Reportage da Tolentino
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Reportage da Tolentino
ANNO 14 - N. 131 - 1,00 Direzione: via Mattia Preti, 7 - 87040 Castrolibero (Cs) Telefono 0984.4550100 - 852828 • Fax 0984.853893 Amministrazione: via Rossini, 2 - Castrolibero (Cs) Cronaca di Vibo: corso Vittorio Emanuele III, 58 - 89900 Vibo Valentia - Tel. 0963.471595 • Fax 0963.472059 - Poste Italiane spedizione in A.P. - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - DCO/DC-CS/167/2003 Valida dal 07/04/2003 Mercoledì 14 maggio 2008 www.ilquotidianodellacalabria.it Nel mirino del pm di Catanzaro professionisti e dirigenti della Regione Il voto di fiducia Sorical, perquisizioni e avvisi Nuovo ciclone De Magistris Berlusconi punta al dialogo con il Pd Governo off limits per i calabresi è ancora polemica Indagata anche la moglie di Longo, l’imprenditore ucciso TERESA ALOI e STEFANIA PAPALEO a pagina 9 Luigi De Magistris alle pagine 4 e 5 Manifestazione organizzata da “Riferimenti” nelle strade del paese insanguinato dalla faida Legalità, i due volti di San Luca Da una parte il corteo antimafia, dall’altra la protesta dei parenti degli arrestati C’E’ la parte di San Luca che si batte contro l’immagine dominante di un paese di ’ndrangheta e quella che chiede giustizia per le vittime ma anche per gli arrestati della faida culminata il 15 agosto scorso con i sei morti di Duisburg. E un’immagine complessa quella che è venuta fuori ieri con la manifestazione antindrangheta organizzata dal coordinamento di Riferimenti cui ha partecipato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso. Al corteo organizzato nell’ambito della manifestazione, aperto proprio dal procuratore Grasso, hanno partecipato centinaia di studenti insieme a sindaci ed amministratori della Locride e della Calabria. Le donne del paese, peraltro, hanno voluto preparare il pranzo da offrire al procuratore Grasso ed a tutti i partecipanti alla manifestazione. Quando il corteo è giunto a piazza della Resistenza ad attendere i partecipanti c'erano i parenti delle persone accusate della strage di Duisburg. INSERRA, LOMBARDO PICCOLO e TIZIANO alle pagine 6, 7 e 8 Il Giro sbarca in Calabria L’arrivo in volata della tappa calabrese del Giro (Foto Raffaele Montepaone) Festa di popolo e arrivo in volata ACETO, GALIMI, GUALTIERI, VERDUCI e ZAMPINA da pagina 10 a pagina 13 ciol luogo” passa, E' VERO che in fonper la prima volta, do il tempo non il Giro d'Italia. Gli passa, e certe volte di VITO TETI scrittori e i grandi hai come l'impressione di restare bambino. Torno giornalisti che hanno seguito e bambino la mattina che dal mio “pic- scritto del Giro conoscevano questa continua a pagina 57 VAI E VINCI La protesta di alcuni parenti degli arrestati per la faida (Foto Adriana Sapone) Ancora una tragedia sui luoghi di lavoro: inutili i tentativi di prestare soccorso a Ferdinando Vescio Sombrero di Franco Dionesalvi Epurazione FORSE non lo ricordate, ma tutto cominciò con Travaglio. Fu intervistato in Rai da Luttazzi; e poi partì “l'editto bulgaro”, con cui Berlusconi chiedeva la loro testa insieme a quelle di Biagi e Santoro. Ora, da Fazio, Travaglio ha parlato di presunte schifezze di Schifani. E ci risiamo, il pretesto è trovato. A sentire le dichiarazioni, però, la sensazione è che stavolta non c'è neanche bisogno che Berlusconi apra bocca. A cacciare i Santoro rimasti ci penseranno i suoi uomini insieme ai deputati del Partito Democratico. Lamezia, operaio cade da un’impalcatura e muore UN palazzone a sei piani, in pieno centro di Lamezia, costruito alla fine degli anni ’70 dove ha sede lo storico mobilificio De Caro. In questo posto ha trovato la morte Ferdinando Vescio, 42 anni, muratore lametino della frazione Piano Luppino, precipitando da un’impalcatura. PASQUALINO RETTURA a pagina 17 da pagina 48 a pagina 51 2 In Italia e nel Mondo Mercoledì 14 maggio 2008 Brevi dal mondo Brasile, si dimette Marina Silva SAN PAOLO – La ministra dell’ambiente del Brasile, Marina Silva (nella foto), figlia di raccoglitori di caucciù amazzonici, si è dimessa ieri a sorpresa dal suo incarico che deteneva dal 2003, anno in cui Luiz Inacio Lula da Silva ha assunto la presidenza brasiliana. Marina Silva era en- trata in conflitto con altri ministri, a cominciare da quello dell’agricoltura, Reinhold Stephanes. La ministra aveva criticato il collega per aver rotto una lancia a favore delle piantagioni di canna da zucchero per l’etanolo anche in regioni protette dell’Amazzonia. Francia, in treno si balla di notte PARIGI – Viaggio notturno in Tgv, da Parigi verso la costa atlantica, ed è subito festa. Spostarsi in treno di notte, per raggiungere le località balneari e specialmente nel weekend, può essere un’occasione di divertimento con la nuova iniziativa delle ferrovie francesi che vede carrozze dei Tgv trasformate in discoteca, lounge, bar con servizio WiFi per guardare video e ascoltare musica. E tutto 'low cost’. Olmert e Mazen si accordano GERUSALEMME – Il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha detto ieri che lui e il presidente palestinese Abu Mazen (Mohammud Abbas) hanno raggiunto «intese e punti di accordo» su pquestioni chiave nei colloqui di pace supportati dagli Stati uniti, senza però fornire particolari. Sarkò: «Non credo sia fottuto» PARIGI – «Non credo che sia fottuto» ha detto ieri il presidente francese, Nicolas Sarkozy, riferendosi al potere d’acquisto dei suoi concittadini, mentre cercava di restituire entusiasmo parlando a una tavola rotonda con operai e commercianti di Vienne, nel centro della Francia. Cade dal balcone per gara di sputi GINEVRA – Un giovane è precipitato dal balcone di un albergo ed è morto mentre partecipava ad una gara di sputi con un amico. L’episodio risale a venerdì notte, riferisce la stampa svizzera. Il giovane di 29 anni, residente nel canton Zurigo, è caduto dal balcone di una stanza del primo piano di un albergo di Lamone-Cadempino (canton Ticino), mentre stava facendo una gara di sputi con uno dei due amici con cui si accompagnava. Non avrebbe controllato la rincorsa presa per sputare più lontano. CALTANISSETTA - Era scomparsa da Niscemi, in provincia di Caltanissetta, il 30 aprile Lorena Cultraro, studentessa 14enne. I carabinieri l'hanno trovata morta in un pozzo ad un paio di chilometri da casa, nelle campagne di contrada Giummarro. Intorno alla vita aveva una fune che, all'altra estremità, teneva legato un grosso masso, probabilmente per tenere il corpo sott'acqua. Il cadavere, recuperato in serata, presenta alcune bruciature, ed è stato portato all'ospedale di Niscemi dove sarà effettuata l'autopsia. Lorena Cultraro sarebbe stata uccisa prima in un casolare, probabilmente strangolata. Secondo la ricostruzione degli inquirenti poi il suo assassino (o i suoi assassini) avrebbero tentato di eliminare le tracce dell'omicidio dando fuoco alla ra- Caltanissetta, trovata la ragazzina scomparsa: uccisa e gettata nel pozzo gazzina. I vestiti sono scomparsi tra le fiamme ma il corpo si è solo bruciato qua e là e allora l'omicida ha legato il cadavere con una corda ad un masso e l'ha gettato nell'acqua sperando che rimanesse sul fondo. I carabinieri hanno interrogato alcuni giovani, conoscenti della vittima che frequentava l'Istituto tecnico commerciale. Secondo gli inquirenti, il delitto potrebbe essere stato compiuto da più di una persona: un'ipotesi avvalorata da alcune impronte rinvenute tra il casolare e il pozzo. Dalle indagini era emerso che la ragazzina, il giorno della sua scomparsa, si era incontrata con un uomo che sarebbe passato a prenderla vicino a scuola, in via Bandiera. Tre amici l'avevano sentita parlare al telefono con un misterioso interlocutore. "Sbrigati a venirmi a prendere", disse Lorena. Da quel momento, il telefono cellulare era stato spento. Dai primi accertamenti di polizia giudiziaria, sembra che la ragazzina, prima di essere gettata nel pozzo, sia stata uccisa in un casolare disabitato lì vicino. Uscita di casa per andare a far visita alla nonna, a quell'indirizzo non è mai arrivata. "Era una ragazza alle- gra e tranquilla", ricorda il padre Giuseppe, 36 anni, vigile del fuoco volontario. "Lorena sembrava non avere problemi". Erano stati i genitori a denunciare la scomparsa della figlia, studentessa al primo anno di ragioneria presso l'istituto commerciale di Niscemi. Già dalle prime ore, il padre aveva espresso il timore che quello della figlia non fosse un allontanamento volontario. La foto di Lorena era stata appesa in tutti i negozi di Niscemi e nel paese vicino, Vittoria, dove la quattordicenne aveva alcuni amici. Una segnalazione della sua scomparsa era passata anche in tv durante la trasmissione Chi l'ha visto? Dapprima i genitori avevano pensato alla classica "fuitina". Alcune compagne di scuola della studentessa, avevano riferito ai carabinieri che Lorena spesso si incontrava con un ragazzo più grande di lei. Ma il ragazzo, rintracciato, aveva detto di non sapere nulla. Ieri il ritrovamento del corpo in fondo ad un pozzo. Decine di persone decise a mandare via i nomadi L’esperimento alla Cornell Napoli, esplode la protesta incendiato un campo rom Usa, costruito e distrutto ogm umano NAPOLI – Fare terra bruciata, letteralmente, intorno ai rom che vivono nella periferia est di Napoli. Decine di persone, ma c'è chi ne stima almeno cinquecento, sono scese in azione nel pomeriggio di ieri per costringere alla fuga i nomadi, con un crescendo di azioni intimidatorie: lancio di bottiglie molotov, irruzione e lancio di sassi tra le baracche, minacciose esibizioni di spranghe e mazze. Vistisi alle strette i nomadi sono fuggiti verso l’insediamento più grande, quello di via Malibran, sorvegliato dalla polizia: nei due campi più piccoli appena lasciati sono entrate le «ronde» degli abitanti di Ponticelli, che hanno incendiato tutto. A tre giorni dal fermo della sedicenne rom accusata di aver tentato di rapire una bimba di sei mesi, ieri nel quartiere di Ponticelli è improvvisamente esplosa la tensione accumulata per anni contro i nomadi. Una sola la parola d’ordine, tra i cittadini che sono scesi in strada: i rom devono andarsene per sempre. E allora ecco le bottiglie incendiarie, le irruzioni nei campi, il vero e proprio assedio per indurre i nomadi alla fuga. Polizia e carabinieri sono riusciti, fino a ieri sera, a evitare il peggio: non si ha notizia di feriti o di aggressioni fisiche. Restano però le irruzioni e le fiamme nei due campi e in un altro edificio, villa Tropeano, dove vivevano alcune famiglie, subito dopo la fuga degli occupanti: l’assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, Giulio Riccio, parla di «aggressioni criminali». Marco Nieli, dirigente WASHINGTON – In sordina, senza che quasi nessuno se ne accorgesse, è già stato creato e peraltro distrutto il primo embrione umano geneticamente modificato: il primo passo tangibile verso la messa a punto del 'bambino su misura' è stato compiuto nei laboratori della Cornell university di New York circa un anno orsono. Della ricerca presentata al congresso scientifico della 'Società americana per la medicina riproduttiva' lo scorso autunno, se ne ha avuta notizia solo ora. E a confermare l'avvenuto esperimento al New York Times, sia pure tentando di limitarne la portata, è stato lo stesso autore dello storico test, Zev Rosenwaks, direttore del Centro per la medicina riproduttiva della Cornell University. Rosenwaks ha fatto presente che l’esperimento è stato condotto su di «un embrione inutilizzabile per le tecniche di fecondazione assistita, che cioè non avrebbe mai potuto diventare un «bambino vero», ed ha detto che l’obiettivo della sua ricerca era relativo semplicemente all’utilizzo di cellule staminali. Inoltre, il comitato di esperti della Cornell University aveva approvato lo studio che era stato finanziato privatamente e perciò – sempre secondo il suo autore – non avrebbe violato la legge federale statunitense che restringe il campo dei possibili test su embrioni umani. Di fatto, il team della Cornell ha inserito il gene di una proteina fluorescente nell’embrione umano unicellulare per poter verificare se il gene sarebbe stato ereditato dalle cellule formatesi successivamente. Come nelle premesse, a tre giorni dall’avvio del test, Rosenwaks ha osservato che «tutte le cellule dell’embrione emanavano luce fluorescente». Secondo i portavoce dell’Istituto nazionale per la salute Usa, il lavoro condotto alla Cornell non aveva bisogno di approvazione del governo in quanto un embrione in provetta non è considerato una persona. Ma sono già molti i bioetici che hanno fatto suonare il campanello d’allarme, rilevando che le tecniche utilizzate potrebbero venire sfruttate da altri per creare bambini 'modificati' più belli, sani, alti e non si sa cosa. Il campo nomadi incendiato ieri pomeriggio a via Malibran a Napoli dell’Opera Nomadi di Napoli, già prima di questi episodi aveva denunciato «nei confronti dei rom un clima pesantissimo, con pestaggi e incendi agli accampamenti. Due donne – raccontava ieri mattina – sono state aggredite e allontanate in malo modo mentre facevano la spesa in un supermercato di via Argine a Ponticelli». Questa mattina è in programma un vertice in prefettura, per affrontare la situazione. Il sindaco Rosa Iervolino, parlando prima delle notizie sull'incendio dei campi, aveva definito «facili e a tratti comprensibili» le reazioni della gente al tentato sequestro della bambina di sei mesi, esortando comunque a «non enfatizzare l’intolleranza». Lei, la nomade di secici anni che con il suo gesto ha fatto da detonatore alle tensioni che covavano da anni, ieri si è vista convalidare il fermo da parte del gip, che ha confer- Catania, sciami sismici l’Etna erutta cenere lavica CATANIA – Diversi sciami sismici di forte intensità nella zona sommitale, con punte di una decina di scosse comprese tra 2.7 e 3.9 di magnitudo, una violenta esplosione accompagnata da emissioni di cenere lavica dal cratere di Sud-Est e movimenti frenetici nei condotti interni del vulcano con il magma incandescente in risalita. È un risveglio brusco quello dell’Etna tre giorni dopo l'eruzione 'lampo' di sabato scorso durata poco meno di 5 ore, che è sotto sorveglianza perchè il sistema è «fortemente carico di energia». Alla stato, dicono i vulcanologi, non ci sono pericoli per cose o persone ma intanto, a scopo precauzionale, il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha mandato sul posto una propria squadra di esperti e ha proclamato l’allerta 1. Quello che si conosce sulla situazione dell’Etna è, al momento, fortemente legato all’attività strumentale registrata dalla rete di monitoraggio della sezione di Catania dell’ Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La visibilità sul vulcano è minima a causa del maltempo con nuvole che lo nascondono e anche le osservazioni dirette sono difficili. Ma una colata che emerge dalla base del cratere di Sud-Est, a quota 2.900 metri, con il braccio lavico che si dirige verso la zona della desertica Valle del bove è stata osservata nella serata di ieri dalla guide dell’Etna e da militari del soccorso alpino della guardia di finanza di Nicolosi. mato l’accusa di sequestro di persona formulata dal pm e ha fatto trasferire la ragazza nel carcere minorile di Nisida. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, che si trovava occasionalmente a Napoli, ha ammonito: mai lasciarsi andare a «reazioni inconsulte», sia pure dettate dalla paura. Bagnasco partecipava alla presentazione del libro del cardinale Crescenzio Sepe. Bagnasco ha detto: «Certamente la paura e il timore da parte della gente possono essere compresi, però questo non deve assolutamente mai portare a reazioni inconsulte. Bisogna che tutte le istituzioni, tutti i cittadini, tutti noi cerchiamo di coltivare una educazione più profonda ai valori della legalità, della tolleranza, della legalità nella giustizia, nella solidarietà, che fanno parte della cultura italiana e della cultura di Napoli». Miriana Sterpetti FLASH Elisabetta accolta ad Ankara con toast e champagne LA regina Elisabetta d’Inghilterra ed il marito principe Filippo di Edimburgo sono arrivati ieri pomeriggio ad Ankara per una visita di Stato su invito del presidente della Repubblica turca Abdullah Gul, la prima dopo quella da loro compiuta nell’ottobre del 1971. Nella foto il brindisi di benvenuto seguito da un regale toast al prosciutto cotto. In Italia e nel Mondo La città, meta del turismo mondiale, colpita da sei esplosioni in venti minuti India, bombe su Jaipur, uccise 60 persone Spunta il nome del gruppo terroristico del Bangladesh Lashkar-e-Taiba Uno dei luoghi degli attentati NEW DELHI – Una raffica di attentati ha colpito ieri Jaipur, meta del turismo mondiale e capitale del Rajasthan, nell’India nord-occidentale, uccidendo almeno 60 persone e ferendone altre 150. La 'città rosa', come è soprannominata Jaipur, è stata scossa nella serata di ieri da almeno sei esplosioni nel giro di una ventina di minuti, alcune delle quali in un’area di un chilometro quadrato nel centro storico. Secondo fonti di polizia, le bombe, di medio e alto potenziale, sono state fabbricate con esplosivo Rdx e cuscinetti a sfera di ferro, azionati da timer. L’ultimo bi- lancio è stato fornito in una conferenza stampa dal primo ministro dello stato del Rajasthan, Vasundhara Raje, una esponente del partito nazionalista. Fonti del ministero dell’interno, citate dalla televisione indiana, puntano il dito contro un gruppo terrorista originario del Bangladesh, Harkut-ul-Jehadi Islami(HuJI), che avrebbe organizzato nei dettagli gli attentati, ma spunta pure il nome del gruppo terrorista kashmiro del Lashkar-e-Taiba, responsabile di numerosi attacchi molto cruenti nel paese. Oltre ai sei (alcune fonti parlano di sette) ordigni, altri tre sono stati trovati inesplosi e disinnescati. Le bombe sono state piazzate nei luoghi più affollati della città, colpendo anche zone con i monumenti più noti ai turisti, come il Palazzo dei Venti, l’Hawa Mahal, simbolo della città. Erano circa le 19.30 ora locale, le 16 in Italia, quando la prima bomba è esplosa nei pressi della stazione di polizia di Manas Chowk. Nel giro di pochi minuti gli altri ordigni, uno posizionato in un auto, altri su biciclette e ciclorisciò, sono esplosi in altre zone del centro storico colpendo mercati affollati di turisti. Nello Del Gatto Mercoledì 14 maggio 2008 3 Birmania, Bruxelles preme per inviare gli aiuti umanitari La Spagna propone di accusare la giunta di crimini contro l’umanità Gli aiuti bloccati in India BRUXELLES – Francia, Germania e Gran Bretagna hanno chiesto alla comunità internazionale di usare tutti i mezzi disponibili per imporre l’arrivo e la distribuzione in Birmania degli aiuti umanitari necessari a far fronte ai bisogni delle vittime del ciclone Nargis. E la Spagna ha anche ipotizzato la possibilità di lanciare verso la giunta militare birmana, qualora continuasse ad essere ostile all’accesso degli operatori internazionali, l’accusa di crimine contro l’umanità. I grandi paesi europei si sono mobilitati ieri a Bruxelles. Il senatore nero punta la prua sul voto di novembre Hillary vince in Virginia e tratta la “resa” con Obama NEW YORK – Hillary Clinton e West Virginia: una vittoria annunciata per trattare la resa. Mentre in Missouri Barack Obama punta la prua verso il voto di novembre, la senatrice fa affidamento su un largo successo in extremis per dare alla sua traballante campagna elettorale l’ultima chance di alterare – o quantomeno mettere a tacere – l'inevitabilità della nomination del rivale. Terra di boschi e di miniere di carbone, la West Virginia al 96 per cento di razza bianca ha dato all’America la eroina 'buona' della guerra in Iraq Jessica Lynch. Solo la Florida ha una percentuale più alta di anziani. Quanto ai giovani, uno su quattro non ha finito il liceo e solo 16 su cento è andato al college: si arruolano nell’esercito per sfuggire alla povertà (il reddito prò capite è il terzo più basso in America), salvo poi lasciare la pelle, o un braccio o una gamba, nel deserto iracheno o tra le montagne dell’Afghanistan. Mancano tre settimane al traguardo di una corsa cominciata il 3 gennaio con la vittoria a sorpresa di Obama nei caucus (le assemblee di partito) dell’Iowa. Il senatore, con la candidatura in tasca e ieri un altra manciata di superdelegati transitati nelle sue fila, ha snobbato gli elettori degli Appalachi e fatto campagna in Missouri, stato 'swing' nelle elezioni di novembre. La matematica è sempre più contro Hillary e i 28 delegati in palio in West Virginia non hanno cambiato l’equazione, ma Barack Obama «vincere qui è importante perchè lo stato ha votato repubblicano nelle ultime due presidenziali dopo aver puntato negli anni Novanta su Bill Clinton», ha dichiarato ieri alla Nbc Howard Wolfson, il portavoce della senatrice. Ed ecco dunque che ancora una volta la campagna di Hillary ha puntato i riflettori sui 'Reagan Democrats', i democratici col cuore a destra che negli anni Ottanta si sono fatti incantare dal miraggio di ripresa reaganiano per poi tornare all’ovile con la svolta centrista di Clinton e sterzare di nuovo a destra Superenalotto, nessun 6 e nessun 5+1 ROMA – Nessun 6, nè 5+1 sono stati realizzati al concorso di ieri sera (n. 58) del Superenalotto. I 5 realizzati sono stati 10, ciascuno dei quali vince 55.446,88 euro. Per il Superstar nessun vincitore per il 6, il 5+ e il 5. Per il prossimo concorso, il jackpot stimato per il 6 sarà di euro 9.300.000,00. Ai 1.005 vincitori con punti 4 vanno 551,71 euro. Ai 38.882 vincitori con punti 3 14,26 euro. QUOTE SUPERSTAR: Ai 174 vincitori con punti 3 vanno 1.426,00 euro. Ai 2.266 vincitori con punti 2 vanno 100,00 euro. Ai 15.159 vincitori con punti 1 10,00 euro. ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia estrazione del 13 maggio 2008 12 33 43 80 23 89 39 28 40 49 82 32 27 48 28 18 78 26 56 43 81 17 8 35 88 8 83 81 51 42 84 14 90 55 13 58 32 7 39 52 50 2 90 12 5 8 55 14 87 58 29 36 52 32 31 ilSuperEnalotto Montepremi 2.772.343,95 euro 28 - 33 - 39 - 40 - 80 - 89 numero jolly 82 punti 6 jackpot 8.227.607,55 punti 4 551,71 14,26 punti 5+1 - punti 3 punti 5 55.446,88 Num. Superstar 12 quando i candidati del partito sono stati Al Gore o l’elitario John Kerry. L’affluenza alle urne è stata record: tra il 50-60 per cento atteso alle urne contro il 39 per cento del 2004. I sondaggi della vigilia – 36 punti di divario su Obama nel rilevamento della Suffolk University – sono tutti dalla parte di Hillary che si fa ascoltare da questo tipo di elettori come da quello delle tute blu afflitte dalla recessione in Ohio, Pennsylvania, Indiana, la prossima settimana nel confinante Kentucky. Obama ha incassato il vantaggio della rivale e ha alzato la posta: «Bill Clinton dice che possono vincere 80 a 20». Basta di meno a Hillary per far contare la vittoria: un’affermazione con buon margine in West Virginia e in Kentucky potrebbero costringere Obama a venire a patti sull'opportunità di far partecipare alla Convention i delegati di Florida e Michigan, una battaglia che la senatrice ha sposato da mesi. Accumulando vittorie in coda alla stagione delle primarie Hillary potrebbe inoltre rafforzare le sue chance di puntare alla vicepresidenza (non è chiaro se le interessi e men che meno se interessi a Obama ma il 58 per cento degli americani sarebbe contento secondo un sondaggio Gallup/UsaToday), o ad altre importanti cariche istituzionali: presidente del Senato, governatore di New York e – la voce è cominciata a circolare ieri – perfino sindaco della Grande Mela quando il prossimo anno Bloomberg dovrà ritirarsi per scaduti termini del mandato. Alessandra Baldini Caserta, sorprende i ladri nel bar e ne uccide uno CASERTA – Rumori sospetti lo hanno svegliato in piena notte. Ha scoperto tre ladri che erano entrati nel suo bar-ristorante, a poche settimane da un precedente furto andato a buon fine. M. A., 50 anni, proprietario dell’esercizio, ha preso il suo revolver e ha fatto fuoco: «Volevo farli fuggire», ha detto alla polizia, ma uno dei proiettili ha centrato al torace il pregiudicato Francesco Gagliardi, 43 anni, uccidendolo. Ora il commerciante è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. L’episodio è accaduto poco dopo l’una della notte di lunedì a Ischitella, località del comune di Castelvolturno, sul litorale casertano. Il titolare dell’esercizio, che abita al piano superiore, è sceso attraverso una scala interna. Monsignor Alessandro Maggiolini Como, il vescovo Maggiolini accusato di aver favorito prete pedofilo COMO- Favoreggiamento personale. È questa l'ipotesi di reato che vede accusato l'ex vescovo di Como, monsignor Alessandro Maggiolini, iscritto nel registro degli indagati della Procura di Como. Secondo l'accusa, il vescovo emerito avrebbe aiutato don Mauro Stefanoni, l'ex parroco di Laglio (Como) attualmente a processo per violenza sessuale. Nel novembre 2004, Maggiolini avrebbe dunque convocato in Curia don Stefanoni per raccontargli dell'esistenza di un'indagine penale nei suoi confronti per violenza sessuale. Dell'iscrizione sul registro degli indagati, che non si sa a quando risale, si è saputo a margine del processo a carico di don Stefanoni. Lunedì scorso il pubblico ministero Vittoria Isella ha chiesto nei confronti del sacerdote di Laglio una condanna a otto anni di reclusione. Il prete è accusato di violenza sessuale nei confronti di un ex parrocchiano, all'epoca dei fatti minorenne e colpito da un lieve ritardo mentale, che lo denunciò nel 2004. L'imputato ha sempre respinto ogni accusa, ma stando a quanto ricostruito in aula dal magistrato, "la videocassetta omopornografica trovata nella casa parrocchiale, la tipologia dei film acquistati sulla tv via satellite, i siti internet navigati, le chat line frequentate, i soprannomi utilizzati per farlo, e i rapporti intrattenuti con un suo ex parrocchiano di Ponte Tresa costituiscono una cornice perfetta per il quadro dipinto dalla vittima". Nella sua ricostruzione, il magistrato ha ripercorso la vicenda, sostenendo che l'inchiesta è nata sostanzialmente zoppa, visto che durante la fase delle indagini preliminari l'imputato era stato avvisato dell'esistenza delle stesse. Brunella Collini Intercettazioni abusive, i giudici romani smantellano una “rete” ROMA – Un duro colpo ai fenomeni delle intercettazioni abusive, degli accessi abusivi alle banche dati, delle collocazioni illecite di microspie e della costruzione di false testimonianze. Lo hanno sferrato i magistrati della procura di Roma ed i carabinieri del nucleo investigativo. Diciassette le ordinanze di custodia in carcere ed ai domiciliari emesse nei confronti di investigatori privati, tecnici esperti di intercettazioni, uomini delle forze dell’ordine ed anche di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate. L’operazione, denominata «Alligatore», si è snodata tra la capitale, Torino, L’Aquila ed Arezzo, con perquisizioni anche in Emilia-Romagna. Pesanti le accuse, a seconda delle posizioni, contestate agli indagati: associazione per delinquere (ad otto di essi), corruzione, intralcio alla giustizia, falsa testimonianza, rive- lazione aggravata di segreti d’ufficio, accesso abusivo a sistemi informatici, illecite interferenze nella vita privata tramite intercettazioni abusive, violazione della privacy e violazione dello statuto dei lavoratori. Gli indagati sono complessivamente una trentina, e tra loro due avvocati, mentre le vittime delle attività illecite sarebbero circa 50. L’inchiesta dei pm Pietro Saviotti e Franco Ionta nonchè degli uomini diretti dal colonnello Vittorio Tomasone ha consentito di sgominare una rete di investigatori privati, e loro complici, senza scrupoli. Si è così scoperta la collocazione di 'cimicì in abitazioni e vetture, l’esistenza di telefoni cellulari modificati con il metodo software dello «spyphone», il piazzamento di sistemi video in appartamenti e luoghi di lavoro. Vibo 19 Mercoledì 14 maggio 2008 REDAZIONE: corso V. Emanuele III, 58 - Vibo Valentia - Tel. 0963/471595- Fax 472059 -E-mail: [email protected] Centrodestra Aggressione di studenti allo School Day Mimmo Basile replica a Miceli Piero Muscari respinge le accuse a pagina 20 a pagina 22 Provincia. Tra i futuri assessori Vito Teti, Damiano Silipo, Maria Salvia e Gianluca Callipo Sorpresa De Nisi: giunta tecnica La decisione al termine di una accesa riunione notturna di ANTONINO SCHINELLA LA politica decide di non decidere. Per l'ennesima volta. Un'altra lunga, estenuante, riunione, protrattasi fino a tarda notte nei locali di Palazzo ex-Enel tra i consiglieri di maggioranza e il presidente Francesco De Nisi, che finalmente ha prodotto un risultato: una giunta tecnica. Il tutto mentre il mondo politico locale resta in fibrillazione e incapace di trovare un accordo che possa portare al varo di una giunta squisitamente interna alla politica. E’ stato De Nisi nella tarda serata di ieri a proporre una giunta tecnica che a conti fatti significa il collasso della politica vibonese, che pare non voglia perdere occasione di manifestare il proprio fallimento. Ci sono poltrone da occupare e posti da assegnare ad amici che possono tornare buoni per le prossime elezioni, per quelle Regionali che non si sa ancora quando si terranno. I capicorrente, insomma, hanno pensato a tutto. Ecco, perché, il varo della giunta si è complicato. Fino all'ultimo c'è chi ha pensato fosse meglio anteporre le proprie ambizioni personali alle aspirazioni di avere una Provincia migliore. Non si è discusso di deleghe, di competenze specifiche. Si è pensato solamente alle postazioni da occupare. C'è chi ne avrebbe voluto due subito, chi si accontentava di una per poi magari riceverne tre e chi puntava ad una per poi rivendicarne due. Il resto pare sia interessato davvero poco. Almeno fino a ieri, a tarda notte. Quando dopo circa un mese dalle elezioni finalmente Il presidente Francesco De Nisi è stato raggiunto l’accordo per un esecutivo che paradossalmente appare di rottura proprio quando la rottura con il passato sembrava essere un criterio superato. A Vibo Valentia per otto assessori si è dovuti ricorrere ad una dozzina di incontri, interminabili riunioni, migliaia di telefonate. Scontato in un luogo in cui per otto assessorati da assegnare ci sono altrettanti capicorrente del solo Partito democratico da accontentare. Insomma, la sintesi non è una virtù che hanno i politici vibonesi. D'altronde la recente storia dalle Primarie in poi, lo conferma. LE ULTIME MANOVRE.Chiaro che in queste situazioni non sarebbe stato facile per Francesco De Nisi addivenire ad una soluzione largamente condivisa e che lo assecondasse nelle ambizioni della vigilia. Voleva dare rappresentanza a tutte le forze politiche presenti in Consiglio. Magari, avrebbe voluto anche qualche donna. Avrebbe desiderato dare segnali di discontinuità rispetto al passato, quella discontinuità per la quale, almeno all'inizio, si era addirittura candidato. Invece, alla fine ha dovuto fare i conti con le ingerenze che sono state davvero troppe. Persino una da Agazio Loiero. Intromissioni in quella che è la prerogativa del presidente, riconosciuta da tutti, ma solo a parole. I fatti, poi, sono eloquenti. Eppure c'è stato un momento, tra mercoledì e giovedì, in cui De Nisi sembrava già aver preso una decisione. Fuori tutti gli uscenti e dentro Peppino Romano come anticipato dal Quotidiano. Spazio anche per il sindaco di San Nicola da Crissa, Pasquale Fera. Ma il successivo incontro ha messo, per l'ennesima volta, tutto in discussione. Domenica scorsa, infatti, a Filadelfia, De Nisi ha incontrato i capicorrenti del Pd. C'erano tutti. Presenti Michele Soriano, Franco De Luca, Pino Romano, Gaetano Bruni, Pietro Giamborino, Lidio Vallone, Paolo Barbieri, Paolino Lopreiato e Bruno Censore. Per un incontro che si è mostrato infruttuoso. Qualcuno ha sponsorizzato con veemenza l'ingresso in giunta di qualche uscente. Altri, invece, chiedevano il rinnovamento totale e poi c'è chi, come Censore, ha rivendicato anch'esso due posti in giunta. De Nisi, dunque, dopo aver preso atto delle richieste degli alleati ha convocato un vertice di maggioranza per lunedì pomeriggio. Che si è poi protratto, senza risultati, fino a notte inoltrata. Tutto rimandato a ieri, dunque, per l'ennesimo, lungo e tormentato incontro fino al tiro ad effetto, alla pennellata d’autore, al colpo di reni che De Nisi è riuscito a piazzare nella stretta finale. LA GIUNTA TECNICA. Si era capito subito che sarebbe stato difficile trovare un'intesa. Per questo, già nel primo pomeriggio, qualcuno aveva avanzato l'ipotesi di una giunta tecnica. Una soluzione che De Nisi ha proposto con forza agli alleati, intorno alle 22 di ieri sera e poi riproposto un’ora dopo, quando giungere ad un'intesa sembrava impossibile. Alla fine l’idea è stata accettata, anche se mal digerita, dai consiglieri. Questi i nomi dei futuri assessori ai quali De Nisi oggi assegnerà le deleghe Raffaele Gallucci (ex questore), Vito Teti e Damiano Silipo (docenti universitari), Enzo Morelli (commercialista), Francesco Marcianò (ex tecnico Nautilus), Maria Salvia (presidente provinciale Croce Rossa), Gianluca Callipo (imprenditore), e Domenico Pallaria (ingegnere). OGGI IL RITORNO IN AULA. All’ordine del giorno: surroga del consigliere Francesco Bilotta (Udc) in sostituzione del dimissionario Francescantonio Stillitani, discussione e approvazione degli indirizzi generali di governo e la comunicazione dei componenti della giunta provinciale. Appello alle persone oneste a contrastare «personaggi con pochi scrupoli e spesso scadenti» Regione e Provincia, duro l’Ambrosoli «LASCIA davvero sgomenti la lettura del libro “La deriva” di Gian Antonio Stella che descrive un paese allo sfacelo per la gestione incompetente, intrallazzista, incapace, corrotta e collusa. Senza andare lontano, basta guardare alle realtà a noi più vicine, Regione, Provincia, ecc. per prendere atto che quanto lì si afferma è cosa tangibile e fa parte della nostra vita di tutti i giorni». Impietosa l’analisi del direttivo del Circolo politico “Giorgio Ambrosoli – Per il Partito Democratico” guidato dal presidente Ignazio Vasapollo. Impietosa e amara. Quanto alla Regione vengono richiamati il buco della sanità, il porto di Gioia Tauro che perde posizioni su posizioni nello scacchiere internazionale, «la gestione clientelare dell’aeroporto dello Stretto, il crollo del turismo, conseguenza di una dissennata gestione della politica ambientale», i sistemi di depurazione assenti o inadeguati o inefficienti e via elencando. Di fronte a questo sfascio, annota polemicamente il circolo Ambrosoli, «a leggere la stampa sembra che l’unico problema sia la conta politica per l’affermazione in tutti i partiti di leadership vecchie, scontate e riproposte fino alla noia. La competenza, la coerenza dei comportamenti e la trasparen- za dei personaggi in gioco rappresentano optional non richiesti». E in questa situazione deprimente e mortificante il Pd si distingue ma in negativo. «Già l’analisi del voto d’aprile, per come si è potuto evincere dai titoli dei giornali, gettava ombre sinistre sui maggiorenti del partito per presunte fronde e vendette reciproche». E ancora: Minniti va a fare il ministro nel governo ombra, «lasciandosi dietro il dubbio se il ruolo di segretario regionale è incompatibile col nuovo incarico, l’ex assessore Lo Moro viene attaccata quotidianamente, si cena tra gli ulivi e si discute, tra abbondanti libagioni, sul come far fuori gli esponenti della linea di Veltroni in Calabria e restaurare nuovi assi di potere che poi sarebbero i vecchi». Non va certo meglio, prosegue il corposo documento dell’Ambrosoli, alla Provincia, dove il Pd, «passato dal 33% delle politiche al 58%, non riesce a trovare la quadratura del cerchio per la formazione della giunta. Purtroppo, l’invito da noi rivolto al presidente De Nisi a non essere ostaggio di nessuno e a dare prova di una reale volontà di cambiamento, sembra caduto, almeno finora, nel vuoto: continuano le trattative tra i capi cordata, invece che tra gli ulivi magari in pizzeria, ma i conti non tornano lo stesso. E, stan- do sempre