maurizio fabrizio e “l`arte dell`incontro”
Transcript
maurizio fabrizio e “l`arte dell`incontro”
Campo de’ fiori 2 SOMMARIO Editoriale: 100 .............................................................3 L’intervista: MAURIZIO FABRIZIO e “L’arte dell’incontro”: una vita dedicata alla musica.....................4-5 EMANUELE ANGELETTI IL NUOVO PAUL McCARTNEY..............6 - 7 Case popolari: futuro del paese o cemento criminale?................................8 Roma che se n’è andata: Michelangelo Merisi da Caravaggio: pittore immenso...............................................10-11 Suonare Suonare: Massimo Salvatorelli. Max Vobiscum........12-13 Se tu non vai al Museo il Museo viene da te..............................................................14 Attenzione alla deprivazione uditiva......15 Cine Parade: Looper. In fuga dal passato..........................16 Ecologia e ambiente: I maggiori problemi ambientali.....................18 Il medico legale, questo sconosciuto.....20 L’unità e l’integrazione...........................22 Come eravamo: Carnevale...................................................25 Restituiamo il giusto valore ai nostri dialetti......................................................26 Danzando sotto l’albero... con la W.W.W. FITNESS...................................................26 IPSEOA in un viaggio in cerca d’amore tea- tro, teatro, teatro ....................................28 Intervista al Dott. Fabio Pescitelli specialista in Taping Neuro Muscolare..............29 Scegliere la scuola per i propri figli nel segno dell’interculturalità......................30 Trucco d’epoca: Gli anni ‘90 ................................................31 Civita di Bagnoregio si popola di grandi personalità. Perchè?...............................32 Le auto della nostra infanzia....................33 Il Fumetto: L’immortale................................................34 L’angolo del collezionista: Puzzle........................................................35 Un favola bellissima................................36 Lezione di vivaismo al Verdeflora per i ragazzi delle scuole di Fabrica di Roma.36 Vires meas ingravestente aetate...........38 Una “Fabrica di ricordi”: Il mio paese e i suoi angoli più pittoreschi....39 Civita Castellana Carnevale 2013........................................40-41-42-43 Ronciglione Carnevale 2013.............44-45 Nepi Carnevale 2013...............................46 Fabrica di Roma Carnevale 2013 ..........47 Rignano Flaminio Carnevale 2013.........48 Magliano Sabina Carnevale 2013...........48 Gallese Carnevale 2013..........................49 Bracciano Carnevale 2013......................49 Corchiano Carnevale 2013.....................50 Roma Carnevale 2013.............................50 Messaggi..................................................51 Agenda...............................................52-53 Le proposte editoriali di Campo de’ fiori..........................................................54 I nostri amici...........................................55 Album dei ricordi....................56-57-58-59 Annunci gratuiti................................60-61 Oroscopo.................................................62 Selezione offerte immobiliari ..........63-64 LABBANDONO DI BENEDETTO XVI Vogliamo ricordare questo avvenimento epocale con le due foto eleoquenti al lato. La prima a sinistra, pubblicata sul numero 17 di Campo de fiori, in occasione dellelezione di Benedetto XVI nel 2005; la seconda, insieme al Cardinale Agostino Vallini oggi, al momento delle sue dimissioni. Le foto testimoniano come sia fortemente cambiato il Papa in questi otto anni. (Rimandiamo allarticolo di pagina 38). Ecco, invece, una piccola, innocente filastrocca della nostra tradizione popolare: Io so r Papa Cardinale, posso fa come me pare. A chi ride e chi favelle, na tirata de recchiarelle! Campo de’ fiori C 3 ento è un bel numero, è un numero importante e Campo de’ fiori è arrivato al numero cento! di Sandro Anselmi Ricordo ancora le critiche bonarie di qualche amico che, agli inizi di questa avventura, ammoniva: “E’ facile partire, ma difficile pro seguire!”. Quelle parole schiette, dettate sicuramente da una in discussa buona fede, mi hanno dato, invece, lo sprone per sfatare quel vaticinio, ed oggi posso festeggiare pienamente con tutti voi i primi cento numeri, le prime cento perle di questa meravigliosa collana, incorrotta ed incontaminata. Non è stato facile restare indenne dai molteplici mal celati inviti della politica, ed anche, qualche volta, dalla tentazione stessa di schierarmi. Ma la soddi sfazione di essere restato neutrale, libero di ragionare con la mia testa e dire sempre ciò che volevo dire, posso affermare, oggi, che non ha eguali. Campo de’ fiori è libera e con la sua enorme popolarità porta le buone notizie, diffonde amore e rispetto per le nostre radici, le nostre tradizioni, la nostra cultura, per il prossimo. I suoi racconti, le storie, le foto ci portano, spesso, in un passato in cui tutti vor remmo tornare. La grande passione che anima i miei valenti collaboratori arriva a voi, che ci ricambiate con affezione e stima. Tanti sono stati i personaggi della cultura, dello sport e dello spettacolo che hanno rilasciato gratuitamente le loro interviste; tanti sono gli amici che mi hanno aiutato a diffondere e distribuire Campo de’ fiori ed al trettanti gli sponsors che sono stati, sono e saranno il suo unico sostegno materiale. Avervi visto aspettare trepidi, ogni mese, l’uscita di Campo de’ fiori, salendo più volte le scale della redazione per chiedere se fosse arrivata; essere fermato per strada per esprimermi i vostri graditi complimenti ed of frirmi perfino il vostro aiuto; richiedermi sempre più spesso le copie arretrate per poterle collezionare ed addirittura rilegare, vi dico che fa sinceramente bene! Cento numeri e dieci anni sono un traguardo che sembrava irraggiungibile, ma il vostro entusiasmo è il fon damento della mia tenacia. Vi chiedo ancora di continuare a seguirmi come avete fatto in tutti questi anni, nella speranza che le pagine della mia rivista possano regalare un po’ di spensieratezza, di ilarità e d’amore, anche in momenti non facili come questi che stiamo vivendo. Anzi, sono sicuro che è proprio adesso che riusciamo meglio ad apprezzare letture facili, spontanee e libere. E Campo de’ fiori, allora, non può mancare nelle vostre case. GRAZIE AI COLLABORATORI, GRAZIE AGLI SPONSORS, GRAZIE A VOI LETTORI!!! AUGURIAMOCI ALTRI 100 E 100 E 100 … DI QUESTI NUMERI… Campo de’ fiori 4 MAURIZIO FABRIZIO E “L’ARTE DELL’INCONTRO”: UNA VITA DEDICATA ALLA MUSICA “L ’ Arte dell’ Incontro” è uno spettacolo di teatro-canzone che vede il ritorno sulle scene di uno degli autori più prolifici degli ultimi 40 anni della musica italiana. Vorremmo, però, considerarlo più un progetto emozionale che vede l’incontro dell’autore con i colleghi, che, nel corso degli anni, hanno trasformato il loro rapporto in una vera amicizia ed un tentativo di restituire al pubblico alcuni gioiellini della musica italiana. Parliamo di Roby Facchinetti, Al Bano, Michele Zarrillo, Fabio Concato, Angelo Branduardi, Mango che si raccontano insieme all’autore. Nato a Milano ma trasferitosi ben presto in terra abruzzese, Maurizio Fabrizio fin da giovane viene attratto dalla musica soprattutto grazie alla formazione classica avuta dalla famiglia e, dopo aver suonato alla “Scala”, già nel 1970 forma un duo con il fratello Popi ed insieme partecipano alla Gondola D’Oro (Come il vento) ed al Festival di Sanremo (Andata e Ritorno). Sempre, Vai Valentina, Brividi, E’ la mia vita, Strano il mio destino, Almeno tu nell’universo, I migliori anni della nostra vita, Un’emozione per sempre, Aquarello, Che fantastica storia è la vita, Bravi ragazzi, Sarà quel che sarà, Storie di tutti i giorni sono solo alcune delle canzoni scritte dal nostro autore... “Lo spettacolo in realtà è stato ideato da Sono suoi alcuni dei più grandi successi della musica italiana interpretati da Al Bano, Zarrillo, Zero, Mango, Branduardi... Katia Astarita per cercare di mettere ordine a questi 40 anni di ricordi in musica ed insieme a tanti artisti che nel tempo sono diventati amici, ripresentiamo le canzoni più conosciute raccontandone la storia e le emozioni”, dichiara Maurizio, e Katia aggiunge “Immaginate a casa nostra, una quotidianità fatta di musica, di pianoforte, di chitarra, di racconti, di aneddoti meravigliosi che rimanevano privati e nascosti tra le nostre mura... ad un certo punto ho esclamato: Maurizio, non è assolutamente possibile che questa tua vita così entusiasmante resti soltanto nostra! Ora deve diventare assolutamente di dominio pubblico... Ed ho aggiunto: andiamo a Teatro, saliamo su un palco che in quel momento diventa un salotto... è come aprire le porte di casa nostra alla gente che non ci conosce e che ha voglia di scoprire cos’e’ stata la musica che ci ha accompagnato per quarant’anni. Maurizio ha veramente segnato la storia della nostra musica!”. Come è nata la scelta degli ospiti ? “Abbiamo dato la precedenza ad artisti che hanno lavorato con me, soprattutto grandi amici... Branduardi, con cui ho passato veramente tutta la mia giovinezza come ar- Alcuni momenti dello spettacolo rangiatore ed anche come autore, Mango, con cui ho lavorato tantissimo fin dall’arrangiamento del suo primo album, Roby Facchinetti, Al Bano e Michele Zarrillo”. Negli anni Ottanta suoi brani vincono per tre volte il Festival di Sanremo: Storie di tutti i giorni , cantata da Riccardo Fogli nel 1982, Sarà quel che sarà cantata da Tiziana Rivale nel 1983 e nel 1986 Grande grande Campo de’ fiori 5 Maurizio Fabrizio con Roby Facchinetti e Al Bano La copertina del suo album amore cantata da Lena Biolcati. Nel 1989 Mia Martini presenta sempre al Festival Almeno tu nell’universo, scritta quindici anni prima insieme a Bruno Lauzi “ispiratami da un passaggio armonico di un adagio di una sinfonia dell’autore austriaco Mahler che avevo scoperto anni prima ed insieme a Lauzi in una mezz’oretta” perché, aggiunge Maurizio “in quei tempi a Milano ci si radunava tutti noi giovani artisti allora sconosciuti e si mangiava e si parlava insieme ascoltando i Beatles ed Elton John: era una splendida fusione di ingegni artistici...”. Katia Astarita, compagna di vita ed in questa operazione artistica, inizia con una passione fortissima per il teatro e, sorrentina di nascita, dopo la maturità classica si trasferisce a Roma per frequentare l’accademia con Tonino Pierfederici frequentando l’università e laureandosi in storia e critica del cinema. Dopo tanto teatro, la folgorazione per il cinema... “e dopo aver studiavo canto e pianoforte, ho avuto la volontà e la voglia di approfondire tutto ciò che mi incuriosiva e mi resi conto di quanto mi piaceva scrivere. Per cui, unendo tutte queste mie competenze, ho cercato di fare qualcosa che mi desse innanzitutto la gioia di lavorare in serenità insieme a Maurizio con cui un anno Il nostro Sandro Alessi con Maurizio Fabrizio e Katia Astarita fa avevo inciso un disco di sue canzoni intitolato Bella la vita “. Uno spettacolo emozionale che può soltanto far star bene tutti coloro che amano la musica italiana, in scena alla Sala Umberto in alcune date tra Febbraio e Marzo, assolutamente da non perdere. Sandro Alessi Campo de’ fiori 6 EMANUELE ANGELETTI IL NUOVO PAUL McCARTNEY Da Civita Castellana a Londra per interpretare il musical sui Beatles H o conosciuto Emanuele Angeletti, quando, insieme agli altri componenti del gruppo Apple Pies, venne in redazione per promuovere il loro nuovo disco. Ho avuto il piacere di incontrarlo nuovamente, dopo quasi un anno, nello stesso luogo, per una nuova intervista, ma le cose per lui sono cambiate, e di molto. Intanto il gruppo che, per anni, è stata una delle cover dei Beatles più apprezzate in tutta Italia, si è sciolto a seguito dell’uscita di Emanuele, attualmente impegnato a Londra. Infatti, nella primavera scorsa, tre dei quattro componenti volano insieme in Inghilterra dopo aver risposto all’annuncio di un casting che avrebbe selezionato gli attori del musical Let it be. Emanuele, parlaci di questo musical? È semplice. Racconta la storia dei Beatles attraverso le loro canzoni, ripercorrendo i vari periodi della loro carriera, anche con i cambiamenti d’immagine che li hanno caratterizzati. È sostanzialmente un concerto, non ci sono balletti né attori, gli attori siamo noi. Io interpreto Paul McCarteney e solo tra una canzone l’altra riproponiamo alcune frasi dette da loro che hanno fatto clamore. Tu sei l’unico italiano? Sì. Come sei arrivato lì? Con il gruppo Apple Pies, col quale da tanti anni facevamo già questo tipo di spettacolo, anche se in forma molto più modesta, abbiamo risposto ad un annuncio in internet di audizioni per creare un nuovo cast, che avrebbe dovuto portare in scena il musical Let it be, spettacolo già di grande successo in America. Un’opportunità straordinaria, considerando anche il fatto che a Londra, dove i Beatles sono una vera e propria istituzione, era la prima volta che si realizzava un musical su di loro. L’occasione è stata quella dei 50 anni dalla loro nascita. Tra i tantissimi che si sono presentati, con grande onore, sono stato scelto solo io. Ti è dispiaciuto lasciare gli Apple Pies? Sì, perché si sono sciolti e poi perché al momento, non possiamo proseguire il nostro progetto degli inediti. Come hai appreso la notizia? Già durante il nostro provino, avevo notato uno dei selezionatori che mi aveva messo gli occhi addosso. Usciti, mi hanno chiesto di fermarmi perché erano ancora alla ricerca di un McCartney ed avrebbero voluto risentirmi. Poi mi hanno fatto sonare insieme agli altri ragazzi che già erano stati selezionati, ma mi hanno congedato dicendomi che si riservavano di decidere solo dopo l’ultima audizione. Il giorno dopo, quando ero già tornato in Italia, terminate definitivamente le audizioni, sento il mio telefono squillare, vedo un numero col prefisso inglese e capisco che sono loro. Arriva la tanto attesa conferma. per la quale ero sinceramente un po’ scettico, ed inizio a saltare di gioia! Sei partito subito? Sono partito a luglio, insieme agli altri nove prescelti, alla volta del Canada, dove siamo rimasti un mese per seguire in tour il gruppo che in America già porta in scena questo musical. Lì c’è stata la fase del “rodaggio”, dove ci hanno addirittura fatto interpretare ben sette dei loro spettacoli. Poi siete tornati in Inghilterra? Sì, il 14 settembre abbiamo debuttato a Londra. I primi dieci giorni di anteprime sono stati riservati alla stampa, poi l’open night il 24 settembre ed abbiamo proseguito fino al 19 gennaio, data che era stata inizialmente fissata come ultima. Senon chè, il musical ha riscosso un successo tale da convincere i produttori a prolungarlo. Dopo questa breve pausa di una settimana che mi ha permesso di tornare qualche giorno tra i miei, e di spostare tutto il materiale di scena in un altro teatro londinese, il primo febbraio cominceremo con la seconda parte che si concluderà ad ottobre. La critica come vi ha accolto? Bene, l’unica vera critica negativa che ci hanno rivolto è stata per il fatto che Let it be non sia un vero e proprio musical, perché se così fosse stato, le canzoni sarebbero passate in secondo piano. Esso, in realtà, è un concert musical. Dopo ottobre? Vediamo cosa succede. Ma l’intenzione e la voglia sono quelle di portare il musical anche nel resto d’Europa. Ci sono stati anche personaggi famosi che sono venuti a vedervi? Sì. Hugh Grant, Richard Gere, Zola, Edoardo Bennato che mi ha contattato personalmente, anche se dopo aver ascoltato il messaggio che mi aveva lasciato in segreteria telefonica, credevo fosse uno scherzo. Siamo stati a cena insieme e lo spettacolo gli è piaciuto talmente tanto che è venuto a vederlo tre volte con la moglie e la figlia. C’è una grandiosa novità! Sei diventato Paul McCartney a tutti gli effetti. Debutterai da mancino, non è vero? Sì, in questa seconda fase di spettacoli suonerò con la mano sinistra. È stata dura perché, all’atto pratico, è stato un po’ come Campo de’ fiori ricominciare da capo. Il vantaggio, infatti, è nel fatto che il cervello conosce già tutto. Da tempo mi ronzava per la testa questa idea, poi l’occasione iniziale mi si è presentata grazie ad un mio amico al quale ho chiesto di prestarmi un basso mancino che aveva messo da parte. Dopo due, tre mesi, si è iniziato a vedere finalmente qualcosa. Quando abbiamo provato con tutto il gruppo, i produttori sono rimasti entusiasti. Certo, rispetto a prima sono molto più concentrato, dovrò acquistare la disinvoltura necessaria, ma mi piace. Non sono più solo cantante, ma anche attore. Tutti i sosia di Paul McCartney sono stati sempre criticati proprio per il fatto che hanno sempre suo- nato con la destra. Ora non potranno più rimproverarmi nulla. E per assomigliargli anche fisicamente, prima di salire sul palco cosa fai? Abbiamo molti trucchi di scena e da anni studiamo le caratteristiche fisiognomiche dei nostri personaggi. Non ci possiamo far truccare dalle truccatrici, ci trucchiamo da soli. Come ti trovi in Inghilterra? Bene, Londra è una città che funziona, ci sono mezzi a tutte le ore, per esempio. Anche se, a dire il vero, la trovo un po’ noiosa. Gli inglesi hanno un modo completamente diverso dal nostro di divertirsi. Non 5 esistono bar ma solo pub. E poi sono troppo abitudinari. Se potessi scegliere, non vivrei a Londra. Insomma, tutto bello tranne il caffè. Cosa ti manca dell’Italia? Mi manca anzitutto la mia famiglia, poi gli amici ed il nostro modo di divertirci. Dopo di anni di gavetta, Emanuele Angeletti si sta finalmente godendo il successo meritato! Siamo certi che questo è, senz’altro, solo l’inizio e chissà se non lo potremo vedere presto volare anche oltreoceano! Intanto, non possiamo che augurargli un grande in bocca al lupo! Ermelinda Benedetti Campo de’ fiori 8 Nei Paesi nordici dell’U.E. sono simbolo d’armonia del vivere quotidiano e di democrazia, in Italia significano degrado. Perché? CASE POPOLARI: FUTURO DEL PAESE O CEMENTO CRIMINALE? I l fenomeno del Social Housing, come viene definito in Europa, l’Europa delle grandi democrazie, è simbolo di buona amministrazione, di integrazione tra Stato e di Giuseppe senso civico nonché Ferone espressione di grande democrazia. Case belle, pulite, pubbliche, criteri di assegnazione razionali, meritevoli, integrazione da invidiare, armonia civica e perfetto equilibrio tra cittadini e ambiente. Queste sono le case popolari europee. Questo succede nelle grandi metropoli tedesche, danesi, norvegesi, ecc… Ma ora passiamo all’Italia, in particolare nella capitale, a Roma. Case popolari significano quartieri di periferia. Degrado, microcriminalità, droga, rapine. Ma perché tutto ciò che noi italiani cerchiamo di prendere ad esempio dagli altri cugini europei o non ci viene o ci viene male? Il diritto alla casa si afferma nei primi anni del Novecento in Italia, per far fronte al problema della necessità di abitazioni economiche, con lo stretto indispensabile per vivere, per le masse popolari a basso reddito. La Legge Luzzati del 1903 prevedeva infatti la costituzione di istituti per le case popolari a carattere pubblico e senza scopo di lucro. Tali agenzie vennero poi riformate nel 1938. Capiamo dunque che sulla tempistica l’Italia non ha nulla da invidiare agli altri paesi europei. Ciò che ci contraddistingue sono però i mezzi e la serietà con cui si cerca di dare consistenza pratica a dei principi generali ed astratti. Per puntare sulla politica dell’housing sociale serve infatti il totale rispetto per determinati e specifici criteri, come ad esempio la razionalità delle assegnazioni (ex.: i disabili collocati sempre al piano terra, ecc…). Vanno poi rispettati una serie di caratteri estetici e pratici, il tutto per permettere al futuro quartiere popolare di entrare in armonia con le altre zone confinanti e di permettere una completa integrazione tra i residenti del quartiere popolare con gli abitanti dei quartieri limitrofi. Ciò è assolutamente necessario per far sì che non si dia vita ad un ghetto, il cosiddetto “pugno nell’occhio” rispetto all’armonia degli altri quartieri storici che esistono già da decine di anni o addirittura da secoli. Se un nuovo quartiere popolare, con i primi anni di vita, acquista la nomina di quartiere pericoloso e degradato, purtroppo sarà destinato a portarsi dietro tale epiteto per molti anni, e con tutte le conseguenze disastrose del caso. Un altro criterio razionale che incide sulla futura vivibilità del quartiere è l’assegna- zione delle case: è ovvio che l’housing sociale è basato sul principio del diritto alla casa per i meno abbienti ma ciò significa che il metro per l’assegnazione è il reddito annuo o mensile dei futuri residenti. E’ vero anche che il diritto alla casa è fondamentale anche per ex detenuti in cerca di un reintegro sociale all’interno della città e del posto di lavoro, ma un quartiere o una palazzina che sia, vanno costruite a tavolino mantenendo un certo equilibrio sociale: persone poco abbienti, ex detenuti, anziani, disabili e persone con problemi ad inserirsi nella società vanno inseriti tutti seguendo una precisa razionalità. E’ impensabile creare una palazzina di soli disabili o di soli ex detenuti perché con gli anni questi potrebbero avere seri problemi ad integrarsi con il quartiere. Campo de fiori è andato, in merito, ad intervistare l’on. Massimiliano Lorenzotti, Presidente dell’VIII Municipio di Roma Capitale, il cosiddetto “Municipio delle Torri”, così denominato per la grande quantità di palazzine popolari al proprio interno. L’VIII Municipio ospita infatti il nuovo quartiere di Tor Bella Monaca, sorto circa una trentina di anni fa (a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta). Un quartiere totalmente popolare salito alla cronaca per il vasto sviluppo di criminalità al suo interno. Presidente Lorenzotti, come nasce Tor Bella Monaca? Tor Bella Monaca nasce per rispondere ad un’esigenza abitativa per gente che non ha casa e non può permettersela. Soprattutto gente di periferia. Per rispondere a questa esigenza, però, viene fatto un lavoro sbrigativo, rapido, troppo veloce. Ci si avrebbe dovuto impiegare tre anni per costruirla ed invece i lavori in un anno solo vengono conclusi . Un lavoro con il criterio del “tutti dentro”. Un tutti dentro