GINNASTICA ARTISTICA- PERCORSI DI PREACROBATICA PER

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GINNASTICA ARTISTICA- PERCORSI DI PREACROBATICA PER
GINNASTICA ARTISTICA- PERCORSI DI PREACROBATICA PER LA SCUOLA
Vianello Sara
(3 SETTEMBRE 2015, ore 15:00-17.30) PALESTRE ITG PALLADIO TREVISO
ROTOLAMENTI
CAPOVOLTA AVANTI:
Tecnica:





Partenza: stazione eretta, arti superiori in alto;
Piegamento degli arti inferiori ricercando con le mani l’appoggio a terra (passo normale);
Leggera distensione degli arti inferiori così da spostare le linea delle spalle oltre la linea delle mani;
Flessione del capo in avanti;
Poggiare la parte alta del dorso e continuare il rotolamento per punti successivi di contatto effettuando così
una rotazione attorno all’asse trasversale (mantenere il corpo atteggiamento di raccolta);
 Cercare l’appoggio dei piedi il più vicino possibile al bacino così da facilitare il ritorno alla stazione eretta
senza l’aiuto delle mani.
Assistenza: Lateralmente all’alunno, in ginocchio, circa all’altezza della linea di appoggio delle mani. La mano più
vicina al ginnasta va posteriormente alla coscia (aiuta la rotazione intorno all’asse trasversale o frena il rotolamento
se necessario); la mano più lontana è poggiata dietro la nuca per aiutare la flessione del capo ed evitare
sovraccarichi.
Indicazioni verbali:
 Per flettere la testa: “guardare l’ombelico”.
 Per aiutare l’avanzamento del bacino: “non piegare completamente gli arti inferiori, lasciarsi cadere avanti”.
 Rotolare come se si fosse dentro ad un uovo.
Errori comuni:
 Piegamento incompleto degli arti inferiori.
 Posa errata delle mani: presa digitale invece che palmare (espediente: colorare di magnesio le mani affinché
l’alunno si renda conto dell’errore visualizzando l’appoggio errato); passo troppo ampio o troppo stretto
(dare come indicazione la misura delle spalle); appoggio troppo lontano o troppo vicino.
 L’alunno spinge con gli arti inferiori saltando sul dorso (la capovolta non prevede fase di volo).
 L’alunno non flette il capo in avanti (espediente: foglio di carta sotto il mento)
 L’alunno non supera la linea delle mani con le spalle , di conseguenza la posa del capo è scorretta
(espediente: piano inclinato per facilitare lo sbilanciamento in avanti).
 Difficoltà a mantenere il dorso curvo durante il rotolamento con conseguente apertura del corpo anticipata
(espediente: far eseguire il rotolamento in una sorta di tunnel ribassato creato con due panche ed un
tappetone come tetto. In questo modo l’alunno sarà costretto ad assumere l’atteggiamento a raccolta per
necessità di spazio).
 L’alunno allontana i piedi dal bacino prima del contatto con il suolo, quindi gl risulta difficoltosa la risalita
(espediente: arrivi facilitati con partenza da sopra un piano rialzato).
 L’alunno esegue l’elemento ad occhi chiusi
Progressione didattica capovolta avanti:
1. Abituare l’alunno alle rotazioni attorno all’asse trasversale (rotazioni ai grandi attrezzi: anelli, sbarra, parallele).
2.




 Esercizi per prendere confidenza con la parallela pari: camminate in sospensione (presa su un unico staggio o
su entrambi), cambi di prese (palmare e dorsale).
 Capovolte avanti e dietro in sospensione.
 Entrata in capovolta indietro (con l’aiuto di un rialzo dove appoggiare il piede di spinta)
 Uscita in capovolta avanti.
Sensibilizzare l’atteggiamento del busto nella fase di rotolamento (atteggiamento rotondo del dorso):
“dondolamenti” sul dorso con mantenimento del corpo in raccolta, mani che afferrano e gambe e capo flesso.
(anche con palla di spugna da trattenere fra coscia ed addome).
“dondolamenti” senza presa sugli arti inferiori, braccia distese in avanti .