a notizie di stampa, qualcuno lascia intendere che se non si chiude in un certo modo anche il Comune potrebbe entrare in fibrillazione». Né maggiore ascolto, viene ancora lamentato, ha registrato la «nostra proposta di una particolare attenzione alla sinistra che con il suo 7% ha ottenuto un eccellente risultato e merita una sua visibilità. Se queste sono le premesse, cosa succederà quando si passerà ad amministrare?». Quella delineata appare al Circolo Ambrosoli una realtà difficile e, a tratti, sconfortante. Il Pd ha tuttavia ha l’opportunità di mostrarsi in tutto il suo potenziale di innovazione e di progresso. Da qui l’appello conclusivo alle tante persone oneste e capaci, che lavorano in silenzio nella vita quotidiana, «che consentono alla società di sopravvivere alle orde barbariche della corruzione e del malaffare, affinché escano dall’ombra e divengano finalmente protagonisti, rivendicando il ruolo e la funzione oggi svolta da personaggi con pochi scrupoli e spesso scadenti, che si auto cooptano alla guida della politica e, sempre più spesso, delle Istituzioni». Una denuncia forte, molto forte, come si vede, che crediamo non resterà senza risposta. f. p. De Sossi potrebbe contestare i dati Risultati elettorali Valia (Pd) primo dei non eletti FILIPPO Valia o Daniele De Sossi? In tanti, in quest'ultime ore, si saranno chiesti chi dei due fosse davvero il primo dei non eletti per la lista ufficiale del Partito democratico. All'indomani del voto nessuno ebbe dubbi nell'indicare in De Sossi il primo degli eletti. Eppure, pare che al Tribunale ci sarebbe stato un errore di trascrizione, che avrebbe permesso a Valia di risultare il primo dei non eletti. Infatti, stando ai risultati della Prefettura, Valia avrebbe conquistato il 14,20 per cento dei voti validi, al cospetto del 14,71 di De Sossi. Però, per quello che sembrerebbe un errore di trascrizione le cose si sono cambiate. Infatti, nel collegio Vibo 1 i voti validi sono stati 4.072, mentre la commissione elettorale del Tribunale ne ha tenuti in considerazione solamente 4.012, che di conseguenza hanno determinato un incremento della percentuale di Valia che si è visto assegnato, anziché il 14,20, il 14,81 per cento, una percentuale superiore al 14,71 di De Sossi, che, a questo punto, sta meditando di inoltrare il ricorso al Tar. GLI ALTRI RICORSI. La distribuzione dei seggi ha destato molte perplessità a Udc e Ps, che si sentono detratti di un posto in consiglio provinciale. Bruno Manduca, infatti, in contestazione alla nomina degli eletti, ha già inoltrato un ricorso al Tar Calabria, mentre lo scudocrociato, che ha tempo fino al 18 maggio, questa mattina deciderà se avanzare l'istanza o meno. Entrambe le forze politiche, infatti, ritengono singolare che alla maggioranza siano andati 16 seggi. Infatti, in virtù della distribuzione con il metodo D'Hondt, alla coalizione di centrosinistra spetterebbero 15 seggi, ben oltre il 60 per cento del totale (pari al 14,4 dei seggi). Ecco, perché, dunque, non solo a Manduca e a Stillitani appare singolare che alla maggioranza siano andati 16 seggi, uno in più rispetto al previsto. Ma, come detto, non è soltanto il sedicesimo seggio conquistato dal Pd (Rocco Pistininzi per i Riformisti, che per l'Udc doveva spettare a Mario Aloi, sindaco di Fabrizia) l'oggetto della contestazione. Viene confutato anche il sesto seggio conquistato dal Pdl (Forza Vibo). Infatti, la legge vigente prevede che in caso di collegamento di più gruppi con il candidato alla carica di presidente della provincia non eletto (Francesco Miceli), il seggio spettante a quest'ultimo è detratto dai seggi complessivamente attribuiti ai gruppi di candidati collegati. Pertanto, se il ricorso di Manduca dovesse trovare l'avallo del Tar, cambierebbero gli scenari politici in seno al consiglio provinciale. Oltre alla maggioranza, anche il gruppo di opposizione del Pdl si ridurrebbe di un'unità. Infatti, tendendo fede al metodo d'Hondt, in base ai quozienti elettorali, alle liste riconducibili al Popolo delle libertà spetterebbero 5 seggi (3 al Pdl e uno a testa ai Circoli e a Forza Vibo), e a Miceli dovrebbe entrare in Consiglio a discapito dell'ultimo degli eletti della lista a lui collegata che ha ottenuto il quoziente elettorale più basso. ant. sch. 20 Vibo «Il candidato alla presidenza della Provincia non doveva farsi coinvolgere nelle accuse dei suoi detrattori» Mercoledì 14 maggio 2008 E’ lui il meno responsabile Intervista a Domenico Basile che risponde a Francesco Miceli di DOMENICO MOBILIO NON si è fatta attendere più di tanto la risposta di Mimmo Basile all'intervista che Francesco Miceli ha rilasciato domenica al nostro giornale. Il candidato del Pdl alla presidenza della Provincia in quella sede ne ha avuto per tutti gli appartenenti del centrodestra vibonese, formulando accuse precise e chiamando in causa persone che a suo avviso, in vari modi, hanno decretato la sua sonora sconfitta elettorale. Tra queste persone ha messo in prima fila l'on. Basile, prossimo parlamentare europeo, il quale ha accettato di buon grado di rispondere alle nostre domande. Lei pensa, onorevole, che Miceli con le sue dichiarazioni abbia sbagliato? «Secondo me il dott. Miceli ha commesso un solo, anche se per me gravissimo, errore: essersi lasciato coinvolgere nell'infimo livello delle accuse mossegli dai suoi detrattori. Una volta risucchiato nel vortice del confronto personale si è ritrovato ovviamente imbrigliato in una trama, per la verità già vista come avrebbero dovuto insegnare le vicende del Consiglio comunale di Filadelfia, immediatamente ed opportunisticamente predisposta dal Centro-Sinistra». Dunque, insiste nella richiesta di dimissioni di Miceli da vicepresidente del Consiglio provinciale? «A questo punto, il problema è ben altro. Io ho invitato Miceli alle dimissioni offrendogli una prospettiva diversa dallo scontro personale e queste avrebbero avuto un senso (quello appunto di riportare il dibattito, soprattutto quello interno al Centro-Destra, sul terreno politico) solo se le avesse presentate nell'immediatezza della sua elezione a vicepresidente del Consiglio, mentre oggi non farebbero altro che rinfocolare lo scontro sul piano personale. Sotto quest'ultimo aspetto, peraltro, non mi sembra che il dott. Miceli, per quanto riguarda torti subiti, sia secondo ad altri. Pertanto quel che è fatto è fatto. Solo col tempo, e con l'innalzamento del livello del dibattito, si potrà ridisegnare l'assetto del Consiglio anche perché ritengo che il ruolo che il dott. Miceli è chiamato ad interpretare in quella sede è politico e non già istituzionale». Ma, comunque, spero che non voglia anche smentire che la colpa del disastro elettorale sia da attribuire, quanto meno principalmente se non esclusivamente, alla candidatura di Miceli. «Questa è un'affermazione temeraria, che non richiede alcuna smentita da parte mia, in quanto sono i fatti stessi a dimostrarne l'assoluta erroneità solo se si volesse andare a rileggere la recente storia elettorale del Centro-Destra (ovviamente depurato della componente riconducibile a Casini) in provincia di Vibo Valentia: nelle Provinciali 1999 perde con poco più del 21 %; nelle Provinciali 2004 si ferma appena oltre il 26 %; nelle Provinciali odierne non supera il 25 %. Anche nelle Regionali 2004, nel Vibonese, idem con patate: i partiti dell'odierna coalizione non andarono oltre il 24%. Ciò significa che, come nel 1999 non è stata colpa di Vallone, come nel 2004 non è stata colpa di Mancini, neanche oggi è colpa di Miceli. Per di più, alle Comunali della Città capoluogo del 2005 le liste di An e Fi non superarono il 20 % e non è stata nemmeno in quel caso colpa dell'allora candidato a Sindaco Grillo. Pensi che nella tornata amministrativa del 2006, in provincia di Vibo, si è votato per il rinnovo dei Consigli in sette comuni, cinque dei quali con popolazione superiore ai 5.000 abitanti; l'esito per il Centro-Destra è stato questo: a Tropea ed a Mileto non è nemmeno riuscito a presentare una lista; a Pizzo, sostanzialmente nella stessa condizione a livello di coalizione, gli esponenti provinciali hanno preso posizioni differenziate, lasciando praticamente ad iscritti e simpatizzanti libertà di voto; a Filadelfia ha perso 10 a 90 mentre a Serra San Bruno ha conseguito il miglior risultato perdendo comunque per 40 a 60. Mi dica Lei se sono queste le premesse sulle quali si poteva pensare di fare una figura migliore alla Provinciali 2008. La responsabilità, l'ho già detto ma approfitto volentieri della Sua intervista per ripeterlo, è di mali ormai storici: incapacità di dialogo, carenza di radicamento, assenza di iniziativa politica, spaccature e divisioni interne sostanzialmente di tipo personale rese fin troppo manifeste all'esterno». Insomma, la Sua è una completa retromarcia rispetto a quanto ha detto di Miceli nei giorni scorsi. «Fin dall'inizio ho reso nota questa mia analisi e quindi oggi non sto operando alcuna inversione, chi pensa diversamente farebbe bene a rileggersi le mie dichiarazioni. Rispetto, pur non condividendole, le altre posizioni e sono pronto a confrontarmi, sul piano politico, con chi la pensa diversamente, anche se con qualche eccezione. Non mi riferisco né al Sen. Bevilacqua, né ai Consiglieri provinciali eletti Bertucci, Crupi, Macrì, Rosi, Pititto, lo stesso Miceli, né a chi altro, da candidato o da militante, abbia dato col massimo impegno il proprio contributo alla campagna elettorale, anche se rilevo che qualche lista provinciale avrebbe dovuto dare un risultato migliore». Allora, a chi si riferisce? «Mi riferisco a tutti quei sedicenti esponenti moderati che nel periodo elettorale sono completamente scomparsi per farsi vedere solo non in occasione di qualche passerella, quando non hanno addirittura organizzato e sostenuto lo scientifico boicottaggio della coalizione, e che, una volta incassato l'unico risultato che si poteva ottenere, e cioè l'ulteriore affermazione dell'inconsistenza del Centro-Destra vibonese a livello di elezioni amministrative, come tanti sciacalli vanno oggi ringhiando nello squallido proposito di azzannare il candidato a Presidente (che, in definitiva, è il meno responsabile di tutti), verosimilmente per cercare di allontanare al- «Non ho partecipato al tavolo che ha scelto Miceli« tre e più pesanti responsabilità». Ad esempio? «Ad esempio a Vibo Marina, non mi pare di aver udito gli odierni censori condannare il comportamento inaccettabile di quanti, all'ultimo minuto, hanno ritirato la propria candidatura precedentemente assicurata obbligando i responsabili delle liste ad arrampicarsi sugli specchi per trovare degli improbabili sostituti, o di quant'altri, dopo aver seminato critiche e polemiche, hanno preferito traghettare dal Centro-Destra per imbarcarsi sul carro dei prevedibili vincitori, o ancora di quanti, pur ostentando gradi, medaglie e benemerenze hanno attivamente remato contro partecipando finanche a riunioni per invitare a non votare Miceli. Ma situazioni del genere si sono verificate in ogni ambito territoriale, a partire dal Capoluogo laddove si è assistito alla “sparizione” di molti importanti “soggetti sensibili”, a partire dai consiglieri comunali del c.d. “Gruppo delle Libertà”. Non erano certamente queste le basi che avrebbero potuto portarci ad un successo elettorale». Almeno confessi da aver partecipato alla ormai famosa cena per scegliere il nome di Miceli. «Smentisco decisamente anche questa capziosa, ed assolutamente fantasiosa, ricostruzione dei fatti, per almeno due buoni motivi: In primis, è risaputo che, per quanto riguarda la scelta del candidato alla Presidenza, è stato formato un tavolo interpartitico a livello provinciale al quale, lo ripeto per l'ennesima volta a costo di apparire monotono, non ho mai partecipato così come non ho mai partecipato a tavoli o a tavolini collaterali. La responsabilità della scelta del dott. Miceli ricade, interamente, su detto tavolo e se, come da più parti viene vociferato, la scelta fosse stata inopinatamente effettuata in altra e diversa sede, non per questo viene a cadere la responsabilità dei partecipanti al tavolo provinciale che, invece, sarebbe ancora più grave. In secondo luogo, da sempre - e sfido chiunque a dimostrare il contrario uso trattare temi politici solo nelle sedi proprie (riunioni, incontri, dibattiti, comizi, ecc.) e nel pieno rispetto delle procedure, specie per quanto riguarda le garanzie di informativa e di presenza; non amo gli incontri segreti né ho mai partecipato, a nessun livello, a congiure politiche o a cene o cenette con simili finalità anche perché preferisco scegliermi le persone con le quali pranzare quando invece il confronto politico, alle volte, impone la presenza di soggetti che non incarnano certamente il mio tipo ideale «Non amo congiure politiche cene e cenette» Domenico Antonio Basile di commensale». Insomma lei in questa scelta non c’entra? «E’ così. Ma ricordo a me stesso che tra gli ultimi Catoni riapparsi dopo il lungo silenzio elettorale, e proprio fra quelli che maggiormente sbraitano di prepotenza per la presunta lesione delle forme di partecipazione democratica alle scelte operate dai partiti, figurano i princi- pali protagonisti di quella sordida congiura, ancora in verità tutta da sviscerare, che a suo tempo venne perpetrata ai danni del CentroDestra e degli elettori vibonesi e che ha determinato la caduta dell'Amministrazione Costa e la consequenziale consegna alla Sinistra della Città. Forse non guasterebbe un po' di obiettività e di autocritica». Mario Mazzeo e Sabrina Caglioti (An) condividono l’analisi di Bevilacqua «Poste le basi per la costruzione del nuovo partito nel Vibonese» Formalizzate le dimissioni di GIANLUCA PRESTIA I CONTENUTI esposti in una recente conferenza stampa dal senatore Franco Bevilacqua e dai consiglieri Nino Macrì, Rinaldo Bertucci, Nico Crupi, eletti con il Popolo delle libertà, hanno trovato pienamente d’accordo Mario Mazzeo, presidente del circolo cittadino di Alleanza nazionale e Sabrina Caglioti, componente provinciale del partito, i quali ritengono che si siano concretamente poste le basi per la costruzione del nuovo partito nel territorio vibonese. Vista la partenza, considerata giusta dagli esponenti di An, e vista la carica istituzionale che ciascuno dei componenti sopra citati ricopre, Mazzeo e la Caglioti invitano i dirigenti di partito, i presidenti di circolo e gli iscritti a lavorare unitamente al Senatore Bevilacqua ed ai consiglieri Crupi, Bertucci e Macrì affinché per realizzare il progetto di un partito unico che unisca le anime di Forza Italia e Alleanza nazionale, vista anche l'assemblea nazionale tenutasi domenica scorsa con il passaggio del testimone da Fini a La Russa e con la nomina di un ufficio politico composto da Gianni Alemanno, Matteoli, Gasparri, Ronchi, La Malfa. «Nella relazione - hanno asserito i due - il ministro Filippo Curtosi lascia la Uil-Fpl Mario Mazzeo Sabrina Caglioti La Russa ha sottolineato che si andrà a formare un grande partito della destra moderna, come voluto da presidente Fini, all'interno del quale ciascun partito avrà pari dignità, mantenendo ferme le idee, le radici e la propria identità, poichè ormai come ha proferito lo stesso Fini" non siamo figli di un Dio minore" L'elettorato di centro destra si aspetta un futuro migliore, con una classe dirigente Doc che invece di litigare, opera concretamente divenendo un laboratorio di idee per lo sviluppo socioeconomico del territorio in modo da dare una speranza ai nostri giovani». Per Mazzeo e la Caglioti il territorio vibonese non ha bisogno solo di belle parole «poste a scudo di anni di politica malsana che ha portato la nostra provincia ad essere il fanalino di coda ma una politica che punti il dito verso la trasparenza e la meritocrazia capace di sconfiggere il clientelismo. Le sfide che ci aspettano pertanto saranno non facili di certo ma solo con il lavoro di tutti i dirigenti di partito tutti i presidenti di circolo tutti gli iscritti e tutte le persone che vorranno sposare il nuovo progetto politico ognuno in base alle proprie potenzialità e capacità si potrà far vedere la luce al territorio dopo anni di buio e vincere le prossime battaglie che ci aspettano». CON una lettera inviata al segretario regionale della Uil Fpl e a quello provinciale della stessa categoria, Filippo Curtosi (foto), ha reso nota la sua intenzione di lasciare la carica che ha ricoperto fino a ieri, comunicando, pertanto, le dimissioni da ogni incarico organizzativo dalla categoria e dalla Uil regionale e provinciale. Filippo Curtosi, sindacalista di vecchia data, nel corso della sua carriera all’interno della Uil Funzione pubblica aveva ricoperto diversi ruoli: componente della segreteria regionale e provinciale Uil Fpl, componente comitato centrale Uil Calabria, componente probiviri Uil Calabria e componente direttivo Uil Vibo Valentia. Vibo 21 Ospedale. Finora la funzionalità è stata garantita ma nessuno dei 4 sanitari venuti meno è stato sostituito Mercoledì 14 maggio 2008 E’ Ortopedia la cenerentola L’unico reparto mai ristrutturato. Pochi medici, turni impossibil di FRANCESCO PRESTIA QUELLO di ortopedia dell’ospedale civile è, a detta dello stesso personale che vi lavora, è un reparto che quasi mai ha goduto di sufficiente considerazione da parte delle varie dirigenze che si sono susseguite alla guida dell’azienda sanitaria vibonese. Un’affermazione difficilmente contestabile, rileggere per credere le numerose cronache ospedaliere che da anni il vostro cronista va pubblicando sul Quotidiano. Eppure medici, infermieri e ausiliari rilevano che, dati alla mano il loro reparto è tra quelli dello Jazzolino uno tra i più “frequentati” dai pazienti, se non il primo in assoluto. I “clienti” insomma non mancano, anzi spesso sono anche troppi. Ciò nonostante, le condizioni di lavoro, sul piano logistico ma anche relativamente alle dotazioni di attrezzature e perfino di materiale di consumo, nonché alle unità di personale impiegato, non sono delle migliori. Eppure nessuno di coloro che potrebbero intervenire sembra preoccuparsene. Una mancanza di attenzione che viene vissuta qui come una vera e propria maledizione, visto che il trend non è mutato nemmeno con l’arrivo del manager Stalteri alla guida dell’Azienda sanitaria. Ad ulteriore riprova di tale lamentata disattenzione vi sono vari elementi, alcuni dei quali recenti, che lasciano indubbiamente perplessi. Partiamo dall’ultima “perla”, da noi stessi notata in occasione di una visita ad un amico ricoverato: per un paio di La “Vibo in miniatura” dell’artista Conclusa la mostra di Pietro Fantasia di DANILA TAVELLA Il reparto di Ortopedia e il dg dell’Asp, Domenico Stalteri giorni nella grande vetrata della sala gessi hanno fatto bella mostra di sé (si fa per dire, naturalmente) due finestre particolari. Sì, perché non avevano, come tutte le altre, i vetri bensì dei grandi fogli di cartongesso dai quali, evidentemente, la luce non passa di certo. Era accaduto che sabato scorso a causa del forte vento i vetri sono andati in frantumi e il cartongesso, stante il fine settimana, è sembrato, a ragione, il rimedio più rapido per evitare disagi ai pazienti. Ieri mattina comunque gli operai hanno provveduto a rimuovere i pannelli e rimettere i vetri. Un episodio certamente di non grosso rilievo, l’abbiamo raccontato solo perché, come detto, s’inserisce in un contesto non esaltante, vissuto dal personale in maniera molto critica. Molto più grave infatti, sul piano dell’operatività, e della qualità alberghiera, è la constatazione che, a differenza degli altri reparti che, quale più quale meno, sono stati rimessi a nuovo o hanno goduto comunque di una qualche ristrutturazione, ad ortopedia, ieri come oggi, di lavori seri non se ne sono mai visti. C’è di più: quattro medici sono venuti meno e non sono stati sostituiti. A parte il compianto Enzo Pacilè, prematuramente scomparso l’anno scorso per un male incurabile, sono stati infatti destinati ad altri servizi, su loro richiesta, Spinelli, Curatolo e Petraglia. Attualmente dunque sono in servizio appena quattro sanitari e il primario Soriano, un numero di unità che, secondo gli stessi interessati, non è più in grado di garantire i turni e la reperibilità. Finora si è riusciti ad andare avanti a prezzo della rinuncia delle ferie estive ma fino a quando si potrà continuare così? Lo abbiamo chiesto al primario Soriano, di solito abbastanza disponibile a parlare quando c’è in gioco il “suo” reparto, ma l’interessato questa volta ha glissato, invitandoci a rivolgerci alla dirigenza. Cosa che, se ci sarà possibile, faremo oggi stesso. Fino a quando, dunque? E’ un interrogativo al quale è indispensabile che il management risponda con estrema sollecitudine, se non si vuole che il problema deflagri da qui a qualche settimana sulla pelle dei pazienti. Il disastrato pianeta sanità vibonese non ha certo bisogno di ulteriori polemiche e ritardi. ba, San Michele, il Rosario, la piccola chiesetta della SI è conclusa domenica Madonnella. Luoghi sacri scorsa l'esposizione del no- ma non solo, si ripercorroto pittore Pietro Fantasia no le piccole vie del centro che dal primo maggio ha storico, la Cerasarella, la messo in mostra alcune Terravecchia, si passa dasue opere presso la sede vanti ai vecchi palazzi nobiliari, codella Socieme palaztà operaia zo Romei vibonese. ed il suo Una mobellissistra dal titomo e calo “Vibo in ratteristiminiatura”, co pozzo trenta opeinterno re raffigualla sua ranti piccocorte, per li scorci di proseguiVibo Valenre fino al tia tutti reacastello lizzati con Normanla tecnica no-Svevo dell'acquee poi di rello. Tinte nuovo lievi, colori giù per le pastello, depiccole licati tocchi vie per fadel pennelre una lo che, timipassegdamente ri- Un’opera di Pietro Fantasia giata luncreano luoghi conosciuti da tutti i vi- go viale Regina Margheribonesi ma che riportano ta ed ammirare il vecchio alla luce anche antichi ri- teatro oramai scomparso e cordi di un fasto perduto che rivive solo nelle menti che il pittore ha riportato di chi ha avuto la fortuna in auge con sapienti mani. di poterlo ammirare dal viTante le chiese riprodotte vo, e non solo in foto come in questi piccoli, ma solo molti dei giovani vibonesi, riferendoci alle misure, la- in tutto il suo splendore ed vori. Si ripercorre una via ancora avanti fino ad arrisacra come quando nel pe- vare dentro il chiostro del riodo pasquale si vanno a Valentianum ed assaporavisitare i Sepolcri e così ec- re la calma e la tranquillità coci davanti alla chiesa di di questo antico luogo di San Giuseppe, a Santa Ru- preghiera. Appuntamento il 19 maggio Donatella Bruni: «All’ente di Vibo non c’è stata alcuna stabilizzazione» In scena Prometeo ai fuochi di Beltane DOPO il grande successo romano, arriva anche a Vibo Valentia lo spettacolo “Prometeo ai Fuochi di Beltane” scritto e diretto da Anna Rita Luongo, con musiche originali di Bernardo Nardini e coreografie di Santa Borriello. Lo spettacolo, che andrà in scena il 19 maggio prossimo al cinema teatro Moderno, sarà anche l'unico previsto in Calabria. “Prometeo ai fuochi di Beltrame” è l'ultimo lavoro di una quadrilogia dedicato ai quattro elementi naturali iniziata nel 2003 con “tutte le Anna Rita Luongo cose sono Acqua” e che è proseguita negli anni successivi con “Angeli carezze d'aria” e “Terra…Madre”. Dopo acqua, aria e terra ecco quindi il fuoco elemento da sempre considerato ambivalente per le sue proprietà benefiche e distruttrici al contempo. Il fuoco viene visto dall'autrice della quadrilogia Anna Rita Luongo, come «elemento legato all'amore. Fuoco come amore forza e passione perché l'amore è un grande fuoco». non è questo comunque uno spettacolo che si basa solo sull'amore corporale o tra uomo e donna ma, anche dell'amore delle divinità per gli uomini come Prometeo che rubò il fuoco Sacro al dio Vulcano per donarlo agli uomini e poter permettere loro di scaldarsi e avere luce durante la notte. Il fuoco in questo spettacolo viene legato soprattutto alla popolazione celtica e alle feste del fuoco di Beltane, dove, afferma la regista, nonché autrice dell'opera, «ci sono le unioni, nascono le famiglie e le nuove vite». d. t. Una visione alquanto distorta Caso Aterp: la Cgil sulla valutazione fatta dalla Ielasi di GIANLUCA PRESTIA QUELLA che Daniela Ielasi ha dimostrato di avere è una visione non corretta della situazione relativa all’Aterp di Vibo. E’ questo, in estrema sintesi, il pensiero di Donatella Bruni, segretario provinciale della Cgil, sulle dichiarazioni che la coordinatrice dei Co.Co.Co. calabresi aveva reso note ieri nelle quali dava atto all’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Luigi Incarnato, di aver risolto la situazione delle stabilizzazioni dei precari in seno all’Aterp vibonese e catanzarese. La Bruni, dunque, dopo aver letto le affermazioni della Ielasi, ha ritenuto «opportuno e doveroso fare delle precisazioni allo scopo di fornire una chiave di lettura corretta ed evitare di ingenerare confusione negli stessi lavoratori dell'Azienda. La signora lelasi, non essendo mai stata presente ad alcuna delle trattative sindacali sulla stabilizzazione dei precari, seguite da Cgil, Cisl e Uil, non può probabilmente, essere a conoscenza dei percorsi sin qui seguiti. Purtroppo la situazione dei 29 I lavoratori dell’Aterp in protesta precari Aterp, lungi dall'essere stata risolta, ha registrato, qualche mese fa, un brusco freno». Ad oggi, infatti, non risulta che alcun lavoratore, dei 29 precari, sia stato assunto a tempo indeterminato (tipologia di contratto che sancisce la stabilizzazione di un lavoratore precario). «Di stabilizzazione nell'Aterp di Vibo Valentia - ha aggiunto la Bruni - finora si è sentito, solo vagamente l'odore. Manca ancora la sostanza». Avviata nel gennaio 2007, con l'espletamento di una prova selettiva ad evidenza pubblica e proseguita nel mese successivo (nel febbraio dello scorso anno) con la trasformazione dei contratti interinali in contratti a tempo determinato, la stabilizzazione dei 29 lavoratori doveva concludersi nel gennaio 2010, con la definitiva trasformazione dei contratti in tempo indeterminato. I 29 precari avrebbero dovuto raggiungere l'agognato requisito dei tre anni a tempo determinato lavorando nell'Ente attraverso la proroga "ex lege" (prevista dalla Direttiva n.7 del 30104/07, dell'allora Ministro Nicolais) dei contratti in essere. Dall' 1 aprile scorso, come ben si sa, i contratti non sono stati invece prorogati e la Cgil ha aperto un contenzioso con l'Aterp, ritenendo gravemente lesiva del diritto dei lavoratori, la sospensione del contratto a tempo determinato che l'Ente aveva avviato nel febbraio 2007, in applicazione dei commi 519 e 560 della legge 296/06 (Finanziaria 2007), nelle more della stabilizzazione. «Il risultato - ha concluso la sindacalista della Cgil - è che oggi i lavoratori precari dell'Aterp hanno meno certezze di ieri e c'è quindi poco da gioire. Ci auguriamo, invece, che l'assessore Incarnato, anche perchè più volte sollecitato, intervenga presto sull'Aterp di Vibo Valentia per ripristinare quel clima di certezza che le intese siglate nel 2007 tra le organizzazioni sindacali. e dirigenza dell'Ente avevano contribuito a creare». 22 Vibo School day. L’organizzatore dell’evento replica alle proteste dopo l’aggressione di 2 studenti crotonesi Mercoledì 14 maggio 2008 Piero Muscari respinge le accuse La città jonica proposta come sede per la finale del 2009 di DOMENICO MOBILIO NON si attenua, anzi prende vigore la polemica successiva all'aggressione subita sabato scorso in piazza Municipio dai due studenti crotonesi mentre era in corso lo "School Day". Alle proteste provenienti dalla città jonica attraverso le dichiarazioni del sindaco Peppino Vallone e la nota di una testimone oculare dell'episodio pubblicata su un sito web, abbiamo ieri registrato la risposta di Piero Muscari ideatore ed organizzatore della manifestazione. «L'aggressione - ha esordito - subita dai ragazzi del “Pitagora” ha lasciato tutto il team scosso ed amareggiato. Da 19 anni lavoriamo su un territorio difficile come quello calabrese, nel quale mancano totalmente le opportunità di aggregazione per i giovani, proprio per unire gli studenti attraverso un gioco, un momento di confronto leale in cui viene valorizzato il talento individuale ma anche il senso di appartenenza ad una squadra. E proprio l'episodio di sabato dimostra, una volta di più, quanto sia necessario - osserva Muscari - far riscoprire il valore dell'incontro ai nostri giovani, che troppo spesso sono ingabbiati in logiche di contrapposizione a tutti i livelli, politico, calcistico e di campanile». Al rimprovero di non aver sospeso la manifestazione, il noto promoter e conduttore televisivo risponde che una tale decisione «avrebbe dato un segnale di sconfitta, di resa totale nei confronti di questi atti di bullismo che, invece, vanno combattuti proprio promuovendo iniziative come questa». Ricorda giustamente, peraltro cosa questa riconosciutagli anche da Crotone, di aver immediatamente condannato dal palco l'aggressione solidarizzando con la scuola, con i ragazzi e con le loro famiglie e di aver chiesto scusa sia a nome dell'organizzazione dello School Day, sia come cittadino vibonese. «E' inesatto dire Piero Muscari, organizzatore dello School Day - precisa Muscari - che la squadra di Crotone sia stata squalificata dall'organizzazione della manifestazione: il Preside Esposito ha deciso autonomamente di ritirare i ragazzi del “Pitagora” dalla competizione ed io non ho potuto far altro che prendere atto della decisione com- prendendone le motivazioni, ma ho ritenuto opportuno, per i motivi espressi precedentemente, di dover continuare con il regolare svolgimento dell'evento». Avviandosi alla conclusione Piero Muscari invita quindi il sindaco Vallone di Crotone ed il sindaco Sammarco di Vibo ad un incontro chiarificatore e ad un dibattito pubblico, nel corso del quale, «se lo vorranno, avremo modo di dibattere temi così delicati per lo sviluppo civico e sociale dei nostri giovani». Dà inoltre notizia che la commissione tecnica dello School Day ha deciso all'unanimità di qualificare direttamente alla finale regionale del prossimo anno il Liceo Classico “Pitagora”, «proprio per ribadire con fermezza il merito guadagnato sul campo e la nostra volontà di continuare insieme un proficuo percorso di crescita ed invita fin da ora il sindaco Vallone, se lo vorrà, ad accogliere nella sua città la finale dello School Day del prossimo anno, proprio per dare un segnale forte di unità e collaborazione a tutta la società giovanile calabrese». Alcuni giovani ballerini a colloquio con l’artista Salvo Ferrara Un weekend a ritmo di hip hop di FRANCESCO GIACCO E’ STATO un weekend con una colonna sonora hip hop quello concluso la settimana scorsa tra le casse audio del "centro studi danza Arabesque" di Vibo Marina e San Calogero, grazie allo stage organizzato dalla scuola con uno dei più importanti esponenti in Italia di questo stile. Si chiama Salvo Ferrara, e negli ultimi due anni è arrivato primo classificato in tutti i concorsi di danza hip hop che si sono svolti in territorio nazionale. Un vero e proprio talento della danza che sembra non aver rivali. Lo scorso fine settimana Salvo Ferrara ha incontrato i tanti appassionati calabresi di questo stile, direttamente nella nostra provincia grazie ad uno stage organizzato dal- la scuola di danza Arabesque, un evento unico in Calabria. Un incontro che si è svolto sabato e domenica scorsi caratterizzato dall’entusiasmo dei ragazzi. La cultura hip hop nasce tra gli afroamericani del Bronx, noto quartiere di New York e si sviluppa poi in tutto il continente, ad oggi in Italia esistono tanti giovani che seguono questo stile, ma sono pochi quelli che ne conoscono il vero spirito, proprio perché oltre che uno stile, l'hip hop è una vera è propria corrente di protesta nata tra le persone di colore costrette a subire le varie discriminazioni degli anni 70, grazie ad incontri come questi tanti giovani si possono accostare a questo stile con lo spirito giusto, e non solo per il gusto di portare i pantaloni con qualche taglia in più. TELEFONI UTILI SOS EMERGENZE CARABINIERI Pronto intervento POLIZIA VIGILI DEL FUOCO ACI Soccorso stradale GUARDIA DI FINANZA PRONTO SOCCORSO POLIZIA MUNICIPALE POLIZIA STRADALE SOCCORSO IN MARE CORPO FORESTALE SCUOLA ALLIEVI AGENTI DI POLIZIA AMBULANZE MIMMO POLISTENA ONLUS 112 113 115 116 117 118 0963-599606 996611 1530 1515 0963-479111 0963/94420 MUSEI & BIBLIOTECHE MUSEO ARCHEOLOGICO STATALE 43350 MUSEO STATALE DI MILETO 337015 MUSEO DELL’ARTE SACRA 42040 MUSEO DELLA CERTOSA 70608 MUSEO DEL MARE 534903 CASTELLO NORMANNO 43350 BIBLIOTECA CALABRESE 351275-352363 (FAX) CENTRO SISTEMA BIBLIOTECARIO 547557 BIBLIOTECA COMUNALE 599278 NUMERI UTILI FFSS Informazione viaggiatori 892021 PRO LOCO 45300 MUNICIPIO (Centralino) 599111 “ (Numero Verde) 167-276400 (Uff.rela. con il pubblico) 800-237391 CORPO FORESTALE DI STATO 311022 AEROPORTO di Lamezia Terme 0968/414111 CAPITANERIA DI PORTO 572004 QUESTURA 965111 CARABINIERI 592404 GUARDIA DI FINANZA 42160 PREFETTURA 965111 NUOVO COMPLESSO PENITENZIARIO 262122 SERVIZIO GUASTI ACQUA 42991 - 599261 ENEL 800 900800 ITALGAS 800 900999 TELECOM ITALIA 182 UTILITA’ SOCIALE CONSULTORIO FAMILIARE Viale Matteotti 0963-42014/472105 TELEFONO AZZURRO linea di emergenza 19696 SER.T. (ospedale Tropea) 962884/5 SER. T. (Pizzo Calabro) 0963-533571 COMUNITÀ TOSSICODIPENDENTI MARANATHA’ 336566 AVIS 43069 C INEMA MODERNO via E. Gagliardi 41173 Iron Man 16-30-19,00-21,30 Saw 4 19,50-21,30 3Ciento chi l’ha duro...la vince 16,30-18,10-19,50-21,30 La volpe e la bambina 16,30-18,15 LA DOMANDA Dov’erano il sindaco e il presidente della Provincia? di PINO TASSI* MA in che città viviamo dove nessuno si indigna di fronte all'aggressione brutale subita da due ragazzi di Crotone durante lo School Day ? Dov'è il Sindaco della città ? Dov'è il Presidente della Provincia? Dove sono le scuole e le Istituzioni scolastiche ? Tutto tace. Assistiamo al paradosso che sui giornali si leggono le reazioni indignate delle autorità e dei ragazzi nelle pagine dedicate alle cronache di Crotone mentre nelle pagine di Vibo Valentia ci si de- Pino Tassi dica poco spazio o per nulla (evidentemente non si riferiva al Quotidiano ndr). Come se ci trovassimo di fronte ad un fatto marginale, ad un episodio che riguarda ragazzi figli di un “ Dio minore”. Eppure questo è l'ennesimo atto di aggressione che avviene nella nostra città. In pochi mesi si è passati dall'aggressione di un ragazzo al Liceo Scientifico, all'aggressione ad un dirigente scolastico, a tanti piccoli segnali di un malessere che colpisce il mondo giovanile. C'è un tessuto civile, culturale, sociale allarmante e devastante. In una parte della nostra gioventù prevale la logica del branco, l'inno della violenza, la cultura della forza e dell'imposizione. Prevale la legge del taglione, dell'occhio per occhio e dente per dente. C'è una cultura mafiosa che pervade e impregna una parte non trascurabile della nostra società. A questa situazione drammatica non si reagisce girando la testa dall'altra parte e facendo finta di non sapere e non vedere. Il mondo degli adulti è corresponsabile di questo degrado culturale. Ci aspettiamo un segnale forte di risposta da parte delle Istituzioni democratiche. I colpevoli vanno identificati e puniti duramente anche con l'esclusione dall'anno scolastico. E' troppo chiedere al sindaco di Vibo Valentia di porgere le scuse della città ai ragazzi e alla città di Crotone? E' troppo chiedere al presidente della Provincia di organizzare una giornata di riflessione e di mobilitazione contro la violenza coinvolgendo le istituzioni delle due province, il mondo scolastico, l'associazionismo, il mondo della cultura ? Serve una reazione forte e immediata oppure si preferisce aspettare che si verifichino episodi gravi come quello di Verona per aprire gli occhi e reagire ? *Coordinatore di Sinistra Democratica Vibo PRONTO SOCCORSO OSPEDALE JAZZOLINO PRONTO SOCCORSO CENTRALINO PORTINERIA SUEM RIANIMAZIONE POSTO DI POLIZIA GUARDIE MEDICHE VIBO VALENTIA AMBULANZE CROCE ROSSA ITALIANA SOCCORSO GENNY FARMACIE ARIGANELLO via Mesima, 21 CENTRALE c.so Vittorio Emanuele DAVID via Scannapieco (Vena Superiore) DEPINO piazza San Leoluca BUCCARELLI via Popilia (turno sett.) IORFIDA via V. Industria MONTORO via Luigi Razza, 66 962235 962111 962337 118 - 962518 962230 - 962229 962238 118 - 0963-41774 43843 43999 596494 42042 263124 42183 592402 572581 41551 Tanti auguri… (Se avete da segnalare un lieto evento (ricorrenze, lauree, nozze, nascite, successi in carriera) da pubblicare in questa rubrica, inviate un fax al numero 0963/472059 o una breve nota per posta alla redazione de “Il Quotidiano”, corso Vittorio Emanuele III, 58 - 89900 - Vibo Valentia, indicando il vostro preciso recapito). Vibo provincia 23 Soriano. Il giovane era scomparso il 27 gennaio scorso. Il cadavere trovato nella sua auto a febbraio Mercoledì 14 maggio 2008 Il corpo carbonizzato è di Giurlanda L’esame del Dna ha confermato i timori dei familiari di NANDO SCARMOZZINO SORIANO - Apparteneva a Francesco Antonio Giurlanda il corpo ritrovato carbonizzato venerdì 22 febbraio 2008 in località “Cuturelli Signoretta” di Gerocarne. A stabilirlo è stato il Dna, disposto all'indomani dell'esame autoptico per accertare l'identità dei resti carbonizzati trovati nel bagagliaio di un'auto Fiat Punto amaranto, pure bruciata. La notizia, comunicata giorni addietro dai carabinieri ai genitori del giovane 29enne di Soriano scomparso in circostanze misteriose domenica 27 gennaio di quest'anno, sta circolando in queste ore con insistenza in paese. L'esito del Dna allevia, sia pure di poco, il grande dolore della famiglia che finalmente potrà dare degna sepoltura ai resti carbonizzati del giovane 29enne. Bisognerà tuttavia attendere ancora dei giorni prima che ciò possa avvenire. Nessuna novità, invece, sul fronte delle indagini, forse anche per la loro natura complessa, come era stato annunciato dalle stesse forze dell'ordine. Una fine orrenda, tuttavia, è stata quella ri- Jonadi Tentata rapina alle Poste JONADI - Due individui a viso coperto, uno armato di mazzata ferrata, l’altro di pistola, ieri mattina verso le 11.00 hanno fatto irruzione nell’ingresso dell’ufficio postale di Jonadi ed hanno tentato di spaccare il vetro per accedere alla cassaforte. I due malviventi, constatata la resistenza del vetro e la risolutezza dell’impiegato, hanno desistito e si sono dati alla fuga, sparando qualche colpo di arma da fuoco in aria. Nell’ufficio postale c'era un solo cliente che non ha subito violenze, ma che comunque è rimasto ugualmente scioccato. Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i carabinieri della vicina stazione di Filandari e subito dopo gli agenti della polizia di Stato che, con l'ausilio di un elicottero, hanno setacciato l’intera zona senza però rintracciare i banditi. Francesco Giurlanda servata a Francesco Antonio Giurlanda, lavoratore saltuario, conosciuto e benvoluto da tutti, soprattutto da anziani e bambini, a Soriano. La vicenda della scomparsa prima e successivamente della barbara esecuzione del giovane, in procinto di avviare una piccola impresa di pulizia, ha sempre mobilitato la gente del popoloso centro. Il 16 febbraio 2008, essendo trascorsi oramai 17 giorni senza che di lui si sapesse più nulla, organizza- ta dalla parrocchia guidata da don Pino Sergio, dalle istituzioni e dalle associazioni operanti sul territorio, si svolse infatti una fiaccolata silenziosa “per non vivere - fu detto - nell'indifferenza” e per esprimere solidarietà e vicinanza alla famiglia. Del giovane soprannominato “sei un mito” dagli scolari che più volte lo avevano sentito cantare durante il trasporto scolastico, servizio che gli era stato affidato in modo saltuario, si erano perse le tracce dopo che quella domenica pomeriggio di fine gennaio, ricevuta una chiamata sul proprio telefonino, Francesco Antonio era salito a bordo della sua autovettura, una Fiat Punto amaranto, e non aveva fatto più ritorno a casa. Avrebbe manifestato un certo nervosismo e una gran fretta di andare via. Elementi di lieve entità che non hanno finora permesso agli inquirenti di risolvere un vero mistero, che gettò nell'angoscia i genitori, il padre Vincenzo e la madre Mariangela Grillo, ma non solo. Nel vuoto finirono gli appelli di quest'ultima, così come il tentativo di approdare a qualche verità trami- te “Chi l'ha visto”. Purtroppo mattina di venerdì 22 febbraio scorso la raccapricciante, invece, scoperta dai carbinieri su segnalazione di un boscaiolo che si era trovato a transitare in località “Cuturelli Signoretta”. Secondo quanto stabilì due giorni dopo l'autopsia eseguita dal medico legale Katiuscia Bisogni, Francesco Antonio Giurlanda fu ucciso con due colpi di pistola, uno alla testa e uno all'addome, prima che il suo assassino (che potrebbe non avere agito da solo, stando alle ipotesi fatte dagli inquirenti) decidesse di darne alle fiamme il corpo chiuso nel portabagagli dell'autovettura. Non essendo rimasti che i resti carbonizzati l'esame autoptico non è valso a sciogliere tutti i dubbi, in particolare non fu possibile stabilire se il cadavere appartenesse al giovane che era scomparso circa un mese addietro. Il risultato del Dna adesso ha risolto ogni dubbio. Resta, però, da sciogliere tutto quanto ancora, invece, il “giallo” legato alla scomparsa del giovane e all'efferato omicidio, il cui movente appare difficile tuttora da decifrare. Simbario. Alcuni elementi in pietra erano stati trafugati Ripristinata l’antica fontana di Monte Cucco di GIOVAN BATTISTA GALATI SIMBARIO - Finalmente dopo oltre quattro anni le antiche e caratteristiche vasche in pietra che ornavano la fontana presso il bivio per Chiaravalle, lungo l'antica strada borbonica, sono tornate al loro posto. Erano state trafugate da ignoti e subito ritrovate. Grazie all'impegno e alla sensibilità degli amministratori comunali di Simbario e alla collaborazione dell'A.Fo.R. di Mongiana che ha messo a disposizione gli operai idraulico forestali, sono state risistemate sul posto originario. Realizzate probabilmente agli inizi del secolo scorso a ridosso della vecchia casa cantoniera, lungo l'antica strada borbonica voluta e realizzata dal re Ferdinando II, con lo scopo di rendere più agevole il trasporto dei prodotti delle reali ferriere di Mongiana al vicino porto di Pizzo nonché per facilitare il transito verso la tenuta reale di Ferdinandea, le fontane erano e sono un punto di riferimento e di sosta per gli antichi viaggiatori e per gli attuali automobilisti. L'area appositamente sistemata è costituita da una fontana centrale e due vasche laterali addossati ad un muro in pietra a faccia vista ornato da semplici ma caratteristici elementi architettonici che si sono magnificamente conservati nel tempo. All'origine erano destinate a dare ristoro ai commercianti di passaggio che sostavano per riposarsi e per abbeverare gli animali utilizzati per il traino dei carri, col passare degli anni divennero luogo di sosta per gli automobilisti che ancora oggi sono soliti fermarsi per gustare la limpida acqua che proviene dalla montagna. I blocchi di pietra granitica delle due vasche laterali e la fontana centrale con il biviere anch'esso in pietra testimoniano i capolavori dell' artigianato locale sicuramente ad opera di maestri scalpellini della zona che hanno operato specialmente a Serra San Bruno e dintorni. Modeste ricchezze che andrebbero valorizzate e tutelate come i maestosi e secolari alberi di tiglio messi a dimora per abbellire l'antica strada e che spesso l'incuria dell'uomo deturpa e devasta cancellando un'importante testimonianza storica a dimostrazione di quanto è assente oggi la cultura della conservazione e il rispetto verso l'ambiente. Tropea. La proposta del sindaco Euticchio ai commercianti Aprire un tavolo di confronto di EDUARDO MELIGRANA Antonio Euticchio TROPEA - «Come amministrazione vogliamo con determinazione riaprire un dialogo serio, costruttivo e sistematico con i commercianti e con l'associazione di categoria Ascot», così il sindaco di Tropea, Antonio Euticchio, intende impostare per l'immediato futuro i rapporti con i titolari delle numerose attività commerciali della “Perla del Tirreno”. Rapporti da tempo non sereni che nei giorni scorsi avevano visto gli stessi commercianti, riuniti nell'Ascot (Associazione commercianti Tropea), guidati da Deborah Valente, manifestare nella centralissima piazza Vittorio Veneto. In questa recente occasione, l'Ascot aveva allestito un apposito gabezo per raccogliere i messaggi dei cittadini indirizzati all'Amministrazione Euticchio. «Ho dato mandato al vicesindaco Sandro Cortese - aggiunge il sindaco Euticchio - affinchè si apra un tavolo di confron- to che parta da sabato prossimo, che vuole essere l'avvio di una nuova stagione di relazioni con i commercianti riuniti in categoria e con quelli che non lo sono. Vogliano lasciarci alle spalle polemiche che non servono a risolvere i problemi e che non servono soprattutto a Tropea ed alle sue prospettive di sviluppo e di crescita». In precedenza, la stessa Ascot aveva proceduto ad una clamorosa serrata, quando, per qualche ora, i negozi decisero di sospendere ogni attività e abbassare le serrande. In quell'occasione, la presidente Valente aveva sottolineato come non fosse “importante il colore politico, ci sono problemi che vanno affrontati insieme da tutti i tropeani, i commercianti non sono il “nemico” ma una risorsa su cui contare ed investire». L'auspicio di un rinnovato dialogo è stato saluto con «molta soddisfazione e forte speranza, nell'interesse della promozione della città di Tropea» dagli aderenti alla categoria e dall'Ascot. L’associazione culturale cittadina “Filadelfia nostra” sempre attiva Alcune delle attività dell’associazione “Filadelfia nostra” di CATERINA PELLEGRINO FILADELFIA - Continua con fervore l'attività di “Filadelfia Nostra”, associazione culturale presieduta da Maurizio L'Abbate, che nei giorni scorsi ha convocato l'assemblea dei soci presso la sede di via Anile per discutere la pianificazione delle iniziative da concretizzare nei prossimi mesi. La relazione introduttiva del presidente ha tracciato un bilancio più che positivo sulle manifestazioni realizzate dall'associazione nell'ultimo anno, dalla festa dei nonni alla seconda edizione di “Note sul pentagramma”, al convegno “Donne e Volontariato” tenutosi lo scorso 8 marzo presso la biblioteca comunale in occasione della Festa della Donna. Ricca la programmazione messa in cantiere dal team “Filadelfia Nostra”: è da poco iniziato primo Corso di Italiano per immigrati' che sta coinvolgendo diverse donne straniere presenti sul territorio filadelfiese e che si protrarrà fino a fine giugno, per 30 ore complessive di lezione frontale e verifica finale. Fondamentale e lodevole per la realizzazione del corso la collaborazione volontaria delle insegnanti Lina Amalfitani e Giulia Costa, coadiuvate da membri del consiglio direttivo dell' associazione, Maria Amalfitani e Rosetta Chiaravalloti. Le lezioni non avranno soltanto lo scopo di erudire sulla lingua italiana, ma serviranno anche a fornire validi strumenti finalizzati ad una maggiore integrazione degli immigrati nella società civile. Obiettivi del corso saranno infatti l'abbattimento della barriera linguistica che spesso rende difficile un pieno inserimento nella collettività, e l'elaborazione di un confronto serrato tra culture diverse che possa sfociare in una maggiore recipro- ca comprensione restringendo gli spazi di emarginazione sociale che spesso caratterizzano la presenza degli immigrati. Come riscontrato durante le lezioni ad oggi svolte, le partecipanti stanno dimostrando notevole interesse e curiosità verso la lingua e la cultura italiana, a testimonianza della loro aspirazione ad una piena integrazione ed a conferma dell'utilità del corso. Ma le novità dell'associazione non si fermano qui, in programma anche attraenti viaggi culturali come la visita alle città etnee di Siracusa e Catania. Per rinnovare l'appuntamento con il teatro antico di Siracusa avviato l'anno scorso, quest'anno si assisterà alla rappresentazione dell'“Agamennone” di Eschilo. Per giugno poi è prevista l'escursione a Rossano e al castello di Corigliano che segnerà l'avvio delle visite ai meravigliosi castelli calabresi. In sede d'assemblea si è inoltre deliberato per il rinnovo della festa dei nonni ad ottobre e di una manifestazione da realizzare nel periodo delle festività natalizie 2008. L'associazione “Filadelfia Nostra”, nata nel 2006, si è attestata da subito come eccellente laboratorio di idee e progetti sempre nuovi e interessanti, sia nell'ambito culturale che sociale, ma purtroppo risente di una situazione economica precaria non essendo essa supportata da alcun contributo comunale, provinciale o di altri enti. Il mantenimento della sede e le attività stesse sono il frutto di contributi degli associati, e non solo in termini di tempo e lavoro. Per ovviare a questa situazione il direttivo e i soci sperano di poter contare sul sostegno dei cittadini che vogliano destinare il 5x1000 all'associazione, il cui codice fiscale è 96021890791. Tracciato un bilancio più che positivo delle manifestazioni 24 Vibo provincia Tropea. Riconoscimento durante l’evento al grande musicista tropeano Vincenzo Fazzari Mercoledì 14 maggio 2008 Il successo di “Onde mediterranee” Riuscita la manifestazione di premiazione delle opere vincitrici di FLAVIA MAMONE TROPEA - Un successo senza precedenti ha caratterizzato l'ultima edizione del Premio Internazionale di Poesia Tropea Onde mediterranee, testimoniato non solo dalla mole di opere pervenute, dall'Italia e dall' Estero e poste nei mesi scorsi al vaglio della commissione esaminatrice, ma anche per la grande partecipazione di un pubblico particolarmente nutrito e coinvolto alla cerimonia di premiazione avvenuta nei giorni scorsi a Tropea. Questi i nomi dei vincitori delle varie sezioni partendo dalla prima posizione: per la Poesia Giovane, settore a, la classe V della scuola primaria di Brattirò di Drapia, composta da Roberta Pulicari, Roberta Pugliese, Anna Rombolà, Francesco Rombolà e Michele Rombolà con la poesia Shoah, Luana Grillo della Scuola primaria di Daffinà di Zambrone con A voi uomini, ed Elena Micali della scuola primaria G. Paolo II di Tropea con I sogni di un bimbo. Per il settore b Silenzio autunnale di Alberto Conforti, scuola secondaria di Tavernelle Val di Pesa, La penisola italiana di Giuseppe La Torre, Scuola secondaria Don Francesco Mottola di Tropea, e Che mondo è? di Giovanni Lico, Convitto Nazionale G. Filangieri di Vibo Valentia. Per il settore C i premiati sono stati Mariaelisa Giocondo dell' Istituto Magistrale Statale di Locri al primo posto con Emigrazione, Mariarosa Franco del Liceo scientifico Vianeo di Tropea seconda classificata con Ed è amore, e Maurizio Pantano proveniente dallo stesso istituto con Dormi. Passando alla sezione adulti al primo posto Pierino Pini con Volo di gabbiani, a seguire Iqbal Masih di Adolfo Silveto ed Egidio De Luca con la poesia Auschwitz, 27 Gennaio 2008. Per la sezione Poesia in Vernacolo Raffaele Tomeo si è aggiudicato la prima posizione con Minatori a Marcinelli, seguito da Michele Celano con U palcuscenicu da vita e da Paolo Landrelli con il componimento Riflessioni i nu cinquantenni. Per la poesia edita: Maschere di sale di Romano Cajelli, Poemetti di Rosa Minei Astarita e Tra sentimenti ed incanti di Edda Ghilardi Vincenti. Tra i componimenti in lingua straniera il primo posto è andato a Las almas de los justos estàn en las manos de Dios di Teresa Scialpi, seconda classificata Pasqualina Scrugli con il componimento Pour un sourire, e terzo arrivato Gianni Gliatas con Talassa. Infine premiata come migliore poesia del primo lustro Omaggio a Tropea di Antonella De Luca. Una manifestazione, quella del Premio Onde Mediterranee presentato da Rossella Laria, che si è tradotta come ogni anno in una grande festa dedicata agli artisti e a chi ama l'arte nelle sue molteplici espressioni. Oltre alla poesia, ampio spazio è stato infatti dedicato alla musica, con le apprezzate esibizioni dei maestri Elisa e Salvatore Laureana rispettivamente al piano e al clarinetto e del coro polifonico don Giosuè Macrì; ormai consolidata la collaborazione tra il concorso e l'associazione Tropea Musica che il presidente Ottavio Scrugli ha de- I componenti della giuria del premio “Onde mediterranee” finito “foriera di grandi successi e soddisfazioni” esprimendo il proposito che il felice connubio prosegua ancora negli anni. Poesia, musica ma anche pittura. Suggestive le tele di artisti locali esposte in sala e di grande vanto la presenza dell' artista Giuseppe Vitetta, autore del logo del concorso e dell'opera messa in riffa. Insieme a queste personalità di spicco, appartenenti al panorama culturale tropeano, seduti al tavolo della commissione esaminatrice Gaetano Antonio Bursese, presidente, Giuseppe Meligrana editore e segretario del Premio, la professoressa Lilly Pagano e l'esperta in storia dell'arte Ilaria Mamone. Particolarmente gradita al pubblico la lettura dei componimenti vincitori e delle motivazioni critiche, quest'ultime opera della professoressa Maria Domenica Ruffa. Un momento di grande commozione si è vissuto durante l'attribuzione di un premio di riconoscimento al grande artista tropeano Vincenzo Fazzari, una delle figure più rappresentative di Tropea, persona di grandi qualità artistiche e doti umane. Nato nel 1922, Vincenzo Fazzari si sentì spinto sin da piccolo verso la musica sacra e già da piccolo lasciava di tanto in tanto la bottega del padre calzolaio per raggiungere la vicina cattedrale, attratto dalle sinfonie che da li provenivano. Fu così che il conte Antonino Scrugli, che all'epoca suonava nella Cattedrale, intuendone il grande talento, gli impartì alcune lezioni di piano, contemporaneamente, all'età di soli dieci anni Fazzari entrò a far parte della Banda musicale della Città. Alla morte dell'organista, nel 1942, l'allora ventenne Fazzari venne scelto dal Sagrestano Maggiore, don Francesco Baldanza, con il parere favorevole del Vescovo Cribellati, come Maestro di Cappella della Concattedrale. Dopo la scomparsa, nel '48, del Conte Scrugli, rimase il solo organista e negli anni cinquanta, divenne unico cantore, com'è tuttora, accompagnato semplicemente dalle voci dei fedeli. Anche molti parroci locali si rivolgevano spesso a Fazzari perchè accompagnasse le più svariate funzioni religiose che scandiscono l'anno liturgico. Il talento dell'artista deve molto anche al Canonico Don Giuseppe Macrì, grande compositore, nativo di Limbadi. Tra i due nacque, al ritorno in patria di quest'ultimo dall' America, una grande amicizia sfociata in un perfetto sodalizio artistico dovuto all'apprezzamento e al riconoscimento delle reciproche doti musicali. Il Maestro Vincenzo Fazzari ha raggiunto un'età veneranda, dopo aver trascorso una vita ricca di soddisfazioni musicali e di affetto da parte della gente di Tropea, questo il senso del riconoscimento che l'organizzazione del concorso, in primis nella persona del presidente Pasquale De Luca, ha voluto attribuirgli. Presenti, tra gli altri, all'evento culturale anche il sindaco di Tropea Antonio Euticchio, l'assessore alla viabilità Nino Valeri e gli assessori al turismo e alla cultura dei comuni di Tropea, Drapia e Ricadi Michele Accorinti, Rodolfo Mamone e Giulia Russo. Filadelfia. «Non siamo i responsabili della sconfitta del centrodestra alle elezioni provinciali» La Fiamma volge lo sguardo al futuro La replica di Salvatore Restuccia al consigliere comunale Ivan Donato FILADELFIA - «Rispondere una volta per tutte al signor Donato che per l'ennesima volta chiama in causa il Movimento Sociale - Fiamma Tricolore, pur senza fame parte». Questo lo scopo di un comunicato stampa con il quale il segretario provinciale del Movimento sociale Fiamma Tricolore, Salvatore Restuccia, replica alle dichiarazioni del consigliere comunale di opposizione Ivan Donato, accusato di avere usato “parole poco rispettose verso la Fiamma, affermazioni del tutto gratuite”. Dopo avere messo in chiaro che la Fiamma, con la sua storia e il suo simbolo può definirsi un partito (“lo stesso non può dirsi un partito che in realtà è un'aggregazione di persone senza nessuna storia, senza aver celebrato nessun congresso, nato appena sei mesi fa con nomine calate dall'alto e formato da transfughi alla ricerca di un posto al sole”), Restuccia prosegue: “Lei si arroga il diritto di disprezzare la nostra struttura e la nostra organizzazione di partito che voi non avete, e commentare il nostro programma nonostante lo ignori totalmente. Non immagina nemmeno a quale brutta figura va incontro quando dice che la Fiamma guarda al passato! Mutuo Sociale, progetto H20, Ici, reddito minimo di inserimento: lei non sa proprio nulla di tutto ciò”. Altro che guardare al passato, insomma. E a testimonianza dell'attualità del suo partito, il segretario della Fiamma ricorda le denunce, in tempi non sospet- Salvatore Restuccia ti, nei confronti della Parmalat e le sue lotte nelle vertenza dei lavoratori della Nostromo e sul degrado e l'abbandono della cappella del cimitero di Vibo e del monumento eretto a Piazza San Leoluca al ministro dei Lavori pubblici Luigi Razza. Ricordate, quindi, le lusinghiere affermazioni, alle elezioni del 1999, di due candidati alle Provinciali di Filadelfia (Servello e Michienzi). “In questa tornata elettorale - scrive Restuccia - si è registrato più o meno lo stesso dato delle ul- time elezioni in cui si parla di "presunto successo" senza tenere conto che quelli presi sono i voti che la Fiamma ha sempre avuto”. Dati che vengono messi, quindi, a confrontato con il partito socialista “che - ricorda - non ha raggiunto neanche l'1 %. Come pensavate voi chiede -di prendere al senato il 10% e il 5-6% alla Camera, come profetizzato dal vostro leader Francesco Storace, quando in realtà eravate senza una struttura partitica e senza una organizzazione radicata sul territorio”. Rigettata, dunque, l'accusa di responsabilità politica per la sconfitta del centrodestra. “Nessuno di voi possiede questi titoli - fa sapere perché la vostra destra è una destra solamente di aggregazione di persone per saziare i vostri appetiti di potere. Raggiunto questo obiettivo si esaurirà la vostra ragione d'essere. Dove eravate voi- domanda Restuccia - quando al 501 hotel si cercava il candidato del centrodestra alle Provinciali? Perché la vostra delegata amatissima, con tanto di arroganza e prepotenza, ha difeso a spada tratta la candidatura di Miceli, perdente in partenza?”. Dopo avere ribadito che la Fiamma ha preso le distanze dalla candidatura di Miceli Con questo vostro atteggiamento folle avete tolto quella speranza di opportunità che c'è stata in tutta Italia compresa nella la città di Roma, che ha saputo uscire dopo 14 anni di amministrazione di sinistra disastrosa e fallimentare. Con questo vostro metodo avete tradito i cittadini vibonesi che aspettavano una candidatura all'altezza di sentirsi rappresentati degnamente per la loro storia e tolto quella speranza di rinnovamento. Nonostante tutto ciò abbiamo portato il nostro contributo importante e i miei 35 voti che lei cita sono la conseguenza della mia candidatura in un collegio rimasto vacante e per il quale, da uomini responsabili quali siamo, ho accettato di sacrificarmi perché vi siete presi tutte le candidature alla Camera e al Senato, mentre avete abbandonato sulle mie spalle un collegio blindato dal centrosinistra. Che queste parole poi provengano da un candidato in un collegio dove il centro-destra tutto insieme ha racimolato appena 1'8% contro 1'86% della sinistra ci fa quantomeno ridere. La Fiamma è in veloce espansione in tutta la Calabria, vibonese compreso. Forse non potremo aspirare a posti di comando ma la gente sa bene che scegliendo noi si sarà messa al fianco di gente onesta, che non vive e non intende vivere di politica. Sarà per questo nostro piacere invitarla alle nostre future manifestazioni in modo da toccare con mano quanto affermiamo. Intanto le diamo appuntamento tra cinque anni: ci sarà cosi modo di misurarci nuovamente. Ovviamente noi saremo sempre e comunque da questa parte. A differenza del signor Donato noi non faremo il salto della quaglia. Ci sarà modo e tempo per avviare un confronto basato sulla saggezza e sull'intelligenza. Vibo provincia Mercoledì 14 maggio 2008 25 Mileto. La Provincia ha concesso il nulla osta alla Pro loco. Fervono i preparativi per l’estate Ufficio di informazione e assistenza turistica Francesco Ciccone MILETO - La Provincia ha concesso il nulla osta per l’istituzione presso la Proloco Mileto, diretta da Francesco Ciccone, dell’ufficio Informazione e assistenza turistica (Iat) con correlativa possibilità di uso della denominazione. Si tratta di un importante riconoscimento attribuito al sodalizio che dal 1975 opera nel sociale distinguendosi anche e soprattutto nella promozione del territorio sia sotto il profilo culturale che turistico. La decisione dell’amministrazione provinciale, formalizzata dal dirigente Ferdinando Barilaro, è stata presa in virtù della richiesta avanzata lo scorso 12 marzo dalla stessa Proloco ma anche in considerazione dei sopralluoghi fatti dalla stessa amministrazione provinciale presso la sede dell’associazione turistica. «E’ certamente una decisione che riconosce l’impegno che da decenni questa associazione mette in campo per promuovere la città normanna e le sue frazioni». E’ soddisfatto il presidente del sodalizio, Francesco Ciccone, che nell’annunciare il nulla osta concesso dalla Provincia ha voluto ricordare come «è un successo che va indubbiamente condiviso con l’amministrazione comunale, con le associazione e con tutti coloro che con passione si sono spesi in questi anni per realizzare sul territorio iniziative che certamente hanno contribuito alla valorizzazione di quanto questa città e le sue frazioni offre a chi sceglie di visitarla». Nel frattempo, annunciata la costituzione dell’ufficio Iat, Ciccone ha reso note anche le iniziative che nel corso dell’estate saranno programmate e realizzate dall’ente turistico. Come ogni anno il sodalizio punterà molto sulla cultura con l’attribuzione del premio della “Pergamena normanna” a chi si è particolarmente distinto nel sociale, nella cultura o nel mondo dell’occupazione e dello sviluppo del territorio. Ma alla Pergamena normanna si aggiungeranno anche altre manifestazioni fra le quali spicca la seconda edizione del premio De André riservato a giovani artisti provenienti dalla provincia e anche da extra-provincia. Il primo ap- puntamento che si svolgerà già il prossimo 18 maggio è “il pomeriggio in festa” durante il quale un gruppo di animatori e artisti di strada si esibirà vestendo a festa la villa comunale. Nel mese di giugno è, inoltre, prevista l’organizzazione di una gita con l’obiettivo di consolidare i rapporti con la comunità di Bivongi. Ma l’attività della Pro Loco si concentrerà anche sullo scambio turistico con la città di Tropea. «E in fase di studio - ha concluso Ciccone - il progetto per l’estate che sta per arrivare volto a riproporre il bus del mare che in passato, grazie anche all’importante collaborazione con l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Condoleo e, in particolare con l’assessore Annadelia Massara, ha riscosso notevole successo fra i cittadini di Mileto e delle sue frazioni che hanno apprezzato con una partecipazione costante e massiccia all’iniziativa». Un ultimo pensiero va agli Europei di calcio che la Proloco intende proporre all’aperto nel corso del prossimo mese di giugno. f. r. Serra. Lo Iacono difende l’accordo sull’orario lavorativo. Domani la protesta dello Slai Cobas Lsu e Lpu, la replica del sindaco «Si è inteso contemperare diritto di sciopero e servizi essenziali» di SERGIO PELAIA SERRA SAN BRUNO «L'amministrazione comunale non ha inteso adottare alcun atto di precettazione. I dirigenti si sono limitati ad applicare quanto previsto dall'accordo collettivo nazionale in materia di norme di garanzia del funzionamento dei servizi pubblici essenziali, destinando un contingente minimo di lavoratori a copertura di alcuni servizi essenziali». E' il sindaco Raffaele Lo Iacono a rispondere alle accuse riguardanti la vicenda dello sciopero di Lsu e Lpu indetto dallo Slai Cobas per domani. Sia il sindacato di base sia il consigliere di minoranza Mirko Tassone avevano parlato di comportamenti antisindacali per alcuni ordini di servizio mirati, a loro dire, ad impedire lo sciopero. Tutto è cominciato con l'accordo che il Comune ha sottoscritto con Cgil e Cisl il 20 marzo. Un'intesa che per lo Slai Cobas aumenta la flessibilità dell'orario lavorativo e riduce i diritti dei precari. «Trattandosi di accordi aziendali - specifica Lo Iacono in un comunicato stampa - sono state convocate le organizzazioni sindacali sottoscrittrici dei contratti collettivi nazionali di lavoro e del vigente disciplinare di utilizzo per l'utilizzo di Lsu e Lpu». Quindi lo Slai Cobas, non avendo sottoscritto tali accordi, per il sindaco «non aveva alcun titolo per essere convocato». Entrando nel merito degli accordi contro cui i lavoratori protestano, l'amministrazione precisa che gli stessi «non diminuiscono affatto i diritti dei lavoratori, anzi contribuiscono a creare un quadro di maggiore certezza nell'impiego dei lavoratori medesimi e sono propedeutici al riconoscimento effettivo delle loro professionalità». L'accordo sull'orario di lavoro consentirebbe di «definire dei turni coerenti con l'esigenza di garantire alla collettività l'efficienza nell'erogazione dei servizi pubblici senza pregiudicare i diritti dei lavoratori». Inoltre non verrebbe imposto il lavoro domenicale, ma «è solo previsto che si possano impiegare dei la- voratori in alcuni servizi essenziali, adeguatamente compensati, solo in casi eccezionali e di urgenza». Al riguardo il sindacato aveva sottolineato come di fatto le situazioni di emergenza fossero divenute ormai la regola. «Il Comune di Serra scrive ancora Lo Iacono ha sempre tenuto un comportamento di massimo rispetto per Lsu e Lpu. Ciò è dimostrato dall'attenzione con cui sono pagate le mensilità dei lavoratori di pubblica utilità, assicurandone priorità rispetto agli stipendi del personale di ruolo. Senza dimenticare che questa è stata una delle due amministrazioni nella provincia che ha curato le pratiche per l'erogazione dell'assegno al nucleo familiare agli Lpu che in questi giorni è in pagamento». Tornando poi ai famigerati ordini di servizio, il sindaco spiega che «si è in- Il sindaco Raffaele Lo Iacono teso contemperare il diritto allo sciopero con il diritto dei cittadini a ricevere l'erogazione dei servizi pubblici». Un atteggiamento «di responsabilità» anche verso i cittadini, a cui è stata data informazione della giorna- ta di sciopero. «Nessuno ha inteso impedire l'esercizio del diritto di sciopero. Su circa 70 lavoratori è stato individuato con gli ordini di servizio un contingente - spiega il sindaco - di appena 14 lavoratori, che avrebbero potuto chiedere entro 24 ore dalla comunicazione la volontà di aderire allo sciopero chiedendo la sostituzione ove possibile». Poi specifica che «non esistono rappresentanti aziendali per Lsu e Lpu, in quanto agli stessi non è riconosciuto il diritto ad eleggere le proprie rappresentanze sindacali aziendali». Per ciò che riguarda invece la richiesta di conciliazione, nella nota si rileva che «la competenza ad espletare le procedure è del Prefetto, il quale, vista la mancata convocazione entro 3 giorni lavorativi dalla comunicazione della formale proclamazione dello stato di agitazione e della richiesta della procedura conciliativa, ha ritenuto di applicare quanto previsto dall'Accordo del 29 settembre 2002». Tutto ciò insomma per sottolineare che l'atteggiamento dell'amministrazione comunale è stato «assolutamente rispettoso del diritto allo sciopero dei lavoratori e di quello dei cittadini al godimento dei servizi pubblici». Infine, il sindaco Raffaele Lo Iacono afferma che sono stati attivati i meccanismi previsti dalla normativa vigente in materia «a seguito della dichiarazione dello stato di agitazione e della successiva proclamazione dello sciopero da parte dello Slai Cobas. Diverso sarebbe stato se i lavoratori avessero chiesto un incontro per discutere delle diverse problematiche, richiesta che sarebbe stata subito accolta». Tropea. Dopo la pesante sconfitta alle provinciali stoccate a Grillo e Basile «Serve puntare sul nuovo» Alfredo Tranfo (Cdl) ribadisce la necessità di rilanciare il Pdl TROPEA - Il Circolo della Libertà “Tropea” e il suo presidente, Alfredo Tranfo, a circa un mese dal voto che ha sancito la sconfitta del centrodestra e del suo candidato presidente Francesco Miceli nella competizione per la conquista di palazzo ex Enel hanno voluto fare una analisi approfondita dell'attuale momento in cui si trova il Partito della libertà nel territorio provinciale . Una analisi che arriva, quindi, «dopo che le recenti elezioni provinciali - si legge in una nota diramata dal circolo - hanno scavato, con la pesantissima perdita di consensi registrata, un solco profondo tra le varie anime del centro destra, facendo venire alla luce quel malessere nascosto che, pur presente da tempo immemorabile, non era stato mai affrontato e che ci ha portati nelle precedenti tornate elettorali locali a ripetute sconfitte». Valerio Grillo Per Tranfo e gli esponenti del Circolo della libertà cittadino si tratta di «una malattia che tutti conoscevano e che è sempre più degenerata perché mai nessuno è stato in grado di curarla, tagliando cellule malate là dove era necessario». Il presidente del Cdl di Tropea ha rivendicato come «siamo stati i primi a contestare i vertici provinciali del Pdl sulla designazione unilaterale, per nulla democratica e arrogante con cui è stato scelto il candidato a presidente della Provincia di Vibo Valentia e i fatti ci hanno dato ragione con un minimo storico di consensi per il Pdl vibonese». Gli stessi «vertici del Pdl che ora dopo la sonora sconfitta cercano di scaricare il loro candidato a presidente. Finalmente adesso è arrivato il momento di fare chiarezza, non dobbiamo avere paura né dei confronti e né degli scontri, perché solo facendo chiarezza una volta per tutte si può ricostruire e, oggi, la base del centro destra della provincia di Vibo Valentia, dopo anni di silenzio, si è svegliata dal lungo torpore in cui era caduta». Rivolgendosi a Domenico Basile e Valerio Grillo, «ormai riconosciuti da tut- ti come gli autori di questa ennesima sconfitta», Tranfo invita entrambi «a fare un passo indietro e lasciare che il vento del rinnovamento che spira dalla base, si realizzi intorno ai nuovi soggetti istituzionali che sono i consiglieri provinciali appena eletti, carichi di idee, determinazione e di quella passione politica da tempo assente fra i “vecchi” rappresentanti», senza dimenticare «la collaborazione determinante del senatore Franco Bevilacqua appena rieletto». In conclusione, quindi, il Circolo della Libertà di Tropea dà la propria massima disponibilità a questa azione di rilancio del Pdl annunciata da Bevilacqua e annuncia che «anche noi sabato, saremo a Vibo Valentia al tavolo del cambiamento, che deve essere un momento di incontro dal quale ripartire per gettare le basi della rinascita del Pdl vibonese. f. r. Nicotera Saccomanno premiato dal Rotary NICOTERA - Il Rotary International Club di Nicotera Medma, del distretto 2100, ha conferito al proprio vice presidente, Giacomo Saccomanno l'onorificenza più alta e prestigiosa: la “Fellow Paul Harris”, che viene consegnata a chi si è distinto nell’attività sociale e rotariana. In particolare, nella motivazione del riconoscimento si legge che lo stesso è stato attribuito «in segno di apprezzamento e riconoscenza per il tangibile e significativo apporto nel promuovere una migliore comprensione reciproca e amichevoli relazioni fra popoli di tutto il mondo». La consegna dell’onorificenza è stata portata a termine dal past president Antonino Di Certo, alla presenza di Beniamino Donnici e di un folto pubblico che ha riservato all’evento un lungo applauso e con un abbraccio al socio. Saccomanno, da oltre venti anni, si è interessato delle iniziative rotariane spendendosi per portare avanti proposte e progetti, con ricadute rilevanti sul territorio. Da 11 anni presiede l'Associazione “La Città del Sole”, composta da ben 12 Club rotariani Calabresi: Amantea, Castrovillari Pollino, Cosenza, Florense di San Giovanni in Fiore, Lametia Terme, Locri, Nicotera Medma, Petilia Policastro Valle del Tacina Centenario, Reggio Calabria Sud, Soverato, Tropea e Vibo Valentia. In questo suo ruolo ha svolto progetti educativi nelle scuole, percorsi di legalità, tavole rotonde, pubblicazioni di volumi su esperienze calabresi, il premio omonimo che ha dimostrato le grandi capacità dei calabresi nel fare impresa anche in un territorio così difficile. Ultima fra le attività messe in campo da Saccomanno lo sportello alimentare, che in poco più di due settimane ha distribuito oltre 300 pacchi nel territorio della Piana di Gioia Tauro alle famiglie bisognose e disagiate. 