1 Inventario dei beni mobili e del corredo in dotazione

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1 Inventario dei beni mobili e del corredo in dotazione
Inventario dei beni mobili e del corredo in dotazione della
chiesa parrocchiale S. Pietro Apostolo in Tortora e della chiesa dell’Annunziata (convento)
al 5.8.2013
La chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, in Tortora, fu costruita verso la fine del XIV secolo,
ristrutturata alla metà del Settecento e definitivamente sistemata nel 1906. A tale anno risale la facciata,
opera dell’architetto Angelo Candia di Aieta, che vi collocò le statue in stucco del Cristo benedicente e,
ai lati, dei santi Pietro e Paolo.
L’interno è a tre navate. Il corredo fa riferimento alla struttura della chiesa e ai locali annessi.
Navata centrale
- Acquasantiera in marmo del XVIII sec.
- Croce in ferro, dell’artista locale Daniele Sagario, anni 2007-2008.
- Organo a canne del 2012, costruito e montato dal Maestro organaro Nicola Puccini.
- Fonte battesimale in metallo, acquistato negli anni ’90.
- Banchi
- 24 grandi nuovi
- 8 piccoli nuovi
- 2 vecchi
- 14 formelle sdella Via Crucis in terracotta
(metà del XX sec.), in alcune delle quali manca la croce, perché precedentemente staccatasi dal
corpo
- 3 affreschi della volta risalenti al 1948-49:
- Gesù affida il gregge a san Pietro
- Sacro Cuore di Gesù
- Sacro Cuore di Maria
Presbiterio
- Affreschi alle pareti laterali del 1768 di Genesio Galtieri di Mormanno
- Lo sposalizio della Madonna (cornu evangelii)
- San Biagio guarisce un bambino (cornu epistolae)
- Altare maggiore del XVIII secolo, corredato di:
- 1 croce dorata
- 6 candelieri grandi dorati
- 6 candelieri medi dorati
- 2 candelieri piccoli dorati
- Mensa lignea di fine XX sec.
- 2 candele a cera liquida
- 1 leggio per il messale
- Sede con:
- 3 poltroncine, una grande e due piccole, e due sgabelli stile rococò (non originali)
- Ambone in legno con, al centro, l’immagine del Cristo incisa su rame
(fine XX sec.)
Abside
- Affreschi del 1768 di Genesio Galtieri di Mormanno
- Gesù consegna le chiavi a san Pietro (pala d’altare)
- Davide con l’arpa (cornu evangelii)
- Santa Cecilia all’organo (cornu epistolae)
- Adorazione del SS. Sacramento (sulla volta)
(inizio XX secolo)
1
-
Coro ligneo
(primi anni del XX sec.)
Assunzione di Maria
(tela del XVIII sec.)
Navata destra
- I cappella: Compianto: il Cristo morto, con due angeli piangenti ai piedi, è sorretto dalla
Maddalena, dalla Madonna e da san Giovanni (tela del XVII sec.).
- II cappella: Santa Lucia (statua lignea del XVIII sec.)
- Tra II e III cappella: confessionale ligneo
- III cappella: San Pietro apostolo, titolare della parrocchia (statua lignea del XVI sec.)
- IV cappella: - Crocifisso (statua lignea del XIX sec.); Cristo morto (statua in gesso del XX sec.);
Addolorata (statua del XIX secolo, con testa e mani in legno, sorretta da struttura lignea rivestita
con abito di seta nera con ricami in oro); Cristo risorto (statua in cartapesta del XIX sec.); Sacro
Cuore di Gesù (statua in cartapesta del XX sec.); Immacolata (statua del XX sec. con testa, mani
e piedi in legno, sorretta da struttura lignea e rivestita con abiti di stoffa).
Navata sinistra
- I cappella: Immacolata tra gli angeli e, ai piedi, san Luca e san Francesco di Paola (tela del XVIII
sec.)
- II cappella: Madonna del Carmine con Bambino e angeli e, ai piedi, le anime del purgatorio tra i
santi Lucia e Antonio (tela del XVII sec.)
- Tra II e III cappella: Confessionale del XX sec.
- III cappella:San Biagio, patrono di Tortora (statua lignea del XIX sec.)
- Tra III e IV cappella: San Giuseppe (statua in cartapesta).
