Si tratta di un software appartenente alla categoria dei fogli di

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Si tratta di un software appartenente alla categoria dei fogli di
MICROSOFT EXCEL
INTRODUZIONE
Si tratta di un software appartenente alla categoria dei fogli di calcolo: con essi si intendono
veri e propri fogli elettronici, ciascuno dei quali è diviso in righe e colonne, indicate
rispettivamente da numeri e lettere. L’intersezione di ciascuna riga e colonna è detta cella; in
essa può essere contenuto un numero, una stringa di testo, una formula o una funzione che
esegue un calcolo utilizzando una o più celle.
FILE E CARTELLE
Il tipo di file principale di Excel è detto file di cartella di lavoro; quando si apre una cartella di
lavoro, l’intero file viene caricato in memoria e ogni modifica ha effetto solo nella copia dei file
che si trova in memoria. Quando si salva la cartella di lavoro, Excel salva su disco la copia in
memoria, sovrascrivendo la copia precedente del file; il formato di file predefinito di Excel è
quello della cartella di lavoro .xls, anche se si possono aprire anche file generati da varie altre
applicazioni, come Lotus 1-2-3.
Quando si avvia Excel, viene creata automaticamente una nuova cartella di lavoro vuota
denominata Cartel1 e costituita da tre fogli di lavoro, a loro volta denominati Foglio1, Foglio2 e
Foglio3.
Per aprire una cartella di lavoro già salvata su disco si possono seguire diverse strade:
- utilizzare il comando Apri dal menù File;
- cliccare sul pulsante Apri nella barra degli strumenti standard.
Tutti questi metodi determinano la visualizzazione della finestra di dialogo Apri, all’interno della
quale è necessario indicare il nome del file della cartella di lavoro nel campo Nome File e la
relativa cartella nel campo Cerca In.
Per memorizzare il file che si sta utilizzando sul disco fisso è necessario utilizzare il comando
Salva con nome dal menù File; in questo caso, Excel visualizza la finestra di dialogo Salva con
nome per consentire all’utente di immettere un nome significativo. Nel caso in cui la cartella di
lavoro sia già stata salvata, utilizzando il comando Salva del menù File, questa viene salvata di
nuovo utilizzando lo stesso nome di file.
PRIMI PASSI
APRIRE MICROSOFT EXCEL
Quando si avvia Excel ci si trova davanti a una cartella di lavoro vuota contenente tre fogli di
lavoro: l’area circostante la cartella di lavoro presenta tutti gli elementi tipici dei programmi
Windows ed alcuni elementi specifici di Excel:
- barra del titolo: identica in tutti i programmi di Windows, in essa viene indicato il nome
del programma e contiene i pulsanti di controllo della finestra (riduci ad icona,
ridimensiona, chiudi);
- barra del menù: contiene i collegamenti a tutte le funzioni disponibili del programma;
- barre degli strumenti: contengono serie di pulsanti mediante i quali è possibile rendere
più rapida la scelta di alcune delle funzioni più frequentemente utilizzate in Excel;
- barra della formula: riporta il contenuto della cella attiva, visualizzando in particolare gli
elementi di una formula e non il suo risultato;
- casella nome: visualizza il nome della cella attiva nella cartella di lavoro corrente;
quando si clicca sulla freccia, compare un elenco di tutte le celle e gli intervalli
contrassegnati da un nome eventualmente presenti nella cartella di lavoro attiva.
All’interno della finestra di Excel è possibile poi distinguere la finestra della cartella di lavoro,
sotto molti aspetti simile alla prima. Individuiamo, quindi, solo gli elementi che la
differenziano:
- pulsante seleziona tutto: cliccando sull’intersezione delle intestazioni di riga e di colonna
si selezionano tutte le celle del foglio di lavoro attivo nella finestra;
- indicatore di cella attiva. Il contorno scuro indica la cella correntemente attiva;
- intestazioni di riga: ogni riga è rappresentata da un numero da 1 a 65.536; cliccando su
un’intestazione di riga si seleziona l’intera riga;
- intestazione di colonna: ogni colonna è contrassegnata da una lettera da A a IV, per un
totale di 256 colonne del foglio di lavoro; cliccando su un’intestazione di colonna si
selezionano tutte le celle della colonna;
- pulsanti di scorrimento delle etichette dei fogli di lavoro: consentono di visualizzare gli
altri fogli che compongono la cartella di lavoro;
- barre di scorrimento: le barre di scorrimento orizzontale e verticale consentono di far
scorrere il foglio orizzontalmente e verticalmente, al fine di visualizzarne anche il
contenuto al di fuori dello schermo.
