L`Alba del Pianeta delle Macchine

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L`Alba del Pianeta delle Macchine
Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
16-19 giugno 2016
Grand Hotel Dino, Baveno-Lago Maggiore (VB)
L'Alba del Pianeta delle Macchine
Come la trasformazione digitale e il progresso tecnologico in atto
stanno ridisegnando la società in cui viviamo
Indice
Il Comitato di programma
2-4
Il tema principale
5
I workshop
6-12
Le tavole rotonde
13-14
I keynote speaker
15-16
Il programma delle giornate
17
Le condizioni di partecipazione 18
L’albergo
18
La formula dell'evento
19
L’esperienza Finaki
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Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
I l C o m i t a t o d i p ro g r a m m a
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Presidente
Gloria GAZZANO
Snam S.p.A.
Direttore ICT
Membri del Comitato
Paola BASSI
Lorenzo ANZOLA
Mapei S.p.A.
Corporate IT Director
Carlo BOZZOLI
Presidenza del
Consiglio dei Ministri
Coordinatore Ufficio
Informatico e Telematico
Roberto BURLO
Enel S.p.A.
Generali Business
Solutions S.c.p.a.
Head of Global ICT
CIO
Dario CASTELLO
Magneti Marelli S.p.A.
CIO
FINAKI
Fiat-Chrysler Automobiles
Aldo CHIARADIA
IT Head of Parts & Services
and Connected Car
Furla S.p.A.
Giuseppe DALLONA
Bruno DEMURU
Poste Italiane S.p.A.
Saras S.p.A.
CIO
CIO
IT Director
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I l C o m i t a t o d i p ro g r a m m a
(2)
Membri del Comitato
Emilio FREZZA
Roberto FONSO
Banca Popolare di Milano
Direttore Information
Technology
Ministero dell'Economia
e delle Finanze
Dipartimento del Tesoro
Direttore Ufficio per il
Coordinamento Informatico
Dipartimentale (UCID)
Gianluca GIOVANNETTI
Amadori Group
Danilo GISMONDI
Direttore Organizzazione, IT
e Piani di Trasformazione
Trenitalia S.p.A.
CIO
Luciano GUGLIELMI
Massimo MESSINA
Arnoldo Mondadori
Editore S.p.A.
UniCredit
CIO di Gruppo
Head of Group ICT
Massimo MILANTA
Mauro MINENNA
UniCredit
ACI Informatica S.p.A.
Group CIO & CSO
Direttore Generale
Roberto OROFINO
Marco MORETTI
FINAKI
A2A S.p.A.
Lombardia
Informatica S.p.A.
Group CIO
Direttore Sistemi Regione
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I l C o m i t a t o d i p ro g r a m m a
(3)
Membri del Comitato
Gianluca PANCACCINI
Dario PAGANI
Eni S.p.A.
EVP & CIO
Gabriele RAINERI
ENGIE Italia
Telecom Italia S.p.A. CIO
Telecom Italia
Information Technology
Presidente Amministratore
Delegato
Daniele RIZZO
Autogrill S.p.A.
Chief Information
& Digital Officer
Chief Information &
Business Processes Officer
Europe
Ugo SALVI
Fabrizio VIRTUANI
Saipem S.p.A.
PosteMobile S.p.A.
VP ICT
Amministratore Delegato
Membri associati
Carlo Alberto
CARNEVALE MAFFE'
SDA Bocconi
Docente di Strategia
Aziendale
FINAKI
Alfonso FUGGETTA
CEFRIEL
Amministratore Delegato
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Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
L'Alba del Pianeta delle Macchine
Come la trasformazione digitale e il progresso tecnologico in atto
stanno ridisegnando la società in cui viviamo
Siamo parte da tempo di una trasformazione digitale dell'economia e della società sostenuta dall'innovazione tecnologica che procede a ritmi esponenziali o, come direbbe Raymond Kurzweil, accelerati.
I progressi nella capacità computazionale e nell'intelligenza artificiale hanno consentito di mettere a punto
macchine (hardware e software) in grado di eseguire in autonomia, ancorché programmate dall'uomo, compiti estremamente complessi; la stessa “intelligenza”, accoppiata alla sensoristica sempre più diffusa e interconnessa, sta generando una rete di dispositivi che utilizzano le informazioni raccolte per adattare il proprio
comportamento, come ad esempio nelle “smart grid”.
La riduzione dei costi della tecnologia crea alternative per processi che in passato richiedevano ingenti
capitali:
•
per la produzione manifatturiera (ad esempio con la stampa 3D)
•
per la generazione e impiego dell'energia (ad esempio con i pannelli solari e l'eolico)
•
per la gestione delle transazioni finanziarie (ad esempio con Bitcoin)
portando ad una graduale decentralizzazione organizzativa e di governo: è la “network society”.
La decentralizzazione in atto che si innesta nella trasformazione digitale apre a nuove catene del valore in
diversi settori produttivi che possono sfruttare creatività e capacità di innovazione diffuse ad esempio nelle
forme ormai note di “co-design” o progettazione collaborativa con gli utenti. La tendenza all'allargamento
della base degli stakeholder ridefinisce anche i concetti di sostenibilità economica sociale ed ambientale che
diventano sempre più parte integrante dei nuovi modelli di business. Infine, la trasformazione delle catene del
valore potrebbe distruggere alcuni mestieri tradizionali e crearne di nuovi, in particolare nei settori del governo
e del presidio della tecnologia.
Ma l'evoluzione tecnologica a tassi accelerati può aprire, in futuro, scenari radicalmente diversi da quelli
attuali dando luogo ad una vera e propria “singolarità” tecnologica e sociale.
Se l'intelligenza evolverà in “superintelligenza” generando macchine in grado di auto-apprendere anziché
essere programmate, e se la produzione sarà fortemente decentralizzata così come la generazione di energia, verranno messe in discussione le fondamenta stesse della società che oggi conosciamo, storicamente
basata su un governo centralizzato delle regole e delle risorse.
Macchine sempre più intelligenti ed autonome ed esseri umani saranno in competizione per coprire qualsiasi
mestiere, e forse per la prima volta l'evoluzione tecnologica distruggerà occupazione anziché crearla. Questo
comporta la necessità di utilizzare un concetto che già da qualche tempo è entrato a far parte del vocabolario dei CIO: "governance". Ma in questo caso specifico come si può effettivamente declinare?
L'evento Finaki 2016 chiamando a raccolta i CIO, quali detentori delle leve di governo della tecnologia,
intende affrontare i nuovi paradigmi emergenti per avviare una riflessione su questi temi, valutarne le
implicazioni e i rischi, organizzare e individuare gli strumenti che consentano a tutti noi di mantenere la
rotta di leadership anziché subire le vorticose correnti in arrivo.
