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Milano, 14 dicembre 2010 PREMIO FONDAZIONE MANGIAROTTI Vincitore sezione progettisti – aziende Mauricio Cardenas Oasi Padiglione microclimatico: integrazione di un materiale naturale (il bambù) all’interno di un sistema costruttivo composto da acciaio e vetro L’integrazione tra natura e tecnologia è la caratteristica peculiare di questo progetto, che ricerca l’innovazione nell’impiego di un materiale naturale, il bambù, che è altamente competitivo, con prestazioni fisiche e meccaniche elevate che si fondono alla sua estrema leggerezza. Al materiale naturale, però, si uniscono materiali contemporanei nel giunto in neoprene e nel sistema di collegamento in acciaio sperimentato dalla Faraone di Tortoreto (TE), realizzando un trait-d’union fra natura e artificio. Per tali caratteristiche il progetto all’unanimità viene considerato meritevole di attenzione e pienamente rispondente alle richieste del Concorso con il conferimento del premio per la Sezione Progetti realizzati. Vincitori Sezione studenti ex – aequo Enrique Mateos Serrano Progetto di riqualificazione della fabbrica di cemento di San Vincente, Alicante UA – Universidad de Alicante L’interesse per la conoscenza del patrimonio industriale ha portato all’elaborazione di una tesi di laurea sulla conservazione e valorizzazione del patrimonio industriale dell’ex-fabbrica di cemento di San Vicente (Alicante), cui si è aggiunto l’obiettivo della decontaminazione attraverso processi di fitodepurazione per la bonifica del terreno dalle sostanze nocive. La progettazione si è focalizzata su un edificio da conservare e da recuperare per un’installazione idroponica che aiuterebbe i processi di rigenerazione del luogo. Le facciate dell’edificio sono state realizzate con un innovativo sistema costruttivo che diventa esso stesso un laboratorio, un vivaio basato sul concetto di coltivazione idroponica. In particolare, la facciata è costituita da tubi idroponici per la circolazione dell’acqua e delle sostanze nutritive che disegnano la facciata e la suddividono in moduli. La sezione del tubo viene deformata, “schiacciata”, ottenendo una superficie orizzontale per appoggiare le capsule contenenti le piante; la torsione del tubo lo trasforma in una superficie verticale che scherma la luce con un sistema di vetratura smartglass. Ciascun elemento modulare si intreccia in un sistema che vede l’elemento appoggiarsi su quello inferiore e inserirsi in quello precedente. La connessione maschio-femmina tra moduli è ottenuta riducendo leggermente la sezione del tubo che si inserisce in un altro, garantendo un sistema a tenuta. I moduli configurano la vecchia fabbrica con una doppia facciata, appoggiandosi e integrandosi alla struttura esistente e mantenendone l’ordine con il nuovo involucro. Il connubio tra natura e tecnologia trova in questa soluzione innovativa di facciata un risultato equilibrato e altamente funzionale, oltre che conferire all’edificio recuperato un nuovo e piacevole involucro. Per tali motivi è stato segnalato meritevole di premio da parte della Commissione Giudicatrice. Sebastiano Bonasoro Sunsheat – componenti a sistema ed involucri fotovoltaici per impianti. Università degli studi di Palermo La tesi di laurea propone un originale sistema di copertura destinato alla protezione delle macchine dell’impianto di condizionamento del Dipartimento di Ricerche Energetiche e Ambientali dell’Università degli Studi di Palermo. Il sistema costruttivo è costituito da una struttura in tubolari di alluminio sulla quale si fissa una membrana in ETFE. L’inserimento nella membrana di celle fotovoltaiche in silicio amorfo consente la produzione di energia elettrica che contribuisce a coprire il fabbisogno energetico dell’impianto di condizionamento. Il progetto propone un’interessante interpretazione della protezione degli impianti tecnici collocati sulle coperture degli edifici, con un’aggiornata applicazione di sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. La tesi è caratterizzata da un intelligente riferimento a materiali innovativi, da una estesa flessibilità del sistema costruttivo, che si presta a essere utilizzato in contesti anche molto differenziati e da un apprezzabile sforzo di integrazione tra diversi ambiti tecnologici. Per tali motivi è stato segnalato meritevole di premio da parte della Commissione Giudicatrice. La Commissione Prof. Andrea Campioli Prof. Giuseppe De Giovanni Prof. Giuseppe Finessi Prof.ssa Ingrid Paoletti