Come detto, ogni foglio è composto da righe e colonne e l’intersezione di una riga e di una
colonna è detta cella. In qualsiasi momento una sola cella è quella attiva ed è indicata da un
bordo più scuro. Il suo indirizzo (ovvero la lettera della colonna e il numero della riga che
formano la cella) compare nella casella Nome.
Per spostarsi all’interno di un foglio di lavoro si può fare ricorso alle frecce direzionali, che
consentono di spostare la cella attiva alla riga o colonna adiacente nella direzione della freccia.
Oppure al mouse, ciccando sulla cella che si desidera attivare.
Excel, come tutti gli altri programmi Windows, ha una barra dei menù posta direttamente sotto
la barra del titolo:questi menù sono sempre disponibili e pronti per inviare comandi;i menù
cambiano in funzione dell’attività che si sta svolgendo.
Per impostazione predefinita, i menù non visualizzano tutti i comandi: a partire dalla versione
2000 di Excel,infatti, è presente una versione ridotta dei menù che contiene i soli comandi
utilizzati più di recente. In questo modo, non è necessario far scorrere sempre l’elenco
completo dei comandi di menù.
Le voci di menù seguite da tre punti visualizzano sempre una finestra di dialogo, mentre i
comandi non contrassegnati da questi punti vengono eseguiti immediatamente.
Oltre alla barra dei menù, Excel presenta i cosiddetti menù contestuali che, come dice la parola
stessa, sono sensibili al contesto nel quale vengono richiamati, ovvero il loro contenuto
dipende dall’oggetto sul quale si trova il cursore del mouse in quel momento. Tali menù non
contengono tutti i comandi, ma solo quelli più comunemente utilizzati in un certo frangente.
Per visualizzare un menù contestuale, è sufficiente cliccare con il pulsante destro del mouse in
un punto qualsiasi nella finestra.
INSERIRE UN CONTENUTO NELLE CELLE
Per immettere valori in una cella, è sufficiente spostare il puntatore nella cella appropriata in
modo da attivarla, immettere i valori e premere Invio. Il valore viene visualizzato nella cella e
compare anche nella barra della formula di Excel. Del tutto analoga è la procedura da seguire
per immettere un testo: una cella può contenere fino ad un massimo di 32.000 caratteri circa.
Per cancellare il contenuto di una cella, qualunque esso sia, è sufficiente attivare la cella e
premere Canc. Per cancellare più celle, si selezionano tutte le celle da cancellare e si preme
Canc. E’ da notare come la pressione del tasto Canc elimini il contenuto della cella ma non
rimuova l’eventuale formattazione presente.
Per sostituire il contenuto di una cella con qualcos’altro, si attiva la cella e si digita la nuova
immissione. Per modificare, infine, il contenuto di una cella, senza eliminarlo, è possibile
ricorrere a tre metodi:
- fare doppio clic sulla cella: compare il cursore lampeggiante all’interno della cella
stessa;
- premere F2: si ottiene il medesimo risultato del doppio clic;
- attivare la cella e modificare il contenuto cliccando nella barra della formula.
IMPOSTARE IL FORMATO DI UNA CELLA
I valori che vengono immessi nelle celle normalmente non sono formattati; questa operazione,
però potrebbe rivelarsi molto utile nel momento in cui si voglia garantire una loro maggiore
leggibilità e comprensibilità.