- IV cappella: Madonna del Rosario con Bambino e angeli e, e ai piedi, san Francesco d’Assisi e
una santa francescana, forse santa Chiara o santa Rosa da Viterbo. Ai due lati e in alto 15 ovali
con i misteri del santo rosario (tela del XVIII sec., proveniente dal convento dell’Annunziata e
opera de “l’artefice Solimena, uno de’ più celebri a’ n(ost)ri tempi”); Madonna del Rosario con
Bambino statua del XIX sec. con capelli di stoppa e teste, mani e piedi in legno intagliato,
sorretti da struttura lignea rivestita con abito di raso bianco ricamato in oro)
Mobilio variamente distribuito nei vani della Chiesa (Sagrestia, salone, saletta, coro)
- Armadio-cassaforte in metallo con serratura di sicurezza
- mobile grande da sacrestia - nuovo
- mobile per sacrestia - vecchio
- 2 armadi in legno
- 6 mobiletti bassi
- 4 armadi di metallo
- 1 armadietto in metallo con l’occorrente per le pulizie della chiesa
- 2 tavoli grandi rettangolari
- 10 tavoli piccoli quadrati
- 2 appendiabiti
- 41 sedie grandi
- 6 sedie piccole
- 5 inginocchiatoi
- 2 sgabelli
Corredo tecnico e varie
- centralina campane
- 1 megafono
2
-
impianto microfonico con 8 casse
2 stufe elettriche piantane
una stufetta elettrica piccola
una scala lunga
una scala media
una scaletta
2 armonium, di cui uno elettronico non funzionante
2 tavoli, un tempo utilizzati come altari
2 cassette per offerte
1 canna per accendere e spegnere le candele
1 ombrellina
1 tabernacolo per mensa d’altare
10 colonnine portavasi in legno (delle quali la maggior parte nel ripostiglio del campanile)
2 pedane processionali nuove per santi
1 pedana processionale vecchia per santi
un portamessale in marmo
6 tappeti in uso
4 tappeti non più in uso
un tappeto rosso lungo con avvolgitappeto
un tappeto lungo vecchio
2 leggii in legno mobili
Paramenti antichi
- 5 dalmatiche
- 5 pianete
- 1 piviale
- 1 vestito completo, stola e manto della Madonna del Rosario e del Bambino
- 1 vestito completo e manto della Madonna Addolorata
- 5 manti stellati
- 1 palio Corpus Domini
Paramenti XX sec. non più in uso
- 6 veli per leggìo
- 2 piviali di cui uno nero
- 2 dalmatiche
- 7 pianete
- 3 tovaglie
- 13 tovagliette
- 9 conopei di cui uno con doratura
- 1 tovaglia viola per coprire la Croce
- 1 casula nera
- 1 casula bianca con strisce rosse
- 8 cotte per chierichetti (parte superiore)
- 3 camici bianchi
- 1 camice rosso
Paramenti attualmente in uso
- Set di casule con stole:
3 color viola; 1 violacea; 3 rosse; 2 gialle; 5 verdi; 3 bianche
- 4 pianete e stole con fili dorati
- 8 camici
3
-
-
Piviali
- 2 bianchi con argentature
- 1 viola
1 velo omerale
18 stole di vari colori
15 cingoli
Corredo liturgico
- 8 veli per ambone di vari colori
- 10 tovaglie per altare
- 4 lenzuola bianche (usate spesso per l’arredo della prima comunione)
- 6 tovaglie per altari laterali
- 2 tovaglie copri-altare, una gialla e una rossa, da porre nella parte anteriore della mensa dell’altare
- 1 tovaglia con ricami in oro per altare maggiore
- 1 tovaglia con merletto per altare maggiore
- 8 tovaglie piccole di vari colori
- 1 tovaglia non più in uso
- 9 asciugamani di vari colori
- 19 tovaglie e stoffe per addobbi
- 5 tulle
- 15 purificatoi
- 15 manutergi
- 10 corporali
- 10 palle
- 11 cuscini per inginocchiatoi
- 4 coprisgabelli
- 1 copri inginocchiatoio grande
- 3 stendardi antichi
Ulteriore corredo
- vecchio catafalco
- alcune porte vecchie
- Varie video cassette
- 52 libretti preghiere di cui alcuni risalenti al XIX sec.