senza criterio, senza regole, senza selezione, senza pensiero né ragionamento. Il risultato sono delle case di sofferenza dove è possibile trovare un disabile al quattordicesimo piano della palazzina e con l’ascensore rotto. Il delinquente spacciatore che usa casa come il proprio ufficio. La ragazza madre a sedici anni, che si ritrova a trent’anni senza lavoro e con altri sei figli. Queste sono le situazioni più comuni. E’ nato un ghetto. E dal punto di vista architettonico? Dal punto di vista architettonico Tor Bella Monaca è un tombino. Nessuna parola sa- Tor Bella Monaca rebbe in grado di descriverla meglio: “grigio”. Grigio non è solo un colore, è una filosofia. La filosofia del grigiore urbano. Un concetto urbanistico da sempre diffuso nei paesi dell’est Massimiliano Lorenzotti europeo come l’Unione Sovietica. Distruggere tutto pensando che tanto c’è lo Stato che aggiusta, che ripara, che provvede. Lamentarsi poi se lo Stato ritarda nei lavori. Fare i vandali, distruggere gli ascensori dimenticandosi di pensare che il disabile non potrà salire al quattordicesimo piano per andare a casa. Imbrattare i muri del condominio facendoli diventare ancora più grigi. Questa è Tor Bella Monaca. Un ghetto di trentamila abitanti. Tor Bella Monaca è un quartiere totalmente popolare? Vi dico solo che un terzo delle case popolari presenti a Roma sono a Tor Bella Monaca. Ho detto tutto. Ci parli più in generale del Municipio da lei amministrato L’ VIII Municipio, meglio conosciuto come il Municipio delle Torri, si estende nella zona sud-est del centro storico della Capitale, molto lontano dallo stesso, 20 chilometri circa. Si tratta di un territorio estesissimo, molto popolato e popolare. Si fa prima ad arrivare da Roma centro a Frosinone che attraversare tutto il territorio del municipio, anche perché il vero traffico è in periferia e non in centro. Il nostro territorio è ricco di storia e di reperti archeologici più o meno rari, ma mai resi pubblici nel corso del tempo. E’ una di quelle situazioni per cui un genitore deve scegliere quale dei due figli far studiare: sono bravi e promettenti tutti e due ma solo uno si potrà accontentare, e purtroppo il nostro municipio è stato il figlio che non si è potuto far studiare. Campo de’ fiori 10 Roma che se n’è andata: luoghi, figure, personaggi Michelangelo Merisi da C C aravaggio, una vita movimentata come poche, vissuta intensamente e senza sosta, un uomo, un pittore che ebbe gloria e onori, che riuscì a guadagnarsi la stima e la protezione di alcuni podi Riccardo tenti, un artista che, Consoli dovunque andava, era quasi sempre preceduto dalla fama di uno straordinario talento, un pittore immenso, un uomo che, tuttavia, affondò spesso e, volontariamente, tra la gente più povera, che cercò la rissa, la violenza e lo scontro fisico, un uomo, infine, che conobbe la fuga, la paura, il disonore, il disprezzo, oltre che una prematura morte. Lo abbiamo già incontrato due volte Michelangelo Merisi, la prima quando ci siamo intrattenuti su i capolavori custoditi a Roma, sei dipinti di grandi dimensioni da ammirare a: due nella Chiesa di Santa Maria del Popolo – “Cappella Cerasi”; tre nella Chiesa di San Luigi dei Francesi – “Cappella Contarelli”; uno nella Chiesa di Sant’Agostino – “ … nella prima Cappella di man manca … ” dove insiste il quadro dedicato alla “Madonna di Loreto”; la seconda volta in occasione della mostra che Roma gli ha dedicato presso le “Scuderie del Quirinale”. In entrambe le occasioni abbiamo conosciuto Caravaggio artista: i suoi quadri, la sua arte, le sue eccezionali doti, ma vediamo adesso di conoscerlo meglio come uomo ripercorrendo il periodo vissuto a Roma, vuoi per aderenza all’abituale tematica, ma anche per comprendere alcuni dei motivi che così direttamente hanno influenzato la creazione delle sue opere immortali. Gli ultimi anni del ‘500 sono anni di grande travaglio, muore Michelangelo Buonarroti 1475 -1564, nasce Galileo Galilei, 15641642, si conclude il Concilio di Trento 1545 -1563 e, il 30 giugno 1564, con la Bolla “Benedictus Deus”, Pio IV, Giovan Angelo de’ Medici, 1560 - 1565, approva i Decreti Conciliari incaricando una Commissione di vigilare sulla corretta interpretazione e attuazione degli stessi. Michelangelo Merisi nasce nel 1571, non si sa bene se a Milano o Caravaggio, in provincia di Bergamo, dove la famiglia si era trasferita per sfuggire alla peste, egli si firmò sempre come “Michelangelo Merisi da Caravaggio” ed è per tale motivo che è noto come “Caravaggio”; perde il padre prestissimo e la madre quand’era ancora un giovane ventenne. Nel 1592, dopo i primi contatti con la pittura, lascia definitivamente la Lombardia e aravaggio: pittore immenso si trasferisce a Roma; qui la sua presenza è simile a quella di tanti altri; senza denari, pessimamente vestito, miseria, malanni, ricovero all’ospedale dei poveri e qualche occasionale lavoro presso questo o quel pittore giusto per riuscire appena a vivere e male; in un primo momento apprendista presso la bottega di Lorenzo “il Siciliano”, poi presso il pittore Antiveduto Grammatica, quindi, nella bottega del Cavalier d’Arpino, un pittore molto apprezzato nella Roma di quel tempo: Michelangelo ha ventitre anni. Cosa offre la Roma di fine Cinquecento: artisti e prostitute a volontà, alberghi e osterie per i pellegrini, ma anche preti, monache, quelli che lavorano o fanno finta di lavorare presso la Corte Pontificia e, ancora, soldati quanti se ne volevano. I Papi, altro non sono se non “Principi - preti”, appartenenti alle migliori famiglie d’Italia e d’Europa come i: Borgia, Medici, Della Rovere, Farnese; nulla di scandaloso, queste famiglie, conquistato il Soglio Pontificio, si circondano di nipoti Cardinali ma anche di figli naturali, per aumentare la possibilità delle loro Casate nei successivi Conclavi. Artisti e prostitute battono le stesse strade, si incontrano nelle stesse taverne, frequentano gli stessi luoghi per assecondare i Cardinali ai quali offrono il loro talento alla ricerca, come sono, di una possibilità di accesso nella Roma che conta. Un ruolo di primissimo piano rivestono le prostitute che abitualmente frequenta Caravaggio; Domenica Calvi - “Menicuccia” è la cortigiana che sceglie come modella quando deve dipingere sia “Maria di Cleofe” che “Maddalena”; una prostituta di lusso, si dice frequenti addirittura il Cardinale Felice Peretti da Montalto, ma ciò non deve sembrare strano, a Roma si può far fortuna, ma bisogna salire sul carro giusto e frequentare ambienti altolocati, altrimenti si resta per strada. Fillide Melandroni, per esempio, cortigiana varie volte modella per Caravaggio, è salita sul carro giusto, ha sedotto Ranuccio Tomassoni e i Tomassoni possono aprire tutte le porte; Anna Bianchini “Annuccia”, di cui Michelangelo s’innamora, invece no, di certo è meno bella delle altre due, non possiede le buone maniere, troppo istintiva, troppo viscerale per poter ben figurare nei festini segreti dei Cardinali. Il pittore, per dimostrarle che è bellissima, la dipinge nei panni della: “Maddalena penitente”, un quadro a cui Annuccia si affeziona al punto che vorrebbe tenerlo sempre con sè. Quando Anna Bianchini posa la prima volta per Caravaggio ha sedici anni, allora è la Madonna nel dipinto: “Riposo durante la fuga in Egitto”. Una volta, il pittore le chiede se avesse voglia di sposarlo e lei, con lo sguardo pieno di tristezza, gli dice di no, perché non risponde esattamente al suo tipo d’uomo. Non ci sono tipi d’uomo o di donna, io sono Michelangelo tu Annuccia, risponde il pittore, ci sono soltanto individui fatti di carne e ossa. Ad un certo momento Annuccia decide di convertirsi ed esprime il desiderio di entrare nella Casa Pia a Trastevere, al Convento delle Convertite, però non è bella e alle Convertite prendono prostitute giovani e belle, qui ci sono le ragazze più belle di Roma; dalle Convertite esce dopo appena un anno senza mai spiegare il perché. Torna, allora, sulla strada segnando così inesorabilmente non solo il suo destino, ma anche quello di Michelangelo. Fillide Melandroni e Domenica Calvi - “Menicuccia” raggiungono posizioni privilegiate, lei no, Anna Bianchini - “Annuccia” non riuscirà mai a strapparsi di dosso il fetore della strada. Il peggio comincia alla fine dell’estate del 1604, con la tragedia della stessa Annuccia trovata morta. Non è chiaro quale sia la ragione della morte, si pensa possa essersi cacciata in qualche pasticcio, fino a quando Fillide Melandroni non fa un nome: quello di Ranuccio Tomassoni del quale la stessa Fillide è stata per parecchio tempo la favorita, poi tradita e lasciata dal nobile facinoroso della fazione filospa- Campo de’ fiori gnola, figlio del colonnello Lucantonio, milite dell’Esercito Pontificio e Luogotenente di Giovanni dalle Bande Nere. Ranuccio è un bel giovane amato da tutte le cortigiane di Roma che fanno a gara per accaparrarselo; lui può farle entrare nel “giro” giusto, può procurare i contatti importanti, può presentarle ai Cardinali e loro gentiluomini. Da quel momento la vita di Michelangelo prende un’altra china, una lotta contro il tempo, una lotta perduta in partenza. Avesse potuto denunciare Ranuccio, si sarebbe aperto un regolare processo per accertare la verità con conseguente sentenza da parte del Tribunale del Governatore e la situazione non sarebbe precipitata come poi di fatto, avvenne. Ranuccio, però, avrebbe fatto ricorso a tutte le sue influenti amicizie e, alla fine, sarebbe stato Michelangelo ad essere condannato per diffamazione rischiando la pena capitale, ma quella la rischia lo stesso. Il fattaccio avvenne alla Pallacorda dove i due contendenti portano le racchette, ma quello che serve loro non sono le racchette, bensì le spade con le quali devono battersi; a ben vedere è cosa del tutto inconsueta che Ranuccio possa accettare di battersi con un borghese, ma Michelangelo gli da del “becco cornuto” sostenendo che sua moglie Lavinia è l’amante di un noto avvocato e, tanto basta; del resto il pittore ha l’animo esacerbato, per lui Ranuccio è soltanto l’assassino di Annuccia e sta male al solo pensiero che possa andare libero per le strade di Roma. Il Tomassoni ha la peggio e muore dissanguato, anche Michelangelo resta ferito, ma il peggio è che quel duello gli procura la condanna per decapitazione; l’unica cosa che gli resta da fare è quella di allontanarsi immediatamente da Roma. Ma torniamo indietro per ricordare che è il 1595 l’anno della svolta, la vita di Caravaggio cambia radicalmente, conosce il potente Cardinale Francesco Maria del Monte che lo accoglie nella sua dimora di Palazzo Madama, attuale sede del Senato, dove il pittore si ferma fino al 1600. Palazzo Madama è così denominato da quando vi aveva soggiornato Margherita d’Austria, figlia dell’Imperatore Carlo V e moglie di Alessandro de’ Medici fino a quando torna nella disponibilità della famiglia Medici che lo utilizza come residenza romana per ospiti e alti prelati, fra questi il Cardinale Francesco Maria del Monte che, impegnato a coltivare la passione per le arti, è legato da solida amicizia con Ferdinando de’ Medici. Noto come collezionista e mecenate d’artisti, il Cardinale del Monte acquista da un mercante d’arte, tale Costantino Spata, con bottega in prossimità di Piazza S. Luigi dei Francesi, due opere del Caravaggio, E’ questa la svolta, il Cardinale del Monte s’innamora di quel pittore che, dopo le difficoltà finanziarie dei primi anni romani, a Palazzo Madama può godere di un periodo di tranquillità; entra in contatto con illustri intellettuali e mecenati fra cui il Cardinale Alessandro Peretti Montalto, nipote di Sisto V, Felice Peretti, 1585 - 1590, il Cardinale Federico Borromeo, Vincenzo e Benedetto Giustianiani, il banchiere Ottavio Costa e con le famiglie: Aldobrandini, Mattei e Crescenzi. Fra i massimi estimatori Vincenzo Giustiniani, il banchiere del Papa che, un giorno, incontrandolo a Palazzo, gli dice: “ … Michelangelo, ho visto la tua Pietà a Santa Maria in Vallicella, un’opera straordinaria che sarebbe degna di stare nella Basilica di San Pietro vicino a quella del tuo illustre omonimo …” La pittura di Caravaggio affascina i contemporanei, ma siamo ben lontani dalla sublimazione del Sacro, quella pittura riesce a sconvolgere tutti: committenti, pubblico e critici, le immagini di un “nudo realismo” non lasciano dubbi circa “l’umanità” delle sue figure, che non possono essere accettate come oggetto di devozione e di venerazione. Non è lo sguardo dell’uomo che si rivolge verso il “divino” ma, piuttosto, sono le scene dipinte che portano il “divino” nel mondo degli umani; un mondo fatto di corpi, piedi sporchi, muscoli, volti contratti, passioni, dolori reali e morti vere, invece che la perfezione. Caravaggio stupisce. Tra il pittore e il pubblico non esistono mezze misure, o si resta affascinati e rapiti dalle immagini o ci si si rifiuta di guardare quei corpi che appaiono come presi direttamente dalla strada, come in effetti avviene, per poi venire trasportati su una tela. Del resto, come poteva non imbarazzare e non creare turbamento un pittore che per dipingere la “Morte della Vergine” ha usato come modella Annuccia deceduta il giorno prima? Appena il dipinto, delle dimensioni di 369 x 245, il più grande realizzato da Caravaggio a Roma, viene posto sull’altare della chiesa di Santa Maria della Scala, è subito tolto; come possono i religiosi trovarsi al cospetto di una Vergine dalle sembianze di una donna del popolo? A tutto ciò si aggiunga il carattere dell’artista. Egli è un assiduo frequentatore di taverne e luoghi poco raccomandabili, si trova spesso al centro di risse e schiamazzi, in molti casi, riesce a venirne fuori grazie all’intervento dei suoi potenti amici ed ammiratori, non ultimo il Cardinale del Monte. Ma non basta, egli è pigro, fra un quadro e un altro, ha bisogno di una sosta, talvolta, di qualche mese, deve avere il tempo di andare in giro a “ciondolare con la spada al fianco” o a giocare a “pallacorda” o in cerca di “puttane”; quando dipinge un quadro “si dona tutto” fino allo sfinimento e, dopo, stanco com’e, deve ubbriacarsi di “avventure notturne” per attingere “nuova vitalità” e potersi riversare nuovamente sulla tela successiva. Sosteneva Michelangelo che il suo quadro più importante dipinto a Roma fosse “I bari” 11 probabilmente perché fu quello che gli regalò l’amicizia del Cardinal del Monte, egli scriveva: “… Non c’è nessuno a Roma come Monte il cardinale, nessuno con le idee così chiare, così affabile, così lungimirante … “. Da parte sua il Cardinale sosteneva che: “quel quadro” era il primo, vero Caravaggio, il primo autoritratto nel senso più pieno, anche se l’immagine del pittore, in realtà, non figura; ma, egli sosteneva: “ … ogni Caravaggio autentico è invero un autoritratto, che raffiguri Cristo o un semplice impiegato della Sua inesauribile Passione. E ogni autoritratto, se autentico, è immagine dell’umanità tutta intera … “ L’11 settembre del 1599, a Piazza di Castel Sant’Angelo, viene giustiziata Beatrice Cenci assieme al fratello Giacomo e alla matrigna Lucrezia Petroni accusati di avere ucciso il padre e marito Conte Francesco Cenci, uomo violento e dissoluto. Da allora, a Roma, quella data è considerata “terribilmente nefasta”. All’esecuzione è presente anche Caravaggio, che resta profondamente colpito dalla morte di quella bellissima fanciulla, appena ventenne. Egli scrive: “ … Dipinsi una Santa Caterina d’Alessandria nel cui volto nobile e fiero, che fissa il pubblico dritto negli occhi, riprodussi ciò che mi ricordavo del volto deciso, coraggioso, bellissimo di Beatrice Cenci, che aveva affrontato la morte con la serena sfrontatezza di una santa: come a dire che i martiri esistono ancora, che la storia della nobile egiziana fatta decapitare nel IV secolo da un Governatore pagano riviveva adesso in quella giovane Beatrice, e che però ora i carnefici, che eseguivano queste stragi efferate, lo facevano nel nome di Cristo … “ “ … A casa di del Monte cardinale imparai tante cose, incontrai tanta gente, e capii la funzione che avrebbe assunto la mia arte da allora in poi. C’era suo fratello Guidobaldo, che studiava meccanica, qualche volta venne anche un toscano suo amico che si chiamava Galileo … “ Correva il 18 luglio del 1610, quando Michelangelo Merisi da Caravaggio vagava delirante lungo la spiaggia di Porto Ercole dove morirà, aveva soltanto 39 anni, pochi giorni dopo, giungerà la lettera che lo sollevava dalla condanna a morte. Campo de’ fiori 12 di Carlo Cattani Mass im o Sal v ator e ll i MAX <Ooohhh ..stamme a sentì! In primis.…qui se tratta de capì si ce so dei problemi… ...in secundis … se tratta de vedè quali so le soluzioni …eeeee … ….in terzis .. poi s‘ha da capì … se semo tutti d’accordooo ! > Cari fedelissimi Lettori della rivista, diversamente dal tipo di cui ho intercettato i frammenti perentori di una sua conversazione telefonica “on the road”, per questo numero “ C ” (in primis) non ho problemi di proposta, (in secundis) ho la soluzione giusta (!!!) ….e (in terzis)..…siamo TUTTI d’accordo nel tirare i cordoni del sipario per spalancare la ribalta del nostro “Campo” a Massimo Salvatorelli (www.massimosalvatorelli.it), avvocato e scrittore, autore, ad oggi, di tre libri “gialli” nelle cui trame si muove il personaggio di Max Perri,un avvocato romano “over trenta”, titolare di uno studio legale ereditato dopo la scomparsa del padre, con la tendenza ad impegnarsi e a trovare soddisfazioni più dal suo coinvolgimento nelle attività musicali di un coro polifonico cittadino, specializzato in esecuzioni di polifonie sacre e profane dal ‘400 al ‘600, che nell’avvocatura e, tanto per non farsi mancare nulla ….“inguaribile casinista” come da “etichettatura” materna! Non vi resta che sprofondare nella vostra poltrona “da lettura” e ….immaginare di far accomodare il nostro Massimo al centro della scena, di fronte a lui un tavolo con una lampada accesa e tutto intorno la penombra; una luce VOBISCU M! accecante al punto giusto è pronta per un impiego da simpatico…… “terzo grado”! Caro Massimo tu vuò fà il giallista ….e noi te famo nero! Carlo: P A R L A ! Massimo: Sono Salvatorelli….Massimo Salvatorelli …sono nato a Roma nel 1956 … maturità al liceo Giulio Cesare, laurea in giurisprudenza, malgrado in quegli anni gli interessi mi portassero da tante altre parti ……impegno politico …suonare in un gruppo rock, … studi storici per “eredità di famiglia”, giocare a scacchi a livello semiprofessistico, recitare in filodrammatiche, viaggiare ... si viaggiare ….insomma, un po’ di dispersione latente. Carlo: Vabbè….dispersione latente …e poi? Massimo: …Poi la pratica forense e da oltre vent’anni esercito la professione presso l’avvocatura dello Stato….ah …ho una moglie conosciuta cantando….. Carlo: Allora mi stai canzonando ….non sei avvocato …sei un cantante ! (prima parte) Massimo: No.. no ! Sono avvocato.. ma mi diletto, e tanto, a cantare, fin da ragazzo, in un coro polifonico …. Eseguiamo musica del ‘400/’600.. si… si ..un bel repertorio …tra sacro & profano! Carlo: Non divaghiamo e non scherziamo con i santi!…....uhm …dunque, riepilogando … avvocato…. cantante…meglio corista... aaah…tanta gente … vediamo un po’… libro terzo (frrr frrrr) capo 1 (frrr frrrr) ….articolo… (frrr frrrr) 665 del Codice Penale…(sbaam) ecco qui! …uhmm… e già….e si…….qui si configura l’adunata sediziosa ….e si mette maluccio mio caro “il Salvatorelli”! Facciamo così: dammi una …dico una possibilità per aiutarti ad uscire dal mucchio e io parlerò di te con i lettori del “Campo” …. maaa: ATTENTO a raccontarmela giusta! Massimo: Scrivo! Carlo: A chi? Adesso non puoi! …dopo forse …vediamo ..chissà! Massimo: No, volevo dire, scrivo nel senso che da qualche anno a questa parte ogni tanto mi si accende una fiamma interiore ..come dire ho un’ispirazione e, così, scrivi che ti riscrivi …alla fine son sempre 300….400 pagine fitte fitte che poi a rileggerle tutte fanno una storia… più o meno ingarbugliata ….insomma, qualcuno dice che potrei essere definito uno scrittore di libri e pure gialli ….ooh ..così facendo… “so usciti fori” tre tomi: il primo l’ho intitolato “CAINA ATTENDE” ..era il 2004; un altro, perché poi c’ho preso gusto, l’ho intitolato “IL COLLEZIONISTA OSTINATO” …sarà stato …il 2008 e, più recentemente, me ne Campo de’ fiori sono uscito con il “IL MAESTRO DI SCACCHI” …Insomma, la testa me frullata non poco e …già sento nuove “vibrazioni”! Carlo: E no è! Qui i telefonini non entrano…interferiscono co i pensieri …metti tutto sul tavolino! Massimo: C’è un equivoco …non si tratta di quelle vibrazioni …cellulari …ma di quelle “good vibrations” …cerebrali che, chissà, forse mi porteranno a “tomizzare” qualcosa di nuovo! Carlo: Salvatorelli…attieniti ai fatti e … A T T E N T O…la verità!…ricominciamo! Come sei entrato “nel giro”? Massimo: Nel giro? Carlo: Salvatorelli?! …dammi u n a possibilità per aiutarti…ricordi? Massimo: ok ok !....fin da piccolo facevo ammazzare… Carlo: ..aahh…allora sei pure un killer … un avvocato, un cantante…meglio un corista …e pure killer! Ti stai complicando la vita …(frr frr frrr)…minimo …(frr frr frrr)… son 21 anni … se continua così scriverai un tema mooolto grigio ….”La mia prigione”! Massimo:….a m m a z z a r e… dalle risate...i compagni della scuola elementare con dei temi piuttosto “surreali”. Poi al liceo sono stato tarpato da temi di letteratura di sconfinata pallosità …. Carlo: Salvatorelli? un linguaggio più consono…..hai fatto il liceo classico tu …ma sei proprio sicuro? Massimo: Allora diciamo …tarpato....da grigi temi di letteratura …..e da un prof che mi dava sempre 5 perché detestava il mio modo di scrivere. Poi, beh, visto il lavoro che faccio, ho cominciato a scrivere anche troppo… ma quella non è “la scrittura”, anche se il “giuridichese” ogni tanto fa capolino nei miei libri, per distrazione, o, talvolta, per necessità narrativa Carlo: …Ti seguo …ma in campana! Massimo: ….Qualche anno fa, un bel giorno ho detto a mia moglie: <guarda questo imbecille che vende milioni di copie con una scrittura da quinta elementare: chiunque, anch’io, saprebbe fare meglio!> Carlo: Imbecille hai detto …….(frr frrr frrr)…. art. 594 c.p. ….