A questo punto passare all’esecuzione con corpo allungato (simil candela) prima di andare in posizione raccolta.
stesso esercizio ma con l’arrivo in piedi (con assistenza di un compagno che afferra le mani per far capire
all’alunno che il corpo deve essere proiettato in avanti. Oppure utilizzare un piano rialzato per facilitare la
risalita).
3. Esercizi su piani inclinati per facilitare e velocizzare la rotazione (pedana, step, tappetone, spalliera):
 piano inclinato formato da due pedane parallele tra loro in modo tale da lasciare uno spazio fra le due.
L’esecuzione della capovolta avanti avverrà poggiando le mani e le spalle sulle pedane ed “infilando” la testa
nello spazio creato. Il rotolamento risulterà semplificato poiché avverrà senza poggiare il capo, ed in caso di
errore non si rischierà di creare problemi al tratto cervicale.
 Successivamente si potrà passare all’esecuzione su un piano inclinato singolo, formato da una sola pedana e
quindi senza spazio.
NB: In generale gli esercizi per i rotolamenti avanti avranno questa progressione nelle partenze: partenza in
ginocchio, partenza gambe divaricate, partenza gambe unite.
4. Esercizi a coppie per accentuare lo spostamento del bacino in alto e stimolare il controllo delle braccia nella
fase di piegamento: carriola + capovolta
5. Utilizzo superficie piana rialzata morbida (materasso alto).
 Capovolta partenza g. divaricate (arrivo a pallina)
 Capovolta partenza g. unite (arrivo a pallina)
 Capovolta partenza g. divaricate (arrivo in piedi  appoggiare i piedi giù dal materasso)
 Capovolta partenza g. unite (arrivo in piedi appoggiare i piedi giù dal materasso )
6. Capovolta al suolo (con o senza assistenza)
7. Capovolte consecutive con arrivo a gambe divaricate (livello di difficoltà aumentato): esecuzione facilitata su
panca.
CAPOVOLTA DIETRO:
Tecnica:
 Partenza: stazione eretta, arti superiori in alto, fronte opposta alla direzione d’esecuzione dell’esercizio;
 Piegamento degli arti inferiori ; flessione degli arti superiori portando il dorso delle mani vicino alle spalle
stringendo i gomiti;
 Posa del bacino al suolo e spinta degli arti inferiori verso il petto
 Effettuare il rotolamento per punti successivi di contatto; fino ad appoggiare le mani al suolo, vicino alle
orecchie. I gomiti devono essere paralleli.
 Spinta e distensione degli arti superiori completando il rotolamento indietro per arrivare con i piedi al suolo
 L’appoggio dei piedi dovrebbe essere il più possibile vicino alla linea delle mani.
Assistenza: Lateralmente all’alunno, in posizione di affondo, circa all’altezza della linea di appoggio delle mani.
Appena gli arti inferiori superano la linea delle mani si effettuerà ‘assistenza a livello del bacino (creste iliache)
aiutando così l’alunno a completare il rotolamento.
Errori comuni:





In fase di discesa il piegamento degli arti inferiori è insufficiente;
Perdita atteggiamento raccolto durante il rotolamento;
Posa delle mani errata (presa digitale, mani ruotate in fuori, passo troppo largo o stretto);
Posizione gomiti errata (non paralleli)
Difficoltà nella spinta degli arti superiori (spesso dovuta alla posa errata delle mani o per insufficiente spinta
degli arti sup.)
 capo ruotato o flesso indietro con conseguente carico sul tratto cervicale (espediente: foglio di carta sotto il
mento).
Progressione didattica capovolta dietro:
1. Abituare l’alunno alle rotazioni attorno all’asse trasversale (rotazioni ai grandi attrezzi).
2. Sensibilizzare l’atteggiamento del busto nella fase di rotolamento (atteggiamento rotondo del dorso):
esercizi aggiuntivi rispetto al rotolamento avanti.
 all’inizio effettuare il dondolamento sul dorso con mani dietro la nuca per evitare un carico eccessivo sul
collo;
 aggiungere questa variante all’esercizio del dondolo mentre si rotola indietro flettere gli arti superiori per
consentire l’appoggio delle mani al suolo, rimanere per qualche secondo in orientamento rovesciato
soffermarsi sulla corretta presa palmare al suolo e sull’atteggiamento a raccolta del corpo) 
successivamente stesso esercizio ma con partenza dalla stazione eretta.
