vecchio
Numero mappale (F)
I numeri del catasto secondo l'elenco ufficiale delle parcelle.
Numero dell'assicurazione (F)
I numeri della polizza dell'assicurazione. Essi sono importanti in zone rurali, dove mancano le denominazioni delle vie e i rispettivi numeri.
Coordinate (F)
Le coordinate della topografia federale hanno una importanza nelle zone rurali, dove mancano le denominazioni delle vie e i rispettivi numeri. Come punto di riferimento in grandi giardini serve un elemento cardine al centro del giardino stesso.
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Proprietari (F)
Cognome (nome della ditta), nome, indirizzo e numero di telefono.
Esempio: Bernasconi SA,
Via della Vigna, 6616 Losone, 091/791 14 35.
Denominazione oggetto (F)
La denominazione dell'oggetto indica il nome utilizzato nel paese per il rispettivo giardino / impianto.
Il nome viene indicato tra virgolette se non si tratta di una denominazione ufficiale, contenuta nel piano comunale.
Categoria dell'oggetto
– Oggetto singolo: giardino, impianto, piazza ecc., in relazione o meno con edifici o altri impianti.
– Insieme di oggetti uguali: giardini con uno stesso carattere, che formano un insieme.
Esempi: giardini della città vecchia vicino al muro di cinta a Zofingen, giardini contadini lungo la
strada di transito di un paese.
– Insieme di oggetti diversi: giardini di carattere diverso, che formano un insieme.
Esempi: Residenza di campagna con viale alberato, giardino decorativo, orto e frutteto; nucleo con
piazza; giardino parrocchiale con cimitero.
Tipologia dei giardini
Vedi lista a p. 16
Tipologia dell'edificio
Vedi lista a p. 17
Architetto paesaggista (F)
(ev. titolo) Nome, cognome, luogo di lavoro.
Nel caso in cui furono coinvolti nella costruzione più architetti paesaggisti, questi verranno elencati in
maniera consecutiva.
Esempio: Otto Fröbel, Zurigo.
Architetto (F)
Indicazione come per l'architetto paesaggista
Periodo di costruzione giardino
Il periodo di costruzione deve essere indicato in tutti i casi citando il secolo.
Apporre la crocetta a "presumibilmente", "inizio", "metà", "fine", secondo necessità.
Esempi:presumibilmente inizio'800 (=presumibilmente tra 1800 e 1825),metà '800 (= 1825 a 1875).
Periodo esatto di costruzione (F)
Data di costruzione esatta o periodo esatto della costruzione del giardino, per quanto conosciuto.
Esempi: 1887, 1902 –1904.
Periodo di costruzione edificio (F)
Indicazioni come per il periodo di costruzione giardino
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Annotazioni storiche (F)
In un testo si può descrivere un sommario storico sullo sviluppo dell'oggetto (giardino, casa), la sistemazione e l'utilizzazione iniziali o delle indicazioni sui precedenti del giardino attuale. Possono
aggiungersi dei commenti e delle indicazioni date da abitanti e utenti (indicarli come tali!).
Foto
Per l'utilizzazione dell'elenco in ufficio è indispensabile una foto più tipica e rappresentativa possibile
del giardino – possibilmente una veduta di come si presentava all'operatore durante la compilazione
del foglio di rilievo. Una stampa su carta (possibile anche da dia) viene incollata nell'apposita casella.
In generale le diapositive hanno il vantaggio di essere adatte all'elaborazione elettronica e anche alla
visione per un pubblico più ampio.
Le negative, le stampe su carta e le diapositive sono da contrassegnare con un numero che si compone di: codice del comune, numero dell'oggetto, numero del film, numero della foto, anno di rilievo
(separati da un trattino senza spazio vuoto).
Esempio: 1841-12-7-4-1995
Altro materiale visivo concernente un oggetto (facoltativo!, p.es. fotocopie di vedute vecchie, planimetria abbozzata) viene contrassegnato con il codice del comune e il numero dell'oggetto e allegato
dietro al foglio di rilievo (ev. in mappetta trasparente).
Utilizzazione (F)
Utilizzazione attuale dell'oggetto
– Utilizzazione originaria. Lo spazio viene utilizzato nel senso dell'intenzione originaria.
Esempio: piazza del mercato, ancora utilizzata quale piazza del mercato.
– Utilizzazione multipla: oltre all'utilizzazione originaria esiste un'ulteriore utilizzazione.
Esempio: piazza del mercato quale posteggio.
– Utilizzazione estranea deturpante: utilizzazione non compatibile con l'utilizzazione originaria.
Esempio: arredamento per parco giochi in un cimitero.
– Utilizzazione terziaria: Lo spazio non viene più utilizzato nella maniera originaria.
Esempio: cimitero quale parco.
– Nessuna utilizzazione: il giardino/parco è trascurato o abbandonato.
Accessibilità
– Non accessibile al pubblico.
– Parzialmente accessibile al pubblico: parti del giardino sono accessibili al pubblico, o giardino privato periodicamente aperto al pubblico.
