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Prefazione
Introduzione
SIPROTEC
Funzioni
Montaggio e messa in servizio
Protezione multifunzione
di macchina
7UM61
V4.1
Manuale
Dati tecnici
Appendice
Bibliografia
Glossario
Indice
C53000-G1172-C127-1
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3
4
A
Esclusione di responsabilità
Copyright
Abbiamo controllato il contenuto dello stampato circa la sua
conformità con l'hardware e il software descritti. Ciononostante non
si possono escludere divergenze, cosicché noi non possiamo
assumerci nessuna responsabilità circa la completa conformità.
Copyright © Siemens AG 2007. All rights reserved.
Le indicazioni contenute in questo manuale vengono controllate
costantemente e le necessarie correzioni sono contenute nelle
edizioni successive. Siamo grati per eventuali suggerimenti tesi al
miglioramento.
Ci riserviamo il diritto di apportare modifiche tecniche, anche senza
preavviso.
Versione dei documenti 4.00.02
Siemens Aktiengesellschaft
La trasmissione e la riproduzione di questo documento, come pure
l'utilizzo e la divulgazione del suo contenuto non sono consentiti
senza esplicita autorizzazione. Ogni trasgressione comporta
l'obbligo al risarcimento dei danni. Tutti i diritti sono riservati, in
particolare quelli concernenti la concessione del brevetto o la
registrazione del marchio di fabbrica.
Marchi registrati
SIPROTEC, SINAUT, SICAM e DIGSI sono marchi registrati della
SIEMENS AG. Le altre denominazioni contenute in questo
manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo tramite terzi per i
propri scopi potrebbe ledere i diritti dei proprietari.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Prefazione
Scopo del manuale
Il presente manuale descrive le funzioni, il comando, il montaggio e la messa in servizio
dell'apparecchio 7UM61. In particolare vengono riportate:
• indicazioni per la parametrizzazione delle funzioni implementate e una descrizione delle funzioni
degli apparecchi e delle possibilità di taratura → Capitolo 2;
• indicazioni per il montaggio e la messa in servizio → Capitolo 3;
• un elenco delle caratteristiche tecniche → Capitolo 4;
• e una sintesi dei dati più importanti per l'utente esperto nell'Appendice A.
Le indicazioni generali per il comando e la programmazione di apparecchi SIPROTEC 4 sono
riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC /1/.
A chi si rivolge
ingegneri delle protezioni, persone incaricate della parametrizzazione, controllo e manutenzione di
dispositivi di protezione, automazione e comando, nonché personale addetto in impianti e centrali
elettriche.
Ambito di validità del manuale
Questo manuale vale per: SIPROTEC 4 protezione multifunzione di macchina 7UM61; versione
firmware V4.1.
Indicazioni di conformità
Questo prodotto è conforme alla Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee in
merito all'armonizzazione delle leggi degli stati membri sulla compatibilità
elettromagnetica (Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica 89/336/CEE) e
relativamente ai mezzi di esercizio elettrici, per l'impiego entro determinati limiti di
tensione (Direttiva sulla bassa tensione 73/23/CEE).
La conformità è dimostrata dalle prove che sono state eseguite da Siemens AG in
base all'articolo 10 della Direttiva conformemente alle norme generali EN 50081 e
EN 61000-6-2 per la Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica e alla Norma
EN 60255-6 per la Direttiva sulla bassa tensione.
Il prodotto è conforme alla norma internazionale della serie
IEC 60255 e alla normativa nazionale VDE 0435.
Il prodotto è autorizzato nell'ambito delle caratteristiche tecniche UL:
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Prefazione
Ulteriore supporto
In caso di domande relative al sistema SIPROTEC 4, rivolgersi al proprio rivenditore specializzato
Siemens.
Corsi
L'offerta di corsi individuali è reperibile sul nostro catalogo dei corsi oppure si può richiedere al
nostro centro di addestramento di Norimberga.
Note e avvertenze
Le note e le avvertenze contenute in questo manuale vanno osservate per garantire
la propria sicurezza e una durata ottimale dell'apparecchio.
A questo scopo vengono utilizzate le seguenti segnalazioni e definizioni standard:
PERICOLO
significa che si possono verificare incidenti con esito mortale, lesioni gravi o
notevoli danni se non vengono prese le relative misure precauzionali.
Attenzione
significa che si possono verificare incidenti con esito mortale, lesioni gravi o
notevoli danni se non vengono prese le relative misure precauzionali.
Cautela
significa che si possono verificare incidenti con lesioni leggere o danni se non
vengono prese le relative misure precauzionali. Ciò vale in particolare per danni
esterni o interni all'apparecchio e danni che ne risultano.
Nota
è un'importante informazione sul prodotto o su una parte del manuale su cui si
richiama l'attenzione.
AVVERTENZA
Durante il funzionamento di apparecchiature elettriche, molti componenti di queste ultime risultano
essere sotto tensione.
La mancata osservanza delle norme di sicurezza può provocare incidenti mortali, lesioni del
personale o danni all'apparecchiatura.
Soltanto personale qualificato può lavorare a questo apparecchio o in prossimità di esso. Questo
personale deve essere pratico di tutte le avvertenze e le misure di manutenzione descritte in questo
manuale nonché di tutte le prescrizioni di sicurezza.
La funzionalità e la sicurezza dell'apparecchio presuppongono un trasporto adeguato nonché
operazioni di stoccaggio, installazione e montaggio eseguite da personale qualificato in conformità
alle avvertenze e alle indicazioni contenute nel presente manuale.
In particolare sono da osservare le prescrizioni generali di installazione e di sicurezza per il lavoro
con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN, IEC o altri regolamenti nazionali e
internazionali).
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SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Prefazione
Definizione
PERSONALE QUALIFICATO
ai sensi di questo manuale e delle direttive di sicurezza sul prodotto stesso, è
costituito da persone che hanno competenza dell'installazione, del montaggio,
della messa in servizio e del funzionamento dell'apparecchio e che dispongono
dunque di qualifiche adeguate, come ad es.
• formazione e istruzione e/o autorizzazione a inserire e disinserire, collegare a
terra e contrassegnare apparecchi/sistemi secondo gli standard di sicurezza.
• formazione e istruzione secondo lo standard della tecnica di sicurezza nella cura
e nell'uso di adeguati equipaggiamenti di sicurezza.
• addestramento in pronto soccorso.
Convenzioni
tipografiche e
simboli
Per contrassegnare termini che caratterizzano informazioni dell'apparecchio o per
l'apparecchio nel testo vengono usati i seguenti tipi di carattere:
Nomi di parametri
Indicazioni per parametri di configurazione e di funzione, che appaiono quali parole
sullo schermo dell'apparecchio o sullo schermo del personal computer (con DIGSI),
sono contrassegnate nel testo in grassetto (larghezza uniforme del carattere). Lo
stesso vale per i titoli dei menu di selezione.
1234A
Gli indirizzi di parametri vengono rappresentati come i nomi di parametri. Nelle
tabelle gli indirizzi di parametri ricevono il suffisso A se al parametro si accede con
DIGSI solo tramite l'opzione Visualizza altri parametri.
Stati dei parametri
Le possibili impostazioni di parametri di testo, che appaiono quali parole sul display
dell'apparecchio o sullo schermo del personal computer (con DIGSI), sono scritte
in corsivo nel testo. Lo stesso vale per le opzioni nei menu di selezione.
"Segnalazioni"
Indicatori per informazioni emesse dall'apparecchio o che servono ad altri
apparecchi o organi di manovra sono scritti nel testo in caratteri con larghezza
uniforme e messi tra virgolette.
Per disegni e tabelle, in cui il tipo di indicatore risulta evidente dalla rappresentazione, possono
essere usati caratteri diversi da quelli sopra esposti.
Nei disegni è utilizzata la seguente simbologia:
segnale di ingresso logico interno all'apparecchio
segnale di uscita logico interno all'apparecchio
segnale interno in entrata di una grandezza analogica
segnale binario esterno d'ingresso con numero funzione
(ingresso binario, segnalazione d'ingresso)
segnale binario esterno di uscita con numero funzione
(segnalazione dell'apparecchio)
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Prefazione
segnale binario esterno di uscita con numero funzione
(segnalazione dell'apparecchio) utilizzato come segnale di
ingresso
Esempio di un parametro FUNZIONE con l'indirizzo 1234 e
i possibili stati On e Off
Per il resto vengono utilizzati i segni grafici conformemente a IEC 60617-12 e IEC 60617-13 o da
qui ricavati. I simboli più comuni sono i seguenti:
grandezza di ingresso analogica
AND - Blocco logico
OR - Blocco logico
OR esclusivo (antivalenza): uscita attiva, se solo uno degli
ingressi è attivo
Coincidenza: uscita attiva, se entrambi gli ingressi sono
contemporaneamente attivi o inattivi
Segnali di ingresso dinamici (controllo su fronte) alto (sopra)
con fronte positivo, basso (sotto) con fronte negativo
Formazione di un segnale di uscita analogico composto da
più segnali di ingresso analogici
Soglia di intervento con indirizzo e nome del parametro
Elemento temporizzatore (ritardo di reazione T
parametrizzabile) con indirizzo e nome del parametro
Elemento temporizzatore (ritardo di ricaduta T, non
parametrizzabile)
Temporizzatore T per ingresso ad impulsi
Memoria statica (flipflop RS) con set (S), reset (R), uscita (Q)
e uscita negata (Q)
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Indice
1
2
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
1.1
Funzionamento del dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
1.2
Campi di applicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
1.3
Caratteristiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
Funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
2.1
2.1.1
2.2
Introduzione, impianti di riferimento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
Configurazione apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
2.2.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
2.2.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
2.2.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
2.3
Dati di impianto 1. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
2.3.1
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
2.3.2
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
2.3.3
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
2.4
Gruppi di settaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
2.4.1
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
2.4.2
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
2.4.3
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
2.5
Dati di impianto 2. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
2.5.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
2.5.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
2.5.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
2.5.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
2.6
Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco minima
tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
2.6.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
2.6.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
2.6.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
2.6.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
2.7
Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50/51) con rilevamento
della direzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
2.7.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
2.7.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
2.7.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53
2.7.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53
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7
Indice
2.8
2.8.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
2.8.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
2.8.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
2.8.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59
2.9
Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
2.9.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
2.9.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63
2.9.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67
2.9.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
2.10
Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) . . . . . . . . . . . . . . . . 69
2.10.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
2.10.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71
2.10.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74
2.10.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74
2.11
Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
2.11.1
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
2.11.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77
2.11.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81
2.11.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82
2.12
Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83
2.12.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83
2.12.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84
2.12.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86
2.12.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86
2.13
Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87
2.13.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87
2.13.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88
2.13.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
2.13.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
2.14
Protezione di impedenza (ANSI 21) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90
2.14.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90
2.14.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94
2.14.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
2.14.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
2.15
8
Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
Protezione di minima tensione (ANSI 27) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
2.15.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
2.15.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101
2.15.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
2.15.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
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Indice
2.16
Protezione di massima tensione (ANSI 59). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103
2.16.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103
2.16.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103
2.16.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104
2.16.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105
2.17
Protezione di frequenza (ANSI 81) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106
2.17.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106
2.17.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107
2.17.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109
2.17.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .110
2.18
Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111
2.18.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111
2.18.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .113
2.18.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .115
2.18.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .116
2.19
Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .117
2.19.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .117
2.19.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .118
2.19.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120
2.19.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121
2.20
Salto del vettore di tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122
2.20.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122
2.20.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124
2.20.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
2.20.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126
2.21
Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127
2.21.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127
2.21.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132
2.21.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
2.21.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
2.22
Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) . . . . . . . . 136
2.22.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136
2.22.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138
2.22.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139
2.22.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139
2.23
Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) . . . . . . 140
2.23.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140
2.23.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142
2.23.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145
2.23.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
9
Indice
2.24
2.24.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146
2.24.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148
2.24.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150
2.24.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150
2.25
Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151
2.25.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151
2.25.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155
2.25.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159
2.25.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159
2.26
Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160
2.26.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160
2.26.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162
2.26.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163
2.26.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 164
2.27
Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165
2.27.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165
2.27.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 166
2.27.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167
2.27.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167
2.28
Supervisione delle misure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168
2.28.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168
2.28.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175
2.28.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177
2.28.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177
2.29
Supervisione del circuito di scatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178
2.29.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178
2.29.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 182
2.29.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185
2.29.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185
2.30
Supervisione dei valori di soglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186
2.30.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186
2.30.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187
2.30.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 188
2.30.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191
2.31
10
Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146
Accoppiamento comandi di scatto esterni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192
2.31.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192
2.31.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192
2.31.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 193
2.31.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 194
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Indice
2.32
Rilevamento delle temperature tramite Thermobox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 195
2.32.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 195
2.32.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 196
2.32.3
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198
2.32.4
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 203
2.33
Controllo sequenza fasi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204
2.33.1
Descrizione delle funzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204
2.33.2
Indicazioni per l'impostazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205
2.34
Controllo delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206
2.34.1
2.34.1.1
Logica di avviamento del dispositivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206
2.34.2
2.34.2.1
2.34.2.2
Logica di scatto del dispositivo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208
2.34.3
2.34.3.1
2.34.3.2
Indicazioni di guasto su LED e LCD. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 208
2.34.4
2.34.4.1
2.34.4.2
Statistiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 209
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 209
Informazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210
2.35
Funzioni ausiliarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .211
2.35.1
2.35.1.1
Elaborazione degli eventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .211
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .211
2.35.2
2.35.2.1
2.35.2.2
Misure. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213
Informazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 217
2.35.3
2.35.3.1
2.35.3.2
Punti di regolazione (valori misurati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 217
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218
Informazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218
2.35.4
2.35.4.1
2.35.4.2
2.35.4.3
2.35.4.4
Registrazioni oscilloperturbografiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Indicazioni per l'impostazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Parametri. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Informazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.35.5
2.35.5.1
Gestione della data e dell'ora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220
2.35.6
2.35.6.1
Strumenti di messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222
2.36
218
218
219
220
220
Elaborazione dei comandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224
2.36.1
2.36.1.1
Apparecchiatura di controllo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224
2.36.2
2.36.2.1
Tipi di comando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 225
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 225
2.36.3
2.36.3.1
Percorso di comando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226
2.36.4
2.36.4.1
Protezione contro errori di commutazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227
Descrizione delle funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227
2.36.5
2.36.5.1
Memorizzazione/acquisizione dei comandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234
Descrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
11
Indice
3
Montaggio e messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 237
3.1
3.1.1
Indicazioni per la programmazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238
3.1.2
3.1.2.1
3.1.2.2
3.1.2.3
3.1.2.4
3.1.2.5
Modifiche dell'hardware . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
In generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Smontaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Interruttori su circuiti stampati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Moduli interfaccia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Assemblaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
241
241
242
245
253
256
3.1.3
3.1.3.1
3.1.3.2
3.1.3.3
Montaggio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Montaggio incassato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Montaggio incassato su telaio o in armadio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Montaggio sporgente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
257
257
258
259
3.2
Controllo del collegamento di trasmissione dati delle interfacce . . . . . . . . . . . . . . . . . 260
3.2.2
Controllo dei collegamenti dell'apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 262
3.2.3
Controllo dell'integrazione nell'impianto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 264
Messa in servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 267
3.3.1
Modo test/blocco della trasmissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268
3.3.2
Test interfaccia di sistema
3.3.3
Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie . . . . . . . . . . . . . . . . 270
3.3.4
Verifiche per la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore . . . . . . . . . . . . 273
3.3.5
Controllo di funzioni definibili dall'utente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 273
3.3.6
Verifica degli scatti/chiusure degli organi di manovra primari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 273
3.3.7
Prova di messa in servizio con la macchina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 274
3.3.8
Controllo dei circuiti di corrente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 276
3.3.9
Controllo dei circuiti di tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 279
3.3.10
Controllo della protezione terra statore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 280
3.3.11
Controllo della protezione di guasto a terra sensibile come protezione terra rotore . . 289
3.3.12
Controlli con la rete. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 289
3.3.13
Creazione di una registrazione di guasto di prova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 293
3.4
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268
Attivazione dell'apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 295
Dati tecnici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 297
4.1
Dati generali dell'apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298
4.1.1
Ingressi/uscite analogiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298
4.1.2
Tensione ausiliaria
4.1.3
Ingressi e uscite binarie
4.1.4
Interfacce di comunicazione
4.1.5
Prove elettriche
4.1.6
Prove di resistenza meccanica
4.1.7
Condizioni climatiche
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 299
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 300
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 306
4.1.8
Condizioni di impiego . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307
4.1.9
Certificazioni
4.1.10
Esecuzioni costruttive
4.2
12
Controllo dei collegamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 260
3.2.1
3.3
4
Montaggio e collegamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308
Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, I>>) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 309
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Indice
A
4.3
Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .311
4.4
Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 316
4.5
Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46) . . . . . . . . . . . . . . . 318
4.6
Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 320
4.7
Protezione ritorno di energia (ANSI 32R) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 321
4.8
Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 322
4.9
Protezione di impedenza (ANSI 21) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 323
4.10
Protezione di minima tensione (ANSI 27)
4.11
Protezione di massima tensione (ANSI 59). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 326
4.12
Protezione di frequenza (ANSI 81) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 327
4.13
Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 328
4.14
Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 330
4.15
Salto del vettore di tensione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 331
4.16
Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 332
4.17
Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R) . . . . . . . . 333
4.18
Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.) . . . . . . 334
4.19
Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 335
4.20
Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 336
4.21
Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 337
4.22
Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 338
4.23
Rilevamento delle temperature tramite Thermobox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 339
4.24
Funzioni supplementari
4.25
Campi di lavoro delle funzioni di protezione
4.26
Dimensioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 325
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 340
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 345
4.26.1
Montaggio incassato e in armadio — 7UM611
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347
4.26.2
Montaggio incassato e in armadio — 7UM612
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348
4.26.3
Montaggio sporgente — 7UM611
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 349
4.26.4
Montaggio sporgente — 7UM612
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 349
4.26.5
Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0CA0 per montaggio
incassato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 350
4.26.6
Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0BA0 per montaggio
sporgente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 351
4.26.7
Disegno quotato 3PP13 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 352
Appendice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 353
A.1
Dati di ordinazione e accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 354
A.1.1
A.1.1.1
Dati di ordinazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 354
7UM61. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 354
A.1.2
Accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 356
A.2
A.2.1
Schemi dei morsetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 359
Schema generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 359
A.2.2
Schema generale (montaggio sporgente) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 360
A.2.3
Schema generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 361
A.2.4
Schema generale montaggio sporgente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 362
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
13
Indice
A.3
Esempi di collegamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 363
A.3.1
Esempi di collegamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 363
A.3.2
Esempi di collegamento per thermobox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 370
A.3.3
Schemi di cablaggio parti accessorie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 372
A.4
Preimpostazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373
A.4.1
Diodi luminosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373
A.4.2
Ingresso binario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373
A.4.3
Uscita binaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 374
A.4.4
Tasti di funzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 375
A.4.5
Display base . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 375
A.4.6
Piani CFC predefiniti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 376
A.5
Funzioni dipendenti dal protocollo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 377
A.6
Configurazione apparecchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 378
A.7
Parametri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 380
A.8
Informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 391
A.9
Messaggi collettivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 408
A.10
Vista d'insieme dei valori misurati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 409
Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 411
Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 413
Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 425
14
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Introduzione
1
In questo capitolo viene presentato l'apparecchio SIPROTEC 4 7UM61. Vengono illustrati i campi
di impiego, le caratteristiche e le funzioni implementate.
1.1
Funzionamento del dispositivo
16
1.2
Campi di applicazione
19
1.3
Caratteristiche
21
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
15
Introduzione
1.1 Funzionamento del dispositivo
1.1
Funzionamento del dispositivo
La protezione digitale multifunzionale SIPROTEC 4 7UM61 è realizzata sulla base di un potente
microprocessore. Pertanto tutte le operazioni, dal rilevamento delle grandezze di misura fino
all'emissione dei comandi destinati agli interruttori, sono elaborate in modo del tutto digitale. La
figura 1-1 illustra la struttura di base del dispositivo.
Ingressi analogici
Gli ingressi di misura (ME) effettuano una separazione galvanica, trasformano le correnti e le
tensioni provenienti dai convertitori primari e le adattano al livello interno per l'elaborazione.
L'apparecchio dispone di 4 ingressi di corrente e 4 ingressi di tensione. Tre ingressi di corrente
vengono usati per misurare le correnti di fase da uno dei lati dell'oggetto da proteggere.
Figura 1-1
Struttura hardware della protezione digitale di macchina 7UM61 (versione massima)
1 ingresso di corrente è dotato di trasduttori d'ingresso ad alta sensibilità (IEE) e può misurare
correnti secondarie nell'ordine dei mA. 3 ingressi di tensione rilevano le tensioni fase-terra (è anche
possibile il collegamento a tensioni concatenate e riduttori di tensione in collegamento a V) e il
16
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Introduzione
1.1 Funzionamento del dispositivo
quarto ingresso di tensione è previsto per la misurazione della tensione di spostamento per la
protezione terra statore.
Il gruppo amplificatore di ingresso (EV) assicura una terminazione ad alta resisitività delle
grandezze d'ingresso analogiche e contiene filtri ottimizzati sull'elaborazione del valore misurato
relativamente alla larghezza di banda e alla velocità di elaborazione.
Il convertitore analogico/digitale (AD) dispone di convertitori Σ∆ (22 bit) ad alta risoluzione e di
moduli di memoria per il trasferimento dei dati al microcomputer.
Sistema a microcomputer
Nel sistema a microcomputer (µC) viene elaborato il software implementato. Le funzioni essenziali
sono:
• filtraggio e preparazione delle grandezze di misura,
• supervisione continua delle grandezze di misura,
• supervisione delle condizioni di avviamento per le singole funzioni di protezione,
• valutazione dei valori limite e dei temporizzatori,
• controllo dei segnali per le funzioni logiche,
• decisione sui comandi di scatto,
• segnalazione del comportamento della protezione tramite LED, LCD, relè e/o interfacce seriali,
• memorizzazione di segnalazioni, allarmi, guasti e dei valori di intervento per l'analisi dei guasti
• gestione del sistema operativo e delle sue funzioni, come ad es. memorizzazione dei dati,
orologio in tempo reale, comunicazione, interfacce ecc.
Adattamento della frequenza di campionamento
Affinchè le funzioni di protezione e di misura forniscano risultati corretti in un vasto campo di
frequenza, la frequenza effettiva viene misurata continuamente e la frequenza di campionamento
viene adattata per l'elaborazione delle grandezze di misura. Ciò garantisce la precisione delle
misure nel campo di frequenza da 11 Hz a 69 Hz.
L'adattamento della frequenza di campionamento può operare solo se almeno una delle grandezze
di misura è presente con almeno un valore pari al 5 % del valore nominale ("stato operativo 1“).
Grandezze di misura mancanti o troppo piccole, nonché valori di misura con frequenze inferiori a
<11 Hz o superiori a >70 Hz portano l'apparecchio nello "stato operativo 0“.
Ingressi e uscite binarie
Segnali logici di ingresso/uscita sono portati dal/al microprocessore attraverso i moduli di
ingresso/uscita (ingressi e uscite). Da qui il sistema riceve informazioni provenienti dall'impianto
(per es. reset a distanza) o da altri apparecchi (per es. comandi di blocco). Le uscite sono
soprattutto i comandi per gli apparecchi di manovra e i messaggi per la remotizzazione di eventi e
di condizioni di stato importanti.
Elementi frontali
Segnalatori ottici (LED) e un pannello di visualizzazione (display LCD) sul fronte dell'apparecchio
danno informazioni sul funzionamento dell'apparecchio e segnalano eventi, stati e valori di misura.
Una tastiera alfanumerica e con tasti di navigazione unitamente al display LCD permettono la
comunicazione con l'apparecchio in locale. In tal modo è possibile richiamare tutte le informazioni
dell'apparecchio, quali parametri di programmazione e di taratura, segnalazioni di esercizio e di
guasto, valori di misura (si veda anche la descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/) e modificare i
parametri di taratura.
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Introduzione
1.1 Funzionamento del dispositivo
Interfacce seriali
Mediante l'interfaccia operatore posta sul fronte dell'apparecchio è possibile comunicare con un PC
utillizzando il programma di comando DIGSI. Ciò permette una facile gestione di tutte le funzioni
dell'apparecchio.
Tramite l'interfaccia di servizio si può comunicare in remoto con l'apparecchio servendosi di un PC
e usando DIGSI. Ciò è particolarmente adatto nel caso di un cablaggio fisso degli apparecchi con il
PC oppure di comando attraverso un modem. L'interfaccia di servizio può essere impiegata anche
per il collegamento ad un thermobox.
Tramite l'interfaccia seriale di sistema tutti i dati dell'apparecchio possono essere trasferiti ad
un'unità centrale o ad un sistema di supervisione. A seconda dell'applicazione, tale interfaccia può
essere dotata di diversi supporti fisici di trasmissione e di diversi protocolli.
Un'ulteriore interfaccia è prevista per la sincronizzazione oraria dell'orologio interno attraverso fonti
di sincronizzazione esterne.
Tramite moduli interfaccia supplementari è possibile implementare altri protocolli di comunicazione.
Alimentazione ausiliaria
Un alimentatore provvede a fornire le unità funzionali descritte della necessaria potenza ai diversi
livelli di tensione. Buchi transitori della tensione ausiliaria di alimentazione, che possono verificarsi
in seguito a un corto circuito sul sistema di alimentazione, possono essere coperti in generale da
una memoria di tensione data da un condensatore (vedi anche "Dati tecnici").
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SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Introduzione
1.2 Campi di applicazione
1.2
Campi di applicazione
L'apparecchio SIPROTEC® 7UM61 è una protezione digitale multifunzione di macchina della serie
"Protezione digitale di macchina 7UM6“. Essa comprende tutte le funzioni necessarie alla
protezione di generatori e motori. Grazie alla selezione delle funzioni implementate, il 7UM61 è
impiegabile per generatori elettrici di tutte le taglie (piccola, media, grande).
L'apparecchio soddisfa i requisiti di protezione per i due collegamenti tipici di base:
• Collegamento diretto sulle sbarre
• Collegamento tramite trasformatore di unità
Figura 1-2
Collegamenti tipici
La modularità del software permette l'adattabilità ad un ampio campo di utilizzo dell'apparecchio. È
così possibile selezionare i pacchetti di funzioni che corrispondono al tipo di applicazione
desiderata. Ad esempio è possibile realizzare una protezione completa e sicura con il solo 7UM61
per generatori di potenza da piccola a media (ca. 0,5 MW) .
L'apparecchio costituisce inoltre la base per la protezione di generatori medi e grandi (protezione di
riserva). In combinazione con l'apparecchio 7UM62 (un altro apparecchio della serie 7UM6) è
possibile soddisfare i requisiti di macchine di tutte le dimensioni. In tal modo è possibile realizzare
un sistema ridondato con funzioni di rincalzo.
L'apparecchio 7UM61 permette altre applicazioni quali
• protezione di riserva di trasformatori, poiché accanto alla protezione di massima corrente sono
disponibili numerose funzioni di protezione che permettono, ad esempio, un controllo dei valori
di tensione e frequenza di esercizio
• protezione di grandi motori sincroni e asincroni.
• Disaccoppiamento di rete
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Introduzione
1.2 Campi di applicazione
Segnalazioni e valori di misura; memorizzazione di guasti
Le segnalazioni di servizio danno informazioni su stati dell'impianto e dell'apparecchio stesso.
Grandezze di misura e valori da qui calcolati possono essere visualizzati durante il funzionamento
e trasmessi attraverso l'eventuale interfaccia seriale.
Le segnalazioni dell'apparecchio possono essere fornite da una serie di LED sul pannello frontale
(configurabili), rielaborate esternamente attraverso contatti di uscita (configurabili), connesse a
funzioni logiche definibili dall'utente e/o essere emesse attraverso le interfacce seriali (vedi sotto
Comunicazione).
Durante un guasto al generatore o alla rete, importanti eventi e cambiamenti degli stati vengono
memorizzati in liste degli eventi di guasto. A scelta è possibile memorizzare le grandezze istantanee
o effettive dei valori di guasto nell'apparecchio che sono a disposizione per una successiva analisi
dei guasti.
Comunicazione
Per la comunicazione con sistemi esterni di supervisione, comando e controllo sono a disposizione
interfacce seriali.
Interfaccia frontale
Un connettore DSUB a 9 poli posto sul frontalino serve per la comunicazione locale con un PC. Per
mezzo del software DIGSI, tramite questa interfaccia operatore, è possibile eseguire tutte le
operazioni di comando e di analisi, quali l'impostazione e la modifica di parametri di
programmazione e di taratura, la configurazione di funzioni logiche specificabili dall'utente, la lettura
di segnalazioni di servizio e di guasto, nonché di valori di misura, lettura e rappresentazione di
registrazioni dei valori di guasto, interrogazione di stati dell'apparecchio e di grandezze di misura.
Interfacce posteriori
Altre interfacce sono collocate - a seconda del modello ordinato - sulla parte posteriore
dell'apparecchio. Esse permettono di stabilire una comunicazione con altri sistemi di controllo e di
supervisione digitali:
L'interfaccia di servizio può funzionare anche tramite linee dati e consente anche la comunicazione
via modem. In tal modo il comando può essere effettuato a distanza con un personal computer e il
software DIGSI, ad esempio quando da un PC centrale devono essere controllati più apparecchi.
L'interfaccia di sistema serve alla comunicazione centrale tra l'apparecchio e un sistema di
supervisione. Essa può avvenire tramite linee in rame o fibre ottiche. Per la trasmissione dei dati
sono disponibili diversi protocolli standardizzati:
• IEC 60 870–5–103
Questo profilo permette anche l'integrazione degli apparecchi nei sistemi di automazione
SINAUT® LSA e SICAM®.
• Profibus DP
Tramite questo protocollo della tecnica di automazione vengono trasmessi segnalazioni e valori
di misura.
• Modbus ASCII/RTU
Tramite questo protocollo della tecnica di automazione vengono trasmessi segnalazioni e valori
di misura.
• DNP 3.0
Tramite questo protocollo della tecnica di automazione vengono trasmessi segnalazioni e valori
di misura.
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Introduzione
1.3 Caratteristiche
1.3
Caratteristiche
Caratteristiche generali
• Potente sistema a microprocessore a 32 bit.
• Elaborazione dei valori di misura e controllo completamente digitale, dall'acquisizione dei dati e
dalla digitalizzazione dei valori di misura fino all'emissione del comando di scatto o di eventuali
altri segnali configurati.
• Separazione completamente galvanica ed esente da guasti dei circuiti interni di elaborazione, dai
circuiti di misura, di controllo e di alimentazione del sistema attraverso linee schermate per la
trasmissione delle misure, moduli di ingresso e uscita binari e convertitori di corrente continua.
• Semplicità di utilizzo grazie al pannello di comando e di visualizzazione integrato oppure
mediante personal computer collegato con programma di comando DIGSI.
• Calcolo e visualizzazione continua dei valori di esercizio.
• Memorizzazione delle segnalazioni di guasto come pure dei valori istantanei o effettivi per la
registrazione oscillografica dei guasti.
• Supervisione permanente delle grandezze di misura, dell'hardware e del software del dispositivo.
• Possibile comunicazione con dispositivi centrali di controllo e supervisione tramite interfaccia
seriale, a scelta tramite linea in rame, modem o conduttori a fibre ottiche.
• Orologio con batteria tampone, sincronizzabile tramite un segnale di sincronizzazione (DCF77,
IRIG B tramite ricevitore satellitare), ingresso binario o interfaccia di sistema.
• Statistica degli interventi: conteggio dei comandi di scatto generati dal dispositivo e protocollo
delle correnti dell'ultima apertura effettuata dall'apparecchio e sommatoria delle correnti di
cortocircuito interrotte dall'interruttore.
• Conteggio delle ore di esercizio: conteggio delle ore di esercizio sotto carico dell'oggetto protetto.
• Aiuti per la messa in servizio, quali controllo del collegamento e della sequenza delle fasi,
visualizzazione dello stato di tutti gli ingressi e le uscite binarie e delle registrazioni delle misure
di test.
Protezione di massima corrente a tempo definito (I>) con memoria di tensione
• 2 gradini indipendenti I> e I>> per le 3 correnti di linea (IL1, IL2, IL3) del lato 1 o lato 2.
• Mantenimento dell'avviamento per massima corrente I> anche in caso di mancanza di tensione
(ad es. per le macchine sincrone la cui tensione di eccitazione viene derivata dai morsetti).
• Possibilità opzionale di determinazione della direzione della soglia I>>.
• Possibilità di interbloccare gradini di intervento con segnali logici.
Protezione di massima corrente a tempo inverso
• Possibilità di selezione tra diverse caratteristiche (IEC, ANSI).
• Possibilità di utilizzare la soglia di intervento con controllo e/o memoria di tensione.
• Possibiltà di blocco dell'influenza della tensione tramite Fuse-Failure-Monitor e/o scatto
dell'interruttore automatico di protezione dei TV.
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Introduzione
1.3 Caratteristiche
Protezione contro il sovraccarico termico
• Immagine termica data dalla circolazione di corrente che genera riscaldamento nell'oggetto da
proteggere (protezione di sovraccarico con funzione completa di memoria).
• Gradini di allarme impostabili a livello termico e di corrente.
• Possibilità di tenere conto della temperatura del refrigerante e/o della temperatura ambiente.
Protezione contro i carichi squilibrati
• Valutazione della componente inversa del sistema trifase.
• Gradino di allarme in caso di superamento di un carico squilibrato impostabile.
• Caratteristica termica di scatto con fattore di squilibrio e tempo di raffreddamento impostabili.
• Gradino di scatto istantaneo in caso di carico asimmetrico elevato (utilizzabile come protezione
contro i cortocircuiti).
Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo)
• Misura della conduttanza sulla base delle componenti di sequenza diretta.
• Caratteristiche di intervento a più soglie per limiti di stabilità dinamici e statici.
• Possibilità di rilevare la tensione di eccitazione (solo mediante ingresso binario).
Protezione contro il ritorno di energia
• Misura della potenza utilizzando le componenti di sequenza diretta.
• Misurazione ad alta sensibilità e alta precisione della potenza attiva (rilevamento di piccole
potenze di motorizzazione anche con cos ϕ piccolo, compensazione di errori angolari).
• Insensibile alle pendolazioni.
• Gradino con temporizzazione lunga e breve (attiva con valvole turbina scattate).
Supervisione di potenza
• Misura della potenza utilizzando le componenti di sequenza diretta.
• Controllo del superamento del limite superiore (P>) e inferiore (P<) della potenza attiva con soglie
impostabili separatamente.
• Scelta opzionale tra valori ad alta velocità e alta accuratezza.
Protezione di impedenza
• Avviamento selettivo per massima corrente con controllo di tensione (per macchine sincrone che
derivano la tensione di eccitazione dai morsetti).
• 2 zone di impedenza, 1 gradino allungabile (commutabile tramite ingresso binario), 4 soglie di
tempo.
• Caratteristiche di scatto poligonali.
Protezione di minima tensione
• 2 soglie tarabili, misura basata sulle tensioni di componente positiva.
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Introduzione
1.3 Caratteristiche
Protezione di massima tensione
• 2 soglie tarabili, misura basata sulle tensioni di componente positiva.
•
A scelta con tensioni concatenate o con tensioni fase-terra.
Protezione di frequenza
• 4 soglie indipendenti, tarabili come massima (f<) o minima frequenza (f>), ognuna temporizzabile
indipendentemente.
• Insensibile alle armoniche e alle variazioni dell'angolo di fase.
• Soglia di blocco per minima tensione impostabile.
Protezione contro la sovraeccitazione (massimo flusso)
• Calcolo del rapporto V/f.
• Gradini di allarme e di scatto impostabili.
• Caratteristica standard o altra caratteristica opzionale selezionabile per il calcolo della
sollecitazione termica.
Protezione derivata di frequenza
• 4 soglie indipendenti, tarabili come massima (df/dt>) o minima (-df/dt<) frequenza in derivata,
ognuna temporizzabile indipendentemente.
• Finestre di misura variabili
• Accoppiabile all'avviamento della protezione di frequenza.
• Soglia di blocco per minima tensione impostabile.
Salto vettoriale
• Rilevamento sensibile di un salto vettoriale di fase per il disaccoppiamento di rete.
Protezione terra statore 90 %
• Per macchine connesse tramite trasformatore elevatore o direttamente sulle sbarre.
• Rilevamento della tensione di spostamento di macchina misurata tramite avvolgimento a
triangolo aperto dei TV o tramite trasformatore di messa a terra oppure tramite calcolo delle
tensioni fase-terra.
• Rilevamento sensibile della corrente di terra, a scelta con o senza determinazione direzionale
con grandezze del sistema omopolare (I0, U0).
• Caratteristica direzionale impostabile.
• Determinazione della fase con cortocircuito.
Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità
• Due gradini di rilevamento della corrente di terra: IEE>> e IEE>.
• Alta sensibilità (lato secondario impostabile a partire da 2 mA).
• Applicazione come protezione terra statore o terra rotore.
• Supervisione del circuito di misura di corrente in caso di applicazione come protezione terra
rotore.
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Introduzione
1.3 Caratteristiche
Protezione terra statore 100 % con terza armonica
• Valutazione della terza armonica nella tensione di centro stella o nel triangolo aperto dei TV.
• Unitamente alla protezione di terra statore 90 % risulta una protezione dell'avvolgimento
completo dello statore (zona di protezione 100%).
Supervisione del tempo di avviamento per motori
• Caratteristica di scatto amperometrica in funzione della corrente di avviamento.
• Funzione di rotore bloccato.
Blocco al riavviamento per motori
• Calcolo della temperatura del rotore tramite la corrente statorica.
• L'inserimento del motore viene consentito solamente se il rotore ha una sufficiente riserva
termica per permetterne l'avviamento.
• Calcolo del tempo di attesa sino ad un nuovo comando di inserzione.
• Differenti tempi di attesa dovuti alle costanti di tempo di raffreddamento per macchina inattiva o
in funzionamento.
• Possibilità di disinibire il blocco al riavviamento per un avviamento di emergenza.
Protezione contro la mancata apertura dell'interruttore
• Condizione di mancata apertura interruttore rilevata tramite controllo del flusso della corrente o
tramite la posizione dei contatti ausiliari dell'interruttore.
• Avviamento della funzione di mancata apertura interruttore da comando di scatto interno
(qualsiasi funzione interna al 7UM62 che emetta uno scatto - start interno).
• Avviamento della funzione di mancata apertura interruttore da comando di scatto esterno
generato da un altro apparecchio (start esterno).
Protezione contro l'energizzazione accidentale
• Limitazione del danno in caso di energizzazione accidentale di un generatore fermo in seguito ad
una chiusura erronea dell'interruttore di macchina.
• Rilevamento della componente di sequenza inversa delle correnti di linea.
• Abilitazione della funzione secondo le condizioni di esercizio, il controllo di minima tensione e la
verifica di anomalia dei circuiti di misura (Fuse Failure Monitor).
Supervisione dei valori di misura
• Possibilità di supervisione di 10 misure liberamente configurabili.
• Realizzazione veloce di controlli tramite CFC.
Rilevamento della temperatura tramite thermobox
• Rilevamento di qualsiasi temperatura ambiente, del refrigerante o di avvolgimenti di macchine
elettriche tramite thermobox connesso a sensori di temperatura.
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SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Introduzione
1.3 Caratteristiche
Controllo sequenza fasi
• È possibile modificare la sequenza delle fasi (L1, L2, L3 o L1, L3, L2) tramite parametri (statica)
e ingresso binario (dinamica).
Funzioni definibili dall'utente
• Connessioni liberamente programmabili di segnali interni ed esterni per la realizzazione di
funzioni definibili dall'utente.
• Tutte le comuni funzioni logiche (AND, OR, NOT, OR esclusivo, ecc.).
• Temporizzazioni e valori di soglia inseribili.
• Elaborazioni dei valori di misura con valutazioni avanzate.
Controllo degli apparecchi di manovra
• Possibilità di comandare in locale apparecchi di manovra tramite tasti funzione programmabili,
tramite l'interfaccia di sistema (ad es. di SICAM o LSA) oppure attraverso l'interfaccia operatore
(per mezzo di un personal computer e del programma DIGSI).
• Lo stato degli organi di manovra può essere monitorato tramite i contatti ausiliari degli stessi.
• Controllo della plausibilità delle posizioni degli interruttori e delle condizioni di interblocco per la
chiusura.
Monitoraggio delle funzioni
• Supervisione dei circuiti di misura interni, dell'alimentazione di tensione ausiliaria nonché
dell'hardware e software e quindi elevata affidabilità.
• Supervisione dei circuiti secondari dei trasformatori amperometrici e voltmetrici attraverso
controlli della simmetria.
• Possibile supervisione del circuito di scatto tramite collegamento esterno.
• Controllo della sequenza delle fasi.
■
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
25
Introduzione
1.3 Caratteristiche
26
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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2
Funzioni
Nel presente capitolo vengono illustrate le singole funzioni del dispositivo SIPROTEC 4 7UM61. Le
possibilità di impostazione associate ad ogni funzione vengono descritte dettagliatamente. Il capitolo contiene anche le indicazioni relative alla determinazione dei valori di taratura e - se necessario
- delle rispettive formule.
Sulla base delle seguenti informazioni è inoltre possibile stabilire quali delle funzioni disponibili dovranno essere utilizzate.
2.1
Introduzione, impianti di riferimento
29
2.2
Configurazione apparecchio
31
2.3
Dati di impianto 1
35
2.4
Gruppi di settaggio
41
2.5
Dati di impianto 2
42
2.6
Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco
minima tensione
44
Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con
rilevamento della direzione
48
2.8
Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
54
2.9
Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
60
2.10
Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46)
69
2.11
Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
75
2.12
Protezione ritorno di energia (ANSI 32R)
83
2.13
Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F)
87
2.14
Protezione di impedenza (ANSI 21)
90
2.15
Protezione di minima tensione (ANSI 27)
100
2.16
Protezione di massima tensione (ANSI 59)
103
2.17
Protezione di frequenza (ANSI 81)
106
2.18
Protezione contro la sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24)
111
2.19
Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R)
117
2.20
Salto vettoriale
122
2.21
Protezione terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
127
2.22
Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R)
136
2.23
Protezione terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.)
140
2.7
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27
Funzioni
2
28
2.24
Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48)
146
2.25
Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49 rotore)
151
2.26
Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF)
160
2.27
Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27)
165
2.28
Supervisione dei valori di misura
168
2.29
Supervisione del circuito di scatto
178
2.30
Supervisione soglia
186
2.31
Accoppiamento scatti esterni
192
2.32
RTD-Box
195
2.33
Controllo sequenza fasi
204
2.34
Controllo delle funzioni
206
2.35
Funzioni ausiliarie
211
2.36
Elaborazione dei comandi
224
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Funzioni
2.1 Introduzione, impianti di riferimento
2.1
Introduzione, impianti di riferimento
Nei seguenti paragrafi vengono illustrate le singole funzioni di protezione e le funzioni ausiliarie e
vengono date indicazioni sui valori di taratura.
2.1.1
Descrizione delle funzioni
Generatore
Gli esempi di calcolo si orientano su due impianti di riferimento, con le due connessioni tipiche:
diretta su sbarra e tramite trasformatore (vedi figura sottostante). I parametri preimpostati della protezione si adattano automaticamente in funzione del modo di accoppiamento specificato.
Figura 2-1
Impianti di riferimento
Dati tecnici degli impianti di riferimento
Generatore:
SN, G = 5,27 MVA
UN, G = 6,3 kV
IN, G = 483 A
cos ϕ = 0,8
Trasformatore
amperometrico:
IN,prim = 500 A;
IN, sec = 1 A
Trasformatore toroidale:
IN,prim = 60 A;
IN, sec = 1 A
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29
Funzioni
2.1 Introduzione, impianti di riferimento
Trasformatore voltmetrico:
UN, prim = (6,3/√3) kV
UN, sec = (100/√3) V
Uen/3 = (100/3) V
Trasformatore
Trasformatore:
SN, T = 5,3 MVA
UOS = 20 kV
U = 6,3 kV
uK= 7 %
Trasformatore di fase:
ü=
Partitore resistivo:
5:1
Motore:
UN, M = 6600 V
Motore
IN, M = 126 A
Trasformatore
amperometrico:
IAVV = 624 A
(corrente di avviamento)
Imax = 135 A
(corrente statorica
permanentemente
ammissibile)
TAVV = 8,5 s
(durata avviamento con
IAVV)
IN,prim = 200 A;
IN, sec = 1 A
Ulteriori dati tecnici sono riportati nelle impostazioni dei parametri delle singole funzioni di protezione.
I valori di taratura calcolati sono grandezze secondarie riferite all'apparecchio e possono essere modificati direttamente tramite il comando locale.
Per eseguire una reimpostazione di tutti i parametri si consiglia l'impiego del programma di
comando DIGSI. Questo programma consente, oltre all'impostazione in valori secondari, anche
l'impostazione dei parametri in grandezze primarie. Quest'ultima viene eseguita nel 7UM61 come
impostazione riferita alle grandezze nominali dell'oggetto di protezione (ad es. IN, G; UN, G; SN, G). Ciò
comporta il grande vantaggio di poter preimpostare i valori tipici delle funzioni di protezione indipendentemente dall'impianto. Nei Power System Data 1 (Dati di Impianto 1) e Power System
Data 2 (Dati di Impianto 2) vengono aggiornati i dati del rispettivo impianto e la conversione in
valori secondari viene eseguita con un clic del mouse. Tutte le formule di conversione, necessarie
per le singole funzioni, sono memorizzate nel programma di comando.
30
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Funzioni
2.2 Configurazione apparecchio
2.2
Configurazione apparecchio
La protezione 7UM61 dispone di numerose funzioni di protezione e funzioni ausiliarie. La configurazione hardware e software viene definita in fase di ordinazione in base alle esigenze. È tuttavia
necessario rispettare determinate limitazioni per gli ingressi di corrente a terra e di tensione verso
terra UE e IEE. Lo stesso ingresso non può essere utilizzato contemporaneamente per l'acquisizione di grandezze di misura differenti, ad es., per la realizzazione simultanea della protezione terra
rotore e della protezione terra statore.
Le funzioni di comando possono inoltre essere adattate alle condizioni dell'impianto. Tramite la programmazione è anche possibile attivare o disattivare singole funzioni. Le funzioni non utilizzate non
vengono quindi visualizzate.
Le funzioni di protezione e ausiliarie disponibili possono essere programmate come esistenti o non
esistenti. Per alcune funzioni è possibile selezionare più alternative che vengono illustrate in seguito.
Le funzioni programmate come "non esistenti" non vengono elaborate dall'unità 7UM61: non
vengono emesse segnalazioni e i parametri di taratura corrispondenti (funzioni, valori di soglia) non
vengono visualizzati durante la taratura.
2.2.1
Descrizione delle funzioni
Definizione della configurazione delle funzioni
I parametri di programmazione possono essere immessi per mezzo di un personal computer e il
programma di comando DIGSI tramite l'interfaccia operatore posta sul frontale del dispositivo
oppure tramite l'interfaccia di servizio, sul retro. Il modo di operare è descritto dettagliatamente nel
manuale SIPROTEC 4 /1/.
Ai fini della modifica dei parametri di programmazione si richiede l'immissione del codice N. 7 (per
record di parametri). Senza codice è possibile soltanto la lettura, e non la modifica e la trasmissione,
delle impostazioni all'unità.
La configurazione delle funzioni e, se necessario, le possibili alternative vengono adattate alle condizioni dell'impianto nella finestra di dialogo di configurazione delle funzioni.
Nota
Le funzioni e le preimpostazioni disponibili dipendono dalla variante ordinata (i dettagli sono riportati nell'appendice A.1). Poiché l'hardware prescrive determinate limitazioni, non tutte le combinazioni di funzioni di protezione sono possibili (cfr. par. 2.2.2).
2.2.2
Indicazioni per l'impostazione
Particolarità
La maggior parte delle impostazioni è autoesplicativa. Le particolarità vengono illustrate qui di seguito.
Per utilizzare la funzione di commutazione dei gruppi di settaggio, impostare l'indirizzo 103 Grp
Chge OPTION su Enabled. Questa funzione consente di impostare due gruppi di parametri funzionali (cfr. anche par. 2.4), che possono essere commutati velocemente e comodamente durante
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
31
Funzioni
2.2 Configurazione apparecchio
l'esercizio. Con l'impostazione Disabled è possibile impostare è utilizzare solo un gruppo di parametri funzionali.
Il parametro 104 FAULT VALUE (Valori guasto) consente di scegliere tra i Instant. values o i
RMS values (Valori Effett.) per la registrazione. Nel caso di memorizzazione dei RMS values, il
tempo a disposizione per la registrazione si prolunga di un fattore 16.
Per il gradino di corrente elevata I>> della protezione di massima corrente, all'indirizzo 113Max. I
PROT. I>> è possibile selezionare Non-Directional oppure directional. Questo gradino
della protezione di massima corrente può essere deselezionato con Disabled. Nel caso della protezione di massima corrente a tempo dipendente 114 O/C PROT. Ip, a seconda della variante
ordinata è possibile scegliere tra diverse caratteristiche dipendenti (secondo IEC oppure ANSI). Selezionando "disabilitato", si può deselezionare la protezione di massima corrente a tempo dipendente.
Per la protezione di terra statore, selezionare all'indirizzo 150 S/E/F PROT. tra le opzioni nondir. U0, non-dir. U0&I0 e directional, se non è stata disabilitata (Disabled) la funzione
completa. Nel primo caso viene valutata solo la tensione di spostamento (utilizzabile in caso di connessione alle sbarre). Nel secondo caso, oltre alla tensione di spostamento, viene valutato anche
il valore della corrente di terra (ovvero la differenza tra corrente di centro stella e corrente di un trasformatore toroidale, come nel caso di un sistema di sbarre connesse a terra tramite resistenza
commutabile). Nel terzo caso viene considerata anche la direzione della corrente di terra. Ciò permette di distinguere i guasti nella macchina dai guasti di terra della rete in caso di connessione
diretta della macchina sulle sbarre (nel caso in cui l'analisi delle ampiezze della tensione di spostamento e della corrente di terra non sia sufficiente per distinguere il guasto).
Per la supervisione del circuito di scatto si può selezionare, all'indirizzo 182 Trip Cir. Sup., se
la supervisione dev'essere operativa con due ingressi binari (2 Binary Inputs) o con uno solo
(1 Binary Input) oppure la funzione dev'essere programmata come Disabilitata (Disabled).
2.2.3
Ind.
Parametri
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
103
Grp Chge OPTION
Disabled
Enabled
Disabled
Opzione per cambio gruppo di
settaggio
104
FAULT VALUE
Disabled
Instant. values
RMS values
Instant. values
Valori di guasto
112
O/C PROT. I>
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di massima corrente I>
113
O/C PROT. I>>
Disabled
directional
Non-Directional
Non-Directional
Protezione di massima corrente
I>>
114
O/C PROT. Ip
Disabled
with IEC
with ANSI
Disabled
Protezione di Massima Corrente a
T.Inverso
116
Therm.Overload
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione contro il sovraccarico
termico
117
UNBALANCE LOAD
Disabled
Enabled
Enabled
Carico squilibrato (sequenza
negativa)
130
UNDEREXCIT.
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di sottoeccitazione
131
REVERSE POWER
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione Ritorno Energia
32
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Funzioni
2.2 Configurazione apparecchio
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
132
FORWARD POWER
Disabled
Enabled
Enabled
Supervisione Potenza Attiva
133
IMPEDANCE PROT.
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione d'Impedenza
140
UNDERVOLTAGE
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di Minima Tensione
141
OVERVOLTAGE
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di Massima Tensione
142
FREQUENCY Prot.
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di minima/massima
frequenza
143
OVEREXC. PROT.
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di Massimo flusso (U/f)
145
df/dt Protect.
Disabled
2 df/dt stages
4 df/dt stages
2 df/dt stages
Protezione derivata di frequenza
146
VECTOR JUMP
Disabled
Enabled
Enabled
Salto vettoriale
150
S/E/F PROT.
Disabled
non-dir. U0
non-dir. U0&I0
directional
non-dir. U0&I0
Protezione Terra Statore
151
O/C PROT. Iee>
Disabled
Enabled
Enabled
Protez. Max Corrente di Terra
Sensibile
152
SEF 3rd HARM.
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione Terra Statore 3
Armonica
165
STARTUP MOTOR
Disabled
Enabled
Enabled
Supervisione Tempo avviamento
motore
166
RESTART INHIBIT
Disabled
Enabled
Enabled
Riavviamento inibito per motore
170
BREAKER FAILURE
Disabled
Enabled
Enabled
Mancata apertura interruttore
171
INADVERT. EN.
Disabled
Enabled
Enabled
Energizzazione Accidentale
180
FUSE FAIL MON.
Disabled
Enabled
Enabled
Fuse Failure Monitor
181
M.V. SUPERV
Disabled
Enabled
Enabled
Supervisione Valori Misurati
182
Trip Cir. Sup.
Disabled
2 Binary Inputs
1 Binary Input
Disabled
Supervisione del circuito di scatto
185
THRESHOLD
Disabled
Enabled
Enabled
Supervisione soglia
186
EXT. TRIP 1
Disabled
Enabled
Enabled
Scatto esterno Funzione 1
187
EXT. TRIP 2
Disabled
Enabled
Enabled
Scatto esterno Funzione 2
188
EXT. TRIP 3
Disabled
Enabled
Enabled
Scatto esterno Funzione 3
189
EXT. TRIP 4
Disabled
Enabled
Enabled
Scatto esterno Funzione 4
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33
Funzioni
2.2 Configurazione apparecchio
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
190
RTD-BOX INPUT
Disabled
Port C
Port D
Port E
Disabled
Ingr.Temp.Ext.
191
RTD CONNECTION
6 RTD simplex
6 RTD HDX
12 RTD HDX
6 RTD simplex
Tipo colleg. Ingr. temperatura
esterna
34
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.3 Dati di impianto 1
2.3
Dati di impianto 1
Il dispositivo richiede alcuni dati della rete e dell'impianto per adattare le proprie funzioni a questi
dati a seconda dell'impiego specifico. Di questi fanno parte, ad es., i dati nominali dell'impianto e dei
trasformatori, polarità e collegamento delle grandezze di misura, caratteristiche dell'interruttore e
altri dati. Esiste inoltre una serie di parametri funzionali che vengono assegnati complessivamente
alle funzioni e non ad una funzione singola di protezione, di controllo o di supervisione. Questi
P.System Data 1 vengono illustrati nel presente paragrafo.
2.3.1
Indicazioni per l'impostazione
In generale
I dati d'impianto 1 possono essere modificati tramite l'interfaccia operatore o l'interfaccia di servizio
utilizzando un personal computer con l'ausilio del programma DIGSI.
Per visualizzare le opzioni disponibili cliccare due volte su Parametri nel programma DIGSI.
Collegamento dei trasformatori amperometrici
All'indirizzo 210 CT Starpoint viene richiesta la polarità dei trasformatori amperometrici ovvero
la posizione del centro stella del trasformatore. Questa impostazione stabilice la direzione di misura
del dispositivo (avanti = direzione linea). La figura seguente riporta la modalità di definizione anche
nel caso in cui non siano presenti trasformatori amperometrici nel lato centro stella.
Figura 2-2
Posizione del centro stella dei trasformatori amperometrici - indirizzo 1205
Grandezze nominali dei trasformatori
Agli indirizzi 211 CT PRIMARY e 212 CT SECONDARY si informa il dispositivo in merito alla corrente
nominale (primaria e secondaria) dei trasformatori amperometrici. Accertarsi che la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrisponda alla corrente nominale del dispositivo, poiché quest'ultimo, in caso contrario, calcolerebbe dati primari errati.
Angolo di correzione W0
Considerando in primo luogo la protezione ritorno di energia, è importante correggere gli errori angolari del trasformatore amperometrico e del trasformatore voltmetrico poiché qui si deve calcolare
una potenza attiva di valore minimo, partendo da una potenza apparente di valore alto (con cos ϕ
piccolo).
All'indirizzo 204 CT ANGLE W0 può essere immesso un angolo di correzione costante per il trasformatore amperometrico.
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35
Funzioni
2.3 Dati di impianto 1
A questo scopo è decisiva la differenza di errore angolare ∆ϕ tra trasformatore amperometrico e
trasformatore voltmetrico. Il fattore di correzione corrisponde alla somma degli errori angolari medi
del trasformatore amperometrico e del trasformatore voltmetrico. I valori di correzione possono
essere determinati durante la messa in servizio con la macchina (cfr. cap. Montaggio e messa in
servizio).
Rapporti di trasformazione Iee
Per la trasformazione delle correnti di terra Iee in valori primari, il dispositivo richiede i rapporti di
trasformazione primario/secondario del trasformatore di corrente di terra. Il rapporto di trasformazione viene impostato all'indirizzo 213 FACTOR IEE.
Grandezze nominali dei trasformatori voltmetrici
Agli indirizzi 221 Unom PRIMARY e 222 Unom SECONDARY si comunica al dispositivo la tensione
nominale primaria e secondaria (grandezze concatenate) dei trasformatori voltmetrici.
Connessione
UE
All'indirizzo 223 UE CONNECTION si comunica al dispositivo quale tipo di tensione è collegata all'ingresso UE. Da questa informazione il dispositivo stabilisce il tipo di elaborazione. La seguente
tabella mostra le interdipendenze tra le funzioni di protezione.
Tabella 2-1
Possibilità di impostazione e effetto sulle funzioni di protezione per l'ingresso UE
Impostazione per UE
CONNESSO (ind. 0223)
Prot. terra statore 90%
Prot. terra statore con terza
armonica
Non Connesso
Il valore di misura U0
determinato viene elaborato
(esattamente: √3 U0)
Dalla tensione calcolata U0
viene determinata la terza
armonica (utilizzabile solo il
gradino > U0 terza armonica).
UE collegato a qualsiasi
trasformatore
L'ingresso UE viene elaborato –
(ad es. protezione di guasto a
terra lato trasformatore)
UE collegato
L'ingresso UE viene elaborato L'ingresso UE viene elaborato
all'avvolgimento a triangolo
UE collegato a un
trasformatore di neutro
L'ingresso UE viene elaborato L'ingresso UE viene elaborato
Rapporto di trasformazione UE
Per la trasformazione della tensione di spostamento UE in valori primari, il dispositivo richiede i rapporti di trasformazione primario/secondario del trasformatore di tensione UE. Eccetto che per la protezione terra rotore, il parametro 224 FACTOR UE ha impatto su tutte quelle funzioni che utilizzano
direttamente per l'elaborazione il valore Ue, come indicato nella tabella 2-1. Per questo rapporto
224 FACTOR UE vale in generale:
36
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.3 Dati di impianto 1
UT, prim è la tensione primaria (in generale tensione fase-terra) e UE, sec è la tensione di spostamento
secondaria addotta all'apparecchio. Utilizzando un partitore di tensione, anche il suo rapporto viene
considerato in questo fattore. Per l'esempio riportato nel paragrafo 2.1, figura "Collegamento
tramite trasformatore", risulta, con i dati dell'impianto qui selezionati e con un rapporto di divisione
di tensione 1:5
Fattore di adattamento Uph/Uen
All'indirizzo 225 viene comunicato al dispositivo il fattore di adattamento tra la tensione di fase e la
tensione omopolare. Questa informazione è importante per la supervisione delle grandezze di
misura.
Se i trasformatori voltmetrici hanno l'avvolgimento a triangolo aperto e se questo è connesso al dispositivo (ingresso UE), ciò dovrà essere indicato all'indirizzo 223 (vedi sopra). Poiché normalmente
il rapporto di trasformazione dei trasformatori voltmetrici è:
con una tensione Uen collegata, il fattore Uph/Uen (tensione secondaria, indirizzo 225 Uph /
Udelta) viene utilizzato con il rapporto 3/√3 = √3 = 1,73. Per altri rapporti di trasformazione, ad.
esempio la ricostruzione della tensione omopolare utilizzando un set di trasformatori di adattamento, il fattore dovrà essere adattato.
Frequenza nominale
La frequenza nominale della rete viene impostata all'indirizzo 270 Rated Frequency. Il valore
preimpostato in fabbrica in base al tipo di esecuzione deve essere modificato solo se il settore di
impiego del dispositivo è diverso rispetto a quello previsto al momento dell'ordinazione.
Sequenza fasi
All'indirizzo271 PHASE SEQ. si può modificare la preimpostazione (L1 L2 L3 sequenza fasi oraria), nel caso in cui l'impianto mantenga permanentemente una sequenza fasi antioraria (L1 L3
L2). Un cambiamento temporaneo del senso di rotazione durante il funzionamento può essere attivato mediante un ingresso binario (cfr. par. 2.33).
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37
Funzioni
2.3 Dati di impianto 1
Figura 2-3
Sequenza delle fasi
Modo di esercizio
Con il parametro 272 SCHEME si definisce se il generatore da proteggere è in connessione a Unit
transf. oppure in Busbar. Questa informazione è importante per le protezioni terra statore e
massima corrente a tempo dipendente con considerazione della sottotensione, poiché qui, a
seconda del modo di esercizio, vengono impiegate tensioni diverse (cfr. "Considerazione della sottotensione" al par. 2.8).
ATEX100
Il parametro 274 ATEX100 consente di soddisfare i requisiti PTB per i modelli termici. Se il parametro è impostato su YES, in caso di mancanza della tensione ausiliaria tutti i modelli termici del 7UM61
vengono memorizzati. Al ritorno della tensione di alimentazione i modelli termici continuano a lavorare con i valori memorizzati. Se il parametro è impostato su NO, in caso di interruzione della tensione ausiliaria i valori di massima temperatura calcolati secondo questi modelli vengono azzerati.
Durata del comando
All'indirizzo 280 viene impostata la durata minima del comando di scatto TMin TRIP CMD. Tale
durata si applica a tutte le funzioni di protezione associate a uno scatto.
Supervisione del flusso di corrente
All'indirizzo 281 BkrClosed I MIN viene impostata la soglia di intervento della supervisione del
flusso di corrente. Questo parametro viene utilizzato per calcolare la somma delle ore di esercizio
e per la protezione contro il sovraccarico. Se il limite di corrente programmato viene superato, l'interruttore viene considerato chiuso e l'impianto in funzione. Con l'ausilio di questo criterio, la protezione contro il sovraccarico fa distinzione tra inattività e funzionamento della macchina da proteggere.
38
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.3 Dati di impianto 1
2.3.2
Parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce
"Altri parametri".
Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica
la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente.
Ind.
Parametri
C
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
204
CT ANGLE W0
-5.00 .. 5.00 °
0.00 °
Angolo di correzione TA
W0
210
CT Starpoint
towards machine
towards starpt.
towards machine
Ce. St. TA
211
CT PRIMARY
10 .. 50000 A
500 A
Corrente primaria
nominale TA
212
CT SECONDARY
1A
5A
1A
Corrente secondaria
nominale TA
213
FACTOR IEE
1.0 .. 300.0
60.0
Rapp. TA Prim./Sec. Iee
221
Unom PRIMARY
0.10 .. 400.00 kV
6.30 kV
Tensione nominale
primaria
222
Unom SECONDARY
100 .. 125 V
100 V
Tensione nominale
secondaria (fase-fase)
223
UE CONNECTION
neutr. transf.
broken delta
Not connected
any VT
neutr. transf.
Colleg. tensione di terra
224
FACTOR UE
1.0 .. 2500.0
36.4
Rapp. TV Prim./Sec.
Vterra
225A
Uph / Udelta
1.00 .. 3.00
1.73
Rapp.di adatt.fase TV a
triangolo aperto
270
Rated Frequency
50 Hz
60 Hz
50 Hz
Valore di Frequenza
271
PHASE SEQ.
L1 L2 L3
L1 L3 L2
L1 L2 L3
Sequenza Fasi
272
SCHEME
Busbar
Unit transf.
Busbar
Configurazione schema
273
STAR-POINT
low-resist.
high-resist.
high-resist.
Tipologia messa a terra di
macchina
274A
ATEX100
YES
NO
NO
Memor. immagine termica
senza V aux
276
TEMP. UNIT
Celsius
Fahrenheit
Celsius
Unità di misura
temperatura
280
TMin TRIP CMD
0.01 .. 32.00 sec
0.15 sec
Durata minima comando di
scatto
281
BkrClosed I MIN
1A
0.04 .. 1.00 A
0.04 A
5A
0.20 .. 5.00 A
0.20 A
Soglia di minima corrente
Interr. Chiuso
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Funzioni
2.3 Dati di impianto 1
2.3.3
N.
361
Informazioni
Informazione
>FAIL:Feeder VT
Tipo di inf.
Spiegazione
MS
>Avaria: alimentaz. TV (MCB scattato)
5002
Operat. Cond.
CM
Misure presenti
5145
>Reverse Rot.
MS
>Senso ciclico invertito
5147
Rotation L1L2L3
AM
Sequenza Fasi L1L2L3
5148
Rotation L1L3L2
AM
Sequenza Fasi L1L3L2
40
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.4 Gruppi di settaggio
2.4
Gruppi di settaggio
Per l'impostazione delle funzioni del dispositivo si possono definire due diversi gruppi di parametri.
Questi potranno essere attivati durante l'esercizio localmente tramite il pannello operatore, da ingressi binari (se conformemente parametrizzati), tramite l'interfaccia operatore e di servizio con un
personal computer oppure dall'interfaccia di sistema.
Un gruppo di settaggio contiene i valori dei parametri di tutte le funzioni per le quali è stata selezionata nella configurazione (paragrafo 2.2) l'opzione Abilitato. Nel dispositivo 7UM61 si coordinano
2 gruppi di settaggio indipendenti l'uno dall'altro (gruppo A e B). Questi gruppi rappresentano una
capacità funzionale identica, ma possono contenere valori di taratura differenti.
Se per cause legate al funzionamento (ad es. in caso di impiego del generatore/motore in una centrale di pompaggio) sono richiesti parametri di taratura diversi, questi vengono memorizzati nei
gruppi di settaggio e salvati nel dispositivo. A seconda della condizione di esercizio viene attivato il
rispettivo gruppo di settaggio. L'attivazione viene eseguita generalmente mediante un ingresso binario.
Se non si utilizza la funzione di commutazione, è sufficiente impostare solo i parametri preimpostati
del gruppo A. In questo caso la parte seguente di questo paragrafo non sarà importante.
2.4.1
Indicazioni per l'impostazione
In generale
Se si vuole utilizzare la funzione di commutazione, questa dovrà essere impostata, durante la configurazione delle funzioni, su Cam. grp. opz. = Abilitato (indirizzo 103). Per l'impostazione
dei parametri funzionali si programmeranno, uno dopo l'altro, entrambi i gruppi di settaggio A e B.
Per copiare oppure reinizializzare i gruppi, consultare il manuale SIPROTEC Descrizione del
sistema /1/.
Il paragrafo "Montaggio e collegamenti" del capitolo 3 mostra come commutare i gruppi di parametri
dall'esterno mediante ingressi binari.
2.4.2
Ind.
302
2.4.3
Parametri
Parametri
CHANGE
Group A
Group B
Binary Input
Protocol
Preimpostazione
Group A
Spiegazione
Cambio ad altro gruppo di
settaggio
Informazioni
N.
-
Possibilità di
impostazione
Informazione
Group A
Tipo di inf.
IntS
Spiegazione
Gruppo A
-
Group B
IntS
Gruppo B
7
>Set Group Bit0
MS
>Scelta gruppo settaggio Bit 0
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41
Funzioni
2.5 Dati di impianto 2
2.5
Dati di impianto 2
I dati generali (P.System Data 2) contengono parametri comuni attribuiti a tutte funzioni e non a
una particolare funzione di protezione o di controllo. I parametri menzionati nei P.System Data 2
sono commutabili con il gruppo di settaggio.
2.5.1
Descrizione delle funzioni
Gruppi di settaggio
Nel dispositivo 7UM61 si coordinano 2 gruppi di settaggio indipendenti l'uno dall'altro (gruppo A e
B). Questi rappresentano una capacità funzionale identica, possono però contenere valori di taratura differenti.
2.5.2
Indicazioni per l'impostazione
In generale
Per accedere ai dati generali di protezione (P.System Data 2), selezionare nel menu PARAMETRI il Group A (Gruppo di settaggio A) e da qui P.System Data 2. L'altro gruppo di settaggio
è disponibile all'opzione Group B.
Valori nominali dell'impianto
Gli indirizzi 1101 U PRIMARY OP. e 1102 I PRIMARY OP. forniscono al dispositivo informazioni
sulla tensione e sulla corrente nominali primarie della macchina da proteggere. Questi dati sono importanti per le impostazioni primarie e, grazie a queste informazioni, il dispositivo determina i valori
di misura di esercizio percentuali. Se ad esempio il rapporto di trasformazione dei trasformatori amperometrici è 500/1 e la corrente nominale del generatore è pari a 483 A, all'indirizzo 211 viene
immesso il valore 500 A e all'indirizzo I PRIMARY OP. il valore 483 A. In tal modo vengono visualizzati 483 A come 100 % nei valori di misura percentuali.
Direzione della potenza attiva
L'indirizzo 1108 ACTIVE POWER specifica la direzione della potenza attiva in condizioni normali di
funzionamento (Generator = fornitura oppure Motor = consumo) e può essere impostato in funzione delle condizioni dell'impianto, senza dover modificare il cablaggio del dispositivo.
2.5.3
Ind.
Parametri
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
1101
U PRIMARY OP.
0.10 .. 400.00 kV
6.30 kV
Tensione d'operaz. prim.
1102
I PRIMARY OP.
10 .. 50000 A
483 A
Corrente d'operaz. prim.
1108
ACTIVE POWER
Generator
Motor
Generator
Misura di Potenza Attiva per:
42
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Funzioni
2.5 Dati di impianto 2
2.5.4
Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
501
Relay PICKUP
CM
Avviamento relè
511
Relay TRIP
CM
Relè comando di scatto generale
533
IL1:
CM
Corrente primaria di guasto IL1
534
IL2:
CM
Corrente primaria di guasto IL2
535
IL3:
CM
Corrente primaria di guasto IL3
5012
UL1E:
CM
Tensione UL1E allo Scatto
5013
UL2E:
CM
Tensione UL2E allo Scatto
5014
UL3E:
CM
Tensione UL3E allo Scatto
5015
P:
CM
Potenza attiva allo Scatto
5016
Q:
CM
Potenza reattiva allo Scatto
5017
f:
CM
Frequenza allo Scatto
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43
Funzioni
2.6 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco minima tensione
2.6
Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51)
con blocco minima tensione
La protezione di massima corrente a tempo definito viene utilizzata come protezione di riserva della
protezione di cortocircuito dell'oggetto da proteggere o delle reti collegate in serie, quando eventuali
guasti localizzati su queste ultime non possono essere eliminati in tempo e l'oggetto da proteggere
potrebbe essere, in tal caso, in pericolo.
Le correnti passano dapprima attraverso un filtro numerico affinché solo i valori fondamentali siano
considerati nella misurazione. In questo modo la misurazione è insensibile ai fenomeni transitori in
caso di un cortocircuito e alle correnti di cortocircuito asimmetriche (componente di corrente continua).
La corrente di cortocircuito dei generatori che ricevono la loro tensione di eccitazione dai morsetti
della macchina diminuisce rapidamente in caso di guasti locali (nel generatore oppure nella zona
delimitata dal trasformatore elevatore) e ricade, dopo alcuni secondi, sotto la soglia di intervento
della protezione di massima corrente. Per evitare una ricaduta dell'avviamento, viene controllata,
per il gradino I>, anche la componente diretta delle tensioni, che viene utilizzata come ulteriore criterio di rilevamento di un cortocircuito. L'effetto di bassa tensione può essere disattivato e inibito
tramite un ingresso binario.
2.6.1
Descrizione delle funzioni
Gradino I>
Ogni corrente di fase viene confrontata singolarmente con il valore comune I> impostato. Ogni superamento viene segnalato separatamente per ciascuna fase. Al termine del tempo di ritardo corrispondente T I> la matrice riceve un segnale di scatto. La soglia di ricaduta allo stato di fornitura
del dispositivo è approssimativamente al 95% al di sotto della soglia di intervento. Questo valore
può essere aumentato per applicazioni speciali.
Mantenimento della sottotensione
Il gradino I> dispone di una funzione di sottotensione (disattivabile), che mantiene, per un tempo
regolabile, il segnale di avviamento. Il mantenimento ha luogo se la componente diretta di tensione
va al di sotto di una soglia (regolabile) in seguito all'avviamento della protezione di massima corrente. Questo principio permette alla temporizzazione della protezione di arrivare a termine e di emettere il rispettivo comando di scatto. Se la tensione ritorna prima dello scadere del tempo di ritardo o
se il mantenimento di tensione è bloccato da un ingresso binario (ad es. a causa di uno scatto
dell'interruttore automatico di protezione dei TV oppure in caso di arresto della macchina), la protezione ricade immediatamente.
La logica di mantenimento del blocco opera selettivamente per singola fase. L'avviamento per
massima corrente di una fase attiva il timer T-SEAL-IN.
La figura seguente rappresenta il diagramma funzionale del gradino di massima corrente I> con
mantenimento di tensione.
44
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C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.6 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco minima tensione
Figura 2-4
2.6.2
Diagramma funzionale del gradino di massima corrente I> con mantenimento di tensione
Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione di massima corrente a tempo definito può essere attiva e accessibile solo quando è
stato configurato il parametro 112 O/C PROT. I> = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione
selezionare Disabled.
Gradino di massima corrente I>
All'indirizzo 1201 O/C I> il gradino di massima corrente a tempo indipendente I> può essere attivato (ON) e disattivato (OFF) oppure si può bloccare solamente il comando di scatto (Block
relay). Per l'impostazione del gradino di massima corrente I> è determinante, in primo luogo, la
massima corrente di esercizio possibile. Un avviamento a causa di sovraccarico dovrà essere
escluso poiché la funzione può avere un tempo di risposta molto breve (scatto protezione). Per
questo motivo la soglia di avviamento dev'essere regolata a circa 20 % - 30 % (generatori) e a 40%
(trasformatori e motori) al di sopra del sovraccarico massimo prevedibile.
Il ritardo di scatto (parametro 1203 T I>) dev'essere coordinato con lo schema di selettività della
rete affinché la protezione situata più vicino al guasto scatti per prima (selettività).
Il tempo impostato è un tempo di ritardo supplementare che non comprende i tempi di risposta
interna (tempi di misura e di ricaduta). Il ritardo può essere impostato anche su ∞. In questo caso
non ha luogo uno scatto dopo un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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45
Funzioni
2.6 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco minima tensione
gradino I> non viene utilizzato, selezionare all'indirizzo 1201 O/C I> = OFF. In questo modo non
si genera né una segnalazione di avviamento né uno scatto.
Mantenimento della sottotensione
L'impostazione del gradino di minima tensione 1205 U< (componente diretta di tensione), viene
eseguita con un valore al di sotto del valore minimo ammissibile della tensione concatenata, ad es.
80 V.
Il tempo 1206 T-SEAL-IN fissa la durata di mantenimento propria dell'avviamento, prodotta da
max. corrente di emergenza/minima tensione. Questo tempo dev'essere maggiore del tempo di
ritardo T I>.
Il rapporto di ricaduta Iusc./Iing. dell'avviamento per massima corrente I> viene definito all'indirizzo
1207 I> DOUT RATIO. Il valore consigliato è r = 0,95. Questo può essere aumentato a 0,98 per
applicazioni speciali (ad es. allarme di sovraccarico).
Esempio:
Soglia di intervento
1,4 · IN Macch.
Ritardo di scatto
3s
Mantenimento della
minima tensione
0,8 · UN Macch.
Tempo di mantenimento 4 s
di U<
Rapporto di ricaduta
0,95
Corrente nom. IN, Macch
483 A
Tensione nom. UN, Macch
6,3 kV
Corrente nom. IN. TA prim
500 A
Tensione nom. UN. TA prim
6,3 kV
Corrente nom. IN, sec
1A
Tensione nom. UN, sec
100 V
I parametri secondari sono calcolati come segue:
46
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.6 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, ANSI 50/51) con blocco minima tensione
2.6.3
Parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A" possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce
"Altri parametri".
Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica
la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente.
Ind.
Parametri
1201
O/C I>
1202
I>
C
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
OFF
ON
Block relay
OFF
Prot.Max.Corrente Temp.
I>
1A
0.05 .. 20.00 A
1.35 A
I> Avviamento
5A
0.25 .. 100.00 A
6.75 A
1203
T I>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
T I> tempo di ritardo
1204
U< SEAL-IN
ON
OFF
OFF
Stato del blocco min.
tensione
1205
U<
10.0 .. 125.0 V
80.0 V
Avviam. blocco min.
tensione
1206
T-SEAL-IN
0.10 .. 60.00 sec
4.00 sec
Durata del blocco min.
tensione
1207A
I> DOUT RATIO
0.90 .. 0.99
0.95
I> Rapporto di ricaduta
2.6.4
Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
1722
>BLOCK I>
MS
>BLOCCO I>
1811
I> Fault L1
CM
Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L1
1812
I> Fault L2
CM
Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L2
1813
I> Fault L3
CM
Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase L3
1815
I> TRIP
CM
Max. I> Scatto
1950
>Useal-in BLK
MS
>Prot.Max.Corr.: BlOCCO Min. Tensione
1965
I> OFF
CM
Prot.Max.Corr. Livello I> è su OFF
1966
I> BLOCKED
CM
Prot.Max.Corr. Livello I> è BLOCCATO
1967
I> ACTIVE
CM
Prot.Max.Corr. Livello I> è ATTIVO
1970
U< seal in
CM
Prot.Max.Corr. +Umin
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
47
Funzioni
2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione
2.7
Protezione di massima corrente a tempo definito
(I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione
La protezione di massima corrente a tempo definito viene utilizzata come protezione di riserva della
protezione di cortocircuito dell'oggetto da proteggere o delle reti collegate in serie, quando eventuali
guasti localizzati su queste ultime non possono essere eliminati in tempo e l'oggetto da proteggere
potrebbe essere, in tal caso, in pericolo.
Per far sì che l'avviamento avvenga in tutti i casi di guasti interni, la protezione è collegata, di regola,
al gruppo di trasformatori amperometrici dal lato centro stella della macchina. Se questo non è il
caso, per eliminare rapidamente un cortocircuito nel generatore senza perdita di selettività, la funzione I>> può essere combinata con un rilevatore di direzione di cortocircuito.
Le correnti passano dapprima attraverso un filtro numerico in modo che solo i valori fondamentali
siano considerati nella misurazione. In questo modo la misurazione è insensibile ai fenomeni transitori in caso di cortocircuito e alle correnti di cortocircuito asimmetriche (componente di corrente
continua).
2.7.1
Descrizione delle funzioni
Gradino I>>
Ogni corrente di fase viene confrontata singolarmente con la soglia di intervento I>> comune. Ogni
superamento viene segnalato separatamente per ciascuna fase. Al termine del rispettivo tempo di
ritardo T I>> la matrice riceve un segnale di scatto. Il valore di ricaduta è approssimativamente al
95 % al di sotto della soglia di intervento.
Determinazione della direzione
Il gradino >> è dotato di un elemento direzionale (disattivabile) che permette uno scatto solo in presenza di guasti a monte (direzione macchina).
Questa funzione è particolarmente utile in assenza di un trasformatore amperometrico dal lato
centro stella del generatore ma è tuttavia necessario uno scatto rapido in presenza di guasti interni
al generatore.
Figura 2-5
Selettività tramite determinazione della direzione di cortocircuito
La determinazione della direzione si effettua fase per fase mediante una tensione sana. La tensione
concatenata (il cui vettore è normalmente verticale al vettore della corrente di guasto) è utilizzata
quale "tensione sana" (Fig. 2-6). Il calcolo del vettore direzionale ne tiene conto mediante una rotazione di +90° (sequenza di fase positiva) e di –90° (sequenza di fase negativa). In caso di guasti
fase-fase, la posizione della retta direzionale può essere spostata in funzione della caduta della tensione di cortocircuito.
48
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione
Figura 2-6
Tensioni sane per la determinazione direzionale
La determinazione della direzione si effettua a partire dalla fase la cui corrente è la più importante.
Se più fasi hanno la stessa corrente, viene utilizzata la fase con il valore più basso (IL1 prima di IL2
prima di IL3). La seguente tabella mostra l'associazione dei valori di misura per casi di guasti differenti.
Tabella 2-2
Assegnazione dei valori di misura per la determinazione della direzione
Avviamento
Corrente selezionata
Tensione attribuita
L1
IL1
UL2 - UL3
L2
IL2
UL3 - UL1
L3
IL3
UL1 - UL2
L1, L2con IL1>IL2
IL1
UL2 - UL3
L1, L2 con IL1=IL2
IL1
UL2 - UL3
L1, L2 con IL1<IL2
IL2
UL3 - UL1
L2, L3 con IL2>IL3
IL2
UL3 - UL1
L2, L3 con IL2=IL3
IL2
UL3 - UL1
L2, L3 con IL2<IL3
IL3
UL1 - UL2
L3, L1 con IL3>IL1
IL3
UL1 - UL2
L3, L1 con IL3=IL1
IL1
UL2 - UL3
L3, L1 con IL3<IL1
IL1
UL2 - UL3
L1, L2, L3 con IL1>(IL2, IL3)
IL1
UL2 - UL3
L1, L2, L3 con IL2>(IL1, IL3)
IL2
UL3 - UL1
Se la tensione concatenata (utilizzata per la determinazione direzionale) è inferiore a un valore
minimo di circa 7V, la protezione ricorre a una memoria di tensione. Quest'ultima consente un'esatta
determinazione anche quando la tensione di cortocircuito si riduce notevolmente (cortocircuito locale). Allo scadere del tempo di memorizzazione (2 periodi di rete), la direzione determinata rimane
memorizzata fino a quando non è nuovamente disponibile una tensione sufficiente. Nel caso di un
cortocircuito già esistente all'avviamento del generatore (oppure al collegamento di motori e trasformatori), nessun valore di tensione viene salvato nella memoria. Di conseguenza non è possibile determinare una direzione e viene quindi effettuato uno scatto.
Mediante un ingresso binario si può bloccare e disattivare la determinazione della direzione.
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49
Funzioni
2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione
Figura 2-7
2.7.2
Diagramma logico del gradino I>> con elemento direzionale
Indicazioni per l'impostazione
In generale
Il gradino I>> della protezione di massima corrente può essere attivato solo dopo aver regolato il
parametro 113 O/C PROT. I>> ovvero directional oppure Non-Directional. Se non si
vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled.
In caso di impiego della funzione di rilevamento della direzione, è importante rispettare la coerenza
dei trasformatori di tensione e corrente.
Gradino di massima corrente I>>
All'indirizzo 1301 O/C I>> il gradino di massima corrente I>> per correnti di fase può essere attivato (ON) e disattivato (OFF) oppure si può bloccare solamente il comando di scatto (Block
relay). Il gradino di massima corrente I>> (parametro 1302 e rispettivo tempo di ritardo T I>>,
1303) viene utilizzato in generale nell'ambito di una selettività amperometrica, in presenza di forti
impedenze (trasformatori, motori e generatori). Il gradino viene dimensionato in modo che durante
i cortocircuiti la reazione abbia luogo con questi valori di impedenza.
50
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione
Trasformatore amperometrico lato centro stella (senza determinazione direzionale)
Esempio: Connessione su sbarra
Potenza nominale apparente
generatore
SN, Macch
= 5,27 MVA
Tensione nominale generatore
UN, Macch
= 6,3 kV
Reattanza longitudinale transitoria
x’d
= 29 %
Forza elettromotrice sincrona
transitoria
(generatore a poli salienti)
U’P
= 1,2 · UN,Macch
Potenza nominale apparente
trasformatore
SN, T
= 5,3 MVA
Tensione nominale lato generatore
UN, T prim
= 6,3 kV
Tensione di cortocircuito
uk
= 7%
Trasformatore amperomentrico
IN, T, prim
IN, sec
= 500 A
= 1A
a) Calcolo corrente di cortocircuito:
cortocircuito tripolare
b) Valore impostato:
Il valore da impostare si ottiene mediante una trasformazione al lato secondario. Per evitare una
reazione non necessaria in seguito a una sovratensione o a un fenomeno transitorio, si raccomanda un ulteriore fattore di sicurezza da 1,2 a 1,3 circa.