26 Vibo provincia Il percorso comune delle associazioni culturali “Gioacchino Murat” e “Tolentino 815” Mercoledì 14 maggio 2008 Siglato il gemellaggio con Tolentino Il Comune di Pizzo presente alla rievocazione storica PIZZO - Ha avuto luogo, nei giorni scorsi a Tolentino, presso le sale del Castello della Rancia, come annunciato nei giorni scorsi, la firma del patto di gemellaggio tra due delle associazioni murattiane più qualificate ed attive sul territorio nazionale: la “Gioacchino Murat Onlus” di Pizzo e la “Tolentino 815” di Tolentino. L'evento si è incastonato nelle manifestazioni organizzate in occasione della XIII edizione della rievocazione storica della battaglia combattuta a Tolentino, (MC) il 2 e 3 maggio 1815 tra l'esercito di Gioacchino Murat, re di Napoli, e quello austriaco del barone Federico Bianchi, considerata da vari storici come la prima battaglia per l'indipendenza italiana. Alla firma del patto di gemellaggio tra le due associazioni, avvenuta nelle persone di Giuseppe Pagnotta, presidente della “G. Murat Onlus” di Pizzo, e di Paolo Scisciani, presidente della “Tolentino 815”, hanno presenziato una delegazione del comune di Pizzo rappresentata dal sindaco Fernando Nicotra e una delegazione della comunale di Tolentino nelle persone del vice sindaco Goffredo Nobili e dell'assessore alla cultura Paolo Ruggeri. La cerimonia ha, altresì, visto la partecipazione entusiastica di S.A.R il principe Murat giunto da Parigi per presenziare agli eventi della rievocazione e molto vicino alle associazioni gemellate, nonché dei rappresentanti delle delegazioni italiane del “Souvenir Napoleonien” Massimo Carducci, delegato per il centro Italia, e Paolo Foramitti, delegato per il nord Italia. Inoltre, hanno presenziato all'evento: i membri del “Reale Gruppo Storico Gioacchino Murat” istituito in seno all'associazione presieduta da Giuseppe Pagnotta, Ruggero Antonio Ceravolo direttore del gruppo storico, Giuseppe Bruzzese direttore artistico del Corteo Storico Murattiano realizzato a cura della Murat Onlus, Achille Concerto autore del copione cinematografico sulla figura di Murat di prossima realizzazione e una rappresentanza del corpo docente e degli alunni dell'Istituto Tecnico Nautico - sezione commerciale - di Pizzo nelle persone dei docenti Vito Boragina e Domenico Sorace che hanno accompagnato numerosi alunni dell'ITN alla manifestazione a fronte dell'entusiasmo di adesione all'iniziativa espresso della preside Elena De Filippis. Col patto di gemellaggio i due enti culturali, legati da una stretta, fattiva e costruttiva collaborazione sin dal 2004 (che ha portato all'istituzione, assieme ad altri, della “Rete Murat” - organizzazione internazionale di associazioni ed enti murattiani - e del “Comitato Bicentenari Murattiani”) si sono impegnati ufficialmente e permanentemente a favorire gli scambi reciproci finalizzati allo sviluppo del più ampio sentimento di fratellanza nello spirito di libertà, nonché al successo della pace e della libertà. Forte è stato l'entusiasmo e l'orgoglio espressi dai sindaci delle due cittadine, i quali fortemente intenzionati a rafforzare l'asse storico - culturale sviluppatosi e suggellatosi nel gemellag- Alcune fasi della rievocazione storica della battaglia di Tolentino e il momento della sigla del patto di gemellaggio tra le associazioni “Gioacchino Murat” e “Tolentino 815”, alla presenza del sindaco di Pizzo, Ferdinando Nicotra gio tra le due associazioni, hanno avviato in occasione di questo incontro un processo di integrazione culturale finalizzato al gemellaggio tra i due comuni in nome di Gioacchino Murat. Il sindaco di Pizzo Fernando Nicotra, nel suo intervento immediatamente successivo alla firma dell'atto di gemellaggio, ha espresso con fierezza la sua ammirazione per l'operato dell'asso- ciazione presieduta da Giuseppe Pagnotta definita “un vero fiore all'occhiello per la città nonché un importante motivo di lustro per la stessa”, annunciando il più ampio impegno dell'ammini- strazione comunale a supportare e sostenere la prossima edizione della “Rievocazione storica dello sbarco, arresto condanna e fucilazione del Re Gioacchino Murat a Pizzo” che come an- nunciato avrà luogo nel prossimo mese di ottobre nel suo format originale e ufficiale pensato e realizzato a cura dell'associazione culturale “G. Murat Onlus”. a. m. p. I ragazzi napitini protagonisti attivi del ricordo della battaglia di Tolentino del 1815 Ampi consensi per il “Reale gruppo storico” PIZZO - Alla manifestazione di Tolentino protagonista è stato il “Reale Gruppo Storico Gioacchino Murat” che ha ricevuto ampi consensi. Il gruppo nato nel 2004 in seno all'associazione culturale “G. Murat Onlus” presieduta da Giuseppe Pagnotta, si è trovato in quel della cittadina marchigiana a vivere il suo esordio fuori regione. Questo è costituito da oltre 40 figuranti abbigliati in raffinati ed eleganti abiti ottocenteschi di manifattura artigianale molti dei quali - tra cui quello del re Murat e quello prezioso della consorte Carolina - realizzati dal celebre atelier teatrale di Giuseppe Bruzzese “Stile d'epoca S.r.l.” di Reggio Calabria. Il gruppo, diretto da Ruggero Antonio Ceravolo e al I ragazzi del “Reale gruppo storico” quale per l'occasione hanno aderito alcuni studenti dell'Istituto nautico napitino, nel riprodurre la corte murattiana vanta al suo interno le figure del re Gioacchino Murat, impersonato dal giovane pizzitano Claudio Solano, della regina Carolina Bonaparte, nella persona della splendida Maria Elena Riga, dei figli della coppia reale, di Luciano Bonaparte, impersonato da Giuseppe Pagnotta, di tre ministri del Regno Murattiano, di un drappello di soldati e di diverse nobildonne e dame di corte. Il contributo del gruppo ha alimentato il fascino storico, culturale e folkloristico della rievocazione marchigiana la quale, per la prima volta, ha vantato sul campo di battaglia la figura del Re Murat che ha condotto l'esercito in campo. Forte entusiasmo e grande apprezzamento sono stati manifestati nei confronti del “Reale Gruppo Storico Gioacchino Murat” non solo dall'organizzazione ospitante ma anche da parte degli altri gruppi storici che, grazie alle profonde e sincere relazioni umane svilup- patesi, hanno già invitato il gruppo storico diretto da Ruggero Antonio Ceravolo ad una fitta serie di avvenimenti che si svolgeranno sul territorio nazionale da qui al 2015. Grande è la soddisfazione espressa dal presidente Pagnotta che, nel manifestare il suo orgoglio per questo importante ed onorevole risultato raggiunto dal gruppo storico, e nel constatare la sua crescita esponenziale, il grande entusiasmo creatosi al suo interno ha ringraziato tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questa meravigliosa e qualificante esperienza grazie alla costante dedizione e al grande spirito di iniziativa manifestati. a. m. p. Vibo speciale Giro Alle 12.30 la partenza dei ciclisti alla volta di Catanzaro Mercoledì 14 maggio 2008 27 Pizzo si tinge di rosa Tanto entusiasmo per il Giro d’Italia di ENZO CALLIPO PIZZO - Ore 8:30, in una Piazza della Repubblica occupata da gazebo e automobili sponsorizzate ,in uno dei storici bar del centro napitino, incontriamo nientemeno che Francesco Moser. Cogliendo l'occasione scambiamo due battute con il campionissimo che, con un sorriso sincero, si complimenta per lo spettacolare scorcio offerto allo sguardo dall'affaccio e per la calorosa accoglienza offerta dai presenti, che lo avevano salutato con un applauso. Succede a Pizzo di incontrare un mito del ciclismo e, succede a Pizzo di aver la possibilità di vedere la partenza della IV tappa del 91° Giro d'Italia ,la prima sul continente, un evento storico fortemente voluto dall'amministrazione locale e dal sindaco Fernando Nicotra che si è detto «orgoglioso e soddisfatto di aver ottenuto di ospitare questo evento sportivo di rilevanza nazionale e non solo a Pizzo”, ricordando che “moltissimi erano i comuni che aspiravano ad accogliere il cosiddetto “circo rosa” e che di conseguenza il coefficiente di difficoltà per ottenerlo nel nostro è stato elevatissimo. Un altro mattone è stato posto nella ricostruzione dell'immagine di Pizzo come cittadina d'eccellenza nel settore del turismo, ma un mattone in più e non l'ultimo mattone in quanto la via della rinascita e della riaffermazione non è affatto completa». Alle belle parole del sindaco hanno fatto eco quelle di alcuni dei 2500 addetti ai lavori che si sono detti soddisfatti dell'organizzazione, dell'accoglienza e dell'affascinante bellezza dei luoghi. Il rito della punzonatura, cioè la firma dei corridori che attesta la loro partecipazione alla tappa, è stato preceduto da mini-premiazioni nei confronti di alunni delle scuole medie di Serra San Bruno e Pizzo che hanno partecipato al concorso - Bici Scuola: pedalare verso il meglio - patrocinato dalla Polizia di Stato e dal Ministero della pubblica istruzione rappresentati in loco dal vice-questore aggiunto Caliano e dalla dottoressa Falduto. Il tema del concorso, incentrato sull'educazione stradale, affrontato con e per i giovani da chi ogni giorno vigila affinché le strade siano più sicure,vale a dire la Polizia Stradale. Le scolaresche premiate hanno avuto l'onore di seguire la tappa del giro sul Pullman azzurro assieme agli agenti. Di seguito la Città di Pizzo ha reso omaggio a Francesco Moser con una targa che ,come ha sottolineato lo speaker della manifestazione :ha sancito l'amicizia tra il Giro d'Italia e la cittadina calabrese”. Sono stati premiati inoltre vecchie e nuove glorie del ciclismo italiano da diverse personalità della politica della provincia e della regione,tra i quali il premio dell'onorevole Censore a Paolo Bettini. Nel frattempo sul podio-firma sfilavano tutti i circa 150 corridori che venivano ad apporre la loro firma prima di incamminarsi verso la linea di partenza predisposta in via Nazionale. Tutti questi eventi hanno visto la partecipazione di tantissimi napitini che, nonostante i notevoli disagi derivanti del blocco quasi totale delle principali vie, hanno risposto con spirito congeniale a queste manifestazioni, con gioia e con sportività, pre- Alcuni momenti del Giro e un simpatico cartellone miando con applausi sia i campioni affermati che i gregari,questi ultimi certamente meno conosciuti, ma non per questo meno meritevoli. La “Prima” è stata un successo in attesa di una possibile replica. Pizzo. Malumori da parte di molti cittadini per i provvedimenti adottati in questi due giorni Una grande festa nonostante i disagi La chiusura al traffico di alcune arterie necessaria per far transitare il Giro di ORLANDO ACCETTA PIZZO - La quarta tappa del Giro d'Italia, edizione 2008, che è partita da Pizzo per concludersi sullo splendido lungomare di Catanzaro Marina, dopo un percorso di 183 chilometri, è stata vinta dal 21enne britannico Mark Cavendish della High Road conquista la sua sesta vittoria stagionale, la prima nella corsa Rosa che oggi disputava una frazione interamente in terra calabrese, vincendo in volata precedendo Daniele Bennati della Liquigas, vincitore della terza tappa. Oggi la quinta tappa di 203 chilometri da Belvedere Marittimo a Contursi Terme. La cittadina napitina per due interi giorni è stata completamente isolata, perché l'organizzazione ha sequestrato tutti i possibili accessi al centro storico e alla Marina, nonché i pochi parcheggi esistenti, per cui i disagi cui sono andati incontro i residenti sono stati davvero tanti, alcuni anche ingiustificati, tenuto la copertura delle buche col bi- I corridori transitano per le vie della cittadina tume poteva farsi nei mesi passati, gradualmente alternando il senso di marcia, senza necessariamente dover isolare gli abitanti della Nazionale, della Marinella, della Pietà, di Trentacapilli e di Mazzotta. Altro gravissimo errore, secondo quanto hanno riferito alcuni abitanti, è stato quello di aprire i plessi della scuola elementare nella giornata di sabato, così costringendo genitori e nonni a fare il giro dell'Angitola o di Vibo Marina per prendere i bambini all'uscita delle 13,30. Diversi sono stati costretti a scendere a piedi. Di certo la giornata del 13 è stata unica ed originale, caratterizzata da tanta allegria, vivacità, colori, ma non si può proprio af- fermare che Pizzo fosse città idonea ad accogliere una tappa della”corsa rosa”, poiché priva di strutture di accoglienza adeguata, di strade, di piazze e di altro per accogliere centinaia e centinaia di persone, tanto che alcune, che abbiamo personalmente sentite, si sono espresse in modo non certo lusinghiero per i disagi cui sono andate incontro. E’ stata una grande festa dello sport che ha dato a Pizzo la possibilità di avere una risonanza nazionale e internazionale, questo è sicuro, cui però ha fatto da contraltare un certo malumore dei napitini proprio a causa dei provvedimenti adottati. La prima fase della gara è stata caratterizzata dalla lunga fuga di Rik Verbrugghe, della Cofidis, che scatta già da Pizzo al primo chilometro, nei pressi del cimitero comunale, guadagnando circa 11 minuti sul gruppo dopo 110 chilometri, transitando da solo sui 1353 metri del Passo di Pietra Spada, unico Gran Premio della Montagna della gara, per essere poi ripreso a circa venti chilometri dall’arrivo. La maglia rosa è sempre Franco Pellizotti, che la dovrà difendere oggi nella quinta tappa, di 203 km, che da Belvedere Marittimo arriva fino a Contursi Terme. Quindi, Bennati non è riuscito a bissare la vittoria di Milazzo. L'unico Gran Premio della montagna è stato quello del Passo di Pietro Spada a 1353 metri, a 64 km dalla partenza. Una curiosità: i simboli dei Giochi del Mediterraneo, organizzati dalla città di Pescara, erano presenti nella tappa napitina ed accompagneranno il Giro d'Italia per sette tappe. Infatti, oltre alla tappa di Pizzo, l'auto di Pescara 2009 sarà al seguito della corsa rosa a partire dalla quarta tappa (Pizzo Calabro-Catanzaro Lungomare) fino alla decima (la cronometro individuale da Pesaro a Urbino), passando per quelle di Belvedere Marittimo-Contursi Terme, Potenza - Peschici, Vasto Pescocostanzo, Rivisondoli - Tivoli e Civitavecchia - San Vincenzo. La quarta tappa ha visto la carovana rosa transitare da Serra San Bruno, Spadola, Simbario e San Nicola Da Crissa Sulle strade delle Serre i corridori si danno battaglia di MIRKO TASSONE SERRA SAN BRUNO - Giornata storica per la cittadina della certosa. Alla sua novantunesima edizione il giro d'Italia approda nel borgo bruniano dopo aver solcato buona parte del territorio delle Serre. Per gli appassionati, i curiosi, gli scettici e gli indifferenti la giornata rosa segnerà a lungo la memoria collettiva di quanti hanno assistito ad un evento unico, straordinario. La lunga attesa è finita. Fin dalle prime ore della mattinata si respira l'aria delle grandi occasioni. Un frizzante via vai. L'insolita frenesia di operai, forze dell'ordine e addetti all'orga- nizzazione fin da subito da il segno che si sta per vivere un momento speciale. All'operosità delle ultime ore, nel corso delle quali si è cercato di presentare il volto diverso del territorio, quello forse che ognuno avrebbe il diritto di vivere, magari ogni giorno, si è lentamente sostituto il nervosismo dell'ultima ora. Fin da Simbario, Spadola, Serra e via via verso il valico di Passo Pietra Spada gli appassionati prendono posto, si dispiegano le bandiere, si srotolano gli striscioni. Intanto in anticipo sull'arrivo della carovana ciclistica i tanti addetti alla vendita di gadget contribuiscono a colorare di rosa il verde volto delle Serre. Ai capannelli dei giorni scorsi, tutti intenti, nel bene e nel male, a commentare l'evento, si sostituisce l'irrequieta curiosità della vigilia. Anche i poco interessarti, i critici e addirittura i meno entusiasti fanno di tutto pur di accaparrarsi un posto in prima fila. Gli appassionati, invece, di buon ora, preferiscono respirare l'aria fresca della montagna. Gli amanti dei grimper, degli scalatori, del ciclismo eroico d'altri tempi conquistano un posto in vetta ai 1353 s.l.m di Passo Pietra Spada dove è possibile assistere alla fase più dura della gara. I curiosi, al contrario, prendono posto lungo il tragitto che sfiora i centri abitati. A Spadola sulla provinciale, rifatta di fresco, molti attendono, alcuni sbuffano, altri ancora protestano per i disagi alla circolazione. Nel paese della Minerva, con fare sardonico, qualche buontempone trova il tempo per posizionare un eloquente cartello di ringraziamento all'indirizzo del giro che ha compiuto il miracolo di far asfaltare strade. A Serra, invece, con grande anticipo si sono spiegate due lunghe ali di spettatori. Una folla composta che, pur di non perdersi il passaggio dei corridori, sfrutta ogni spazio. Piazza Azaria Tedeschi, dove sorge il monumento ai Caduti, piazza Tucci sede del palazzo municipale, si popolano di un pubblico entusiasta, a tratti appassionato. E così mentre con alcuni striscioni i più giovani ricordano l'indimenticato “Pirata”, Marco Pantani, altri preferiscono approntare le apparecchiature fotografiche ed immortalare l'evento. Con il passare dei minuti le informazioni diventano numerose. La voce, come se scandisse il divenire della tappa, si fa strada serafica, sono a Simbario, dice, sono arrivati a Spadola, aggiunge un'altra poco lontana. E così con il lento ma inesorabile accavallarsi di indicazioni, alle 14,10 fa ingresso sul pavè di corso Umberto la maglia rossa della Cofidis. Radio corsa, informa: il corridore in testa è il belga Rich Verbruegghe. Quel nome fiammingo, che ai più non dice assolutamente nulla, precede di 9 minuti il gruppo. Poco prima del viale che conduce alla certosa, il battistrada taglia in solitario il traguardo volante. La lunga fuga è però destinata a spegnersi, dopo ben 164 chilometri, sul colle di Catanzaro. Intanto l'attesa dura un attimo ed alla testa della corsa segue il gruppo. Il ritmo è sostenuto, c'è giusto il tempo di veder sfrecciare la maglia rosa di Franco Pellizzoli. Velocemente l'insolita carovana sfila tra gli applausi degli spettatori che assaporano il gusto di aver vissuto una giornata indimenticabile. 28 Mercoledì 14 maggio 2008 Provincia di Catanzaro Taverna. Sarà inaugurata sabato al complesso monumentale la mostra Lucio Parrillo “L’arte dei videogame” sbarca al Civico TAVERNA - S'inaugura sabato 17 maggio alle 18 (con apertura straordinaria fino alle 24 ), alla presenza di addetti ai lavori - critici, artisti e operatori culturali - nello storico Complesso monumentale di San Domenico, sede del Museo e della galleria d'arte contemporanea di Taverna, la mostra Lucio Parrillo - “L'arte dei comics e videogames”, promossa ed organizzata, nell'ambito della quarta edizione della manifestazione europea “La notte dei Musei 2008”. Manifestazione che prevede inoltre, la presentazione del video installazione “Tempo poetico - relatività ed eternità” ideato da Vincenzo Caroleo e Rosanna Papaianni con musiche di Gianni Tirelli e Andrea Gallelli, produzione Immagine Latente. Il doppio evento curato da Giuseppe Valentino, direttore del Museo civico di Taverna con il contributo di Fiorentino Sarro, è patrocinato dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francese; dalla direzione dei Musei di Francia; dal Consiglio d'Europa; dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali; dall'Icom International e dal Comune di Taverna. A corredo della mostra di Lucio Parrillo è stato pubblicato, per le edizioni “I Quaderni del Museo” un catalogo che annovera note introduttive del sindaco di Taverna, del Direttore del Museo e di Fiorentino Sarro; apparato iconografico e biografia essenziale dell'artista invitato. La mostra resterà aperta sino all'8 luglio e sarà visitabile tutti i giorni, da martedì a domenica, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, chiuso il lunedì. Lo Spiderman 2008 di Lucio Parrillo Girifalco. Siniscalco accusa: «Il tempo della meditazione è finito» Immobilismo al Comune La denuncia di “Progetto” di MASSIMO PINNA GIRIGALCO - Ad un mese dalle elezioni amministrative che hanno sancito la vittoria della lista “Girifalco Democratica” a sostegno del sindaco Rocco Signorello, “Progetto Girifalco” di Maurizio Siniscalco, attacca sul presunto immobilismo amministrativo che sta vivendo Girifalco. «L'immobilismo dell'amministrazione, a cosa le cause? - la domanda che apre il lungo comunicato stampa redatto dal gruppo “Progetto Girifalco” - Inutile dire e ripetere che l’ Amministrazione comunale non sta guardando al futuro di Girifalco e che tutto ciò che riesce a fare è a malapena l'ordinaria amministrazione. A malapena ben inteso. Non è un voler rigirare il coltello nella piaga: perché sappiamo che non servirebbe a nulla». Ciò che spinge i sostenitori della lista sconfitta nel corso delle ultime elezioni amministrative, è «il bisogno di capire - si legge ancora nella nota - perché questa compagine nuova di zecca, salvo qualche brontosauro della politica, nella quale tanta speranza era stata riposta dalla stragrande maggioranza dei cittadini di Girifalco, una volta messa alla prova dei fatti, non funziona. O almeno: fino ad oggi non ha funzionato. Certo, a giustificazione di tale sgradevole situazione si potrebbe invocare l'inesperienza dei neofiti amministratori. Ma, per quanto inesperti - continua la nota - i nuovi amministratori comunali di Girifalco, possono contare su una azienda con oltre 40 dipendenti, bene organizzati e competenti: dunque hanno ottimi maestri se vogliono imparare qualche cosa della complessa macchina che è la pubblica amministrazione». Una situazione che tuttavia a ben guardare farebbe sorgere molte domande. «L'esperienza dei brontosauri della politica che sono presenti nelle loro file, dove la mettiamo? Avranno esperienza. O no? Forse dunque l'inesperienza non giustifica del tutto la situazione di stallo che tutti osserviamo, impotenti, in paese. Dunque, che cosa c'è che non va nella idee guida condivise e discusse con la gente, alla quale invece nulla si comunica (a proposito: dov'è finita la partecipazione e l’iniziativa denominata “Comune Aperto” tanto sbandierato nei pubblici comizi?». «Domande sostanziali perché -afferma la nota - al punto in cui siamo, trovare le cause dell'immobilismo diventa un imperativo categorico, non solo per noi di minoranza, bensì soprattutto per Rocco Signorello e maggioranza: e una volta trovate quelle cause, tocca a lui eliminarle con sollecitudine». Quello che Girifalco non può permettersi è «di perdere tempo sul piano della competitività e dello sviluppo. La nuova ammini- Mimmo Defilippo Maurizio Siniscalco strazione potrà contare su un “fascicolo” di progetti ereditati e consegnati pubblicamente durante il consiglio dalla precedente amministrazione». «Abbiamo riconosciuto immediatamente la sconfitta elettorale, tanto è vero - dichiara l'ex assessore Mimmo Defilippo, candidato di “Progetto Girifalco” - che già martedì 15 aprile, subito dopo la proclamazione degli eletti hanno avuto le consegne». «Tutto questo perché - si legge in conclusione nella nota - la disponibilità immediata alle consegne era dovuta alla consapevolezza e allo scrupolo di fare ripartire immediatamente la macchina burocratica cittadina nell'esclusivo interesse della comunità». Borgia. I cittadini chiedono che si intervenga sullo stabile all’incrocio di via XX Settembre Pericolo costante per il palazzo “decadente” di SALVATORE GUERRIERI BORGIA - Sembra proprio che si corra un pericolo costante all'incrocio di via XX Settembre con Corso Matteotti a Borgia. Un pericolo denunciato da alcuni passanti per la continua caduta di calcinacci e listarelle di infissi che sistematicamente e ultimamente spesso sembra si siano staccati dal palazzo che su quelle vie si erge da oltre cento anni investendo i passanti. Un palazzo storico costruito subito dopo il terremoto del 28 marzo 1783 come da progetto dell'ar- Borgia. Poca trasparenza a danno soprattutto degli anziani Al mercato rionale del sabato frutta e verdura “orfane” di prezzi BORGIA - Perché al mercatino settimanale del sabato non vengono esposte le tabelle dei prezzi dei prodotti di frutta e verdura? Una cosa strana e inconsueta che cozza con la trasparenza e con la possibilità per gli acquirenti di rendersi conto dei prezzi dei prodotti esposti senza dover chiedere al rivenditore. Una trasparenza che non c'è o che è rispettata solamente da pochissimi rivenditori, si lamentano i molti avventori che affollano settimanalmente il mercatino, e che spesso penalizza proprio i più deboli, gli anziani. Ma sarebbe opportuno che venisse rispettata anche la normati- nuova Giunta di Girifalco? Potrebbe essere che la squadra di Rocco Signorello, il sindaco e i suoi assessori, abbiano qualche “problemino” di rodaggio fra di loro, viste le differenze sostanziali di visione politica che la caratterizzano» è l'accusa poi neppure tanto velata che “Progetto Girifalco” rivolge alla neo compagine amministrativa. «Il tempo delle mediazioni dovrebbe essere finito! O no? Noi della lista “Progetto Girifalco” ci stiamo preoccupando, di fronte all'immobilismo, e cerchiamo di individuare le cause di quanto "non" sta avvenendo e cioè di un governare acuto e proiettato verso il futuro, con idee guida da perseguire ostinatamente, va in materia di igiene a cominciare dal non far toccare con le mani i prodotti e a pretendere che alcuni alimenti delicati vengano adeguatamente tutelati da polvere, mosche e quant'altro con teli o retine adeguate. Questo non per essere contro nessuno, dicono i cittadini, ma per una garanzia e una tutela reciproca sul prodotto. Se le norme ci sono è giusto che vengano rispettate e si facciano rispettare. L'appuntamento del sabato è importante e i borgesi che aspettano il mercatino per le spese settimanali, e non solo, vogliono comprare in tutta tranquillità e guardando i prezzi. s. g, chitetto Ferraresi e che oggi avrebbe necessità e urgenza di un intervento di restauro, perché non si perda la struttura originaria, da salvaguardare, e perché continuando a perdere pezzi non metta a rischio l'incolumità dei passanti, che ignari anche qualche giorno fa sono stati investiti proprio da un pezzo di manufatto caduto dallo stabile. Qualcuno intervenga, chiedono i cittadini e ultimamente i malcapitati, per la messa in sicurezza dello stabile trovandosi su una strada di transito non solo pedonale ma anche automobilistico significativo. Lo stabile decadente posto all’incrocio di via XX Settembre con corso Matteotti a Borgia Andrà in scena sabato prossimo la festa della solidarietà A Squillace “I colori del Senegal” SQUILLACE - “I colori del Senegal” è il titolo della festa della solidarietà organizzata a Squillace lido dalla Fondazione “Città Solidale”, dall'Associazione delle donne senegalesi in Calabria, dall'Associazione “Spazio Aperto”. Tre organizzazioni che si propongono di promuovere l'integrazione e la reciproca accoglienza dei popoli, fondate tra il 1999 e il 2007. In particolare, l'Associazione delle donne senegalesi in Calabria è un'associazione senza scopo di lucro fondata a Squillace nel 2007 da un gruppo di senegalesi ed italiani e si propone di favorire sul territorio locale, regionale, nazionale, la promozione della conoscenza e della solidarietà verso i paesi del terzo Mondo, soprattutto del Senegal. La Fondazione Città Solidale è un'organizzazione non a scopo di lucro, nata nel 1999, e si occupa di accoglienza e sostegno di persone in difficoltà, informazione, formazione. Da anni gestisce servizi ed organizza attività per la piena integrazione sociale e culturale delle persone straniere. L'Associazione Spazio Aperto, infine, è un'associazione di volontariato nata nel 2003. Essa si propone la realizzazione di iniziative finalizzate alla promozione umana di persone in situazione di disagio o a rischio di emarginazione sociale. La festa prenderà il via alle 9 di sabato 17 nel piazzale della Parrocchia di San Nicola in Squillace lido con la speranza che essa possa diventare la prima di una serie di iniziative di sensibilizzazione sulla realtà dei paesi africani. Nutrito il carnet dove si annota in serata un'esibizione di musicisti senegalesi e di giovani musicisti italiani; una mostra fotografica/multimediale sulla realtà dell'Africa, del Senegal ed in generale sull'integrazione inter-culturale; la possibilità di gustare piatti tipici senegalesi ed italiani; un'esposizione di prodotti artigianali tipici del Senegal. Il ricavato sarà devoluto ad iniziative in favore di persone in difficoltà in Africa ed in Italia. s. g. Il 17 maggio a Petronà Ricordando Borsellino PETRONA' - Per sconfiggere la mafia servono sicuramente norme e pene severe ma senza prevenire spesso tutto ciò si rivela insufficiente. Ecco perché l'Istituto comprensivo “Corrado Alvaro” anche quest'anno ha focalizzato la sua attenzione sul tema della legalità con lo scopo di inculcare nelle nuove generazioni quei valori forti di onestà che sanno respingere l'amo della mafia. È in questo contesto che, nel pomeriggio del 17 maggio prossimo, un'iniziativa pubblica dal titolo “Ricordando Borsellino: il mio no alla mafia” ospiterà proprio Salvatore Borsellino, il fratello del magistrato ucciso in Sicilia. an. sc. Soverato Mercoledì 14 maggio 2008 29 Animata riunione del circolo, alla presenza del docente dell’Unical Mario Alcaro La sinistra riparte dal “Berlinguer” «Necessario selezionare una nuova classe politica» di FABIO GUARNA IL TENTATIVO di riorganizzare la sinistra soveratese, dopo la debacle elettorale, partendo dal costituendo circolo Enrico Berlinguer non sembra affatto destinato a cadere nel vuoto. Un sospetto che si avvalora osservando il pieno ottimismo manifestato da Pasquale Alcaro al termine dell'incontro che si è tenuto nei giorni scorsi fra simpatizzanti e militanti della sinistra della cittadina jonica e del comprensorio. Un'iniziativa, nata per porre la base di futuri incontri e promuovere la nascita del circolo “Enrico Berlinguer” che, come sottolineava qualcuno, “per il solo nome rappresenta una garanzia”. All'incontro, riuscito grazie ad un tam tam di inviti e all'effetto calamita prodotto da uno dei relatori, ovvero Mario Alcaro, docente di storia e filosofia dell'Unical, hanno partecipato anche alcuni amministratori locali. Il leit motiv del dibattito è stato la necessità della sinistra di selezionare una nuova classe politica capace di intercettare nella maniera migliore le esigenze di una società senza più il muro di Berli- Enrico Berlinguer no. Muro che, pur se non come quello caduto il 9 novembre 1989, secondo Adriana Lerro, esperta della realtà cubana «andrebbe rialzato per mettersi al riparo dagli effetti negativi della globalizzazione così come avviene nel paese di Castro». L'incontro, dopo una interessante analisi di Mario Alcaro sulla situazione politica attuale e su ciò che la sinistra italiana dovrebbe fare e non fare, cominciando con l'evitare le continue autolimitazioni della sua essenza, (se così può essere sintetizzato il pensiero di Alcaro), ha registrato interventi stuzzicanti. Gerardo Pagano, parlando di giovani e lavoro ha proposto l'abolizione delle prebende dei politici. «Come si può sentire - ha detto l'ex sindaco di Soverato degli anni '80 - un giovane laureato che non riesce ad arrivare ai mille euro al mese, quando vede persone meno meritevoli di lui andare avanti e farsi strada solo perché legate ai carrozzoni dei politici?». Durante l'incontro si è anche discusso di sicurezza. «E' possibile ha detto qualcuno - che l'allarme sicurezza, meriti un'attenzione maggiore di quello della criminalità organizzata che giornalmente colpisce? Non c'è, forse un tentativo di strumentalizzazione nel non dare una giusta proporzione ai fatti?». Tante domande che hanno fatto da cornice ad un dibattito che non ha dovuto registrare l'assenza di parole chiavi importanti: tutela dell'ambiente e del territorio, valorizzazione delle energie naturali e garanzie sociali. Un obbligo per chi vuole interessarsi della Calabria. La Tecnovese e i familiari della vittima hanno promosso un incontro per il 26 «Non si dimentichi il delitto dell’imprenditore Antonio Longo» SI torna a parlare del delitto di Antonio Longo, l’imprenditore di Satriano caduto sotto i colpi del braccio armato della ‘ndrangheta la mattina dello scorso 26 marzo. Lo faranno i familiari e gli esponenti dell’azienda abilmente guidata dalla vittima, la “Tecnovese spa”, nel corso di una conferenza stampa indetta per il prossimo 26 maggio alle 16. L’incontro sarà, appunto, dedicato alla memoria dell'imprenditore, che aveva perso la vita in un attentato sulla strada statale 280, all’altezza del bivio per Maida. L’obiettivo, spiegano i promotori dell’iniziativa (Nicola Longo, Gianluca Longo, Rosalba Carone, Stefania Calabretta), sarà quello di “smuovere le coscienze pubbliche e private, di fronte al silenzio sceso su quanto successo, nonchè esortare al L’imprenditore Antonio Longo dibattito sulla mafia in generale e con particolare attenzione sugli ultimi eventi che hanno scosso la città di Soverato, rivelatasi centro di preoccupanti “attenzioni” di stampo mafioso”. Davoli. Il sindaco riconfermato consigliere provinciale Tutti in festa per Femia di FRANCO LAGANA’ DAVOLI - Molto partecipata la festa organizzata dal sindaco di Davoli Cosimo Femia, per la seconda volta eletto consigliere provinciale del Partito democratico nel collegio che comprende i comuni di Davoli, S. Sostene, S. Andrea, Isca. Nel suo intervento, Femia ha ringraziato i suoi elettori, puntualizzando come consigliere di minoranza, il suo impegno per i problemi del territorio del basso jonio. «E' stata una campagna eletto- rale molto difficile, peccato che non siamo riusciti al ballottaggio a strappare al Pdl, la provincia di Catanzaro. Il nostro ruolo di minoranza sarà di controllo sull'operato del governo di Wanda Ferro, ma anche propositivo, quando si andranno ad affrontare le problematiche di questo territorio. Considerando le nuove competenze che la regione ha dato alla provincia. Come centro sinistra, metteremo in campo tutte le iniziative necessarie a bloccare i centri di potere che in questi anni hanno ca- ratterizzato i precedenti governi, non ultimo quello di Michele Traversa. Il nostro territorio, da oltre15 anni è stato abbandonato dai governi di centro destra. Vorrei ricordare, la poca attenzione sulla viabilita di questo comprensorio. Il precedente governo nazionale di Prodi, ha lasciato in eredità alle province calabresi e siciliane enorme risorse per la messa in sicurezza della viabilità sulle strade secondarie provinciali. Utilizzeremo il nostro ruolo di consiglieri d'opposizione per garantire ai nostri territori quella attenzione che fino ad oggi non c'è stata. In vista dell'arrivo della stagione estiva, solleciteremo la maggioranza ad interventi immediati per quanto riguarda i depuratori, e i rifiuti, per evitare che anche la Calabria diventi come la Campania». I sindaci di Guardavalle, Antonio Tedesco, di Satriano Michele Drosi, di Badolato Nicola Parretta, e il presidente della comunità montana “Fossa del Lupo” di Chiaravalle, Enzo Bruno, hanno, nei loro interventi espresso Un momento della festa organizzata per Cosimo Femia la loro soddisfazione per l'elezione di Femia. Alla festa, erano presenti anche dirigenti del partito di S. Caterina, Isca, S, Andrea, Soverato. Enzo bruno in particolare, ha evidenziato le difficoltà che sta incontrando il presidente Wanda Ferro, sulla composizione della giunta. «Un segnale questo certamente negativo per il Pdl, costretto a fare i conti con i rappresentati dei vari partiti. A questa maggioranza noi non faremo sconti, ma li incalzeremo sui problemi dei cittadini, dei territori della provincia». 