In primo luogo è possibile attribuire ad una cella uno specifico formato numerico utilizzando i
pulsanti di scelta rapida presenti sulla barra degli strumenti Formattazione, visualizzata per
impostazione predefinita; i formati da qui accessibili sono:
•
: aggiunge il segno di valuta predefinito a sinistra del numero, separa le
Valuta
migliaia con il punto e visualizza il valore con due cifre decimali;
•
Stile percentuale
•
Stile separatore
•
Aumenta/Diminuisci decimali
a destra della posizione decimale.
: visualizza il valore come percentuale senza cifre decimali;
: separa le migliaia con un punto e visualizza due decimali;
aumenta/diminuisce di uno il numero di cifre
Qualora
i
formati
numerici
disponibili
sulla
barra
degli
strumenti
Formattazione
non
siano sufficienti, si può ricorrere
alla finestra di dialogo Formato
celle,
disponibile
nel
menù
Formato, nella quale vengono
visualizzate dodici categorie di
formati numerici tra i quali
effettuare la scelta; ogni volta
che si seleziona una categoria, la
parte destra della scheda si
trasforma
in
modo
da
visualizzare
le
opzioni
appropriate.
All’interno di questa finestra è
possibile
anche
modificare
l’aspetto delle celle contenenti
del
testo,
impostandone
l’allineamento ed il carattere.
Infine, è possibile impostare
l’aspetto della stessa cella, per
quanto riguarda il bordo e lo
sfondo.
LA FORMATTAZIONE AUTOMATICA
La funzione di formattazione automatica consente di applicare automaticamente vari tipi di
formattazione: essa consiste, in particolare, nell'applicare un formato predefinito alle celle
selezionate, controllandone ogni aspetto, dalla tipologia dei caratteri all'allineamento,
dall'ombreggiatura ai bordi.
Per applicare uno dei formati automatici messi a disposizione di Excel è sufficiente attivare una
cella qualsiasi all'interno della tabella che si vuole formattare, in quanto è lo stesso programma
a determinare i limiti della tabella.
Selezionando il comando Formattazione automatica dal menù Formato, Excel visualizza la
finestra
di
dialogo
Formattazione
automatica,
dalla
quale
è
possibile
scegliere uno dei diciassette
formati
automatici
nell'elenco.
RIEMPIMENTO AUTOMATICO
Questa caratteristica consente di inserire facilmente una serie di valori o elementi di testo in un
intervallo di celle. Il riempimento automatico, più precisamente, esamina la relazione esistente
in una serie di dati già immessi nel foglio di lavoro e duplica i propri risultati in un’area
selezionata. Per utilizzare il riempimento automatico, è sufficiente selezionare le celle che
contengono i dati e indicare a Excel dove immettere i nuovi dati. Di tutti i vari metodi offerti da
Excel per attivare il riempimento automatico, quello sicuramente più immediato è
rappresentato dall’utilizzo della maniglia di riempimento automatico (il piccolo riquadro
nell’angolo inferiore destro della cella attiva) che, trascinata sulle celle adiacenti da riempire,
copia la cella di origine o completa automaticamente la serie selezionata.
COMPLETAMENTO AUTOMATICO
La caratteristica di completamento automatico torna molto utile in tutti quei casi in cui è
necessario immettere più volte lo stesso testo: essa, infatti, consente di digitare solo le lettere
iniziali di un testo in una cella, facendo in modo che Excel completi automaticamente la voce
sulla base delle altre voci già immesse nella colonna. Quando si immette per la prima volta un
termine in una cella, Excel lo registra; successivamente, quando si digitano nella stessa
colonna le prime lettere dello stesso termine, Excel individua il termine e completa
automaticamente la digitazione. E’ sufficiente premere Invio per confermare, mentre se il testo
immesso dal completamento automatico non è corretto, è sufficiente continuare a digitare;
oltre a ridurre l’attività di digitazione, questa caratteristica fornisce la garanzia che le voci
siano ortograficamente corrette e coerenti.