Si raccomanda un ritardo di scatto T I>> = 0,1 s per permettere alla protezione differenziale di scattare per prima.
Trasformatore amperometrico al lato rete (con determinazione della direzione)
Selezionando il parametro 113 O/C PROT. I>> si accede agli indirizzi 1304 Phase Direction
e 1305 LINE ANGLE. L'inclinazione delle rette direzionali (cfr. fig. 2-8), che rappresenta il limite tra
zona di scatto e zona di blocco, può essere adattata alle condizioni della rete con il parametro LINE
ANGLE. A questo scopo si imposta l'angolo della linea della rete. La retta direzionale è sempre perpendicolare all'angolo direzionale impostato. In questo modo, assieme al parametro 1304 Phase
Direction = Forward (Avanti) oppure Reverse (Indietro), si può coprire tutto il livello di impedenza. Se la protezione è stata collegata come indicato nella figura 2-5 e si utilizzano i trasformatori
amperometrici del lato 1, questa sarà la direzione Indietro. Esiste una piccola zona morta tra i
campi a valle e a monte, nella quale, a causa dell'errore angolare dei trasformatori, non è possibile
determinare con sicurezza la direzione. In questa zona non ha luogo nessuno scatto nella direzione
preferenziale parametrizzata.
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Funzioni
2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione
Figura 2-8
Definizione dei parametri 1304 Direzione Fase e 1305 Angolo linea
Il valore impostato per la retta direzionale è dedotto dall'angolo di cortocircuito della rete di alimentazione. In generale, l'angolo sarà superiore a 60°. La soglia di intervento della corrente risulta dal
calcolo della corrente di cortocircuito. Le soglie di intervento abituali sono (normalmente tra 1,5 e 2)
· IN, G. Si consiglia di impostare un breve tempo di ritardo (TI>> ≈ 0,05 s fino a 0,1 s) per eliminare
i fenomeni transitori.
Controllare assolutamente l'impostazione della determinazione direzionale durante la messa in servizio (vedi capitolo "Montaggio e messa in servizio", par. "Controlli con la rete").
Esempio di applicazione: protezione motore
Se un motore non possiede un trasformatore amperometrico lato centro stella, si può, come riportato nella seguente figura, utilizzare il gradino I>> come "protezione differenziale". La parametrizzazione della protezione dipende in questo caso dal trasformatore amperometrico. Quando questa applicazione è usata per sostituire una protezione esistente, si consiglia di mantenere la regolazione
preesistente.
Figura 2-9
52
IGradino >> utilizzato come "protezione differenziale"
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Funzioni
2.7 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>>, ANSI 50, 51, 67) con rilevamento della direzione
2.7.3
Parametri
Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica
la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente.
Ind.
Parametri
1301
O/C I>>
1302
I>>
C
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
OFF
ON
Block relay
OFF
Prot.Max.Corrente Temp.
I>>
1A
0.05 .. 20.00 A
4.30 A
I>> Avviamento
5A
0.25 .. 100.00 A
21.50 A
1303
T I>>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.10 sec
T I>> Tempo di ritardo
1304
Phase Direction
Forward
Reverse
Reverse
Direzione Fase
1305
LINE ANGLE
-90 .. 90 °
60 °
Angolo linea
2.7.4
Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
1720
>BLOCK dir.
MS
>BLOCCO direzionale I>>
1721
>BLOCK I>>
MS
>BLOCCO I>>
1801
I>> Fault L1
CM
Max Corr. Ril.Guasto Livello I>> Fase L1
1802
I>> Fault L2
CM
Max Corr. Ril.Guasto Livello I>> Fase L2
1803
I>> Fault L3
CM
Max Corr. Ril.Guasto Livello I>> Fase L3
1806
I>> forward
CM
Max Corr. I>> direzione Avanti
1807
I>> backward
CM
Max Corr. I>> direzione Indietro
1808
I>> picked up
CM
Prot. Max Corr. I>> Avviamento
1809
I>> TRIP
CM
Max. Corr. I>> SCATTO
1955
I>> OFF
CM
Prot.Max.Corr. Livello I>> è su OFF
1956
I>> BLOCKED
CM
Prot.Max.Corr. Livello I>> è BLOCCATO
1957
I>> ACTIVE
CM
Prot.Max.Corr. Livello I>> è ATTIVO
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53
Funzioni
2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
2.8
Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
La protezione di massima a tempo inverso rappresenta la protezione di cortocircuito per macchine
a bassa tensione o di piccola taglia. Per generatori di taglia superiore, questa protezione serve
come riserva per la protezione di cortocircuito di macchina (protezione differenziale e/o protezione
di impedenza). Essa viene utilizzata come protezione di riserva anche contro i guasti nella rete che
non siano stati eliminati in tempo e che potrebbero compromettere la macchina.
La corrente di cortocircuito dei generatori che ricevono la loro tensione di eccitazione dai morsetti
della macchina diminuisce rapidamente in caso di guasti locali (nel generatore oppure nella zona
delimitata dal trasformatore elevatore) e ricade, dopo alcuni secondi, sotto la soglia di intervento
della protezione di massima corrente. Per evitare una ricaduta dell'avviamento, viene controllata la
componente diretta delle tensioni. Quest'ultima influenza, in base a due metodi differenti, la determinazione della sovracorrente. L'effetto di sottotensione può essere disattivato.
La funzione di protezione lavora, a seconda del tipo di apparecchio, con una caratteristica a tempo
inverso secondo le norme IEC oppure ANSI. Le caratteristiche e le rispettive formule sono riportate
nei dati tecnici. In caso di programmazione di una delle caratteristiche a tempo inverso, i gradini indipendenti I>> e I> restano disponibili in caso di impiego della funzione a tempo dipendente (cfr.
par. 2.6).
2.8.1
Descrizione delle funzioni
Avviamento, scatto
Ogni corrente di fase viene confrontata individualmente con il valore impostato Ip. Ogni superamento di corrente di 1,1 del valore impostato, viene segnalato selettivamente per fase e provoca un
avviamento. Il calcolo viene eseguito partendo dalle componenti fondamentali dei valori di misura.
In caso di avviamento di un gradino I si determina (mediante calcolo), partendo dalla corrente di
guasto e in base alla caratteristica di scatto selezionata, il tempo di scatto e, al trascorrere di questo
tempo, si emette un comando di scatto.
Ricaduta
La ricaduta dell'avviamento di qualsiasi funzione ha luogo quando la corrente va al di sotto di circa
il 95% della soglia di intervento (vale a dire 0,95 · 1,1 = 1,045 · valore impostato). Un nuovo avviamento riavvia il temporizzatore.
Considerazione della minima tensione
La protezione di massima corrente a tempo inverso dispone di una funzione di rilevamento di
minima tensione (disattivabile), che può interagire in due modi differenti con il rilevamento di
massima corrente:
• Controllo mediante tensione (voltage controlled): al di sotto di una determinata soglia di tensione (configurabile), si attiva un gradino di massima corrente con una soglia di intervento
minore.
• In funzione della tensione (voltage restraint): la soglia di intervento del gradino di massima
corrente dipende dal valore della tensione. Una tensione più bassa riduce la soglia di corrente
(cfr. fig. 2-10). Un rapporto direttamente proporzionale e lineare è effettivo nel campo U/UNom =
1,00 fino a 0,25, vale pertanto:
54
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
Figura 2-10
Dipendenza della tensione del valore di avviamento
Proporzionalmente alla diminuzione della tensione si riduce il valore di riferimento Ip in modo che
con una corrente costante I il rapporto I/Ip aumenti e, di conseguenza, il tempo di scatto si riduca.
Pertanto, con la riduzione della tensione, la caratteristica di avviamento si sposta verso sinistra rispetto alle caratteristiche standard illustrate al capitolo "Dati tecnici".
La commutazione su una soglia di intervento più bassa così come la riduzione della soglia di avviamento vengono eseguite per fase. La seguente tabella illustra la relazione tra le tensioni e le correnti
di fase. Poiché la protezione del generatore è integrata nello schema di selettività globale della rete,
è necessario tenere conto della trasformazione delle tensioni per mezzo del trasformatore elevatore. Per questo motivo si deve distinguere fondamentalmente tra una connessione con trasformatore
e una connessione su sbarra e introdurre questa informazione nel dispositivo, al parametro 272
SCHEME. Grazie all'impiego di tensioni fase-fase, si evitano misurazioni errate in caso di cortocircuito.
Tabella 2-3
Tensioni di controllo associate alle correnti di guasto
Corrente
Tensione
Connessione su sbarra
Connessione su trasformatore
IL1
UL1 – UL2
((UL1 – UL2) – (UL3 – UL1)) / √3
IL2
UL2 – UL3
((UL2 – UL3) – (UL1 – UL2)) / √3
IL3
UL3 – UL1
((UL3 – UL1) – (UL2 – UL3)) / √3
Per evitare una reazione indesiderata in seguito a un guasto del trasformatore voltmetrico (TV),
dovrà essere previsto un blocco della funzione mediante un ingresso binario controllato tramite l'interruttore automatico di protezione dei TV, così come tramite il rilevatore interno al dispositivo di rilevamento di anomalia della tensione di misura ("Fuse–Failure–Monitor", cfr. anche par. 2.28).
La figura seguente mostra il diagramma funzionale della protezione di massima corrente a tempo
inverso senza l'influenza della sottotensione, mentre le figure 2-12 e 2-13 rappresentano i diagrammi con influenza della sottotensione.
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Funzioni
2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
Figura 2-11
Diagramma funzionale della protezione di massima corrente a tempo inverso (AMZ) senza l'influenza della
sottotensione
Figura 2-12
Diagramma funzionale della protezione di massima corrente a tempo inverso (AMZ) con controllo di tensione ("Voltage controlled")
La commutazione su una soglia di intervento di corrente più bassa viene eseguita selettivamente
per fase (abilitazione circuito di avviamento), conformemente alla tabella 2-3.
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Funzioni
2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
Figura 2-13
Diagramma funzionale della protezione di massima corrente a tempo inverso (AMZ) dipendente dalla tensione ("Voltage restraint")
La riduzione della soglia di intervento di corrente in caso di bassa tensione (associazione a una tensione di comando) si realizza per ogni fase, come riportato nella tabella 2-3.
2.8.2
Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione di massima corrente a tempo inverso può essere attivata solo se questa funzione,
durante la programmazione, è stata impostata all'indirizzo 114 O/C PROT. Ip = with IEC oppure
with ANSI. Se non si vuole utilizzare la funzione selezionare Disabled.
Gradino di massima corrente Ip
All'indirizzo1401 O/C Ip la protezione di massima corrente a tempo inverso può essere attivata
(ON) o disattivata (OFF) oppure si può bloccare solamente il comando di scatto (Block relay). È
necessario tenere conto del fatto che esiste già un margine di sicurezza pari a 1,1 circa, tra la soglia
di avviamento e il valore impostato (per la protezione di massima corrente a tempo inverso). Ciò
significa che un avviamento non avrà luogo fino a quando non circolerà una corrente maggiore di
1,1 del valore impostato. La ricaduta ha luogo quando il valore di avviamento si riduce a un valore
minore del 95%.
Il valore di corrente viene impostato all'indirizzo 1402 Ip. Per l'impostazione è determinante, in
primo luogo, la massima corrente di esercizio possibile. È necessario evitare un avviamento a
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57
Funzioni
2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
causa di sovraccarico, poiché il dispositivo, in questo modo operativo, possiede tempi di risposta
molto brevi e lavora come protezione contro i cortocircuiti e non come protezione contro il sovraccarico.
Il fattore di tempo corrispondente è accessibile dalle caratteristiche IEC (indirizzo 114 O/C PROT.
Ip = with IEC) all'indirizzo 1403 T Ip.
Nella configurazione delle caratteristiche ANSI (indirizzo 114 O/C PROT. Ip= with ANSI) si
trova il rispettivo fattore di tempo all'indirizzo 1404 TIME DIAL: TD.
I fattori di tempo devono essere coordinati con lo schema di selettività della rete.
I fattori di tempo possono essere impostati anche su ∞. In questo caso non ha luogo uno scatto dopo
un avviamento, ma quest'ultimo viene comunque segnalato. Se il gradino Ip non viene utilizzato, si
seleziona nella configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.2) l'indirizzo 114 O/C PROT. Ip
= Disabled oppure si disattiva questa funzione sotto v1401 O/C Ip = OFF.
All'indirizzo 1408 si può determinare la soglia d'intervento U< per l'abilitazione della minima tensione del valore di avviamento Ip con AMZ controllata tramite tensione (parametro 1407 VOLT. INFLUENCE = Volt. controll.). Il valore dovrà essere scelto immediatamente al di sotto della
minima tensione concatenata permessa (ad es. da 75 a 80). Qui valgono le stesse considerazioni
relative al mantenimento della minima tensione della protezione di massima corrente a tempo definito (cfr. anche par. 2.6.2).
In caso di impostazione del parametro 1407 VOLT. INFLUENCE = without oppure Volt. restraint, il parametro 1408 è senza funzione.
2.8.3
Parametri
Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni effettuate in fabbrica. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente.
Ind.
Parametri
1401
O/C Ip
1402
Ip
C
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
OFF
ON
Block relay
OFF
Protez. max corrente a
tempo inverso
1A
0.10 .. 4.00 A
1.00 A
Ip Avviamento
5A
0.50 .. 20.00 A
5.00 A
1403
T Ip
0.05 .. 3.20 sec; ∞
0.50 sec
T Ip Selezione Tempo
1404
TIME DIAL: TD
0.50 .. 15.00 ; ∞
5.00
Selezione Tempo: TD
1405
IEC CURVE
Normal Inverse
Very Inverse
Extremely Inv.
Normal Inverse
Curva IEC
1406
ANSI CURVE
Very Inverse
Inverse
Moderately Inv.
Extremely Inv.
Definite Inv.
Very Inverse
Curva ANSI
1407
VOLT. INFLUENCE
without
Volt. controll.
Volt. restraint
without
Influenza tensione
1408
U<
10.0 .. 125.0 V
75.0 V
U< Soglia tensione minima
per rilascio Ip
58
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Funzioni
2.8 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
2.8.4
N.
Informazioni
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
1883
>BLOCK O/C Ip
MS
>BLOCCO Prot.Max.Corr.Tempo Inverso
1891
O/C Ip OFF
CM
Protezione Max.Corrente Ip è su OFF
1892
O/C Ip BLOCKED
CM
Protezione Max.Corrente Ip è Bloccata
1893
O/C Ip ACTIVE
CM
Protezione Max.Corrente Ip è Attiva
1896
O/C Ip Fault L1
CM
Max Corr. Ril.Guasto Ip Fase L1
1897
O/C Ip Fault L2
CM
Max Corr. Ril.Guasto Ip Fase L2
1898
O/C Ip Fault L3
CM
Max Corr. Ril.Guasto Ip Fase L3
1899
O/C Ip pick.up
CM
Max Corr. Ip Avviamento
1900
O/C Ip TRIP
CM
Max Corr. Ip SCATTO
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59
Funzioni
2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
2.9
Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
La protezione contro il sovraccarico permette di evitare un sovraccarico termico degli avvolgimenti
statorici della macchina da proteggere.
2.9.1
Descrizione delle funzioni
Modello termico
Il dispositivo calcola la sovratemperatura secondo un modello termico omogeneo derivato dalla seguente equazione differenziale:
con
Θ.
sovratemperatura attuale in relazione alla temperatura finale con una corrente di
fase massima ammissibile k · IN
Θ K.
temperatura del refrigerante come differenza rispetto alla temperatura di riferimento
di 40° C
τ.
costante di tempo termica di riscaldamento dell'oggetto da proteggere
I.
corrente di fase attuale effettiva in relazione alla corrente di fase massima ammissibile Imax = k · IN
La funzione di protezione rappresenta in questo modo un modello termico dell'oggetto da proteggere (protezione di sovraccarico con funzione di memoria). La funzione è dotata di memoria termica
e considera quindi eventuali precedenti riscaldamenti ed anche la dissipazione di calore nell'ambiente.
La soluzione di questa equazione è, in regime stazionario, una funzione esponenziale, il cui asintoto
rappresenta la temperatura limite Θfin. Il superamento di una prima soglia di temperatura impostabile provoca l'emissione di un allarme per permettere, ad es., all'operatore di effettuare una riduzione di carico. Una volta raggiunta la seconda soglia (temperatura limite = temperatura di scatto), l'oggetto da proteggere viene isolato dalla rete. È anche possibile regolare la protezione contro il
sovraccarico su Alarm Only (Solo Allarme). In questo caso, anche al raggiungimento della temperatura limite viene emessa solo una segnalazione.
Per il calcolo della sovratemperatura si parte dalla maggiore tra le tre correnti di fase. Il calcolo dei
valori effettivi delle correnti permette di prendere in considerazione le armoniche che contribuiscono
al riscaldamento dell'avvolgimento dello statore.
La corrente massima ammissibile permanente Imax è descritta come multiplo della corrente nominale IN dell'oggetto da proteggere:
Imax = k · IN
Oltre al fattore k (parametro K-FACTOR) si deve immettere la TIME CONSTANT τ così come la temperatura di allarme Θ ALARM (in percentuale della temperatura di scatto ΘScatto).
La protezione contro il sovraccarico possiede, oltre alla soglia di allarme di temperatura, una soglia
di corrente d'allarme I ALARM. Quest'ultima permette di segnalare con relativo anticipo una corrente di sovraccarico (al superamento di Imax), anche se la temperatura limite calcolata non ha ancora
raggiunto la temperatura di allarme o di scatto.
60
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Funzioni
2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
Temperatura del refrigerante (temperatura ambiente)
Il modello termico del 7UM61 prende in considerazione una temperatura esterna. Questa può
essere, a seconda dell'applicazione, la temperatura di un refrigerante, la temperatura ambiente
oppure la temperatura di ingresso del gas freddo nelle turbine a gas.
Esistono tre modi per prendere in considerazione questa temperatura:
• tramite interfaccia Profibus DP/Modbus
• tramite una sonda termica (thermobox, RTD 1)
È anche possibile misurare la temperatura ambiente e quella del refrigerante con l'ausilio di una
sonda di temperatura esterna che la digitalizza e la trasmette al 7UM61 tramite l'interfaccia Profibus-DP/ Modbus.
In caso di sonda termica (thermobox) (cfr. par. 2.32), l'ingresso RTD1 può servire all'accoppiamento
della temperatura e al suo utilizzo nella protezione contro il sovraccarico.
Con l'acquisizione della temperatura del refrigerante secondo uno dei tre procedimenti descritti, il
valore di corrente massima ammissibile Imax viene influenzato dalla differenza di temperatura del
refrigerante. Una temperatura ambiente/del refrigerante bassa permette infatti alla macchina di sopportare un carico (a livello corrente) superiore (rispetto al caso di temperature più alte).
Limitazione di corrente
Correnti di cortocircuito alte (e selezione di costanti di tempo basse) potrebbero sollecitare il
modello termico e provocare uno scatto rapido della protezione contro il sovraccarico. Ciò potrebbe
alterare lo schema di selettività della protezione contro i cortocircuiti. Una limitazione della corrente
della protezione di sovraccarico consente di evitare tale comportamento. Le correnti che superano
il valore del parametro 1615 I MAX THERM. vengono limitate a questo valore e non possono quindi
ridurre ulteriormente i tempi di scatto nella riproduzione termica.
Costante di tempo di inattività
L'equazione differenziale sopra citata supponeva un raffreddamento costante che si traduce nella
costante di tempo τ = Rth · Cth (resistenza termica e capacità termica). In caso di inattività di una
macchina autoventilata, questa costante può differire notevolmente dalla costante durante la marcia
stazionaria (in questo caso la macchina è raffreddata mediante ventilazione, all'arresto solamente
a convenzione).
In questi casi si devono quindi tenere in considerazione due costanti di tempo durante l'impostazione.
La protezione riconosce un'inattività della macchina quando la corrente è al di sotto del valore di
soglia BkrClosed I MIN (cfr. titolo a margine "Supervisione del flusso di corrente" al paragrafo
2.3).
Blocchi
Tramite un ingresso binario (">RM th.rep. O/L") si può riavviare la memoria termica ovvero riportare a zero il valore della sovratemperatura dipendente dalla corrente. Lo stesso effetto si ottiene
con l'informazione (">BLK ThOverload"); in quest'ultimo caso però la protezione contro il sovraccarico viene bloccata completamente, compresa quindi anche la soglia di corrente di allarme.
Se, per motivi di esercizio, non è richiesto un funzionamento della macchina oltre la temperatura
massima ammissibile (avviamento d'emergenza), è possibile bloccare solo il comando di scatto generando un'informazione (">Emer.Start O/L") mediante un ingresso binario. Poiché in seguito
all'avviamento e alla ricaduta dell'ingresso binario il modello termico può avere superato la temperatura di scatto, la funzione di protezione prevede un tempo di registrazione dopo guasto (T EMERGENCY), che viene avviato con la disattivazione dell'ingresso binario e sopprime il comando di
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61
Funzioni
2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
scatto. Solo allo scadere di questo tempo la protezione contro il sovraccarico può effettuare uno
scatto. L'ingresso binario agisce solo sul comando di scatto, non ha effetto sul protocollo dei guasti
e non riavvia l'immagine termica.
Comportamento in caso di mancanza della tensione di alimentazione
Per la protezione contro il sovraccarico (assieme a tutte le altre funzioni di protezione termica) del
7UM61 si può selezionare nei dati d'impianto (parametro 274 ATEX100, cfr. par. 2.3) se memorizzare oppure azzerare la sovratemperatura calcolata in caso di mancanza della tensione di alimentazione. La reinizializzazione è preimpostata.
La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione contro il sovraccarico.
Figura 2-14
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Diagramma logico della protezione contro il sovraccarico
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Funzioni
2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
2.9.2
Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione contro il sovraccarico può essere attiva e accessibile solo quando è stato configurato
il parametro 116 Therm.Overload = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare
Disabled.
Trasformatori e generatori in particolare sono i più sensibili a sovraccarichi di lunga durata. Questi
non possono nè devono essere rilevati da una protezione contro i cortocircuiti. La protezione di
massima corrente dovrà essere impostata a un livello alto (che rileva solo cortocircuiti), poiché in
questo caso sono permesse solo temporizzazioni brevi. D'altra parte, le temporizzazioni brevi non
permettono di adottare nessuna misura di riduzione del carico dell'oggetto sovraccaricato, né lo
sfruttamento della sua capacità di sovraccarico (limitata).
La protezione 7UM61 dispone di una funzione di sovraccarico con caratteristica termica di scatto,
che può essere adattata alla sovraccaricabilità dell'oggetto da proteggere (protezione contro il sovraccarico con funzione memoria).
All'indirizzo 1601 Ther. OVER LOAD la protezione contro il sovraccarico può essere attivata (ON)
o disattivata (OFF) oppure si può bloccare solamente il comando di scatto (Block relay) o impostare la funzione di protezione su Alarm Only. Nell'ultimo caso, un sovraccarico non viene considerato come guasto. Uno scatto è possibile solo con la protezione di sovraccarico attivata (ON).
Fattore K
La protezione di sovraccarico si imposta in relazione a grandezze di riferimento. Come corrente di
base per la determinazione del sovraccarico viene utilizzata generalmente la corrente nominale IN,
Macchina dell'oggetto da proteggere (generatore, motore, trasformatore). Con la corrente massima
permanente Imax prim ammissibile dal punto di vista termico, si può determinare un fattore kprim:
Il valore della massima corrente permanente, termicamente ammissibile dell'oggetto da proteggere
fa parte dei dati tecnici di fabbricazione. Se tali dati non sono disponibili, si seleziona un valore di
1,1 volte il valore della corrente nominale.
Il Fattore K (K-FACTOR), impostabile nel dispositivo 7UM61 (indirizzo 1602), si riferisce alla corrente nominale secondaria (corrisponde alla corrente nominale della protezione). La conversione viene
eseguita nel modo seguente:
con
Imax prim .
corrente primaria (della macchina) permanente termicamente ammissibile
IN Macchina.
corrente nominale della macchina
INTrasf prim .
corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico
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Funzioni
2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
Esempio: generatore e trasformatore con i seguenti dati:
corrente permanente ammessa . Imax prim= 1,15 · IN, Macchina
corrente nominale del generatore . IN Macchina = 483 A
trasformatore amperomentrico . 500 A/1 A
Costante di tempo
La protezione contro il sovraccarico riproduce l'andamento della sovratemperatura in base all'equazione differenziale termica, la cui soluzione è (in funzionamento stazionario) una funzione esponenziale. La TIME CONSTANT τ (indirizzo 1603) viene utilizzata per raggiungere la temperatura limite
e, con essa, il tempo di scatto.
Se la caratteristica di sovraccarico della macchina da proteggere è nota, la caratteristica di scatto
della protezione dev'essere selezionata in modo che coincida con la caratteristica di sovraccarico,
almeno per sovraccarichi minori.
Lo stesso vale anche se, per un determinato valore di sovraccarico, viene indicato il rispettivo tempo
di chiusura ammissibile.
Livelli di allarme
Con l'impostazione del livello di allarme termico Θ ALARM (indirizzo 1604) è possibile emettere un
allarme prima del raggiungimento della temperatura limite di scatto ed evitare così, ad es., uno
scatto mediante una riduzione di carico immediata. Il livello di allarme costituisce contemporaneamente la soglia di ricaduta del comando di scatto. La ricaduta del comando ha luogo solamente
quando la corrente passa al di sotto della soglia di allarme.
Il livello di allarme termico viene espresso in % della temperatura di scatto.
Nota: Con un valore comune K-FACTOR = 1,1 risulta, per la corrente nominale della macchina e la
corrente primaria del trasformatore adattata, il seguente valore limite di sovratemperatura:
in relazione al valore della sovratemperatura di scatto. Il livello di allarme dovrebbe quindi essere
impostato su un valore compreso tra sovratemperatura limite con corrente nominale (in questo caso
83%) e sovratemperatura di scatto (100%).
Con i dati riportati nell'esempio, la memoria termica ha, con corrente nominale, un valore di
Esiste anche un livello di allarme di corrente (parametro 1610 I ALARM). Questo deve essere indicato come corrente secondaria in A e deve essere impostato allo stesso valore o poco al di sotto
della corrente permanente ammissibile K-FACTOR · IN sec. Questo livello può anche essere utilizzato
al posto del livello di allarme termico che va impostato a 100% per essere disattivato.
Prolungamento della costante di tempo in caso di inattività
La costante di tempo parametrizzata all'indirizzo 1603 è valida per una macchina in funzione.
Durante l'arresto graduale o in caso di inattività, la macchina si raffredda molto più lentamente.
Questo comportamento si prende in considerazione per un prolungamento delle costanti di tempo
con l'ausilio del Kτ-FACTOR (indirizzo 1612) che si applica in caso di arresto della macchina. La
64
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Funzioni
2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
protezione riconosce quindi un'inattività della macchina quando la corrente è al di sotto del valore
di soglia BkrClosed I MIN (cfr. titolo a margine "Supervisione del flusso di corrente" al paragrafo
P.System Data 1).
Se una distinzione delle costanti di tempo non è necessaria, si lascia il parametro Kτ-FACTOR = 1.0
(preimpostazione).
Limitazione di corrente
Il parametro 1615 I MAX THERM. definisce il limite di corrente, fino al quale i tempi di scatto sono
calcolati sulla base della formula indicata. Questo valore limite determina quindi nelle caratteristiche
di scatto (cfr. capitolo "Dati tecnici", par. Protezione contro il sovraccarico") la demarcazione della
parte orizzontale della caratteristica, nella quale non si ridurranno più i tempi di scatto della caratteristica con valori di corrente superiori. Il valore limite si deve dimensionare in modo che i tempi di
scatto della protezione contro il sovraccarico siano, con sicurezza, superiori ai rispettivi tempi dei
dispositivi di protezione contro i cortocircuiti (protezione differenziale, protezione di impedenza e
protezione di massima corrente a tempo definito). Generalmente, una limitazione sufficiente su una
corrente secondaria corrisponde approssimativamente a tre volte la corrente nominale della macchina.
Avviamento di emergenza
Il tempo successivo a un guasto da immettere all'indirizzo 1616 T EMERGENCY deve assicurare
che, in seguito a un avviamento di emergenza e dopo la ricaduta dell'ingresso binario ">S/C
Avv.Emerg., il comando di scatto continui a rimanere bloccato fino a quando l'immagine termica
non sia scesa al di sotto della soglia di ricaduta.
Temperatura ambiente oppure temperatura del refrigerante
I dati trattati finora sono sufficienti per riprodurre la sovratemperatura della macchina. La protezione
della macchina può integrare nei propri calcoli anche la temperatura ambiente e la temperatura del
refrigerante. Quest'ultima dev'essere trasmessa al dispositivo tramite il bus di campo (ad es. Profibus DP). Il metodo di immissione della temperatura viene selezionato all'indirizzo 1607 TEMP.
INPUT. Se la temperatura del refrigerante non deve essere misurata, impostare l'indirizzo 1607 su
Disabled. L'abbinamento tra segnale di ingresso e temperatura è configurabile all'indirizzo 1608
(in °C) oppure 1609 (in °F) TEMP. Scala. In questo caso il valore di temperatura impostato corrisponde al valore del 100% del Profibus DP ovvero all'ampiezza totale (20 mA) nel convertitore di
misura. Nella preimpostazione, 100 % (bus di campo) corrisponde a 100 °C.
La configurazione del parametro 1607 TEMP. INPUT di RTD 1 rende inoperative le impostazioni
1608 e 1609. La preimpostazione di fabbrica può restare invariata.
Se viene utilizzata la funzione di acquisizione della temperatura ambiente, va osservato che il KFACTOR si riferisce a una temperatura ambiente di 40 °C, vale a dire che corrisponde alla corrente
massima ammissibile permanente a 40 °C.
Poiché tutti i calcoli vengono effettuati a partire da grandezze normalizzate, è importante normalizzare anche la temperatura ambiente. Come valore di normalizzazione si utilizza la temperatura con
la corrente nominale della macchina. Se la corrente nominale della macchina differisce dalla corrente nominale del trasformatore, la temperatura dovrà essere adattata con la seguente formula.
All'indirizzo 1605 oppure 1606 TEMP. RISE I viene impostata la temperatura adattata alla corrente nominale del trasformatore. Il valore impostato si utilizza come grandezza normalizzata per la
temperatuta ambiente.
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Funzioni
2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
con
ΘNsec .
temperatura della macchina con corrente nominale secondaria = impostazione nel
7UM61 (indirizzo 1605 oppure 1606)
ΘNMacch .
temperatura della macchina con corrente nominale della macchina
INprim .
corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico
INMacch .
corrente nominale della macchina
Se non si utilizza l'accoppiamento di temperatura si dovrà impostare l'indirizzo 1607 TEMP. INPUT
su Disabled. In questo caso, le impostazioni degli indirizzi 1605 oppure 1606 e 1608 oppure
1609 non saranno considerate.
Se si utilizza l'accoppiamento di temperatura, i tempi di scatto variano quando la temperatura del
refrigerante si scosta dalla temperatura di riferimento interna di 40 °C. La seguente equazione consente di calcolare il tempo di scatto:
con
τ.
TIME CONSTANT (indirizzo 1603)
k.
K-FACTOR (indirizzo 1602)
IN .
corrente nominale dispositivo
I.
corrente secondaria realmente circolante
Ipre .
corrente di precarico
ΘN .
temperatura con corrente nominale IN (indirizzo 1605 TEMP. RISE I)
ΘK .
ingresso temperatura refrigerante (scala con indirizzo 1608 oppure 1609)
Esempio:
Macchina: .
INMacch.
= 483 A
ImaxMacch.
= 1,15 IN con ΘK = 40 °C
ΘNMacch.
= 93 °C
τth.
= 600 s (costante di tempo termica della macchina)
Trasformatore amperometrico: 500 A/1 A
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SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
Supponendo una corrente di carico I = 1,5 · IN, dispositivo e un precarico Ipre = 0 risultano per le differenti temparature ambiente ΘK i seguenti tempi di scatto
2.9.3
Parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A" possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce
"Altri parametri".
Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni effettuate in fabbrica. La colonna C (configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente.
Ind.
Parametri
C
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
1601
Ther. OVER LOAD
OFF
ON
Blocco Relè
Solo Allarme
OFF
Protezione contro il
sovraccarico termico
1602
K-FACTOR
0.10 .. 4.00
1.11
Fattore K
1603
TIME CONSTANT
30 .. 32000 sec
600 sec
Costante di tempo
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Funzioni
2.9 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
Ind.
Parametri
C
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
1604
Θ ALARM
70 .. 100 %
90 %
Livello di allarme termico
1605
TEMP. RISE I
40 .. 200 °C
100 °C
Aumento temp. a
corr.sec.stabilita
1606
TEMP. RISE I
104 .. 392 °F
212 °F
Aumento temp. a
corr.sec.stabilita
1607
TEMP. INPUT
Disabled
Fieldbus
RTD 1
Disabled
Ingresso temperatura
1608
TEMP. SCAL.
40 .. 300 °C
100 °C
Temperatura per scala
1609
TEMP. SCAL.
104 .. 572 °F
212 °F
Temperatura per scala
1610A
I ALARM
1A
0.10 .. 4.00 A
1.00 A
Sovraccarico di Corrente
5A
0.50 .. 20.00 A
5.00 A
1.0 .. 10.0
1.0
Fattore Kt a Motore fermo
1A
0.50 .. 8.00 A
3.30 A
5A
2.50 .. 40.00 A
16.50 A
Max.Corrente per
Riproduzione Termica
10 .. 15000 sec
100 sec
1612A
Kτ-FACTOR
1615A
I MAX THERM.
1616A
2.9.4
N.
1503
T EMERGENCY
Tempo d'emergenza
Informazioni
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
>BLK ThOverload
MS
>BLOCCO protez.sovrac.termico
1506
>RM th.rep. O/L
MS
>Reset memoria della Curva Termica S/C
1507
>Emer.Start O/L
MS
>Sovraccarico Avviam.Emergenza
1508
>Fail.Temp.inp
MS
>Guasto ingresso Temperatura
1511
Th.Overload OFF
CM
Protez.sovrac.termico disattivata
1512
Th.Overload BLK
CM
Protez.sovrac.termico bloccata
1513
Overload ACT
CM
Protez.sovrac.termico attiva
1514
Fail.Temp.inp
CM
Guasto ingresso Temperatura
1515
O/L I Alarm
CM
Sovracc.term.:allarme di corr.(I allarm)
1516
O/L Θ Alarm
CM
Allarme sovr. term.:vicino scatto term.
1517
O/L Th. pick.up
CM
Avviam.sovr. term.prima dello scatto
1519
RM th.rep. O/L
CM
Reset memoria della Curva Termica S/C
1521
ThOverload TRIP
CM
Sovrac.termico:comando di scatto
68
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Funzioni
2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46)
2.10
Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa)
(ANSI 46)
La protezione contro il carico squilibrato permette di rilevare i carichi asimmetrici di macchine trifase
a induzione. I carichi asimmetrici provocano un campo di rotazione inverso che agisce sul rotore
con doppia frequenza. Sulla superficie del rotore sono indotte correnti parassite che conducono a
un sovrariscaldamento locale nelle zone terminali del rotore. Anche un surriscaldamento dell'avvolgimento smorzatore è una conseguenza dei carichi asimmetrici. Questa funzione di protezione consente anche di rilevare eventuali interruzioni, cortocircuiti oppure errori di collegamento dei trasformatori amperometrici nonché cortocircuiti unipolari e bipolari, con corrente di guasto inferiore alla
corrente di carico.
2.10.1 Descrizione delle funzioni
Determinazione del carico squilibrato
La protezione contro il carico squilibrato del 7UM61 utilizza dei filtri per calcolare le componenti simmetriche dalle correnti di fase. Ciò permette il calcolo della corrente inversa I2. Se la corrente
inversa supera un valore di soglia parametrizzabile viene avviato il tempo di scatto, allo scadere del
quale viene emesso un comando di scatto.
Livello di allarme
Il superamento della soglia di corrente inversa ammissibile in permanenza I2> provoca, allo
scadere di un tempo impostabile T WARN, l'emissione di un allarme "I2> Warn" (cfr. fig. 2-15).
Caratteristica termica
Il produttore della macchina indica lo squilibrio ammissibile con la seguente formula:
Il fattore di squilibrio dipende dal tipo di macchina e costituisce il tempo (in secondi), durante il quale
il generatore può sopportare il 100% del carico squilibrato. Tale fattore è compreso generalmente
in un ordine di grandezza tra 5 s e 30 s.
Al superamento del carico di squilibrio ammissibile I2> ha inizio la riproduzione termica dell'oggetto
da proteggere. Qui si calcola progressivamente la superficie corrente/tempo e si tiene conto così
delle differenti situazioni di carico. Quando la superficie corrente/tempo ((I2/IN)2 · t) raggiunge il
fattore di asimmetria K, viene emesso uno scatto per mezzo della caratteristica termica.
Limitazione
Per evitare una reazione indesiderata del gradino di scatto termico in presenza di cortocircuiti asimmetrici, la corrente in ingresso I2 viene limitata. Questo limite è 10 · I2amm. oppure il valore impostato
del gradino I2>> (ind. 1701), a seconda del più basso fra questi due valori. A partire da questo
valore di corrente, il tempo di scatto della funzione termica è costante. Va inoltre notato che la
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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69
Funzioni
2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46)
memoria termica è limitata al 200% della temperatura di scatto. Ciò evita un raffreddamento troppo
lungo in seguito a un'apertura su cortocircuito ritardata.
Raffreddamento
Se il valore del carico squilibrato diminuisce al di sotto del valore permanente ammissibile I2>, ha
inizio un tempo di raffreddamento parametrizzabile. Lo scatto ricade con la ricaduta dell'avviamento.
La variabile di "conteggio" dello squilibrio ritorna a zero solo con il tempo di raffreddamento parametrizzato all'indirizzo1705 T COOL DOWN. Questo parametro rappresenta il tempo necessario al
modello termico per passare da 100% a 0%. Il tempo di raffreddamento dipende dal tipo di costruzione del generatore, in particolare dell'avvolgimento smorzatore. Se durante la fase di raffreddamento si presenta di nuovo un carico asimmetrico, viene preso in considerazione il precarico. La
protezione scatta quindi in un tempo più breve.
Gradini di scatto
Figura 2-15
Zona di scatto della protezione contro i carichi squilibrati
Gradino di scatto indipendente
Un'elevata corrente inversa indica l'esistenza sulla rete di un cortocircuito bipolare che dev'essere
trattato conformemente allo schema di selettività delle protezioni della rete. Per questo, la caratteristica termica è intersecata da un gradino indipendente di corrente inversa impostabile (parametro
1706 I2>> e 1707 T I2>>).
Osservare anche le indicazioni relative al cambio di sequenza di fase ai paragrafi 2.3 e 2.33.
Logica
La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione contro il carico squilibrato. Mediante
un ingresso binario (">BLOCCO I2") si può bloccare la protezione. Ciò provoca la ricaduta degli
avviamenti e il riavviamento delle temporizzazioni e della riproduzione termica. Con l'ingresso
binario ">>RM th.rep. I2" vengono riazzerati solo i valori numerici utilizzati per la caratteristica
termica.
70
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46)
Figura 2-16
Diagramma logico della protezione contro il carico squilibrato
2.10.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione contro il carico squilibrato può essere attiva e accessibile solo se è stato configurato
il parametro 117 UNBALANCE LOAD = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare
Disabled.
All'indirizzo 1701 UNBALANCE LOAD la protezione contro il carico squilibrato può essere attivata
(ON) o disattivata (OFF) oppure si può bloccare solamente il comando di scatto (Block relay).
Per l'immagine termica è determinante la corrente inversa massima permanentemente ammissibile.
Sulla base dell'esperienza questa corrisponde almeno al 6 % - 8 % della corrente nominale nelle
macchine fino a ca. 100 MVA con rotori a poli non salienti e almeno al 12 % nelle macchine con
rotori a poli salienti. Per macchine di dimensioni maggiori e in caso di dubbio fare riferimento ai dati
del produttore della macchina.
In questo caso va osservato che tali dati si riferiscono alle grandezze primarie della macchina, vale
a dire che viene indicata, ad es., la corrente inversa ammissibile permanentemente (riferita alla corrente nominale della macchina). Per i valori impostati nel dispositivo di protezione si convertono
questi dati nel valore della corrente inversa secondaria. Laddove:
con
I2 max prim .
corrente inversa (del motore) permanente, termicamente ammissibile
IN Macchina.
corrente nominale della macchina
IN Trasf. prim .
corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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71
Funzioni
2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46)
Soglia di avviamento/livello di allarme
Il valore I2> viene impostato all'indirizzo 1702. Tale valore corrisponde anche a una soglia di
allarme a tempo costante, il cui tempo di ritardo T Allarme viene impostato all'indirizzo 1703.
Esempio:
Macchina
IN Macchina
= 483 A
I2 permanente prim / IN Macchina
= 11 % permanente (macchina a poli salienti,
cfr. fig. 2-17)
Trasformatore
amperomentrico
IN Trasf. prim
= 500 A
Valore impostato
I2 amm.
= 11 % · (483 A/500 A) = 10,6 %
Fattore K sequenza negativa
Se la durata della capacità di carico squilibrato è indicata dal produttore della macchina mediante
la costante K = (I2/IN)2 · t, questa dovrà essere parametrizzata direttamente all'indirizzo 1704
FACTOR K. La costante K è proporzionale alla perdita di energia ammissibile.
Conversione in valori secondari
È possibile dedurre il fattore K dalla caratteristica di carico squilibrato secondo la seguente figura,
leggendo il tempo al punto I2/IN = 1 che corrisponde al FACTOR K.
Esempio:
tamm. = 20 s per I2/IN = 1
La costante così ottenuta Kprim = 20 s è valida per il lato primario.
La formula seguente permette di convertire il fattore Kprim in grandezza secondaria:
Il fattore K sequenza negativa Ksec risultante viene impostato come FACTOR K all'indirizzo 1704.
Esempio:
IN Macchina .
= 483 A
IN Trasf. prim .
= 500 A
Fattore Kprim .
= 20 s
Valore impostato all'indirizzo 1704:
72
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Funzioni
2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46)
Figura 2-17
Esempio di una caratteristica di carico squilibrato prescritta dal produttore della macchina
Tempo di raffreddamento
Il parametro 1705 T COOL DOWN definisce il tempo che deve trascorrere prima che l'oggetto protetto sottoposto a un carico squilibrato ammissibileI2> si sia raffreddato. Se il produttore della macchina non fornisce le indicazioni necessarie, si può scegliere il valore da impostare supponendo che
il tempo di raffreddamento e il tempo di riscaldamento dell'oggetto da proteggere siano uguali. Tra
il fattore K sequenza negativa e il tempo di raffreddamento esiste la seguente relazione:
Esempio:
Un fattore K = 20 s e un carico squilibrato permanente ammissibile di I2/IN = 11 % corrispondono a
un tempo di raffreddamento di
Il valore T COOL DOWN viene impostato all'indirizzo 1705.
Caratteristica di scatto indipendente
I guasti asimmetrici possono dare luogo, tra l'altro, a correnti inverse molto alte. Una caratteristica
di corrente inversa a tempo dipendente 1706 I2>> può rilevare cortocircuiti asimmetrici nella rete.
Un'impostazione a circa 60 - 65 % permette di assicurare, nel caso di una perdita di fase (carico
squilibrato sempre al di sotto di 100/√3 %, quindi I2 < 58 %), che lo scatto abbia luogo sempre
secondo la caratteristica termica. D'altra parte, con un carico squilibrato con più del 60 - 65 % si può
supporre un cortocircuito bipolare. La temporizzazione T I2>> (indirizzo 1707) deve essere coordinata con lo schema di selettività della rete per cortocircuiti di fase.
Il gradino I2>>, al contrario della protezione di massima corrente, è in grado di rilevare correnti di
guasto inferiori alla corrente nominale secondo le seguenti condizioni:
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Funzioni
2.10 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46)
Un guasto bipolare di corrente I provoca una corrente inversa:
Un guasto monofase di corrente I provoca una corrente inversa
Con il centro stella isolato la corrente I è insignificante e, con un collegamento a terra a bassa resistenza ohmica, essa potrà essere determinata mediante la resistenza.
2.10.3 Parametri
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
1701
UNBALANCE LOAD
OFF
ON
Block relay
OFF
CARICO SQUILIBRATO
1702
I2>
3.0 .. 30.0 %
10.6 %
Corrente permessa
continuamente I2
1703
T WARN
0.00 .. 60.00 sec; ∞
20.00 sec
Tempo ritardo livello d'allarme
1704
FACTOR K
2.0 .. 100.0 sec; ∞
18.7 sec
Fattore K sequenza negativa
1705
T COOL DOWN
0 .. 50000 sec
1650 sec
Tempo per raffreddamento
1706
I2>>
10 .. 100 %
60 %
I2>> Avviam.
1707
T I2>>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
T I2>> Tempo di ritardo
2.10.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5143
>BLOCK I2
MS
>BLOCCO I2 (Carico Squilibrato)
5146
>RM th.rep. I2
MS
>Reset Memoria Termica I2
5151
I2 OFF
CM
I2 è su OFF
5152
I2 BLOCKED
CM
I2 è BLOCCATA
5153
I2 ACTIVE
CM
I2 è ATTIVA
5156
I2> Warn
CM
Carico squilibr: Livello Corrente d'Allarme
5158
RM th.rep. I2
CM
Reset memoria termica I2
5159
I2>> picked up
CM
I2>> Avviamento
5160
I2>> TRIP
CM
Carico squilibr: Scatto Livello di Corrente
5161
I2 Θ TRIP
CM
Carico squilibr: Scatto Livello Termico
5165
I2> picked up
CM
I2> Avviamento
74
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
2.11
Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
La protezione di sottoeccitazione (detta anche perdita di campo) protegge una macchina sincrona
da un funzionamento asincrono e da un surrisicaldamento locale nel rotore, in caso di malfunzionamento nel sistema di eccitazione. Essa assicura, inoltre, la stabilità della rete, che potrebbe essere
minacciata da una perdita di eccitazione di grandi macchine sincrone.
2.11.1 Descrizione delle funzioni
Determinazione della sottoeccitazione
Per la determinazione della sottoeccitazione si stabilisce con le tre fasi di corrente e le tre fasi tensione un criterio per la supervisione del circuito statorico.
Nel criterio di controllo per il circuito statorico si calcola l'ammettenza partendo dalle componenti
dirette di corrente e tensione. Nel piano dell'ammettenza, il limite di stabilità della macchina è indipendente dalla tensione; in questo modo la caratteristica della protezione può essere correttamente
adattata alla caratteristica di stabilità della macchina. Con la determinazione della componente diretta, la protezione lavora correttamente anche durante guasti asimmetrici interni o esterni alla macchina.
Caratteristiche
La figura seguente indica il diagramma di funzione di una macchina sincrona in un piano di ammettenza (P/U2; –Q/U2) con un limite statico di stabilità che taglia l'asse reattivo vicino al valore 1/Xd
(valore reciproco della reattanza longitudinale sincrona).
Figura 2-18
Diagramma di ammettenza di un turbogeneratore
La protezione di sottoeccitazione nel 7UM61 dispone di tre caratteristiche indipendenti che possono
essere combinate liberamente. In questo modo, ad esempio, la caratteristica di stabilità della macchina può essere rappresentata mediante due caratteristiche parziali con tempi di ritardo uguali (T
C 1 = T C 2), come indicato nella figura seguente. Le curve caratteristiche parziali sono caratterizzate dalle rispettive distanze dal punto zero (1/xd C.1) e (1/xd C.2), così come dagli angoli di inclinazione α1 e α2.
Se la caratteristica risultante (1/xd C.1)/α1; (1/xd C.2)/α2 viene superata (nella seguente figura, lato
sinistro), viene emesso un comando di allarme o di scatto con un tempo di ritardo (ad es. 10 s), Il
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75
Funzioni
2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
tempo di ritardo è necessario per dare la possibilità al regolatore di tensione di aumentare la tensione di eccitazione.
Figura 2-19
Criterio statorico: caratteristica di avviamento nel diagramma di ammettenza
Un'ulteriore caratteristica (1/xd C.3) /α3 può essere adattata alla caratteristica dinamica di stabilità
della macchina sincrona. Se questa caratteristica viene oltrepassata, la macchina si trova in uno
stato di funzionamento instabile e, in questo caso, deve essere disinserita rapidamente (gradino T
CHAR 3).
Controllo della tensione di eccitazione
A causa di guasti nel regolatore di tensione oppure per una perdita della tensione di eccitazione, la
macchina può essere disconnessa con un tempo di ritardo breve (gradino T SHRT Uex<, ad es.
1,5 s). A questo scopo si dovrà comunicare al dispositivo, mediante un ingresso binario, la perdita
della tensione di eccitazione.
Blocco di minima tensione
Per la determinazione dell'ammettenza è richiesto un valore minimo della tensione di misura. In
caso di guasti rapidi (cortocircuito) o di caduta della tensione statorica, la protezione viene bloccata
per mezzo di un'unità integrata di supervisione della tensione alternata, la cui soglia di intervento
3014 U min., allo stato di fornitura del dispositivo, è preimpostata su 25 V. Il valore parametrizzato
si riferisce a grandezze concatenate (tensione fase-fase).
La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di sottoeccitazione.
76
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
Figura 2-20
Diagramma logico della protezione di sottoeccitazione
2.11.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione di sottoeccitazione può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata
nella configurazione delle funzioni protettive (par. 2.2, indirizzo 130, UNDEREXCIT. = Enabled).
Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 3001 UNDEREXCIT. si
può attivare (ON) e disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto
(Block relay).
Un ulteriore presupposto per la parametrizzazione della protezione di sottoeccitazione è la corretta
immissione dei dati dell'impianto conformemente al par. 2.3.
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Funzioni
2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
Le caratteristiche di scatto della protezione di sottoeccitazione sono definite come linee rette nel diagramma di ammettenza e si distinguono per la loro componente reattiva dell'ammettenza 1/xd (=
distanza dalla coordinata) e per il loro angolo di inclinazione α. Le rette (1/xd C.1)/α1 caratteristica
1) e (1/xd C.2)/α2 (caratteristica 2) determinano il limite di sottoeccitazione statico (cfr. fig. seguente). (1/xd C.1) corrisponde al valore reciproco della reattanza diretta sincrona
Se il regolatore di tensione della macchina sincrona dispone di un limitatore di sottoccitazione, si
impostano le caratteristiche statiche in modo che il limitatore possa funzionare prima che venga raggiunta la caratteristica 1 (cfr. fig. 2-23).
Figura 2-21
Caratteristiche del limitatore di sottoeccitazione nel diagramma dell'ammettenza
Valori delle curve caratteristiche
Se il diagramma di potenza del generatore (cfr. fig. seguente), nella forma di rappresentazione preferenziale (ascissa = potenza reattiva positiva; ordinata = potenza attiva positiva), viene trasformato
nel diagramma di ammettenza (divisione per U2), la caratteristica di scatto può essere adattata direttamente alla caratteristica di stabilità della macchina. Se si dividono i valori assiali per la potenza
nominale apparente, si ottiene il diagramma del generatore in per unit (corrisponde a una rappresentazione per unit del diagramma di ammettenza).
78
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
Figura 2-22
Diagramma di potenza di un generatore a poli salienti in per unit
I parametri di impostazione primari possono essere letti direttamente dal diagramma. Per l'impostazione nella protezione si devono convertire i valori relativi. La stessa formula matematica può
essere utilizzata se l'impostazione della protezione dovrà essere effettuata con la reattanza diretta
sincrona.
con
xdsec .
reattanza relativa diretta sincrona secondaria
xdMacch .
reattanza relativa diretta sincrona della macchina
INMacch .
corrente nominale della macchina
UNMacch .
tensione nominale della macchina
UN Trasf. prim .
tensione nominale primaria del trasformatore voltmetrico
IN Trasf. prim .
corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico
Invece di 1/xdMacch si può utilizzare, in forma approssimata, anche il valore IK0/IN (con IK0 = corrente
di corto circuito con eccitazione a vuoto).
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
79
Funzioni
2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
Esempio di regolazione:
Macchina
UN Macchina
= 6,3 kV
IN Macchina
= SN/√3 UN = 5270 kVA/√3 · 6,3 kV = 483 A
xd Macch
= 2,47
(ottenuto dai dati del produttore della macchina a fig. 2-22)
Trasformatore
amperomentrico
IN Trasf. prim
= 500 A
Trasformatore
voltmetrico
UN Trasf. prim
= 6,3 kV
Moltiplicando questo valore con un fattore di sicurezza di 1,05 circa, si ottiene il valore 1/xd CHAR.
1 da impostare all'indirizzo 3002.
Per il valore α1 si sceglie sia l'angolo limite di perdita di eccitazione del regolatore di tensione, sia
l'angolo di inclinazione letto sulla caratteristica di stabilità della macchina. Il valore impostato ANGLE
1 si deve trovare normalmente tra 60° e 80°.
Il produttore della macchina raccomanda normalmente un'eccitazione minima per quello che riguarda i valori più bassi di potenza attiva. A questo proposito la caratteristica 1 è dissociata dalla caratteristica 2 nel campo della potenza attiva più debole. 1/xd CHAR. 2 è quindi regolato a ca. 0,9 ·
(1/xd CHAR. 1), mentre l'angolo ANGLE 2 a 90°. Da qui risulta una caratteristica di scatto inclinata
secondo la figura 2-21 (C1, C2), se i rispettivi tempi di ritardo T CHAR. 1 e T CHAR. 2 delle due
caratteristiche sono uguali.
La caratteristica 3 permette di adattare la protezione ai limiti di stabilità dinamici della macchina. Se
non sono disponibili dati precisi si seleziona un valore 1/xd CHAR. 3, che si trova approssimativamente tra la reattanza sincrona diretta xd e la reattanza transitoria xd' ; questo valore deve essere
in ogni caso maggiore di 1.
Il valore del parametro ANGLE 3 si seleziona in generale tra 80 ° a 110 °, in modo che lo scatto
secondo la caratteristica 3 possa essere provocato soltanto dall'instabilità dinamica. Il rispettivo
tempo di ritardo viene tarato all'indirizzo 3010 T CHAR 3 sul valore proposto nella tabella 2-4.
Figura 2-23
80
Diagramma di conduttanza di un turbogeneratore
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
Tempi di ritardo
In caso di superamento della curva limite statica, costituita dalle caratteristiche 1 e 2, è necessario
innanzitutto permettere al regolatore di tensione di aumentare l'eccitazione; per questo motivo si
ritarda l'allarme come conseguenza di questo criterio di "tempo prolungato" (almeno 10 s per 3004
T CHAR. 1 e 3007 T CHAR. 2).
Se tuttavia al dispositivo viene segnalata la perdita della tensione di eccitazione mediante un ingresso binario, lo scatto può avvenire con un ritardo breve.
Tabella 2-4
Configurazione della protezione di sottoeccitazione
Caratteristica 1 e 2 stabilità statica
Scatto istantaneo
Segnalazione di avviamento
Ecc < Avv
Caratteristica 1 e 2 stabilità statica
Temporizzazione tempo lungo Scatti
T Caratt. 1 = T Caratt. 2 ≈ 10 s Ecc<1 OFF / Ecc<2 OFF
Caratteristica 1 e 2 mancanza di tensione Temporizzazione tempo corto
d'eccitazione
T corto Uecc< ≈ 1,5 s
Scatto
Ecc< sottoecc < OFF
Caratteristica 3 stabilità dinamica
Scatto
Ecc<3 OFF
Temporizzazione tempo corto
T Caratt. 3 ≈ 0,5 s
Nota
tempi di ritardo troppo brevi possono provocare fenomeni dinamici di compensazione ed eventualmente, reazioni non corrette. Si consiglia pertanto di non impostare tempi inferiori a 0,05 s.
2.11.3 Parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A" possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce
"Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
3001
UNDEREXCIT.
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione di sottoeccitazione
3002
1/xd CHAR. 1
0.25 .. 3.00
0.41
Intersecazione conduttanza
caratt. 1
3003
ANGLE 1
50 .. 120 °
80 °
Angolo di inclinazione per
caratter.1
3004
T CHAR. 1
0.00 .. 60.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo di ritardo Caratteristica 1
3005
1/xd CHAR. 2
0.25 .. 3.00
0.36
Intersecazione conduttanza
caratt. 2
3006
ANGLE 2
50 .. 120 °
90 °
Angolo di inclinazione per
caratter.2
3007
T CHAR. 2
0.00 .. 60.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo di ritardo Caratteristica 2
3008
1/xd CHAR. 3
0.25 .. 3.00
1.10
Intersecazione conduttanza
caratt. 3
3009
ANGLE 3
50 .. 120 °
90 °
Angolo di inclinazione per
caratter.3
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
81
Funzioni
2.11 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
3010
T CHAR 3
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.30 sec
Tempo di ritardo Caratteristica 3
3011
T SHRT Uex<
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di ritardo Corto (Car. e
Uecc<)
3014A
Umin
10.0 .. 125.0 V
25.0 V
Avviamento blocco min. tensione
2.11.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5323
>Exc. BLOCK
MS
>BLOCCO Protezione di Sottoeccitazione
5327
>Char. 3 BLK.
MS
>BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.3
5328
>Uexc fail.
MS
>Rilevaz. mancanza U eccitazione
5329
>Char. 1 BLK.
MS
>BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.1
5330
>Char. 2 BLK.
MS
>BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.2
5331
Excit. OFF
CM
Protez. di Sottoeccitazione è su OFF
5332
Excit.BLOCKED
CM
Protez. di Sottoeccitazione è Bloccata
5333
Excit.ACTIVE
CM
Protez. di Sottoeccitazione è Attiva
5334
Exc. U< blk
CM
Sottoeccitazione Bloccata per Minima U<
5336
Uexc failure
CM
Rilevaz. mancanza U eccitazione
5337
Exc< picked up
CM
Protez. di Sottoeccitazione Avviamento
5343
Exc<3 TRIP
CM
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car. 3
5344
Exc<1 TRIP
CM
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car. 1
5345
Exc<2 TRIP
CM
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car. 2
5346
Exc<U<TRIP
CM
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car + Uecc<
82
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.12 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R)
2.12
Protezione ritorno di energia (ANSI 32R)
La protezione ritorno d'energia protegge l'unità turbina-generatore, in caso di perdita di energia motrice, quando la macchina sincrona aziona la turbina allo stesso modo di un motore assorbendo
l'energia di trascinamento necessaria dalla rete. Questa situazione mette in pericolo le palette di
turbina e deve essere eliminata rapidamente mediante apertura dell'interruttore di rete. Il generatore
può inoltre trovarsi in uno stato critico se il vapore residuo non è stato evacuato correttamente (valvole di intercettazione difettose) dopo l'apertura dell'interruttore: la velocità di rotazione dell'unità
turbina-generatore aumenta notevolmente e supera il limite permesso. Per questo motivo la disconnessione dalla rete dovrà essere effettuata dopo aver determinato l'assorbimento di potenza attiva.
2.12.1 Descrizione delle funzioni
Determinazione del ritorno di energia
La protezione ritorno di energia del 7UM61 calcola la potenza attiva a partire dalle componenti simmetriche delle componenti fondamentali delle tensioni e delle correnti considerando gli ultimi 16 periodi. Il trattamento delle componenti dirette rende la determianzione del ritorno di energia indipendente dagli squilibri nelle correnti e nelle tensioni e corrisponde alla sollecitazione reale alla quale
è sottoposto il lato motore. Il valore calcolato della potenza attiva corrisponde alla potenza attiva
totale. La considerazione dell'angolo di sfasamento tra trasformatori di misura voltmetrici e amperometrici permette di calcolare esattamente la potenza attiva, anche con un valore alto della
potenza apparente e valori minimi di cos ϕ. Per la correzione si utilizza un angolo di correzione costante W0, determinato alla messa in servizio della protezione. Quest'angolo è configurato nei dati
dell'impianto 1 (cfr. par. 2.3).
Tempo di mantenimento dell'avviamento
Per far sì che frequenti eccitazioni di breve durata possano portare a uno scatto, è possibile prolungare la durata degli impulsi di eccitazione mediante il parametro 3105 T-HOLD. Ogni fianco positivo
degli impulsi di eccitazione produce un nuovo trigger nel tempo di tenuta, in modo che, con un
numero sufficiente di impulsi, il segnale di eccitazione diventi più lungo dei tempi di ritardo.
Comando di scatto
Il comando di scatto viene ritardato con un tempo impostabile T-SV-OPEN per evitare uno scatto a
causa di un assorbimento di potenza di breve durata, durante la sincronizzazione oppure in presenza di pendolazioni di tensione (provocate da un guasto in rete). Se la valvola di scatto della turbina
è chiusa, è sufficiente un tempo breve di ritardo. Accoppiando la posizione di chiusura della valvola
mediante un ingresso binario, si attiva il tempo di ritardo breve T-SV-CLOSED. Il tempo T-SV-OPEN
continua ad essere attivo come gradino di riserva.
È possibile bloccare lo scatto mediante un segnale esterno.
La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione ritorno di energia.
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83
Funzioni
2.12 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R)
Figura 2-24
Diagramma logico della protezione ritorno di energia
2.12.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione ritorno di energia può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle protezioni (par. 2.2, indirizzo 131, REVERSE POWER = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 3101 REVERSE
POWER si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di
scatto (Block relay).
Se si verifica un ritorno di energia, il turboalternatore dev'essere separato dalla rete poiché l'esercizio della turbina non è ammesso senza una portata minima di vapore (motivi di raffreddamento)
oppure nel caso di un turbogas il carico di motorizzazione diventa troppo grande per la rete.
Soglie di intervento
Il valore della potenza attiva assorbita viene stabilito da perdite di attrito da superare e rientra, in
base al tipo di impianto, nel seguente ordine di grandezza:
• Turbine a vapore: PRit./SN ≈ 1 % - 3 %
• Turbine a gas: PRit./SN ≈ 3 % - 5 %
• Motori diesel: PRit./SN > 5 %
Si consiglia di misurare con la protezione stessa il ritorno di energia durante le prove primarie. Il
valore regolato è scelto alla metà della potenza di motorizzazione, leggibile nei valori di misura di
esercizio (in percentuale). Nel caso di macchine molto potenti con inerzia debole, si raccomanda di
utilizzare la correzione degli errori d'angolo dei trasformatori amperometrici e voltmetrici (cfr. par.
2.3 e 3.3).
La soglia d'intervento 3102 P> REVERSE va regolata in percentuale rispetto alla potenza nominale
apparente secondaria SNsec = √3 · UNsec · INsec. Il valore primario della potenza di motorizzazione
va convertito in valore secondario secondo la formula seguente:
84
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.12 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R)
con
Psec .
potenza secondaria conformemente al valore impostato
SNsec .
potenza nominale secondaria = √3 · UNsec · INsec
PMacch .
potenza della macchina conformemente al valore impostato
SN Macch .
potenza nominale apparente della macchina
UN Macch .
tensione nominale della macchina
IN Macch .
corrente nominale della macchina
UN prim .
tensione nominale primaria del trasformatore voltmetrico
IN prim .
corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico
Tempo di mantenimento dell'avviamento
Il tempo di mantenimento dell'eccitazione 3105 T-HOLD permette di prolungare gli impulsi di avviamento per il tempo minimo parametrizzato.
Tempi di ritardo
In caso di un ritorno di energia senza reazione della valvola di stop turbina, si deve effettuare una
temporizzazione adeguata per coprire un breve intervallo di ritorno di energia, dopo una sincronizzazione o in caso di pendolazioni di potenza in seguito a guasti in rete (ad es. cortocircuito tripolare).
Di regola viene impostato un tempo di ritardo 3103 T-SV-OPEN = ca. 10 s.
In presenza di guasti che provocano una reazione della valvola di stop turbina (effettuata con l'ausilio di un dispositivo di controllo della pressione dell'olio oppure di un fine corsa nella valvola), la
protezione ritorno di energia effettua uno scatto con tempo di ritardo breve. Per lo scatto si deve
verificare che il ritorno di energia provenga esclusivamente dalla mancanza di potenza motrice al
lato turbina. Un ritardo di tempo è quindi necessario per superare le oscillazioni di potenza attiva
che si manifestano in seguito a una chiusura brusca delle valvole e per attendere la stabilizzazione
di un valore stazionario di potenza attiva. A questo scopo è sufficiente un ritardo di tempo 3104 TSV-CLOSED di 1 - 3 s circa. Per le turbine a gas si consigliano 0,5 s circa. I tempi impostati sono
tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione.
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85
Funzioni
2.12 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R)
2.12.3 Parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A" possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce
"Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
3101
REVERSE POWER
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione Ritorno Energia
3102
P> REVERSE
-30.00 .. -0.50 %
-1.93 %
P> Avviamento ritorno energia
3103
T-SV-OPEN
0.00 .. 60.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo ritardo lungo (senza stop
valvola)
3104
T-SV-CLOSED
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo corto (con stop
valvola)
3105A
T-HOLD
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo tenuta avviamento
2.12.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5083
>Pr BLOCK
MS
>BLOCCO Protezione Ritorno d'Energia
5086
>SV tripped
MS
>Valvola di Stop Scattata
5091
Pr OFF
CM
Protez. Ritorno d'Energia è su OFF
5092
Pr BLOCKED
CM
Protezione Ritorno d'Energia è BLOCCATA
5093
Pr ACTIVE
CM
Protezione Ritorno d'Energia è ATTIVA
5096
Pr picked up
CM
Ritorno d'Energia: avviato
5097
Pr TRIP
CM
Ritorno d'Energia: SCATTO
5098
Pr+SV TRIP
CM
Rit.Energ.: SCATTO con Stop Valvole
86
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Funzioni
2.13 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F)
2.13
Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F)
La protezione 7UM61 dispone di una supervisione del livello di potenza attiva che riconosce, da un
lato, il passaggio della potenza attiva al di sotto di una soglia (regolabile) e, dall'altro, il passaggio
della stessa sopra un'altra soglia regolabile separatamente. Ognuna di queste funzioni può generare comandi differenti.
Se, nel caso di generatori in parallelo, la potenza effettiva di una macchina è tanto bassa da poter
essere fornita dagli altri generatori, è spesso appropriato mettere fuori servizio la macchina poco
caricata. Il criterio corrispondente è la misura di una potenza "avanti" della macchina, generata nella
rete al di sotto di un determinato valore.
In alcuni casi di applicazione può essere necessario generare un comando quando la potenza attiva
misurata supera un valore impostato.
In presenza di un guasto nella rete di alimentazione che non può essere eliminato abbastanza rapidamente, è opportuno sezionare la rete oppure separare, ad es. in reti industriali, il settore difettoso. I criteri utili per una separazione della rete sono, oltre alla direzione del flusso di energia, la
tensione (sottotensione), la corrente (massima corrente) e la frequenza. Con questi, il dispositivo
7UM61 può essere impiegato come unità di disaccoppiamento di rete.
2.13.1 Descrizione delle funzioni
Misura della potenza attiva
In funzione del caso specifico di applicazione si può selezionare un procedimento di misura lento
ma preciso (facendo la media di 16 periodi) oppure un procedimento rapido (senza calcolo della
media). Il procedimento rapido è particolarmente adatto quando la protezione viene impiegata per
disaccoppiare la macchina dalla rete.
La protezione calcola la potenza attiva dal sistema di sequenza diretta delle correnti e delle tensioni
del generatore. I valori determinati vengono comparati con i valori impostati. Tutti i gradini della funzione di supervisione di potenza avanti possono essere bloccati separatamente mediante ingressi
binari. Inoltre, anche l'intera funzione di supervisione di potenza avanti può essere bloccata con un
ingresso binario.
La figura seguente mostra il diagramma logico della supervisione di potenza.
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Funzioni
2.13 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F)
Figura 2-25
Diagramma logico della supervisione di potenza
2.13.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione di potenza può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.2, indirizzo 132, FORWARD POWER = Enabled. Se
non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 3201 FORWARD POWER si
può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto
(Block relay).
Soglie di intervento, tempi di ritardo
La configurazione della protezione di potenza attiva si differenzia notevolmente in base al tipo di
impiego. Non sono disponibili indicazioni generali sull'impostazione. Le soglie di intervento vanno
regolate in percentuale rispetto alla potenza nominale apparente secondaria SNsec = √3 · UNsec ·
INsec. La potenza della macchina va pertanto convertita in valori secondari:
con
88
Psec .
potenza secondaria conformemente al valore impostato
SNsec .
potenza nominale secondaria = √3 · UNsec · INsec
PMacch .
potenza della macchina conformemente al valore impostato
SN Macch .
potenza nominale apparente della macchina
UN Macch .
tensione nominale della macchina
IN Macch .
corrente nominale della macchina
UN prim .
tensione nominale primaria del trasformatore voltmetrico
IN prim .
corrente nominale primaria del trasformatore amperometrico
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Funzioni
2.13 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F)
All'indirizzo 3202 si può impostare la soglia di potenza come gradino di minima potenza (Pf<) e
all'indirizzo 3204 (Pf>) come gradino di massima potenza. Agli indirizzi 3203 T-Pf< e 3205 TPf> vengono parametrizzati i tempi di ritardo corrispondenti.
All'indirizzo 3206 MEAS. METHOD si può selezionare, se impiegare un metodo di misura accurato
oppure un metodo veloce per la determinazione della potenza attiva. Nelle centrali elettriche si preferisce, in genere, il metodo di misura accurata (caso normale), mentre per il disaccoppiamento di
rete è più appropriato il metodo veloce.
I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi di risposta
(tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione.
2.13.3 Parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A" possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce
"Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
3201
FORWARD POWER
OFF
ON
Block relay
OFF
Supervisione potenza attiva
3202
Pf<
0.5 .. 120.0 %
9.7 %
Avviam.supervis.min.< potenza
attiva
3203
T-Pf<
0.00 .. 60.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo ritardo min.< potenza
attiva
3204
Pf>
1.0 .. 120.0 %
96.6 %
Avviam.supervis.max.> potenza
attiva
3205
T-Pf>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo ritardo max.> potenza
attiva
3206A
MEAS. METHOD
accurato
veloce
accurato
Metodo d'operazione
2.13.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5113
>Pf BLOCK
MS
>BLOCCO Supervisione Potenza Attiva
5116
>Pf< BLOCK
MS
>BLOCCO Superv. Pot. Attiva Livello Pf<
5117
>Pf> BLOCK
MS
>BLOCCO Superv. Pot. Attiva Livello Pf>
5121
Pf OFF
CM
Supervisione Potenza Attiva è su OFF
5122
Pf BLOCKED
CM
Supervisione Potenza Attiva è BLOCCATA
5123
Pf ACTIVE
CM
Supervisione Potenza Attiva è ATTIVA
5126
Pf< picked up
CM
Potenza attiva: Avviamento Livello Pf<
5127
Pf> picked up
CM
Potenza attiva: Avviamento Livello Pf>
5128
Pf< TRIP
CM
Potenza attiva: Scatto Livello Pf<
5129
Pf> TRIP
CM
Potenza attiva: Scatto Livello Pf>
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89
Funzioni
2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21)
2.14
Protezione di impedenza (ANSI 21)
La protezione di impedenza viene utilizzata come protezione selettiva con più soglie al fine di ottenere tempi di scatto rapidi in caso di cortocircuiti in macchine sincrone, nel settore di derivazione e
nei trasformatori di macchina. La funzione protettiva assume così, allo stesso tempo, funzioni di protezione di riserva per la protezione principale di una centrale elettrica oppure per dispositivi di protezione collegati a monte (protezione differenziale del generatore, protezione differenziale del trasformatore oppure protezione di rete).
2.14.1 Descrizione delle funzioni
Avviamento
L'avviamento ha la funzione di riconoscere un guasto nell'impianto e di avviare tutti i procedimenti
indispensabili per eliminarlo:
• Attivazione dei tempi di ritardo per il gradino finale t3,
• Determinazione del circuito interessato dal guasto,
• Attivazione della funzione di calcolo dell'impedenza,
• Attivazione del comando di scatto,
• Segnalazione della fase affetta da guasto.
L'avviamento si effettua secondo un criterio a massima corrente, a scelta, con o senza memoria di
minima tensione. In seguito a un filtraggio numerico, le correnti sono comparate con un valore impostabile. Al superamento della soglia impostata per ogni fase viene emesso un segnale di uscita.
I segnali di avviamento vengono utilizzati per la selezione dei valori di misura. In assenza di
memoria di minima tensione, l'avviamento ricade quando il suo valore passa al di sotto del 95%
della soglia di avviamento.
Memoria di minima tensione
In caso di sistemi di eccitazione alimentati dalla rete, la tensione di eccitazione può anche andare
rapidamente a zero. Questo succede quando la corrente di cortocircuito e il valore scende sotto la
soglia di intervento anche al permanere del guasto. La funzione di memoria di minima tensione
(componente di sequenza positiva U1 delle tensioni) permette di prolungare l'avviamento per un
tempo regolabile. L'avviamento ricade al termine di questo tempo oppure quando la tensione ritorna
al 105% della soglia di minima tensione.
La memoria di minima tensione viene effettuata selettivamente per fase, laddove l'elemento temporizzatore T-SEAL-IN viene avviato con il primo avviamento.
La figura 2-26 illustra il diagramma logico dell'avviamento della protezione di impedenza.
Determinazione dell'impedenza di cortocircuito
Per il calcolo dell'impedenza sono determinanti solo le correnti e le tensioni del circuito di fase
affetto da guasto (con cortocircuito). La protezione valuta queste grandezze di misura (cfr. anche
tabella 2-5) a partire dall'attivazione dell'avviamento.
90
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Funzioni
2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21)
Selezione del circuito
-
Per un avviamento unipolare viene utilizzato il circuito fase-terra.
-
Per un avviamento bipolare si seleziona il circuito fase-fase interessato con la
rispettiva tensione concatenata per il calcolo dell'impedenza.
-
In un avviamento tripolare viene utilizzato il circuito fase-terra con il valore di corrente
più alto. Se più fasi hanno lo stesso valore di corrente si procede come indicato
nell'ultima riga della seguente tabella.
Tabella 2-5
Selezione del circuito
Avviamento
Circuito di misura
unipolare
L1
L2
L3
fase-terra
L1–E
L2–E
L3–E
bipolare
L1, L2
L2, L3
L3, L1
fase-fase,
calcolo di ULL e ILL
L1-L2
L2-L3
L3-L1
tripolare,
con ampiezze
differenti
L1,2*L2,L3
L2,2*L3,L1
L3,2*L1,L2
fase-terra, scelta del circuito
con la corrente maggiore
UL (Imax) e IL (Imax)
L2–E
L3–E
L1–E
fase-terra (a scelta, valore
massimo di corrente)
IL1=IL2=IL3 con IL1
IL1=IL2 > IL3 con IL1
IL2=IL3 > IL1 con IL2
IL3=IL1 > IL2 con IL1
tripolare,
L1, L2, L3
con ampiezze uguali
Con questo tipo di selezione del circuito si assicura che l'impedenza di guasto durante le perturbazioni della rete sia misurata correttamente tramite il trasformatore elevatore. Nel caso di un cortocircuito unipolare nella rete si produce tuttavia un errore di misura poiché la componente omopolare
non è trasmessa dal trasformatore del generatore (gruppo di accoppiamento, ad es., Yd5). La seguente tabella descrive la riproduzione dei guasti e gli errori di misura.
Tabella 2-6
Riproduzione dei guasti e degli errori di misura lato generatore con guasti di rete
Guasto di rete
Riproduzione
guasti lato
generatore
Selezione del circuito
Errore di misura
guasto tripolare guasto tripolare
fase-terra
misura sempre corretta
guasto bipolare
circuito fase-terra con
massima corrente
misura sempre corretta
circuito fase-fase
Impedenza sopravvalutata
di un valore corrispondente
all'impedenza omopolare
guasto tripolare
guasto unipolare guasto bipolare
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91
Funzioni
2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21)
Figura 2-26
Diagramma logico del gradino di avviamento della protezione di impedenza
Caratteristica di scatto
La caratteristica di scatto della protezione di impedenza è poligonale (cfr. anche fig. 2-27). Questo
poligono è simmetrico nonostante i guasti in direzione indietro (R e/o X negativo) siano fisicamente
impossibili quando - come nella maggior parte dei casi - si effettua il collegamento dei trasformatori
amperometrici al lato del centro stella della macchina. Il poligono può essere descritto con un parametro (impedenza Z).
Il calcolo dell'impedenza viene eseguito a partire dai vettori di corrente e di tensione associati ai circuiti di misura selezionati finché vengono soddisfatte le condizioni di avviamento. Se l'impedenza
calcolata si trova all'interno della caratteristica di scatto, la protezione emette un comando di scatto
allo scadere del rispettivo tempo di ritardo.
Poiché la protezione dispone di più gradini, le zone protette possono essere scelte in modo che il
primo gradino (ZONE Z1, T-Z1) comprenda, ad es., il generatore e l'avvolgimento di bassa tensione
del trasformatore della macchina e il secondo gradino (ZONE Z2, ZONE2 T2) possa arrivare alla
rete. Va tuttavia osservato che il cortocircuito unipolare di terra al lato di alta tensione appare falsato
sul lato generatore a causa del circuito stella/triangolo del trasformatore. Uno scatto intempestivo
dovuto ad un guasto in rete può essere escluso poiché le impedenze di tali guasti risultano nettamente più alte.
I guasti che si verificano al di fuori della caratteristica vengono isolati dal gradino T END.
In funzione dello stato di commutazione dell'impianto può essere necessario allungare il gradino
veloce ZONE Z1, T-Z1. Se, ad es., l'interruttore di alta tensione è aperto, è possibile che in caso di
avviamento il guasto possa trovarsi esclusivamente nel montante di macchina. Il contatto ausilario
dell'interruttore (se disponibile) può essere anche utilizzato per attivare la zona a gradino allungato
ZONE Z1B (cfr. anche par. 2.14.2, fig. "Schema di protezione di impedenza della macchina").
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Funzioni
2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21)
Figura 2-27
Caratteristiche di scatto della protezione di impedenza
Logica di scatto
In seguito all'avviamento della protezione viene attivato il tempo di ritardo T END e viene determinato il circuito di un guasto. Le componenti dell'impedenza del circuito vengono confrontate con i
valori di soglia delle zone configurate. Lo scatto avviene allo scadere del rispettivo tempo se l'impedenza si trova nella rispettiva zona.
Il tempo di ritardo della prima zona Z1 e della zona del gradino allungato Z1B è generalmente pari
a zero oppure molto breve, vale a dire che lo scatto avrà luogo non appena verrà stabilito che il
guasto si trova in questa zona.
Il gradino Z1B può essere attivato dall'esterno mediante un ingresso binario.
Per la zona Z2 che si può estendere fino alla rete, si seleziona un tempo di ritardo che superi il primo
gradino della protezione di rete.
Una ricaduta ha luogo soltanto mediante la ricaduta dell'avviamento con massima corrente e non
all'uscita dal poligono di scatto.
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93
Funzioni
2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21)
Figura 2-28
Diagramma logico della protezione di impedenza
2.14.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione di impedenza può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione delle protezioni (par. 2.2, indirizzo 133, IMPEDANCE PROT. = Enabled). Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 3301 IMPEDANCE
PROT. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di
scatto (Block relay).
94
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Funzioni
2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21)
Avviamento
Per l'impostazione dell'avviamento per massima corrente è particolarmente importante la corrente
di carico massima durante l'esercizio. Un avviamento per sovraccarico dev'essere escluso! Il valore
di intervento 3302 IMP I> dev'essere tarato su un livello superiore alla corrente di (sovra)carico
massima prevedibile. Regolazione raccomandata: da 1,2 a 1,5 volte la corrente nominale della macchina. La logica di avviamento corrisponde alla logica della protezione di massima corrente a tempo
indipendente UMZ I>.
Se l'eccitazione è derivata dai morsetti del generatore e se, per questa ragione, con la caduta della
tensione, la corrente di cortocircuito può diminuire al di sotto del valore di avviamento (indirizzo
3302) è necessario attivare il mantenimento di avviamento per minima tensione, vale a dire regolare il parametro 3303 U< SEAL-IN su ON.
L'impostazione della memoria di tensione U< (indirizzo 3304) viene regolata su un valore situato
proprio al di sotto del valore minimo ammissibile di tensione concatenata, ad es. su U< = 75 - 80 %
della tensione nominale. Il tempo di mantenimento (indirizzo 3305 T-SEAL-IN) dev'essere superiore al tempo massimo di isolamento del guasto effettuato dalla protezione di rincalzo (si raccomanda: indirizzo 3312 T END + 1 s).
Gradini di impedenza
La protezione dispone delle seguenti caratteristiche che possono essere impostate singolarmente:
1. zona (zona rapida Z1) con i parametri di taratura
ZONE Z1 .
reattanza = campo di intervento
T-Z1 .
= 0 oppure breve ritardo, se necessario.
Zona allungata Z1B, controllata dall'esterno attraverso un ingresso binario, con i parametri di taratura
ZONE Z1B .
reattanza = campo di intervento
T-Z1B .
T1B = 0 oppure breve ritardo, se necessario.
2. zona (zona Z2) con i parametri di taratura
ZONE Z2 .
reattanza = campo di intervento
ZONE2 T2 .
il valore T2 dev'essere maggiore del valore del tempo di intervento
della protezione di rete.
Gradino finale non direzionale con i parametri di taratura
T END .
T END va scelto a un valore superiore al secondo o al terzo gradino
della protezione distanziometrica di rete.
Partendo dal presupposto che la protezione di impedenza copra una parte del trasformatore della
macchina, bisogna scegliere la parametrizzazione considerando il campo di regolazione del trasformatore.
Per la ZONA Z1 si seleziona quindi generalmente un campo di intervento pari a circa il 70 % della
zona da proteggere (vale a dire circa 70 % della reattanza del trasformatore) senza ritardo oppure
solo con un breve ritardo (vale a dire T-Z1 = 0,00 s - 0,50 s). La protezione provvederà in questo
caso ad escludere i guasti verificatisi entro questa zona con il tempo proprio oppure con un breve
ritardo (tempo rapido). È preferibile un ritardo di 0,1 s.
Per la ZONA Z2 il campo di intervento potrebbe essere impostato al 100 % circa della reattanza del
trasformatore come anche di un'impedenza di rete. Il rispettivo gradino di tempo T ZONA Z2 va
selezionato in modo che superi le temporizzazioni dei dispositivi di protezione della rete delle linee
adiacenti. Il tempo T END è l'ultimo tempo di riserva.
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95
Funzioni
2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21)
In generale è valido per l'impedenza primaria (con limitazioni nel trasformatore della macchina):
con
kR .
campo di intervento della zona da proteggere [%]
uK .
tensione relativa di cortocircuito del trasformatore [%]
SN .
potenza nominale del trasformatore [MVA]
UN .
tensione nominale del trasformatore lato macchina [kV]
Le impedenze primarie determinate devono essere convertite al lato secondario del trasformatore
amperometrico e del trasformatore voltmetrico. Laddove:
La corrente nominale del dispositivo di protezione (= corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico) viene considerata automaticamente dal dispositivo. I rapporti di trasformazione
del trasformatore amperometrico e del trasformatore voltmetrico sono già stati comunicati al dispositivo mediante immissione delle grandezze nominali dei trasformatori (cfr. par. 2.3).
Esempio:
Dati trasformatore:
uK .
=7%
SN .
= 5,3 MVA
UN .