FINAKI
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Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
I workshop
( 1 ) (sessioni parallele)
Sulla base dei seguenti scenari di approfondimento indicati dai lavori preliminari degli Incontri ICT2016:
• la relazione con gli altri stakeholder della trasformazione digitale, considerando in modo differente e quindi
rivalutando i modelli di interazione e collaborazione verso le altre funzioni interne così come il grado di
apertura verso altri contributori esterni del processo di digitalizzazione (rappresentanti dell'offerta, associazioni professionali, start-up, agenzie di comunicazione, mondo della ricerca, ecc.);
• le tecnologie su cui puntare e gli investimenti da promuovere rispetto a ciò che va riconsiderato in un'ottica di ridimensionamento, dove sono da ponderare le opportunità di industrializzazione, semplificazione e
la riduzione di costo di servizi maturi, ormai diventati semplici facilities, in contrapposizione rispetto a
nuove capabilities rilevanti per il futuro fabbisogno delle rispettive organizzazioni (ad es. Mobile, Cloud,
Internet of Things, rinnovo di sistemi core, ecc.), oltre alla stessa condivisione dei criteri del valore e del
ritorno sugli investimenti informatici con le rispettive organizzazioni;
• le competenze chiave da sviluppare anche nei dipartimenti ICT, dove profonde necessità di aggiornamento su tecnologie e metodologie emergenti (Enterprise Architecture, Information Analytics, Cloud
Infrastrucrure, Mobile applications, Data Security ecc.) possono condizionare la capacità di supportare un
piano di trasformazione;
• il modello organizzativo dell'IT, a partire dal riconoscimento della natura duale dell'IT (operazioni vs. sviluppo, commodity vs. innovazione), dei differenti modelli di competenze, governance e funding, considerando le appropriate conseguenze nei rispettivi contesti organizzativi. Si tratta di affrontare una rivoluzione,
potenzialmente destabilizzante per organizzazioni e soggetti non nativi digitali o non pronti alla sfida dell'innovazione, da sempre parte fondante del valore IT ma nel passato spesso lasciata da parte a scapito
della gestione operativa;
i CIO, come è consuetudine di lavoro negli Incontri ICT, esploreranno una visione del mercato a 360 gradi,
coniugando le effettive potenzialità che essi possono sviluppare per dare un contributo effettivo alla soluzione della crisi, sia per quanto riguarda il mondo della Pubblica Amministrazione, sia per tutti gli ambiti del settore privato.
I workshop hanno quindi lo scopo di condividere problemi, esperienze, esigenze e soluzioni, in chiave propositiva non solo per il settore specifico ma anche per il Paese. Oltre a questo si impegnano a raccogliere utili
spunti ed opportuni stimoli da indirizzare verso Governi ed Associazioni. Sono quindi considerati nei singoli
workshop interventi specifici rispetto ai diversi mercati di riferimento, tutti focalizzati al raggiungimento del
giusto equilibrio dei vari driver che insistono sulla attuale situazione di crisi. La visione rappresentata dai
vari partecipanti (domanda ed offerta) negli Incontri ICT Finaki, è foriera di interesse in quanto trattasi di un
confronto aperto al di fuori degli schemi operativi che rispettano approcci tradizionali molto spesso orientati a criteri di valutazione commerciale.
L'obiettivo dei lavori (che abbiamo chiamato spesso cantieri digitali) è quello di:
• mettere insieme un cluster culturalmente omogeneo di CIO al fine di discutere in maniera proattiva di
tematiche comuni per tipologia di attività, integrandole con il contributo di colleghi appartenenti ad altri
settori di business per condividere “best practices” ed esperienze di successo;
• condividere anche con i rappresentanti dell'offerta problemi, esperienze, esigenze e soluzioni, in chiave
propositiva per settori specifici e per il Paese;
• costituire un elemento di ulteriore coagulo, rivolgendosi in maniera specifica a colleghi che normalmente,
e per varie ragioni, partecipano solo a convegni settoriali;
• uscire con delle proposte concrete di indirizzo tecnologico ed applicativo;
• individuare e proporre una strategia attiva di leadership di fronte alla trasformazione digitale;
• riflettere sul nuovo ruolo del CIO all'interno delle proprie aziende/istituzioni/associazioni a supporto dell'innovazione e della crescita del "prodotto Paese".
FINAKI
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Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
I workshop
( 2 ) (sessioni parallele)
1. Collaborative Working: come iniziare e quali progetti
Coordinatori: Paola Bassi Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roberto Orofino Lombardia Informatica
Fabrizio Virtuani PosteMobile
2. La “trust machine“ nella Network Society : Blockchain System
Coordinatori: Roberto Burlo Generali Italia, Emilio Frezza MEF/Dipartimento del Tesoro
Massimo Milanta UniCredit
3. Dal Machine Learning al Cognitive Computing - Dati come neuroni creeranno la consapevolezza di un
nuovo sé?
Coordinatori: Massimo Messina UniCredit, Gabriele Ranieri ENGIE Italia, Daniele Rizzo Autogrill
4. La rivoluzione della superintelligence: sogno o incubo?
Coordinatori: Bruno Demuru Saras, Marco Moretti A2A
5. L'impatto dell'evoluzione esponenziale della tecnologia sull'occupazione, sugli skill, sullo Smart
Working e più in generale sul modello socio-economico nazionale
Coordinatori: Giuseppe Civale Telecom Italia, Elvira Fabrizio Eni, Mauro Minenna ACI Informatica
6. Industry 4.0: a quando la totale automazione e digitalizzazione delle produzioni?
Coordinatori: Lorenzo Anzola Mapei, Dario Castello Magneti Marelli/FCA, Gianluca Giovannetti Amadori
7. Skill e competenze per l'ICT di domani
Coordinatori: Roberto Fonso Banca Popolare di Milano, Luciano Guglielmi Mondadori
Luca Verducci Poste Italiane
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Collaborative Working: come iniziare e quali progetti
Coordinatori: Paola Bassi Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roberto Orofino Lombardia Informatica
Fabrizio Virtuani PosteMobile
Collaborazione è un modo di lavorare attraverso il quale individui, aziende e istituzioni operano insieme, innovano e scambiano dati con obiettivi comuni, per raggiungere vantaggi o benefici di business e recuperare agilità,
efficienza e produttività.
Nelle due le forme in cui si manifesta questa pratica di lavoro:
- sincrona, in cui ciascuno che prende parte al progetto comune interagisce in tempo reale, come in un incontro on-line attraverso “instant messaging” o altro;
- asincrona, in cui l'interazione avviene in tempi diversi, caricando documenti o note in uno spazio di lavoro
condiviso;
è possibile individuare i principi attivi insiti alla pratica di collaborazione.
In particolare emergono: la consapevolezza di essere parte di un gruppo di lavoro animato da obiettivi condivisi, la motivazione nel cercare il consenso di altri membri nello sviluppo di soluzioni, la libertà di decidere per
un obiettivo comune, la partecipazione individuale e le aspettative di partecipazione di altri membri, l’abilità di
trattare e comunicare in modo da trovare una soluzione condivisa, la ricerca di reciprocità nella condivisione e
nella decisione, la valutazione di soluzioni alternative attraverso opportuna riflessione e finalmente l'impegno
pro-attivo al posto di una attesa inoperosa.
