L`Alba del Pianeta delle Macchine
Transcript
L`Alba del Pianeta delle Macchine
Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani 16-19 giugno 2016 Grand Hotel Dino, Baveno-Lago Maggiore (VB) L'Alba del Pianeta delle Macchine Come la trasformazione digitale e il progresso tecnologico in atto stanno ridisegnando la società in cui viviamo Indice Il Comitato di programma 2-4 Il tema principale 5 I workshop 6-12 Le tavole rotonde 13-14 I keynote speaker 15-16 Il programma delle giornate 17 Le condizioni di partecipazione 18 L’albergo 18 La formula dell'evento 19 L’esperienza Finaki 20 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I l C o m i t a t o d i p ro g r a m m a (1) Presidente Gloria GAZZANO Snam S.p.A. Direttore ICT Membri del Comitato Paola BASSI Lorenzo ANZOLA Mapei S.p.A. Corporate IT Director Carlo BOZZOLI Presidenza del Consiglio dei Ministri Coordinatore Ufficio Informatico e Telematico Roberto BURLO Enel S.p.A. Generali Business Solutions S.c.p.a. Head of Global ICT CIO Dario CASTELLO Magneti Marelli S.p.A. CIO FINAKI Fiat-Chrysler Automobiles Aldo CHIARADIA IT Head of Parts & Services and Connected Car Furla S.p.A. Giuseppe DALLONA Bruno DEMURU Poste Italiane S.p.A. Saras S.p.A. CIO CIO IT Director 2 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I l C o m i t a t o d i p ro g r a m m a (2) Membri del Comitato Emilio FREZZA Roberto FONSO Banca Popolare di Milano Direttore Information Technology Ministero dell'Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direttore Ufficio per il Coordinamento Informatico Dipartimentale (UCID) Gianluca GIOVANNETTI Amadori Group Danilo GISMONDI Direttore Organizzazione, IT e Piani di Trasformazione Trenitalia S.p.A. CIO Luciano GUGLIELMI Massimo MESSINA Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. UniCredit CIO di Gruppo Head of Group ICT Massimo MILANTA Mauro MINENNA UniCredit ACI Informatica S.p.A. Group CIO & CSO Direttore Generale Roberto OROFINO Marco MORETTI FINAKI A2A S.p.A. Lombardia Informatica S.p.A. Group CIO Direttore Sistemi Regione 3 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I l C o m i t a t o d i p ro g r a m m a (3) Membri del Comitato Gianluca PANCACCINI Dario PAGANI Eni S.p.A. EVP & CIO Gabriele RAINERI ENGIE Italia Telecom Italia S.p.A. CIO Telecom Italia Information Technology Presidente Amministratore Delegato Daniele RIZZO Autogrill S.p.A. Chief Information & Digital Officer Chief Information & Business Processes Officer Europe Ugo SALVI Fabrizio VIRTUANI Saipem S.p.A. PosteMobile S.p.A. VP ICT Amministratore Delegato Membri associati Carlo Alberto CARNEVALE MAFFE' SDA Bocconi Docente di Strategia Aziendale FINAKI Alfonso FUGGETTA CEFRIEL Amministratore Delegato 4 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani L'Alba del Pianeta delle Macchine Come la trasformazione digitale e il progresso tecnologico in atto stanno ridisegnando la società in cui viviamo Siamo parte da tempo di una trasformazione digitale dell'economia e della società sostenuta dall'innovazione tecnologica che procede a ritmi esponenziali o, come direbbe Raymond Kurzweil, accelerati. I progressi nella capacità computazionale e nell'intelligenza artificiale hanno consentito di mettere a punto macchine (hardware e software) in grado di eseguire in autonomia, ancorché programmate dall'uomo, compiti estremamente complessi; la stessa “intelligenza”, accoppiata alla sensoristica sempre più diffusa e interconnessa, sta generando una rete di dispositivi che utilizzano le informazioni raccolte per adattare il proprio comportamento, come ad esempio nelle “smart grid”. La riduzione dei costi della tecnologia crea alternative per processi che in passato richiedevano ingenti capitali: • per la produzione manifatturiera (ad esempio con la stampa 3D) • per la generazione e impiego dell'energia (ad esempio con i pannelli solari e l'eolico) • per la gestione delle transazioni finanziarie (ad esempio con Bitcoin) portando ad una graduale decentralizzazione organizzativa e di governo: è la “network society”. La decentralizzazione in atto che si innesta nella trasformazione digitale apre a nuove catene del valore in diversi settori produttivi che possono sfruttare creatività e capacità di innovazione diffuse ad esempio nelle forme ormai note di “co-design” o progettazione collaborativa con gli utenti. La tendenza all'allargamento della base degli stakeholder ridefinisce anche i concetti di sostenibilità economica sociale ed ambientale che diventano sempre più parte integrante dei nuovi modelli di business. Infine, la trasformazione delle catene del valore potrebbe distruggere alcuni mestieri tradizionali e crearne di nuovi, in particolare nei settori del governo e del presidio della tecnologia. Ma l'evoluzione tecnologica a tassi accelerati può aprire, in futuro, scenari radicalmente diversi da quelli attuali dando luogo ad una vera e propria “singolarità” tecnologica e sociale. Se l'intelligenza evolverà in “superintelligenza” generando macchine in grado di auto-apprendere anziché essere programmate, e se la produzione sarà fortemente decentralizzata così come la generazione di energia, verranno messe in discussione le fondamenta stesse della società che oggi conosciamo, storicamente basata su un governo centralizzato delle regole e delle risorse. Macchine sempre più intelligenti ed autonome ed esseri umani saranno in competizione per coprire qualsiasi mestiere, e forse per la prima volta l'evoluzione tecnologica distruggerà occupazione anziché crearla. Questo comporta la necessità di utilizzare un concetto che già da qualche tempo è entrato a far parte del vocabolario dei CIO: "governance". Ma in questo caso specifico come si può effettivamente declinare? L'evento Finaki 2016 chiamando a raccolta i CIO, quali detentori delle leve di governo della tecnologia, intende affrontare i nuovi paradigmi emergenti per avviare una riflessione su questi temi, valutarne le implicazioni e i rischi, organizzare e individuare gli strumenti che consentano a tutti noi di mantenere la rotta di leadership anziché subire le vorticose correnti in arrivo. FINAKI 5 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I workshop ( 1 ) (sessioni parallele) Sulla base dei seguenti scenari di approfondimento indicati dai lavori preliminari degli Incontri ICT2016: • la relazione con gli altri stakeholder della trasformazione digitale, considerando in modo differente e quindi rivalutando i modelli di interazione e collaborazione verso le altre funzioni interne così come il grado di apertura verso altri contributori esterni del processo di digitalizzazione (rappresentanti