3. esercizi con palle di spugna per il controllo dell’orientamento rovesciato:
 Da distesi in decubito supino prendere con i piedi il pallone di spugna e trasportarlo dall’altra parte senza
perdere l’equilibrio (questo esercizio può diventare una staffetta).
4. Esercizi su piani inclinati (come per il rotolamento avanti) esercizio con le due pedane parallele: partenza
da seduti  arrivo in ginocchio, a gambe divaricate, a gambe unite.
 esercizio su piano inclinato singolo: progressione partenze: prima da seduto e poi da in piedi 
progressione arrivi: in ginocchio, a gambe divaricate, a gambe unite.
5. Utilizzo superficie piana rialzata morbida (materasso alto).
o Capovolta dietro con partenza da seduti (arrivo in ginocchio)
o Capovolta dietro con partenza da seduti (arrivo in piedi  appoggiare i piedi giù dal materasso)
6. Capovolta al suolo (con o senza assitenza)
- Capovolta al suolo partenza da seduti
- Capovolta al suolo con flessione del busto (per darsi lo slancio)
- Capovolta al suolo partenza da in piedi con e senza assistenza .
Nella fase di apprendimento dei rotolamenti si consiglia di predisporre percorsi che prevedano anche rotazioni
attorno all’asse longitudinale sia in decubito (anche su piani inclinati) che dalla stazione eretta (con fase di volo 
salti penelli con rotazioni di 180°-360° o senza fase di volo  giri in passè).
NB: Raggiunta un’adeguata padronanza dei rotolamenti, che consenta all’alunno di non incorrere in infortuni, si
potrà proporre il “rotolamento” andando a parametrizzarlo in tutte le varianti possibili (velocità, ampiezza, superficie
differente, ecc.) L’esercitazione variata aiuterà il consolidamento del programma motorio. Le esercitazioni proposte
prevedono già una differente parametrizzazione ma potremmo ampliare la scelta ad esempio introducendo:




esercizi di reazione per velocizzare la capovolta :
- far rotolare la palla sul piano inclinato ed eseguire velocemente il rotolamento avanti per andare a
recuperare la palla prima fermandola con la mano, poi con i piedi, con la pancia, sedendosi sopra,ecc.
(anche a coppie ).
rotolamento laterale sopra ad un plinto (variazione orientamento del rotolamento)
capovolte con cambio di direzione (slalom fra i coni)
capovolte con cambio di ampiezza (sottopassaggi di varie altezze)
CAPOVOLTA SALTATA:
Tecnica: partenza da fermi, caricamento delle braccia dal basso verso avanti, fase di volo e rotolamento.
Assistenza: come per la capovolta avanti rotolata ma ponendo maggiore attenzione alla fase di atterraggio dal primo
volo.
Errori comuni:
-
Spinta arti inferiori insufficiente
Appoggio delle mani troppo lontano e conseguente difficoltà nel far avanzare la linea delle spalle rispetto a
quella delle mani
perdita dell’atteggiamento rotondo del dorso e quindi arrivo a schiena diritta.
Progressione didattica:
1. Effettuare la capovolta sul piano inclinato (pedana) senza però salirci sopra (partenza dal basso).
2. Piccoli saltelli a piè pari, battuta ai piedi della pedana e capovolta saltata sul piano inclinato.
3. Due passi di rincorsa+ battuta+ valicamento in capovolta saltata (ostacoli: step, panca, ostacolini, corde
tenute dai compagni, cerchi creati dai compagni con le braccia o cerchi veri, ecc.).
4. Utilizzare un minitrampolino e un tappetone che crei un piano inclinato, poggiare le mani sul tappeto ed
eseguire dei piccoli rimbalzi ed eseguire un rotolamento avanti .
ROVESCIAMENTI
VERTICALE (attitudine di equilibrio invertito in appoggio sulle mani)
E’ la matrice di molti elementi tecnici
Tecnica:
 Partenza in stazione eretta con gli arti superiori in alto;
 L’alunno slancia un arto inferiore ed effettua un affondo ampio inclinando il corpo in avanti e mantenendo i
segmenti corporei allineati.
 Posa delle mani al suolo in presa palmare, passo normale, leggermente ruotate in fuori.
