nadia bengala - profumo di lugano

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nadia bengala - profumo di lugano
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Settembre 2016 - N.76
24
DA GOOGLE È GIÀ REALTÀ
L’AUTO DEL FUTURO
CHE SI GUIDERÀ DA SOLA
14
SLIDE 76 - NETWORK MAGAZINE - SETTEMBRE 2016 - WWW.SLIDEFREEPRESS.COM - COPIA OMAGGIO
VITA ECONOMICA E TASSE BASSE
IL FUTURO Ë IN BULGARIA
A UN ORA DALL’ITALIA,
SEMBRA TUTTO MIGLIORE
61
TRADITA E RITRADITA.
COSA FARE?
CASTIGO O PERDONO.
IL LUPO PERDE IL PELO
MA NON IL VIZIO
LA BELLISSIMA EX MISS ITALIA DIRETTORE DI SLIDE
NADIA BENGALA
LANCIA MISS PRINCIPESSA D’EUROPA
UN PROFUMO DUE ESSENZE..
NASCE IL NUOVO BRAND
AMORE PER UN TENERO MESSAGGIO
Settembre
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2016
Editoriale
Nadia Bengala,
lancia Miss Principessa d'Europa
Carmen Masola
Bulgaria, città delle rose
Franca Faldini
Google Car
Grande Design
Amburgo
Alessandro Perez
Enjoy Television
I must have Autunno Inverno 2016-2017
Miss Slide
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Trend Night
Six Bikini
Psike
Satira
Cani & Gatti TV Channel
1
DEVIS PAGANELLI
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STEFANO PIA
NADIA BENGALA
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GIANLUCA NASI
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Rubrica Satira
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Rubrica Enjoy Television
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Rubrica Psicoterapeuta
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Fotografo
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2
ALEX LEARDINI
Coreografo Eventi
MARCO ANELLI
Rubrica Cani e Gatti Television
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Rubrica Life & Benessere
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Rubrica Fashion Blogger
GIUSEPPE MESSINA
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Rubrica Turisti ma non solo
GIANLUCA NASI
Talent Scout
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Ravenna
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FEDERICO BADOER
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UMBERTO MARTUSCIELLO
REDAZIONE SVIZZERA
Direttore locale Milano / Bergamo
AVV. RAFFAELE BAGNUOLO
Responsabile Legale per la redazione di Milano
FLORA SPINOSA
Assistente concessionaria
Canton Ticino/Campione/Milano/Bergamo
CLAUDIA FASOLA
Giornalista ufficiale/Ufficio stampa redazioni
Canton Ticino/Campione d'Italia/Milano/Bergamo
FABIO CRAVAREZZA
SALVATORE MARTUSCIELLO
ALVARO GUALDI
Coordinatore Nazionale Svizzera/Campione
Direttore Nazionale Nord Italia
Direttore locale Canton Ticino / Campione
Fotografo ufficiale
Slide Ticino/Campione/Milano/Bergamo
3
FREE PRESS MAGAZINE
IL MAGAZINE DEGLI ITALIANI IN SVIZZERA E BULGARIA
CREDITS
Reg. Trib. Ravenna 1362/2010
CEO Are Communication International
Devis Paganelli
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Direttore Editoriale
Stefano Pia
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Direttore Responsabile
Nadia Bengala
Direzione Internazionale e Pubblicità
Are Communication International Ltd
Bulgaria, Sofia 1324 Lyulin 8
Housing Complex, 9 3011str., Block 2, Entr. A
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EDITORIALE
STEFANO PIA
Direttore Editoriale
S
Guarda settembre come ti apre il bosco
e sovrasta il tuo desiderio.
Apri le mani, riempile con queste foglie lente
non lasciar che una sola vada perduta.
(Eugenio Montejo)
ettembre è un mese fatto di contrasti, colori nuovi invadono le città e
le campagne, le temperature oscillano come altalene impazzite. Settembre è il simbolo dell'estate che sta per
concludersi e dell'autunno che sta per
avvicinarsi. È, insomma, il periodo in cui
le vacanze finiscono e si torna al lavoro o
a scuola: il momento in cui con le valige
si chiudono anche i sogni e le promesse delle vacanze. L'inizio di una nuova
stagione. Non è un caso che settembre
abbia spesso ispirato letterati e poeti,
cantanti, parolieri e artisti. Settembre
dovrebbe rappresentare per tutti noi il
nuovo punto di partenza; dove i sogni
intrapresi nell'estate lascino il posto alla
voglia di fare, di mettersi al lavoro per
coronare quanto sognato. Vorrei augurare a tutti voi di spendere le energie accumulate durante le sospirate vacanze,
per far partire i nuovi progetti, per met-
tere in moto la "macchina del cambiamento", per arrivare a vivere la vita che
desideriamo e non quella che vorrebbero farci vivere. E se non ci fossero nuovi
progetti ai quali lavorare, allora auguro
di mettere più energia e propositività in
tutto quello che facciamo, nell'intento di
migliorarsi continuamente sia nel ruolo
di genitori, nonni, zii, parenti vari; sia in
campo lavorativo.
"Ecco arriva settembre, mese dolce e
propizio, di piogge a colorare i prati e di
dolci frutti della terra.
Amo settembre, il sole è ancora caldo, si
respira ancora aria di gioia e vacanza e
qualcosa mi sussurra di sognare e reinventarmi, quasi fosse un nuovo inizio. E’
settembre." (Stephen Littleword)
Non meritiamo di far trascorre i giorni
per come arrivano, meritiamo tutti al
contrario di far arrivare i giorni che desideriamo trascorrere. Buon inizio allora.
NADIA BENGALA
Direttore Responsabile
S
ettembre, che bel mese, caldo ma
più mite.
Per ciò che ho vissuto quest'anno,
nell'ultimo periodo, questo mese lo definirei il mese dei "ritorni", e non a caso
evito di dire rientri.
L'uso di questo termine mi nasce dalle
ultime suggestioni emotive e sentimentali datemi dalle persone che avevo intorno o che ho incontrato e conosciuto.
Mai come quest'anno ho visto amori
dividersi d'estate.
Gente che ha lasciato o ha repentinamente cambiato lavoro, cambiato residenza o come tanti amici che dopo aver
passato un periodo all'estero ed aver
passato gli ultimi mesi vacanzieri in italia, tornano a vivere all estero.
Ognuno ritorna dove ha capito o crede
di trovare il suo posto ideale, anche se
questo è un "parolone"....
Una tendenza che continua ad aumentare, comunque, è quella di andarsene
dal nostro paese. Persino amici/che che
lo avevano già deciso di lavorare o vivere
all'estero ed ormai convinti di restare a
"casa", adesso vogliono tornare a Londra, Miami, Los Angeles e addirittura si
allungano fino in Australia.
Anch'io a volte sono tentata di osare nel
percorrere nuove strade altrove. Ma sarà
che sono una nostalgica della famiglia
dei miei affetti e delle mie origini che alla
fine resto qui. Ho disertato abbastanza e
in modo un poco personale e quindi per
restare sempre in tema aggiungo che
come mi ero già ripromessa, adesso me
ne andrò in vacanza, in un bel luogo nostrano: in puglia, con il suo mare stupendo. Dedicherò del tempo anche un tour
nella mia amata campagna Toscana.
Immersa nella natura a vedere il lavoro
dei contadini.:è tempo di vendemmia.
È tempo d'uva e come si sa è un ottima
frutta che depura. Ecco questo è anche
il mese per un ottima dieta depurativa.
Depurarsi non solo il corpo ma anche la
mente dai cattivi pensieri, le pesantezze
passate per rinnovarsi ancora una volta.
Buon rientro fuori e dentro di noi.... Vi abbraccio fortemente tutti cari amici di Slide.
Grazie del vostro affetto.
5
NADIA BENGALA,
LANCIA
MISS PRINCIPESSA D'EUROPA
E SCEGLIE CON IL PATRON DEVIS PAGANELLI,
LA RAGAZZA CHE ANDRÀ A RAPPRESENTARE
LA BELLEZZA ITALIANA ALLA FINALE
MONDIALE DI MISS EUROPE WORLD
a cura della redazione - la foto di Nadia Bengala su gentile concessione di Ph. Rino Pertrosino
6
“
Oltre le gambe c’è di più”,
O
cantava Jo Squillo qualcca
che tempo fa. A prendere
cch
spuntoo da questo tormentone
del pas
passato,
Devis Paganelli, ex
s
talent sscout di Miss Universo in
Italia, iideatore e patron di diversi
contestt diventati di successo. A
partire dal format avviato 6 anni
Reginetta
d’Italia, passando
fa Reg
g
Sanremo
Sanre
m Newtalent dedicato
mondo
al mon
n della musica, arrivando
al più innovativo Miss Principessa d’Europa, unico concorso di bellezza nazionale italiano
trampolino di lancio che ha
ottenuto il privilegio di portare la
rappresentante italiana alla finale
mondiale di Miss Europe World, per il quale Devis Paganelli è
attualmente licenziatario nazioat
nale in Italia.
na
Quasi tutti gli attuali concorsi di
Q
bellezza, cercano la più bella, senbe
za considerare magari, quelli che
possono essere altri pregi. Anche
po
grazie ai suggerimenti dell’ex
gr
Miss Italia Nadia Bengala, con
M
Miss Principessa d’Europa, uno
M
dei cinque concorsi accreditati al
de
CIP Coordinamento Italiano
C
Professionisti della Moda e
Pr
dello Spettacolo, si è voluto
de
dare una svolta.
da
Ci hanno provato malamente
anche altri contest, dove però
alla fine, si è sempre data priorità all’aspetto fisico, con prove
di talento spesso poco ricercate
(come si stira la camicia o come
si racconta una barzelletta). A
Miss Principessa d’Europa, le ragazze che desiderano senza alcun
obbligo, cimentarsi in un talento,
possono esibirsi in prove di canto,
attività sportive, ballo, recitazione
o altre prove di abilità. La vincitrice quindi potrà ottenere un titolo
anche dimostr ando di saper fare
qualcosa di più. Sia chiaro, non
è un obbligo. Alla fine ci si può
solo cimentare nel portamento e
nel mettersi in mostra. L’attuale
Miss in carica Veronica Avanzolini, classificatasi in quarta
posizione alla finale mondiale
in Libano, passerà la corona alla
nuova “Principessa” in onda tv
su Canale Italia nazionale e
su canale Sky, durante la finale nazionale di Miss Principessa
d’Europa, che si terrà a Rimini
presso l’Altromondo Studios il
15 settembre .
Presenti 38 ragazze provenienti
dalle oltre 100 tappe di selezione
e finali regionali svoltesi in tutt a
Italia . La vincitrice volerà in Libano e parteciperà a produzioni
cinematografiche in collaborazione con la scuola di cinema Immagina del regista Giuseppe
Ferlito. La migliore cantante parteciperà di diritto alla Finale Nazionale di Sanremo Newtalent
abbinato al Tour Music Fest con
in giuria il grande Mogol.
Ciao Nadia, sei Presidente di
Giuria a Principessa d’Europa. Un compito importante.
R. Grazie alla collaborazione con
il Patron Devis Paganell e ai miei
suggerimenti, si è dato vita ad un
concorso trasparente, serio e rispettoso delle miss.
Un evento importante che
tenta di mettere in risalto
non solo la bellezza ma anche il talento, offrendo premi
prestigiosi. Cosa ti ha colpito
di questo nuovo contest?
R. Il Patron è il presidente del Coordinamento Italiano Professionisti della Moda e dello Spettacolo
e ha trovato il giusto equilibrio tra
impegno e risultato, anche per le
partecipanti. Un regolamento preciso, dettagliato, che contiene anche premi sicuri e garantiti. Cosa
che ormai nel 90% dei concorsi di
7
MISS PRINCIPESSA D'EUROPA
bellezza non avviene. Tante promesse
e poi chi si è visto si
è visto. Detto questo, Devis Paganelli
è anche un talent
scout internazionale
e manager di molti
VIP della tv e dello
spettacolo in genere
e questo sicuramente aiuta a proporre prospettive e visibilità alle
partecipanti.
Siete già il concorso dei record? Quasi 110 tappe di selezione, in media 4000 ragazze
iscritte, quasi tutte le regioni italiane coinvolte e una bellissima
finale nazionale organizzata in
una delle location più tecnologiche, l’Altromondo Studios, il 15
settembre alle 21. Vi aspetto!