dell'offerta, associazioni professionali, start-up, agenzie di comunicazione, mondo della ricerca, ecc.); • le tecnologie su cui puntare e gli investimenti da promuovere rispetto a ciò che va riconsiderato in un'ottica di ridimensionamento, dove sono da ponderare le opportunità di industrializzazione, semplificazione e la riduzione di costo di servizi maturi, ormai diventati semplici facilities, in contrapposizione rispetto a nuove capabilities rilevanti per il futuro fabbisogno delle rispettive organizzazioni (ad es. Mobile, Cloud, Internet of Things, rinnovo di sistemi core, ecc.), oltre alla stessa condivisione dei criteri del valore e del ritorno sugli investimenti informatici con le rispettive organizzazioni; • le competenze chiave da sviluppare anche nei dipartimenti ICT, dove profonde necessità di aggiornamento su tecnologie e metodologie emergenti (Enterprise Architecture, Information Analytics, Cloud Infrastrucrure, Mobile applications, Data Security ecc.) possono condizionare la capacità di supportare un piano di trasformazione; • il modello organizzativo dell'IT, a partire dal riconoscimento della natura duale dell'IT (operazioni vs. sviluppo, commodity vs. innovazione), dei differenti modelli di competenze, governance e funding, considerando le appropriate conseguenze nei rispettivi contesti organizzativi. Si tratta di affrontare una rivoluzione, potenzialmente destabilizzante per organizzazioni e soggetti non nativi digitali o non pronti alla sfida dell'innovazione, da sempre parte fondante del valore IT ma nel passato spesso lasciata da parte a scapito della gestione operativa; i CIO, come è consuetudine di lavoro negli Incontri ICT, esploreranno una visione del mercato a 360 gradi, coniugando le effettive potenzialità che essi possono sviluppare per dare un contributo effettivo alla soluzione della crisi, sia per quanto riguarda il mondo della Pubblica Amministrazione, sia per tutti gli ambiti del settore privato. I workshop hanno quindi lo scopo di condividere problemi, esperienze, esigenze e soluzioni, in chiave propositiva non solo per il settore specifico ma anche per il Paese. Oltre a questo si impegnano a raccogliere utili spunti ed opportuni stimoli da indirizzare verso Governi ed Associazioni. Sono quindi considerati nei singoli workshop interventi specifici rispetto ai diversi mercati di riferimento, tutti focalizzati al raggiungimento del giusto equilibrio dei vari driver che insistono sulla attuale situazione di crisi. La visione rappresentata dai vari partecipanti (domanda ed offerta) negli Incontri ICT Finaki, è foriera di interesse in quanto trattasi di un confronto aperto al di fuori degli schemi operativi che rispettano approcci tradizionali molto spesso orientati a criteri di valutazione commerciale. L'obiettivo dei lavori (che abbiamo chiamato spesso cantieri digitali) è quello di: • mettere insieme un cluster culturalmente omogeneo di CIO al fine di discutere in maniera proattiva di tematiche comuni per tipologia di attività, integrandole con il contributo di colleghi appartenenti ad altri settori di business per condividere “best practices” ed esperienze di successo; • condividere anche con i rappresentanti dell'offerta problemi, esperienze, esigenze e soluzioni, in chiave propositiva per settori specifici e per il Paese; • costituire un elemento di ulteriore coagulo, rivolgendosi in maniera specifica a colleghi che normalmente, e per varie ragioni, partecipano solo a convegni settoriali; • uscire con delle proposte concrete di indirizzo tecnologico ed applicativo; • individuare e proporre una strategia attiva di leadership di fronte alla trasformazione digitale; • riflettere sul nuovo ruolo del CIO all'interno delle proprie aziende/istituzioni/associazioni a supporto dell'innovazione e della crescita del "prodotto Paese". FINAKI 6 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I workshop ( 2 ) (sessioni parallele) 1. Collaborative Working: come iniziare e quali progetti Coordinatori: Paola Bassi Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roberto Orofino Lombardia Informatica Fabrizio Virtuani PosteMobile 2. La “trust machine“ nella Network Society : Blockchain System Coordinatori: Roberto Burlo Generali Italia, Emilio Frezza MEF/Dipartimento del Tesoro Massimo Milanta UniCredit 3. Dal Machine Learning al Cognitive Computing - Dati come neuroni creeranno la consapevolezza di un nuovo sé? Coordinatori: Massimo Messina UniCredit, Gabriele Ranieri ENGIE Italia, Daniele Rizzo Autogrill 4. La rivoluzione della superintelligence: sogno o incubo? Coordinatori: Bruno Demuru Saras, Marco Moretti A2A 5. L'impatto dell'evoluzione esponenziale della tecnologia sull'occupazione, sugli skill, sullo Smart Working e più in generale sul modello socio-economico nazionale Coordinatori: Giuseppe Civale Telecom Italia, Elvira Fabrizio Eni, Mauro Minenna ACI Informatica 6. Industry 4.0: a quando la totale automazione e digitalizzazione delle produzioni? Coordinatori: Lorenzo Anzola Mapei, Dario Castello Magneti Marelli/FCA, Gianluca Giovannetti Amadori 7. Skill e competenze per l'ICT di domani Coordinatori: Roberto Fonso Banca Popolare di Milano, Luciano Guglielmi Mondadori Luca Verducci Poste Italiane 1 Collaborative Working: come iniziare e quali progetti Coordinatori: Paola Bassi Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roberto Orofino Lombardia Informatica Fabrizio Virtuani PosteMobile Collaborazione è un modo di lavorare attraverso il quale individui, aziende e istituzioni operano insieme, innovano e scambiano dati con obiettivi comuni, per raggiungere vantaggi o benefici di business e recuperare agilità, efficienza e produttività. Nelle due le forme in cui si manifesta questa pratica di lavoro: - sincrona, in cui ciascuno che prende parte al progetto comune interagisce in tempo reale, come in un incontro on-line attraverso “instant messaging” o altro; - asincrona, in cui l'interazione avviene in tempi diversi, caricando documenti o note in uno spazio di lavoro condiviso; è possibile individuare i principi attivi insiti alla pratica di collaborazione. In particolare emergono: la consapevolezza di essere parte di un gruppo di lavoro animato da obiettivi condivisi, la motivazione nel cercare il consenso di altri membri nello sviluppo di soluzioni, la libertà di decidere per un obiettivo comune, la partecipazione individuale e le aspettative di partecipazione di altri membri, l’abilità di trattare e comunicare in modo da trovare una soluzione condivisa, la ricerca di reciprocità nella condivisione e nella decisione, la valutazione di soluzioni alternative attraverso opportuna