 L’alunno effettua un’azione di “slancio-spinta” cercando di distendere completamente l’arto inferiore di
spinta e slanciando contemporaneamente per dietro l’arto di slancio.
 L’arto di slancio arriverà in verticale per primo e successivamente l’arto di spinta si riunirà allo stesso.
 In verticale i segmenti corporei dovranno essere perfettamente allineati (bacino sarà in retroversione,
sguardo alle mani ).
Assistenza: Lateralmente all’alunno, dal lato dell’arto di slancio vicino alla linea di appoggio delle mani. Con una
mano si cercherà di aiutare l’arto di slancio a raggiugere la verticale (presa anteriore della coscia ). Con l’altra si
impugnerà la parte posteriore della coscia dell’arto di spinta, per fermare l’arto in verticale (per evitare cadute in
avanti).
Errori comuni:





Affondo troppo corto
Posa delle mani troppo vicina e conseguente chiusura dell’angolo delle spalle
Scarsa spinta arto inferiore
Errata posa delle mani e larghezza inadatta
spalle avanti appena si appoggiano le mani
 sguardo non alle mani
 atteggiamento a squadra o ad arco
 mancanza di tenuta del corpo.
Progressione didattica verticale:
1. Vincere la paura di mantenere un atteggiamento rovesciato del capo:
- Alle parallele pari dondolino a corpo rovesciato (in presa poplitea)
2. Costruzione dell’allineamento dei segmenti corporei con il corpo in orientamento rovesciato e in appoggio
sulle mani
- Camminate alle parallele pari; camminate con gambe divaricate;
- Tenute del corpo a terra (rotolamenti sull’asse longitudinale in decubito, anche tenendo una palla in mano)
- Tenute del corpo a terra con spinta delle mani a muro.
- Camminate laterali con piedi sopra la trave/panca e mani a terra (angolo braccia –busto da 90° alla massima
apertura). Esercizio effettuabile anche senza traslazione laterale.
Costruzione dell’allineamento:
- Allineamento arti superiori e busto: esercizio alla spalliera/plinto/tapetone (cubetto)
- Dalla posizione di cubetto aumentare il carico a livello degli arti superiori elevando uno dei due arti
3. Slancio-spinta
- Verticale sforbiciata (breve appoggio delle mani con obiettivo: scambio dei piedi)
- Partenza a cubetto su cavallina e con la spinta degli arti inferiori arrivare in verticale sul tappetone
appoggiato a muro
- Per accentuare la fase di spinta si può posizionare una pedana sotto l’arto di spinta
Esercizi che portano alla verticale con la spinta a due piedi:
- Pennelli al trampolino e verticale di passaggio su tappetone (verticale a gambe divaricate; arrivo a
cucchiaino)
RUOTA:
Tecnica:




Partenza in stazione eretta con arti superiori in alto
Affondo in avanti mantenendo i segmenti del corpo allineati;
slancio-spinta ruotando il corpo di 90° sull’asse longitudinale e posa delle mani in modo successivo.
Passaggio alla verticale con gli arti inferiori divaricati sul piano frontale (sguardo alle mani e le spalle in
“allungo”)
 Ruotare di ulteriori 90° il corpo intorno all’asse longitudinale, poggiando in successione prima l’arto inferiore
di slancio e poi quello di spinta passando nuovamente dalla posizione di affondo per tornare alla posizione di
partenza.
Assistenza: Lateralmente al soggetto dalla parte in cui ci rivolgerà il dorso, in prossimità della zona dove poggerà le
mani. L’assistenza verrà fatta tenendo i fianchi dell’alunno e guidandolo nel passaggio sul piano verticale.
Errori comuni:
-
Affondo troppo corto
Posa delle mani troppo vicina e conseguente chiusura dell’angolo delle spalle
non ruotare il busto di 90° attorno all’asse longitudinale,
slancio insufficiente
Scarsa spinta arto inferiore
Errata posa delle mani, larghezza inadatta, appoggio delle mani simultaneo e non sulla linea di direzione del
movimento.
non allineare i segmenti in verticale,
atteggiamento del corpo squadrato o arcato,
-
piegare gli arti superiori,
non passare dalla posizione di affondo nella seconda fase di rovesciamento.