+ 6 mesi ….continua continua …tengo il conto! Massimo: …Si ma ero tra le mure domestiche …e poi …non ho fatto nomi e l’interessato non era presente ….derubrica … -6 mesi! Carlo: Salvatorelli ….pochi slalom giuridici!....e poi, sei mesi in più … Massimo: ….Ricordo che c’era pure la mia gatta nera dagli occhi verdi …si si, quel giorno, c’era pure lei oltre a mia moglie …. Carlo: Ahhh …pure gattaro! ….Vabbè, qui …”transeat” …andiamo avant ! Massimo: L’idea di un romanzo con una trama molto simile a “Caina attende” l’avevo in testa da anni; per molto tempo sono stato convinto e, talvolta, lo sono ancora, come Paul McCartney con “Yesterday“, che un libro simile l’avesse già scritto qualcun altro ma finora nessuno dei miei pochi lettori o l’ipotetico autore, hanno rimostrato. Poi sono finito in ospedale per un mese e, di ritorno a casa, convalescente a letto per un bel periodo, mentre mi annoiavo da morire, mia moglie mi ha messo il portatile sulle ginocchia e mi ha detto se non sarebbe stata una cattiva idea buttare giù quella storia della quale le avevo parlato anni prima. Carlo: Frrr frrr …continua continua …frr frr …”violazione del diritto d’autore” …frrr frrr… <moglie....messo il portatile sulle ginocchia>….. “riduzione o mantenimento in schiavitù” …ti seguo …vai pure…frrr ..ricorda…ricorda bene... Massimo: …. Ricordo anche di aver abbozzato, a sei anni, un romanzo di cow boys, con protagonista un certo Johnny, con tanto di illustrazioni disegnate da me, modesto disegnatore, a differenza dei figli, il tutto riportato su una agenda rossa dell’anno precedente regalatami dal mio papà visto che avevo da poco imparato a scrivere…. devo averla ancora da qualche parte riposta a casa dei miei genitori che, all’epoca, ne 13 erano molto orgogliosi! Mi pare di ricordare una pesante influenza del fumetto di Pecos Bill, una delle mie prime letture. Carlo: Figli ehmm …due ….frrr frrr ….”abbandono di minori”…frr..frrr Massimo:…I figli sono maggiorenni ….pure qui …derubrica! Carlo: …Accerterò! Torniamo ai fatti Salvatorelli! Max Perri …che mi dici di costui? Questo nome mi risulta dagli “atti” … non ci giriamo intorno! Massimo: Per un giallo serve un personaggio dell’ambiente…. si finisce sempre sul magistrato, il poliziotto, l’avvocato, il giornalista… diciamo che per me era facile farmi aiutare dall’esperienza professionale, quindi l’avvocato. Sul nome, sono debitore a Perry Mason. Carlo:….Frr frr “furto di identità”…frr frr … Salvatorelli mio....più vai avanti e più mi sembra che tu abbia bisogno di…un avvocato Massimo:… Un avvocato? Posso avere un bicchiere d’acqua? Carlo: …Cominciano tutti così …. un bicchiere d’acqua…TI PORTO UNA CARAFFA… ..visto che per almeno un altro mese resti qui … il nostro Salvatorelli….Massimo Salvatorelli! Vado e torno!…Ah…è inutile che ci provi ……...chiudo le pagine e non metto “orecchiette”! CarloCattani©febbraio 2013 14 Campo de’ fiori Se tu non vai al Museo, il Museo viene da te!!! I nternet e le tecnologie informatiche avanzate che in questi anni hanno rivoluzionato le nostre vite, sta cambiando anche il modo di fruire l’Arte e tutto ciò che ridi Patrizia guarda la Cultura! Caprioli Se guardiamo, per esempio, ai tanti siti di musei presenti in rete non possiamo meravigliarci se sembra essere aumentata la percentuale di persone che li visitano durante i giorni festivi. La curiosità che accendono le visite virtuali sono un trampolino di lancio anche per avvicinare i giovanissimi all’amore per l’Arte, non vedendo più i musei come una cosa che rattrista oppure noiosa! Online possiamo incentivare i nostri ragazzi a guardare un bel quadro come la Gioconda direttamente dai nostri smartphone o tablet, magari inquadrandolo con un effetto in 3D che fa sempre un po’ di scena! E tanti sono i laboratori artistici presenti nei siti dei musei che coinvolgono i ragazzi in tante iniziative per renderli partecipi! Ecco una lista di siti che sono stati scelti sulla base del loro coinvolgimento a 360° con gli utenti fruitori, e che possono essere anche usati dagli insegnanti per iniziare dei veri e propri percorsi didattici! - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano: www.museoscienza.org - Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze: www.imss.fi.it - Museo Civico di Rovereto: www.museocivico.rovereto.tn.it - Museo Archeologico dell’Alto Adige: www.iceman.it - Museo Civico Archeologico di Bologna: http://www.comune.bologna.it/museoarche ologico/ - Il sistema museale e la rete museale virtuale della Magna Grecia: www.virtualmg.net Buona visita a tutti! Glossario di Informatika Moderna!!! A cura di Patrizia Caprioli. Mini-spazio dedicato ai termini più in uso nel mondo della Tecnologia e della Rete! Twitter: piattaforma di social network dove la condivisione si attua attraverso la scrittura di brevi e concisi sms, massimo 140 caratteri. La novità sta nel fatto che una persona può ricevere aggiornamenti in tempo reale di sms scritti da altre persone c he intende seguire! Per approfondimenti ed uso del social network: http://www.2puntozeropertutti.it/?p=96 Campo de’ fiori 15 Attenzione alla deprivazione uditiva. L a maggior parte degli abbassamenti uditivi si manifesta con il tempo. Si comincia con avvertire prima piccole difficoltà con la televisione, con lo squillo del telefono o con i campanelli della del Dott. porta, al cinema o al teaStefano tro. Poi con il passare del Tomassetti tempo si iniziano a perdere le parole nelle conversazioni con parenti e amici, anche a distanza ravvicinata. Purtroppo molto spesso si prende coscienza di tutto questo dopo troppo tempo. Al principio sono le persone a noi vicine che si accorgono di queste difficoltà e che cominciano a porre le prime domande: “Ma non senti bene? Perché la televisione è così alta? Ho provato a chiamarti al telefono ma non hai risposto, eppure eri in casa? Devo sempre ripeterti le cose due o tre volte ”. E d’altra parte non è così facile capire se si sente bene. L’abbassamento uditivo infatti è ingannatore perché spesso alla mancanza di intensità di ascolto si accompagna anche un disequilibrio dei suoni. A volte infatti sembra andare tutto bene mentre in altre occasioni invece non va bene per niente. Per fare un’analogia con la musica immaginiamo di andare ad ascoltare un’opera magnifica dove tutti gli strumenti suonano una meravigliosa armonia. Poi però togliamo metà degli strumenti, quelli di tonalità più acuta. Quale sarebbe il risultato? Si sentirebbe non più una bellissima musica ma qualcosa di incompleto, ovattato, poco armonioso. La melodia che ne risulterebbe non sarebbe una bella musica equilibrata tra i tanti suoni provenienti dai molti strumenti ma qualcosa di fastidioso e probabilmente non ci piacerebbe. Quando misuriamo l’udito, le curve più tipiche che rileviamo dai nostri esami sono delle linee che formano un tracciato. Questi diagrammi dicono che si sente più piano, ma sono anche curve che dimostrano che manca un giusto equilibrio dei suoni. In genere si sentono meglio le frequenze basse e meno bene le frequenze acute. In queste condizioni, durante l’ascolto di una conversazione, le parole risulterebbero confuse perché l’orecchio percepirà meglio le vocali (che sono maggiormente localizzate sulle frequenze basse) mentre sentirà meno le consonanti (che sono invece localizzate sulle frequenze acute). E infatti molte persone dichiarano proprio di sentire ma di non capire chiaramente le parole. Ciò è proprio dovuto maggiormente ad un disequilibrio dei suoni che si ascoltano. Sfortunatamente con il passare del tempo ci si abitua anche ad ascoltare in maniera distorta, non equilibrata, rendendo più difficoltoso il recupero. Alla mancanza di stimoli uditivi adeguati è stato dato un nome: deprivazione uditiva. Inoltre andando avanti aumenta spesso anche il difetto di udito e quindi ugualmente la distorsione di ascolto. È molto importante, quindi, cercare di correggere l’udito quanto prima. Inoltre, per motivi legati alla considerazione che si ha dell’apparecchio acustico, la deci- sione di adattare una soluzione viene spesso rimandata troppo a lungo, come se ammettere di averne bisogno significhi essere in declino, mentre è proprio quello che accadrebbe se non ci si muove in fretta. Più si aspetta, maggiore sarà il tempo necessario per rieducare il nostro cervello ad un giusto ascolto. Molti studi hanno dimostrato che la mancanza di giusti stimoli al nostro cervello aumenta in modo considerevole il nostro degradamento. Per quanto riguarda l’udito il nostro cervello, se non stimolato adeguatamente, tende a dimenticare i suoni e successivamente dobbiamo, come, re-insegnarli di nuovo. Molte persone arrivano nel mio studio cercando una soluzione immediata e quasi miracolosa. Ma per trovare la giusta amplificazione e il giusto equilibrio serve pazienza e applicazione. Il nostro orecchio è uno strumento incredibile: quando sente bene riesce a percepire uno spillo che cade in terra e riesce a sopportare suoni via via più alti fino ad intensità (pressioni) sonore enormi. Se avete necessità di un aiuto per il vostro udito, agite e non aspettate ancora, ne va della vostra qualità di vita. Campo de’ fiori 16 LOOPER - IN FUGA DAL PASSATO TITOLO : LOOPER – IN FUGA DAL PASSATO REGIA : Rian Johnson INTERPRETI PRINCIPALI : Joseph Gordon-Levitt... Joe U SA 2044 : dei killer professionisti, chiamati loopers, attendono in un luogo isolato, ad un’ora precisata, che si matedi Catello rializzi davanti a Masullo loro un individuo che viene teletrasportato da un’epoca successiva di 30 anni, per ucciderlo all’istante e per poi sbarazzarsi del corpo. Sono persone che devono sparire e che la criminalità del futuro ha trovato pratico rimandare nel passato, per non avere noie con la polizia. Uno dei looper, Joe, manca una uccisione, perché l’uomo da giustiziare è più lesto di lui. E, quando scopre che quest’uomo è se stesso più vecchio di 30 anni … I soggetti basati sui viaggi nel tempo sono talmente abusati al cinema , che occorrerebbe abolirli per decreto legge. E’ infatti difficile che si riesca a dire qualcosa di nuovo sull’argomento. Ci riesce invece Rian Johnson, regista indipendente americano, autore di film di nicchia come Brick [2005] e The Brothers Bloom [2008]. Che scrive, oltre a dirigere. Un film d’autore. Lontano dallo stile hollywoodiano omologato. Niente montaggi frenetici. Introspezione. Temi filosofici non banali. Sguardo originale. Perde un po’ di ritmo nella parte centrale. Ma è un film che ha tutti i numeri per diventare un cult per gli amanti del genere. Confezione di classe. Interpretazioni pure. L’emergente Joseph Gordon-Levitt è il convincente protagonista del presente, l’inossidabile Bruce Willis è lo stesso dopo 30 anni. Eccellenti anche le figure di contorno. FRASI DAL CINEMA : “Il viaggio nel tempo non c’è ancora, ma tra 30 anni ci sarà. E sarà subito illegale. Sarà monopolio delle grandi organizzazioni criminali. Nel futuro sarà impossibile disfarsi dei cadaveri. Allora spediranno le persone di cui sbarazzarsi nel passato, dove persone come me, chiamate looper, le uccidono e se ne sbarazzano… C’è un motivo perché ci chiamano looper. Loro fanno in modo di cancellare ogni traccia dei loro crimini. Se tra 30 anni sei ancora vivo, loro ti rimandano indietro e ti fanno eliminare da te stesso. Questo lo chiamano chiudere il loop!”. (voce narrante fuori campo di Joseph Gordon-Levitt). “Il mio bisnonno disse a mio nonno: gli uomini sono come i ragni. È a quelli piccoli che devi stare attento!”. (Jeff Daniel a Joseph Gordon-Levitt) VALUTAZIONE SINTETICA (in decimi) Leggenda: CAPOLAVORO DA NON PERDERE DISCRETO DA EVITARE **** *** ** * 6.5/7 quattro stell : equivalente in decimi : 10 tre stelle: equivalente in decimi : 8 due stelle: equivalente in decimi: 6 una stella: equivalente in decimi: meno di 6 Bruce Willis ... Old Joe Emily Blunt ... Sara Paul Dano ... Seth Noah Segan ... Kid Blue Piper Perabo ... Suzie Jeff Daniels ... Abe Pierce Gagnon Qing Xu ... ... Cid Old Joe’s Wife (as Sum mer Qing) Tracie Thoms ... Beatrix Frank Brennan ... Old Seth Garret Dillahunt ... Jesse Nick Gomez ... Dale Marcus Hester ... Zach Jon Eyez ... Gat Man Kevin Stillwell ... Gat Man Thirl Haston ... James Landry Hébert... Gat Man Looper (as James Hebert) Kenneth Brown Jr.... Looper Cody Wood Adam Boyer ... ... Looper Tye (as Adam Scott Boyer) Jeff Chase ... Tall Gat Man Ritchie Montgomery... Bodega Owner David Jensen Apt Super ... Kamden Beauchamp... Josh Perry ... Daniel Farm Vagrant (as Josh ‘ The Ponceman’ Perry) David Joseph Martinez... Old Dale (as David Martinez) Wayne Dehart ... Seth Vagrant Ian Patrick Rian Johnson ... ... Beggar Kid Big Craig (as Craig Johnson) Robert Harvey ... Parking Attendant Doppiatori italiani Emiliano Coltorti: Joe Massimo Rossi: Joe del futuro Stella Musy: Sara Paolo Marchese: Abe ORIGINE : USA DISTRIBUZIONE : THE WALT DISNEY COMPANY ITALIA DURATA: 119’ SOGGETTO : FANTASCIENZA THRILLER Campo de’ fiori 18 Ecologia e Ambiente I maggiori problemi ambientali La terra è nelle nostre mani e noi la stiamo distruggendo Q uali sono i maggiori problemi ambientali che affliggono la nostra società? Certamente non basterebbe un trattato per elencarli tutti, ma certamente su alcuni vale la pena soffermarsi e di Giovanni riflettere, per capire cosa Francola sta realmente a verificarsi sul nostro pianeta. Trasformare la nostra Terra in una landa o in una gigantesca discarica è del tutto reale, i nostri comportamenti hanno creato nel tempo squilibri di diversa natura, sia per la nostra stessa vita, che per tutto l’habitat che ci circonda. In questi ultimi decenni le specie animali e vegetali si stanno estinguendo a un ritmo mai visto in passato e questo non è certo un segno positivo. Le sostanze così dette inquinanti e nocive nella biosfera, hanno raggiunto livelli preoccupanti non solo per l’uomo ma per l’intero ambiente. Le politiche industriali, dai trasporti alle più banali azioni quotidiane, hanno contribuito pesantemente a rendere l’aria, in diverse aree del nostro pianeta, irrespirabile e pericolosa, basta vedere tutte quelle nazioni in via di sviluppo, come prepotentemente abbiano concorso a questo rapido avvelenamento. Gran parte dei nostri fiumi e corsi d’acqua sono stati compromessi, un ingegneria idrica ha letteralmente sfigurato interi territori, mettendo a rischio anche le aree circostanti. In tutto questo il nostro paesaggio naturale ha subito, e continua a subire di conseguenza, dei cambiamenti radicali di non ritorno. Basti pensare alle tante spianate di asfalto, al cemento, alle gradi realtà industriali, ai cosiddetti palazzi alveare, le grandi discariche di rifiuti, solo per citarne alcuni. Siamo riusciti a modificare completamente un pae- saggio ricco di risorse e bellezze in un qual cosa di distante e incompreso. La nostra stessa smania di sfruttare tutte le ricchezze naturali, ci sta conducendo inesorabilmente al punto di dover progettare sempre maggiori sistemi di sopravvivenza, già questo dovrebbe far riflettere di come poca lungimiranza è dotato l’uomo. La realtà è che siamo entrati in una aspirale da cui è difficile uscire, se non ci sarà una reale rifles- sione globale di tutto questo insieme, su queste assurde corse allo sviluppo. L’impatto pro capite sull’ambiente, è notevolmente aumentato, in qualsiasi parte del pianeta, la deforestazione, la pesca eccessiva, la distruzione totale di alcuni habitat, la crescita demografica e lo stesso uso spropositato dell’ energia che l’uomo ha fatto in questi ultimi anni, dovrebbe essere sufficiente per comprendere in quale direzione ci stiamo dirigendo. La principale causa, quindi, che logora i vari ecosistemi è proprio l’uomo. Credo che da qui dobbiamo partire, appunto andando a modificare stili di vita che non possono essere più sostenibili e tanto meno incentivati. Sarebbe bene quindi investire su processi molto più sostenibili, ridisegnare completamente le nostre città, partendo dalle stesse abitazioni, dalla mobilità e da tutto il sistema lavorativo. Credo che la società non sia in grado di arrestare un sistema consumistico come quello esistente, ma certamente può fare molto per modificarlo, dipende anche dall’intelligenza e dalla voglia di ognuno di noi. Tutti siamo certamente chiamati a collaborare, a sentirci protagonisti e parte di un unico disegno. 20 Campo de’ fiori IL MEDICO LEGALE, QUESTO SCONOSCIUTO Q uando e quanto il medico legale può servire al cittadino? Abbiamo visto la parte “certificatoria “ della medicina legale ed il suo collegamento al codice della del Dott. Sergio strada (patenti, parcheggio invalido, cinture di siFunicello curezza) abbiamo visto il suo ruolo nella problematica ADOZIONI ed abbiamo, spero, reso più edotto gli utenti sul poco corretto attacco ai medici con richieste di risarcimento inutili e dannose per l’intera società, ma abbiamo anche illustrato quando e come queste ricerche possano divenire corrette e come, con un radicale abbattimento delle prime potremmo dare maggiore affidabilità alle seconde ovvero a quelle “serie”. Vedremo, in seguito, il collegamento al mondo del lavoro. Oggi ci occupiamo di fare una fotografia sul chi è il medico legale affinché possiate rendervi conto di come, quando e perché possiate rivolgervi a questa figura professionale. Intanto il medico legale è un laureato in MEDICINA E CHIRURGIA ed abilitato all’esercizio della professione medica e poi, vincendo un concorso, frequenta in concreto un altro corso di laurea, con esami e tesi, uscendo specialista in MEDICINA LEGALE E DELLE ASSICURAZIONI. Purtroppo in questo Paese che si riempie la bocca di meritocrazia, non avviene nulla che faccia passare questo concetto dalla teoria alla pratica ed accade che personaggi assolutamente privi del requisito “specializzazione” scalino la montagna usando vie meno difficili affiancati da diplomi conseguiti con mini corsi semestrali od anche meno o corsi presso associazioni private. Altri ancora diventano amici degli amici o altri escamotages ancor meno degni di rispetto. Ciò doverosamente premesso vediamo a cosa risulti utile il medico legale. Lo è nell’infortunistica stradale come con- sulente della parte lesa o delle assicurazioni (devono essere fiduciari delle stesse), serve a livello di tribunale dei minori nell’aspetto penalistico, ma anche nel campo adozioni (raro), serve in matrimoniale laddove una delle parti accusi o sia accusato ad esempio di malattie mentali, di violenza sul coniuge o per l’annullamento del matrimonio (cosa diversa dal divorzio) sia in campo civile sia in sacra rota. Serve ovviamente in tutta la parte civilistica che preveda un risarcimento. Serve in medicina testamentaria per l’analisi sulla persona o sul cartaceo della “capacità a testare”. Assolutamente preminente la sua figura in penale sia come CTU (ovvero nominati dalla procura) sia di parte quando appoggia la parte lesa o l’imputato. Serve nella valutazione dei danni fisici nei grandi eventi (Vedi Costa Crociera), presiede commissioni invalidi civile, legge 104/92. sordomuti, ciechi civili e legge 68. La sua consulenza è spesso, erroneamente, chiesta agli ultimi atti di un iter assicurativo giudiziario mentre andrebbe fatto immediatamente soprattutto in infortunistica stradale. In penale questo ritardo è meno frequente. Il medico legale è, mi riferisco al consulente tecnico scelto dal giudice (CTU), è un ausiliario dello stesso. Egli non è solo il medico delle autopsie (non tutti, peraltro, le fanno) come una certa cinematografia farebbe intendere ma è colui che, attraverso la clinica, cerca di sviluppare un ragionamento che porti alla verità a qualunque livello essa sia. Possiamo affermare che il medico legale è il sanitario che cerca di analizzare gli eventi e dal loro aver causato “patologia” arriva alla valutazione sia monetaria sia di “colpa” della stessa. Analizza, peraltro, anche le cause, i modi ed i tempi che abbiano portato al danno es- sendo, in tal modo, anche di supporto alle indagini delle forze di polizia. Può essere decisivo anche nella localizzazione del luogo dove sia avvenuto un delitto, sia con la datazione della morte sia con l’esame fisico della persona o del cadavere ed altri elementi che acquisisce in corso d’autopsia o con il supporto del laboratorio medico legale. Alla prossima! Ricordo sempre che per domande su quest’argomento, su alcuni ancora non trattati o su precedenti articoli potete mandare vostre e-mail a [email protected] riceverete sicuramente risposta! Campo de’ fiori 22 L’unità e l’integrazione Bisogna partire dai propri “io” per arrivare al mondo intero P arlare di unità in tempi di differenziazione esasperata può sembrare persino fuori luogo. Ma non parlarne equivarrebbe ad eludere un argomento di fondamentale importanza sia del Prof. per la società civile sia per Massimo il futuro delle nazioni. Marsicola Parla di unità chi ne intravede la necessità e l’importanza. Chi, preoccupato per l’individualismo dilagante, vuole dare un segnale di allarme: così non può andare. Ma parlare di unità significa, innanzitutto, porre la questione dell’integrazione. Oggi giorno si parla di integrazione a proposito degli immigrati. Non è in questo senso che noi vogliamo parlare di integrazione. Semmai, tale accezione, può venire considerata successivamente. Quando cioè abbiamo spiegato che solo dall’integrazione individuale può venire l’unità e non viceversa. E solo dall’unità può passare l’integrazione del diverso, perciò, anche dell’immigrato. Il termine “integrazione” qui è inteso in senso personalistico. Vuole indicare l’integrazione della personalità dell’individuo. Pochi sanno o considerano che ciascuno di noi, a motivo della sua duplice natura, corporea e spirituale, è spinto in due opposte direzioni. Meno persone ancora sanno che quello che comunemente chiamiamo “io” in realtà è costituito da una molteplicità di “io”, tanti quante sono le nostre passioni, e che tanto la dualità spiritocarne, quanto la molteplicità degli io, se non vengono ricondotti ad un unico governo egologico, indicheranno una personalità non integrata, disarmonica; incoerente, inaffidabile. Ed una personalità non integrata e disarmonica, ben difficilmente potrà approdare all’unità con un’altra che, verosimilmente, si trova nella medesima condizione. Ecco per- chè i matrimoni non funzionano più. Ci troviamo di fronte a due personalità incompiute e disarmoniche, non integrate in se stesse, che non possono perciò trovare un punto di equilibrio per determinare l’unità familiare. Se manca l’unità familiare non si può determinare l’unità sociale; e senza l’unità sociale non si approda all’unità nazionale. Senza l’unità nazionale non è possibile stabilire