riflessione e finalmente l'impegno pro-attivo al posto di una attesa inoperosa. La collaborazione non coinvolge solo i dipendenti, ma l'intero ecosistema composto da partner, fornitori e clienti/utenti. E poiché la forza lavoro è sempre più geograficamente distribuita e virtuale, migliorare l'efficienza dei processi di collaborazione non è più un'opzione ma una necessità. FINAKI 7 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I workshop ( 3 ) (sessioni parallele) I lavori del workshop si porranno i seguenti interrogativi: • • • • • • • • 2 A che punto è lo sviluppo di pratiche collaborative nelle aziende e nella PA? Esistono una cultura e una volontà determinata in questa direzione? Nella PA, quali sono le opportunità e le best practices normative e di concertazione tra AGID, PA Centrale, Regioni, Comuni, In-House? Esiste un impegno per creare questa cultura? Come modificare i comportamenti dei diversi attori verso un aumento di agilità collaborativa? Quali sono i presupposti e gli strumenti per il successo dei progetti di collaborazione (project management, mobility, cloud computing, big data)? Qual è lo stato di integrazione dei social networks, come strumenti facilitatori della collaborazione? Quali sono i settori maggiormente toccati da questo nuovo approccio? Quali modalità e protocolli di utilizzo degli strumenti per evitare l'effetto “spamming”? La “trust machine” nella Network Society: Blockchain System Coordinatori: Roberto Burlo Generali Italia, Emilio Frezza MEF/Dipartimento del Tesoro Massimo Milanta UniCredit Nella Network Society l'integrazione in un unico sistema di tecnologie esistenti, come i servizi di peer to peer, la criptografia, i trusted public ledgers, accessibili a tutti, e la grande capacità di elaborazione dei dati, ha reso possibile l'avvio di una nuova architettura informatica con elevata potenzialità: la Blockchain. La punta dell'iceberg dei possibili servizi, che ha una grande attenzione mediatica negli ultimi anni, è il Bitcoin. Tutte le istituzioni e gli operatori finanziari ne analizzano i possibili impatti e l'EBC, lo ha definito Virtual Currency Scheme (VCS) ed ha preso atto che è nato un nuovo modo di scambiarsi del valore sulla rete con un rapporto diretto fra un venditore ed un compratore senza la presenza di intermediari. ”Standard De Facto saranno le nuove regole-ha affermato recentemente Mario Draghi- e i dati saranno la prossima moneta di scambio”. Nel frattempo si moltiplicano le società che propongono servizi basati sulle Blockchain, come emerge, ad esempio, dai recenti annunci del Nasdaq, che ha adottato una prima piattaforma per gli scambi finanziari, e di alcuni Stati, che ne indicano il prossimo utilizzo nel settore delle certificazioni delle proprietà immobiliari. L'architettura Blockchain, infatti, consente di registrare in modo indelebile, non modificabile, sicuro e distribuito qualunque tipo di dato digitale, da una valuta, come Bitcoin, ad un contratto, un attestato di proprietà (smart contracts- smart property) senza disporre di un'autorità di certificazione, mantenendo sulla rete la visibilità di tutte le transazioni peer to peer avvenute. Nei lavori del workshop si porranno i seguenti interrogativi: • • • • • Quale sarà l'impatto presumibile della Blockchain nel Finance? Quanto saranno sensibili e reattivi gli Stati e la PA? Quali sono le applicazioni realmente in uso e quelle più promettenti? Quali rischi ed opportunità evidenziano i servizi della Blockchain? Quali nuovi operatori di mercato stanno emergendo? FINAKI 8 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I workshop 3 ( 4 ) (sessioni parallele) Dal Machine Learning al Cognitive Computing - Dati come neuroni creeranno la consapevolezza di un nuovo sé? Coordinatori: Massimo Messina UniCredit, Gabriele Ranieri ENGIE Italia, Daniele Rizzo Autogrill Che cos'è la mente? Ancora oggi né gli scienziati né i filosofi riescono a concordare su una definizione universale o specifica. Sicuramente si può concordare nel percepire la mente come una raccolta di sensazioni, azioni, emozioni, sogni e ragionamenti, integrando informazioni dal contesto che ci circonda attraverso i nostri sensi. Viviamo in un'era in cui usiamo sempre più inconsciamente intelligenza espressa in modo talmente naturale da non esserne consapevoli come ad esempio gli aiuti nella scrittura sulla piccola tastiera di un telefonino. Si diffonde, in modo pervasivo e virale, e quasi senza accorgercene, compare in ogni processo della vita umana e a volte ci sembra prodotta proprio da una mente, al punto da rivolgersi ad alcuni strumenti personali come ad una persona. Dalle catene di distribuzione alla finanza, dai trasporti alla sanità, dalla giustizia al fisco, dalla cura del nostro fisico al nostro tempo libero. Viaggiamo sui confini di un'era e siamo testimoni, di quella che con termine anglofono viene chiamata Digital Transformation della nostra società. Le dimensioni e gli impatti, a vari livelli, di questo “nuovo mondo” digitale, fatto di tecnologia sempre più interconnessa, sono enormi e il residuo più importante che lo contraddistingue è l'immenso ammontare di dati che creiamo in ogni istante. Si stimano 2.5 exabyte ogni giorno (qualcosa come 2 miliardi e mezzo di chiavette USB da 1 Giga). Inoltre, il 90% dei dati prodotti nel mondo ad oggi è stato creato solamente negli ultimi 2 anni. L'intelligenza, che chiediamo sempre più ai nostri strumenti, si ciba di questi dati, trasformandoli e dando loro un valore che non ha precedenti; dati che si presentano sempre più, nella stragrande maggioranza dei casi, sotto forma destrutturata in innumerevoli formati: testo, audio, immagini, video. Dati che sono sempre più prodotti in autonomia dalle stesse macchine, che vengono archiviati in molteplici luoghi: dai tradizionali data base ai social networks. Dati che sono sia di tipo statico sia di tipo dinamico perché prodotti in continuo: pensiamo a quanto fornito dai sensori, dai sistemi di tracking RFID, dalle video camere di sorveglianza, dai sistemi di smart metering. Sono tanti aspetti diversi da collegare, integrare, trasformare; la nuova intelligenza mira a sviluppare una risposta coerente e unificata, un meccanismo universale che si rifà al funzionamento della mente, imparando e interagendo naturalmente con le persone, per amplificare quello che sia gli umani che le macchine possono fare per ciascun conto. L'ambizione è quella di affiancare la mente nella soluzione di problemi attraverso l'accesso all'enorme quantità di informazioni di cui sempre più disponiamo. I sistemi “intelligenti” di domani - i sistemi cognitivi - cambieranno per