ESEGUIRE CALCOLI SU EXCEL
INSERIRE FORMULE NELLE CELLE
Una delle principali caratteristiche del foglio di calcolo è quella di poter creare una vasta
gamma di formule per svolgere operazioni semplici o complesse. Una formula immessa in una
cella può essere costituita da uno dei seguenti elementi: operatori, riferimenti di celle, valori,
funzioni del foglio di lavoro.
Una formula può essere costituita al massimo da 1024 caratteri; dopo aver immesso una
formula all’interno di una cella, in essa viene visualizzato il risultato, mentre il testo della
formula compare nella barra della formula quando la cella viene attivata.
All’interno di ciascuna formula, Excel esegue le operazioni da sinistra verso destra seguendo
uno specifico ordine di priorità (la cosiddetta precedenza degli operatori, a tutti nota già dalla
scuola elementare). Per modificare l’ordine di precedenza di Excel è, ovviamente, possibile
utilizzare le parentesi.
Al fine di mettere Excel in condizione di comprendere che quella digitata in una certa cella è
una formula e non del semplice testo, è necessario che essa sia preceduta dal simbolo di
uguale.
Inoltre, per l’immissione o la modifica delle formule si può utilizzare anche la cosiddetta
Finestra della formula, per accedere alla quale si clicca sul pulsante Modifica formula nella riga
di edit (il pulsante è contrassegnato dal segno di uguale). Grazie a questa finestra è possibile
immettere formule manualmente o di utilizzare le tecniche di puntamento. Il vantaggio è
costituito dal fatto che la finestra visualizza il risultato della formula durante la sua immissione.
Una volta digitato il simbolo di uguale, è necessario indicare quali sono i valori che si vogliono
calcolare all’interno della formula, ovviamente con gli opportuni simboli aritmetici, di confronto
e di concatenazione. Ad esempio, per visualizzare nella cella C1 la somma dei valori contenuti
nella cella A1 e B1, sarà necessario inserire il simbolo di uguale, quindi cliccare sulla cella A1,
inserire il simbolo di addizione e cliccare sulla cella B1.
A tal proposito, è importante distinguere tra riferimenti di cella relativi e assoluti: per
impostazione predefinita, Excel crea nelle formule riferimenti di cella relativi; la distinzione
risulta essere evidente quando si copia una formula in un’altra cella. Infatti, quando la formula
precedentemente creata (=A1+B1) viene copiata nella cella sottostante, Excel non crea una
copia esatta della formula, bensì riporta =A2+B2.
In altre parole, Excel adatta i riferimenti di cella in modo da fare riferimento alle celle che si
trovano nella medesima posizione relativa rispetto alla nuova formula. In molti casi, può
essere necessario che un riferimento di cella venga copiato identico all’originale: per fare ciò, il
riferimento relativo in oggetto (ad esempio A1) deve essere reso assoluto, ovvero deve essere
imposto che, in qualunque cella venga copiata la formula che lo contiene, la lettera che indica
la colonna ed il numero che indica la riga (rispettivamente A e 1) non dovranno variare. A tal
fine, è sufficiente far precedere sia la lettera di colonna sia il numero di riga da un simbolo di
dollaro, quindi =$A$1+B1.
Quando si copia questa formula nelle due celle sottostanti, Excel genera la seguente formula:
=$A$1+B2.
I riferimenti di cella relativi sono stati cambiati, mentre il riferimento alla cella A1 è rimasto
invariati. Excel consente anche di utilizzare riferimenti misti nei quali solo uno dei componenti
dell’indirizzo è assoluto, semplicemente inserendo il segno di dollaro nella posizione
appropriata.
- CRITERIO DI RICALCOLO DELLE FORMULE
Se si effettua una modifica su una cella utilizzata da una formula, questa visualizza
immediatamente un nuovo risultato, grazie alla modalità di calcolo automatico impostata in
Excel. A volte, però, può essere preferibile controllare il momento nel quale le formule devono
essere calcolate (ad esempio, nel caso in cui ci siano migliaia di formule ed il loro ricalcalo ad
ogni minimo passaggio rallenti il lavoro); in queste situazioni, è consigliabile impostare la
modalità di calcolo manuale di Excel, cosicché, se è presente una formula non calcolata, Excel
visualizza Calcola nella barra di stato e, per ricalcolare le formule si può utilizzare il tasto F9,
che calcola le formule in tutte le cartelle di lavoro aperte, o la combinazione d tasti rapidi
Maiusc+F9, che calcola solo le formule nel foglio di lavoro attivo.