= 6,3 kV
Rapporti di trasformazione:
Rapporto trasformatore amperometrico . = 500 A/1 A
Da qui risulta con un campo di intervento del 70% per la zona 1:
Si determina quindi come valore di taratura per il lato secondario della zona 1 all'indirizzo 3306
ZONE Z1:
Nota: in caso di collegamento di un dispositivo di 5 A a un trasformatore di 5 A il valore risulta essere
il seguente:
Allo stesso modo risulta per un campo di intervento del 100 % per la zona 2 la reattanza primaria:
96
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Funzioni
2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21)
Si determina quindi come valore di taratura per il lato secondario della zona 1 all'indirizzo 3310
ZONE Z2:
Figura 2-29
Schema di funzionamento dei gradini della protezione di impedenza per macchine - Esempio
Zona allungata Z1B
La zona allungata Z1B (indirizzo 3308 ZONE Z1B) è un gradino controllato dall'esterno e non influenza il gradino normale Zona Z1. Per questa ragione non occorre nessuna commutazione; la
zona allungata viene attivata o disattivata in funzione della posizione dell'interruttore lato alta tensione.
La zona Z1B viene attivata generalmente quando l'interruttore del lato alta tensione è aperto. In
questo caso ogni avviamento della protezione di impedenza può indicare solo un guasto interno
poiché si è isolati dalla rete. In questo modo, la zona di tempo rapido può essere ampliata senza
perdita di selettività dal 100% al 120% della zona protetta.
La zona Z1B viene attivata per mezzo di un ingresso binario, azionato dal contatto ausiliario dell'interruttore (cfr. fig. 2-29). Alla zona allungata è associato un tempo di ritardo proprio 3309 T-Z1B.
Gradino finale
In presenza di cortocircuiti al di fuori delle zone Z1 e Z2, il dispositivo è operativo come protezione
di massima corrente a tempo ritardato. Il tempo finale non direzionale T END dev'essere impostato
a un valore superiore al secondo o al terzo gradino della protezione distanziometrica di rete collegata a monte.
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97
Funzioni
2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21)
2.14.3 Parametri
Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica
la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente.
Ind.
Parametri
3301
IMPEDANCE PROT.
3302
IMP I>
C
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione d'Impedenza
1A
0.10 .. 20.00 A
1.35 A
Avviamento rilev.guasto I>
5A
0.50 .. 100.00 A
6.75 A
3303
U< SEAL-IN
ON
OFF
OFF
Stato di blocco
min.tensione
3304
U<
10.0 .. 125.0 V
80.0 V
Avviamento blocco
min.tensione
3305
T-SEAL-IN
0.10 .. 60.00 sec
4.00 sec
Durata blocco
min.tensione
3306
ZONE Z1
1A
0.05 .. 130.00 Ω
2.90 Ω
Impedenza zona Z1
5A
0.01 .. 26.00 Ω
0.58 Ω
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.10 sec
Tempo di ritardo
Impedenza zona Z1
1A
0.05 .. 65.00 Ω
4.95 Ω
Impedenza zona Z1B
5A
0.01 .. 13.00 Ω
0.99 Ω
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.10 sec
Tempo di ritardo
Impedenza zona Z1B
1A
0.05 .. 65.00 Ω
4.15 Ω
Impedenza zona Z2
5A
0.01 .. 13.00 Ω
0.83 Ω
3307
T-Z1
3308
ZONE Z1B
3309
T-Z1B
3310
ZONE Z2
3311
ZONE2 T2
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di ritardo
Impedenza zona Z2B
3312
T END
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
Fine Tempo Tempo
Ritardo finale
98
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Funzioni
2.14 Protezione di impedenza (ANSI 21)
2.14.4 Informazioni
N.
3953
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
>Imp. BLOCK
MS
>BLOCCO Protezione Impedenza
3956
>Extens. Z1B
MS
>Estensione Zona 1B Per Prot.Imped.
3958
>Useal-in BLK
MS
>Prot.Imped. : BLOCCO min.Tens.Bloccato
3961
Imp. OFF
CM
Protezione Impedenza è su OFF
3962
Imp. BLOCKED
CM
Protezione Impedenza è Bloccata
3963
Imp. ACTIVE
CM
Protezione Impedenza è Attiva
3966
Imp. picked up
CM
Protezione Impedenza Avviata
3967
Imp. Fault L1
CM
Impedenza: Rilev.Guasto, Fase L1
3968
Imp. Fault L2
CM
Impedenza: Rilev.Guasto, Fase L2
3969
Imp. Fault L3
CM
Impedenza: Rilev.Guasto, Fase L3
3970
Imp. I> & U<
CM
Impeden. Max.Corr con Blocco Min.Tens.
3977
Imp.Z1< TRIP
CM
Impedenza: Z1< SCATTO
3978
Imp.Z1B< TRIP
CM
Impedenza: Z1B< SCATTO
3979
Imp. Z2< TRIP
CM
Impedenza: Z2< SCATTO
3980
Imp.T3> TRIP
CM
Impedenza: T3> SCATTO
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99
Funzioni
2.15 Protezione di minima tensione (ANSI 27)
2.15
Protezione di minima tensione (ANSI 27)
La protezione di minima tensione rileva le perdite di tensione in macchine elettriche e previene modalità di esercizio non ammissibili così come possibili perdite di stabilità. I cortocircuiti bifasi o i
guasti a terra provocano una perdita asimmetrica di tensione. Contrariamente a tre sistemi di misura
che valutano separatamente ogni tensione di fase, il rilevamento del sistema utilizzando le componenti di sequenza positiva non è influenzato da questi fenomeni e offre vantaggi, in particolare per
la soluzione di problemi di stabilità.
2.15.1 Descrizione delle funzioni
Funzionamento
Per le succitate ragioni, il sistema di sequenza diretta viene calcolato a partire dalle componenti fondamentali delle tre tensioni fase-terra e viene trasferito alla funzione di protezione.
La protezione di minima tensione dispone di due gradini regolabili. Il passaggio al di sotto di una
soglia impostabile provoca l'emissione di una segnalazione di avviamento. Il perdurare dell'avviamento per un tempo impostabile provoca l'emissione di un comando di scatto.
Affinché la protezione non produca falsi allarmi in presenza di una perdita di tensione secondaria, i
gradini possono essere bloccati separatamente e/o insieme mediante uno o più ingressi binari, ad
es. di un interruttore di protezione dei circuiti secondari dei TV. Un blocco automatico dei due gradini
può avere luogo anche mediante il Fuse-Failure-Monitor integrato (cfr. par. 2.28).
Un avviamento già esistente viene mantenuto quando il dispositivo passa allo stato operativo 0
(ovvero non esistono valori di misura valutabili oppure è stato abbandonato il campo di frequenza
ammissibile). In questo modo viene garantito uno scatto anche a queste condizioni. Questa
memoria può essere interrotta aumentando la grandezza di misura oltre il valore di ricaduta oppure
attivando l'ingresso di blocco.
In assenza di un avviamento prima che il dispositivo si trovi nello stato operativo 0 (ad es. anche
all'inserzione del dispositivo senza grandezze di misura) non ha luogo né un avviamento né uno
scatto. Al passaggio allo stato operativo 1 (applicando grandezze di misura), si può eventualmente
produrre uno scatto immediato. Si consiglia pertanto di attivare l'ingresso di blocco della protezione
di minima tensione tramite il contatto ausiliario dell'interruttore e di bloccare così questa funzione
dopo uno scatto della protezione.
La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di minima tensione.
100
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.15 Protezione di minima tensione (ANSI 27)
Figura 2-30
Diagramma logico della protezione di minima tensione
2.15.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione di minima tensione può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata
parametrizzata nella configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.2, indirizzo 140) UNDERVOLTAGE = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 4001
UNDERVOLTAGE si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il
comando di scatto (Block relay).
Valori di taratura
Va osservato che il sistema di sequenza diretta delle tensioni e quindi anche le soglie di intervento
sono valutati come grandezze concatenate (tensione ai morsetti · √3). Il primo gradino della protezione di minima tensione è normalmente regolato a circa il 75 % della tensione della macchina (indirizzo 4002 U< = 75 V). L'impostazione del tempo 4003 T U< va selezionata in modo da coprire
buchi di tensione che potrebbero provocare un funzionamento instabile. Il ritardo dovrà essere abbastanza lungo per consentire di evitare scatti in caso di brevi buchi di tensione ammissibili.
Per il secondo gradino si dovrà associare una soglia di avviamento più bassa 4004 U<< ad es. =
65 V con un tempo di scatto 4005 T U<< ad es. = 0,5 s più breve, per ottenere un adattamento
approssimato al comportamento di stabilità delle utenze.
Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri
(tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione.
Il rapporto di ricaduta 4006 DOUT RATIO può essere adattato con estrema precisione alle condizioni di esercizio.
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101
Funzioni
2.15 Protezione di minima tensione (ANSI 27)
2.15.3 Parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce
"Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4001
UNDERVOLTAGE
OFF
ON
Block relay
OFF
Minima Tensione
4002
U<
10.0 .. 125.0 V
75.0 V
U< Avviamento
4003
T U<
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
T U< Tempo di Ritardo
4004
U<<
10.0 .. 125.0 V
65.0 V
U<< Avviamento
4005
T U<<
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
T U<< Tempo di Ritardo
4006A
DOUT RATIO
1.01 .. 1.20
1.05
U<, U<< Rapporto di ricaduta
2.15.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
MS
Spiegazione
6503
>BLOCK U/V
>BLOCCO Protezione Min.Tensione
6506
>BLOCK U<
MS
>BLOCCO Protezione Min.Tensione U<
6508
>BLOCK U<<
MS
>BLOCCO Protezione Min.Tensione U<<
6530
Undervolt. OFF
CM
Protez.Min. Tensione è su OFF
6531
Undervolt. BLK
CM
Protez.Min.Tensione è Bloccata
6532
Undervolt. ACT
CM
Protez.Min.Tensione è Attiva
6533
U< picked up
CM
Min.Tensione U< Avviata
6537
U<< picked up
CM
Min.Tensione U<< Avviata
6539
U< TRIP
CM
SCATTO Min.tensione U<
6540
U<< TRIP
CM
SCATTO Min.tensione U<<
102
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Funzioni
2.16 Protezione di massima tensione (ANSI 59)
2.16
Protezione di massima tensione (ANSI 59)
La protezione di massima tensione serve a proteggere la macchina elettrica e le parti dell'impianto
ad essa collegate contro eventuali incrementi di tensione non ammissibili e a prevenire guasti del
loro isolamento. Tali incrementi di tensione sono provocati, ad es., da un comando errato (in caso
di azionamento manuale del sistema di eccitazione), da un'anomalia al regolatore di tensione automatico, da uno scatto a pieno carico di un generatore, da un generatore separato dalla rete oppure
in caso di funzionamento in isola.
2.16.1 Descrizione delle funzioni
Funzionamento
Con la protezione di massima tensione si può scegliere se controllare le tensioni concatenate o le
tensioni fase-terra. In presenza di una forte sovratensione, la protezione reagisce con un tempo di
ritardo breve, mentre con una sovratensione di minore intensità, il tempo di ritardo è più lungo per
consentire al regolatore di tensione di riportare di nuovo la tensione in condizioni normali (campo
nominale). I valori limite della tensione e i tempi di ritardo possono essere regolati individualmente
per entrambi i gradini.
I gradini possono essere bloccati separatamente e/o insieme mediante uno o più ingressi binari.
La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di massima tensione.
Figura 2-31
Diagramma logico della protezione di massima tensione
2.16.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione di massima tensione può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata
nella configurazione delle funzioni di protezione (par. 2.2, indirizzo 141) OVERVOLTAGE = Enabled.
Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 4101 OVERVOLTAGE si
può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto
(Block relay).
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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103
Funzioni
2.16 Protezione di massima tensione (ANSI 59)
Valori di taratura
Le grandezze di misura con le quali deve operare la protezione vengono impostate all'indirizzo
4107 VALUES. Nella preimpostazione (caso normale) si parte dalle tensioni concatenate (= U-phph). Nelle macchine a bassa tensione con neutro a massa andrebbero selezionate le tensioni faseterra (= U-ph-e). In questo caso si deve considerare che i valori di settaggio si riferiscono sempre
a grandezze concatenate, anche quando le grandezze di misura selezionate sono le tensioni faseterra.
La configurazione dei valori di soglia e dei tempi di ritardo della protezione di massima tensione si
effettua in base alla velocità con la quale il regolatore di tensione stabilizza le variazioni di tensione.
La protezione non deve intervenire nel processo di regolazione normale del regolatore di tensione.
La caratteristica a due gradini si deve quindi trovare sempre al di sopra della caratteristica di tensione/tempo del processo di regolazione.
Il gradino di lunga durata 4102 U> e 4103 T U> deve intervenire in presenza di sovratensioni stazionarie. Questo è regolato su un valore compreso tra 110 % e 115 % UN e, a seconda della velocità
del regolatore, da 1,5 s a 5 s.
In caso di un'apertura a pieno carico del generatore, la tensione aumenta in un primo momento in
funzione della tensione transitoria e viene successivamente ridotta al proprio valore nominale dal
regolatore di tensione. Il gradino U>> viene impostato come gradino di breve durata per evitare che
il funzionamento transitorio (in caso di apertura a pieno carico) abbia come conseguenza uno
scatto. Caratteristico è, ad es., per 4104 U>> circa 130 % UN con un ritardo 4105 T.U>> da zero
a 0,5 s.
Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono i tempi propri
(tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione.
Il rapporto di ricaduta può essere adattato con estrema precisione alle condizioni di esercizio all'indirizzo 4106 DOUT RATIO e utilizzato per allarmi di alta precisione ( ad es. alimentazione della rete
di impianti eolici).
2.16.3 Parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce
"Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4101
OVERVOLTAGE
OFF
ON
Block relay
OFF
Massima Tensione
4102
U>
30.0 .. 170.0 V
115.0 V
U> Avviamento
4103
T U>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
T U> Tempo di Ritardo
4104
U>>
30.0 .. 170.0 V
130.0 V
U>> Avviamento
4105
T U>>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
T U>> Tempo di Ritardo
4106A
DOUT RATIO
0.90 .. 0.99
0.95
U>, U>> Rapporto di ricaduta
4107A
VALUES
U-ph-ph
U-ph-e
U-ph-ph
Valori di misura
104
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.16 Protezione di massima tensione (ANSI 59)
2.16.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
6513
>BLOCK O/V
MS
>BLOCCO Protezione Max.Tensione
6516
>BLOCK U>
MS
>BLOCCO Protezione Max.Tensione U>
6517
>BLOCK U>>
MS
>BLOCCO Protezione Max.Tensione U>>
6565
Overvolt. OFF
CM
Protez.Max.Tensione è su OFF
6566
Overvolt. BLK
CM
Protez.Max.Tensione è Bloccata
6567
Overvolt. ACT
CM
Protez.Max.Tensione è Attiva
6568
U> picked up
CM
Max.Tensione U> Avviata
6570
U> TRIP
CM
SCATTO Max.tensione U>
6571
U>> picked up
CM
Max.Tensione U>> Avviata
6573
U>> TRIP
CM
SCATTO Max.tensione U>>
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105
Funzioni
2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81)
2.17
Protezione di frequenza (ANSI 81)
La protezione di frequenza viene utilizzata per il rilevamento delle variazioni di frequenza del generatore. Se la frequenza misurata è al di fuori del campo ammissibile, avranno inizio le rispettive manovre, quali, ad es., la separazione del generatore dalla rete.
Una diminuzione di frequenza si produce quando il sistema subisce un aumento della richiesta di
potenza attiva oppure nel caso di un funzionamento anomalo del regolatore di frequenza o di velocità. La protezione di minima di frequenza viene impiegata anche in generatori che funzionano (temporaneamente) in isola, poiché qui la protezione di ritorno di energia non potrà più lavorare correttamente in caso di perdita della potenza motrice. La protezione di minima frequenza permette di
isolare il generatore dalla rete.
Un aumento di frequenza si produce, ad es., in caso di distacchi bruschi del carico (funzionamento
in isola) oppure in caso di funzionamento difettoso del regolatore di frequenza. In questo caso sussiste il pericolo di un'autoeccitazione di macchine che operano con linee lunghe a vuoto.
Con le funzioni di filtro utilizzate, le misurazioni sono praticamente indipendenti dall'influenza delle
armoniche e raggiungono un'elevata precisione.
2.17.1 Descrizione delle funzioni
Protezione di Massima e Minima frequenza
La protezione di frequenza dispone di 4 gradini di frequenza (f1 - f4). Per consentire un adattamento
variabile della protezione alle condizioni dell'impianto, i gradini sono utilizzabili, a scelta, sia per
minima che per massima frequenza e possono essere impostati separatamente l'uno dall'altro per
consentire la realizzazione di diverse funzioni di comando. La parametrizzazione stabilisce la funzione di ogni gradino. Per il gradino di frequenza f4, è possibile decidere, indipendentemente dal
valore di soglia parametrizzato, se tale gradino deve funzionare come gradino di massima o minima
frequenza. Per questo motivo esso è utilizzabile per applicazioni speciali, se, ad es., è richiesta una
segnalazione quando una frequenza supera la soglia inferiore della frequenza nominale.
Campi di lavoro
La frequenza può essere determinata fino a quando la sequenza diretta delle tensioni è di un livello
sufficiente. Se la tensione di misura si abbassa al di sotto di un valore impostabile Umin la protezione di frequenza viene bloccata poiché il segnale non permette più il calcolo esatto dei valori di
frequenza.
Nel caso della protezione di massima frequenza ha luogo un mantenimento dell'avviamento per
massima frequenza durante il passaggio allo stato operativo 0, quando l'ultimo valore di frequenza
misurato è stato >66 Hz. Il comando di disattivazione si sospende con un blocco della funzione
oppure quando si passa allo stato operativo 1. Se l'ultima frequenza misurata prima del passaggio
allo stato operativo 0 era <66 Hz, l'eccitazione ricade.
Per quanto concerne la protezione di minima frequenza, con il passaggio allo stato operativo 0 non
ha più luogo un calcolo esatto della frequenza (a causa di un valore di frequenza troppo bassa) e
si ha una ricaduta dell'avviamento e dello scatto.
Tempi/Logiche
Ogni gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo. Allo scadere di questo tempo viene
generato un comando di scatto. In seguito alla ricaduta dell'avviamento viene resettato immediatamente anche il comando di scatto, che verrà però mantenuto almeno per la durata minima del
comando parametrizzata.
106
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81)
Tutti e quattro i gradini di frequenza possono essere bloccati separatamente mediante ingressi
binari.
Figura 2-32
Diagramma logico della protezione di frequenza
2.17.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione di frequenza può essere attiva e accessibile solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 142 FREQUENCY Prot. = Enabled). Se non si vuole utilizzare la funzione,
selezionare Disabled. All'indirizzo 4201 O/U FREQUENCY si può attivare (ON) o disattivare (OFF)
la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay).
Soglie di intervento
La configurazione della frequenza nominale dell'impianto e della soglia di frequenza per ogni
gradino f1 PICKUP - f4 PICKUP permette di definire la funzione come protezione di massima
oppure di minima frequenza a seconda del caso. Se il valore di soglia viene regolato su un valore
più piccolo della frequenza nominale si tratta di un gradino di minima frequenza. Se il valore di soglia
viene regolato su un valore più grande della frequenza nominale si tratta di un gradino di massima
frequenza.
Nota
Se il valore di soglia viene regolato sullo stesso valore della frequenza nominale, il gradino non è attivo.
Lo stesso vale anche per il gradino f4 quando il parametro 4214 THRESHOLD f4 è impostato su
automatic (preimpostazione). È possibile regolare questo parametro anche su f> oppure f< e di
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
107
Funzioni
2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81)
stabilire quindi il tipo di funzione (rilevamento dell'aumento oppure della diminuzione) indipendentemente dal valore limite parametrizzato f4 PICKUP.
Se la protezione di frequenza viene utilizzata per un disaccoppiamento di rete o come brusco distacco di carico, i valori di taratura dipendono dalle condizioni reali della rete. Nel caso di un distacco
brusco del carico lo scaglionamento dipende dall'importanza delle utenze o dei gruppi di utenza.
Ulteriori applicazioni sono possibili nel settore delle centrali elettriche. I valori di frequenza impostabili anche in questo caso si orientano in linea di massima sulle caratteristiche tecniche del gestore
della rete e della centrale. In questo caso, la protezione di minima frequenza ha il compito di garantire l'approvvigionamento di energia ai servizi ausiliari della centrale disconnettendola tempestivamente dalla rete. Il turboregolatore normalizza la velocità di rotazione del gruppo al suo valore nominale in modo da poter proseguire l'alimentazione richiesta dai servizi ausiliari a frequenza
nominale.
I turogeneratori possono essere utilizzati, in generale, fino al 95% della frequenza nominale, a condizione che la potenza apparente sia ridotta nella stessa misura. Per le utenze induttive, tuttavia,
una diminuzione di frequenza provoca non solo un consumo di corrente più elevato, ma rappresenta
anche un rischio per la stabilità di funzionamento. Per questo motivo viene tollerata normalmente
solo una breve diminuzione di frequenza fino a circa 48 Hz (con fN = 50 Hz) oppure 58 Hz (con fN =
60 Hz).
L'aumento della frequenza può, ad esempio, essere provocato da un distacco brusco del carico
oppure da un funzionamento anomalo del regolatore di velocità (ad es. in una rete in isola). In
questo caso la protezione di massima frequenza può essere utilizzata, ad esempio, come protezione contro l'aumento del numero di giri.
Esempio di regolazione:
Gradino
Causa
Valori di taratura
con fN = 50 Hz
con fN = 60 Hz
Ritardo
f1
Separazione rete
48,00 Hz
58,00 Hz
1,00 s
f2
Messa fuori servizio
47,00 Hz
57,00 Hz
6,00 s
f3
Attenzione
49,50 Hz
59,50 Hz
20,00 s
f4
Allarme o scatto
52,00 Hz
62,00 Hz
10,00 s
Ritardi
I tempi di ritardo T f1 - T f4 (indirizzi 4204, 4207, 4210 e 4213) permettono uno scaglionamento
dei gradini di frequenza. I tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che non comprendono
i tempi di risposta (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione.
Minima tensione
All'indirizzo 4215 Umin viene impostata una tensione minima, al di sotto della quale la protezione
di frequenza viene bloccata. Il valore consigliato è circa 65 % UN. Il valore parametrizzato si riferisce
a grandezze concatenate (tensione fase-fase). Con l'impostazione 0 si può disattivare il limite di
minima tensione.
108
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Funzioni
2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81)
2.17.3 Parametri
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4201
O/U FREQUENCY
OFF
ON
Block relay
OFF
MINIMA/MASSIMA FREQUENZA
4202
f1 PICKUP
40.00 .. 65.00 Hz
48.00 Hz
Avviamento f1
4203
f1 PICKUP
40.00 .. 65.00 Hz
58.00 Hz
Avviamento f1
4204
T f1
0.00 .. 600.00 sec
1.00 sec
Tempo di ritardo T f1
4205
f2 PICKUP
40.00 .. 65.00 Hz
47.00 Hz
Avviamento f2
4206
f2 PICKUP
40.00 .. 65.00 Hz
57.00 Hz
Avviamento f2
4207
T f2
0.00 .. 100.00 sec
6.00 sec
Tempo di Ritardo T f2
4208
f3 PICKUP
40.00 .. 65.00 Hz
49.50 Hz
Avviamento f3
4209
f3 PICKUP
40.00 .. 65.00 Hz
59.50 Hz
Avviamento f3
4210
T f3
0.00 .. 100.00 sec
20.00 sec
Tempo di Ritardo T f3
4211
f4 PICKUP
40.00 .. 65.00 Hz
52.00 Hz
Avviamento f4
4212
f4 PICKUP
40.00 .. 65.00 Hz
62.00 Hz
Avviamento f4
4213
T f4
0.00 .. 100.00 sec
10.00 sec
Tempo di Ritardo T f4
4214
THRESHOLD f4
automatic
f>
f<
automatic
Uso del livello soglia f4
4215
Umin
10.0 .. 125.0 V; 0
65.0 V
Minima tensione richiesta per
operazione
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109
Funzioni
2.17 Protezione di frequenza (ANSI 81)
2.17.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5203
>BLOCK Freq.
MS
>BLOCCO Protezione di Frequenza
5206
>BLOCK f1
MS
>BLOCCO Protezione di Freq.-soglia f1
5207
>BLOCK f2
MS
>BLOCCO Protezione di Freq.-soglia f2
5208
>BLOCK f3
MS
>BLOCCO Protezione di Freq.-soglia f3
5209
>BLOCK f4
MS
>BLOCCO Protezione di Freq.-soglia f4
5211
Freq. OFF
CM
Protezione di Frequenza è su OFF
5212
Freq. BLOCKED
CM
Protezione di Frequenza è Bloccata
5213
Freq. ACTIVE
CM
Protezione di Frequenza è Attiva
5214
Freq UnderV Blk
CM
Protez. di Frequenza Blocco Min.Tensione
5232
f1 picked up
CM
Protezione di Frequenza: f1 Avviata
5233
f2 picked up
CM
Protezione di Frequenza: f2 Avviata
5234
f3 picked up
CM
Protezione di Frequenza: f3 Avviata
5235
f4 picked up
CM
Protezione di Frequenza: f4 Avviata
5236
f1 TRIP
CM
Protezione di Frequenza: Scatto f1
5237
f2 TRIP
CM
Protezione di Frequenza: Scatto f2
5238
f3 TRIP
CM
Protezione di Frequenza: Scatto f3
5239
f4 TRIP
CM
Protezione di Frequenza: Scatto f4
110
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24)
2.18
Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24)
La protezione di sovraeccitazione consente di rilevare forti sovraeccitazioni non ammissibili in generatori, trasformatori e, in particolare, in trasformatori elevatori delle centrali elettriche. La protezione deve intervenire quando il valore limite di induzione permesso dall'oggetto protetto (ad es. dal
trasformatore elevatore) viene superato. Il trasformatore è in pericolo (ad esempio) quando ho una
disconnessione a pieno carico e il regolatore di tensione non reagisce oppure la reazione non è sufficientemente rapida e non si evita quindi il l'aumento di tensione. Allo stesso modo, una diminuzione della frequenza (n. giri) può portare, nel caso di esercizio in isola, a un aumento dell'induzione a
un livello inammissibile.
Un aumento di induzione al di sopra del valore nominale provoca rapidamente una saturazione del
nucleo di ferro e può provocare grandi perdite per correnti parassite.
2.18.1 Descrizione delle funzioni
Metodo di misura
La protezione di sovraeccitazione misura il rapporto tensione U/frequenza f, proporzionale all'induzione B, e lo compara con l'induzione nominale BN. Tensione e frequenza si riferiscono in questo
caso ai valori nominali dell'oggetto protetto (generatore, trasformatore).
Per il calcolo viene scelta la tensione massima delle tre tensioni concatenate. Il campo di frequenza
controllabile si estende da 10 Hz a 70 Hz.
Adattamento del trasformatore
Il fattore interno di correzione (UN Trasf prim/UN Gen prim) permette di compensare un'eventuale differenza tra la tensione nominale primaria e la tensione dell'oggetto protetto. Non è quindi necessario convertire le soglie di intervento e la caratteristica in valori secondari. Il presupposto è un'immissione
corretta delle grandezze dell'impianto, quali tensione nominale del trasformatore e tensione nominale dell'oggetto protetto (cfr. paragrafi 2.3 e 2.5).
Caratteristiche
La protezione di sovraeccitazione dispone di due caratteristiche a gradini e di una caratteristica
termica per la rappresentazione approssimativa del riscaldamento che si produce nell'oggetto da
proteggere a causa della sovraeccitazione. Al superamento di una prima soglia di intervento (gradino di allarme 4302 U/f >) viene avviato un tempo 4303 T U/f>, allo scadere del quale, si
genera un allarme. Contemporaneamente al superamento della soglia si attiva un contatore. L'incremento del contatore è ponderato in funzione del valore esistente U/f in modo che il tempo di
scatto dipenda dalla caratteristica parametrizzata. Quando il contatore raggiunge il valore prestatibilito viene emesso un comando di scatto.
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111
Funzioni
2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24)
Se il valore misurato passa al di sotto della soglia di avviamento, il comando di scatto viene sospeso
e il contatore sarà decrementato conformemente ai dati del tempo di raffreddamento parametrizzato.
La caratteristica termica è definita da 8 coppie di valori di sovraeccitazione U/f (in relazione ai valori
nominali) e da un tempo di scatto t. Nella maggior parte dei casi la caratteristica preimpostata, relativa ai trasformatori standard, rappresenta una protezione adeguata. Se tale caratteristica non
corrisponde al comportamento termico reale dell'oggetto da proteggere, mediante impostazione di
tempi di scatto (specificati dal cliente) per i valori di sovraeccitazione U/f, si può realizzare ogni caratteristica desiderata. I valori intermedi si ottengono mediante interpolazione lineare nel dispositivo.
Figura 2-33
112
Zona di scatto della protezione di sovraeccitazione
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Funzioni
2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24)
La caratteristica di scatto risultante dalla preimpostazione del dispositivo è riportata al paragrafo
"Protezione di sovraeccitazione" nei dati tecnici. La figura 2-33 mostra il comportamento della protezione quando, durante la parametrizzazione, è stata selezionata una soglia di avviamento (parametro 4302 U/f >) minore o maggiore del primo valore della caratteristica termica.
La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di sovraeccitazione. Il contatore può
essere azzerato mediante un ingresso di blocco e mediante un ingresso di reset.
Figura 2-34
Diagramma logico della protezione di sovraeccitazione
2.18.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione di sovraeccitazione può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata
all'indirizzo 143 OVEREXC. PROT. = Enabled). Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare
Disabled. All'indirizzo 4301 OVEREXC. PROT. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione
oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay).
La protezione di sovraeccitazione misura il rapporto tensione/frequenza proporzionale all'induzione
B. La protezione deve intervenire quando il valore limite di induzione permesso dall'oggetto protetto
(ad es. dal trasformatore elevatore) viene superato. Il trasformatore è in pericolo quando il "blocco
centrale" viene disattivato a pieno carico e il regolatore di tensione non reagisce oppure la reazione
non è sufficientemente rapida e non si evita quindi un aumento di tensione.
Allo stesso modo, una diminuzione della frequenza (n. giri) può portare, nel caso di esercizio in
isola, a un aumento dell'induzione a un livello inammissibile.
La protezione U/f controlla quindi il corretto funzionamento del regolatore di tensione e del regolatore di velocità in tutti gli stati operativi.
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113
Funzioni
2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24)
Gradini indipendenti
ll valore limite di induzione (indicato dal produttore dell'oggetto da proteggere) in rapporto all'induzione nominale (B/BN) costituisce la base dell'impostazione del valore limite all'indirizzo 4302 U/f
>.
Il superamento del valore limite dell'induzione U/f impostato all'indirizzo 4302/f provoca l'emissione
di una segnalazione di avviamento e genera un allarme allo scadere del rispettivo tempo di ritardo
4303 T U/f >.
Per la rapida eliminazione di sovraeccitazioni di grande intensità è prevista una caratteristica di
scatto a gradini 4304 U/f >>, 4305 T U/f >>.
Il tempo impostato è solo un tempo di ritardo supplementare che non comprende il tempo proprio
(tempo di misura, tempo di ricaduta).
Caratteristica termica
Alla caratteristca di scatto a gradini è sovrapposta una caratteristica termica. Qui viene riprodotta
approssimativamente la sovratemperatura prodotta dalla sovraeccitazione. Al superamento del
valore impostato all'indirizzo 4302 per l'induzione U/f, viene generato l'allarme di avviamento sopracitato e viene abilitato un contatore che produce uno scatto allo scadere di un tempo impostato e in
base alla caratteristica parametrizzata.
Figura 2-35
Caratteristica di scatto termica (con valori preimpostati)
La preimpostazione dei parametri 4306 - 4313 corrisponde alla caratteristica di un trasformatore
standard Siemens. Se non sono disponibili i dati del costruttore dell'oggetto protetto, si può mantenere la caratteristica standard preimpostata. In caso contrario si può costruire una qualsiasi caratteristica di scatto, con massimo sette segmenti di retta, immettendo i parametri punto per punto. A
questo scopo si considerano i tempi di scatto t relativi ai valori di sovraeccitazione U/f = 1,05; 1,10;
1,15; 1,20; 1,25; 1,30; 1,35 e 1,40 nella caratteristica preimpostata e si immettono agli indirizzi 4306
t (U/f=1.05) - 4313 t (U/f=1.40). La protezione effettua un'interpolazione lineare tra questi
punti.
114
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Funzioni
2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24)
Limitazione
La riproduzione del riscaldamento dell'oggetto da proteggere viene limitata al superamento del
150% della temperatura di scatto.
Tempo di raffreddamento
Lo scatto per modello termico ricade con la ricaduta della soglia di avviamento mentre il valore del
contatore viene azzerato secondo il tempo di raffreddamento T COOL DOWN parametrizzato all'indirizzo 4314. Questo parametro rappresenta il tempo necessario al modello termico per raffreddare
da 100% a 0%.
Adattamento del trasformatore
Il fattore interno di correzione (UN prim/UN Masch) permette di compensare un'eventuale differenza tra
la tensione nominale primaria dei trasformatori voltmetrici e la tensione dell'oggetto protetto. Il presupposto è un'immissione corretta dei parametri dell'impianto 221 Unom PRIMARY e 1101 U
PRIMARY OP. come descritto al paragrafo 2.3.
2.18.3 Parametri
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4301
OVEREXC. PROT.
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione di Sovraeccitazione
(U/f)
4302
U/f >
1.00 .. 1.20
1.10
U/f > Avviamento
4303
T U/f >
0.00 .. 60.00 sec; ∞
10.00 sec
T U/f > Tempo di Ritardo
4304
U/f >>
1.00 .. 1.40
1.40
U/f >> Avviamento
4305
T U/f >>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
T U/f >> Tempo di Ritardo
4306
t(U/f=1.05)
0 .. 20000 sec
20000 sec
U/f = 1.05 Tempo di Ritardo
4307
t(U/f=1.10)
0 .. 20000 sec
6000 sec
U/f = 1.10 Tempo di Ritardo
4308
t(U/f=1.15)
0 .. 20000 sec
240 sec
U/f = 1.15 Tempo di Ritardo
4309
t(U/f=1.20)
0 .. 20000 sec
60 sec
U/f = 1.20 Tempo di Ritardo
4310
t(U/f=1.25)
0 .. 20000 sec
30 sec
U/f = 1.25 Tempo di Ritardo
4311
t(U/f=1.30)
0 .. 20000 sec
19 sec
U/f = 1.30 Tempo di Ritardo
4312
t(U/f=1.35)
0 .. 20000 sec
13 sec
U/f = 1.35 Tempo di Ritardo
4313
t(U/f=1.40)
0 .. 20000 sec
10 sec
U/f = 1.40 Tempo di Ritardo
4314
T COOL DOWN
0 .. 20000 sec
3600 sec
Tempo per raffreddamento
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115
Funzioni
2.18 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24)
2.18.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5353
>U/f BLOCK
MS
>BLOCCO protezione di Sovraeccitazione
5357
>RM th.rep. U/f
MS
>Reset memoria termica U/f
5361
U/f> OFF
CM
Protez. di Sovraeccit. è su OFF
5362
U/f> BLOCKED
CM
Protez. di Sovraeccit. è Bloccata
5363
U/f> ACTIVE
CM
Protez. di Sovraeccit. è Attiva
5367
U/f> warn
CM
Protez. di Sovraecc.: Livello di Allarme U/f
5369
RM th.rep. U/f
CM
Reset memoria termica U/f
5370
U/f> picked up
CM
Protez. di Sovraecc.: U/f> Avviamento
5371
U/f>> TRIP
CM
Protez. di Sovraecc.: SCATTO Livello U/f>>
5372
U/f> th.TRIP
CM
Protez. di Sovraecc.: SCATTO Livello term.
5373
U/f>> pick.up
CM
Protez. di Sovraecc.: U/f>> Avviamento
116
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Funzioni
2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R)
2.19
Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R)
Questa protezione permette di rilevare rapidamente eventuali variazioni di frequenza e di reagire
rapidamente in caso di diminuzione oppure di aumento della frequenza. Il comando di scatto può
essere già dato prima che venga raggiunta la soglia di intervento della protezione di frequenza (cfr.
par. 2.17).
Le variazioni di frequenza sono provocate, tra l'altro, da uno squilibrio tra potenza attiva prodotta e
potenza attiva richiesta. È quindi necessario da un lato prendere misure relative alla regolazione e
dall'altro eseguire manovre di comando. Ciò può comprendere misure destinate ad abbassare il
carico, come disaccoppiamenti di rete, oppure il distacco di utenze (stacco carichi). Tali misure sono
più efficaci se vengono effettuate subito all'inizio di un guasto.
Le due applicazioni principali della funzione di protezione sono quindi il disaccoppiamento della rete
e lo stacco carico.
2.19.1 Descrizione delle funzioni
Principio di misura
Dalla misura delle componenti di sequenza positiva delle tensioni viene determinata la frequenza di
ogni periodo mediante una finestra di misura di tre periodi e viene fatta la media con i valori precedentemente calcolati. La differenza di frequenza è calcolata tramite un intervallo di tempo selezionabile (preimpostazione 5 periodi). Il rapporto frequenza e differenza di tempo corrisponde alla derivata di frequenza la quale può essere positiva o negativa. La misurazione viene effettuata di
continuo (per periodo). Mediante processi di supervisione, quali, ad es., la supervisione di minima
tensione, il controllo dei cambiamenti bruschi dell'angolo di fase e altri, viene evitato uno scatto intempestivo.
Variazione dell'aumento/diminuzione di frequenza
La protezione derivata di frequenza dispone di quattro gradini, da f1/dt a df4/dt. Questi permettono
di adattare in modo variabile la funzione alle condizioni dell'impianto. I gradini possono essere utilizzati sia per il rilevamento di una derivata negativa (-df/dt<) che per quello di una derivata positiva
(+df/dt>). Il gradino -df/dt è effettivo a partire da frequenze con bassa frequenza nominale oppure
al di sotto di quest'ultima, quando è attivata l'abilitazione di minima frequenza. Analogamente, il
gradino df/dt> è effettivo solo al superamento della frequenza nominale o con frequenze al di sopra
di quest'ultima, quando è attivata l'abilitazione di massima frequenza. La parametrizzazione stabilisce la funzione di ogni gradino.
Per limitare il campo di regolazione dei parametri a un livello ragionevole, le finestre a misura (regolabili) per il calcolo della differenza di frequenza e della differenza di ricaduta sono valide ognuna
per due gradini.
Campi di lavoro
La frequenza può essere determinata fino a quando la sequenza diretta delle tensioni è a un livello
sufficiente. Se la tensione di misura si abbassa al di sotto di un valore impostabile Umin la protezione di frequenza viene bloccata poiché il segnale non permette più il calcolo esatto dei valori di
frequenza.
Tempi/Logiche
Ogni gradino di frequenza è associato a un tempo di ritardo di scatto. Questo è consigliabile per la
supervisione di gradienti piccoli. Allo scadere di questo tempo viene emesso un comando di scatto.
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117
Funzioni
2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R)
In seguito alla ricaduta dell'avviamento viene resettato immediatamente anche il comando di scatto,
che verrà però mantenuto almeno per la durata minima del comando parametrizzata.
Tutti e quattro i gradini di derivata di frequenza possono essere bloccati separatamente mediante
ingressi binari. Il blocco di minima tensione agisce su tutti e quattro i gradini.
Figura 2-36
Diagramma logico della protezione di derivata di frequenza
2.19.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione di derivata di frequenza può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 145 df/dt Protect.. Si possono selezionare da 2 a 4 gradini. La preimpostazione è 2 df/dt stages.
All'indirizzo 4501 df/dt Protect. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay).
118
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Funzioni
2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R)
Soglie di intervento
La procedura di impostazione è uguale per tutti i gradini. Si stabilisce, innanzitutto, se il gradino
deve controllare un aumento di frequenza con f>fN oppure una diminuzione con f< fN. Questa impostazione viene eseguita, ad es., per il gradino 1 all'indirizzo 4502 df1/dt >/<. La soglia di intervento viene impostata come valore assoluto all'indirizzo 4503 STAGE df1/dt . Il segno corrispondente è noto alla funzione di protezione dall'impostazione all'indirizzo 4502.
La soglia di intervento dipende dal tipo di applicazione e viene scelta in base alle caratteristiche
della rete. Di regola è necessaria un'analisi della rete. Se un'utenza viene distaccata bruscamente,
si produce un'eccedenza di potenza attiva. La frequenza aumenta e si ha, come conseguenza, una
variazione di frequenza positiva. Se al contrario, un generatore ha un'avaria, si ha una carenza di
potenza attiva. La frequenza si abbassa e si ha, come conseguenza, una variazione di frequenza
negativa.
Le seguenti relazioni possono essere utilizzate come esempio di calcolo e sono valide per la velocità iniziale di una variazione di frequenza (ca. 1 secondo).
Le abbreviazioni hanno il significato seguente:
fN .
Frequenza nominale
∆P .
Variazione potenza attiva
.
∆P = PConsumo – PProduzione
SN .
Potenza nominale apparente delle macchine
H.
Costante di inerzia
per alternatori per centrali idroelettriche (macchine a poli
salienti)
H = 1,5 s - 6 s
per turbogeneratori (macchine a poli non salienti)
H = 2 s - 10 s
gruppi di turbogeneratori industriali
H=3s-4s
Esempio:
fN = 50 Hz
H=3s
Caso 1: ∆P/SN = 0,12
Caso 2: ∆P/SN = 0,48
Caso 1: df/dt = –1 Hz/s
Caso 2: df/dt = –4 Hz/s
L'esempio sopracitato costituisce la base della preimpostazione. I quattro gradini sono stati configurati in modo simmetrico.
Ritardi
Se si desidera una reazione immediata della funzione di protezione, impostare il ritardo sullo zero.
Questo sarà il caso per i valori di taratura importanti. Se, al contrario, devono essere controllate
piccole variazioni (< 1Hz/s), un tempo di ritardo breve permetterà di evitare una reazione intempestiva. L'impostazione del tempo va eseguita, per il gradino 1, all'indirizzo 4504 T df1/dt e i tempi
si addizionano al tempo proprio di funzionamento.
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119
Funzioni
2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R)
Abilitazione mediante protezione di frequenza
Con il parametro df1/dt & f1 (indirizzo 4505) si può impostare l'abilitazione del gradino a partire
da una determinata soglia di frequenza. A questo scopo viene richiesto il rispettivo gradino di frequenza della protezione di frequenza. Nell'esempio di configurazione si tratta del gradino f1. Se non
si desidera un'interazione tra le due funzioni, il parametro dev'essere impostato su OFF (preimpostazione).
Parametro supplementare
Un parametro "avanzato" (Advanced-Parameter) permette di regolare la differenza di ricaduta e la
finestra di misura per gruppi di due gradini (ad es. df1/dt e df2/dt). Questa impostazione è possibile
solo con il programma di comando DIGSI.
Le modifiche della configurazione sono necessarie solo se si desidera, ad es., una grande differenza di ricaduta. Per il rilevamento di variazioni di frequenza minime (<0,5 Hz/s) si consiglia di prolungare la finestra di misura preimpostata. Si migliora, così, la precisione delle misure.
Valore impostato
ISTERESI df/dt
Gradino dfn/dt
(Ind. 4519, 4521)
FINESTRA DI MISURA
dfx/dt
(Ind. 4520, 4522)
0,1...0,5 Hz/s
≈ 0,05
25...10
0,5...1 Hz/s
≈ 0,1
10...5
1...5 Hz/s
≈ 0,2
10...5
5...10 Hz/s
≈ 0,5
5...1
Minima tensione
All'indirizzo 4518 U MIN viene impostata una minima tensione, al di sotto della quale la protezione
di derivata di frequenza viene bloccata. Il valore consigliato è circa 65 % UN. Con l'impostazione "0"
si può disattivare il limite di minima tensione.
2.19.3 Parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce
"Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4501
df/dt Protect.
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione derivata frequenza
4502
df1/dt >/<
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df1/dt >/<)
4503
STAGE df1/dt
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
1.0 Hz/s
Valore Avv.Livello df1/dt
4504
T df1/dt
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di Ritardo Livello df1/dt
4505
df1/dt & f1
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello f1
4506
df2/dt >/<
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df2/dt >/<)
4507
STAGE df2/dt
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
1.0 Hz/s
Valore Avv.Livello df2/dt
120
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.19 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R)
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4508
T df2/dt
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di Ritardo Livello df2/dt
4509
df2/dt & f2
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello f2
4510
df3/dt >/<
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df3/dt >/<)
4511
STAGE df3/dt
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
4.0 Hz/s
Valore Avv.Livello df3/dt
4512
T df3/dt
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo di Ritardo Livello df3/dt
4513
df3/dt & f3
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello f3
4514
df4/dt >/<
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df4/dt >/<)
4515
STAGE df4/dt
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
4.0 Hz/s
Valore Avv.Livello df4/dt
4516
T df4/dt
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo di Ritardo Livello df4/dt
4517
df4/dt & f4
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello f4
4518
U MIN
10.0 .. 125.0 V; 0
65.0 V
Tensione d'operaz. min. V/min
4519A
df1/2 ISTERESI
0.02 .. 0.99 Hz/s
0.10 Hz/s
Reset Isteresi per df1/dt e df2/dt
4520A
df1/2 M-WINDOW
1 .. 25 Cycle
5 Cycle
Finestra di Misura per df1/dt e
df2/dt
4521A
df3/4 ISTERESI
0.02 .. 0.99 Hz/s
0.40 Hz/s
Reset Isteresi per df3/dt e df4/dt
4522A
df3/4 M-WINDOW
1 .. 25 Cycle
5 Cycle
Finestra di Misura per df3/dt e
df4/dt
2.19.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5503
>df/dt block
MS
>BLOCCO derivata di frequenza
5504
>df1/dt block
MS
>BLOCCO Livello df1/dt
5505
>df2/dt block
MS
>BLOCCO Livello df2/dt
5506
>df3/dt block
MS
>BLOCCO Livello df3/dt
5507
>df4/dt block
MS
>BLOCCO Livello df4/dt
5511
df/dt OFF
CM
df/dt è su OFF
5512
df/dt BLOCKED
CM
df/dt è BLOCCATA
5513
df/dt ACTIVE
CM
df/dt è ATTIVA
5514
df/dt V< block
CM
df/dt è Bloccata da minima tensione
5516
df1/dt pickup
CM
Avviamento Livello df1/dt
5517
df2/dt pickup
CM
Avviamento Livello df2/dt
5518
df3/dt pickup
CM
Avviamento Livello df3/dt
5519
df4/dt pickup
CM
Avviamento Livello df4/dt
5520
df1/dt TRIP
CM
Scatto Livello df1/dt
5521
df2/dt TRIP
CM
Scatto Livello df2/dt
5522
df3/dt TRIP
CM
Scatto Livello df3/dt
5523
df4/dt TRIP
CM
Scatto Livello df4/dt
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
121
Funzioni
2.20 Salto vettoriale
2.20
Salto vettoriale
E' abbastanza comune che gli autoproduttori alimentino direttamente i propri impianti e contemporaneamente alimentino anche la rete. La linea di alimentazione costituisce in generale il limite legale
tra il gestore della rete e il produttore autonomo. Se la linea di alimentazione è fuori servizio, ad es.
in seguito a una richiusura automatica tripolare, si può produrre, una variazione di tensione o di frequenza sul generatore la quale è funzione della potenza uscente. In seguito alla chiusura della linea
di alimentazione, allo scadere del tempo di pausa possono presentarsi delle condizioni asincrone,
che possono provocare danni al generatore oppure al meccanismo tra generatore e azionamento.
Un criterio per l'identificazione di un'interruzione dell'alimentazione è la supervisione dell'angolo di
fase nella tensione. In caso di guasto alla linea di alimentazione, l'interruzione brusca di corrente
provoca un salto dell'angolo di sfasamento nella tensione, che viene registrato monitorando eventuali differenze. Il superamento di un valore di soglia impostato provoca l'emissione del comando di
apertura dell'interruttore del generatore e del congiuntore.
L'impiego principale della funzione di salto vettoriale è quindi il disaccopiamento dalla rete.
2.20.1 Descrizione delle funzioni
Evoluzione della frequenza con scatto a pieno carico
La figura seguente mostra l'evoluzione della frequenza quando un generatore subisce uno scatto a
pieno carico. All'apertura dell'interruttore del generatore ha luogo un salto dell'angolo di sfasamento, riconoscibile dalla misurazione delle frequenze come salto di frequenza. L'accelerazione del generatore dipende dalle condizioni dell'impianto (cfr. anche paragrafo 2.19 "Protezione derivata di
frequenza").
Figura 2-37
122
Variazione della frequenza in seguito a uno scatto a pieno carico (registrazione del guasto con il dispositivo
SIPROTEC 4 – viene rappresentato lo scostamento in rapporto alla frequenza nominale)
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.20 Salto vettoriale
Principio di misura
Il vettore della tensione del sistema di sequenza diretta viene calcolato a partire dalle misure delle
tensioni fase-terra. Questo vettore viene utilizzato per determinare lo sfasamento su un intervallo
delta di due periodi. La presenza di un salto dell'angolo di sfasamento è la conseguenza di un
brusco cambiamento della circolazione di corrente. La figura 2-38 mostra il principio fondamentale.
La rappresentazione a sinistra descrive lo stato stazionario, la figura a destra illustra l'evoluzione
del vettore in seguito a uno scatto a pieno carico. Il salto del vettore è chiaramente riconoscibile.
Figura 2-38
Vettore di tensione dopo un brusco distacco di carico
Per evitare uno scatto intempestivo, vengono prese ulteriori misure quali:
• Correzione delle variazioni stazionarie della frequenza nominale
• Limitazione del campo di lavoro della frequenza a fN ± 3 Hz
• Rilevamento della commutazione (interna al dispositivo) della frequenza di campionamento
(adattamento della frequenza di campionamento)
• Abilitazione a partire da una minima tensione
• Blocco su inserzione o mancanza di tensione
Logica
La logica è rappresentata nella figura 2-39. La procedura di comparazione degli angoli determina la
differenza d'angolo e la confronta con il valore impostato. Se quest'ultimo viene superato, ha luogo
una memorizzazione del salto del vettore in un flipflop RS. Il gradino di frequenza è associato a un
tempo di ritardo di scatto.
L'avviamento memorizzato può essere resettato mediante un ingresso binario oppure automaticamente, tramite un elemento temporizzatore (indirizzo 4604 T RESET).
La funzione di salto vettoriale non è attiva al di fuori della banda di frequenza ammissiblile. Lo stesso
vale per la tensione. I parametri di delimitazione sono in questo caso U MIN e U MAX.
Se le misure di frequenza e di tensione non vengono mantenute, la logica genera un "1" (logico) e
l'ingresso di reset è permanentemente attivo. Il risultato della misurazione del salto vettoriale viene
ignorato. Se, ad es., viene collegata la tensione e la banda di frequenze è corretta, la variabile logica
sopracitata passa da 1 a 0. Con il timer di ritardo di ricaduta T BLOCK, l'ingresso di reset rimane
ancora azionato per un determinato tempo e impedisce così un avviamento tramite il salto vettoriale.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
123
Funzioni
2.20 Salto vettoriale
Se un cortocircuito provoca una brusca caduta di tensione, il blocco viene immediatamente attivato
mediante l'ingresso di reset. Uno scatto per la funzione di salto vettoriale viene inibito.
Figura 2-39
Diagramma logico del rilevamento di salto vettoriale
2.20.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La funzione di salto vettoriale può essere attiva solo se è stata parametrizzata all'indirizzo 146
VECTOR JUMP su Enabled.
All'indirizzo 4601 VECTOR JUMP si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare
solamente il comando di scatto (Block relay).
Soglie di intervento
Il valore impostato per il salto vettoriale (indirizzo 4602 DELTA PHI) viene scelto in funzione delle
condizioni di potenza fornita e potenza assorbita. Una brusca caduta della potenza attiva assorbita,
così come un aumento rapido di quest'ultima, provocano un salto del vettore di tensione. Il valore
da impostare dev'essere determinato in base alle proprietà specifiche dell'impianto. A questo scopo
si può utilizzare il circuito equivalente semplificato della figura "vettore di tensione dopo uno scatto"
nella descrizione della funzione oppure un programma di calcolo della rete.
Se si seleziona un'impostazione troppo sensibile, si rischia di avviare la funzione di protezione e di
provocare un disaccoppiamento della rete a causa di inserzioni e disinserzioni di carichi nella rete.
Per questo motivo la preimpostazione è fissata a 10°.
124
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.20 Salto vettoriale
Il campo di lavoro di tensione ammesso può essere impostato agli indirizzi 4605 per u MIN e 4606
per U MAX. La filosofia d'uso ha un ruolo fondamentale nella scelta di questi parametri. Il valore U
MIN andrebbe scelto al di sotto della tensione minima ammissibile, per una breve durata per la
quale è ancora richiesto un disaccoppiamento della rete. Il valore preimpostato è stato selezionato
all'80 % della tensione nominale. Per U MAX va selezionata la tensione massima ammissibile. Normalmente quest'ultima corrisponde al 130 % della tensione nominale.
Ritardi
Si consiglia di lasciare il ritardo T DELTA PHI (indirizzo 4603) sullo zero, a meno che non si voglia
trasmettere la segnalazione di scatto con ritardo a una logica (CFC) oppure se si richiede più tempo
per un blocco esterno.
Allo scadere del tempo T RESET (indirizzo 4604) la funzione viene reinizializzata automaticamente.
Il tempo di reinizializzazione dev'essere selezionato in base alla filosofia di disaccoppiamento.
Questo tempo dev'essere scaduto prima di una richiusura dell'interruttore. Se la reinizializzazione
non viene utilizzata, regolare il timer su ∞. In questo caso la reinizializzazione deve essere effettuata
mediante l'ingresso binario (contatto ausiliario dell'interruttore).
L'elemento temporizzatore di ricaduta T BLOCK (indirizzo 4607) permette di evitare un funzionamento intempestivo durante l'inserzione e il distacco della tensione. Di regola non è necessario modificare la preimpostazione. La modifica è possibile solo con il programma di comando DIGSI (parametri avanzati). A questo scopo è necessario accertarsi che T BLOCCO sia sempre impostato a
un valore maggiore di quello della finestra di misura del salto di vettore (2 periodi).
2.20.3 Parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce
"Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4601
VECTOR JUMP
OFF
ON
Block relay
OFF
Salto del vettore di tensione
4602
DELTA PHI
2 .. 30 °
10 °
Salto di Fase DELTA PHI
4603
T DELTA PHI
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo di ritardo T DELTA PHI
4604
T RESET
0.10 .. 60.00 sec; ∞
5.00 sec
Tempo di reset dopo lo Scatto
4605A
U MIN
10.0 .. 125.0 V
80.0 V
Tensione Minima d'operazione U
Min.
4606A
U MAX
10.0 .. 170.0 V
130.0 V
Tensione Massima d'operazione
U Max.
4607A
T BLOCK
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.10 sec
Tempo di ritardo del Blocco
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C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
125
Funzioni
2.20 Salto vettoriale
2.20.4 Informazioni
N.
5581
Informazione
>VEC JUMP block
Tipo di inf.
MS
Spiegazione
>BLOCCO Salto Vettore
5582
VEC JUMP OFF
CM
Salto Vettore è su OFF
5583
VEC JMP BLOCKED
CM
Salto Vettore è BLOCCATO
5584
VEC JUMP ACTIVE
CM
Salto Vettore è ATTIVO
5585
VEC JUMP Range
CM
Salto Vettore fuori livello di misura
5586
VEC JUMP pickup
CM
Salto Vettore Avviamento
5587
VEC JUMP TRIP
CM
Salto Vettore SCATTO
126
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
2.21
Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
La protezione di terra statore rileva i guasti a terra nell'avvolgimento statorico di macchine trifasi. Le
macchine possono avere una connessione su sbarra (connessione diretta alla rete) oppure a blocco
(tramite il trasformatore elevatore di macchina). Caratteristica della presenza di un guasto a terra è
la comparsa di una tensione di spostamento e, nelle connessioni su sbarra, anche di una corrente
di terra. Questo principio rende possibile una protezione da 90% a 95% dell'avvolgimento statorico.
2.21.1 Descrizione delle funzioni
Tensione di spostamento
La tensione di spostamento UE può essere misurata al centro stella della macchina con l'ausilio di
un trasformatore di tensione, di un trasformatore di fase (fig. 2-40), tramite l'avvolgimento e-n (avvolgimento a triangolo aperto) di trasformatori di tensione oppure sull'avvolgimento di misura di un
trasformatore di messa a terra (fig. 2-41). Poiché i trasformatori di fase e i trasformatori di messa a
terra forniscono in genere una tensione di spostamento di 500 V (con spostamento completo), è necessario collegare a monte un partitore di tensione 500 V/100 V.
Se la tensione di spostamento non può essere misurata direttamente dal dispositivo, quest'ultimo
la può calcolare a partire dalle tensioni fase-terra.
Il tipo di misurazione oppure il calcolo della tensione di spostamento vengono comunicati al dispositivo mediante il parametro 223 UE CONNECTION.
Indipendentemente dal tipo di valutazione della tensione di spostamento, le parti della terza armonica di ogni fase si sommano poiché sono in fase nel sistema a corrente trifase. Per ottenere grandezze di misura affidabili viene valutata nella protezione di terra statore solo la componente fondamentale della tensione di spostamento, le armoniche vengono soppresse mediante algoritmi di
filtraggio.
Per le macchine connesse direttamente su trasformatore è sufficiente una valutazione della tensione di spostamento. La possibile sensibilità della protezione viene limitata solo da tensioni di disturbo
che si generano per dispersioni a terra nella rete e che vengono trasmesse sul lato di macchina
tramite la capacità di accoppiamento del trasformatore elevatore. Se necessario, una resistenza di
carico permette di diminuire queste tensioni di disturbo. La protezione inizia la disinserzione della
macchina quando il guasto a terra è già presente per un tempo impostabile nella zona del blocco
macchina.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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127
Funzioni
2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
Figura 2-40
RB.
RT.
Partitore di tensione
UE.
Tensione di spostamento
CG.
Capacità di terra generatore
CL.
Capacità di terra della linea di alimentazione
CTr.
Capacità di terra del trasformatore elevatore
CK.
Capacità di accoppiamento del trasformatore elevatore
Figura 2-41
RB.
128
Connessione su montante con trasformatore di messa a terra sul centrostella
Resistenza di carico
Connessione su montante con trasformatore di messa a terra
Resistenza di carico
RT.
Partitore di tensione
UE.
Tensione di spostamento
CG.
Capacità di terra generatore
CL.
Capacità di terra della linea di alimentazione
CTr.
Capacità di terra del trasformatore elevatore
CK.
Capacità di accoppiamento del trasformatore elevatore
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C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
Rilevamento della direzione della corrente di terra
Per le macchine connesse direttamente sulle sbarre non si possono differenziare i guasti a terra
della rete e i guasti a terra della macchina con il solo criterio della tensione di spostamento. Per
questo motivo si utilizza la corrente verso terra quale criterio supplementare e la tensione di spostamento come condizione di abilitazione indispensabile.
La corrente verso terra può essere rilevata mediante un trasformatore toroidale oppure per mezzo
di un trasformatore in connessione Holmgreen. Nel caso di un guasto a terra della rete, la macchina
fornisce solo una corrente di guasto a terra trascurabile tramite un punto di misura che si deve
trovare tra la macchina e la rete. In presenza di un guasto a terra della macchina è disponibile la
corrente verso terra della rete. Poiché le condizioni della rete possono variare a seconda dei diversi
stati di connessione, si utilizza una resistenza di carico che fornisce - indipendentemente dallo stato
di connessione della rete - una corrente verso terra più elevata in presenza di una tensione di spostamento. La corrente verso terra prodotta dalla resistenza di carico deve attraversare sempre il
punto di misura.
Figura 2-42
Rilevamento della direzione del guasto a terra con connessione su sbarra
Di conseguenza è necessario posizionare la resistenza di carico (vista dalla macchina) oltre il punto
di misura (trasformatore di corrente, trasformatore toroidale). Il trasformatore di messa a terra
dev'essere collegato preferibilmente sulle sbarre. Oltre al livello della corrente verso terra è indispensabile, per il rilevamento affidabile di un guasto a terra della macchina con connessione diretta
sulle sbarre, conoscere la direzione di questa corrente in relazione alla tensione di spostamento. Il
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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129
Funzioni
2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
7UM61 permette di modificare l'inclinazione della caratteristica separando la "direzione macchina"
dalla direzione rete (cfr. fig. seguente).
La protezione diagnostica un guasto di terra della macchina in presenza dei tre criteri sottocitati,
vale a dire:
• Tensione di spostamento maggiore del valore impostato U0>,
• Corrente di terra nel punto di misura maggiore del valore impostato 3I0>,
• La corrente di terra circola in direzione della macchina da proteggere.
Figura 2-43
Caratteristica della protezione di terra dello statore per il funzionamento con sbarra collettrice
In presenza di un guasto a terra nella zona della macchina, dopo un tempo di ritardo regolabile, ha
luogo il disaccoppiamento della macchina.
È possibile disattivare temporaneamente il rilevamento della corrente di terra mediante un ingresso
binario quando è evidente che questo criterio non è significativo (in caso di interruttore aperto). In
questo modo si può utilizzare la tensione di spostamento quale criterio esclusivo di valutazione, ad
es. durante la messa in marcia del generatore.
La fig. 2-45 illustra il diagramma logico della protezione terra statore.
L'utilizzo della protezione di terra statore quale protezione direzionale oppure adirezionale, richiede
l'impiego dell'ingresso di misura di corrente sensibile del dispositivo 7UM61. Va osservato che la
funzione di rilevamento di guasti a terra sensibile può utilizzare lo stesso ingresso di misura e quindi
la stessa grandezza di misura. In questo modo si dispone, grazie alla funzione di rilevamento dei
guasti a terra, di due ulteriori soglie di avviamento indipendenti Iee> e Iee>> (cfr. par. 2.22). Se non
si vogliono utilizzare queste funzioni, è necessario disattivare il rilevamento di guasti a terra sensibile all'indirizzo 151.
Rilevamento della corrente di terra (protezione differenziale di terra con abilitazione della tensione di
spostamento)
Nel settore industriale, i sistemi di sbarra sono equipaggiati con sistemi di terra sul centro-stella
commutabili ad alta o a bassa resistenza. Per il rilevamento dei guasti a terra si misurano la corrente
del centro stella e la somma delle correnti con l'ausilio di un trasformatore toroidale, che vengono
quindi trasmesse al dispositivo di protezione come differenza di corrente. In questo modo, la corrente che circola attraverso la resistenza di centro stella così come la componente risultante dalla
rete, vengono prese in considerazione per il calcolo della corrente di terra totale. Per evitare un fun-
130
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Funzioni
2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
zionamento intempesitvo in seguito a imprecisioni dei trasformatori, la tensione di spostamento
viene utilizzata come criterio di abilitazione (cfr. fig. seguente).
La protezione diagnostica un guasto di terra della macchina in presenza dei due criteri sottocitati:
• Tensione di spostamento maggiore del valore impostato U0>,
• Differenza della corrente di terra ∆IE maggiore del valore impostato 3I0>,
Figura 2-44
Protezione differenziale della corrente di terra con connessione diretta su sbarra
Determinazione della fase affetta da guasto
Una funzione complementare permette l'identificazione della fase affetta da guasto. La tensione
fase-terra è più debole sulla fase coinvolta nel guasto che sulle altre due fasi, la cui tensione
aumenta ancora. Il rilevamento della minima tensione fase-terra permette quindi di segnalare la
fase guasta, con conseguente generazione di una segnalazione di guasto.
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131
Funzioni
2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
Figura 2-45
Diagramma logico della protezione terra statore 90%
2.21.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione terra statore 90 % può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata
all'indirizzo 150 S/E/F PROT. = directional; non-dir. U0 oppure non-dir. U0&I0. Se si
seleziona non dir. U0 i parametri relativi alla corrente di terra non vengono visualizzati. Selezionando una delle opzioni directional oppure non dir.U0&I0 sono accessibili i parametri relativi alla corrente di terra. Nelle macchine connesse direttamente alle sbarre dev'essere scelta una
di queste due ultime opzioni, poiché solo con la corrente di terra è possibile distinguere un guasto
di rete da un guasto interno alla maccchina. Quando la funzione viene utilizzata come "protezione
differenziale di terra" dev'essere impostato l'indirizzo 150 S/E/F PROT. = non-dir. U0&I0. Se
non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 5001 S/E/F PROT. si può
attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block
relay).
Tensione di spostamento
La comparsa di una tensione di spostamento è caratteristica di un guasto a terra nel circuito dello
statore. Il superamento del valore impostato 5002 U0 > costituisce in questo modo l'avviamento
della protezione terra statore.
L'impostazione dovrà essere scelta in modo che la protezione non intervenga in caso di asimmetrie
che si possono verificare nel funzionamento normale. Questo aspetto è particolarmente importante
per le macchine connesse direttamente alle sbarre poiché tutte le asimmetrie di tensione della rete
si riproducono nel sistema di tensione della macchina. La soglia di intervento dev'essere regolata a
un valore superiore o uguale al doppio di un'asimmetria massima di funzionamento. Generalmente
si imposta un valore dal 5% al 10% della tensione omopolare a pieno spostamento.
132
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Funzioni
2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
Per le macchine connesse tramite trasformatore si deve selezionare la soglia di intervento in modo
che gli spostamenti per guasti a terra nella rete, trasmessi ai circuiti dello statore mediante le capacità di accoppiamento, non producano reazioni di scatto. A questo scopo si deve considerare anche
l'attenuazione tramite la resistenza di carico. Le indicazioni sul dimensionamento della resistenza
di carico sono riportate nella pubblicazione "Configurazione di dispositivi di protezione per macchine", n. ordinazione E86010- K4500-A111-A1. Viene impostato il doppio valore della tensione di spostamento accoppiata a pieno spostamento di rete. Una determinazione definitiva del valore da impostare ha luogo durante la messa in servizio con grandezze primarie.
Ritardo
In presenza di un guasto a terra dello statore, lo scatto ha luogo allo scadere del tempo di ritardo
impostato all'indirizzo 5005 T S/E/F. La scelta del ritardo si deve effettuare considerando anche
la sovraccaricabilità della macchina. Tutti i tempi impostati sono tempi di ritardo supplementari che
non comprendono i tempi di risposta (tempo di misura, tempo di ricaduta) della funzione di protezione.
Corrente di terra
Gli indirizzi 5003 e 5004 sono significativi solo per macchine connesse direttamente sulle sbarre
dove è stato impostato 150 S/E/F PROT. = directional oppure non-dir. U0&I0. Per la connessione tramite trasformatore le seguenti indicazioni non sono rilevanti.
La soglia di intervento 5003 3I0> dev'essere impostata in modo che questo valore venga superato
con sicurezza dalla corrente di terra in caso di un guasto a terra nella zona protetta.
Poiché la corrente residua verso terra in una rete compensata è molto bassa, generalmente, anche
per essere indipendente dalle condizioni della rete, è stato previsto un trasformatore di messa a
terra con resistenza di carico ohmica, il quale aumenta il valore della componente attiva della corrente residua in caso di guasti a terra. Le indicazioni relative all'installazione del trasformatore di
messa a terra e della resistenza di carico sono riportate nella pubblicazione "Configurazione di dispositivi di protezione per macchine“, n. ordinazione E86010-K4500-A111-A1.
Poiché in questo caso la corrente verso terra viene stabilita prevalentemente dalla resistenza di
carico, si regola per 5004 DIR. ANGLE un angolo piccolo, ad es. 15°. Se si vogliono prendere in
considerazione anche le capacità della rete (nella rete isolata), si può selezionare un angolo più
grande (ca. 45°) che corrisponde alla sovrapposizione della corrente di carico alla corrente capacitiva della rete.
L'angolo di direzione 5004 DIR. ANGLE determina lo sfasamento tra la tensione di spostamento e
la perpendicolare alla caratteristica direzionale; l'angolo è quindi uguale all'inclinazione della caratteristica in rapporto all'asse reattivo.
Se in una rete isolata le capacità dei cavi sono sufficienti per generare la corrente di terra, si può
lavorare anche senza trasformatore di messa a terra. In questo caso si sceglierà un angolo di ca.
90° (conformemente alla connessione sin ϕ).
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
133
Funzioni
2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
Esempio di connessione diretta su sbarra:
Resistenza di carico
10 Ω
10 A
permanente
50 A
per 20 s
Partitore di tensione
500 V/100 V
Trasformatore toroidale
60 A/1 A
Zona di protezione
90 %
Con piena tensione di spostamento risulta con la resistenza di carico
Convertito al lato 6,3 kV questo valore diventa
La corrente secondaria del trasformatore toroidale fornisce all'ingresso del dispositivo
Per una zona di protezione di 90%, la protezione deve funzionare a partire da 1/10 della tensione
di spostamento massima, nella quale risulta anche solo 1/10 della corrente verso terra:
Nell'esempio, il parametro 3I0> è impostato su 11 mA. Per la tensione di spostamento si utilizza
1/10 della tensione a pieno spostamento (a causa della zona di protezione del 90 %). Considerando
il partitore di tensione 500 V/100 V risulta:
Valore impostato U0> = 10 V
Il tempo di ritardo deve essere inferiore alla durata limite del carico ammissibile della resistenza di
carico a 50 A, quindi al di sotto di 20 s. Bisogna prendere in considerazione anche il carico ammissibile dal trasformatore di messa a terra nel caso in cui esso sia inferiore a quello della resistenza
di carico.
134
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.21 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
2.21.3 Parametri
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
5001
S/E/F PROT.
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione Terra Statore
5002
U0>
2.0 .. 125.0 V
10.0 V
Avviamento U0>
5003
3I0>
2 .. 1000 mA
5 mA
Avviamento 3I0>
5004
DIR. ANGLE
0 .. 360 °
15 °
Angolo per determinazione
direzione
5005
T S/E/F
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.30 sec
Tempo ritardo terra statore
2.21.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5173
>S/E/F BLOCK
MS
>BLOCCO Prot.Terra Statore
5176
>S/E/F Iee off
MS
>Switch off rilev. I terra (terra stat.)
5181
S/E/F OFF
CM
Prot.Terra Statore e' su OFF
5182
S/E/F BLOCKED
CM
Prot.Terra Statore e' BLOCCATA
5183
S/E/F ACTIVE
CM
Prot.Terra Statore e' ATTIVA
5186
U0> picked up
CM
Prot.Terra Statore: U0 Avviata
5187
U0> TRIP
CM
Prot.Terra Statore: Scatto Livello U0
5188
3I0> picked up
CM
Prot.Terra Statore: I0 Avviata
5189
Uearth L1
CM
Guasto a Terra in fase L1
5190
Uearth L2
CM
Guasto a Terra in fase L2
5191
Uearth L3
CM
Guasto a Terra in fase L3
5193
S/E/F TRIP
CM
Prot.Terra Statore: SCATTO
5194
SEF Dir Forward
CM
Prot.Terra Statore: Direzione Avanti
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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135
Funzioni
2.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R)
2.22
Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità
(ANSI 51GN, 64R)
La protezione di terra sensibile viene utilizzata per il rilevamento di guasti a terra in circuiti isolati o
in circuiti collegati a terra tramite elevato valore ohmico. Questa funzione opera con i valori assoluti
della corrente di terra. Il suo impiego è quindi indicato quando il valore della corrente di terra può
essere utilizzato come criterio per il guasto a terra. Questo può essere il caso, ad esempio, di macchine elettriche connesse direttamente sulle sbarre in una rete isolata, quando, in un guasto a terra
della macchina nell'avvolgimento dello statore, la capacità totale della rete fornisce corrente di terra,
ma nel caso di un guasto a terra della rete quest'ultima è trascurabile a causa della capacità limitata
della macchina. La corrente può essere rilevata mediante un trasformatore toroidale oppure per
mezzo di un trasformatore in connessione Holmgreen.
A causa dell'elevata sensibilità, questa protezione non è adatta per il rilevamento di cortocircuiti a
terra in presenza di forti correnti di terra (al max 1 A circa ai morsetti del collegamento della corrente
di terra sensibile). Se si vuole tuttavia utilizzare la protezione come protezione di cortocircuito a
terra, è necessario utilizzare un ulteriore trasformatore amperometrico esterno come trasformatore
intermedio.
Nota: La protezione di corrente di terra sensibile può servirsi dello stesso ingresso di misura di corrente utilizzato anche per la protezione di terra statore come funzione direzionale o non direzionale
per la connessione diretta su sbarra. La protezione di corrente a terra sensibile ricorre quindi alla
stessa grandezza di misura se sono stati selezionati all'indirizzo 150 S/E/F PROT. = directional oppure non-dir. U0&I0.
2.22.1 Descrizione delle funzioni
Applicazione come protezione guasti di terra rotore
La protezione di corrente a terra può essere utilizzata per il rilevamento dei guasti a terra dell'avvolgimento rotorico se una tensione della stessa frequenza di rete viene applicata sul circuito del rotore
(cfr. fig. 2-47). In questo caso la corrente di terra massima è limitata dal valore della tensione applicata UV e dall'accoppiamento capacitivo al circuito rotorico.
Per questo tipo di applicazione (come protezione di guasti a terra del rotore) è prevista una supervisione del circuito di misura. Quest'ultimo viene considerato chiuso quando la corrente di terra, a
causa della capacità di terra del circuito rotorico, supera un valore minimo parametrizzabile IEE<
anche quando l'isolamento è intatto. Al di sotto di questo valore e oltre un breve tempo di attesa (2
s), viene emesso un allarme.
Metodo di misura
La corrente di terra viene dapprima filtrata numericamente affinché nella misurazione della corrente
possa essere considerata soltanto la componente fondamentale. In questo modo, la misurazione è
insensibile ai transitori all'inizio di un guasto a terra e alle armoniche.
La protezione dispone di due gradini regolabili. Al superamento del primo valore di soglia parametrizzabile IEE> viene emesso uno scatto; il comando di scatto viene emesso allo scadere del tempo
di ritardo T IEE>. Al superamento del secondo valore di soglia parametrizzabile IEE>> viene
emesso lo scatto; il comando di scatto viene emesso allo scadere del tempo di ritardo T IEE>>.
Entrambi i gradini possono essere bloccati mediante un ingresso binario.
136
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Funzioni
2.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R)
Figura 2-46
Diagramma logico del rilevamento dei guasti a terra sensibile
Figura 2-47
Caso di applicazione come protezione di terra rotore (7XR61 - apparecchio per collegamento
in serie per la protezione di terra rotore; 3PP13 - a partire da Uecc > 150 V le resistenze nel
7XR61 devono essere cortocircuitate!)
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137
Funzioni
2.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R)
2.22.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
Il rilevamento di guasti a terra sensibile può essere attivo solo se questa funzione è stata parametrizzata nella configurazione all'indirizzo 151 O/C PROT. Iee> = Enabled. Se durante la programmazione della protezione terra statore al 90% (150 S/E/F PROT., cfr. par. 2.2.2) è stata selezionata una delle opzioni con valutazione di corrente, l'ingresso di misura di corrente sensibile del
dispositivo 7UM61 è occupato. Va osservato che la funzione di rilevamento della corrente di terra
sensibile può utilizzare lo stesso ingresso di misura e quindi la stessa grandezza di misura. Se non
si vuole utilizzare la funzione di rilevamento della corrente di terra selezionare Disabled. All'indirizzo 5101 O/C PROT. Iee> si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare
solamente il comando di scatto (Block relay).
Utilizzo come protezione terra rotore
La protezione di corrente di terra sensibile può essere utilizzata come protezione contro i guasti di
terra dell'avvolgimento rotorico o statorico del generatore, laddove il valore della corrente di terra
costituisce un criterio sufficiente. Nei circuiti isolati oppure in circuiti ad alta impedenza è quindi necessario assicurare la presenza di correnti di terra sufficientemente elevate.
Se si utilizza, ad esempio, la protezione di corrente di terra come protezione di guasto a terra del
rotore, dev'essere prevista l'applicazione nel circuito rotorico di una tensione con frequenza di rete
(UV ≈ 42 V con l'ausilio dell'apparecchio per collegamento in serie 7XR61, rappresentato nella figura
"Applicazione come protezione guasti a terra rotore", par. 2.22). A causa di questa tensione, circola
una corrente minima, anche in assenza di guasti all'isolamento di terra. Questa corrente può servire
come criterio per un circuito di misura chiuso (indirizzo 5106 IEE<). La soglia di intervento tipica è
approssimativamente 2 mA. Se questo valore viene impostato sullo zero, il gradino è inattivo. Ciò
può essere necessario se le capacità di terra sono troppo piccole.
L'impostazione dell'avviamento di guasti a terra 5102 IEE> viene selezionata in modo che le resistenze di isolamento RE da circa 3 kΩ a 5 kΩ possano essere rilevate:
Il valore dev'essere regolato almeno al doppio della corrente di disurbo che circola attraverso le capacità di terra del circuito rotorico.
Il gradino di scatto 5104 IEE>> va regolato in modo da riconoscere una resistenza di guasto di circa
1,5 kΩ.
con ZK = valore dell'impedenza dell'apparecchio per collegamento in serie con frequenza nominale.
I tempi di ritardo di scatto 5103 T IEE> e 5105 T IEE>> non comprendono i tempi propri.
Utilizzo come protezione terra statore
Consultare anche il capitolo 2.21. In caso di impiego della protezione come protezione di terra statore, può essere necessario aumentare la corrente di terra con l'ausilio di una resistenza di carico
ohmica nel trasformatore di messa a terra. sono riportate nella pubblicazione "Configurazione di dispositivi di protezione per macchine” /5/.
138
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Funzioni
2.22 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R)
Utilizzo come protezione di cortocircuiti a terra
Per le macchine a bassa tensione con conduttore di centro neutro installato oppure nelle macchine
con centro stella collegato a terra a bassa resistenza, la protezione di massima corrente di fase rappresenta già una protezione di cortocircuito a terra poiché la corrente di cortocircuito a terra fluisce
anche nella fase affetta da guasto. Se si vuole utilizzare ugualmente la protezione sensibile di corrente di terra come protezione di cortocircuito a terra, è necessario installare un trasformatore intermedio esterno che assicuri che i valori di soglia termici (15 A permanente per < 10 s, 300 A per < 1
s) di questo ingresso di misura non vengano superati dalla corrente di cortocircuito.
2.22.3 Parametri
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
5101
O/C PROT. Iee>
OFF
ON
Block relay
OFF
Protez. Corrente di Terra
Sensibile
5102
IEE>
2 .. 1000 mA
10 mA
Iee> Avviamento
5103
T IEE>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
5.00 sec
T Iee> Tempo di Ritardo
5104
IEE>>
2 .. 1000 mA
23 mA
Iee>> Avviamento
5105
T IEE>>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
T Iee>> Tempo di Ritardo
5106
IEE<
1.5 .. 50.0 mA; 0
0.0 mA
Corr.terr.sens.<
Avviam.(Circ.interrotto)
2.22.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
1202
>BLOCK IEE>>
MS
>BLOCCO IEE>>
1203
>BLOCK IEE>
MS
>BLOCCO IEE>
1221
IEE>> picked up
CM
IEE>> AVVIAMENTO
1223
IEE>> TRIP
CM
IEE>> SCATTO
1224
IEE> picked up
CM
IEE> AVVIAMENTO
1226
IEE> TRIP
CM
IEE> SCATTO
1231
>BLOCK Sens. E
MS
>BLOCCO Prot.Guasto a Terra sens.
1232
IEE OFF
CM
Protez.Corrente di Terra è su OFF
1233
IEE BLOCKED
CM
Protez.Corrente di Terra è Bloccata
1234
IEE ACTIVE
CM
Protez.Corrente di Terra è Attiva
5396
Fail. REF Iee<
CM
Guasto Prot.Terra Rotore Iee<
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139
Funzioni
2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.)
2.23
Protezione di terra statore 100% con terza armonica
(ANSI 27/59TN terza arm.)
I metodi di misura descritti nel paragrafo 2.21, che utilizzano la componente fondamentale della tensione di spostamento, permettono di proteggere l'avvolgimento statorico al 90% - 95% massimo.
Per realizzare una protezione al 100% è necessario ricorrere a una tensione di frequenza distinta
da quella di rete. Nel dispositivo 7UM61 viene utilizzata a questo scopo la terza armonica.
2.23.1 Descrizione delle funzioni
Funzionamento
La terza armonica è prodotta in tutte le macchine in forma più o meno pronunciata. Essa risulta dalla
forma dei poli. In presenza di un guasto a terra nell'avvolgimento statorico del generatore, si altera
il rapporto di divisione delle capacità parassite poiché una di queste è stata cortocircuitata dal
guasto a terra. Di conseguenza, il valore della terza armonica misurabile nel centro stella si riduce,
mentre la terza armonica misurabile ai morsetti del generatore aumenta (cfr. fig. seguente). La terza
armonica forma un sistema omopolare ed è quindi determinabile anche mediante un trasformatore
voltmetrico collegato a stella/triangolo oppure con il calcolo del sistema omopolare a partire delle
tensioni fase-terra.
Figura 2-48
Andamento della terza armonica lungo l'avvolgimento statorico
Il valore della terza armonica dipende anche dal punto di funzionamento del generatore. Essa è
quindi una funzione della potenza attiva P e della potenza reattiva Q. Per questo motivo il campo di
lavoro della protezione di terra statore viene limitato per raggiungere così una maggiore sicurezza.
Le macchine connesse direttamente sulle sbarre contribuiscono tutte alla terza armonica ed è pertanto difficile separare una macchina dall'altra.
Principio di misura
Il criterio di avviamento è il valore della terza armonica nella grandezza di misura. La terza armonica
viene determinata in base a un filtraggio numerico digitale su due periodi di rete della tensione di
spostamento misurata.
A seconda del metodo di acquisizione della tensione di spostamento (parametro di programmazione 223 UE CONNECTION), vengono utilizzati diversi metodi di misura:
140
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.)
1. neutr. transf.: connessione dell'ingresso UE al trasformatore voltmetrico al centro neutro
della macchina
2. broken delta: connessione dell'ingresso UE al triangolo aperto
3. Not connected: calcolo della tensione di spostamento dalle tre tensioni fase-terra, quando
l'ingresso UE non è connesso
4. any VT: connessione di una qualsiasi tensione; in questo caso la funzione della protezione
terra statore (100%) viene bloccata.
Trasformatore di neutro
Poiché un guasto a terra nel centro stella provoca una diminuzione della terza armonica misurata,
rispetto al caso senza guasto, la funzione di protezione viene utilizzata come gradino di minima tensione (5202 U0 3.HARM<). Questa possibilità è il caso di applicazione preferito.
Avvolgimento a triangolo aperto
In assenza di un trasformatore di neutro, la funzione di protezione viene effettuata in base alla componente omopolare della terza armonica delle tensioni ai morsetti. Questa tensione aumenta in presenza di un guasto. La funzione di protezione in questo caso si effettua come gradino di massima
tensione (5203 U0 3.HARMON>).
Per ottenere una sensibilità più elevata, la soglia d'intervento può essere abbassata in funzione
della potenza attiva. L'impostazione è effettuata all'indirizzo . All'interno del dispositivo la soglia
d'intervento attuale viene calcolata secondo la seguente formula:
U3H, corretta = U3H – Ucorr · (100 % – Pmis)
Le abbreviazioni hanno il significato seguente:
U3H, corretta.
soglia d'intervento utilizzata all'interno del dispositivo
U3H.
valore di taratura selezionato all'indirizzo 5203 U0 3.HARM> con
una potenza attiva di 100 %
Ucorr.
fattore di correzione in Volt/percentuale, impostato con l'indirizzo
Pmis.
potenza attiva misurata
La figura 2-49 visualizza il comportamento fondamentale.
