torri della cattedrale Notre-Dame di Chartres

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torri della cattedrale Notre-Dame di Chartres
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Storia
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La decorazione
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Indenne nonostante i pericoli
Glossario
La decorazione monumentale
Arco di spinta: costruzione a forma di arco che
sostiene dall’esterno un muro, una volta.
Campanone: grossa campana dal suono più grave.
Ghimberga: frontone triangolare al di sopra di
un’apertura.
Labirinto: tracciato geometrico che simboleggia la
complessità del cammino dell’uomo verso la sua
salvezza.
Moulin, Jean (1899-1943): unificatore del movimento
francese della Resistenza durante la Seconda Guerra
mondiale.
Puntoni: pezzi obliqui di un’intelaiatura che sostengono
la sovrastruttura che sorregge la copertura.
Soufflets e mouchettes: motivi a forma di fiamma,
dal tracciato a curve e controcurve, simmetrico
per uno, asimmetrico per l’altro.
Timbre: campana fissa colpita da un martello.
Fatto raro, Notre-Dame di Chartres ha conservato
l’integralità della sua decorazione scolpita e a vetri.
Nove portali scolpiti sono suddivisi per tre su ciascuna
delle tre facciate. Offrono una rappresentazione
didattica e spettacolare della storia religiosa.
Il portale reale illustra l’innovazione tecnica della
statua colonna alla metà del XII secolo, che combina
sostegno e decorazione nello stesso blocco di pietra.
I portali del transetto sono stati scolpiti poco dopo
il 1200. Quanto alle vetrate, si distribuiscono su
150 finestre, cioè una superficie di circa 2 500 m2.
Quelle dei tre vani della facciata occidentale risalgono
al XII secolo, come Nostra Signora della bella vetrata
nel deambulatorio sud. La maggior parte delle altre
vetrate risale al XIII secolo.
La loro realizzazione, dal costo molto elevato, risulta
dalle donazioni di corporazioni, vescovi, principi o re.
Il grande sottotetto
La storia della cattedrale di Chartres è costellata
di incendi. Quello del 4 giugno 1836 distrugge la
cosiddetta “foresta”, cioè l’intelaiatura in legno di
castagno del XIII secolo. Quando l’ingegnere Émile
Martin vince il concorso per la ricostruzione, si
impone la scelta di un’intelaiatura metallica, solida,
duratura e antincendio. La fabbricazione, il trasporto
e l’assemblaggio durano sei mesi. L’intelaiatura ha la
forma di uno scafo rovesciato di una nave.
La pendenza molto pronunciata dei puntoni*ricorda
gli archi spezzati di un edificio gotico. Questa
intelaiatura metallica è una delle più antiche di Francia.
*Spiegazioni sul retro del documento.
Informazioni pratiche
Durata media della visita: 1 h
Visite commentate in francese.
Bookshop
La guida del monumento è disponibile nella collana
“Cathédrales de France”, in vendita presso il bookshop.
Centre des monuments nationaux
Tours de la cathédrale de Chartres
Cloître Notre-Dame
28000 Chartres
tél. 02 37 21 22 07
www.monuments-nationaux.fr
crédits photos P. Müller / Centre des monuments nationaux. réalisation graphique Virginie Gervais. impression Stipa, Imprim’Vert®, papier issu de forêts gérées durablement, XXX 2015.
Storia
torri della cattedrale
Notre-Dame di Chartres
« L’Acropoli di Francia »**
La transizione dal gotico
La facciata
occidentale
Dal IV secolo, in cui è menzionato il primo vescovo
Adventus, la cattedrale è stata più volte ricostruita.
Dopo l’incendio del 1020, il vescovo Fulbert,
dall’insegnamento influente, fa edificare la cattedrale
romanica, alla quale si aggiunge una nuova facciata a
partire dal 1134. Ma, nel 1194 un
incendio distrugge l’edificio ad
eccezione della cripta e della
facciata. Subito dopo parte la
costruzione della cattedrale
gotica, lunga 130 metri, la cui
navata è alta 36,50, e larga 16.
Il suo pavimento originale
presenta un labirinto* circolare. Notre-Dame di
Chartres è consacrata nel 1260. È in questa
cattedrale che il re Enrico IV è incoronato il
27 febbraio 1594. Un nuovo incendio distrugge il tetto
nel 1836.
Una cattedrale esemplare
Notre-Dame di Chartres costituisce una tappa
essenziale nell’evoluzione delle cattedrali gotiche.
Intrapresa trent’anni dopo la Notre-Dame di Parigi,
annuncia il gigantismo, il verticalismo e l’estremo
assottigliamento dei muri di Reims, Amiens e Beauvais.
Ha conservato le sue vetrate e una decorazione
scolpita monumentale di eccezionale qualità. Nel
1979 è inserita nella lista del Patrimonio mondiale
dell’Unesco.
* Spiegazioni sul retro del documento.