sempre il modo in cui le persone potranno interagire con i sistemi informatici e con i sistemi tecnologici in genere, non dovranno essere programmati per svolgere compiti ma si addestreranno con l'interazione, consentiranno all'uomo di estendere le sue competenze su qualsiasi dominio di conoscenza e di poter prendere, in tempi rapidissimi, decisioni complesse che richiedono la valutazione di straordinari volumi di dati. Essi rappresentano una nuova categoria di tecnologie che utilizza l'elaborazione del linguaggio e dell'apprendimento automatico per consentire alle persone e alle macchine di interagire in modo più naturale, estendendo e potenziando le competenze e le capacità cognitive umane. I lavori del workshop si porranno i seguenti interrogativi: • • • • • A che punto siamo in questa evoluzione? Quali gli aspetti già maturi e quali solamente i sogni? Quali sono gli strumenti di gestione dell'enorme mole di dati statici e dinamici e della conseguente estrazione di valore? Che peso hanno i fattori sociali ed antropologici nella evoluzione del rapporto Uomo/Macchina dei sistemi cognitivi? Quali le possibili applicazioni di queste tecnologie negli attuali contesti di business? Avranno l'annunciato effetto dirompente? Quali le competenze richieste dai sistemi intelligenti di domani? FINAKI 9 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I workshop 4 ( 5 ) (sessioni parallele) La rivoluzione della superintelligence: sogno o incubo? Coordinatori: Bruno Demuru Saras, Marco Moretti A2A L'intelligenza artificiale? "Più pericolosa del nucleare". Lo ha scritto in un tweet Elon Musk, CEO di Tesla, società automobilistica impegnata nella creazione di veicoli elettrici ad alte prestazioni per il mercato di massa. Questo dopo aver letto in anteprima il libro del filosofo svedese Nick Bostrom "Superintelligence", che prospetta il futuro dominio delle macchine sull'uomo. Ma Musk ha investito in Vicarious, startup che lavora a un software per imitare il funzionamento del cervello umano. Un “cinguettio” che ha immediatamente suscitato commenti e re-tweet, perché lascia trapelare uno scenario già descritto nei libri di fantascienza in cui gli oggetti dotati, appunto, di intelligenza artificiale arrivano a prendere il controllo sugli esseri umani. Ma poi che cos'è l'intelligenza artificiale: può essere effettivamente paragonata all'intelligenza umana"? I lavori del workshop porranno i seguenti interrogativi: • • • • A che punto è nella realtà lo sviluppo della superintelligence? A quando le prime reali applicazioni su larga scala? Dove stanno i confini del controllo dell'intelligenza artificiale? Quale sarà l'impatto delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro e sull'organizzazione delle aziende? 5 L'impatto dell'evoluzione esponenziale della tecnologia sull'occupazione, sugli skill, sullo Smart Working e più in generale sul modello socio-economico nazionale Coordinatori: Giuseppe Civale Telecom Italia, Elvira Fabrizio Eni, Mauro Minenna ACI Informatica Negli ultimi tre decenni nei Paesi industrializzati - primi fra tutti USA, Finlandia, Germania e Svezia - si assiste ad una redistribuzione senza precedenti di benessere e reddito attraverso il cambiamento esponenziale, digitale e combinatorio della tecnologia che sorregge il nostro sistema economico. Le tecnologie digitali possono replicare idee, intuizioni e innovazioni preziose a un costo estremamente basso. Questo crea abbondanza per la società e ricchezza per gli innovatori, ma induce la diminuzione della domanda di certe forme di manodopera - i cui compiti prevedono spesso mansioni di routine sia cognitive che manuali - che prima erano importanti. I rapidi progressi dei nostri strumenti digitali stanno creando un benessere mai visto prima, ma non esiste una legge economica che garantisca che tutti i lavoratori, o anche solo una maggioranza, beneficeranno in futuro dei suddetti progressi”. (Tratto da La nuova rivoluzione delle macchine di E. Bryniolfsson e A. McAfee). I cambiamenti strutturali indotti dalle nuove tecnologie hanno creato - sempre secondo Bryniolfsson e McAfee tre coppie di vincitori e di vinti che tendono a sovrapporsi. I primi due insiemi di vincitori sono composti da coloro che hanno accumulato quantità significative di capital asset non umano (macchinari, strutture, proprietà intellettuale o asset finanziari), oppure umano (addestramento, istruzione, esperienza e capacità); mentre il terzo gruppo di vincitori è composto dalle cosiddette superstar, le persone dotate di un talento o di una fortuna fuori dal comune. In ogni gruppo le tecnologie digitali tendono ad aumentare i guadagni economici per i vincitori mentre gli altri diventano meno essenziali e pertanto risulteranno meno ricompensati; in tali circostanze i cambiamenti più ingenti nel gap tra vincitori e vinti si registrano tra le superstar di un campo e tutti gli altri. I guadagni complessivi per i vincenti sono stati maggiori delle perdite complessive di tutti gli altri, tutto ciò in conseguenza del fatto che la produttività e il reddito totale sono cresciuti nell'economia nel suo complesso. L'assetto finale del nuovo sistema produttivo è oggi in fase di definizione e molto dipenderà da quali tra gli FINAKI 10 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I workshop ( 6 ) (sessioni parallele) input per la produzione risulteranno più scarsi. In questa prospettiva le tecnologie digitali stanno già operando sia nella creazione di sostituti poco costosi della manodopera che talvolta anche nella sostituzione del capitale. A questo punto la sfida è aperta e questa volta sembrano esserci di nuovo le circostanze per riportare in gioco anche il nostro paese. 