Le iscrizioni sono gratuite
dal sito
www.principessadeuropa.it
Ci sono tanti concorsi di bellezza, questo è nuovo? R.
Concorsi? Troppi. Ormai si fanno i concorsi per qualsiasi cosa.
Ma Principessa d’Europa nasce
dall’eperienza ventennale di un
team ormai collaudato e notoriamente serio in tutta Italia. A
partire dallo scounting di Miss
Universo, passando per il lancio e
la gestione per 6 anni di un altro
con
concorso diventato importante,
per approdare oggi in Principessa
d’E
d’Europa, unico partner italiano di
Mis
Miss Europe World.
Il concorso mondiale ha
scelto voi? Si. Siamo noi che
sce
att
attraverso Principessa d’Europa,
ele
eleggiamo la miss che andrà a
rap
rappresentare la bellezza italiana alla finale mondiale di Miss
Eu
Europe World in Libano in Febbbraio.
9
DA ITALIA'S GOT TALENT A SANREMO NEWTALENT
IL SOPRANO
CARMEN MASOLA
OSPITE A RIMINI
SARÀ UNA DELLE GIURATE DI QUALITÀ
IL 26, 27 E 28 SETTEMBRE ALLA FINALE TV
a cura della redazione
D
iscendente di Gaetano
Donizetti da parte del
nonno paterno, dopo aver
acquisito il diploma magistrale
inizia a studiare canto presso
il conservatorio Cantelli di Novara che ha poi abbandonato
Nel 1990 prende parte a "Libera Musica". Nel 1991 entra
nella corale di Trecate S.Gregorio Magnum. Nel 1995 diventa solista del coro dell'Istituto
Musicale Brera. Nel 1997 vince
il 7º concorso internazionale
per giovani cantanti lirici svolto a Tortona. Nel 1998 interpreta Mimi nell'opera Bohème.
Nel 1999 interpreta la parte della contessa DO-RE-MI ne La figlia
del reggimento. Nel 2001 vince
il
concorso
Viglianoviva.
Nel 2002 ha interpretato vari
ruoli in L'elisir d'amore e Barbiere di Siviglia. Nel 2003 ha
partecipato a rappresentazioni del Paese dei Campanelli.
Nel 2009 partecipa alle selezioni della prima edizione di Italia's Got Talent cantando il brano Casta Diva, successivamente
viene ammessa alle semifinali
del programma, dove riesibendosi riesce ad accedere alla fase
finale tramite il televoto da parte
del pubblico da casa. Il 17 maggio 2010 vince la prima edizione
del talent show, aggiundicandosi un premio dal valore di
100.000 euro in gettoni d'oro,
con un contratto con la Sony
10
BMG. Questa vittoria, insieme
al grande talento di Carmen, la
rendono nota in tutto il mondo.
Il 10 maggio 2012 entra nella scuderia del Manager Devis
Paganelli. Il 29 giugno 2010 è
la data della pubblicazione del
primo disco della cantante. Per
questo progetto, intitolato Vissi
d'arte, l'interprete ha lavorato
con il produttore Celso Valli con
cui ha registrato degli arrangiamenti di famose arie d'opera
tra cui Casta Diva dalla Norma di Vincenzo Bellini, O mio
babbino caro da Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, Adagiodi Tomaso Albinoni, Vissi
d'arte da Tosca, "Habanera" da
"Carmen" di George Bizet. Il 6
CARMEN MASOLA
INFO TRATTE DA WIKIPEDIA
11
CARMEN MASOLA
giugno dello stesso anno è stata
ospite ospite in diretta in prima
serata su Raiuno al programma
dedicato al bel canto e allo spettacolo della lirica: Arena di Verona 2010 - Lo spettacolo sta per
iniziare, condotto da Antonella
Clerici dove si è esibita cantando
l'Ave Maria di Schubert. L'album
debutta alla posizione #54 della
classifica ufficiale FIMI degli album più venduti in Italia.
CARMEN MASOLA
SARÀ NELLA GIURIA
DI QUALITÀ
IL 26, 27 E 28 SETTEMBRE
ALLA FINALE NAZIONALE
TELEVISIVA DI SANREMO
NEWTALENT 2016
CHE SI TERRÀ A RIMINI
PRESSO L'ALTROMONDO
STUDIOS.
13
BULGARIA,
CITTÀ DELLE ROSE
ALLA SCOPERTA DELLE TRADIZIONI,
DEI COSTUMI E DEI LUOGHI DA VISITARE
di Alessandra Mura - Slide Sassari
P
ensate che la Bulgaria sia un
paese così lontano dal nostro?
Sbagliate. L’Italia e la Bulgaria
hanno tantissime cose in comune
che ora scopriremo insieme. Dalle
tradizioni al modo di parlare e di
gesticolare. Siamo simili in usi e co-
stumi, e anche la lingua per quanto
diversa, ha una grammatica difficilissima. Imparare il bulgaro è un
‘impresa, così come imparare l’italiano per un bulgaro. L’attaccamento al territorio e alla propria storia è
forte, così come alle tradizioni mu14
sicali. La canzone popolare “Izel
ye Delyo Haydutin”ad esempio è uno dei pezzi che vengono
registrati nello spazio profondo con
le sonde spaziali Voyager1 e Voyager2. L’intento è quello di entrare
in contatto con forme di vita ex-
traterrestre. Pensate un po’ quanto
sono creativi! I bulgari hanno una
caratteristica un po’ strana. Amano
molto la natura, tuttavia preferiscono vivere in città. Prima di vedere
insieme le caratteristiche più conosciute di questo paese e le cose
che attraggono di meno, iniziamo
col dirvi che in Bulgaria ci sono 7
milioni e mezzo di abitanti, su 28
province. Il territorio è poco esteso,
pensate, è più o meno un terzo di
quello italiano. E’ molto caratte-
ristico, tradizionale, unico nel suo
genere. Oggi la Bulagaria è vista di
buon occhio soprattutto da chi ha
un ‘azienda e lavora nell’intero territorio europeo. Su 196 nazioni del
mondo, la Bulgaria è 27esima come
tassazione più bassa. All’interno
dell’Unione Europea ha l’imposizione fiscale più bassa in assoluto.
L’iva è al 20% e il costo della vita
è molto contenuto. Anche sotto
questo aspetto la Bulgaria detiene
un record all’interno della Unione
Europea: ha il costo della vita più
basso. Infatti tantissimi pensionati
decidono di trasferirsi in Bulgaria
per trascorrere la “terza età” . Anche con un pensione alla fame, se
in Italia fai fatica a sopravvivere,
in Bulgaria vivi dignitosamente. E
se vogliamo dirla in termini pratici,
pensate che mediamente in Italia
noi spendiamo intorno ai 100 euro
al mese per vivere, in Bulgaria se ne
spendono meno della metà, circa
480. Anche sotto l’aspetto sanitario, ci sono dei dati significativi che
riguardano le malattie infettive. La
sanità non è gestita come in Italia
e nonostante il sistema nazionale
sia molto inferiore al nostro, ci sono
dei dati inconfutabili che mostrano
un paese molto pulito e controllato.
La Bulgaria ha il tasso malattie da
Hiv più basso dei paesi all’interno
dell’Unione Europea, dopo Slovenia, Croazia, Slovacchia e Repubblica Ceca. Da segnalare ancora
il sistema idrico e la rete di acqua
potabile. Ci sono paesi confinanti
(come la Romania) dove solo l’89%
della popolazione può usufruire
direttamente di acqua potabile. Secondo i dati ONU, la Bulgaria, come
i migliori paesi europei, dispone di
un’ottima rete di acquedotti che
distribuiscono acqua potabile all’intera popolazione.
Un piccolo Paese come la Bulgaria
15
BULGARIA
che occupa
solo il 2% della superficie dell’Europa, ma con la più vasta area di
coltivazione delle rose rispetto ai
paesi limitrofi, può essere chiamato
il “Paese delle rose”. Ci sono distese immense di roseti, campi che si
perdono nell’orizzonte, fiori rari e
bellissimi che profumano i campi a
perdita d’occhio. Ogni anno viene
realizzato il Festival delle rose, ed è
molto seguito soprattutto nella Val-
le tra Karlovo e Kazanlak , dove il
viaggiatore
percorre quei
70 km nel
mondo delle
rose. Purtroppo
questa
particolarità
non è molto pubblicizzata e chi va
in Bulgaria rischia di farsi sopraffare
dalle architetture locali e dalla vita
di Sofia senza rendersi conto della
bellezza e delle distese di fiori. La
città più famosa della Bulgaria è
Sofia. Sofia è abbastanza piccola e
molto graziosa. Tutte le cose più interessanti sono al centro della città
e per visitarla, senza soffermarvi nei
musei, ci mettete un solo giorno. In
realtà se volete respirare un po di
storia della Bulgaria dovete dare
uno sguardo ai monumenti alle
chiese e ai musei. La capitale è ricchissima di musei. Non hanno certo
l’imponenza e la maestosità di musei come il Louvre a Parigi ma sono
tipici e caratteristici della tradizione
Bulgara. Fuori dalla città meritano
sicuramente una visita la chiesa di
Boyana e il monastero di Rila,
entrambi siti dichiarati dall'Unesco
patrimonio dell'umanità. L’icona
identificativa della città è la cattedrale ortodossa di Sofia intitolata
ad Alexander Nevski. Costruita in
stile neo-bizantino tra il 1882 e il
1912 era originariamente dedicata
ai santi Cirillo e Metodio. Nel 1924
venne ribattezzata in ricordo di
Alexander Nevski, eroe nazionale
russo. Una chiesa, si differenzia da
tutte ed è la più interessante: quella
di Santa Sofia. L’origine del nome
della città deriva appunto da questa antica chiesa. Anticamente sorgevano luoghi di culto già in epoca
tracia e poi romana, e quando nel
VI secolo d.C. sotto l'imperatore bizantino Giustiniano I venne edificata la prima costruzione con pianta a croce da cui la chiesa attuale
deriva. In Bulgaria sono 9 i siti nella
17
HOTEL
UFFICIALE
di Miss
Principessa
d'Europa 2016
qui verranno
ospitate le miss
dal 12 al 15
settembre
Viale Monteverdi, 3 - 47838 Riccione
Tel. +39 0541 646548 - Fax. +39 0541 647604 [email protected]
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BULGARIA
lista Unesco dei luoghi patrimonio
dell'umanità. Sono tutti molto interessanti, hanno un valore storico
e culturale dichiarato e convalidato
nei secoli. Ma quelli che vi voglio
segnalare non ve li potete perdere.
Iniziamo dalla città antica di Nasebar. L'antica città si Nesebar (o
Nessebar) si trova pochi chilometri
a sud da Sunny beach e sorge sulle
sponde del Mar Nero nella regione
di Burgas. Fu fondata dai Greci nel
510 a.C. su un preesistente insediamento tracio su un'isola vicina
alla costa, che nel tempo è stata
collegata alla terraferma mediante
un istmo artificiale. Dovete arrivare sin laggiù per capire l’atmosfera
che si respira, magica e surreale.
Considerato di grande valore culturale il sito conosciuto come il
cavaliere di Madara (Madara Rider)
dove troverete un bassorilievo di
un cavaliere che infilza un leone,
particolare per il fatto che è stato
scolpito nel 710 d.C. in una grande parete rocciosa di un centinaio
di metri e il disegno è a 23 metri
dal suolo. A circa 70 km ovest da
Varna c'è una piccola chiesa medievale che sorge in un sobborgo
di Sofia. Ci potete arrivare anche in
taxi, con 5 euro in tasca. E’ molto
rinomata per il ciclo di affreschi,
di particolare realismo espressivo,
dipinti alla fine del quattrocento,
dunque prima dell’inizio ufficiale
del rinascimento che in Italia ha
visto protagonista Michelangelo
Buonarroti. Ivanovo, per quanto sia
attualmente un sito in rovina, era
un vasto complesso di chiese ed
ambienti scavati nella roccia che
venne abitato dai monaci dal XIV
al XVII secolo, e che al massimo
del suo splendore contava circa 40
chiese e 300 edifici. La maggior
parte delle chiese erano affrescate
e decorate maestosamente. Il
parco nazionale del Pirin nella
catena montuosa del Pirin, , a
circa 200 km a sud di Sofia si
trova nel sud ovest della Bulgaria, vicino alla città di Bansko.. E un
posto meraviglioso. Potete vedere
paesaggi alpini, camminare nei
boschi fitti e incantati, ammirare
laghetti di montagna vicino ai quali
sono state costruite baite di ristoro.