30 Mercoledì 14 maggio 2008 Soverato e dintorni Il personaggio Michelino tra i primi spettatori ad attendere i ciclisti L’arrivo della carovana rosa a Soverato Il sindaco: «Evento storico che ha meritato la risposta della gente» di ANGELA ROSA PAONE “GIRO bagnato, Giro fortunato!” Soverato lo aveva annunciato e atteso con entusiasmo il 91° Giro d'Italia e, tra nuvole e pioggia, lo straordinario evento è arrivato. Erano davvero in molti ad aspettarlo con tanto di cappellini e gadget rigorosamente “in rosa”. La celebre corsa ciclistica a tappe per professionisti, iscritta nel calendario dell'Unione Ciclistica Internazionale e organizzata dalla Rcs Sport, è partita da Palermo il 10 maggio scorso e culminerà a Milano il prossimo 1 giugno. L'attesa IV tappa “Pizzo Calabro- Catanzaro Lungomare” ha quindi attraversato Soverato varcando il traguardo volante su Corso Umberto I tra il fervore di tutti. Ventuno squadre di nove corridori ciascuna hanno rappresentato venti Nazioni. L'intera manifestazione, che ha comportato la chiusura al traffico fino al passaggio di “Fine Corsa”, è stata scortata dalla polizia stradale e ha visto la presenza di addetti all'organizzazione e l'assistenza sanitaria di pronto soccorso. Grande soddisfazione da parte dell'Amministrazione comunale. Il sindaco, Raffaele Mancini, ha parlato di «evento storico che ha meritato la risposta entusiasta della gente e confermato la capacità di Soverato di essere all'altezza delle situazioni». Ha quindi ricordato lo sforzo notevole di tutta l'Amministrazione per un evento che «è anche di rilancio di un territorio che costituisce una parte d'Italia importante che non vuole e non può essere emarginata». Soddisfatto anche l'assessore allo sport, Antonio Matozzo, che Tappa bagnata nel Soveratese per la carovana rosa Giro sotto la pioggia Passaggio in volata per Rik Verbrugghe ha sottolineato la bontà dell'iniziativa non solo per la città ma anche per l'intera Provincia. «Una manifestazione notevole- ha aggiunto Matozzo- anche al fine di dare un'immagine diversa della nostra Provincia, nonché un messaggio incisivo: lo sport può assumere grande rilievo sociale- culturale e tracciare un senso di appartenenza ad una terra che merita». Cosi quando Rik Verbrugghe della Cof, maglia numero 59, ha varcato il traguardo concentrato nella gara dentro la lestezza di chi insegue un sogno, la gente, entusiasta, lo ha inseguito con lo sguardo applaudendolo incessantemente. Subito dopo Jérémy Roy della Fdj, maglia numero 87, accolto con lo stesso calore, così come successivamente Alessandro Vanotti della Liquigas, maglia numero 128, che ha continuato a ricevere gli applausi festanti. Grande fervore per tutti gli altri corridori che hanno colorato il traguardo volante di quella sana euforia che ha coinvolto i presenti intenti ad immortalare, nella memoria o dentro uno scatto fotografico, una giornata storica per la città di Soverato che neppure il brutto tempo è riuscita a scalfire. di GIANNI ROMANO AD assistere alla carovana rosa non poteva mancare un conosciutissimo personaggio storico di Soverato, Michelino (nella foto in alto), grande appassionato di calcio e di tutto lo sport in genere. Il primo a transitare per il traguardo volante è stato proprio lui di buon mattino bicicletta da corsa, maglietta rosa e cappellino di ordinanza pronto a raccogliere gli applausi dei presenti. Anche questo serve per fare veicolare il messaggio “Soverato città dello sport” Vetrine pink per salutare i propri beniamini di ANNAMARIA BUTTIGLIERI In attesa, per strada e affacciati ai balconi, per assistere alla corsa “BENVENUTI a Soverato”, così recita il cartello che ha salutato il passaggio della 4° tappa del 91° giro d'Italia nella cittadina ionica. C'era tutta la cittadinanza, ieri pomeriggio, su Corso Umberto 1°, ad applaudire e incoraggiare i loro beniamini. La manifestazione ha coinvolto proprio tutti, che hanno atteso, con entusiasmo ed allegria, il passaggio dei ciclisti. Il passaggio è stato preceduto dall'arrivo della lunga carovana degli sponsor, allegra e festosa, che, tra balli e canti ha coinvolto grandi e piccini, distribuendo gadget di ogni tipo e colorando il corso di rosa. L'aria di festa ha coinvolto anche i diversi esercizi commerciali presenti sul corso, che hanno addobbato le vetrine con maglie e accessori rosa. Presenti all'evento anche molti ciclisti amatoriali, che anche se per poco, hanno vissuto l'emozione della gara e visto i loro favoriti. Tutto si è svolto nel migliore dei modi. La cittadinanza ha risposto in modo ineccepibile a tutte le esigenze che una gara di questa portata richiede, si è lasciata coinvolgere dall'atmosfera di festa e dalla gara. Nessun disagio è stato creato ai tutori dell'ordine e ai volontari che si sono impegnati per garantire la buona riuscita della manifestazione. Un pomeriggio all'insegna del divertimento e di una passione, quella per il ciclismo, che ha coinvolto e trascinato tutti e che sicuramente, grazie al passaggio nella città, entusiasmerà nuove leve. Badolato. Il coordinatore del “Comitato di lotta” chiede più impegno L’ammodernamento della statale106 nelle proteste di Franco Nisticò di FRANCO LAGANA’ BADOLATO - Il passaggio del Giro d'Italia nel centro abitato di Badolato Marina, ha visto protagonista i numerosi bambini che hanno salutato la carovana con palloncini rosa. Ma ha visto protagonista anche il vulcanico Franco Nisticò, coordinatore del Comitato di Lotta per i problemi relativi all'ammodernamento della Statale 106, ferrovia jonica , e l'abbandono in cui versa il territorio del basso Ionio soveratese. Nisticò, con un cartello al collo, tra gli applausi dei cittadini, ha percorso il centro abitato lungo la Sta- tale 106 per essere ripreso dalle telecamere al seguito del giro. «La mia protesta ai bordi della strada - ha precisato Nisticò - è stata una forte denuncia per sollecitare l'inizio dei lavori per la messa in sicurezza del tratto Soverato - Guardavalle, per la cui realizzazione sono previsti 34 milioni di euro. Spesso le promesse in passato sono cadute nel dimenticato. Il mio augurio che le televisioni al seguito del giro, diano risalto alla mia iniziativa». Il passaggio del giro è servito a provvedere alla sistemazione dell'importante arteria? «Solo in Calabria succedono cose incredibili. Da diversi anni denunciamo la pericolosità di questa arteria, buche sull'asfalto, arcate dei ponti pericolanti, vedi il Ponte Gallipari di Badolato, muretti laterali pericolosi, erbacce ai bordi della strada, tutte cause in passato di incidenti anche mortali. Oggi, dopo 25 anni dal passaggio dell'ultimo Giro d'Italia, con la bacchetta magica, si sono fatti interventi relativi alla bitumazione, e al taglio delle erbacce, con grande celerità, come d'altronde era doveroso fare, per evitare cadute dei ciclisti, e dare un'immagine positiva del territorio. Siamo orgogliosi del passaggio della carovana del Giro. Ma dopo questo grande evento sportivo, cosa succederà? Inizieranno i lavori per la messa in sicurezza della 106? Si elimineranno i ponti, si darà corso alla realizzazione della metropolitana di superficie, Catanzaro - Guardavalle? Sono questi gli interrogativi che si pongono gli abitanti di questo territorio, che da oltre 50 anni aspettano questi interventi, promessi dai governi di centro destra e centro sinistra, ma mai realizzati. Ripeto la mia è stata una protesta civile e democratica, che non ha intralciato la corsa. Per pochi minuti ho bloccato la 106 prima dell'arrivo della carovana. Mi ha fatto pia- La protesta di Franco Nisticò in occasione del Giro d’Italia cere che anche i ciclisti, e le macchine al seguito hanno letto i miei cartelloni di protesta». Intanto qualcuno durante la notte ha scritto sull'asfalto frasi emblematiche come “Statale 106 strada della morte”o “ Politici calabresi, aspettiamo fatti concreti non parole”, sperando che le scritte venissero riprese dall'elicottero del Giro d'Italia. Soverato e dintorni 31 Chiaravalle Centrale. È calato il sipario sull’undicesima stagione teatrale Mercoledì 14 maggio 2008 Il Tempo nuovo chiude con Brecht In scena l’opera “La eccezione e la regola” di VIVIANA SANTORO CHIARAVALLE CENTRALE - Umberto Palmieri (il mercante), Pierpaolo Macrì (il portatore ), Nicola Corrado (la guida), Enza Malocco (moglie del portatore), Francesco Iezzi (l'albergatore), Francesca Borrello (il giudice), Anna Maria Taverna (giudice aggiunto), Francesca Staglianò (giudice aggiunto), Paola e Sergio Sangiuliano (musica e canto). Questa la giovane squadra del Laboratorio teatrale di Tempo Nuovo che ha portato in scena, chiudendo brillantemente l'undicesima stagione teatrale, un testo non certo facile di Bertolt Brecht, “La eccezione e la regola”, adattato e diretto da Franco Candiloro. Le due parole scelte da Brecht per titolo della sua opera fanno capire la sua finalità paradossale: l'eccezione si può definire dopo aver definito la regola, non viceversa. Un mondo diviso in due classi che sono inseparabili, gli sfruttatori o datori di lavoro, e gli sfruttati che per riuscire a sopravvivere devono aiutarli, in questo caso nella ricerca del petrolio: un circolo vizioso, in cui le due classi non si avvicineranno mai, le regole del sistema hanno creato un equilibrio destinato a durare.. «Nel sistema che hanno costruito, l'essere umano è una eccezione perciò chi si dimostra umano ne paga lo scotto». Sono parole dell'autore tedesco che presentando la storia di un viaggio, in cui Gli attori sul palco del teatro “Tempo nuovo” di Chiaravalle Centrale sfruttatori e sfruttati sono soli nel deserto per cercare l'oro nero, il petrolio, in lontananza il fiume della pace, ha voluto scrivere un dramma, che lui stesso considerò “didattico”. “La eccezione e la regola” ha come protagonisti le contraddizioni di una società, nella quale i rapporti tra le persone sono contagiati dall'alienazione ed ogni comportamento è sottoposto al duro calcolo delle conseguenze, la perenne inimicizia, il non vedere, Chiaravalle Centrale. Il presidente Franco Candiloro traccia il bilancio Umanità e giustizia sotto i riflettori di MARIA PATRIZIA SANZO CHIARAVALLE CENTRALE- «La tematica dei rapporti umani, filo conduttore della stagione teatrale 2008 di “Tempo nuovo”, si lega alla tematica della giustizia ne “L'eccezione e la regola” di Bertolt Brecht”, come illustra il presidente del sodalizio culturale chiaravallese, Franco Candiloro. A portare in scena la rappresentazione è la Compagnia di “Tempo nuovo”, «una formazione - spiega Candiloro - avviatasi l'anno scorso con “Il Cilindro” di Eduardo De Filippo. Sono i ragazzi con più anni di laboratorio alle spalle, con più “scuola” e che quindi si prestano meglio a interpretare determinati lavori, specialmente come quello di quest'anno che richiede grande impegno e grande dedizione al testo». “L'eccezione e la regola” si sviluppa su una metafora, agli estremi della quale si pongono un avido e spietato mercante e dall'altro un portatore. «Il mio ruolo - commenta Umberto Palmeri che ne “L'eccezione e la regola” veste i panni del primo - rappresenta ciò che non di deve fare, in questo dualismo di servi e padroni, di buoni e cattivi. Spero possa muovere la sensibilità di chi ci guarda e far riflettere». Pierpaolo Macrì, il portatore, evidenzia le caratteristiche del suo personaggio che «mantiene la propria dignità e un grande umanità nonostante ciò che subisce». A metà tra queste due figure: la guida, interpretata da Nicola Corrado, «che da una parte deve sottostare al mercante, ma che dall'altra alla fine cerca di mettere in guardia il portatore, purtroppo non riuscendovi, dai pericoli del viaggio». Nella dinamica dei rapporti e delle situazioni che si susseguono, compiano sulla scena a dar corpo e vita all'opera di Brecht, ancora: l'albergatore, la moglie del portatore e i giudici. Al termine della rappresentazione ignorandola, l'azione degli altri. Lavoro impegnativo e fortemente educativo che i giovani del Laboratorio teatrale di Tempo Nuovo di Chiaravalle Centrale hanno portato in scena con impegno e professionalità lodevoli. Francesca Borello, attrice e direttore artistico, e Franca Florio, realizzatrice delle scene hanno contribuito alla riuscita del lavoro. Prima dell' apertura del sipario il socio Mauro Bittone ha ringraziato gli abbonati, i numerosi sponsor, gli Enti patrocinanti (Amministrazione provinciale di Catanzaro, Comuni di San Vito Jonio, Olivadi, Cenadi, Torre di Ruggero, Cardinale, Petrizzi), senza la collaborazione dei quali non sarebbe stato possibile realizzare il prestigioso cartellone 2008 e le iniziative collaterali L'Associazione culturale di Chiaravalle Centrale “Tempo Nuovo”, di cui è presidente l'infaticabile amante del teatro, Franco Candiloro, in undici anni ne ha fatto davvero tanto di cammino! La sfida ardua di coinvolgere il territorio nella cultura del teatro si può dire vinta, stando ai consensi venuti anche da fuori. L’associazione di Chiaravalle Centrale Tempo Nuovo è una realtà positiva che ha interessato anche l’Università Bocconi di Milano, dove un team di studiosi sta studiando in maniera capillare la realtà del territorio chiaravallese, dal punto di vista socio culturale. Lamezia Mercoledì 14 maggio 2008 32 Ufficio di corrispondenza: via Virgillo, 3 - 88046 Lamezia Terme - Tel. e Fax 0968/201015 E-mail: [email protected] Si sollecita ancora Speranza a requisire l’impianto mai consegnato al nuovo gestore Depuratore, sindaco debole Sinistra Critica : «Garantisca le condizioni igienico sanitarie» di RAFFAELE SPADA «VERGOGNOSA appare la situazione degli operai ex Gerica» che stanno facendo uno sciopero della fame da una settimana presso l'impianto di depurazione di S. Pietro Lametino, secondo Sinistra Critica, che ieri con una propria delegazione ha portato la sua solidarietà ai lavoratori, «riscontrando la completa solitudine in cui versano e l'enorme sforzo in atto per garantire, nonostante tutto, un minimo di funzionamento dell'impianto ed evitare con ciò la completa paralisi della piattaforma depurativa». Sinistra Critica osserva che «da quelle parti latitano in maniera scandalosa i sindacati confederali che non hanno reputato in nessun modo dare risonanza e forza alla vertenza di questi operai che non percepiscono il salario da ormai 8 mesi; così come appare altrettanto debole l'affermazione del sindaco Speranza il quale reputa illegale requisire l'impianto e impossibile assorbire gli operai nell'organico comunale». Sinistra Critica si chiede se «è illegale requisire l'impianto, sarebbe forse legale allora non pagare gli operai, che nonostante tutto conti- La foce del Turrina inquinata nuano comunque a lavorare? E se il sindaco Speranza è la massima autorità sanitaria e deve garantire ai cittadini le condizioni igienico-sanitarie necessarie alla libera fruizione delle spiagge pubbliche, non sarebbe questo, ad avviso di Sinistra Critica, un valido motivo per “disobbedire” alla legge e per dare una risposta agli operai in lotta che chiedono gli arretrati ed un lavoro garantito! Insomma cosa sta accadendo?». Ci si rende conto che ormai il conto alla rovescia verso l'estate è già iniziato? La situazione sembra paralizzata e non si riesce a comprendere come mai se lo scorso 19 marzo si era sottoscritto un accordo tra la Provincia di Catanzaro, con il Commissario Prefettizio, il rappresentante della Gerica Bertoncello e i funzionari dell'Ato2 (l'ufficio operativo della provincia per la gestione del servizio della depurazione), per il riconoscimento dei debiti contratti fin dal 1 novembre 2007, ancora non si sia proceduto alla consegna degli impianti lametini, dopo che anche gli altri impianti della provincia sono stati consegnati alla nuova ditta che si è aggiudicato l'appalto della gara-ponte della durata di un anno, ovvero consorzio Sige. Sappiamo intanto che l'impianto di Botricello è ancora sequestrato, e quello di Montepaone ancora non hanno consegnato i lavori di manutenzione. Cosa sarà accaduto allora che ha impedito la consegna del depuratore lametino? Perché non c'è stata la consegna? Sembra che il problema riguarda gli aspetti finanziari e il passaggio di consegne tra la Gerica, alias Dondi Ibi di Rovigo, e la nuova ditta, ovvero la definizione delle somme e le date da cui partono i conteggi. Visita di Lugi Cantafora ai lavoratori ex Gerica Il vescovo dagli operai UNA benedizione speciale, con parole di conforto e sostegno, quella del vescovo di Lamezia, Luigi Cantafora, agli operai della Gerica, che ieri mattina si è recato presso l'impianto di depurazione. Il prelato ha affrontato tematiche delicate quali la sicurezza sui posti di lavoro, specie riguardo il tragico evento in cui ieri ha perso la vita un operaio di una ditta edile a Lamezia. E lunedì sera, per la seconda volta, hanno palesato il loro sostegno gli esponenti dell'associazione “Il cerchio e la croce”: «Non possiamo che stare vicino ai lavoratori, cercando di dare un contributo fattivo alla risoluzione del problema, lottando al fianco di chi ha fame di giustizia sociale. Una situazione angoscianteafferma il “Cerchio e la croce”che vede padri di famiglia non percepire il loro stipendio per perversi giochi economici e poli- tici. Padri che hanno intrapreso la lotta per la sopravvivenza pur non astenendosi dal lavoro per il forte senso di responsabilità». E criticano le istituzioni che «si limitano a dare solidarietà, rimanendo però nelle loro abitazioni», nonché i sindacati che «hanno abbandonato le loro posizioni». Ma il segretario generale Catanzaro-Lamezia della Cgil, Alfredo Iorno, assicura l'impegno del sindacato, evidenziando che sono stati inviati decreti accertativi alla direzione regionale del lavoro affinchè i soldi possano finire nelle tasche dei lavoratori e non in quelle delle ditta. «E domani attiveremo ulteriori strumenti poiché questa situazione è ai limiti della tolleranza, sia per i lavoratori che per i cittadini, a fronte di una grave situazione ambientale». e.c. Lamezia Terme e Piana BILANCIO approvato, nuove finalità per potenziare l'area, e riacquisire i terreni Biofata: questi alcuni dei tanti punti discussi dall'assemblea ordinaria degli azionisti della LameziaEuropa con l'impegno di una nuova strategia di sviluppo dell'area industriale ex Sir in funzione della nuova programmazione Por 2007-2013. Il bilancio si è chiuso per il settimo anno consecutivo con un utile di esercizio di 12.175 euro al netto delle imposte per 87.986 euro su un valore della produzione di 1.872.042 euro. Una discussione che ha esaminato l'operato della Lameziaeuropa nel 2007 che ha proseguito l'attività di alienazione delle aree, in particolare 91.000 mq con 61 lotti industriali per un totale di 690.000 mq. Nel 2007, inoltre, la società ha altresì avviato la realizzazione di interventi Mercoledì 14 maggio 2008 Approvato il bilancio della società guidata dal presidente Vasta Ex Sir, priorità della Regione Gli azionisti di Lamezia Europa sollecitano il rilancio dell’area mirati al miglioramento dei servizi per le imprese insediate e alla competività dell'area, tra cui avanzati servizi di telecomunicazioni, ed è in fase di implementazione il progetto “Lameziaeuropa Renergy” che riguarda l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. In particolare la società si è posta l'obiettivo di creare le condizioni per sviluppare un'attività d'impresa nella filiera strategica del solare fotovoltaico per la produzione di energia pulita e per il risparmio energetico, che può abbattere i costi per le imprese. Ed attualmente sono in fase di progettazione tre impianti mentre stanno per essere avviati i lavori di realizzazione del primo impianto fotovoltaico. Il presidente di Lameziaeuropa, Domenico Vasta ha sottolineato la necessità di «definire una nuova strategia di sviluppo complessivo dell'area e di programmare una serie di incontri di lavoro con gli azio- nisti e con tutti i soggetti locali dello sviluppo per analizzare le nuove linee guida del Por Calabria 2007-2013 e per elaborare proposte progettuali concrete finalizzate alla realizzazione di nuovi interventi infrastrutturali sull'area e di iniziative mirate alla promozione ed attrazione di nuovi investimenti produttivi capaci di creare indotto e opportunità occupaziona- Presto i lavori per il primo impianto fotovoltaico li». Gli azionisti hanno evidenziato la necessità che la Regione inserisca fra le priorità di sviluppo regionale l'area industriale di Lamezia per avviare il processo di rilancio produttivo delle aree dismesse ex Sir, della dinamicità imprenditoriale dimostrata e delle ulteriori potenzialità di sviluppo presenti sul territorio lametino. Il presidente provinciale della Cia, Franco Lucia, ha evidenziato la necessità di definire un tavolo di lavoro con la Regione per il riconoscimento di Area di inte- 33 resse regionale per attrarre nuovi investimenti e realizzare nuove infrastrutture, per far compiere all'area un ulteriore salto di qualità mentre il vicepresidente dell'Asi, Mario Paraboschi, ha comunicato l'impegno dell'Asi ad accelerare l'iter per l'approvazione della variante urbanistica legata alla operazione di riacquisizione delle aree ex Biofata. Per Cristoforo dell'agenzia nazionale (ex Sviluppo Italia) bisogna individuare nuove linee strategiche per l'area anche tramite l'elaborazione di un piano marketing e sviluppo locale. Ed in questo contesto l'assessore alle attività produttive del Comune di Lamezia, Palmieri, ha chiesto un confronto operativo tra Lameziaeuropa e Comune per avere una visione strategica sinergica dello sviluppo del territorio lametino. e.c. Costerà 450.000 euro andata e ritorno. Dagli aeroporti si partirà una volta a settimana Dal 13 giugno Russia più vicina Presentato il nuovo volo diretto Lamezia - Mosca di EUGENIA CATALDI ATTERRANO i russi a Lamezia e si apre una rilevante opportunità per il turismo di tutta la Calabria: decollerà il 13 giugno prossimo il primo volo diretto “Lamezia Terme- Mosca” con la compagnia “Gazprom Avia”. Con 450 euro si potrà andare e ritornare da Mosca, con frequenza settimanale, grazie all'accordo sottoscritto da Sacal, Regione ed il tour operator russo “Mc travel”. Dal 13 giugno sino al 26 settembre, sarà possibile raggiungere Mosca in sole tre ore e 40 minuti, con partenza da Lamezia alle ore 12 e arrivo alle 18, e dall'aeroporto di “Vnukovo” a Mosca alle ore 9 ed arrivo a Lamezia alle 11, (comprendendo il fuso orario). Il volo viene operato dalla Compagnia “Gazprom Avia” con i Boeing 737 da 120 posti (classe business ed economy), e da Mc Travel, uno dei maggiori tour operators russi. Un ulteriore tassello che arricchisce l'operato e l'offerta della Sacal, presentato ieri mattina in una conferenza alla presenza del presidente Sacal, Eugenio Ripepe, del direttore generale Clericò, dal dirigente Spa- Da sinistra: Scarfò, Dobrovolskaya, Ripepe gnoli, dal direttore del dipartimento turismo della Regione, Anastasi, e dalla manager di Mc Travel, Olga Dobrovolskaya unitamente a Scarfò che ha curato l'incuming: Presenti il presidente della Camera di commercio, Abramo, ed al vicesindaco di Lamezia, Falvo. «Questo volo è stato cercato con fermezza. E' il frutto di un concreto un impe- gno sinergico con la Regione,- ha affermato il presidente della Sacal, Ripepe - e rappresenta un nuovo ed importante flusso turistico di particolare interesse commerciale, turistico e culturale». «E' dal '97 che proviamo a concretizzare questo collegamento con la Russia- afferma il dirigente della Regione, Anastasi- ed il dipartimento turismo della Re- gione punta molto sul trasporto aereo perché è una carta vincente per lo sviluppo del turismo. Giungono, intanto, segnali di interesse da parte di altri mercati esteri, tra cui un collegamento con Montreal. Ci lavoreremo». Ed ha però auspicato che «tutto il sistema delle autonomie locali e quello ricettivo «sappiano rispondere alle esigenze del mercato russo». La manager di Mc Travel, Dobrovolskaya, ha sottolineato l'altà qualità del vettore e dei servizi offerti dalla compagnia e dal tour operator russi, specie per i servizi a bordo, aggiungendo che «la clientela russa non ha solo bisogno di vacanze prettamente turistiche quanto culturali». Ed in questo contesto si apre un ventaglio di opportunità laddove è stato annunciato che molti insegnanti russi verranno in Calabria per itinerari formativi e settimane di aggiornamento. Ed oltre agli insegnanti, si prevede l'atterraggio in Calabria di molti studenti russi delle scuole alberghiere con il fine di scambi culturali e gastronomici tra le due realtà del mondo, oltre che per attuare stage formativi. Monito a Wanda Ferro dalla segretaria cittadina di Forza Italia Patrizia Nicolazzo Provincia, per le scelte coinvolgere il partito UN dialogo democratico ed un confronto tra tutte le componenti del Pdl per scelte condivise al fine di combattere ogni forma di antipolitica: un auspicio, velato con toni da monito, della coordinatrice cittadina di FI, Patrizia Nicolazzo, che rammenta come in campagna elettorale la neo presidente Wanda Ferro aveva infatti ricordato l'importanza ed il ruolo istituzionale dei partiti nonché il personale rispetto verso le decisioni prese da ciascuna forza politica, relativamente all'indicazione dei nominativi da inserire in giunta. «Oggi, più che mai, è importante ribadire l'importanza del confronto e del dialogo nei partiti- afferma Patrizia Nicolazzo- soprattutto in occasioni di momenti decisionali così importanti, come l'indicazione dei propri rappresentanti nelle istituzioni». E aggiunge: «Scelte che non devono essere decise da singoli dirigenti- sordi alle tante e legittime richieste di ascolto- ma che devono essere condivise dal partito inte- Patrizia Nicolazzo ro, inteso come gruppo e squadra allargata». Sarebbe sbagliato, secondo la Nicolazzo, se le scelte più importanti per l'ente provinciale e per la nostra società venissero prese tra “quattro mura” di una segreteria politica, chiudendo le porte al resto del partito e apren- dole solo per le campagne elettorali». E sottolinea che Forza Italia ha investito tutto il direttivo di questo percorso politico alimentato dal confronto, ed ha discusso e deciso quali scelte prendere in merito alle diverse questioni e problematiche della città. Ed auspica che «il direttivo e tutti i componenti siano protagonisti delle future scelte della politica», nonché che «venga accolto e rispettato come regola fondamentale l'appello del neo presidente Wanda Ferro ossia di dare ascolto ai partiti all'insegna del dialogo e del dibattito tra le varie forze politiche, avviando quindi un nuovo percorso di amministrazione provinciale. Mi auguro che con la nascita del Pdl, si continui a garantire l'unica possibilità di vita del futuro partito e in generale della politica, attraverso il confronto e il dialogo democratico tra tutti i componenti che lo rappresentano: le scelte più giuste e incisive sono proprio quelle condivise e che combattono ogni forma di antipolitica». e. c. De Biase: «Chiarella contro i lametini» di PASQUALE ROPPA IL PDL bacchetta Egidio Chiarella sulla politica sanitaria. Il tutto dopo un suo intervento sul problema sanità a Lamezia. A criticare aspramente il consigliere regionale del PD ci pensa Salvatore De Biase. «E' pura fantasia! La prova di tutto ciò - evidenzia - è che un progetto di riforma merita uno studio preliminare, concertazione, ed opportuni tempi di attuazione. Nel nostro caso né l'uno né l'altro». Infatti - annota - «ancora oggi, siamo nel caos e nell'incertezza più assoluta». L'esponente del coordinamento dei berlusconiani mette anche nel conto il fatto che «è trascorso più di un anno e ancora non si capisce che fine ha fatto il piano sanitario». L'unica cosa certa commenta «sono le proteste che in Calabria sono state attuate dal Pollino all'intera Locride, e che la spesa sanitaria regionale, nella previsione fatta dall'assessorato alla salute, è più del doppio dello scorso anno. Oltre che l'emigrazione regionale è notevolmente aumentata». Il caso Lamezia viene individuato, poi, come emblematico. Infatti - dice De Biase «con l'assessore Lo Moro, Chieffallo e Chiarella, abbiamo toccato il fondo sulla sanità». A tal proposito viene rammentato che «la città intera si è ribellata, con raccolta di firme, accompagnate da proteste che hanno visto migliaia di cittadini sui binari, manifestazioni varie, per le quali il Presidente Loiero è rimasto sordo e distante». De Biase si sostiene ancora: «Oggi addirittura dovremmo stare tranquilli perché, come dice l'onorevole Chiarella, non si perdono posti e nessuno verrà trasferito a Catanzaro. Ma perché pure questo dovevamo subire ?». Poi l'esponente del centrodestra lascia partire un altro fendente rivolto a Chiarella: «Da quando Lei ha abbandonato la postazione televisiva di mera protesta quotidiana, i lametini non se la sentono più di adottarlo come loro riferi- mento!». Altra frecciata: «Non dica neanche che il suo voto contro Lamezia, (l'accorpamento dell’As,) era un atto necessario per migliorare la qualità della vita della comunità. Ma è forse cieco?». Non è neanche tenero De Biase quando ricorda a Chiarella: «In questo lungo e destabilizzante anno trascorso, da quando cioè Lei assieme agli altri “carnefici della sanità lametina”, hanno votato la fine della nostra autonomia, viviamo nell'incertezza, nell'approssimazione, senza riferimenti certi, con continui ricambi al vertice, ovvero Commissari, Direttori Generali, che avviano la loro azione, nel precariato più assoluto, che provoca naturalmente costi elevati di gestione, che vanno al di là di ogni umana previsione. Altro che chiacchiere. E per fortuna che ancora esistiamo grazie alla professionalità dei nostri operatori e grazie anche all'iniziativa dei singoli dirigenti». Lo stesso De Biase rimarca come anche i sindacati non passa giorno in cui non fanno sentire la loro voce e quindi bolla le affermazioni di Chiarella laddove quest'ultimo sostiene «sarò vigile, perché non tollero che Lamezia venga punita nel campo sanitario, solo perché manca un piano organico in grado di definire la riorganizzazione della sanità calabrese dopo l'accorpamento». Il tutto non reggerebbe perché secondo l'esponente del PDL «Chiarella è fautore di questo scempio e non può oggi, proclamarsi difensore di un suo delitto». Sotto i fari dunque la credibilità. «Cosa dirà all'intera Calabria, ed ai lametini nello specifico - conclude De Biase- quando e se nell'assemblea Regionale si discuterà della riforma sulla sanità, e del nuovo piano sanitario ? Sarò vigile ? Non la crederanno !! Perché si ricorderanno sempre, del famoso blitz, praticato da Lei e dagli altri nella fatidica notte, che ha cancellato ogni speranza autonomistica per Lamezia». 34 Mercoledì 14 maggio 2008 “DAL consenso informato alla decisione consensuale”: è il tema che sarà affrontato nel corso di un evento formativo che si terrà il 15 e 16 maggio presso la sala convegni della ex azienda sanitaria di Lamezia Terme. Il corso, programmato dall'unità operativa formazione e qualità, diretta da Clementina Fittante, tratterà il problema della responsabilità del medico e dell'infermiere. «Il consenso informato - spiega Clementina Fittante - costituisce il fondamento della liceità dell'attività sanitaria, in assenza del quale l'attività stessa costituisce reato. Il fine della richiesta del consenso informato è, dunque, quello di promuovere l'autonomia dell'individuo nell'ambito delle decisioni mediche. Il malato Lamezia Terme e Piana L’iniziativa tratterà la responsabilità del medico e dell’infermiere Consenso informato, corso dell’Asp può decidere se vuole essere curato per una malattia e ha il diritto/dovere di conoscere tutte le informazioni disponibili sulla propria salute, chiedendo al medico ciò che non è chiaro; inoltre deve avere la possibilità di scegliere, in modo informato, se sottoporsi ad una determinata terapia o esame diagnostico». Il consenso deve essere scritto nei casi in cui l'esame clinico o la terapia medica possano comportare gravi conseguenze per la salute e l'incolumità della persona. Se il consenso è rifiutato, il medico ha l'obbligo di non eseguire o di interrompere l'esame clinico o la terapia in questione. Il consenso scritto è anche obbligatorio, per legge quando si dona o si riceve sangue, si partecipa alla sperimentazione di un farmaco o negli accertamenti di un'infezione da HIV. Negli altri casi, soprattutto quando è consolidato il rapporto di fiducia tra il medico e l'ammalato, il consenso può essere solo verbale, ma deve essere espresso direttamente al medico. In ogni caso, il consenso informato dato dal malato deve essere attuale, deve cioè riguardare una situa- zione presente e non una futura (per questo, la legge non riconosce la validità dei testamenti biologici). Il consenso può essere revocato in ogni momento dal paziente e, quindi, gli operatori sanitari devono assicurarsi che rimanga presente per tutta la durata del trattamento: se la cura considerata prevede più fasi diverse e separabili, la persona malata deve dare il suo consenso per ogni singola parte di cura. L'obiettivo dell'iniziativa dell'Azienda Sanitaria Provinciale è, quindi, quella di formare il per- sonale sulle tecniche di gestione del consenso informato e promuovere l'autonomia dell'individuo nell'ambito delle decisioni mediche. Il corso, accreditato dal Ministero della Salute con 11 Crediti Formativi per Dirigenti Medici e 17 Crediti per gli Infermieri, è tenuto dal professor Sandro Spinsanti, Direttore dell'Istituto Giano per la Medical Humanities di Roma, già Membro del Comitato Nazionale per la bioetica, attualmente Presidente del Comitato etico dell'Ospedale Riuniti di Bergamo e Modena. Analoga iniziativa si terrà il 16 e 17 Giugno e il 24 e 25 Settembre 2008. Eventuali informazioni possono essere richieste all'Unità Operativa Formazione e Qualità. Iniziativa su “Depressione e gravidanza” al centro pastorale Umanizzare il parto di LINA LATELLI NUCIFERO LA gravidanza rappresenta per la donna un periodo ristrutturante a livello psichico e fisico ed in questo periodo la donna risulta particolarmente recettiva e sensibile alle dinamiche interiori e ambientali. E, pertanto, come ha sostenuto Angela Di Tommaso, commissario straordinario dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro nel corso del convegno “Depressione e gravidanza” organizzato dalle associazioni “Sinergie culturali” e “Italia Nostra” presso il centro pastorale e coordinato dalla professoressa Carmela Dromì, necessita di particolare attenzione per prevenire la depressione di cui soffre 1/3 delle donne in gravidanza, per lo più giovani, anche 12 mesi dopo il parto. «Già da un anno - ha proseguito - è stato avviato un progetto screening: “Depressione nella gravidanza e nel puerperio” presso l' unità operativa di ginecologia ed ostetricia del presidio ospedaliero di Lamezia Terme, per cercare di identificare i soggetti a rischio di questa patologia e cercare di sostenere le donne che hanno questo problema. Le donne interessate avvertono una serie di disturbi come senso di stanchezza, di incapacità ad affrontare la situazione, cambiamento di umore, mancanza di concentrazione, diminuzione di memoria, e in alcuni casi la depressione ha portato a casi drammatici fino anche alla morte del bambino». Nel delicato periodo della gravidanza, le donne do- vrebbero concentrare le energie sulla propria vita interiore per impegnarsi a favore del proprio benessere psichico-fisico e del proprio bimbo. «Ma spesso ciò non è sempre possibile. A volte, subito dopo il parto - ha asserito Domenico Crea, direttore unità operativa ginecologia ed ostetricia del presidio ospedaliero di Lamezia Terme anche un fatto emotivo può provocare scompensi psichici soprattutto in quelle donne che sono predisposte alla depressione e alla psicosi puerperale, e che vivono disagi familiari o di altro tipo e, quindi, il nostro l' obiettivo è quello di individuare precocemente queste persone in modo tale da prevenire l' insorgenza di patologie più gravi e di umanizzare il parto. Di qui - ha aggiunto una serie di iniziative quali il corso di preparazione per il parto, una particolare attenzione rivolta alla comunicazione, all' accoglienza verso la paziente, pur nei limiti strutturali e delle risorse di cui disponiamo. Così facciamo in modo che l' esperienza del parto venga ricordato dalla donna con gioia ed entusia- smo». Molta attenzione richiede la donna in gravidanza che presenta disagi ma ancora di più la donna in gravidanza se è epilettica in quanto, secondo Caterina Ermio, neurologa del presidio ospedaliero di Lamezia Terme, «l' epilessia comporta altre problematiche neurobiologiche che devono essere affrontate in maniera adeguata. La donna epilettica deve programmare la sua gravidanza e ciò vuol dire decidere insieme al neurologo e portare a termine la gravidanza. Ci sono anche delle cure preliminari da fare un me- Da sinistra: Ermio, Dromì, Di Tommaso, Corea e Amato se prima del concepimento e strumenti che il neurologo possiede per affrontare insieme al ginecologo il problema della gravidanza». Molto interessante l' intervento di Mariannnina Amato, psicologa dell' unità operativa ginecologia ostetricia dell’ospedale “Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, che ha relazionato sui fattori di rischio rendendo noti dati e numeri che ha rilevato dallo studio che ha condotto su parecchie centinaia di donne che si sono sottoposte allo screening all' ospedale di Lamezia dopo il parto. Incontro di socializzazione promosso dal servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’ospedale di Lamezia Salute mentale, sostenere la legge 180 “Incontro di primavera”: è il titolo di una iniziativa di socializzazione, promossa dal servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC) della ex Azienda Sanitaria n. 6, che si terrà oggi pomeriggio a partire dalle ore 17. 