Le formule possono fare riferimento anche a celle contenute in altri fogli di lavoro ed in altre
cartelle di lavoro (in quest’ultimo caso, la cartella di lavoro che contiene le celle oggetto del
riferimento non deve essere necessariamente aperta).
- RIFERIMENTI CIRCOLARI
Una formula può definire un riferimento circolare nel momento in cui essa fa riferimento al
proprio risultato, direttamente o indirettamente; il problema, ovviamente, risiede nel fatto che,
inserendo come termine di una formula il risultato di questa, ogni volta che esso viene definito,
la formula verrà ricalcolata, e così via all’infinito.
UTILIZZARE LE FUNZIONI
Con funzioni si intendono gli strumenti incorporati che vengono utilizzati nelle formule per
eseguire una serie di operazioni; in particolare, le funzioni consentono di semplificare le
formule e creare formule per eseguire calcoli che, diversamente, sarebbero impossibili. Tutte le
funzioni utilizzano una coppia di parentesi, all’interno delle quali è contenuta l’informazione che
consente di comunicare l’indirizzo delle celle che contengono i valori con i quali la funzione
deve operare ed è detta argomento.
Se si possiede una certa familiarità con la funzione (ovvero si conoscono il numero ed il tipo di
argomenti), si possono digitare la funzione e i relativi argomenti all’interno della formula. In
alternativa, la Finestra della formula fornisce un metodo per immettere una funzione e i relativi
argomenti in modo semiautomatico.
L’uso della finestra della formula garantisce che la funzione immessa sia corretta e abbia un
numero appropriato di argomenti disposti nel giusto ordine.
Per inserire una funzione, il primo passo consiste nel selezionare la funzione nella finestra di
dialogo Incolla funzione (Inserisci Æ Funzione); essa mostra le categorie di funzioni nella
casella di riepilogo Categoria e le funzioni contenute nella categoria selezionata nella casella
Nome funzione.
Una volta individuata la funzione che si vuole utilizzare, si clicca su OK; compare così la
finestra della formula di Excel, mediante la quale è possibile specificare gli argomenti della
funzione.
Una volta individuata la funzione che si vuole utilizzare, cliccando su OK compare la finestra
della formula di Excel, il
cui uso garantisce che la
funzione
immessa
sia
coretta e abbia il numero
appropriato di argomenti
disposti nel giusto ordine.
LA FUNZIONE SE
Una funzione logica permette di confrontare il contenuto di una cella con una certa condizione:
essa rilascerà un diverso risultato a seconda che la condizione sia verificata o meno.
La sintassi corretta per la funzione in esame è: SE(test; se_vero; se_falso). Vediamo come
leggerla: il SE serve ovviamente per identificare la funzione; con test si intende la condizione
da verificare, che ovviamente può dare come risultato VERO o FALSO; se_vero è il valore che
viene restituito nel caso in cui il test sia verificato; se_falso è il valore che viene restituito se la
condizione posta non viene rispettata.
CREARE ED INSERIRE GRAFICI
Un grafico è un metodo di rappresentazione visiva di una tabella numerica. La visualizzazione
di dati sotto forma di grafico li rende maggiormente comprensibili e spesso consente di
individuarne più rapidamente la natura. I grafici sono particolarmente utili per ottenere una
rappresentazione visiva di una lunga serie di numeri e delle relative relazioni. La creazione di
un grafico consente di individuare orientamenti e impostazioni che sarebbe pressoché
impossibile identificare in un intervallo di numeri.
Un grafico è essenzialmente un oggetto creato da Excel, composto da una o più serie di dati
che vengono visualizzate graficamente (la modalità di visualizzazione dipende dal tipo di
grafico selezionato).
La maggior parte dei grafici può avere un numero qualsiasi di serie di dati (fino a 255).