La collaborazione non coinvolge solo i dipendenti, ma l'intero ecosistema composto da partner, fornitori e clienti/utenti. E poiché la forza lavoro è sempre più geograficamente distribuita e virtuale, migliorare l'efficienza dei
processi di collaborazione non è più un'opzione ma una necessità.
FINAKI
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Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
I workshop
( 3 ) (sessioni parallele)
I lavori del workshop si porranno i seguenti interrogativi:
•
•
•
•
•
•
•
•
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A che punto è lo sviluppo di pratiche collaborative nelle aziende e nella PA?
Esistono una cultura e una volontà determinata in questa direzione? Nella PA, quali sono le opportunità e le
best practices normative e di concertazione tra AGID, PA Centrale, Regioni, Comuni, In-House?
Esiste un impegno per creare questa cultura?
Come modificare i comportamenti dei diversi attori verso un aumento di agilità collaborativa?
Quali sono i presupposti e gli strumenti per il successo dei progetti di collaborazione (project management,
mobility, cloud computing, big data)?
Qual è lo stato di integrazione dei social networks, come strumenti facilitatori della collaborazione?
Quali sono i settori maggiormente toccati da questo nuovo approccio?
Quali modalità e protocolli di utilizzo degli strumenti per evitare l'effetto “spamming”?
La “trust machine” nella Network Society: Blockchain System
Coordinatori: Roberto Burlo Generali Italia, Emilio Frezza MEF/Dipartimento del Tesoro
Massimo Milanta UniCredit
Nella Network Society l'integrazione in un unico sistema di tecnologie esistenti, come i servizi di peer to peer,
la criptografia, i trusted public ledgers, accessibili a tutti, e la grande capacità di elaborazione dei dati, ha reso
possibile l'avvio di una nuova architettura informatica con elevata potenzialità: la Blockchain.
La punta dell'iceberg dei possibili servizi, che ha una grande attenzione mediatica negli ultimi anni, è il
Bitcoin. Tutte le istituzioni e gli operatori finanziari ne analizzano i possibili impatti e l'EBC, lo ha definito
Virtual Currency Scheme (VCS) ed ha preso atto che è nato un nuovo modo di scambiarsi del valore sulla rete
con un rapporto diretto fra un venditore ed un compratore senza la presenza di intermediari. ”Standard De
Facto saranno le nuove regole-ha affermato recentemente Mario Draghi- e i dati saranno la prossima moneta
di scambio”.
Nel frattempo si moltiplicano le società che propongono servizi basati sulle Blockchain, come emerge, ad
esempio, dai recenti annunci del Nasdaq, che ha adottato una prima piattaforma per gli scambi finanziari, e
di alcuni Stati, che ne indicano il prossimo utilizzo nel settore delle certificazioni delle proprietà immobiliari.
L'architettura Blockchain, infatti, consente di registrare in modo indelebile, non modificabile, sicuro e distribuito qualunque tipo di dato digitale, da una valuta, come Bitcoin, ad un contratto, un attestato di proprietà
(smart contracts- smart property) senza disporre di un'autorità di certificazione, mantenendo sulla rete la
visibilità di tutte le transazioni peer to peer avvenute.
Nei lavori del workshop si porranno i seguenti interrogativi:
•
•
•
•
•
Quale sarà l'impatto presumibile della Blockchain nel Finance?
Quanto saranno sensibili e reattivi gli Stati e la PA?
Quali sono le applicazioni realmente in uso e quelle più promettenti?
Quali rischi ed opportunità evidenziano i servizi della Blockchain?
Quali nuovi operatori di mercato stanno emergendo?
FINAKI
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Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
I workshop
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( 4 ) (sessioni parallele)
Dal Machine Learning al Cognitive Computing - Dati come neuroni creeranno la
consapevolezza di un nuovo sé?
Coordinatori: Massimo Messina UniCredit, Gabriele Ranieri ENGIE Italia, Daniele Rizzo Autogrill
Che cos'è la mente? Ancora oggi né gli scienziati né i filosofi riescono a concordare su una definizione universale o specifica. Sicuramente si può concordare nel percepire la mente come una raccolta di sensazioni,
azioni, emozioni, sogni e ragionamenti, integrando informazioni dal contesto che ci circonda attraverso i nostri
sensi. Viviamo in un'era in cui usiamo sempre più inconsciamente intelligenza espressa in modo talmente
naturale da non esserne consapevoli come ad esempio gli aiuti nella scrittura sulla piccola tastiera di un
telefonino. Si diffonde, in modo pervasivo e virale, e quasi senza accorgercene, compare in ogni processo della
vita umana e a volte ci sembra prodotta proprio da una mente, al punto da rivolgersi ad alcuni strumenti personali come ad una persona. Dalle catene di distribuzione alla finanza, dai trasporti alla sanità, dalla giustizia
al fisco, dalla cura del nostro fisico al nostro tempo libero. Viaggiamo sui confini di un'era e siamo testimoni,
di quella che con termine anglofono viene chiamata Digital Transformation della nostra società. Le dimensioni e gli impatti, a vari livelli, di questo “nuovo mondo” digitale, fatto di tecnologia sempre più interconnessa, sono enormi e il residuo più importante che lo contraddistingue è l'immenso ammontare di dati che creiamo in ogni istante. Si stimano 2.5 exabyte ogni giorno (qualcosa come 2 miliardi e mezzo di chiavette USB da
1 Giga). Inoltre, il 90% dei dati prodotti nel mondo ad oggi è stato creato solamente negli ultimi 2 anni.
L'intelligenza, che chiediamo sempre più ai nostri strumenti, si ciba di questi dati, trasformandoli e dando loro
un valore che non ha precedenti; dati che si presentano sempre più, nella stragrande maggioranza dei casi,
sotto forma destrutturata in innumerevoli formati: testo, audio, immagini, video. Dati che sono sempre più
prodotti in autonomia dalle stesse macchine, che vengono archiviati in molteplici luoghi: dai tradizionali data
base ai social networks. Dati che sono sia di tipo statico sia di tipo dinamico perché prodotti in continuo: pensiamo a quanto fornito dai sensori, dai sistemi di tracking RFID, dalle video camere di sorveglianza, dai sistemi di smart metering.
Sono tanti aspetti diversi da collegare, integrare, trasformare; la nuova intelligenza mira a sviluppare una
risposta coerente e unificata, un meccanismo universale che si rifà al funzionamento della mente, imparando
e interagendo naturalmente con le persone, per amplificare quello che sia gli umani che le macchine possono
fare per ciascun conto. L'ambizione è quella di affiancare la mente nella soluzione di problemi attraverso l'accesso all'enorme quantità di informazioni di cui sempre più disponiamo.