Progressione didattica ruota:
1. Valicamenti: servono per scegliere il lato preferito e per rafforzare la spinta alternata delle gambe e braccia
 panche,travi, step lato corto prima e lato lungo poi, superamento del compagno posto in quadrupedia.
2. Valicamenti con aiuto all’arto di spinta: posizionare una pedana o un rialzo sotto l’arto di spinta
3. Cerchio a terra(disegnato o con funicelle): (diametro della statura del ginnasta)  effettuare la successione
degli appoggi cercando di mantenerli sopra il disegno del cerchio (per imparare la successione appoggi);
4. Semicerchio a terra (raggio più ampio) aumentare il raggio di curvatura mano a mano (disegnare vari
cerchi per creare differenti gruppi).
5. Esecuzione della ruota dall’alto verso il basso: mani sopra al tappetone/panca e arrivo dei piedi a terra.
6. Correggere gli errori di atteggiamento: poggiare un tappetone al muro e disegnare una linea retta parallela.
Far eseguire la ruota all’alunno con dorso rivolto al tappeto:
- se tocca con i piedi il tappetone significa che assume un atteggiamento arcato
- se i segmenti risultano troppo lontani dal tappetone significa che l’atteggiamento è squadrato
7. Per abituare l’alunno a tenere le braccia distese in spinta e le gambe ben divaricate e tese è utile eseguire
l’esercizio su un piano leggermente inclinato (pedana o panca agganciata alla spalliera).
8. Effettuare la ruota con rincorsa e presalto (propedeutico per rondata).
9. Esercitare la ruota con varie partenze e vari arrivi: partenza costale e arrivo costale, oppure sagittale.
RIBALTAMENTI (rovesciamento con fase di volo)
RUOTA SALTATA (propedeutico ruota senza mani)
Tecnica: Ruota con fase di volo prima dell’appoggio delle mani.
Progressione didattica:
1. Ruota con superamento ostacolo prima dell’ appoggio delle mani(step, panca, funicella)
2. Ruota con spinta dell’arto inferiore su pedana per accentuare la fase di volo.
3. Esercizi precedenti con rincorsa e presalto.
RUOTA SPINTA (propedeutico rondata)
Tecnica: Ruota con fase di volo dopo l’appoggio delle mani.
Progressione didattica:
1. Ruota con superamento ostacolo dopo l’appoggio delle mani (step, funicella)
2. Ruota con spinta degli arti superiori su pedana per accentuare la fase di volo (posizionare un ostacolo dopo
la pedana per enfatizzare la fase di volo).
3. Esercizi precedenti con rincorsa.
RONDATA
Tecnica: Esecuzione della ruota spinta solo che, dopo il passaggio in verticale con gli arti inferiori divaricati sul piano
sagittale, si esegue un’azione di “courbette” tramite l’azione propulsiva delle spalle e cambiando l’atteggiamento del
corpo da leggermente arcato a leggermente squadrato per iniziare la fase di ribaltamento. Dopo aver riunito gli arti
inferiori poco prima di toccare il suolo, si arriva in stazione eretta fronte alla direzione di partenza.
Assistenza: Lateralmente all’alunno dal lato dove mi rivolge il dorso; una mano impugna il secondo braccio per
aiutarlo durante l’azione propulsiva delle spalle; l’altra mano va sull’addome per sostenere ed indirizzare il
movimento.
Errori comuni:
Oltre agli errori tipici della prima parte di slancio spinta (simili a quelli della ruota), si ritrovano errori come:
 L’alunno unisce le gambe troppo presto (quando è in verticale)
 errata ed insufficiente azione di courbette.