una produttiva collaborazione internazionale. L’unità è sinonimo di unità di intenti, di modi di sentire e di essere. È sinonimo altresì di identità. Senza una identità non è possibile integrare il diverso. Tanto la singola persona, la famiglia, la società, la nazione, la popolazione mondiale, sono altrettanti organismi vivi e vitali che, per mantenersi in vita, oltre che di cibo abbisognano di corretta informazione, giustizia, verità, mutuo soccorso! Proprio come farebbero le cellule di un organismo quando una parte dello stesso fosse minacciato da una malattia, da una ferita. Il corpo dice a se stesso la verità, di che si tratta. Stabilisce la terapia; mette in azione le cellule e i supporti che possono intervenire con successo per riparare l’offesa. Pertanto, l’integrazione dev’essere perseguita intenzionalmente in vista dell’unità e del mantenimento in salute dell’organismo. Non è retorica dire che quando la famiglia è distrutta, tutta la società ne risente. Non è moralismo appellarsi al buon costume che, tradotto in termini utili, non è altro che il saggio comportamento che si deve tenere per non mandare in rovina un regno. La persona, la singola persona, se non fa pulizia in se stessa e si lascia aggredire dalle molteplici passioni, è simile ad un regno diviso, destinato ad andare in rovina. Così è per la nazione e per il mondo. Nessuno si faccia illusioni: se non si troveranno presto i motivi per superare le attuali divisioni, tutta l’umanità andrà in rovina, destinata alla catastrofe. Chi scrive, da diversi anni si sforza di rappresentare e di condividere con gli altri una possibile via d’uscita; ma non è ascoltato. Non so quale tipo di appello si debba fare per farsi prestare attenzione. Non so a quale tipo di persone rivolgermi. Io non parlo per me stesso perchè se fosse per questo me ne potrei anche stare zitto e in disparte. Parlo con la tristezza di chi sa di avere importanti, concrete proposte da mettere a disposizione di tutti per il bene comune e di ciascuno e anzichè essere accolte con gioia, vengono trascurate, snobbate, o guardate con sospetto. Campo de’ fiori 25 Come eravamo CARNEVALE Profumi, sapori di una volta, persi nel tempo, ma non nella memoria! “U n gusto un po’ amaro di cose perdute, di cose lasciate lontano da noi”. Così si esprime Gino Paoli nel meraviglioso, poetico testo di “Sapore di mare”. di Alessandro Parole che hanno fatto soSoli gnare la mia generazione e non solo, se non altro per quel senso di voglia di cambiamento, di libertà di costumi, che ti facevano identificare il profumo della salsedine non come elemento-complemento della sabbia e del mare, ma l’attimo d’amore che stavi vivendo con la ragazza che stringevi tra le braccia. Qualcuno già penserà : “Aò Sandro Soli stà a sfarfallà” per dirla alla ”civitonica”, no, mi sto semplicemente addentrando nel tema proposto con il titolo dell’articolo. Carnevale ci ha appena lasciato, con i frittelloni, le frappe, i scroccafusi, i ravioli con la ricotta. I loro profumi che ogni anno si rinnovano, e ridanno al nostro palato sensazioni di vero gusto, ci fanno stare bene, ci fanno dimenticare, seppur per un breve periodo: Glicemia, grassi, colesterolo, pressione arteriosa, dolori articolari eccetera eccetera. I coriandoli, le maschere, la gioventù che ride e si diverte, è poi così diversa da noi, che alla loro età cercavamo le stesse cose, con pochi mezzi a disposizione, e con ragazze molto, ma molto diverse da quelle di oggi? Per evitare di essere frainteso ed etichettato come moralista o nostalgico, posso dirvi che, anche se ho un pizzico di invidia, riguardo i mezzi a disposizione che il progresso e il benessere hanno dato ai nostri giovani, mi tengo stretto il mio “Dòmino” (siete autorizzati voi,cari amici degli “anta” a spiegare cos’era, a chi non lo conosce) e la mia “Gnacchera” (arispiegate), oggetti persi nel tempo, ma non nella memoria. L’atmosfera che si viveva, attorniati da personaggi ormai storici che rendevano il nostro carnevale unico ed insuperabile. Tenterò di elencarne qualcuno, sapendo di far cosa gradita, spero, a chi li ricorda, rischiando però di essere criticato, nel dimenticarne altri. Nelletto Profili, Mario Corteselli (Gallina), Maggichetto e Bommetta, Miretto, Melorobby, Giuvanni o Barese, ‘O cavallo, ‘A tribù dei Zingari, e l’intramontabile Rustica. Certo i nostri giovani non li hanno conosciuti, non è colpa loro, spetta a noi tenerli vivi nella memoria civitonica: parlandone, raccontando episodi, mostrando fotografie, ma soprattutto trasmettendo quella sana allegria che animava tutti, Civita Castellana. Primi anni ‘60. Tribù de Zingari. compreso il Dr Donato In alto da sx: Osferto Vittori, Valerio Mozzicarelli. Di Donato, che con l’inIn basso da sx: Flavio Mozzicarelli, Enzo Proietti (Scocciapippe) e separabile Caporale, VitAchille Gomiero. torio Paolini e Beccacciò, “seppellivano” di profumato borotalco coloro che incrociavano in Piazza Matteotti. LE 100 VOLTE DI “COME ERAVAMO” 100 100 Q uesto è un numero speciale del nostro mensile, che esce per l’occasione con l’inserto dedicato al Carnevale appena trascorso.Vorrei soffermarmi in modo specifico, sull’importanza che riveste la centesima copia di una rivista come Campo de Fiori. Siamo nati per caso, come una scommessa fatta tanti anni fa, e modestamente, insieme al nostro direttore, amico e coetaneo Sandro Anselmi, mi sento di far parte della sua memoria “storica”. Non sto qui ad elencare ed incensare i pregi e sicuramente i difetti che ogni giornale, di qualunque genere esso sia, contiene nel suo DNA, (perché sicuramente Sandro, da sempre, lo fa correttamente con i suoi editoriali), ma mi limiterò a ribadire il perché e il per come della mia rubrica del “Come eravamo”. Una volta le tradizioni, i sapori, la lingua stessa, si tramandava oralmente, da padre in figlio, da nonno a nipote, e gioco forza con gli anni, malgrado il quasi tutto, veniva scritto su carta, nero su bianco, si perdevano irrimediabilmente tesori che oggi fortunatamente, grazie alla tecnologia, rimarranno in…eterno. Nel mio piccolo, ho voluto fortemente il “Come eravamo”, in primis per mantenere vivo nella mente dei miei coetanei e dei miei concittadini più anziani, i ricordi, più o meno importanti, della mia vita ed in particolare della comunità civitonica. Poi, e questa è la mia segreta speranza, lo “stuzzicare” la mente delle nuove generazioni che attraverso il passato, trovino lo slancio verso un futuro migliore, malgrado tutto! Ecco perché le continue frasi e articoli in dialetto, ecco perché le storie di personaggi civitonici, ecco perché la ricerca dei soprannomi, ecco perché i giochi e le sensazioni di una volta, ecco perché il “Come eravamo”. Grazie a tutti! Alessandro Soli 26 Campo de’ fiori Restituiamo il giusto valore ai nostri dialetti 17 gennaio, istituita la Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali F inalmente qualcosa si sta muovendo, finalmente potremmo riuscire a fermare l’inarrestabile scomparsa dei dialetti nel mondo, se si considera il dato dell’estinzione di uno ogni quattordici giorni circa. Giovedì 17 gennaio 2013, infatti, a Roma, presso la Sala Marcora del Palazzo della Cooperazione, in via Torino 146, l’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), Legautonomie Lazio ed il Centro di documentazione per la poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino”, hanno ufficialmente presentato la Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali. Anche queste “sottolingue”, da decenni ormai considerate di bassa lega, disdicevoli, roba da rozzi ed ignoranti, potranno essere ricordate ed avere il loro giusto peso, perché, al contrario di quanto possano pensare le persone d’etichetta, esse hanno avuto un ruolo importantissimo nella comunicazione di massa e, proprio per questo, non devono essere disprezzate né abbandonate. A me è sempre piaciuto ascoltare chi parla in dialetto e parlare io stessa in dialetto e non me ne vergogno, anzi, lo vivo come un qualcosa in più che so rispetto agli altri. Sono contenta di conoscere, seppur quello che ne è rimasto e che sono riuscita ad apprendere dai più anziani, il dialetto del mio paese e ciò che fa la differenza è la consapevolezza di come e quando usarlo. Mi diverto, infatti, ad esprimermi in corchianese con la mia famiglia, tra amici, nei rapporti più confidenziali, perché esso è la lingua dell’informalità. Amo il dialetto del mio paese e tutti i dialetti d’Italia e del mondo per la loro naturale ed innata spontaneità, perché in essi non vi è nulla di artefatto, indicano tutta la schiettezza di un mondo forse più povero e più pulito che sta scomparendo. Arrivano diritti al punto senza mezzi termini, senza troppo giri di parole né termini sofisticati. Ed è per questo che ho scelto di sfruttare l’occasione della mia tesi di laurea per occuparmi della questione, fornendo così, tra l’altro a mia insaputa, un importante supporto al progetto portato avanti, già da qualche anno, dal centro di documentazione per la poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino”, guidato dal Prof. Vincenzo Luciani, esperto in materia, che ho avuto il piacere di conoscere grazie al mio professore di linguistica e dialettologia dell’università La Sapienza, Ugo Vignuzzi. Questo mio principio di lavoro si innesta in un progetto più vasto che si propone di salvare i dialetti, iniziando da quelli della regione Lazio. Già diverse pubblicazioni, curate dal Prof. Luciani sono state pubblicate al riguardo, relative soprattutto ai dialetti della provincia di Roma e di Latina. Ora tocca al viterbese che offre diverso materiale, il quale aspetta solo di essere raccolto per lasciare una traccia indelebile di quello che era e poi di quello che sarà, perché anche i dialetti sono in continua evoluzione, cambiano adattandosi ai tempi, ai costumi, alle generazioni. Si modernizzano abbandonando alcuni termini riguardanti a certi aspetti legati alla cultura del passato e acquisendone altri, al passo con lo sviluppo economico sociale, ma non muoiono mai! Essi sono qualcosa di radicato in noi, il vero filo diretto con le nostre radici. Questo mutare ed adattarsi al presente è ampiamente dimostrato anche dalla loro diffusione in internet, immagine di modernità per eccellenza. La rete pullula di siti che si occupano di conservazione e diffusione del dialetto, non da ultima la piattaforma sociale di Facebook che raccoglie spesso pagine all’interno delle quali vengono inserite espressioni e modi di dire tipicamente dialettali, per non dimenticare! Ermelinda Benedetti DANZANDO SOTTO L’ALBERO.... con la W.W.W. FITNESS Il 21/12/2012, in occasione delle festività natalizie, l’a.s.d. W.W.W. FITNESS in collaborazione con “La Compagnia dei Sogni”, ha presentato lo spettacolo di danza “Danzando sotto l’albero…un anno di successi de La Compagnia dei Sogni”. La regia e le coreografie dello spettacolo sono state curate da Gilberto Nati (consulente coreografo Sony Film, collaborazioni artistiche con lo IALS, come coreografo nelle tournee di Luca Carboni, Lucio Dalla, Scialpi e coreografo del flash mob per la presentazione del film di Michael Jackson “This Is It”). Il 28/09/2012, a Stintino (Sardegna), “La Compagnia dei Sogni” ha ricevuto il premio nazionale come “Anno da ricordare” per “Miglior spettacolo di danza”. La manifestazione, svoltasi al Teatro Tenda di Fabrica di Roma, è stata un grande successo registrando il sold-out e ha ripercorso le migliori coreografie del 2012 di Gilberto Nati su musiche di grandi artisti come Vasco Rossi, Adriano Celentano, Lucio Dalla ed un pezzo inedito su musiche di Alicia Keys. Durante lo spettacolo si sono esibiti allievi dell’Accademia di Danza de “La Compagnia dei Sogni” di Roma e dell’a.s.d. W.W.W. FITNESS di Faleri. Si ringraziano il Comune di Fabrica di Roma e la Pro Loco per aver sposato in piena totalità il progetto de “La Compagnia dei Sogni” e per la collaborazione. L’a.s.d. W.W.W. FITNESS e “La Compagnia dei Sogni” vi aspettano nella nuova “Accademia di Danza” in via Falerina km 5,600 presso il Centro Commerciale di Faleri per una PROVA GRATUITA dei corsi (danza classica, moderna, hip hop e contemporaneo). Campo de’ fiori 28 Associazione Artistica Ivna IPSEOA IN UN VIAGGIO IN CERCA D’AMORE TEATRO, TEATRO, TEATRO! L’ALBERGHIEROLAND E LA DIVINA COMMEDIA, quasi un “Viaggio in musica dall’Inferno al Paradiso”, copione redatto e diretto dal Prof. Aldo Bellocchio. L ’Alberghiero “Alessandro Farnese” di Caprarola vi aspetta al Teatro San Leonardo a Viterbo nelle giornate di Venerdì 15 ore 10.00, Sabato 16 ore 10.00 e ore 21.00 e della Prof.ssa Domenica 17 ore 18.00 Maria Cristina del mese di Febbraio in Bigarelli una rappresentazione fatta da giovani per i giovani e non solo. In un regalo di emozioni e sentimenti “perduti” e “ritrovati”. Lo spettacolo è in progress…in evoluzione continua per persone che di “mestiere” fanno gli studenti e che quest’anno si avventurano in un viaggio…, Sì, “UN VIAGGIO IN CERCA D’AMORE” dedicato a tutti i figli, che frequentando le nostre scuole, vivono o si lasciano vivere all’interno di un progetto educativo, i cui educatori, molto istruiti nelle loro discipline e anche molto assidui e laboriosi, talvolta rischiano, loro malgrado, di diventare tediosi, noiosi e non sollecitatori di amore per la conoscenza e la scienza… senza ottenere il risultato sperato. Talvolta un insegnante un tantino forse più irregolare, più estroso, più incline a saper cogliere l’occasione, che gli viene offerta dallo stesso uditorio, ecco che trova il senso, il punto di contatto, il metodo per insegnare in modo più affine al sentire giovanile attraverso attività “ludidattiche”, ma non meno impegnative come quella del teatro: un’arte che cerca il suo fondamento nella scienza dell’uomo in quanto quest’ultimo “educabile” ed “educando”, cioè che può e che deve essere educato. UN VIAGGIO IN CERCA D’AMORE che accompagna attraverso figure magistrali come quelle dantesche, riportate allo stato attuale sia dal punto di vista storico che sociale! E’ per questo che il copione è particolare per la scuola in quanto inizia con l’Alberghiero e un aeroporto dal quale si parte inizialmente per raggiungere un villaggio turistico in uno scenario tipicamente vacanziero all’interno del quale ruotano famiglie, personaggi particolari, tutte le tipologie di giovani. C’è la famiglia tipicamente normale con due figli e le sue problematiche; c’è la coppia di fidanzatini, un po’ “soggettoni” dai comportamenti un po’ inusuali, sciolti da condizionamenti,, un po’ stravaganti, bizzarri, simpatici. Tutti si ritrovano in un villaggio turistico a Sharm el Sheikh in Egitto, dove vengono accolti dal Ricevimento in un benvenuto da sogno, tanto per focalizzare la professionalità alberghiera che gradualmente sfuma e si innesca nello spettacolo della settimana, un Musical, ricco di balletti, sulla Divina Commedia… allora il tema del viaggio che prima era turistico moderno, parte con il tema del viaggio fantastico, meraviglioso di Dante tra l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso: l’aspetto dell’Amore predomina sull’odio, ci sono, tanto per dirne alcuni, dei personaggi interpretati e personalizzati a una filosofia di vita attuale non felice come Paolo e Francesca, gli Ignavi da rap, Caronte rude e simpatico, anche se sempre eterno “traghettatore” di anime, Minosse dai caratteri più dolci,ma pur sempre bestiali, Lucifero quel Diavolo tentatore delle discoteche, San Pietro il professore della situazione, Beatrice la direttrice del resort; quindi tutti i personaggi all’interno di questa rivisitazione della Divina Commedia, nella quale si riproduce sempre il TRE, numero perfetto in un gioco delle parti all’interno di questo grande componimento poetico,…fino ad arrivare al Paradiso, luogo e stato dell’animo nel quale la storia è altrettanto singolare perché non inizia come tradizionalmente dovrebbe iniziare la Divina Commedia, ma con il desiderio della festa e del viaggio, temi riproposti attraverso la figura di San Pietro che chiede a Beatrice di organizzare un party in grande stile. La stessa bellissima donna ideale e idealizzata chiama Dante come Vocalist e allora da qui parte un po’ tutto il percorso che, dal viaggio turistico, approda al viaggio poetico d’Amore, messaggio che predomina sempre mescolandosi e confondendosi con la realtà educatrice verso i ragazzi che sono in grado di esprimere gioia, entusiasmo, energia in una sorta di “disease” contagioso per tutti coloro che, guardandoli, riescono a cogliere oltre l’interpretazione da palcoscenico, oltre le battute da copione, quella voglia di vita semplice pulita che tutti “VANNO CERCANDO SENZA POSA”, in quanto creature. L’energia dei ragazzi è il messaggio più importante ! E’ il messaggio più rassodante per il modo di sentire molle, piatto e cinico di un mondo che parla troppo ormai la lingua del danaro perduto, della lacerazione dell’animo in atto… INTERPRETI ABERA MATHEM FEVEN 3BR - APOLLO IDA 4B BANNELLA MATTIA 5A - BUONAIUTO VALENTINA 1C - CONSORTE MARIA DORA 3BR COPPOLA ALESSIA 3A - CUPELLI ELISA 5C DE SIMONE EMILIANO (DIPLOMATO) ECCA ARIANNA 3AS - ESPOSITO ILARIA 5B FARISEI DORA 5C - GIGLI CAROL 5D GIURANNA DEBORAH 3BR - INGLESE LUIGI 4C MARCHETTI STEFANIA 5C MARZEDDU DAVIDE (DIPLOMATO) MASI VINCENZO 5D - MECARELLI SILVIA 5D MICELI NICOLE 3BS - MONTANI GIORGIA 4B MURLO CHIARA 5B - NATILI PAMELA 5C PAGLIA SIMONE 4E - PARISI MATTEO 5D RICCI ALESSIA 1C - RIZZO DIEGO (DIPLOMATO) - ROSSETTI ANDREA 2° RUTOLO VALERIO 1° - SALZA VALENTINA 5D SANETTI ROBERTA 3° - SANTELLA LUCA 5D SARNA’ FABRIZIO 5A - SAVELLONI MIRKO 4A SEVERINI GIULIA 4B - SPAGNOLO MIREYA 4B TARTARO ALESSANDRO 1E WYLUPEK PATRYCIA 5C - ZAZZA GIORGIA 1C Campo de’ fiori 29 Intervista al Dott. Fabio Pescitelli specialista in Taping Neuro Muscolare 1) Che cosa è il taping neuro muscolare, in cosa consiste? Premetto che cercherò di usare un linguaggio il più comprensibile possibile, e di rispondere con concetti base, in modo semplice, capibile a tutti. Il Taping Neuro Muscolare (N.M.T.) è una terapia riabilitativa innovativa, non invasiva e non farmacologica. Consiste nell’applicazione sulla cute (decorso del muscolo), di un nastro di cotone elastico (Tape), di pochi millimetri di spessore, con adesivo acrilico spalmato ad onde. La superficie adesiva è protetta da un liner di carta removibile. Il nastro, che può essere di vari colori, ha una larghezza standard di 5 cm., presenta una elasticità in lunghezza (40% circa) sovrapponibile a quella cutanea ed è resistente all’acqua. 2) Qual’è il meccanismo d’ azione sul corpo umano? Come funziona? I muscoli rappresentano uno dei bersagli più importanti su cui agisce il N.M.T. con effetti diretti sulla circolazione venosa, linfatica e sulla temperatura corporea. Le caratteristiche fondamentali sono sostanzialmente, il metodo di applicazione, l’utilizzo del nastro e la tecnica definita “decompressiva” e “compressiva. L’applicazione corretta del nastro, insieme al movimento del corpo, provoca micro movimenti, che stimolano i recettori cutanei e quelli degli strati sottostanti, inviando stimoli esterocettivi (percettibilità tattile, termica e dolorifica) e stimoli propriocettivi (stimoli che provengono dai muscoli, dai tendini, dalle capsule articolari e dai legamenti) al sistema nervoso centrale, determinando una risposta muscolare riflessa. Il nastro, stimolando la sensibilità esterocettiva, riduce la stasi linfatica ed ematica, migliora la microcircolazione locale e permette l’assorbimento di eventuali edemi. Inoltre il nastro, sollevando la cute e formando pliche (pieghe), dilata gli spazi interstiziali (spazi, composti da sostanza acquosa, presenti tra una cellula e l’altra) riducendo la pressione sottocutanea. 3) L’applicazione del Taping Neuro Muscolare quali benefici comporta? L’applicazione del N.M.T. agendo sulla cute, muscoli, sistema venoso, l’infatico e articolare raggiunge benefici - passatemi il ter- mine - incredibili nelle più svariate patologie, fondamentale è la riduzione immediata della sindrome dolorosa, e l’aumento immediato del range di movimento nelle patologie articolari, inoltre, normalizza la tensione muscolare, migliora la vascolarizzazione sanguigna, rimuove la congestione venosa e linfatica, corregge l’allineamento muscolare, migliora l’assetto posturale. 4) Il Taping Neuro Muscolare può essere utilizzato da solo nel trattamento di varie patologie? La tecnica del N.M.T è da utilizzarsi come terapia aggiuntiva, da inserire nei programmi terapeutici sia manuali che strumentali, ma può essere impiegata come unica risorsa, basti pensare a soggetti intolleranti a manipolazioni, o allergici a farmaci. Lapplicazione del N.M.T. offrendo benefici linfatici e vascolari continuativi, facilita il recupero in situazioni postoperatorie e post-traumatologiche. Il nastro utilizzato per il trattamento può essere applicato per più giorni (5-7 giorni), in quanto non contiene, come più volte detto, alcun principio attivo e può essere usato su bambini, adulti anziani e donne in gravidanza. In situazioni come la sclerosi multipla e altre malattie progressivamente degenerative, l’applicazione può avvenire senza limiti di durata, fino a quando, il soggetto non ottiene un miglioramento dei sintomi, e di conseguenza della qualità della vita. 5) Quali trattamenti di Taping Neur Muscolare possono essere effettuali in donne in gravidanza? Il N.M.T. essendo una tecnica non farmacologica, non provoca reazioni avverse, a parte una possibile irritazione cutanea. La gravidanza, pertanto, non è una controindicazione. Si possono, infatti, effettuare trattamenti per alleviare la sciatalgia, dolori lombari e articolari in genere. Va assolutamente evitata qualsiasi applicazione sull’addome. 6) Nella partita di calcio Germania – Italia, il calciatore Balottelli portava sul dorso delle strisce colorate. Hanno qualcosa in comune con il Taping Neuro Muscolare? Assolutamente si, è una dimostrazione di applicazione di N.M.T., nel muscolo ileo co- stale dei lombi parte toracica e lombare, con tecnica definita “ d e c o m p r e s s i va ” (formazione di pliche). Il nastro è stato applicato, per migliorare l’elasticità muscolare, la circolazione vascolare e il drenaggio linfatico. 7) I colori indicano differenti caratteristiche del nastro? I diversi colori non indicano differenti caratteristiche del nastro. La scelta di un colore rispetto ad un altro è indicata in caso di riabilitazione neurologica, per aiutare il paziente a riconoscere il movimento, oppure, a seguito di irritazione cutanea, dovuta al colorante utilizzato. 