TR porta garib ITA
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TR porta garib ITA
Project Focus < < < < Milano - Italia - 2008 Tipo Impianto: Sistema Idronico Potenza Frigorifera Totale: 4500 kW Potenza Termica Totale: 5000 kW < Macchine Installate: 12x ERACS-WQ < Designer: Ariatta Ingegneria dei Sistemi s.r.l. Integra di Climaveneta per Porta Nuova Garibaldi a Milano Polo strategico nel tessuto urbano, Porta Nuova ricompone l'equilibrio dei tre storici quartieri di Garibaldi, varesine e isola in un progetto di riqualificazione che si estende complessivamente per oltre 290.000 m2, dedicati a residenze, aree commerciali, centri direzionali, oltre che ampi spazi pubblici e aree pedonali Rinasce una parte di Milano, si chiama Porta Nuova e accoglie la sfida di riqualificare un’area dismessa e degradata della città. Porta Nuova, attraverso la ricomposizione dei tre quartieri Garibaldi, Varesine e Isola. La trasformazione è promossa dal Gruppo Hines che nel maggio 2006, acquistando l'area delle Varesine, sanciva l'inizio di una progettazione unitaria destinata ad abbracciare aree per complessivi 360.000 metri quadri di superficie: "Il completamento del processo di acquisizione dell'area delle Varesine - dichiarava Manfredi Catella, Presidente e Amministratore Delegato della società di progetto Le Varesine S.r.l. e AD di Hines Italia - rappresenta un risultato importante per Milano. Abbiamo finalmente raggiunto la riunificazione delle Varesine con l'area Garibaldi Repubblica favorendo una progettazione unitaria che consentirà di realizzare un'opera di riqualificazione territoriale rilevante per la nostra Città e il nostro Paese.” All'interno del nuovo quartiere troveranno spazio uffici, residenze, aree commerciali, servizi, luoghi di aggregazione, centri culturali, laboratori creativi, un ampio spazio espositivo, verde e spazi pubblici, nonché il polo istituzionale che ospiterà i nuovi uffici del Project Focus Comune di Milano e la nuova sede della Regione Lombardia, già in uso. Nel dettaglio gli edifici di Piazza Garibaldi si distribuiscono su un’area di circa 120.000 metri quadri, attorno al Podium interrato (parcheggi e servizi) sorgono 3 Torri di 30, 20 e 10 piani (Torri A, B, C), un edificio doppio corpo, ed un edificio espositivo per eventi legati alla moda e alla creatività. Questi edifici, moderni e complessi, richiedono nell’arco dell’anno freddo e caldo anche contemporaneamente. Sono quindi state selezionate per questo impianto 12 unità INTEGRA di Climaveneta, ERACS-WQ con condensazione ad acqua, un’evoluzione dei tradizionali gruppi frigo reversibili a pompa di calore, in grado di produrre contemporaneamente acqua refrigerata e calda. In tutti quei mesi dell’anno in cui nell’edificio è prevalente la richiesta di freddo (estate e mezze stagioni), il caldo che viene generato sul condensatore è gratuito, al contrario quando nell’edificio è prevalente la richiesta di caldo (inverno pieno), il freddo che viene generato sull’evaporatore è gratuito. La peculiarità delle unità INTEGRA di Climaveneta è che in ogni momento dell’anno le stesse massimizzano autonomamente l’efficienza del ciclo energetico con cui si genera l’energia calda e fredda. In particolare l’efficienza massima si ha nei periodi medio stagionali nei quali più probabile è la contemporaneità di richiesta di caldo e di freddo. L’impianto idronico ha una potenza frigorifera totale di 4500kW ed una termica totale di 5000kW. Tutti gli edifici del complesso sono serviti da un sistema misto aria/acqua del tipo a fan-coil quattro tubi e aria primaria. I terminali sono permanentemente alimentati sia con acqua refrigerata che con acqua calda, così da rendere sempre disponibile verso l’ambiente la contemporanea erogazione di caldo o di freddo. Per massimizzare l’efficienza energetica dell’impianto, il progetto energetico prevede lo sfruttamento dell’acqua di prima falda, risorsa rinnovabile peculiare dell’area Milanese, con temperatura costante di 15°C circa tutto l’anno. L’acqua viene estratta dal sottosuolo tramite 12 pozzi di emungimento ed inserita in un anello di distribuzione da 350 mm che raccorda tutti gli edifici del complesso. L’acqua “energeticamente esausta” che esce da ogni edificio confluisce poi in una seconda rete ad anello che va a scaricare nella Martesana. Il livello del corso d’acqua è monitorato da un sensore di livello in modo da impedire lo scarico qualora si verificassero condizioni di piena. In tali frangenti, limitati nel tempo sia in termini di durata che di frequenza, l’acqua viene dirottata verso sei pozzi di re immissione in falda. Obiettivi primari del sistema impiantistico progettato sono la flessibilità di utilizzo degli spazi in termini di riconfigurabilità in base alle esigenze dell’utilizzatore finale, di modificabilità dei carichi trattati e degli orari di utilizzo; la possibilità di contabilizzare tutti i consumi di ogni singolo ipotetico affittuario, la semplicità di utilizzo e l’efficienza energetica. In tema di efficienza energetica, viste le dimensioni degli edifici e la volontà della committenza di ottenere la certificazione LEED per gli stessi, è stato inoltre condotto un calcolo energetico approfondito per confrontare l’efficienza delle possibili soluzioni per il comfort degli edifici di Porta Nuova Garibaldi. L’analisi è stata condotta sul solo edificio A , confrontando un impianto tradizionale con centrale termica e caldaie a condensazione, uno innovativo basato su centrale di cogenerazione e l’impianto con unità polivalenti INTEGRA di Climaveneta. Dal confronto è emerso che l’impianto con unità Climaveneta consente risparmi energetici fino al 50% e di emissioni di CO2 di oltre il 40% (vedi tabella sotto). Il sistema progettato ha infatti permesso di ottenere 8 crediti LEED relativamente all’ottimizzazione energetica, con una PreCertificazione LEED – GOLD. Per concludere nell’impianto di Porta Nuova Garibaldi la produzione dell’energia termofrigorifera è stata realizzata in modo da azzerare l’impatto ambientale su scala locale e da minimizzarlo su scala nazionale (zero emissioni di CO2 a livello locale e minima produzione di annua di CO2 tra le alternative esaminate) avvalendosi di una risorsa come l’acqua di falda la cui disponibilità a temperatura costante consente al macchinario termofrigorifero di funzionare per tutto l’anno con un EER/COP costante ed ottimale.