6 Industry 4.0: a quando la totale automazione e digitalizzazione delle produzioni? Coordinatori: Lorenzo Anzola Mapei, Dario Castello Magneti Marelli/FCA Gianluca Giovannetti Amadori Siamo ormai entrati nella quarta rivoluzione industriale: oggi è quindi necessario riflettere sulle conseguenze dal punto di vista economico e sociale che il nuovo modello produttivo dell'Industry 4.0 può avere sul lavoro, osservando innanzitutto come la rivoluzione digitale possa veramente stravolgere l'organizzazione del lavoro stesso. Il futuro dell'industria che sfrutterà sempre più il paradigma dell'IoT presenta infatti molteplici aspetti che influenzeranno pesantemente il mondo della produzione: basti pensare a come la moltitudine di sensori installati sui macchinari consentano una interazione e connessione continua sia tra di loro che con il prodotto per poter condurre e controllare la produzione. I prodotti delle fabbriche 4.0 sono sempre più personalizzati, la produzione di massa, già rivoluzionata dall'utilizzo del just-in-time, è ormai superata da modelli make-to-order o engineer-to-order sempre più spinti. Per consentire la piena personalizzazione del prodotto sono necessari lavoratori che, potenzialmente per ogni ciclo produttivo, impostino e guidino macchinari e sistemi sempre più flessibili e complessi al fine di ottenere quanto desiderato dal cliente, con tassi di produttività sempre crescenti e difettosità in costante riduzione. Allo stesso tempo, essendo le macchine sempre soggette ad errori, bug o altre tipologie di ostacolo alla produzione, gli operatori di stabilimento devono essere in grado di risolvere questi problemi, che il più delle volte non riguardano ostacoli fisici, ma problematiche nate dai sistemi informatici che governano la produzione. La digitalizzazione del ciclo produttivo permette quindi consistenti vantaggi in termini di velocità di industrializzazione del prodotto (dal concept alla produzione ad alti volumi, basti pensare al 3D printing) e consente di migliorare gli ambienti lavorativi, rendendoli più sicuri (ad es. usando dei wearable device) ed ergonomici. Il processo di adeguamento a questa nuova filosofia produttiva richiederà tempo, perché frutto di ingenti investimenti sia sui macchinari e sistemi informativi che sulla formazione delle competenze adeguate per controllarli. Ma che questa sia una sfida cruciale è dimostrato anche dal fatto che tutte le potenze industriali, a partire dagli USA e dalla Germania, hanno ufficializzato programmi pluriannuali governativi e privati sul tema dell'Industry 4.0. Ciò che è anche evidente è che politica industriale e politica del lavoro sono in questo caso due facce (convergenti o divergenti) dell'innovazione digitale. 7 Skill e competenze per l'ICT di domani Coordinatori: Roberto Fonso Banca Popolare di Milano, Luciano Guglielmi Mondadori Luca Verducci Poste Italiane Lo European e-Competence Framework (e-CF) fornisce un riferimento di 40 competenze richieste e praticate nel contesto lavorativo dell'Information and Communication Technology (ICT); l'uso di un linguaggio condiviso per descrivere competenze, skill e livelli di proficiency lo rende facilmente comprensibile in tutta Europa. Prima implementazione dello European Qualifications Framework (EQF) per un settore specifico, l'e-CF è FINAKI 11 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I workshop ( 7 ) (sessioni parallele) stato creato per essere applicato da servizi ICT, aziende della domanda e dell'offerta, manager e dipartimenti delle risorse umane (HR), istituti d'istruzione e organismi di formazione tra cui l'istruzione superiore, osservatori di mercato e policy maker, e altre organizzazioni del settore pubblico e privato. Lo spettro di competenze non è mai completo e deve sempre essere aggiornato in tempo reale per far fronte alle sfide della trasformazione digitale. Considerata la pervasività dell'ICT il patrimonio di skill non è mai sufficiente a soddisfare le molteplici esigenze di comprensione e di giusta interpretazione del business e una sempre maggiore compressione del time to market. Non è più sufficiente la capacità di interagire con nuovi player e partner nel business e al di fuori di esso. Sarà necessario creare nuovi profili di competenza e trovare modo di identificarli, di attrarli, di farli crescere e fidelizzarli. Nello specifico il percorso da intraprendere ha come fine ultimo: • • • • • • • Provvedere a eliminare gap generazionali ottenendo l'integrazione di nuovi talenti Prevedere percorsi di riqualificazione di skill e competenze obsolete recuperando identità professionali di risorse da rivalorizzare con diretto impatto sulla produttività e minor ricorso al mercato Parlare lo stesso linguaggio del mercato abilitando l'identificazione di risorse esterne chiave da acquisire Favorire la corretta correlazione fra ruolo ricoperto e competenze possedute Individuare le competenze digitali per l'IT di domani già presenti in azienda Verificare le readiness dell'azienda verso nuovi paradigmi (IoT, Agile Software Development, ecc.) Predisporre un'organizzazione capace di creare valore dalla inevitabile compresenza di seniority, attitudini e metodi operativi disomogenei fra loro FINAKI 12 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani L e t a v o le ro t o n d e (1) A cura di Gianluigi Castelli Presidente del Comitato di programma degli Incontri ICT2008 La trasformazione digitale tra tecnologie e persone L’attuazione della trasformazione digitale richiede l’iniezione di nuove competenze, ma anche il cambiamento dei comportamenti per far si che la trasformazione non sia solo subita, ma agita. Alcuni modelli organizzativi separano la gestione ordinaria dall’innovazione, ma il pieno coinvolgimento dell’intero capitale umano è essenziale nel medio-lungo termine. • Quindi, quali azioni di engagement si rendono necessarie per assicurare la trasformazione del modus operandi e dei comportamenti delle risorse coinvolte? • Sapranno i CIO, così come sono cresciuti oggi nelle varie realtà in cui operano, trasformare, oltre al patrimonio di infrastrutture, di sistemi informativi e di dati, la capacità di se stessi e del proprio team di essere attori di questo cambiamento epocale? Is software (really) eating the world? Dall’ormai famoso articolo di Marc Andreessen apparso sul WSJ nel 2011 emergeva come la nuova generazione di imprese tecnologiche dovesse necessariamente dotarsi di nuovi e più agguerriti talenti capaci di creare vantaggi competitivi in grado di alimentare il suo sviluppo. La Digital Transformation, abilitata dalle nuove tecnologie - Mobile, Business Analytics, IoT, Cloud Computingsta cambiando fortemente il modo di fare business e il vivere quotidiano. E di questo, come emerge anche dalla seconda edizione dell’Osservatorio delle Competenze Digitali, vi è piena consapevolezza, da parte delle aziende ICT, delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni che hanno partecipato all’indagine. Se la necessità di una cultura digitale e di una notevole competenza nella capacità di realizzare algoritmi e soluzioni software permea tutti i contesti, a maggior ragione imprese e organizzazioni pubbliche sono chiamate a promuovere un cambiamento culturale oltre che tecnologico, facendo leva sul rinnovamento delle competenze dei professionisti ICT ma anche dei lavoratori non specialisti, delle competenze di e-leadership e di quelle per la cittadinanza digitale. • Sono dotate queste organizzazioni delle competenze necessarie ad indirizzare il radicale cambiamento della trasformazione digitale? • Quale