30, presso l'ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme. Dopo i saluti di Mario Caserta, assistente sociale del dipartimento di salute mentale, interverranno nell'ordine: Maria Antonietta Massimo (direttore SPDC), Angela Di Tommaso (commissario straordinario dell'azienda sanitaria provinciale, che ha sponsorizzato l'iniziativa), Gianni Speranza (sindaco di Lamezia Terme), Elvira Falvo (assessore alle politiche sanitarie e sociali della città), Rosina Manfredi (direttore del Centro di salute mentale del Lametino), Antonio Lucchino (responsabile del Centro di salute mentale del Reventino), Anna Lucà (psicologo del dipartimento di salute mentale) e Caterina Amendola (capo sala SPDC). La legge 180 compie trent'anni. E' la legge che ha istituito dignità e diritti alla persona che soffre di ogni forma di disturbo mentale. E' la legge che individua nella prevenzione e nella cura, nella riabilitazione e nel reinserimento sociale, l'impegno dell'intervento professionale. Promuovere la partecipazione del singolo e delle associazioni dei familiari, nella collaborazione tra servizi ed enti sanitari e locali, il volontariato e l'associazionismo sociale, per affrontare così insieme i problemi ed individuare le soluzioni positive. «E' necessario - afferma Mario Caserta - continuare e sostenere la legge 180, impegnandosi ad ogni livello per applicarla, superando le difficoltà ed ostacoli di ogni natura, nell'interesse assoluto delle persone e delle famiglie che vivono il loro disagio. L’ospedale di Lamezia La consapevolezza dei propri diritti, la sicurezza di avere accanto operatori e Servizi, ci impegna a garantire la tutela della salute». La manifestazione si concluderà con la rappresentazione teatrale “Paradiso, andata e ritorno” a cura della Compagnia del teatro Instabile , promossa dalla cooperativa sociale “Città del Sole” di Reggio Calabria. Terza categoria. Spareggi girone G. Frassati - Acconia e Avis - Platania Definita la griglia play off di BRUNO SODARO CON la promozione conquistata da qualche settimana dal Serrastretta, ultima giornata del girone G di terza categoria doveva chiarire le squadre partecipanti alla fase finale dei play off. Tutto è rimasto invariato, come la settimana precedente. Ansel Acconia, Platania, Avis Nocera e Oratorio Beato Frassati. La San Pietrese, pur vincendo con una secca cinquina contro l'Accaria Galli, non è riuscita ad agganciare la zona spareggi. Nel dettaglio delle gare. L'Ansel di Acconia conquista i tre punti in casa dell'Excalibur (3-5) e mantiene la seconda posizione in classifica. Per i vincitori realizzano Angotti, Gallo e tripletta di Perri F. Per i perdenti Mastroianni e doppietta di Villella. Pareggio con una rete per parte fra Libertas Curinga e Oratorio Beato Frassati. Frija, il marcatore per i locali. Altro pareggio fra Platania e Nocera (11). Le reti di Di Cello per i locali e Spizzirri per gli ospiti. Da segnalare un rigore fallito dalla squadra di casa e il buon arbitraggio. Infine le due gare non disputate. Feroleto - Serrastretta per la mancanza del numero minimo di giocatori dei locali. Per i falernesi solo sei atleti, non sufficienti per l'incontro. Gara vinta a tavolino al Serrastretta. Fronti- A. Decollatura. Le due squadre hanno disertato la gara. I primi per i problemi di morosità nei confronti della Lega Calcio. Sconosciuta la motivazione degli ospiti. In ogni caso, gara persa ad entrambe e penalizzazione di un punto in classifica. Gli accoppiamenti play off dopo la classifica avulsa: Oratorio Beato FrassatiAnsel Acconia e Avis Nocera-Platania. Classifica finale: 54 punti Serrastretta; 47 punti Ansel Acconia; 45 punti Platania, Avis Nocera e Oratorio Beato Frassati; 44 punti La formazione del Serrastretta San Pietrese; 36 punti L. Curinga; 34 punti A. Decollatura; 32 punti Excalibur; 24 punti Accaria Galli; 7 punti Fronti; 6 punti Feroleto; 0 punti Falerna. Penalizzazioni: 4 punti Feroleto. 3 punti il Fronti. 2 punti A. Decollatura. 1 punto L. Curinga. Marcatori: 21 reti Villella (Excalibur); 16 reti Di Cello (Platania); 15 reti Perri F. (A.Acconia); 13 reti Cappello (Platania); 12 reti Afteni (Serrastretta), Filandro (Nocera), Torchia (Or. B. Frassati); 11 reti Gallo L. (Accaria); 10 reti Perri G. (A.Acconia) e Maruca (San Pietrese); Crotone 35 Mercoledì 14 maggio 2008 REDAZIONE: piazza Pitagora,19 - 88900 Crotone - Tel. 0962/901334 - Fax 0962/905185 - e-mail: [email protected] Il consiglio comunale ha approvato la costruzione di 1.200 nuovi appartamenti Via libera a sette lottizzazioni Parte della maggioranza e opposizione non partecipano al voto di GAETANO MEGNA VIA LIBERA del consiglio comunale a sette lottizzazioni (circa 1200 appartamenti) e al Piano delle spiagge. Al momento del voto erano presenti 21 consiglieri, più il sindaco: 17 rappresentanti del Partito democratico, tre dell’Udeur e uno del Partito dei comunisti italiani L’opposizione ha abbandonato la seduta per protesta, insieme ai due rappresentanti dello Sdi e a Ottavio Rizzuto di Progetto Crotone ed altri consiglieri. Tutto è filato liscio sino all’undicesimo punto dell’ordine del giorno quello relativo al Piano delle spiagge. Le prime dieci proposte sono state approvate in tempo brevi e senza intoppi, compreso il regolamento cimiteriale che consente di avere ben 4.200 loculi in più. Prima di aprire la discussione sull’undicesimo punto il capogruppo del Pd, Giuseppe Mercurio, ha chiesto la parola per proporre l’inversione dell’ordine del giorno, giustificando la sua proposta con la richiesta di due rappresentan- L’aula consiliare con la scarsa presenza dei consiglieri ti del suo gruppo che si erano dovuti momentaneamente assentare e che avrebbero voluto partecipare al dibattito. Alla proposta di Mercurio hanno chiesto di parlare il capogruppo di Alleanza nazionale, Gianfranco Marino, Rizzuto e Salvatore Pacenza. Mercurio ha chiesto al presidente del Consiglio, Giancarlo Sitra, di applicare il regola- mento: C’è stato un battibecco vivace e alla fine, regolamento alla mano, Sitra ha chiarito che solo un consigliere comunale poteva intervenire per dichiararsi contrario. La parola è stata data, quindi, a Marino che, dopo avere chiarito le ragioni della contrarietà a passare il punto all’ultima casella dell’ordine del giorno, ha an- nunciato che, in caso di voto favorevole da parte del Consiglio, l’opposizione avrebbe abbandonato la seduta. Su richiesta di Rizzuto si è votato per appello nominale. Insieme all’opposizione hanno votato contro la proposta alcuni consiglieri di maggioranza: Giuseppe Aracri (Pd), Antonio Comberiati e Luigi Laporta (Sdi), Antonio Pristerà (Pd) e Rizzuto. Si sono astenuti Fabio Lucente e Sitra. Alla ripresa del dibattito Marino ha chiesto la verifica del numero legale (al momento del voto era assente) e sono risultati presenti in 23. Il numero legale c’era. Prima di avviare il dibattito sulle lottizzazioni Sergio Contarino a, nome del gruppo del Pd, ha presentato una mozione che prevede l’adeguamento del Prg alla legge finanziaria del 2008. Su proposta di Mercurio si è deciso che il Consiglio, per le lottizzazioni, avrebbe tenuto conto del voto all’unanimità espresso dalla seconda commissione consiliare e del parere del dirigente. L’unica fibrillazione che si è registrata in questa fase è stata l’annun- cio del presidente della seconda commissione consiliare, Salvatore Frisenda, che questa mattina avrebbe rassegnato le dimissioni dall’incarico, non avendo condiviso il comportamento di alcuni consiglieri di abbandonare l’aula. Frisenda ce l’aveva con quei consiglieri della seconda commissione che, in Consiglio, hanno cambiato parere sul Piano delle spiagge. La commissione, infatti, all’unanimità si era espressa a favore. Le lottizzazioni approvare sono: “Piccolo ed altri”; scheda grafica 8.3.1 presentato dalla Pentagono Immobiliare Spa; scheda 4.12 ditta Berlingieri ed altri; scheda grafica 5,2 - ditta Domus Kr; scheda grafica 5,7 Maiorano Ovest - ditta impresa costruzioni Michele Muscò e figli srl; complesso residenziale tra le Via Finlandia, Polonia e Russia ricadente nella scheda grafica 4,8 Maiorano est presentato dalla ditta Balestrieri Salvatore, Amministratore Unico della Edilizia Moderna srl; approvazione piano di lottizzazione per la realizzazione di un complesso residenziale Via Unione Europea ricadente all'interno del comparto 4,3 denominato “concessione verde area direzionale Peep parco attrezzato” in località foglio 2 della scheda grafica prescrittivi di Prg località Tufolo presentato dalla ditta Covelli Luigi. Il Consiglio ha approvato 22 dei 23 punti posti all’ordine del giorno. Uno è stato ritirato. All’inizio di seduta Frisenda ha annunciato al Consiglio di avere presentato una querela nei confronti del segretario regionale del Prc, Michelangelo Tripodi, perché lo scorso 11 dicembre a Roma, nella stanza dell’allora vice ministro all’Interno, Marco Minniti, «alla presenza di altre autorità politiche (l’allora parlamentare Marilina Intrieri, ndr)» avrebbe detto che «se quella sera fosse stata votata la revoca del presidente, lui avrebbe fatto sciogliere il consiglio comunale per infiltrazione mafiosa». L’episodio è quello relativo alla sfiducia contro Sitra, che era stata chiesta da otto consiglieri. Si difende Muscari dopo l’aggressione subita dai liceali di Crotone a Vibo School day, l’organizzatore invita i sindaci al confronto STUDENTI aggrediti. L'organizzatore dello School Day risponde alle proteste provenienti da Crotone Muscari respinge le accuse. Non si attenua, anzi prende vigore la polemica successiva all'aggressione subita sabato scorso in piazza Municipio dai due studenti crotonesi mentre era in corso lo "School Day". Alle proteste provenienti dalla città jonica attraverso le dichiarazioni del sindaco Peppino Vallone e la nota di una testimone oculare dell'episodio pubblicata su un sito web, abbiamo ieri registrato la risposta di Piero Muscari ideatore ed organizzatore della manifestazione. «L'aggressione - ha esordito - subita dai ragazzi del “Pitagora” ha lasciato tutto il team scosso ed amareggiato. Da 19 anni lavoriamo su un ter- ritorio difficile come quello calabrese, nel quale mancano totalmente le opportunità di aggregazione per i giovani, proprio per unire gli studenti attraverso un gioco, un momento di confronto leale in cui viene valorizzato il talento individuale ma anche il senso di appartenenza ad una squadra». Per l’organizzatore dell’incontro inoltre l'episodio di sabato dimostra quanto sia necessario far riscoprire i valori ai giovani. Al rimprovero di non aver sospeso la manifestazione, il noto promoter e conduttore televisivo risponde che una tale decisione «avrebbe dato un segnale di sconfitta, di resa totale nei confronti di questi atti di bullismo che, invece, vanno combattuti proprio promuovendo iniziative come questa». Ricor- da di aver immediatamente condannato dal palco l'aggressione solidarizzando con la scuola, con i ragazzi e con le loro famiglie e di aver chiesto scusa sia a nome dell'organizzazione dello School Day, sia come cittadino vibonese. «E' inesatto dire - precisa Muscari - che la squadra di Crotone sia stata squalificata dall'organizzazione della manifestazione: il Preside Esposito ha deciso autonomamente di ritirare i ragazzi del “Pitagora” dalla competizione ed io non ho potuto far altro che prendere atto della decisione comprendendone le motivazioni, ma ho ritenuto opportuno, per i motivi espressi precedentemente, di dover continuare con il regolare svolgimento dell'evento». Avviandosi alla conclusione Piero Muscari invita quindi il sindaco Vallone di Crotone ed il sindaco Sammarco di Vibo ad un incontro chiarificatore e ad un dibattito pubblico, nel corso del quale, «se lo vorranno, avremo modo di dibattere temi così delicati per lo sviluppo civico e sociale dei nostri giovani». Dà inoltre notizia che la commissione tecnica dello School Day ha deciso all'unanimità di qualificare direttamente alla finale regionale del prossimo anno il Liceo Classico “Pitagora”, «proprio per ribadire con fermezza il merito guadagnato sul campo e la nostra volontà di continuare insieme un proficuo percorso di crescita ed invita fin da ora il Sindaco Vallone, se lo vorrà, ad accogliere nella sua città la finale dello School Day del prossimo anno, proprio per dare un segnale forte di uni- Lo School day a Vibo tà e collaborazione a tutta la società giovanile calabrese». Inoltre sulla vicenda si registra anche un altro intervento, quello di Pino Tassi, coordinatore della Sinistra Democratica di Vibo che si chiede: «Ma in che città viviamo dove nessuno si indigna di fronte all'aggressione brutale subita da due ragazzi di Crotone durante lo School Day? Dov'è il Sindaco della città ? Dov'è il Presi- dente della Provincia? Dove sono le scuole e le Istituzioni scolastiche ? Tutto tace. Assistiamo al paradosso che sui giornali si leggono le reazioni indignate delle autorità e dei ragazzi nelle pagine dedicate alle cronache di Crotone mentre nelle pagine di Vibo Valentia ci si dedica poco spazio o per nulla (non si riferiva al Quotidiano ndr). Come se ci trovassimo di fronte ad un fatto marginale». Dopo il Vittoriano i gioielli dell’orafo gireranno l’Italia e l’America La proposta avanzata al consiglio della Camera di Commercio La mostra di Sacco in viaggio Uscire dal Consorzio industriale «PER L’AZIENDA calabrese Gerardo Sacco si sta vivendo un momento importante, non ancora concluso, dopo il successo della Mostra al Vittoriano, ove si è saputo coniugare con sapienza: arte, tradizione e cultura, attraverso la produzione di gioielli e da qui il titolo della mostra «Racconti Preziosi»; sono arrivate altre importanti richieste per poter far diventare la mostra del Vittoriano un itinerante viaggio di gioielli per l’Italia ed il mondo». E' quanto si legge in una nota dell’orafo crotonese. «L'evento Vittoriano – evidenzia la nota – è stato raccontato dalle maggiori testate giornalistiche e di costume, e ripreso da molte Tv». Intanto il sindaco di Reggio Calabria ha già chiesto se si potrà portare l’evento a Reggio Calabria e più precisamente a Villa Zerbi; ancora il sindaco di Roma ha chiesto di trovare un’altra location e replicare a Roma. La fine di maggio le opere ar- tistiche firmate Sacco partiranno per Las Vegas. L’evento - continua la nota – è stato curato da una giovane leva dell’azienda, Andrea Sacco, che avrà l’incarico manageriale di curare il marketing dell’azienda. «In questo maggio - prosegue la nota – nuovi elementi si sono aggiunti al Lavoro dell’86 dell’orafo Gerardo Sacco che realizzò la Rizza della famosa icona crotonese, lo stellario con 12 stelle in oro bianco e giallo». LA CAMERA di commercio potrebbe uscire dal Consorzio per lo sviluppo industriale. La proposta è stata fatta ieri, durante la riunione del consiglio camerale, da Nicola Cappa. Una proposta che ha trovato la condivisione del vicepresidente della Camera di commercio, Roberto Salerno, che già al momento dell’elezione del rappresentante di Confindustria, durante l’assemblea dei soci del Csi, per protesta aveva abbandonato la seduta. Secondo quanto riferito i due non hanno condiviso sia le scelte fatte dalla Regione Calabria, che si sono nominati due membri del direttivo del Csi su tre posti disponibili (il presidente Mario Cimino e il consigliere Pietro Secreti), e sia il voto a favore del rappresentante di Confindustria in quanto rappresenterebbe una parte marginale dell’assemblea. La stessa Confindustria è una componente della Camera di com- mercio che non ha nessun rappresentante. L’unico ad avere espresso perlessità sulla giustezza della proposta di uscire dal Csi è stato Antonio Carella, di Confesercenti. Secondo Carella non si può uscire da un consorzio così importante per l’economia del territorio, anche se ha chiesto di controllare la politica che ha messo in atto una strategia per commissariare tutto. g. m. 36 Crotone Le reazioni del presidente dell’associazione, del sindaco e dell’assessore Scalise Mercoledì 14 maggio 2008 Metano, Legambiente attacca Le polemiche per l’estrazione del gas naturale di ANDREANA ILLIANO «L’IMPATTO ambientale per la manutenzione delle piattaforme di metano? Certo si tratta di un problema d’ordine ambientale, ma forse dovremo chiederci in che cosa sono utili tali piattaforme», a parlare è Antonio Tata, presidente di Legambiente. «Ci sono città che dall’estrazione di metano hanno avuto grandissimi benefici - dice Tata Cosa che non è accaduto a Crotone. Prima che le amministrazioni si attrezzino per questo però bisogna pensare alla sicurezza del territorio. È necessario uno studio sulla subsidenza. Alla città a dire il vero nessuno ha chiesto il permesso di installare qui le piattaforme, questo accadeva trent’anni fa. E invece tutto ciò non ha portato nulla in termini di investimenti per la città», conclude Tata. La protesta intanto si è diffusa anche tra i pescatori e così l’assessore Provinciale Santino Scalise interviene pure lui sula vicenda: «Sono intervenuto alla riunione sulla costruzione della nuova piattaforma di estrazione, Vallone Scalise Tata di proprietà dell'Eni. La piattaforma dovrebbe essere provvisoria ed a soli fini manutentivi», dice Scalise che però in fondo da’ ragione ai pescatori che temono che quella piattaforma diventi definitiva. «Il delicato equilibrio biologico del nostro mare è già minato da diverse forme di accanimento, dovute ad eccessivi fenomeni di antropizzazione, ulteriori strutture rischierebbero di danneggiare definitivamen- te questo, già precario, equilibrio», dice Scalise che condivide in pieno la proposta avanzata dalle associazioni di categoria, e non vedrebbe di cattivo auspicio l'utilizzare una parte corposa delle Royalty a favore dei pescatori locali. Anche il sindaco Peppino Vallone è intervenuto sulla vicenda che rassicura: «Le attività programmate nell'area dell'offshore crotonese a partire da maggio 2008, rientra- no nella campagna di attività manutentive straordinarie effettuate sui pozzi già perforati che l'Eni esegue periodicamente nelle diverse realtà produttive in tutta Italia, utilizzando impianti che verranno impiegati per le operazioni previste sulle piattaforme di produzione denominate Hera Lacina e Luna A». Per il primo cittadino si tratta di interventi che hanno carattere di assoluta temporaneità e provvisorietà su pozzi già da LA SFIDA SPORTIVA tempo perforati e produttivi. Per il primo cittadino, che ha anche partecipato alla riunione, l'impianto impiegato lascerà l'area interessata e le due piattaforme torneranno al loro assetto standard. Di tale attività l'Eni aveva preventivamente informato tutte le autorità locali ed in particolare la Capitaneria di porto di Crotone che coordina gli interventi dal punto di vista della sicurezza della navigazione e dei controlli su eventuali danni al patrimonio ittico. Intanto per domani il prefetto ha convocato un apposito tavolo informativo dove sarà ulteriormente ribadita la temporaneità delle attività in oggetto. I pescatori e gli armatori intanto protestano perché per tre mesi il loro spazio di azione sarà limitato, non potranno infatti avvicinarsi alla zona dove ci sono i lavori della piattaforma per almeno 500 metri. I lavori in pratica tra una piattaforma e l’altra dureranno quasi un anno. Ecco come sarà l’estate a Crotone, all’insegna di un mostro d’acciaio. Premio Biagi Il sindaco plaude a Pierpaolo Bruni IL PREMIO “Enzo Biagi” al Procuratore di Crotone, applicato alla Dda, Pierpaolo Bruni. Lo abbiamo già detto nel’edizione dell’altro giorno, ora però il sidnaco di Crotone, Peppino Vallone, saputa la notizia si congratula conil magistrato: «Esprimo le personali congratulazioni e quelle dell’Amministrazione comunale al sostituto procuratore della repubblica di Crotone, Pierpaolo Bruni per l’attribuzione del premio 'Enzo Biagì». È quanto afferma, in una nota, il sindaco di Crotone, Peppino Vallone. «Si tratta di un riconoscimento importante – prosegue Vallone – al lavoro che il magistrato crotonese compie al servizio della nostra comunità». Di Bruni sono le più importanti inchieste giudiziarie che ci sono state a Crotone negli ultimi tempi e si è occupato soprattutto di ‘ndrangheta. IL VIAGGI SU DUE RUOTE Ecco il torneo nazionale di calcetto per gli avvocati SARÀ Crotone ad ospitare la quinta edizione del campionato nazionale di calcio a cinque per avvocati. Con il patrocinio del Comune di Crotone e dell'Ordine degli Avvocati di Crotone, dal 3 al 7 settembre 2008 sedici rappresentative di avvocati provenienti da tutta Italia si disputeranno il trofeo “Avvocati a 5” campionato nazionale di calcio a cinque. Dopo Milano Marittima nel 2004, Porec (Croazia) nel 2005, Palermo nel 2006, Follonica nel 2007 toccherà a Crotone accogliere gli oltre duecento avvocati pronti a contendersi il titolo attualmente detenuto dagli avvocati di Palermo. L'albo d'oro oltre alle tre vittorie di Palermo (2004, 2005, 2007) ha visto primeggiare gli avvocati di Catanzaro nel 2006. Si prevede la presenza di almeno cinquecento persone tra “atleti-avvocati”, familiari ed accompagnatori che per qualche giorno avranno l'occasione, oltre che gareggiare o assistere alla competizione agonistica, di visitare la nostra città. Il Sindaco, Peppino Vallone, guarda con soddisfazione a questo evento che promuove l'immagine del territorio e ringrazia l'ordine degli Avvocati di Crotone, il suo presidente, avvocato Salvatore Iannotta ed in particolare l'avvocato Giuseppe Gallo che ha contribuito in modo significativo affinché l'iniziativa si svolgesse nella città di Crotone. L'avvocato Carlo Malossi di Modena, organizzatore del torneo, sostiene che la scelta di Crotone da parte di così tanti professionisti è Giocatori che si sfidano a calcetto legata alla volontà degli stessi far visita alle bellezze della nostra città e sottolinea l'ospitalità che la gente di Calabria e di Crotone, in particolare, offre. L'amministrazione comunale coglie anche il significato di affermazione della legalità che traspare da questo tipo di eventi e che la parte sana di questa città merita. La compagine forense di Crotone si augura di migliorare l'8° posto della scorsa edizione e comunque, nonostante, si tratti di avvocati promette un gioco non “difensivo”. Strade blu, in centinaia al tour motociclistico GRANDE successo al II° Motoincontro “Strade Blu, Tour Motociclistico nella Marca Turistica Crotonese” Domenica si è svolto a Crotone il II° Motoincontro regionale “Strade Blu, Tour Motociclistico nella Marca Turistica Crotonese”, manifestazione a carattere mototuristico-culturale riservata alle moto d'epoca. L'iniziativa è stata organizzata dal Moto Club Ugo Gallo di Crotone e dalla Provincia di Crotone con il patrocinio della Regione Calabria, del Comune di Crotone, del Comitato Regionale C.O.N.I., del Comune di Santa Severina, del Museo Diocesano e della Banca Popolare di Crotone. Al Motoincontro erano presenti circa 60 motociclisti provenienti da varie località della regione, tra i quali quelli appartenenti ai moto club: Santo Ianni di Catanzaro, D'Epoca S. Elia di Pentone (Cz), Sharks di San Ferdinando (Rc), Bikers Corigliano (Cs), Makalla di Strongoli (Kr). L'evento ha preso il via a Crotone domenica mattina con l'arrivo dei centauri in sella a meravigliose moto d'epoca: Mv Augusta, Vespa Piaggio, Lambretta Innocen- ti, Moto Guzzi, Ducati, Bmw, Gilera, Triumph, Norton, Bianchi, Mondial. Alle ore 10.30 il gruppo motociclistico è partito per il giro turistico della città di Crotone, da dove ha raggiunto Santa Severina. Nel èpomeriggio sono seguite le varie premiazioni con le creazioni del maestro orafo Michele Affidato. Il “I° Trofeo Banca Popolare di Crotone”, che prevedeva la premiazione del conduttore con la moto più antica, è stato consegnato a Luigi Russo del Moto Club Makalla di Strongoli in sella ad una splendida Vespa Sidecar 125 cc. del 1951. Il premio riservato al conduttore più giovane è stato vinto da Paolo Troilo di Crotone, mentre quello riservato al conduttore più anziano è stato assegnato a Don Andrea Bruno, parroco di Soveria Simeri, noto alle cronache motociclistiche quale fondatore del Museo della Lambretta e autore del libro “Museo della Lambretta. La bellezza che resiste nel tempo!”. Il premio riservato al gruppo pervenuto dalla località più distante è stato attribuito al Moto Club Sharks di San Ferdinando (RC) mentre il gruppo più numeroso è risultato il Moto Club Ugo Gallo Crotone. APPUNTI E APPUNTAMENTI Al Castello di Carlo V la lettura interpretativa Oggi alle ore 16.30 presso la biblioteca comunale sita nel Castello di Carlo V sarà presentato il corso universitario di perfezionamento “Lettura interpretativa per la formazione dei mediatori della comunicazione” istituito presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università della Calabria ed i cui corsi si terranno a Crotone. Presenteranno le attività l'assessore comunale alla Cultura - Giovanni Capocasale e il professore Cesare Pitto docente presso l'Università della Calabria. È insomma questa un’occasione per poter scoprire una parte del territorio e stare insieme con tutti quelli che amano le letture al Castello di Carlo V. Alla Pinacoteca la mostra di pittura Si terrà dal prossimo 17 maggio, dalle 16 alle 20,nella pinacoteca comunale del bastione Toledo, l’esposizione delle opere di pittur nell’ambito del XXV premio nazionale “Espressione e ispirazione”, organizzato dal Comitato Feste mariane in collaborazione con l’amministrazione comunale. L’inaugurazione s terrà il 17 alle 18 e la cerimonia di premiazione avrà luogo il 24 maggio, sempre alle 18, alla presenza dell’arcivescovo di Crotone e Santa Severina, monsignor Domenico Graziani. Lo hanno reso noto il presidente del comitato, Domenico Ruggiero, e il rettore della basilica cattedrale, mons. Pancrazio Limina. Al Comune i premi per i poeti di Loria La manifestazione conclusiva nell’ambito del premio Nazionale di poesia Franco Loria, giunto alla sesta edizione, si svolgerà il prossimo 17 maggio, alle ore 10,30, presso la sala consiliare del Comune di Crotone. Durante la manifestazione saranno lette le poesie vincitrici, consegnati gli at- testati a tutti i partecipanti ed i premi ai vincitori. La giuria del premio è composta da Luigina Rizzuto Loria, Bruno Tassone e Mimmo Stirparo, che ha attribuito il primo premio alla poesia “Nostalgia dell’unità infranta” di Sabina Scala, del liceo classico “Pasquale Galluppi” di Catanzaro. Piana 37 Seminara. Alterazione e detenzione illegale di due pistole semiautomatiche con canne modificate Mercoledì 14 maggio 2008 Fabbrica di armi in un’officina Nel laboratorio rinvenuto altro materiale pericoloso: un arresto SEMINARA - Di mestiere fa il fabbro, ma il «ferro» che amava maneggiare e modellare non era solo quello delle incudini e degli attrezzi. Se ne sono accorti anche i carabinieri della Compagnia di Palmi guidata dal capitano Pasquale Sasso Iovene, che ieri mattina durante uno dei consueti servizi di controllo operati su tutto il territorio e finalizzati alla prevenzione e alla repressione di reati in materia di armi, hanno scoperto che all'interno della sua officina da fabbro ferraio situata in località «Sant'Anna» del comune di Seminara, Vincenzo Romeo, 47 anni, residente del luogo, deteneva due pistole che dalla loro originaria tipologia «con canne a salve» (qualcosa di simile alle cosiddette «scacciacani») erano state abilmente modificate per essere pronte ad esplodere invece colpi calibro 6,35 e trasformate dunque a tutti gli effetti in delle «semiautomatiche». I militari dell'Arma, dentro il laboratorio di Romeo, hanno rinvenuto anche un'ulteriore canna ritoccata e alterata e già pronta per essere installata su una arma da fuoco, un'altra bacchetta in acciaio «grezza» ancora da lavorare (praticandole gli appositi fori necessari), un caricatore modificato ed un proiettile calibro 6,35 blindato. Un vero e proprio assortimento insomma, da «fabbricante di armi». E per i carabinieri non dovrebbero esserci dubbi: dagli elementi di prova raccolti ieri, tutto lascia pensare che sia stato proprio Romeo a modificare, utiliz- Incontro a Varapodio Apertura della giunta. Ma resta il problema delle risorse Terza età e tecnologie informatiche Scontro tra due consiglieri e il sindaco Cittanova, l’Mpa rimette le deleghe Le armi sequestrate Vincenzo Romeo zando la sua arte da fabbro, le due pistole sequestrate in un'officina che evidentemente offriva altre «prestazioni», a parte quelle tradizionali della lavorazione di ferro e acciaio per infissi e utensili vari. L'uomo, che dalle verifiche è risultato non avere a carico altre sentenze di condanna passate in giudicato, è stato tratto dunque in arresto con il capo d'accusa di «alterazione e detenzione illegale di armi» e condotto direttamente presso il carcere di Palmi, dietro disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, Eliana Franco. Nel corso della battuta effettuata in tutto il circondario, compresi i dintorni della vicina Seminara, i carabinieri di Palmi hanno controllato diversi mezzi e numerose persone, eseguendo decine di perquisizioni, anche presso i luoghi di lavoro, di soggetti considerati dagli inquirenti «di interesse operativo». fra. con. Rizziconi, spiragli di luce per Lsu e Lpu del Comune di ANGELA GARIBALDI di ANGELO GIOVINAZZO VARAPODIO - "Il fenomeno del digital divide ed i nuovi sistemi voip e adsl wireless" sono stati argomenti di discussione all'Università della Terza Età e del Tempo Libero di Varapodio. A dissertare sull'attuale ed importante argomento lo studente universitario, originario di Bagnara, Vincenzo Calabrò, laureando in Scienze della comunicazione e Tecnologie Informatiche. Supportato da immagini video proiettate su un megaschermo, il relatore ha spiegato, all'attento uditorio, che cos'è il "digital divide", fenomeno molto diffuso in Italia, che non permette ad una parte della popolazione di usufruire dei servizi a banda larga (impedendo a piccole e grandi realtà di crescere e svilupparsi), e come combatterlo: vale a dire con le connessioni "wireless", che non hanno bisogno della linea telefonica tradizionale ma attraverso un'apposita antenna la quale si può collegare al servizio ed avere l'Adsl a casa o in ufficio. Calabrò ha poi spiegato la nuova tecnologia "Voip" (Voice Over Internet Protocol) che permette di telefonare a costi molto bassi, in qualsiasi parte del mondo, utilizzando la connessione internet a banda larga (Adsl o Hdsl) e come ormai questi servizi siano alla portata di tutti , con una spesa non eccessiva e vantaggiosa. La conferenza si è conclusa con le consuete domande al relatore poste prevalentemente dai giovani presenti fra il pubblico. RIZZICONI - Spiraglio di luce per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità del Comune di Rizziconi. La Giunta municipale ha deliberato di modificare la dotazione organica del Comune portandola da 39 a 60 unità lavorative seguendo determinati propositi. Intenderebbe coprire i posti apicali vacanti in organico prevedendo la collocazione dei precari in attività, soltanto, però, di fronte alla presenza delle necessarie risorse finanziarie. Infatti da palazzo San Teodoro fanno sapere che le casse del Comune non riuscirebbero a reggere da sole la spesa per i lavoratori lsu/lpu, senza che subentri, però, l'aiuto di provvidenze esterne, siano esse, provenienti, dal ministero del Lavoro o dalla Regione Calabria. Al di là della questione economico-finanziaria, a quanto pare il Comune di Rizziconi è in possesso dei presupposti giusti per poter sperare di aprire ai diciotto lavoratori precari, oramai martoriati da oltre undici anni da questa condizione di umiliante instabilità. Infatti per poter procedere alla loro stabilizzazione, oltre a provvedere all'ampliamento dell'organico, il Comune di Rizziconi non presenta una situazione strutturalmente deficitaria e poi il rapporto dipendenti abitanti non è superiore a quello determinato per gli enti in condizioni di dissesto finanziario. Sembrerebbe, pertanto, che palazzo San Teodoro abbia tutte le carte in regola per restituire dignità a tanti giovani che da oltre undici anni sperano di es- sere stabilizzati nella pubblica amministrazione. Ma per raggiungere l'obiettivo e pur riconoscendo le difficoltà alle quali andrebbe incontro, il Comune ha previsto posti di categoria A e B, che gli permetterebbero di partecipare a bandi per la stabilizzazione, appunto, dei suoi precari, qualora, però, vi sia un forte intervento finanziario della Regione e dello Stato. D'altra parte la legge Finanziaria 2008 sia pure confusamente consente ancora di procedere alla stabilizzazione dei precari, tra i quali figurano i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, anche se non indica espressamente tra i destinatari diretti delle provvidenze i Comuni con più di 5.000 abitanti (Rizziconi ne conta 7.985), ma rimanda a convenzioni che la Regione dovrà stipulare con il ministero del Lavoro. La Compagnia teatrale deliese in scena presenta una nuova commedia Dopo la pausa si torna a ridere di TULLIA MORABITO DELIANUOVA - Dopo alcuni mesi di pausa la Compagnia Teatrale Deliese ha presentato la scorsa domenica il suo nuovo lavoro, la commedia “Mio marito … cocco di mammina!” (foto), commedia in due atti di Calogero Maurici rielaborata e tradotta in vernacolo da Giovanni Palumbo, che è anche il regista ed attore. E la presentazione di questo nuovo lavoro ha permesso anche di vedere il Teatro della Scuola nella sua nuova veste visto che, per alcuni mesi, è stato completamente chiuso per lavori di ristrutturazione. La commedia ha visti impegnati sulla scena quelli che ormai, soprattutto in quanto a spontaneità e naturalezza, sono le colonne portanti di questa compagnia, ovvero Caterina Demarte, Nadia Scriva e Antonino Trafiletti, a cui si sono aggiunte le new entry, nonché sorelle, Caterina e Francesca Battista. Quasi invariato anche il restante staff della compagnia: Rosa Capitò, Giuseppe