Figura 2-49
Abbassamento automatico della soglia d'intervento U0 3.HARM>
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141
Funzioni
2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.)
La caratteristica viene abilitata a partire dalla potenza attiva minima da impostare. Come ulteriore
sicurezza si è prevista la seguente limitazione. Se la soglia d'intervento corretta U3H, corretta, mediante la correzione in funzione della potenza, si abbassa al di sotto del valore di taratura minimo possibile (0,2 V), allora tale soglia viene mantenuta su questo valore.
Non collegato/protezione contro cortocircuiti tra le spire; calcolo di U0
Allo stesso modo della connessione al triangolo aperto, risulta per la tensione calcolata un aumento
della terza armonica in caso di guasto. Anche in questo caso è determinante il parametro 5203 U0
3.HARMON>.
Connessione a un qualsiasi trasformatore
In questo caso di connessione, la funzione di protezione terra statore (100 % ) è bloccata.
La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione terra statore (100 % ).
Figura 2-50
Diagramma logico della protezione terra statore (100%)
2.23.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione terra statore (100%) può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata
all'indirizzo 152 SEF 3rd HARM.= Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare
Disabled. All'indirizzo 5201 SEF 3rd HARM. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione
oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay).
142
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.)
Tipo di connessione
Il parametro 223 UE CONNECTION viene scelto in funzione del modo di acquisizione della tensione
di spostamento Uen tramite un trasformatore di neutro (neutr. transf.) oppure sul triangolo
aperto di un trasformatore di messa a terra (broken delta). Se non è possibile mettere a disposizione del dispositivo la tensione di spostamento come grandezza misurata, si utilizzano le grandezze calcolate e si dovrà selezionare Not connected. L'opzione any VT viene selezionata se
l'ingresso di tensione Uen del 7UM61 non si utilizza come protezione di terra ma per la misura di
una qualsiasi tensione. Con questa impostazione, la funzione di protezione terra statore (100%) è
bloccata.
Soglia di intervento per la terza armonica
In funzione della scelta del tipo di connessione utilizzata, è accessibile solo uno dei due parametri
di impostazione 5202 oppure 5203.
I valori impostati possono essere determinati solo nell'ambito di una prova primaria come descritto
qui di seguito:
• In caso di connessione a un trasformatore sul centro stella è determinate il gradino di minima tensione 5202 U0 3.HARM<. Selezionare la soglia di intervento più bassa possibile.
• In caso di connessione al triangolo aperto di un trasformatore di messa a terra e con tensione di
spostamento non collegata ma calcolata internamente, dev'essere utilizzato il gradino di
massima tensione 5203 U0 3.HARM>.
Come accennato nella descrizione delle funzioni, titolo a margine "avvolgimento a triangolo aperto",
la sensibilità del gradino U0 3.HARM> può essere aumentata se la soglia d'intervento viene corretta
in funzione della potenza. Ciò si ottiene grazie al parametro all'indirizzo . Impostando questo parametro su 0 (preimpostazione) la correzione è inattiva.
L'impostazione della correzione è effettuata secondo il metodo seguente:
• Misurazione della terza armonica per diverse potenze attive utilizzando i valori di misura di esercizio. Si consiglia un'impostazione in valori secondari.
• Interpolazione dei valori di misura mediante una retta. Rilevamento della tensione della
terza armonica con 100 % (P1) e 50 % (P2) della potenza attiva. Calcolo della differenza con la
relazione seguente:
La figura 2-51 riporta un esempio di misurazioni su un generatore. È stata determinata la dipendenza dalla potenza attiva della tensione della terza armonica, sia per il funzionamento sottoeccitato
che per quello sovraeccitato (influenza della potenza reattiva).
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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143
Funzioni
2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.)
Figura 2-51
Tensione secondaria della terza armonica come funzione della potenza attiva (potenza reattiva
come parametro)
Dalla figura 2-51 si vede che gli aumenti sono quasi uguali. La situazione più sfavorevole è il funzionamento sottoeccitato. Se si estrapola la curva sul 100 %, il valore di tensione è di circa 12 V.
Con 50 % di potenza attiva, questo valore è di circa 7,5 V. Il valore di taratura si calcola come segue:
All'indirizzo si imposta 9. La soglia di intervento all'indirizzo 5203 U0 3.HARM> va estrapolata
ugualmente sul 100 %. Se per esso si seleziona 14,5 V, con 50 % di potenza attiva risulta una
soglia d'intervento di 14,5 V – 4,5 V = 10 V. Se si ha cos ϕ = 0,8 e il generatore viene azionato con
questo punto nominale, risulta una soglia d'intervento 14,5 V – 9 V/100 % (100 % – 80 %) = 14,5 V
– 1,8 V = 12,7 V.
Come descritto anche in "campo di lavoro" la caratteristica deve essere limitata mediante indicazione della potenza attiva minima possibile. Poiché la misurazione della terza armonica nella figura 251 è stata effettuata fino a P = 20 % e ancora è presente un comportamento lineare, è possibile impostare con una sicurezza selezionata per il parametro 5205 P min > = 30 %.
Campo di lavoro
Poiché la terza armonica misurabile dipende fortemente dal rispettivo punto di funzionamento del
generatore, il campo di lavoro della protezione terra statore (100 % ) è abilitato solo al di sopra della
soglia 5205 P min > di potenza attiva e al superamento di una tensione minima di sequenza diretta
5206 U1 min >.
Regolazione raccomandata:
144
Pmin> .
40 % P/SN
U1 min> .
80 % UN
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Funzioni
2.23 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.)
Tempo di ritardo
In presenza di un guasto a terra, lo scatto avviene allo scadere del tempo di ritardo impostato all'indirizzo 5204 T SEF 3. HARM.. Il tempo impostato è solo un tempo di ritardo supplementare che
non comprende il tempo di risposta della funzione di protezione.
2.23.3 Parametri
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
5201
SEF 3rd HARM.
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione Terra Statore 3a
armonica
5202
U0 3.HARM<
0.2 .. 40.0 V
1.0 V
U0 3a Armonica< Avviamento
5203
U0 3.HARM>
0.2 .. 40.0 V
2.0 V
U0 3a Armonica> Avviamento
5204
T SEF 3. HARM.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo ritardo terra statore 3a
armonica
5205
P min >
10 .. 100 %; 0
40 %
Soglia rilascio potenza minima>
5206
V1 min >
50.0 .. 125.0 V; 0
80.0 V
Soglia rilascio U1>
2.23.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5553
>SEF 3H BLOCK
MS
>BLOCCO Terra Statore con 3a Armonica
5561
SEF 3H OFF
CM
Terra Statore con 3a Armonica è su OFF
5562
SEF 3H BLOCK
CM
Terra Statore con 3a Arm. è BLOCCATA
5563
SEF 3H ACTIVE
CM
Terra Statore con 3a Arm. è ATTIVA
5567
SEF 3H pick.up
CM
Terra Statore con 3a Arm.: Avviamento
5568
SEF 3H TRIP
CM
Terra Statore con 3a Arm.: SCATTO
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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145
Funzioni
2.24 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48)
2.24
Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48)
Questa funzione è operativa quando il 7UM61 viene utilizzato come protezione motore. La supervisione di avviamento del motore protegge quest'ultimo contro processi di avviamento troppo lunghi
e integra così la protezione di sovraccarico (cfr. par. 2.9). I motori ad alta tensione sono particolarmente interessati poiché la ripetizione di numerosi avviamenti consecutivi può caricare termicamente i motori, fino alla loro temperatura limite. Se i processi di avviamento vengono prolungati, ad es.,
a causa di cadute di tensione troppo elevate al momento dell'inserzione del motore, per momenti di
coppia troppo grandi oppure a causa di un rotore bloccato, il dispositivo di protezione genera un
comando di scatto.
2.24.1 Descrizione delle funzioni
Avviamento del motore
Il criterio di rilevamento dell'avviamento del motore è il superamento di una soglia di corrente (impostabile) I MOTOR START e, con questo, l'abilitazione del calcolo del tempo di scatto.
La funzione di protezione comprende un gradino di scatto a tempo definito e uno a tempo inverso.
Caratteristica di scatto a tempo inverso
La caratteristica di scatto a tempo inverso non viene impiegata solamente per i rotori bloccati.
Questo tempo valuta correttamente i tempi di avviamento prolungati (con corrente di avviamento
ridotta) in seguito a cadute di tensione all'avviamento del motore e permette quindi uno scatto al
momento adeguato. Il tempo di scatto viene calcolato secondo la formula seguente:
con
tSCATTO .
tempo di scatto effettivo in funzione della corrente presente I
tA max .
tempo di scatto rispetto alla corrente di avviamento nominale IA (param. 6503,
STARTING TIME)
I.
corrente realmente presente (grandezza di misura)
IA .
corrente di avviamento nominale del motore (parametro 6502, START. CURRENT)
IRICON. AVVIAM. . soglia di rilevamento per il riconoscimento di un avviamento del motore (parametro
6505, I MOTOR START)
146
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.24 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48)
Figura 2-52
Tempo di scatto in funzione della corrente di avviamento
Se la corrente di avviamento realmente misurata I è minore (o maggiore) della corrente di avviamento nominale IA parametrizzata all'indirizzo 6502, (parametro START. CURRENT), il tempo di
scatto effettivo tSCATTO viene prolungato (o ridotto) (cfr. anche fig. 2-52).
Caratteristica di scatto a tempo dipendente (rotore bloccato)
Se il tempo di avviamento del motore è più lungo del tempo di arresto tE massimo ammissibile, il
rotore viene bloccato e lo scatto deve avvenire al più tardi con il tempo tE. Mediante un dispositivo
di controllo del numero di giri esterno, si può segnalare il blocco del motore al dispositivo mediante
un ingresso binario (">Rotor locked"). Se la corrente supera su una delle fasi la soglia I MOTOR
START, la protezione rileva la condizione di avviamento del motore e starta il temporizzatore per lo
scatto della caratteristica a tempo definito (tempo massimo rotore bloccato). Questo ha luogo a ogni
avviamento del motore e costituisce un funzionamento normale che non genera nuove voci nella
memoria delle segnalazioni di esercizio né invia messaggi a un sistema di supervisione esterno e
non crea un protocollo di guasto.
Il tempo di ritardo del rotore bloccato (LOCK ROTOR TIME) è associato all'ingresso binario
">Rotor locked" mediante una porta AND. Se l'ingresso binario è attivo allo scadere del tempo
di rotore bloccato, ha luogo uno scatto immediato indipendentemente dall'istante di attivazione
dell'ingresso (prima, durante oppure dopo lo scadere del tempo di ritardo).
Logica
La supervisione del tempo di avviamento del motore può essere attivata e disattivata con l'ausilio
di parametri. Un ingresso binario la può bloccare, ciò significa la reinizializzazione dei tempi e delle
segnalazioni. La figura seguente mostra la logica di segnalazione e la gestione dei guasti. Un avviamento non ha come conseguenza la creazione di un protocollo di guasto. Il guasto viene protocollato esclusivamente con il comando di scatto.
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147
Funzioni
2.24 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48)
Figura 2-53
Diagramma logico della supervisione del tempo di avviamento motore
2.24.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La supervisione del tempo di Avviamento Motore può essere attiva solo se è stato programmata
all'indirizzo165 STARTUP MOTOR = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare
Disabled. All'indirizzo 6501 STARTUP MOTOR si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione
oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay).
Soglie di intervento
I valori della corrente di avviamento all'indirizzo 6502 START. CURRENT e del tempo di avviamento, all'indirizzo 6503 STARTING TIME vengono immessi nel dispositivo di protezione in condizioni
normali di esercizio. Lo scatto ha luogo quando viene superato il valore I2t calcolato dal dispositivo
di protezione.
Se il tempo di avviamento è più lungo del tempo di rotore bloccato ammissibile, la caratteristica di
scatto a tempo dipendente può essere abilitata, mediante un dispositivo di controllo del numero di
giri, da un ingresso binario (">Rotor locked"). Quando il rotore è bloccato la ventilazione diminuisce e con essa la capacità termica della macchina. La supervisione del tempo di avviamento
deve quindi emettere un comando di scatto prima che venga raggiunta la caratterisitica di scatto
termico valida in condizioni di esercizio normali.
Il superamento del valore di corrente 6505 (indirizzo I MOTOR START) viene assunto come avviamento del motore. Per questo motivo, questo valore dev'essere scelto al di sotto della corrente di
avviamento effettiva indipendentemente dalle condizioni di carico e di tensione, con un motore in
funzione, ma in modo da non essere raggiunto nel caso di un sovraccarico ammissibile di breve
durata.
148
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.24 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48)
Esempio: motore con i seguenti dati:
Tensione nominale
UN = 6600 V
Corrente nominale
IMot.Nom = 126 A
Corrente di avviamento
IAVV = 624 A
Corrente statorica permanentemente ammissibile
Imax = 135 A
Durata avviamento con IAVV
TAVV max = 8,5 s
Trasformatore amperometrico IN Trasf prim/IN Trasf sec
200 A/1 A
Il valore da impostare START. CURRENT si ottiene nel modo seguente:
La diminuzione della tensione provoca la diminuzione della corrente di avviamento in modo approssimativamente lineare. In presenza di una tensione pari a 80 % della tensione nominale, la corrente
di avviamento si riduce, nel presente esempio, a 0,8 · IAVVIAMENTO = 2,5 · IN Trasf sec.
La soglia determinante per il rilevamento dell'avviamento del motore si deve trovare al di sopra della
massima corrente di carico e al di sotto della minima corrente di avviamento. In assenza di altri
fattori di influsso (picchi di carico), si può regolare la soglia di scatto (I MOTOR START,
indirizzo6505) su un valore medio:
Per il tempo di scatto della supervisione di avviamento vale in generale:
Alle condizioni nominali, il tempo di scatto è identico al tempo di avviamento massimo TMax.AVV. In
condizioni diverse da quelle nominali, il tempo di scatto della supervisione del tempo di avviamento
varia. In presenza di una tensione nominale all'80 % (quindi di una corrente nominale di avviamento
di ca. 80 %) il tempo di scatto è, ad es.:
Allo scadere del tempo di ritardo LOCK ROTOR TIME, l'ingresso binario si attiva e genera un
comando di scatto. Se si regola il tempo di rotore bloccato su un valore che assicuri la presenza
dell'ingresso binario ">Rotor locked" (N. 6805) con avviamento normale, con LOCK ROTOR
TIME, si ottiene, per il comando di scatto, un tempo di ritardo inferiore in caso di rotore bloccato.
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149
Funzioni
2.24 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48)
2.24.3 Parametri
Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica
la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente.
Ind.
Parametri
6501
STARTUP MOTOR
6502
START. CURRENT
C
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
OFF
ON
Block relay
OFF
Supervisione Tempo
avviamento motore
1A
0.10 .. 16.00 A
3.12 A
5A
0.50 .. 80.00 A
15.60 A
Corrente d'avviamento del
Motore
6503
STARTING TIME
1.0 .. 180.0 sec
8.5 sec
Tempo d'avviamento del
Motore
6504
LOCK ROTOR TIME
0.5 .. 120.0 sec; ∞
6.0 sec
Tempo ammissibile di
Rotore Bloccato
6505
I MOTOR START
1A
0.60 .. 10.00 A
1.60 A
5A
3.00 .. 50.00 A
8.00 A
Val.corrente avviam. dello
Start motore
2.24.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
6801
>BLK START-SUP
MS
>BLOCCO Supervisione Avv. Motore
6805
>Rotor locked
MS
>Rotore Bloccato
6811
START-SUP OFF
CM
Supervisione Tempo Avviam. è su OFF
6812
START-SUP BLK
CM
Superv. Tempo Avviam. è BLOCCATA
6813
START-SUP ACT
CM
Superv. Tempo Avviam. è ATTIVA
6821
START-SUP TRIP
CM
SCATTO Supervisione Tempo Avviam.
6822
Rotor locked
CM
Rotore è Bloccato dopo Tempo Rot.Blocc.
6823
START-SUP PU
CM
Supervisione Tempo Avviam. Avviata
150
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
2.25
Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
In condizioni di esercizio normali, la temperatura del rotore di un motore è nettamente al di sotto
della temperatura limite, anche in presenza di correnti di carico elevate. Gli avviamenti del motore
(con alti valori di corrente associati) sono invece molto più pericolosi per il rotore che per lo statore
(la costante di tempo termica è molto più debole di quella dello statore). Poiché si deve evitare che
più avviamenti consecutivi provochino uno scatto, è preferibile evitare un nuovo avviamento del
motore, quando questo può provocare un surriscaldamento del rotore. Per questa ragione, il dispositivo 7UM61 è dotato di un blocco di riavviamento, che emette un comando di inibizione, fino a
quando un avviamento del motore non è di nuovo ammissibile (limite di riavviamento). Questo
comando dev'essere parametrizzato su un relè di uscita del dispositivo, il cui contatto è inserito nel
circuito di avvio del motore.
2.25.1 Descrizione delle funzioni
Determinazione della sovratemperatura del rotore
Poiché la corrente rotorica non è misurabile direttamente, si fa riferimento alle correnti statoriche. A
questo proposito si calcolano i valori effettivi delle correnti. La sovratemperatura del rotore ΘL viene
calcolata a partire dalla più grande delle tre correnti di fase. Si parte dal presupposto che le soglie
termiche dell'avvolgimento rotorico vengano raggiunte, quando i dati indicati dal produttore del
motore relativi alla corrente di avviamento nominale, al tempo di avviamento massimo ammissibile
e al numero di avviamenti ammissibili partendo dallo stato freddo (nfreddo) e caldo (ncaldo) siano raggiunti. Il dispositivo di protezione calcola quindi le grandezze determinanti per la riproduzione
termica del rotore ed emette un comando di inibizione, fino a quando quest'ultima non ha raggiunto
un valore al di sotto della soglia di riavviamento, che autorizza un nuovo avviamento.
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151
Funzioni
2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
Figura 2-54
Evoluzione della temperatura nel rotore e riproduzione termica con avviamenti multipli
Sebbene la distribuzione del calore nelle barre rotoriche possa variare notevolmente, i differenti
picchi di temperatura del rotore non sono importanti per il riavviamento inibito del motore (cfr. fig. 254). Più importante è invece che la riproduzione termica della protezione corrisponda allo stato del
motore dopo un avviamento completo. La figura illustra, a titolo di esempio, il processo di riscaldamento nel caso di avviamenti multipli di un motore (tre avviamenti a partire dallo stato freddo), così
come la riproduzione termica tramite il dispositivo di protezione.
Limite di riavviamento
Se la sovratemperatura del rotore ha superato il limite di riavviamento, non è possibile riavviare il
motore. Solo quando questa scende di nuovo al di sotto del limite di riavviamento, ovvero quando
può essere effettuato un avviamento senza superare la temperatura di scatto, il comando di inibizione viene sospeso. Il limite di riavviamento ΘRIM rispetto alla sovratemperatura massima ammissibile del rotore si esprime come segue:
nfreddo
2
3
4
ΘRIM [%]
50 %
66,7 %
75 %
Tempo di riavviamento
Il produttore del motore autorizza un certo numero di avviamenti a freddo (nfreddo) e a caldo (ncaldo).
Oltre questo numero non è più ammesso un nuovo avviamento. Bisogna attendere un determinato
tempo (tempo di riavviamento) affinché il rotore si raffreddi. Il comportamento termico è quindi il seguente: all'arresto del motore viene avviato un tempo di compensazione (indirizzo 6604 T EQUAL).
Questo tempo considera che le diverse parti del motore hanno uno stato termico differente al
152
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
momento dell'arresto. Durante il tempo di equalizzazione, il modello termico del rotore non viene
attualizzato ma viene mantenuto costante per riprodurre i fenomeni di compensazione nel rotore.
Successivamente il modello termico raffredda secondo la rispettiva costante di tempo (costante di
tempo rotore · fattore di prolungamento). Durante il tempo di equalizzazione non è possibile riavviare il motore. Quest'ultimo può essere riavviato solo quando il riscaldamento ricade al di sotto del
limite di riavviamento.
Il tempo totale, allo scadere del quale è ammesso un nuovo avviamento del motore, è composto dal
tempo di equalizzazione e dal tempo calcolato dal modello termico fino alla ricaduta al di sotto del
limite di riavviamento.
con
TEqualizzazione.
- Tempo di equalizzazione temperatura rotore, indirizzo 6604
kτ .
- Fattore di estensione per la costante di tempo = Kτ at RUNNING indirizzo 6609
oppure Kτ at STOP indirizzo 6608
τL .
- costante di tempo rotore (viene calcolata internamente):
.
τL = ta · (nfreddo – ncaldo) · Iavv2
.
con:
.
ta = tempo di avviamento in s
.
Ian = corrente di avviamento in pu
Θprima.
– riproduzione termica al momento dell'arresto del motore (dipende dallo stato di
esercizio)
Il valore di misura TTempo RIM= (visibile nei valori di misura di sovraccarico) indica il tempo restante
fino all'autorizzazione di un nuovo avviamento.
Estensione della costante di tempo di raffreddamento
Per tenere conto della più debole emissione di calore all'arresto di motori autoventilati, si aumenta
la costante del tempo di raffreddamento rispetto alle costanti di tempo con la macchina in funzione,
mediante il fattore Kτ at STOP (indirizzo 6608). Il criterio di riconoscimento dell'arresto del motore
è il passaggio al di sotto di una soglia di corrente BkrClosed I MIN. Questo presuppone che la
corrente a vuoto del motore sia maggiore di questa soglia. La soglia d'intervento BkrClosed I
MIN agisce anch'essa sulla funzione di protezione di sovraccarico termico (cfr. par. 2.9).
Quando il motore è in marcia, il riscaldamento della riproduzione termica è determinato a partire
dalle costanti di tempo τL (calcolate sulla base dei valori caratteristici del motore), mentre il raffreddamento viene calcolato a partire dalle costanti di tempo τL · Kτ at RUNNING (indirizzo 6609). In
questo modo si tiene conto dei requisiti di un raffreddamendo lento (compensazione termica lenta).
Durata d'interdizione minima
Indipendentemente dai modelli termici, alcuni produttori di motori richiedono un tempo di blocco
minimo per il riavviamento, quando il numero di avviamenti ammissibili è stato superato.
La durata del segnale di arresto è il valore più grande tra TDURATA INTERDIZIONE MIN oppure TTempo RIM=.
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153
Funzioni
2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
Comportamento in caso di mancanza della tensione di alimentazione
In funzione della configurazione del parametro 274 ATEX100 il valore del modello termico al
momento della caduta di tensione viene azzerato oppure viene salvato ciclicamente in una memoria
"non volatile". In quest'ultimo caso, il valore salvato costituisce, al ritorno della tensione, il punto di
partenza del calcolo del modello termico che continuerà ad evolversi in funzione delle condizioni di
esercizio.
Avviamento di emergenza
Se per motivi di esercizio è necessario un avviamento del motore anche quando la temperatura del
rotore supera il limite massimo ammissibile (avviamento di emergenza), è possibile inibire il blocco
di riavviamento con l'ausilio di un ingresso binario (">Emer. Start ΘR") e consentire, quindi, un
nuovo avviamento. Il modello termico del rotore continua a essere calcolato e può superare la temperatura rotorica massima ammissibile. Il blocco di riavviamento non provoca uno scatto della macchina ma la sovratemperatura rotorica calcolata può essere osservata per permettere una valutazione del rischio.
Blocco
Un blocco oppure una messa fuori servizio della funzione di blocco di riavviamento reinizializza il
modello termico della sovratemperatura rotorica nonché il tempo di compensazione T EQUAL e il
tempo minimo di inibizione T MIN. INHIBIT e sopprime, così, anche un comando di blocco esistente.
Logica
Il modello termico può essere resettato per mezzo di un ingresso binario. Questo è utile durante la
fase di prova/messa in servizio oppure al ritorno della tensione di alimentazione.
La figura seguente mostra il diagramma logico del blocco di riavviamento.
154
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
Figura 2-55
Diagramma logico del blocco di riavviamento
2.25.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
Il blocco di riavviamento può essere attivo solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 166 RESTART INHIBIT = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 6601RESTART INHIBIT si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione
oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay).
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155
Funzioni
2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
Grandezze caratteristiche necessarie
Le grandezze caratteristiche indicate dal produttore del motore e necessarie per il calcolo della temperatura rotorica, quali corrente di avviamento Iavv, corrente nominale del motore IMot.Nom, tempo di
avviamento massimo T START MAX (Adresse 6603), numero di avviamenti ammissibili a freddo
(nfreddo) e a caldo (ncaldo), devono essere regolate nel dispositivo.
Il rapporto tra corrente di avviamento e corrente nominale del motore (IStart/IMOTnom dev'essere immesso all'indirizzo 6602). Per poter interpretare questo parametro è importante che la corrente nominale del motore sia impostata correttamente nei dati impianto 2 (indirizzo 1102). Il parametro 6606 (MAX.WARM STARTS) serve a regolare il numero di avviamenti a caldo ammissibili, il
parametro 6607 specifica la differenza (#COLD-#WARM) tra il numero di avviamenti ammissibili a
freddo e a caldo.
Per i motori senza ventilazione separata, si può impostare, all'indirizzo 6608 un fattore Kτ at STOP
che considera il raffreddamento ridotto del motore all'arresto. Non appena la corrente misurata
passa al di sotto di un valore impostato all'indirizzo 281 BkrClosed I MIN l'arresto del motore
viene riconosciuto e la costante di tempo viene prolungata del fattore configurato.
Se non è richiesta una distinzione delle costanti di tempo (ad es., per i motori a ventilazione separata), il fattore di estensione va impostato su Kτ at STOP = 1.
Il raffreddamento calcolato con il motore in marcia viene influenzato dal fattore di estensione Kτ at
RUNNING. Questo fattore considera possibili differenze di raffreddamento tra un motore in funzione
sotto carico e un motore fermo. Esso è attivo quando la corrente supera il valore impostato all'indirizzo 281 BkrClosed I MIN. Con Kτ at RUNNING = 1, la costante di riscaldamento e di raffreddamento in condizioni di funzionamento (I > BkrClosed I MIN) sono uguali.
Esempio di impostazione
Tensione nominale
UN = 6600 V
Corrente nominale
IMot.Nom = 126 A
Corrente di avviamento
IAVV = 624 A
Durata avviamento con IAVV
TAVV max = 8,5 s
Avviamenti ammissibili con motore
freddo
nfreddo= 3
Avviamenti ammissibili con motore caldo ncaldo= 2
Trasformatore amperomentrico
200 A/1 A
La corrente di avviamento riferita alla corrente nominale del motore è:
Viene impostato:
IStart/IMOTnom .
= 4,9
T START MAX .
= 8,5 s
MAX.WARM STARTS .
=2
#COLD-#WARM .
=1
Il valore per la compensazione della temperatura rotorica T EQUAL = 1.0 min ha dato finora buoni
risultati. Il valore del tempo di arresto minimo T MIN. INHIBIT dev'essere scelto in funzione delle
156
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Funzioni
2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
esigenze del produttore del motore e del gestore del'impianto e dev'essere maggiore di T EQUAL.
Nell'esempio è stato scelto un valore che corrisponde approssimativamente al modello termico (T
MIN. INHIBIT = 6.0 min).
La scelta dei fattori di estensione della costante di tempo durante il raffreddamento dev'essere anch'essa effettuata rispettando le esigenze del produttore e del gestore, in particolare in caso di arresto. Se non vi sono prescrizioni particolari, selezionare i seguenti valori: Kτ at STOP = 5.0 e Kτ
at RUNNING = 2.0 .
Per garantire un funzionamento regolare è importante impostare correttamente i valori del trasformatore amperometrico (indirizzo 211), i dati dell'impianto (indirizzo 1102) e la soglia di corrente,
che consentono la distinzione tra arresto/marcia del motore (indirizzo 281 BkrClosed I MIN, consigliato ≈ 0,1 · I/IN Motor). Una visione di insieme dei valori e delle loro preimpostazioni è riportata
nelle tabelle dei parametri.
Comportamento termico con stati di funzionamento differenti
Per maggiore comprensione, qui di seguito vengono descritti dettagliatamente due tra i numerosi
stati operativi possibili. Sono validi i valori sopracitati. Con tre avviamenti a caldo e due avviamenti
a freddo, il limite di riavviamento viene raggiunto al 66,7 %.
La figura seguente mostra il comportamento termico con due avviamenti a caldo. Il motore funziona
costantemente a corrente nominale. Dopo il primo scatto si attiva T EQUAL. Dopo 30 s il motore
viene inserito e disinserito subito dopo. Dopo una nuova pausa ha luogo il secondo avviamento. Il
motore viene di nuovo arrestato. Durante il secondo avviamento viene superata la soglia del limite
di riavviamento e con lo scatto si attiva il blocco al riavviamento. Allo scadere del tempo di compensazione (1 min), la riproduzione termica si raffredda con la costante di tempo τL · Kτ at STOP ≈
5 · 204 s = 1020 s. Il blocco di riavviamento è attivo per 7 min. circa.
Figura 2-56
Comportamento della temperatura con due avviamenti a caldo successivi
Nel caso rappresentato nella fig. 2-57 il motore viene avviato due volte a partire dallo stato caldo
ma il tempo di riposo tra gli avviamenti è più lungo che nell'esempio precedente. Dopo il secondo
avviamento il motore funziona con il 90% della corrente nominale. Lo scatto dopo il primo avviamen-
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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157
Funzioni
2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
to provoca il "congelamento" della riproduzione termica. Allo scadere del tempo di compensazione
(1 min), il rotore si raffredda con la costante di tempo τL · Kτ at STOP ≈ 5 · 204 s = 1020 s. Il
secondo avviamento provoca un riscaldamento (dovuto alla corrente di avviamento), la seguente
corrente di carico di 0,9 · I/IN Motor Kτ at RUNNING provoca un raffreddamento. Questa volta è attiva
la costante di tempo τL · Kτ at STOP = 2 · 204 s = 408 s.
Il breve superamento del limite di riavviamento non significa una sovrasolleccitazione termica. Esso
segnala che uno scatto seguito immediatamente da un avviamento provocherebbe una sovrasollecitazione termica del rotore.
Figura 2-57
158
Due avviamenti a caldo con successivo servizio continuo
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Funzioni
2.25 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
2.25.3 Parametri
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
6601
RESTART INHIBIT
OFF
ON
Block relay
OFF
Riavviamento inibito per motore
6602
IStart/IMOTnom
1.5 .. 10.0
4.9
I Avviamento/ I Nominale Motore
6603
T START MAX
3.0 .. 320.0 sec
8.5 sec
Massimo Tempo Ammissibile
d'Avviamento
6604
T EQUAL
0.0 .. 320.0 min
1.0 min
Tempo di equalizzazione
Temperatura
6606
MAX.WARM STARTS
1 .. 4
2
Numero consentito di avviamenti
a caldo
6607
#COLD-#WARM
1 .. 2
1
Numero di avviam.a freddoavviam. a caldo
6608
Kτ at STOP
1.0 .. 100.0
5.0
Estensione Costante di Tempo
ferma
6609
Kτ at RUNNING
1.0 .. 100.0
2.0
Estensione Costante di Tempo in
funzione
6610
T MIN. INHIBIT
0.2 .. 120.0 min
6.0 min
Tempo Min. Inibizione
Riavviamento
2.25.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
4822
>BLK Re. Inhib.
MS
>BLOCCO inibizione riavviamento Motore
4823
>Emer. Start ΘR
MS
>Avviam. di emergenza Rotore
4824
Re. Inhibit OFF
CM
Inibizione Riavviamento Motore è su OFF
4825
Re. Inhibit BLK
CM
Inibizione Riavviam. Motore è BLOCCATO
4826
Re. Inhibit ACT
CM
Inibizione Riavviamento Motore è su ATTIVO
4827
Re. Inhib. TRIP
CM
SCATTO Inibizione Riavviamento Motore
4828
>RM th.rep. ΘR
MS
>Reset Memoria Termica Rotore
4829
RM th.rep. ΘR
CM
Reset Memoria Termica Rotore
4830
Re. Inhib.ALARM
CM
Allarme Inibizione Riavviamento Motore
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
159
Funzioni
2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF)
2.26
Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF)
La protezione contro la mancata apertura dell'interruttore sorveglia la corretta chiusura dell'interruttore associato. Per quanto riguarda la protezione dei montanti generatori questa funzione si riferisce
tipicamente all'interruttore di macchina.
2.26.1 Descrizione delle funzioni
Funzionamento
La protezione dispone di due criteri:
• verifica, in seguito a un comando di scatto, del passaggio delle tre correnti di fase al di sotto di
una soglia regolabile,
• analisi della posizione dei contatti ausiliari dell'interruttore quando lo scatto viene effettuato da
funzioni di protezione per le quali il criterio di corrente non è sufficiente, quali, ad es., la protezione
di frequenza, la protezione di tensione e la protezione terra rotore.
In caso di mancata apertura dell'interruttore nell'arco di tempo parametrizzato in seguito all'emissione del comando di apertura (mancata apertura dell'interruttore), lo scatto viene inviato ad un interruttore di contorno (cfr. esempio seguente).
Figura 2-58
Principio di funzionamento della protezione contro la mancata apertura dell'interruttore
Avviamento
La protezione può essere attivata da due diverse sorgenti:
• funzioni interne del 7UM61, ad es. comando di scatto generato da funzioni di protezione oppure
tramite CFC (funzioni logiche interne),
• comandi di avviamento esterni, ad es. tramite ingresso binario.
Criteri
I due criteri di avviamento (criterio di corrente, contatti ausiliari dell'interruttore) sono combinati
tramite una porta logica OR. Questo principio permette di reagire correttamente in caso di scatto in
assenza di corrente di cortocircuito oppure in seguito allo scatto della protezione voltmetrica a
carico debole e la posizione dei contatti ausiliari dell'interruttore consente quindi di verificare l'apertura.
160
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF)
Il criterio di corrente viene soddifatto quando almeno una delle tre correnti di fase oltrepassa una
soglia parametrizzabile (CIRC. BR. I>). La ricaduta ha luogo quando le tre correnti di fase
passano di nuovo al di sotto del 95% della soglia di avviamento.
Se l'acquisizione mediante ingresso binario del contatto ausiliario dell'interruttore è inattiva, è operativo solo il criterio di corrente. La protezione contro la mancata apertura dell'interruttore non può
quindi funzionare se il valore della corrente è al di sotto della soglia CIRC. BR. I>.
Doppio canale
Per aumentare la sicurezza e per proteggersi contro potenziali impulsi di disturbo, viene stabilizzato
l'ingresso binario per un segnale di avviamento esterno. Questo segnale dev'essere presente per
l'intera durata del tempo di ritardo, in caso contrario il tempo viene azzerato e non viene emesso
nessun comando di scatto. Per aumentare ulteriormente la sicurezza del funzionamento viene associato anche un ingresso binario ">ext.start2 B/F" ridondante. Un attivazione può quindi
avere luogo solo quando entrambi gli ingressi binari sono attivati. Il doppio canale agisce anche per
un'attivazione "interna".
Logica
L'avviamento della protezione contro la mancata aperura dell'interruttore provoca l'emissione della
rispettiva segnalazione e l'attivazione del tempo di ritardo associato. La persistenza delle condizioni
che hanno dato luogo all'avviamento allo scadere di questo tempo provoca una valutazione ridondante (porta logica AND) prima di effettuare l'apertura dell'interruttore a monte.
L'avviamento ricade e non viene generato nessun comando di scatto dalla protezione di mancata
apertura dell'interruttore quando
• ricade una delle due condizioni di avviamento interne (CFC oppure BA3) ovvero ">ext.start1 B/F"
oppure ">ext.start2 B/F", che hanno portato all'avviamento.
• un comando di scatto delle funzioni di protezione è sempre attivo ma il criterio di corrente e il criterio dei contatti ausiliari ricadono.
La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione di mancata apertura interruttore. La
protezione può essere attivata e disattivata con l'ausilio di parametri e può essere bloccata mediante un ingresso binario ">BLOCK BkrFail" (ad es., durante una prova della protezione della macchina).
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
161
Funzioni
2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF)
Figura 2-59
Diagramma logico della protezione di mancata apertura interruttore
2.26.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione di mancata apertura interruttore può essere attiva solo se questa funzione è stata parametrizzata all'indirizzo 170 BREAKER FAILURE = Enabled. Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 7001 BREAKER FAILURE si può attivare (ON) o disattivare
(OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay).
Criteri
Il parametro 7002 TRIP INTERN permette di scegliere il criterio di funzionamento in presenza di
un avviamento interno. Ciò si effettua leggendo lo stato di commutazione del relè di uscita UB3
(7002 TRIP INTERN = BO3) previsto per questo scopo oppure tramite una connessione logica realizzata in CFC (=CFC) (messaggio 1442 „>int. start B/F“). È anche possibile disattivare
completamente gli avviamenti interni (7002 TRIP INTERN = OFF). In quest'ultimo caso sono attivi
solo gli avviamenti esterni.
Nota: solo l'uscita binaria a potenziale libero BO3 (relè UB12) può essere utilizzata per la protezione
di mancata apertura interruttore. Ciò significa che i comandi di scatto dell'interruttore di rete (oppure
dell'interruttore da sorvegliare) devono essere abbinati a questa uscita binaria.
L'impostazione della soglia di intervento 7003 CIRC. BR. I> utilizzata per il criterio di corrente è
valida per tutte e tre le fasi. Essa va selezionata in modo che la funzione possa essere attivata con
la più piccola corrente di esercizio possibile. A questo scopo il valore dev'essere regolato almeno
al 10 % al di sotto della corrente di esercizio minima.
162
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF)
La soglia di intervento non deve però essere scelta troppo bassa. I fenomeni di compensazione presenti nei circuiti secondari del trasformatore amperometrico in seguito allo scatto potrebbero generare correnti superiori alla soglia e ritardare la ricaduta.
Tempo di ritardo
Il tempo di ritardo da impostare all'indirizzo 7004 TRIP-Timer deve tenere conto del tempo
massimo di chiusura dell'interruttore, del tempo di ricaduta del rilevamento di massima corrente
nonché di un margine di sicurezza che considera anche la dispersione del tempo di ritardo. La figura
seguente illustra i cicli temporali sulla base di un esempio.
Figura 2-60
Ciclo temporale nel caso di trattamento normale del guasto e nel caso di mancata apertura
dell'interruttore
2.26.3 Parametri
Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica
la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente.
Ind.
Parametri
C
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
7001
BREAKER FAILURE
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione mancata
apertura interruttore
7002
TRIP INTERN
OFF
BO3
CFC
OFF
Avvio con comando scatto
interno
7003
CIRC. BR. I>
1A
0.04 .. 2.00 A
0.20 A
5A
0.20 .. 10.00 A
1.00 A
Avviamento supervisione
corrente
0.06 .. 60.00 sec; ∞
0.25 sec
7004
TRIP-Timer
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Temporizzatore-Scatto
163
Funzioni
2.26 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF)
2.26.4 Informazioni
N.
1403
Informazione
>BLOCK BkrFail
Tipo di inf.
MS
Spiegazione
>BLOCCO Manc. Apert.Interruttore
1422
>Break. Contact
MS
>Contatti Interruttore
1423
>ext.start1 B/F
MS
>Avv.est.1 Prot. Manc.Ap.Interruttore
1441
>ext.start2 B/F
MS
>Avv.est.2 Prot. Manc.Ap.Interruttore
1442
>int. start B/F
MS
>Avv.interno Prot. Manc.Ap.Interruttore
1443
int. start B/F
CM
Manc.Apertura Interruttore Avvia.Intern.
1444
B/F I>
CM
Manc.Apertura Interruttore I>
1451
BkrFail OFF
CM
Manc.Apertura Inter. è su OFF
1452
BkrFail BLOCK
CM
Manc.Apertura Interruttore è BLOCCATO
1453
BkrFail ACTIVE
CM
Manc.Apertura Interruttore è ATTIVO
1455
B/F picked up
CM
Manc.Apertura Interruttore: Avviamento
1471
BrkFailure TRIP
CM
Manc.Apertura Interruttore: Scatto
164
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C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.27 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27)
2.27
Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27)
Questa protezione ha il compito di limitare il danno causato da un'energizzazione accidentale del
generatore fermo oppure già in servizio ma non sincronizzato, mediante azionamento rapido dell'interruttore di rete. Un collegamento su una macchina ferma corrisponde a un collegamento su una
resistenza a bassa impedenza. La tensione nominale forzata dalla rete fa avviare il generatore
come una macchina asincrona con un grande slittamento. Questo induce nel rotore correnti troppo
forti, le quali possono anche distruggere il rotore.
2.27.1 Descrizione delle funzioni
Criteri
Questa protezione è attiva solo in assenza di grandezze di misura nel campo di lavoro valido della
frequenza (stato operativo 0) (nel caso di una macchina ferma) oppure in presenza di una minima
tensione che si verifica al di sotto della frequenza nominale (macchina in funzione ma non ancora
sincronizzata). La protezione viene bloccata da un criterio di tensione, vale a dire quando una tensione minima viene superata per non farla intervenire durante il funzionamento normale. Questo
blocco viene ritardato per non bloccare la protezione proprio nel momento dell'energizzazione accidentale. Un ulteriore ritardo di risposta è necessario per evitare uno scatto intempestivo in caso di
guasti caratterizzati da forti correnti con forte caduta di tensione. Un ritardo della ricaduta consente
una misurazione limitata nel tempo.
Poiché la protezione deve intervenire molto rapidamente, i valori istantanei delle correnti sono già
sorvegliati su un ampio campo di frequenza nello stato operativo 0. In presenza di grandezze di
misura valide (stato operativo 1), il dispositivo valuta sia la tensione di sequenza positiva e la frequenza per bloccare la protezione, sia valori istantanei della corrente come criterio di scatto.
La figura seguente mostra il diagramma logico della protezione contro un'energizzazione accidentale. La funzione può essere bloccata mediante un ingresso binario. Come ulteriore criterio può
essere utilizzata, ad esempio, la presenza della tensione di eccitazione. Poiché la tensione rappresenta un criterio indispensabile per l'abilitazione di questa protezione, è necessario sorvegliare il
trasformatore voltmetrico. Ciò avviene mediante il Fuse-Failure-Monitor (FFM). Al rilevamento di
un'anomalia nel trasformatore voltmetrico il criterio di tensione della protezione viene disattivato.
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165
Funzioni
2.27 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27)
Figura 2-61
Diagramma logico della protezione contro un'energizzazione accidentale
(Dead Machine Protection)
2.27.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La protezione contro un'energizzazione accidentale può essere attiva solo se questa funzione è
stata parametrizzata all'indirizzo 171 INADVERT. EN. = Enabled). Se non si vuole utilizzare la
funzione, selezionare Disabled. All'indirizzo 7101 INADVERT. EN. si può attivare (ON) o disattivare (OFF) la funzione oppure bloccare solamente il comando di scatto (Block relay).
Criteri
Il parametro 7102 I STAGE definisce la soglia di intervento della corrente. Di regola, si imposta
questa soglia a un valore più basso di quello della protezione di massima corrente. La protezione
contro un'energizzazione accidentale può essere attiva solo quando l'apparecchio si trova nello
stato operativo 0 oppure quando le condizioni nominali non sono state ancora raggiunte. Queste
condizioni vengono definite mediante il parametro 7103 RELEASE U1<. Generalmente si imposta
un valore dal 50 % al 70 % della tensione nominale. Il valore parametrizzato si riferisce a grandezze
concatenate (tensione fase-fase). Un'impostazione a 0 V disattiva l'abilitazione della tensione.
Quest'ultima andrebbe utilizzata solo quando 7102 I STAGE è impostata su un valore molto alto e
dev'essere utilizzata come terzo gradino della protezione di massima corrente.
Il parametro 7104 PICK UP T U1< definisce il tempo di ritardo dell'abilitazione del criterio di scatto
per minima tensione. Questo tempo dev'essere regolato al di sopra del valore del tempo di ritardo
di scatto della protezione di massima corrente.
Il tempo di ritardo per bloccare le condizioni di scatto al superamento della soglia di minima tensione
viene impostato all'indirizzo 7105 DROP OUT T U1<. La protezione contro un'energizzazione accidentale viene bloccata solo allo scadere di questo tempo per consentire uno scatto dopo un avviamento.
La figura seguente illustra i cicli temporali nel caso di un'energizzazione accidentale a macchina
ferma e nel caso di una caduta di tensione in seguito a un cortocircuito locale.
166
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C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.27 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27)
Figura 2-62
Cicli temporali della protezione contro un'energizzazione accidentale
2.27.3 Parametri
Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica
la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente.
Ind.
Parametri
7101
INADVERT. EN.
7102
I STAGE
C
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
OFF
ON
Block relay
OFF
Energizzazione
Accidentale
1A
0.1 .. 20.0 A; ∞
0.3 A
Avviamento Livello I
5A
0.5 .. 100.0 A; ∞
1.5 A
7103
RELEASE U1<
10.0 .. 125.0 V; 0
50.0 V
Soglia di rilascio U1<
7104
PICK UP T U1<
0.00 .. 60.00 sec; ∞
5.00 sec
Tempo ritardo avviam.T
U1<
7105
DROP OUT T U1<
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo ricaduta T
U1<
2.27.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
5533
>BLOCK I.En.
MS
>BLOCCO Prot. Energizzazione Accidentale
5541
I.En. OFF
CM
Prot. Energizzaz. Accident. è su OFF
5542
I.En. BLOCKED
CM
Prot. Energizzaz. Accident. è BLOCCATA
5543
I.En. ACTIVE
CM
Prot. Energizzaz. Accident. è ATTIVA
5546
I.En. release
CM
Rilascio del Livello di Corrente
5547
I.En. picked up
CM
Prot. Energizzaz. Accident.: Avviamento
5548
I.En. TRIP
CM
Prot. Energizzaz. Accident.: SCATTO
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C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
167
Funzioni
2.28 Supervisione dei valori di misura
2.28
Supervisione dei valori di misura
Il dispositivo dispone di funzioni di supervisione che consentono di verificare continuamente sia
l'hardware che il software; inoltre, viene verificata continuamente la plausibilità delle grandezze di
misura in modo tale che anche i circuiti amperometrici e voltmetrici vengano inclusi nel sistema di
controllo e supervisione.
2.28.1 Descrizione delle funzioni
Controllo dell'hardware
L'unità viene monitorata in tutte le sue parti, dagli ingressi di misura fino ai relè di uscita. I circuiti di
supervisione e il processore verificano l'hardware al fine di identificare eventuali guasti o anomalie
(cfr. anche tabella 2-7).
Tensioni ausiliarie e di riferimento
La tensione del processore di 5 V viene controllata dall'hardware poiché il processore non può più
funzionare al di sotto di un valore minimo. In questo caso, l'unità viene messa fuori servizio e il
sistema del processore viene riavviato al ritorno della tensione.
La mancanza oppure l'interruzione della tensione di alimentazione mettono l'unità fuori servizio; la
segnalazione avviene attraverso il "contatto di anomalia" (facoltativamente come contatto NC o
contatto NA). Brevi interruzioni della tensione ausilaria <50 ms non compromettono il funzionamento dell'apparecchio (per tensione ausiliaria nominale ≥ 110 V–).
Il processore controlla la tensione di offset e di riferimento dell'ADC (convertitore analogico/digitale).
L'apparecchio è bloccato se sono rilevate deviazioni inaccettabili; i guasti permanenti sono segnalati (messaggio: Err. conv. A/D).
Batteria tampone
In caso di mancanza della tensione ausiliaria, la batteria tampone che garantisce il funzionamento
ininterrotto dell'orologio interno e la memorizzazione di contatori e messaggi, viene controllata ciclicamente circa il suo stato di carica. Al passaggio al di sotto di una tensione minima ammissibile
viene emessa la segnalazione "Fail Battery".
Se l'apparecchio viene staccato dalla tensione ausiliaria per un lungo periodo di tempo, la batteria
tampone interna lo disattiva automaticamente ovvero l'apparecchio perde il riferimento temporale.
La memoria delle segnalazioni e i valori delle grandezze perturbatrici vengono preservati.
Moduli di memoria
Le memorie di lavoro (RAM) vengono testate all'avviameno del sistema. In presenza di un guasto
la sequenza di avviamento viene interrotta e un LED lampeggia. Durante l'esercizio, le memorie
vengono confrontate con l'ausilio della loro checksum.
Per la memoria di programma viene generata ciclicamente una chekcsum; essa viene poi confrontata con la checksum di programma memorizzata.
Per la memoria dei valori assegnati viene formata ciclicamente la nuova checksum e quindi confrontata con la nuova checksum calcolata durante ogni assegnazione di nuovi parametri.
In presenza di un guasto il sistema del processore viene riavviato.
168
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.28 Supervisione dei valori di misura
Campionamento
Il campionamento e il sincronismo tra i moduli buffer interni vengono controllati di continuo. In presenza di eventuali scostamenti che non si possono eliminare mediante una nuova sincronizzazione,
il sistema del processore viene riavviato.
Acquisizione valori misurati delle correnti
Nei circuiti di corrente sono disponibili tre trasduttori di ingresso; le somme delle correnti digitalizzate provenienti dai trasduttori di un lato devono corrispondere approssimativamente a zero nei generatori con centro stella isolato e con funzionamento in assenza di guasti a terra. Viene segnalato
un errore nei circuiti amperometrici quando:
IF = | IL1 + IL2 + IL3 | > ΣI THRESHOLD · IN + ΣI FACTOR · Imax
ΣI THRESHOLD e ΣI FACTOR rappresentano i parametri di taratura. La componente ΣI FACTOR
· Imax tiene conto di errori di trasformazione ammissibili e proporzionali alla corrente, imputabili ai
trasduttori di ingresso, che possono verificarsi in caso di elevate correnti di cortocircuito (cfr. fig. seguente). Il rapporto di ricaduta è pari al 95 % circa.
Questo guasto viene segnalato con "Failure Σ I".
Se nei dati dell'impianto 1 (indirizzo 273) il centro stella è parametrizzato come low-resist. la
supervisione della sommatoria correnti non è operativa.
Figura 2-63
Supervisione della sommatoria correnti
Acquisizione dei valori misurati delle tensioni
Nel circuito di tensione sono presenti quattro ingressi di misura: se vengono utilizzati tre ingressi per
le tensioni fase-terra e un ingresso per la tensione di spostamento (tensione e-n dell'avvolgimento
a triangolo aperto oppure trasformatore di neutro) dello stesso sistema, viene segnalato un guasto
nel circuito di tensione fase-terra quando
| UL1 + UL2 + UL3 + kU · UE | > SUM.thres. U + SUM.Fact. U x Umax
SUM.thres. U e SUM.Fact. U rappresentano i parametri di taratura e Umax la maggiore delle
tensioni fase-terra. Il fattore kU tiene conto dei differenti rapporti di trasformazione tra ingresso di
tensione di spostamento e ingressi di tensione di fase (parametro kU = Uph / Udelta indirizzo
225). La componente SUM.Fact. U x Umax tiene conto di errori di trasformazione ammissibili e
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
169
Funzioni
2.28 Supervisione dei valori di misura
proporzionali alla tensione, imputabili ai trasduttori di ingresso, che possono verificarsi particolarmente in caso di elevate tensioni (cfr. fig. seguente).
Questo guasto viene segnalato con "Fail Σ U Ph-E".
Nota
La supervisione della sommatoria tensioni è operativa solo quando sull'ingresso di misura della tensione di
spostamento è presente una tensione di spostamento esterna e ciò viene comunicato al dispositivo mediante
il parametro 223 UE CONNECTION.
La supervisione della sommatoria tensioni opera correttamente quando il fattore di adattamento Uph /
Udelta è stato impostato in modo adeguato all'indirizzo 225 (cfr. par. 2.3.1).
Figura 2-64
Supervisione della sommatoria tensioni
Controllo del software (Watch-dog)
Per un continuo monitoraggio delle sequenze del programma è stato previsto un sistema a tempo
nell'hardware (watchdog di hardware) che, in caso di guasto del processore oppure di anomalie nel
programma, resetta il sistema del processore.
Un ulteriore watchdog di software assicura il rilevamento di anomalie nell'elaborazione dei programmi. Anche eventi di questo tipo determinano il reset del processore.
Se un tale errore non viene eliminato con il riavviamento, il sistema effettua un ulteriore tentativo.
Dopo tre tentativi non riusciti, il dispositivo si mette automaticamente fuori servizio entro 30 s e si
accende il LED rosso "Anomalia". Il relè "Apparecchio pronto" ("contatto di anomalia") ricade e
emette una segnalazione (facoltativamente come contatto NC o contatto NA).
Supervisione dei circuiti dei trasformatori esterni
Eventuali interruzioni o cortocircuiti nei circuiti secondari dei trasformatori di corrente e di tensione,
come pure errori nei collegamenti (importante al momento della messa in servizio!) vengono rilevati
e quindi segnalati dal dispositivo. A tale scopo, il sistema esegue una verifica ciclica delle grandezze
di misura fino a quando non compare un'anomalia.
170
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.28 Supervisione dei valori di misura
Equilibrio della corrente
Quando non sono presenti anomalie le correnti sono approssimativamente simmetriche. Tale simmetricità viene monitorata nel dispositivo attraverso un controllo di grandezza numerica. A questo
scopo la corrente di fase più piccola viene messa in relazione con la più grande. Viene segnalata
un'asimmetria quando
| Imin | / | Imax | < BAL. FACTOR I fino a quando Imax / IN > BALANCE I LIMIT / IN
Imax è la maggiore delle tre correnti di fase Imin la minore. Il fattore di simmetria BAL. FACTOR I è
il termine di valutazione dell'asimmetria delle correnti di fase mentre il valore di soglia BALANCE I
LIMIT rappresenta il limite inferiore del campo di lavoro di questa funzione di controllo (cfr. fig. seguente). Entrambi i parametri sono tarabili. Il rapporto di ricaduta è pari al 95 % circa.
Quest'anomalia viene segnalata con "Fail I balance".
Figura 2-65
Controllo della simmetria della corrente
Simmetria della tensione
Dalle tensioni fase-terra vengono creati i valori medi di rettifica e viene controllata la simmetria delle
loro grandezze numeriche. A questo scopo, la tensione di fase minore viene messa in relazione con
la tensione di fase maggiore. Viene segnalata un'asimmetria quando
| Umin | / | Umax | < BAL. FACTOR U fino a quando | Umax | > BALANCE U-LIMIT
Umax è la maggiore delle tre tensioni Umin la minore. Il fattore di simmetria BAL. FACTOR I è il
termine di valutazione dell'asimmetria delle tensioni mentre il valore di soglia BALANCE U- LIMIT
è il valore minimo del campo di funzionamento di questa supervisione (vedere figura seguente). Entrambi i parametri sono impostabili. Il rapporto di ricaduta è pari al 95 % circa.
Quest'anomalia viene segnalata con "Fail U balance".
Se la funzione di protezione terra statore al 90 % è attiva nel caso di un'asimmetria di tensione si
forma una tensione zero. Se la funzione di protezione si avvia, il controllo passa a una priorità „minore“ e non emette una segnalazione.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
171
Funzioni
2.28 Supervisione dei valori di misura
Figura 2-66
Supervisione della simmetria della tensione
Sequenza delle fasi di tensione e di corrente
Per riconoscere eventuali collegamenti invertiti nei circuiti di tensione e di corrente viene controllato
il senso di rotazione delle tensioni di misura concatenate e delle correnti di fase mediante la sequenza di passaggi per lo zero (dello stesso segno).
Il corretto funzionamento della verifica delle grandezze di misura, della direzionalità, della selezione
del circuito della protezione di impedenza, la valutazione della componente diretta delle tensioni
nella protezione di minima tensione e l'acquisizione del carico asimettrico presuppone una sequenza delle fasi in senso orario. Il senso di rotazione delle tensioni di misura viene verificato mediante
controllo della sequenza delle fasi della tensione:
UL1prima di UL2 prima di UL3
e delle correnti, rispettivamente
IL1 prima di IL2 prima di IL3
. Tale controllo avviene quando ciascuna tensione di misura ha un valore minimo di
|UL1|, |UL2|, |UL3| > 40 V/√3
I controlli della sequenza delle fasi della corrente richiedono una corrente minima di
|IL1|, |IL2|, |IL3| > 0,5 IN.
In caso di sequenze fasi antiorarie (L1, L3, L2) vengono emesse le segnalazioni "Fail Ph. Seq.
U", (FNr. 176) oppure "Fail Ph. Seq. I", (FNr. 175) e viene emessa anche la segnalazione
collettiva di questi messaggi "Fail Ph. Seq.", (FNr. 171).
I casi di impiego con sequenza di fase antioraria delle grandezze di misura, devono essere comunicati alla protezione tramite il parametro 271 PHASE SEQ. ovvero mediante attivazione di un ingresso binario corrispondente. Se la sequenza delle fasi viene commutata, le fasi L2 e L3 vengono
invertite dal programma interno del dispositivo (per il calcolo delle componenti simmetriche) e, di
conseguenza, anche le componenti di sequenza positiva e negativa (cfr. anche par. 2.33); le segnalazioni, i dati di guasto e i valori misurati selettivi di fase non vengono influenzati.
Rilevamento di un'anomalia nella misura della tensione (Fuse Failure Monitor)
In caso di anomalia nella misura della tensione in seguito a cortocircuito o interruzione nel sistema
secondario dei trasformatori voltmetrici, può accadere che appaia, per alcuni circuiti di misura, la
172
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Funzioni
2.28 Supervisione dei valori di misura
tensione residua. Di conseguenza, la protezione di minima tensione, la protezione di impedenza e
le altre funzioni di protezione dipendenti dalla tensione potrebbero avere risultati errati della misurazione e si potrebbe verificare uno scatto intempestivo.
Se invece di un interruttore magnetotermico dotato di contatti ausiliari sono previsti, ad esempio, dei
fusibili a protezione del secondario del TV, si può attivare la funzione di supervisione della tensione
di misura ("Fuse-Failure-Monitor"). I due sistemi possono essere anche utilizzati contemporaneamente (scatto TV e "Fuse–Failure– Monitor").
Principio di misura per guasti unipolari e bipolari del dispositivo di protezione
Il rilevamento di un'anomalia nella misura della tensione si basa sul fatto che, con una perdita della
tensione su una o due fasi, si crea un sistema di sequenza inversa nella tensione e che questo non
si ritrova però nella corrente. In questo modo, gli squilibri provenienti dalla rete possono essere distinti chiaramente. Se si riferisce il sistema di sequenza inversa all'attuale sistema di sequenza diretta, per il caso senza guasti vale:
In caso di un guasto monofase del trasformatore voltmetrico, vale:
In caso di un guasto bipolare del trasformatore voltmetrico, vale:
La mancanza di una o di due fasi si traduce a livello di corrente nella presenza di un sistema di sequenza inversa di 0,5 oppure di 1, la supervisione delle tensione non genera nessun allarme poiché
in questo caso non può essere presente nessun guasto nel trasformatore voltmetrico.
Per evitare un funzionamento intempestivo del rilevamento della mancanza della tensione di misura
a causa di imprecisioni in un piccolo sistema di sequenza diretta, al di sotto di un valore minimo di
soglia dei sistemi di sequenza diretta di tensione (U1 < 10 V) e di corrente (I1 < 0,1 IN) la funzione
viene bloccata.
Guasto tripolare nel sistema di misura
Un guasto tripolare del trasformatore voltmetrico non viene riconosciuto, come precedentemente
descritto, dal sistema di sequenza diretta e dal sistema di sequenza inversa. In questo caso è necessaria la supervisione della variazione temporale di corrente e tensione. Nel caso di una caduta
di tensione a zero, con corrente invariata, si può presupporre la presenza di un guasto tripolare in
un trasformatore voltmetrico. A questo proposito viene valutato lo scostamento dell'attuale valore di
corrente dalla corrente nominale. Se la differenza è maggiore di un valore di soglia, la funzione di
supervisione viene bloccata. Questa funzione viene bloccata anche quando una funzione di protezione (di massima corrente) è già avviata.
Criteri supplementari
La funzione può essere bloccata anche mediante un ingresso binario oppure può essere disattivata
tramite una protezione di minima tensione in un trasformatore voltmetrico separato. Se anche in un
trasformatore separato viene rilevata una minima tensione, quasi sicuramente non si tratta di
un'anomalia del trasformatore e il circuito di supervisione può essere bloccato. La protezione di
minima tensione separata dev'essere impostata senza tempo di ritardo e dovrebbe valutare anche
il sistema di sequenza diretta delle tensioni (ad es. 7RW600).
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173
Funzioni
2.28 Supervisione dei valori di misura
Logica
Se viene rilevato un Fuse Failure (figura 2-67 unità logica sinistra) questo stato viene memorizzato.
In tal modo si assicura che, anche in caso di corto circuito, la segnalazione di Fuse Failure venga
mantenuta. Se il Fuse Failure è stato eliminato e la tensione di sequenza diretta ha superato l'85 %
allora la memorizzazione viene annullata e la segnalazione Fuse Failure viene ritirata con un ritardo
di 10 s.
Figura 2-67
Diagramma logico del rilevamento della caduta della tensione di misura (Fuse-Failure-Monitor)
Reazioni ai guasti dei dispositivi di supervisione
A seconda del guasto rilevato, viene emessa una segnalazione, viene riavviato il sistema del processore oppure l'apparecchio viene messo fuori servizio. Dopo tre riavviamenti non riusciti la protezione si disattiva. Il relè "Apparecchio pronto" ricade e segnala un guasto all'apparecchio con il
suo contatto di riposo. Il LED rosso "ERROR" sul lato frontale si accende (in presenza di tensione
ausiliaria interna) e il LED verde "RUN" si spegne. In caso di caduta della tensione ausiliaria tutti i
LED sono spenti. La seguente tabella mostra una sintesi delle funzioni di supervisione e delle reazioni ai guasti del dispositivo.
Tabella 2-7
Supervisione
Mancanza della
tensione ausiliaria
Sintesi delle reazioni ai guasti del dispositivo
Possibili cause
Reazione ai guasti
esterno (tensione ausiliaria) Apparecchio fuori
interno (convertitore)
servizio
N. messaggio
tutti i LED spenti
AOK2) ricade
AOK2) ricade
Tensioni di
interno (convertitore)
alimentanzione interne oppure tensione di
riferimento
Apparecchio fuori
servizio
LED "ERROR"
"Error A/D-conv."
(FNr. 181)
Batteria tampone
Messaggio
"Fail Battery"
(FNr. 177)
174
interno (batteria tampone)
Emissione
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Funzioni
2.28 Supervisione dei valori di misura
Supervisione
Possibili cause
Reazione ai guasti
N. messaggio
Emissione
Watchdog hardware
interno (guasto al
processore)
Apparecchio fuori
servizio 1)
LED "ERROR"
AOK2) ricade
Watchdog software
interno (guasto al
processore)
tentativo di
riavviamento 1)
LED "ERROR"
AOK2) ricade
Memoria di lavoro ROM interno (hardware)
Interruzione
avviamento,
apparecchio fuori
servizio
LED lampeggia
AOK2) ricade
Memoria di programma interno (hardware)
RAM
durante avviamento
LED lampeggia
AOK2) ricade
durante esercizio:
tentativo di
riavviamento 1)
LED "ERROR"
Memoria parametri
interno (hardware)
tentativo di
riavviamento 1)
LED "ERROR"
AOK2) ricade
Frequenza di
campionamento
interno (hardware)
Apparecchio fuori
servizio
LED "ERROR"
AOK2) ricade
Commutazione1 A/5 A
Ponte a innesto per 1 A/5
inserito scorrettamente
Apparecchio fuori
servizio segnalazione
LED "ERROR"
„Error1A/5Awrong“
(FNr. 192)
AOK ricade 2)
Sommatoria correnti
interno (rilevamento valore Messaggio
di misura)
„Failure Σ I“
(FNr. 162)
come
parametrizzato
Simmetria corrente
esterno (impianto o
trasformatore
amperometrico)
Messaggio
"Fail I balance"
(FNr. 163)
come
parametrizzato
Sommatoria tensioni
interno (rilevamento valore Messaggio
di misura)
"Fail Σ U Ph-E"
(FNr. 165)
come
parametrizzato
Simmetria tensione
esterno (impianto o
trasformatore voltmetrico)
Messaggio
"Fail U balance"
(FNr. 167)
come
parametrizzato
Sequenza fasi tensione esterno (impianto o
collegamento)
Messaggio
"Fail Ph. Seq. U"
(FNr. 176)
come
parametrizzato
Sequenza fasi correnti
Messaggio
"Fail Ph. Seq. I"
(FNr. 175)
come
parametrizzato
Messaggio
"VT Fuse Failure"
(FNr. 6575)
come
parametrizzato
"FAIL: Trip cir."
(FNr. 6865)
come
parametrizzato
esterno (impianto o
collegamento)
"Fuse–Failure–Monitor" esterno (trasformatore
voltmetrico)
Supervisione circuito di esterno (circuito di scatto o Messaggio
scatto
tensione di comando)
1)
2)
Dopo tre avviamenti non riusciti, la protezione viene messa fuori servizio.
AOK = "Apparecchio Okay" = relè "Apparecchio pronto" ricade; le funzioni di protezione e di controllo sono
bloccate. Il comando può essere ancora possibile.
2.28.2 Indicazioni per l'impostazione
Supervisione dei valori di misura
All'indirizzo 8101 MEASURE. SUPERV è possibile attivare (ON) o disattivare (OFF) la supervisione
dei valori di misura. Inoltre è possibile modificare la sensibilità della supervisione. Le preimpostazioni di fabbrica si basano su valori empirici che risultano nella maggior parte dei casi sufficientemente adeguate. Se sono prevedibili (nel caso di applicazione specifico) asimmetrie delle correnti
e/o delle tensioni di esercizio particolarmente elevate, oppure se si riscontra l'avviamento sporadico
di una o di un'altra funzione di supervisione durante l'esercizio, il livello di sensibilità dovrà essere
diminuito.
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Funzioni
2.28 Supervisione dei valori di misura
L'indirizzo 8102 BALANCE U-LIMIT stabilisce la tensione limite (fase-fase), al di sopra della quale
la supervisione della simmetria della tensione è operativa (cfr. anche fig. Supervisione della simmetria della tensione).
L'indirizzo 8103 BAL. FACTOR U rappresenta il rispettivo fattore di simmetria, vale a dire la pendenza della caratteristica di simmetria (cfr. anche fig. Supervisione della simmetria della tensione)
L'indirizzo 8104 BALANCE I LIMIT stabilisce la corrente limite al di sopra della quale la supervisione della simmetria della corrente è operativa (cfr. anche fig. Supervisione della simmetria della
corrente).
L'indirizzo 8105 BAL. FACTOR I rappresenta il rispettivo fattore di simmetria, vale a dire la pendenza della caratteristica di simmetria (cfr. anche fig. Supervisione della simmetria della corrente)
L'indirizzo 8106 ΣI THRESHOLD stabilisce la corrente limite al di sopra della quale la supervisione
della sommatoria correnti interviene (cfr. anche fig. Supervisione della sommatoria correnti) (componente assoluta riferita solo a IN). La componente relativa (riferita alla corrente di fase massima)
per l'intervento della supervisione della sommatoria correnti viene impostata all'indirizzo 8107 ΣI
FACTOR.
L'indirizzo 8108 SUM.thres. U stabilisce la tensione limite, al di sopra della quale la supervisione
della sommatoria tensioni interviene (cfr. anche fig. Supervisione della sommatoria tensioni) (componente assoluta riferita solo a UN). La componente relativa per l'intervento della supervisione della
sommatoria tensioni viene impostata all'indirizzo 8109 SUM.Fact. U.
Nota
Nella sezione Dati dell'impianto 1 sono state fornite indicazioni relative al collegamento del circuito di terra della
tensione e al suo fattore di adattamento Uph / Udelta. La corretta impostazione di tali dati è un presupposto
indispensabile per il funzionamento della supervisione delle grandezze di misura.
Rilevamento della caduta della tensione di misura (Fuse Failure Monitor)
Il rilevamento della caduta della tensione di misura può essere attivo solo se questa funzione è stata
parametrizzata all'indirizzo 180 FUSE FAIL MON. = Enabled). Se non si vuole utilizzare la funzione, selezionare Disabled. La funzione può essere attivata (ON) oppure disattivata (OFF) all'indirizzo 8001 FUSE FAIL MON..
I valori di soglia U2/U1 ≥ 40 % e I2/I1 ≤ 20 % per il rilevamento di cadute di tensione unipolari e bipolari sono prefissati. Anche le soglie di rilevamento di cadute di tensione tripolare (limite di minima
tensione = 10 V, al di sotto delle quali è operativo il rilevamento della caduta di tensione, se la corrente varia notevolmente, e la supervisione della corrente differenz. = 0,5 IN) sono preimpostate e
non devono essere programmate.
176
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Funzioni
2.28 Supervisione dei valori di misura
2.28.3 Parametri
Nella tabella vengono indicate le preimpostazioni di fabbrica. La colonna C (configurazione) indica
la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente.
Ind.
Parametri
C
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
8001
FUSE FAIL MON.
OFF
ON
OFF
Monitoraggio guasto
fusibili
8101
MEASURE. SUPERV
OFF
ON
OFF
Supervisione delle misure
8102
BALANCE U-LIMIT
10 .. 100 V
50 V
Soglia di tensione per
monitorag. bilanc
8103
BAL. FACTOR U
0.58 .. 0.90
0.75
Fattore di bilanciam. per
monitor.tens.
8104
BALANCE I LIMIT
1A
0.10 .. 1.00 A
0.50 A
5A
0.50 .. 5.00 A
2.50 A
Controllo equilibrio
corrente
0.10 .. 0.90
0.50
Fatt.d'equilibrio per
contr.Corr.
1A
0.05 .. 2.00 A
0.10 A
5A
0.25 .. 10.00 A
0.50 A
Soglia Mon.
Sommat.Correnti
8105
BAL. FACTOR I
8106
ΣI THRESHOLD
8107
ΣI FACTOR
0.00 .. 0.95
0.10
Fattore Mon.
Sommat.Correnti
8108
SUM.thres. U
10 .. 200 V
10 V
Soglia sommat. per
monitoraggio tens.
8109
SUM.Fact. U
0.60 .. 0.95 ; 0
0.75
Fattore per
monitor.sommatoria tens.
2.28.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
161
Fail I Superv.
CM
Avaria: supervisione corrente generale
162
Failure Σ I
CM
Avaria: sommatoria correnti
163
Fail I balance
CM
Avaria: equilibrio corrente
164
Fail U Superv.
CM
Avaria: supervisione tensione generale
165
Fail Σ U Ph-E
CM
Avaria: sommatoria tensione fase-terra
167
Fail U balance
CM
Avaria: equilibrio tensione
171
Fail Ph. Seq.
CM
Avaria: sequenza fasi
175
Fail Ph. Seq. I
CM
Avaria: sequenza fasi corrente
176
Fail Ph. Seq. U
CM
Avaria: sequenza fasi tensione
197
MeasSup OFF
CM
Supervisione misure su OFF
5010
>FFM BLOCK
MS
>BLOCCO Monitoragg.Guasto Fusibile
5011
>FFM U< extern
MS
>Min.Tens.Ext.- Monitor.Guasto Fusibile
6575
VT Fuse Failure
CM
Guasto Fusibile Trasform. Tensione
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177
Funzioni
2.29 Supervisione del circuito di scatto
2.29
Supervisione del circuito di scatto
La protezione multifunzionale7UM61 dispone di una funzione integrata di supervisione del circuito
di scatto. In funzione del numero di ingressi binari (con o senza conduttori comuni) disponibile, è
possibile optare per una supervisione che utilizza un solo ingresso binario oppure per una che ne
utilizza due. Se la configurazione degli ingressi binari necessari a questo scopo non corrisponde al
tipo di supervisione selezionato, l'utente viene informato in merito tramite una segnalazione
("TripC ProgFail"). In caso di impiego di due ingressi binari, i guasti nel circuito di scatto
vengono rilevati indipendentemente dalla posizione dell'interruttore; con un solo ingresso binario, i
guasti dell'interruttore non vengono rilevati.
2.29.1 Descrizione delle funzioni
Supervisione con due ingressi binari (senza conduttore comune)
Se si utilizzano due ingressi binari, questi devono essere collegati conformemente alla figura seguente, ovvero in parallelo, sia al rispettivo contatto del relè di comando della protezione, sia al contatto ausiliario dell'interruttore.
Presupposto per l'impiego della funzione di supervisione del circuito di scatto è che la tensione di
comando dell'interruttore sia maggiore della somma delle cadute di tensione minima in entrambi gli
ingressi binari (UTC > 2 · UIBmin). Poiché per ciascun ingresso binario sono necessari almeno 19 V,
la supervisione è utilizzabile solo in presenza di una tensione superiore a 38 V (lato impianto).
Figura 2-68
178
Principio della funzione di supervisione del circuito di scatto con due ingressi binari senza conduttore comune
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Funzioni
2.29 Supervisione del circuito di scatto
La supervisione con due ingressi binari rileva le interruzioni nel circuito di scatto e la mancanza della
tensione di comando e controlla la reazione dell'interruttore in base alla posizione dei suoi contatti
ausiliari.
In funzione dello stato di commutazione del relè di comando e dell'interruttore, gli ingressi binari
sono attivi (stato logico "H" nella tabella 2-8) o non attivi (stato logico "L").
Entrambi gli ingressi binari possono essere diseccitati ("L") con circuiti di scatto intatti, solo durante
una breve fase transitoria (contatto del relè di comando chiuso ma interruttore non ancora aperto).
Il persistere di questo stato è possibile solo in caso di un'interruzione oppure di un cortocircuito del
circuito di scatto così come in caso di caduta della tensione della batteria oppure in presenza di un
guasto meccanico dell'interruttore; pertanto questo stato viene utilizzato come criterio di supervisione.
Tabella 2-8
N.
1
Stato degli ingressi binari in funzione del relè di comando e dell'interruttore
Relè di comando
aperto
Interruttore
CHIUSO
Cont. aus. 1
chiuso
Cont. aus. 2
IB 1
IB 2
aperto
H
L
2
aperto
APERTO
aperto
chiuso
H
H
3
chiuso
CHIUSO
chiuso
aperto
L
L
4
chiuso
APERTO
aperto
chiuso
L
H
Gli stati dei due ingressi binari vengono verificati periodicamente. La verifica ha luogo approssimativamente ogni 600 ms. Se n = 3 verifiche consecutive rilevano un'anomalia (dopo 1,8 s) viene
emessa una segnalazione di guasto (cfr. fig. seguente). Mediante queste ripetizioni di misurazione,
viene stabilito il tempo di ritardo della segnalazione di guasto e vengono evitate segnalazioni di
guasto in caso di brevi fasi transitorie. Il messaggio scompare automaticamente (allo scadere dello
stesso tempo) una volta eliminato il guasto nel circuito di scatto.
Figura 2-69
Diagramma logico della supervisione del circuito di scatto con due ingressi binari
Supervisione con due ingressi binari (con conduttore comune)
Se si utilizzano due ingressi binari con conduttore comune, questi devono essere collegati conformemente alla figura 2-70 seguente con conduttore comune a L+, ovvero in parallelo, sia al rispettivo
contatto del relè di comando della protezione, sia al contatto ausiliario dell'interruttore 1.
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179
Funzioni
2.29 Supervisione del circuito di scatto
Figura 2-70
Principio della funzione di supervisione del circuito di scatto con due ingressi binari con conduttore comune
In funzione dello stato di commutazione del relè di comando e dell'interruttore, gli ingressi binari
sono attivi (stato logico "H" nella seguente tabella) o non attivi (stato logico "L")
Tabella 2-9
N.
Stato degli ingressi binari in funzione del relè di comando e dell'interruttore
Relè di
comando
Interruttore Cont. aus. 1 Cont. aus. 2 IB 1
IB 2
Stato din.
Stato stat.
1
aperto
CHIUSO
chiuso
aperto
H
L
esercizio normale con interruttore
chiuso
2
aperto
oppure
chiuso
APERTO
aperto
chiuso
L
H
esercizio normale con interruttore
aperto oppure relè di contatto attivato
3
chiuso
CHIUSO
chiuso
aperto
L
L
Transiz./Anomalia anomalia
4
aperto
CHIUSO
oppure
APERTO
chiuso
chiuso
H
H
Stato teorico: Cont. aus. guasto, IB
guasto, collegamento errato
Con questa soluzione non è possibile distinguere lo stato 2 ("esercizio normale con interruttore
aperto" e "Relè di contatto attivato". Questi due stati sono stati normali e non sono critici. Lo stato 4
è solo teorico e indica un difetto dell'hardware. I due ingressi binari possono essere diseccitati ("L"),
con circuiti di scatto intatti, solo durante una breve fase transitoria (contatto del relè di comando
chiuso ma interruttore non ancora aperto). Il persistere di questo stato è possibile solo in caso di
un'interruzione oppure di un cortocircuito del circuito di scatto così come in caso di caduta della tensione della batteria oppure in presenza di un guasto meccanico dell'interruttore; pertanto questo
stato viene utilizzato come criterio di supervisione.
Gli stati dei due ingressi binari vengono verificati periodicamente. La verifica ha luogo approssimativamente ogni 600 ms. Se n = 3 verifiche consecutive rilevano un'anomalia (dopo 1,8 s) viene
emessa una segnalazione di guasto (cfr. fig. 2-69). Mediante queste ripetizioni di misurazione, viene
stabilito il tempo di ritardo della segnalazione di guasto e vengono evitate segnalazioni di guasto in
180
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Funzioni
2.29 Supervisione del circuito di scatto
caso di brevi fasi transitorie. Il messaggio scompare automaticamente (allo scadere dello stesso
tempo) una volta eliminato il guasto nel circuito di scatto.
Supervisione con un ingresso binario
L'ingresso binario viene collegato parallelamente al rispettivo contatto del relè di comando della protezione, come riportato nella seguente figura. Il contatto ausiliario dell'interruttore è collegato in
serie con una resistenza equivalente R di alto valore ohmico.
La tensione di comando dell'interruttore dev'essere regolata almeno al doppio del valore della
caduta di tensione all'ingresso binario (UTC > 2 · UIBmin, poiché la resistenza equivalente R subisce
approssimativamente la stessa caduta di tensione). Poiché per l'ingresso binario sono necessari
almeno 19 V, la supervisione è utilizzabile solo in presenza di una tensione superiore a 38 V (lato
impianto).
Figura 2-71
Principio della supervisione del circuito di scatto con un ingresso binario
In condizioni di esercizio normale, con contatto aperto del relè di comando e circuito di scatto intatto,
l'ingresso binario è eccitato (stato logico "H") poiché il circuito di controllo è chiuso mediante il contatto ausiliario (con interruttore chiuso) oppure tramite la resistenza equivalente R. L'ingresso
binario è cortocircuitato e, di conseguenza, diseccitato (stato logico "L") solo fino a quando il relè di
comando è chiuso.
Se l'ingresso binario è permanentemente diseccitato durante l'esercizio, si può presuppore la presenza di un'interruzione nel circuito di scatto o una caduta della tensione di comando (di scatto).
Poiché la supervisione del circuito di scatto non è operativa in presenza di un guasto, il contatto
chiuso del comando non genera nessun messaggio di guasto. Qualora anche i contatti di comando
di altri dispositivi siano operativi parallelamente al circuito di scatto, la segnalazione di guasto
dev'essere ritardata (cfr. anche fig. seguente). Per questo, prima dell'emissione di una segnalazione, gli stati degli ingressi binari vengono interrogati 500 volte. A questo scopo ha luogo un'interro-
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181
Funzioni
2.29 Supervisione del circuito di scatto
gazione dello stato ogni 600 ms per consentire un intervento della supervisione del circuito di scatto
solo in presenza di un guasto effettivo del circuito di scatto (dopo 300 s). Il messaggio scompare
automaticamente (allo scadere dello stesso tempo) una volta eliminato il guasto nel circuito di
scatto.
Nota
Se si utilizza la funzione "Lock-Out", la supervisione del circuito di scatto non dev'essere utilizzata con un solo
ingresso binario poiché, dopo un comando di scatto, il relè rimane costantemente eccitato (oltre 300 s).
Figura 2-72
Diagramma logico della supervisione del circuito di scatto con un ingresso binario
La figura seguente mostra il diagramma logico dei messaggi che possono essere generati dalla supervisione del circuito di scatto in funzione dei parametri di comando e degli ingressi binari.
Figura 2-73
Logica di segnalazione della supervisione del circuito di scatto
2.29.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La funzione è operativa e accessibile solo se è stata programmata come esistente all'indirizzo 182
Trip Cir. Cir Scat (par. 2.2) con una delle due alternative 2 Binary Inputs oppure 1
Binary Input e a questo scopo è stato parametrizzato un determinato numero di ingressi binari
e se la funzione è attivata all'indirizzo 8201 TRIP Cir. SUP. = ON. Se la configurazione degli
182
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Funzioni
2.29 Supervisione del circuito di scatto
ingressi binari necessari a questo scopo non corrisponde al tipo di supervisione selezionato, l'utente
viene informato in merito tramite una segnalazione ("TripC ProgFail"). Se non si vuole utilizzare la funzione di supervisione del circuito di scatto, selezionare all'indirizzo 182 Disabled. Non
sono necessari ulteriori parametri. La segnalazione di un'interruzione del circuito di scatto ha un
ritardo fisso di 2 s circa nel caso di supervisione con due ingressi binari e di 300 s con un ingresso
binario. In questo modo si assicura che la durata più lunga di un comando di scatto venga superata
e che l'emissione di una segnalazione abbia luogo solo in presenza di un vero guasto nel circuito di
scatto.
Supervisione con un ingresso binario
Nota: Se si utilizza solo un ingresso binario (IB) per la supervisione del circuito di scatto, si possono
rilevare guasti quali un'interruzione del circuito di scatto e la caduta di tensione della batteria ma
non è possibile individuare un guasto con relè di comando chiuso. Per questo la misurazione si deve
estendere per un tempo che superi il tempo di chiusura più lungo possibile del relè di comando. Ciò
è possibile mediante il numero delle ripetizioni di misurazione preimpostato e delle differenza temporale delle interrogazioni relative allo stato.
Se si utilizza solo un ingresso binario, al posto del secondo ingresso binario mancante viene collegata al circuito (lato impianto) una resistenza R. In questo caso - in fuzione delle condizioni dell'impianto - con una resistenza di dimensioni adeguate è spesso sufficiente anche una tensione di
comando minore. Questa resistenza R viene collegata nel circuito del secondo contatto ausiliario
dell'interruttore (Cont. aus. 2) per poter rilevare un guasto anche con contatto ausiliario 1 aperto
(Cont. aus. 1) e con ricaduta del relè di comando (cfr. fig. "Principio della supervisione del circuito
di scatto con un ingresso binario"). La resistenza deve avere un valore tale da consentire che la
bobina dell'interruttore (BI) non sia più eccitata quando quest'ultimo è aperto (Cont. aus. 1 aperto e
Cont. aus. 2 chiuso) e che l'ingresso binario (IB1) sia ancora eccitato quando il relè di comando è
aperto.
Da qui risultano, per il dimensionamento, un valore di soglia superiore Rmax e un valore di soglia
inferiore Rmin, dai quali andrebbe selezionato come valore ottimale, il valore aritmetico medio:
Per garantire la tensione minima per attivare l'ingresso binario, risulta per Rmax:
Affinché la bobina dell'interruttore (per il caso sopra citato) non resti eccitata, risulta per Rmin:
con
IIB (HIGH) .
corrente costante con IB energizzato (= 1,8 mA)
UIB min .
tensione minima di energizzazione per IB (= 19 V con impostazione allo stato di fornitura per tensioni nominali 24/48/60 V; = 88 V con impostazione allo stato di fornitura per tensioni nominali 110/125/220/250 V)
UTC .
tensione di comando per circuito di scatto
RBint .
resistenza ohmica della bobina dell'interruttore
UBint (LOW) .
tensione massima nella bobina dell'interruttore che non provoca uno scatto
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183
Funzioni
2.29 Supervisione del circuito di scatto
Se risulta Rmax < Rmin il calcolo dev'essere ripetuto con la successiva soglia più bassa UIBmin che
dev'essere realizzata nel dispositivo mediante uno o più ponticelli a innesto.