- materiale per presepe (pastori, casette, carte e sugherri)
- 2 statuette di Gesù Bambino
- 2 mangiatoie
- urna per il sepolcro
- 4 lumi astili per le processioni
- bara Cristo morto
- una croce astile
- 2 basi (una in legno e una in metallo) per croce astile
- 3 croci in metallo
- un crocifisso grande del XX sec.
- un crocifisso piccolo antico
- 1 croce in legno e 12 in ferro per processione Via Crucis
- una croce in legno (arte povera di fine XX sec.)
- 4 candelabri grandi
- 2 candelabri piccoli
- 2 candelabri a sette braccia
- 1 candelabro a 4 braccia
4
-
1 portacero
1 caraffa in metallo
1 caraffa di vetro
16 vasi in vetro
3 coppie di ampolline
3 contenitori oli santi
attrezzatura per fare le ostie
Erigendo museo con materiale da restaurare
- San Biagio
- (busto-reliquiario ligneo del XVII sec.)
- San Bartolomeo apostolo
- (statua in pietra arenaria del 1512)
- 2 grandi angeli portacandele (statue in cartapesta del XX sec.)
- 3 angeli piccoli
- 2 campane grandi del 1606 e del 1633
- 1 campana piccola rotta
- meccanismo vecchio orologio manuale
- una lapide con iscrizione del VI sec. d.C.
- una lastra sepolcrale del III-IV sec. d.C. (in esposizione nel museo archeologico comunale)
- una lastra con inciso il volto di un angelo
- una vasca-acquasantiera in pietra
- un lastra in pietra lavorata
- 3 piccoli antichi capitelli
- 1 lastra di marmo rotta
Reliquiari
- reliquia di San Biagio
- reliquia con i nomi di 7 santi
- 3 reliquie di santi ignoti
Argenti
- Croce astile del XVII sec. con le figure del Cristo, da un lato, e di san Pietro, dall’altro
- Ostensorio del 1651 con san Pietro che sorregge la teca
- Calice grande datato 1651
- Calice
- Secchiello del XVII sec.
- Lampada pensile del XVII sec.
- Navicella del XVIII sec.
- Turibolo argentato del XX sec.
- Pastorale di San Biagio
Altro materiale
- set di turibolo, navetta e secchiello
- 1 secchiello con aspersorio
- 1 corona di stelle della madonna Immacolata
- 3 ostensori, dei quali due inutilizzabili
- 1 tronetto per ostensorio
- corona del Bambino e della Madonna del Rosario
- 2 corone della Madonna
- 1 corona dorata della Madonna addolorata
5
-
1 cuore trafitto da spade con doratura della Madonna addolorata
10 calici con patene
8 pissidi grandi e piccole con coppa generalmente dorata
1 pisside moderna per la comunione sotto le due specie
croce e anello di San Biagio
Archivio parrocchiale (è in corso la procedura per dichiararlo archivio di interesse storico)
- 2 bolle cinquecentesche in pergamena
- 22 registri di battesimi dal 1524 fino ai nostri giorni (mancano gli anni dal 11610 al 1643)
- 10 registri dei morti dal 1622 ai nostri giorni
- registri dei matrimoni dal 1735 ai nostri giorni
- 6 registri dei cresimati dal 1737 ai nostri giorni
7 libri delle messe: 1729-39, 1782-93, 1807-36, 1837-58, 1858-69, 1903-4, 1905-10
- zibaldone lettere 1706-1778
- Platea delle confraternite del SS. Sacramento e del SS. Rosario e dal nome di Gesù (XVI-XVI sec)
- medaglioni e archivio confraternita del S. Rosario risalente ai primi del XX sec.
- libro introiti 1681-1755
- 3 libri degli esiti: 1899-1900, 1930-56, 1933-84
- bilanci 1929-40
- documenti di don Antonio rossi
- lettera attestante i miracoli attribuiti a Domenico Lentini accaduti a Tortora
- libro controversie della parrocchia con altri enti (XVII e XVIII sec.)
- platea 1633-1655
- platea convento dell’Annunziata 1580-1784
- platea e bilanci del XVII sec.