Progressione didattica rondata:
1. Apprendiamo la courbette (azione propulsiva arti superiori)
- Esercizi “Coniglietto a terra”: guardare progressione didattica “PRIMO VOLO ED APPOGGIO MANI” della
sezione “SALTI AL TRAMPOLINO E PEDANA”
- Esercizio “coniglietto indietro”: esecuzione del coniglietto dando le spalle alla direzione del movimento
- Esercizi a muro per l’antepulsione delle spalle
- Courbette con pedana e cavallina
- Verticale su pedana e courbette a terra
2. rondata con arrivo in decubito prono (ruota con arrivo di pancia sul tappetone)
3. ruota-riunire (esecuzione della ruota con chiusura degli arti inferiori alla fine del movimento riunire
all’interno di un cerchio)
4. rondata in discesa :
- su piano inclinato creato dalla pedana
- con mani su uno step e riunire a terra
- con mani su tappetone ed arrivo in courbette su tappetino
- con mani su trampolino ed arrivo in decubito supino su tappetone
5. Esecuzione rondata al suolo: se l’azione di courbette dovesse essere efficace si possono aggiungere
elementi dopo la rondata (esempi: caduta a cucchiaino; pennello; raccolto)
RIBALTATA (obiettivo scolastico: verticale spinta con arrivo dinamico in decubito supino)
Tecnica: esecuzione della verticale con fase di spinta immediatamente successiva all’appoggio delle mani, fase di
volo ed arrivo in decubito supino.
Progressione didattica
1. Verticale di passaggio con caduta (slancio-spinta molto dinamico, arrivo contemporaneo del corpo ):
appoggio delle mani alla base di un tappetone (o su di uno step) e caduta con arrivo in decubito supino sopra
al tappetone.
2. Verticale spinta (azione propulsiva delle spalle):
- Verticale spinta con mani su pedana (per aiutare la piccola fase di volo dopo la spinta) ed arrivo su tappetone
- Verticale spinta con mani su step ed arrivo su tappetone
- poggiare un tappeto paracadute al muro, stazione eretta fronte rivolta a quest’ultimo ad una distanza che mi
permetta di eseguire correttamente l’affondo, eseguo uno slancio-spinta molto dinamico poggiare le mani
vicino al tappeto paracadute e arrivare con gli arti inferiori a contatto del tappeto paracadute in forma
successiva e molto veloce. Accumulando un’elevata velocità di rotazione si rischia di perdere il controllo
delle spalle in quanto al momento del contatto dei piedi sul tappeto paracadute la velocità di rotazione si
trasferisce sulle stesse; se non si riesce a tenere ferme le spalle è consigliabile eseguire questo esercizio
aggiungendo un tappeto più basso.
SALTI AL TRAMPOLINO E ALLA PEDANA
Per i salti, che siano al trampolino o al volteggio, si deve apprendere la sequenza di rincorsa+ presalto+ battuta.
RINCORSA: Corsa con velocità progressiva che consente all’alunno di accumulare inerzia lineare.
PRE-SALTO: dopo lo stacco con l’arto preferito si effettua un salto lungo e radente.
BATTUTA: arrivo sulla pedana/ trampolino a piedi uniti (presa di contatto avampiede, ammortizzamento ginocchia e
rapido impulso di spinta trasforma l’energia accumulata durante rincorsa in elevazione).
Per l’apprendimento della sequenza si parte dall’ultimo elemento:
1.
-
BATTUTA (tutti gli esercizi possono essere eseguiti con trampolino o pedana):
rimbalzi ripetuti con assistenza del compagno (pennelli, divaricati, raccolti)
rimbalzi ripetuti con sostegno spalliera
rimbalzi ripetuti senza sostegni e con utilizzo delle braccia (cercare di mantenere il centro del trampolino e
della pedana)
- rimbalzi con pennello ed arrivo su tappetone
- rimbalzi con partenza da varie altezze (cavallina, plinto, ecc.)+ pennello (trampolino girato!)
- rimbalzi consequenziali su due pedane/ trampolino + pedana
- con due pedane creare due piani inclinati per eseguire spinte nelle varie direzioni. Stessa disposizione ma
con due alunni che si tengono per mano (dovranno calibrare in rimbalzo in modo tale da rimbalzare
contemporaneamente)
2. PRE-SALTO+ BATTUTA:
- esercizi a terra con simulazione pre-salto e battuta su cerchio prima con stacco libero e poi con cordicella
che delimiti lo stacco
- pre- salto e battuta su pedana (con muro davanti)
- pre-salto e battuta su trampolino (utilizzare la panca ed allontanarla gradualmente per aumentare la
distanza del pre-salto)
3. RINCORSA+PRE-SALTO+BATTUTA
- Staffette di velocità
- Corsa alla massima velocità verso la pedana o trampolino e deviazione all’ultimo
- Rincorsa + pre-salto+ battuta (panca + trampolino o corsia e pedana)
- Salti con ostacoli (cordicella, bastone)
Successivamente alla battuta l’evoluzione del salto o volteggio si differenzia a seconda che si stia parlando appunto
di un volteggio o di un salto:


Salto: dopo la battuta c’è la fase di volo ascendente e discendente e l’arrivo
Volteggio: dopo la battuta c’è il primo volo+ appoggio delle mani all’attrezzo (plinto, materasso, cavallina,
cavallo, ecc.)+ secondo volo+ arrivo a terra.