Carbone, Antonino Sculli e Franco Magazzù per la scenografia, Caterina Demarte anche in veste di costumista, Leo Sculli tecnico audio e luci, Atonia Cataldo direttrice di scena, nonché Arcangelo Carbone alla presidenza della Compagnia. Sopra, il Municipio di Cittanova e sotto, Alessandro Cannatà di FRANCESCO CONDOLUCI CITTANOVA - E' scontro aperto a Cittanova tra il sindaco targato Udc Alessandro Cannatà e il gruppo consiliare del Movimento Per l'Autonomia che appena un paio di settimane fa, aveva formalizzato la sua nascita in seno al civico consesso cittanovese, rompendo, con questa scelta, l'omogeneità della maggioranza, espressione di una lista civica vicina al centrodestra, che sostiene il primo cittadino. I due consiglieri comunali Francesco Sgambetterra e Biagio «Gino» Catania che, con il primo nelle vesti di capogruppo in aula, hanno aderito, dopo le ultime elezioni politiche, al soggetto politico autonomista il cui leader è il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, ieri hanno rimesso nelle mani di Cannatà le deleghe assessorili «fuori giunta» che erano state loro affidate nel mese di agosto dello scorso anno. I due «lombardiani», pur non facendo formalmente parte dell'esecutivo, secondo una prassi ormai radicata negli enti locali benché non contemplata dalle normativa vigente, da quasi 9 mesi gestivano infatti, dietro «mandato fiduciario» dello stesso primo cittadino, due settori amministrativi: Sgambetterra le «problematiche relative alle aree rurali» e Catania «lo sport». Attribuzioni che da ieri sono senza titolarità, vista la decisione drastica dei due consiglieri comunali dell'Mpa di non voler più detenere cariche di natura amministrativa. Secondo i “rumors” che ieri sono rimbalzati dai corridoi di Palazzo Cannatà, prima della missiva con cui hanno formalizzato il loro forfait, Sgambetterra e Catania si erano resi protagonisti di un infuocato carteggio privato con il sindaco: un «botta e risposta» epistolare al veleno che, alla fine, ha indotto i due consiglieri a riconsegnare al mittente le deleghe fuori giunta. Sgambetterra e Catania non hanno ancora ufficializzato i motivi di questo «strappo», ma sono in molti, negli ambienti politici locali, a giurare che la causa del braccio di ferro innescatosi con Cannatà potrebbe aver avuto origine proprio dalla loro recente decisione di indossare una casacca propriamente «politica» e diversa da tutto il resto del gruppone della maggioranza che invece continua a riconoscersi nelle insegne civiche con cui è stato eletto alla guida del comune di Cittanova, lo scorso anno. Una «lacerazione», quella provocata dall'Mpa, che malgrado la rassicurazioni del sindaco (il quale ha cercato di raffreddare il clima, definendo questi movimenti «normale dialettica tra le forze che sostengono la compagine amministrativa» e mettendo così la sordina ad ogni illazione su presunte verifiche o crisi intestine) potrebbe anche avere ripercussioni sulla composizione della giunta, sulla quale da tempo spirano venti di rimpasto. Di sicuro c'è, che nella giornata di oggi non mancheranno le reazioni - in primis quella del sindaco - a questo che assomiglia molto da vicino ad un accenno di «fronda» interna alla maggioranza. Tanti Auguri a... Il Dirigente del Commissariato di Polizia di Taurianova, Andrea Ludovico, si è unito in matrimonio nei giorni scorsi con Sonia Prochilo. La cerimonia nuziale si è celebrata a Catanzaro partecipata da tanti amici e dai parenti della coppia. A due sposi giungano gli auguri più sinceri anche da “Il Quotidiano” Melito Mercoledì 14 maggio 2008 38 ae Area Grecanica Motta. Si lavora a una manifestazione estiva nell’incantevole Castello di San Niceto Progetti in grande per la Pro loco Parla il ventunenne vicepresidente, Armando Astolfi di PAOLO VACALEBRE MOTTA SAN GIOVANNI Ventuno anni appena ma già fa le cose in grande. Nel nuovo corso della Pro loco del comune di Motta San Giovanni, Armando Astolfi, infatti, ricopre la carica di vicepresidente: senza dubbio un incarico stimolante ma non privo di responsabilità. «Sono consapevole - sono le sue riflessioni - di ricoprire un ruolo prestigioso all'interno della Pro loco, un’esperienza che alla mia età non sempre si ha la possibilità di fare. Ho la fortuna di lavorare con persone che, come me, amano dedicarsi al sociale e credono fermamente in quello che fanno. So, anche, di poter contare sull'esperienza e sulla collaborazione di chi mi ha preceduto e, con tutte queste componenti, spero di riuscire a dare il mio contributo ad un territorio che amo ed a cui sono molto affezionato». Quali idee, progetti e suggerimenti pensa di portare all'interno dell'associazione turistica? «Spero di portare quell'entusiasmo e quella voglia di fare che possiedono tutti i giovani che amano mettersi in gioco. Indubbiamente, per me, sarà anche un'occasione di crescita e di apprendimento non solo sociale, ma anche personale. Mi auguro un percorso intenso e ricco di esperienze, basato sulla collaborazione reciproca, che ci porti a giungere ad un miglioramento concreto del nostro territorio». Pro loco e Comune, è un binomio che può aiutare a favorire lo sviluppo del territorio di Motta San Giovanni? «Sicuramente sì. Sono certo che, in un territorio molto variegato come quello di Motta San Giovanni, la base su cui iniziare un percorso di sviluppo, turistico e culturale, parta proprio dalla collaborazione che deve instaurarsi tra le associazioni ed i vari enti pubblici. Il Comune, come la Provincia e la Regione, sono i princi- Il Municipio di Motta e a destra Armando Astolfi pali interlocutori con i quali si deve iniziare un dialogo intenso e concreto. Tra questi aggiungerei anche la Chiesa, con la quale diventa necessario intraprendere un percorso nuovo e di condivisione, per poter smuovere un territorio che da tempo aspetta un risveglio che gli permetta di vedere nuove prospettive.» Il sindaco Paolo Laganà vuole che le associazioni facciano parte integrale dell'attività dell'amministrazione comunale: è un progetto fattibile? «Credo che la collaborazione tra associazioni e Comune possa realmente dare un contributo concreto non solo all'attività dell'amministrazione, ma anche e soprattutto a quella delle piccole e grandi associazioni. Ci troviamo dinanzi ad una situazione in cui vi è una certa difficoltà ad interagire oltre che con l'ente, anche tra associazioni stesse. Per questo motivo, vista la disponibilità del sindaco, noi della Pro loco siamo voluti diventare i promotori di questo progetto su cui, io sono molto fiducioso e convinto che col tempo si potrà giungere ad ottenere traguardi ambi- ziosi ed importanti». Intanto, la stagione estiva è ormai alle porte: qual è il cartellone delle iniziative che ha in cantiere la Pro loco? «La prima cosa, su cui stiamo concentrando le nostre forze, è quella di riunire in un unico calendario tutte le innumerevoli manifestazioni patrocinate dalle varie associazioni, con l'intento di dare un ordine ed una costanza alle serate mottesi. Seguono poi le iniziative della Pro loco, come ricordare l'anniversario del centenario del terremoto e maremoto, attraverso una serie di convegni e manifestazioni; le Contrade in Sagra, nelle quali metteremo in evidenza le caratteristiche gastronomiche dei vari rioni del comune; offriremo la possibilità agli appassionati di musica e di balli di potersi dilettare con serate di danza e karaoke e, dulcis in fundo stiamo preparando un'incantevole serata nel nostro meraviglioso ed affascinante Castello di San Niceto». San Lorenzo. Iniziativa benefica Bova Marina. Nei paesi ellefoni Condofuri. Corso di formazione Cassetta medica Viceministro greco Appalti e mafia in ogni scuola in visita ufficiale senza la legalità SAN LORENZO - Ovatta, cerotti e tutto quanto serve in caso di piccole emergenze, condensato ed accorpato in una cassettina sanitaria. Il Comitato per i diritti di San Lorenzo ha pensato di offrire un aiuto alle scuole del comprensorio ed ha donato a tutti i plessi dell'Istituto guidata dalla dirigente scolastica, Lilly Manganaro, un set completo di pronto intervento. Un'iniziativa che va ad inquadrarsi nell'ambito di una serie di piccoli interventi volti a sostenere il territorio laurentino e le sue risorse umane e materiali. Un piccolo gesto dai grandi significati che mira a richiamare l'attenzione sui due importanti valori garantiti dalla Costituzione. “Eravamo al corrente spiega Saverio Zuccalà, portavoce del Comitato per i Diritti di San Lorenzo ed ex sindaco del comune grecanico - di questo bisogno da parte degli istituti scolastici del nostro comune. In virtù di ciò, si è pensato che potevamo dare una mano alla scuola, con l'acquisto di alcune cassettine contenenti l'occorrente per il pronto intervento per tutti i plessi dell'Istituto comprensivo. La causa è apparsa da subito nobile e si è provveduto a stretto giro di posta all'acquisto ed alla consegna”. g. c. BOVA MARINA - Dal 22 al 24 maggio nei paesi ellenofoni della Calabria, effettuerà una visita il viceministro degli Affari Esteri della Repubblica Ellenica Theodoros Kassimis accompagnato dall'Ambasciatore di Grecia a Roma Charalambos Rocanas, dall'ambasciatore greco presso la Santa Sede Miltiadis Hiskakis, da altri funzionari del Ministero degli Affari Esteri Ellenico e dal console generale di Grecia a Napoli Athanassios Ioannou. Durante la visita, il viceministro incontrerà gli esponenti istituzionali ed amministrativi, i presidenti delle associazioni e gli ellenofoni della Bovesia. e. c. di GIUSEPPE CILIONE Theodoros Kassimis Motta. Successo di presenze alla manifestazione che raccoglie fondi per la ricerca L’azalea contro il cancro nella piazza di Lazzaro MOTTA SAN GIOVANNI “Contro il cancro la nostra forza sei tu. Anche quando regali un'azalea”. E' stato questo il messaggio che, domenica scorsa, in occasione della Festa della Mamma, l'associazione italiana per la ricerca sul cancro ha portato nelle piazze con le azalee. La manifestazione, giunta alla sua ventiquattresima edizione, è un appuntamento ormai storico che da sempre vuole sensibilizzare alla ricerca sul cancro. E, anche Lazzaro, frazione del comune di Motta San Giovanni, è stata, come ormai avviene da 12 anni, una delle tremila piazze dove sono state distribuite le azalee. “Anche quest'anno - è il commento di Pasquale Irto, responsabile di Airc di Lazzaro - ci siamo ritrovati sempre più numerosi in piazza Madonna delle Grazie condividendo come volontari, quella lotta che un giorno ci porterà a sconfiggere il cancro. E, in occasione della festa della mamma, regalando un'azalea, oltre a fare un gesto d'amore verso la persona a noi tutti tanto cara, abbiamo aiutato la ricerca”. L'Azalea della Ricerca, è tornata, quindi, anche quest'anno in occasione della Festa della Mamma regalando un modo unico e ricco di significati per festeggiare. Domenica scorsa , l'Azalea della Ricerca di Airc, è stata presente in più di tremila piazze di tutta Italia: è bastato un contributo associativo minimo di 14 euro, per ricevere in omaggio un'azalea contrassegnata dal marchio dell'associazione, e contribuire, così, attivamente alla ricerca contro il cancro. Grazie ai numerosi volontari, l'Airc è riuscita anche quest'anno a raggiungere tantissime piazze. I fondi raccolti saranno destinati alla ricerca sui tumori femminili. Inoltre quest'anno l'Airc ha deciso di dare in omaggio il numero speciale del notiziario fondamentale “La prevenzione è giovane”, dedicato alle adolescenti. L'obiettivo, è stato quello di invitare le giovani donne ad avere un occhio di riguardo per il proprio corpo e adottare uno stile di vita volto a prevenire possibili malattie. Domenica scorsa, nel piazzale della chiesa delle Madonna delle Grazie di Lazzaro, tante sono state le persone che, acquistando un'azalea, hanno contributo concretamente alla lotta contro il cancro. p. v. Pasquale Irto CONDOFURI - “Si può fare molto di più rispetto a quello che in genere si pensa che si possa o si debba fare, le leggi sono importanti ma non possono garantire la qualità, l'efficacia e l'efficienza ma solo i contenuti dei contratti e la loro gestione trasparente e responsabile possono garantire la qualità dei risultati, solo la cultura della legalità e la volontà di realizzarla ci può consentire di sconfiggere le mafie e la corruzione”. Sono queste le conclusioni rassegnate da Ivan Cicconi a margine dell'incontro su “appalti e subappalti: trasparenza ed efficienza, strumenti legislativi e buone prassi” promosso nell'ambito della seconda edizione del Corso di formazione socio-politica avviato dal Centro Giovanile di Condofuri Marina. Ivan Cicconi, componente di Avviso Pubblico, autore di saggi e ricerche sul settore delle costruzioni e sul tema degli appalti, è stato professore a contratto in note università nonché capo della Segreteria Tecnica del Ministro dei Lavori Pubblici, Nerio Nesi. Dopo l'introduzione del padre marinista, Damiano Tonello, la parola è passata all'esponente di spicco di Avviso Pubblico il quale ha evidenziato come, oggi, “la produzione si fonda sulla frantumazione ed il decentramento dei cicli di lavorazione affidati con contratti di appalto a subfornitori autonomi e dotati di un sistema di qualità”, da qui discende che il cantiere diventa una fitta ragnatela di appalti e subappalti con forti difficoltà di controllo e maggiori rischi di irregolarità ed illegalità. L'occasione è stata lo spunto per parlare di mafia ed appalti. “I Carabinieri di Partinico, nel 1982 - chiosa il relatore scrivevano che Giuseppe Finazzo, componente del clan mafioso capeggiato dal noto Tano Badalamenti, era l'uomo di fiducia più vicino al capo. Grazie alla sua attività, ha avuto la possibilità di adoperare grossi quantitativi di esplosivo, non certo impiegato solo nelle cave, ma anche, presumibilmente, per favorire i vari mafiosi a lui associati nella consumazione di attentati dinamitardi. Il più grave di questi delitti, che nella voce pubblica gli addebita, è la soppressione di Giuseppe Impastato che ebbe il grave torto di avere organizzato, il 7 maggio 1978, per le strade di Cinisi, una mostra sulle cave della mafia. Due giorni dopo la manifestazione vengono ritrovati i resti del cadavere di Impastato, dilaniato dal tritolo, proveniente, come attesta la sentenza, dalle cave di Giuseppe Finazzo”. Cicconi, parlando di cave, ha rammentato le intuizioni del giudice Francesco Neri in un'intervista di alcuni anni fa in cui il business futuro della mafia veniva individuato nei rifiuti tossici radioattivi e scorie chimiche. Si è evidenziato come il noto magistrato abbia denunciato che nei minuscoli moli della costa jonica, navi con carichi di scorie attraccavano di notte riversando su tir già pronti i rifiuti che venivano seppelliti in una cava in montagna con le forze dell'ordine quasi impossibilitate a scoprirli una volta interrati nei meandri aspromontani. Sport JUVE. «OBIETTIVO SCUDETTO» TORINO. Nuovo presidente dell’Ifil e da sempre innamorato della Juventus, John Elkann fissa gli obiettivi del club bianconero per la prossima stagione. «Come tifoso sono soddisfatto di questa annata – ha dichiarato Elkann -, ci auguriamo Credo che per noi lo scudetto è l’obiettivo più importante». 39 Mercoledì 14 maggio 2008 REDAZIONE: via Mattia Preti, 7 - 87040 Castrolibero (CS) - Tel. (0984) 852828 - Fax (0984) 853893 - E-mail: [email protected] Volata scudetto I neroazzurri in silenzio preparano la sfida decisiva di domenica al Tardini L’Inter riscopre anche Ibra A sorpresa il bomber potrebbe giocare con il Parma MILANO - Anche Zlatan Ibrahimovic per la partita scudetto di Parma. Per ora è un’idea, diciamo un progetto: da verificare. Però non è più utopia, se mai lo è stata, ma semmai una possibilità: vuole almeno provarci. Ieri il centravanti, di riposo come il resto della squadra, era in Svezia per partecipare a un programma tv: la sua rincorsa inizierà oggi, come quella dell’Inter, perché una partita così val bene uno sforzo, purché non sia un azzardo. E già la ripresa degli allenamenti potrà dire qualcosa in più sulla possibilità di vedere lo svedese in campo domenica, almeno per una frazione di gara. Anche da questa ultima possibilità, è evidente che come in casa Inter, oltre alle difficoltà specifiche della gara, ci sia anche un quoziente di ansia che rivela come l’ultima gara di Parma si molto difficile. Un crocevia per lo scudetto e per il futuro interista. MARIO AFFATICATO Anche perché una carta in più in attacco per Mancini potrebbe essere importante, visto che l’uscita dal campo di Balotelli, l’altro ieri dopo aver avvertito dei crampi, non è stata casuale: il ragazzo già da qualche tempo è affaticato a livello muscolare e anche quella appena iniziata potrebbe essere per lui una settimana di lavoro da affrontare dosando un po’ gli sforzi. CON IL GRUPPO - La volontà dello svedese è indiscutibile. Ibrahimovic non vorrebbe concludere la stagione lasciando un ricordo di sé così lontano nel tempo: domenica ci tiene a esserci, per aiutare la Matarrese cerca la mediazione Stop ai romanisti Giallo per i tifosi Ibrahimovic esce dal campo sotto lo sguardo di Mancini: una metafora del torneo neroazzurro squadra a dare lo strappo decisivo verso lo scudetto; magari per metterci di suo un’altra firma importante. La variabile è ovviamente il lavoro con la squadra, perché è imprescindibile — per rendere possibile un suo ritorno fra i convocati — che Ibra si alleni in gruppo almeno questa settimana: il suo digiuno da qualunque impegno agonistico, che dura ormai da un mese e mezzo (ha giocato l’ultima partita il 29 marzo, a Roma contro la Lazio), già di per sé rende molto difficile il pensare ad un impegno full time ed è chiaro che alcuni giorni di allenamenti non differenziati diventano una condizione più necessaria che sufficiente. SENZA DOLORE, PIU' FIDUCIA - Ibrahimovic, per ora, ha il conforto del primo allenamento con il pallone di fine settimana scorsa: nel calciare non ha sentito troppo fastidio e questo, psicologicamente, può aiutarlo a non avere remore nel forzare. Non a caso, nei giorni il centravanti ha comunicato il suo ottimismo anche al professor Hakan Alfredsson, lo specialista svedese che lo ha visitato più volte negli ultimi tempi e che ha preparato per lui il programma di lavoro per superare il problema al tendine rotuleo. Da oggi proverà ad accelerare: il mirino è puntato su domenica, il resto lo diranno i prossimi giorni. LE ULTIME - Ibrahimovic nel pomeriggio si è allenato, ed ha partecipato alla partitella con i compagni, episodio che induce all'ottimismo. Il presidente Massimo Moratti era presente alla Pinetina per assistere al primo allenamento di questa settimana di fuoco della squadra nerazzurra. Sarà una settimana di fuoco quella che andrà agli archivi solo domenica sera. Con una delle due duellanti che avrà lo scettro del campionato e l’altra che dovrà mangiare cenere. Così sia l’Inter che la Roma fanno gli scongiuri per un tricolore ambitissimo. ROMA - Niente trasferta per i tifosi romanisti a Catania, ok per quella degli interisti a Parma. È quanto ha deciso l’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive in relazione alle sfide scudettosalvezza in programma domenica: Catania-Roma e Parma-Inter. «Alla luce delle valutazioni della riunione di oggi -si legge nella nota l’Osservatorio ha deciso di invitare le Autorità provinciali di pubblica sicurezza di Catania (Catania-Roma), Roma (Lazio-Napoli), Lecce (Lecce-Bari), Verona (Verona Hellas-Pro Patria e Chievo Verona-Vicenza) e Perugia (Perugia-Ancona) ad adottare ogni iniziativa ritenuta necessaria, anche esaminando l'opportunità di disporre limitazioni nella vendita dei tagliandi ai tifosi ospiti». «Nel contempo -si legge ancora-, sono stati invitati gli organismi sportivi ad assicurare il massimo sforzo organizzativo da parte delle società interessate in termini di comunicazione con le rispettive tifoserie ed impiego di risorse presso gli stadi, cosi da sostenere il compito delle forze dell’ordine chiamate a predisporre ed attuare un articolato piano di sicurezza tanto nelle città che ospiteranno le gare maggiormente ritenute a rischio quanto in quelle che, comunque, siano interessate agli eventi in questione». Intanto, la riunione si è conclusa con l’intesa che l’Osservatorio rimarrà in seduta permanente sino Matarrese alla conclusione della giornata calcistica di domenica. In vista della decisione finale di giovedì, la Federcalcio è al lavoro perchè nelle trasferte delle tifoserie di Inter e Roma, rispettivamente a Parma ed a Catania, sia raggiunta la 'par condiciò, mentre al momento l'Osservatorio presso il Viminale ha stabilito che i primi potranno seguire la propria squadra ed i secondi no. Il presidente Giancarlo Abete fin dal mattino si è tenuto in contatto con il responsabile dell’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive, Felice Ferlizzi, e con il presidente della Lega Antonio Matarrese. L’indicazione giunta dalla Figc è stata per la parità di trattamento. E tutti i rappresentanti delle componenti sportive presenti nell’Osservatorio hanno votato contro il divieto della trasferta per i sostenitori della Roma. Abete ha confermato a Ferlizzi che la Federcalcio è dell’opinione che le due partite debbano essere trattate allo stesso modo. « Abbiamo ancora una possibilità». Spalletti a un passo dall’apoteosi Totti manda in campo l’ultima chance Il capitano della Roma Francesco Totti ROMA - E' arrivato alla Roma che sembrava una polveriera e si stava giocando la permanenza in A. Adesso è il punto di riferimento dei tifosi, dopo Francesco Totti. La sua normalità ha risollevato una squadra trovata sull'orlo di una crisi di nervi. Luciano Spalletti, nato a Certaldo 49 anni fa, è giunto nella capitale senza troppe pretese, forse con la convinzione di dover guidare la Roma e galleggiare tra zona Uefa e Champions, ma passando dai preliminari. Invece ha conquistato subito lo spogliatoio con i suoi modi decisi e diretti, l’ha preso per mano, ha eliminato gli elementi che, secondo lui, creavano disturbo e ha saputo compattare un gruppo e dei giocatori che l’anno prima a stento si parlavano. Perchè i calciatori hanno stima degli allenatori che insegnano calcio. Spalletti evidentemente ha saputo convincere subito tutti che quella stessa squadra, che nella stagione precedente aveva visto lo spettro della retrocessione, avrebbe potuto lottare per traguardi importanti. E così è stato. Ha lavorato sulla psicologia di molti giocatori (come Perrotta e lo stesso Mexes), trovati con il morale a terra per le contestazioni della piazza. Ha saputo conquistarsi la fiducia di Totti e ridargli il ruolo di capitano, svanito nel nulla nella stagione del cambio continui di allenatori. Insomma ha ricostruito la squadra sotto ogni punto di vista, conquistando sul campo un quinto posto alla prima stagione (poi trasformato in secondo dalle sentenze di calciopoli), i quarti di finale di Champions, il record di vittorie consecutive e altri due secondi posti. Quello dello scorso anno e questo già sicuro (con ancora lo scudetto in ballo). TOTTI. Tutti zitti, parla Totti. Pur non potendo partecipare attivamente alla rimonta, il capitano giallorosso lancia la Roma. "Abbiamo un’altra piccola possibilità — dice ai microfoni di Sky —. Anche quando eravamo a 11 punti di distanza, penso che tutta la squadra credesse alla rimonta, ora che siamo a -1 ci crediamo ancora di più, ma vincerà sicuramente l’Inter". Roma a Catania, il capitano non ha ancora deciso se se- guire la squadra. "Non so se andrò a Catania o meno, valuterò in questi giorni, però finora anche senza di me si sono comportati bene. La scaramanzia è l’unica arma in più adesso". 40 Sport Serie A. Dopo l’ennesima salvezza. Cozza: «Non è stato un brutto campionato» Mercoledì 14 maggio 2008 Reggina, spazio alle polemiche Amoruso: «Il mio futuro? Dovrò valutare bene tante cose» di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA – Tutti hanno festeggiato la salvezza della Reggina. Tifosi, giocatori e dirigenti si sono ritrovati in campo in un abbraccio totale, ma negli spogliatoi, al termine della gara, non sono mancati i toni velatamente polemici durante le interviste di rito. Polemica che non si riferiva certo alle vicende strettamente calcistiche di una intera stagione. Il primo a parlare è stato il capitano Ciccio Cozza, il quale col sorriso tra le labbra, ai giornalisti ha detto: «Ci avete contestato tutto l'anno, ora festeggiate con noi. Scherzi a parte non è stato un brutto campionato, nelle prime giornate non siamo stati molto fortunati. Quando si va sotto e non si riesce a recuperare, oppure si va in vantaggio e sistematicamente si viene raggiunti per motivi diversi anche esterni, cominci a capire che non è l'anno giusto, ma la Reggina ha saputo reagire alla malasorte iniziale e grande merito va oltre alla squadra, all'allenatore e soprattutto, al presidente Lillo Foti. Questa, comunque, è andata, la salvezza più bella sarà quella del prossimo anno…». Ciccio Cozza ha prima bacchettato i giornalisti, ma sorridendo, poi ha auspicato una nuova stagione importante per la Reggina e per lui stesso che ha un contratto anche per la prossima stagione e potrebbe restare. Di tutt'altro tenore il discorso di Nicola Amoruso a cui tutti rivolgono la domanda sul suo futuro. Sarà in amaranto? Il giocatore ha risposto 'ni', vuole vederci chiaro, la polemica riguarda qualche dissapore con la società, prontamente rientrato durante la fase centrale del campionato. Sarai ancora della Reggina nella prossima stagione? “Vedremo, io sono molto legato a questa città, i tifosi e la stessa città mi vorrebbero trattenere, lo so, per quanto mi riguarda dovrò valutare bene la situazione. Deciderò insieme alla società che consulterò nei prossimi giorni e decideremo quello che è giu- Nicola Amoruso esulta dopo il gol al Torino sto per la Reggina Calcio e per me». Sono parole di commiato? Qualcuno dice di si, i soliti bene informati lo danno per certo partente con tante società che lo cercano. Il pubblico, però, ha gridato a lungo 'Nicola Amoruso resta con noi….': «Si, ho sentito i cori quando sono uscito dal campo e mi sono accomodato in panchina. Per questo li ringrazio, sono stati sempre carini con me. Non vi dico, inoltre, le manifestazioni d'affetto durante l'anno ed anche al termine della dura gara con l'Empoli. Mi hanno accolto festosamente in campo e all'uscita dal 'Granillo' per strada dove ho tro- A Cagliari, vetrina per i giovani REGGIO CALABRIA – La Reggina che riprenderà domani la preparazione, si allenerà fino a sabato mattina, giorno della rifinitura e nel pomeriggio partirà per Cagliari. L'ultima giornata sarà platonica, entrambe le formazioni sono già salve. E' probabile, quindi, che questa gara diventi un’occasione per i giovani che potranno fare passerella cercando di guadagnarsi un posto per la prossima stagione. La Reggina ha un motivo in più per fare risultato: centrare l'obiettivo del 16° posto che non è un record dopo il 13° del primo anno di A o dopo il 10° con Mazzarri, ma migliora la performance di piazzamento della scorsa stagione che è stata la migliore come punti perché la Reggina partiva da -11. r. t. Il Milan lavora pensando al Torino Galliani: «Quarto posto e mercato» MILANO – A tre giorni di distanza, provare a spiegarsi i motivi della disfatta del San Paolo è tanto difficile quanto inutile. C’è poco da fare per il Milan, se non mettersi al lavoro per preparare al meglio gli ultimi 90’ da cui, al di là dei proclami, sicuramente dipenderà molto del futuro rossonero. E infatti il vicepresidente Adriano Galliani non si sofferma molto a guardare indietro: «Non so se la sconfitta di Napoli sia la più brutta della stagione, ma certamente è arrivata abbastanza inaspettata. Non ci sono spiegazioni, la squadra arrivava da tre giornate molto positive e sono rimasto stupito perchè mai eravamo stati così sovrastati e dominati nel gioco. Comunque ha continuato - aspettiamo, perchè manca ancora una giornata alla fine. E poi cominceremo il mercato». A vedere come sono andate le ultime giornate, è as- Adriano Galliani surdo aspettarsi una partita facile domenica, neanche da un Torino matematicamente salvo, e Galliani lo sa: «Non speriamo nel regalo di nessuno, nessuno fa regali a nessuno. Stanno succedendo risultati finalmente in linea con i campionati del nord Europa e questo è molto positivo». Allora spetterà solo a Carlo Ancelotti e ai suoi giocatori, per quanto nelle loro mani, fare passare l’arrabbiatura al patron Berlusconi. Le speranze saranno affidate ancora una volta alla coppia Kakà-Inzaghi, che da un po’ di tempo ha messo in ombra il giovane Pato. «E’ una novità tattica - ha spiegato Galliani - che vale anche per l’anno prossimo: Kakà vuole giocare, e secondo noi a ragione, da seconda punta. E’ una soluzione ottima, ma davanti a lui può giocare una punta sola, e Inzaghi è in grande condizione, quindi Pato si alterna a lui». E proprio Inzaghi, assieme all’obiettivo di squadra, punta a quota 100 gol. «Mi piacerebbe raggiungerla, me ne manca uno e mi sbloccherei da quota 17 in stagione che non porta bene». vato tanta gente affettuosa, amici ed estimatori». Polemiche velate, quindi, ma tutti vogliono godersi, intanto, la salvezza, per parlare di mercato c'è tempo. Amoruso che stima Orlandi, afferma ancora: «E' stata una stagione molto dura, ma nell'ultima fase, mister Orlandi è stato molto bravo a gestire il gruppo. Ha saputo trasmettere tranquillità nei momenti di difficoltà e tutti ci siamo sentiti protetti. Sono anche stanco, la notte prima delle partite ho sempre dormito poco per la tensione, adesso è venuto il momento di riposare un po'. Godiamo questa salvezza e non parliamo d'altro, poi decideremo sul da farsi». Il premio dei cento gol è stato gradito? «Me lo ha consegnato il presidente in prima persona, sono contento, mi ha commosso. E' stato un momento di emozione, il gol segnato in partita è stata la mia ricompensa». Un gesto consueto per la Reggina nei confronti dei suoi giocatori, in precedenza era stato premiato anche Modesto. E' stato anche un modo per ringraziarti e chiederti di restare? «Credo di no, la società è stata spontanea. Sarebbe anche un bel gesto, ma credo che decideremo insieme, come sempre, cosa sia giusto per me e per la Reggina». L'ultima polemica è del buon Bruno Cirillo che ha imperato in campo nel girone di ritorno, prendendo la squadra per mano in difesa con la sua personalità e conducendola alla salvezza. Cirillo però, ha polemizzato con Giovinco: «Ha cercato solo il rigore, non ha trovato nulla e Campagnolo è dovuto intervenire una volta sola. Ricordo le cadute in area proprio dei giocatori dell'Empoli nella gara di andata quando ho esordito con la maglia della Reggina». In effetti, Cirillo al 'Castellani' ha provocato due rigori. Veri o presunti, l'arbitro di quella gara li ha concessi entrambi e Cirillo ha subito voluto mettere le cose in chiaro con Giovinco che aveva cominciato a tuffarsi in area. CALCIO MERCATO Bianconeri impegnati su più fronti Juventus, Nedved rinnova per un anno Amauri più lontano (TORINO – Fumata bianca per il rinnovo del contratto di Pavel Nedved: il giocatore ceco giocherà un’altra stagione con la maglia della Juventus. Il nuovo accordo è stato siglato ieri pomeriggio, al termine dell’allenamento al centro sportivo di Vinovo (Torino). «Alla base della mia scelta - sottolinea Nedved sul sito internet del club bianconero - ci sono la consapevolezza di aver vissuto sette anni straordinari e la voglia di rivivere l’esperienza europea con una squadra alla quale sono profondamente legato». Il nuovo contratto lega Nedved alla Juventus sino al 20 giugno 2009. «E’ il modo migliore - dice soddisfatto l’ad del club Jean Claude Blanc - per cominciare la campagna di rafforzamento in vista della prossima stagione». Intanto, per il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, il rischio che il trasferimento di Amauri alla Juventus salti è molto alto. Secondo il numero 1 del club rosanero, la Juve avrebbe cambiato i termini della trattativa e adesso il brasiliano sarebbe più lontano dai bianconeri. Delle complicazioni che sarebbero nate lunedì, ne ha parlato ieri il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gilgi, al suo arrivo in Lega Calcio. «Lunedì non c’ero, ma credo che sia stato uno degli incontri che avvicineranno noi e il Palermo, a prendere una decisione su Amauri. In questo momento non si è né sul sì né sul no, perchè come sempre nelle trattative si inseriscono elementi nuovi, altre possibilità», spiega Cobolli Gigli facendo riferimento all’interessamento di altri club. «Non so i nomi, Amauri è un giocatore appetito e noi siamo interessati, abbiamo iniziato un discorso serio con il Palermo, Blanc ha visto lungamente Foschi e si rivedranno. Mi pare che Foschi - ha proseguito Cobolli gigli - abbia dichiarato all’uscita che la riunione è stata interlocutoria e che si continuerà a trattare, io spero che si possa procedere. L’inserimento di Milan e Real? Può esserci il Milan, il Real, il West Ham, ma a me interessa che ci siano le possibilità per noi e per il Palermo di trovare una strada per arrivare a un accordo». «E' normale che ci siano altre società - continua Cobolli Gigli -, se uno si arrabbiasse per cose del genere non lavorerebbe né nel mondo del calcio né in altri ambienti». Non solo l’accordo tra le due società, la Juventus e Amauri devono ancora trovare l’intesa sull’ingaggio. «Dipende in primo luogo dalle società, senza togliere nulla al giocatore e ai procuratori - chiarisce Cobolli Gigli -. In primo luogo le due società devono trovare un cammino comune». E dire che la trattiva sembrava ormai chiusa, l’altra volta Zamparini parlava di un affare ormai fatto. «Aveva detto che era fatta al 98%, mancava un 2%...», è il commento di Cobolli Gigli. Uno dei punti che avrebbe bloccato la trattativa è Sebastian Giovinco, talento che la Juve vuole riportare a casa, ma che il Palermo sogna di avere in rosanero inserendolo nella trattativa per Amauri. «Giovinco è un giocatore che intendiamo riportare alla Juventus dopo la proficua stagione che ha fatto nell’Empoli», spiega secco Cobolli Gigli. L’ex ct bacchetta anche il Milan: «Deve rinnovarsi» Sacchi esalta il Napoli NAPOLI – Complimenti al Napoli, bacchettate e consigli al Milan ed elogi alla Fiorentina. Arrigo Sacchi parla di questo finale di campionato. «Il Napoli ha battuto meritatamente il Milan, che si è presentato al San Paolo in ottima forma e con motivazioni importanti - spiega l’ex ct -. Gli azzurri hanno disputato una gara coraggiosa e aggressiva, grazie anche e soprattutto alla propria sfrontata gioventù. Entusiasmo e determinazione sono state le armi del Napoli». Tutto il contrario di un Milan che, invece, avrebbe bisogno di qualche giovane in più. «In questo momento ha bisogno di un cambiamento radicale spiega Sacchi -. La riconoscenza ha un limite, i giocatori, equiparati a vere e proprie bandiere, sono sempre dei dipendenti, dunque non bisogna obbli- Arrigo Sacchi gatoriamente legarsi a loro se si vuole riaprire un ciclo». Il Milan probabilmente, per quanto riguarda l’Europa, dovrà ripartire dalla Coppa Uefa, visto che il quarto posto sembra ormai della Fiorentina. «Prandel- li ha svolto un eccezionale lavoro, la sua squadra merita assolutamente la qualificazione in Champions League», dice Sacchi che poi torna sul campionato del Napoli e sul progetto che De Laurentiis e Marino stanno portando avanti. «Il Napoli è una squadra in costante crescita, non vorrei però che nel prossimo anno ci sia una sorta di imborghesimento - dice Sacchi -. Gli azzurri devono avere pazienza, inserire qualche nuovo giocatore, magari sulle fasce e poi proseguire con il lavoro duro sul campo. Hamsik è un giocatore straordinario, da centrocampista ha già segnato 9 gol, l’anno scorso giocava a Brescia e molti club del Nord se lo sono fatti sfuggire. Il merito è tutto di Marino che lo ha portato a Napoli dimostrando ancora una volta di essere un grande dirigente, serio e preparato». Sport 41 Play Off serie C1. Cauto ottimismo per Galardo, ma si è fermato Figliomeni Mercoledì 14 maggio 2008 Crotone, la società fa quadrato I Vrenna, Gualtieri e Marino danno la carica alla squadra