Per l'assorbimento di potenza della resistenza vale:
Esempio:
IIB (HIGH) .
1,8 mA (del SIPROTEC 4 7UM61)
UIB min .
19 V con impostazione allo stato di fornitura per tensioni nominali 24/48/60 V (del
dispositivo 7UM61), 88 V con impostazione allo stato di fornitura per tensioni nominali 110/125/220/250 V) (del dispositivo 7UM61)
UTC .
110 V (dell'impianto / circuito di scatto)
RBint .
500 Ω (dell'impianto / circuito di scatto))
UBint (LOW) .
2 V (dell'impianto / circuito di scatto)
Viene selezionato il primo valore normale 39 kΩ; per la potenza vale::
184
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Funzioni
2.29 Supervisione del circuito di scatto
2.29.3 Parametri
Ind.
8201
Parametri
TRIP Cir. SUP.
Possibilità di
impostazione
OFF
ON
Preimpostazione
OFF
Spiegazione
Supervisione circuito di scatto
2.29.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
6851
>BLOCK TripC
MS
>BLOCCO Supervisione Circuito di Scatto
6852
>TripC trip rel
MS
>Supervis. circ.di scatto: Relay Scatto
6853
>TripC brk rel.
MS
>Supervis. circ.di scatto: Relay Interr.
6861
TripC OFF
CM
Supervis. circ.di scatto è su OFF
6862
TripC BLOCKED
CM
Supervis. circ.di scatto è BLOCCATA
6863
TripC ACTIVE
CM
Supervis. circ.di scatto è ATTIVA
6864
TripC ProgFail
CM
Supervis. circ.di scatto Bin.Imp.no Set.
6865
FAIL: Trip cir.
CM
Supervis. circ.di scatto Guasto
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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185
Funzioni
2.30 Supervisione dei valori di soglia
2.30
Supervisione dei valori di soglia
Questa funzione serve per la supervisione dei valori di soglia (superamento in salita o in discesa)
con valori di misura selezionati. La rapidità del trattamento la rende una funzione di protezione. La
logica CFC consente di realizzare le connessioni logiche necessarie.
La supervisione della soglia viene utilizzata principalmente per eseguire controlli rapidi e funzioni
automatiche così come per funzioni di protezione personalizzate (quali, ad es., disaccoppiamento
di una centrale), che non sono comprese nell'insieme delle funzioni di protezione.
2.30.1 Descrizione delle funzioni
Funzionamento
Sono previsti 10 moduli di supervisione della soglia, 5 dei quali reagiscono al superamento e 5 al
passaggio al di sotto del valore di soglia. Il risultato è l'emissione di un messaggio logico che viene
elaborato nel CFC.
Sono disponibili complessivamente 19 valori di misura elaborabili, che sono disponibili come percentuali. Tutti i 19 valori di misura possono essere associati a una delle funzioni di comparazione.
Nella seguente tabella sono riportati i valori di misura utilizzabili. L'interrogazione del valore di soglia
ha luogo per periodo.
La figura seguente offre una visione di insieme della logica.
Tabella 2-10
Valori di misura
Valore di misura
186
Scala
Spiegazione
P
(Potenza attiva)
P/SN,sec · 100 %
Per periodo, vengono calcolate dai valori di
campionamento le grandezze delle componenti di
sequenza diretta per U e I. Da queste si deduce P.
L'angolo di correzione (indirizzo 204 CT ANGLE W0)
nel circuito di corrente influenza il risultato della
misura.
Q
(Potenza reattiva)
Q/SN,sec · 100 %
Per periodo, vengono calcolate dai valori di
campionamento le grandezze delle componenti di
sequenza diretta per U e I. Da queste si deduce Q.
L'angolo di correzione (indirizzo 204 CT ANGLE W0)
nel circuito di corrente influenza il risultato della
misura.
∆P
∆P/SN,sec · 100 %
(Variazione potenza attiva)
Dalla potenza attiva viene calcolata la differenza di
potenza mediante una finestra di misura di tre
periodi.
U1
(Tensione del sistema di
sequenza diretta)
U1/UN,sec · 100 %
Dalle tensioni fase-terra viene determinata la
tensione del sistema di sequenza diretta,
conformemente all'equazione delle componenti
simmetriche. Il calcolo ha luogo per periodo.
U2
(Tensione del sistema di
sequenza inversa)
U2/UN,sec · 100 %
Dalle tensioni fase-terra viene determinata la
tensione del sistema di sequenza inversa,
conformemente all'equazione delle componenti
simmetriche. Il calcolo ha luogo per periodo.
I0
(Corrente omopolare)
I0/IN,sec · 100 %
Dalle correnti fase-terra viene determinata la corrente
omopolare conformemente all'equazione delle
componenti simmetriche. Il calcolo ha luogo per
periodo.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.30 Supervisione dei valori di soglia
Valore di misura
Scala
Spiegazione
l1
(Corrente di sequenza
diretta)
I1/IN,sec · 100 %
Dalle correnti fase-terra viene determinata la corrente
di sequenza diretta conformemente all'equazione
delle componenti simmetriche. Il calcolo ha luogo per
periodo.
I2
(Corrente di sequenza
inversa)
I2/IN,sec · 100 %
Dalle correnti fase-terra viene determinata la corrente
di sequenza inversa conformemente all'equazione
delle componenti di sequenza inversa. Il calcolo ha
luogo per periodo.
ϕ
(Angolo di potenza)
ϕ/180° · 100 %
L'angolo di potenza viene calcolato dalla tensione
diretta e dalla corrente diretta. È valida la seguente
definizione:
ϕ = ϕU - ϕI (Se la corrente segue la tensione, il valore
dell'angolo è positivo)
Figura 2-74
Logica di supervisione dei valori di soglia
Si riconosce la libera associazione dei valori di misura ai moduli di supervisione del valore di soglia.
Il rapporto di ricaduta per il gradino MWx> è 0,95 oppure 1 %. Per il gradino MWx<, il rapporto è
1,05 oppure 1 %.
2.30.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
Le supervisioni dei valori di soglia sono attive e accessibili solo se la funzione è stata programmata
all'indirizzo 185 THRESHOLD su Enabled.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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187
Funzioni
2.30 Supervisione dei valori di soglia
Soglie di intervento
Le soglie di intervento vengono impostate come valori percentuali. Le scale riportate nella tabella
Valori di misura devono essere rispettate.
I valori di misura della potenza P, Q, ∆P e cosϕ e dell'angolo di potenza possono diventare sia positivi che negativi. Se dev'essere controllato un valore di soglia negativo, allora è valida la definizione conformemente all'ordine matematico usuale (-10 è minore di - 5).
Esempio:
La grandezza di misura P (potenza attiva) viene associata al VM1> e impostata su –5 %.
Se il valore di misura effettivo è maggiore di –5 % (ad es., –4 % oppure anche +100 %), viene
emesso il messaggio "Meas. Value1>" allo stato logico "1" che nella terminologia delle protezioni
corrisponde a un avviamento. La ricaduta (messaggio "Meas. Value1>" logico "0") avrà luogo
quando il valore di misura passa al di sotto di –5 % · 1,05 = –5,25 %.
Se la grandezza di misura P è associata al VM2<, viene controllato il passaggio al di sotto della
soglia.
Quando il valore di misura è inferiore a –5 % (ad es. –8 %), ha luogo un avviamento. La ricaduta si
ha quindi a –5 % · 0,95 = –4,75 %.
Nota
I valori di misura UL1E, UL2E, UL3E, UE, U0, U1, U2, UE3h, IEE1, IEE2 3I0, I1, I2 e convertitore di misura 1 sono
sempre maggiori di 0; è quindi necessario accertarsi che vengano utilizzate solo soglie positive che permettono
anche la ricaduta della segnalazione.
L'angolo di potenza ϕ è definito solo fino a ±100 % (corrisponde a ±180°). Ciò va rispettato per la selezione del
valore di soglia tenendo in considerazione il rapporto di ricaduta.
Trattamento ulteriore delle segnalazioni
Le segnalazioni dei dieci moduli di supervisione dei valori di misura (cfr. Informazioni) sono disponibili nella matrice di parametrizzazione e possono essere ulteriormente elaborate nella logica CFC.
2.30.3 Parametri
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
8501
MEAS. VALUE 1>
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
l1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM1>
8502
THRESHOLD MV1>
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM1>
188
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.30 Supervisione dei valori di soglia
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
8503
MEAS. VALUE 2<
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
l1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM2<
8504
THRESHOLD MV2<
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM2<
8505
MEAS. VALUE 3>
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
l1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM3>
8506
THRESHOLD MV3>
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM3>
8507
MEAS. VALUE 4<
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
l1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM4<
8508
THRESHOLD MV4<
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM4<
8509
MEAS. VALUE 5>
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
l1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM5>
8510
THRESHOLD MV5>
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM5>
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
189
Funzioni
2.30 Supervisione dei valori di soglia
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
8503
MEAS. VALUE 2<
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
l1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM2<
8504
THRESHOLD MV2<
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM2<
8505
MEAS. VALUE 3>
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
l1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM3>
8506
THRESHOLD MV3>
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM3>
8507
MEAS. VALUE 4<
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
l1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM4<
8508
THRESHOLD MV4<
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM4<
8509
MEAS. VALUE 5>
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
l1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM5>
8510
THRESHOLD MV5>
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM5>
190
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.30 Supervisione dei valori di soglia
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
8511
MEAS. VALUE 6<
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
l1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM6<
8512
THRESHOLD MV6<
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM6<
2.30.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
7960
Meas. Value1>
CM
Valore Misurato VM1> Avviamento
7961
Meas. Value2<
CM
Valore Misurato VM2< Avviamento
7962
Meas. Value3>
CM
Valore Misurato VM3> Avviamento
7963
Meas. Value4<
CM
Valore Misurato VM4< Avviamento
7964
Meas. Value5>
CM
Valore Misurato VM5> Avviamento
7965
Meas. Value6<
CM
Valore Misurato VM6< Avviamento
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
191
Funzioni
2.31 Accoppiamento comandi di scatto esterni
2.31
Accoppiamento comandi di scatto esterni
La protezione digitale di macchina 7UM61 permette l'accoppiamento e l'elaborazione di un qualsiasi
segnale proveniente da dispositivi di protezione e di supervisione esterni mediante un ingresso binario. Allo stesso modo dei segnali interni, questi segnali possono essere segnalati, ritardati, trasmessi alla matrice di scatto e possono anche essere bloccati singolarmente. In questo modo è possibile, ad es., l'integrazione di dispositivi di protezione meccanici (protezione Bucholz)
nell'elaborazione di segnalazione e di scatto della protezione digitale oppure l'interazione di funzioni
di protezione in apparecchi diversi della serie 7UM6.
2.31.1 Descrizione delle funzioni
Funzionamento
Lo stato degli ingressi binari associati a questa funzione viene testato ad intervalli ciclici. Un cambiamento logico viene interpretato come avviamento quando lo stesso stato è presente per almeno
due cicli successivi. Il tempo regolabile 8602 T DELAY consente di ritardare lo scatto.
La figura seguente mostra il diagramma logico della funzione di accoppaimento dello scatto esterno. Complessivamente, queste funzioni logiche accoppiabili sono 4 e agiscono allo stesso modo; i
numeri di funzione dei messaggi si riferiscono allo scatto esterno 1.
Figura 2-75
Diagramma logico della funzione di accoppiamento dello scatto esterno
2.31.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
La funzione di accoppiamento dello scatto esterno è attiva e accessibile solo se è stata programmata agli indirizzi 186 EXT. TRIP 1 - 189 EXT. TRIP 4 = Enabled. Se non si vuole utilizzare
la funzione, selezionare Disabled. Agli indirizzi 8601 EXTERN TRIP 1 - 8901 EXTERN TRIP 4
si possono attivare (ON) o disattivare (OFF) le singole funzioni oppure bloccare solamente il
comando di scatto (Block relay).
Allo stesso modo dei segnali interni, le funzioni di accoppiamento dello scatto esterno possono
essere segnalate, ritardate e trasmesse alla matrice di scatto. I tempi di ritardo sono impostabili agli
indirizzi 8602 T DELAY e 8902 T DELAY. Come per le funzioni di protezione, la ricaduta degli scatti
generati da questa funzione viene prolungata della durata minima del comando parametrizzata
TMin TRIP CMD.
192
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.31 Accoppiamento comandi di scatto esterni
2.31.3 Parametri
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
8601
EXTERN TRIP 1
OFF
ON
Block relay
OFF
Scatto esterno Funzione 1
8602
T DELAY
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 1
8701
EXTERN TRIP 2
OFF
ON
Block relay
OFF
Scatto esterno Funzione 2
8702
T DELAY
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 2
8801
EXTERN TRIP 3
OFF
ON
Block relay
OFF
Scatto esterno Funzione 3
8802
T DELAY
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 3
8901
EXTERN TRIP 4
OFF
ON
Block relay
OFF
Scatto esterno Funzione 4
8902
T DELAY
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 4
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
193
Funzioni
2.31 Accoppiamento comandi di scatto esterni
2.31.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
4523
>BLOCK Ext 1
MS
>BLOCCO Scatto Esterno 1
4526
>Ext trip 1
MS
>Trigger Scatto Esterno 1
4531
Ext 1 OFF
CM
Scatto Esterno 1 è su OFF
4532
Ext 1 BLOCKED
CM
Scatto Esterno 1 è su BLOCCATO
4533
Ext 1 ACTIVE
CM
Scatto Esterno 1 è su ATTIVO
4536
Ext 1 picked up
CM
Scatto Esterno 1: Avv. Generale
4537
Ext 1 Gen.TRP
CM
Scatto Esterno 1: Scatto Generale
4543
>BLOCK Ext 2
MS
>BLOCCO Scatto Esterno 2
4546
>Ext trip 2
MS
>Trigger Scatto Esterno 2
4551
Ext 2 OFF
CM
Scatto Esterno 2 è su OFF
4552
Ext 2 BLOCKED
CM
Scatto Esterno 2 è su BLOCCATO
4553
Ext 2 ACTIVE
CM
Scatto Esterno 2 è su ATTIVO
4556
Ext 2 picked up
CM
Scatto Esterno 2: Avv. Generale
4557
Ext 2 Gen.TRP
CM
Scatto Esterno 2: Scatto Generale
4563
>BLOCK Ext 3
MS
>BLOCCO Scatto Esterno 3
4566
>Ext trip 3
MS
>Trigger Scatto Esterno 3
4571
Ext 3 OFF
CM
Scatto Esterno 3 è su OFF
4572
Ext 3 BLOCKED
CM
Scatto Esterno 3 è su BLOCCATO
4573
Ext 3 ACTIVE
CM
Scatto Esterno 3 è su ATTIVO
4576
Ext 3 picked up
CM
Scatto Esterno 3: Avv. Generale
4577
Ext 3 Gen.TRP
CM
Scatto Esterno 3: Scatto Generale
4583
>BLOCK Ext 4
MS
>BLOCCO Scatto Esterno 4
4586
>Ext trip 4
MS
>Trigger Scatto Esterno 4
4591
Ext 4 OFF
CM
Scatto Esterno 4 è su OFF
4592
Ext 4 BLOCKED
CM
Scatto Esterno 4 è su BLOCCATO
4593
Ext 4 ACTIVE
CM
Scatto Esterno 4 è su ATTIVO
4596
Ext 4 picked up
CM
Scatto Esterno 4: Avv. Generale
4597
Ext 4 Gen.TRP
CM
Scatto Esterno 4: Scatto Generale
194
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox
2.32
Rilevamento delle temperature tramite Thermobox
Per il rilevamento della temperatura possono essere utilizzate fino a 2 sonde termiche (thermobox)
con un totale di 12 punti di misura. Il controllo delle temperature è particolarmente interessante per
motori, generatori e trasformatori. Nel caso di macchine rotanti viene controllata anche la temperatura dei cuscinetti al fine di rilevare un eventuale superamento della soglia. Le temperature vengono
misurate in diversi punti dell'oggetto da protegge, per mezzo di sensori di temperatura (RTD = Resistance Temperature Detector) e vengono quindi trasmesse al dispositivo mediante uno o due thermobox 7XV566.
2.32.1 Descrizione delle funzioni
Interazione con la protezione di sovraccarico
La temperatura ambiente e la temperatura del refrigerante possono essere trasmesse alla protezione contro il sovraccarico del dispositivo mediante i thermobox. Per questa funzione, il relativo
sensore di temperatura dev'essere collegato all'ingresso del sensore 1 del primo thermobox (corrisponde a RTD 1).
Thermobox 7XV56
Il thermobox 7XV566 è un apparecchio esterno montato su una sbarra di fissaggio. Esso dispone
di 6 ingressi di temperatura e di un'interfaccia RS485 per la comunicazione con il dispositivo di protezione. Il thermobox rileva la temperatura del refrigerante di ogni punto di misura dei sensori di temperatura (Pt 100, Ni 100 oppure Ni 120), collegati tramite una linea a due oppure a tre fili, e la trasforma in valori digitali. Questi ultimi vengono messi a disposizione di un'interfaccia seriale.
Comunicazione con il dispositivo di protezione
Il dispositivo di protezione può lavorare con uno oppure con due thermobox tramite la sua interfaccia di servizio (Port C oppure D).
Sono disponibili fino a 12 punti di misura della temperatura. In presenza di grandi distanze dal dispositvo di protezione si consiglia l'impiego di conduttori a fibre ottiche. Le architetture di comunicazione possibili sono riportate nell'appendice.
Analisi della temperatura
I valori grezzi trasmessi vengono convertiti in una temperatura espressa a scelta in °C oppure °F.
La conversione è effettuata in funzione del sensore di temperatura utilizzato.
Per ogni punto di misura possono essere definiti due limiti che sono utilizzabili per qualsiasi trattamento ulteriore. Le rispettive associazioni sono realizzabili nella matrice di parametrizzazione.
Per ogni sensore di temperatura viene emessa una segnalazione di guasto in caso di cortocircuito
o di un'interruzione nel circuito della sonda.
La figura seguente mostra il diagramma logico della valutazione della temperatura.
Le istruzioni per l'uso allegate al thermobox contengono lo schema dei collegamenti e il disegno
quotato.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
195
Funzioni
2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox
Figura 2-76
Diagramma logico della valutazione della temperatura
2.32.2 Indicazioni per l'impostazione
In generale
Il rilevamento della temperatura può essere attivo solo se questa funzione è stata associata a un'interfaccia durante la programmazione delle funzioni di protezione (par. 2.2). All'indirizzo 190 RTDBOX INPUT i thermobox vengono associati all'interfaccia corrispondente (ad es. interfaccia C) della
protezione. L'indirizzo 191 RTD CONNECTION permette di definire il numero degli ingressi dei
sensori e la modalità di comunicazione. L'unità di temperatura (°C oppure °F) dev'essere impostata
nei dati impianto 1, all'indirizzo 276 TEMP. UNIT.
Per utilizzare i thermobox in modalità semi-duplex, dev'essere selezionato il controllo del flusso
(CTS) mediante ponticello a innesto (cfr. par. 3.1.2, capitolo "Montaggio e messa in servizio") "/CTS
controllato da /RTS".
Impostazioni sul dispositivo
Le impostazioni devono essere eseguite allo stesso modo per ogni ingresso e sono riportate qui di
seguito, a titolo di esempio, per l'ingresso di misura 1.
Per RTD 1 (sensore di temperatura per punto di misura 1) impostare all'indirizzo 9011 RTD 1 TYPE
il tipo di sensore di temperatura. Sono disponibili Pt 100 Ω, Ni 120 Ω e Ni 100 Ω. Se per RTD
1 non esiste un punto di misura, impostare RTD 1 TYPE = Not connected. Questa impostazione
è possibile solo tramite DIGSI in Altri parametri.
Il luogo di installazione dell'RTD 1 viene definito all'indirizzo 9012 RTD 1 LOCATION. Le differenti
possibilità sono Oil, Ambient, Winding, Bearing e Other. La selezione non viene analizzata
nel dispositivo ma serve solo a fornire informazioni sul mezzo nel quale è effettuata la misurazione
della temperatura. Questa impostazione è possibile solo tramite DIGSI in Altri parametri.
196
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox
È inoltre possibile configurare una temperatura di allarme e una temperatura di scatto. In funzione
dell'unità di temperatura selezionata nei dati d'impianto (par. 2.2.2 indirizzo 276 TEMP. UNIT), la
temperatura di allarme può essere impostata all'indirizzo 9013 RTD 1 STAGE 1 in gradi Celsius
(°C) o all'indirizzo 9014 RTD 1 STAGE 1 in gradi Fahrenheit (°F). La temperatura di scatto può
essere impostata all'indirizzo 9015 RTD 1 STAGE 2 in gradi Celsius (°C) o all'indirizzo 9016 RTD
1 STAGE 2 in gradi Fahrenheit (°F).
Allo stesso modo si possono effettuare le regolazioni di tutti i sensori di temperatura collegati al
primo thermobox.
Impostazioni sul thermobox
Se si utilizzano sonde termiche a due fili, dev'essere misurata e configurata la resistenza di linea
con il rilevatore di temperatura cortocircuitato. A questo scopo, selezionare nel thermobox la modalità 6 e immettere la resistività del rispettivo sensore (campo da 0 a 50,6 Ω). In caso di collegamento
a tre fili delle sonde termiche, non sono necessarie ulteriori impostazioni.
La comunicazione avviene con una velocità di trasmissione di 9600 Bit/s. La parità è pari (Even). Il
numero di bus è preimpostato in fabbrica a 0. Eventuali modifiche possono essere effettuate nella
modalità 7 del thermobox. È valida la seguente convenzione:
Tabella 2-11
Impostazione dell'indirizzo bus nel thermobox
In servizio
Numero di thermobox
Indirizzo
simplex
1
0
semi-duplex
1
1
semi-duplex
2
1. Thermobox: 1
2. Thermobox: 2
Ulteriori informazioni sono disponibili nelle istruzioni per l'uso a corredo del thermobox.
Trattamento ulteriore dei valori di misura e delle segnalazioni
Il thermobox è visibile in DIGSI quale componente dei dispositivi 7UM61, vale a dire che le segnalazioni e i valori di misura compaiono nella matrice di parametrizzazione come per una funzione
interna e possono essere quindi parametrizzati ed elaborati allo stesso modo. Segnalazioni e valori
di misura possono quindi essere trasmessi anche alla logica integrata programmabile (CFC) e associati liberamente. I messaggi di avviamento "RTD x Anr. St. 1" e "RTD x Anr. St. 2"
non vanno né nei messaggi collettivi 501 "Relay PICKUP" e 511 "Relay TRIP" né generano il
riconoscimento di un caso di guasto.
Per visualizzare un messaggio nella memoria dei messaggi di esercizio, contrassegnare con croce
la rispettiva colonna/riga nella matrice.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
197
Funzioni
2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox
2.32.3 Parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce
"Altri parametri".
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
9011A
RTD 1 TYPE
Not connected:
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Pt 100 Ω
RTD 1: Tipo
9012A
RTD 1 LOCATION
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Winding
RTD 1: Luogo
9013
RTD 1 STAGE 1
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 1: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9014
RTD 1 STAGE 1
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 1: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9015
RTD 1 STAGE 2
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 1: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9016
RTD 1 STAGE 2
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 1: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9021A
RTD 2 TYPE
Not connected:
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected:
RTD 2: Tipo
9022A
RTD 2 LOCATION
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 2: Luogo
9023
RTD 2 STAGE 1
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 2: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9024
RTD 2 STAGE 1
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 2: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9025
RTD 2 STAGE 2
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 2: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9026
RTD 2 STAGE 2
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 2: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9031A
RTD 3 TYPE
Not connected:
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected:
RTD 3: Tipo
9032A
RTD 3 LOCATION
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 3: Luogo
198
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
9033
RTD 3 STAGE 1
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 3: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9034
RTD 3 STAGE 1
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 3: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9035
RTD 3 STAGE 2
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 3: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9036
RTD 3 STAGE 2
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 3: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9041A
RTD 4 TYPE
Not connected:
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected:
RTD 4: Tipo
9042A
RTD 4 LOCATION
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 4: Luogo
9043
RTD 4 STAGE 1
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 4: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9044
RTD 4 STAGE 1
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 4: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9045
RTD 4 STAGE 2
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 4: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9046
RTD 4 STAGE 2
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 4: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9051A
RTD 5 TYPE
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 5: Tipo
9052A
RTD 5 LOCATION
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 5: Luogo
9053
RTD 5 STAGE 1
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 5: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9054
RTD 5 STAGE 1
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 5: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9055
RTD 5 STAGE 2
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 5: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9056
RTD 5 STAGE 2
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 5: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9061A
RTD 6 TYPE
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 6: Tipo
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
199
Funzioni
2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
9062A
RTD 6 LOCATION
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 6: Luogo
9063
RTD 6 STAGE 1
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 6: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9064
RTD 6 STAGE 1
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 6: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9065
RTD 6 STAGE 2
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 6: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9066
RTD 6 STAGE 2
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 6: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9071A
RTD 7 TYPE
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 7: Tipo
9072A
RTD 7 LOCATION
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 7: Luogo
9073
RTD 7 STAGE 1
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 7: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9074
RTD 7 STAGE 1
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 7: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9075
RTD 7 STAGE 2
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 7: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9076
RTD 7 STAGE 2
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 7: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9081A
RTD 8 TYPE
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 8: Tipo
9082A
RTD 8 LOCATION
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 8: Luogo
9083
RTD 8 STAGE 1
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 8: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9084
RTD 8 STAGE 1
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 8: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9085
RTD 8 STAGE 2
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 8: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9086
RTD 8 STAGE 2
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 8: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
200
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
9091A
RTD 9 TYPE
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 9: Tipo
9092A
RTD 9 LOCATION
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 9: Luogo
9093
RTD 9 STAGE 1
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 9: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9094
RTD 9 STAGE 1
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 9: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9095
RTD 9 STAGE 2
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 9: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9096
RTD 9 STAGE 2
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 9: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9101A
RTD10 TYPE
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD10: Tipo
9102A
RTD10 LOCATION
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD10: Luogo
9103
RTD10 STAGE 1
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD10: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9104
RTD10 STAGE 1
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD10: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9105
RTD10 STAGE 2
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD10: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9106
RTD10 STAGE 2
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD10: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9111A
RTD11 TYPE
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD11: Tipo
9112A
RTD11 LOCATION
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD11: Luogo
9113
RTD11 STAGE 1
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD11: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9114
RTD11 STAGE 1
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD11: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9115
RTD11 STAGE 2
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD11: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
201
Funzioni
2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
9116
RTD11 STAGE 2
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD11: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9121A
RTD12 TYPE
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD12: Tipo
9122A
RTD12 LOCATION
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD12: Luogo
9123
RTD12 STAGE 1
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD12: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9124
RTD12 STAGE 1
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD12: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9125
RTD12 STAGE 2
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD12: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9126
RTD12 STAGE 2
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD12: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
202
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.32 Rilevamento delle temperature tramite Thermobox
2.32.4 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
CM
Spiegazione
14101
Fail: RTD
14111
Fail: RTD 1
CM
Guasto: RTD 1 (Filo Interrotto)
14112
RTD 1 St.1 p.up
CM
RTD 1 Avviamento livello Temperatura 1
14113
RTD 1 St.2 p.up
CM
RTD 1 Avviamento livello Temperatura 2
14121
Fail: RTD 2
CM
Guasto: RTD 2 (Filo Interrotto)
14122
RTD 2 St.1 p.up
CM
RTD 2 Avviamento livello Temperatura 1
14123
RTD 2 St.2 p.up
CM
RTD 2 Avviamento livello Temperatura 2
14131
Fail: RTD 3
CM
Guasto: RTD 3 (Filo Interrotto)
14132
RTD 3 St.1 p.up
CM
RTD 3 Avviamento livello Temperatura 1
14133
RTD 3 St.2 p.up
CM
RTD 3 Avviamento livello Temperatura 2
14141
Fail: RTD 4
CM
Guasto: RTD 4 (Filo Interrotto)
14142
RTD 4 St.1 p.up
CM
RTD 4 Avviamento livello Temperatura 1
14143
RTD 4 St.2 p.up
CM
RTD 4 Avviamento livello Temperatura 2
14151
Fail: RTD 5
CM
Guasto: RTD 5 (Filo Interrotto)
14152
RTD 5 St.1 p.up
CM
RTD 5 Avviamento livello Temperatura 1
14153
RTD 5 St.2 p.up
CM
RTD 5 Avviamento livello Temperatura 2
14161
Fail: RTD 6
CM
Guasto: RTD 6 (Filo Interrotto)
14162
RTD 6 St.1 p.up
CM
RTD 6 Avviamento livello Temperatura 1
14163
RTD 6 St.2 p.up
CM
RTD 6 Avviamento livello Temperatura 2
14171
Fail: RTD 7
CM
Guasto: RTD 7 (Filo Interrotto)
14172
RTD 7 St.1 p.up
CM
RTD 7 Avviamento livello Temperatura 1
14173
RTD 7 St.2 p.up
CM
RTD 7 Avviamento livello Temperatura 2
14181
Fail: RTD 8
CM
Guasto: RTD 8 (Filo Interrotto)
14182
RTD 8 St.1 p.up
CM
RTD 8 Avviamento livello Temperatura 1
14183
RTD 8 St.2 p.up
CM
RTD 8 Avviamento livello Temperatura 2
14191
Fail: RTD 9
CM
Guasto: RTD 9 (Filo Interrotto)
14192
RTD 9 St.1 p.up
CM
RTD 9 Avviamento livello Temperatura 1
14193
RTD 9 St.2 p.up
CM
RTD 9 Avviamento livello Temperatura 2
14201
Fail: RTD10
CM
Guasto: RTD 10 (Filo Interrotto)
14202
RTD10 St.1 p.up
CM
RTD10 Avviamento livello Temperatura 1
14203
RTD10 St.2 p.up
CM
RTD10 Avviamento livello Temperatura 2
14211
Fail: RTD11
CM
Guasto: RTD 11 (Filo Interrotto)
14212
RTD11 St.1 p.up
CM
RTD11 Avviamento livello Temperatura 1
14213
RTD11 St.2 p.up
CM
RTD11 Avviamento livello Temperatura 2
14221
Fail: RTD12
CM
Guasto: RTD12 (Filo Interrotto)
14222
RTD12 St.1 p.up
CM
RTD12 Avviamento livello Temperatura 1
14223
RTD12 St.2 p.up
CM
RTD12 Avviamento livello Temperatura 2
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Guasto: RTD (Filo Interrotto)
203
Funzioni
2.33 Controllo sequenza fasi
2.33
Controllo sequenza fasi
Il controllo di sequenza delle fasi è possibile nel dispositivo 7UM61 con l'ausilio di ingressi binari e
parametri. In questo modo tutte le funzioni di protezione e supervisione lavorano correttamente
anche con una sequenza di fase antioraria.
La presenza permanente di una sequenza di fase antioraria dev'essere impostata nei dati impianto
(cfr. par. 2.3).
Se la sequenza di fase è suscettibile di variazioni durante l'esercizio (ad es. nel caso di una centrale
di pompaggio che passa dal funzionamento in generazione all'esercizio di pompaggio commutando
la sequenza di fase), è sufficiente applicare il segnale di comando a un ingresso binario parametrizzato per questo scopo per comunicare al dispositivo di protezione l'inversione della sequenza delle
fasi.
2.33.1 Descrizione delle funzioni
Logica
Il senso di rotazione viene regolato mediante un parametro nei dati dell'impianto all'indirizzo 271
PHASE SEQ.. L'ingresso binario ">Reverse Rot." consente di invertire il senso di rotazione regolato mediante il parametro.
Figura 2-77
Logica di segnalazione e controllo sequenza fasi
Per motivi di sicurezza la commutazione della sequenza di fase è accettata dal dispositivo solo in
assenza di grandezze di misura utilizzabili. L'interrogazione dell'ingresso binario ha luogo solo
quando lo stato operativo 1 non è presente. La presenza di un comando di inversione per almeno
200 ms provoca lo scambio delle grandezze di misura delle fasi L2 e L3.
La commutazione della sequenza delle fasi non viene eseguita se lo stato operativo 1 viene raggiunto prima dello scadere del tempo min. di controllo di 200 ms.
Poiché nello stato operativo 1 non è possibile effettuare una commutazione della sequenza delle
fasi, il segnale di comando può essere sospeso senza provocare una commutazione. Per motivi di
sicurezza il segnale dovrebbe essere sempre presente, per evitare una funzione errata durante un
reset del dispositivo (ad es. in seguito a una modifica dei parametri).
204
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.33 Controllo sequenza fasi
Influenza sulle funzioni di protezione
L'inversione delle fasi su commutazione di sequenza di fase agisce esclusivamente sul calcolo dei
sistemi di sequenza positiva e di sequenza negativa partendo da una tensione concatenata sottraendo una tensione di fase dall'altra. I messaggi, i dati di guasto e i valori di misura di esercizio, trattati selettivamente per fase, non vengono alterati. Questa funzione influenza in pratica quasi tutti le
funzioni di protezione nonché alcune funzioni di supervisione (cfr. par. 2.28) che emettono un messaggio, quando il senso di rotazione previsto e il senso di rotazione calcolato non corrispondono.
2.33.2 Indicazioni per l'impostazione
Impostazione del parametro funzionale
Il senso di rotazione durante l'esercizio normale è stato programmato al parametro 271 (cfr. par.
2.3). Un'eventuale modifica temporanea delle sequenze di fase, al lato impianto, viene segnalata
alla protezione mediante l'ingresso binario ">Reverse Rot." (5145).
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
205
Funzioni
2.34 Controllo delle funzioni
2.34
Controllo delle funzioni
Il controllo delle funzioni coordina l'esecuzione delle funzioni di protezione e delle funzioni supplementari ed elabora le informazioni generate da queste funzioni e le informazioni provenienti dall'impianto.
2.34.1 Logica di avviamento del dispositivo
Nel presente paragrafo vengono descritti l'avviamento generale e le segnalazioni spontanee sul
display del dispositivo.
2.34.1.1 Descrizione delle funzioni
Avviamento generale
I segnali di avviamento di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante una porta logica
OR e generano un avviamento generale del dispositivo. Questo viene startato con il primo avviamento, ha termine con l'ultimo avviamento valido e viene segnalato con "Relay PICKUP".
L'avviamento generale è la condizione iniziale per una serie di funzioni sequenziali interne ed esterne. Le seguenti funzioni interne sono controllate dall'avviamento generale:
• Generazione di un protocollo di guasto: dall'inizio dell'avviamento generale fino alla ricaduta, tutte
le segnalazioni di guasto vengono registrate in un protocollo di guasto.
• Inizializzazione della memorizzazione dei dati di guasto: la memorizzazione e la messa a disposizione dei dati di guasto può anche essere condizionata dalla presenza di un comando di scatto.
• Creazione di segnalazioni spontanee sul display del dispositivo: alcune segnalazioni di guasto
vengono visualizzate sul display del dispositivo come "segnalazioni spontanee" (cfr. di seguito
Segnalazioni spontanee sul display). La visualizzazione può essere anche condizionata dalla
presenza di un comando di scatto.
Segnalazioni spontanee sul display
Le segnalazioni spontanee sono segnalazioni di guasto che vengono visualizzate automaticamente
sul display del dispositivo in seguito a un avviamento generale. Per il 7UM61 si tratta di:
"Avviam. prot.":.
l'ultima funzione di protezione che si è avviata;
"Scatto prot.": .
la funzione di protezione che ha generato uno scatto per ultima;
"T-avv.": .
l'intervallo di tempo tra avviamento generale e ricaduta del dispositivo, con indicazione del tempo in ms;
"T-SCATTO":.
l'intervallo di tempo tra avviamento generale e primo comando di
scatto del dispositivo, con indicazione del tempo in ms;
Se si utilizza un display grafico, le segnalazioni spontanee vengono visualizzare solo se il parametro
YES è settato. In caso di display a quattro righe questo parametro non viene visualizzato.
Va osservato che la protezione di sovraccarico termico non dispone di un avviamento paragonabile
a quello delle altre funzioni di protezione. Il tempo T-avv viene avviato solo con il comando di scatto
e viene quindi generato un protocollo di guasto. Solo la ricaduta del modello termico della protezione di sovraccarico pone fine al guasto e, di conseguenza, al tempo T-avv.
206
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.34 Controllo delle funzioni
2.34.2 Logica di scatto del dispositivo
Nel presente paragrafo vengono descritti lo scatto generale e la ricaduta del comando di scatto.
2.34.2.1 Descrizione delle funzioni
Scatto generale
I segnali di scatto di tutte le funzioni di protezione sono raggruppati mediante una porta logica OR
e generano il messaggio "Relay TRIP".
Questo messaggio può essere parametrizzato come le singole segnalazioni di scatto su LED
oppure su relè di uscita e può essere utilizzato come messaggio collettivo.
Controllo del comando di scatto
Per il controllo del comando di scatto vale:
• L'impostazione di una funzione di protezione su Blocco Relè impedisce l'attivazione del relè
di uscita per questa funzione. Le altre funzioni di protezione non vengono influenzate da questo
modo operativo.
• Un comando di scatto impartito una volta viene memorizzato (cfr. fig. 2-78). Contemporaneamente viene avviato un tempo minimo del comando di scatto t. Min Com Scatt. Questo tempo
deve assicurare che il comando di scatto dell'interruttore sia mantenuto per un tempo sufficientemente lungo quando la funzione di protezione che ha generato lo scatto ricade rapidamente. I
comandi di scatto possono essere disattivati solo quando l'ultima funzione di protezione è ricaduta (nessuna funzione avviata) e il tempo minimo del comando di scatto è scaduto.
• È anche possibile mantenere un comando di scatto fino a quando non viene resettato manualmente (funzione Lockout). In questo modo, l'interruttore può essere bloccato contro una richiusura fino a quando non è stata eliminata la causa del guasto e il blocco non è stato resettato manualmente. Il reset viene effettuato azionando il tasto "RESET LED" oppure attivando l'ingresso
binario parametrizzato a questo scopo (">Reset LED"). Il presupposto è, naturalmente, che la
bobina di chiusura - come nella maggior parte dei casi - sia bloccata in caso di presenza di un
comando di scatto permanente e che la corrente di bobina sia interrotta dal contatto ausiliario
dell'interruttore.
Figura 2-78
Ricaduta del comando di scatto, secondo l'esempio di una funzione di protezione
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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207
Funzioni
2.34 Controllo delle funzioni
2.34.2.2 Indicazioni per l'impostazione
Durata del comando
L'impostazione della durata minima del comando di scatto 280 t.Min Com Scatt è stata descritta
al par. 2.3. Tale durata si applica a tutte le funzioni di protezione associate a uno scatto.
2.34.3 Indicazioni di guasto su LED e LCD
La memorizzazione dei messaggi parametrizzati su LED e la messa a disposizione di segnalazioni
spontanee possono essere condizionate (rese dipendenti) dall'emissione di un comando di scatto
del dispositivo. Tali segnalazioni non vengono generate quando una o più funzioni di protezione
sono scattate - in seguito alla presenza di un guasto - senza che il dispositivo 7UM61 abbia emesso
un comando di scatto (nel caso, ad esempio, dell'eliminazione del guasto mediante un altro dispositivo, installato al di fuori della zona di protezione). Le segnalazioni emesse interessano quindi solo
i guasti presenti nella propria zona di protezione.
2.34.3.1 Descrizione delle funzioni
Generazione del comando di reset
La figura seguente mostra come viene generato il comando di reset delle segnalazioni memorizzate. Alla ricaduta del dispositivo, le condizioni parametrizzate (indicazione di guasto con avviamento/con comando di scatto; scatto/senza scatto) permettono di stabilire la memorizzazione o l'annullamento del guasto.
Figura 2-79
Generazione del comando di reset per la memoria dei LED e dei messaggi LCD
2.34.3.2 Indicazioni per l'impostazione
Indicazioni di guasto su LED e LCD
Un nuovo avviamento di protezione cancella normalmente tutti gli indicatori luminosi per assicurare
la sola visualizzazione del guasto più recente. Per quest'ultimo è possibile scegliere se i LED memorizzati e le segnalazioni di guasto spontanee sul display devono essere visualizzate in seguito al
riavviamento oppure solo dopo un nuovo comando di scatto. Per indicare il modo di visualizzazione
desiderato, selezionare nel menù PARAMETRI il sotto menu Dispositivo. All'indirizzo 7110 FltDisp.LED/LCD vengono offerte le due alternative Target on PU e Target on TRIP.
208
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.34 Controllo delle funzioni
2.34.4 Statistiche
I comandi di scatto generati dal dispositivo vengono conteggiati. Le correnti degli ultimi scatti generati dal dispositivo vengono protocollate. Le correnti di cortocircuito interrotte vengono accumulate
per ogni contatto dell'interruttore.
2.34.4.1 Descrizione delle funzioni
Numero degli scatti
Gli scatti generati dalla protezione 7UM61 vengono contati nella misura in cui la posizione dell'interruttore viene comunicata al dispositivo mediante ingresso binario. A questo scopo, il contatore di
impulsi interno dev'essere parametrizzato nella matrice su un ingresso binario controllato dalla posizione OFF dell'interruttore. Il valore degli impulsi è riportato nel gruppo "Statistiche" quando
nella matrice sono selezionati "Solo valori di misura e di conteggio"
Valori di apertura
Per ogni comando di scatto vengono inoltre visualizzati nelle segnalazioni di guasto i seguenti valori
di apertura:
• le correnti primarie in tutte e tre le fasi in kA
• le tre tensioni fase-terra in kV
• potenza attiva primaria P in kW, MW oppure GW (potenza media esatta)
• potenza reattiva primaria Q in kVA, MVA oppure GVA (potenza media esatta)
• frequenza in Hz.
Ore di esercizio
Vengono inoltre sommate le ore di esercizio sotto carico (= valore di corrente maggiore di minimo
una fase del valore di soglia parametrizzato all'indirizzo 281 BkrClosed I MIN).
Correnti interrotte accumulate
Le correnti interrotte segnalate in ogni fase per ogni comando di scatto vengono sommate e memorizzate.
Lo stato dei contatori e delle memorie è protetto contro la caduta della tensione ausiliaria.
Set/Reset
Il settaggio e il resettaggio dei contatori sopracitati vengono eseguiti al punto di menu SEGNALAZIONI → STATISTICA per mezzo dei valori visualizzati che possono essere sovrascritti.
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209
Funzioni
2.34 Controllo delle funzioni
Comportamento di avviamento
Avviamento
L'avviamento ha luogo dopo ogni inserzione della tensione di alimentazione
Primo avviamento
Il primo avviamento dell'apparecchio ha luogo dopo l'inizializzazione mediante DIGSI.
Riavviamento
Un riavviamento ha luogo dopo il caricarimento del record di parametri e dopo un reset.
2.34.4.2 Informazioni
N.
-
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
#of TRIPs=
VCI
Numero degli scatti
-
#of TRIPs=
VCI
Numero degli scatti
409
>BLOCK Op Count
MS
>Blocco conteggi Op
1020
Op.Hours=
CM
Contatore ore di funzionamento
1021
Σ L1:
CM
Accumulazione di corr.interrotta L1
1022
Σ L2:
CM
Accumulazione di corr.interrotta L2
1023
Σ L3:
CM
Accumulazione di corr.interrotta L3
210
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
2.35
Funzioni ausiliarie
Nel capitolo funzioni ausiliarie vengono descritte le funzioni generali del dispositivo.
2.35.1 Elaborazione degli eventi
In seguito a un guasto nell'impianto, le informazioni relative alla risposta dell'unità e alla conoscenza
delle grandezze misurate sono importanti ai fini di un'esatta analisi dell'evoluzione del guasto. A
questo scopo l'apparecchio dispone, al suo interno, di una funzione di elaborazione degli eventi che
opera in tre direzioni:
2.35.1.1 Descrizione delle funzioni
Segnalazioni e uscite binarie (relè di uscita)
Eventi importanti e condizioni di stato vengono indicati da appositi segnalatori ottici (LED) posti frontalmente. L'apparecchio dispone inoltre di relè di uscita per la trasmissione a distanza di segnalazioni. La maggior parte delle segnalazioni e dei messaggi possono essere parametrizzati in maniera
personalizzata, ovvero diversamente dalle impostazioni della casa produttrice. Nella descrizione del
sistema SIPROTEC 4 /1/ viene descritta dettagliatamente la procedura di parametrizzazione.
Nell'appendice del presente manuale sono riportate le parametrizzazioni allo stato di fornitura.
I relè di uscita e i LED possono essere parametrizzati come memorizzati oppure no (parametrizzabili singolarmente).
Le memorie sono protette contro una caduta della tensione ausiliaria. Esse possono essere resettate nei seguenti modi
• in locale azionando il tasto LED sull'unità,
• a distanza mediante un ingresso binario parametrizzato,
• tramite interfaccia seriale,
• automaticamente all'inizio di ogni nuovo avviamento (rispettare il tempo di mantenimento minimo
dei LED).
I messaggi di stato non dovrebbero essere memorizzati. Essi non possono essere resettati fino
quando non è stata rimossa la causa determinante del segnale. Ciò interessa, ad es., segnalazioni
di funzioni di supervisione e simili.
Un LED verde indica che il dispositivo è pronto ("RUN") e non è resettabile. Si spegne invece se
manca la tensione ausiliaria oppure se l'autocontrollo del microprocessore riconosce un guasto.
Se la tensione ausilaria è presente, ma viene individuato un guasto interno si accende un LED rosso
("ERROR") e si blocca l'apparecchio.
Informazioni sul pannello operatore oppure su terminale portatile
Eventi e condizioni di funzionamento possono essere richiamati sul pannello operatore posto sul
fronte dell'apparecchio. Attraverso l'interfaccia operatore posta sul fronte oppure mediante l'interfaccia di servizio è possibile collegare, per esempio, un personal computer al quale inviare tutte le
informazioni.
In condizioni di esercizio normali, ovvero in assenza di guasti, il display di visualizzazione riporta
informazioni di servizio selezionabili dall'utente (vista di insieme dei valori di misura). In caso di
guasto in rete, vengono invece visualizzate sul display altre informazioni relative al guasto stesso
(le cosiddette segnalazioni spontanee sul display). Dopo aver confermato le segnalazioni di guasto,
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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211
Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
il display visualizza nuovamente le informazioni di esercizio normali. L'operazione di conferma è
identica a quella eseguita per resettare segnalazioni LED (vedi sopra).
L'unità dispone di più buffer di evento, per esempio per messaggi di servizio, statistica degli scatti ecc.,
che sono protetti tramite batteria tampone da eventuali mancanze di tensione ausiliaria. Tali messaggi
possono essere richiamati sul display di visualizzazione in qualsiasi momento tramite la tastiera di
comando oppure trasmessi al personal computer attraverso l'interfaccia seriale. La lettura di segnalazioni di esercizio è descritta dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/.
Ripartizione delle segnalazioni
Le segnalazioni sono ripartite in base alla seguente classificazione:
• Segnalazioni di esercizio; segnalazioni che possono essere generate durante il funzionamento
del dispositivo: informazioni relative allo stato delle funzioni dell'apparecchio, dei dati di misura,
dati dell'impianto, protocollo di comandi ecc.
• Segnalazioni di guasto; segnalazioni degli ultimi 8 guasti in rete elaborati dal dispositivo.
• Statistica degli interventi dell'interruttore; contatori dei comandi di scatto generati dal dipositivo,
eventualmente comandi di avviamento nonché valori delle correnti interrotte e correnti di cortocircuito accumulate.
La lista completa di tutte le funzioni di segnalazione e di uscita generabili con configurazione
massima nell'apparecchio e del relativo numero di informazione (Fno) è riportata in appendice. Per
ciascuna segnalazione vengono anche indicate le possibilità di indirizzamento. Se in un tipo di protezione con dotazione minima alcune funzioni non sono disponibili oppure sono state disabilitate, le rispettive segnalazioni non possono essere visualizzate.
Segnalazioni di esercizio
Per segnalazioni di esercizio si intendono quelle informazioni generate dall'unità durante il funzionamento oppure relative al funzionamento. Nel dispositivo vengono memorizzate fino a 200 segnalazioni di esercizio in ordine cronologico. Le nuove segnalazioni generate vengono aggiunte. Se la
capacità massima di memoria è esaurita, viene sovrascritta la segnalazione più vecchia.
Segnalazioni di guasto
Dopo un guasto è possibile, per esempio, richiamare informazioni importanti riguardanti la storia
dell'evento, come l'avviamento e lo scatto. L'inizio del guasto è indicato con il tempo assoluto
dell'orologio interno. L'evoluzione del guasto viene rappresentata con un tempo relativo, riferito al
momento in cui ha avuto luogo l'avviamento, in modo che anche il tempo mancante fino allo scatto
e alla ricaduta del comando di scatto sia riconoscibile. La risoluzione delle indicazioni temporali è di
1 ms.
Indicazioni spontanee sul lato frontale della protezione
In caso di guasto, i relativi dati vengono visualizzati automaticamente in seguito a un avviamento
generale (senza ulteriori operazioni di comando) sul display della protezione.
Le segnalazioni spontanee possono essere impostate mediante parametri se si utilizza il display
grafico.
Segnalazioni richiamabili
È possibile richiamare le segnalazioni relative agli ultimi otto guasti. Se un guasto al generatore
provoca la reazione di più funzioni di protezione, tutte le segnalazioni presenti tra l'avviamento della
prima funzione di protezione e la ricaduta dell'ultima funzione di protezione sono considerate come
facenti parte dello stesso guasto.
212
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
Complessivamente possono essere memorizzate fino a 600 segnalazioni. In caso di più segnalazioni di guasto, viene sovrascritta la segnalazione più vecchia.
Interrogazione generale
L'interrogazione generale, che può essere consultata con l'ausilio di DIGSI, offre la possibilità di richiedere informazioni sullo stato attuale del dispositivo SIPROTEC 4. Tutte le segnalazioni soggette
all'interrogazione generale vengono visualizzate con il loro valore attuale.
Segnalazioni spontanee
Le segnalazioni spontanee che possono essere lette con l'ausilio di DIGSI rappresentano il protocollo delle segnalazioni generate. Ogni nuova segnalazione compare subito, senza dover attendere
un aggiornamento.
Statistica degli interventi dell'interruttore
Le segnalazioni relative alla statistica delle interruzioni sono contatori dei comandi di scatto generati
dal 7UM61 nonché valori delle correnti di cortocircuito accumulate, interrotte dalle funzioni di protezione. I valori di misura sono riportati come valori primari.
Questi valori possono essere richiamati e visualizzati sul display posto sul lato frontale del dispositivo mediante un'interfaccia operatore/di servizio, per mezzo di un personal computer, con il programma DIGSI.
Per la lettura dello stato dei contatori e delle memorie non è richiesta l'immissione di un codice di
accesso, mentre lo è per la cancellazione.
Trasferimento di informazioni ad un'unità centrale
Se il dispositivo dispone di un'interfaccia seriale di sistema, le informazioni memorizzate possono
essere trasferite a un'unità centrale di controllo e memorizzazione. La trasmissione può essere eseguita mediante diversi protocolli.
2.35.2 Misure
Una serie di misure e i valori da queste calcolati (cfr. tabella 2-12 e la lista seguente) sono sempre
disponibili per un richiamo locale oppure per essere trasferiti.
I valori di misura possono essere trasmessi tramite interfacce a un'unità centrale di controllo e memorizzazione.
2.35.2.1 Descrizione delle funzioni
Indicazione dei valori di misura
I valori di misura di esercizio della tabella 2-12 possono essere letti come valori secondari, valori
primari e valori percentuali. Il presupposto per una corretta visualizzazione dei valori primari e percentuali è la corretta immissione delle grandezze nominali dei trasformatori e dei valori di esercizio
nonché dei rapporti di trasformazione dei trasformatori amperometrici e voltmetrici, conformemente
ai paragrafi 2.3 e 2.5. La tabella 2-12 riporta le formule della conversione di valori secondari in valori
primari e percentuali.
A seconda del codice di ordinazione, del collegamento del dispositivo e delle funzioni di protezione
programmate, è disponibile solo una parte dei valori di esercizio elencati nella seguente tabella. La
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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213
Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
tensione di spostamento U0 è calcolata dalle tensioni fase-terra: U0 = 1/3 · |UL1 + UL2 + UL3|. A questo
scopo devono essere collegati i tre ingressi di tensione fase-terra.
Tabella 2-12
Valori di misura
Formule di conversione tra valori di esercizio secondari, primari e percentuali
secondari
IL1, IL2,
IL3, I1, I2,
3I0
Isec
IEE
IEE sec
UL1E,
UL2E
UL3E,
U0 U1, U2
UL-E sec.
UL1-L2
UL2-L3
UL3-L1
ULL sec.
UE
UE sec.
primari
%
UE misurata:
UE calcolata:
P, Q, S
Psec
Qsec
Ssec
Angolo PHI
ϕ in °el
ϕ in °el
ϕ in °el
Fattore di
potenza
cosϕ
cosϕ
cos ϕ · 100 in %
Frequenza
f in Hz
f in Hz
U/f
R, X
Rsec
Xsec
UE3.H
UE3.H,sec in V
214
nessuna visualizzazione dei valori di
misura in perc.
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Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
Con i seguenti parametri dai dati impianto 1:
Parametri
Indirizzo
Parametri
Indirizzo
Unom PRIMARY
221
Uph / Udelta
225
Unom SECONDARY
222
FACTOR IEE
213
CT PRIMARY
211
FACTOR UE
224
CT SECONDARY
212
U PRIMARY OP.
1101
I PRIMARY OP.
1102
In aggiunta, vengono messi a disposizione anche i valori di misura calcolati dalla protezione:
Valori di misura termici
Di seguito vengono elencati i valori di misura termici:
• ΘS/ΘSscatto valore di misura della protezione di sovraccarico dell'avvolgimento statorico in % rispetto alla sovratemperatura di scatto
• ΘS/ΘSscatto L1 valore di misura normalizzato della protezione di sovraccarico dell'avvolgimento
statorico per fase L1
• ΘS/ΘSscattoL2 valore di misura normalizzato della protezione di sovraccarico dell'avvolgimento
statorico per fase L2
• ΘS/ΘSscatto L3 valore di misura normalizzato della protezione di sovraccarico dell'avvolgimento
statorico per fase L3
• ΘR/ΘSmax temperatura normalizzata del rotore in % rispetto alla sovratemperatura di scatto
• TT-RIMt tempo fino a un nuovo riavviamento ammissibile
• Iinv th. sovratemperatura del rotore causata dalla componente inversa delle correnti, in % rispetto
alla sovratemperatura di scatto,
• U/f th., sovratemperatura provocata da una sovraeccitazione, in % rispetto alla sovratemperatura
di scatto,
• temperatura refrigerante
Sono inoltre disponibili:
Valori min/max
Valori minimi e massimi delle componenti dirette I1 e U1, della potenza attiva P e della potenza reattiva Q in valori primari, della frequenza f e della componente della terza armonica nella tensione
di spostamento in valori secondari U3.H, con indicazione di data e ora dell'ultimo aggiornamento. I
valori min/max possono essere resettati mediante ingressi binari e tramite il tasto F4 (preconfigurazione di fabbrica).
Valori min/max: solo nel tipo 7UM61**_*****_3***
Conteggio dell'energia
Wp, Wq, conteggio dell'energia attiva/reattiva in chilo, mega o giga wattora primario e in kVARh,
MVARh oppure GVARh primaria, separata in base al consumo (+) e alla fornitura (–), ovvero capacitiva e induttiva.
Il calcolo dei valori di misura di esercizio viene effettuato anche durante un guasto. L'aggiormanento
dei valori ha luogo con una frequenza ≥ 0,3 s e ≤ 1 s.
Conteggio dell'energia: solo nel tipo 7UM61**_*****_3***
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215
Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
Trasmissione di valori di misura
I valori di misura possono essere trasmessi tramite interfacce a un'unità centrale di controllo e memorizzazione.
Definizione della misurazione della potenza
Il 7UM61 utilizza il metodo convenzionale di seguito descritto. La potenza fornita è positiva.
Figura 2-80
Convenzione per la definizione del senso di conteggio positivo
La seguente tabella mostra i campi di lavoro in macchine sincrone e asincrone. Il parametro 1108
ACTIVE POWER è regolato, in questo caso, su Generatore. Alla voce "caso normale" è rappresentata la potenza visualizzata in condizioni normali di esercizio: + significa una potenza visualizzata positivamente nel dispositivo, – indica la potenza negativa.
Tabella 2-13
Campo di lavoro delle macchine sincrone e asincrone
Generatore sincrono
Motore sincrono
Generatore asincrono
Motore asincrono
Dalla tabella è evidente che i campi di lavoro tra esercizio del generatore e del motore sono simmetrici rispetto all'asse della potenza reattiva. I valori di misura della potenza si deducono dallo schema
riportato sopra.
216
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Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
Se, ad es., dev'essere utilizzata per un motore sincrono la funzione di protezione ritorno di energia,
il parametro 1108 ACTIVE POWER dev'essere impostato su Motore. In questo modo la potenza
attiva effettiva (in base alla suddetta definizione) viene moltiplicata per - 1 Ciò significa che il diagramma di potenza è speculare rispetto all'asse della potenza reattiva e che l'interpretazione della
potenza attiva cambia. Questo va tenuto in considerazione per la valutazione dei conteggi di energia.
Per ottenere valori di potenza positivi, ad es, in un motore asincrono, bisogna invertire il senso della
corrente nel trasformatore amperometrico (ad es. parametro 210 CT Starpoint). In questo caso,
il parametro di taratura 1108 ACTIVE POWER viene configurato su Generatore. Ciò significa che
la messa a terra dei trasformatori amperometrici da immettere nel dispositivo è opposta rispetto alla
messa a terra effettiva. In questo modo si ottengono situazioni comparabili allo schema equivalente
dell'"utente".
2.35.2.2 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
601
IL1 =
VM
I L1
602
IL2 =
VM
I L2
603
IL3 =
VM
I L3
605
I1 =
VM
I1 (Sequenza Positiva)
606
I2 =
VM
I2 (Sequenza Negativa)
621
UL1E=
VM
U L1-E
622
UL2E=
VM
U L2-E
623
UL3E=
VM
U L3-E
624
UL12=
VM
U L12
625
UL23=
VM
U L23
626
UL31=
VM
U L31
627
UE =
VM
Tensione di spostamento UE
629
U1 =
VM
U1 (Sequenza Positiva)
630
U2 =
VM
U2 (Sequenza Negativa)
641
P =
VM
P (Potenza attiva)
642
Q =
VM
Q (Potenza reattiva)
644
Freq=
VM
Frequenza
645
S =
VM
S (Potenza apparente)
650
UE3h=
VM
UE 3a armonica
765
U/f =
VM
(U/Un) / (f/fn)
830
IEE =
VM
Corrente di terra sensibile
831
3I0 =
VM
3I0 (sequenza zero)
832
U0 =
VM
U0 (sequenza zero)
901
PF =
VM
Fattore di potenza
902
PHI =
VM
Angolo di potenza
903
R =
VM
Resistenza
904
X =
VM
Reattanza
2.35.3 Punti di regolazione (valori misurati)
L'apparecchio SIPROTEC 4 7UM61 permette di definire valori di soglia applicabili alle grandezze di
misura e di conteggio significative. Il passaggio al di sopra o al di sotto di una soglia provoca l'emis-
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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217
Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
sione di un allarme che viene visualizzato come segnalazione di esercizio. Come tutte le segnalazioni di esercizio, le soglie possono essere associate a LED e/o a relè di uscita e trasmesse mediante interfacce. Contrariamente alle vere funzioni di protezione (quali protezione di massima
corrente e protezione di sovraccarico), questo programma di supervisione ha una minore priorità e
può non reagire a cambiamenti rapidi delle grandezze di misura in caso di guasto con attivazione
di funzioni di protezione. Inoltre, poiché un messaggio viene emesso solo quando una soglia è stata
più volte superata, le supervisioni non possono reagire immediatamente prima di uno scatto della
protezione.
Nel 7UM61 è prevista, allo stato di fornitura, solo la soglia della supervisione di massima corrente
IL<. La definizione di ulteriori valori di soglia è possibile se per le rispettive grandezze di misura e
di conteggio è stata eseguita la programmazione tramite CFC (cfr. SIPROTEC 4 Descrizione del
sistema /1/).
L'impostazione dei valori di soglia viene effettuata nel menu VALORI DI MISURA al sottomenu
DEFIN. SOGLIA, sovrascrivendo i valori preimpostati.
Se non viene raggiunto il valore di soglia per la corrente di fase "IL<", è emessa la segnalazione
"SP. I<“ (N. 284).
2.35.3.1 Indicazioni per l'impostazione
Valori di soglia
L'impostazione dei valori di soglia viene effettuata nel menu VALORI DI MISURA al sottomenu
DEFIN. SOGLIA, sovrascrivendo i valori preimpostati.
Se non viene raggiunto il valore di soglia per la corrente di fase "IL<", è emessa la segnalazione
"SP. I<“ (N. 284).
2.35.3.2 Informazioni
N.
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
-
IL<
VL
IL< Minima Corrente
284
SP. I<
CM
Set Point allarme I< min
2.35.4 Registrazioni oscilloperturbografiche
La protezione multifunzionale 7UM61 dispone di una memoria oscilloperturbografica dei guasti, che
registra i valori istantanei e i valori effettivi di diverse grandezze di misura e li archivia in un registro
a scorrimento.
2.35.4.1 Descrizione delle funzioni
Funzionamento
I valori istantanei delle grandezze di misura
iL1, iL2, iL3, iEE e uL1, uL2, uL3, uE
vengono campionati su una griglia di 1,25 ms (a 50 Hz) e archiviati in un registro a scorrimento (16
valori campionati per periodo). In caso di guasto, i dati vengono memorizzati per un periodo di
tempo impostabile, ma al massimo per una durata di 5 secondi.
218
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Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
I valori effettivi delle grandezze di misura
I1, I2, IEE; U1, UE, P, Q, ϕ, f–fN, R e X
possono essere archiaviati in un registro a scorrimento, in una griglia di un valore di misura per
periodo. R e X rappresentano in questo caso le impedenze dirette. In caso di guasto, i dati vengono
memorizzati per un periodo di tempo impostabile, ma al massimo per una durata di 80 secondi.
In questo campo vengono memorizzati fino a 8 guasti. La memoria dei valori di guasto si aggiorna
automaticamente ogni qualvolta si verifica un nuovo guasto e non è pertanto necessaria alcuna convalida. Le registrazioni oscillografiche possono essere startate automaticamente con l'avviamento
della protezione oppure anche mediante ingresso binario, tramite l'interfaccia utente integrata
oppure dall'interfaccia seriale.
Attraverso le interfacce, i dati possono essere richiamati su un personal computer ed elaborati mediante il programma di elaborazione DIGSI e il programma grafico SIGRA 4. Quest'ultimo elabora
graficamente i dati registrati durante un guasto e calcola dai valori di misura derivati ulteriori grandezze, quali impedenze e valori effettivi. Le correnti e le tensioni possono essere rappresentate, a
scelta, in grandezze primarie o secondarie. Inoltre le segnalazioni sono rappresentate sotto forma
di tracce binarie (flag), per es. "Avviamento", "Scatto".
Se la protezione dispone di un'interfaccia di sistema seriale, i dati dei valori di guasto possono
essere rilevati da un'unità centrale (ad es. SICAM). L'analisi viene effettuata in quest'ultima con l'ausilio di programmi idonei. Le tensioni e le correnti vengono riferite al loro valore massimo e vengono
unificate sul valore nominale e preparate per la rappresentazione grafica. Inoltre le segnalazioni
sono rappresentate sotto forma di tracce binarie (flag), per es. "Avviamento", "Scatto".
La trasmissione a un'unità centrale può essere eseguita automaticamente, in particolare dopo ogni
avviamento della protezione oppure dopo uno scatto.
2.35.4.2 Indicazioni per l'impostazione
Registrazioni oscilloperturbografiche
La memorizzazione dei valori di guasto può essere eseguita solo se questa funzione è stata programmata all'indirizzo 104 FAULT VALUE = Instant. values oppure RMS values. Gli altri parametri relativi a questa funzione sono disponibili nel sottomenu REGISTRAZIONI OSCILLOPERTURBOGRAFICHE del menu PARAMETERI. Il dispositivo fa distinzione tra punto di riferimento e
criterio di registrazione (indirizzo 401 WAVEFORMTRIGGER). Normalmente, il punto di riferimento è
l'avviamento del dispositivo, ovvero l'avviamento di una qualsiasi funzione di protezione viene associato all'istante 0. Il criterio di memorizzazione può essere sia l'avviamento del dispositivo (Save
w. Pickup), sia lo scatto (Save w. TRIP). Lo scatto del dispositivo può anche essere scelto
come punto di riferimento (Start w. TRIP) e rappresenta, in questo caso, anche il criterio di memorizzazione.
Il tempo effettivo di memorizzazione comincia con il tempo PRE. TRIG. TIME (indirizzo 404)
prima del punto di riferimento e termina allo scadere di un tempo successivo al guasto POST REC.
TIME (indirizzo 405), in seguito alla scomparsa del criterio di memorizzazione. Il tempo di memorizzazione massimo per ogni registrazione oscillografica MAX. LENGTH viene impostato all'indirizzo
403. L'impostazione si basa sul criterio di memorizzazione, sul tempo di ritardo delle funzioni di protezione e sul numero di guasti da registrare. Per le registrazioni oscilloperturbografiche sono disponibili, in totale, massimo 5 secondi per la registrazione di valori istantanei e massimo 80 secondi per
la registrazione di valori effettivi (cfr. anche indirizzo 104). In questo tempo vengono registrati fino
a 8 guasti.
Nota: in caso di memorizzazione di valori effettivi i tempi relativi ai parametri 403 - 406
sono prolungati del fattore 16.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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219
Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
La memorizzazione dei dati di guasto può essere attivata anche mediante ingresso binario oppure
mediante l'interfaccia operatore collegata a un PC. La registrazione è dinamica. L'indirizzo 406
BinIn CAPT.TIME specifica la lunghezza della registrazione oscilloperturbografica (il limite superiore è fissato da MAX. LENGTH, indirizzo 403). A questo tempo si aggiungono i tempi di registrazione di prima e dopo il guasto. Se il tempo è regolato sull'ingresso binario a ∞, la memorizzazione
dura fino a quando l'ingresso binario è attivato (staticamente), al più tardi però fino al limite massimo
fissato in MAX. LENGTH (indirizzo 403).
2.35.4.3 Parametri
Ind.
Parametri
Possibilità di
impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
401
WAVEFORMTRIGGER
Save w. Pickup
Save w. TRIP
Save w. TRIP
Save w. Pickup
Registrazione
Oscilloperturbografia
403
MAX. LENGTH
0.30 .. 5.00 sec
1.00 sec
Lunghezza max registrazione
oscillo.
404
PRE. TRIG. TIME
0.05 .. 0.60 sec
0.20 sec
Tempo di registrazione di preguasto
405
POST REC. TIME
0.05 .. 0.50 sec
0.10 sec
Tempo di registrazione dopo fine
guasto
406
BinIn CAPT.TIME
0.10 .. 5.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di registrazione da ingr
binario
2.35.4.4 Informazioni
N.
-
Informazione
Tipo di inf.
Spiegazione
FltRecSta
IntS
Avvio registrazione guasto
4
>Trig.Wave.Cap.
MS
>Avvio registrazione oscilloperturbograf.
203
Wave. deleted
MU_F
Dati oscilloperturbografici cancellati
2.35.5 Gestione della data e dell'ora
Questa funzione consente di associare una data e un'ora agli eventi, ad es. nelle segnalazioni di
esercizio e di guasto e nelle liste dei valori minimi e massimi.
2.35.5.1 Descrizione delle funzioni
Funzionamento
L'ora può essere regolata da
• orologio interno RTC (Real Time Clock),
• fonti di sincronizzazione esterne (ad es. DCF 77, IRIG B)
• impulso minuto esterno comunicato mediante ingresso binario.
220
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
Nota
L'orologio interno RTC viene preimpostato in fabbrica come fonte di sincronizzazione, indipendentemente dalla
presenza di un'interfaccia di sistema nel dispositivo. Se la sincronizzazione deve essere eseguita da una fonte
esterna, quest'ultima dev'essere selezionata.
Il procedimento relativo alla conversione della fonte di sincronizzazione è spiegato dettagliatamente
nella descrizione del sistema SIPROTEC 4.
Sono disponibili i seguenti modi operativi:
N.
Modo di esercizio
Spiegazioni
1
Interno
sincronizzazione interna mediate RTC
(preimpostazione)
2
IEC 60870-5-103
sincronizzazione esterna mediante interfaccia di
sistema (IEC 60870-5-103)
3
PROFIBUS DP
sincronizzazione esterna mediante interfaccia
PROFIBUS
4
Segnale orario IRIG B
sincronizzazione esterna mediante IRIG B
(formato telegramma IRIG-B000)
5
Segnale orario DCF77
sincronizzazione esterna mediante segnale orario
DCF 77
6
Segnale orario Box di sincr. sincronizzazione esterna mediante segnale orario
Box SIMEAS-Synch
7
Impulso mediante ingresso sincronizzazione esterna con impulso mediante
binario
ingresso binario
8
Bus di campo (DNP,
Modbus)
sincronizzazione esterna mediante bus di campo
Per l'indicazione della data si può preimpostare il formato europeo (GG.MM.AAAA) oppure quello
americano (MM/GG/AAAA)
La batteria tampone, per essere preservata, si mette automaticamente fuori servizio dopo alcune
ore senza tensione ausiliaria.
2.35.6 Strumenti di messa in servizio
È possibile influenzare le informazioni generate dal dispositivo e trasmesse a un'unità centrale di
controllo e memorizzazione nel corso del funzionamento di prova oppure durante la messa in servizio. Per la prova dell'interfaccia di sistema e degli ingressi e uscite binarie è disponibile una serie
di strumenti.
Casi di applicazione
• Funzionamento di prova
• Messa in servizio
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
Presupposti
Devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
- Il dispositivo deve disporre di un'interfaccia.
- Il dispositivo dev'essere collegato a un'unità di comando.
2.35.6.1 Descrizione delle funzioni
Azione sulle informazioni trasmesse tramite interfaccia di sistema durante un funzionamento di prova
Se il dispositivo è collegato a un'unità centrale di controllo o di memorizzazione è possibile agire
sulle informazioni che vengono trasmesse all'unità di controllo.
Alcuni dei protocolli supportati permettono di specificare con la nota "Modo test" che l'insieme delle
segnalazioni e delle misure trasmesse all'unità di controllo sono generate nell'ambito delle prove sul
posto della protezione. Questa annotazione indica quindi che non si tratta di segnalazioni di guasti
reali. Durante la prova è anche possibile inibire la trasmissione di tutte le segnalazioni mediante l'interfaccia di sistema ("Blocco di trasmissione").
Tale commutazione può essere eseguita per mezzo di ingressi binari, dal comando sul lato frontale
del dispositivo oppure tramite l'interfaccia operatore o di servizio collegata a un PC.
Le procedure per l'attivazione e la disattivazione del modo test e del blocco di trasmissione sono
descritte dettagliatamente nella descrizione del sistema SIPROTEC 4.
Test interfaccia di sistema
Se il dispositivo dispone di un'interfaccia di sistema che viene utilizzata per la comunicazione con
una centrale di controllo, è possibile verificare direttamente la trasmissione delle segnalazioni utilizzando il programma di elaborazione DIGSI.
A questo proposito, vengono visualizzati in una finestra di dialogo i testi di tutte le segnalazioni parametrizzate nella matrice dell'interfaccia di sistema. In un'ulteriore colonna della finestra di dialogo
si può stabilire un valore per tutte le segnalazioni che si vogliono controllare (ad es. segnalazione
viene generata/segnalazione scompare) e generare così un messaggio in seguito all'immissione
della password N. 6 (per menu di test dell'hardware). Il messaggio corrispondente viene generato
e può essere letto sia nelle segnalazioni di esercizio del SIPROTEC 4, sia nella centrale di comando
dell'impianto.
Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio".
Controllo degli stati di commutazione di ingressi e uscite binarie
Le uscite e gli ingressi binari, i relè di uscita e i LED del SIPROTEC 4 possono essere controllati
singolarmente mediante il DIGSI. Questo dispositivo può essere utilizzato, per es., durante la fase
di messa in esercizio, per controllare il corretto cablaggio dell'impianto.
In una finestra di dialogo sono rappresentati tutti gli ingressi e le uscite binari così come i LED con
il loro stato attuale. Viene inoltre indicato quali comandi o segnalazioni sono parametrizzati sulla rispettiva componente hardware. In un'ulteriore colonna, previa immissione della password N. 6 (per
menu di test hardware), è possibile forzare l'informazione nello stato opposto. Ogni singolo relè di
uscita, ad esempio, può essere eccitato per eseguire il controllo del cablaggio tra dispositivo di protezione e impianto, senza dover generare i messaggi associati al relè in questione.
Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio".
222
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.35 Funzioni ausiliarie
Generazione di una registrazione delle misure di test
Per verificare la stabilità della protezione anche in presenza di processi transitori, possono essere
eseguite prove di inserzione durante la messa in servizio. Il comportamento della protezione viene
successivamente analizzato a partire dalle informazioni raccolte nelle registrazioni delle misure
eseguite durante i test.
Oltre alla possibilità di registrazione oscilloperturbografica mediante avviamento della protezione, il
dispositivo 7UM61 consente di memorizzare anche i valori di misura mediante il programma di
comando DIGSI, attraverso le interfacce seriali e gli ingressi binari. In quest'ultimo caso l'informazione ">Trig.Wave.Cap." dev'essere parametrizzata su un ingresso binario. Il trigger della registrazione ha luogo quindi, ad es., mediante ingresso binario con l'inserzione dell'oggetto protetto.
Tali registrazioni delle misure di test avviate dall'esterno (ovvero senza avviamento della protezione) vengono trattate dal dispositivo come normali registrazioni oscilloperturbografiche, vale a dire
che per ogni registrazione viene aperto un protocollo di guasto con numero proprio per assicurare
una corretta assegnazione. Tali registrazioni non vengono elencate nella memoria tampone delle
segnalazioni di guasto sul display perché non rappresentano un guasto della rete.
Il procedimento è descritto dettagliatamente nel capitolo "Montaggio e messa in servizio".
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
223
Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
2.36
Elaborazione dei comandi
Nel SIPROTEC 4 7UM61 è integrata una funzione di elaborazione dei comandi che permette di comandare l'interruttore e altri organi di manovra dell'impianto.
I comandi possono provenire da quattro fonti:
• comando sul posto tramite il pannello operatore del dispositivo (eccetto che nella variante senza
pannello operatore)
• comando tramite DIGSI
• comando a distanza tramite unità centrale (ad es. SICAM)
• funzione automatica (ad es. mediante ingresso binario)
Vengono supportati impianti di distribuzione a sbarra semplice e multipla. Il numero degli organi di
manovra da controllare è limitato solo dal numero di ingressi e uscite binarie disponibili. Il dispositivo
offre un alto livello di sicurezza relativamente a manovre errate grazie a controlli di interblocco e può
interagire con una vasta gamma di apparecchiature elettriche e con diversi modi operativi.
2.36.1 Apparecchiatura di controllo
Il controllo di organi di manovra può essere effettuato dall'apposito pannello operatore, tramite l'interfaccia operativa, per mezzo di un personal computer e tramite l'interfaccia seriale e un collegamento all'unità centrale per impianti di distribuzione.
Il numero degli organi di manovra da controllare è limitato dagli ingressi e dalle uscite binarie esistenti.
Casi di applicazione
• Impianti di distribuzione a sbarra semplice o multipla
Presupposti
Il numero degli organi di manovra da controllare è limitato da:
ingressi binari esistenti
uscite binarie esistenti
2.36.1.1 Descrizione delle funzioni
Comando tramite SIPROTEC® 4
I tasti di navigazione ▲, ▼, W, X permettono di accedere al menu di comando e di selezionare qui
l'organo di manovra da controllare. Dopo aver digitato una password, si apre una nuova finestra con
possibilità di selezione di diverse opzioni (ad es. ON, OFF, Annulla) mediante i tasti ▼ e ▲. Segue
quindi una richiesta di conferma. Solo se quest'ultima viene confermata mediante il tasto ENTER la
manovra avrà luogo. Se questa conferma non viene data entro un minuto, l'operazione viene interrotta. L'annullamento è possibile prima della conferma del comando oppure durante la selezione
dell'interruttore mediante il tasto ESC.
Se il comando di manovra viene rifiutato perché una della condizioni di interblocco non è soddisfatta, viene visualizzato sul display il motivo del rifiuto (cfr. anche Descrizione del sistema SIPROTEC®
/1/). Questa segnalazione dev'essere confermata con Enter prima di eseguire un nuovo comando.
224
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
Comando tramite DIGSI
Il comando di organi di manovra può essere effettuato tramite l'interfaccia seriale da un personal
computer con l'ausilio del programma di comando DIGSI. La procedura è riportata nella descrizione
del sistema SIPROTEC 4 (controllo impianti).
Comando tramite interfaccia di sistema
Il comando di organi di manovra può essere effettuato tramite l'interfaccia seriale di sistema e un
collegamento all'unità centrale per impianti di distribuzione. A questo scopo è necessario che la periferia necessaria esista fisicamente sia nell'apparecchio sia a livello dell'impianto. Inoltre, devono
essere effettuate determinate impostazioni per l'interfaccia seriale (cfr. Descrizione del sistema SIPROTEC 4).
2.36.2 Tipi di comando
L'apparecchio supporta i seguenti tipi di comando:
2.36.2.1 Descrizione delle funzioni
Comandi di controllo
Questi comprendono tutti i comandi che agiscono direttamente sugli organi di manovra dell'impianto
e provocano una modifica di stato del processo:
• comandi di commutazione di interruttori (non sincronizzati), sezionatori e dispersori,
• comandi a gradini, ad es. per aumentare oppure diminuire il gradino di regolazione dei trasformatori
• comandi di posizionamento con tempo parametrizzabile, ad es. per la regolazione di bobine di
Petersen
Comandi interni all'apparecchio
Questi comandi non agiscono direttamente sulle uscite binarie. Essi servono ad avviare una funzione interna, a comunicare oppure a confermare all'apparecchio un cambiamento di stato
• Comandi di "adattamento" che permettono di fissare lo stato di oggetti accoppiati al processo,
quali segnalazioni e stati di commutazione, ad es. in caso di mancanza di comunicazione col processo. Un cambio di stato viene indicato nello stato dell'informazione e può essere visualizzato.
• Comandi di controllo flag (per l' "impostazione") che permettono di fissare lo stato di oggetti interni, ad es. cancellare / reinizializzare l'attivazione modo (remoto/locale), le commutazioni di parametri, i blocchi di trasmissione e conteggi.
• Comandi di conferma e resettaggio per il set/reset di memorie interne oppure di dati.
• Comandi di stato di informazione per fissare/eliminare l'informazione supplementare "Stato di informazione" di oggetti di processo quali:
– Inibizione dell'acquisizione
– Blocco di un'uscita
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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225
Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
2.36.3 Percorso di comando
Meccanismi di sicurezza nel percorso di comando permettono di assicurare che un comando abbia
luogo solo in seguito alla verifica di tutti i criteri prestabiliti dall'utente. Oltre ai controlli generali predefiniti si possono programmare ulteriori funzioni di interblocco per ogni organo di manovra. Infine,
viene controllata anche l'esecuzione del comando. La sequenza completa di un comando viene descritta brevemente qui di seguito:
2.36.3.1 Descrizione delle funzioni
Controllo della richiesta di un comando
Devono essere rispettati i seguenti punti:
• Immissione del comando, ad es. mediante il comando integrato
– Verifica della password → diritto di accesso
– Verifica del modo di commutazione (bloccato/sbloccato) → selezione delle caratteristiche di
sbloccaggio
• Verifiche dei comandi programmabili
– Attivazione modo
– Controllo della direzione di commutazione (confronto nominale-reale);
– Protezione contro errori di commutazione, interblocco di baia (logica tramite CFC)
– Protezione contro errori di commutazione, controllo stazione (centralizzato tramite SICAM)
– Blocco di doppio comando (blocco di manovre parallele)
– Blocco da protezione (blocco di manovre mediante funzioni di protezione)
• Verifiche dei comandi predefinite
– Controllo temporale (supervisione del tempo tra richiesta ed elaborazione del comando)
– Parametrizzazione in corso (durante la parametrizzazione un comando viene rifiutato oppure
ritardato)
– Organo di manovra presente come uscita (quando un organo di manovra è programmato ma
non è associato a un'uscita binaria il comando viene rifiutato)
– Blocco di uscita (se un blocco di uscita è stato programmato per un oggetto ed è attivo al
momento dell'emissione del comando, quest'ultimo viene rifiutato)
– Modulo errori hardware
– Comando per questo organo di manovra già attivo (per un organo di manovra può essere eseguito solo un comando in un determinato istante, blocco di doppio comando)
– Controllo 1-di-n (per selezioni multiple quali relè, il dispositivo verifica se un comando è già
stato lanciato per i rispettivi relè di uscita).
Supervisione dell'esecuzione dei comandi
Vengono controllati:
• Interruzione di un comando in seguito ad una richiesta di annullamento
• Supervisione del tempo di esecuzione (tempo di controllo segnalazione di conferma)
226
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
2.36.4 Protezione contro errori di commutazione
Una protezione contro errori di commutazione può essere realizzata mediante la logica programmabile CFC.
2.36.4.1 Descrizione delle funzioni
Controllo interbloccato/non interbloccato
Nelle apparecchiature SIPROTEC 4, i controlli di comando programmabili vengono denominati comunemente "Interblocchi standard". Tali controlli possono essere attivati (controllo bloccato/controllo flag) oppure disattivati (sbloccati) mediante DIGSI.
Per controllo non interbloccato o sbloccato si intende ogni operazione di comando durante la quale
le condizioni di interblocco precedentemente configurate non vengono verificate.
Per controllo interbloccato si intende invece ogni operazione di comando durante la quale le condizioni di interblocco precedentemente configurate vengono verificate nell'ambito del controllo di comando. Se una condizione non viene soddisfatta, il comando viene rifiutato con una segnalazione
seguita dal segno meno (ad es. „BF–“) e con una risposta di comando corrispondente.
Nella seguente tabella sono riportati i tipi di comando possibili in un organo di manovra e le rispettive
segnalazioni. I messaggi contrassegnati con *) vengono visualizzati nella forma illustrata solo sul
display dell'unità e nelle segnalazioni di esercizio. In DIGSI invece, essi appaiono al livello delle segnalazioni spontanee.
Tipo di comando
Comando
Causa
Messaggio
Comando processo
Controllo
CO
CO +/–
Comando di adattamento
Adattamento
MT
MT+/–
Comando di stato informazione,
inibizione dell'acquisizione
Inibizione
dell'acquisizione
ES
ST+/– *)
Comando di stato informazione, blocco Blocco di un'uscita
uscita
AS
ST+/– *)
Comando di annullamento
CA
CA+/–
Annullamento
Il segno "più" nel messaggio indica una conferma del comando. il risultato del comando è quello
atteso, quindi positivo. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un risultato negativo inatteso. Il
comando è stato rifiutato. Una lista delle possibili risposte di comando e delle cause è riportata nella
descrizione del sistema SIPROTEC 4. La figura seguente mostra un esempio di messaggi relativi
all'esecuzione di un comando e delle relative risposte in seguito a una manovra dell'interruttore con
esito positivo.