Prima di utilizzare i volteggi si consiglia di far apprendere in maniera consolidata il salto e l’arrivo.
Progressione:
Si consiglia in tutti gli esercizi proposti, prima l’utilizzo della pedana e poi il trampolino (questo perché le spinte son
molto differenti e, seppur il trampolino sia un facilitante, spesso è di più difficile gestione nella fase di spinta).
1. Rincorsa+presalto+ pennello/raccolto/ divaricato/capovolta saltata/capovolta tuffata/verticale+cucchiaino
Una volta consolidato il volo semplice senza volteggi si può passare all’apprendimento del primo volo+appoggio delle
mani+volteggio+ secondo volo.
PRIMO VOLO: tempo di volo tra lo stacco dalla pedana e il contatto con l’attrezzo + APPOGGIO DELLE MANI
Progressione didattica primo volo:
1.
2.
3.
4.
5.
Coniglietto a terra
Coniglietto su cerchi posti progressivamente più lontani (o con ostacolini progressivamente più alti)
Coniglietto con appoggio mani su panca con arrivo alternato dei piedi in frammezzo
Coniglietto su panche parallele, superare in frammezzo degli ostacoli posti fra le due panche
Coniglietto in salita con pedana + plinto (80 cm cattedra con sopra un materasso): far eseguire spinte degli
arti inferori sulla pedana con appoggio delle mani in presa palmare sulla cattedra/plinto. Successivamente
alla spinta far eseguire un coniglietto con arrivo in ginocchio (successivamente introdurre l’arrivo puntando i
piedi). Eseguire il medesimo esercizio con arrivo delle gambe divaricate
6. Coniglietto in salita con pedana + cavallina (riduciamo la base di appoggio): come l’esercizio precedente.
7. Per aiutare l’alunno ad aumentare l’altezza del primo volo tendere tra la pedana e il materasso/cavallina un
elastico ad un’ altezza di poco inferiore all’attrezzo. Dopo una rincorsa e stacco pari porre le mani
sull’attrezzo superando in volo l’elastico, quindi richiamare le gambe flesse per arrivare in piedi sull’attrezzo
e quindi saltare a terra se si sta utilizzando la cavallina.
Volteggio+ SECONDO VOLO+ Arrivo a terra:
Per abituare gli alunni agli arrivi e al conseguente piegamento e ammortizzamento delle ginocchia, si predispongono
esercizi di salto dall’alto verso il basso in forma variata. Esercizi di caduta dall’alto possono anche abituare ad
eventuali arrivi non perfetti e possono far apprendere tecniche per limitare i possibili infortuni.
Progressione:
1. Dalla spalliera/ o dalla parallela pari/o da un plinto/o dalla cavallina (ogni esercizio con altezze via via
crescenti):
- Lasciarsi cadere avanti, arrivo in piedi.
- Lasciarsi cadere avanti, arrivo + capovolta o rotolamento sul dorso (per far comprendere all’alunno come
disperdere l’impatto della caduta in caso di arrivo errato)
- Saltare in lungo e cercare di ammortizzare l’arrivo
- Saltare in lungo e una volta arrivati a terra ammortizzare con una capovolta
-
-
Vincere la paura dell’altezza provando a lasciarsi cadere di schiena (prima a terra con materasso morbido
subito dietro la schiena e poi via via salendo di livello sulla spalliera massimo 4-5 gradini). L’esercitazione
può essere fatta anche a coppie con il compagno che frena la caduta del corpo
Fronte alla spalliera, Salto in alto indietro e arrivare sul materasso in piedi
Fronte alla spalliera, Salto in alto indietro e arrivare sul materasso + rotolamento dietro
Mini staffetta per recupero palle di spugna posizionate sull’ultimo gradino della spalliera, discesa con salto
sul materasso.