L’eccezione è rappresentata dal grafico a torta standard, che può visualizzare solo una serie di
dati; se si utilizza più serie di dati, può essere preferibile aggiungere una legenda per
distinguere ciascuna serie.
Esistono, poi, due opzioni per l’inserimento del grafico:
- inserirlo direttamente in un foglio di lavoro come un oggetto: si parla, in questo caso, di
grafico incorporato. È sempre possibile spostare un grafico incorporato, ridimensionarlo,
cambiarne le proporzioni, regolarne i bordi etc.
- inserirlo in un nuovo foglio grafico all’interno della cartella di lavoro: un foglio grafico
differisce da un foglio di lavoro per il fatto che contiene un singolo grafico e non ha
celle.
Il modo più semplice per creare un grafico consiste nell’utilizzare la caratteristica di Creazione
guidata Grafico, costituita da una serie di quattro finestre di dialogo interattive che guidano
l’utente attraverso il procedimento di creazione del grafico desiderato.
È preferibile, sebbene non strettamente necessario, prima di richiamare la Creazione guidata
Grafico, selezionare l’intervallo contenente i dati che dovranno essere rappresentati nel grafico,
includendo le etichette e gli identificatori delle serie (qualora non si compia questa operazione,
è comunque possibile selezionare i dati nella seconda finestra di dialogo della Creazione
guidata).
Dopo aver selezionato i dati, si richiama la Creazione guidata Grafico ciccando sull’omonimo
pulsante nella barra degli strumenti Standard o utilizzando il comando Grafico dal menù
Inserisci. Ogni selezione effettuata nella Creazione guidata Grafico può essere modificata in
qualsiasi momento dopo la creazione.
La prima finestra di dialogo consente di selezionare il tipo di grafico: la finestra ha due schede:
Tipi standard e tipi personalizzati. La prima visualizza i quattordici tipi di grafici fondamentali e
i sottotipi relativi a ciascuno di essi, mentre la seconda visualizza alcuni tipi speciali di grafici
personalizzati predefiniti, alcuni dei quali sono combinazioni dei tipi standard, e gli eventuali
grafici personalizzati definiti dall’utente.
La seconda finestra della Creazione guidata Grafico consente di controllare gli intervalli e di
specificare l’ordinamento dei dati. Questa finestra viene visualizzata anche se i dati sono già
stati selezionati, per avere conferma dell’esattezza della scelta effettuata. La terza finestra di
dialogo della Creazione guidata Grafico consente di specificare numerose opzioni del grafico.
L’ultima finestra consente di specificare se il grafico debba essere incorporato all’interno del
foglio di lavoro o su un foglio grafico separato. Ciccando su Fine il grafico viene creato e
attivato.
TROVARE ED ORDINARE I DATI
TROVARE I DATI
Spesso può accadere che un foglio elettronico contenga una quantità tanto numerosa di dati,
che non possano essere visualizzabili in una singola schermata. In tale situazione, se si
desidera cercare un dato particolare, viene utile la funzione Trova nel menù Modifica. Cliccando
su tale comando appare la finestra visualizzata nella figura seguente.
A questo punto si deve digitare nella casella “Trova” il dato da ricercare e cliccare sul pulsante
“Trova successivo”. In tal modo, Excel evidenzierà via via le celle che contengono il dato.
L’opzione “Cerca” consente di specificare se la ricerca debba svolgersi per righe o per colonne
e risulta particolarmente utile, al fine di rendere la ricerca più veloce, nel caso che i dati del
foglio siano suddivisi per
tipo.
Un’altra
opzione
utile
presente in questa finestra,
è quella “Solo celle intere”,
selezionando la quale, il
programma restringerà la
ricerca solamente a quelle
celle il cui contenuto è
esattamente corrispondente
a quello digitato nella
casella “Trova”.
SOSTITUIRE I DATI
La funzione Sostituisce agisce in maniera del tutto analoga al comando appena descritto, ma
offre in più la possibilità di sostituire i dati trovati con altri.