Il controllo degli interblocchi può essere programmato separatamente per tutti gli apparecchi di
manovra e i controlli flag. Altri azioni di controllo interne, quali sovrascritture manuali e annullamento, non vengono verificate e vengono realizzate indipendentemente dagli interblocchi.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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227
Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
Figura 2-81
Esempio di segnalazione di esercizio dopo comandi dell'interruttore Q0
Interblocco standard (preimpostato)
Gli interblocchi standard dispongono per ogni organo di manovra dei seguenti controlli preimpostati
che possono essere attivati oppure disattivati singolarmente mediante parametri:
• Controllo posizione interruttore (interruttore già in posizione): il comando di commutazione viene
rifiutato con emissione di un messaggio corrispondente quando l'interruttore si trova già in posizione. Quando è attivato, questo controllo è valido in caso di controllo interbloccato e non interbloccato.
• Controllo stazione: per il controllo stazione, viene trasmesso all'unità centrale un comando impartito con attivazione modo = locale. Un organo di manovra soggetto a un controllo stazione non
può essere comandato tramite DIGSI.
• Interblocco di baia: i criteri logici, definiti con l'ausilio della logica CFC e memorizzati nel dispositivo, vengono interrogati e tenuti in considerazione nel caso di controllo interbloccato.
• Blocco di protezione: I comandi di inserzione (ON) vengono rifiutati in caso di controllo interbloccato non appena una funzione di protezione del dispositivo segnala un guasto. I comandi di
scatto, invece, possono essere sempre eseguiti. Tenere presente che anche gli avviamenti della
protezione di sovraccarico segnalano un guasto e che il suo mantenimento provoca il rifiuto del
comando di chiusura. Se si toglie l'interblocco, va però notato che il blocco di riavviamento per
motori, in questo caso, non rifiuta automaticamente un comando di avviamento del motore. Il riavviamento dev'essere quindi bloccato con altri mezzi, ad es. può essere realizzato tramite l'interblocco di baia facendo uso della logica CFC.
• Blocco di doppio comando: le manovre parallele sono interbloccate; durante una manovra non
può averne luogo una seconda.
• Attivazione modo LOCALE: un comando di commutazione del controllo locale (comando con
controllo sorgente LOCALE) è consentito solo se il dispositivo è configurato in modo tale da permettere un controllo locale.
• Controllo DIGSI: un comando di manovra di un dispositivo DIGSI con collegamento locale o
remoto (comando con controllo sorgente DIGSI) è consentito solo se nel dispositivo è ammesso
un comando a distanza (mediante parametrizzazione). La comunicazione del programma DIGSI
a partire da un PC è accompagnata dalla dichiarazione di un numero VD (Virtual Device Number). Solo i comandi accompagnati da questo numero VD (con attivazione modo =REMOTO)
vengono accettati dalll'apparecchio. I comandi che arrivano dal controllo a distanza vengono rifiutati.
• Attivazione modo REMOTO: un comando di manovra del controllo a distanza (comando con controllo sorgente REMOTO) è consentito solo se l'apparecchio è configurato in modo tale da permettere un controllo a distanza.
228
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
Figura 2-82
Interblocchi standard
La parametrizzazione delle condizioni di interblocco con DIGSI è riportata nella seguente figura.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
Figura 2-83
Finestra di dialogo DIGSI per la parametrizzazione delle condizioni di interblocco
Le condizioni di interblocco programmate possono essere lette sul display del dispositivo. Esse
sono contrassegnate da lettere il cui significato è riportato nella seguente tabella.
Tabella 2-14
Tipi di comando e rispettive segnalazioni
Identificazioni di sblocco
Identificazione
(abbreviazione)
Visualizzazione sul
display
Attivazione modo
SV
S
Controllo stazione
Zona /sist. interb.
A
Interblocco di baia
FV
F
Interruttore già in pos. (contr. pos. interruttore)
SI
I
Blocco da protezione
SB
B
La seguente figura mostra un esempio di visualizzazione sul display delle condizioni di interblocco
di tre organi di manovra. Le abbreviazioni utilizzate sono riportate nella precedente tabella.
Vengono visualizzate tutte le condizioni di interblocco parametrizzate.
Figura 2-84
230
Esempio di condizioni di interblocco programmate
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Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
Logica di abilitazione mediante CFC
Per l'interblocco di baia, la logica di abilitazione può essere sviluppata facendo uso della logica programmabile CFC. L'informazione "abilitazione" oppure "interblocco di baia" è messa a disposizione
mediante le condizioni di abilitazione corrispondenti (ad es. "Abilitazione SG ON" e "Abilitazione SG
OFF" con le informazioni: ON / OFF).
Attivazione modo
Per la selezione dell'autorizzazione di attivazione è disponibile la condizione di interblocco "attivazione modo", mediante la quale può essere selezionata la sorgente di comando autorizzata all'attivazione. Sono disponibili i campi di attivazione di seguito riportati con il seguente ordine di priorità:
• LOCALE (Local)
• DIGSI
• REMOTO (Remote)
L'oggetto "attivazione modo" serve per l'interblocco oppure per il rilascio del comando sul posto rispetto ai comandi remoti e al comando DIGSI. Nel 7UM61 l'attivazione modo può essere commutata tra "locale" e "remoto" tramite il pannello di comando, in seguito ad immissione di una password, oppure tramite CFC, anche mediante un ingresso binario e un tasto funzionale.
L'oggetto "Controllo DIGSI" serve per l'interblocco oppure per il rilascio del comando mediante
DIGSI. A questo scopo si tiene conto di un DIGSI con collegamento sia locale che remoto. La comunicazione del programma DIGSI a partire da un PC (locale oppure remoto) è accompagnata
dalla dichiarazione di un numero VD (Virtual Device Number). Solo i comandi accompagnati da
questo numero VD (con attivazione modo = OFF oppure REMOTO) vengono accettati dal dispositivo. Se si interrompe la comunicazione del PC con DIGSI, il numero VD viene cancellato.
L'ordine di comando viene verificato in funzione del controllo sorgente (com. eseg.) e della configurazione del dispositivo rispetto al valore/stato attuale di informazione degli oggetti "attivazione
modo" e "controllo DIGSI" .
Configurazione
Attivazione modo disponibile
si/no (generare oggetto corrispondente)
Controllo DIGSI disponibile
si/no (generare oggetto corrispondente)
Oggetto specifico (ad es. organo di
manovra)
Attivazione modo LOCALE (controllo con
comandi sul posto: si/no
Oggetto specifico (ad es. organo di
manovra)
Attivazione modo REMOTO (controllo con
comando LOCALE, REMOTO oppure
DIGSI): si/no
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231
Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
Tabella 2-15
Logica di interblocco
Stato di
informazione
attuale attivazione
modo
Controllo DIGSI
Comando con
VQ3)
= LOCALE
Comando con
VQ=LOCALE oppure
REMOTO
Comando con
VQ=DIGSI
LOCALE (ON)
non controllato
libero
interbloccato 2)
"interbloccato, poiché
controllo LOCALE"
interbloccato "DIGSI
non controllato"
LOCALE (ON)
controllato
libero
interbloccato 2)
"interbloccato, poiché
controllo LOCALE"
interbloccato 2)
"interbloccato,
poiché controllo
LOCALE"
REMOTO (OFF)
non controllato
interbloccato 1)
"interbloccato,
poiché controllo
REMOTO"
libero
interbloccato "DIGSI
non controllato"
REMOTO (OFF)
controllato
interbloccato 1)
"interbloccato,
poiché controllo
DIGSI"
interbloccato 2)
"interbloccato, poiché
controllo DIGSI"
libero
1)
2)
3)
anche "libero" con: "Attivazione modo LOCALE (verifica con comandi sul posto): n"
anche "libero" con: "Attivazione modo REMOTO (controllo con comando LOCALE, REMOTO oppure DIGSI): n"
VQ = Controllo sorgente
VQ = Auto:
I comandi interni derivati (comandi generati via CFC) non sono soggetti all'attivazione modo e sono
quindi sempre "liberi".
Modo di controllo
Il modo di controllo serve per attivare oppure disattivare le condizioni di interblocco programmate al
momento della manovra.
Sono definiti i seguenti modi (in locale):
• Per comandi locali (VQ = LOCALE)
– interbloccato (normale) oppure
– non interbloccato (sbloccato).
Nel 7UM61 il modo di controllo può essere commutato tra "interbloccato" e "non interbloccato"
tramite il pannello di comando, in seguito ad immissione di una password, oppure tramite CFC,
anche mediante un ingresso binario e un tasto funzionale.
Sono definiti i seguenti modi (a distanza):
• Per comandi remoti oppure da DIGSI (VQ = LOCALE, REMOTO oppure DIGSI)
– interbloccato oppure
– non interbloccato (sbloccato). Il rilascio in questo caso è effettuato mediante un comando separato.
– Per i comandi CFC (VQ = Auto), consultare le indicazioni nel manuale CFC (modulo: BOOL to
Command).
232
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
Interblocchi di baia
La considerazione degli interblocchi di baia (ad es. mediante CFC) comprende la realizzazione di
interblocchi rilevanti ai fini del controllo per impedire manovre intempestive (quali ad es. sezionatore
di linea, sezionatore di terra ecc.), nonché l'impiego di interblocchi meccanici nella sottostazione (ad
es. porta AT aperta contro l'inserzione dell'interruttore)
Per ogni organo di manovra è possibile configurare separatamente un interblocco per le posizioni
ON e/o OFF dell'interruttore.
L'informazione di abilitazione con "Apparecchio di manovra bloccato (OFF/NAKT/DIST) oppure abilitato (ON)" può essere utilizzata
• direttamente tramite segnalazione singola o doppia, interruttore a chiave oppure segnalazione
interna (controllo flag), oppure
• con una logica di abilitazione mediante CFC
Lo stato attuale viene interrogato alla richiesta di comando e viene aggiornato ciclicamente. L'associazione viene effettuata mediante "Oggetto abilitazione comando ON/comando OFF".
Controllo stazione
Si tiene conto degli interblocchi dell'impianto (configurazione mediante l'unità centrale).
Blocco di doppio comando
Ha luogo un interblocco di manovre parallele. Quando si genera un comando, tutti gli oggetti di
comando subordinati al blocco vengono verificati per accertare se vi è un comando in corso.
Durante l'esecuzione di un comando, il blocco è attivo per tutti gli altri comandi.
Blocco da protezione
Ha luogo un interblocco delle manovre mediante funzioni di protezione. Le funzioni di protezione
bloccano, in posizione ON oppure OFF, determinati comandi di commutazione separatamente per
ogni organo di manovra.
Un blocco da protezione richiesto genera un "blocco posizione ON" per l'interblocco di comando di
inserzione, un "blocco posizione OFF" per l'interblocco di un comando di scatto. All'attivazione di un
blocco da protezione un comando in corso viene interrotto immediatamente.
Controllo posizione interruttore (interruttore già in posizione)
Nel caso di un comando di commutazione, la protezione confronta lo stato attuale dell'organo di
manovra con lo stato richiesto. Se un interruttore è già in posizione ON e si prova ad effettuare un
comando di chiusura (ON), quest'ultimo viene rifiutato con la risposta di servizio "Stato nominale
uguale a stato reale". Organi di manovra in posizione di guasto non vengono bloccati a livello software.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
233
Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
Bypass interblocchi
Il bypass di interblocchi programmati al momento della manovra ha luogo all'interno del dispositivo
mediante caratteristiche di sblocco dell'ordine di comando oppure in forma generale, tramite i cosiddetti modi di controllo.
• VQ=LOCALE
– I modi di controllo "interbloccato" e "non interbloccato" possono essere commutati nel 7UM61
dal pannello operatore dopo aver immesso una password.
• REMOTO e DIGSI
– I comandi di SICAM oppure di DIGSI vengono sbloccati per mezzo di un modo di controllo
globale REMOTO. Per realizzare uno sblocco è necessario inviare una richiesta separata. Lo
sblocco è valido solo per una manovra e solo per comandi della stessa origine.
– Richiesta: comando verso l'oggetto "Modo di controllo REMOTO", ON
– Richiesta: comando verso "organo di manovra"
• comandi derivati via CFC (comandi automatici, VQ = Auto):
– il comportamento viene definito nel modulo CFC ("Bool to Command") mediante configurazione
2.36.5 Memorizzazione/acquisizione dei comandi
Durante l'elaborazione dei comandi, le segnalazioni di comando e di processo vengono inviate, indipendentemente dal loro ulteriore impiego e dal loro trattamento successivo, alla funzione di elaborazione messaggi. Ognuno di questi messaggi contiene un'informazione relativa alla sua origine.
Se sono state rispettivamente impostate (configurate), queste segnalazioni vengono registrate nel
protocollo delle segnalazioni di esercizio.
Presupposti
La lista delle possibili risposte e del loro significato nonché la descrizione dei tipi di comando necessari per l'inserzione e la disinserzione degli organi di manovra oppure al posizionamento superiore/inferiore dei gradini del trasformatore, sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4.
2.36.5.1 Descrizione
Conferma del comando a livello del comando integrato
Tutte le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE si convertono in una risposta di servizio
corrispondente e vengono visualizzate quindi sul display.
Conferma dei comandi locale/remoto/Digsi
Le segnalazioni con controllo sorgente VQ_LOCALE/REMOTO/DIGSI vengono trasmesse indipendentemente dalla configurazione (programmazione su interfaccia seriale).
La conferma del comando non ha luogo mediante una risposta di servizio come per il comando
locale, ma tramite il protocollo normale dei comandi e delle segnalazioni.
234
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
Supervisione delle segnalazioni
L'elaborazione dei comandi esegue, per tutte le procedure di comando con segnalazione, una supervisione del tempo. Parallelamente al comando viene avviato un tempo di supervisione (supervisione di durata comando), che controlla se l'organo di manovra ha raggiunto la posizione desiderata
entro tale tempo. All'arrivo della segnalazione il tempo di supervisione viene fermato. Se non viene
emessa nessuna segnalazione, viene visualizzata la risposta di servizio "Com. fuori tempo" e la procedura viene interrotta.
Nelle segnalazioni di esercizio vengono protocollati anche i comandi e le loro segnalazioni. La conclusione normale di un comando ha luogo con l'arrivo della segnalazione di conferma (Disp. rit. OK)
dell'organo di manovra interessato oppure con l'emissione di un messaggio alla conclusione del
comando (nel caso di comandi senza segnalazione di processo).
Il segno "più" nella segnalazione di risposta indica una conferma del comando. Il comando è stato
concluso positivamente. Allo stesso modo, il segno "meno" indica un risultato negativo inatteso.
Emissione del comando / eccitazione relè
I tipi di comando necessari per l'inserzione e la disinserzione di organi di manovra oppure per il posizionamento superiore/inferiore dei gradini del trasformatore, sono descritti nella programmazione
in /1/ .
■
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
235
Funzioni
2.36 Elaborazione dei comandi
236
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Montaggio e messa in servizio
3
Questo capitolo si rivolge a esperti addetti alla messa in servizio. Tale personale deve avere esperienza nella messa in servizio di dispositivi di protezione e di comando, avere conoscenza del funzionamento del generatore e delle regole e delle disposizioni in materia di sicurezza. È possibile
che si rendano necessari alcuni adattamenti dell'hardware ai dati dell'impianto. Per le prove primarie, l'oggetto da proteggere (generatore, motore, trasformatore) deve essere inserito e messo in servizio.
3.1
Montaggio e collegamento
238
3.2
Controllo dei collegamenti
260
3.3
Messa in servizio
267
3.4
Attivazione dell'apparecchio
295
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
237
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
3.1
Montaggio e collegamento
In generale
AVVERTENZA
Fare attenzione che trasporto, stoccaggio, installazione o montaggio vengano effettuati correttamente.
La mancata osservanza di tali norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali all'apparecchiatura.
Il funzionamento sicuro e senza guasti del dispositivo presuppone un trasporto adeguato nonché
operazioni di stoccaggio, installazione e montaggio eseguite da personale qualificato in conformità
alle avvertenze e alle istruzioni contenute nel presente manuale.
In particolare sono da osservare le prescrizioni generali di installazione e di sicurezza per il lavoro
con impianti elettrici ad alta tensione (per es. DIN, VDE, EN, IEC o altri regolamenti nazionali e internazionali).
3.1.1
Indicazioni per la programmazione
Premesse
Per il montaggio e il collegamento devono essere soddisfatte le seguenti premesse e limitazioni:
Il controllo dei dati nominali dell'apparecchio consigliati nella descrizione del sistema SIPROTEC 4
/1/ è stato effettuato e la loro concordanza con i dati dell'impianto è stata verificata.
Varianti di collegamento
Gli schemi generali sono riportati nell'appendice A.2. Esempi di collegamento per trasformatori amperometrici e voltmetrici sono riportati nell'appendice A.3. È necessario verificare che la parametrizzazione dei Dati di Impianto 1 (Power System Data 1) (paragrafo 2.3) corrisponda ai collegamenti.
Correnti / tensioni
Gli schemi di collegamento sono riportati in appendice. Esempi delle possibili connessioni dei trasformatori amperometrici e voltmetrici per collegamento diretto su sbarra (indirizzo 272 SCHEME =
Busbar) e per collegamento tramite trasformatore elevatore (indirizzo 272 = Unit transf.) sono
riportati nell'appendice A.3. In tutti gli esempi i centri stella dei trasformatori amperometrici sono riportati in direzione dell'oggetto da proteggere, cosicché va impostato l'indirizzo 210 CT Starpoint = towards machine.
Negli esempi di collegamento l'ingresso UE dell'apparecchio è collegato all'avvolgimento a triangolo
aperto di trasformatori di tensione. Dev'essere quindi impostato l'indirizzo 223 UE CONNECTION =
broken delta.
Un collegamento standard con più generatori connessi direttamente su una sbarra è riportato
nell'appendice A.3. La corrente di terra può essere aumentata tramite un trasformatore di terra collegato alla sbarra (max. ca. 10 A) e permette, in questo modo, una zona di protezione fino al 90%.
La corrente di terra può essere rilevata tramite trasformatore toroidale per raggiungere la sensibilità
necessaria. La tensione omopolare può essere utilizzata per procedimenti di avviamento fino alla
sincronizzazione quale criterio di messa a terra.
238
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Il fattore 213 FACTOR IEE considera la trasformazione tra lato primario e secondario del trasformatore sommatore di corrente per l'uso dell'ingresso di corrente sensibile nell'esempio di collegamento corrispondente.
Esempio:
Trasformatore sommatore di corrente . 60 A/1 A
Adattamento al rilevamento sensibile della corrente di terra: FACTOR IEE = 60
Nell'esempio di collegamento "Collegamento diretto su sbarra con messa a terra a bassa resistenza
ohmica“ in appendice, il centro stella del generatore è collegato a terra a bassa resistenza ohmica.
Per evitare correnti di circolazione (terza armonica), in caso di più generatori la resistenza dovrebbe
essere collegata ad un solo generatore. Per il rilevamento selettivo dei guasti a terra, l'ingresso sensibile di corrente di terra IEE è connesso al conduttore di ritorno comune delle due serie di TA (misura
della differenza di corrente). I trasformatori amperometrici vanno collegati a terra in un solo punto
Si ha l'impostazione FACTOR IEE = 1. Per questo collegamento è particolarmente adatto un trasformatore di corrente compensato DE (compensazione di spira).
Nell'esempio di collegamento "Collegamento tramite trasformatore elevatore con centro stella isolato“ in appendice, il rilevamento di guasti a terra ha luogo tramite la tensione omopolare. Per evitare
interventi intempestivi in caso di guasti a terra in rete, è prevista una resistenza di carico sull'avvolgimento a triangolo aperto. L'ingresso UE del dispositivo è collegato mediante un partitore di tensione all'avvolgimento a triangolo aperto di un trasformatore di terra (indirizzo 223 UE CONNECTION
= broken delta). Il fattore 225 Uph / Udelta si regola secondo la trasformazione della tensione del lato secondario:
Tra gli avvolgimenti secondari il fattore è pertanto pari a 3/√3 = 1,73. Per altri rapporti di trasformazione, ad es. con misura diretta della tensione omopolare tramite trasformatori interconnessi,
questo fattore dovrà essere adeguatamente modificato.
Il fattore 224 FACTOR UE considera la trasformazione completa tra la tensione primaria e la tensione ai poli addotta all'apparecchio, comprendendo quindi anche il partitore di tensione collegato in
serie. Con una tensione del trasformatore nominale primaria di 6,3 kV, una tensione secondaria di
500 V con spostamento completo e un partitore di tensione di 1:5, questo fattore è ad esempio
Per maggiori indicazioni vedere paragrafo 2.3, in “Rapporto di trasformazione UE”
Nell'esempio di collegamento "Collegamento a blocco con trasformatore nel centro stella“ in appendice, l'abbassamento della tensione di disturbo dei guasti a terra sul lato della rete rileva una resistenza di carico collegata al centro stella del generatore. La corrente di terra massima viene limitata
a circa 10 A. L'esecuzione può essere una resistenza primaria o secondaria con trasformatore del
punto neutro. Per evitare una resistenza secondaria piccola, il rapporto di trasformazione del trasformatore del centro stella va tenuto basso. L'elevata tensione secondaria da ciò determinata può
essere abbassata tramite un partitore di tensione. L'indirizzo 223 UE CONNECTION viene impostato
su neutr. transf..
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
239
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
La figura "Collegamenti del trasformatore voltmetrico per due trasformatori voltmetrici in collegamento a U“ nell'appendice A.3 mostra come avviene il collegamento con due soli trasformatori voltmetrici in collegamento a V sul lato dell'impianto.
La figura "Motore asincrono“ nell'appendice A.3 mostra un collegamento tipico della protezione ad
un grande motore asincrono. Le tensioni per la supervisione della tensione e della tensione omopolare vengono, di regola, prelevate dalla sbarra. Se alla sbarra sono collegati più motori, i guasti a
terra unipolari possono essere rilevati con la protezione di guasto a a terra, consentendo in tal modo
di effettuare scatti selettivi. Per il rilevamento della corrente di terra viene impiegato un trasformatore toroidale.
Il fattore 213 FACTOR IEE considera la trasformazione tra lato primario e secondario del trasformatore sommatore di corrente per l'uso dell'ingresso di corrente IEE.
Ingressi e uscite binarie
Le possibilità di configurazione degli ingressi e delle uscite binari, ovvero l'adattamento individuale
all'impianto, sono riportate nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/. Le preimpostazioni di fabbrica sono riportate all'appendice A.4. Controllare anche che le strisce con le diciture sulla parte
frontale corrispondano alle funzioni di segnalazione attribuite.
Commutazione del gruppo di parametri
Se la commutazione del gruppo di parametri viene effettuata attraverso ingressi binari, bisogna osservare le indicazioni seguenti:
• Per la parametrizzazione sul pannello operatore tramite DIGSI, all'indirizzo 302 CHANGE l'opzione dev'essere selezionata attraverso Binary Input.
• Per il comando di due gruppi di parametri basta un ingresso binario, cioè l'ingresso „>Param.
Selezione1“.
• Per la configurazione dell'ingresso binario in collegamento normalmente aperto, cioè con tensione attiva (H attiva) questo significa:
- non attivato: set parametri A
- attivato: set parametri B
• Il segnale di comando deve essere costantemente presente e/o costantemente non presente, affinché il gruppo di parametri selezionato sia e rimanga attivo.
Supervisione del circuito di scatto
Per la supervisione del circuito di scatto si consiglia il collegamento con due ingressi binari (vedi
par. 2.29). Gli ingressi binari non devono avere connessione comune e la soglia di intervento deve
rimanere chiaramente al di sotto della metà del valore nominale della tensione continua di comando.
Per l'impiego di solo un ingresso binario, bisogna inserire un resistore R al posto del secondo ingresso binario (vedi par. 2.29). Tenere conto dei lunghi tempi di reazione di ca. 300 s. Il calcolo è
riportato al paragrafo 2.29.2.
240
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
3.1.2
Modifiche dell'hardware
3.1.2.1
In generale
In generale
Un adattamento successivo dell'hardware alle condizioni dell'impianto può rendersi necessario ad
esempio in relazione alla tensione di comando per ingressi binari o alla terminazione di interfacce
seriali. Se si effettuano addattamenti, tenere in ogni caso conto delle indicazioni di questo paragrafo.
Tensione ausiliaria
Esistono diversi range di entrata per la tensione ausiliaria (vedi dati di ordinazione in appendice).
Le versioni per DC 60/110/125 V e DC 110/125/220 V, AC 115 V possono essere adattate modificando dei ponticelli ad innesto. L'attribuzione di questi ponticelli ai range di tensione nominale e la
loro disposizione sul circuito stampato sono descritte in questo capitolo, al titolo a margine "Modulo
processore B-CPU". Alla consegna dell'apparecchio, tutti i ponticelli sono impostati correttamente
secondo le indicazioni di targa e non devono essere più modificati.
Contatto di anomalia
Il contatto di anomalia dell'apparecchio è realizzato come contatto di commutazione che può essere
connesso a scelta come contatto NC o come contatto NA tramite un ponticello a innesto (X40) ai
collegamenti F3 e F4 dell'apparecchio. L'attribuzione dei ponticelli a innesto al tipo di contatto e la
disposizione dei ponticelli sono descritte in questo paragrafo, al titolo al margine "Modulo processore B–CPU“.
Correnti nominali
I trasduttori di ingresso dell'apparecchio sono impostati tramite commutazione di carico su una corrente nominale di 1A o 5A. La posizione dei ponticelli a innesto viene effettuata in fabbrica conformemente alle indicazioni di targa. L'assegnazione dei ponticelli a innesto alla corrente nominale e
la disposizione dei ponticelli sono descritte in questo paragrafo al titolo a margine "Modulo di ingresso/uscita C–I/O –2" Tutti i ponticelli devono avere impostazione unitaria per una corrente nominale,
vale a dire un ponticello (da X61 a X64) per ognuno dei trasduttori di ingresso e in aggiunta il ponticello X60 in comune.
Se si dovesse in via del tutto eccezionale effettuare una modifica, non bisogna tralasciare di comunicarla all'apparecchio anche tramite il parametro 212 CT SECONDARY nei dati d'impianto (vedi par.
2.3).
Nota
La posizione dei ponticelli deve concordare con le correnti nominali secondarie dell'apparecchio programmate
all'indirizzo 212. In caso contrario, l'apparecchio va in anomalia ed emette un segnalazione di guasto.
Tensione di comando per gli ingressi binari
Gli ingressi binari vengono impostati dal produttore in modo tale da utilizzare come grandezza di
comando una tensione della stessa ampiezza della tensione di alimentazione. Per valori nominali
differenti della tensione di comando sul lato dell'impianto può rendersi necessaria la modifica della
soglia di intervento degli ingressi binari.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
241
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Per modificare la soglia di intervento di un ingresso binario, bisogna cambiare ogni volta un ponticello. L'assegnazione dei ponticelli agli ingressi binari e la loro disposizione fisica seguono in questo
paragrafo.
Nota
Se vengono impiegati ingressi binari per la supervisione del circuito di scatto, si deve considerare che due ingressi binari (e/o un ingresso binario e un resistore) sono collegati in serie. Qui la soglia di intervento deve trovarsi chiaramente al di sotto della metà della tensione di comando nominale.
Tipo di contatto per relè di uscita
Moduli di ingresso/uscita possono contenere relè il cui contatto può essere impostato, a scelta,
come contatto NA o contatto NC. A questo scopo bisogna spostare un ponticello. I relè e i moduli
per i quali ciò è valido sono descritti in questo paragrafo al titolo a margine "Modulo d'ingresso/uscita
C–I/O –2“ e "Modulo d'ingresso/uscita C–I/O–1“.
Sostituzione di interfacce
Le interfacce seriali sono sostituibili solo negli apparecchi a montaggio incassato o in armadio. In
questo capitolo, al titolo a margine "Sostituzione di moduli interfaccia”, viene descritto quali sono
questi moduli e come vanno sostituiti.
Resistenze di terminazione per RS485 e Profibus DP (elettrico)
Per una trasmissione dei dati sicura, il bus RS 485 o il Profibus DP elettrico deve terminare rispettivamente all'ultimo apparecchio del bus con resistenze. A questo scopo, sono previste resistenze
di terminazione sul circuito stampato del modulo del processore B–CPU e sul modulo interfaccia
RS 485 o Profibus DP elettrico che possono essere inserite tramite ponticelli a innesto. Si può ricorrere ad una delle tre possibilità. La disposizione dei ponticelli sul circuito stampato del modulo del
processore B-CPU è descritta in questo paragrafo al titolo a margine "Modulo processore B-CPU"
e quella sui moduli interfaccia al titolo a margine "Interfacce seriali con capacità bus" Entrambi i ponticelli devono avere sempre lo stesso inserimento.
Alla consegna dell'apparecchio le resistenze di terminazione sono disinserite.
Pezzi di ricambio
Pezzi di ricambio possono essere la batteria tampone, che in caso di mancanza della tensione di
alimentazione mantiene i dati caricati nella memoria RAM, e il fusibile dell'alimentazione di corrente
interna. La loro disposizione fisica si ricava dalle figure 3-3 e 3-4. I dati del fusibile sono impressi sul
modulo accanto al fusibile. Per la sostituzione, tenere conto delle indicazioni riportate nella Descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/, sotto "Misure di manutenzione“ e "Riparazioni“.
3.1.2.2
Smontaggio
Smontaggio dell'apparecchio
Nota
La premessa per i passi che seguono è che l'apparecchio non sia in stato operativo.
242
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Se si effettuano lavori sui circuiti stampati, quali controllo o permutazione di elementi di comando
oppure sostituzione di moduli, sostituzione della batteria tampone o del fusibile per correnti deboli,
procedere nel modo seguente:
CAUTELA
Fare attenzione quando si modificano elementi del circuito stampato che riguardano i dati
nominali dell'apparecchio
La conseguenza è che il codice di ordinazione (MLFB) e i valori nominali di targa non concordano
più con l'apparecchio.
Se in casi eccezionali una tale modifica dovesse essere necessaria, è indispensabile contrassegnare in questo senso l'apparecchio in modo chiaro e ben evidente. A questo scopo sono a disposizione
etichette autoadesive che possono essere usate quale targa supplementare.
Se si effettuano lavori sui circuiti stampati, quali controllo o permutazione di elementi di comando
oppure sostituzione di moduli, procedere nel modo seguente:
• Preparare la postazione di lavoro: preparare un piano di appoggio adatto per componenti che
possono danneggiarsi in seguito a scariche elettrostatiche. Sono inoltre necessari i seguenti
utensili:
– un cacciavite con larghezza utensile da 5 a 6 mm,
– un cacciavite con intaglio a croce Pz misura 1,
– una chiave a tubo con ampiezza 4,5mm.
• Svitare le viti prigioniere sul lato posteriore del connettore DSUB ai posti "A" e "C". Ciò non va
fatto nel modello a montaggio sporgente.
• Se l'apparecchio accanto alle interfacce del posto "A" ha ulteriori interfacce ai posti "B" e/o "C",
devono essere allentate le viti che si trovano rispettivamente in diagonale.Ciò non va fatto nel
modello a montaggio sporgente.
• Rimuovere le coperture del frontalino dell'apparecchio e allentare le viti che diventano così accessibili.
• Togliere il frontalino e ribaltarlo lateralmente facendo attenzione.
Lavori ai connettori a spina
CAUTELA
Fare attenzione alle scariche elettrostatiche
La mancata osservanza può comportare lesioni lievi o danni all'apparecchiatura.
Bisogna assolutamente evitare scariche elettrostatiche attraverso i collegamenti dei componenti, i
circuiti stampati e i connettori a spina toccando preventivamente le parti metalliche collegate a terra.
Non inserire o estrarre i connettori sotto tensione!
Osservare quanto segue:
• Allentare sul frontalino il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del processore
B-CPU (1) e il frontalino. Staccare premendo i bloccaggi del connettore in alto e in basso, in modo
che il connettore a spina del cavo a nastro piatto venga premuto fuori.
• Allentare il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra il modulo del processore B-CPU (1) e
i moduli di ingresso/uscita (a seconda del modello ordinato (2) e (4)).
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
243
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
• Estrarre i moduli e porli su un piano di appoggio adatto a componenti a rischio di scariche elettrostatiche. Per il modello a montaggio sporgente bisogna considerare che per tirare il modulo
del processore B-CPU è necessario usare un po' di forza per via dei connettori a spina.
• Controllare ed eventualmente modificare e/o rimuovere i ponticelli come riportato nelle figure da
3-3 a 3-6.
La disposizione dei moduli per la grandezza 1/3 della custodia è riportata alla figura 3-1 e quella per
la grandezza 1/2 alla figura 3-2.
Figura 3-1
244
7UM611: Vista frontale grandezza custodia 1/3 senza frontalino (semplificata e rimpicciolita)
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Figura 3-2
3.1.2.3
7UM612: Vista frontale grandezza custodia 1/2 senza frontalino (semplificata e rimpicciolita)
Interruttori su circuiti stampati
Modulo processore B–CPU per 7UM61.../BB
Esistono due versioni del modulo processore B–CPU che si distinguono per disposizione e impostazione dei ponticelli. Per apparecchi fino al modello 7UM61.../BB il layout del circuito stampato
per il modulo processore B–CPU è riportato nella figura seguente.
La posizione del fusibile (F1) e della batteria tampone (G1) si ricavano ugualmente dalla figura sottostante.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
245
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Figura 3-3
Modulo processore CPU con rappresentazione dei ponticelli necessari per il controllo delle impostazioni.
Per gli apparecchi fino al modello 7UM61.../BB i ponticelli per la tensione nominale impostata
dell'alimentazione ausiliaria integrata devono essere concordi con quanto riportato nella tabella 31, la posizione di riposo del contatto di anomalia deve concordare con la tabella 3-2 e le tensioni di
comando degli ingressi binari da IB1 a IB7 con la tabella 3-3.
Tabella 3-1
Posizione dei ponticelli della tensione nominale dell'alimentazione ausiliaria integrata sul
modulo processore B-CPU per 7UM61.../BB
Ponticello
Tensione nominale
DC 60/110/125 V
DC 110/125/220/250 V
DC 24/48 V
AC 115 V
X51
1–2
2–3
X52
1–2 e 3–4
2–3
X53
1–2
2–3
sono intercambiabili
246
Ponticelli
X51 - X53
non applicato
non modificabile
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Tabella 3-2
Ponticelli della posizione di riposo del contatto di anomalia sul modulo del processore B–CPU
per 7UM61.../BB
Ponticello
Posizione di riposo
aperta
Posizione di riposo
chiusa
Impostazione di fabbrica
X40
1–2
2–3
2–3
Tabella 3-3
1)
2)
Posizione ponticelli delle tensioni di comando degli ingressi binari da IB1 a IB7 sul modulo
del processore B–CPU per 7UM61.../BB
Ingressi binari
Ponticello
Soglia 19 V 1)
Soglia 88 V 2)
IB1
X21
L
H
IB2
X22
L
H
IB3
X23
L
H
IB4
X24
L
H
IB5
X25
L
H
IB6
X26
L
H
IB7
X27
L
H
Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 a 125 V
Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 a 220 V e
AC 115 V
Modulo processore B–CPU per 7UM61.../CC
Per apparecchi a partire da 7UM61.../CC il layout del circuito stampato è riportato nella figura seguente. La posizione del fusibile (F1) e della batteria tampone (G1) si ricavano ugualmente dalla
figura sottostante.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
247
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Figura 3-4
Modulo processore B-CPU per apparecchi a partire da .../CC con rappresentazione dei ponticelli necessari
per il controllo delle impostazioni
Per gli apparecchi dal modello 7UM61.../CC i ponticelli per la tensione nominale impostata dell'alimentazione ausiliaria integrata devono essere concordi con quanto riportato nella tabella 3-4, la posizione di riposo del contatto di anomalia deve concordare con la tabella 3-5 e le tensioni di
comando degli ingressi binari da IB1 a IB7 con la tabella 3-6.
Tabella 3-4
Posizione dei ponticelli della tensione nominale dell'alimentazione ausiliaria integrata sul
modulo processore B–CPU per 7UM61.../CC
Ponticello
Tensione nominale
DC 60/110/125 V
DC 220/250 V
DC 24/48 V
AC 115/230 V
248
X51
1–2
2–3
1–2
X52
1–2 e 3–4
2–3
non applicato
X53
1–2
2–3
non applicato
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Tabella 3-5
Ponticelli della posizione di riposo del contatto di anomalia sul modulo del processore B-CPU
per apparecchi 7UM61.../CC
Ponticello
Posizione di riposo aperta
Posizione di riposo chiusa
Impostazione di
fabbrica
X40
1–2
2–3
2–3
Tabella 3-6
1)
2)
Posizione ponticelli delle tensioni di comando degli ingressi binari da IB1 a IB7 sul modulo
del processore B–CPU per 7UM61.../CC
Ingressi binari
Ponticello
Soglia 19 V 1)
Soglia 88 V 2)
IB1
X21
L
H
IB2
X22
L
H
IB3
X23
L
H
IB4
X24
L
H
IB5
X25
L
H
IB6
X26
L
H
IB7
X27
L
H
Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 a 125 V
Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione DC 220/250 V e
AC 115/230 V
Modulo di ingresso/uscita C-I/O-1
Il layout del circuito stampato per il modulo di ingresso/uscita C-I/O-1 è riportato nella figura sottostante.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
249
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Figura 3-5
Modulo di ingresso/uscita C-I/O-1 con rappresentazione dei ponticelli necessari per il controllo
dell'impostazione
Nell'esecuzione 7UM612, per il modulo di ingresso/uscita C–I/O–1 l'uscita binaria UB 4 può essere
configurata come contatto NC o contatto NA (vedi anche schemi generali in appendice al par.A.2).
Tabella 3-7
250
Posizione ponticelli per il tipo di contatto del relè per UB$
Ponticello
Posizione di riposo
aperta (contatto NA)
Posizione di riposo
chiusa (contatto NC)
Impostazione di fabbrica
X40
1–2
2–3
1–2
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Tabella 3-8
1)
2)
3)
Posizione ponticelli delle tensioni di comando degli ingressi binari da IB8 a IB15 sul modulo di
ingresso/uscita C– I/O–1 nel 7UM612
Ingressi binari
Ponticello
Soglia 19 V 1)
Soglia 88 V 2)
Soglia 176 V 3)
IB8
X21/X22
L
M
H
IB9
X23/X24
L
M
H
IB10
X25/X26
L
M
H
IB11
X27/X28
L
M
H
IB12
X29/X30
L
M
H
IB13
X31/X32
L
M
H
IB14
X33/X34
L
M
H
IB15
X35/X36
L
M
H
Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 24 a 125 V
Impostazione di fabbrica per apparecchi con tensioni nominali di alimentazione da DC 110 a 220 V e
AC 115 V
Usare solo per tensioni di comando da DC 220 a 250 V
I ponticelli X71, X72 e X73 sul modulo di ingresso / uscita C-I/O-1 servono a impostare l'indirizzo
bus e non devono essere cambiati. La tabella seguente riporta le posizioni dei ponticelli alla consegna.
I punti nei quali sono montati i moduli si ricavano dalle figure da 3-1 a 3-2.
Tabella 3-9
Posizione ponticelli degli indirizzi del modulo di ingresso/uscita C–I/O–1 per il 7UM612
Ponticello
Stato di fornitura
X71
L
X72
H
X73
H
Modulo di ingresso/uscita C-I/O-2
Il layout del circuito stampato per il modulo di ingresso/uscita C-I/O-2 è riportato nella figura seguente.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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251
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Figura 3-6
Modulo di ingresso/uscita C-I/O-2 con rappresentazione dei ponticelli necessari al controllo
delle impostazioni
Il contatto del relè per l'uscita binaria UB17 può essere configurato come contatto NA o contatto NC
(vedi anche schemi generali in appendice, al paragrafo A.2):
Tabella 3-10
Posizione ponticelli per il tipo di contatto del relè per UB17
Ponticello
Posizione di riposo
aperta (contatto NA)
Posizione di riposo
chiusa (contatto NC)
Impostazione di fabbrica
X41
1–2
2–3
1–2
Le correnti nominali impostate dei trasduttori di ingresso di corrente vengono controllate sul modulo
di ingresso/uscita C-I/O-2. Tutti i ponticelli devono avere impostazione unitaria per una corrente nominale, vale a dire un ponticello (da X61 a X63) per ognuno dei trasduttori di ingresso e in aggiunta
il ponticello X60 in comune. Il ponticello X64 manca, in quanto ogni esecuzione del 7UM61 dispone
di un ingresso sensibile di corrente di terra (trasduttore d'ingresso T8).
252
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
I ponticelli X71, X72 e X73 sul modulo di ingresso / uscita C-I/O-2 servono a impostare l'indirizzo
bus e non devono essere cambiati. La tabella seguente riporta le posizioni dei ponticelli alla consegna.
Tabella 3-11
3.1.2.4
Posizione ponticelli degli indirizzi del modulo di ingresso/uscita C-I/O-2
Ponticello
Stato di fornitura
X71
1-2 (H)
X72
1-2 (H)
X73
2-3 (L)
Moduli interfaccia
Sostituzione di moduli interfaccia
I moduli interfaccia si trovano sul modulo del processore B–CPU ((1) nelle figure 3-1 e 3-2). La figura
sottostante mostra il circuito stampato con la disposizione dei moduli
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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253
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Figura 3-7
Modulo processore CPU con moduli interfaccia
Osservare che:
• La sostituzione dei moduli interfaccia è possibile solamente su apparecchi a montaggio incassato
o in armadio.
Negli apparecchi a montaggio sporgente con morsettiera doppia la sostituzione può essere effettuata solo in fabbrica.
• Possono essere impiegati solo moduli interfaccia con i quali l'apparecchio è ordinabile in base al
codice di ordinazione, vedere anche l'appendice A.1.
254
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Tabella 3-12
Moduli di sostituzione per interfacce
Interfaccia
Posizione di montaggio / Port
Modulo di sostituzione
RS232
RS485
LWL 820 nm
Profibus DP RS485
Interfaccia di sistema
B
Profibus DP anello doppio
Modbus RS485
Modbus 820 nm
DNP3.0, RS485
DNP 3-0 820 nm
RS232
Interfaccia di servizio
C
RS485
FO 820 nm
I numeri di ordinazione dei moduli di sostituzione sono riportati in appendice al paragrafo A.1.
Terminazione
Per interfacce inserite su bus, l'ultimo apparecchio deve avere una resistenza terminale inserita. Per
il 7UM621 ciò riguarda le varianti con interfacce RS485 o Profibus.
Le resistenze di terminazione sono collocate sul modulo interfaccia RS485 o Profibus, che si trova
sul modulo del processore B–CPU ((1) nelle figure 3-1 e 3-2) o direttamente sul circuito stampato
del modulo del processore B–CPU (vedi titolo a margine "Modulo processore B–CPU", tabella 3-2).
La figura 3-7 mostra il circuito stampato del B–CPU con la disposizione dei moduli.
Il modulo per l'interfaccia RS485 è rappresentato nella figura 3-8, quello per l'interfaccia Profibus
nella figura 3-9.
Alla consegna i ponticelli sono inseriti in modo che le resistenze di terminazione siano disinserite.
È necessario che entrambi i ponticelli di un modulo siano sempre inseriti nello stesso modo.
Figura 3-8
Posizione dei ponticelli a innesto per la configurazione quale interfaccia RS485 comprese le resistenze di
terminazione
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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255
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Figura 3-9
Posizione dei ponticelli a innesto per la configurazione delle resistenze di terminazione dell'interfaccia Profibus (FMS e DP), DNP 3.0 e Mobdus
L'inserzione di resistenze di terminazione è possibile anche esternamente (ad es. sul modulo di collegamento). In questo caso, le resistenze di terminazione che si trovano sul modulo interfaccia
RS485 e/o Profibus o direttamente sul circuito stampato del modulo del processore B–CPU devono
essere disinserite.
Esiste la possibilità di trasformare l'interfaccia RS485 in un'interfaccia RS232 permutando dei ponticelli e viceversa.
Le posizioni dei ponticelli per le alternative RS232 o RS485 (secondo la figura 3-8) si ricavano dalla
tabella seguente.
Tabella 3-13
Configurazione per RS232 o RS485 sul modulo interfaccia
Ponticello
X5
X6
X7
X8
X10
X11
X12
X13
RS232
1-2
1-2
1-2
1-2
1-2
2-3
1-2
1-2
RS485
2-3
2-3
2-3
2-3
2-3
2-3
1-2
1-2
I ponticelli da X5 a X10 devono essere inseriti nello stesso modo!
Alla consegna i ponticelli sono inseriti come da configurazione di ordinazione.
3.1.2.5
Assemblaggio
Le fasi di assemblaggio dell'apparecchio sono le seguenti:
• Inserire con cautela i moduli nella custodia. I punti nei quali sono montati i moduli si ricavano dalle
figure da 3-1 a 3-2. Per i modelli a montaggio sporgente si consiglia di premere sugli angolari metallici dei moduli quando si inserisce il modulo del processore B–CPU per facilitare l'inserimento
nei connettori.
• Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto dapprima sui moduli di ingresso/uscita I/O
e poi sul modulo del processore B-CPU. Fare attenzione a non piegare le spine di connessione!
Non forzare!
• Inserire il connettore a spina del cavo a nastro piatto tra modulo del processore B-CPU e frontalino sul connettore del frontalino.
• Premere i bloccaggi dei connettori.
• Mettere il frontalino e fissarlo nuovamente alla custodia con le viti.
• Inserire nuovamente le coperture.
• Riavvitare le interfacce sul lato posteriore dell'apparecchio. Ciò non va fatto nei modelli a montaggio sporgente.
256
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
3.1.3
Montaggio
3.1.3.1
Montaggio incassato
A seconda del modello, la grandezza della custodia può essere 1/3 oppure 1/2.
• Rimuovere le 4 coperture sugli angoli del frontalino. Si rendono così accessibili 4 o 6 fori nell'angolare di fissaggio.
• Inserire l'apparecchio nell'apertura del quadro e fissare con 4 viti. Per le dimensioni vedere paragrafo 4.26.
• Rimettere le 4 coperture.
• Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del filo di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere tuttavia almeno di 2,5 mm2.
• Effettuare i collegamenti con connessioni a spina o a vite sulla parete posteriore della custodia
seguendo lo schema. Nel caso di collegamenti a filo con l'utilizzo di capicorda a forcella o con
connessione diretta, le viti, prima di inserire i fili, devono essere avvitate in modo tale che la testa
della vite sia allineata al bordo esterno del modulo di connessione. Se si utilizzano capicorda ad
anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo in modo tale che la filettatura della vite entri
nel foro del capocorda. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni,
coppie di serraggio, raggi di curvatura e scarico della trazione secondo la descrizione del sistema
SIPROTEC /1/.
Figura 3-10
Montaggio incassato di un 7UM611
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
257
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
3.1.3.2
Montaggio incassato su telaio o in armadio
La grandezza custodia 1/3 e 1/2 ha 4 coperture e 4 fori di fissaggio.
Per il montaggio di un apparecchio in un telaio o armadio servono 2 barre di fissaggio. I numeri di
ordinazione sono riportati in appendice sotto A.1.
• Dapprima avvitare senza stringere le due barre di fissaggio nel telaio o nell'armadio con rispettivamente 4 viti.
• Rimuovere le 4 coperture sugli angoli del frontalino. Si rendono così accessibili 4 fori nell'angolare di fissaggio.
• Fissare l'apparecchio alle barre di fissaggio con 4 viti.
• Rimettere le 4 coperture.
• Stringere bene le 8 viti delle barre di fissaggio nel telaio o armadio.
• Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul lato posteriore dell'apparecchio con l'ausilio di almeno una vite M4. La sezione del conduttore di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere tuttavia almeno di 2,5 mm2.
• Effettuare i collegamenti con connessioni a spina o a vite sulla parete posteriore della custodia
seguendo lo schema.Nel caso di collegamenti a filo con l'utilizzo di capicorda a forcella o con connessione diretta, le viti, prima di inserire i fili, devono essere avvitate in modo tale che la testa
della vite sia allineata al bordo esterno del modulo di connessione. Se si utilizzano capicorda ad
anello, il capocorda deve essere centrato nell'alveolo in modo che la filettatura della vite entri nel
foro del capocorda. Bisogna assolutamente tenere conto delle indicazioni relative a sezioni,
coppie di serraggio, raggi di curvatura e scarico della trazione secondo la descrizione del sistema
SIPROTEC 4 /1/.
Figura 3-11
258
Montaggio di un 7UM61 (grandezza custodia 1/3) in un telaio o armadio
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Montaggio e messa in servizio
3.1 Montaggio e collegamento
Figura 3-12
3.1.3.3
Montaggio di un 7UM612 (grandezza custodia 1/2) in un telaio o armadio
Montaggio sporgente
Eseguire il montaggio effettuando le seguenti operazioni:
• Fissare l'apparecchiatura sul quadro elettrico per mezzo di 4 viti. Per le dimensioni vedi Dati
tecnici al paragrafo 4.26.
• Predisporre una terra elettrica robusta a bassa resistenza ohmica sul morsetto di terra del dispositivo. La sezione del conduttore di terra impiegato deve corrispondere alla sezione massima collegata e deve essere, tuttavia, almeno di 2,5 mm2.
• In alternativa, è possibile predisporre la suddetta messa a terra sulla superficie di terra laterale
con l'ausilio di almeno una vite M4.
• Effettuare i collegamenti seguendo lo schema tramite morsetti a vite, collegamenti a fibra ottica
e moduli elettrici di comunicazione attraverso l'alloggiamento del pulpito. Bisogna assolutamente
tenere conto delle indicazioni relative a sezioni, coppie di serraggio, raggi di curvatura e scarico
della trazione secondo la descrizione del sistema SIPROTEC 4.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
259
Montaggio e messa in servizio
3.2 Controllo dei collegamenti
3.2
Controllo dei collegamenti
3.2.1
Controllo del collegamento di trasmissione dati delle interfacce
Occupazioni pin
Le tabelle seguenti mostrano le occupazioni pin delle diverse interfacce seriali dell'apparecchio,
dell'interfaccia di sincronizzazione. La posizione dei collegamenti si desume dalla figura seguente.
Figura 3-13
Connettori DSUB a 9 poli
Interfaccia operatore
Utilizzando il cavo di connessione consigliato (per la sigla di ordinazione vedi appendice) è assicurato automaticamente il corretto collegamento fisico tra l'apparecchio SIPROTEC 4 e il PC e/o il
laptop.
Interfaccia di sistema
Nei modelli con interfaccia seriale collegata a un'unità centrale è necessario controllare la linea di
trasmissione dati. Particolarmente importante è il controllo visivo della disposizione dei canali di trasmissione e ricezione. Nell'interfaccia RS232 e nell'interfaccia a fibra ottica ogni collegamento è
predisposto per una direzione di trasmissione. Per questa ragione l'uscita dei dati di un apparecchio
deve essere collegata all'ingresso dei dati dell'altro apparecchio e viceversa.
I cavi di dati hanno i collegamenti contrassegnati con riferimento a DIN 66020 e ISO 2110.
• TxD = uscita dati
• RxD = ingresso dati
• RTS = richiesta invio
• CTS = abilitazione invio
• GND = potenziale di terra
La schermatura dei cavi viene collegata a terra a entrambe le estremità. In ambiente ad alto carico
di CEM si può migliorare la resistenza alle interferenze conducendo il GND in una coppia di fili separati, schermati singolarmente.
260
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Montaggio e messa in servizio
3.2 Controllo dei collegamenti
Tabella 3-14
N. pin
Occupazione del connettore DSUB sulle diverse interfacce
Interf. oper.
RS232
2
RxD
RxD
–
–
3
TxD
TxD
A/A’ (RxD/TxD–N)
B/B’ (RxD/TxD–P)
A
4
–
–
–
CNTR–A (TTL)
RTS (livello TTL)
5
GND
GND
C/C’ (GND)
C/C’ (GND)
GND1
6
–
–
–
+5 V (carico max.
<100 mA)
VCC1
7
_
RTS
– 1)
–
–
8
_
CTS
B/B’ (RxD/TxD–P)
A/A’ (RxD/TxD–N)
B
9
–
–
–
–
–
1
RS485
Profibus DP slave,
RS485
DNP3.0 Modbus,
RS485
Schermatura (con estremità collegata elettricamente)
1)
–
Il pin 7 reca anche con funzionamento come interfaccia RS 485 il segnale RTS con livello RS 232. Il pin 7
non può pertanto essere collegato!
Terminazione
L'interfaccia RS485 può essere inserita su bus per il funzionamento semi-duplex con i segnali A/A'
e B/B' e con il potenziale relativo comune C/C' (GND). Bisogna controllare che solo per l'ultimo apparecchio sul bus le resistenze di terminazione siano collegate, ma per tutti gli altri apparecchi no.
I ponticelli per le resistenze di terminazione si trovano sul modulo interfaccia RS485 (vedi figura 38) o Profibus RS485 (vedi figura 3-9). La connessione di resistenze di terminazione è possibile
anche esternamente (per es. sul modulo di collegamento). In questo caso le resistenze di terminazione che si trovano sul modulo devono essere disinserite.
Se il bus viene ampliato, bisogna fare in modo che solo per l'ultimo apparecchio sul bus le resistenze di terminazione siano collegate, ma per tutti gli altri apparecchi no.
Interfaccia sincronizzazione orologio
Possono essere elaborati a scelta segnali di sincronizzazione dell'orologio per 5 V, 12 V o 24 V, se
questi vengono portati agli ingressi di cui alla tabella seguente.
Tabella 3-15
1)
Occupazione del connettore DSUB dell'interfaccia di sincronizzazione dell'orologio
N. pin
Denominazione
Significato del segnale
1
P24_TSIG
Ingresso 24 V
2
P5_TSIG
Ingresso 5 V
3
M_TSIG
Conduttore di ritorno
4
– 1)
– 1)
5
SCHERMATURA
Potenziale di schermatura
6
–
–
7
P12_TSIG
Ingresso 12 V
8
P_TSYNC 1)
Ingresso 24 V 1)
9
SCHERMATURA
Potenziale di schermatura
occupato, ma non utilizzabile
L'occupazione del collegamento dell'interfaccia sincronizzazione orologio per apparecchi a montaggio sporgente è rappresentata in appendice.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
261
Montaggio e messa in servizio
3.2 Controllo dei collegamenti
Fibre ottiche
AVVERTENZA
Radiazioni laser!
Non guardare direttamente in direzione di elementi a fibre ottiche!
La trasmissione attraverso collegamento con fibra ottica è particolarmente insensibile alle interferenze elettromagnetiche e garantisce da sola una separazione galvanica del collegamento. I collegamenti di trasmissione e ricezione sono contrassegnati mediante simboli.
Lo stato di riposo del segnale per il collegamento con fibra ottica è stato preimpostato con "Luce
spenta". Se lo stato di riposo del segnale deve essere modificato, ciò avviene tramite il programma
di comando DIGSI, come riportato nella descrizione del sistema SIPROTEC 4.
3.2.2
Controllo dei collegamenti dell'apparecchio
In generale
Il controllo dei collegamenti dell'apparecchio deve garantire la correttezza dell'integrazione della
protezione, ad es. nell'armadio. Ciò comprende tra l'altro il controllo del cablaggio e della funzionalità conformemente agli schemi, il controllo visivo del sistema di protezione e una verifica di funzionamento semplificata della protezione.
Alimentazione a tensione ausiliaria
Prima di essere messo in tensione per la prima volta, l'apparecchio dovrebbe essere posizionato
nel luogo di installazione per almeno due ore, in modo da assicurare una stabilizzazione della temperatura ed evitare la formazione di umidità e di condensa.
Nota
In caso di alimentazioni ridondanti il collegamento-meno nell'impianto a tensione continua tra sistema 1 e
sistema 2 deve avere collegamento fisso, vale a dire non separabile, tramite ponticello (nessun dispositivo di
collegamento, nessun fusibile), poiché altrimenti sussiste rischio di raddoppiamento di tensione con guasto a
terra doppio.
Chiudere l'interruttore per la tensione ausiliaria (protezione alimentazione), controllare la polarità e
il valore della tensione sui morsetti della protezione o sui moduli di collegamento.
Controllo visivo
Controllo di eventuali danneggiamenti dell'armadio e degli apparecchi, della qualità dei collegamenti
ecc. e della messa a terra degli apparecchi.
Prova secondaria
Il controllo delle singole funzioni di protezione relativamente all'esattezza dei valori di intervento e
delle caratteristiche non dovrebbe essere parte integrante di questa verifica. A differenza della protezione elettronica analogica e/o elettromeccanica, non è necessario effettuare tale controllo delle
funzioni di protezione ai fini della verifica dell'apparecchio, dal momento che esso viene garantito
dalle prove in fabbrica. L'utilizzo della funzione di protezione dovrebbe servire esclusivamente allo
scopo del controllo del collegamento dell'apparecchio.
262
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Montaggio e messa in servizio
3.2 Controllo dei collegamenti
La verifica della plausibilità della conversione analogico-digitale con i valori di misura di esercizio è
sufficiente, poiché l'ulteriore elaborazione delle grandezze di misura avviene in maniera digitale e
quindi non possono esserci errori di funzione di protezione interni all'apparecchio.
Per eventuali prove dei circuiti secondari si consiglia di usare se possibile un dispositivo di controllo
trifase con correnti e tensioni (es.: Omicron CMC 56 per controllo manuale e automatico). La fase
tra correnti e tensioni dovrebbe essere a regolazione continua.
Il livello di precisione ottenuto durante le misure dipende dalle caratteristiche elettriche delle sorgenti utilizzate per la prova. I livelli di precisione indicati nella sezione Dati tecnici sono possibili solo a
patto che si rispettino le condizioni di riferimento conformi a VDE 0435/parte 303 o IEC 60.255 e si
utilizzino strumenti di precisione.
Le prove possono essere effettuate con i valori di impostazione attuali o con i valori preimpostati.
Durante le prove, in caso di correnti o tensioni asimmetriche, intervengono piuttosto spesso i controlli di asimmetria. Ciò è irrilevante, poiché con questo viene controllato lo stato delle grandezze di
misura stazionarie che nel normale funzionamento sono simmetriche; in caso di guasto tali controlli
non sono attivi.
Nota
Quando durante prove dinamiche le grandezze di misura sono collegate da 0 o ridotte a 0, in almeno un altro
circuito di misura dovrebbe esserci una grandezza di misura sufficiente (in generale una tensione) per rendere
possibile l'adattamento della frequenza.
Valori di misura nelle conduzioni a terra di corrente e tensuione (IEE, UE) non possono adattare la frequenza
di campionamento. Per la loro verifica, in almeno una derivazione di fase ci deve essere una grandezza di
misura sufficiente.
Cablaggio
E' particolarmente importante il controllo della correttezza del cablaggio e dell'assegnazione di tutte
le interfacce dell'apparecchio. La funzione di test descritta al paragrafo 3.3 serve di aiuto per il controllo degli ingressi e delle uscite binarie.
Gli ingressi analogici possono essere controllati con prove di plausibilità, come descritto al titolo a
margine "Prova secondaria".
Prova di funzionamento
Come prova di funzionamento del relè di protezione è necessaria solo la prova di plausibilità dei
valori di misura di funzionamento tramite un dispositivo di prova secondaria, al fine di escludere
eventuali danni di trasporto (vedi anche titolo a margine "Prova secondaria" in questo paragrafo).
Protezione di minima tensione
Nota
Se nell'apparecchio è programmata e attivata la protezione di minima tensione, va osservato quanto segue:
Misure particolari garantiscono che l'apparecchio non reagisca immediatamente dopo il collegamento della
tensione di alimentazione ausiliaria a causa della mancanza di tensione di misura. Ma non appena viene raggiunto lo stato operativo 1 (grandezze di misura esistenti) ha luogo l'avviamento.
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Montaggio e messa in servizio
3.2 Controllo dei collegamenti
Diodi luminosi
Dopo prove nelle quali appaiono segnalazioni sui LED, questi andrebbero resettati affinché forniscano informazioni relative solo alla prova appena effettuata. Ciò dovrebbe avere luogo almeno una
volta tramite il tasto di reset posto sul fronte dell'apparecchio e tramite ingresso binario per reset a
distanza (se parametrizzato). Si tenga conto che esiste anche un reset automatico al verificarsi di
un nuovo guasto e che l'attivazione di nuovi messaggi può essere fatta dipendere a scelta dall'avviamento o da un comando di scatto (parametro 7110 FltDisp.LED/LCD).
Prese di prova
Se vengono utilizzate prese di prova per la prova secondaria dell'apparecchio, vanno controllate
anche le loro funzioni, in particolare che in posizione "Prova" le linee secondarie del trasformatore
di corrente vergano cortocircuitate automaticamente.
3.2.3
Controllo dei collegamenti di installazione
Avvertenze generali
Tramite il controllo della protezione bisogna verificare e garantire la corretta integrazione nell'impianto.
Il controllo della parametrizzazione di protezione (parametrizzazioni e tarature) conformemente ai
requisiti dell'impianto rappresenta qui una fase importante della prova.
Con il controllo comprendente tutte le interfacce dei collegamenti all'impianto avviene da un lato il
controllo del cablaggio dell'armadio e della funzionalità conformemente agli schemi e dall'altro il
controllo della correttezza del cablaggio tra trasduttori e/o trasformatore e protezione.
AVVERTENZA
Attenzione alle tensioni pericolose
La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura:
I controlli descritti devono pertanto essere eseguiti esclusivamente da personale qualificato, avente
una conoscenza approfondita delle normative di sicurezza e delle misure di precauzione da rispettare.
Il controllo delle funzioni della protezione relativamente all'esattezza dei valori di intervento e delle
caratteristiche non dovrebbe essere parte integrante di questa verifica, dal momento che esso viene
garantito dalle prove in fabbrica.
Alimentazione a tensione ausiliaria
Controllo del valore della tensione e della polarità sui morsetti di ingresso
Nota
In caso di alimentazioni ridondanti il collegamento-meno nell'impianto a tensione continua tra sistema 1 e
sistema 2 deve avere collegamento fisso, vale a dire non separabile, tramite ponticello (nessun dispositivo di
collegamento, nessun fusibile), poiché altrimenti sussiste rischio di raddoppiamento di tensione con doppio
guasto a terra.
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Montaggio e messa in servizio
3.2 Controllo dei collegamenti
CAUTELA
Evitare il funzionamento dell'apparecchio senza batteria collegato a un dispositivo caricabatterie
La non osservanza delle seguenti misure può portare a tensioni elevate non ammesse e quindi alla
distruzione dell'apparecchio.
Non far funzionare l'apparecchio collegato a un dispositivo caricabatterie senza batteria collegata.
(per i valori limite vedere anche i Dati tecnici, paragrafo 4.1).
Controllo visivo
Per il controllo visivo bisogna osservare i seguenti punti:
• controllo di eventuali danneggiamenti dell'armadio e degli apparecchi;
• controllo della messa a terra dell'armadio e dell'apparecchio;
• controllo della quallità e della completezza del cablaggio esterno.
Considerazione dei dati tecnici dell'impianto
Per la verifica della parametrizzazione di protezione (parametrizzazioni e tarature) conformemente
ai requisiti dell'impianto è necessario il rilevamento dei dati tecnici dei singoli componenti nel lato
primario. Questi sono tra l'altro i dati del generatore (o motore), trasformatore e convertitore.
In caso di divergenza dai dati di pianificazione, bisogna correggere in tal senso i valori di impostazione della protezione.
Ingressi analogici
Il controllo dei circuiti dei trasformatori amperometrici e voltmetrici comprendono i seguenti punti:
• Considerazione dei dati tecnici
• controllo visivo dei trasformatori, tra l'altro eventuali danneggiamenti, posizione di montaggio,
collegamenti
• controllo della messa a terra dei trasformatori, in particolare la messa a terra del collegamento a
triangolo aperto in una sola fase
• controllo del cablaggio secondo lo schema di collegamento
• controllo dei ponticelli di cortocircuito dei connettori del circuito di corrente
Sono eventualmente necessari altri controlli specifici dell'ordine:
• misura isolamento dei cavi
• misura del rapporto di trasformazione e polarità
• misura dell'autoconsumo e delle prestazioni
• se è stato previsto un sistema di prova secondaria sarà necessario verificare anche le sue funzioni
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Montaggio e messa in servizio
3.2 Controllo dei collegamenti
Ingressi e uscite binarie
Vedi in merito anche il paragrafo 3.3.
• Impostazione degli ingressi binari:
– Controllare ed eventualmente adattare l'occupazione dei ponticelli per le soglie di intervento
(vedi paragrafo 3.1)
– Controllare la soglia di intervento - se possibile - con una tensione continua variabile
• Controllare i circuiti di scatto a partire dai relè di comando attraverso le linee di scatto fino ai
diversi componenti (interruttore, eccitazione, valvola a chiusura rapida, dispositivo di commutazione ecc.).
• Controllare l'elaborazione degli eventi dai relè di segnalazione attraverso i cavi di segnalazione
fino all'unità centrale, eccitando i contatti di segnalazione della protezione e controllando i testi
nell'unità centrale
• Controllare i circuiti di comando dai relè di uscita attraverso i collegamenti di comando fino agli
interruttori e ai sezionatori ecc.
• Controllare i segnali degli ingressi binari attraverso le linee di trasmissione dei segnali azionando
i contatti esterni
Interruttore automatico del trasformatore voltmetrico
Poiché per la protezione di minima tensione, la protezione di impedenza e la protezione di massima
corrente a tempo dipendente e indipendente è influenzata dalla tensione il blocco automatico di
queste funzioni, in caso di scatto dell'interruttore automatico del trasformatore voltmetrico, è di
grande importanza, anche questo dovrebbe essere verificato durante il controllo dei circuiti di tensione. Aprire l'interruttore automatico del trasformatore voltmetrico
Nelle segnalazioni di esercizio ci si accerta che sia stato rilevato lo scatto dell'automatico TV (segnalazione „>FAIL:Feeder VT“ „KOM“ (ON)). Ciò presuppone che il contatto ausiliario dell'automatico TV sia collegato e relativamente configurato.
Richiudere l'interruttore automatico: Le segnalazioni sopra riportate compaiono tra le segnalazioni
di esercizio "in partenza", vale a dire con l'identificazione "GEH" (OFF) (ad es. ">FAIL:Feeder
VT" "GEH" (OFF)).
Nota
Per la protezione di massima corrente a tempo indipendente con mantenimento della minima tensione il blocco
avviene tramite ingresso binario „>Useal-in BLK“ (1950).
Se una delle segnalazioni non compare bisogna controllare collegamento e parametrizzazione.
Se lo stato "KOM" (ON) e lo stato "GEH" (OFF) sono scambiati, bisogna controllare e modificare il
tipo di contatto (contatto NC o contatto NA).
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
3.3
Messa in servizio
AVVERTENZA
Attenzione alle tensioni pericolose durante il funzionamento di apparecchiature elettriche
La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura:
Con questo apparecchio può lavorare solo personale qualificato. Tale personale deve essere a conoscenza delle normative di sicurezza in materia delle misure precauzionali e delle avvertenze contenute nel presente manuale.
Collegare a terra l'apparecchio prima di realizzare qualsiasi altro collegamento.
Tensioni pericolose possono essere presenti su tutte le parti collegate alla tensione ausiliaria e alle
grandezze di misura o di prova.
Tensioni pericolose possono essere ancora presenti anche dopo che la tensione ausiliaria è stata
disinserita (condensatori carichi).
Dopo un disinserimento della tensione ausiliaria, per ottenere determinate condizioni iniziali
bisogna attedere almeno 10 s prima di reinserire la tensione ausiliaria.
I valori limite riportati nei dati tecnici di questo manuale non devono essere mai superati, neanche
durante le prove e la messa in servizio.
Per verifiche con un dispositivo di prova per le grandezze secondarie, occorre accertarsi che non
siano attive altre grandezze di misura e che i comandi di scatto ed event. di chiusura agli interruttori
siano interrotti, se non diversamente indicato.
PERICOLO
Tensioni pericolose in caso di interruzioni nei circuiti secondari dei trasformatori di corrente
La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale
o notevoli danni all'apparecchiatura.
Cortocircuitare i collegamenti secondari dei trasformatori di corrente prima di interrompere i conduttori di collegamento di corrente all'apparecchio.
Per la messa in servizio bisogna effettuare anche operazioni di commutazione. Le verifiche descritte
devono poter essere effettuate senza rischi. Non sono pertanto adatte per controlli di servizio.
AVVERTENZA
Attenzione a pericoli dovuti a prove primarie scorrette
La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni materiali.
Le prove primarie devono essere effettuate solo da personale qualificato, che abbia conoscenza
della messa in servizio di sistemi di protezione, del funzionamento degli impianti, così come delle
prescrizioni di sicurezza (commutazione, messa a terra, ecc.).
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
3.3.1
Funzionamento di prova/blocco della trasmissione
Se l'apparecchio è collegato ad un'unità centrale di comando o di memorizzazione, è possibile, per
alcuni dei protocolli supportati, influenzare le informazioni che vengono trasmesse all'unità di
comando (vedi tabella "Funzioni dipendenti dal protocollo" nell'appendice A.5).
Se è attivato il funzionamento di prova, i messaggi inviati alla centrale da un apparecchio
SIPROTEC 4 vengono contrassegnati da un ulteriore bit di prova in modo da poter distinguere che
non si tratta di una segnalazione di guasto reale. Inoltre, attivando il blocco della trasmissione è
possibile stabilire che durante un funzionamento di prova non vengano trasmesse segnalazioni
tramite l'interfaccia di sistema.
Il procedimento per attivare e disattivare il funzionamento di prova e il blocco della trasmissione è
spiegato nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/. Si tenga conto che per la configurazione
dell'apparecchio con DIGSI la modalità operativa online è condizione per l'impiego di queste funzioni di prova.
3.3.2
Test interfaccia di sistema
Osservazioni preliminari
Se il dispositivo dispone di un'interfaccia di sistema che viene utilizzata per la comunicazione con
una centrale di controllo, è possibile verificare direttamente la trasmissione delle segnalazioni utilizzando il programma di elaborazione DIGSI® 4. Non si dovrebbe tuttavia fare uso in nessun caso di
questa possibilità di test durante l'esercizio normale.
PERICOLO
Pericolo in seguito a collegamento agli organi di manovra (es. interruttori, sezionatori)
tramite funzione di prova
La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale
o notevoli danni all'apparecchiatura.
Controllare gli organi di manovra collegabili (per es. interruttori, sezionatori) solo alla messa in servizio e in nessun caso in esercizio normale inviando o ricevendo segnalazioni attraverso l'interfaccia
di sistema tramite la funzione di prova.
Nota
A conclusione del modo test l'apparecchio effettuerà un reset. In tal modo vengono cancellate tutte le memorie
tampone. Eventualmente esse devono essere prima richiamate e salvate con DIGSI.
Il test dell'interfaccia viene effettuato con DIGSI in modalità online:
• Aprire la directory Online cliccando due volte; compaiono le funzioni di comando dell'apparecchio.
• Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni.
• Cliccare due volte nella lista su Crea messaggi. Si apre la finestra di dialogo Crea messaggi
(vedi la figura seguente).
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Struttura della finestra di dialogo
Nella colonna Segnalazione vengono visualizzati i testi di tutte le segnalazioni parametrizzate nella
matrice dell'interfaccia di sistema. Nella colonna Stato NOMINALE viene stabilito un valore per le
segnalazioni da testare. A seconda del tipo di segnalazione, vengono qui proposti diversi campi di
immissione (per es. "Segnalazione si genera" / "Segnalazione scompare"). Cliccando
su uno dei campi è possibile selezionare nella lista il valore desiderato.
Figura 3-14
Test interfaccia con la finestra di dialogo: Crea messaggi - esempio
Modifica dello stato operativo
Azionando la prima volta uno dei tasti della colonna Azione viene richiesta la password n. 6 (per
menu di prova hardware). Dopo la corretta immissione della password, le segnalazioni possono
essere generate singolarmente. A questo scopo cliccare sul pulsante Trasmettere all'intermo della
riga corrispondente. La segnalazione corrispondente viene generata e può essere richiamata sia
nelle segnalazioni di esercizio dell'apparecchio SIPROTEC 4 che nella centrale di comando dell'impianto.
L'abilitazione per altri test rimane fino alla chiusura della finestra di dialogo.
Test verso la centrale di comando
Per tutte le informazioni che devono essere trasmesse alla centrale di comando, testare le possibilità proposte nella lista alla voce Stato NOMINALE:
• Verificare che tutte le manovre eventualmente causate dai test possano essere effettuate senza
pericoli (vedi sopra PERICOLO!).
• Per la funzione da verificare, cliccare su Trasmettere e controllare che l'informazione corrispondente arrivi alla centrale e che abbia eventualmente l'effetto atteso. Le informazioni che normalmente vengono generate attraverso ingressi binari (primo carattere „>“) con questa procedura
vengono ugualmente trasmesse alla centrale. Il funzionamento degli ingressi binari viene testato
separatamente.
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269
Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Terminare la procedura
Per concludere la procedura di controllo dell'interfaccia sistema cliccare su Chiudere. La finestra di
dialogo viene chiusa, l'apparecchio, durante il reset con riavviamento che segue, non è pronto per
l'esercizio.
Test in direzione di comando
Le informazioni in direzione di comando devono essere emesse dalla centrale. Controllare che l'apparecchio reagisca correttamente.
3.3.3
Controllo degli stati di commutazione ingressi e uscite binarie
Osservazioni preliminari
Con DIGSI è possibile comandare separatamente ingressi binari, relè di uscita e diodi luminosi
dell'apparecchio SIPROTEC 4. Questo dispositivo permette, ad esempio, il controllo della correttezza del cablaggio dell'impianto nella fase della messa in servizio. Non si dovrebbe tuttavia fare uso
in nessun caso di questa possibilità di prova durante l'esercizio normale.
PERICOLO
Pericolo in seguito a collegamento agli organi di manovra (es. interruttori, sezionatori)
tramite funzione di prova
La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale
o notevoli danni all'apparecchiatura.
Controllare gli organi di manovra collegabili (per es. interruttori, sezionatori) solo alla messa in servizio e in nessun caso in esercizio normale inviando o ricevendo segnalazioni attraverso l'interfaccia
di sistema tramite la funzione di prova.
Nota
A conclusione del test dell'hardware l'apparecchio effettuerà un reset. In tal modo vengono cancellate tutte le
memorie tampone; eventualmente esse devono essere prima richiamate e salvate con DIGSI.
Il test dell'hardware viene effettuato con DIGSI in modalità online:
• Aprire la directory Online cliccando due volte; compaiono le funzioni di comando dell'apparecchio.
• Cliccare su Test; a destra compare la selezione delle funzioni.
• Cliccare due volte nella lista su Testare ingressi e uscite dell'apparecchio. Si apre la finestra
di dialogo con lo stesso nome (vedi figura seguente).
Struttura della finestra di dialogo
La finestra di dialogo è suddivisa in tre gruppi: IB per ingressi binari, UB per uscite binarie e LED
per diodi luminosi. A ciascuno di questi gruppi è attribuito a sinistra un pulsante di dialogo corrispondente. Cliccando due volte su tali pulsanti, è possibile visualizzare e/o togliere dallo schermo le
singole informazioni relative al gruppo corrispondente.
Nella colonna Effettivo viene visualizzato lo stato attuale dei singoli componenti hardware. Lo stato
viene rappresentato con simboli. Lo stato fisico effettivo degli ingressi e delle uscite binarie viene
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
rappresentato anche dai simboli dei contatti aperti o chiusi, lo stato dei diodi luminosi dal simbolo di
un LED illuminato o spento.
La rispettiva condizione originaria viene rappresentata nella colonna Nominale. La visualizzazione
avviene con testo in chiaro.
L'ultima colonna a destra indica quali comandi o messaggi sono configurati sui singoli componenti
hardware.
Figura 3-15
Test degli ingressi e delle uscite - esempio
Modifica dello stato operativo
Per modificare lo stato operativo di un componente hardware cliccare sul relativo pulsante nella
colonna Nominale.
Prima del primo cambiamento di stato, viene richiesta la password n. 6 (se attivata in fase di programmazione). Dopo l'immissione della password corretta, viene eseguita la modifica dello stato.
L'abilitazione per altri cambi di stato resta attiva fino alla chiusura della finestra di dialogo.
Test dei relè di uscita
È possibile attivare ogni singolo relè di uscita e controllare quindi il cablaggio tra relè di uscita del
7UM61 e l'impianto senza dover generare le segnalazioni assegnate al relè di uscita in questione.
Appena viene attivato il primo cambiamento di stato per un relè qualsiasi, la funzionalità di tutti i relè
viene disconnessa sul lato dell'apparecchio ed è possibile azionarli solo tramite la funzione di test
dell'hardware. Ciò significa, ad esempio, che un comando che arriva da una funzione di controllo
per un relè di uscita non viene eseguito.
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Per effettuare il test del relè di uscita procedere nel modo seguente:
• Verificare che tutte le manovre eventualmente causate dai relè di uscita possano essere effettuate senza pericoli (vedi sopra PERICOLO!).
• Testare ciascun relè di uscita tramite il corrispondente campo Nominale della finestra di dialogo.
• Terminare la procedura di test (vedi titolo a margine "Terminare la procedura") affinché non
vengano attivate accidentalmente altre manovre nel corso di ulteriori prove.
Test degli ingressi binari
Per controllare il cablaggio tra l'impianto e gli ingressi binari del 7UM61 bisogna generare o simulare
i segnali che sono connessi all'apparecchio e verificarne l'effetto nell'apparecchio stesso.
A questo scopo aprire nuovamente la finestra di dialogo Testare ingressi e uscite dell'apparecchio per vedere la posizione fisica degli ingressi binari. L'immissione della password non è ancora
necessaria.
Per testare gli ingressi binari procedere nel modo seguente:
• Attivare nell'impianto ciascuna delle funzioni che sono origine per gli ingressi binari.
• Controllare la reazione nella colonna Effettivo della finestra di dialogo. A questo scopo bisogna
attualizzare la finestra di dialogo. Le opzioni possibili sono riportate più avanti, titolo a margine
"Aggiornamento della visualizzazione".
• Terminare la procedura di test (vedi il titolo a margine "Terminare la procedura").
Se si desidera tuttavia controllare gli effetti di un ingresso binario senza effettuare manovre reali
nell'impianto, è possibile farlo attivando singoli ingressi binari con il test dell'hardware. Appena viene
attivato il primo cambiamento di stato per un qualsiasi ingresso binario ed è stata immessa la password n. 6, tutti gli ingressi binari vengono disconnessi dall'impianto ed è possibile azionarli solamente tramite la funzione di test dell'hardware.
Test dei diodi luminosi
È possibile controllare i LED in modo analogo agli altri elementi di ingresso e di uscita. Appena si
inizia il primo cambiamento di stato per un diodo luminoso qualsiasi, la funzionalità di tutti i diodi
luminosi viene disconnessa sul lato dell'apparecchio ed è possibile azionarli solamente tramite la
funzione di test dell'hardware. Ciò significa, ad esempio, che non è possibile attivare un diodo luminoso tramite una funzione dell'apparecchio o azionando il tasto di reset dei LED.
Aggiornamento della visualizzazione
Durante l'apertura della finestra di dialogo Testare ingressi e uscite dell'apparecchio vengono richiamati e visualizzati gli stati di funzionamento attuali dei componenti hardware.
Un aggiornamento si ha:
• per il relativo componente hardware, se un comando di cambio in un altro stato operativo è stato
effettuato con successo,
• per tutti i componenti hardware cliccando il pulsante Aggiornare,
• per tutti i componenti hardware attraverso aggiornamento ciclico (ciclo di 20 secondi) marcando
l'opzione Aggiornamento ciclico.
Terminare la procedura
Per concludere il test dell'hardware cliccare su Chiudere. La finestra di dialogo si chiude. In questo
modo, tutti i componenti hardware vengono riportati nello stato operativo prescritto per le condizioni
di utilizzo; l'apparecchio, durante il reset con riavviamento che segue, non è pronto per l'esercizio.
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SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
3.3.4
Verifiche per la protezione contro la mancata apertura dell'interruttore
In generale
Se l'apparecchio è dotato di protezione contro la mancata apertura dell'interruttore e tale protezione
viene utilizzata, bisogna controllare praticamente il suo corretto funzionamento nell'impianto.
Per il test sull'impianto è particolarmente importante che lo smistamento dei comandi di scatto agli
interruttori adiacenti, in caso di mancata apertura dell'interruttore, avvenga correttamente.
Vengono definiti interruttori adiacenti tutti gli interruttori che devono essere aperti in caso di mancata
apertura dell'interruttore affinché venga interrotta la corrente di cortocircuito. Questi sono quindi gli
interruttori tramite i quali viene alimentato il guasto.
Non è possibile definire una procedura generale di test dal momento che la definizione degli interruttori adiacenti dipende in grande misura dalla struttura dell'impianto.
3.3.5
Controllo di funzioni definibili dall'utente
Logica CFC
Poiché l'apparecchio dispone di funzioni definibili dall'utente, in particolare la logica CFC, è necessario controllare anche le funzioni e le connessioni create.
Naturalmente non è possibile definire una procedura universale. La configurazione di queste funzioni e le condizioni necessarie devono essere invece conosciute e verificate. In particolare,
bisogna verificare eventuali condizioni di blocco dei mezzi di commutazione (interruttore, sezionatore, ecc.).
3.3.6
Verifica degli scatti/chiusure degli organi di manovra primari
Collegamento tramite immissione del comando
Al termine dei test, i comandi di scatto ed eventualmente di chiusura configurati nell'apparecchio
devono essere stati provati tramite le funzioni di test dell'hardware sopra descritte. Le segnalazioni
delle posizioni di ritorno degli interruttori accoppiate via ingresso binario devono essere lette sull'apparecchio e confrontate con la posizione reale degli interruttori.
Nella descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/ viene spiegato come procedere per la commutazione. Il livello di commutazione deve essere in tal caso impostato in maniera corrispondente alla sorgente di comando utilizzata. Come modalità di commutazione è possibile scegliere tra commutazione con o senza blocco. Bisogna considerare che la commutazione senza blocco rappresenta un
rischio per la sicurezza.
PERICOLO
Un ciclo di prova della richiusura automatica avviato con esito positivo provoca la chiusura
dell'interruttore!
La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale
o notevoli danni all'apparecchiatura.
Se viene inviato un comando di scatto all'interruttore, bisogna tenere conto del fatto che si avvia un
ciclo di prova di APERTURA-CHIUSURA in interazione con un dispositivo esterno di richiusura automatica.
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Collegamento ad una centrale di comando
Se l'apparecchio è collegato ad un centro remoto di controllo tramite l'interfaccia di sistema, anche
le relative prove di collegamento dovrebbero essere controllate da questo centro. Anche qui
bisogna assicurarsi che il livello di comando sia impostato in maniera corrispondente alla sorgente
di comando utilizzata.
3.3.7
Prova di messa in servizio con la macchina
Avvertenze generali
AVVERTENZA
Attenzione alle tensioni pericolose durante il funzionamento di apparecchiature elettriche
La mancata osservanza di tali norme comporta incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli
danni all'apparecchiatura.
Con questo apparecchio può lavorare solo personale qualificato. Tale personale deve essere a conoscenza delle normative di sicurezza in materia delle misure precauzionali e delle avvertenze contenute nel presente manuale.
Per la messa in servizio bisogna effettuare anche operazioni di commutazione. Le verifiche descritte
devono poter essere effettuate senza rischi. Non sono pertanto idonee per controlli di servizio.
AVVERTENZA
Attenzione a pericoli dovuti a prove primarie scorrette
La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare incidenti mortali, lesioni del personale o notevoli danni all'apparecchiatura.
Le prove primarie devono essere effettuate solo da personale qualificato, che abbia conoscenza
della messa in servizio di sistemi di protezione, del funzionameto degli impianti, così come delle prescrizioni di sicurezza (commutazione, messa a terra, ecc.).