– Accessibile su richiesta.
– Semi-pubblico: aree semi-pubbliche/-private p.es. nei quartieri abitati, scuole.
– Pubblico: spazi pubblici, che sono sempre accessibili.
– Pubblico, con orari limitati: spazi pubblici, che sono periodicamente chiusi, p.es. chiusura notturna, chiusura il fine settimana.
Visibilità
– Visibile: tutto il giardino o la maggior parte di esso è visibile senza accedere sul terreno.
– Visibile parzialmente: il giardino è visibile solo parzialmente senza accedere sul terreno.
– Non visibile: la vista verso l'interno del giardino è ostacolata da edifici e/o muri, siepi, recinzioni.
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Carattere
– Giardino formale: sistemazione rigorosamente geometrica (architettonica) del giardino. Divisione
in singole aree tematiche (p.es. piani terrazzati, boschetti, vasche), accessibili tramite una rete di
sentieri che divide e delimita le aree per lo più in maniera ortogonale con assi centrali, trasversali
e laterali. In molti giardini formali lo sviluppo rinforzato dell'asse centrale in asse principale, il quale normalmente parte da un edificio e spesso s'interrompe in un asse trasversale principale. Frequentemente gli alberi e le siepi sono (o erano) tagliati in forme geometriche. A questa tipologia
appartengono i giardini del periodo del rinascimento (in Svizzera nel '500/'600), del barocco
('600 –'700) e del neobarocco/liberty (giardini architettonici, ca. 1900 a 1930).
– Giardino paesaggistico: giardino irregolare, riferendosi a dei modelli naturali. Un paesaggio idealizzato che, tramite il modellamento del terreno, corsi e specchi d'acqua, gruppi di alberi, aree
aperte, sentieri curvi, edifici monumenti ecc., cerca di imitare la "natura" o il "paesaggio" e di
richiamare valori sentimentali. A questa tipologia appartengono giardini paesaggistici (fine '700
fino inizio '900) e sistemazioni di giardini a partire dal 1925 ca.
Componenti (F)
Le componenti vengono elencate nell'ordine seguente:
– Componenti edilizie: recinzione, topografia, muri, sentieri, scale, arredamenti quali pergola, gazebo, vasca, mobilio ecc.
– Vegetazione: alberi, arbusti, siepi, rampicanti, perenni, fiori annuali, prato, tappeto erboso, rarità
botaniche.
– Indicazioni sulla completezza con la quale ha potuto essere rilevato l'oggetto, per quanto questo
aspetto non risulti già al punto "visibilità".
Stato di conservazione della sostanza storica (F)
– Buono: il giardino è conservato completamente nella sua sostanza originale o con poche perdite.
– Mediocre: parti della sistemazione originale non sono più presenti.
– Precario: mancano molti o tutti gli elementi edilizi e vegetali.
– Osservazioni: testo indicante ev. particolarità.
Stato di manutenzione (F)
– Buono: la manutenzione viene eseguita secondo le esigenze di utilizzazione e di sistemazione.
Sono riconoscibili pochi danni.
– Mediocre: la manutenzione viene eseguita solo parzialmente o in maniera sbagliata. Sono riconoscibili danni alla vegetazione e alle costruzioni.
– Precario: manutenzione scarsa o nessuna manutenzione. La vegetazione e le costruzioni sono in
cattivo stato.
– Osservazione: testo indicante ev. particolarità.
Dintorni (F)
– Intatti: i dintorni visibili (vista e panorama) sono armoniosi.
– Abbastanza intatti: pochi interventi deturpanti (strade, costruzioni imponenti, linea ad alta tensione ecc.) nei dintorni
– Poco intatti: il giardino si trova in un ambiente molto deturpato.
– Rumorosi: il sostare in giardino viene pregiudicato da rumori del traffico o dell'industria.
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Osservazioni generali (F)
Osservazioni generali riguardanti la posizione e la topografia dei dintorni, l'ubicazione del giardino rispetto a delle particolarità paesaggistiche, la grandezza del giardino, la minaccia tramite delle costruzioni (zona edilizia), abbandono, utilizzazione troppo intensiva o sbagliata, ecc.
Livello di protezione (F)
La protezione può riferirsi a tutto l'insieme dell'oggetto, solamente all'edificio o solamente al giardino; può essere a livello federale, regionale o comunale.
Menzione in altri inventari (F)
Vengono elencati tutti gli inventari consultati (utilizzare ev. delle abbreviazioni, vedi capitolo 2.13 Analisi della bibliografia p. 8 seg.). Se l'oggetto è contenuto nell'inventario vengono indicati, separati da
una virgola dal titolo risp. dalla sua abbreviazione, il numero della pagina e l’oggetto protetto menzionato (area completa, edificio, giardino). Se l'oggetto non risulta nell'inventario viene indicato il commento "non menzionato".
Esempi: Inventario dei beni culturali, p. 28 (edificio). Inventario degli insediamenti del cantone XY, non
menzionato.