I sistemi “intelligenti” di domani - i sistemi cognitivi - cambieranno per sempre il modo in cui le persone
potranno interagire con i sistemi informatici e con i sistemi tecnologici in genere, non dovranno essere programmati per svolgere compiti ma si addestreranno con l'interazione, consentiranno all'uomo di estendere le
sue competenze su qualsiasi dominio di conoscenza e di poter prendere, in tempi rapidissimi, decisioni complesse che richiedono la valutazione di straordinari volumi di dati. Essi rappresentano una nuova categoria di
tecnologie che utilizza l'elaborazione del linguaggio e dell'apprendimento automatico per consentire alle persone e alle macchine di interagire in modo più naturale, estendendo e potenziando le competenze e le capacità cognitive umane.
I lavori del workshop si porranno i seguenti interrogativi:
•
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•
•
A che punto siamo in questa evoluzione? Quali gli aspetti già maturi e quali solamente i sogni?
Quali sono gli strumenti di gestione dell'enorme mole di dati statici e dinamici e della conseguente estrazione di valore?
Che peso hanno i fattori sociali ed antropologici nella evoluzione del rapporto Uomo/Macchina dei sistemi
cognitivi?
Quali le possibili applicazioni di queste tecnologie negli attuali contesti di business? Avranno l'annunciato
effetto dirompente?
Quali le competenze richieste dai sistemi intelligenti di domani?
FINAKI
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I workshop
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( 5 ) (sessioni parallele)
La rivoluzione della superintelligence: sogno o incubo?
Coordinatori: Bruno Demuru Saras, Marco Moretti A2A
L'intelligenza artificiale? "Più pericolosa del nucleare". Lo ha scritto in un tweet Elon Musk, CEO di Tesla,
società automobilistica impegnata nella creazione di veicoli elettrici ad alte prestazioni per il mercato di
massa. Questo dopo aver letto in anteprima il libro del filosofo svedese Nick Bostrom "Superintelligence", che
prospetta il futuro dominio delle macchine sull'uomo. Ma Musk ha investito in Vicarious, startup che lavora a
un software per imitare il funzionamento del cervello umano. Un “cinguettio” che ha immediatamente suscitato commenti e re-tweet, perché lascia trapelare uno scenario già descritto nei libri di fantascienza in cui gli
oggetti dotati, appunto, di intelligenza artificiale arrivano a prendere il controllo sugli esseri umani. Ma poi che
cos'è l'intelligenza artificiale: può essere effettivamente paragonata all'intelligenza umana"?
I lavori del workshop porranno i seguenti interrogativi:
•
•
•
•
A che punto è nella realtà lo sviluppo della superintelligence?
A quando le prime reali applicazioni su larga scala?
Dove stanno i confini del controllo dell'intelligenza artificiale?
Quale sarà l'impatto delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro e sull'organizzazione delle aziende?
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L'impatto dell'evoluzione esponenziale della tecnologia sull'occupazione, sugli skill,
sullo Smart Working e più in generale sul modello socio-economico nazionale
Coordinatori: Giuseppe Civale Telecom Italia, Elvira Fabrizio Eni, Mauro Minenna ACI Informatica
Negli ultimi tre decenni nei Paesi industrializzati - primi fra tutti USA, Finlandia, Germania e Svezia - si
assiste ad una redistribuzione senza precedenti di benessere e reddito attraverso il cambiamento esponenziale, digitale e combinatorio della tecnologia che sorregge il nostro sistema economico. Le tecnologie
digitali possono replicare idee, intuizioni e innovazioni preziose a un costo estremamente basso. Questo
crea abbondanza per la società e ricchezza per gli innovatori, ma induce la diminuzione della domanda di
certe forme di manodopera - i cui compiti prevedono spesso mansioni di routine sia cognitive che manuali
- che prima erano importanti. I rapidi progressi dei nostri strumenti digitali stanno creando un benessere
mai visto prima, ma non esiste una legge economica che garantisca che tutti i lavoratori, o anche solo una
maggioranza, beneficeranno in futuro dei suddetti progressi”. (Tratto da La nuova rivoluzione delle macchine
di E. Bryniolfsson e A. McAfee).
I cambiamenti strutturali indotti dalle nuove tecnologie hanno creato - sempre secondo Bryniolfsson e McAfee tre coppie di vincitori e di vinti che tendono a sovrapporsi. I primi due insiemi di vincitori sono composti da
coloro che hanno accumulato quantità significative di capital asset non umano (macchinari, strutture, proprietà intellettuale o asset finanziari), oppure umano (addestramento, istruzione, esperienza e capacità); mentre il terzo gruppo di vincitori è composto dalle cosiddette superstar, le persone dotate di un talento o di una
fortuna fuori dal comune.
In ogni gruppo le tecnologie digitali tendono ad aumentare i guadagni economici per i vincitori mentre gli altri
diventano meno essenziali e pertanto risulteranno meno ricompensati; in tali circostanze i cambiamenti più
ingenti nel gap tra vincitori e vinti si registrano tra le superstar di un campo e tutti gli altri. I guadagni complessivi per i vincenti sono stati maggiori delle perdite complessive di tutti gli altri, tutto ciò in conseguenza
del fatto che la produttività e il reddito totale sono cresciuti nell'economia nel suo complesso.
L'assetto finale del nuovo sistema produttivo è oggi in fase di definizione e molto dipenderà da quali tra gli
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I workshop
( 6 ) (sessioni parallele)
input per la produzione risulteranno più scarsi. In questa prospettiva le tecnologie digitali stanno già operando sia nella creazione di sostituti poco costosi della manodopera che talvolta anche nella sostituzione del
capitale.
A questo punto la sfida è aperta e questa volta sembrano esserci di nuovo le circostanze per riportare in gioco
anche il nostro paese.
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Industry 4.0: a quando la totale automazione e digitalizzazione delle produzioni?
Coordinatori: Lorenzo Anzola Mapei, Dario Castello Magneti Marelli/FCA
Gianluca Giovannetti Amadori
Siamo ormai entrati nella quarta rivoluzione industriale: oggi è quindi necessario riflettere sulle conseguenze dal punto di vista economico e sociale che il nuovo modello produttivo dell'Industry 4.0 può avere
sul lavoro, osservando innanzitutto come la rivoluzione digitale possa veramente stravolgere l'organizzazione
del lavoro stesso. Il futuro dell'industria che sfrutterà sempre più il paradigma dell'IoT presenta infatti molteplici aspetti che influenzeranno pesantemente il mondo della produzione: basti pensare a come la moltitudine di sensori installati sui macchinari consentano una interazione e connessione continua sia tra di loro che
con il prodotto per poter condurre e controllare la produzione.