Regole di sicurezza
L'osservanza delle regole di sicurezza corrispondenti (es. VDE 105, VBG4) è premessa necessaria
Prima dell'inizio dei lavori vanno osservate tra l'altro le "5 regole di sicurezza":
• Disconnettere l'alimentazione
• Proteggere contro un'energizzazione accidentale
• Accertare l'assenza di tensione
• Mettere a terra e cortocircuitare
• Coprire o impedire l'accesso ai vicini componenti sotto tensione
Si deve inoltre osservare:
• Collegare a terra l'apparecchio prima di realizzare qualsiasi altro collegamento.
• Tensioni pericolose possono essere presenti su tutte le parti collegate alla tensione ausiliaria e
con le grandezze di misura o di prova.
• Tensioni pericolose possono essere ancora presenti anche dopo che la tensione ausiliaria è stata
disinserita (condensatori carichi).
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
• Dopo un disinserimento della tensione ausiliaria, per ottenere determinate condizioni iniziali,
bisogna attendere almeno 10 s prima di reinserire la tensione ausiliaria.
• I valori limite riportati nei Dati tecnici (paragrafo 3.1) di questo manuale non devono essere mai
superati, neanche durante le prove e la messa in servizio.
PERICOLO
Tensioni pericolose in caso di interruzioni nei circuiti secondari dei trasformatori di corrente
La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale
o danni all'apparecchiatura.
Cortocircuitare i collegamenti secondari dei trasformatori di corrente prima di interrompere i conduttori di collegamento di corrente all'apparecchio.
Se è presente una presa di prova che cortocircuita automaticamente le linee secondarie del trasformatore di corrente, è sufficiente metterla in posizione di "prova", sempre che si siano verificati prima
i ponticelli di cortocircuito.
Tutte le apparecchiature di prova secondarie devono essere rimosse, tutte le grandezze di misura
attivate. Le preparazioni per l'esercizio devono essere concluse. Le prove primarie vengono effettuate con il generatore.
Svolgimento del programma
Normalmente avviene nella successione
• prove di cortocircuito
• prove di tensione
• prove di guasto a terra
• sincronizzazione
• misurazione di carico in rete
Le seguenti indicazioni sono ordinate in questa successione. Affinché le funzioni di protezione non
si influenzino reciprocamente, dovrebbero essere dapprima disattivate (stato di fornitura). Durante
le prove primarie vengono poi rese operative una dopo l'altra. Se una funzione di protezione non
viene utilizzata, si dovrebbe impostarla già in fase di parametrizzazione come non esistente
(vedi paragrafo 2.2.2). La funzione non verrà allora considerata dal 7UM61.
L'attivazione di una funzione programmata come esistente può essere effettuata in due modi. I
relativi indirizzi di taratura sono indicati ai rispettivi paragrafi.
• Funzione di protezione Block relay: la funzione di protezione è attiva e produce messaggi
(anche segnalazioni di scatto) e valori di misura. I comandi di scatto sono però bloccati e non
vengono portati alla matrice di scatto.
• Funzione di protezione On: la funzione è operativa e produce messaggi. Il comando di scatto va
al relè di scatto programmato per la funzione di protezione. Se la funzione non è programmata
su nessun relè, non verrà effettuato alcuno scatto.
Preparazione
Per la preparazione della messa in servizio effettuare le seguenti operazioni:
• Installazione di un tasto di arresto di emergenza per uno scatto diretto dell'eccitazione
• Bloccare tutte le funzioni di protezione (= Block relay)
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
• Impostare la funzione di protezione di massima corrente all'incirca sulla corrente nominale del generatore configurando lo scatto solo verso l'eccitatrice
• Impostare la funzione di protezione di massima tensione a circa il 30 % della tensione nominale
del generatore per la prova di cortocircuito e a circa il 110 % della tensione nominale per le prove
di tensione configurando lo scatto solo verso l'eccitatrice
Adattamento della frequenza (di campionamento)
L'apparecchio dispone di un adattamento interno della frequenza (di campionamento) tramite il
quale le funzioni di protezione vengono sempre elaborate con algoritmi adattati alla frequenza reale.
Ciò spiega l'ampio campo di frequenza di funzionamento e lo scarso influsso che questa può avere.
Questo presuppone però anche che, prima di effettuare una prova dinamica, devono essere presenti grandezze di misura affinché l'adattamento della frequenza possa essere operativo. Se viene
collegata una grandezza di misura di 0 senza che sia prima presente un'altra grandezza di misura,
si ha un ritardo supplementare di ca. 120 ms, poiché l'apparecchio deve prima determinare la frequenza della grandezza di prova. Parimenti non è possibile un segnale di uscita se non è presente
nessuna grandezza di prova. Naturalmente un comando di scatto una volta dato rimane per almeno
la durata parametrizzata (TMin TRIP CMD) (vedi anche paragrafo 2.3).
Stato di fornitura
L'apparecchio viene consegnato con tutte le funzioni di protezione disattivate. Ciò presenta il vantaggio che ogni funzione può essere verificata per sé senza influenza di altre funzioni. Per la prova
e la messa in servizio devono essere attivate le funzioni necessarie.
Campi di lavoro delle funzioni di protezione
Per le prove di messa in esercizio con la macchina bisogna tenere conto del campo di lavoro come
da paragrafo 4 e la presenza di una grandezza di misura sufficientemente elevata. Se si fanno le
prove con valori di intervento ridotti può sembrare che esista una differenza tra valore di impostazione e valore di intervento (es. gradino di allarme di carico asimmetrico o protezione di guasto a
terra), se la funzione di protezione è ancora bloccata a causa di misure di grandezza troppo ridotte,
poiché lo stato operativo 1 non è ancora stato raggiunto.
Poiché tuttavia non ha luogo una verifica dei valori di intervento con la macchina, questo effetto non
rappresenta un disturbo alla messa in servizio.
3.3.8
Controllo dei circuiti di corrente
In generale
Il controllo dei circuiti di corrente con la macchina viene effettuato per garantire la correttezza dei
circuiti del trasformatore di corrente relativamente a cablaggio, polarità, sequenza delle fasi, rapporto di trasformazione dei trasformatori ecc. - non per controllare singole funzioni di protezione nell'apparecchio.
Preparazione
Settare la protezione contro il carico squilibrato (indirizzo 1701) e la protezione di sovraccarico (indirizzo 1601) su Block relay. Con lato primario fuori tensione e con messa a terra inserire un
ponte di cortocircuito tripolare che possa condurre corrente nominale (es. sezionatore di terra) sul
lato dei morsetti della macchina.
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
PERICOLO
Parti dell'impianto sotto tensione! Su parti fuori tensione possono ancora trovarsi tensioni capacitive!
La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale
o notevoli danni all'apparecchiatura.
Effettuare le operazioni primarie solo su parti dell'impianto fuori tensione e con messa a terra!
A conclusione dei lavori di preparazione può essere effettuato il controllo di tutti i circuiti dei trasformatori di corrente (protezione, misura, conteggio ecc.) con l'eccitazione rimanente.
Note sulle prove
In seguito viene effettuato il controllo di tutti i circuiti del trasformatore di corrente con al massimo
20 % di corrente nominale del trasformatore. Prove con correnti del generatore sopra il 20 % non
sono normalmente necessarie per la protezione digitale. Solamente per il rilevamento della caratteristica di cortocircuito può essere necessario azionare il generatore durante la messa in servizio
con corrente nominale.
Grandezze
Le correnti possono essere lette sul pannello di visualizzazione posto frontalmente e/o attraverso
l'interfaccia operatore tramite personal computer sotto i valori di misura di esercizio e confrontati con
le grandezze di misura reali. In caso di divergenze rilevanti, i collegamenti del trasformatore di corrente potrebbero non essere corretti.
Sequenza delle fasi
La sequenza delle fasi deve corrispondere alla successione delle fasi parametrizzata (indirizzo 271
sotto Power System Data 1), altrimenti compare la segnalazione "Fail Ph. Seq."). In questo
caso bisogna controllare ed eventualmente correggere le polarità. La componente inversa I2 delle
correnti può essere richiamata sotto i valori di misura di esercizio. Essa deve essere vicina allo 0 %.
Se non è così, sono stati invertiti collegamenti del trasformatore amperometrico.
Se il carico asimmetrico è di circa 1/3 delle correnti di linea, c'é circolazione di corrente solo in una
o solo in due fasi.
Se il carico asimmetrico è di circa 2/3 delle correnti di linea, allora un trasformatore di corrente ha
la polarità invertita.
Se il carico asimmetrico ha circa la stessa grandezza delle correnti di linea, allora sono invertite
due fasi.
Dopo aver eliminato l'errore di collegamento, bisogna ripetere la prova.
Rimuovere il ponte di cortocircuito.
Calibratura della protezione di impedenza
Settare la protezione di impedenza (indirizzo 3301) su IMPEDANCE PROT. = Block relay.
Con lato primario fuori tensione e con messa a terra inserire un ponte di cortocircuito tripolare che
possa condurre corrente nominale (es. sezionatore di terra) dietro il trasformatore di blocco.
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
PERICOLO
Parti dell'impianto sotto tensione! Su parti fuori tensione possono ancora trovarsi tensioni capacitive!
La mancata osservanza delle seguenti norme comporta incidenti mortali, gravi lesioni del personale
o notevoli danni all'apparecchiatura.
Effettuare le operazioni primarie solo su parti dell'impianto fuori tensione e con messa a terra!
Eccitare lentamente il generatore a ca. il 20 % della corrente nominale della macchina.
Note sulle prove
Per il controllo dei collegamenti del trasformatore e dei valori di misura di esercizio è sufficiente la
prova con ca. 20 % della corrente nominale del generatore. Con una tensione di cortocircuito del
trasformatore relativamente piccola si generano qui valori di tensione molto bassi; eventualmente è
necessario aumentare un po' la corrente del generatore. Solo per la calibratura quantitativa della
protezione di impedenza (se ad es. deve essere calibrato il uK del trasformatore) è necessario effettuare la prova con corrente nominale del generatore.
Sulla base delle tensioni e delle correnti, la protezione calcola l'impedenza tra la posizione del trasformatore di tensione e la posizione del cortocircuito, che viene essenzialmente determinata
dall'impedenza del trasformatore. Reattanza e resistenza si possono richiamare sotto i valori di
misura di esercizio. La protezione tiene conto automaticamente per questo della corrente nominale
dell'apparecchio di 1 o 5 A. Nel caso seguente di impedenza del trasformatore risulta:
Impedenza primaria del trasformatore:
con
uK .
- tensione relativa di cortocircuito del trasformatore
UN .
- tensione nominale del trasformatore
SN .
- potenza nominale del trasformatore
Come valori secondari:
con
ÜStr .
- rapporto di trasformazione trasformatore amperometrico
ÜSpg .
- rapporto di trasformazione trasformatore voltmetrico
In caso di differenze rilevanti o di segno matematico errato i collegamenti del trasformatore voltmetrico non sono corretti.
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Dopo aver disattivato e diseccitato il generatore e rimosso il ponte di cortocircuito, le prove di cortocircuito sono concluse. Non sono necessarie altre prove per la protezione contro il carico
squilibrato, la protezione di massima corrente, la protezione di sovraccarico e la protezione
di impendenza.
La protezione di massima corrente e la protezione di impendenza vengono attivate (indirizzo 1201:
O/C I> = ON e/o indirizzo 1401 O/C Ip = ON, indirizzo 3301: IMPEDANCE PROT. = ON) e sono
immediatamente effettive come protezione di cortocircuito per tutte le altre prove. Se vengono utilizzati, possono essere attivati anche l'indirizzo 1301 O/C I>> = ON, la protezione di sovraccarico
(indirizzo 1601: Ther. OVER LOAD = ON), la protezione contro il carico squilibrato (indirizzo 1701:
UNBALANCE LOAD = ON). Altrimenti vengono regolati su Off.
3.3.9
Controllo dei circuiti di tensione
In generale
Il controllo dei circuiti di tensione con la macchina viene effettuato per garantire la correttezza dei
circuiti del trasformatore voltmetrico relativamente a cablaggio, polarità, sequenza delle fasi, rapporto di trasformazione dei trasformatori ecc. - non per controllare le singole funzioni di protezione
nell'apparecchio.
Messa a terra dei trasformatori
Per il controllo dei trasformatori di tensione si deve prestare attenzione in particolare agli avvolgimenti a triangolo aperto, poiché la messa a terra di tale avvolgimento deve essere effettuata in una
sola fase.
Preparazione
Impostare la funzione istantanea di protezione di massima tensione su circa il 110 % della corrente
nominale del generatore con scatto diretto solo verso l'eccitazione.
Settare la protezione di frequenza (indirizzo 4201) e la protezione di sovraeccitazione (indirizzo
4301) su Block relay.
Accertarsi durante lo stato di non eccitazione della macchina, tramite le tensioni residue, che tutti i
ponti di cortocircuito siano stati rimossi.
Note sulle prove
Il controllo di tutti i circuiti del trasformatore di tensione (protezione, misura, conteggio) si effettua
con circa 30 % della tensione nominale del trasformatore. Le prove con tensioni del generatore superiori al 30 % della tensione nominale sono necessarie solamente per il rilevamento della caratteristica di marcia a vuoto.
Il controllo del circuito di misura della protezione di terra rotore (vedi sotto) può essere effettuato
durante la prova dei circuiti di tensione o dopo la sincronizzazione.
Ampiezze
Richiamare nei valori di misura di esercizio le tensioni di tutte tre le fasi e confrontarle con le tensioni
reali. La tensione del sistema di sequenza diretta V1 deve corrispondere circa ai valori di tensione
visualizzati per le tensioni fase-terra. In caso di differenze rilevanti, i collegamenti del trasformatore
di tensione non sono corretti.
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Sequenza delle fasi
La sequenza delle fasi deve corrispondere alla successione delle fasi parametrizzata (indirizzo 271
PHASE SEQ. sotto Power System Data 1), altrimenti compare la segnalazione "Fail Ph.
Seq."). In questo caso bisogna controllare ed eventualmente correggere le polarità. In caso di differenze rilevanti, bisogna controllare e correggere i circuiti del trasformatore di tensione nonché ripetere la prova. In alternativa per il controllo si può anche utilizzare il valore di misura della componente di sequenza delle fasi positiva U1 delle tensioni: se U1 ≠ UL-E c'è un errore di cablaggio.
Supervisione dei circuiti di misura della protezione terra rotore
Se il rilevamento sensibile dei guasti a terra viene utilizzato come protezione terra rotore, è posibile
effettuare la supervisione dei circuiti di misura di questa protezione con la messa in servizio:
• Portare a regime la macchina ed eccitare a tensíone nominale. Eventualmente applicare le spazzole di misura. Tramite l'apparecchio per collegamento in serie 7XR61 nel circuito del rotore si
conduce una tensione a terra. La corrente di terra circolante IEE che risulta può essere letta nei
valori di guasto a terra della protezione. Il valore ottenuto in questo modo corrisponde alla corrente di disturbo capacitiva che circola con funzionamento normale.
• Il valore di impostazione IEE< (indirizzo 5106) deve essere regolato a circa la metà di questa
corrente di disturbo. Si deve inoltre controllare che il valore di impostazione IEE> (indirizzo 5102)
sia almeno il doppio di questa corrente di disturbo misurata. Se necessario correggere il valore.
Frequenza
Il controllo della funzionalità della protezione di frequenza si effettua con il test di plausibilità tra il
numero di giri momentaneo della macchina e il valore di misura di esercizio visualizzato.
Sovraeccitazione
Il controllo della funzionalità della protezione di sovraeccitazione si effettua con il test di plausibilità
tra l'eccitazione momentanea della macchina e il valore di misura di esercizio visualizzato.
Dopo aver fermato il generatore, le prove di tensione sono concluse. Le funzioni di protezione di
tensione e di frequenza necessarie sono attivate (indirizzo 4001: UNDERVOLTAGE = ON oppure OFF,
indirizzo 4101: OVERVOLTAGE = ON oppure OFF, indirizzo 4201: O/U FREQUENCY = ON oppure
OFF, indirizzo 4301: OVEREXC. PROT. = ON oppure OFF). Le funzioni parziali possono essere disattivate mediante impostazione dei limiti corrispondenti (es. frequenza f* impostata su fNom ).
3.3.10 Controllo della protezione di terra statore
In generale
Il procedimento di controllo della protezione di terra statore dipende essenzialmente da come la
macchina è collegata alla rete: con collegamento diretto su sbarra o tramite trasformatore. In entrambi i casi bisogna controllare la correttezza del funzionamento e la zona di protezione.
Per controllare la zona di protezione ed eventualmente provare la soppressione di interferenze della
resistenza di carico, è opportuno effettuare rispettivamente una prova di guasto a terra sui morsetti
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
del generatore (ad esempio con 20 % della tensione nominale del generatore) e una prova di guasto
a terra in rete.
Collegamento tramite trasformatore elevatore
In caso di guasto a terra esterno (al lato alta tensione), tramite la capacità di accoppiamento CK del
trasformatore di blocco viene condotta una tensione di disturbo che produce sul lato della macchina
una tensione omopolare. Affinché questa non venga interpretata dalla macchina come un guasto a
terra, viene abbassata tramite una resistenza di carico adeguatamente dimensionata RB ad un
valore che corisponde circa alla metà della tensione di intervento U0 > (indirizzo 5002). D'altro
canto la corrente di guasto a terra prodotta dalla resistenza di carico durante un guasto a terra ai
morsetti della macchina non deve superare se possibile 10 A.
Figura 3-16
Connessione tramite trasformatore elevatore con trasformatore di messa a terra
Calcolo della zona di protezione
La capacità di accoppiamento CK e la resistenza di carico RB formano un partitore di tensione; qui
RB' è la resistenza RB riferita ai morsetti della macchina.
Figura 3-17
Schema equivalente e diagramma vettoriale
Poiché la reattanza della capacità di accoppiamento è molto più grande della resistenza convertita
della resistenza di carico RB', si può definire UC ≈ UNO/√3 (vedi anche diagramma vettoriale, fig. 3-
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
17), laddove UNO/√3 è la tensione omopolare con pieno spostamenteo della tensione nel centro
stella. È valida la seguente formula:
Con il rapporto di trasformazione r del trasformatore di terra
risulta
Con il partitore di tensione RT (500 V/100 V) ciò corrisponde a una tensione omopolare all'ingresso
dell'apparecchio di:
Il valore di intervento U0> per la tensione omopolare dovrebbe essere almeno il doppio di questa
tensione di disturbo.
Esempio:
Rete
UNO
= 110 kV
fN
= 50 Hz
CK
= 0,01 µF
Trasformatore voltmetrico
10 kV/0,1 kV
Trasformatore di messa a
terra
ü
= 36
Resistenza di carico
RB
= 10 Ω
Quale valore di impostazione all'indirizzo 5002 per U0> si è scelto 10 V, il che corrisponde a un
campo di protezione di 90 % (vedi anche figura seguente).
Nota
Se si utilizza un trasformatore di centro stella, per la trasformazione di tensione si deve applicare r invece di
r/3. Poiché questo possiede solo un avvolgimento, il risultato non cambia.
282
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Figura 3-18
Tensione omopolare durante guasti a terra
Operazioni di controllo con guasto a terra lato macchina
Settare la protezione di terra statore S/E/F PROT. (indirizzo 5001) su Block relay. Se viene
utilizzato il rilevamento sensibile di guasto a terra, esso va settato anche all'indirizzo5101 con
Block relay.
Con impianto primario fuori tensione e collegato a terra, collocare un ponte di cortocircuito unipolare
nel circuito dei morsetti della macchina.
PERICOLO
Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto fuori tensione e
con messa a terra!
Mettere in marcia le macchina e alzare lentamente l'eccitazione fino a ca. 20 % UN.
Richiamare
UE nei valori di misura di esercizio e controllare la plausibilità..
Se esistono altri trasformatori di tensione con avvolgimento del triangolo aperto, si deve misurare
anche qui la tensione UE.
Per la zona di protezione S vale:
Esempio:
Tensione del generatore alla reazione 0,1 x Usec N
Valore di misura
UE
= 10 V
Valore impostato
U0>
= 10 V
Zona di protezione
S
= 90 %
Leggere la segnalazione "V Erd Lx" nella memoria guasti, "Lx“" può identificare la fase con cortocircuito, se esistono tensioni agli ingressi delle tensioni dell'apparecchio.
Disinserire la macchina. Rimuovere il ponte di guasto a terra.
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Controllo con cortocircuito a terra lato rete
Con impianto primario fuori tensione e collegato a terra, inserire un ponte di cortocircuito unipolare
sul lato alta tensione del trasformatore di blocco.
PERICOLO
Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto fuori tensione e
con messa a terra!
CAUTELA
Eventuale messa a terra del centro stella sul trasformatore con messa a terra simultanea sul lato
dell'alta tensione durante la prova!
La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare lesioni lievi o danneggiamenti della
macchina.
Un'eventuale messa a terra del centro stella sul trasformatore deve essere interrotta per la prova.
Avviare la macchina ed eccitare lentamente fino a 30 % della tensione della macchina.
Leggere nei valori di misura di esercizio: UE Questo valore viene estrapolato dalla tensione nominale della macchina (vedi esempio della figura 3-18). Il valore di guasto così calcolato deve corrispondere al massimo alla metà del valore di intervento U0> (indirizzo 5002) per ottenere la differenza di sicurezza richiesta.
Mettere fuori servizio la macchina e diseccitare. Rimuovere il ponte di guasto a terra.
Se il centro stella del lato alta tensione del trasformatore elevatore deve essere messo a
terra, ristabilire ora la messa a terra del centro stella.
Mettere in funzione la protezione terra statore: indirizzo 5001 S/E/F PROT. = ON. Mettere eventualmente in funzione il rilevamento sensibile di guasti a terra, se questo viene utilizzato come protezione terra statore. indirizzo 5101 O/C PROT. Iee> = ON.
Collegamento diretto su sbarra
Dapprima bisogna controllare la correttezza del funzionamento e i dati del dispositivo di carico: sequenza, limiti di tempo ecc. e i dati del dispositivo: trasformatore di messa a terra, valore della resistenza di carico.
Settare la protezione di terra statore (indirizzo 5001) su Block relay. Se viene utilizzato il rilevamento sensibile di guasto a terra, esso va settato anche all'indirizzo5101 con Block relay.
Con impianto primario fuori tensione e collegato a terra inserire un ponte unipolare di cortocircuito
a terra tra morsetti della macchina e trasformatore toroidale (vedi figura seguente).
PERICOLO
Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto fuori tensione e
con messa a terra!
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Figura 3-19
Guasto a terra con collegamento diretto su sbarra
Per questa prova bisogna stabilire una condizione di collegamento nella quale il dispositivo di carico
sia collegato galvanicamente con il generatore. Se l'impianto non lo permette, si deve tenere conto
delle indicazioni riportate al titolo a margine "Prova direzionale senza dispositivo di carico" alla
pagina seguente.
Avviare la macchina ed eccitare lentamente fino a quando interviene la protezione di terra statore:
Segnalazione "U0> Avv" (non parametrizzata alla consegna). Contemporaneamente deve comparire anche la segnalazione "3I0> Avviamento" (non parametrizzata alla consegna).
Leggere i valori di misura di esercizio UE e IEE. Se il collegamento è stato effettuato correttamente,
questo valore in Volt è uguale alla percentuale della tensione ai morsetti della macchina riferita alla
tensione nominale della macchina; eventualmente considerare la divergenza della tensione nominale primaria del trasformatore di messa a terra e/o del trasformatore voltmetrico. Questo valore
corrisponde inoltre al valore di impostazione U0 > all'indirizzo 5002.
Il valore di misura IEE dovrebbe corrispondere all'incirca al valore di impostazione 3I0> all'indirizzo
5003 o essere di poco superiore ad esso per non ridurre la zona di protezione, determinata dal
valore di impostazione U0>, con intervento troppo ritardato.
Per la zona di protezione S vale:
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Esempio:
Tensione del generatore alla reazione 0,1 x UN
Valore di misura
UE
= 10 V
Valore impostato
U0>
= 10 V
Zona di protezione
S
= 90 %
Con determinazione della direzione
Con riguardo alla misura della direzione del guasto a terra, bisogna controllare la correttezza del
collegamento e della polarità dei collegamenti di corrente e di tensione. La macchina viene eccitata
ad una tensione corrispondente alla tensione omopolare al di sopra del valore di intervento. Se la
polarità è corretta compare la segnalazione di scatto "Ter.Stat.SCATTO" (LED 6 in posizione di
consegna).
Viene effettuata una prova di funzione inversa. Dopo aver diseccitato e messo fuori servizio la macchina, si colloca il ponte di cortocircuito all'altro lato del generatore (guardando dalla macchina).
PERICOLO
Effettuare le operazioni primarie solo con la macchina ferma su parti dell'impianto fuori tensione e
con messa a terra!
Dopo aver messo in marcia ed eccitato la macchina sopra il valore di intervento della tensione omopolare, reagisce "U0> Avv" (LED 2 come messaggio collettivo dell'eccitazione dell'apparecchio
in posizione di consegna), tuttavia non compare la segnalazione "3I0> Avviamento e non si
produce un comando di scatto. Il valore di misura IEE dovrebbe essere irrilevante, con eccitazione
nominale in nessun caso superiore alla metà del valore di impostazione parametrizzato 3I0 >.
Mettere fuori servizio la macchina e diseccitare. Rimuovere il ponte di guasto a terra.
Prova direzionale con trasformatori toroidali senza resistore di carico
Se non esiste un resistore di carico e non è possibile nemmeno effettuare prove con cortocircuito a
terra in rete, la prova seguente può essere realizzata con misure secondarie ma con corrente di
carico primaria simmetrica:
Per il collegamento di corrente a un trasformatore toroidale, per la formazione di una tensione omopolare viene bypassato un trasformatore di tensione (es. L1 e si simula così una tensione di spostamento) (vedi figura seguente). Nella stessa fase si conduce una corrente di prova attraverso il
trasformatore toroidale utilizzando una resistenza Z che limiti la corrente. Qui bisogna tenere conto
di collegamento e direzione della fase di corrente attraverso il trasformatore toroidale. Se la corrente
è troppo piccola per la reazione del relè, è possibile aumentare il suo effetto facendo passare più
volte il cavo attraverso il trasformatore toroidale.
Come Z si utilizza una resistenza variabile (da 30 a 500 Ω) o un condensatore (da 10 a 100 µF), al
quale di deve collegare ancora una resistenza in serie ( da ca. 50 a 100 Ω) per limitare la corrente
di chiusura. Se il collegamento è corretto, la protezione emette i messaggi "U0> picked up",
"3I0> picked up" e infine "S/E/F TRIP" (LED 6).
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Figura 3-20
Prova direzionale con trasformatore toroidale
Prova direzionale con collegamento Holmgreen
Se si collega la corrente a un circuito Holmgreen si ottiene la tensione omopolare per la prova allo
stesso modo come nel collegamento precedente. Attraverso il circuito di corrente viene condotta
solo la corrente dei trasformatori nella cui fase il trasformatore di tensione è stato bypassato nel collegamento a triangolo. Per la potenza attiva in direzione della macchina, esistono per il relè in principio le stesse condizioni che con un guasto a terra in direzione della macchina con una rete compensata e viceversa.
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Figura 3-21
Prova direzionale con collegamento Holmgreen
Se in una rete isolata si vogliono conservare i collegamenti di tensione per la misurazione della corrente reattiva per le prove, bisogna considerare che con flusso di potenza con componente induttiva
in direzione avanti per il relè di guasto verso terra risulta una direzione all'indietro (al contrario del
guasto a terra in questa direzione).
A conclusione del controllo di direzione mettere fuori servizio la macchina. Vanno ristabiliti e nuovamente controllati i collegamenti corretti.
Corrente di disturbo
Per misurare la corrente di disturbo viene collocato sull'interruttore un ponte di cortocircuito con capacità di carico di corrente nominale. Avviare la macchina ed eccitarla lentamente fino alla corrente
nominale della macchina.
Leggere il valore di misura di esercizio IEE. Questo valore di misura determina il valore di impostazione dell'indirizzo 5003 3I0 >. Il parametro 3I0 > dovrebbe essere circa il doppio di questo
valore di misura per ottenere una differenza di sicurezza sufficiente dalla corrente di guasto a terra
per la determinazione della direzione verso la corrente di disturbo. Infine bisogna controllare se è
necessario ridurre la zona protetta determinata dal valore di impostazione U0 >.
Mettere in funzione la protezione terra statore: indirizzo 5001 S/E/F PROT. = ON.
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
3.3.11 Controllo della protezione sensibile contro guasti a terra quando usata come
protezione di terra rotore
Se viene utilizzata la protezione sensibile di guasto a terra quale protezione di corrente di terra
rotore, settare innanzitutto questa funzione di protezione all'indirizzo5101 O/C PROT. Iee> =
Block relay.
CAUTELA
Un circuito del rotore collegato non isolato, in associazione ad una resistenza di terra inserita per il
controllo, può produrre un doppio guasto a terra!
La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare danneggiamenti alla macchina.
Bisogna garantire che il circuito del rotore da controllare sia isolato da terra affinché la resistenza di
terra introdotta per il controllo non provochi un doppio guasto a terra!
Tramite una resistenza che corrisponde circa alla resistenza di scatto richiesta, viene simulato un
guasto a terra. Per le macchine con eccitazione tramite raddrizzatori rotanti, la resistenza viene collocata tra i due anelli collettori di misura, per le macchine con eccitazione tramite anelli collettori
essa va collocata tra un anello e la terra.
Portare a regime la macchina ed eccitare all'incirca a tensione nominale. Eventualmente applicare
le spazzole di misura. È irrilevante se la protezione sensibile di corrente di terra reagisca o meno.
La corrente di terra circolante IEE che risulta può essere letta nei valori di misura di esercizio della
protezione.
Bisogna controllare che questa corrente di terra misurata corrisponda circa al valore impostato all'indirizzo 5102 IEE> del rilevamento sensibile di guasti a terra. L'impostazione non deve tuttavia
essere minore del doppio del valore della corrente di disturbo rilevata con isolamento intatto.
Per macchine con eccitazione tramite anelli collettori l'ultima prova viene ripetuta sull'altro anello.
Disinserire la macchina. Rimuovere la resistenza di guasto a terra.
Il rilevamento sensibile di guasti a terra come protezione di terra rotore viene attivato: O/C PROT.
Iee> = ON all'indirizzo 5101.
3.3.12 Controlli con la rete
Controllo della corretta polarità di collegamento
Le seguenti istruzioni di controllo si intendono per un generatore sincrono.
Avviare il generatore e sincronizzarlo con la rete. Aumentare la potenza di azionamento (fino a ca.
il 5 %).
La potenza attiva viene letta nei valori di misura di esercizio come potenza attiva positiva P in percentuale della potenza apparente nominale SN.
Se la potenza attiva indica un valore negativo, l'attribuzione della direzione tra il trasformatore amperometrico e il trasformatore voltmetrico non concorda con la direzione parametrizzata all'indirizzo
210 (CT Starpoint = towards machine e/o towards starpt.) oppure la parametrizzazione
dell'indirizzo 1108 (Pot.Attiva = Generatore e/o Motore) non è stata adeguatamente selezionata.
Eventualmente riparametrizzare l'indirizzo 210.
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289
Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Se la potenza non è ancora corretta, allora c'è un errore di cablaggio dei trasformatori (ad es. inversione di fase ciclica):
• eliminare gli errori di collegamento dei trasformatori (trasformatore amperometrico e/o voltmetrico) attenendosi alle regole di sicurezza,
• ripetere la prova.
Determinazione della potenza di motorizzazione e correzione degli errori d'angolo
Lasciare inizialmente la protezione ritorno di energia (indirizzo 3101) e la supervisione della
potenza attiva (indirizzo 3201) ancora su Off. Per i motori le seguenti misurazioni non sono necessarie.
Indipendentemente dall'eccitazione del generatore, cioè indipendentemente dalla potenza reattiva
Q, la potenza di motorizzazione è praticamente costante come pura potenza attiva. A causa di possibili errori d'angolo dei trasformatori amperometrici e voltmetrici, la protezione riconoscerà e visualizzerà tuttavia valori differenti di potenza di motorizzazione. Le coppie di valori di potenza di motorizzazione e potenza reattiva non indicheranno allora nel diagramma della macchina nessuna linea
parallela all'ascissa (potenza attiva = zero). Per questa ragione bisognerebbe determinare le differenze possibilmente con tre punti di misurazione e con questi il valore di correzione W0. Gli errori
angolari causati dai trasduttori d'ingresso della protezione sono già stati compensati in fabbrica.
Questa prova viene consigliata in caso di regolazione "sensibile" della protezione ritorno di energia.
Portare a 0 la potenza di azionamento chiudendo le valvole di regolazione. Il generatore riceve la
sua potenza di motorizzazione dalla rete.
CAUTELA
Surriscaldamento all'assorbimento di ritorno di energia da parte del generatore
Il funzionamento della turbina senza una determinata portata minima di vapore (effetto di raffreddamento) può comportare il surriscaldamento delle pale della turbina!
L'assorbimento di ritorno di energia per un turboalternatore è ammesso solo per un tempo breve.
CAUTELA
In caso di sottoeccitazione del generatore può verificarsi una perdita di passo!
La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare lesioni lievi o danni all'apparecchiatura.
Il funzionamento in zona di sottoeccitazione è ammesso solo per breve tempo.
Procedere nel modo seguente:
1. Modificare l'eccitazione fino a potenza reattiva Q = 0. Come misurazione di controllo richiamare
e annotare la potenza attiva P0 e la potenza reattiva Q0 con la polarità (vedi tabella sottostante).
2. Aumentare lentamente l'eccitazione fino a ca. il 30% della potenza nominale apparente del generatore (sovraeccitato).
– Leggere e annotare la potenza di motorizzazione P1 con polarità (negativa) nei valori di
misura di esercizio (vedi tabella sottostante)
– Leggere e annotare la potenza reattiva Q1 con polarità (positiva) (vedi tabella sottostante).
290
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
3. Aumentare lentamente l'eccitazione fino a ca. il 30% della potenza nominale apparente del generatore (sottoeccitato).
– Leggere e annotare la potenza di motorizzazione P2 con polarità (negativa) nei valori di
misura di esercizio (vedi tabella sottostante).
– Leggere e annotare la potenza reattiva Q2 con polarità (negativa) nei valori di misura di esercizio (vedi tabella sottostante).
4. Riportare il generatore su eccitazione a vuoto e mettere fuori servizio e/o selezionare lo stato
operativo desiderato.
Figura 3-22
Determinazione dell'angolo di correzione W0
Con i valori di misura letti P1 e P2, si effettua una correzione angolare dell'errore dei trasformatori
nel modo seguente: a partire dalle coppie di valori misurati, si calcola innanzitutto un angolo di correzione secondo la formula:
I valori di potenza devono avere assolutamente il valore di polarità letto! Altrimenti si ottengono risultati errati!
Questo angolo ϕcorr viene immesso con polarità inversa come nuovo angolo di correzione all'indirizzo 204 CT ANGLE W0:
Valore di impostazione CT ANGLE W0 = – ϕcorr
Per il valore d'intervento della protezione ritorno di energia P> REVERSE all'indirizzo 3102 va inserito un valore con segno negativo pari ad un quarto della somma P1 e P2 misurata.
Controllo della protezione ritorno di energia
Con un generatore collegato alla rete si ha un ritorno di energia in seguito a
• chiusura delle valvole di regolazione,
• chiusura della valvola a chiusura rapida.
A causa di possibili difetti di tenuta delle valvole, le prove di ritorno di energia devono essere eseguite possibilmente per entrambi i casi.
Per la conferma della correttezza delle impostazioni, ripetere di nuovo il test di ritorno di energia. A
questo scopo la protezione di ritorno di energia (indirizzo 3101) viene settata su Block relay per
verificare la sua efficacia con le segnalazioni prodotte.
Avviare il generatore e sincronizzarlo con la rete. Chiudere le valvole di regolazione.
Dal valore di misura di esercizio per la potenza attiva va ricavata la potenza di motorizzazione misurata con la protezione. Il 50% di questo valore dovrebbe essere selezionato come valore d'impostazione per la protezione ritorno di energia.
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291
Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Aumentare nuovamente la potenza di azionamento.
In una prova aggiuntiva verificare il criterio di chiusura rapida con la valvola. La condizione è che
l'ingresso binario ">Val:Stop Scat." sia parametrizzato correttamente e venga comandato dal
criterio di chiusura rapida (dal pressostato o dal finecorsa della valvola).
Chiudere la valvola a chiusura rapida.
Dal valore di misura di esercizio per la potenza attiva va ricavata la potenza di motorizzazione misurata con la protezione.
Se contrariamente alle aspettative questo valore è minore del ritorno di energia con valvole di regolazione chiuse, utilizzare il 50 % di questo valore come valore di impostazione per la protezione
ritorno di energia.
Fermare la macchina attivando la protezione ritorno di energia.
Attivare la protezione ritorno di energia (indirizzo 3101) e, se utilizzata, anche la supervisione della
potenza attiva (indirizzo 3201) ON.
Controllo della protezione di sottoeccitazione
La correzione dell'errore angolare W0 determinata relativamente alla protezione ritorno di energia
all'indirizzo204 è valida anche per la protezione di sottoeccitazione.
In questo paragrafo è stata effettuata la lettura dei valori di misura della potenza reattiva e quindi
anche la verifica della plausibilità per questi valori con prova direzionale. Non sono necessari ulteriori controlli.
Se tuttavia deve essere eseguito un controllo della direzione mediante un'ulteriore misurazione del
punto di carico, si può procedere come descritto di seguito.
CAUTELA
In caso di sottoeccitazione del generatore può esserci il pericolo di perdita di passo, in particolare
con elevata potenza attiva!
La non osservanza dei seguenti accorgimenti può comportare lesioni lievi o danni all'apparecchiatura.
Il funzionamento in zona di sottoeccitazione è ammesso solo per breve tempo.
Per il controllo con carico settare la protezione di sottoeccitazione (indirizzo 3001) su Blocco
Relè.
Il corretto principio di funzionamento viene verificato azionando punti di carico qualsiasi in condizione di sovraeccitazione e quindi di sottoeccitazione. La verifica di plausibilità è effettuata leggendo i
valori di misura di esercizio corrispondenti nella protezione e confrontandoli con i valori di misura
del sistema di controllo.
Settare la protezione di sottoeccitazione (indirizzo 3001) su ON.
Nota
Se non è possibile un funzionamento con carico capacitivo, è possibile azionare i punti di carico in
funzionamento sottoeccitato cambiando la parametrizzazione delle polarità dei trasformatori (indirizzo 210). Le caratteristiche della protezione di sottoeccitazione sono così speculari al punto zero.
Tenere conto che la protezione di ritorno di energia dev'essere disattivata (OFF) (indirizzo 3101),
poiché anche la sua caratteristica si riflette dalla zona del motore a quella del generatore!
292
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Poiché la protezione indica tramite i valori di misura di esercizio ogni punto di carico, non è necessario avviare la caratteristica di limitazione di sottoeccitazione.
Controllo della funzione di direzione nella protezione di massima corrente a tempo
Per il controllo della polarità di collegamento, la direzione della funzione di protezione I>> (paragrafo
2.7) è chiaramente determinata nell'apparecchio dalla definizione del senso dell'energia. Se il generatore produce potenza attiva (il valore di misura di esercizio P è positivo) e l'indirizzo 1108
ACTIVE POWER è su Generator, la rete è in direzione avanti.
Per escludere inversioni di polarità, si consiglia una prova con scarsa corrente di carico. A questo
scopo si dovrebbe procedere nel modo seguente:
• impostare il gradino direzionale di corto circuito 1301 O/C I>> su Block relay e il valore di
intervento I>> (parametro 1302) sul valore più sensibile (= 0,05 A con una corrente nominale di
1 A, o 0,25 A con una corrente nominale di 5 A).
• aumentare la corrente di carico (ohmico e/o ohmico-induttiva) sopra il valore di intervento e alla
comparsa delle segnalazioni di avviamento (N. 1801 fino a 1803) richiamare i messaggi 1806
"I>> forward" e 1807 "I>> backward".
• Confrontare il senso della direzione con i valori settati (valore di impostazione e indirizzo 1304
Phase Direction). Per applicazioni standard con TA lato morsetti della macchina, l'indirizzo
1304 Phase Direction deve essere su indietro e come segnalazione deve comparire "I>>
forward" (N. 1806).
• Riportare il valore d'intervento all'indirizzo 1302 sul valore originario e la funzione di protezione
all'indirizzo 1301 O/C I>> su ON.
3.3.13 Generazione di un fault record di prova
In generale
Per verificare la stabilità della protezione anche in presenza di processi transitori, possono essere
eseguite prove di inserzione. Il comportamento della protezione viene successivamente analizzato
a partire dalle informazioni raccolte nelle registrazioni delle misure eseguite durante i test.
Condizioni preliminari
Oltre alla possibilità di registrazione dei valori di guasto mediante avviamento della protezione, il dispositivo 7UM61 consente di memorizzare anche i valori di misura mediante il programma di
comando DIGSI, attraverso le interfacce seriali e gli ingressi binari. In quest'ultimo caso, l'informazione ">Trig.Wave.Cap." deve essere stata parametrizzata su un ingresso binario. Il trigger
della registrazione ha luogo quindi, ad es., mediante ingresso binario con l'inserzione dell'oggetto
protetto.
Tali registrazioni delle misure di test avviate dall'esterno (ovvero senza avviamento della protezione)
vengono trattate dal dispositivo come normali registrazioni dei valori di guasto, vale a dire che per
ogni registrazione di misura viene aperto un protocollo di guasto con numero proprio per assicurare
una corretta assegnazione. Queste registrazioni non vengono elencate nella memoria tampone
delle segnalazioni di guasto sul display perché non rappresentano un guasto della rete.
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Montaggio e messa in servizio
3.3 Messa in servizio
Avvio della registrazione delle misure di test
Per avviare una registrazione delle misure di test tramite DIGSI, selezionare la funzione di comando
Test sul lato sinistro della finestra. Cliccare due volte nella lista sulla voce Oscillopert. di prova.
Figura 3-23
Finestra di avvio registrazione delle misure di test in DIGSI — Esempio
La registrazione viene avviata immediatamente. Durante la registrazione viene emessa una segnalazione nella parte sinistra della riga di stato. Lo svolgimento del processo viene visualizzato da una
barra di avanzamento.
Per la visualizazzione e l'analisi della registrazione è necessario uno dei programmi SIGRA o
ComtradeViewer.
294
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Montaggio e messa in servizio
3.4 Attivazione dell'apparecchio
3.4
Attivazione dell'apparecchio
Serrare fino in fondo le viti. Tutte le viti dei morsetti devono essere fissate, anche quelle non utilizzate.
CAUTELA
Coppie di serraggio non ammesse
La mancata osservanza delle seguenti norme può comportare lesioni lievi o danni all'apparecchiatura.
Le coppie di serraggio ammesse non devono essere superate perché ciò potrebbe danneggiare le
filettature e i morsetti!
È necessario verificare nuovamente le impostazioni in quanto esse potrebbero essere state
modificate nel corso delle prove.. Controllare in particolare che tutti i dati dell'impianto, le funzioni
di comando e le funzioni ausiliarie siano correttamente impostate nei parametri di configurazione
(paragrafo 2) e che tutte le funzioni desiderate siano inserite (On). Assicurarsi che una copia dei
valori di taratura sia memorizzata sul PC.
L'orologio interno all'apparecchio dovrebbe essere controllato ed eventualmente regolato/sincronizzato, qualora non venga sincronizzato automaticamente. Vedi in merito la descrizione del sistema
SIPROTEC 4 /1/.
Le memorie tampone vengono cancellate sotto MENU PRINCIPALE → Segnalazioni → Cancella/Crea affinché queste contengano in futuro solo informazioni relative ad eventi e condizioni reali
(vedi anche /1/). I contatori della statistica degli scatti vengono riportati ai valori iniziali mediante la
stessa selezione (vedi anche descrizione del sistema SIPROTEC 4 /1/).
I contatori dei valori di misura di esercizio (ad es. contatori di lavoro, se disponibili) vengono resettati
in MENU PRINCIPALE → Valori di misura → Reset.
Si aziona il tasto ESC (event. più volte) per tornare al display base. Sul pannello operatore compare
il display base (ad es. la visualizzazione di valori di misura di esercizio).
Le visualizzazioni sul frontalino vengono cancellate premendo il tasto LED, affinché queste possano
fornire informazioni solo su eventi e stati reali. Vengono resettati anche relè di uscita eventualmente
memorizzati. Durante l'azionamento del tasto LED i diodi luminosi parametrizzabili sul frontalino
sono accesi, cosicché viene effettuato anche un test dei diodi luminosi. Se i diodi indicano stati che
riguardano il momento attuale, rimangono ovviamente accesi.
Il diodo verde"RUN" dev'essere acceso, il diodo rosso "ERROR" dev'essere spento.
Nel caso sia presente una presa di prova, questa deve essere sulla posizione di esercizio.
L'apparecchio è ora pronto per il funzionamento.
■
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295
Montaggio e messa in servizio
3.4 Attivazione dell'apparecchio
296
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Dati tecnici
4
Nel presente capitolo sono riportati i dati tecnici dell'apparecchio SIPROTEC® 7UM61 e delle
singole funzioni, compresi i valori limite che non devono essere in nessun caso superati. Ai dati
tecnici e funzionali per la configurazione massima seguono i dati meccanici con i disegni quotati.
4.1
Dati generali dell'apparecchio
298
4.2
Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, I>>)
309
4.3
Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
311
4.4
Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
316
4.5
Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46)
318
4.6
Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
320
4.7
Protezione ritorno di energia (ANSI 32R)
321
4.8
Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F)
322
4.9
Protezione di impedenza (ANSI 21)
323
4.10
Protezione di minima tensione (ANSI 27)
325
4.11
Protezione di massima tensione (ANSI 59)
326
4.12
Protezione di frequenza (ANSI 81)
327
4.13
Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24)
328
4.14
Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R)
330
4.15
Salto vettoriale
331
4.16
Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
332
4.17
Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R)
333
4.18
Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.)
334
4.19
Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48)
335
4.20
Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
336
4.21
Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF)
337
4.22
Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27)
338
4.23
RTD-Box
339
4.24
Funzioni supplementari
340
4.25
Campi di lavoro delle funzioni di protezione
345
4.26
Dimensioni
347
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297
Dati tecnici
4.1 Dati generali dell'apparecchio
4.1
Dati generali dell'apparecchio
4.1.1
Ingressi/uscite analogiche
Ingressi di corrente
Frequenza nominale
fN
50 Hz oppure 60 Hz
Corrente nominale
IN
1 A oppure 5 A
Corrente di terra, sensibile
IEE
≤ 1,6 A campo lineare
(impostabile)
Consumo per fase e circuito di terra
- con IN = 1 A
ca. 0,05 VA
- con IN = 5 A
ca. 0,3 VA
- per rilevamento sensibile di guasti a terra a 1 A
ca. 0,05 VA
Carico ammissibile percorso di corrente
- termico (effettivo)
100· IN per 1 s
30· IN per 10 s
4· I N permanente
- dinamico (valore picco)
250· I N (semiperiodo)
Carico ammissibile ingresso per rilevamento sens. guasti a terra IEE
- termico (effettivo)
300 A per 1 s
100 A per 10 s
15 A permanente
- dinamico (valore picco)
750 A (semiperiodo)
Ingressi di tensione
Tensione nominale secondaria
100 V - 125 V
Campo di misura
Consumo
0 V - 200 V
a 100 V
ca. 0,3 VA
Sovraccarico ammissibile nel circuito voltometrico
- termico (effettivo)
4.1.2
230 V permanente
Tensione ausiliaria
Tensione continua
Alimentazione di tensione tramite convertitore integrato
Tensione continua ausiliaria nominale UH–
24/48 V–
60/110/125 V–
Campi di tensione ammissibili
19 - 58 V–
48 - 150 V–
Tensione continua nominale ausiliaria UH–
110/125/220/250 V–
Campi di tensione ammissibili
88 - 300 V–
Tensione alternata sovrapposta,
picco-picco, IEC 60 255–11
≤ 15 % della tensione ausiliaria
Assorbimento di potenza
7UM611
7UM612
298
in condizioni di riposo
ca. 4 W
ca. 4,5 W
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Dati tecnici
4.1 Dati generali dell'apparecchio
7UM611
in funzione
7UM612
Tempo ammesso per buchi di tensione
ca. 9,5 W
ca. 12,5 W
≥ 50 ms con U ≥ 110 V–
≥ 20 ms con U ≥ 24 V–
Tensione alternata
Alimentazione di tensione tramite convertitore integrato
4.1.3
Tensione alternata ausiliaria nominale UH~ 115 V~ (50/60 Hz)
230 V~ (50/60 Hz)
Campi di tensione ammissibili
92 - 132 V~
184 - 265 V~
Assorbimento di potenza in condizioni di
riposo
ca. 4 VA
Assorbimento di potenza in funzione
ca. 12 VA
Tempo ammesso per buchi di tensione
≥ 200 ms
Ingressi e uscite binarie
Ingressi binari
Variante
Numero
7UM611*–
7 (parametrizzabili)
7UM612*–
15 (parametrizzabili)
Campo tensione nominale
da 24 V— a 250 V—, bipolare
Assorbimento di corrente, in funzione
ca. 1,8 mA, indipendente dalla tensione di
comando
Soglie di intervento
intercambiabili tramite ponticelli
Ingressi binari BI1 - BI7
per tensioni nominali
24/48/
60/110/125 V—
Uhigh ≥ 19 V—
Ulow ≤ 10 V—
per tensioni nominali
110/125/
220/250 V—
e 115/230 V∼
Uhigh ≥ 88 V—
Ulow ≤ 44 V—
per tensioni nominali
24/48/
60/110/125 V—
Uhigh ≥ 19 V—
Ulow ≤ 10 V—
per tensioni nominali
110/125/
220/250 V—
e 115/230 V∼
Uhigh ≥ 88 V—
Ulow ≤ 44 V—
per tensioni nominali
220/250 V—
Uhigh ≥ 176 V—
Ulow ≤ 88 V—
Ingressi binari BI8 - BI15
Tensione massima ammissibile
300 V—
Soppressione impulso ingresso
220 nF capacità di accoppiamento a 220 V con
tempo di recupero > 60 ms
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299
Dati tecnici
4.1 Dati generali dell'apparecchio
Relè di uscita
Relè di segnalazione/comando 1)
Numero:
Potere di chiusura
7UM611*–
11 (con 1 contatto NA ciascuno)
7UM612*–
19 (con 1 contatto NA ciascuno)
ON
1000 W/VA
OFF
30 VA
40 W ohmico
25 VA con L/R ≤ 50 ms
Tensione di commutazione
250 V
corrente amm. per contatto
5 A permanente 30 A per 0,5 s
corrente totale amm. per contatti con
conduttore comune
5 A permanente 30 A≤ 0,5 s
1
) elencato UL con i seguenti dati nominali:
120 V ac
Pilot duty, B300
240 V ac
Pilot duty, B300
240 V ac
5 A General Purpose
24 V dc
5 A General Purpose
48 V dc
0.8 A General Purpose
240 V dc
0,1 A General Purpose
120 V ac
1/6 hp (4.4 FLA)
240 V ac
1/2 hp (4.9 FLA)
Diodi luminosi
Numero
4.1.4
RUN (verde)
1
ERROR (rosso)
1
LED indirizzabili (rosso)
7UM611
7UM612
7
14
Interfacce di comunicazione
Interfaccia operatore
300
Collegamento
lato frontale, non isolato, RS 232, connettore DSUB a 9 poli per
il collegamento di un personal computer
Comando
con DIGSI® 4
Velocità di trasmissione
min. 4 800 Baud - 115 200 Bd
Impostazione di fabbrica: 38 400 Baud; parità: 8E1
Distanza di trasmissione
15 m
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Dati tecnici
4.1 Dati generali dell'apparecchio
Interfaccia di servizio/modem
Collegamento
Interfaccia a potenziale zero per
trasferimento dati
Comando
con DIGSI® 4
Velocità di trasmissione
min. 4 800 Baud - 115 200 Bd
Impostazione di fabbrica: 38 400 Baud;
parità: 8E1
RS 232/RS 485
RS232/RS485 a seconda del modello
ordinato
Collegamento per montaggio
incassato
sul retro, posizione di montaggio "C“,
connettore DSUB a 9 poli
Montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla parte
inferiore della custodia;
cavo dati schermato
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Distanza di trasmissione
15 m
Distanza di trasmissione
1000 m
RS 232
RS 485
Interfaccia di sistema
IEC 60 870–5–103
RS232/RS485
Interfaccia a potenziale zero per
a seconda del modello ordinato trasferimento dati ad un'unità centrale
RS232
Collegamento per montaggio
incassato
sul retro, posizione di montaggio "B“,
connettore DSUB a 9 poli
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla parte
inferiore della custodia
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Velocità di trasmissione
min. 4 800 Bd, max.115 200 Bd
Impostazione di fabbrica 38 400 Bd
Distanza di trasmissione
15 m
Collegamento per montaggio
incassato
sul retro, posizione di montaggio "B“,
connettore DSUB a 9 poli
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla parte
inferiore della custodia I
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Velocità di trasmissione
min. 4 800 Bd - 115 200 Bd
Impostazione di fabbrica 38 400 Bd
Distanza di trasmissione
max. 1 km
RS 485
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301
Dati tecnici
4.1 Dati generali dell'apparecchio
Conduttore a fibra ottica (FO)
Tipo di connettore FO
Connettore ST
Collegamento per montaggio
incassato
sul retro, posizione di montaggio "B“
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla parte
inferiore della custodia
Lunghezza d'onda ottica
λ = 820 nm
Classe laser 1 conforme a EN con impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure
60825–1/–2
con impiego fibra di vetro 62,5/125 µm
Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm
Distanza di trasmissione
max. 1,5 km
Stato di riposo segnale
parametrizzabile, impostazione di fabbrica
"luce spenta"
Collegamento per montaggio
incassato
sul retro, posizione di montaggio "B“,
connettore DSUB a 9 poli
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla parte
inferiore della custodia
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Velocità di trasmissione
fino a 12 MBd
Distanza di trasmissione
1 000 m a ≤ 93,75 kBd
500 m a ≤ 187,5 kBd
200 m a ≤ 1,5 MBd
100 m a ≤ 12 MBd
Collegamento per montaggio
incassato
sul retro, posizione di montaggio "B“,
connettore DSUB a 9 poli
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla parte
inferiore della custodia
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Velocità di trasmissione
fino a 19200 Bd
Distanza di trasmissione
max. 1 000 m
Collegamento per montaggio
incassato
sul retro, posizione di montaggio "B“,
connettore DSUB a 9 poli
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla parte
inferiore della custodia I
Profibus RS485 (FMS e DP)
DPN3.0 RS485
MODBUS RS485
302
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
Velocità di trasmissione
fino a 19200 Bd
Distanza di trasmissione
max. 1 000 m
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.1 Dati generali dell'apparecchio
Profibus FO (FMS/DP)
Tipo di connettore FO
Connettore ST anello semplice / anello
doppio in base all'ordine per FMS; per DP
disponibile solo anello doppio
Collegamento per montaggio
incassato
sul retro, posizione di montaggio "B“
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla parte
inferiore della custodia
Velocità di trasmissione
fino a 1,5 MBd
consigliati:
> 500 kBd
Lunghezza d'onda ottica
λ = 820 nm
Classe laser 1 conforme a EN con impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure
60825–1/–2
con impiego fibra di vetro 62,5/125 µm
Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm
Distanza di trasmissione
max. 1,5 km
Tipo di connettore FO
Connettore ST trasmettitore/ricevitore
Collegamento per montaggio
incassato
sul retro, posizione di montaggio "B“
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla parte
inferiore della custodia
Velocità di trasmissione
fino a 19 200 Bd
Lunghezza d'onda ottica
λ = 820 nm
DNP3.0 FO
Classe laser 1 conforme a EN con impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure
60825–1/–2
con impiego fibra di vetro 62,5/125 µm
Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm
Distanza di trasmissione
max. 1,5 km
Tipo di connettore FO
Connettore ST trasmettitore/ricevitore
Collegamento per montaggio
incassato
sul retro, posizione di montaggio "B“
per montaggio sporgente
nell'alloggiamento del pulpito sulla parte
inferiore della custodia
Velocità di trasmissione
fino a 19 200 Bd
Lunghezza d'onda ottica
λ = 820 nm
MODBUS FO
Classe laser 1 conforme a EN con impiego fibra di vetro 50/125 µm oppure
60825–1/–2
con impiego fibra di vetro 62,5/125 µm
Attenuazione di linea ammessa max. 8 dB, con fibra di vetro 62,5/125 µm
Distanza di trasmissione
max. 1,5 km
Interfaccia sincronizzazione orologio
Sincronizzazione orologio
DCF 77
Segnale IRIG B (formato telegramma IRIG-B000)
Collegamento per montaggio incassato
sul retro, posizione di montaggio "A“;
Connettore DSUB a 9 poli
per montaggio sporgente
sui dispositivi di serraggio sulla parte inferiore della custodia
Tensioni nominali segnale
facoltativamente 5 V, 12 V oppure 24 V
Tensione di prova
500 V; 50 Hz
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
303
Dati tecnici
4.1 Dati generali dell'apparecchio
Livello segnale e carichi
Tensione di ingresso nominale segnale
5V
24 V
6,0 V
UILow
1,0 V con IILow = 0,25 mA 1,4 V con IILow = 0,25 mA
1,9 V con IILow = 0,25 mA
IIHigh
4,5 mA - 9,4 mA
4,5 mA - 9,3 mA
4,5 mA - 8,7 mA
890 Ω con UI = 4 V
1930 Ω con UI = 8,7 V
3780 Ω con UI = 17 V
640 Ω con UI = 6 V
1700 Ω con UI = 15,8 V
3560 Ω con UI = 31 V
RI
4.1.5
12 V
UIHigh
15,8 V
31 V
Prove elettriche
Direttive
Norme:
IEC 60 255 (norme prodotto)
ANSI/IEEE C37.90.0/.1/.2
UL 508
VDE 0435
per altre norme cfr. singole prove
Prova di isolamento
Norme:
IEC 60 255–5 e IEC 60 870–2–1
Prova di tensione (prova di routine) tutti i
circuiti eccetto tensione ausiliaria,
ingressi binari e interfacce di
comunicazione e di sincronizzazione
orologio
2,5 kV (eff), 50 Hz
Prova di tensione (prova di routine) tensione 3,5 kV–
ausiliaria e ingressi binari
Prova a impulso (prova di routine) solo
interfacce isolate di comunicazione e di
sincronizzazione orologio
500 V (eff), 50 Hz
Prova a impulso (prova di tipo) tutti i circuiti, 5 kV (picco); 1,2/50 µs; 0,5 J;3 impulsi positivi e
eccetto interfacce di comunicazione e di
3 negativi a intervalli di 5 s
sincronizzazione orologio, uscite
analogiche classe III
Prove di compatibilità elettromagnetica CEM (prove di tipo)
304
Norme:
IEC 60 255–6 e –22, (norme prodotto)
EN 50 082–2 (standard generico)
VDE 0435 parte 301
DIN VDE 0435–110
Prova ad alta frequenza IEC 60 255–22–1,
classe III e VDE 0435 parte 303, classe III
2,5 kV (picco); 1 MHz; τ = 15 µs; 400 impulsi al
s; durata prova 2 s; Ri = 200 Ω
Scarica elettrostatica
IEC 60 255–22–2, classe IV e
IEC 61 000–4–2, classe IV
8 kV scarica a contatto; 15 kV scarica aerea;
entrambe le polarità; 150 pF; Ri = 330 Ω
Irradiamento con campo ad alta frequenza,
continuità di frequenza
IEC 60 255–22–3, classe III
IEC 61 000–4–3, classe III
10 V/m; 80 MHz - 1000 MHz;
10 V/m; 800 MHz - 960 MHz;
20 V/m; 1,4 GHz - 2,0 GHz;80 % AM; 1 kHz
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.1 Dati generali dell'apparecchio
Irradiamento con campo ad alta frequenza,
frequenze singole
IEC 60 255–22–3
IEC 61 000–4–3,
modulato in ampiezza
classe III: 10 V/m;
80; 160; 450; 900 MHz; 80 % AM 1 kHz; durata
di chiusura > 10 s
Fast transient grandezze perturbatrici/Burst
IEC 60 255–22–4 e
IEC 61 000–4–4, classe IV
4 kV; 5/50 ns; 5 kHz; lunghezza Burst = 15 ms;
ciclo di ripetizione 300 ms; entrambe le polarità;
Ri = 50 Ω; durata prova 1 min
Tensioni impulsive ad alta energia (SURGE), Impulso: 1,2/50 µs
IEC 61 000–4–5 classe di installazione 3
Tensione ausiliaria
common mode: 2 kV; 12 Ω; 9 µF diff. mode:1 kV;
2 Ω; 18 µF
Ingressi di misura, ingressi binari common mode: 2 kV; 42 Ω; 0,5 µF diff. mode:
e uscite relè
1 kV; 42 Ω; 0,5 µF
Alta frequenza guidata, modulata in
ampiezza
IEC 61 000–4–6, classe III
10 V; 150 kHz - 80 MHz; 80 % AM; 1 kHz
Campo magnetico a frequenza di energia
IEC 61 000–4–8, classe IV
IEC 60 255–6
30 A/m permanente; 300 A/m per 3 s; 50 Hz
0,5 mT; 50 Hz
Oscillatory Surge Withstand Capability
IEEE C37.90.1
2,5 kV (picco);
1 MHz; τ = 15 ms; 400 impulsi al s;
durata prova 2 s; Ri = 200 Ω
Fast Transient Surge Withstand Cap.
IEEE C37.90.1
4 kV; 5/50 ns; 5 kHz; lunghezza Burst = 15 ms;
ciclo di ripetizione 300 ms;
entrambe le polarità; Ri = 50 Ω; durata prova
1 min
Radiated Electromagnetic Interference
IEEE Std C37.90.2
35 V/m; 25 MHz - 1000 MHz
Vibrazioni attenuate
IEC 60 694,
IEC 61 000–4–12
2,5 kV (valore picco), polarità alternante
100 kHz, 1 MHz, 10 MHz e 50 MHz, Ri = 200 Ω
Prove di compatibilità elettromagnetica - Emissioni (prova di tipo)
4.1.6
Norma:
EN 50 081–* (standard generico)
Tensione di perturbazione radio su linee, solo
tensione ausiliaria IEC–CISPR 22
150 kHz - 30 MHz
Classe di valore limite B
Intensità di campo con perturbazione radio IEC–
CISPR 22
30 MHz - 1000 MHz classe valore limite B
Prove di resistenza meccanica
Vibrazioni ed urti durante l'esercizio
Norme:
IEC 60 255–21 e IEC 60 068
Vibrazione
IEC 60 255–21–1, classe 2
IEC 60 068–2–6
sinusoidale
10 Hz - 60 Hz: ± 0,075 mm ampiezza;
60 Hz - 150 Hz: 1g accelerazione
continuità di frequenza 1 ottava/min,
20 cicli su 3 assi perpendicolari
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
305
Dati tecnici
4.1 Dati generali dell'apparecchio
Urto
IEC 60 255–21–2, classe 1
IEC 60 068–2–27
semi-sinusoidale accelerazione 5 g, durata 11 ms, ogni
3 urti in entrambe le direzioni dei 3 assi
Vibrazione sismica
IEC 60 255–21–2, classe 1
IEC 60 068–3–3
sinusoidale 1 Hz - 8 Hz: ± 3,5 mm ampiezza (asse
orizzontale)
1 Hz - 8 Hz: ± 1,5 mm ampiezza (asse verticale)
8 Hz - 35 Hz: 1 g accelerazione (asse orizzontale)
8 Hz - 35 Hz:0,5 g accelerazione (asse verticale)
continuità di frequenza 1 ottava/min 1 ciclo su 3 assi
perpendicolari
Vibrazioni ed urti durante il trasporto
4.1.7
Norme:
IEC 60 255–21 e IEC 60 068–2
Vibrazione
IEC 60 255–21–1, classe 2
IEC 60 068–2–6
sinusoidale 5 Hz - 8 Hz:± 7,5 mm ampiezza;
8 Hz - 15 Hz: 2 g accelerazione continuità di frequenza
1 ottava/min 20 cicli su 3 assi perpendicolari
Urto IEC 60 255–21–2, classe 1
IEC 60 068–2–27
semi-sinusoidale
accelerazione 15 g, durata 11 ms, ogni 3 urti in entrambe
le direzioni dei 3 assi
Urto costante
IEC 60 255–21–2, classe 1
IEC 60 068–2–29
semi-sinusoidale
accelerazione 10 g, durata 16 ms, ogni 1000 urti in
entrambe le direzioni dei 3 assi
Condizioni climatiche
Temperature1)
Norme:
IEC 60255–6
Prova di tipo (conforme a IEC 60068–2–1 e –2, test –25 °C - +85 °C oppure –13 °F - +185 °F
Bd per 16 h)
ammessa temporaneamente durante il
funzionamento (testato per 96 h)
–20 °C - +70 °C oppure –4 °F - +158 °F (leggibilità del
display a partire da +55 °C (o 131°F) event.
compromessa)
consigliata per l'esercizio continuo (secondo IEC
60255-6)
–5 °C - +55 °C oppure +23 °F - +131 °F
Temperature limite di immagazzinaggio
–25 °C - +55 °C oppure –13 °F - +131 °F
Temperature limite durante il trasporto
–25 °C - +70 °C oppure –13 °F - +158 °F
Trasporto e immagazzinaggio con imballo standard di fabbrica!
1
) autorizzato UL secondo standard 508 (Industrial Control Equipment):
306
Temperatura limite durante l'esercizio normale
(ovvero nessun relè eccitato)
–20 °C - +70 °C oppure –4 °F - +158 °F
Temperatura limite a pieno carico (grandezze di
ingresso e di uscita massime permanenti
ammissibili)
–5 °C - +55 °C oppure +23 °F - +131 °F
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.1 Dati generali dell'apparecchio
Umidità
Grado di umidità ammissibile
media annuale ≤ 75 % di umidità relativa;
56 giorni all'anno fino al 93 % di umidità relativa;
condensa durante l'esercizio non ammessa!
Si consiglia di installare gli apparecchi in modo tale che non siano esposti alla luce diretta del sole e non siano
sottoposti a forti sbalzi di temperatura. Questi fenomeni possono provocare una rapida formazione di
condensa.
4.1.8
Condizioni di impiego
La protezione è stata progettata per l'installazione in normali sale relè e impianti, in modo da garantire
un'adeguata compatibilità elettromagnetica (CEM) con montaggio effettuato a regola d'arte.
Devono essere adottati inoltre i seguenti accorgimenti:
• Contattori e relè installati nello stesso armadio o sullo stesso quadro delle protezioni digitali devono essere
dotati di idonei dispositivi spegniarco.
• In impianti a 100 kV o di livello di tensione superiore, si raccomanda l'impiego di linee di allacciamento
esterne con schermatura elettroconducibile e messa a terra su entrambi i lati. In impianti a media tensione,
normalmente, non sono necessari particolari accorgimenti.
• Non estrarre o inserire singole schede dalla custodia quando queste sono sotto tensione. Se le schede
sono fuori dalla custodia, alcuni componenti possono danneggiarsi a causa delle scariche
elettromagnetiche; nel maneggiare le schede devono essere osservate le normative EGB (per Componenti
Sottoposti a pericolo di Scariche elettromagnetiche). Se le schede sono inserite nella loro custodia, non
sussiste alcun pericolo.
4.1.9
Certificazioni
elencato UL
7UM61**–*B***–****
7UM61**–*E***–****
Esecuzioni con
morsetti a vite
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
riconosciuto UL
7UM61**–*D***–****
Esecuzioni con morsetti
a innesto
307
Dati tecnici
4.1 Dati generali dell'apparecchio
4.1.10 Esecuzioni costruttive
Custodia
7XP20
Dimensioni
vedi disegni quotati, paragrafo 4.26
Peso (massa) ca.
in montaggio incassato, grandezza custodia ca. 5,5 kg
1/3
in montaggio incassato, grandezza custodia ca. 7 kg
1/2
in montaggio sporgente, grandezza
custodia 1/3
ca. 7,5 k
in montaggio sporgente, grandezza
custodia 1/2
ca. 12 kg
Tipo di protezione conforme a IEC 60 529
per il dispositivo a montaggio sporgente
IP 51
in montaggio incassato
davanti
IP 51
dietro
IP 50
per la protezione di persone
308
IP 2x con copertura rialzata
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.2 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, I>>)
4.2
Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, I>>)
Campi di impostazione/gradini
Avviamenti con
corrente I>
per IN = 1 A
0,05 A - 20,00 A
Gradini 0,01 A
per IN = 5 A
0,25 A - 100,00 A
Gradini 0,01 A
Avviamenti con
corrente I>>
per IN = 1 A
0,05 A - 20,00 A
Gradini 0,01 A
per IN = 5 A
0,25 A - 100,00 A
Gradini 0,01 A
Tempi di ritardo T
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Mantenimento della minima tensione U<
(concatenata)
10,0 V - 125,0 V
Gradini 0,1 V
Tempo di mantenimento della minima
tensione
0,10 s - 60,00 s
Gradini 0,01 s
Angolo delle rette direzionali I>>
–90° el. - +90° el.
Gradini 1°
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
Tempi
Tempi di intervento (senza stabilizzazione all'inrush, con stabilizzazione + 10 ms)
I >, I>>
- con 2 volte il valore di taratura
- con 10 volte il valore di taratura
Tempi di ricaduta
I>, I>>
ca. 35 ms
ca. 25 ms
ca. 50 ms
Rapporto di ricaduta
Rapporto di ricaduta massima corrente I>
ca. 0,95 per I/IN ≥ 0,3
Rapporto di ricaduta massima corrente I>>
0,90 - 0,99
Rapporto di ricaduta minima tensione
ca. 1,05
Differenza di ricaduta ∆ϕ
2° elettrico
(Gradini 0,01)
Tolleranze
Avviamenti con
corrente
I>, I>>
per IN = 1 A
1 % del valore tarato, o 10 mA
per IN = 5 A
1 % del valore tarato, o 50 mA
Mantenimento della minima tensione U<
1 % del valore tarato oppure 0,5 V
Tempi di ritardo T
1 % o 10 ms
Angolo delle rette direzionali
1° elettrico
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
309
Dati tecnici
4.2 Protezione di massima corrente a tempo definito (I>, I>>)
Grandezze influenti sulle soglie di intervento
310
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ U/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
≤1%
≤1%
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
4.3
Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
Campi di impostazione/gradini
Avviamenti con corrente Ip per IN = 1 A
(fasi)
0,10 A - 4,00 A
Gradini 0,01 A
0,50 A - 20,00 A
Gradini 0,01 A
Moltiplicatore temporale T per Ip
per caratteristiche IEC
0,05 s - 3,20 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Moltiplicatore temporale D per Ip
per caratteristiche ANSI
0,50 - 15,00
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01
Abilitazione della minima tensione U<
10,0 V - 125,0 V
Gradini 0,1 V
per IN = 5 A
Caratteristiche a tempo di scatto secondo IEC
conforme a IEC 60255-3 (vedi anche figura 4-1)
I tempi di scatto per I/Ip ≥ 20 sono identici ai tempi per I/Ip = 20
Soglia di avviamento
ca. 1,10 · Ip
Soglia di ricaduta
ca. 1,05 · Ip per Ip/IN ≥ 0,3
Tolleranze
Soglie di avviamento Ip
per IN = 1 A
1 % del valore tarato, o 10 mA
per IN = 5 A
1 % del valore tarato, o 50 mA
Soglia di avviamento U<
1 % del valore tarato o 0,5 V
tempo per 2 ≤ I/Ip ≤ 20
5 % del valore nominale +1 % tolleranza corrente,
ovvero 40 ms
Grandezze influenti sulle soglie di intervento
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
≤1%
≤1%
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
311
Dati tecnici
4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
Figura 4-1
312
Caratteristiche di scatto della protezione di massima corrente a tempo inverso, conformemente a IEC
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
Caratteristiche a tempo di scatto conformemente a ANSI
secondo ANSI/IEEE (vedi anche figure 4-2 e 4-3)
I tempi di scatto per I/Ip ≥ 20 sono identici ai tempi per I/Ip = 20
Soglia di avviamento
ca. 1,10 · Ip
Soglia di ricaduta
ca. 1,05 · Ip per Ip/IN ≥ 0,3
corrisponde a ca. 0,95 · valore di intervento
Soglie di avviamento, di per IN = 1 A
ricaduta Ip
per IN = 5 A
1 % del valore tarato o 10 mA
Soglia di avviamento U<
1 % del valore tarato o 0,5 V
tempo per 2 ≤ I/Ip ≤ 20
5 % del valore nominale + 1 % tolleranza corrente, ovvero 40 ms
Tolleranze
1 % del valore tarato o 50 mA
Grandezze influenti
Tensione continua ausiliaria nel campo ≤ 1 %
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05 1 %
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
313
Dati tecnici
4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
Figura 4-2
314
Caratteristiche di scatto della protezione di massima corrente a tempo inverso, conformemente a
ANSI/IEEE
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.3 Protezione di massima corrente a tempo inverso (ANSI 51V)
Figura 4-3
Caratteristiche di scatto della protezione di massima corrente a tempo inverso, conformemente a
ANSI/IEEE
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
315
Dati tecnici
4.4 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
4.4
Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
Campi di impostazione/gradini
Fattore k conformemente a IEC 60255-8
0,10 - 4,00
Gradini 0,01
Costante di tempo τ
30 s - 32000 s
Gradini 1 s
Fattore di prolungamento in caso di
inattività
1,0 - 10,0
Gradini 0,1
Allarme sovratemperatura ΘAllarme/ΘSc
in rapporto alla temperatura di scatto
70 % - 100 %
Gradini 1 %
Gradino di corrente di
allarme IAllarme
0,10 A - 4,00 A
Gradini 0,01 A
per IN = 1 A
per IN = 5 A
0,50 A - 20,00 A
Gradini 0,01 A
Temperatura max. nominale (con IN)
40 °C - 200 °C
Gradini 1 °C
Scala temperatura del refrigerante
40 °C - 300 °C
Gradini 1 °C
Corrente limite Ilimite
0,50 A - 8,00 A
Gradini 0,01 A
2,00 A - 40,00 A
Gradini 0,01 A
10 s - 15000 s
Gradini 1 s
per IN = 1 A
per IN = 5 A
Tempo di ricaduta dopo avviamento di
emergenza
Tavv.emerg.
Caratteristica di scatto
cfr. anche figura 4-4
Rapporti di ricaduta
Θ/ΘSc
Ricaduta con ΘAllarme
Θ/ΘAllarme
ca. 0,99
I/IWarn
ca. 0,95
Tolleranze
in rapporto a k · IN
in rapporto al tempo di scatto
316
per IN = 1 A
2 %, o 10 mA , classe 2 % secondo
IEC 60255-8
per IN = 5 A
2 %, o 50 mA , classe 2 % secondo
IEC 60255-8
3 %, o 1 mA , classe 3 % secondo
IEC 60255-8 per I/(k ·IN) > 1,25
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.4 Protezione contro il sovraccarico termico (ANSI 49)
Grandezze influenti in rapporto a k IN
Figura 4-4
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Caratteristiche di scatto della protezione contro il sovraccarico
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
317
Dati tecnici
4.5 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46)
4.5
Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa)
(ANSI 46)
Campi di impostazione/gradini
Carico squilibrato ammissibile I2 amm./IN
(anche soglia di allarme)
3,0 % - 30,0 %
Gradini 0,1 %
Gradino di scatto carico squilibrato I2>>/IN
10 % - 200 %
Gradini 1 %
Tempi di ritardo TAllarme, TI2>>
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Fattore K sequenza negativa
1,0 s - 100,0 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,1 s
Fattore tempo di raffreddamento Traffredd.
0 s - 50 000 s
Gradini 1 s
Caratteristica a tempo di scatto
cfr. anche figura 4-5
Tempi
Tempi di intervento (caratteristica a gradini)
Tempi di ricaduta (caratteristica a gradini)
ca. 50 ms
ca. 50 ms
Rapporti di ricaduta
Soglia di allarme I2 amm., gradino di scatto I2>>
ca. 0,95
Gradino di scatto termico
Ricaduta in caso di valore inferiore a I2 amm.
Valori di intervento I2 amm., I2>>
3 % del valore tarato o 0,3 % del carico squilibrato
Tempi gradini
1 % o 10 ms
Caratteristica termica
tempo per 2 ≤ I2/I2 amm. ≤ 20
5 % del valore nominale +1 % tolleranza di corrente,
ovvero 600 ms
Tolleranze
318
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.5 Protezione contro il carico squilibrato (sequenza negativa) (ANSI 46)
Grandezze influenti sulle soglie di intervento
Figura 4-5
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
≤1%
≤1%
Tempi di scatto della caratteristica termica della protezione contro il carico squilibrato
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
319
Dati tecnici
4.6 Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
4.6
Protezione di sottoeccitazione (perdita di campo) (ANSI 40)
Campi di impostazione/gradini
Sezioni di conduttanza 1/xd C.
0,25 - 3,00
Gradini 0,01
Angolo di inclinazione α1, α2, α3
50° - 120°
Gradini 1°
Tempi di ritardo T
0,00 - 60,00
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Blocco di minima tensione
10,0 V - 125,0 V
Gradini 0,1 V
Tempi
Tempi di intervento
Criterio statorico 1/xd C., α
ca. 60 ms
Criterio rotorico Vecc
ca. 60 ms
Blocco di minima tensione
ca. 50 ms
Rapporti di ricaduta
Criterio statorico 1/xd C., α
ca. 0,95
Criterio rotorico Vecc
ca. 1,05 o valore di intervento + 0,5 V
Blocco di minima tensione
ca. 1,1
Criterio statorico 1/xd C.
3 % del valore tarato
Tolleranze
Criterio statorico α
1° elettrico
Blocco di minima tensione
1 % del valore tarato o 0,5 V
Tempi di ritardo T
1 % oppure 10 ms
Grandezze influenti sulle soglie di intervento
320
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
≤1%
≤1%
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.7 Protezione ritorno di energia (ANSI 32R)
4.7
Protezione ritorno di energia (ANSI 32R)
Campi di impostazione/gradini
Ritorno di energia PRit>/SNom
–0,50 % - –30,00 %
Gradini 0,01 %
Tempi di ritardo T
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Tempi
Tempi di intervento
- Ritorno di energia PRit>
Tempi di ricaduta
- Ritorno di energia PRit>
ca. 360 ms con f = 50 Hz
ca. 300 ms con f = 60 Hz
ca. 360 ms con f = 50 Hz
ca. 300 ms con f = 60 Hz
Rapporti di ricaduta
Ritorno di energia PRit>
ca. 0,6
Ritorno di energia PRit>
0,25 % SN ±3 % del valore tarato con Q < 0,5 SN
(SN: potenza apparente nominale,
Q: potenza reattiva)
Tempi di ritardo T
1 % oppure 10 ms
Tolleranze
Grandezze influenti sulle soglie di intervento
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ U/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
≤1%
≤1%
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
321
Dati tecnici
4.8 Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F)
4.8
Supervisione di potenza attiva (ANSI 32F)
Campi di impostazione/gradini
Potenza avanti PAvanti>/SNom
0,5 % - 120,0 %
Gradini 0,1 %
Potenza avanti PAvanti>/SNom
1,0 % - 120,0 %
Gradini 0,1 %
Tempi di ritardo T
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Tempi di intervento
- Potenza attiva P<, P>
con misura accurata:
ca. 360 ms con f = 50 Hz
ca. 300 ms con f = 60 Hz
con misura rapida:
ca. 60 ms con f = 50 Hz
ca. 50 ms con f = 60 Hz
Tempi di ricaduta
- Potenza attiva P<, P>
con misura accurata:
ca. 360 ms con f = 50 Hz
ca. 300 ms con f = 60 Hz
con misura rapida:
ca. 60 ms con f = 50 Hz
ca. 50 ms con f = 60 Hz
Tempi
Rapporti di ricaduta
Potenza attiva PAtt.<
ca. 1,10 o 0,5 % di SN
Potenza attiva PAtt.>
ca. 0,90 o –0,5 % di SN
Potenza attiva P<, P>
0,25 % SN ±3 % del valore tarato
con misura accurata
0,5 % SN ±3 % del valore tarato
con misura rapida
(SN: potenza apparente nominale)
Tempi di ritardo T
1 % oppure 10 ms
Tolleranze
Grandezze influenti sulle soglie di intervento
322
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
≤1%
≤1%
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.9 Protezione di impedenza (ANSI 21)
4.9
Protezione di impedenza (ANSI 21)
Avviamento
Corrente di avviamento
IMP I>
per IN = 1 A
0,10 A - 20,00 A
Gradini 0,01 A
per IN = 5 A
0,50 A - 100,00 A
Gradini 0,05 A
Rapporto di ricaduta
Tolleranze di misura
secondo VDE 0435
ca. 0,95
per IN = 1 A
1 % del valore tarato, o 10 mA
per IN = 5 A
1 % del valore tarato, o 50 mA
Mantenimento della minima tensione U< 10,0 V - 125,0 V
Rapporto di ricaduta
Gradini 0,1 V
ca. 1,05
Misura di impedenza
Caratteristica
poligonale, 3 gradini indipendenti
Impedenza Z1 (secondaria, in riferimento 0,05 Ω - 130,00 Ω
a
IN = 1 A)
Gradini 0,01 Ω
Impedenza Z1 (secondaria, in riferimento 0,01 Ω - 26,00 Ω
a
IN = 5 A)
Impedenza Z1B (secondaria, in
riferimento a
IN = 1 A)
0,05 Ω - 65,00 Ω
Impedenza Z1B (secondaria, in
riferimento a
IN = 5 A)
0,01 Ω - 13,00 Ω
Impedenza Z2 (secondaria, in riferimento 0,05 Ω - 65,00 Ω
a
IN = 1 A)
Gradini 0,01 Ω
Gradini 0,01 Ω
Impedenza Z2 (secondaria, in riferimento 0,01 Ω - 13,00 Ω
a
IN = 5 A)
Tolleranze di misura secondo VDE 0435 |∆Z/Z| ≤ 5 % per 30° ≤ ϕK ≤ 90° o 10 mΩ
per
grandezze di misura sinusoidali
Tempi
Tempi di ritardo
0,00 s - 60,00 s
Gradini 0,01 s
tempo di comando più rapido
35 ms
tempo di comando tipico
ca. 40 ms
Tempo di ricaduta
ca. 50 ms
Tempo di mantenimento della minima
tensione
0,10 s - 60,00 s
Tolleranza dei tempi di ritardo
1 % del valore tarato oppure 10 ms
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Gradini 0,01 s
323
Dati tecnici
4.9 Protezione di impedenza (ANSI 21)
Grandezze influenti sulle soglie di intervento
324
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
≤1%
≤1%
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.10 Protezione di minima tensione (ANSI 27)
4.10
Protezione di minima tensione (ANSI 27)
Campi di impostazione/gradini
Grandezza di misura
Componente diretta delle tensioni fase-terra
come grandezza concatenata
Soglie d'intervento U<, U<<, Up<
10,0 V - 125,0 V
Gradini 0,1 V
Rapporto di ricaduta RV U<
(solo gradini U<, U<<)
1,01 - 1,20
Gradini 0,01
Tempi di ritardo T U<, T U<<
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
Tempi propri
Tempi di intervento
ca. 50 ms
Tempi di ricaduta
ca. 50 ms
Avviamenti tensione U<, U<<
1 % del valore tarato oppure 0,5 V
Tempi di ritardo T
1 % del valore tarato oppure 10 ms
Tolleranze
Grandezze influenti
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo 0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
–fino a 10 % terza armonica
–fino a 10 % quinta armonica
≤1%
≤1%
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
325
Dati tecnici
4.11 Protezione di massima tensione (ANSI 59)
4.11
Protezione di massima tensione (ANSI 59)
Campi di impostazione/gradini
Grandezza di misura
le tensioni concatenate massime calcolate dalle
tensioni fase-terra
Soglie d'intervento U>, U>>
30,0 V - 170,0 V
Gradini 0,1 V
Rapporto di ricaduta RV U>
(gradini U>, U>>)
0,90 - 0,99
Gradini 0,01
Tempi di ritardo T U>, T U>>
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
Tempi
Tempi d'intervento U>, U>>
ca. 50 ms
Tempi di ricaduta U>, U>>
ca. 50 ms
Tolleranze
Valori limite di tensione
1 % del valore tarato oppure 0,5 V
Tempi di ritardo T
1 % del valore tarato oppure 10 ms
Grandezze influenti
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
326
≤1%
≤1%
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.12 Protezione di frequenza (ANSI 81)
4.12
Protezione di frequenza (ANSI 81)
Campi di impostazione/gradini
Numero di gradini di frequenza
4; impostabili su f> oppure f<
Soglie d'intervento f> oppure f<
40 Hz - 66,00 Hz
Gradini 0,01 Hz
Tempi di ritardo
T f1
T f2 - T f4
0,00 s - 600,00 s
0,00 s - 100,00 s
Gradini 0,01 s
Gradini 0,01 s
Blocco di minima tensione
(componente diretta U1)
10,0 V - 125,0 V e
0 V (nessun blocco)
Gradini 0,1 V
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
Tempi
Tempi d'intervento f>, f<
Tempi di ricaduta f>, f<
ca. 100 ms
ca. 100 ms
Differenza di ricaduta
∆f = | valore d'intervento – valore di ricaduta |
ca. 20 mHz
Rapporto di ricaduta
Rapporto di ricaduta
del blocco di minima tensione
ca. 1,05
Tolleranze
Frequenze f>, f<
Blocco di minima tensione
Tempi di ritardo T(f<, f<)
10 mHz (con U = UN, f = fN)
1 % del valore tarato o 0,5 V
1 % del valore tarato oppure 10 ms
Grandezze influenti
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
0,5 %/10 K
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
1%
1%
327
Dati tecnici
4.13 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24)
4.13
Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24)
Campi di impostazione/gradini
Soglia di intervento del livello di allarme
1,00 - 1,20
Gradini 0,01
Soglia di intervento della caratteristica a
gradini
1,00 - 1,40
Gradini 0,01
Tempi di ritardo T U/f>, T U/f>>
(Caratteristica di allarme e caratteristica a
gradini)
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Coppie di valori della caratteristica U/f
1,05/1,10/1,15/1,20/1,25/1,30/1,35/1,40
Tempi di ritardo corrispondenti per t (U/f)
caratteristica termica
0 s - 20 000 s
Gradini 1 s
Tempo di raffreddamento Traffreddam.