la situazione attuale? Partecipanti: Carlo Bozzoli Enel Roberto Burlo Generali Italia Massimo Milanta UniCredit Antonio Samaritani Agenzia per l'Italia Digitale Dario Pagani Eni Gianluca Pancaccini Telecom Italia FINAKI 13 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani L e t a v o le ro t o n d e (2) Moderatore: Gianluigi CASTELLI Presidente del Comitato di programma degli Incontri ICT2008 E’ nato a Milano nel 1954, dove si è laureato in Fisica (indirizzo cibernetico). Attualmente è Consigliere di Amministrazione di Cynny S.p.A.; Presidente del Consiglio di Amministrazione di Nozomi Networks SA; Direttore del DEVO Lab e professore di Sistemi Informativi presso la SDA Bocconi School of Management. E’ stato fino al Febbraio 2015 CIO di Eni S.p.A. Durante questo periodo ha provveduto al consolidamento organizzativo di tutte le unità ICT di Gruppo (con l’eccezione delle altre società regolate o quotate) in un’unica direzione all’interno della Corporate e al Consolidamento applicativo per le aree: Finance, Retail Market Gas & Power. Ha inoltre curato la razionalizzazione logistica e la standardizzazione dei sistemi estero. Dal 2001 al 2006 ha ricoperto diversi ruoli all’interno del Gruppo Vodafone: inizialmente come CIO di Vodafone Italia, quindi è divenuto Chief Technology Officer di Vodafone Italia unificando sotto un’unica responsabilità le tecnologie IT e di Rete. Successivamente, fino al 2006, è stato CIO di Gruppo, con responsabilità di governo e integrazione di tutte le funzioni IT delle società operative del Gruppo Vodafone. Dal 1997 al 2001 ha operato nel Gruppo Fiat, prima come CIO di Fiat Auto, poi come A.D, e D.G. della società di servizi software del Gruppo (GSA). Nel 1996-1997 è stato CIO di Infostrada, dove ha avuto la responsabilità dello sviluppo e roll out del sistema di billing. Prima ha ricoperto diversi incarichi all’interno di Etnoteam S.p.A., fino a diventare direttore della Divisione di System Integration, conseguendo, tra l’altro, la leadership italiana nel software dell’iniziativa europea Open Microprocessor Systems Initiative (OMI). FINAKI 14 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I keynote speaker (1) La rivoluzione digitale e il futuro della previdenza Tito BOERI INPS Istituto Nazionale Previdenza Sociale Economista, da febbraio 2015 è Presidente dell’INPS. E’ professore ordinario all’Università Bocconi, dove è stato dal 2012 al 2014 prorettore alla Ricerca, e Centennial Professor alla London School of Economics (ora in aspettativa). E' responsabile scientifico del festival dell’economia di Trento. Prima di assumere il suo incarico all’INPS è stato direttore della Fondazione Rodolfo Debenedetti. In precedenza è stato senior economist all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, consulente del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, della Commissione Europea e dell’Ufficio Internazionale del Lavoro. Coevoluzione di uomini e macchine verso la società decentralizzata David ORBAN Singularity University David Orban is an entrepreneur, a member of the Faculty of, and Advisor to the Singularity University, an interdisciplinary university whose mission is to assemble, educate and inspire leaders who strive to understand and facilitate the development of exponentially advancing technologies in order to address humanity's grand challenges. David is the Founder of Network Society Research, a London based global non-profit, creating a vision and analytical tools to allow individuals, enterprises and the society at large to deal positively with the unstoppable change towards decentralized and distributed technologies disrupting the centralized and hierarchical functions of the Nation State. He is an Advisor of Dotsub, which he led as CEO through a period of rapid growth from 2011 to 2015. Dotsub is the leading technology and services provider powering video viewing via captions and translations as subtitles in any language to increase access, engagement and global reach, based in New York City. www.davidorban.com Il futuro del lavoro: nuove tecnologie informatiche e lavoro Pierfranco CAMUSSONE Università Bocconi Nato a Ottobiano il 28 settembre 1943. Laureato in Ingegneria presso il Politecnico di Milano nel 1967. Professore Ordinario di “Organizzazione e sistemi informativi” presso la facoltà di Economia dell'Università di Trento. Per circa 20 anni direttore dell'Area Sistemi Informativi della SDA Bocconi. Già professore di " Information Technology e Strategia" presso l'Università L. Bocconi. Membro di comitati scientifici di diverse riviste (tra cui Economia e Management, Mondo digitale). Consulente per alcuni grandi gruppi bancari e imprese industriali sull'uso delle nuove tecnologie informatiche e telecomunicative. Studioso dei nuovi modelli di business derivanti dall'impiego delle tecnologie informatiche. Autore di numerose pubblicazioni e articoli in particolare concernenti lo stato dei sistemi informativi nelle aziende italiane ed le problematiche dell'occupazione legate alla trasformazione digitale e alle nuove e future condizioni del lavoro. FINAKI 15 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I keynote speaker (2) Chi lavorerà ancora? Occupazione e competenze nel futuro digitale Giancarlo CAPITANI NetConsulting cube Giancarlo Capitani è Professore presso il Politecnico di Milano dove svolge attività didattica e di ricerca sull'impatto delle innovazioni tecnologiche sui distretti industriali e le aree metropolitane. Oltre alla posizione accademica vanta una lunga esperienza aziendale. E' stato, infatti, fondatore e Presidente di Nomos Ricerca, società specializzata in analisi di mercato e consulenza nel settore dell'informatica e delle telecomunicazioni, dal 1975 al 1995, anno in cui questa è passata sotto il controllo di Gartner Group. Dal 1995 al 1998 è stato Presidente di Gartner Italia e Vice President Worlwide di GartnerConsulting. Dal 1999 è Amministratore Delegato e partner di NetConsulting, società leader in Italia nella consulenza e nelle analisi di mercato nei settori delle telecomunicazioni dell'informatica e dell'e-business. Dal 1984 è curatore del Rapporto Assinform sull'informatica e le telecomunicazioni in Italia. Dal 7 Aprile 2015 è Presidente di Netconsulting cube Partnership strategica fra Sirmi e NetConsulting nel settore delle ricerche di mercato e della consulenza di marketing in area Ict con lo scopo di rafforzare la presenza sul mercato ed a razionalizzare l'offerta attraverso un processo di integrazione di competenze, risorse e servizi. “Il futuro artificiale”: Smart Contracts e nuova organizzazione