E' una piccola riserva naturale nella
zona nord-orientale della Bulgaria,
attorno al lago di Srebarna, lungo
le rotte migratorie della via Pontica. Se pratichi birdwatching è il posto ideale per voi. Kazanl k e' una
tomba trace risalente al IV sec. a.C.
costituita da uno stretto corridoio
a volta trapezoidale che immette in
una camera funeraria rotonda. E'
un luogo sicuramente interessante
dal punto di vista storico e artistico,
ma visto che viene di strada andando a Varna da Sofia, lo puoi visitare
proseguendo su quella rotta. Un
altro sito molto visitato è la tomba
trace di Sveštari. Di particolare rilievo la decorazione che si staglia in
una fila di cariatidi in ottimo stato
di conservazione. La tomba si trova
circa 125 km ad ovest di Varna e
risale al III secolo d. c. Chiunque sia
appassionato d’arte non può perdersi queste tappe. Qualsiasi periodo dell’anno è magico e può essere
l’occasione per vivere la storia e la
magia della Bulgaria.
19
VIAGGI NELLA MEMORIA DEL CINEMA
FRANCA FALDINI,
COMPAGNA PER
15 ANNI DI TOTÒ
IL 22 LUGLIO, CI HA LASCIATI ALL'ETÀ DI 85 ANNI
di Fabio Buffa
L
o scorso 22 luglio è stato un
triste giorno per il mondo del
costume e del cinema. Franca
Faldini ci ha lasciati, all’età di 85
anni. E’ stata per quindici anni l’inseparabile (giovane) compagna del
grande Antonio De Curtis, in arte
Totò. Franca Faldini non solo ha
accompagnato uno degli attori più
popolari, ma ha saputo rilanciarne
la memoria per diversi decenni. Conobbe Totò nel 1952, lui aveva 54
anni, lei 21. Era nata a Roma nel
1931, la sua famiglia, quando lei
era ancora bambina, fu costretta a
lasciare la capitale per “rifugiarsi”
in Toscana a causa delle leggi razziali. I Faldini erano ebrei. Giovanissima incontra causalmente il pittore americano Ben Stahl (formatosi
presso l’istituto d’arte di Chicago
e collaboratore verso la fine degli
anni sessanta della Walt Disney)
che la volle per un ritratto che
rappresentasse l’Italia nell’opera
“Momento a Villa d’Este, emozioni
dall’album di un pittore americano
in viaggio in Europa”. Un ingaggio
che le permise di arrivare negli Stati
Uniti come simbolo della bellezza italica. E grazie al suoi fascino
giovanile, a diciannove anni vince
“Miss Cheesecake”, concorso riservato alle attrici emergenti. Nel
1951 questo premio le consente di
essere scritturata nel ruolo di Lucia
per il film “Attente ai Marinai”, con
Dean Martin e Jerry Lewis. In America conosce la sensualissima Jane
Russel, la mitica Marilyn Monroe e
l’eroe per eccellenza Gary Cooper.
Ma la Faldini decide di lasciare l’America per tornare in Italia. L’arrivo
20
nel Bel Paese fu subito notato
dalle riviste gossip dell’epoca
che la descrissero come la diva
del momento. Sul settimanale
Oggi uscì un articolo che parlava proprio di questa giovane
e avvenente attrice italiana
capace di conquistare gli Stati
Uniti. Totò legge quel servizio,
soprattutto ammira la foto che
sublimava una bellezza uni-
FRANCA FALDINI
21
FRANCA FALDINI
ca, subisce una “cotta” artistica e
sentimentale, che lo spinge a voler
subito conoscere quella giovane artista. Era, appunto, il 1952. Antonio
De Curtis era (si direbbe ora) single.
Da circa un anno era stato lasciato dall’ex moglie Diana Rogliani.
Quest’ultima e Totò si conobbero
nel 1931, quando Diana aveva soli
16 anni (lui 33). Nel 1933 dalla
loro relazione nacque Liliana,
mentre nel 1935 Totò e la Rogliani si sposano, ma il matrimonio
fu quasi sempre burrascoso, al
punto che nel 1939 decisero di
divorziare. In Italia lo scioglimento del matrimonio non era possibile,
così optarono per farlo in Ungheria.
Ma ciò non impedì ai due di rimanere sotto lo stesso tetto: lo fecero per
assistere al meglio la figlia Liliana.
Quando questa divenne grande (nel
1951) la madre Diana decise lasciare la casa dove abitava con Antonio
de Curtis, trasferendosi altrove.
Torniamo così a Franca Faldini: dicevamo della volontà di Totò di conoscerla, dopo aver provato un’improvvisa rinascita interiore nel vederla in
foto e nell’aver letto la sua biografia.
Totò aveva avuto diverse esperienze
con le donne, alcune delle quali tormentate, una su tutte finita in modo
drammatico, come il suicidio di Liliana Castagnola. L’attore napoletano
era sulla cresta dell’onda sotto il
profilo professionale, erano gli anni
in cui girava film di grande impatto come “Guardia e Ladri”, “Totò
Sceicco”, “Totò a colori”, Totò e le
donne”, ma aveva bisogno di un
grande amore... e il colpo di fulmine
verso la Faldini sembrava avergli fatto vedere l’arcobaleno.
Franca accettò l’invito di De Curtis ad
incontrasi, a patto che il primo appuntamento avvenisse in compagnia
di amici comuni. Per i due fu subito
intesa vera, empatia e stima reciproca. Elementi che furono alla base per
una bella relazione sentimentale. Ma
la Faldini anagraficamente poteva
essere la figlia
di Totò (a dire il vero
veero aveva soli 2
anni in più di Lilianaa De Curtis) e a
quei tempi le cronache scandalistiche
facevano a gara per scrivere risvolti
(inventati) pruriginosi.
Per non destare troppo scandalo
l’attore e la giovane compagna decisero di simulare un matrimonio laico
in Svizzera, in realtà mai avvenuto.
Durante i 15 anni di relazione Totò
dedicò all’amata diverse poesie e
canzoni: tra queste il brano “Con
Te”, che parteciperà al Festival di
Sanremo del 1954, interpretato
da Natalino Otto, Achille Togliani e
Flò Sandon’s, classificatosi al nono
posto. Le parole di questa canzone
sono le seguenti: “…Vorrei vivere
con te, con te tutta la vita, vorrei
fremere con te, con te, gioia infinita. Vorrei perdermi con te, con te
nel fuoco ardente, vivere e morire
d’amor, con te, con te, con te”.
Nell’ottobre dello stesso anno
la Faldini e Totò ebbero un figlio,
Massenzio, che morì poche ore
dopo la nascita per complicanze
che recarono seri problemi di salute anche alla stessa madre.
Nel 1967 Totò muore e Franca Faldini decide di mantenere sempre
viva la memoria del compagno:
diventa giornalista e scrittrice e
scrive con il critico e saggista Gof-
Totò
fredo Fofi, “Totò
l’uomo e la maschera”, un libro
che ha il compito di smentire molte
voci inattendibili sul grande attore
napoletano.
Per capire quale fu il rapporto tra
questa grande donna e uno degli
uomini più acclamati del cinema
nazionale, bisogna riprendere l’intervista che la Faldini rilasciò nel
1971 alla rivista “Giorni-Vie Nuove”: “per quindici anni sono stata
la compagna di Antonio De Curtis
(…) abbiamo vissuto l’una accanto all’altro, con pulizia, con lealtà,
con correttezza, in modo molto
più coniugale di quello di tante
coppie unite da regolare vincolo
civile o religioso (...) Non ci siamo
sposati perché forse non potevamo
farlo? No, lo potevamo benissimo.
Antonio aveva ottenuto il divorzio dalla moglie fino dal lontano
1939, in Ungheria, divorzio che
era stato pienamente riconosciuto
dall’Italia (…) Antonio ed io non ci
sposammo per via della notevole
differenza di età che ci separava,
non credevamo in un vincolo di carattere contrattuale. Stavamo bene
insieme ed era bello sapere che ci
si restava perché entrambi lo desideravamo (…)”. E per separali anziché un contratto è dovuta giungere dall’alto la volontà divina.
23
O DIO!!, NON C’È NESSUNO
AL VOLANTE, FRENA!!
GOOGLE CAR
TRANQUILLI, È LA MACCHINA
CHE SI GUIDA DA SOLA
di Alessandra Mura
24
GOOGLE CAR
S
olo dieci anni fa i più grandi
esperti della tecnologia mondiale avrebbero asserito che non
era possibile che una macchina si
guidasse da sola, facendo slalom tra i
pedoni e districandosi nel traffico. Ma
come la storia ci insegna, il progresso,
lo studio e il digitale ci hanno dimostrato che anche le invenzioni più
avveniristiche possono trasformarsi in
realtà. Infatti oggi possiamo dire che
la macchina che si guida da sola esiste e sarà presto nelle nostre strade.
Sarà un grande passo avanti non solo
nella tecnologia, anche nel settore
della robotica. Di cosa stiamo parlando in termini scientifici? Di 64 raggi
laser girano a 360 gradi creando un
radar a cui non sfugge nulla. Il pro-
blema è che, essendo i mezzi in movimento, lo scenario cambia in continuazione e la gestione delle informazioni non è uno scherzo: si valuta che
un’auto che si guida da sola debba
gestire un gigabyte di dati al minuto.
Una vastità, davvero tanti. Qualche
mese fa la National Highway Traffic
25
Safety Administration, l’autorità Usa
che regola la sicurezza delle strade,
ha scritto all’ attuale capo del progetto Google Car, affermando che un
robot potrebbe soddisfare la definizione di «autista». Sarebbe una rivoluzione copernicana ma ci vorranno,
comunque, degli anni. Un po come è
successo con gli aerei. Leonardo da
Vinci mai avrebbe pensato di vedere
sulla sua testa decine di metri di ferro
con due ali solcare il cielo e collegare
i “due mondi” in poche ore. Eppure
il tempo è servito per acquisire nuove informazioni, nuove tecnologie
e nuovi mezzi di trasporto. Secondo
questa rivoluzione scientifica non è
escluso che un domani potremmo
usare metodi più avanzati come i fantascientifici “dischi volanti“ per arrivare su altri pianeti del nostro sistema solare. L’anno scorso. La scorsa
estatate Google ha annunciato che
ha iniziato
i test su
strada delle sue auto all’esterno del
circuito di prova utilizzato finora a
Mountain View, la città della California dove Google ha la sua sede. Le
automobili usate per la sperimentazione sono un’evoluzione del modello dello scorso anno e funzionano
utilizzando i sistemi di guida automatica che l’azienda statunitense sperimenta da anni, su normali automobili
di serie. Finora sono stati coperti circa
1,6 milioni di chilometri per testare i
vari sensori che permettono all’auto
di capire dove si trova, in che direzione muoversi e soprattutto come comportarsi in mezzo al traffico, o a un
semaforo. I prototipi che circoleranno
in California potranno raggiungere al
massimo la velocità di 40 chilometri
orari e avranno sempre a bordo almeno una persona, che potrà intervenire
nel caso qualcosa vada storto. Nelle
intenzioni di Google nel futuro prossimo, le auto che si guidano da sole
non avranno alcun tipo di comando,
ma per la fase di test è previsto che
ogni prototipo abbia volante e pedali.
Google sembra dunque vedere la sua
self-driving car non come un perfetto sostituto dell’auto tradizionale,
quanto piuttosto come una soluzione
per il car-sharing o come alternativa
al taxi.. La vettura è priva di volante,
acceleratore e freno, e dispone appena di un pulsante di avviamento e di
un tasto rosso da utilizzare in caso
di emergenza. All’interno, è presente
anche uno schermo che riporta informazioni sul tempo, il tragitto percorso
e la velocità di crociera. Le forme arrotondate del veicolo sono state studiate per permettere la massima efficienza del sensore montato sul tetto,
con capacità di rilevamento entro una
distanza di circa 200 metri, pari a due
campi da calcio. Il veicolo è gestito
al 100% dal software, in grado di
elaborare le informazioni provenienti
dal sensore e classificare gli oggetti
circostanti in base alle dimensioni,
alla forma e al tipo di movimento, anticipando la situazione e impostando
la velocità e la traiettoria appropriata.