8) Quali sono le controindicazioni nel trattamento del Taping Neuro Muscolare? Il nastro utilizzato non è uno strumento sterile, di conseguenza non può essere applicato sopra o vicino a zone infette. Il trattamento con N.M.T. è controindicato, inoltre, nei pazienti affetti da cancro, da flebite, da edema da insufficienza cardiaca. Il nastro va applicato sempre da personale qualificato. Una applicazione non corretta, dovuta ad una mancata conoscenza della tecnica o ad una diagnosi non accurata può aumentare i sintomi del soggetto. 9) Da ultimo quali patologie possono essere trattate con il Taping Neuro Muscolare? Tutte le patologie articolari, e, nelle varie arree, con applicazioni in neurologia, geriatria, pediatria: dall’ernia cervicale alla riabilitazione neurologica della spalla, dalla nevralgia del trigemino all’epicondilite, dall’emicrania alla bronchite, dalla tendinopatia della cuffia dei rotatori all’emiplegia, dagli attacchi di panico alla neuropatia, dalla cifosi alla scoliosi, dal morbo di Parkinson alla colite. Dall’artrosi delle dita – dolore se si stringe o si prende in mano qualcosa - alla sciatica, dall’alluce valgo alla riabilitazione respiratoria, e tante altre. Sarebbe troppo lungo elencarle tutte, in linea di massima, tutte le patologie, legate alla sensibilità esterocettiva e propriocettiva. Quanto sopra, a testimonianza delle mirate applicazioni cliniche nel trattamento terapeutico del Taping Neuro Muscolare (N.M.T). Il Dott. Fabio Pescitelli, fisioterapista con specializzazione di Massaggiatore sportivo, Advanced Postural Fitness Inctructor, Taping Neuro Muscolare Instructor Program, opera presso l’ambulatorio Medico e FisioKinesiTerapico “Fisiogamma”, sito in Civita Castellana, Via Torquato Tasso n. 2, tel. 0761.549620 - 389.1477194 Campo de’ fiori 30 Scegliere la scuola per i propri figli nel segno dell’interculturalità Q uesta volta non scriverò un articolo storico. E’ tempo d’iscrivere i bambini a scuola e i genitori scelgono quella che pensano essere la migliore per i di Francesca propri figli, ma spesso Pelinga sento dire “Come lo iscrivi al XXV Aprile! Troppi stranieri!! Lì i bambini non sanno l’italiano e sono indietro”. Sbagliato, la nostra scuola, “l’edificio”, come la chiamiamo noi civitonici e nella quale è andata la maggior parte di noi e che compirà cent’anni il prossimo anno, è stato voluto fortemente da Ulderico Midossi che, con l’Istituto D’Arte, voleva che quella via fosse chiamata la “Città degli Studi”, affinchè i giovani avessero delle prospettive migliori. “L’edificio” è una scuola “colorata” in tutti i sensi: dai lavori e dalla creatività dei bambini, dalla presenza di tante culture, religioni che convivono pacificamente nel rispetto reciproco. So per esperienza che bambini ignorano le differenze del colore della pelle o di un amico con problemi, anzi, quello sarà un “amico speciale”. E se le istituzioni o i genitori non insegnano loro il concetto di differenza, non lo noteranno. Siamo noi adulti che a volte dimentichiamo che siamo stati diversi per qualcuno quando siamo emigrati prima in Brasile, poi in America e in Germania. Eravamo diversi per formazione e cultura. La scuola serve ad insegnarci a vivere insieme perché nel mondo ci sono altri popoli, altre tradizioni, altre religioni, culture che sono valide quanto le nostre. Nella nostra scuola si insegna proprio questo: il rispetto, perché tutti chiediamo di essere rispettati nella nostra dignità umana. I bambini che vengono da paesi diversi possono insegnarci cose che noi non conosciamo, come noi a loro. Il “miscuglio” è un arricchimento reciproco, un bambino non nasce diverso da un altro: è simbolo di vita e merita rispetto qualsiasi sia il suo colore, la sua lingua, la sua religione. Infatti essi giocano, litigano fra loro senza porsi nessun problema. Insegnare in una scuola “colorata” spinge gli insegnanti a sperimentare sempre nuovi metodi per favorire l’integrazione, e questo fa sì che spesso sia, nei metodi, all’avanguardia. Le insegnanti non sono di serie B, perché andare ad insegnare all’”edificio” non è una costrizione ma una libera scelta. Devo dire che spesso il bambino straniero ha così voglia d’imparare che supera quell’italiano, anche perché, in alcune nazioni, la scuola ha un’importanza che da noi non c’è più. Io ho viaggiato moltissimo, ma proprio a Civita ho avuto modo di conoscere paesi, con i loro cibi e con le loro culture, che probabilmente non avrò mai l’occassione di visi- tare. Questo mi ha arricchito e mi piace pensare che quello che Midossi voleva per i giovani civitonici serva ora a bambini che hanno dovuto lasciare il loro paese. Vorrei che questa scuola, già frequentata da tutti noi, e che adesso guardiamo con disprezzo, possa essere ancora viva grazie a loro, e che gli italiani che la frequentano possano, poi, essere cittadini del mondo, e non avere, così, problemi d’inserimenento quando dovranno, magari, emigrare per lavoro o piacere. A chi mi chiede dove iscrivere il proprio figlio dico”guarda la qualità non la nazionalità”. Campo de’ fiori 31 Trucco depoca Trend degli ultimi sessantanni... Make-up,outfit,acconciatura,manicure,figura della donna di Ilaria Palanga Anni ’90: il decennio sobrio nello stile Vorrei fare una premessa: questi sono gli anni a cui sono più affezionata innanzitutto perchè li ho vissuti e secondo poi perchè ho ricordi della mia adolescenza. Gli anni ‘90 sono ricordati come decennio di passaggio: iniziava l’era della tecnologia dove “Titanic” era considerato un film dagli spettacolari effetti speciali, e il guinnes dei primati per il computer col disco rigido più grande era di 75 gigabyte. Tra il ‘90 e il ‘91 le truppe irachene guidate da Saddam Hussein invadono il Kuwait e inizia la prima Guerra del Golfo.In Jugoslavia inizia una guerra civile tra Slovenia e Croazia, le truppe federali serbe invadono la Slovenia, nel ‘92 a Palermo l’attentato ai giudici Falcone e Borsellino. Viene eletto presidente degli Stati Uniti Bill Clinton. In America si sviluppano le serie tv che tengono tutti i giorno i giovani attaccati alla televisione, tutti in attesa di quello che succederà ai loro miti. Tra le varie serie ricordiamo “Beverly Hills” e “Baywatch”e Melrose Place. Nella musica pop si assiste al fenomeno delle boy band, gruppi musicali spesso creati a tavolino dai produttori musicali, composti da soli ragazzi, in cui tutti cantano e nessuno suona alcuno strumento. Tra le più famose si ricordano i Take That e i Backstreet Boys. Diffuse anche le loro controparti femminili, come le Spice Girls e le All Saints. Altri importanti artisti pop del decennio furono Christina Aguilera e la sexy scolaretta Britney Spears. Il compact disc diventa il supporto più diffuso per ascoltare musica e, prima il disco vinile e poi la musicassetta escono dalla produzione di massa. Si ascoltava musica alla radio, in edicola usciva il settimanale “Cioè” per le teenager con in allegato il relativo gadget, e andavano di moda i famosi “ciucci” di plastica colorati. Figura della donna: La donna acquista la sua indipendenza ed è padrona del suo tempo. Emerge una donna che sa quello che vuole, che si mette in competizione per raggiungere i propri progetti. In particolare negli anni ‘90 viene rappresentata una nuova figura: la superwoman; iperattiva, superimpegnata che riesce a conciliare tutti i suoi impegni ed interessi. Diventa narcisista mostrandosi vanitosa e preoccupata esclusivamente alla cura del suo corpo. Essa trae il suo valore direttamente dal suo aspetto fisico. Sono gli anni delle top model, muse ventenni dai corpi statuari e dal viso angelico, pulito e sexy insieme, icone di una perfezione irraggiungibile che ogni stilista si contendeva. In Italia, inizia a spopolare il fenomeno delle soubrettes, la donna diventa sempre più frivola e sempre più bella. L’ideale inizia a diventare una donna simile alla Barbie: alta, magrissima e con un seno prorompente. Pamela Anderson diventa icona di bellezza, le donne iniziano a sperimentare sempre più spesso la chirurgia estetica. Out fit: Nei primi anni ’90 si diffonde la nuova tendenza per gli abiti in stile decostruttivo: possono essere per taglia oversize o striminziti, oppure sembrare indossati a rovescio, con orli diseguali, cuciture visibili e tagli. La maggior parte delle tendenze della moda degli anni ‘90 sono basati su jeans e magliette basic. Ma un degli eventi più significativi è stata l’ascesa dello stile grunge, per entrambi i sessi venivano indossate camicie di flanella e jeans strappati. I colori di Spice Girls tendenza sono bianco, nero, rosso, verde foresta, indaco e marrone. Lo stile grunge derivava dall’omonimo genere musicale, quello inventato dai Nirvana, una delle band più innovatrici, note ed influenti nella musica dei primi anni Novanta. La startificazione tipica del grunge o lo stile Underground con un mix di sportwear, denim e un tocco di sex glamour. DIVE/ICONE: Jennifer Aniston, pseudonimo di Jennifer Joanna Anastassakis, attrice cinematografica statunitense di origine greca. Nicole Kidman, pseudonimo di Nicole Mary Kidman attrice di origini australiane, ex compagna di Tom Cruise. Penelope Cruz, pseudonimo di Penelope Cruz Sànchez attrice spagnola. Julia Roberts, pseudonimo di Julia Fiona Roberts, attrice statunitense famosa per il ruolo che l’ha consacrata icona di Hollywood Pretty Woman. Winona Rider, pseudonimo di Winona Laura Horowitz, attrice statunitense di padre russo e madre romena. Sharon Stone, Sharon Vonn Stone, attrice Nicole Kidman cinematografica e modella statunitense famosa per il celebre film “Basic Instinct”. Kim Basinger, Kamila Ann Basinger, attrice e modella statunitense di ascendenza multietnica : tedesca, svedese e Cherokee. Michelle Pfeiffer, pseudonimo di Michelle Marie Pfifer, attrice statunitense, la sensuale CatWoman del primo Batman. Gwynet Paltrow, pseudonimo di Gwynet Kate Paltrow,attrice statunitense di origini ebreo-russe e quacchere. Monica Bellucci, pseudonimo di Monica Anna Maria Bellucci,attrice cinematografica e modella italiana di origini umbre e compagna di Vincent Cassel. Mariagrazia Cucinotta,attrice cinematografica italiana celebre per il film “Il Postino” con Massimo Troisi. Sabrina Ferilli,attrice italiana originaria di Fiano Romano. Demi Moore, pseudonimo di Demetria Gene Guynes attrice cinematografica statunitense, famosa per il celebre film “Ghost”. Pamela Anderson, pseudonimo di Pamela Denise Anderson, modella e attrice cinematografica canadese di M. G. Cucinotta origini finlandesi e russe, celebre per il telefilm Baywatch. Copia il look: trucco, acconciatura e manicure. Tocca a questo decennio ridimensionare tutto dopo le esagerazioni degli anni ‘80. La moda si fa sobria e ai colori squillanti si preferiscono il nero, il blu e il bianco. Si semplificano le forme e i volumi. L’arrivo del “nude look” si traduce in minimalismo per il make-up: il fondotinta perde spessore e si fa quasi trasparente per incarnati luminosi e perfetti; un paradosso, si usa il make up per sembrare assolutamente naturali. Per gli occhi ombretti sui toni naturali quasi invisibili o comunque caldi: ombretti bronzo, oro, rame, marrone chiaro, beige, color pelle. Mascara volumizzante/allungante che separa le ciglia e definiva l’occhio e lo apriva come un ventaglio che faceva molto occhi “stile cerbiatta”, eventualmenete un eyeliner nero o marrone steso in maniera sottilissima o ben sfumato. Solo rossetti mat ed opachi abbastanza scuri in contrasto con la carnagione che segue i contorni naturali, la bocca era disegnata in modo da risultare piuttosto sottile. L’uso delle labbra rigorosamente scure con tonalità marrone opaca tipica degli anni ‘90 oggi è un po’ tramontato. Sopracciglia mediamente curate, si toglievano i peli di troppo senza dare una vera e propria forma definita, ma tendenti a una forma tondeggiante e comunque anche queste piuttosto sottili. I capelli sono lunghi super lisci, per niente voluminosi con l’onda sotto la frangia e la riga laterale, oppure frisè, tendenza destinata in particolare a capelli lunghi o medio-lunghi, oppure capelli ricci, mai mossi o ondulati, niente vie di mezzo.Oppure il taglio minimale corto tipico degli anni ‘90. Unghie laccate con colori chiari, prevalenza di toni classici che esprimono una femminilità delicata e composta. Campo de’ fiori 32 Civita di Bagnoregio si popola di grandi personalità. Perchè? P erché tanti uomini di cultura scelgono di trascorrere parte della loro vita a Civita di Bagnoregio? Cosa li spinge a comprare casa su di una roccia tufacea isolata dal di Secondiano mondo? Lo psichiatra Zeroli paolo Crepet, al termine d’una esperienza didattica, svoltasi a Civita, d’un gruppo di studenti della facoltà di Architettura dell’Università di Venezia, ha così risposto alla stimolante domanda, su un giornale – resoconto, edito dagli organizzatori dello stesso “workshop”: La forza della fragilità Paolo Crepet Civita rappresenta per me una scelta di vita, qualcosa che ha a che vedere con una parte che forse non conosco definitivamente. Una scelta difficile, perché Civita ti sfida, come le cose migliori. Già l’aspetto, un’acropoli di tufo che attende da sempre e seleziona. È un po’ come Venezia: tutti dicono che è splendida, ma poi pochissimi vorrebbero abitarci. Anche Civita ha il suo incanto, la sua straordinaria seduzione, poi però ti valuta come un maestro austero. E’ luogo capace di esasperare i tuoi sentimenti, le sue sensazioni: eccede nel ridarti amore, così come l’angoscia. L’ho conosciuta in un giorno d’inverno, sferzata di pioggia e accerchiata da foschie dense che liberavano soltanto la grande cupola marrone. Ho pensato che se l’avessi amata quel giorno, l’avrei amata per sempre. Così credo che sia stato, e sono convinto che così continuerà ad essere. Eppure, la storia relegata a rovina, l’ha convinta che la sua unica identità debba coincidere con la morte, lo sgretolamento, la trasformazione, in sabbia di tufo. Civita invece deve tornare a vivere, e non certo e solo per i suoi abitanti, per il paese, per chiunque rappresenti il modello del borgo medioevale, salvato dalla storia proprio grazie al suo più grande difetto: la fragilità. Fosse stato un borgo non così sospeso, non così malfermo, non così esposto alle intemperie come i castelli delle fiabe, sarebbe stato stuprato da qualche condominio dopoguerra, da qualche garage o terribile rotonda stradale. I suoi crolli, paradossalmente, sono stati la sua forza, hanno reso Civita luogo imprendibile dalla grettezza e dall’inciviltà umana. Ora rinascere è l’unico suo senso, al di là del pessimismo e del malgoverno, al di là di quell’utile orrore che è la sua passerella, quel braccio di cemento che la lega alla normalità del territorio che la circonda. Per farlo occorre popolarla di creatività giovanile che solo l’Ateneo può garantire: ecco perché la convenzione stipulata tra il Comune di Bagnoregio e lo Iuav ha un significato strategico e prospettico. Assicurare alle future generazioni, un luogo che racchiude in sé ciò che fa di una vita una buona vita. Il bello, ad esempio. Non nel senso semplicemente estetico, che non guasta mai, ma nel suo significato più ampio dell’armonia, del buon senso di una civiltà che si basa sulla protezione della sua propria identità. Il silenzio, ad esempio. Ovvero ciò che rimane dal rumore gracchiante della volgarità spalmata di questi anni. Il silenzio come misura del pensiero, per tornare a criticarne la ragione. Il tempo, ad esempio. Non più sincopato, non più affannata ricerca di essere, ma lento scorrere delle cose e delle fantasie, fluire di sentimenti mai negati o nascosti. E’ stato molto bello rivedere un gruppo di giovani professionisti passare i vicoli e attraversare le piazze del borgo. Non capitava da quando Astra Zarina, architetto atterrata su questo angolo di cielo moltissimi anni fa, aveva capitanato manipoli di giovani americani abbacinati dalla bellezza integra del bello. Sarà ancora più bello quando torneranno altri giovani a misurare, fotografare, disegnare pietre e colonne, a conoscere la magistralità dell’artigianato locale, a capire da dove veniamo. Sarà belli vederli affaccendati fino a tardi, le finestre di palazzo Alemanni illuminate dal loro lavoro. Per questo dico grazie, a nome di tutto quel tufo che mi circonda, agli amici veneziani che, come pochi altri cittadini del mondo, conoscono il rumore dei passi e l’affanno di salire un ponte. Quello della storia. 33 Campo de’ fiori LE AUTO DELLA NOSTRA INFANZIA Fiat 508/ C (Nuova Balilla) L a Fiat Balilla come descritto nell’articolo precedente, fu prodotta fino al 1937, dopodiché fu sostituita, dalla così detta Nuova Balilla che rimase in produzione di Arnaldo Ricci per tre anni, dal 1937 al [email protected] 1939. Essa però era abbastanza differente dalla precedente Balilla, sia nella forma che nelle parti meccaniche. Fiat 508 C (Nuova Balilla 1100) Il motore non era più di 995 cc ma di ben 1085 cc, insomma quasi 1100! Per questo motivo fu chiamata da tutti semplicemente fiat 1100. In effetti è considerata la prima 1100 della storia della Fiat nel linguaggio comune. La sigla alfanumerica Fiat 1100 fu usata anche per i modelli successivi, fino al 1969; essa nelle varie versioni, fu prodotta per 32 anni fino ad arrivare all’ultima; la famosa Fiat 1100 R, appunto del 1969. Nel 1938 fu anche prodotta la versione Taxi di questa azzeccata auto. Dalla nostre parti (nella bassa Tuscia) non era facile vedere circolare questa versione. Chi però in quei tempi frequentava grandi città, come Roma, sicuramente avrà visto questi taxi che erano bicolori; verdi e neri, con una linea giallo – rossa che separava il verde dal nero. Ebbene l’80% di questi taxi erano tutte Fiat 1100 nuova Balilla! A Roma “se ne vedevano alla mano” per utilizzare una nostra espressione dialettale! Fiat 1100 Nuova Balilla versione Taxi anno di immatricolazione 1939 Negli anni immediatamente successivi la seconda guerra mondiale, tutti i mezzi pubblici urbani circolanti a Roma (tram, autobus, filobus, taxi etc..etc..) erano tutti verde – nero con la linea giallo – rossa come descritta sopra. Erano cioè facilmente identificabili dall’utenza. Onestamente non ho mai capito perché non si è rispettata più questa normativa a partire dall’inizio anni ‘70; forse vi sarà stato un motivo che mi sfugge! Ritornando alla nostra Fiat nuova Balilla, anche questa fu prodotta in versione militare e fu utilizzata da tutte e tre le nostre forze armate, in tutti i fronti dove esse erano dislocate; ovviamente la maggioranza di noi, nati nel dop guerra, non ha mai visto circolare dalle nostre parti la versione Militare. Dal 1939 al 1943, furono consegnate circa 5.000 esemplari di queste auto, alle forze armate italiane. Giusto per fare un paragone, gli USA, nello stesso periodo, da soli, produssero ed impiegarono circa 650.000 Jeep! Purtroppo neanche la 508 C riuscì a realizzare la motorizzazione di massa che si auspicava; potevano acquistarla solo le famiglie della media borghesia (medici, farmacisti, direttori di enti pubblici, qualche commerciante di grosso calibro, liberi professionisti affermati etc..etc..) circa il 90% delle famiglie italiane erano escluse dalla possibilità di acquistarla. Essa costava ben 19.500 lire quando la paga media di un operaio / impiegato era di 300 o 400 lire al mese! Basta fare due conti e ci si accorge che erano necessari ben 65 stipendi! Attualmente con 65 stipendi medi si può comprare una Ferrari! Fiat 1100 del 1938 (nuova Balilla versione Militare) Nonostante tutti gli sforzi, non si riuscì ad ottenere la motorizzazione di massa che gli USA avevano raggiunto negli anni ‘20, tramite la famosa Ford T, prodotta in ben 25 milioni di esemplari! (la nostra motorizzazione di massa arrivò ben 30 anni dopo; nel 1957 con la Fiat 500!). In Italia, nelle varie versioni, dal 1937 al 1953, furono prodotte circa 200.000 Fiat 1100, compresa la produzione destinata all’estero. Anche questa automobile, come tutte quelle nate da metà anni ‘30 fino ad inizi anni ‘60, aveva il sistema di avviamento motore sviluppato in tre fasi: 1° fase - bisognava inserire una chiave nel cruscotto (era fatta come uno spinotto) e ruotarla per attivare il circuito elettrico. 2° fase – tirare il pomello dell’aria sempre sul cruscotto. 3° fase – premere o tirare il pomello della messa in moto motore. Bisogna anche dire che le auto antecedenti agli anni ’30, avevano l’avviamento motore completamente manuale; l’eventuale conducente si muniva di una manovella che dopo averla inserita nella parte anteriore del motore, la girava con forza e quando tutto andava bene, esso si avviava! Tutte le auto, prodotte dopo circa la metà anni ’60 e fino ai nostri giorni, hanno un sistema avviamento motore molto più semplice: basta inserire la chiave e ruotarla! Questo lo dico perché forse qualche giovane non immagina neanche come si avviavano i motori delle auto della nostra infanzia!! 34 Campo de’ fiori “Il Fumetto” LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONA L’IMMORTALE di Hiroaki Samura - edito da Panini comics – 29 volumi, in corso L’Immortale segue le vicende di Manji, un abile samurai dotato di un enorme potere: nessuno può ucciderlo se non somministrandogli un raro veleno. In passato Manji ha compiuto degli atti criminali, uccidendo 100 samurai (incluso il marito di sua sorella). La sua immortalità deriva dal verme Kessen-chu, che vive in simbiosi con il suo corpo e gli permette di bloccare il naturale processo di invecchiamento rimarginando in poco tempo qualunque ferita inflittagli. di Per liberarsi dall’immortalità, Manji dovrà uccidere 1000 “scellerati”. Daniele Vessella Durante il suo cammino Manji incontra la giovane Rin Asano, unica sopravvissuta alla strage che gli uomini dell’Itto-Ryu hanno perpetrato sulla sua famiglia. La giovane chiede all’abile samurai di aiutarla a vendicarsi, ed egli decide di appoggiarla soltanto perché lei gli ricorda la defunta sorella. Inizia così la caccia ai membri dell’IttoRyu (trama presa da Wikipedia). Questo manga rasenta la perfezione per le tecniche di combattimento e gli ambienti che sono molto vicini a quelli di quell’epoca. Per non parlare dei personaggi: Manji è diventato rude grazie agli eventi che lo hanno travolto e anche quando potrebbe lasciarsi andare ai sentimenti rimane rozzo, senza trascendere il suo carattere. E il cattivo non è veramente un “cattivo”, ha i suoi motivi per agire in quel modo e sono motivazioni condivisibili, tanto che si patteggia anche per lui. Un fumetto impedibile, insomma. Lascio l’indirizzo del mio blog: http://danielevessella.blogspot.com/ QUESTO E IL CENTESIMO NUMERO DI CAMPO DE FIORI!!! SOSTENETE CAMPO DE’ FIORI CON IL VOSTRO ABBONAMENTO CARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALE SI desidero abbonarmi a : Campo de’ fiori (12 numeri) a 25,00 I miei dati Nome___ ____ __________________________________ Cognome______________________________________________ data di nascita_______________________Città________________________________________________________Prov._______ ______________________________________________________________Telefono____________________________________ Desidero regalare l’abbonamento a: Campo de’ fiori (12 numeri) a 25,00 Il regalo è per: Nome_______________________________Cognome________________________________________________________________ _data di nascita_________________________Città____________________________________________________Prov.