dell'impresa e delle istituzioni Carlo Alberto CARNEVALE MAFFE' SDA Bocconi Docente di Strategia presso la Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi, dove è stato fondatore e coordinatore del Master in Strategia Aziendale (MISA). E' responsabile del corso di Business Strategy per il Bachelor in International Economics and Management. Insegna al Media MBA della Steinbeis University di Berlino e al Master in Intelligence della University of Malta, e ha svolto attività di docenza presso la Graduate School of Business della Columbia University e la Stern School of Business della New York University. E' membro dello Steering Committee “E-business Policies” della Commissione Europea DG Enterprise. E' editorialista di MF-Milano Finanza e collabora regolarmente a diverse testate giornalistiche e televisive nazionali e internazionali, quali CNBC International/Class CNBC e Il Sole 24 Ore. E' membro del comitato scientifico di Assodigitale e dell'editorial review board di “Economia & Management”. E' Amministratore Indipendente di Società del comparto Technology, Media and Telecommunications, alcune delle quali sono quotate in Borsa. Svolge attività di advisor strategico per primarie aziende nazionali ed internazionali. Ha pubblicato numerosi articoli, libri e casi aziendali, ed è regolarmente presente con interviste e commenti su alcune tra le più importanti testate economico-finanziarie internazionali, tra le quali The Economist, Time, Harvard Business Review Italy, Business Week, Wall Street Journal, Financial Times, New York Times, International Herald Tribune, Les Echos. Dall'anno 2001 è membro associato del Comitato di Programma degli Incontri ICT e Keynote Speaker di varie sessioni di EuroCIO. FINAKI 16 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani I l p ro g r a m m a d e l le g i o r n a t e Giovedì 16 giugno 17.00-17.05 Benvenuto di Finaki Giorgio Bongiorno 17.05-17.15 Apertura degli Incontri Gloria Gazzano Snam / Presidente del Comitato di programma 17.15-18.00 La rivoluzione digitale e il futuro della previdenza Tito Boeri INPS 18.00-19.00 Coevoluzione di uomini e macchine verso la società decentralizzata David Orban Singularity University 19.00-20.15 Svolgimento dei workshop (sessioni parallele) 20.15 21.00 Cocktail di Benvenuto Cena Venerdì 17 giugno 09.00-12.00 Svolgimento dei workshop (sessioni parallele) 12.00-13.00 Il futuro del lavoro: nuove tecnologie informatiche e lavoro Pierfranco Camussone Università Bocconi 13.00-14.00 Business Lunch 15.00-17.00 Svolgimento dei workshop (sessioni parallele) 17.00-17.30 Coffee Break 17.30-18.30 Chi lavorerà ancora? Occupazione e competenze nel futuro digitale Giancarlo Capitani NetConsulting cube 18.30-19.15 La trasformazione digitale tra tecnologie e persone Tavola rotonda moderata da Gianluigi Castelli Presidente del Comitato di Programma degli Incontri ICT2008. Partecipano: Carlo Bozzoli Enel, Roberto Burlo Generali Italia Massimo Milanta UniCredit, Antonio Samaritani Agenzia per l'Italia Digitale Dario Pagani Eni, Gianluca Pancaccini Telecom Italia 19.15 20.30 Relax Barbecue Dinner 09.00-12.00 Mattinata libera (vari programmi relax) 13.00 Business Lunch 14.30-15.30 Is software (really) eating the world? Tavola rotonda moderata da Gianluigi Castelli Presidente del Comitato di Programma degli Incontri ICT2008. Partecipano: Carlo Bozzoli Enel, Roberto Burlo Generali Italia Massimo Milanta UniCredit, Antonio Samaritani Agenzia per l'Italia Digitale Dario Pagani Eni, Gianluca Pancaccini Telecom Italia 15.30-18.00 Condivisione risultati dei workshop (sessioni comuni “Stars”) 18.00-18.30 Coffee Break 18.30-19.30 “Il futuro artificiale“ - Smart Contracts e nuova organizzazione dell'impresa e delle istituzioni Carlo Alberto Carnevale Maffè SDA Bocconi 19.30-19.45 Wrap up e annuncio appuntamento degli Incontri ICT2017 Gloria Gazzano e Giorgio Bongiorno 19.45 20.30 Relax Cena di gala all'Isola dei Pescatori Domenica 19 giugno Check-out entro le ore 11.00. Alle ore 12.00 pranzo a buffet e congedo dei partecipanti FINAKI 17 Il presente programma potrebbe subire alcune variazioni. Sabato 18 giugno Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani L e co n d i z i o n i d i p a r t e c i p a z i o n e L’iscrizione è riservata ai Direttori dei Sistemi Informativi di aziende medio-grandi italiane e della Pubblica Amministrazione, e al Top Management delle società fornitrici di sistemi e servizi informativi. Per garantire l’opportuna trasparenza e l’efficacia delle discussioni di gruppo, il numero complessivo dei partecipanti è limitato a 150 persone (senza accompagnatori). Iscrizioni e soggiorno Per iscriversi all’evento basta inviare il modulo di adesione ricevuto dalla Finaki insieme all’invito di partecipazione. Le quote di partecipazione indicate sui moduli di iscrizione, comprendono tutte le attività in agenda: - la partecipazione ai lavori e al programma culturale e/o sportivo del sabato mattina; - per gli accompagnatori la partecipazione al programma parallelo ai lavori; - le spese di pensione completa per tutta la durata dell’evento, per 2 persone (1 rappresentante aziendale con 1 accompagnatore privato). Le spese di viaggio non sono incluse. Sono organizzati servizi di navetta gratuiti il 16 giugno e il 19 giugno da e per l’aeroporto di Milano Malpensa e la Stazione Centrale FS di Milano; gli orari delle navette verranno resi noti alla conferma di avvenuta iscrizione. Nota Bene - La prenotazione alberghiera è a cura della Finaki. - Per gli accompagnatori è previsto un programma parallelo ai lavori che sarà inviato prima dell’evento, unitamente alle opzioni per le attività del sabato mattina. Conferma L’iscrizione è sottoposta alla conferma della Finaki, e solo ad avvenuto pagamento della quota di iscrizione, essa è convalidata a tutti gli effetti. Cancellazioni L'iscrizione potrà essere annullata entro il 16 maggio 2016 senza incorrere in penalità; con una penalità pari al 50% della quota di iscrizione, per cancellazioni pervenute dal 17 al 31 maggio; con una penalità pari all'intera quota di iscrizione per cancellazioni pervenute dal 1° giugno in poi. In caso di sopravvenuta impossibilità a partecipare, l'iscritto ha comunque il diritto di farsi rappresentare da un altro membro della società previa approvazione della Finaki. L’ a l b e rg o Grand Hotel Dino Corso Garibaldi, 20 28831 Baveno VB http://dino.zaccherahotels.com Distanze principali: Aeroporto Milano Malpensa: 56 Km Milano Stazione Centrale FS: 95 Km FINAKI 18 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani L a fo r m u l a d e l l’ e v e n t o Gli Incontri ICT è l'evento annuale