Dovremmo aspettare qualche anno
ancora per poter assistere ad un vero
e proprio miracolo e a far si che tutti
noi possiamo comprare la nostra self
car. Con questa soluzione, non dovremo spostarci così spesso, faremo
fare alla nostra macchina quello che
possiamo fare noi con le nostre commissioni. Sarebbe bello telecomandare la nostra macchinetta fino al frutta
e ve
vverdura,
errddura
uurra, farle
farle
arllee dire
ar
dirire dal
dal computer
da
ccoomp
mppuut
uter
er ddii
bbordo
bord
bo
ord
rdoo “un
“un chilo
chhililo
lo di
di zucchine”
zuucccchhin
ine”
e” e farfaarrr-27
#inlaghirsi
//v. Incontenibile desiderio di amare acceso dalla
contemplazione del tramonto sul Lago di Lugano.
Soggiornare al Meliá Campione significa
provare nuove e travolgenti sensazioni,
una miscela di emozioni che non si può
esprimere a parole.
La sua eccellente posizione rende questo
hotel uno dei più romantici del nord Italia.
Un rifugio accogliente con una
meravigliosa vista sul lago di Lugano, dove
la tranquillità si fonde con il romanticismo
degno di uno dei migliori film d’amore.
• Gradevole boutique hotel con design
all’avanguardia
• Camere e suite moderne con fantastiche
viste
• Vicino al Casinò Municipale e a 10 minuti
da Lugano
• Ristorante di cucina mediterranea
• Centro Wellness
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Nassau Beach, Bahamas | Meliá Orlando Suite Hotel, Stati Uniti | Meliá Puerto Vallarta,
Messico
Prenotazioni tramite il vostro tour operator preferito o
melia.com
GOOGLE CAR
sele caricare sul sedile. Ovviamente
facciamo esempi banali per cercare
di comprendere dove e come questo
mezzo autonomo può arrivare ad
esserci utile. I tempi per la messa in
commercio delle auto di Google non
sono ancora noti ed è probabile saranno necessari ancora anni di test.
Dovranno dimostrare di essere sicure
per i passeggeri e per gli altri automobilisti e dovranno superare ancora
numerosi inconvenienti, a partire dal
problema dell’autonomia che non è
molto alta nelle attuali automobili
elettriche.
Ricordate il telefilm Supercar? Kit era
la macchina che guidava il bellissimo
Micael. Era il suo amico fidato, il suo
eroe. Risolveva tutti i problemi, sgominava i cattivi, e il bello è che parlava con il suo autista. Oggi questo
sarà veramente fattibile. Domani
avremo tutti la nostra Kit. Possiamo
dire dunque benvenuti nel futuro. Si
dovrà soltanto aspettare. Tempistiche
delle sperimentazioni e dei test, capire i costi e a chi è indirizzata principalmente la macchina, quante serie
la casa produttrice potrà mettere sul
mercato. Tutte informazioni che arriveranno all’indomani di accordi tra
società che hanno contribuito alla
realizzazione della self car.
Le sperimentazioni per altro procedo-
no a gonfie vele. Ci sono
stati persino dei piccoli
incidenti. Il 14 febbraio
2015, nel giorno di San
Valentino, un mezzo Google che procedeva a 2 miglia orarie in California ha
causato un incidente con
un autobus pubblico. L’incidente non ha avuto conseguenze sui
passanti ma è stato il primo in cui la
società ha riconosciuto la responsabilità del mezzo. In tutti gli altri casi
la colpa era stata data all’autista
all’interno o agli altri mezzi. Google
ha dichiarato che il problema sono
gli esseri umani: in un mondo di sole
Google Car non ci sarebbero inciden-
titi. Da questo ragionamento
è evidente pensare che la self car ridurrebbe di gran lunga gli incidenti,
vedi lo stato d’ebrezza o l’alta velocità. Sulle nostre strade muoiono ogni
anno migliaia di persone per questi
motivi. La tecnologia dunque ancora
una volta al servizio della sicurezza e
della incolumità del cittadino.
29
#gustevole
//agg. Accattivante sensazione che nasce dalla combinazione
della cucina più gustosa con un ambiente piacevole.
La proposta culinaria del Ristorante Dolce
Vita del Meliá Campione trasformerà i tuoi
pranzi e le tue cene in un’ esperienza
gastronomica unica. I piatti preparati
con estrema cura e con ingredienti
attentamente selezionati ti guideranno
alla scoperta di combinazioni di sapori
mai sperimentate.
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DESIGN
QUANDO L'IDEA,
È DI
GRANDE
DESIGN
di Nadia Bengala
P
asseggiando in bicicletta io e te....
camminare senza fretta....
Parole di una canzone famosa di
Riccardo Cocciante, ma è proprio quello che stavo facendo anch'io, qualche
giorno fa, un poco in bici e un poco a
piedi a Bologna, che reputo un piccolo
paradiso di cittadina e ancora per certi
aspetti, a misura d'uomo. Ed è proprio
passeggiando che mi sono fermata
incuriosita ad ammirare un ristorante
con uno scenario floreale che era su
tutta una parete. Una parete retroilluminata che dona una bellissima sensazione di luce e spazio. Un altra volta mi
sono trovata a Roma in un rinomato
ristorante giapponese con luci soffuse
e soffitti retroilluminati rossi, molto intimo e accogliente. Poi quando a casa
di amici ho visto un particolarissimo
soffitto con strisce di luce e un appartamento rifinito in modo ineccepibile,
ho domandato chi facesse questi lavori cosi raffinati.
Adesso so che questi pannelli sono
fatti con un telo "termoteso" della
Barrisol, leader nel settore, con i quali
si creano scenari retroilluminati e zone
di luce a proprio gusto e fantasia di
alto design. A parte questo materiale
particolare che può servire a creare
personalizzando in modo artistico un
ambiente, può essere indispensabile
anche per insonorizzare spazi e interni
dove fosse necessario, per esempio un
ristorante, un locale o in una casa privata per grandi sale da pranzo. Tante
ditte fanno ristrutturazioni, ma la cura
dei dettagli e l'alta classe di tutte queste diverse situazioni che ho visto, così
particolari in giro per l'italia sono stati
fatti dalla stessa azienza specializzata
e associata alla Barrisol fornitrice dei
telo termoteso che è la Frattini Group
srl. Buono a sapersi. Vi ho già detto
che devo cambiare casa?
È un po che lo dico e mi
sto organizzando
e spero
proprio dì
potermi
avvalere di
un azienda
come que-
sta, perché
credo di
soddisfare qualita
e senso
e s t e t i c o,
magari
perché no
anche un
comodo
accordo
economico....."a
buon
.."a
buo
uonn
inteditor poche parole"- Mi sono proposta come cliente e ricevere un buon
trattamento...
Grazie e complimenti Frattini Group
srl, continuate cosi!
31
AMBURGO:
GOTICO, MATTONI
ROSSI E UN PORTO
SENZA MARE
32
32
NON SOLO TURISTI
FLAVIO ALAGIA
Laureato in Giornalismo, il mio limbo professionale mi ha portato
dagli uffici stampa alla carta stampata, per poi approdare al
variopinto mondo della comunicazione digitale. Ho vissuto a
Verona, Zurigo, Londra, Città del Capo, Mumbai e Casablanca.
Odio volare, amo lo jodel e da grande voglio fare l’astronauta.
www.nonsoloturisti.it
L
a Libera Città Anseatica di Amburgo è una città
stato. Proprio così. Spesso ci
si dimentica che attraverso le radicali trasformazioni a cui è stata
sottoposta, oggi la Germania è
una Bundesrepublik, una repubblica federale composta da stati parzialmente autonomi. E nel variegato mosaico di questa formazione
amministrativa si ritrova anche la
città stato di Amburgo, una metropoli nord europea dal carattere
vivace e sgargiante, ammorbidito dalla composta cordialità dei
suoi abitanti.
Con oltre 1.700.000 abitanti, Amburgo è la seconda città più popolosa della Germania. Il suo porto è
invece il più importante di tutta la
nazione, un primato considerevole dal momento che la città dista
circa 200 chilometri dal Mare del
Nord. Una distanza coperta dal
fiume Elba, attorno al quale la
città è prosperata nei secoli e che
introduce nel porto amburghese
imbarcazioni commerciali provenienti da tutto il mondo, tale da
essere noto come Deutschlands
Tor zur Welt, “la porta sul mondo
della Germania”.
33
34
NON SOLO TURISTI
L’immagine più caratteristica della città, però,
è offerta dal quartiere Speicherstadt, il
distretto degli storici magazzini industriali. Le architetture di questa area
di Amburgo si ergono
sulla città e sulle acque
dell’Elba che le accarezzano da oltre un secolo. I
mattoni rossi che le compongono si riflettono nel
fiume con vivacità offrendo ai visitatori un colpo
d’occhio indimenticabile,
mentre da una parte e
dall’altra dei ponti che
varcano l’Elba si stagliano contro il cielo architetture gotiche dalle forme
talvolta stravaganti e inaspettate.
Il carattere commerciale e industriale di Amburgo è sottolineato
dalle architetture severe e squadrate che governano la città, imponendo anche sui viali più grandi
rigide geometrie di ordine e pragmatismo teutonico. Inoltre la città
è anche un centro fondamentale
dell’industria mediatica: è la
sede centrale dell’illustre rivista di
giornalismo economico, politico e
investigativo Der Spiegel, di fronte
alla quale sorge anche un’importante redazione della canale televisivo statale ZDF.
Sembrerebbe una città nata e
cresciuta per lavorare e produrre,
ma la vitalità che l’ha elevata ai
massimi vertici nei campi economici e finanziari riverbera anche
attraverso una palpabile bellezza che attraversa le architetture
amministrative così come le aree
dedicate all’intrattenimento e al
tempo libero. I quartieri principi
della vita notturna e del divertimento sono il Schanzenviertel e il Karolinenviertel, poco
mondani nell’apparenza ma animati da una grande varietà culturale da cui emanano una fascino
eclettico e baldanzoso. In tutta
la città si distribuiscono invece
gallerie d’arte e interessanti musei, compreso quella della cioccolata, il Chocoversum, la cui
visita consente ai golosi turisti di
comporre la propria barretta di
cioccolata e di assistere al funzionamento dei macchinari storici
dell’industria dolciaria.
Per una vista dall’alto della città si può salire sulla torre della Chiesa di San Michele, la
principale chiesa evangelista
della città. La torre è alta 132
metri ed è da sempre un segno
distintivo della città, utilizzato
dai naviganti nel corso della navigazione sul fiume Elba. I visitatori si devono però accontentare
di salire sulla piattaforma posta
a 83 metri d’altezza, raggiungibile a piedi attraverso 453 gradini o con un comodo ascensore.
La chiesa stessa è un pregevole
esempio di Barocco tedesco dedicato all’arcangelo Michele, di
cui è esposta una trionfale statua
di bronzo sopra il portone principale, simbolo della sua vittoria
contro il demonio.
35
NON SOLO TURISTI
Tutt’altro effetto - ma non per
questo meno pregevole - è la vista
della città dal fiume Elba. Per gioirne è possibile spingersi al largo
della riva sull’ampio corso d’acqua
con una canoa, un’imbarcazione a
motore o meglio ancora una vela.
Un’attività a quanto pare prerogativa di turisti e visitatori, in quanto
gli amburghesi stessi, dopo che il
trasporto urbano li ha esonerati
dall’utilizzo dei traghetti per spostarsi in città, vedono le attività
fluviali con freddo distacco.
Informazioni pratiche
Chocoversum - Il museo della
cioccolata allestito dall’azienda
dolciaria Hachez si trova nel centro storico di Amburgo, Pumpenstrasse, a 10 minuti dalla stazione
ferroviaria principale. È aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18.
Käpt’n Prüsse - Corsi di vela e di
navigazione sul fiume Elba. Si trova sulla Gurlittinsel, a nord dell’area portuale e della stazione centrale, all’indirizzo An der Alster 47.
Dove mangiare
Fillet of Soul - Cucina locale e qualche ingerenza
fusion in un locale di sobria eleganza realizzato
in una storica
struttura industriale. Ottimi piatti
e buona birra locale.