I prodotti delle fabbriche 4.0 sono sempre più personalizzati, la produzione di massa, già rivoluzionata dall'utilizzo del just-in-time, è ormai superata da modelli make-to-order o engineer-to-order sempre più spinti.
Per consentire la piena personalizzazione del prodotto sono necessari lavoratori che, potenzialmente per ogni
ciclo produttivo, impostino e guidino macchinari e sistemi sempre più flessibili e complessi al fine di ottenere
quanto desiderato dal cliente, con tassi di produttività sempre crescenti e difettosità in costante riduzione. Allo
stesso tempo, essendo le macchine sempre soggette ad errori, bug o altre tipologie di ostacolo alla produzione,
gli operatori di stabilimento devono essere in grado di risolvere questi problemi, che il più delle volte non
riguardano ostacoli fisici, ma problematiche nate dai sistemi informatici che governano la produzione.
La digitalizzazione del ciclo produttivo permette quindi consistenti vantaggi in termini di velocità di industrializzazione del prodotto (dal concept alla produzione ad alti volumi, basti pensare al 3D printing) e consente di
migliorare gli ambienti lavorativi, rendendoli più sicuri (ad es. usando dei wearable device) ed ergonomici.
Il processo di adeguamento a questa nuova filosofia produttiva richiederà tempo, perché frutto di ingenti investimenti sia sui macchinari e sistemi informativi che sulla formazione delle competenze adeguate per controllarli. Ma che questa sia una sfida cruciale è dimostrato anche dal fatto che tutte le potenze industriali, a
partire dagli USA e dalla Germania, hanno ufficializzato programmi pluriannuali governativi e privati sul tema
dell'Industry 4.0.
Ciò che è anche evidente è che politica industriale e politica del lavoro sono in questo caso due facce (convergenti o divergenti) dell'innovazione digitale.
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Skill e competenze per l'ICT di domani
Coordinatori: Roberto Fonso Banca Popolare di Milano, Luciano Guglielmi Mondadori
Luca Verducci Poste Italiane
Lo European e-Competence Framework (e-CF) fornisce un riferimento di 40 competenze richieste e praticate nel contesto lavorativo dell'Information and Communication Technology (ICT); l'uso di un linguaggio condiviso per descrivere competenze, skill e livelli di proficiency lo rende facilmente comprensibile in tutta
Europa.
Prima implementazione dello European Qualifications Framework (EQF) per un settore specifico, l'e-CF è
FINAKI
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I workshop
( 7 ) (sessioni parallele)
stato creato per essere applicato da servizi ICT, aziende della domanda e dell'offerta, manager e dipartimenti
delle risorse umane (HR), istituti d'istruzione e organismi di formazione tra cui l'istruzione superiore, osservatori di mercato e policy maker, e altre organizzazioni del settore pubblico e privato.
Lo spettro di competenze non è mai completo e deve sempre essere aggiornato in tempo reale per far fronte
alle sfide della trasformazione digitale. Considerata la pervasività dell'ICT il patrimonio di skill non è mai sufficiente a soddisfare le molteplici esigenze di comprensione e di giusta interpretazione del business e una
sempre maggiore compressione del time to market.
Non è più sufficiente la capacità di interagire con nuovi player e partner nel business e al di fuori di esso. Sarà
necessario creare nuovi profili di competenza e trovare modo di identificarli, di attrarli, di farli crescere e fidelizzarli.
Nello specifico il percorso da intraprendere ha come fine ultimo:
•
•
•
•
•
•
•
Provvedere a eliminare gap generazionali ottenendo l'integrazione di nuovi talenti
Prevedere percorsi di riqualificazione di skill e competenze obsolete recuperando identità professionali di
risorse da rivalorizzare con diretto impatto sulla produttività e minor ricorso al mercato
Parlare lo stesso linguaggio del mercato abilitando l'identificazione di risorse esterne chiave da acquisire
Favorire la corretta correlazione fra ruolo ricoperto e competenze possedute
Individuare le competenze digitali per l'IT di domani già presenti in azienda
Verificare le readiness dell'azienda verso nuovi paradigmi (IoT, Agile Software Development, ecc.)
Predisporre un'organizzazione capace di creare valore dalla inevitabile compresenza di seniority, attitudini
e metodi operativi disomogenei fra loro
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16° appuntamento annuale dei CIO italiani
L e t a v o le ro t o n d e
(1)
A cura di Gianluigi Castelli Presidente del Comitato di programma degli Incontri ICT2008
La trasformazione digitale tra tecnologie e persone
L’attuazione della trasformazione digitale richiede l’iniezione di nuove competenze, ma anche il cambiamento
dei comportamenti per far si che la trasformazione non sia solo subita, ma agita.
Alcuni modelli organizzativi separano la gestione ordinaria dall’innovazione, ma il pieno coinvolgimento
dell’intero capitale umano è essenziale nel medio-lungo termine.
•
Quindi, quali azioni di engagement si rendono necessarie per assicurare la trasformazione del modus
operandi e dei comportamenti delle risorse coinvolte?
•
Sapranno i CIO, così come sono cresciuti oggi nelle varie realtà in cui operano, trasformare, oltre al patrimonio di infrastrutture, di sistemi informativi e di dati, la capacità di se stessi e del proprio team di essere
attori di questo cambiamento epocale?
Is software (really) eating the world?
Dall’ormai famoso articolo di Marc Andreessen apparso sul WSJ nel 2011 emergeva come la nuova generazione di imprese tecnologiche dovesse necessariamente dotarsi di nuovi e più agguerriti talenti capaci di creare
vantaggi competitivi in grado di alimentare il suo sviluppo.
La Digital Transformation, abilitata dalle nuove tecnologie - Mobile, Business Analytics, IoT, Cloud Computingsta cambiando fortemente il modo di fare business e il vivere quotidiano. E di questo, come emerge anche dalla
seconda edizione dell’Osservatorio delle Competenze Digitali, vi è piena consapevolezza, da parte delle aziende
ICT, delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni che hanno partecipato all’indagine.
Se la necessità di una cultura digitale e di una notevole competenza nella capacità di realizzare algoritmi e soluzioni software permea tutti i contesti, a maggior ragione imprese e organizzazioni pubbliche sono chiamate a
promuovere un cambiamento culturale oltre che tecnologico, facendo leva sul rinnovamento delle competenze
dei professionisti ICT ma anche dei lavoratori non specialisti, delle competenze di e-leadership e di quelle per la
cittadinanza digitale.
•
Sono dotate queste organizzazioni delle competenze necessarie ad indirizzare il radicale cambiamento della
trasformazione digitale?
•
Quale la situazione attuale?
Partecipanti: Carlo Bozzoli Enel
Roberto Burlo Generali Italia
Massimo Milanta UniCredit
Antonio Samaritani Agenzia per l'Italia Digitale
Dario Pagani Eni
Gianluca Pancaccini Telecom Italia
FINAKI
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Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
L e t a v o le ro t o n d e
(2)
Moderatore:
Gianluigi CASTELLI
Presidente del Comitato di programma degli Incontri ICT2008
E’ nato a Milano nel 1954, dove si è laureato in Fisica (indirizzo cibernetico).