dei CIO italiani, con la partecipazione dei principali vendor ICT e TLC, selezionati ed invitati da Finaki. I lavori sono organizzati e condotti da un Comitato di programma costituito dai CIO delle principali aziende italiane e della Pubblica Amministrazione. Un'occasione unica di incontro fra i principali player del mondo ICT; un dibattito aperto, scevro da pressioni commerciali; una opportunità di condivisione di esperienze in un contesto conviviale ed informale. Lo stile degli Incontri Le giornate di lavoro sono caratterizzate dalla completa indipendenza da marchi o architetture e dalla più neutrale trasparenza. L’assenza dell’approccio commerciale e marketing da parte delle società che rappresentano l’offerta, genera un’atmosfera estremamente professionale e libera da ogni influenza o cerimoniale pubblicitari. L’evento non è aperto al pubblico e i media non sono ammessi. Momenti di serio e fecondo impegno sono alternati e integrati a pause rilassanti. Il Comitato di programma Costituito da CIO appartenenti a settori merceologici diversi nello scenario del business e della economia nazionale e della Pubblica Amministrazione, il Comitato sceglie il tema conduttore dell’evento e i temi dei workshop. Il presidente del Comitato Il Comitato sceglie ogni anno il suo presidente il quale apre gli Incontri, coordina il loro svolgimento e conclude i lavori. I lavori e gli obiettivi Sono previste sessioni di gruppi di lavoro (workshop), alternate a conferenze in seduta plenaria. Tutti i partecipanti sono invitati a contribuire attivamente alla discussione delle tematiche trattate. L’obiettivo che l’evento si propone di raggiungere sui vari temi, è di ottenere consenso su un compendio di soluzioni elaborate e presentate in un documento finale che è messo a disposizione di tutti i partecipanti. I workshop Definiti e coordinati dai membri del Comitato di programma, sono il ruolo centrale e motore di tutto l’evento e si svolgono in sessioni parallele della durata da 1 a 3 ore ciascuna. Ad ogni workshop partecipano i CIO e i rappresentanti dell’offerta in maniera paritaria (20-25 persone). La partecipazione è limitata ad un solo workshop. Ogni partecipante sceglie prima dell’evento i 3 temi preferiti. Prima dell’evento, la Finaki, per garantire un’armonia di rappresentanza ad ogni gruppo di lavoro, nel rispetto delle preferenze indicate, assegnerà ad ogni iscritto un workshop. Tutti i partecipanti sono invitati a contribuire attivamente alla discussione. I risultati dei vari gruppi di lavoro vengono presentati in seduta plenaria nella giornata conclusiva dell’evento. Al termine delle presentazioni, il dibattito è aperto a tutti i partecipanti che potranno quindi apportare il loro contributo alle varie tematiche trattate. I keynote speaker Sono operatori del mercato, del mondo accademico, economico e sociale di riconosciuta fama internazionale, i quali contribuiscono ad illustrare i passaggi di rilievo nello sviluppo della tematica principale. Gli atti degli Incontri Finaki prepara la documentazione relativa alle conclusioni e redige gli atti che sono inviati ai partecipanti e resi disponibili nella parte riservata del sito web della Finaki. Gli accompagnatori Sono graditi gli ospiti privati, (un accompagnatore per partecipante), per i quali è previsto un programma turistico/culturale parallelo ai lavori. L’organizzazione e il finanziamento La manifestazione è interamente organizzata dalla Finaki S.A.S.U. La parte più consistente dei costi viene coperta dalle aziende fornitrici, mentre i CIO partecipano con una quota simbolica. I partecipanti possono ritenersi quindi liberi da ogni “amichevole pressione” ed alimentare l’atmosfera di neutralità che costituisce la caratteristica degli Incontri. FINAKI 19 Gli Incontri ICT2016 16° appuntamento annuale dei CIO italiani L'esperienza Finaki Fondata nel 1989, Finaki è leader in Europa nella creazione, lancio e organizzazione di seminari e convegni tecnologici di alto livello in Francia, Germania e Italia. Da allora, Finaki riunisce ogni anno i Responsabili dei Sistemi Informativi delle più grandi aziende nazionali e il top management delle principali aziende di informatica, in un dialogo costruttivo. Les Entretiens Informatiques, Les Entretiens Télécoms, INKOP, SISKOP e gli Incontri ICT, sono eventi di portata nazionale ormai divenuti una consuetudine nel settore. L’indipendenza dai vendor, un Comitato di programma composto da CIO i quali definiscono le tematiche e conducono i lavori degli eventi, il selezionato e ristretto numero di partecipanti, la condivisione di esperienze, le opportunità di networking e la franchezza del dibattito, caratterizzano la Formula Finaki e ne garantiscono il successo da oltre 25 anni. A livello europeo, insieme al Cigref (il Club dei Direttori dei Sistemi Informativi delle grandi aziende francesi), Finaki ha fondato “EuroCIO” - The European CIO Association, che riunisce i CIO dei più importanti Gruppi europei. In Italia 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Le sfide della e-impresa La sfida del valore dopo la e-turbolenza Business Alignment e Business Transformation: il nuovo ruolo del CIO CIO: guru, manager o imprenditore? Il CIO veloce: efficacia e allineamento al business Il bravo CIO si vede nelle crisi Competitività e innovazione: il ruolo dell'ICT Italy 2.0: People, Knowledge, Networking Crescere con la crisi: semplificare, cambiare, trasformare l'IT Creare e comunicare il valore dell'IT Il CIO fra le nuvole: la nuova mediazione fra domanda ed offerta Agenda Digitale: il contributo dei CIO Artefici del rilancio della produttività italiana: i CIO fra tattica e strategia La rivoluzione del Digital: opportunità chiave per il rilancio dell’economia del Paese CIO: il Prometeo digitale - Digital Connected Community: fare impresa e PA in una società digitale integrata Calendario 2016 13-18 marzo CEBIT 2016 - House of CIOs - Hannover 17-20 marzo Les Entretiens Télécoms - Les Arcs 1800 28 aprile-1° maggio SYSKOP - Wiesbaden 8 giugno IT Innovation Summit - Munich 16-19 giugno Les Entretiens Numériques - Opio 16-19 giugno Gli Incontri ICT2016 - Baveno Lago Maggiore 6-9 ottobre INKOP - Valencia 30 novembre-1° dicembre The European CIO Conference Paris Exclusive Media Partner Gli Incontri ICT2016 Organizzazione Finaki in Italia: Sylvain Jouanny Founder Finaki Group Giorgio Bongiorno Delegato Finaki in Italia Hélène Fonte Iozzino Event Marketing & Management Contatto: Galleria del Corso, 4 - 20122 Milano Tel. +39 02 3656 4594 / Fax +39 02 3656 5480 [email protected] FINAKI S.A.S.U. 23, Rue Colbert - F-78885 St. Quentin-en-Yvelines www.finaki.com 20