________ Via_________________________________________________________________Telefono________________________________ effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione Accademia Internazionale D’Italia - P.za della Liberazione n. 2 - Civita Castellana Data______________Firma__________________________________ Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento dei dati è Campo de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 Civita Castellana (VT) Data______________Firma__________________________________ Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a Campo de’ fiori - P.za della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117 Campo de’ fiori 35 Langolo del Collezionista Puzzle N on c’è nulla di meglio di un bel quadro, magari d’autore, per vestire una parete! Ma diciamoci la verità, chi può permettersi di avere un di quadro famoso, come Letizia Chilelli per esempio la Gioconda, nel proprio salotto o nella camera da letto? Beh.. da qualche anno tutti, certo non proprio la Gioconda di Messere Leonardo da Vinci, ma magari una bella riproduzione e per di più “costruita” con le nostre mani e tutto questo grazie al puzzle! Questo “magico” gioco ci permette, infatti, di avere una nostra personale collezione d’arte grazie alle meravigliose riproduzioni delle più famose opere dei più grandi pittori. Non parliamo però solo di collezioni di riproduzioni di quadri ma anche di paesaggi, monumenti, animali, panorami, foto famose, ritratti, carte geografiche, planisferi, cartoni animati… e persino di nostre foto che possono essere trasformate in veri e propri puzzle personalizzati e originali, che quando vengono “assemblati” ci aiutano a ricordare quel preciso momento, soprattutto se abbiamo la fortuna di rivivere la situazione con la persona o con le persone che erano insieme a noi nell’istante in cui è stata scattata quella foto. Il puzzle rilassa, istruisce e perché no, riunisce la famiglia ad esempio pensiamo ai lunghi pomeriggi invernali freddi e piovosi: camino acceso, una bella tazza di cioccolata calda e tutti lì, chini sulla tavola a mettere a posto i pezzettini, dopo averli accuratamente divisi per colore e per forma, guardando curiosi l’illustrazione che man mano si crea sotto le nostre mani! Il puzzle in questi anni è cresciuto, possiamo dire che si è evoluto non solo nelle immagini, come abbiamo detto prima (in commercio ci sono anche quelli fluorescenti e quelli doppi con immagini impresse nella parte superiore ed inferiore delle tessere), ma anche nelle dimensioni, sono infatti apparsi da qualche tempo i puzzle tridimensionali con i quali è possibile avere la riproduzione in scala di alcuni tra i monumenti più famosi del mondo, fino ad arrivare ai puzzle-palla che riproducono spesso il mappamondo, per non parlare poi di tutti quegli accorgimenti che ci permettono di avere un puzzle perfetto: dai pezzi precisi, tagliati in modo chirurgico fino agli spray e alle colle che permettono di lucidare e fissare le nostre tesserine in modo tale da non rovinare i nostri lavori. Pensiamo poi alla soddisfazione nell’incastrare l’ultima tessera dicendo finalmente: ”Ho finito!” o all’emozione di ammirare la nostra collezione di “quadri” o delle nostre riproduzioni di monumenti, i primi appesi vestiti di una bella cornice, i secondi messi in bella vista in un angolo della nostra casa, non c’è dubbio alcuno che diventino tutti, appunto, veri e propri “oggetti di arredamento”. Ma quando è nato il puzzle e qual’e la sua storia? Il primo puzzle risale al 1760, quando un cartografo e incisore londinese John Spilsbury decise appunto di inventare questo “magico” gioco definito vero e proprio rompicapo; i primi vennero realizzati dipingendo l’immagine su di una tavola di legno che poi veniva ritagliato, grazie ad un piccolo seghetto, in tanti piccoli pezzi; i puzzle dei nostri giorni vengono creati su un foglio di cartone pressato dove viene incollata una foto che viene poi ritagliata grazie ad una fustella con forma molto articolata. Le dimensioni dei puzzle sono svariate come svariato è il numero dei pezzi si va dai 300 (o anche molto meno per i bimbi) fino ad arrivare ai 32.256, ovvero al puzzle più grande del mondo prodotto da una nota casa tedesca e che riproduce le opere di Keith Haring (1958-1990), artista della Pop Art. Prima di salutarci, come sempre, eccovi la mia nota colorata che dedico all’altra metà del mio cielo: “ Si può guardare il pezzo di un puzzle per tre giorni di seguito credendo di sapere tutto della sua configurazione e del suo colore, senza aver fatto il minimo passo avanti: conta solo la possibilità di collegare quel pezzo ad altri pezzi” riflessione questa del francese Georges Perec (19361982) ne ” La Vita, istruzioni per l’uso”, del 1978, romanzo che comincia proprio con questa riflessione su quella che viene definita l’arte del puzzle. (“Storia del puzzle” fonte Wikipedia e siti internet di case produttrici di puzzle.) Campo de’ fiori 36 Una favola bellissima. Le affiliazioni A.D. Fabrica - Carbognano. Storia di una piccola società diventata poi una delle più grandi della nostra provincia ... continua dal numero 99 Di questo triennio che va dal 2003 al 2006, il ricordo più bello che porto nel cuore, oltre a quello di aver conosciuto il camdi Sergio Piano pione FRANCESCO TOTTI, è quello di quando dalla sede centrale delle sue scuole di calcio affiliate, ci arrivò una lettera che ci invitava a portare i nostri ragazzi a Roma, presso il Circolo Mediano a Piazzale Clodio, per assistere allo spettacolo. Preso contatto con il presidente delle scuole di calcio “Francesco Totti”, confermammo la nostra adesione all’iniziativa ed organizzammo due pullman per l’evento. Quel giorno il circo era stracolmo di bambini e ragazzi che venivano da tutte le scuole di calcio affiliate che Francesco Totti ha in varie parti della Regione ma anche d’Italia. Quando poco prima dell’inizio dello spettacolo lo vedemmo entrare insieme a tutti i giocatori della Roma, con mogli e figli al seguito, ci fu l’apocalisse. Sia noi che i dirigenti delle altre società, non riuscivamo a tenere fermi i ragazzi: chi voleva l’autografo, chi voleva farsi fotografare con Francesco e con gli altri calciatori della Roma, che comunque erano ben protetti da un ottimo servizio d’ordine. Sta di fatto che ve- dendo quelle scene di entusiasmo, Francesco Totti si alzò dal posto dove era seduto vicino alla moglie Ilari Blasi ed ai figli, e, sempre scortato dalla sicurezza, raggiunse il centro della pista, dove con un microfono in mano, calmò tutti dicendo che al termine dello spettacolo ciascuno avrebbero avuto una sua foto autografata. Tornata la calma, Francesco spiegò il motivo per cui ci aveva convocato tutti lì quel giorno: perché lui insieme a tutti i suoi compagni di strada, avevano acquistato un’autoambulanza modernissima da donare ad una associazione di volontariato che si occupava di bambini disabili. Io che stimavo Francesco Totti come calcia- tore, da quel giorno lo stimo anche come uomo e mi sentivo orgoglioso di portare il suo nome sulla tuta della mia società. Quello è stato forse il più bello di tutti i giorni passati in società in questi trenta anni, perché sia noi dirigenti, che i genitori presenti, che i ragazzi stessi, abbiamo ricevuto una di quelle lezioni che nella vita non hanno prezzo, una lezione che parla di altruismo e solidarietà. Grazie campioni. continua sul prossimo numero... Lezione di vivaismo al Verdeflora per i ragazzi delle scuole di Fabrica di Roma Giovedì 7 Febbraio presso il Garden Centre Verdeflora di Fabrica di Roma, i ragazzi delle classi III elementari della scuola di Fabrica di Roma, “S. Giovanni Bosco”, e di Faleri, “Don Milani”, hanno potuto assistere ad una piccola ma utilissima lezione sulle basi del vivaismo, a cura di Danilo Anselmi, tecnico specializzato, addetto alla produzione nell’azienda “Lazzeri”, leader mondiale nel settore delle giovani piante. Subito dopo, i bambini, entusiasti, hanno visitato le serre di produzione, dove loro stessi si sono ci- mentati nella pratica della piantumazione in vaso di gerani. Ciascuno di loro potrà, poi, continuare a seguire la crescita del proprio geraneo, al quale ha potuto anche assegnare un nome e che è stato etichettato e contraddistinto da codice a barre. In qualsiasi momento i bambini potranno tornare a seguire il ciclo vegetativo nelle varie fasi di coltivazione. A fine produzione, le piante riprodotte e l’attestato di “coltivatore” saranno consegnati ai leggittimi “minivivaisti” dagli amministratori locali del comune di Fabrica di Roma, in occasione dell’evento “Porte Aperte” il 20 Aprile 2013 alle ore 17:00. L’iniziativa è stata inserita, infatti, nell’ambito del progetto di sensibilizzazione sociale alla cultura del verde e di valorizzazione delle risorse del nostro territorio. Al termine di questa mattinata, ricca di attività ludicodidattiche, teoriche e pratiche, in ricordo della piacevole esperienza che ha coinvolto con grande interesse i bambini, sono stati distribuiti tanti di gadgets colorati per proseguire il lavoro di “minivivaisti” anche a casa. Ermelinda Benedetti Campo de’ fiori 38 Vires meas ingravescente aetate (Le mie forze si sono indebolite) Un fulmine si abbatte sulla Cupola di San Pietro E’ l’11 febbraio 2013, Papa Benedetto XVI annunzia al mondo la sua decisione: alle ore 20 del prossimo 28 febbraio, egli non sarà più il Sommo Pontefice “Vires meas ingravescente aetate non iam aptas esse” - Le mie forze si sono indebolite per l’età avanzata. E’ la prima volta che ciò accade, nell’era moderna, mai un Papa si era “dimesso”. Lo stesso giorno su Roma imperversa un temporale e, a tarda sera, un fulmine si abbatte sulla Cupola di San Pietro, una coincidenza davvero incredibile, per i fedeli è forse un segno del cielo; le sensazioni sono di sconcerto, paura, incredulità, l’evento è fissato da uno scatto fotografico. Poco prima, appresa la notizia, S.E. Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio, aveva definito le “dimissioni” del Santo Padre, “un fulmine a ciel sereno”. Abbiamo sempre saputo che un Pontefice è “per sempre” e la tradizione dimostra che ciò è vero, ma c’è sempre una prima volta, Benedetto XVI non ha retto, egli non era di certo un gladiatore di Cristo e nemmeno un milite tedesco, ma più semplicemente “un semplice operaio della vigna del Signore” come ebbe a precisare in occasione della sua elezione al Soglio Pontificio. Per la verità non sono molti i Pontefici che hanno superato in buona salute gli anni di Papa Benedetto il quale, nella consapevolezza che le forze necessarie per sopportare i notevoli carichi di lavoro stanno per venir meno, con alto senso di responsabilità, lascia ad altri il timone della Chiesa. Quanti si sarebbero comportati come lui? Dimettendosi il Papa non è “sceso dalla Croce” come diceva Papa Giovanni Paolo II, quando affermava che “la Croce del Papato” si porta fino alla morte; ma in questo caso lo stesso annunzio in latino, sta a indicare come queste “dimissioni” siano irreversibili. Recentemente egli ebbe a dire: “un inquieto cercatore privo di fede è più vicino a Dio di un devoto per abitudine, la verità, infatti, non abita dentro di noi, nessuno la possiede, ma è la verità che possiede noi, nessuno detiene il monopolio della verità e può decidere in nome della verità e, molto spesso, non ce ne accorgiamo”. Questo uno dei tanti segni che hanno caratterizzato il suo Pontificato. Di questo Papa ci mancheranno i suoi sguardi pieni di dolcezza, sguardi che sembravano volessero dire: “fratelli io sono soltanto un pensatore designato a reggere le sorti di un Pontificato”. Tommaso Bechet nel momento in cui veniva assassinato nella sua Cattedrale pronunzio queste parole: “Dio com’è pesante la tua Croce”. Papa Ratzinger non avrebbe mai voluto essere il successore di Pietro, ma la “ingravescente aetate” è soltanto uno dei motivi che lo fatto portato a questa decisione egli, infatti, durante il lungo Pontificato di Giovanni Paolo II, quando la sua fama faceva pensare che sarebbe potuto succedere a Papa Wojtyla, gli aveva più volte chiesto il permesso di ritirarsi a vita privata. Chi lo conosce bene sostiene che dopo diversi lustri trascorsi in Vaticano, dove si era trasferito da Monaco nel 1982, avrebbe voluto fare ritorno nella sua Germania per dedicarsi alla scrittura, lasciando ad altri i gravosi compiti di decano del Collegio Cardinalizio e quello di Prefetto per la fede - l’ex Sant’Uffizio. Era quella la vita a cui ambiva, ma Papa Wojtyla, che lo volle al suo fianco, insistette perché restasse a Roma conferendogli, in tal modo, quel prestigio che presto lo avrebbe portato sul trono di Pietro. Joseph Ratzinger venne eletto Papa solo dopo due giorni di Conclave, era il 19 aprile 2005, dopo l’annunzio “Habemus Papam”, egli si presentò al balcone piuttosto intimidito con l’aria di colui che aveva assistito al verificarsi dell’evento che più temeva: “fratelli e sorelle, dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i signori Cardinali hanno scelto me, un semplice, umile lavoratore della vigna del Signore”. Queste le sue prime parole da Pontefice. Joseph Ratzinger nasce il giorno di sabato Santo dell’anno 1927 a Marktl am Inn, un paesino della Baviera orientale, il suo babbo è un graduato della locale gendarmeria e la sua mamma una cuoca d’albergo. Allo scoppio della seconda guerra mondiale Joseph ha soltanto sedici anni e, secondo la “regola” nazista, viene arruolato e assegnato all’artiglieria contraerea disposta in difesa del complesso Bmw, quindi, alle intercettazioni telefoniche e, infine, allo scavo di trincee. Sconfitta la Germania nazista, viene fatto prigioniero dagli alleati e recluso per alcune settimane in un lager. Corre l’anno 1951 quando Joseph Ratzinger e il fratello maggiore Georg, vengono ordinati sacerdoti ed è il 1974 quando Papa Paolo Vi lo nomina Arcivescovo di Monaco e Frisinga e, poco dopo, Cardinale. Profondamente legato a Papa Wojtyla, avrebbe preso volentieri il nome del suo predecessore, ma non volendo paragonarsi a Giovanni Paolo II, assume quello di Benedetto XVI, nome ormai desueto, l’ultimo Papa con questo nome, Benedetto XV, Giacomo della Porta, regnò dal 1914 al 1922. Domani Joseph Ratzinger sarà un “ex Papa” che vivrà appartato a pochi passi dal suo successore, egli disporrà di un futuro che nessuno riesce ad immaginare, almeno nei dettagli, per esempio non si sa ancora come sarà chiamato; di certo, dopo un breve periodo a Castelgandolfo, si trasferirà nel Convento Mater Ecclesie, un luogo voluto da Papa Wojtyla nel 1994 che ospita le suore di clausura di quattro diversi Ordini. Una scelta di vita di tipo conventuale. La sua giornata sarà scandita da poche elementi: preghiera, scrittura, riflessioni teologiche, a fargli compagnia Ciccio, l’amato gatto, la musica di Mozart, il pianoforte, i libri. Papa Benedetto si spoglia dei simboli del potere ed entra in una Comunità religiosa che fa del silenzio e della discrezione la sua ragione di vita; un Pontefice che liberamente decide di lasciare il potere supremo per ritirarsi dietro le mura di un Convento, una sfida affascinate e misteriosa, ma anche una situazione inedita per la Chiesa di Roma. Cosa ci riserverà il futuro? Noi tutti, alle ore 20 del prossimo 28 febbraio cercheremo, ancora una volta il suo sguardo, mentre egli, raggiungendo la sua solitudine, continuerà a servire la Santa Chiesa di Dio con una vita interamente dedicata alla preghiera. Di certo pregherà per noi tutti. Grazie Papa Benedetto. Riccardo Consoli Campo de’ fiori 39 Una “Fabrica” di ricordi Personaggi, storie ed immagini di Fabrica di Roma Il mio paese e i suoi angoli più pittoreschi H o il piacere di pubblicare questo tema scritto da un ragazzino del mio paese negli anni ’70, grazie alla perseveranza della sua maestra, che l’ha conservato con di Sandro amore per tutti questi Anselmi anni, insieme a tanti altri lavori dei suoi alunni. Il testo semplice, “datato”, esprime la serenità del tempo, ed il proposito di emigrare che il fanciullo implicitamente esprime, reca già tristezza e nostalgia. Oggi è solo rimpianto per ciò che è stato. Ringrazio di cuore, la signora maestra che ha voluto, però, restare anonima, sicura che il ragazzo la riconosca. L’occasione mi ha dato modo di riallacciare i legami con una persona squisita, oggi assidua lettrice di Campo de’ fiori, da Roma. Un paese… “Fabrica di Roma”, visto con gli occhi di un bambino degli anni ’70, alunno della Scuola Elementare Dante Alighieri. L’elaborato, qui di seguito trascritto, è stato conservato con religiosa cura, insieme a tanti altri ricordi di scuola, dalla sua insegnante che, ora, vuol regalare a Pizzi Fernando (questo il nome dell’alunno), un momento di celebrità !!!... “Il mio paese e i suoi angoli più pittoreschi” Un piccolo paese con le mura della Chiesa trafitta da buchi, riparo per gli innocenti uccellini, scampati alla furia della recente tempesta, coperti da sottili veli d’erba che ne nascondono i segni della vecchiaia. Con le case che sono rimaste ancora quelle di allora, questo è Fabrica di Roma: un piccolo paese della provincia di Viterbo, dove io sono nato e cresciuto, il paese che amo più di ogni altro; fra le sue braccia io vivo e gioco. Un piccolo paese con le strade lastricate a ciottoli, con le crepe sui muri e con una chiesa, a cui tutti, appena sentiamo il lieto suono della campana, accorriamo, perché lì tutti ci sentiamo più vicini a Dio. Anche se è piccolo, il nostro paese di posti che attirano come una grandissima calamita la nostra attenzione, la nostra grandissima curiosità ne ha tanti. C’è la Rocca, il Castello dove si possono ben vedere due figure scolpite nel granito che sembrano guardare mute ed eloquenti e sotto il cui sguardo nessuno passa inos- servato; poi c’è la piazza, dove io trascorro molto tempo a giocare tra le sue braccia amiche. Altri luoghi belli sono i giardini pubblici, dove ci si può divertire. Ma tutti i luoghi sono di un incantevole quasi incredibile fascino. Io non so quale scegliere, perché sono tutti luoghi del mio paese in cui vivo e, quando sarò grande e non starò più qui, mi ricorderò di questi suoi angoli, dove ho trascorso le ore più belle della mia infanzia. Foto Evangelisti Foto di Bruno Schiano Foto di Stefano Ioncoli Foto di E.B. Foto di Bruno Schiano Foto di Fotottica Sersali Foto di Maurizio Antonelli Foto di Edoardo Civilotti Foto di Bruno Schiano Foto di Paola Lustrissimi Campo de’ fiori 51 LA REDAZIONE DI CAMPO DE FIORI SI ASSOCIA A TUTTI GLI AUGURI!!! Tanti auguri ad Irmo Soli che il 23 Gennaio ha compiuto i suoi primi 90 anni, dai figli, nipoti, pronipoti e parenti tutti. La redazione di Campo de’ fiori raddoppia gli auguri al papà del nostro storico collaboratore Alessandro. Tantissimi auguri di buon compleanno a Francesco Stefanelli che l’8 Febbraio ha compiuto 3 anni. Un bacio grande grande al nostro leoncino da mamma Daniela, papà Marco, i nonni, gli zii ed i cuginetti. Tanti auguri ad Andrea Bacchiocchi che il 12 marzo festeggia il suo compleanno, da Tiziano, Elisa, Elena e tutti i parenti. Buon compleanno a Maria Trieste Marini, che il 23 Febbraio compie gli anni! Ti vogliamo tanto bene nonna! Dal marito Antonio Pistola, il figlio Giuseppe Pistola, i nipoti Ares e Maila Pistola e la nuora Anna Maria! Tantissimi auguri alla nostra grande gioia Francesco che ha compiuto 3 anni l’8 Febbraio. Con tanto amore da mamma e papà. Tanti auguri a Daniela Bacchiocchi che il 29 Marzo compirà gli anni, da Elisa, Elena, Tiziano e tutti i parenti. Tantissimi auguri Tantissimi auguri di speciali a buon compleanno ad Luisa che Elisa Crescenzi che il 6 Marzo compie 9 anni l’11 compie gli Marzo, da Elena, anni... Tiziano e tutti i parenti. Questo sarà per Tanti auguri a Roberto te un anno speciale... Viviani che l’11 Febbraio Tantissimi auguri AUGURI!!! ha compiuto 36 anni dalla di buon compleanno compagna Alessandra, la alla nostra PER I VOSTRI MESSAGGI mamma Aurelia, i fratelli piccolina Giulia DAUGURI SPECIALI Michele e Giusy, i cognati Simmini da parte POTETE UTILIZZARE Lorena e Diego e i nipoti dei genitori, del GRATUITAMENTE Matteo, Federico e fratellino LA NOSTRA RUBRICA! Cristian. [email protected] e dei parenti..... 