Attualmente è Consigliere di Amministrazione di Cynny S.p.A.; Presidente del
Consiglio di Amministrazione di Nozomi Networks SA; Direttore del DEVO Lab e
professore di Sistemi Informativi presso la SDA Bocconi School of Management.
E’ stato fino al Febbraio 2015 CIO di Eni S.p.A. Durante questo periodo ha provveduto al consolidamento organizzativo di tutte le unità ICT di Gruppo (con l’eccezione delle altre società regolate o quotate) in un’unica direzione all’interno della Corporate e al Consolidamento applicativo per le aree:
Finance, Retail Market Gas & Power. Ha inoltre curato la razionalizzazione logistica e la standardizzazione dei
sistemi estero.
Dal 2001 al 2006 ha ricoperto diversi ruoli all’interno del Gruppo Vodafone: inizialmente come CIO di Vodafone
Italia, quindi è divenuto Chief Technology Officer di Vodafone Italia unificando sotto un’unica responsabilità le
tecnologie IT e di Rete. Successivamente, fino al 2006, è stato CIO di Gruppo, con responsabilità di governo e
integrazione di tutte le funzioni IT delle società operative del Gruppo Vodafone.
Dal 1997 al 2001 ha operato nel Gruppo Fiat, prima come CIO di Fiat Auto, poi come A.D, e D.G. della società
di servizi software del Gruppo (GSA).
Nel 1996-1997 è stato CIO di Infostrada, dove ha avuto la responsabilità dello sviluppo e roll out del sistema
di billing.
Prima ha ricoperto diversi incarichi all’interno di Etnoteam S.p.A., fino a diventare direttore della Divisione di
System Integration, conseguendo, tra l’altro, la leadership italiana nel software dell’iniziativa europea Open
Microprocessor Systems Initiative (OMI).
FINAKI
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Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
I keynote speaker
(1)
La rivoluzione digitale e il futuro della previdenza
Tito BOERI
INPS Istituto Nazionale Previdenza Sociale
Economista, da febbraio 2015 è Presidente dell’INPS. E’ professore ordinario
all’Università Bocconi, dove è stato dal 2012 al 2014 prorettore alla Ricerca, e
Centennial Professor alla London School of Economics (ora in aspettativa). E'
responsabile scientifico del festival dell’economia di Trento. Prima di assumere il
suo incarico all’INPS è stato direttore della Fondazione Rodolfo Debenedetti. In precedenza è stato senior economist all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, consulente del Fondo Monetario
Internazionale, della Banca Mondiale, della Commissione Europea e dell’Ufficio Internazionale del Lavoro.
Coevoluzione di uomini e macchine verso la società decentralizzata
David ORBAN
Singularity University
David Orban is an entrepreneur, a member of the Faculty of, and Advisor to the
Singularity University, an interdisciplinary university whose mission is to assemble, educate and inspire leaders who strive to understand and facilitate the development of exponentially advancing technologies in order to address humanity's
grand challenges. David is the Founder of Network Society Research, a London based global non-profit, creating a vision and analytical tools to allow individuals, enterprises and the society at large to deal positively with
the unstoppable change towards decentralized and distributed technologies disrupting the centralized and hierarchical functions of the Nation State.
He is an Advisor of Dotsub, which he led as CEO through a period of rapid growth from 2011 to 2015. Dotsub is
the leading technology and services provider powering video viewing via captions and translations as subtitles in
any language to increase access, engagement and global reach, based in New York City.
www.davidorban.com
Il futuro del lavoro: nuove tecnologie informatiche e lavoro
Pierfranco CAMUSSONE
Università Bocconi
Nato a Ottobiano il 28 settembre 1943. Laureato in Ingegneria presso il Politecnico
di Milano nel 1967. Professore Ordinario di “Organizzazione e sistemi informativi”
presso la facoltà di Economia dell'Università di Trento.
Per circa 20 anni direttore dell'Area Sistemi Informativi della SDA Bocconi. Già
professore di " Information Technology e Strategia" presso l'Università L. Bocconi. Membro di comitati
scientifici di diverse riviste (tra cui Economia e Management, Mondo digitale).
Consulente per alcuni grandi gruppi bancari e imprese industriali sull'uso delle nuove tecnologie informatiche
e telecomunicative.
Studioso dei nuovi modelli di business derivanti dall'impiego delle tecnologie informatiche.
Autore di numerose pubblicazioni e articoli in particolare concernenti lo stato dei sistemi informativi nelle
aziende italiane ed le problematiche dell'occupazione legate alla trasformazione digitale e alle nuove e future
condizioni del lavoro.
FINAKI
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Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
I keynote speaker
(2)
Chi lavorerà ancora? Occupazione e competenze nel futuro digitale
Giancarlo CAPITANI
NetConsulting cube
Giancarlo Capitani è Professore presso il Politecnico di Milano dove svolge attività
didattica e di ricerca sull'impatto delle innovazioni tecnologiche sui distretti
industriali e le aree metropolitane. Oltre alla posizione accademica vanta una lunga
esperienza aziendale. E' stato, infatti, fondatore e Presidente di Nomos Ricerca,
società specializzata in analisi di mercato e consulenza nel settore dell'informatica e delle telecomunicazioni,
dal 1975 al 1995, anno in cui questa è passata sotto il controllo di Gartner Group.
Dal 1995 al 1998 è stato Presidente di Gartner Italia e Vice President Worlwide di GartnerConsulting.
Dal 1999 è Amministratore Delegato e partner di NetConsulting, società leader in Italia nella consulenza e nelle
analisi di mercato nei settori delle telecomunicazioni dell'informatica e dell'e-business.
Dal 1984 è curatore del Rapporto Assinform sull'informatica e le telecomunicazioni in Italia.
Dal 7 Aprile 2015 è Presidente di Netconsulting cube Partnership strategica fra Sirmi e NetConsulting nel
settore delle ricerche di mercato e della consulenza di marketing in area Ict con lo scopo di rafforzare la
presenza sul mercato ed a razionalizzare l'offerta attraverso un processo di integrazione di competenze, risorse
e servizi.
“Il futuro artificiale”: Smart Contracts e nuova organizzazione
dell'impresa e delle istituzioni
Carlo Alberto CARNEVALE MAFFE'
SDA Bocconi
Docente di Strategia presso la Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi,
dove è stato fondatore e coordinatore del Master in Strategia Aziendale (MISA).
E' responsabile del corso di Business Strategy per il Bachelor in International Economics and Management.
Insegna al Media MBA della Steinbeis University di Berlino e al Master in Intelligence della University of Malta,
e ha svolto attività di docenza presso la Graduate School of Business della Columbia University e la Stern School
of Business della New York University.