di FRANCESCO SIBILLA CROTONE – Che sia arrivato il momento decisivo è del tutto evidente. Alla ripresa degli allenamenti il Crotone si compatta, società e squadra. I giocatori tornano al lavoro dopo due giorni di riposo e allo stadio “Ezio Scida” trovano la dirigenza al completo: lo stato maggiore rossoblù è arrivato a dare la carica alla vigilia delle due semifinali contro il Taranto. C’erano Raffaele e Gianni Vrenna, i fratelli Gualtieri, Raffaele Marino. Sono frangenti che del resto il presidente comprende benissimo, intuendone il carico di tensione, attesa, voglia, impazienza, stress nervoso: per fortuna il Crotone negli ultimi dieci anni si è abituato a circostanze come questa, ambiente compreso, e anzi, a differenza del passato, sembra che la cosa sia gestita con maggiore (apparente?) tranquillità. La visita dei dirigenti e il colloquio con tecnici e squadra, rigorosamente al chiuso delle mura degli spogliatoi e lontano da occhi e orecchie indiscrete, hanno fatto slittare un poco l’inizio del lavoro vero e proprio. Indiani e i suoi collaboratori hanno dapprima intensificato la preparazione atletica, e poi curato la parte tecnica. Per Galardo c’è cauto ottimismo: il centrocampista, che nei due giorni di riposo aveva continuato il programma di cure fisioterapiche, ieri si è ripresentato in campo ed ha lavorato a parte, correndo comunque con sufficiente scioltezza. E’ presto per parlare di recupero, anche se il giocatore ci vuole provare, i medici ne appoggiano le intenzioni e Indiani sarebbe felicissimo di poterlo schierare, sempre patto che stia bene. Al momento le possibilità che Galardo giochi sono non superiori al cinquanta per cento: L’AVVERSARIO Taranto, tanto entusiasmo Migliaccio: «Vincere e basta» di FULVIO PAGLIALUNGA Il presidente Raffaele Vrenna comunque non poco, se si tiene conto che dopo l’infortunio muscolare patito nella gara contro il Sorrento di dieci giorni fa sembrava impensabile che il giocatore potesse farcela. Piuttosto, ieri si è fermato Figliomeni. Il difensore ha smesso di allenarsi dopo aver subito un colpo sotto il ginocchio sinistro. Niente di grave, ma per precauzione i medici hanno scelto di farlo uscire anzitempo. Oggi doppia seduta, sempre allo “Scida”, dove si continuerà a lavorare malgrado il maltempo degli ultimi due giorni. PREVENDITA DA OGGI. Il Giro d’Italia posticipa l’inizio della prevendita dei biglietti di Crotone-Taranto. E’ successo, infatti, che l’ispettore di Lega che ieri mattina avrebbe dovuto aprire i plichi con all’interno i tagliandi della gara sia stato bloccato a Catanzaro nelle operazioni riguardanti la corsa rosa. Dato che i primi due giorni sono riservati all’esercizio del diritto di prelazione questo vuole anche dire che oggi e domani la prevendita riguarderà esclusivamente gli abbonati, e che pertanto ci sarà quasi un giorno in meno per la vendita libera, che sarà possibile da giovedì pomeriggio in poi. Botteghini dello stadio aperti a partire dalle 10 alle 13, e poi dalle 17 alle 19. TARANTO – Il termometro sono le file davanti alle biglietterie. Il responso è inequivocabile: Taranto ha la febbre da playoff. Perché le code chilometriche non sono per i tagliandi della partita di andata (esauriti quarantacinque minuti dopo la messa in vendita), ma per quella di ritorno: gli abbonati, che hanno diritto di prelazione, sono in coda da due giorni per strappare un biglietto nonostante siano di fronte a un diritto acquisito. Gente in attesa, sorvegliata dalle forze dell'ordine per evitare tensioni: bigliettini alla mano, come in un supermercato nel giorno delle offerte in volantino. L’attesa è così tanta che dalle strade finisce in campo: «Con tanta gente che ci ferma mentre camminiamo - spiega il difensore Vincenzo Migliaccio - non può sfuggirci l’importanza di quello che stiamo facendo». Effetto, anche, della decisione di Marco Cari: il tecnico non ha voluto portare la squadra in ritiro, preferendo far vivere i giocatori a contatto con la città. La vigilia è un gioco di piccole psicologiche: il Taranto ha deciso di non farsi mancare niente, nemmeno un pranzo. Lunedì la squadra è stata a tavola con il presidente Blasi: un boccone insieme e gli ultimi stipendi da saldare. E, come contorno, prime promesse di un premio promozione che si andrà stabilendo in questi giorni. Il Taranto vuole vincere. Perché ha fatto un grande girone di ritorno e non vuole sprecarlo: «Ho perso tante volte i playoff - dice Migliaccio, alla sesta partecipazione agli spareggi promozione, vinti solo con il Savoia - e ho capito una cosa: arrivarci non conta nulla, non basta. Penso al nostro miracolo, alla grande rimonta che ci ha portato fin qui: se non dovessimo vincere alla fine non se ne ricorderà nessuno. E tutto Vincenzo Migliaccio sarà stato inutile». Utili, invece, sono le prove tecniche di semifinale: l’ultima tentazione di Cari è schierare Prosperi come esterno sinistro di difesa. Il tecnico vorrebbe un elemento bloccato in più per tenere a bada il tridente di Indiani. In rampa di lancio c’è Manuel Mancini, ma Zito - costretto a lavorare a parte la scorsa settimana - è regolarmente rientrato in gruppo. L’unico dubbio, per il momento, è legato a Luca Cavallo, alle prese con un’infiammazione al tendine d’Achille. Il mediano continua a svolgere lavoro differenziato. E da ieri con lui corre anche Davide Dionigi, rientrato dopo tre mesi di stop e un intervento al crociato. L’AVVERSARIO Play Out serie C2. La punta, che finora ha relizzato 10 gol: «Sto bene» Andria, sono tre gli assenti La Vibonese si affida a Mastrolilli di VITTORIO MASSARO ANDRIA – Il conto alla rovescia è cominciato. Il momento della verità per l’Andria Bat si avvicina a grandi passi. Ma in città la temperatura non sembra segnare “febbre”. In giro, sui muri delle strade del centro, si vedono i consueti volantini che invitano la cittadinanza a riempire lo stadio degli Ulivi, ma la vera novità è un manifesto con sfondo bianco e azzurro fatto affiggere dal locale Juventus club. Due date campeggiano in testa ed al piede: 1984 - 2008. Nel 1984 quella che allora era la Fidelis Andria portò i colori e il nome della città nel professionismo del calcio con la storica promozione in C2. Oggi, 24 anni dopo, quella società non esiste più e il calcio professionistico dell'Andria Bat rischia di sprofondare nell’oblio. Il cuore dei tifosi è commovente, ma il confronto tra “questa” società e quella che conquistò la C2 rasenta il grottesco. La Fidelis, prima di proprietà della famiglia degli industriali casari Asseliti e poi degli imprenditori edili Fuzio, riuscì in pochi anni a raggiungere perfino la serie B, per disputarvi complessivamente 6 campionati. L’Andria Bat, “ripescata” in C2 grazie al “lodo Petrucci”, ha ottenuto un nono e un ottavo posto nelle scorse stagioni e ha vissuto un’annata tremenda in quella appena conclusa, con quattro allenatori diversi in panchina. L’estate scorsa le dimissioni, poi rientrate, del presidente Attimonelli per forti divergenze con uno degli altri tre soci e a marzo lo stesso presidente rimette la società nelle mani del sindaco di Andria per protesta dopo presunti torti arbitrali subiti a Melfi. Per non dire dei quattromila spettatori di media della Fidelis a fronte del migliaio scarso che registra l’Andria. Insomma, la città e le sue circa centomila anime hanno ben altro cui pensare. Sul fronte tecnico, si fa la conta degli indisponibili. Loconte quasi sicuramente dovrà rinunciare a Sportillo, Ciullo, De Santis, mentre Catania potrebbe recuperare in extremis. Per ipotecare la salvezza, gli azzurri puntano a vincere con più gol di scarto proprio il match interno. di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA – Una doppietta che, seppur non sia servita alla Vibonese per il raggiungimento dell’obiettivo stagionale, ha saputo evidenziare lo stato di forma che sta attraversando Mattia Mastrolilli. Il centravanti rossoblù, all’ultima giornata di campionato, con due gol di pregevole fattura, ha piegato il Pescina, toccando quota 10 gol in campionato. Adesso, però, dovrà ripetersi contro l’Andria. Anche perché mancherà per squalifica Alessio Galantucci, e, di conseguenza, il peso dell’attacco tornerà a pesare tutto sulle spalle dell’ex Cagliari e Benevento. «Peccato per l'assenza di Alessio (Galantucci, ndr) che, fortunatamente, recupereremo per la gara di ritorno. Comunque, io sto bene - ha ammesso Mastrolilli - così come il resto della squadra, ed è già un bel segnale considerando che, per avere la meglio sull’Andria, è necessario scendere in campo nelle migliori condizioni mentali e fisiche». E l’attaccante indica anche la strada da seguire ai Mattia Mastrolilli suoi compagi di squadra. «Io ho una certa esperienza di spareggi - ha riferito ancora Mastrolilli - e posso dire che in queste gare la tecnica conta davvero poco. Serve invece - ha spie- gato - la necessaria cattiveria agonistica, perché incontreremo una formazione agguerrita, in un ambiente caldissimo». Fiducia assoluta, dunque. «Certo - ha proseguito Mattia Mastrolilli - le mie impressioni sono positive, anche perché non bisogna dimenticare che abbiamo chiuso il campionato con 8 punti di vantaggio sull’Andria: un margine notevole che ribadisce come la Vibonese abbia qualcosa in più rispetto ai pugliesi». Tuttavia, appena l’arbitro decreterà l’avvio delle ostilità, quel vantaggio di otto punti finirà di esistere. «Si è vero - ha aggiunto il centravanti della Vibonese - ma se dovessimo giocare questo doppio confronto confermando quel qualcosa in più che abbiamo dimostrato di avere rispetto all’Andria credo che la squadra che avrà più chance si salvarsi sia proprio la Vibonese». Insomma, per Mastrolilli è l’Andria che deve temere la Vibonese e non viceversa. «Nell'ultimo periodo abbiamo confermato di star bene. Credo dobbiamo giocare così come sappiamo, senza farci prendere dalla paura di sbagliare. Occorre stare tranquilli ha concluso l’attaccante ed evitare le polemiche che possono destabilizzare la tranquillità dell’ambiente». 42 Sport Play Off serie C2. I biancoverdi hanno ripreso. Domani test contro la Mediabet Fronti Mercoledì 14 maggio 2008 Vigor, si va verso il tutto esaurito Biglietti da oggi in prevendita. Grande entusiasmo di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME - HA ripreso ieri pomeriggio la Vigor Lamezia. Una settimana intensa per il gruppo di Ammirata in vista della prima sfida play off contro il Real Marcianise al “Guido D’Ippolito” che si preannuncia una bolgia. Sta salendo infatti l’entusiamo in città e per domenica si prevede il tutto esaurito. La richiesta dei biglietti è enorme e quindi è probabile che i biglietti che saranno messi in prevendita da oggi stesso, andranno sicuramente a ruba, compresi i tagliandi della nuova curva Sud che appunto è agibile per la gara uno play off. A proposito di biglietti e quant’altro, ieri la società biancoverde, per fare definitivamente chiarezza, ha diffuso un comunicato stampa in cui ribadisce che l'organizzazione delle gare di play off e play out compete solo ed esclusivamente alla Lega Professionisti Serie C che, nel corso di una riunione tenutasi a Firenze il 6 maggio scorso ha adottato diverse decisioni. E cioé: il servizio di biglietteria sarà espletato dalla società Ticket One che provvederà all'emissione dei tagliandi di ingresso; per i tifosi ospiti è stato messo a disposizione un numero complessivo di 200 biglietti, acquistabili solo ed esclusivamente on line sul sito www.ticketone.it al costo di 10.00 euro più diritto di prevendita, la cui vendita cesserà automaticamente alle ore 19 di sabato 17 maggio. Disposizioni che saranno valide Raffaele Battisti e Vincenzo Maisto, i perni del centrocampo della Vigor Lamezia in allenamento L’AVVERSARIO Galizia: «Marcianise non facciamo calcoli» di PASQUINO CORBELLI anche per la gara di ritorno a Marcianise, per la quale sarà possibile acquistare solo 200 biglietti per i sostenitori lametini e solo on line con termine ultimo le ore 19 di sabato 24 maggio. La Lega ha stabilito inoltre gli ordini di posto con i relativi prezzi per la gara dal “D’Ippolito” di domenica 18 maggio. Tribuna d’onore 25 euro, tribuna centrale 14.00 euro, distinti 10.00 euro e curva Sud (destinata ai tifosi lametinii) 10.00 euro. Disposizioni precise anche per le richieste di accredito che dovranno pervenire alla sede della Vigor entro domani, anche per ti- Stancato ed Elia valutano i vari aspetti Corigliano e Rossanese Ora si studia la fusione Nascerebbe la “Sibaritide” tolari di tessere Coni, e che il loro rilascio sarà subordinato al parere dei funzionari di lega preposti. La società lametina ricorda ancora che non sono previsti biglietti ridotti e omaggio; La prevendita dei tagliandi inizierà dunque oggi presso il Bar Falvo di, via Aldo Moro; Bar “Il Miraggio in piazza della Repubblica; Bar “Blue Moon in corso Giovabnni Nicotera (isola pedonale). A tal proposito, in previsione di una massiccia affluenza di pubblico, e al fine di fruire di un migliore servizio, la società vigorina invita la tifoseria a volersi munire con largo an- Serie C2. Ingaggi alti, società in cerca di partner e ruoli tecnici da definire Catanzaro ridimensionato Futuro di incognite su tutti i fronti: l’esito è scontato di CRISTIAN FIORENTINO di ANTONIO CIAMPA CORIGLIANO – Potrebbe esserci un vento di novità per la prossima stagione sul versante jonico a carattere calcistico. L’idea sembrerebbe essere quella di una squadra unica che prenderebbe il nome di Sibaritide. Il titolo in questione sarebbe quello di eccellenza della Rossanese del patron Dino Stancato che in questi giorni si è incontrato con il dirigente del Corigliano calcio Cosimo Elia. Sul tavolo proposte di una squadra unica che includerebbero anche altri imprenditori già pronti a investire in questa causa. Stadio delle dispute casalinghe resterebbe quello del Corigliano per cui vi è già l’idea di avviare le pratiche per intitolarlo alla memoria del compianto giovane tifoso ausonico Giuseppe Paolo Pagnotta. Progetto quest’ultimo per cui i compagni di tifo “Skizzati Group”, tutti gli amici e altre componenti, non solo calcistiche cittadine, si stanno già muovendo affinché divenga realtà. Tornando al possibile neo club nascente della Sibaritide va aggiunto che proprio la denominazione sociale resterebbe aperta a tutti gli altri paesi della piana jonica e alle zone limitrofe, comprese quelle montane e arbereshe. Lo stesso dirigente Elia ha CATANZARO – Si vivono ore di attesa in casa giallorossa. Con i giocatori e il tecnico ormai partiti per le vacanze di fine stagione, l’attenzione è tutta rivolta verso la questione del rafforzamento della compagine societaria. I due unici azionisti giallorossi Pasquale Bove e Giuseppe Soluri attendono inutilmente ormai da mesi che qualcuno si possa fare avanti per adiuvarli in un compito che, anche dalle ultime dichiarazioni rilasciate dall’ex dg Carmine Longo al nostro giornale, sembra ogni giorno che passa sempre più gravoso a causa del grave handicap lasciato sulle casse sociali dalla gestione di Giancarlo Pittelli. Non ultima è la questione legata agli onerosissimi ingaggi di alcuni giocatori della stagione appena trascorsa. In rosa, infatti, esistono atleti che quest’anno appena trascorso hanno avuto riconosciuti ingaggi assolutamente non in linea con le medie di una categoria come la C2 quali Ferrigno, Caccavale, Di Meglio, Mancinelli e via discorrendo, con l’aggravante, per alcuni di questi, di non avere offerto prestazioni tali da giustificare un impegno di Cosimo Elia spiegato che si stanno vagliando varie possibilità e che bisognerà valutare tutte le varie componenti del caso prima di passare ai fatti. Di certo prima di approntare un così robusto progetto le parti torneranno a incontrarsi per fare il punto della situazione e per analizzare tecnicamente entrambe le posizioni. Inoltre, in caso di nascita della Sibaritide calcio l’attuale titolo di promozione del Corigliano potrebbe essere ceduto ad altri acquirenti. Sono tanti gli sportivi e tifosi in generale della Sibaritide e nella fattispecie del Corigliano che restano alla finestra in attesa di novità. ticipo dei biglietti di ingresso, evitando così code ai botteghini. Intanto, oggi la squadra sosterrà l’allenamento nel pomeriggio sempre al “Carlei” e da domani trasferimento al “Guido D’Ippolito” per l’amichevole con la Mediabet Fronti che milita in seconda categoria. Ammirata farà lavorare il gruppo anche venerdì e sabato mattina al “D’Ippolito”. Tutti sono a disposizione per il tecnico vigorino che giovedì dovrà provare l’undici che inizialmente affronterà il Real Marcianise per questa sfida molto attesa. MARCIANISE – A Marcianise è partito il conto alla rovescia. Sono quattro, infatti, i giorni che separano i gialloverdi di Sasà Vullo dal primo storico appuntamento con i play off che li vedrà impegnati nella gara di andata con la Vigor Lamezia in trasferta, grazie all’invidiabile terzo posto conquistato nella regular season che dà il vantaggio, appunto, di giocare tra le mura amiche il match di ritorno, quello che in pratica potrebbe ipotecare il passaggio alla finale promozione. Il Real Marcianise, dopo le due amichevoli disputate nella scorsa settimana contro il San Giorgio e l’Ortese e i due giorni di riposo concessi da Vullo, è tornato ieri sul terreno di gioco per prepararsi al meglio a questa doppia sfida con i calabresi. Non sarà sicuramente una passeggiata poiché nell’ambiente casertano la Vigor Lamezia è considerata, tra le squadre ammesse ai play off, la più in forma e quella più difficile da battere. «E’ inutile star qui a nascondersi dietro il solito dito - ha dichiarato Sasà Galizia al termine della seduta di allenamento - dobbiamo andare a Lamezia senza pensare assolutamente a quanto di buono il Real Marcianise è riuscito a fare in campionato. Dobbiamo necessariamente dimenticare la conquista dello storico terzo posto ed essere consapevoli che le quattro squadre ammesse ai play off partono tutte dallo stesso piano. E’ vero anche - aggiunge il talentuoso attaccante - che noi rispetto a loro abbiamo la chance di passare anche con due pareggi, questo però non deve farci cullare sugli allori: a Lamezia ci aspetta una partita vera, combattuta, e noi dobbiamo affrontarla nei migliori dei modi, senza fare alcun calcolo». I gialloverdi a Lamezia non saranno soli: oltre duecento persone sono pronte a seguire i propri beniamini in questa primo match play off. Un primo torpedone, messo a disposizione da alcuni sponsor, è già esaurito: sono già partite le prenotazioni per un altro pullman di tifosi pronto a partire alla volta di Lamezia Terme con raduno fissato per domenica prossima alle ore 9.30. Intanto mister Vullo ha stilato il programma di lavoro in vista di questo importante appuntamento: oggi doppia seduta, domani pomeriggio amichevole al “Progreditur” con una tra Battipagliese, Viribus Unitis e Pomigliano. Pasquale Bove spesa reso ancora più gravoso dalla pluriannualità del loro contratto. Proprio dalle posizioni contrattuali di costoro sarà quindi necessario cominciare a sforbiciare per cercare di dare continuità a un progetto che, nonostante un Lodo Petrucci azionato solo due stagioni orsono, con quel che ne consegue in ordine alla mancanza di situazioni debitorie pregresse, sembra già gravemente pregiudicato. Non è infatti un caso che si moltiplichino le prese di posizione che vogliono, per l’anno prossimo, vigente un sistema quasi di assoluta autarchia incentrato sull’innesto in rosa di giovani speranze che faccia salve le prerogative sportive della città con relativo lancio alle ortiche di tutti i sogni di rinascita del calcio catanzarese proclamati solo qualche mese orsono. Ulteriore problema è dato dal fatto che l’incertezza della attuale situazione si riflette sui programmi tecnici del futuro campionato. In stand-by la posizione del tecnico che ha concluso la stagione, non sono stati ancora chiarite neanche le posizione dei due dirigenti addetti all’area tecnica della società giallorossa. La sussistenza contemporanea di Pasquale Logiudice e Gianni Improta comporta infatti una duplicazione di ruoli ben difficile da comprendere ancora di più in un momento congiunturale di grave crisi economica della società ed ecco perché, anche in questo versante, sarebbe il caso di tracciare un netto segnale di discontinuità con il passato. D’altronde la figura del direttore generale, che in teoria avrebbe avuto il compito di gestire l’aspetto legato ai rapporti tra società e squadra e che infine si è rivelato solo un inutile doppione del direttore tecnico, non ha davvero motivo di sussistere in una realtà come quella dell’attuale Catanzaro essendo invece preferibile (ed economicamente più valido) inquadrare tutte le funzioni in un’unica figura sul modello in vigore nella vicina Lamezia con Carmine Donnarumma solitario responsabile dell’intera area tecnica e organizzativa della società biancoverde. 58 Rubriche Mercoledì 14 maggio 2008 l’Oroscopo ilMeteo Fonte: www.meteocal.it ARIETE 21/3 - 20/4 Sul lavoro potrete contare su buoni appoggi ma dovrete impegnarvi e dimostrare spirito d'iniziativa. Svolta nella vita affettiva. oggi domani dopodomani CONDIZIONI: giornata caratterizzata dal cielo nuvoloso per nubi cumuliformi anche compatte su tutto il settore centro-settentrionale. CONDIZIONI: giornata caratterizzata dal cielo irregolarmente nuvoloso per nubi cumuliformi anche estese in prevalenza sul del settore centrosettentrionale e della fascia tirrenica. CONDIZIONI: giornata caratterizzata dal cielo irregolarmente nuvoloso per nubi stratificate anche compatte su tutto il settore centro-meridionale. FENOMENI: condizione di moderata variabilità pomeridiana sul medio ed alto settore tirrenico ove saranno possibili dei piovaschi, più accentuati su rilievi ed entroterra. FENOMENI: condizione di assenza di fenomeni TEMPERATURE: valori in crescita prossimi ai 24° sulle coste. VENTI: Tirreno: da SW 3 localmente superiori al largo delle Eolie e della costa tirrenica calabrese. . Jonio: da S SE 4 localmente superiori al largo della costa crotonese e reggina. TORO 21/4 - 20/5 Le cose nel lavoro si stanno mettendo decisamente meglio dopo un periodo caotico e frustrante. In amore non fatevi sottovalutare. GEMELLI 21/5 - 21/6 Un equivoco con un collaboratore potrebbe avere contraccolpi negativi sul lavoro: chiarite in fretta. Riflettete sui vostri reali sentimenti. CANCRO 22/6 - 22/7 Per sfondare nella vostra attività dovete tirare fuori tutto il vostro acume e un pizzico di diplomazia. L'amore va sempre meglio. LEONE 23/7 - 23/8 Cercate di trarre il massimo vantaggio dalla vostra attuale attività, scegliendo un valido collaboratore. Intensa vita affettiva. VERGINE 24/8 - 22/9 Non lasciatevi tentare da proposte di collaborazione che sembrano tanto vantaggiose: scoprire se c'è qualcosa sotto. Incontro fulminante. FENOMENI: condizione di generale variabilità con precipitazioni a carattere sparso in parziale accentuazione dal pomeriggio su tutto il territorio TEMPERATURE: valori in leggero aumento, prossimi ai 24° sulle coste. VENTI: Tirreno: da NW 4 localmente superiori al largo delle Eolie e della costa tirrenica calabrese. . Jonio: da NW 3-4 localmente superiori al largo della costa crotonese e reggina. MARE: Tirreno: mosso con onda di altezza 1.0 metri, localmente superiore al largo della costa cosentina, catanzarese , e delle Eolie. Jonio; mosso con onda di altezza 1.0 metri, superiore al largo della costa crotonese e reggina. ilCruciverba VENTI: Tirreno: da NW 4 localmente superiori al largo delle Eolie e della costa tirrenica calabrese. Jonio: da NW 3-4 localmente superiori al largo della costa crotonese e reggina. MARE: Tirreno: mosso con onda di altezza 1.0 metri, localmente superiore al largo della costa cosentina, catanzarese , e delle Eolie. Jonio; molto mosso con onda di altezza 1.0 metri, superiore al largo della costa crotonese e reggina. TEMPERATURE: valori in leggero aumento, prossimi ai 24° sulle coste. MARE: Tirreno: mosso con onda di altezza 1.0 metri, localmente superiore al largo della costa cosentina, catanzarese , e delle Eolie. Jonio; molto mosso con onda di altezza 1.5 metri, superiore al largo della costa crotonese e reggina. Tendenza bel tempo a seguire ilRebus BILANCIA 23/9 - 22/10 Il vostro pessimismo non vi aiuta ad affrontare nel modo giusto l'emergenza nel lavoro. Ottime chances in amore. SCORPIONE 23/10 - 22/11 Per ottenere buoni risultati nella professione non basta avere esperienza: occorrono le idee chiare. Cuore in subbuglio. SAGITTARIO 23/11 - 21/12 Fate la massima attenzione a tutto ciò che dite: la situazione nel lavoro è delicata. In amore non fate voi il primo passo. CAPRICORNO 22/12 - 20/1 Tenete a bada le vostre insicurezze: i superiori hanno bisogno che vi dimostriate determinati. Mettete ordine nella vita affettiva. Soluzione _____________________________________ ilSudoku di Pasquale Grande Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9. ACQUARIO 21/1 - 19/2 Non avete ancora dato il massimo nel vostro lavoro: i superiori lo sanno e vi metteranno alla prova. Un buon inizio per una storia d'amore. leSoluzioni PESCI 20/2 - 20/3 REBUS: D, I sposi; zio N è; S è vera 0 Disposizione severa I risultati nel lavoro arrivano lentamente, ma non per questo dovete gettare la spugna. Il cuore comincia a battere forte. Televisioni GIOCO 18.50 21.05 Carlo Conti 06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -TelefilmIo sto con lei 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde Meteo verde 10.40 -RubricaDieci minuti di... programmi dell'accesso 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana - Storie 14.45 -TeleromanzoIncantesimo 10 15.50 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -GiocoAlta tensione - Il codice per vincere 20.00 -TelegiornaleTelegiornale 20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -Serie TvMedicina Generale 23.10 -TelegiornaleTg 1 23.15 -AttualitàPorta a Porta 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaMagazzini Einstein 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.05 -FilmUltimo minuto VARIETÀ 20.30 TELEROMANZO Scommettiamo che...? Patrizio Rispo 06.00 -VideoframmentiVideocomic 06.10 -RubricaRainotte Cultura Itinerari 06.20 -DocumentarioIl mondo dei coralli 06.45 -RubricaTg 2 Salute 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaRandom 09.45 -RubricaIn Italia 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -VarietàPiazza Grande 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Salute 14.00 -RubricaL'Italia sul Due 15.50 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -Real TvX Factor 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 19.50 -Real TvX Factor 20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -VarietàScommettiamo che...? 23.05 -TelegiornaleTg 2 23.20 -RubricaLa storia siamo noi 00.25 -AttualitàMagazine sul Due 00.55 -RubricaTg Parlamento 01.05 -Real TvX Factor 01.35 -RubricaReparto corse 02.05 -RubricaAlmanacco 02.10 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.15 -RubricaAppuntamento al cinema 02.25 -RubricaTg 2 Costume e società 02.40 -MiniserieLa stagione dei delitti 03.10 -RubricaTrasgressioni 03.50 -VideoframmentiGli Antennati 04.10 -RubricaGli occhi dell'anima 04.15 -RubricaNET.T.UN.O 05.45 -RubricaTg 2 Costume e società 06.00 -AttualitàRai News 24 08.05 -RubricaLa storia siamo noi 09.05 -RubricaVerba volant 09.15 -RubricaCominciamo bene - Prima 10.05 -RubricaCominciamo bene 10.55 -DocumentiCominciamo bene - Indice di gradimento 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaSi gira 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.10 -TelefilmWind at my Back 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 14.55 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -Sport91° Giro d'Italia - Ciclismo 18.10 -GiocoCose dell'altro Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 18.20 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -NewsRai Tg Sport 20.05 -RubricaTGiro 20.20 -AttualitàBlob 20.30 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -Serie TvLa nuova squadra 22.55 -TelegiornaleTg 3 23.00 -TelegiornaleTg Regione 23.10 -AttualitàTg 3 Primo piano 23.30 -Telefilm3 libbre 00.05 -TelegiornaleTg 3 00.15 -RubricaGiro notte 00.45 -RubricaLa storia siamo noi 01.45 -RubricaAppuntamento al cinema 01.55 -DocumentiFuori orario. Cose (mai) viste - Vent'anni prima 02.00 -AttualitàRai News 24 13.40 SOAPOPERA Mercoledì 14 maggio 2008 21.10 Katherine Kelly Lang 06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.50 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvL'album di Amici 16.55 -TelegiornaleTg5 minuti 17.00 -Film TvDue valigie per un amore Commedia 18.50 -Quiz50 - 50 20.00 -TelegiornaleTg 5 20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della persistenza 21.10 -FilmPrime con Uma Thurman, Bryan Greenberg, Meryl Streep, Jon Abrahams, John Rothman - regia di Ben Younger (USA) - 2005 23.30 -AttualitàMatrix 01.20 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.50 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della persistenza 02.20 -TelevenditaMediashopping 02.35 -Real TvL'album di Amici 03.15 -TelevenditaMediashopping 03.25 -TelefilmTre nipoti e un maggiordomo 03.55 -TelevenditaTre minuti con Mediashopping 04.00 -TelegiornaleTg 5 04.30 -TelefilmHighlander 05.25 -TelevenditaTre minuti con Mediashopping 05.30 -TelegiornaleTg 5 SHOW 14.30 Stranamore 06.00 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 06.15 -RubricaSecondo voi 06.20 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 06.25 -TelefilmKojak 07.30 -TelefilmMagnum P.I. 08.30 -TelefilmNash Bridges 09.30 -TelefilmHunter 10.30 -Soap OperaSentieri 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaFebbre d'amore 12.00 -TeleromanzoVivere 12.30 -TELENOVELA Bianca 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.35 -TelefilmDetective Monk 16.35 -FilmQuello strano sentimento con Bobby Darin, Sandra Dee, Donald O'Connor, Leo G. Carroll - regia di Richard Thorpe (USA) - 1965 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -ShowStranamore 23.40 -RubricaI bellissimi di Rete 4 23.45 -FilmBionda naturale con Matthew Modine, Catherine Keener, Maxwell Caulfield - regia di Tom DiCillo (USA) - 1998 01.50 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.15 -FilmLa collina del demonio con Lou Diamond Phillips, Gary Farmer - regia di Errol Morris (USA) 1991 04.15 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 04.20 -TelefilmUn dottore tra le nuvole 05.15 -TELENOVELA Il segreto della nostra vita leTrame CARTONI 20.30 I Simpson 06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmHappy Days 10.00 -Sit ComDharma & Greg 10.30 -Sit ComHope & Faith 11.00 -TelefilmA casa con i tuoi 11.25 -Sit ComWill & Grace 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotoGP - Quiz 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmO.C. 15.55 -TelefilmH2O: Just Add Water 16.25 -TelefilmZoey 101 16.50 -Sit ComLizzie McGuire 17.15 -CartoniMermaid Melody - Principesse sirene 17.30 -CartoniSugar Sugar 17.45 -CartoniYu-gi-oh GX 18.00 -CartoniUna spada per lady Oscar 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -ShowCandid Camera 19.35 -Sit ComBelli dentro 20.05 -Sit ComLove Bugs 20.30 -RubricaRTV - La Tv della realtà 21.10 -FilmIl tesoro dell'Amazzonia con The Rock (Dwayne Johnson), Seann William Scott, Ewen Bremner, Rosario Dawson - regia di Peter Berg (USA) - 2003 23.20 -TelefilmThe Closer 00.15 -TelefilmSaving Grace 01.15 -NewsStudio Sport 01.45 -TelegiornaleStudio Aperto - La giornata 02.00 -MusicaleTalent 1 Player 02.40 -TelefilmTru Calling 03.40 -Film TvAgguato nel buio - Thriller 59 SPORT Zenit S. Pietroburgo - R. Glasgow 06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus La7 09.15 -TelegiornalePunto Tg 09.20 -RubricaDue minuti un libro 09.30 -DocumentiLe vite degli altri 10.30 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmAlla conquista del West 14.00 -FilmDue settimane in un'altra città con Kirk Douglas, Edward G. Robinson, Cyd Charisse, George Hamilton, Claire Trevor, Rosanna Schiaffino, Daliah Lavi - regia di Vincente Minnelli (USA) - 1962 16.00 -DocumentarioAtlantide. Storie di uomini e di mondi 18.00 -TelefilmDue South - Due poliziotti a Chicago 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -TelegiornaleTg La7 20.30 -SportCoppa Uefa - Calcio 23.05 -RubricaSpeciale Uefa 23.35 -ShowChiambretti Speciale 23.50 -Talk ShowMarkette - Tutto fa brodo in tv 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.30 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 02.30 -RubricaDue minuti un libro 02.35 -AttualitàCNN News I programmi più visti LA 7 ORE 14.00 DUE SETTIMANE IN UN’ALTRA CITTÀ con G. Hamilton, R. Schiaffino, E. G. Robinson, K. Douglas - regia di Vincente Minnelli (Usa) - 1962 Reduce da un incidente e piuttosto depresso, l'attore Jack Andrews va a Roma per il suo nuovo film. Qui finisce per prendere il posto del regista, ammalato, ma questo non si traduce per lui in una nuova sicurezza dei propri mezzi, anzi. Arriva a Roma anche la moglie di Jack, alla ricerca di una riconciliazione... CANALE 5 ORE 21.10 RETE 4 ORE 16.35 ITALIA 1 ORE 21.10 QUELLO STRANO SENTIMENTO IL TESORO DELL’AMAZZONIA con B. Darin, D. O'Connor, S. Dee, L. Storch - regia di Richard Thorpe (Usa) 1965 con S. W. Scott, R. Dawson, C. Walken, The Rock - regia di Peter Berg (Usa) 2003 Joan è un'aspirante attrice, ma per tirare avanti fa la donna delle pulizie in un appartamento di cui non ha mai conosciuto il proprietario. Un giorno incontra un certo Tom, e tra i due nasce un sentimento che si trasforma presto in una relazione d'amore. Approfittando del fatto che il padrone di casa è in viaggio, Joan invita Tom nell'appartamento... Beck, un cacciatore di taglie molto quotato, viene ingaggiato per recuperare Travis, un ragazzo scomparso da mesi in Brasile. Il recupero, apparentemente semplice, catapulta Beck in un’avventura incredibile nella foresta amazzonica, dove incrocerà tra gli altri la bella barista Mariana e lo spietato Hatcher... RETE 4 ORE 23.45 RETE 4 ORE 2.15 PRIME BIONDA NATURALE LA COLLINA DEL DEMONIO con U. Thurman, M. Streep, B. Greenberg, J. Abrahams - regia di Ben Younger (Usa) - 2005 con D. Hannah, M. Modine, C. Keener regia di Tom DiCillo (Usa) - 1998 con F. Ward, L. Diamond Phillips, G. Farmer - regia di Errol Morris (Usa) 1991 Rafi ha 37 anni e sta cercando di superare il fallimento del suo matrimonio grazie anche all'aiuto della dottoressa Lisa, la sua terapista. Quando incontra David, un giovane pittore ebreo amante dell'hip-hop, scatta la scintilla e Rafi s'innamora di nuovo. La passione tra i due è molto forte e tutto andrebbe bene se non fosse che David ha 14 anni meno e... Due amici attori delusi dal mondo del cinema sbarcano il lunario come camerieri: Joe aspetta la grande occasione, mentre Bob riesce a esordire in una soap di successo. I due condividono una vita sentimentale insoddisfacente; il primo fedele a una donna che vive in modo conflittuale il rapporto con il maschio, l'altro alla ricerca di una bionda naturale con cui fare sesso... In una riserva indiana dell'Arizona, dove gli Hopi convivono con i Navajo, viene ritrovato un cadavere appartenente a quest'ultima etnia. L'omicidio parrebbe rituale, ma il ritrovamento di un aereo, schiantatosi con due trafficanti di droga all'interno, fa intervenire l'Fbi e strappa l'indagine al poliziotto Jim Chee... “Mogli a pezzi” non decolla RAI UNO Affari tuoi Alta tensione La partita del cuore Alta tensione II ora 20.42 19.50 21.16 18.49 ascolto 5.907 5.042 4.981 3.195 RAI DUE Voyager ai confini Tg2-costume e societa' Tg2-salute Pres.voyager 21.12 13.33 13.49 21.03 2.830 2.080 1.500 1.393 RAI TRE Chi l'ha visto ? Un posto al sole Blob di tutto di piu' Tgsport 21.05 20.33 20.23 20.00 2.811 2.646 1.652 1.497 CANALE 5 Striscia la notizia Mogli a pezzi Beautiful Cento vetrine 20.45 21.17 13.43 14.12 6.700 4.656 4.401 3.834 ITALIA 1 Le iene show I simpson Rtv Love bugs 21.13 14.32 20.32 20.09 2.890 2.163 1.990 1.854 RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Commissario navarro Tempesta d'amore 20.23 19.41 21.13 18.38 2.961 2.327 1.873 1.595