52 Campo de’ fiori AGENDA Tutti gli appuntamenti più importanti VII RASSEGNA TEATRALE PREMIO “ARCO D’ORO” Sette spettacoli da non perdere al Teatro Palarte di Fabrica di Roma per decretare i vincitori 2013 È giunta al suo settimo anno la rassegna nazionale di teatro amatoriale organizzata dal Comune di Fabrica di Roma, in collaborazione con la Pro-loco della cittadina. La manifestazione ha acquistato ormai un indiscusso prestigio. Lo dimostra il fatto che, anche quest’anno, ben 78 compagnie, provenienti da tutte le regioni d’Italia, si sono proposte per contendersi l’ambito premio “Arco d’Oro” 2013. La preselezione iniziale, che ha portato all’ammissione in fase finale di sette compagnie, è stata alquanto sofferta, e sarà ancor più difficile per la giuria l’assegnazione dei vari riconoscimenti, a partire dal Premio Miglior Spettacolo. Ad esso si affiancheranno, tra gli altri, quello del Pubblico, decretato dai voti che gli spettatori saranno chiamati ad assegnare al termine di ciascuno spettacolo su delle apposite schede, e quello della Stampa, che, con grande onore, ormai da qualche anno, è patrocinato proprio dalla nostra rivista. Piuttosto variegata l’offerta che il cartellone offre agli spettatori, ogni anno sempre più numerosi e soddisfatti, non solo degli spettacoli presentati, ma anche della qualità delle compagnie partecipanti. La rassegna si è aperta Domenica 10 Febbraio, con uno dei più noti drammi del teatro inglese e mondiale: Il Macbeth di Shakespere, portato sul palco dalla compagna La Zonta di Thiene (Vicenza). Ottime le interpretazioni, ma anche le musiche, i costumi e la scenografia. A seguire, uno spettacolo dall’ambientazione più moderna, La visita della vecchia Signora di Durrenmatt, proposto dalla compagnia teatrale Berton di Faenza, per arrivare, poi, ad una commedia dai toni modernissimi, se si considera che tutti gli equivoci che si susseguono nascono da Facebook: Non mi dire te l’ho detto di Paolo Caiazzo, interpretata dalla compagnia Gruppo del Pierrot di Napoli. Tra antico e moderno è, invece, lo spettacolo di Domenica 3 Marzo: From Medea. Grazia Versani, infatti, propone una rivisitazione odierna della tragedia greca euripidea. Sarà portata in scena daqlla compagnia I cattivi di cuore di Imperia. Non poteva mancare il grande Eduardo De Filippo, quest’anno con Napoli milionaria, interpretata dal Teatro Club di Torre del Greco. A seguire un altro dramma tutto italiano: Ferdinando di Annibale Ruccello, proposto dalla Compagnia Vulimm Vulà di Pozzuoli. Conclude la rassegna, Domenica 24 Marzo, una famosissima commedia nostrana: La locandiera di Goldoni, allestita dalla compagnia Teatro stabile di Treviso. Che dire, ce n’è veramente per tutti i gusti: si parte con il dramma inglese per finire con una commedia italiana. Due autori stranieri contro cinque italiani. Ma chissà chi sceglierà il pubblico? E per poter contribuire al verdetto finale non bisogna far altro che prendere posto al Teatro Palarte di Fabrica di Roma nelle prossime domeniche pomeriggio, inizio spettacolo ore 17.30. Appena due ore dedicate ad una delle arti più antiche e nobili del mondo. Da non perdere, poi, la serata conclusiva delle premiazioni, prevista per Sabato 6 Aprile, dopo la breve pausa pasquale. Ad impreziosire l’attesissimo momento della consegna dei premi, un piacevole spettacolo musicale, presentato da Claudio Ricci, con la complicità di Carlo Ciaffardini, direttore artistico del Teatro. Approfittiamo di questa bella opportunità offerta, fortunatamente ormai già da qualche anno, dal Palarte di Fabrica di Roma, per godere ogni tanto di un po’ di buon teatro! Ermelinda Benedetti Rassegna teatrale S.P.R.inT. Spettacoli Per Ragazzi “in” Teatro a Civita Castellana. 16 Febbraio e 1/8/9 Marzo Nei mesi di febbraio e marzo, si terrà una rassegna teatrale organizzata presso l’Auditorium della Scuola “Suore Francescane”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Civita Castellana e rivolta a tutte le scuole di ogni ordine e grado, si sostanzia nell’offerta alla popolazione in età scolastica di una panoramica delle proposte di teatro per ragazzi più attuali e di qualità. Sono previste delle rappresentazioni adatte alle diverse fasce di età: la scuola dell’infanzia e alcune classi della scuola primaria assisteranno ad uno spettacolo di Teatro di Figura, con l’artista LAURA KIBEL “VA DOVE TI PORTA IL PIEDE”. Le ultime classi della scuola primaria assisteranno ad una lezione-spettacolo della compagnia DONATI & OLESEN “TEATRO RIDENS” (versione per la primaria). Le classi della scuola secondaria assisteranno ad una lezione- spettacolo della compagnia DONATI & OLESEN “TEATRO RIDENS” (versione per la scuola secondaria). Con questi spettacoli si propone di contribuire alla formazione del bagaglio culturale dei bambini e ragazzi coinvolti e di permettergli di assistere a delle rappresentazioni teatrali di qualità, messe in scena da compagnie di fama europea, senza doversi muovere dalla propria città. Desideriamo inoltre dare risalto alla pregevole struttura dell’Auditorium di Santa Chiara, recentemente ristrutturato, che ospiterà gli spettacoli della rassegna teatrale. La rappresentazione del 16 febbraio è stata posticipata al 2 marzo per un impegno televisivo della compagnia. La grafica del manifesto qui accanto è stata realizzata da Jacopo Murru, allievo del Liceo Artistico “U. Midossi” di Civita Castellana che con la sua creatività ha saputo cogliere lo spirito della manifestazione. S.P.R.inT.Scuola Suore Francescane Direttore Artistico Roberta De Angelis Campo de’ fiori AGENDA 53 Tutti gli appuntamenti più importanti BLACK SOUL GOSPEL CHOIR IN “VOCI PER LA CARITA’ ” QUANDO LA PREGHIERA E LA SOLIDARIETA’ SI UNISCONO ALLA MUSICA Il 18 Febbraio al Teatro Ghione di Roma si assiste per la prima volta al tentativo di un Consiglio Pastorale di uscire dai limiti della propria Parrocchia per realizzare progetti caritativi mediante l’offerta ai suoi parrocchiani ed al pubblico romano, di una serata dedicata alla musica gospel intitolata “Voci per la carità“. La validità del progetto e la buona fede dell’iniziativa ha visto il patrocinio di moltissime istituzioni religiose tra cui la Diocesi, la Caritas, il Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, Radio Vaticana ed altre. Un grande plauso al Parroco Padre Paolo Maiello di San Gregorio VII Papa, che ha sempre creduto, fin dal suo primo insediamento, otto anni fa, al coinvolgimento totale delle famiglie e dei residenti nella zona della parrocchia a far parte attiva della comunità. E così grazie al Consiglio Pastorale, a Paola Fabrizi al Prof. Marco Brusati, Direttore Generale di Hope - rete internazionale di servizio alla Chiesa nei settori della musica e dello spettacolo - il progetto poteva essere realizzato. Il Black Soul Gospel Choir è un coro formato da 25 coristi accompagnati da una band formata da 7 musicisti uniti tutti Il nostro inviato intervista il Parroco dall’amore per il genere Gospel. Formatosi nel 1998 ha cantato più volte davanti al Santo Padre Giovanni Paolo II nel 2000 a Tor Vergata e negli incontri di Papa Benedetto XVI con i giovani nel 2007 a Loreto, nel 2008 a Cagliari e nella Festa della Famiglia svoltasi a Milano. San Gregorio VII è una delle Parrocchie più popolose e più vicine a San Pietro ed il Consiglio Pastorale è formato da 40 persone divise in 5 Commissioni quali la Caritas, la Famiglia, Liturgia e Catechesi, Giovani, Animazione e Relazioni Esterne che da tanti anni lavorano in simbiosi. Infatti questa idea di unione e partecipazione in favore dei meno fortunati è sempre stata nell’ideale base di ogni progetto del Consiglio e speriamo che questo del Ghione sia soltanto il primo di tantissimi altri eventi in cui l’ideale cristiano si sposa con la musica e lo spettacolo. Parrocchia Gregorio VII Sandro Alessi Dal 15 al 17 Marzo alla Fortezza da Basso la prima edizione di VerdeFirenze. Quest’anno a Firenze la primavera arriva in anticipo con VerdeFirenze, la mostra mercato dedicata al giardino ed ai prodotti naturali che si terrà dal 15 al 17 marzo nei 3.000 mq del padiglione Arsenale alla Fortezza. Dal 15 al 17 marzo a Firenze - presso il padiglione Arsenale della Fortezza da Basso - la primavera arriva in anticipo con la prima edizione di VerdeFirenze, la mostra mercato dedicata a tutto quanto ruota intorno al giardino e che, con i suoi 3000 mq espositivi, si propone di diventare il punto di incontro per eccellenza tra gli operatori interessati ad affacciarsi o a consolidare la propria presenza sul mercato del centro Italia, gli appassionati del settore e tutti coloro che trovano nel “verde” un modo per rilassarsi ed impiegare il proprio tempo libero. La Mostra è aperta a tutti: anche gli appassionati e i collezionisti più esigenti potranno “scovarvi” prodotti, piante e una vasta scelta di idee da ammirare e portarsi a casa. Saranno rappresentate tutte le maggiori categorie di piante, dalle piante da frutto e da interno, ai bonsai e alle orchidee. Oltre alle offerte dei migliori vivaisti, VerdeFirenze presenterà anche arredi da giardino, prodotti biologici, spezie, oggettistica a tema ed editoria specializzata. Collaterali alla mostra mercato, una serie di iniziative che proporranno ai visitatori spazi new age ed una esibizione musicale che sarà realizzata con “talenti in erba”. Le aziende, gli operatori e gli appassionati interessati possono trovare ulteriori informazioni su VerdeFirenze visitando il sito internet www.verdefirenze.it o contattando la segreteria organizzativa dell’evento ([email protected] - [email protected]). 54 Campo de’ fiori LE PROPOSTE EDITORIALI DELLE COLLANE DI CAMPO DE’ FIORI IDENTITA’ E VALORE IL SECONDO TASSELLO DELLA TRILOGIA DEL PROF. MARSICOLA Perché si nientifica? Perché si sminuisce? Perché si tende sempre a sottovalutare quello che l’altro pensa, dice o fa? Perché vogliamo apparire più intelligenti, più ricchi, più importanti ed influenti degli altri? Prima risposta: “perché nonostante gli sforzi che ciascuno fa, non approda che difficilmente a un’idea dell’intero”. Stabilire le motivazioni di questi comportamenti che, peraltro, sono assai diffusi, almeno nel nostro Paese, è certamente propedeutico al discorso che ho voluto affrontare e svolgere, ma è anche decisivo per aiutare tutti e ciascuno a fare il punto della situazione. La prima cosa che mi viene da rispondere a tutte le domande che sopra ho posto è la seguente: si vuole apparire quel che non si è perché si teme comunque di essere inadeguati.... Un dialogo filosofico-politico sulla crisi, che può anche essere rappresentato a teatro (commedia in atto unico). Il primo di una serie di discorsi volti a dare un nuovo impulso al dibattito culturale nel nostro Paese, giusto viatico per una ripresa in ogni campo e settore produttivo.Utile per chi avesse a cuore un reale rinnovamento della Politica e delle Istituzioni. Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo è un libro unico nel suo genere. Un manuale guida per cercare di arginare questo male dilagante! E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle librerie della zona, nelle edicole o presso la nostra redazione. Potete anche ordinarlo versando l’importo di 10.00, sul c/c postale n. 42315580, intestato ad Associazione Accademia Internazionale d’Italia. E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per gli insegnanti, che possono inserirlo nel P.O.F. d’Istituto e nella programmazione educativa annuale del docente, ma anche per i genitori e per tutti gli educatori sociali. L’apparenza, a volte, è la maschera perfetta di una realtà ben diversa. L’incontro con un giovane che racconta di essere quello che non è, stravolgerà, almeno temporaneamente, la vita di una famiglia perbene, che si offre di accoglierlo ed ospitarlo. La fine di un vecchio amore da parte del protagonista, per la nascita di uno nuovo e non ricambiato, spezzerà il cuore della giovane che lo aspettava da tempo e spaventerà l’ingenua fanciulla, che diventa l’oggetto di un suo desiderio morboso. La descrizione accurata e particolareggiata che l’autore fa della storia, rende la narrazione coinvolgente ed intrigante. Sembra di essere lì presenti, e, quasi come spettatori di una rappresentazione teatrale, i lettori possono immaginare i personaggi muoversi su di un palcoscenico ben allestito. Una storia ambientata in un tempo neanche troppo lontano, che ci ricorda i racconti dei nostri nonni di campagna. Ermelinda Benedetti NOTA DELL’EDITORE In questo romanzo Augusto Stefanucci narra il sentimento morboso e mortale di un personaggio fantastico della sua Fabrica di altri tempi. La scrittura bella e diretta tratta la forza dell’egoismo di un amore ossessionato, che fa ineluttabilmente scivolare nella disperazione e nel dramma il protagonista. Qui c’è tormento, ambiguità e violenza, ma sopratSandro Anselmi tutto amor fatale! A.I.D.I. ACCADEMIA INTERNAZIONALE D’ITALIA EDITORE SE AVETE UN VOSTRO ROMANZO O POESIE INEDITE, LE NOSTRE EDIZIONI POTRANNO FARLI CONOSCERE A TUTTI ED IL VOSTRO SOGNO DIVENTERA’ UN SUCCESSO! CHIAMATECI SUBITO! REALIZZEREMO IL VOSTRO DESIDERIO! 0761.513117 - [email protected] Campo de’ fiori URGENTISSIMO! BELLA, cagnetta meticcia salvata dalla catena quando ancora era cucciola, con conseguenti problemi comportamentali (inutile nasconderlo!)oggi in parte risolti (va a guinzaglio, sale in macchina, fa bisogni fuori), ha bisogno di una grattatina sulla pancia per tranquillizzarsi. Nata a Maggio 2012 pesa 14 Kg, sterilizzata e vaccinata. Si trova in provincia di Viterbo. Aspetta solo Te! 0761.574291 - 393.3120915 Paulie è stato trovato il 07/04/2012 a Montefiascone (VT), vagava incurante delle macchine che gli sfrecciavano accanto. Piccola-media taglia (circa 12-13 kg), giovane, abituato a stare in casa, educato e molto affettuoso, buono con gli altri cani e con i gatti. Cerca vecchio o nuovo proprietario. Silvia 328.5424120. ALBANO LAZIALE (ROMA) URGENTISSIMOOOOOO Sono SISSI meticcetta a pelo raso, di taglia medio/piccola, di circa 2 anni e qualche mese, sterilizzata e in perfetta salute (tutti i vaccini fatti!). Provengo da un canile e sono vissuta fino ad oggi in una famiglia che mi vuole bene ma che non riesce a gestirmi: infatti, sono moltoooooooo vivaceeeeeeee URGENTISSIMO! Devo assolutamente trovare casa (magari con un giardinetto dove scorrazzare e spendere energie!). 3403809866 [email protected] Sollecitati da diversi nostri lettori, lanciamo un appello a tutti i possessori di cani affinchè li tengano al giunzaglio quando si trovano a passeggiare in luoghi pubblici, per evitare spiacevoli, imprevedibili incidenti. 55 Siamo 2 cuccioli di circa 6 mesi, maschi, nati da mamma Labrador pura e papà Pluto, cerchiamo urgentemente una famiglia. Vogliamo crescere fuori da questo recinto troppo piccolo. Siamo a Civita Castellana, chiamate Silvia 338.7357799 Provincia di Viterbo. Meredith è stata trovata accoccolata in uno scatolone, in una sera di pioggia. Abituata al contatto umano si è fatta prendere senza problemi! Era stanca, affamata, infreddolita... Cerca una famiglia speciale per lei! Meredith avrà 7/8 mesi, bella come il sole e dolcissima!! Si affida sterilizzata e testata, con firma moduli di adozione e controlli nel tempo. Per info e adozione Alessia 347.6040758 o Anna 347.6113511 Sono POLDO e sono stato abbandonato dai miei ex proprietari anni fa. Vivo per strada da parecchio, ma ultimamente essendo molto triste non mangio più e qualcuno mi caccia anche via. Avrei bisogno di una cuccia in una casa amorevole... Sono dolce ed affettuoso. Tel. 349.3843353, mi trovo a Faleria (VT) URGENTISSIMO!!!!! Provincia di VITERBO (Lazio). FABRICA DI ROMA - Queste 2 piccole cagnette -inseparabili- non possono più stare dove si trovano attualmente (in famiglia). Hanno circa 1 anno e 5 mesi quindi piu di cosi non crescono, taglia piccola ...Se pensate di fare un gesto d’amore adottatele insieme (perchè oggi vivono ancora insieme!) Quella chiara si chiama KIRA e quella scura BRICIOLA: non sono carine? Sono buonissime, anche con i bambini...Pensateci seriamente. (Magari in zona e INSIEME) Eleonora 3463334813 Campo de’ fiori C' è qualcuno che si riconosce in questa vecchia foto? Forse anni '48/’49, scuola elementare mista Sassacci. Scriveteci a [email protected] o telefonate allo 0761.513117. 56 Campo de’ fiori Album d Campo de’ fiori 57 dei ricordi Campo de’ fiori Civita Castellana. Anni ‘70. Famiglia Baldi Antonio. In piedi da dx: Antenore, Torquato, Raffaele, Fabiola, Italia, Leda, Maria, Ottavia. Seduti: Antonio Baldi e Argentina Callimaci. Civita Cstellana. Carnevale anni ‘70. Pina Muscogiuri, Giorgio Testalepre, Giovanna Cimarra. Campo de’ fiori 58 Campo de’ fiori Album d Campo de’ fiori Civita Castellana. Aula Consiliare del Palazzo Comunale. Anni ‘70. Da sx: Enrico Minio mentre consegna un vaso di ceramica artistica locale ad Aldo Moro. Campo de’ fiori Corchiano. Fine anni ‘40. Lisa Nardone ed Ernesto Di Giuseppe. dei ricordi Campo de’ fiori Campo de’ fiori Firenze. Anni ‘80. Da sx: Massimo Ricci sugli attenti al passaggio del Presidente della Repubblica F. Cossiga e del Presidente del Consiglio G. Spadolini. Campo de’ fiori Magliano Sabina. Boxe Maglianese 1979. Giuseppe Pistola e Luciano Di Genova. Foto di Marco Menechelli Delegato regionale CONI/ACSI 59 60 LAVORO CERCO - DONNA ITALIANA DI ORIGINE FILIPPINA cerca lavoro come baby-sitter, assistenza anziani, lavori domestici. Automunita. Zona Civita Castellana e paesi limitrofi. Massima serietà e con referenze. Tel.330.635744 - SIGNORA ITALIANA 44 ANNI automunita, cerca lavoro per pulizie, aiuto cuoca etc. Zona Corchiano, Fabrica di Roma, Civta Castellana. Daniela 327.5745259. - LAVORI DI TAGLIO E CUCITO su misura, riparazioni sartoriali di qualsiasi tipo, a macchina e a mano; orli, lampo, tende. Civita Castellana centro storico. Arianna 0761.516216 328.0016820 - SIGNORA ITALIANA CON ESPERIENZA, cerca lavoro come assistente per anziani, babysitter o stiratrice, anche orari lunghi. Zona Nepi, Oriolo, Bracciano. Angela 329.8427385. - UOMO 59ENNE cerca lavoro come giardiniere, ortolano, pittore e piccole riparazioni in muratura. Tel. 331.8753786. - SIGNORA 54ENNE cerca lavoro come badante ad ore o intera giornata. Tel. 328.3151913. - CERCO LAVORO COME BABY-SITTER, pulizie, aiutante pizzeria, donna di compagnia per anziani e lavori simili. Max serietà. Tel. 388.8078033. - CERCO LAVORO COME BADANTE anche lungo orario. Cell. 338.4394101 - LAUREATA, CERCA LAVORO COME babysitter o aiuto compiti (ragazzi delle elementari, medie e superiori, latino, italiano e filosofia). Eserienza pregressa. Tel. 327.3667841. - CERCO LAVORO COME IMPIEGATA, commessa, baby-sitter. Zona Civita Castellana e limitrofe. Disponibile qualsiasi orario (escluso notte). Tel. 339.7069529. - RAGAZZA 26ENNE belle presenza cerca lavoro come baby-sitter, colf o altro. Max serietà. Tel. 329.3973464 - DONNA 50enne italiana cerca lavoro come domestica nella provincia di Viterbo. Pulisco, lavo, stiro e cucino. Tel. 338.6227425 - RAGAZZA 25 ANNI cerca lavoro come baby sitter, assistenza anziani diurna lungo orario. Aiuto cuoco, cameriera e altro. Max serietà. Tel. 388.9230479 - 0761.518199 - SIGNORA 41ENNE RUMENA cerca lavoro come baby sitter, pulizie e lavori domestici, assistenza per persone anziane. Con referenze. Patentata e automunita. Tel. 388.8300290 - CERCO LAVORO ad ore, per orario pomeridiano, come baby sitter, collaboratrice domestica ed altro. Automunita. Tel. 388.9314500 - RAGAZZA ITALIANA 29 anni, con esperienza in animazione per bambini, centri estivi con assistenza notturna, cerca lavoro come baby-sitter, barista, cameriera fine settimana (disponibile anche la domenica), commessa e altro. Tel. 329.5671830. - TRENTADUENNE ITALIANA cerca lavoro come stiratrice, pulizie, baby sitter... Zona Civita Castellana. Tel. 327.6193755 - ISTRUTTRICE di equitazione e messa in sella di bambini per maneggio di Fabrica di Roma. Michele 329 0494441. - RAGAZZO 19 ENNE cerca lavoro come commesso, cameriere o altro. Serio ed onesto. Zona Roma Nord. Tel. 393.5548562 - 06.90109011. Campo de’ fiori Annunci - CERCO LAVORO come badante giorno e anche notte, pulizie e lavori domestici. Con esperienza, automunita e referenziata soprattutto per persone disabili e anziane. Zona Fabrica di Roma e dintorni.Tel. 389.1669762. - CERCO LAVORO come pulizia case e lavori domestici di qualsiasi genere, anche di cucina. Giuseppa 340.8759762. - SIGNORA 50ENNE ITALIANA di bella presenza, cerca lavoro come compagnia per signore anziane sole o come baby sitter. Zona Civita Castellana e paesi vicini. Tel. 347.4016708. - RAGAZZO 21ENNE diplomato, cerca lavoro come apprendista meccanico, idraulico, falegname, operaio, barista. Automunito. Tel. 0761.517882. - CERCO LAVORO COME BADANTE giorno e notte, baby-sitter, con referenze, 46 anni. Tel. 328.5699510. - CERCO LAVORO COME BADANTE, ad ore o lungo orario. Zona Faleria, Rignano, Civita Castellana. Tel. 0761.587979 o.p. - RAGAZZA AITALIANA, 25 ANNI, cerca lavoro dalle ore 9.00 alle 15.00, come commessa, assistente domiciliare e mansioni varie. Zona Anguillara, Bracciano, Cesano, Olgiata. Tel. 349.5466366 - RAGAZZA ITALIANA, cerca lavoro per pulizie, stiratura etc. Massimo due volte a settimana. Disponibilità per Viterbo e provincia. Max serietà. Francesca 328.8084740. - CERCO LAVORO COME BABY SITTER, badante, commessa ed altro. Part-time, automunita. Tel. 329.7318375. - CERCO LAVORO COME STIRATRICE a casa o tintoria ad ore, pulizie per la casa o aiuto domestico. Tel. 339.7069630, ore pomeridiane - INFORMATORI ALIMENTARI per attività autonoma di presentazione e prima informazione aziendale mediante distribuzione di cataloghi ed omaggi. (NO VENDITA) Requisiti: ambosessi di buona presenza, capacità di public relation, auto propria e connessione internet. Pagamento settimanale, guadagni interessanti (fisso + variabile), contratto iniziale a tempo determinato di 6 mesi, concreta possibilità di carriera, lavoro in zona di residenza sia full-time che part-time. Per candidature o info contattare l’Ufficio del Personale al 331/1815264 o al numero a basso costo 199.123.388 In alternativa inviare le candidature al numero di fax 0746/755374 o via e-mail a: [email protected] OFFRO - PROFESSORESSA impartisce ripetizioni di matematica per scuole superiori e supporto allo studio per alunni di elementari e medie. Cell. 349.1500671. - LAUREATA IN LINGUE specializzanda in Traduzione letteraria, offre ripetizioni in INGLESE, FRANCESE, SPAGNOLO, MATERIE UMANISTICHE per scuole medie, liceo ed università. Zona Fabrica di Roma - Carbognano, disposta a muoversi in zone limitrofe. Tel. 338.2441603 [email protected] - LAUREATA IN LEGGE impartisce ripetizioni di italiano,diritto,scienze e si offre come aiuto compiti per studenti di scuole elementari e medie. Prezzi modici. Per info tel al n.0761/573292 o cell.3497920890 -LAUREATA IN LETTERE CLASSICHE, con esperienza in lezioni private, impartisce ripetizioni di latino, greco e italiano per studenti delle scuole superiori; offre supporto nello studio e nello svolgimento dei compiti per studenti delle scuole medie. Silvia tel. 3397731426 - RAGAZZA ITALIANA si offre come babysitter, dogsitter e stiratrice: automunita preleva capi e riconsegna a domicilio. Offre anche servizio di commissioni e spesa con consegna a chi non può uscire di casa. Zona di lavoro Fabrica di Roma e dintorni. Tel. 331 9115851 - LAUREATA IN LINGUE E LETTERATURE STRANIERE offre lezioni private