- libro contratti e benefici 1529-1751
- libro della fabbrica della chiesa di san Pietro (1756-77)
- libro con 2 sinodi tenutisi a Cassano nel 1651 e nel 1657 (copie del 1768)
- rituale romano 1663
- officium hebdomadae 1733
- 5 messali romani: 1706?, 1747, 1747, 1752, 1881
- 6 messali in attesa di restauro
- formulario medico (manoscritto non datato)
- vocabolario italiano-latino 1776
- 3 antifonari: 1662, 1712, 1754
Parrocchia S.Pietro Apostolo – Tortora - Inventario Chiesa dell’Annunziata
(Convento) al 05/08/2013
Il monastero della SS. Annunziata fu edificato tra la fine del ‘500 e l’inizio del secolo successivo. I
lavori, frutto dell’ampliamento di una più antica cappella dedicata a “Santa Maria Capo le Scale”,
terminarono nel 1628, come si legge sulla chiave di volta del portale di accesso al chiostro.
Il complesso monastico fu affidato ai Frati Minori dell’Osservanza francescana, che lo tennero fino
all’inizio del XIX secolo, quando gli invasori francesi ne decretarono la soppressione. I beni furono
quindi incamerati dallo Stato e, nei decenni successivi, venduti a privati cittadini.
La chiesa, invece, è rimasta nella disponibilità della comunità parrocchiale locale. Sul lato sinistro è
addossata al piccolo campanile e al chiostro, mentre lungo il fregio esterno del muro perimetrale opposto,
racchiusi in quattro spicchi rettangolari, si possono leggere l’anno in cui fu terminata la sua costruzione –
An(n)o d(omi)ni 1620 – e la risposta data dalla Madonna all’angelo Gabriele che le aveva appena
annunciato la sua maternità: «Ecce ancilla Do(mi)ni fiat mihi secu(n)du(m) verbum tuum», che significa:
«Ecco la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola».
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All’interno, costituito da un’unica navata, si conservano alcune pregevoli tele:
1) quella collocata nel primo altare di destra (guardando dal portone verso l’altare) è dell’inizio del
XVII secolo e raffigura la Madonna delle Grazie che allatta il Figlio (Virgo lactans) tra le sante
Agata e Caterina d’Alessandria e, ai piedi, le anime purganti;
2) è seicentesca anche la Madonna del Carmine tra San Carlo Borromeo e Santa Lucia, collocata
nell’altare opposto.
3) fu invece realizzata nel 1773 da Giovanni Barile la tela che adorna il secondo altare di sinistra e
che raffigura la Madonna del Rosario tra San Domenico e Santa Caterina.
4) La tela posta nell’ultimo altare di sinistra è quella alla quale i Tortoresi sono più legati. Fu
realizzata nella prima metà del ‘600 da Giovanni De Gregorio, detto Pietrafesa, e raffigura la
Madonna Immacolata circondata da uno stuolo di angeli, sul cui volto, nel 1656, sarebbero state
notate delle chiazze di sangue in concomitanza con la cessazione della peste bubbonica che aveva
decimato la popolazione.
Sono seicenteschi anche
a) gli stucchi,
b) gli affreschi dei quattro evangelisti che adornano la cupola
c) e, nell’abside,
- l’affresco raffigurante San Francesco nell’atto di ricevere le stimmate,
- il coro ligneo
- e lo stupendo trono di stile barocco, in legno dorato e scolpito a mo’ di polittico, con cinque
pannelli che fanno da corona a una nicchia centrale nella quale è posta la cinquecentesca
statua della Madonna con il Bambino, proveniente dalla vecchia cappella di Santa Maria
Capo le Scale. I dipinti posti ai lati della nicchia della Vergine raffigurano un giovane San
Giovanni Battista, San Giuseppe con il Bambino, San Bonaventura e San Ludovico da
Tolosa, e sono attribuibili a Pacecco de Rosa o alla sua Scuola, oppure a Onofrio Palombo. A
un artista diverso, forse Genesio Galtieri, è invece riferibile il quadro settecentesco collocato
sopra la nicchia, che mostra una scena dell’Annunciazione, simile a quella rappresentata sul
frontone del portale d’ingresso della chiesa.
Nella chiesa si conservano anche
- un’acquasantiera del XVIII secolo
- la statua lignea, molto venerata, di Sant’Antonio da Padova col Bambino (inizi XIX sec.)
- la statua in cartapesta di Sant’Anna con Maria bambina (XIX sec.?)
- la statua in cartapesta di San Francesco di Paola (XX sec.)
- Le statue della Sacra Famiglia (Gesù, Giuseppe e Maria) del XX sec
- La statua di Santa Teresa ? del XX sec.
- Moderna riproduzione dell’icona della Trinità di Rublëv
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