E' membro dello Steering Committee “E-business Policies” della Commissione Europea DG Enterprise.
E' editorialista di MF-Milano Finanza e collabora regolarmente a diverse testate giornalistiche e televisive nazionali e internazionali, quali CNBC International/Class CNBC e Il Sole 24 Ore.
E' membro del comitato scientifico di Assodigitale e dell'editorial review board di “Economia & Management”.
E' Amministratore Indipendente di Società del comparto Technology, Media and Telecommunications, alcune
delle quali sono quotate in Borsa.
Svolge attività di advisor strategico per primarie aziende nazionali ed internazionali.
Ha pubblicato numerosi articoli, libri e casi aziendali, ed è regolarmente presente con interviste e commenti su
alcune tra le più importanti testate economico-finanziarie internazionali, tra le quali The Economist, Time,
Harvard Business Review Italy, Business Week, Wall Street Journal, Financial Times, New York Times,
International Herald Tribune, Les Echos.
Dall'anno 2001 è membro associato del Comitato di Programma degli Incontri ICT e Keynote Speaker di varie
sessioni di EuroCIO.
FINAKI
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Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
I l p ro g r a m m a d e l le g i o r n a t e
Giovedì 16 giugno
17.00-17.05
Benvenuto di Finaki Giorgio Bongiorno
17.05-17.15
Apertura degli Incontri Gloria Gazzano Snam / Presidente del Comitato di programma
17.15-18.00
La rivoluzione digitale e il futuro della previdenza Tito Boeri INPS
18.00-19.00
Coevoluzione di uomini e macchine verso la società decentralizzata
David Orban Singularity University
19.00-20.15
Svolgimento dei workshop (sessioni parallele)
20.15
21.00
Cocktail di Benvenuto
Cena
Venerdì 17 giugno
09.00-12.00
Svolgimento dei workshop (sessioni parallele)
12.00-13.00
Il futuro del lavoro: nuove tecnologie informatiche e lavoro
Pierfranco Camussone Università Bocconi
13.00-14.00
Business Lunch
15.00-17.00
Svolgimento dei workshop (sessioni parallele)
17.00-17.30
Coffee Break
17.30-18.30
Chi lavorerà ancora? Occupazione e competenze nel futuro digitale
Giancarlo Capitani NetConsulting cube
18.30-19.15
La trasformazione digitale tra tecnologie e persone
Tavola rotonda moderata da Gianluigi Castelli Presidente del Comitato di Programma
degli Incontri ICT2008. Partecipano: Carlo Bozzoli Enel, Roberto Burlo Generali Italia
Massimo Milanta UniCredit, Antonio Samaritani Agenzia per l'Italia Digitale
Dario Pagani Eni, Gianluca Pancaccini Telecom Italia
19.15
20.30
Relax
Barbecue Dinner
09.00-12.00
Mattinata libera (vari programmi relax)
13.00
Business Lunch
14.30-15.30
Is software (really) eating the world?
Tavola rotonda moderata da Gianluigi Castelli Presidente del Comitato di Programma
degli Incontri ICT2008. Partecipano: Carlo Bozzoli Enel, Roberto Burlo Generali Italia
Massimo Milanta UniCredit, Antonio Samaritani Agenzia per l'Italia Digitale
Dario Pagani Eni, Gianluca Pancaccini Telecom Italia
15.30-18.00
Condivisione risultati dei workshop (sessioni comuni “Stars”)
18.00-18.30
Coffee Break
18.30-19.30
“Il futuro artificiale“ - Smart Contracts e nuova organizzazione dell'impresa e
delle istituzioni Carlo Alberto Carnevale Maffè SDA Bocconi
19.30-19.45
Wrap up e annuncio appuntamento degli Incontri ICT2017 Gloria Gazzano e Giorgio Bongiorno
19.45
20.30
Relax
Cena di gala all'Isola dei Pescatori
Domenica 19 giugno
Check-out entro le ore 11.00. Alle ore 12.00 pranzo a buffet e congedo dei partecipanti
FINAKI
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Il presente programma potrebbe subire alcune variazioni.
Sabato 18 giugno
Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
L e co n d i z i o n i d i p a r t e c i p a z i o n e
L’iscrizione è riservata ai Direttori dei Sistemi Informativi di aziende medio-grandi italiane e della Pubblica
Amministrazione, e al Top Management delle società fornitrici di sistemi e servizi informativi. Per garantire
l’opportuna trasparenza e l’efficacia delle discussioni di gruppo, il numero complessivo dei partecipanti è limitato a 150 persone (senza accompagnatori).
Iscrizioni e soggiorno
Per iscriversi all’evento basta inviare il modulo di adesione ricevuto dalla Finaki insieme all’invito di partecipazione.
Le quote di partecipazione indicate sui moduli di iscrizione, comprendono tutte le attività in agenda:
- la partecipazione ai lavori e al programma culturale e/o sportivo del sabato mattina;
- per gli accompagnatori la partecipazione al programma parallelo ai lavori;
- le spese di pensione completa per tutta la durata dell’evento, per 2 persone (1 rappresentante aziendale con
1 accompagnatore privato).
Le spese di viaggio non sono incluse. Sono organizzati servizi di navetta gratuiti il 16 giugno e il 19 giugno da
e per l’aeroporto di Milano Malpensa e la Stazione Centrale FS di Milano; gli orari delle navette verranno resi
noti alla conferma di avvenuta iscrizione.
Nota Bene
- La prenotazione alberghiera è a cura della Finaki.
- Per gli accompagnatori è previsto un programma parallelo ai lavori che sarà inviato prima dell’evento, unitamente alle opzioni per le attività del sabato mattina.
Conferma
L’iscrizione è sottoposta alla conferma della Finaki, e solo ad avvenuto pagamento della quota di iscrizione,
essa è convalidata a tutti gli effetti.
Cancellazioni
L'iscrizione potrà essere annullata entro il 16 maggio 2016 senza incorrere in penalità; con una penalità pari
al 50% della quota di iscrizione, per cancellazioni pervenute dal 17 al 31 maggio; con una penalità pari all'intera quota di iscrizione per cancellazioni pervenute dal 1° giugno in poi. In caso di sopravvenuta impossibilità
a partecipare, l'iscritto ha comunque il diritto di farsi rappresentare da un altro membro della società previa
approvazione della Finaki.
L’ a l b e rg o
Grand Hotel Dino
Corso Garibaldi, 20
28831 Baveno VB
http://dino.zaccherahotels.com
Distanze principali:
Aeroporto Milano Malpensa: 56 Km
Milano Stazione Centrale FS: 95 Km
FINAKI
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Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
L a fo r m u l a d e l l’ e v e n t o
Gli Incontri ICT è l'evento annuale dei CIO italiani, con la partecipazione dei principali vendor ICT e TLC, selezionati ed invitati da Finaki. I lavori sono organizzati e condotti da un Comitato di programma costituito dai CIO
delle principali aziende italiane e della Pubblica Amministrazione. Un'occasione unica di incontro fra i principali player del mondo ICT; un dibattito aperto, scevro da pressioni commerciali; una opportunità di condivisione di esperienze in un contesto conviviale ed informale.