di lingua inglese e francese per tutti i livelli scolastici, a prezzi modici; lezioni anche di lingua italiana per studenti stranieri ed assistente per l'infanzia, bambini affetti da sordità (buona conoscenza LIS). Tel. 333-6469393 - PROFESSORE SCUOLE SUPERIORI, con esperienza universitaria, impartisce lezioni e ripetizioni di diritto ed economia, prepara per esami di maturità ed universitari di diritto privato e processuale civile. Tel. 333.7787741. - MANUTENZIONE giardini e pulizia piscine, con attrezzatura propria. Tel. 347.1735591 -SIGNORA ITALIANA si offre per pulizia giardini ed altri lavori di casa. Zona Civita Castellana. Cell 3285710944 - AUTISTA 52ENNE offresi per viaggi città nazionali ed esteri, con auto propria o senza. Anche week-end e festivi. Esperto e referenziato. Max serietà, no perditempo. Maurizio 335.8389128. VEICOLI VENDO - JEEP KIA SPORTAGE 2000 turbo diesel. Anno 1999. Ottimo stato. Vendo ad un buon prezzo. Tel. 0761.513831 - 333.3201278. - FORD FIESTA c.c 14 tdci, anno 2007. Vvetri eletrici, chiusure centralizate, aria condizionata, aVviso strada gelata. Colore blu metallizzata eletric, 5 porte. Gomme termiche. Unipro proprietario, kilometri 100 originali. Stereo cd dvd memori sd freni aps ads avertenza gelo. Consumi 22 km in1 litro, perffetta in tutto. Vendo 5.000,00. Tel. 329-4536090. - PIAGGIO TYPHOON 50 cc del 2008. Nero, in ottime condizioni. Vendo ad un ottimo prezzo. Tel. 328.7226260 - DAEWOO MATIZ del 2002, ottimo stato, frizione e gomme nuove. Bollo pagato fino a maggio 2013. Colore grigio metallizzato. Vendo 1.200,00 + passaggio di proprietà. Tel. 347.0554240 o.p. CERCO - CAMPER DA RIPARARE anche con filtrazione ecc ecc, ritiro a domicilio,pagamento contanti. Cerco max 2.000 euro. Adriano 3927350638. - FIAT PANDA in regalo con passaggio di proprietà a mio carico. Tel. 329.7434410 OGGETTISTICA/HOBBISTICA/ COLLEZIONISMO VENDO - QUADRO VITA DI GESU’, litografia realizzata mediante torchio a mano, con riporti in oro zecchino (certificato di garanzia). Completano l’opera 12 mini libri, anch’essi decorati in oro zecchino, con spiegazione Campo de’ fiori 61 Gratuiti dettagliata della vita di Gesù. Quadro e volumi possono essere cquistati anche separatamente. Vendo: quadro+libri 500,00 - quadro singolo 350,00 - libri 200,00. Tel. 328.4191893. - FIGURINE POKEMON varie edizioni, vendo o scambio. Tel. 328.7226304. - FRANCOBOLLI DA COLLEZIONE. Compro, vendo e scambio. Tel. 0761.513351 - RIVISTE CONSIGLIO DI STATO, TRIBUNALI AMMINISTRATIVI, COMMISSIONE CENTRALE TRIBUTARIA, annate plurime, editioni Italedi. Vendo a prezzo modico. Tel. 06.51975753 - VENDO/SCAMBIO collezione edicola INSETTI MUTANTI doppioni: RE XCARION/ scorpioni: ESCARPION-BLODO-SCORDO/cavallette: EXNET-SOCO/ mosche: GIGATAK-MINOKESTOR/ ragni: ARCLAN ARACRON. Mancanti:TESTON-EXO-ZOXOXERONGIGAROC-SHIPER. Tel. 347.6613580 CERCO - MOBILI ANTICHI, oggettistica, quadri, libri e sgombero appartamenti e cantine. Gaetano 340.7902073. - FOTO ORIGINALI antiche, fino anni ‘60. Tel. 338.3089578 - MADIA IN LEGNO anche da ristruttturare. Tel. 334.1547062 - VECCHIE CERAMICHE ARTISTICHE di Civita Castelana. Acquisto con pagamento in contanti. Tel. 345.2574019 ABBIGLIAMENTO/SPORT - PELLICCIA VOLPE colore bianca e beige. Taglia 46. Ottimo stato. Vendo 200,00. Tel. 0761.574363. ARREDAMENTO - DIVANO TAGLIO MODERNO, blu elettrico, tessuto alcantara, 3 posti. Praticamente nuovo. Vendo 120,00. Tel. 339.4381575. - MOBILI PER CUCINA O TAVERNA GRANDE (pensili, basi, grande credenza, tavolo da 3 mt , 8 sedie, lavastoviglie, cucina forno da 90 cm, top in granito). Tutto in legno massello di castagno. Seminuovo. Vendo ad un prezzo trattabile. Tel. 339.2662715. - TAVOLO OVALE legno con ripiano di cristallo - completo di 6 sedie imbottite e altri mobili anni '60. Ottimo stato. Vendesi a prezzi modici. Cell 333 6819522 - CUCINA COMPLETA di tavolo, credenza, elettrodomestici (frigo, forno, piano cottura, lavello). Colore bianco e marrone. Buono stato. Vendo 800,00. Tel. 339.7216466. - CREDENZA SALA DA PRANZO in legno con due vetrine. Ottimo stato. Vendo 350,00. Tel. 339.7216466 ATTIVITA’ ARTISTICHE - BASSISTA, CHITARRISTA per complesso rock melodico, musica anni ‘60- ‘80. CERCASI. Tel. 3382159466. - BATTERISTA DI ANNI 44, con 20 anni di esperienza in vari generi musicali, cerca gruppo per serate. Max serietà. No perditempo. Residente a Ronciglione. Tel. 327.7341850. - ARTISTA QUOTATO esegue ritratti telepatici e dipinti esclusivi per ambienti, realizza cartelle personalizzate per aziende ed eventi, cerca finanziatore mercante, vende inoltre opere di artisti contemporanei. Tel. 0761-660228 335-6162835 - KARAOKE, MUSICA D’INTRATTENIMENTO, feste private, serate in locali, compleanni, matrimoni, ed altro ancora. Cell. 388.3623726 - 380.3853957 Daniele - RAGAZZA CANTANTE offre servizio canoro per la celebrazione di matrimoni, cresime, comunioni, e quant’altro o intrattenimento musicale/piano bar per feste o altre occasioni. Max serietà, esclusi perditempo. Tel. 338.3845862. - DJ EMIX musica e animazione per feste, compleanni, matrimoni ecc. Tel. 334.5202039 [email protected] - PIANO BAR duo tastierista fisarmonicista, li- scio e latino americano, musica revival dagli anni ‘80 in poi, per tutte le occasioni, cerimonie, matrimoni e feste. Tony & Oronzo. Tel. 329.4536090. VARIE - ARREDO PER NEGOZIO: manichini (uomo donna) in plastica trasparente - 1 pannello grada per vetrina - 1 insegna luminosa. Vendo. Tel. 338.3907619. - TRAPUNTA IN PURA LANA MERINOS, stile classico seminuova, esterno raso. Colore blu, lavorata. Molto bella. Vendo. Tel. 327.6193755. - TERMOSTUFA a legna con forno x mq 150. Vendo 1.000,00 . Tel. 339.8446495. - RULLO mt 1,60 (alto 40 cm, lungo 180 cm e diametro 140 cm). Vendo. Tel. 368.7225607 0761.557649 - GOMME 228/40ZR18 complete di cerchi originali. Mai usate. Vendo. Tel. 339.5366948 - MACCHINA PER MAGLIERIA poco usata (doppia frontura, carrello schede, traforati, completa di accessori. Vnedo. Tel. 331.2151751. - TERMOCAMINO AD ACQUA, apertura a scomparsa (compreso di quadro elettronico, scambiatore calore, pompa e vaso di espansione). Volume riscaldabile metri cubi 330/430. VENDO 900 trattabili. Tel. 339/8738673 - PRESSA L. SCORBATI, lavora con filo di ferro. Vendo 1.500. Tel. 368.7225607. - FRESA 8 CAVALLI senza tuote. Vendo 500. Tel. 368.7225607. - SIMPATICI GATTINI di vari colori, coccoloni e bisognosi di affetto. Regalo a persone che li sappiano veramente amare. Tel. 333.3073166 0761.568211 PER MOTIVI DI SPAZIO pubblichiamo solo una selezione di annunci. ATTENZIONE: Le inserzioni dovranno essere presentate solo tramite il cuopon sotto riportato (anche in fotocopia) ANNUNCI ECONOMICI GRATUITI PER PRIVATI a pagamento per ditte o società- Tel. Fax 0761.513117 Cedola da ritagliare e spedire L’annuncio sarà ripetuto per 3 uscite, salvo diversa decisione della redazione Compilate qui il vs annuncio gratuito e speditelo in busta chiusa a Campo de’ fiori - P.za della Liberazione n. 2 - 01033 Civita Castellana (VT) oppure mandate un Fax al n. 0761.513117 o una e-mail a [email protected] (scrivere in stampatello e senza abbreviazioni) .................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. Gli annunci gratuiti sono esclusivamente riservati a privati. Campo de’ fiori non è responsabile per la qualitià e la veridicità delle inserzioni, non effettua commerci e non riceve provvigioni. A garanzia dei lettori, Campo de’ fiori si riserva il diritto di NON PUBBLICARE annunci non conformi al presente regolamento o che, a suo insindacabile giudizio, risultino non chiari o che possono prestarsi ad interpretazioni equivoche. Gli inserzionisti prendono atto che, a richiesta dell’Autorità Giudiziaria, Campo de’ fiori fornirà tutte le notizie riportate con la presente cedola. Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “tutela dei dati personali”. COMMITTENTE: NOME................................................COGNOME..............................................Via............................................................... Città......................................................Tel...................................Firma................................................................ 62 Campo de’ fiori Oroscopo di Febbraio by Cosmo ARIETE (21 Marzo - 20 Aprile) Si apre una fase in cui progetti, amori e collaborazioni divengono o posson divenire tutt’uno. Cercate di essere meno irascibili. L’amore va a gonfie. Importanti opportunità provenienti dal mondo delle comunicazioni. Profitti e guadagni quale provento di buone relazioni sociali coltivate saggiamente. Opportunità, avanzamenti professionali ed incontri originali TORO (21 Aprile - 20 Maggio) Grandi rivoluzioni nella vostra vita sentimentale. Soprattutto per quanto riguarda aspettative e modi. E’ arrivato il momento per dar retta al proprio intuito. Ogni vostra espressione emotiva tende a farsi più intensa e tutto sembra potersi realizzare. Maggior empatica con il partner. Feeling a atmosfere erotiche. Nuova energia positiva. GEMELLI (21 Maggio - 21 Giugno) Amore, guadagni e successo. Puntate dritto verso tutto ciò che è originale e creativo. Andate a colpo sicuro. Non fatevi condizionare da ansie fuori luogo. Guardatevi dentro. Promozioni ed occasioni inaspettate per creativi ed artisti. Grandi pportunità professionali, grazie anche alle vostre capacità comunicative al culmine. Si accende la passione. CANCRO (22 Giugno - 22 Luglio) Se siete determinati e credete in quello che dite, potete raggiungere qualunque obiettivo. Se riuscirete a controllare la vostra irascibilità e così la vostra ansia potrete godervi il fuoco della passione. Siete investiti da una improvvisa voglia di libertà e di trasgressione. Ottima energia fisica, grande lucidità mentale. LEONE (23 Luglio - 23 Agosto) Calo della concentrazione. L’amore dirige le vostre giornate facendovi tralasciare ogni altra incombenza. Periodo ideale per vedere esaltate le proprie capacità seduttive. Vita lavorativa colorata da competizioni accese e inaspettate. La libertà e l’indipendenza del partner continua ad urtar il vostro amor proprio. Buoni affari. VERGINE (24 Agosto - 23 Settembre) Non fatevi prendere da dubbi o da ansie immotivate. Fate una cosa alla volta. Possibili passioni ed infatuazioni improvvise. Controllate la vostra rabbia, ma colpite chi merita d’esser colpito. Scaricatevi attraverso uno sport. State attenti a quello che dite soprattutto quanto vi trovate al centro di una situazione di lavoro. E’ il momento buono per concedervi un po’ di riposo. . BILANCIA (24 Settembre - 23 Ottobre) Colpi di fulmine ed improvvise attrazioni fisiche. Esperienze emotive ed amorose di una certa rilevanza, potrete finalmente veder realizzato un vostro sogno d’amore. Amor a gonfie vele. Movimenti e tensioni con i colleghi di lavoro, non siate troppo esigenti. Creatività alle stelle. In vista promozioni, opportunità e successo. Attenti agli imprevisti. SCORPIONE (24 Ottobre - 22 Novembre) E’ il momento adatto per impegnarvi in qualcosa di più profondo…che possa accontentare ed arricchire la vostra spiritualità. Cambiamenti in ambito lavorativo. E’ il momento buono per portare a termine una trattativa professionale. Ottimo l’amore ma attenti ai momenti di tensione. SAGITTARIO (23 Novembre - 21 Dicembre) Febbraio inizia alla grande. Novità in arrivo, si apre una fese importante per la vostra sentimentale. Alcuni incontri sembrano metter in discussione la vostra vita ufficiale. Momento ideale per dar retta al proprio genio creativo. State attenti a non parlar troppo all’interno del vostro ambiente professionale. CAPRICORNO (22 Dicembre - 20 Gennaio) E’ ora di cambiare per quanto riguarda il proprio solito giro di amicizie. Date retta al vostro intuito. Scaricatevi attraverso uno sport acquatico. Questi giorni di fine febbraio sono da dedicarsi al lavoro e al guadagno. Favorevoli in ogni situazione riuscite ad aver la giusta ispirazione. Se siete in politica, potete andare alla grande. Fatevi fautori di un progetto. ACQUARIO (21 Gennaio 18/19 Febbraio) Alla grande amori e colpi di fulmine. Situazioni inaspettate favorite: fidanzamenti e matrimoni grazie. Novità sentimentali. L’amore vi fa belli. Situazioni propizie per la professione. Grazie alla vostra creatività state andando incontro a nuove situazioni di guadagno. Grandi avanzamenti professionali e situazioni inaspettate. Siate rivoluzionari e più decisi. PESCI (19/20 Febbraio 20 Marzo) Avrete un improvviso interesse per tutto ciò che possa arricchire il vostro spirito. State attenti a non farvi prendere da una Luna un po’ storta. Sarete irritabili se vi trovate a fare cose che non vi piacciono. La vostra vita sentimentale si arricchisce di aspetti insoliti. Il periodo si fa caldo e ricco di incontri, nuovi stimoli ed opportunità. Campo de’ fiori CEDO Civita Castellana Avviatissimo negozio di bomboniere ed articoli da regalo. Affare. Cod. At46 Centro lavanderia self-service. Avviatissimo. Ottimo affare Cod. At41 VENDO Cod. At44 Roma Patrocinio Fabrica di Roma Terreno di mq 7000 con fabbricato condonato di mq 50, campo sportivo, spogliatoio, acqua, luce, noccioleto, uliveto, trattrice, gazebo di Cod. V67 mq 90, recintato Parco Falisco ultimo lotto edificabile ca. 1000 mq. Ottimo investimento Fabrica di Roma Chiosco di fiori 4x3 mt con tettoia esterna. 63 Cod. V19 Centro Commerciale Falerii Novi Negozio di 50 mq completo di arredamento per attività di profumeria. Ottimo investimento. Cod. V02 Zona Santa Maria Maggiore affitto appartemento max 2 persone oppure uso ufficio Locale commerciale 284 mq+39 mq soppalchi+41 mq tettoia chiusa. Cod. A 68 Caprarola Cod. V20 AFFITTO Civita Castellana Centro storico. Appartamento al piano terra. 2 camere, cucina, salotto e bagno+cantina. Cod. A36 Faleria Centro storico. Appartamento al II piano. 2 camere, cucina, sala, bagno. Ristrutturato. Cod. A37 Corchiano Locale uso ufficio di 35 mq + veranda di 20 mq + posto auto. Ottima posizione. Cod. A80 Via Roma. Appartamneto di ampia metratura al II piano. Anche uso ufficio Cod. A81 Via Garibaldi. Locale commerciale di 30 mq e possibile aggiunta di ulteriore metratura per magazzino. Cod. A81 Via Catalano. Appartamento di 100 mq, composto da cucina, salone, 3 camere da letto, bagno, ripostiglio e possibilità di garage. Cod. A47 Stime Immobili e Preventivi Mutui Gratuiti La polizza sulla tua casa può costare meno di quanto pensi!!! Chiedi un preventivo al tuo assicuratore di fiducia. Agente generale Sandro Anselmi Tel 0761.513117. ERRATA CORRIGE. Sul precedente numero di Campo de fiori (n.99 - Gennaio 2013), nellarticolo a pag. 32 “Giubileo eucaristico (2013-2014) a Bolsena ed Orvieto” di Secondiano Zeroli, è stato erroneamente trascritto il termine “iconoclasticamente” in luogo di “icasticamente”. Ci scusiamo con lautore e con i lettori. C a m p o d e’ f i o r i l a r i v i s t a p iù l e tt a e d a m a t a . .. Ab bo n a t i a nc h e t u ! ( Coup on a p ag . 34) Campo de’ fiori è distribuito a Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Vignanello, Vallerano, Canepina, Vasanello, Soriano Nel Cimino, Vitorchiano, Bagnaia, Viterbo, Montefiascone, Carbognano, Caprarola, Ronciglione, Sutri, Capranica, Cura di Vetralla, Blera, Monte Romano, Tarquinia, Civitavecchia, Orte, Gallese, Magliano Sabina, Collevecchio, Tarano, Torri in Sabina, Calvi nell’Umbria, Stimigliano, Poggio Mirteto, Otricoli, Narni, Terni, Amelia, Nepi, Castel Sant’Elia, Monterosi, Anguillara, Trevignano, Bracciano, Canale Monterano, Mazzano, Campagnano, Sacrofano, Olgiata, Faleria, Calcata, S.Oreste, Nazzano, Civitella San Paolo, Torrita Tiberina, Rignano Flaminio, Morlupo, Castelnuovo di Porto, Riano, Ostia, Nettuno, Anzio, Fregene. A Roma nei teatri, nei migliori alberghi e locali, sui taxi e in tutte le stazioni MET.RO. Spedito a tutti gli abbonati in Italia e all’estero, inviato ad Istituzioni Culturali e sedi Universitarie italiane e straniere, a personaggi politici, della cultura, dello sport e dello spettacolo. Campo de’ fiori Periodico Sociale di Arte, Cultura, Spettacolo ed Attualità edito dall’ Associazione Accademia Internazionale D’Italia (A.I.D.I.) senza fini di lucro Reg.Trib. VT n. 351 del 2/6/89 Presidente Fondatore: Sandro Anselmi Direttore Editoriale: Sandro Anselmi Direttore Responsabile: Stefano De Santis Consulente Editoriale: Enrico De Santis Direzione Amministrazione Redazione Pubblicità ed Abbonamenti: Piazza della Liberazione, 2 01033 Civita Castellana (VT) Tel. e Fax 0761.513117 e-mail: [email protected] Redazione di Roma: Viale G. Mazzini 140 Abbonamenti Rimborso spese spedizione Italia: 12 numeri 25,00 Estero: 12 numeri 60,00 Segreteria di Redazione Coordinamento Impaginazione e Grafica: Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 42315580 intestato all’Associazione Cristina Accademia InternazioEvangelisti nale D’Italia. L’abbonamento andrà Sonia Bonamin in corso dal primo numero Ermelinda raggiungibile e Benedetti può avere inizio in qualsiasi momento WebMaster dell’anno ed avrà, cowww.sistibruno.it munque, validità per 12 numeri. Garanzia di Stampa: riservatezza per gli abbonati La realizzazione di questo giornale e la stesura degli articoli sono liberi e gratuiti ed impegnano esclusivamente chi li firma. Testi, foto, lettere e disegni, anche se non pubblicati, non saranno restituiti se non dopo preventiva ed esplicita richiesta da parte di chi li fornisce. I diritti di riproduzione e di pubblicazione, anche parziale, sono riservati in tutti i paesi. Si garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’editore. Le informazioni custodite nello archivio di Campo de’ fiori verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati il giornale e gli allegati, anche pubblicitari (legge 675/96 tutela dati personali). Sandro Anselmi P.zza della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) Tel./Fax 0761.51.31.17 - e-mail : [email protected] Hai un immobile da vendere o da affittare? Cosa aspetti! Pubblicizzalo tramite l’Agenzia Anselmi, da 40 anni al vostro servizio! Cerchi un immobile da affittare o da acquistare? Valuta le nostre offerte e vieni a trovarci in agenzia! VENDO Civita Castellana Via IV Giornate di Napoli. App.to di 60 mq circa, composto da ambiente giorno e angolo cottura, bagno e ripostiglio. Terrazzo, garage, cantina. AFFARE! Cod. V86 Napoli Vende o Affitta appartamento al III° Piano, 90 mq, composto da disimpegno, cucina abitabile, 3 camere, bagno e grande ripostiglio.Completamente soppalcabile. Soleggiato e ben collegato con i mezzi urbani. Cod. V61 Appartamento Loc. Sassacci al II piano con cucina, salone, 2 camre, 1 bagno. Garage. Termoautonomo. Terreno di proprietà di mq. 270. Cod. V57 Locale commerciale - artigianale di mq 50, al centro storico. Ottimo investimento Fabbricato allo stato grezzo di 550 mq ca. su 3 piani, con ampio terreno fronte strada, anche frazionabile. Cod. V65 Loc. Faleri Vendo/Affitto 700 mq locale commerciale + uff. 80 mq, 2 wc, piccolo appartamento 30 mq, piazzale 300 mq circa Cod. VA63 Appartamento Corso Bruno Buozzi, II piano, di 105 mq da ristrutturare+terazzo, ripostiglio e cantina al piano terra. Cod. V83 Fabrica di Roma Faleri Novi - appartamento piano terra 130 mq da finire, portico 100mq, giardino 380mq. Cod. V14 Piazza della Liberazione Rifinitissimo app.to 155 mq, salone doppio, veranda chiusa con camino, cucina, 4 camere, 2 bagni ripostigli, 3 balconi, terrazzo, garage 40 mq. Cod. V06 Via San Rocco appartamento 65 mq. ca. salone con camino in peperino, cucina, balcone, 2 camere, bagno. Magazzino, rimessa auto e piccolo orto. Vendita o affitto. Vero affare! Cod. V13 Via Catalano, app.to mq 100, cucina, salone, 3 letto, bagno, garage. Vendita anche separata da garage. Cod. V46 Località Pian del Trullo Villa bifamiliare allo stato grezzo su due piani più piano seminterrato, garage e Cod. V15 giardino. Loc. San Giovanni. Appartamento 130 mq, balconato, posto auto e cantina. Ottimo investimento. Cod. V07 App.to di 100 mq arredato cucina con camino, salone, tre camere, due bagni, ripostiglio, garage 22 Cod. V08 mq, due ampi balconi. Via S. Felicissima magazzino 75 mq con bagno, ideale anche per taverna. Cod. V11 Loc San Giovanni. App.to 95 mq, II° piano. Salone, cucina, tre letto, due bagni e garage. Cod. V56 Vignanello Terreno 6.800 mq con ulivi, nocciole e piccolo annesso. Terreno 5000 mq circa con frutteto, piccolo annesso, acqua e luce. Fronte Strada. Cod. V64 Attico di 65 mq circa, composto da cucina, salone, camera, bagno + terrazzo di 20 mq. Cod. V90 Loc. Gabelletta app.to in recidence 90 mq, balconi 30 mq, posto auto, piscina condominiale,ascensore, termoautonomo. Cod. V21 Via della Repubblica due appartamenti di 130 mq circa ciascuno, balconati. Termo autonomi. Vari usi. Cod. A83 Loc. San Giovanni. App.to I piano composto da 3 letto, salone con angolo cottura, bagno+cantina e giardino. Cod. A 85 Loc. San Giovanni. App.to di nuova costruzione. 2 letto, cucina, soggiorno, 2 bagni, balconato, con o senza garage. Cod. A87 Via Nepesina ampio piazzale con annessi. Vari usi. Cod. A90 Via Nepesina app.to piano terra con giardino, composto angolo cottura, salone, 2 letto e bagno. Cod. A57 Centro storico. Mono locali di 30 mq, ammobiliati. Cod. A29 Vicinanze poste centrali, locale commerciale di mq 150 circa con parcheggio di proprietà. Cod. A31 Località San Giovanni Appartamento arredato di 100 mq composto da: salone, cucina e tinello, 2 camere, 2 bagni. Cod. A32 Cod. A33 Cod. V17 Magliano Sabina Villa allo stato grezzo su due piani di 140 mq ciascuno e possibilità di realizzare altra costruzione simile su un terreno di 8 ha, con noci. Servizi . Cod. A85 Terreno di 14.000 mq con proggetto per annesso agricolo di 80 mq. Ottimo affare! Cod. V76 Civita Castellana Centro storico. App.to completamente ristrutturato. Ammobiliato. Cod. A88 Corso Bruno Buozzi, 3 locali commerciali varie metrature. Pian di Cava-2 ville su due piani di 220 mq l’una, con portici e giardini di 5.000 mq l’uno. Recintate, illuminate e rifinitissime Cod. V27 Roma AFFITTO Fabrica di Roma Vicinanze campo sportivo, app.to indipendente con giardino composto da salone con angolo cottura, camera da letto, bagno e Cod. A78 posti auto esterni. Via dell’Asilo. Magazzino di 50 mq circa. Affitto o vendita. Cod. A34 Locale di 400 mq al piano primo, uso ufficio con parcheggio. Cod. A35 Nepi Locale comm.le (ora ristorante), con giardino e gazebo. Posizione centrale. Cod. A92