Bibliografia (F)
Se delle indicazioni sul giardino vengono estratte da pubblicazioni bibliografiche, ciò deve essere
menzionato, se non è già annotato sotto il capitolo "menzione in altri inventari".
L'indicazione deve contenere le informazioni seguenti: cognome,nome,titolo, (volume,edizione), luogo, anno (ev. utilizzare una abbreviazione, vedi capitolo 2.13 Analisi della bibliografia p. 8 seg.) e l'indicazione della pagina.
Esempio: Heyer, p. 49. MAS AG 3, p. 20.
Operatore
Indicazione del cognome, nome e numero di telefono.
Data di rilievo
Vengono annotate la data o le date del rilievo.
Elenco dei giardini storici della Svizzera
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Tipologia dei giardini
I seguenti termini hanno carattere obbligatorio. Il termine più idoneo viene trascritto sul foglio di rilievo.
Giardini privati di
Castello e fortezza
Casa borghese
Residenza di campagna
Villa monofamiliare
Casa contadina
Casa monofamiliare
Casa a schiera
Casa plurifamiliare / Quartiere residenziale
Giardini separati
Frutteto
Giardino autoctono
Orto familiare
Vigneto
Giardini e spazi pubblici
Piazza
Parco
Passeggiata
Lungolago, riva
Punto panoramico - Belvedere (piazza)
Spazi verdi patriziali
Giardini e luoghi sacrali e di culto
Convento (impianto intero)
Convento (giardino)
Chiostro
Sagrato
Cimitero
Cappella
Via crucis
Luogo di pellegrinaggio / grotta
Giardino parrocchiale
Governo, amministrazione, giustizia
Spazio esterno di un edificio pubblico
Piazza della giustizia / luogo dell'esecuzione
Esercito
Forte / fortino
Piazza d'esercizio
Posto guardia
Esterno di caserma
Piazza d’appello
Campo di battaglia
16
Salute, medicina,assistenza
Parco di cura
Impianto balneare
Esterno di penitenziario
Esterno di ricovero / ospedale
S p o r t ,g i o c o
Parco giochi
Centro sportivo
Piscina
Centro di equitazione
Campo da golf
Educazione, arte, scienze
Impianto / giardino scolastico
Giardino di museo
Giardino botanico / collezione di piante
Giardino geologico
Giardino archeologico
Giardino artistico / di artista
Giardino zoologico
Monumento
Commercio, artigianato, industria
Esterno per fabbrica
Esterno per stabilimento commerciale
Impianto commerciale
Impianto industriale
Ristorazione, industria alberghiera
Ristorante all'aperto
Giardino di albergo
Traffico
Filare di alberi - viale alberato
Piazza alberata
Aziende orticole
Privata
Commerciale
Cittadina
Elenco dei giardini storici della Svizzera
Tipologia dell'edificio
I seguenti termini hanno carattere obbligatorio. Il termine più idoneo viene trascritto sul foglio di rilievo.
Edifici d'abitazione
Castello - fortezza
Castello
Casa borghese
Villa
Fattoria
Casa monofamiliare
Casa a schiera
Condominio
Quartiere residenziale
Giardini e luoghi sacrali e di culto
Convento
Chiesa
Cappella
Crematorio / camera ardente
Casa parrocchiale
Governo, amministrazione, giustizia
Municipio
Palazzo governativo
Stabile amministrativo
Palazzo di giustizia
Esercito
Forte / fortino
Posto guardia
Caserma
Stand di tiro
S p o r t ,G i o c o
Piscina coperta
Casa di un circolo / club
Maneggio
Stadio
Educazione, arte, scienze
Scuola
Scuola superiore
Museo
Serra
Serraglio
Monumento
Commercio, artigianato, industria
Stabile amministrativo
Fabbrica
Stabili industriali
Capannone d'esposizione
Ristorazione, industria alberghiera
Ristorante
Albergo
Traffico
Stazione ferroviaria
Aziende orticole
Azienda
Serra
Salute, medicina,assistenza
Casa di cura
Impianto balneare
Ricovero
Ospedale
Penitenziario
Elenco dei giardini storici della Svizzera
17
Legenda copertina: Indicazione di colore per i piani generali
Bordato in rosso:
Colorato in verde:
Colorato in arancio:
Colorato in giallo:
territorio visitato (escluso il territorio circostante, dopo 1960)
foglio di rilevamento compilato (indicare il numero dell'oggetto)
oggetto interessante, ma nessun foglio di rilevamento compilato
oggetto visitato ma non rilevato
Impressum
A u t o r i :B r i gitt Sigel, Guido Hager
Allestimento e Produzione: Wolfgang Glutz
Stampa: Foto + Plan A G ,Z u r i g o
Indirizzo di contatto: Elenco dei giardini storici della Svizzera, Hauserstrasse 19, 8032 Zurigo
Prima edizione 1996, è ammessa la riproduzione indicando la fonte
Ringraziamo la ditta Foto + Plan AG per il sostegno.