Selezionando la funzione dal menù Modifica Æ Sostituisci, compare la finestra di dialogo
corrispondente, composta dalla cella “Trova”, nella quale devono essere digitati i dati da
modificare e dalla cella “Sostituisci”, dove inserire i dati nuovi. Cliccando sul pulsante
“Sostituisci”, Excel sostituisce solo il dato evidenziato sul foglio, mentre il pulsante “Sostituisci
tutto” permette di effettuare tutte le sostituzioni simultaneamente.
ORDINARE I DATI
La funzione Ordina permette di modificare l’ordinamento, sia numerico che alfabetico, dei dati
presenti sul foglio.
Per accedere alla funzione cliccare sul
menù Dati Æ Ordina, dopo aver
selezionato una qualsiasi delle celle
all’interno della tabella i cui dati devono
essere
ordinati.
Se
non
venisse
selezionata una di queste celle, Excel non
“comprenderebbe” su quali dati eseguire il
comando di ordinamento. Se, invece,
venissero selezionate una serie di colonne
o di righe, il programma effettuerebbe il
comando solo sulle celle selezionate. A
questo punto, la finestra di dialogo che
viene mostrata sullo schermo, consente di
scegliere i criteri di ordinamento, vale dire
per quale colonna o riga ordinare i dati e
se l’ordinamento deve essere crescente o
decrescente dal punto di vista alfabetico o
numerico.
Inoltre, l’opzione “Con o senza riga di
intestazione” permette di informare il programma se la tabella da ordinare ha o meno una riga
di intestazione. Nel caso che la tabella abbia effettivamente una riga di intestazione, è
necessario spuntare la casella “Con riga di intestazione”, in modo che questa venga mantenuta
e non ordinata insieme alle altre righe, originando confusione nella tabella.
Il comando di ordine può anche essere eseguito più rapidamente cliccando sull’icona
un ordine crescente dei dati, e, viceversa, su quella
strumenti.
, per
, entrambe comprese nel menù degli
ESTRARRE I DATI – I FILTRI
L’operazione di estrazione di dati consente di estrapolare una parte dei dati in base a
determinate condizioni. Il comando che consente l’estrazione è il Filtro, che si trova nel menù
Dati Æ Filtro Æ Filtro Automatico.
Il primo passo da compiere per eseguire un filtro è selezionare le etichette di colonna che
devono essere utilizzate come criteri di estrazione. Cliccando sul comando Filtro Automatico
compaiono dei controlli su ognuna delle etichette di colonna e, selezionando la voce da filtrare
dal menu a discesa della colonna desiderata, verranno visualizzate solo le righe che
corrispondono alla voce scelta. Per visualizzare di nuovo tutte le voci, è sufficiente selezionare
la voce “Tutto” dal menu a discesa.
Se si desidera filtrare i dati utilizzando più criteri di estrazione, si può utilizzare l’opzione
“Personalizza” contenuta in
ogni menu a discesa. La
finestra di dialogo che appare
è composta da quattro caselle:
nelle due di sinistra possono
essere scelti gli operatori di
confronto e in quelle di destra
il termine comune alle voci da
filtrare.
Nell’esempio
rappresentato nella figura, il
criterio scelto consente di
estrarre tutte le righe la cui
voce presa come criterio di filtro inizia con la lettera a.
MICROSOFT EXCEL
INTRODUZIONE
PRIMI PASSI
APRIRE MICROSOFT EXCEL
INSERIRE UN CONTENUTO NELLE CELLE
IMPOSTARE IL FORMATO DI UNA CELLA
LA FORMATTAZIONE AUTOMATICA
COMPLETAMENTO AUTOMATICO
ESEGUIRE CALCOLI SU EXCEL
INSERIRE FORMULE NELLE CELLE
UTILIZZARE LE FUNZIONI
LA FUNZIONE SE
CREARE ED INSERIRE GRAFICI
TROVARE ED ORDINARE I DATI
TROVARE I DATI
SOSTITUIRE I DATI
ORDINARE I DATI
ESTRARRE I DATI – I FILTRI
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