Altes Mädchen - Birreria nel
cuore sulla Lagerstrasse, in un’area molto vivace anche la sera.
Un clima festoso e allegro in cui
si consumano piatti tradizionali
e l’ottima birra artigianale della
casa. Prenotazione consigliata.
Mutterland - Negozio e ristorante nella stessa struttura, si possono acquistare
o con-
sumare una grande varietà di prodotti insoliti e originali, molti dei
quali biologici, tutti rigorosamente
provenienti da piccole aziende familiari o personali.
Dove dormire
Hotel Wedina - Camere semplici
ma fonfortevoli dislocate in vari
immobili a poche fermate dalla
stazione centrale di Amburgo. Tra
i suoi pregi la grande offerta per le colazioni, l’ampia
libreria a disposizione dei
clienti e l’eccezionale cortesia del
personale.
37
ALESSANDRO
PEREZ:
UN CARABINIERE MOLTO...
VIRALE!
di Gianni Lupo
I
l potere virale del web è ormai
una realtà incontrovertibile. Ne
sa qualcosa Alessandro Perez,
32 anni compiuti lo scorso 28
luglio, il super sexy Carabiniere
(così è stato ribattezzato dalla
rete) che un giorno, a sua insaputa, è divenuto un personaggio
popolare, addirittura oltrefrontiera. Andiamo con ordine. Il giova-
ne di Noto (Siracusa) si trovava
in compagnia di un collega sul
Ponte Vecchio, a Firenze, dove
presta servizio. Indosso aveva la
divisa data in dotazione al gruppo Carabinieri motociclisti, che
rispetto a quella tradizionale è
decisamente più elasticizzata.
Essendo lui molto muscoloso
(partecipa anche a gare di fi38
tness), l’uniforme che portava
pareva molto aderente e “alla
moda”. Un passante, ignaro di
tutto quelle che sarebbe accaduto in seguito, scatta una foto al
militare e la posta su facebook.
Nel giro di poche ore quell’immagine diventa la più cliccata e
la più condivisa su internet, tanto da far balzare l’ignaro Perez
ALESSANDRO PEREZ
Un bel giorno ti sei ritrovato a
essere il Carabiniere più cliccato del web. Che effetto ti ha
fatto?
È vero, più passa il tempo e più me ne
rendo conto. L'effetto che mi ha fatto
è sicuramente inaspettato sono rimasto incredulo e in fondo posso dire
con un sorriso che questa cosa che mi
è capitata mi ha fatto un enorme piacere. E’ stata una sorpresa inattesa,
ma con i suoi lati positivi.
Come ti spieghi l’interesse
che il popolo social, ma anche
giornali online e blog, hanno
manifestato nei tuoi riguardi
per via di quell’immagine?
Penso che l'interesse sia legato
principalmente all'aspetto fisico.
Ha destato tanto interesse nel
pubblico perché penso faccia piacere vedere un corpo prestante al
servizio di tutti i cittadini. Magari
questa cosa ha avuto ricaduta su
di me, ma comunque ci sono tanti
bei ragazzi nei Carabinieri. Indossiamo una divisa, ma dietro l’uniforme ci sono tante belle persone.
agli onori della cronache. Tutti
utti i
giornali online, non solo italiani
liani
ma anche stranieri, parlano del
carabiniere sexy, trasformando
ando
na e
Alessandro in una vera icona
scatenando una caccia all’ultima
tima
fotografia di questo ragazzo che
dal nulla si è ritrovato a essere
sere
un personaggio famoso al granrande pubblico.
I tuoi profili Facebook e Instagram sono andati in tilt.
Come gestisci il rapporto con
tutte le persone che si compiacciono con te?
In pochissimi giorni i miei profili
hanno subìto un aumento impressionante di followers, praticamente su facebook, a meno che io non
decida di fare un secondo profilo,
ho raggiunto il limite dei contatti
possibili. Ne approfitto per ringra-
ziare tutti, sono davvero molto
carini. È difficile rispondere a
tutte le persone che mi scrivono
perché sono davvero tante, ma
se ci riesco sono ben felice di farlo.
Com’è la vita di Alessandro
Perez?
La mia vita è sempre la stessa, nel
mio quotidiano non è cambiato
assolutamente niente. Le miei giornate sono legate principalmente al
lavoro, alla mia vita sentimentale e
al fitness. Ho sempre vissuto così,
sono un ragazzo molto semplice.
Diciamo che questa esperienza
che sto vivendo, mi ha dato uno
scossone. Ma nulla cambia rispetto
alle mie abitudini.
In molti ti vorrebbero nel
salotto di Barbara D’Urso a
raccontare questa vicenda, tu
che ne pensi?
Leggendo i tantissimi commenti,
ho notato che in molti mi suggeriscono di partecipare a una trasmissione televisiva. Come dicevo
prima, sono un ragazzo normale
che come tutti segue la TV e va
al cinema. A prescindere da tutto questo, non rifiuterei un'occasione anche sul piccolo schermo,
sempre che sia consona alla mia
attività professionale. Seguo “Pomeriggio 5”, “Matrix”, “Porta a
porta”, e tanti talk show con molto interesse. A volte ci sono cose
interessanti a volte un po’ meno.
Qualora mi capitasse di essere
invitato in qualche trasmissione
informerei subito l'Arma.
39
MINILIFT | ASCENSORI | SERVOSCALE | MONTACARICHI
GriMas® s.r.l. - via Belvedere, 2 - 80060 Vico Equense (NA) - Tel. +39 081 8798298 - [email protected]
www.grimas.it
ALESSANDRO PEREZ
Hai un gran bel fisico, quante
ore lo alleni e che tipo di
gare fai?
Per ottenere un fisico così occorre
fare tanti sacrifici, avere molto
costanza con gli allenamenti e
soprattutto curare il rapporto
con il cibo. L'alimentazione è il
fattore più importante. Mi alleno
sei volte a settimana e la durata
dell'allenamento varia a seconda
del gruppo muscolare.
Se tu non avessi fatto
il carabinieri, che altro
mestiere avresti voluto fare?
Il tarlo di tanti bambini è
diventare calciatori e questo è
stato un altro mio sogno nel
cassetto. Infatti, amo giocare a
calcio e per parecchi anni ho fatto
parte della squadra della mia
città. E perché no? Se un giorno
mi proponessero di partecipare
a una manifestazione calcistica
benefica, ne sarei lusingato e
accetterei volentieri. Partecipare
a un evento di solidarietà
è qualcosa di veramente
straordinario.
E in tutto questo la tua fidanzata, che dice?
Lei all’inizio era un po’ gelosa,
perché tutto questa esposizione per chi non ci è abituato può
sembrare strana. Ma alla fine sa
di avere accanto un ragazzo fedele, per cui non avendo motivo di
preoccuparsi si è tranquillizzata.
Come ho già detto la mia vita non
è cambiata, e vivo il mio rapporto
sentimentale in modo sereno.
Ci sono anche poliziotti e
guardie giurate che oggi postano immagini come la tua,
cercando di emularti...
E’ divertente l’idea che anche altri
colleghi, appartenenti a corpi differenti al mio, si facciano selfie e
postino le immagini su facebook.
Diciamo che loro lo fanno per goliardia, mente a me è capitato tutto per caso. Non so sinceramente
se di mia spontanea volontà mi
sarei fotografato in divisa per poi
mettermi sul web. Mentre invece, come avete potuto osservare, sono dedito alle pose che mi
ritraggono in palestra durante i
miei allentamenti.
E la città di Firenze come ti
considera ora che sei popolare?
Io non mi considero popolare
nel senso di essere un personaggio. Oggi mi conoscono perché un passante ha scattato una
foto e questa immagine è finita
ovunque. Firenze mi tratta bene,
come mi ha sempre trattato anche prima. Magari ricevo qualche
complimento in più, da donne o
uomini che siano, e questo mi fa
molto piacere. Ma sottolineo che
per prima cosa esiste il mio senso
del dovere per l’Arma, tutto il resto viene dopo.
41
MAURO PICOTTO
UNA MEGA VITA
DEDICATA ALLA MUSICA
a cura di Enjoy Television
T
ornando indietro nel tempo ai
primi anni 2000, quando molti
dj del giorno d'oggi probabilmente non sapevano nemmeno
cosa fosse una console, non possono non tornare alla mente alcuni dei
suoi brani che hanno fatto ballare
folle oceaniche in ogni parte del
mondo. Brani come Lizard a Komodo che hanno reso Mauro Picotto
uno dei primi dj superstar, ma senza
il supporto dei social network, che
ancora non esistevano.
Mauro, inizierei chiedendoti
come stai, mi sembra vada tutto benissimo, no?
M.P.: Io sono un ragazzo fortunato
come diceva Jovanotti quindi non
mi posso lamentare, le cose vanno
bene, ho dato tutto per la musica e
la musica mi ha dato tanto indietro
quindi in questi momenti non posso
definirmi altro che fortunato.
Un periodo felice anche per le
produzioni, ricordiamo che tu
hai un'etichetta chiamata Alchemy che sta producendo ad
un buon ritmo, le ultime produzioni che possiamo ricordare
sono Sunny dalle sonorità più
house ed Ayala che è un po'
differente. Una grande novità
per fine agosto per i tuoi fans
è l'arrivo della tua nuova compilation alla quale hai dato un
nome meraviglioso perchè l'hai
chiamata Meganite!
M.P.:Siccome ad Ibiza mi chiedono
in tanti di rifare Meganite, ma io
credo che Meganite ha avuto la sua
epoca e se devo riportarla ad Ibiza
devo riportarla con un'idea nuova,
non posso riportarla solo perchè
vogliono farlo. Quest'anno abbiamo
quindi ideato la compilation che prevede 60 tracce singole più tre mixati
da 220 minuti non stop che ho fatto io, uno raccoglie gli Ibiza Classic
cioè i pezzi che abbiamo suonato e
stra suonato ad Ibiza, un'altro sarà
solo le produzioni su Alchemy ed
un'altro sarà dedicato alle mega hit
suonate quest'anno ad Ibiza. E' una
mega compilation, ecco perchè Meganite... from Ibiza to your heart, da
Ibiza al vostro cuore. Una raccolta di
brani techno, di brani house e di Ibiza Classics che sarà venduta ad un
prezzo molto basso proprio perchè
io sono per regalare la musica, anche se adesso non si può ma tanto si
arriverà a regalarla la musica.
Una compilation per tutti, un
filo conduttore che per un viaggio musicale attraverso tutte le
sfaccettature della tua musica?
M.P.: Esattamente!
Hai detto che in tanti ti chiedono di riportare Meganite ad
Ibiza ma nel caso tu decidessi
di farlo, la vorresti fare in una
chiave nuova. Questo anche
perchè le cose sono cambiate?
M.P.:Ma sai l'idea Meganite era al
Privilege, famoso per il Guinness dei
primati come discoteca più grande
del mondo, quindi una serata lì
doveva essere Mega... ecco perchè
e come è nata Meganite. Ai tempi
c'erano i mega come unità di misu-
42
ra del web che sembravano enormi
enor
ormi
in realtà non erano
Quando
ano niente. Qua
ando
siamo riusciti a portare la gente
gentte in
una situazione di electronic m
music
usic
lifestyle come loo chiamavamo
chiamavamo,
o per
noi era una novità. Oggi ci sono
10.000 serate techno, in realtà poi
mi accorgo che sono tutti gran loop
e poi quando vado a ballare se vuoi
vedere la gente saltare, cantare, ballare, devi tirar fuori le canzoni che la
gente conosce, anche nei locali dei
fighi il dj se vuole vedere la gente
reagire deve tirar fuori una canzone
che la gente conosce. Quindi parlano tanto di essere underground, in
realtà mettono dei dischi vecchi e la
gente salta.
Quindi si sta tornando indietro
nel tempo?
M.P.: Sarà sempre così ma vanno
rivisti in chiave nuova, io direi di
usare sempre lo stesso tipo di ingredienti ma con cose nuove, non
è che bisogna suonare cose vecchie
perchè poi sanno anche di vecchio
e non è bello. Ma come le mode
insegnano si possono riprendere le
cose vecchie e si possono mischiare
con sonorità e canzoni nuove mantenendo la caratteristica che funzione e che piace perchè poi è quello
che funziona.Oggi tra tutta questa
musica minimal, super dub, l'underground e il groovettino sempre
uguale se non ti gonfi come un assassino non la capisci ma poi anche
quando ti gonfi come un assassino
e riascolti cosa hanno suonato dici:
boh! Non si ricorda nulla nessuno!