Lo stile degli Incontri
Le giornate di lavoro sono caratterizzate dalla completa indipendenza da marchi o architetture e dalla più
neutrale trasparenza. L’assenza dell’approccio commerciale e marketing da parte delle società che rappresentano l’offerta, genera un’atmosfera estremamente professionale e libera da ogni influenza o cerimoniale
pubblicitari. L’evento non è aperto al pubblico e i media non sono ammessi. Momenti di serio e fecondo impegno sono alternati e integrati a pause rilassanti.
Il Comitato di programma
Costituito da CIO appartenenti a settori merceologici diversi nello scenario del business e della economia
nazionale e della Pubblica Amministrazione, il Comitato sceglie il tema conduttore dell’evento e i temi dei
workshop.
Il presidente del Comitato
Il Comitato sceglie ogni anno il suo presidente il quale apre gli Incontri, coordina il loro svolgimento e conclude i lavori.
I lavori e gli obiettivi
Sono previste sessioni di gruppi di lavoro (workshop), alternate a conferenze in seduta plenaria. Tutti i partecipanti sono invitati a contribuire attivamente alla discussione delle tematiche trattate. L’obiettivo che l’evento si
propone di raggiungere sui vari temi, è di ottenere consenso su un compendio di soluzioni elaborate e presentate in un documento finale che è messo a disposizione di tutti i partecipanti.
I workshop
Definiti e coordinati dai membri del Comitato di programma, sono il ruolo centrale e motore di tutto l’evento e
si svolgono in sessioni parallele della durata da 1 a 3 ore ciascuna. Ad ogni workshop partecipano i CIO e i
rappresentanti dell’offerta in maniera paritaria (20-25 persone). La partecipazione è limitata ad un solo workshop. Ogni partecipante sceglie prima dell’evento i 3 temi preferiti. Prima dell’evento, la Finaki, per garantire
un’armonia di rappresentanza ad ogni gruppo di lavoro, nel rispetto delle preferenze indicate, assegnerà ad
ogni iscritto un workshop. Tutti i partecipanti sono invitati a contribuire attivamente alla discussione.
I risultati dei vari gruppi di lavoro vengono presentati in seduta plenaria nella giornata conclusiva dell’evento.
Al termine delle presentazioni, il dibattito è aperto a tutti i partecipanti che potranno quindi apportare il loro
contributo alle varie tematiche trattate.
I keynote speaker
Sono operatori del mercato, del mondo accademico, economico e sociale di riconosciuta fama internazionale,
i quali contribuiscono ad illustrare i passaggi di rilievo nello sviluppo della tematica principale.
Gli atti degli Incontri
Finaki prepara la documentazione relativa alle conclusioni e redige gli atti che sono inviati ai partecipanti e
resi disponibili nella parte riservata del sito web della Finaki.
Gli accompagnatori
Sono graditi gli ospiti privati, (un accompagnatore per partecipante), per i quali è previsto un programma turistico/culturale parallelo ai lavori.
L’organizzazione e il finanziamento
La manifestazione è interamente organizzata dalla Finaki S.A.S.U. La parte più consistente dei costi viene
coperta dalle aziende fornitrici, mentre i CIO partecipano con una quota simbolica. I partecipanti possono ritenersi quindi liberi da ogni “amichevole pressione” ed alimentare l’atmosfera di neutralità che costituisce la
caratteristica degli Incontri.
FINAKI
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Gli Incontri ICT2016
16° appuntamento annuale dei CIO italiani
L'esperienza Finaki
Fondata nel 1989, Finaki è leader in Europa nella creazione, lancio e organizzazione di seminari e convegni
tecnologici di alto livello in Francia, Germania e Italia.
Da allora, Finaki riunisce ogni anno i Responsabili dei Sistemi Informativi delle più grandi aziende nazionali e
il top management delle principali aziende di informatica, in un dialogo costruttivo.
Les Entretiens Informatiques, Les Entretiens Télécoms, INKOP, SISKOP e gli Incontri ICT, sono eventi di portata nazionale ormai divenuti una consuetudine nel settore.
L’indipendenza dai vendor, un Comitato di programma composto da CIO i quali definiscono le tematiche e conducono i lavori degli eventi, il selezionato e ristretto numero di partecipanti, la condivisione di esperienze, le
opportunità di networking e la franchezza del dibattito, caratterizzano la Formula Finaki e ne garantiscono il
successo da oltre 25 anni.
A livello europeo, insieme al Cigref (il Club dei Direttori dei Sistemi Informativi delle grandi aziende francesi),
Finaki ha fondato “EuroCIO” - The European CIO Association, che riunisce i CIO dei più importanti Gruppi europei.
In Italia
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Le sfide della e-impresa
La sfida del valore dopo la e-turbolenza
Business Alignment e Business Transformation: il nuovo ruolo del CIO
CIO: guru, manager o imprenditore?
Il CIO veloce: efficacia e allineamento al business
Il bravo CIO si vede nelle crisi
Competitività e innovazione: il ruolo dell'ICT
Italy 2.0: People, Knowledge, Networking
Crescere con la crisi: semplificare, cambiare, trasformare l'IT
Creare e comunicare il valore dell'IT
Il CIO fra le nuvole: la nuova mediazione fra domanda ed offerta
Agenda Digitale: il contributo dei CIO
Artefici del rilancio della produttività italiana: i CIO fra tattica e strategia
La rivoluzione del Digital: opportunità chiave per il rilancio dell’economia del Paese
CIO: il Prometeo digitale - Digital Connected Community: fare impresa e PA in una società digitale integrata
Calendario 2016
13-18 marzo CEBIT 2016 - House of CIOs - Hannover
17-20 marzo Les Entretiens Télécoms - Les Arcs 1800
28 aprile-1° maggio SYSKOP - Wiesbaden
8 giugno IT Innovation Summit - Munich
16-19 giugno Les Entretiens Numériques - Opio
16-19 giugno Gli Incontri ICT2016 - Baveno Lago Maggiore
6-9 ottobre INKOP - Valencia
30 novembre-1° dicembre The European CIO Conference Paris
Exclusive Media Partner Gli Incontri ICT2016
Organizzazione Finaki in Italia:
Sylvain Jouanny Founder Finaki Group
Giorgio Bongiorno Delegato Finaki in Italia
Hélène Fonte Iozzino Event Marketing & Management
Contatto: Galleria del Corso, 4 - 20122 Milano
Tel. +39 02 3656 4594 / Fax +39 02 3656 5480
[email protected]
FINAKI S.A.S.U.
23, Rue Colbert - F-78885 St. Quentin-en-Yvelines
www.finaki.com
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