** Citazione di Auguste Rodin.
Storia
Visita
La decorazione
Informazioni
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La facciata occidentale
cattedrale la chiesa di Sainte-Foy. A destra, l’antica
prefettura, diretta da Jean Moulin* dal 1939 al 1940.
Sul retro, l’ex palazzo delle Poste dal 1928 ospita la
mediateca.
C
1 Alla base del tetto, si osserva la copertura
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composta da 11.000 lastre di rame che copre una
superficie di 5.125 m², posata dopo l’incendio del
1836. Gli archi di spinta* si sovrappongono su tre
livelli: quelli della parte inferiore hanno la particolarità
di essere collegati da colonnette.
9 Verso nord-ovest si trovano la stazione del 1934,
a sinistra e oltre il ponte, il Compa, il Conservatorio
dell’agricoltura.
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10 Verso nord-est, la cattedrale sovrasta l’antico
quartiere episcopale. A sinistra, le facciate a graticcio
di legno del XIII secolo segnalano i “granai di Loëns”,
oggi Centro internazionale delle vetrate. A destra
l’antico seminario di Saint-Charles in mattoni rosa
del XVIII secolo, più a destra il palazzo episcopale in
mattoni e pietra ospita il Museo di belle arti.
2 La sala del campanaro occupa il quarto livello
della torre e appartiene alla costruzione del XVI
secolo. Al centro della sua impressionante volta, la
chiave misura 3 metri di diametro. Esiste ancora il
passaggio per la corda delle campane.
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3 La prima torre campanaria si intravede dalla
scala a chiocciola aperta. Regge due delle sette
campane della cattedrale, la più grossa delle quali, il
campanone* Marie, pesa 6 tonnellate e risale al 1840.
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6 Il campanile nuovo ha sostituito la cuspide in legno,
fulminata nel 1506. Jehan de Beauce, capomastro
che ha vissuto a Vendôme fino al 1506, è chiamato
a Chartres per la ricostruzione del campanile nord.
Concepisce tre volumi che si sovrappongono: la base
del quadrato al primo livello (A), poi un ottagono
(B) sul quale si appoggia la cuspide di pietra (C).
L’ottagono ospita la seconda torre campanaria e
quattro campane del 1845. La cuspide, posata nel
1517, culmina a 115 metri. Contiene la più antica
campana della cattedrale, il timbre* del 1520. La
transizione tra l’ottagono e la cuspide è assicurata
da numerose ghimberghe* e da leggerissimi archi di
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e
segnavento al di sopra dell’abside. Le coperture del
tetto sottolineano il piano a croce latina dell’edificio.
più campane. Alta 105 metri, è stata costruita di
getto a partire dal 1145. La base quadrata sostiene
un livello ottagonale, poi al di sopra c’è la cuspide
di pietra a otto spicchi, che misura da sola 47 metri
e risale al XII secolo. La transizione dal quadrato
all’ottagono è assicurata da aperture sormontate da
ghimberghe* molto acute.
11 Attorno alla scala a chiocciola, una galleria
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4 Attorno all’ottagono, si vede verso est l’angelo
5 La torre sud o “campanile vecchio” non ospita
B
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A
d
c
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b
a
spinta. La pietra fine proveniente dalle valli della Senna
e dell’Oise ha permesso di realizzare una decorazione
scolpita minuziosa ed esuberante.
7 I vani sono composti da una rete di pietra dal
disegno complesso, con soufflets* e mouchettes*
caratteristici del gotico fiammeggiante. La cornice è
scolpita con motivi di fiori, fogliame e mostri.
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strettissima offre un punto di vista eccezionale sulla
cattedrale e sulla chiesa di Saint-André, del XII secolo,
sulla riva dell’Eure.
12 La facciata occidentale, vista dal sagrato, si
distingue per lo slancio e il verticalismo delle linee,
conferiti dai sei possenti contrafforti e dalle cuspidi,
che salgono a più di 100 metri. Tra le due torri,
quattro livelli si sovrappongono orizzontalmente. Il
primo è quello dei tre portali (a, b, c). Al di sopra,
tre vani (e) il più grande dei quali misura 11 metri, il
rosone (f) del diametro di 13,50 metri e la galleria
dei Re (g) sono stati aggiunti nel XIII secolo. Il
portale centrale (a) è dedicato a Cristo circondato
dai quattro simboli degli evangelisti, il tetramorfo. I
due angeli che tengono una corona (d) hanno dato
all’insieme dei portali il nome di Portale reale. Quello
di destra (b) è dedicato alla Vergine con il Bambino,
quello di sinistra (c) all’Ascensione.
Panorama sulla città
8 Verso sud-ovest si vede la chiesa di Saint-Aignan, un
po’ più lontano la chiesa di Saint-Pierre, al di là sulla
destra una torre circolare, antico castello d’acqua,
più lontano sulla destra il teatro e nell’asse della
* Spiegazioni sul retro del documento.