Non è come ai miei tempi!
le pagine di
Tu conosci molto bene la scena
musicale del passato e del presente, come vedi la scena musicale del futuro?
M.P.: Se i produttori ed i giovani
vogliono tirar fuori qualcosa di
valido dal cilindro o comunque
vogliono farsi notare devono fare
qualcosa che la gente possa anche riconoscere. E' inutile creare
loop pazzeschi e fare live come
fanno ma nessuno sa che musica
stai suonando, serve qualcosa che
la gente possa riconoscere e che
possa andare a cercare. La musica del futuro deve tornare a dare
qualcosa di piu' alla gente a livello
emozionalmente al pubblico altrimenti rimarranno tanti bei bei loop
e tanto lavoro per gli spacciatori.
Pensi che si debba tornare un po'
alle origini? un back to the roots?
M.P.: Diciamo di si ma con ingredienti nuovi, adesso non si deve copiare i dischi vecchi e rifarsli uguali
con suoni nuovi, no! Dico che si
devono utilizzare le caratteristiche
dei dischi che hanno fatto la storia.
La macchina ha sempre 4 ruote,
magari un giorno ci saranno anche
senza, ma comunque si possono
fare gli interni diversi, si può utilizzare un colore diverso, si può costruire
un telaio diverso alla macchina e la
musica è uguale.
Se la gente vuole il cassone va bene
ma metteteci qualcosa intorno, non
è che va bene due loop, un groove
ed un basso altrimenti non ha senso, chi se lo ricorda? Può andar bene
una volta, due... poi? Lo vedevo proprio su internet di live di colleghi che
quando vogliono ribaltare una pista
usano per esempio un disco che si
suonava 20 anni fa di The Bonzai
intitolato 'House of house', hanno
scoperto l'acqua calda e non è possibile ma la realtà è così. Mancano
questi dischi oggi o meglio magari ci
sono, basta suonarli.
Nel corso degli anni la figura
dei dj è un po' cambiata, soprattutto queste nuove generazioni di trasformano in super-
star, sono le nuove superstar...
M.P.: Ma no, già ai miei tempi si
trasformavano in superstar...
Si, tu sei stato il primo, uno dei
primi dj superstar, vogliamo
dirlo Mauro?
M.P.: Per l'Italia forse si ma io non
ho mai voluto seguire la strada delle superstar, io sono un disk jockey
e non mi sentivo una star. Oggi il
problema è proprio quello, si sentono delle star quando in realtà non
sono neanche più disk jockey, sono
gente che spingono un bottone e
fanno partire una musica che andrà
a tempo per tutta la serata perchè ci
sono i sync.
Il lavoro del dj è cambiato, oggi
sembra più importante l'immagine
del contenuto, conta di più un passaggio in televisione o fare qualcosa
di eclatante che ne parlano tutti e
diventi famoso.
Basta guardare nel web dove ci
sono tutti questi diciamo sconosciuti,
magari anche ricchi, che hanno molte
visualizzazioni e vengono chiamati
dappertutto a fare vetrina e funziona.
Ma non bisogna nemmano uardare
questi personaggi in modo negativo
perchè poi le persone che rispondono offendendo questi personaggi
rosicano e non bisogna rosicare
perchè è il mercato che va in quella
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direzione perchè oggi conta di più
l'immagine che il contenuto. Per me,
se rimettessimo tutte e due le cose
insieme sarebbe meglio. L'immagine
è importante ma con un po' di contenuto sarebbe meglio.
In Italia c'è stato poco tempo
fa un talent show dedicato
proprio alla scoperta di nuovi
talenti dietro la console, cosa
ne pensi?
M.P.: Come sai bene non vivo in
Italia, ci capito sempre ogni tanto
perchè mia figlia più grande vive
ancora lì (anche se magari scapperà anche lei a questo punto),
quindi non conosco benissimo e
quando non conosco preferisco
non parlarne perchè altrimenti
rischio di dire delle cavolate.
Se è come in altri posti vedo che
molti dj bravi restano nell'ombra
mentre altri magari sono più carini
e quindi risultano più funzionali.
Se però manca il contenuto alla
base, quelli che funzionano è perchè sono nelle mani di management che controllano la bilancia del
mercato più che dei dj, quello dei
festival e dei grand eventi.
Si può paragonare questo periodo storico per i dj al periodo
delle boy band decise a tavolino dalle case discografiche e
poi date in pasto al mercato?
M.P.: Sicuramente qualcosa di realistico c'è perchè ai miei tempi
quando mi dicevano: "I can take
you to the next level" cioè "posso
portarti al prossimo livello" e quando scoprivo che cos'ra il prossimo
livello io rispondevo: "No, grazie.
Non mi interessa".
Non mi è mai piaciuto che mi facciano i dischi gli altri, mi piace collaborare, lo si può fare insieme ma
non che ci sia gente dietro che ti
manda a suonare a destra e a sinis-
tra con personaggi importanti. Ripeto si lavora molto sull'immagine e
funziona.
Non si deve rosicare su queste cose
il mercato va così, ci sono ziende ed
un sacco di persone che lavorano
a queste cose, a queste persone a
questi dj o artisti live o come li vogliamo chiamare.
Ognuno fa ciò che crede, a me piace rimanere piccolino a fare il disk
jockey con la musica che piace a me
con i miei esperimenti che risultano magari poco com prensibili al
grande pubblico. Gli altri saranno
quello che pensano.
Io penso solo che se dopo 20 anni
di carriera c'è ancora qualcuno che
mi chiama un motivo è rimasto.
Le meteore spariscono.
bene a te e agli altri. Il successo
poi verrà automaticamente, non
bisogna farlo pensando:" io voglio
diventare famoso".
Diventi famoso se piaci, se non diventi famoso fatti una domanda. Se piaci
funzioni, se non piaci non funzioni.
Se suoni alla festa della birra davanti
alle famiglie e nessuno sa chi sei, poniti delle domande. Se vendi dei biglietti
e ti seguono anche in capo al mondo
allor qualcosa di buono l'hai fatto.
Va bene caro Mauro, il tempo a nostra disposizione è terminato, grazie
e a presto!
M.P.: Grazie a tutti voi, vi voglio
bene. Ciao!
Mauro dai un parere, un tuo
punto di vista, un consiglio
alle giovani generazioni di
dj che stanno venendo su in
questo periodo di confusione..
M.P.: Io penso che ognuno deve
aver un proprio stile, oggi come
oggi fare delle produzioni è importantissimo per la visibilità. L'immagine del dj che proponeva le novità è un po' sparita perchè ormai
i dj vogliono suonare le loro cose,
non si capisce benissio chi sa fare
ancora il dj. Per me tanti sono jubox
perchè basta che siano super famosi poi ti possono suonare la classifica dei primi dieci e va tutto bene.
Ognuno deve trovare il proprio
stile, il proprio viaggio musicale,
una volta il disk jockey suonava
tutta la sera, adesso prendono dei
dj che più di un'ora non possono
suonare perchè non saprebbero
nemmeno dove andare.
Dovete cercare il vostro stile e la
vostra identità poi dopo le capacità
e la voglia di fare bene, di far divertire e di creare emozione e dare
emozione al pubblico può solo far
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I MUST HAVE
AUTUNNO
INVERNO
2016-2017
Il fashion visto da Alina Drozdovschi
Fashion Blogger
www.ioragazzafashion.it
a cura di Alina Drozdovschi
L
a stagione fredda è quasi alle
porte e tutti gli stilisti hanno
presentato le loro collezioni
invernali. Nelle diverse passerelle
non sono mancati capi e accessori simili, come la doppia borsa
o il giubbotto in jeans. Tra i must
have dell’inverno 2016-2017 c’è
la minigonna di tutte le forme e
fantasie: floreale, di jeans, da sera
e intrisa di paillettes. Si è vista sfilare soprattutto sulle passerelle di
Moschino, Kenzo e Just Cavalli.
Ma non temete, non soffrirete il
freddo, perchè tornano di moda
anche le calze di lana. Tra le altre
tendenze c’è il color sabbia, presente su cappotti, poncho e trench. Le pellicce non potevano certo
mancare e infatti eccole sfilare
sulle passerelle di Versace,
Fendi e Antonio
Marras, tutte
rigorosamente
POP dai colori
fluo ed esagerate. Come
durante la stagione
estiva
appena conclusa, il bianco sarà
protagonista anche della stagione
invernale, abbinato perfettamente
a gonne, pantaloni e cappotti, così
come agli accessori e alle borse.
Allo stesso tempo, pure la fantasia floreale persiste anche durante
l’inverno, soprattutto sugli abiti
lunghi. Un altro must have è il tartan che ritorna sui cappottini delle
passerelle di Burberry, Chanel e
Bottega Veneta. Ai piedi, i protagonisti saranno gli stivali sopra il
ginocchio, colorati o con rouches,
ma anche animalier. Tra gli accessori, che non potranno mancare, ci
sono le spille per i cappelli, i fiocchi e gli orecchini scoordinati. Infatti, un dettaglio che non è sfuggito, sono proprio gli orecchini che
non vanno più
portati in coppia. Anche le
collane hanno
dominato le sfilate di Londra,
Milano, Parigi e
New York, soprattutto quelle
lunghe di maxi
perle e quelle
aderenti al collo. Sarà una stagione colorata,
ma soprattutto
ricca di novità!
Alla prossima
47
MISS SLIDE SETTEMBRE
LA MISS SLIDE DEL MESE È
ALINA DROZDOVSCHI
LA STYLIST DI MISS PRINCIPESSA D'EUROPA NONCHÉ BLOGGER
E RESPONSABILE DELLA RUBRICA FASHION DI SLIDE.
Abbiamo incontrato questa ragazza, scoperta da Devis Paganelli patron di SLIDE, Miss Principessa d'Europa,
Direttore Casting di Miss Reginetta d'Italia e Licenziatario italiano di Miss Europe World.
Cerchiamo di conoscerla meglio, con le classiche domande che poniamo alla modella del mese!
Di dove Sei?
Abito da tanti anni ad Abano Terme, una
città che amo.
Che origini hai?
Sono nata in Moldavia, ma vivo in Italia
da 11 anni, ma sto per trasferirmi a Milano per motivi di lavoro e studio.
Quanti anni hai?
Ho 21 anni
Parlaci del tuo
carattere
Sono una ragazza solare, mi piace conoscere
nuove persone, anche se
prima di prendere certe
confidenze devo inquadrare bene la persona in
quanto sono abbastanzaa
diffidente all'inizio
Il tuo migliore pregio
Cerco sempre di aiutare gli
altri
Il tuo peggior difetto
A volte fin troppo testardaa
Il tuo partner ideale come deve
essere?
Dolce ma non troppo. Deve sapere ascoltarmi e prendere le decisioni insieme
La trasmissione tv che preferisci?
Caduta libera
Il tuo attore preferito?
Jessica Alba
Il tuo piatto preferito?
Il pesce preparato in tutti i modi
Il tuo colore preferito
Rosa
Come si arriva al successo secondo te?
Con tanta determinazione, ma soprat-
tutto consapevolezza delle
proprie capacita, e anche
un pizzico di fortuna. Conoscere poi le
persone giuste credo sia quello che fa
la differenza.
Quale caratteristica del tuo aspetto ritieni più interessante
Il mio fisico e i miei occhi
Cosa ti piacerebbe fare nel mondo
dello spettacolo?
Ho la fortuna di farne già parte in qualche modo, ma la strada è ancora tanta
Cosa significa secondo te avere
successo?
Essere in grado di influenezare migliaia
di persone a compiere buone azioni
48
Ph. Massimiliano Amadori
Location San Giovanni Marignano Resort
Beachwear Calzedonia
Intimo Intimissimi e Tezenis
ntare
Vuoi diSvelide?
Miss
DA
TI
CANDIDA
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efreepre
id
sl
@
e
n
redazio
49
MISTER SLIDE SETTEMBRE
MR SLIDE DEL MESE È
DAVIDE BELCI
Il suo nome è Davide Belci e lavora nell’attività del padre, 21 anni, è
di origine italiana e risiede a Trieste.
Scoperto da Slide come Mister del mese, grazie al Patron Devis Paganelli e al Talent Scout Enrico Santamaria, cerchiamo di conoscere meglio
questo ragazzo.
Quale dettaglio del tuo aspetto
estetico ritieni più interessante??
Ormai ci ho fatto l’abitudine, i miei
ei
occhi sono decisamente il mio speccchio dell’anima, perché, a volte, purr
non parlando, mi rendo conto chee
comunicano molto.
Ciao Davide, quando sei nato?
Ciao, sono nato il 9 Novembre 1994
Parlaci del tuo carattere.
Sono una persona estroversa e simpatica, molto espansivo e da “branco” insomma adoro stare in compagnia. Vero che che allo stesso tempo
sono un po riflessivo permaloso.
Tuo miglior pregio e tuo peggior difetto?
Il mio miglior pregio, sicuramente che
sono troppo buono, sempre disponibile, mentre il difetto è che se ricevo un offesa e rimango deluso, non
perdono... quando chiudo la porta
ahimè non la riapro più... anche perché sono un tipo molto orgoglioso!
Che cosa ti piace in modo particolare nel mondo dello spettacolo?
Cosa mi ha sempre attirato molto
anzi tantissimo é il cinema, in particolar modo i film d’azione.
Fin da piccolo ho sempre avuto un
debole per quei film che ti tengono
sempre sulle “spine” con tanti colpi
di scena.
Come si arriva al successo se-condo te?
Al successo si arriva impegnandosi
si
molto, con grande tenacia! Nessunoo
ti regala niente. Sicuramente occorree
anche un po’ di fortuna per essere all
posto giusto al momento giusto ma
se “passato il turno” molli la guardia ecco li che svanisce la tua fama.
Qual’è stata la tua prima
esperienza nel campo della
moda, cinema, spettacolo?
Parlaci di questo.
Purtroppo non sono altissimo comee
richiedono i canoni dell’alta moda,
che a me piacerebbe molto, ma ricordo la mia prima esperienza su
una passerella per un concorso di
bellezza a Pordenone, dove ho potuto sfilare con vari outfit...chissà mai
che anche solo come fotomodello
qualcuno di concreto non bussi alla
mia porta...
Cosa significa per te avere successo?
Il successo secondo me è riuscire
a realizzare un proprio sogno, sentirsi appagati e felici a prescindere
dall’ambito lavorativo... un modo
importante per gratificare cosa fai
ed anche le persone che ti supporta
nel tuo impegno.
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PROFILI STUDIO FOTOGRAFICO PORDENONE
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re
51
TREND NIGHT
MADE CLUB COMO:
TOP DJ, RAPPER E PARTY
CHE DANNO EMOZIONE
di Lorenzo Tiezzi
V
enerdì 9 settembre 2016 inizia
la nuova stagione di Made Club,
la disco che da sempre fa ballare
Como e non solo, visto che chi lo frequenta spesso arriva da lontano, ben
oltre i confini del Lario. Il primo party è
un classico, ovvero Cenando e Ballando, la cena evento in cui si canta mentre si gustano le specialità della cucina
del Lago. La cena evento che da oltre
dieci anni fa pulsare la città, colora la
notte e accende il weekend. Al microfono c’è Icio Voice, al mixer Cucky dj.
Le novità in programma al Made sono
però tante e tutte già ben definite: si
parte da un restyling tecnologico e
del design del club per seguire le tendenze internazionali e si arriva ad una
quantità di guest davvero notevole.
Già a inizio stagione in console e sul
palco arriveranno star come il noto
Guè Pequeno, conosciuto per tante
hit con i Club Dogo, per il suo recente
album “Santeria” e pure per il nuovo
singolo “Santeria”, prodotto con Marracash, tra l’altro ospite al Made nella
scorsa. Ad animare uno dei primi party
del Made ci sarà poi una star come
Fabio Rovazzi, l’autore del tormentone
dell’estate 2016, l’amata / odiata “Andiamo a Comandare”. Comunque sia,
Rovazzi ci sa fare, il suo tormentone
è statp in grado di coinvolgere milioni
di persone, dai 15 ai 50 anni. Ha 22
anni ed ha iniziato su You Tube. Notato da Fedez (un altro amico del Made,
guarda caso) e J Ax, è ormai un vero
personaggio. E non è tutto. Tra la fine
dell’estate e l’inizio dell’autunno 2016
al Made Club di Como arriveranno
pure gli Eiffel 65, simbolo della musica
anni ’90, creatori di brani memorabili come “Blue”, una band che nella
carriera ha venduto oltre venti milioni
di dischi. Ci sarà anche Andro, ovvero
Andrea Mariano dei Negramaro. Da
anni l’artista salentino ha sviluppato
la sua passione per l’elettronica e la
dance music esibendosi alla console di
tanti club italiani. Sarebbe già abbastanza, ma, insieme a quella di tanti dj
internazionali, è già confermata pure
la presenza al Made di Fabri Fibra, colosso del rap italiano.
Il bello è che al Made non si balla soltanto con ottimi dj resident, emozionandosi con coreografie ed artisti che
non si fanno dimenticare. Il Club ospita
spesso alcune delle one night più hot
in Italia e non solo. E’ confermata la
collaborazione con TargaMy, un’esperienza magica da vivere tra splendide
performer, in un mondo dorato fatto
di costumi, scenografie, ritmo e divertimento. Ci sarà poi Secrets, un party
nato negli usa che sta rivoluzionando la
nightlife ispirandosi all’atmosfera “Red
Light district”. Tra i party del Made ci saranno anche quelli organizzati da Vida
Loca, One Night a base di reggaeton,
hip hop e dance hall, reduce da un’estate di successi tra Italia e Formentera
e gli eventi firmati Les Folies du Plaisir,
lo storico gruppo house che da sempre
organizza eventi col meglio della musica da ballo a Como e dintorni.
53
53
TREND NIGHT
LO STILE DI MALENA
CLUB, A BERGAMO
di Lorenzo Tiezzi
M
olte ‘fashion disco’ sono in
crisi. Molte chiudono. Quelle
che restano aperte spesso non
riescono a proporre novità, né a dettare
tendenze. Ma per fortuna qualche eccezione c’è, magari in provincia, dove
l’eleganza conta e dove il rito della
disco, del tavolo e del ‘farsi bellì ogni
weekend. A settembre 2016, ad esempio, a Bergamo, ripartono i party firmati
Malena Club, disco d’eccellenza firmata
da Luca Carrara, PR di lungo corso col
supporto della proprietà ovvero Christian Cicero e Massimiliano Agostinelli.
Dopo il successo della prima stagione,
Malena riparte per far ballare la città (e
non solo), sempre con un bel po’ di stile.
“Siamo partiti in mezzo alle difficoltà,
‘sotto zero’ e oggi il Malena è già una
solida realtà. In tanti mi dicevano che
non saremmo arrivati a dicembre, lo
scorso anno… i risultati invece dicono
che quella che è stata la sfida forse più
difficile della mia carriera sono riuscito,
sinora, a vincerla”, racconta sorridendo
Luca Carrara. “Stiamo pensando a diverse innovazioni, estetiche e funzionali
per la nuova stagione… Senza svelare
troppo i nuovi progetti, diciamo che il
locale sarà ancora più bello e più accogliente e sarà aperto tante sere ogni
settimana”. Hip hop, house, performer,
animazione. Le notti di Malena Club
sono perfette per chi vuol vivere l’eccellenza in tutta tranquillità. “In tanti
hanno dato un contributo importante
al progetto”, continua Luca Carrara.
“Tra gli altri va citato Michele Sigoli,
che ci ha creduto subito ed è un personaggio davvero particolare: ex golfista
professionista, oggi pokerista professionista. E’ stato molto importante anche Teo Sartori, dj resident che ha fatto
un salto di qualità enorme quest’anno.
Da gennaio 2016 è entrato a far parte
della squadra anche Leonardo Greco,
ex tronista che oggi fa il vocalist e che
davvero una grande passione per il
nostro lavoro nottambulo. Confermato
per il 2016/17 è pure Moreno Utopia,
senz’altro uno dei performer più bravi, di quelli che danno emozione alla
notte”. In console al Malena, insieme
ad un solido resident come Teo Sartori,
si alternano molti dei protagonisti dei
fashion club italiani ovvero dj come
Simone Cattaneo, Gianni Morri o Tommy Vee e vocalist come Lara Caprotti
ed Isa B. Al resto pensa l’animazione
Visionair: le performer sono davvero
splendide e grazie a costumi unici è
impossibile dimenticarle. Forse la formula per il successo nottambulo in
ambito fashion club è proprio questa:
nessuna rivoluzione, qualità in tutte le
proposte (dall’uscita delle bottiglie alle
performance fino, ovviamente alla musica) ed uno staff che sappia coccolare i
suoi clienti. Un ‘prodotto’ di questo tipo
è molto, molto difficile da proporre. Ci
vuole un sacco di lavoro ed un bel po’
di passione, quelli che allo staff del Malena non mancano di certo.
55
C E L L E F R I G O R I F E R E D A 1 A 2 A N T E
B A N C H I D A L A V O R O I N A C C I A I O I N O X
A B B A T T I T O R I A C I N Q U E T E G L I E
I S O L A P E R S U R G E L A T I
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TREND NIGHT
THE BOX FA BALLARE
MONZA ED IL SUO
GRAN PREMIO
di Lorenzo Tiezzi
C
hi l’ha detto che i GP di Formula
Uno sono lontani dalla musica
da ballo? Qualche tempo fa, a
febbraio 2016, ad esempio Axwell
& Ingrosso si sono esibiti in Bahrain
prima del Gran Premio e a Montecarlo
tutti i locali prima e dopo la corsa
si riempiono di party sold out con i
migliori dj del mondo, anche techno
Carl Cox o sofisticati maestri del
groove come Luciano. Finalmente
anche a Monza, prima e dopo il
Gran Premio 2016, succede qualcosa
di simile. Anzi prendono vita tre
eventi diversi, tutti di grande qualità
musicale. Venerdì 2 settembre, prima
del GP in programma per domenica
4, all’Autodromo si esibiscono tre dj
girl d’eccezione, ovvero le australiane
Nervo e l’americana Paris Hilton e
con loro vanno sul palco gli artisti del
Pacha Ibiza On Tour, John Jacobsen,
Askery e Antonio Viceversa. Si
continua a muoversi a tempo, anche
il weekend successivo, il 9 settembre.
Questa volta il sound è hip hop. C’è
un vero concerto di 50 Cent, autentica
leggenda dell’hip hop americano. Sul
palco anche tanti altri artisti italiani
ed il vincitore di un rap contest
molto atteso. Tra gli altri con 50 Cent
saranno sul palco Dj Abdel, Andy Love
(direttamente da Top Dj), Dj Guerrero,
Eddie Queen, Entics, Fainest, Fred De
Palma, Giuann Shadai, Iuliana, Mc
Cece, Mike Highsnob, Miss Simpatia,
Raige e Zetah. Sabato 10 settembre
invece il groove è a metà tra house e
dance. Da Top dj (e soprattutto dalla
storia della musica house) arriva David
Morales, che si esibisce con un’altra
leggenda della musica da ballo più
chic, ovvero Erick Morillo. Con loro ci
sono pure Laurent Wolf, Ralph Cieli ed
Yuri N-Joy. Sarebbe già abbastanza ma
sul palco ci saranno anche Eiffel 65,
simbolo della musica anni ’90 proprio
come i Datura, che riproporranno
le sonorità happy e le
atmosfere
scanzonate
dei loro party We love
the 90’s. L’organizzazione
dell’evento è a cura di A1
Agency, una realtà che per
una volta propone in Italia
qualcosa di diverso dal
consueto festival ‘chic’ dal
sound sofisticato. Le potenzialità di
una manifestazione come questa sono
davvero grandi, perché la passione
per i motori e quella per la musica
sono spesso vicine. Avvicinano molto
pubblici che sembrano diversi da loro
e invece non lo sono. Sembra efficace
anche la scelta degli artisti, 50 Cent
su tutti. Sono anni che non raggiunge
il top delle chart come fece tempo fa
con l’indimenticabile “In Da Club”,
ma è un personaggio a tutto tondo,
fa anche l’attore e rappresenta bene
tutta la scena hip hop internazionale.
Quanto a dj girl ‘fashion’ (Nervo, Paris
Hilton), miti house (Morales, Morillo) e
anni ’90 (Eiffel 65), The Box fa le cose
in grande. E quindi? Quindi ci vediamo
all’Autodromo di Milano il 2, 9 e 10
settembre 2016.
57
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SIX BIKINI
a cura di Alina Drozdovschi
Il fashion visto da Alina Drozdovschi
Fashion Blogger
www.ioragazzafashion.it
S
ix Bikini è un brand di costumi da bagno artigianali, nato
dopo un anno di studi accurati
e dopo qualche viaggio all'estero,
nel Regno Unito.
L'azienda si trova attualmente nel
Friuli dove idea e crea le proprie collezioni. Tutti i costumi sono 100%
made in Italy, dalla stoffa al colore
naturale e privo di solventi nel rispetto della pelle e dell'ambiente.
L'azienda realizza le diverse fantasie personalmente, così come i
vari colori, in modo da non poter
essere imitati da nessuno e non
ritrovarsi con le stesse fantasie di
altri marchi.
Chi indossa Six Bikini ha la certezza di essere unica e inimitabile, in
quanto sono tutti prodotti in edizione limitata.
I costumi sono a due pezzi e sono
composti da reggiseno a fascia
con imbottitura estraibile e slip
brasiliana con orli arricciati.
Six Bikini ha pensato a tutte le ragazze in quanto è adatto a tutte, le
fantasie floreali e i colori pastello
sono per le romantiche, mentre
per quelle che amano osare e
sono più estroverse ci sono anche
le fantasie con i teschi.
Tutti costumi vengono corredati da
pochette realizzata con la stessa
fantasia del costume che permettono di identificare e portare sempre con sé la creazione.
I costumi da bagno Six Bikini sono
perfetti per la spiaggia d'estate,
ma anche per l'inverno in piscina
o nella spa.
Io ho già scelto il mio Six Bikini!
Voi cosa aspettate??
www.sixbikini.com
Instagram:sixbikini
Facebook: SixBikini
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PSIKE
TRADIMENTO:
NATURA O CULTURA?
DOTT.SSA PINA LI PETRI
Tel. 334 2896924 - e-mail: [email protected]
Laureata in Psicologia e in Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione continua. Già docente presso l’Università di Firenze. Psicologa, psicoterapeuta
e coach. Psicologa delle miss finaliste ai concorsi di bellezza. Esperta in psicologia quantica. Coautrice e produttrice della pubblicazione multimediale
(libro+CD+DVD) “Usa il potere della tua mente”, Corso teorico-pratico di Training Autogeno.
Gentilissima dottoressa,
le avevo già scritto tempo fa perché mio marito mi aveva tradita.
Purtroppo, è successo di nuovo.
Sandro ha un altro flirt ... dopo
tre mesi, ha conosciuto un'altra
donna. Mi chiedo se la nostra
storia è finita... Mi sento tanto,
tanto, sola. Io non ho dei genitori
da cui tornare, come farà, invece,
lui. Abbiamo una bambina di un
anno che devo imparare a crescere da sola. Sono stanca, non ho le
forze per farlo. Ho perso, tutte,
le mie energie dopo che ho letto
i messaggi di amore che l'amante di mio marito mi ha inoltrato.
E' stato molto doloroso. Perciò,
ho deciso, di trascorrere, con lui,
quest'ultimo weekend in modo
meraviglioso e speciale, per lasciargli un ricordo splendido di
noi due, per fargli capire cosa si
è perso. Ho indossato un bel completino intimo molto sexy, tacchi
a spillo e gli ho detto che lo desideravo tantissimo, ho fatto sesso
come non avevo mai fatto prima.
Infine, gli ho detto che doveva
andarsene di casa. Ha pianto disperatamente, pertanto, credo di
aver capito qual'é il problema... il
suo bisogno di libertà che gli ho
sempre assecondato fino a quando non è nata la bambina, iniziando a chiedere collaborazione e limitato sempre di più il suo tempo
libero. Sandro non ama i divieti e
i paletti e reagisce come un leone
in gabbia e intrigarsi con altre è
diventata una sua forma di evasione. Dice di amarmi a modo suo
perché ama anche la sua libertà.
Attualmente, è rimasto in casa e
dorme al piano di sotto... IO DEVO
prendere una decisione, MI AIUTI!
C
arissima lettrice, voglio iniziare la mia
riflessione su quanto mi racconti con
una pubblicazione recente di un mio
carissimo amico il professore Alessandro
Bertirotti, alla quale mi riconosco rispetto
alle mia esperienza clinica sul tradimento
degli ultimi 25 anni. Bertirotti scrive che "il
tradimento fa bene, perché senza il tradimento non esiste verità, e questa affermazione è antropologicamente vera. Senza la
storia di Giuda, non avremmo compreso
che nell'essenza umana esiste il desiderio di
vendere persino chi diciamo di considerare
amico fraterno, per trenta denari.
In effetti, il termine tradimento, deriva dal
latino tradere, e significa portare qualcosa
o qualcuno da un posto ad un altro, come
trasportare e consegnare. E nella lingua
francese il termine significa,svelare, scoprire,
dimostrare. E il tradimento trasporta la verità
più recondita della nostra intimità, dall'interno all'esterno, facendo chiarezza su quegli
aspetti che desideriamo nascondere soprattutto a noi stessi. E se è così, il migliore tradimento possibile, ossia quello che permette
la crescita più efficace del corso del nostro
esistere, è quello verso noi stessi, quando
emerge in noi quella verità che vogliamo tacere, in genere una debolezza che manifesta
la fasullità sulla quale poggia l'idea che ci
siamo fatti di noi stessi: esseri quasi perfetti.
Si, noi ci percepiamo quasi perfetti e gli altri,
qualsiasi altro, per il semplice fatto di essere
altro, porta con sè qualche cosa che non ci
appartiene e che possiamo contrastare, giudicare negativamente, salvando noi stessi
dalla stessa critica.
Cosa c'è di meglio di un tradimento in
amore: si comprende quanto poco sicuri
siamo di noi stessi, della nostra volontà e delle nostre false verità. Possiamo
tradire, e di fatto lo facciamo tutti, quasi
sempre, in silenzio oppure affermandolo
a noi stessi e quando veniamo scoperti,
la cosa migliore sarebbe arrendersi a
questa evidenza e cercare di capire che
la verità essenzialmente umana si chiama
fragilità, debolezza incommensurabile.
Eppure, senza questa debolezza non
potremmo chiedere al mondo, agli altri,
di starci vicino e ricordarci che solo il
sentimento di appartenenza allo stesso
destino rende ognuno di noi veri quando
tradiamo noi stessi, ossia quando riveliamo alla nostra coscienza quanta miseria
abita nel nostro cuore.
E la scoperta più utile è comprendere che esiste un'altra miseria: quella dei nostri giudizi".
Alla luce delle riflessioni di Bertirotti sul tradimento, gentilissima lettrice è, necessario,
farsi delle domande e poi valutare con calma
le scelte da fare.
In relazione agli studi fatti da Bruce Lipton
pubblicati sul libro "Gli effetti della luna di
miele", dove, l'autore afferma, dopo 17 anni
di ricerca sulle cellule che "amano", che l'innamoramento può perdurare nel tempo se
gli atteggiamenti che adottiamo rimangono
gli stessi di quelli che ci hanno permesso
di conquistare ed amare l'amato/a. Ovviamente non ci rende immuni dal tradimento
ma sicuramente ci può rendere più sicuri e
fortificare il senso di appartenenza che cita
Bertirotti. Ho citato Lipton in relazione al suo
racconto dove scrive che "per lasciargli un
buon ricordo, indossa un completino intimo
sexy, tacchi a spillo, e gli dice di desiderarlo
..." Per la mia esperienza clinica, posso affermare che le persone appagate, desiderate e
amate sono meno fragili davanti alle tentazioni ma se ciò accade c'è bisogno di cambiamento e di rinnovamento delle proprie
abitudini e ciò è ricchezza anche se spesso
accade dopo sofferenze provate.
Nessuno può decidere per lei ma certo è che
qualcosa nella sua vita deve cambiare. Molte donne dopo un parto si dimenticano che
sono anche mogli e che i padri si sentono
messi da parte e trascurati... spesso rifiutati
anche sessualmente. Si prenda del tempo e
poi ... prenda una decisione determinata per
i suoi bisogni, si faccia aiutare.
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SATIRA
BUFFA
SATIRA
QUANT’È
QUESTA
a cura di Fabio Buffa
SECONDO
L'ISTAT CI SONO PIÙ
OCCUPATI DI UN ANNO
FA. MA NON HANNO
SPECIFICATO IN
QUALE PAESE
PER IL REFERENDUM
COSTITUZIONALE MATTEO
RENZI VUOLE CONVERTIRE
GLI ITALIANI AL "SI". E' IN
ARRIVO UNA NUOVA GUERRA
DI RELIGIONE CON QUELLI
DEL "NO"
IN UNA RECENTE
INTERVISTA, IL REGISTA
TINTO BRASS HA CONFIDATO DI
AVER ESAMINATO PIÙ CULI CHE
CURRICULA. ORMAI È NOTO CHE
IL TITOLO DI STUDIO NON
CONTA PIÙ
PER SCONFIGGERE
L'ISIS? BASTEREBBE
INFLIGGERGLI UNA
DELUSIONE COME IL
CESSIONE DI HIGUAIN
ALLA JUVE
MILIONI DI
PERSONE A CACCIA
DI POKEMON COL
TELEFONINO. IO SONO
SETTIMANE CHE CI
PROVO MA HO TROVATO
SOLO LA FAMIGLIA DI
PEPPA PIG
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COME MAI IL
CALCIATORE GRAZIANO
PELLÈ L'HANNO VOLUTO I
CINESI? VISTO COME SONO
ANDATI GLI EUROPEI,
NON CERTO PER
COPIARCELO
CANI E GATTI TV CHANNEL
CGTVCHANNEL
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a cura di Marco Anelli
A
mici di Slide questo mese voglio raccontarvi di quanto è
importante la prevenzione.
Come ogni anno, nella stagione estiva, La Spiaggia di Pluto a Bibione,
bollinata nel corso degli anni dall'
Italia di Artù, ospita l’evento Frontline Combo Education Program, un
appuntamento diventato sempre
più apprezzato, visto il numero di
persone pronte a fare domande e a
ricevere preziosi consigli dai medici
veterinari su come comportarsi durante le stagioni contro pulci zecche
e pappataci.
I flebotomi o pappataci sono piccoli
insetti ematofagi simili alle zanzare,
ma più piccoli (2-4 mm) e silenziosi
(da cui il nome pappa-taci). Possono
ca e sono
pungere il cane
se
sempre più
dif
diffusi
in
mo
molte aree
nel nostro
paese, indicativamente da fine Maggio fino a metà/inizio Ottobre e sono
attivi soprattutto nelle ore serali
L’azione contro il Pappatacio, per
essere davvero completa, deve essere repellente, per cui questi insetti,
quando sono a contatto con un cane
trattato, non compiono il pasto di
sangue, ma essere anche insetticida,
tale per cui i Pappataci vanno rapidamente incontro a morte, evitando
che l’insetto respinto vada poi a pungere altri cani non protetti.
I prodotti contro i flebotomi contengono Permetrina, un principio attivo
che ha un utilizzo consolidato da
anni in Medicina Veterinaria. Le specialità veterinarie contenenti Permetrina, non vanno utilizzate nel gatto,
ma solo ed esclusivamente nel cane.
Quando invece il problema è dato
solo da pulci e zecche, parassiti
presenti tutto l’anno, e sempre nel
gatto, è consigliato dai veterinari uti-
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lizzare un prodotto che protegge non solo cane e gatto ma anche
l’ambiente di vita, dopo applicazione
sull’animale, impedendo la comparsa di nuove generazioni di pulci.
Ci vediamo a Ottobre sempre pronti
a parlare del favoloso mondo degli
animali e della natura, noi proseguiamo il tour ITALIA DI ARTÙ dove
ci ha visto consegnare il bollino a
ben 3 strutture che accettano davvero gli animal, e se ne avete trovate
e volete consigliarle mandateci un
email a [email protected] e scaricate la App gratis
per Google Play e App Store!!!
Alla prossima dal vostro Marco Anelli