0 s - 20 000 s
Gradini 1 s
Tempi
Caratteristica di allarme e caratteristica a gradini
Tempi di intervento per
1,1 · valore tarato
ca. 60 ms
Tempi di ricaduta
ca. 60 ms
Rapporti di ricaduta
Allarme, scatto
ca. 0,98
Caratteristica di scatto
Modello termico
(Preimpostazione e caratteristica a gradini)
vedi fig. 4-6
Avviamento U/f
3 % del valore tarato
Tempi di ritardo T
(Caratteristica di allarme e caratteristica a gradini)
1 % del valore tarato oppure 10 ms
Modello termico (caratteristica di tempo)
5 %, riferito a U/f ±600 ms
Tolleranze
328
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.13 Protezione di sovraeccitazione (Volt/Hertz) (ANSI 24)
Grandezze influenti
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
Figura 4-6
≤1%
≤1%
Caratteristica di scatto risultante dall'immagine termica e caratteristica a gradini della
protezione di sovraeccitazione (preimpostazione)
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
329
Dati tecnici
4.14 Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R)
4.14
Protezione derivata di frequenza df/dt (ANSI 81R)
Campi di impostazione/gradini
Gradini, selezionabile +df/dt>, –df/dt
4
Valori di intervento df/dt
0,1 Hz/s - 10,0 Hz/s
Gradini 0,1 Hz/s
Tempi di ritardo T
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Blocco di minima tensione U1>
10,0 V - 125,0 V
Gradini 0,1 V
Lunghezza della finestra
da 1 a 25 periodi
Tempi
Tempi di intervento df/dt
ca. 150 ms - 500 ms
(dipende dalla lunghezza della finestra)
Tempi di ricaduta df/dt
ca. 150 ms - 500 ms
(dipende dalla lunghezza della finestra)
Rapporti di ricaduta
Differenza di ricaduta ∆f/dt
0,02 Hz/s - 0,99 Hz/s (impostabile)
Rapporto di ricaduta
ca. 1,05
Tolleranze
Aumento della frequenza
- Finestra di misura < 5
ca. 5 % o 0,15 Hz/s con U > 0,5 UN
- Finestra di misura ≥ 5
ca. 3 % o 0,1 Hz/s con U > 0,5 UN
Blocco di minima tensione
1 % del valore tarato o 0,5 V
Tempi di ritardo
1 % oppure 10 ms
Grandezze influenti sulle soglie di intervento
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
330
≤1%
≤1%
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.15 Salto vettoriale
4.15
Salto vettoriale
Campi di impostazione/gradini
Gradino ∆ϕ
2° - 30°
Gradini 1°
Tempo di ritardo T
0,00 - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Tempo di reset TReset
0,00 - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,00 s
Blocco di minima tensione U1>
10,0 - 125,0 V
Gradini 0,1 V
Tempi
Tempi d'intervento ∆ϕ
ca. 75 ms
Tempi di ricaduta ∆ϕ
ca. 75 ms
Rapporti di ricaduta
–
–
Tolleranze
Salto d'angolo
0,5° con U > 0,5 UN
Blocco di minima tensione
1 % del valore tarato o 0,5 V
Tempi di ritardo T
1 % oppure 10 ms
Grandezze influenti
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
≤1%
≤1%
331
Dati tecnici
4.16 Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
4.16
Protezione di terra statore 90% (ANSI 59N, 64G, 67G)
Campi di impostazione/gradini
Tensione di spostamento U0>
2,0 V - 125,0 V
Gradini 0,1 V
Corrente di terra 3I0>
2 mA - 1000 mA
Gradini 1 mA
Criterio d'angolo della corrente di terra
0° - 360°
Gradini 1°
Tempo di ritardo TSES
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
I tempi impostati sono solo tempi di ritardo.
Tempi
Tempi di intervento
U0
3I0
direzionale
ca. 50 ms
ca. 50 ms
ca. 70 ms
Tempi di ricaduta
U0
3I0
direzionale
ca. 50 ms
ca. 50 ms
ca. 70 ms
Rapporto di ricaduta/differenza di ricaduta
Tensione di spostamento U0
ca. 0,70
Corrente di terra 3I0
ca. 0,70
Criterio d'angolo (differenza di ricaduta)
10° direzione rete
Tensione di spostamento
1 % del valore tarato oppure 0,5 V
Corrente di terra
1 % del valore finale, oppure 0,5 mA
Tempi di ritardo T
1 % del valore tarato oppure 10 ms
Tolleranze
Grandezze influenti
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
332
≤1%
≤1%
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.17 Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN, 64R)
4.17
Protezione di massima corrente di terra ad alta sensibilità
(ANSI 51GN, 64R)
Campi di impostazione/gradini
Avviamento con corrente IEE>
2 mA - 1000 mA
Gradini 1 mA
Tempo di ritardo TIEE>
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Avviamento con corrente IEE>>
2 mA - 1000 mA
Gradini 1 mA
Tempo di ritardo TIEE>>
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Supervisione del circuito di misura in caso di 1,5 mA - 50,0 mA
Gradini 0,1 mA
utilizzo come protezione terra rotore IEE<
oppure 0,0 mA (non attiva)
Tempi
Tempi di intervento
ca. 50 ms
Tempi di ricaduta
ca. 50 ms
Supervisione del circuito di misura (ritardo)
ca. 2 s
Rapporti di ricaduta
Avviamenti con corrente IEE>, IEE>>
ca. 0,95 o 1 mA
Supervisione del circuito di misura IEE<
ca. 1,10 o 1 mA
Avviamento con corrente
1 % del valore tarato oppure 0,5 mA
Tempo di ritardo
1 % del valore tarato oppure 10 ms
Tolleranze
Grandezze influenti
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
≤1%
≤1%
Nota: A causa dell'elevata sensibilità, il campo lineare di questo ingresso di misura per
rilevamento sensibile di guasti a terra si estende da 2 mA a 1600 mA.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
333
Dati tecnici
4.18 Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN terza arm.)
4.18
Protezione di terra statore 100% con terza armonica (ANSI 27/59TN
terza arm.)
Campi di impostazione/gradini
Soglia di intervento per la terza armonica nel 0,2 V - 40,0 V
gradino di minima tensione U0 (terza arm.)<
Gradini 0,1 V
Soglia di intervento per la terza armonica nel 0,2 V - 40,0 V
gradino di massima tensione U0 (terza arm.)>
Gradini 0,1 V
Tempo di ritardo TSES (terza arm.)
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
P/Pmin >
10 % - 100 %
oppure 0 (inattivo)
Gradini 1 %
U/U1 min>
50,0 V - 125,0 V
oppure 0 (inattivo)
Gradini 0,1 V
Fattore di correzione U03h(V/100%) per il
gradino U0(terza arm.)>
–40,0 - +40,0
Gradini 0,1
Condizioni di abilitazione
Tempi
Tempi di intervento
ca. 80 ms
Tempi di ricaduta
ca. 80 ms
Rapporti di ricaduta
Gradino di minima tensione U0 (terza arm.)<
ca. 1,10 oppure 0,1 V
Gradino di massima tensione U0 (terza arm.)>
ca. 0,90 oppure –0,1 V
Condizioni di abilitazione
P/Pmin >
ca. 0,90
U/U1 min>
ca. 0,95
Tensione di spostamento
3 % del valore tarato oppure 0,1 V
Tempo di ritardo TSES (terza arm.)
1 % del valore tarato oppure 10 ms
Tolleranze
Grandezze influenti
334
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.19 Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48)
4.19
Supervisione del tempo di avviamento motore (ANSI 48)
Campi di impostazione/gradini
Corrente di avviamento del
motore
IAvviamento
per IN = 1 A
0,10 A - 16,00 A
Gradini 0,01 A
per IN = 5 A
0,50 A - 80,00 A
Gradini 0,01 A
Soglia di avviamento per
soglia di scatto
IRICON. AVVIAM
per IN = 1 A
0,60 A - 10,0 A
Gradini 0,01 A
per IN = 5 A
3,00 A - 50,00 A
Gradini 0,01 A
1,0 s - 180,0 s
Gradini 0,1 s
Tempo di avviamento massimo
TMax.AVVIAM
Tempo massimo ammissibile rotore bloccato 0,5 s - 120,0 s
TROT.BLOCCATO
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,1 s
Caratteristica di scatto
Rapporto di ricaduta
Ieff/IRICON. AVVIAM
ca. 0,95
Tolleranze
Soglia di intervento
per IN = 1 A
1 % del valore tarato, o 10 mA
per IN = 5 A
1 % del valore tarato, o 50 mA
Tempo di ritardo
5 % o 30 ms
Grandezze influenti sulle soglie di intervento
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
≤1%
≤1%
335
Dati tecnici
4.20 Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
4.20
Blocco al riavviamento motore (ANSI 66, 49Rotor)
Campi di impostazione/gradini
Corrente di avviamento riferita alla corrente nominale 1,5 - 10,0
del motore
IAvviam/IMot.Nom
Gradini 0,1
Tempo max. ammissibile di avviamento
TAVVIAM Max.
3,0 s - 120,0 s
Gradini 0,1 s
Tempo di equalizzazione
TEqualizzazione
0,0 min - 60,0 min
Gradini 0,1 min
Avviamenti a caldo max. ammissibili ncaldo
1-4
Gradini 1
Differenza tra avviamenti a freddo e a caldo
nfreddo - ncaldo
1-2
Gradini 1
Fattore di prolungamento in caso di inattività
kτ inattività
1,0 - 100,0
Gradini 0,1
Fattore di prolungamento con motore in funzione
kτ funzionamento
1,0 - 100,0
Gradini 0,1
Tempo minimo di inibizione per blocco AR
0,2 min - 120,0 min
Gradini 0,1 min
Limite di riavviamento
Tempi di riavviamento
Le abbreviazioni hanno il significato seguente:
ΘRIM
limite di temperatura al di sotto del quale è possibile un riavviamento
ΘL max amm
sovratemperatura del rotore max. ammissibile (= 100 % nel valore di
misura di esercizio ΘL/ΘL sc)
nfreddo
numero di avviamenti ammissibili a freddo
TChius
tempo al termine del quale il motore può essere riattivato
TEqualizzazione
tempo di equalizzazione, nel quale il modello termico viene fissato
TRIM
il tempo per il quale il modello termico si trova nuovamente al di sotto del
limite di riavviamento, dipende da:
Θprima
antecedenti della temperatura del rotore
τ
costante di tempo rotore (viene calcolata internamente)
kτ
fattore di prolungamento per la costante di tempo kτ funzionamento oppure kτ
inattività
336
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.21 Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF)
4.21
Protezione di mancata apertura interruttore (ANSI 50BF)
Campi di impostazione/gradini
Soglia di intervento MAI I>
per IN = 1 A
0,04 A - 2,00 A
Gradini 0,01 A
per IN = 5 A
0,20 A - 10,00 A
Gradini 0,01 A
Tempo di ritardo MAI T
0,06 s - 60,00 s oppure ∞
Gradini 0,01 s
Tempi di intervento
- con avviamento interno
- mediante il comando (CFC)
- con avviamento esterno
ca. 50 ms
ca. 50 ms
ca. 50 ms
Tempo di ricaduta
ca. 50 ms
Tempi
Tolleranze
Soglia di avviamento MAI I>
per IN = 1 A
1 % del valore tarato oppure 10 mA
per IN = 5 A
1 % del valore tarato oppure 50 mA
Tempo di ritardo MAI T
1 % o 10 ms
Grandezze influenti sulle soglie di intervento
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
≤1%
≤1%
337
Dati tecnici
4.22 Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27)
4.22
Energizzazione accidentale (ANSI 50, 27)
Campi di impostazione/gradini
Avviamento con corrente
I >>>
per IN = 1 A
0,1 A - 20,0 A
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,1 A
per IN = 5 A
0,5 A - 20,0 A
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,1 A
Abilitazione tensione U1<
10,0 V - 125,0 V
oppure 0 V (nessuna
abilitazione)
Gradini 0,1 V
Tempo di ritardo T U1<Interv.
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Tempo di ricaduta T U1<Ricad.
0,00 s - 60,00 s
oppure ∞ (inattivo)
Gradini 0,01 s
Tempi
Tempo di reazione
ca. 25 ms
Tempo di ricaduta
ca. 35 ms
Rapporti di ricaduta
I>>>
per IN = 1 A
ca. 0,80 o 50 mA
per IN = 5 A
ca. 0,80 o 250 mA
Abilitazione tensione U1<
ca. 1,05
Tolleranze
Avviamento con corrente
I >>>
per IN = 1 A
per IN = 5 A
5 % del valore tarato oppure 20 mA
5 % del valore tarato oppure 100 mA
Abilitazione tensione U1<
1 % del valore tarato o 0,5 V
Tempo di ritardo T
1 % o 10 ms
Grandezze influenti sulle soglie di intervento
Tensione continua ausiliaria nel campo
0,8 ≤ UH/UHN ≤ 1,15
≤1%
Temperatura nel campo
–5 °C ≤ Θamb≤ 55 °C
≤ 0,5 %/10 K
Frequenza nel campo
0,95 ≤ f/fN ≤ 1,05
≤1%
Armoniche
- fino a 10 % terza armonica
- fino a 10 % quinta armonica
338
≤1%
≤1%
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.23 RTD-Box
4.23
RTD-Box
Sonde termiche
Thermobox collegabili
1 oppure 2
Numero di sonde termiche per Thermobox
max. 6
Tipo di misura
Pt 100 Ω oppure Ni 100 Ω oppure Ni 120 Ω
Denominazione per montaggio
"olio" oppure "ambiente“ oppure "spira“ oppure
"cuscinetti“ oppure "altri“
Valori limite di segnalazione
per ogni punto di misura:
Gradino 1
–50 °C + 250 °C
–58 °F + 482 °F
oppure ∞ (senza
segnalazione)
Gradini 1 °C
Gradini 1 °F
Gradino 2
–50 °C + 250 °C
–58 °F + 482 °F
oppure ∞ (senza
segnalazione)
Gradini 1 °C
Gradini 1 °F
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
339
Dati tecnici
4.24 Funzioni ausiliarie
4.24
Funzioni ausiliarie
Valori di misura di esercizio
Valori di misura di esercizio per correnti
IL1, IL2, IL3
in A (kA) primari e in A sec. oppure in % IN
3I0
in A (kA) primari e A secondari
Campo
10 % - 200 % IN
Tolleranza
0,2 % del valore di misura oppure ±10 mA ±1 Digit
Valori di misura di esercizio per correnti
IEE
Campo
0 mA - 1600 mA
Tolleranza
0,2 % del valore di misura oppure ±10 mA ±1 Digit
Componente diretta I1 in A (kA) primari e in A secondari
oppure in % IN
Componente inversa I2 in A (kA) primari e in A secondari
oppure in % IN
340
Valori di misura di esercizio per tensioni (faseterra)
UL1–E, UL2–E, UL3–E
in kV primari, in V secondari oppure in % UN
UL1–L2, UL2–L3, UL3-L1
in kV primari, in V secondari oppure in % UN
UE oppure 3U0
in kV primari, in V secondari oppure in % UN
Componente diretta U1 e componente inversa U2
in kV primari, in V secondari oppure in % UN
Campo
10 % - 120 % di UN
Tolleranza
0,2 % del valore di misura oppure ±0,2 V ±1 Digit
Valori di misura di esercizio per impedenze
R, X
in Ω primari e secondari
Tolleranza
1%
Valori di misura di esercizio per potenze
S, potenza apparente
in kVAR (MVAR oppure GVAR) primari e in % SN
P, potenza attiva (con segno)
in kW (MW oppure GW) primari e in % SN
Q, potenza reattiva (con segno)
in kVAR (MVAR oppure GVAR) primari e in % SN
Campo
0 % - 120 % SN
Tolleranza
1 % ± 0,25 % SN con SN = √3 · UN · IN
Valore di misura di esercizio fattore di potenza
cos ϕ
Campo
–1 - +1
Tolleranza
1 % ± 1 Digit
Angolo di fase
ϕ
Campo
–90° - +90°
Tolleranza
0,1°
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.24 Funzioni ausiliarie
Valori di conteggio dell'energia
Wp, Wq (energia attiva e reattiva)
in kWh (MWh oppure GWh) e/o
in kVARh (MVARh oppure GVARh)
Campo
8 1/2 posizioni (28 Bit) con protocollo VDEW
9 1/2 posizioni (31 Bit) nell'apparecchio
Tolleranza
1 % ± 1 Digit
Valori di misura di esercizio per la frequenza
f in Hz
Campo
40 Hz < f < 65 Hz
Tolleranza
10 mHz con U > 0,5 · UN
Sovraeccitazione
(U/UN)/(f/fN)
Campo
0 - 2,4
Tolleranza
2%
Valori di misura termici
- dello statore (protezione contro il sovraccarico)
ΘS/Θsc L1, ΘS/Θsc L2, ΘS/Θsc L3
- del rotore (blocco al riavviamento)
ΘL/Θsc
– della protezione contro il carico squilibrato
Θi2/Θsc
– della protezione di sovraeccitazione
ΘU/f/Θsc
– temperatura del refrigerante
dipende dal sensore di temperatura collegato
Campo
0 % - 400 %
Tolleranza
5%
Memoria min/max
Memorizzazione di valori di misura
con data e ora
Reset manuale
tramite ingresso binario
mediante tastiera
mediante comunicazione
Valori min/max della componente diretta
delle correnti
I1
Valori min/max della componente diretta
delle tensioni
U1
Valori min/max della terza armonica nella
tensione di spostamento
UE3H
Valori min/max delle potenze
P, Q
Valori min/max della frequenza f
f
Supervisione stazionaria delle grandezze di misura
Asimmetria della corrente
Imax/Imin > fattore di simmetria, per I > Ilimite
Asimmetria della tensione
Umax/Umin > fattore di simmetria, per U > Ulimite
Sommatoria correnti
| iL1 + iL2 + iL3 | > valore limite
Sommatoria tensioni
| UL1 + UL2 + UL3 + kU · UE | > valore limite,
con kU = Uph/Uen Trasf
Sequenza delle fasi corrente
CLOCKWISE/COUNTER-CLOCK
Sequenza delle fasi tensione
CLOCKWISE/COUNTER-CLOCK
Supervisioni dei valori limite
IL< valore limite IL<,
altri sono programmabili tramite CFC
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
341
Dati tecnici
4.24 Funzioni ausiliarie
Protocollo guasti
Memorizzazione delle segnalazioni degli ultimi otto guasti (max 600 segnalazioni)
Sincronizzazione
Risoluzione per segnalazioni di esercizio
1 ms
Risoluzione per segnalazioni di guasto
1 ms
Differenza di tempo max. (orologio interno)
0,01 %
Batteria tampone
Batteria al litio 3 V/1 Ah, tipo CR 1/2 AA
Segnalazione "Guasto batteria" in caso di
batteria scarica
Registrazioni oscilloperturbografiche
max. 8 registrazioni; protette mediante batteria tampone anche in caso di mancanza di tensione ausiliaria
Valori istantanei:
Tempo di memorizzazione
in totale 5 s
Tempi di registrazione di prima e dopo il guasto e tempo
di memorizzazione impostabili
Campionamento a 50 Hz
Campionamento a 60 Hz
1 valore istantaneo ogni 1,25 ms
1 valore istantaneo ogni 1,04 ms
Tracce
uL1, uL2, uL3, uE, iL1, iL2, iL3, iEE
Valori efficaci:
Tempo di memorizzazione
in totale 80 s
Tempi di registrazione di prima e dopo il guasto e tempo
di memorizzazione impostabili
Campionamento a 50 Hz
Campionamento a 60 Hz
1 valore di memoria ogni 20 ms
1 valore di memoria ogni 16,67 ms
Tracce
U1, UE, I1, I2, IEE, P, Q, ϕ, R, X, f–fN
Contatore energia
Contatore a quattro quadranti
WP+, WP–, WQ+, WQ–
Tolleranza
1%
Statistica degli interventi
numero memorizzabile di scatti
fino a 9 cifre decimali
corrente di apertura accumulata
fino a 4 cifre decimali, separatamente per polo interruttore
Conteggio delle ore di esercizio
Area di visualizzazione
fino a 6 cifre decimali
Criterio
Superamento di una soglia di corrente impostabile (Int. I>)
Supervisione del circuito di scatto
Numero dei circuiti controllabili
342
1
con uno oppure con due ingressi binari
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.24 Funzioni ausiliarie
Strumenti di messa in servizio
Controllo sequenza fasi
Valori di misura di esercizio
Prova dell'interruttore
Creazione di una registrazione di prova
Orologio
Sincronizzazione orologio
Segnale DCF 77/ IRIG B
(formato telegramma IRIG-B000)
Ingresso binario
Comunicazione
Funzioni definibili dall'utente (CFC)
Moduli funzionali e loro possibile assegnazione ai livelli del ciclo
Modulo funzionale
Spiegazione
Livello del ciclo
MW_
BEARB
PLC1_
BEARB
PLC_
BEARB
SFS_
BEARB
ABSVALUE
Calcolo magnitudine
X
—
—
—
ADD
Addizione
X
X
X
X
AND
AND-Gate
—
X
X
X
BOOL_TO_CO
Bool to Command,
conversione
—
X
X
—
BOOL_TO_DI
Bool verso segnalazione
doppia, conversione
—
X
X
X
BOOL_TO_IC
Bool verso segnalazione
singola interna, conversione
—
X
X
X
BUILD_DI
Segnalazione doppio punto
creata
—
X
X
X
CMD_CHAIN
Sequenza interruttori
—
X
X
—
CMD_INF
Informazione di comando
—
—
—
X
CONNECT
Collegamento
—
X
X
X
D_FF
D–Flipflop
—
X
X
X
D_FF_MEMO
Memoria di stato in caso di
riavviamento
—
X
X
X
DI_TO_BOOL
Segnalazione doppia verso
bool, conversione
—
X
X
X
DIV
Divisione
X
—
—
—
DM_DECODE
Doppio punto decifrato
X
X
X
X
DYN_OR
OR Gate dinamico
X
X
X
X
LIVE_ZERO
Supervisione zero vivo,
caratteristica non lineare
X
—
—
—
LONG_TIMER
Timer (max. 1193 h)
X
X
X
X
LOOP
Retroazione del segnale
—
X
—
—
LOWER_SETPOINT
Limite inferiore
X
—
—
—
MUL
Moltiplicazione
X
—
—
—
NAND
NAND–Gate
—
X
X
X
NEG
Negator
—
X
X
X
NOR
NORNOR–Gate
—
X
X
X
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
343
Dati tecnici
4.24 Funzioni ausiliarie
Moduli funzionali e loro possibile assegnazione ai livelli del ciclo
Modulo funzionale
Spiegazione
Livello del ciclo
MW_
BEARB
PLC1_
BEARB
PLC_
BEARB
SFS_
BEARB
OR–Gate
—
X
X
X
RS_FF
RS–Flipflop
—
X
X
X
SQUARE_ROOT
Estrattore di radice
X
—
—
—
SR_FF
SR–Flipflop
—
X
X
X
SUB
Sottrazione
X
—
—
—
TIMER
Timer universale
—
X
X
—
UPPER_SETPOINT
Superamento valore limite
X
—
—
—
X_OR
XOR–Gate
—
X
X
X
ZERO_POINT
Eliminazione zero
X
—
—
—
OR
Numero massimo di TICKS nei livelli del ciclo
Livello del ciclo
Limite in TICKS
MW_BEARB (elaborazione valori di misura)
2 500
PLC1_BEARB (elaborazione lenta PLC)
250
PLC1_BEARB (elaborazione rapida PLC)
130
SFS_BEARB (protezione contro errori di commutazione)
2 100
La tabella seguente riporta il numero di TICKS necessari per i singoli elementi di un piano CFC. Per modulo
generico s'intende un modulo nel quale è possibile modificare il numero di ingressi. Sono tipiche le funzioni
logiche AND, NAND, OR, NOR.
Tempi di elaborazione in TICKS per singoli elementi
Elemento
Numero TICKS
Modulo, fabbisogno minimo
5
a partire dal terzo ingresso supplementare per moduli generici per ogni ingresso
1
Connessione con il bordo di ingresso
6
Connessione con il bordo di uscita
7
inoltre per ogni piano
1
Commutazione gruppo dei parametri funzionali
344
Numero di gruppi di settaggio disponibili
2 (gruppi di parametri A e B)
Commutazione effettuabile tramite
pannello operatore del dispositivo
DIGSI tramite interfaccia operatore
Protocollo tramite interfaccia di sistema
Ingresso binario
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.25 Campi di lavoro delle funzioni di protezione
4.25
Campi di lavoro delle funzioni di protezione
Condiz. di
esercizio 0
Funzione di protezione
f ≤ 0 Hz
Condizione di esercizio 1
11 Hz < f/Hz ≤ 40
40 Hz ≤ f/Hz ≤ 69
Condiz. di
esercizio 0
f ≥ 70 Hz
Protezione di massima corrente a
tempo definito
attivo
attivo
attivo
attivo
Protezione di massima corrente a
tempo inverso (ANSI 51V)
inattivo
attivo
attivo
inattivo
Protezione contro il sovraccarico
termico (ANSI 49)
inattivo 1)
attivo
attivo
inattivo 1)
Protezione contro il carico squilibrato
(sequenza negativa) (ANSI 46)
inattivo 1)
attivo
attivo
inattivo 1)
Protezione di sottoeccitazione (perdita inattivo
di campo) (ANSI 40)
attivo
attivo
inattivo
Protezione ritorno di energia (ANSI
32R)
inattivo
attivo
attivo
inattivo
Supervisione di potenza attiva (ANSI
32F)
inattivo
attivo
attivo
inattivo
Protezione di impedenza (ANSI 21)
inattivo
attivo
attivo
inattivo
Protezione di minima tensione (ANSI
27)
inattivo 2)
attivo
attivo
inattivo 2)
Protezione di massima tensione (ANSI attivo
59)
attivo
attivo
attivo
Protezione di frequenza (ANSI 81)
inattivo
attivo
attivo
inattivo 3)
Protezione di minima frequenza
inattivo
attivo
attivo
inattivo
attivo
attivo
inattivo 1)
Protezione derivata di frequenza df/dt inattivo
(ANSI 81R)
attivo 4)
attivo
inattivo
Salto vettoriale
attivo 5)
attivo 5)
inattivo
Protezione di terra statore 90% (ANSI attivo
59N, 64G, 67G)
attivo
attivo
attivo
Protezione di massima corrente di
terra ad alta sensibilità (ANSI 51GN,
64R)
inattivo
attivo
attivo
inattivo
Protezione di terra statore 100% con
terza armonica (ANSI 27/59TN terza
arm.)
inattivo
attivo
attivo
inattivo
Supervisione del tempo di avviamento inattivo
motore (ANSI 48)
attivo
attivo
inattivo
Blocco al riavviamento motore (ANSI
66, 49Rotor)
inattivo
attivo
attivo
inattivo
Protezione di mancata apertura
interruttore (ANSI 50BF)
inattivo
attivo
attivo
inattivo
Energizzazione accidentale (ANSI 50, attivo
27)
attivo
attivo
attivo
Supervisione soglia
inattivo
attivo
attivo
inattivo
Accoppiamento scatti esterni
attivo
attivo
attivo
attivo
RTD-Box
attivo
attivo
attivo
attivo
Protezione di sovraeccitazione
(Volt/Hertz) (ANSI 24)
inattivo
1)
inattivo
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
345
Dati tecnici
4.25 Campi di lavoro delle funzioni di protezione
Condiz. di
esercizio 0
Funzione di protezione
f ≤ 0 Hz
Condizione di esercizio 1
11 Hz < f/Hz ≤ 40
40 Hz ≤ f/Hz ≤ 69
Condiz. di
esercizio 0
f ≥ 70 Hz
Condizione di esercizio1:
Ad almeno uno degli ingressi di misura (IL1, IL2, IL3, UL1, UL2 UL3) dell'apparecchio
è presente almeno il 5% del valore nominale; in tal modo la frequenza di
campionamento può essere adattata per l'elaborazione delle grandezze di misura.
Condizione di esercizio 0:
Grandezze di misura mancanti o troppo piccole, nonché valori di misura con
frequenze < 11 Hz oppure > 70 Hz portano l'apparecchio nella condizione di
esercizio 0.
1)
2)
3)
4)
5)
346
il modello termico si raffredda
in presenza dell'avviamento ha luogo un mantenimento dell'avviamento
in presenza dell'avviamento ha luogo un mantenimento dell'avviamento se permane una tensione di
grandezza suficiente
25 Hz < f/Hz ≤ 40 Hz
La funzione opera solo a ± 3 Hz della frequenza nominale
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.26 Dimensioni
4.26
Dimensioni
4.26.1 Montaggio incassato e in armadio — 7UM611
Figura 4-7
Disegno quotato di un 7UM611 per montaggio incassato e in armadio (custodia del tipo 7XP2030-2)
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
347
Dati tecnici
4.26 Dimensioni
4.26.2 Montaggio incassato e in armadio — 7UM612
Figura 4-8
348
Disegno quotato di un 7UM612 per montaggio incassato e in armadio (dimensioni custodia 1/2)
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.26 Dimensioni
4.26.3 Montaggio sporgente — 7UM611
Figura 4-9
Disegno quotato di un 7UM611 per montaggio sporgente
4.26.4 Montaggio sporgente — 7UM612
Figura 4-10
Disegno quotato di un 7UM612 per montaggio sporgente (dimensioni custodia 1/2)
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
349
Dati tecnici
4.26 Dimensioni
4.26.5 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0CA0 per montaggio
incassato
Figura 4-11
350
Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0CA0 per montaggio incassato
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Dati tecnici
4.26 Dimensioni
4.26.6 Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0BA0 per montaggio
sporgente
Figura 4-12
Disegno quotato dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0BA0 per montaggio sporgente
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
351
Dati tecnici
4.26 Dimensioni
4.26.7 Disegno quotato 3PP13
Figura 4-13
3PP132
3PP133
Disegni quotati 3PP13:
per partitore di tensione 3PP1326-0BZ-K2Y (20 : 10 : 1)
per partitore di tensione 3PP1336-1CZ-K2Y (5 : 2 : 1)
per resistore addizionale 3PP1336-0DZ-K2Y
■
352
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A
L'appendice serve prevalentemente per essere consultata da utenti esperti. Essa contiene i dati per
l'ordinazione, gli schemi generali e di collegamento, le preimpostazioni, così come le tabelle con tutti
i parametri e le informazioni per la configurazione massima dell'apparecchio.
A.1
Dati di ordinazione e accessori
354
A.2
Schemi dei morsetti
359
A.3
Esempi di collegamento
363
A.4
Preimpostazioni
373
A.5
Funzioni dipendenti dal protocollo
377
A.6
Configurazione apparecchio
378
A.7
Parametri
380
A.8
Informazioni
391
A.9
Messaggi collettivi
408
A.10
Insieme dei valori misurati
409
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
353
Appendice
A.1 Dati di ordinazione e accessori
A.1
Dati di ordinazione e accessori
A.1.1
Dati di ordinazione
A.1.1.1
7UM61
6
Protezione di
macchina
7
U
M
6
7
1
8
9
10 11 12
—
13 14
—
17 18 19
A
0
+
Numero degli ingressi e delle uscite binarie
Pos. 6
Custodia 1/3 19’’, 7 IB, 11 UB, 1 contatto di anomalia
1
Custodia 1/2 19’’, 15 IB, 19 UB, 1 contatto di anomalia
2
Corrente nominale
Pos. 7
IN = 1 A
1
IN = 5 A
5
Tensione ausiliaria (alimentazione el., soglia di intervento degli ingressi binari)
Pos. 8
DC 24 - 48 V, soglia ingresso binario 19 V
2
DC 60 - 125 V, soglia ingresso binario 19 V
4
DC 110 - 250 V, AC 115/230 V, soglia ingresso binario 88 V
5
Costruzione
Pos. 9
Montaggio sporgente, morsettiera doppia sopra e sotto
B
Montaggio incassato, morsetti a innesto (connettori a 2/3 poli)
D
Montaggio incassato, morsetti a vite (collegamento diretto/capicorda ad anello e a forcella)
E
Preimpostazioni specifiche per il paese di impiego/sviluppo delle funzioni e preimpostazioni della
lingua
Paese DE, 50 Hz, IEC, Lingua tedesca (lingua modificabile)
Pos. 10
A
Internazionale, 50 Hz, IEC/ANSI Lingua inglese (lingua modificabile)
B
Paese US, 60 Hz, ANSI, Lingua americana (lingua modificabile)
C
Interfacce di sistema lato post. apparecchio (Port B)
Pos. 11
Senza interfaccia di sistema
0
Protocollo IEC, elettrico RS232
1
Protocollo IEC, elettrico RS485
2
Protocollo IEC, ottico 820 nm, connettore ST
3
ulteriori interfacce, cfr. dati supplementari L
9
354
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.1 Dati di ordinazione e accessori
Dati supplementari L
Pos. 17
Pos. 18
Pos. 19
(Port B)
Profibus DP slave, RS485
L
0
A
Profibus DP slave, ottico 820 mm, anello doppio, connettore ST
L
0
B 1)
Modbus, elettrico RS485
L
0
D
Modbus, ottico 820 nm, connettore ST
L
0
E 1)
DNP3.0, RS485
L
0
G
DNP3.0, 820 nm, ottico, connettore ST
L
0
H 1)
1)
Non disponibile con la posiz. 9 = "B". Se è richiesta un'interfaccia ottica, ordinare l'interfaccia RS485 con rispettivo
convertitore.
DIGSI 4/modem interfaccia lato post. apparecchio (Port C)
Pos. 12
senza interfaccia DIGSI 4 sul retro
0
DIGSI 4, elettrico RS232
1
DIGSI 4, elettrico RS485
2
DIGSI 4, ottico 820nm, connettore ST
3
Funzioni di misura
Pos. 13
senza funzione di misura estesa
0
Valori min/max, conteggio energia
3
Funzionalità
Pos. 14
Generatore base, costituito da:
Protezione terra statore, adirezionale, direzionale
N. ANSI
U0>, 3I0>, –U0, 3I0
Rilevamento sensibile corrente di terra (anche come protezione IEE>
terra rotore)
59N, 64G, 67G
50/51GN,(64R)
Protezione contro il sovraccarico
I2t
49
Protezione di massima corrente a tempo con controllo di
tensione
I> +U<
51
Protezione di massima corrente a tempo inverso / direzionale
I>>, Dir.
50/51/67
Protezione di massima corrente a tempo dipendente
t=f(I) +U<
Protezione di massima tensione
U>
59
Protezione di minima tensione
U<
27
Protezione di frequenza
f<, f>
81
Protezione ritorno di energia
–P
32R
Protezione contro la sovraeccitazione
U/f
24
51V
Fuse failure monitor
U2/U1; I1/I2
Accoppiamenti (7UM611/7UM612)
Accopp.
Supervisione circuito di scatto
Circ. sc. Superv.
60FL
—
74TC
Supervisione soglia
—
—
Thermobox
—
—
Generatore standard, costituito da:
A
N. ANSI
B
Generatore base, inoltre:
Supervisione potenza attiva
P>, P<
Protezione di sottoeccitazione
1/xd
Protezione contro i carichi squilibrati
I2>, t=f(I2)
Protezione contro la mancata apertura dell'interruttore
Imin>
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
32F
40
46
50BF
355
Appendice
A.1 Dati di ordinazione e accessori
Funzionalità
Pos. 14
Generatore completo, costituito da:
N. ANSI
C
Generatore standard, inoltre:
Protezione contro energizzazione accidentale
I>, U<
50/27
Protezione terra statore 100 % con terza armonica
U0 (terza arm.)
Protezione di impedenza con avviamento (I>+U<)
Z<
59TN 27TN(3.H)
21
Motore asincrono, costituito da:
N. ANSI
F
Generatore standard, inoltre:
Supervisione tempo di avviamento motore
Ian2t
48
2
It
49 rotore
Protezione contro la sovraeccitazione
U/f
24
Protezione di sottoeccitazione
1/xd
40
Blocco al riavviamento
senza
Funzionalità/Funzioni ausiliarie
N. ANSI
Pos. 15
81R
∆ϕ>
E
senza
A
Protezione derivata di frequenza (df/dt)
Salto vettoriale (tensione)
Esempio di ordinazione:
7UM6121–4EA91–0BA0 + L0A
qui: Pos. 11 = 9 indica L0A, ovvero modello con interfaccia di sistema posteriore Profibus DP Slave, RS485
A.1.2
Accessori
Moduli di sostituzione per interfacce
Denominazione
N. d'ordine
RS232
C53207-A351-D641-1
RS485
C53207-A351-D642-1
FO 820 nm
C53207-A351-D643-1
Profibus DP RS485
C53207-A351-D611-1
Profibus DP anello doppio
C53207-A351-D613-1
Modbus RS485
C53207-A351-D621-1
Modbus ottico 820 nm
C53207-A351-D623-1
DNP3.0 RS485
C53207-A351-D631-3
DNP3.0 820 nm
C53207-A351-D633-3
Coperture per tipo di morsetto
N. d'ordine
Coperture
Morsetto per tensione 18 poli, morsetto per corrente 12 poliC73334-A1-C31-1
Morsetto per tensione 12 poli, morsetto per corrente 8 poliC73334-A1-C32-1
356
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.1 Dati di ordinazione e accessori
Ponticelli di collegamento
Ponticello di collegamento per tipo di morsetto
N. d'ordine
Morsetto per tensione 18 poli, 12 poli
C73334-A1-C34-1
Morsetto per corrente 12 poli, 8 poli
C73334-A1-C33-1
Connettore ad innesto
Connettore ad innesto
N. d'ordine
bipolare
C73334-A1-C35-1
tripolare
C73334-A1-C36-1
Guide angolari per montaggio in telaio 19"
Denominazione
N. d'ordine
2 guide angolari
C73165-A63-D200-1
Batteria tampone
Batteria al litio 3 V/1 Ah, tipo CR 1/2 AA
N. d'ordine
VARTA
6127 101 501
Dispositivo di accoppiamento
Dispositivo di accoppiamento per protezione terra rotore (R, fN)N. d'ordine
Dispositivo di accoppiamento per montaggio incassato
7XR6100-0CA00
Dispositivo di accoppiamento per montaggio sporgente
7XR6100-0BA00
Resistore addizionale
Resistore addizionale per protezione terra rotore (R, fN)
N. d'ordine
Resistore addizionale (2 x 105 Ω )
3PP1336-0DZ-K2Y
Partitore di tensione
Partitore di tensione
N. d'ordine
Partitore di tensione 5:1; 5:2
3PP1336-1CZ-K2Y
Partitore di tensione 10:1; 20:1
3PP1326-0BZ-K2Y
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
357
Appendice
A.1 Dati di ordinazione e accessori
Cavo seriale
Cavo seriale tra PC e SIPROTEC
N. d'ordine
Cavo con presa a 9 poli/connettore a 9 poli
7XV5100-4
Software di comando DIGSI
Software di comando protezione e di programmazione DIGSIN. d'ordine
DIGSI, versione base con licenza per 10 installazioni
7XS5400-0AA00
DIGSI, versione completa con tutti i pacchetti opzionali
7XS5402-0AA00
Programma grafico di analisi SIGRA
Programma di analisi SIGRA
N. d'ordine
Versione completa con licenza per 10 installazioni
7XS5410-0AA00
Graphic Tools
Grafic Tools 4
N. d'ordine
Graphic Tools 4; versione completa con licenza per 10 installazioni7XS5430-0AA00
DIGSI REMOTE 4
Software per telecomando di protezioni mediante modem
(e se necessario starcoupler) in DIGSI
N. d'ordine
DIGSI REMOTE 4; versione completa con licenza per 10 installazioni; 7XS5440-1AA00
SIMATIC CFC 4
Software per la parametrizzazione supportata graficamente di
condizioni di blocco e creazione di funzioni ampliate
N. d'ordine
SIMATIC CFC 4; versione completa con licenza per 10 installazioni7XS5450-0AA00
358
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.2 Schemi dei morsetti
A.2
Schemi dei morsetti
A.2.1
Schema generale
7UM611*-
Figura A-1
Schema generale 7UM611
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
359
Appendice
A.2 Schemi dei morsetti
A.2.2
Schema generale (montaggio sporgente)
7UM611*–*B
Figura A-2
360
Schema generale 7UM611*–*B (montaggio sporgente)
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.2 Schemi dei morsetti
A.2.3
Schema generale
7UM612*-
Figura A-3
Schema generale 7UM612
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
361
Appendice
A.2 Schemi dei morsetti
A.2.4
Schema generale montaggio sporgente
7UM612–*B
Figura A-4
362
Schema generale 7UM612–*B (montaggio sporgente)
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.3 Esempi di collegamento
A.3
Esempi di collegamento
A.3.1
Esempi di collegamento
Figura A-5
Connessione diretta su sbarra: collegamenti dei trasduttori a tre TV (tensioni fase-terra) e
rispettivamente a tre TA, – corrente di terra di ulteriore trasformatore sommatore di corrente o toroidale
per rilevamento sensibile di guasti a terra; rilevamento della tensione di spostamento in avvolgimento a
triangolo aperto (e–n).
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
363
Appendice
A.3 Esempi di collegamento
Figura A-6
364
Sistema di sbarre con collegamento a terra a bassa resistenza ohmica: collegamenti dei trasduttori a
tre TV (tensioni fase-terra) e rispettivamente a tre TA, – rilevamento della corrente di terra come misura
della differenza di corrente di due gruppi di TA; rilevamento della tensione di spostamento in avvolgimento
a triangolo aperto (e–n) come ulteriore criterio
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.3 Esempi di collegamento
Figura A-7
Sistema di sbarre connesse a terra tramite resistenza commutabile, ad alta resistenza ohmica:
collegamenti dei trasduttori a tre TA e tre TV (tensioni fase-terra) – rilevamento della corrente di terra come
misura della differenza tra corrente di centro stella e sommatoria correnti rilevata tramite trasformatore
toroidale; rilevamento della tensione di spostamento in avvolgimento a triangolo aperto (e–n).
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
365
Appendice
A.3 Esempi di collegamento
Figura A-8
366
Connessione tramite trasformatore elevatore con centro stella isolato: collegamenti dei trasduttori a
tre TA e tre TV (tensioni fase-terra) – con dispositivo 7XR61 per tensione addizionale del circuito rotorico
e con supervisione dell'isolamento di terra del rotore attraverso il rilevamento sensibile di guasti a terra;
rilevamento della tensione di spostamento in avvolgimento a triangolo aperto (e–n).
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.3 Esempi di collegamento
Figura A-9
Collegamento tramite trasformatore elevatore con trasformatore di messa a terra: collegamenti dei
trasduttori a tre TV (tensioni fase-terra) e rispettivamente a tre TA; resistenza di carico, a scelta,
direttamente nel circuito del centro stella oppure attraverso riduttori di adattamento.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
367
Appendice
A.3 Esempi di collegamento
Figura A-10
Protezione terra rotore – con dispositivo 7XR61 per tensione addizionale del circuito rotorico con tensione
a frequenza nominale in caso di realizzazione con ingresso di corrente di terra sensibile.
Figura A-11
Generatore con punto neutro
368
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.3 Esempi di collegamento
Figura A-12
Motore asincrono collegamenti dei trasduttori a tre TV (tensioni fase-terra, di regola prelevate dalla
sbarra); rilevamento della tensione di spostamento in avvolgimento a triangolo aperto e rispettivamente tre
TA, - rilevamento direzione guasto a terra tramite trasformatore toroidale
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
369
Appendice
A.3 Esempi di collegamento
Figura A-13
Collegamenti per due riduttori di tensione in collegamento a V
Figura A-14
Collegamenti per due soli trasformatori amperometrici lato impianto
Figura A-15
Collegamento riduttori di tensione in caso di messa a terra lato secondario L2
A.3.2
Esempi di collegamento per thermobox
Figura A-16
370
Funzionamento simplex con un thermobox
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C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.3 Esempi di collegamento
Figura A-17
Funzionamento semi-duplex con un thermobox
Figura A-18
Funzionamento semi-duplex con due thermobox
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
371
Appendice
A.3 Esempi di collegamento
A.3.3
372
Schemi di cablaggio parti accessorie
Figura A-19
Schema elettrico dispositivo di accoppiamento 7XR6100-0*A00 per protezione terra rotore
Figura A-20
Schema elettrico resistore addizionale 3PP1336-0DZ-K2Y
Figura A-21
Schema elettrico partitore di tensione 5:1; 5:2; 3PP1336-1CZ-K2Y
Figura A-22
Schema elettrico partitore di tensione 10:1; 20:1; 3PP1326-0BZ-K2Y
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.4 Preimpostazioni
A.4
Preimpostazioni
A.4.1
Diodi luminosi
Tabella A-1
Indicatori LED preimpostati in fabbrica
Diodi luminosi
LED1
LED2
LED3
Funzione
preimpostata
Relè Scatto
Avviam. relè
I> Guasto L1
511
501
1811
LED4
I> Guasto L2
1812
LED5
I> Guasto L3
1813
LED6
IEE> Scatto
V0> Scatto
1226
5187
Ter.Stat. SCATTO
Err.Aliment.
Avar.bat.scar.
La lista è vuota
5193
147
177
-
LED7
LED8
1)
A.4.2
N. segnalaz.
Osservazioni
Relè comando di scatto generale
Avviamento relè
Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase
L1
Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase
L2
Max Corr. Ril.Guasto Livello I> Fase
L3
IEE> Scatto
Protezione Terra Statore: Scatto
Livello V0
Protezione Terra Statore: SCATTO
Errore Alimentazione
Avaria: batteria scarica
-1)
solo per 7UM612
Ingresso binario
Tabella A-2
Ingresso
binario
IB1
IB2
IB3
Ingressi binari preimpostati per tutti gli apparecchi e le varianti
Funzione
preimpostata
>Val:Stop Scat.
>Vecc manc.
>Blocco f1
>BLOCCO V<
>T. Stat. Iee off
>AVARIA alim. TV
5086
5328
5206
6506
5176
361
>Useal-in BLK
1950
IB5
IB6
IB7
>BLOCCO Min.Ten
>Scat.Ext. 1
>Scat.Ext. 2
>Registr.oscil.
6503
4526
4546
4
IB8 ... 14
La lista è vuota
-
IB4
1)
2)
N. segnalaz.
Osservazioni
>Valvola di Stop Scattata
>Rilevaz. mancanza V eccitazione
>Blocco soglia f1
>Blocco Protezione Min. Tensione V<
>Switch off rilev. I terra (terra stat.)1)
>Avaria: alimentaz. TV (MCB
scattato)
>Prot.Max.Corr.: BlOCCO Min.
Tensione
>BLOCCO Protezione Min. Tensione
>Trigger scatto esterno 1
>Trigger scatto esterno 2
>Avvio registrazione
oscilloperturbograf.
-2)
solo collegamento diretto su sbarra
solo per 7UM612
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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373
Appendice
A.4 Preimpostazioni
A.4.3
Uscita binaria
Tabella A-3
Relè uscita
UB1
UB2
UB3
UB4 ... 11
UB12
UB13
UB14
UB15
UB16
UB17
UB18
UB19
1)
374
Relè di uscita preimpostati per tutti gli apparecchi e le varianti
Funzione
preimpostata
Err.Aliment.
Avar.bat.scar.
Relè Scatto
La lista è vuota
La lista è vuota
I> Scatto
IEE> Scatto
U0> Scatto
N. segnalaz.
147
177
511
1815
1226
5187
Ter.Stat. SCATTO
U< SCATTO
SCATTO U>
U>> SCATTO
Scatto f1
SCATTO f2
Ecc<3 SCATTO
Ecc<U<SCATTO
5193
6539
6570
6573
5236
5237
5343
5346
Scatto f1
SCATTO f2
I> Scatto
U>> SCATTO
Scatto Pr
Pr+SV SCATTO
5236
5237
1815
6573
5097
5098
Ter.Stat. SCATTO
I2 Θ SCATTO
5193
5161
Ecc<3 SCATTO
5343
Ecc<U<SCATTO
5346
SCATTO f2
I> Scatto
U>> SCATTO
Pr+SV SCATTO
5237
1815
6573
5098
Ter.Stat. SCATTO
I2 Θ SCATTO
5193
5161
Ecc<3 SCATTO
5343
Ecc<U<SCATTO
5346
SCATTO f2
I> Scatto
Ter.Stat. SCATTO
I2 Θ SCATTO
5237
1815
5193
5161
Osservazioni
Errore Alimentazione
Avaria: batteria scarica
Relè comando di scatto generale
-1)
Max. I> Scatto
IEE> Scatto
Protezione Terra Statore: Scatto
Livello V0
Protezione Terra Statore: SCATTO
SCATTO Min.Tensione U<
SCATTO Max.Tensione U>
SCATTO Max.Tensione U>>
Scatto f1
SCATTO f2
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car. 3
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car +
Vecc<
Scatto f12)
SCATTO f22)
Max. I> Scatto2)
SCATTO Max.Tensione U>>2)
Rit.Energ: SCATTO2)
Rit.Energ: SCATTO con Stop
Valvole2)
Protezione Terra Statore: SCATTO2)
Carico squilibr: Scatto Livello
Termico2)
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car.
32)
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car +
Uecc<2)
SCATTO f23)
Max. I> Scatto3)
SCATTO Max.Tensione U>>3)
Rit.Energ: SCATTO con Stop
Valvole3)
Protezione Terra Statore: SCATTO3)
Carico squilibr: Scatto Livello
Termico3)
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car.
33)
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto Car +
Uecc<3)
SCATTO f24)
Max. I> Scatto4)
Protezione Terra Statore: SCATTO4)
Carico squilibr: Scatto Livello
Termico4)
solo per 7UM612
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.4 Preimpostazioni
2)
3)
4)
A.4.4
interruttore generatore
diseccitazione
valvola a chiusura rapida
Tasti funzionali
Tabella A-4
Valido per tutti gli apparecchi e le varianti
Tasti
funzionali
F1
Funzione
preimpostata
Visualizzazione
segnalazioni di
esercizio
Visualizzazione
valori di esercizio
primari
Passaggio
all'interstazione
delle ultime 8
segnalazioni di
guasto
Passaggio al
sottomenù per reset
valori di misura
min/max
F2
F3
F4
A.4.5
N. segnalaz.
Osservazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
Display base
Figura A-23
Display base del 7UM61
Visualizzazione spontanea di guasti sul display
In caso di guasto, i relativi dati vengono visualizzati automaticamente in seguito a un avviamento
generale (senza ulteriori operazioni di comando) sul display del 7UM61 come illustrato nella figura
sottostante.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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375
Appendice
A.4 Preimpostazioni
Figura A-24
A.4.6
Visualizzazione di segnalazioni spontanee sul display dell'apparecchio
Schemi CFC preinstallati
Alcuni schemi CFC sono già installati alla fornitura del SIPROTEC 4:
Apparecchio e logica del sistema
Il modulo negatore consente di trasformare l'indicazione singola ">Stop Tr. dati", accoppiabile
mediante ingressi binari, in un'indicazione interna riutilizzabile "Sblocc.TD" (indicazioni interne
singole, II) e di portarla su un'uscita. Ciò non sarebbe possibile senza l'utilizzo di questo modulo.
Figura A-25
Collegamenti di ingresso e uscita per blocco trasmissione dati
Trattamento valore limite MW
Con i moduli del livello del ciclo "Elaborazione valori di misura", è realizzata una supervisione di
minima corrente delle tre correnti di fase. La segnalazione di uscita viene emessa non appena
almeno una delle tre correnti di fase passa al di sotto del valore limite parametrizzato:
Figura A-26
376
Supervisione di minima corrente
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Appendice
A.5 Funzioni dipendenti dal protocollo
A.5
Funzioni dipendenti dal protocollo
Protocollo →
Funzione ↓
IEC 60870–
5–103
Profibus
FMS (a
richiesta)
Profibus DP
DNP3.0
Modbus
ASCII/RTU
Interfaccia di
servizio
supplementare
(opzionale)
Valori di misura Sì
di esercizio
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Valori numerici Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Registrazione Sì
perturbografica
Sì
No. Solo
tramite
interfaccia di
servizio
supplementar
e
No. Solo
tramite
interfaccia di
servizio
supplementa
re
No. Solo
Sì
tramite
interfaccia di
servizio
supplementar
e
No. Solo
Sì
tramite
interfaccia di
servizio
supplementar
e
No. Solo
tramite
interfaccia di
servizio
supplementar
e
No. Solo
tramite
interfaccia di
servizio
supplementa
re
No. Solo
Sì
tramite
interfaccia di
servizio
supplementar
e
Impostazione
protezione da
remoto
Segnalazioni e Sì
apparecchiatur
e di controllo
definite
dall'utente
Sì
"Segnalazioni
Sì
predefinite
"Segnalazion "Segnalazioni
dall'utente"
i predefinite predefinite
nel CFC
dall'utente" dall'utente" nel
nel CFC
CFC
Sincronizzazion Tramite
e dell'orologio protocollo;
DCF77/IRIG
B; interfaccia;
ingresso
binario
Tramite
protocollo;
DCF77/IRIG
B; interfaccia;
ingresso
binario
Tramite
DCF77/IRIG
B; interfaccia;
ingresso
binario
Tramite
protocollo;
DCF77/IRIG
B;
interfaccia;
ingresso
binario
—
Tramite
DCF77/IRIG
B; interfaccia;
ingresso
binario
protocollo
Marcatura
orodataria
Sì
No
Sì
No
Sì
Blocco
Sì
segnalazione
valore di misura
Sì
No
No
No
Sì
Funzionamento Sì
di prova
Sì
No
No
No
Sì
Modalità fisica
Asincrona
Asincrona
Asincrona
Asincrona
Asincrona
—
Modalità di
trasmissione
ciclica/evento ciclica/evento ciclica
ciclica/event ciclica
o
—
Baudrate
4800 - 38400 Fino a 1,5
MBaud
4800 - 19200 2400 - 19200
2400 - 38400
Tipo
RS232
RS485 Fibre RS485 Fibre RS485 Fibre RS485 Fibre
RS485 Fibre ottiche: anello ottiche: anello ottiche
ottiche
ottiche
semplice,
doppio
anello doppio
Sì
Aiuti per la messa in servizio
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Fino a 1,5
MBaud
RS232 RS485
Fibre ottiche
377
Appendice
A.6 Configurazione apparecchio
A.6
Ind.
Configurazione apparecchio
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
103
Grp Chge OPTION
Disabled
Enabled
Disabled
Opzione per cambio gruppo di
settaggio
104
FAULT VALUE
Disabled
Instant. values
RMS values
Instant. values
Valori di guasto
112
O/C PROT. I>
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di Massima Corrente
I>
113
O/C PROT. I>>
Disabled
directional
Non-Directional
Non-Directional
Protezione di Massima Corrente
I>>
114
O/C PROT. Ip
Disabled
with IEC
with ANSI
Disabled
Protez.di Massima Corrente a
T.Inverso
116
Therm.Overload
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di sovraccarico termico
117
UNBALANCE LOAD
Disabled
Enabled
Enabled
Carico squilibrato (sequenza negativa)
130
UNDEREXCIT.
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di Sottoeccitazione
131
REVERSE POWER
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di Ritorno Energia
132
FORWARD POWER
Disabled
Enabled
Enabled
Supervisione Potenza Attiva
133
IMPEDANCE PROT.
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione d'Impedenza
140
UNDERVOLTAGE
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di Minima Tensione
141
OVERVOLTAGE
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di Massima Tensione
142
FREQUENCY Prot.
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di minima/massima
frequenza
143
OVEREXC. PROT.
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione di Sovraeccitazione
(U/f)
145
df/dt Protect.
Disabled
2 df/dt stages
4 df/dt stages
2 df/dt stages
Protezione derivata di frequenza
146
VECTOR JUMP
Disabled
Enabled
Enabled
Salto del vettore di tensione
150
S/E/F PROT.
Disabled
non-dir. U0
non-dir. U0&I0
directional
non-dir. U0&I0
Protezione Terra Statore
151
O/C PROT. Iee>
Disabled
Enabled
Enabled
Protez. Max Corrente a Terra Sensibile
152
SEF 3rd HARM.
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione Terra Statore 3 Armonica
165
STARTUP MOTOR
Disabled
Enabled
Enabled
Supervisione Tempo avviamento
motore
378
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.6 Configurazione apparecchio
Ind.
Parametri
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
166
RESTART INHIBIT
Disabled
Enabled
Enabled
Riavviamento inibito per motore
170
BREAKER FAILURE
Disabled
Enabled
Enabled
Protezione contro la mancata
apertura interruttore
171
INADVERT. EN.
Disabled
Enabled
Enabled
Energizzazione Accidentale
180
FUSE FAIL MON.
Disabled
Enabled
Enabled
Monitoraggio Guasto Fusibili
181
M.V. SUPERV
Disabled
Enabled
Enabled
Supervisione Valori Misurati
182
Trip Cir. Sup.
Disabled
2 Binary Inputs
1 Binary Input
Disabled
Supervisione circuito di scatto
185
THRESHOLD
Disabled
Enabled
Enabled
Supervisione Soglia
186
EXT. TRIP 1
Disabled
Enabled
Enabled
Scatto esterno Funzione 1
187
EXT. TRIP 2
Disabled
Enabled
Enabled
Scatto esterno Funzione 2
188
EXT. TRIP 3
Disabled
Enabled
Enabled
Scatto esterno Funzione 3
189
EXT. TRIP 4
Disabled
Enabled
Enabled
Scatto esterno Funzione 4
190
RTD-BOX INPUT
Disabled
Port C
Port D
Port E
Disabled
Ingresso temperatura esterna
191
RTD CONNECTION
6 RTD simplex
6 RTD HDX
12 RTD HDX
6 RTD simplex
Tipo colleg. Ingr. temper. esterrna
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
379
Appendice
A.7 Tabella parametri
A.7
Tabella parametri
I parametri il cui indirizzo è seguito da una "A", possono essere modificati solo con DIGSI, alla voce
"Altri parametri".
Nella tabella sono riportati i valori preimpostati in base alle esigenze del mercato. La colonna C
(configurazione) indica la corrente nominale secondaria del trasformatore amperometrico corrispondente.
Ind.
Parametri
Funzione
C
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
204
CT ANGLE W0
P.System Data 1
-5.00 .. 5.00 °
0.00 °
Angolo di correzione TA W0
210
CT Starpoint
P.System Data 1
towards machine
towards starpt.
towards machine
CentroStella TA Lato2 in
dir.dell'ogget.
211
CT PRIMARY
P.System Data 1
10 .. 50000 A
500 A
Corrente Primaria Stimata TA
Lato 2
212
CT SECONDARY
P.System Data 1
1A
5A
1A
Corrente Secondaria Stimata TA
Lato 2
213
FACTOR IEE
P.System Data 1
1.0 .. 300.0
60.0
Rapp. TA Prim/Sec. IEE2
221
Unom PRIMARY
P.System Data 1
0.10 .. 400.00 kV
6.30 kV
Tensione nominale primaria
222
Unom SECONDARY
P.System Data 1
100 .. 125 V
100 V
Tensione nominale secondaria
(fase-fase)
223
UE CONNECTION
P.System Data 1
neutr. transf.
broken delta
Not connected
any VT
neutr. transf.
Collegamento Tensione di Terra
224
FACTOR UE
P.System Data 1
1.0 .. 2500.0
36.4
Rapporto TV Primario/Second.
V-terra
225A
Uph / Udelta
P.System Data 1
1.00 .. 3.00
1.73
Rapp.di adatt.fase/TVcon Delta
aperto-TV
270
Rated Frequency
P.System Data 1
50 Hz
60 Hz
50 Hz
Valore di frequenza
271
PHASE SEQ.
P.System Data 1
L1 L2 L3
L1 L3 L2
L1 L2 L3
Sequenza fase
272
SCHEME
P.System Data 1
Busbar
Unit transf.
Busbar
Configurazione schema
273
STAR-POINT
P.System Data 1
low-resist.
high-resist.
high-resist.
Messa a terra Centrostella generatore
274A
ATEX100
P.System Data 1
YES
NO
NO
Memoriz.di Riprod.Term.senza
Alimentaz.
276
TEMP. UNIT
P.System Data 1
Celsius
Fahrenheit
Celsius
Unità di misura temperatura
280
TMin TRIP CMD
P.System Data 1
0.01 .. 32.00 sec
0.15 sec
Durata minima comando di
scatto
281
BkrClosed I MIN
P.System Data 1
Soglia di minima corrente Interr.
Chiuso
1A
0.04 .. 1.00 A
0.04 A
5A
0.20 .. 5.00 A
0.20 A
302
CHANGE
Change Group
Group A
Group B
Binary Input
Protocol
Group A
Cambio ad altro gruppo di settaggio
401
WAVEFORMTRIGGER
Osc. Fault Rec.
Save w. Pickup
Save w. TRIP
Start w. TRIP
Save w. Pickup
Registrazione Oscilloperturbografia
403
MAX. LENGTH
Osc. Fault Rec.
0.30 .. 5.00 sec
1.00 sec
Lunghezza max registrazione
oscillo.
404
PRE. TRIG. TIME
Osc. Fault Rec.
0.05 .. 0.60 sec
0.20 sec
Tempo di registrazione prima del
guasto
405
POST REC. TIME
Osc. Fault Rec.
0.05 .. 0.50 sec
0.10 sec
Tempo di registrazione dopo fine
guasto
406
BinIn CAPT.TIME
Osc. Fault Rec.
0.10 .. 5.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di registrazione da ingr
binario
1101
U PRIMARY OP.
P.System Data 2
0.10 .. 400.00 kV
6.30 kV
Tensione d'operaz. prim.
1102
I PRIMARY OP.
P.System Data 2
10 .. 50000 A
483 A
Corrente d'operaz. prim.
380
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Appendice
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
C
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
1108
ACTIVE POWER
P.System Data 2
Generator
Motor
Generator
Misura di Potenza Attiva per:
1201
O/C I>
O/C Prot. I>
OFF
ON
Block relay
OFF
Prot.Max. Corrente Temp. I>
1202
I>
O/C Prot. I>
1A
0.05 .. 20.00 A
1.35 A
I> avviamento
5A
0.25 .. 100.00 A
6.75 A
1203
T I>
O/C Prot. I>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
TI> tempo di ritardo
1204
U< SEAL-IN
O/C Prot. I>
ON
OFF
OFF
Stato del blocco min.tensione
1205
U<
O/C Prot. I>
10.0 .. 125.0 V
80.0 V
Avviam. blocco min.tensione
1206
T-SEAL-IN
O/C Prot. I>
0.10 .. 60.00 sec
4.00 sec
Durata del blocco min. tensione
1207A
I> DOUT RATIO
O/C Prot. I>
0.90 .. 0.99
0.95
I>Rapporto di Ricaduta
1301
O/C I>>
O/C Prot. I>>
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione max. corrente I>>
1302
I>>
O/C Prot. I>>
1A
0.05 .. 20.00 A
4.30 A
I>> Avviamento
5A
0.25 .. 100.00 A
21.50 A
1303
T I>>
O/C Prot. I>>
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.10 sec
T I>> Tempo di Ritardo
1304
Phase Direction
O/C Prot. I>>
Forward
Reverse
Reverse
Direzione Fase
1305
LINE ANGLE
O/C Prot. I>>
-90 .. 90 °
60 °
Angolo linea
1401
O/C Ip
O/C Prot. Ip
OFF
ON
Block relay
OFF
Protez.max. corrente a tempo
inverso Ip
1402
Ip
O/C Prot. Ip
Ip Avviamento
1A
0.10 .. 4.00 A
1.00 A
5A
0.50 .. 20.00 A
5.00 A
1403
T Ip
O/C Prot. Ip
0.05 .. 3.20 sec; ∞
0.50 sec
T Ip Selezione Tempo
1404
TIME DIAL: TD
O/C Prot. Ip
0.50 .. 15.00 ; ∞
5.00
Selezione Tempo: TD
1405
IEC CURVE
O/C Prot. Ip
Normal Inverse
Very Inverse
Extremely Inv.
Normal Inverse
Curva IEC
1406
ANSI CURVE
O/C Prot. Ip
Very Inverse
Inverse
Moderately Inv.
Extremely Inv.
Definite Inv.
Very Inverse
Curva ANSI
1407
VOLT. INFLUENCE
O/C Prot. Ip
without
Volt. controll.
Volt. restraint
without
Influenza tensione
1408
U<
O/C Prot. Ip
10.0 .. 125.0 V
75.0 V
Soglia tensione min. per rilascio
Ip
1601
Ther. OVER LOAD
Therm. Overload
OFF
ON
Block relay
Alarm Only
OFF
Protezione di sovraccarico
termico
1602
K-FACTOR
Therm. Overload
0.10 .. 4.00
1.11
Fattore K
1603
TIME CONSTANT
Therm. Overload
30 .. 32000 sec
600 sec
Costante di tempo
1604
Θ ALARM
Therm. Overload
70 .. 100 %
90 %
Livello di allarme termico
1605
TEMP. RISE I
Therm. Overload
40 .. 200 °C
100 °C
Aumento temp. a corr.sec.stabilita
1606
TEMP. RISE I
Therm. Overload
104 .. 392 °F
212 °F
Aumento temp. a corr.sec.stabilita
1607
TEMP. INPUT
Therm. Overload
Disabled
Fieldbus
RTD 1
Disabled
Ingresso temperatura
1608
TEMP. SCAL.
Therm. Overload
40 .. 300 °C
100 °C
Temperatura per scala
1609
TEMP. SCAL.
Therm. Overload
104 .. 572 °F
212 °F
Temperatura per scala
1610A
I ALARM
Therm. Overload
1A
0.10 .. 4.00 A
1.00 A
Sovraccarico di Corrente
5A
0.50 .. 20.00 A
5.00 A
1.0 .. 10.0
1.0
1612A
Kτ-FACTOR
Therm. Overload
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Fattore Kt a Motore fermo
381
Appendice
A.7 Tabella parametri
Ind.
1615A
Parametri
I MAX THERM.
Funzione
Therm. Overload
C
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
1A
0.50 .. 8.00 A
3.30 A
5A
2.50 .. 40.00 A
16.50 A
Spiegazione
Max.Corrente per Riproduzione
Termica
1616A
T EMERGENCY
Therm. Overload
10 .. 15000 sec
100 sec
Tempo d'emergenza
1701
UNBALANCE LOAD
Unbalance Load
OFF
ON
Block relay
OFF
CARICO SQUILIBRATO
1702
I2>
Unbalance Load
3.0 .. 30.0 %
10.6 %
Corrente permessa continuamente I2
Tempo ritardo livello d'allarme
1703
T WARN
Unbalance Load
0.00 .. 60.00 sec; ∞
20.00 sec
1704
FACTOR K
Unbalance Load
2.0 .. 100.0 sec; ∞
18.7 sec
Fattore K sequenza negativa
1705
T COOL DOWN
Unbalance Load
0 .. 50000 sec
1650 sec
Tempo per raffreddamento
1706
I2>>
Unbalance Load
10 .. 100 %
60 %
I2>> Avviamento
1707
T I2>>
Unbalance Load
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
T I2>> Tempo di Ritardo
3001
UNDEREXCIT.
Underexcitation
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione di sottoeccitazione
3002
1/xd CHAR. 1
Underexcitation
0.25 .. 3.00
0.41
Intersecazione conduttanza caratt.1
3003
ANGLE 1
Underexcitation
50 .. 120 °
80 °
Angolo di inclinazione per caratter.1
3004
T CHAR. 1
Underexcitation
0.00 .. 60.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo di ritardo Caratteristica 1
3005
1/xd CHAR. 2
Underexcitation
0.25 .. 3.00
0.36
Intersecazione conduttanza caratt.2
3006
ANGLE 2
Underexcitation
50 .. 120 °
90 °
Angolo di inclinazione per caratter.2
3007
T CHAR. 2
Underexcitation
0.00 .. 60.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo di ritardo Caratteristica 2
3008
1/xd CHAR. 3
Underexcitation
0.25 .. 3.00
1.10
Intersecazione conduttanza caratt.3
3009
ANGLE 3
Underexcitation
50 .. 120 °
90 °
Angolo di inclinazione per caratter.3
3010
T CHAR 3
Underexcitation
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.30 sec
Tempo di ritardo Caratteristica 3
3011
T SHRT Uex<
Underexcitation
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di ritardo Corto (Car. e V
ecc<)
3014A
Umin
Underexcitation
10.0 .. 125.0 V
25.0 V
Avviamento blocco min. tensione
3101
REVERSE POWER
Reverse Power
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione ritorno energia
3102
P> REVERSE
Reverse Power
-30.00 .. -0.50 %
-1.93 %
Avviamento ritorno energia
3103
T-SV-OPEN
Reverse Power
0.00 .. 60.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo ritardo lungo(senza stop
valvola)
3104
T-SV-CLOSED
Reverse Power
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo corto(con stop valvola)
3105A
T-HOLD
Reverse Power
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo tenuta avviamento
3201
FORWARD POWER
Forward Power
OFF
ON
Block relay
OFF
Supervisione potenza attiva
3202
Pf<
Forward Power
0.5 .. 120.0 %
9.7 %
Avviam.supervis. min. potenza
attiva
3203
T-Pf<
Forward Power
0.00 .. 60.00 sec; ∞
10.00 sec
Avviam.supervis. max. potenza
attiva
3204
Pf>
Forward Power
1.0 .. 120.0 %
96.6 %
Tempo ritardo min. potenza attiva
3205
T-Pf>
Forward Power
0.00 .. 60.00 sec; ∞
10.00 sec
Tempo ritardo max. potenza
attiva
3206A
MEAS. METHOD
Forward Power
accurate
fast
accurate
Metodo d'operazione
3301
IMPEDANCE PROT.
Impedance
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione di Impedenza
3302
IMP I>
Impedance
1A
0.10 .. 20.00 A
1.35 A
Avviamento rilev.guasto I>
5A
0.50 .. 100.00 A
6.75 A
ON
OFF
OFF
3303
382
U< SEAL-IN
Impedance
Stato di blocco min.tensione
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
C
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
3304
U<
Impedance
10.0 .. 125.0 V
80.0 V
3305
T-SEAL-IN
Impedance
0.10 .. 60.00 sec
4.00 sec
Durata blocco min. tensione
3306
ZONE Z1
Impedance
1A
0.05 .. 130.00 Ω
2.90 Ω
<Impedenza zona Z1
5A
0.01 .. 26.00 Ω
0.58 Ω
3307
T-Z1
Impedance
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.10 sec
Tempo di ritardo <Impedenza
zona Z1
3308
ZONE Z1B
Impedance
1A
0.05 .. 65.00 Ω
4.95 Ω
<Impedenza zona Z1B
5A
0.01 .. 13.00 Ω
0.99 Ω
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.10 sec
Tempo di ritardo<Impedenza
zona Z1B
1A
0.05 .. 65.00 Ω
4.15 Ω
<Impedenza zona Z2
5A
0.01 .. 13.00 Ω
0.83 Ω
3309
T-Z1B
Impedance
3310
ZONE Z2
Impedance
Avviamento blocco min.tensione
3311
ZONE2 T2
Impedance
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di ritardo <impedenza
zona Z2B
3312
T END
Impedance
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
Fine Tempo: Tempo Ritardo
finale
4001
UNDERVOLTAGE
Undervoltage
OFF
ON
Block relay
OFF
MINIMA TENSIONE
4002
U<
Undervoltage
10.0 .. 125.0 V
75.0 V
U< Avviamento
4003
T U<
Undervoltage
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
T U< Tempo di Ritardo
4004
U<<
Undervoltage
10.0 .. 125.0 V
65.0 V
U<< Avviamento
4005
T U<<
Undervoltage
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
T U<< Tempo di Ritardo
4006A
DOUT RATIO
Undervoltage
1.01 .. 1.20
1.05
U<,U<<Rapporto di Ricaduta
4101
OVERVOLTAGE
Overvoltage
OFF
ON
Block relay
OFF
MASSIMA TENSIONE
4102
U>
Overvoltage
30.0 .. 170.0 V
115.0 V
U> Avviamento
4103
T U>
Overvoltage
0.00 .. 60.00 sec; ∞
3.00 sec
T U> Tempo di Ritardo
4104
U>>
Overvoltage
30.0 .. 170.0 V
130.0 V
U>> Avviamento
T.U>> Tempo di Ritardo
4105
T U>>
Overvoltage
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
4106A
DOUT RATIO
Overvoltage
0.90 .. 0.99
0.95
U>,U>>Rapporto di Ricaduta
4107A
VALUES
Overvoltage
U-ph-ph
U-ph-e
U-ph-ph
Valori di misura
4201
O/U FREQUENCY
Frequency Prot.
OFF
ON
Block relay
OFF
MINIMA MASSIMMA FREQUENZA
4202
f1 PICKUP
Frequency Prot.
40.00 .. 65.00 Hz
48.00 Hz
Avviamento f1
4203
f1 PICKUP
Frequency Prot.
40.00 .. 65.00 Hz
58.00 Hz
Avviamento f1
4204
T f1
Frequency Prot.
0.00 .. 600.00 sec
1.00 sec
Tempo di ritardo T f1
4205
f2 PICKUP
Frequency Prot.
40.00 .. 65.00 Hz
47.00 Hz
Avviamento f2
4206
f2 PICKUP
Frequency Prot.
40.00 .. 65.00 Hz
57.00 Hz
Avviamento f2
4207
T f2
Frequency Prot.
0.00 .. 100.00 sec
6.00 sec
Tempo di ritardo T f2
4208
f3 PICKUP
Frequency Prot.
40.00 .. 65.00 Hz
49.50 Hz
Avviamento f3
4209
f3 PICKUP
Frequency Prot.
40.00 .. 65.00 Hz
59.50 Hz
Avviamento f3
4210
T f3
Frequency Prot.
0.00 .. 100.00 sec
20.00 sec
Tempo di ritardo T f3
4211
f4 PICKUP
Frequency Prot.
40.00 .. 65.00 Hz
52.00 Hz
Avviamento f4
4212
f4 PICKUP
Frequency Prot.
40.00 .. 65.00 Hz
62.00 Hz
Avviamento f4
4213
T f4
Frequency Prot.
0.00 .. 100.00 sec
10.00 sec
Tempo di ritardoT f4
4214
THRESHOLD f4
Frequency Prot.
automatic
f>
f<
automatic
Uso del livello soglia f4
4215
Umin
Frequency Prot.
10.0 .. 125.0 V; 0
65.0 V
Minima tensione richiesta per
operazione
4301
OVEREXC. PROT.
Overexcitation
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione di sovraeccitazione
(U/f)
4302
U/f >
Overexcitation
1.00 .. 1.20
1.10
U/f> Avviamento
4303
T U/f >
Overexcitation
0.00 .. 60.00 sec; ∞
10.00 sec
T U/f> Tempo di Ritardo
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
383
Appendice
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
C
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
4304
U/f >>
Overexcitation
1.00 .. 1.40
1.40
U/f>> Avviamento
4305
T U/f >>
Overexcitation
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
T U/f>> Tempo di Ritardo
4306
t(U/f=1.05)
Overexcitation
0 .. 20000 sec
20000 sec
U/f = 1.05 Tempo di ritardo
4307
t(U/f=1.10)
Overexcitation
0 .. 20000 sec
6000 sec
U/f=1.10 Tempo di Ritardo
4308
t(U/f=1.15)
Overexcitation
0 .. 20000 sec
240 sec
U/f=1.15 Tempo di Ritardo
4309
t(U/f=1.20)
Overexcitation
0 .. 20000 sec
60 sec
U/f=1.20 Tempo di Ritardo
4310
t(U/f=1.25)
Overexcitation
0 .. 20000 sec
30 sec
U/f=1.25 Tempo di Ritardo
4311
t(U/f=1.30)
Overexcitation
0 .. 20000 sec
19 sec
U/f=1.30 Tempo di Ritardo
4312
t(U/f=1.35)
Overexcitation
0 .. 20000 sec
13 sec
U/f=1.35 Tempo di Ritardo
4313
t(U/f=1.40)
Overexcitation
0 .. 20000 sec
10 sec
U/f=1.40 Tempo di Ritardo
4314
T COOL DOWN
Overexcitation
0 .. 20000 sec
3600 sec
Tempo per raffreddamento
4501
df/dt Protect.
df/dt Protect.
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione derivata di frequenza
4502
df1/dt >/<
df/dt Protect.
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df1/dt >/<)
4503
STAGE df1/dt
df/dt Protect.
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
1.0 Hz/s
Valore Avv.Livello df1/dt
4504
T df1/dt
df/dt Protect.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di Ritardo Livello df1/dt
4505
df1/dt & f1
df/dt Protect.
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello
f1
4506
df2/dt >/<
df/dt Protect.
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df2/dt >/<)
4507
STAGE df2/dt
df/dt Protect.
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
1.0 Hz/s
Valore Avv.Livello df2/dt
4508
T df2/dt
df/dt Protect.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo di Ritardo Livello df2/dt
4509
df2/dt & f2
df/dt Protect.
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello
f2
4510
df3/dt >/<
df/dt Protect.
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df3/dt >/<)
4511
STAGE df3/dt
df/dt Protect.
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
4.0 Hz/s
Valore Avv.Livello df3/dt
4512
T df3/dt
df/dt Protect.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo di Ritardo Livello df3/dt
4513
df3/dt & f3
df/dt Protect.
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello
f3
4514
df4/dt >/<
df/dt Protect.
-df/dt<
+df/dt>
-df/dt<
Tipo di Soglia (df4/dt >/<)
4515
STAGE df4/dt
df/dt Protect.
0.1 .. 10.0 Hz/s; ∞
4.0 Hz/s
Valore Avv.Livello df4/dt
4516
T df4/dt
df/dt Protect.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo di Ritardo Livello df4/dt
4517
df4/dt & f4
df/dt Protect.
OFF
ON
OFF
Logica AND con Avv.del Livello
f4
4518
U MIN
df/dt Protect.
10.0 .. 125.0 V; 0
65.0 V
Tensione d'operaz. min. V/min
4519A
df1/2 HYSTERES.
df/dt Protect.
0.02 .. 0.99 Hz/s
0.10 Hz/s
Reset Isteresi per df1/dt e df2/dt
4520A
df1/2 M-WINDOW
df/dt Protect.
1 .. 25 Cycle
5 Cycle
Finestra di Misura per df1/dt e
df2/dt
4521A
df3/4 HYSTERES.
df/dt Protect.
0.02 .. 0.99 Hz/s
0.40 Hz/s
Reset Isteresi per df3/dt e df4/dt
4522A
df3/4 M-WINDOW
df/dt Protect.
1 .. 25 Cycle
5 Cycle
Finestra di Misura per df3/dt e
df4/dt
4601
VECTOR JUMP
Vector Jump
OFF
ON
Block relay
OFF
Salto del vettore di tensione
4602
DELTA PHI
Vector Jump
2 .. 30 °
10 °
Salto di Fase DELTA PHI
4603
T DELTA PHI
Vector Jump
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.00 sec
Tempo di ritardo T DELTA PHI
4604
T RESET
Vector Jump
0.10 .. 60.00 sec; ∞
5.00 sec
Tempo di reset dopo lo Scatto
4605A
U MIN
Vector Jump
10.0 .. 125.0 V
80.0 V
Tensione Minima d'operazione U
Min.
4606A
U MAX
Vector Jump
10.0 .. 170.0 V
130.0 V
Tensione Massima d'operazione
U Max.
4607A
T BLOCK
Vector Jump
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.10 sec
Tempo di ritardo del Blocco
5001
S/E/F PROT.
Stator E Fault
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione terra statore
5002
U0>
Stator E Fault
2.0 .. 125.0 V
10.0 V
Avviamento U0>
384
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
C
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
5003
3I0>
Stator E Fault
2 .. 1000 mA
5 mA
Avviamento 3I0>
5004
DIR. ANGLE
Stator E Fault
0 .. 360 °
15 °
Angolo per determinazione direzione
5005
T S/E/F
Stator E Fault
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.30 sec
Tempo ritardo terra statore
5101
O/C PROT. Iee>
Sens. E Fault
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione corrente a terra sensibile
5102
IEE>
Sens. E Fault
2 .. 1000 mA
10 mA
Iee> Avviamento
5103
T IEE>
Sens. E Fault
0.00 .. 60.00 sec; ∞
5.00 sec
T Iee> Tempo di Ritardo
5104
IEE>>
Sens. E Fault
2 .. 1000 mA
23 mA
Iee>> Avviamento
5105
T IEE>>
Sens. E Fault
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
T Iee>> Tempo di Ritardo
5106
IEE<
Sens. E Fault
1.5 .. 50.0 mA; 0
0.0 mA
Corr.terr.sens.<Avviam.(Circ.interrotto)
5201
SEF 3rd HARM.
SEF 3.Harm.
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione terra statore 3a armonica
5202
U0 3.HARM<
SEF 3.Harm.
0.2 .. 40.0 V
1.0 V
U0 3° Armonica < Avviamento
5203
U0 3.HARM>
SEF 3.Harm.
0.2 .. 40.0 V
2.0 V
U0 3° Armonica > Avviamento
5204
T SEF 3. HARM.
SEF 3.Harm.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
0.50 sec
Tempo ritardo terra statore 3a armonica
5205
P min >
SEF 3.Harm.
10 .. 100 %; 0
40 %
Soglia rilascio potenza minima
5206
U1 min >
SEF 3.Harm.
50.0 .. 125.0 V; 0
80.0 V
Soglia rilascio U1 min.
6501
STARTUP MOTOR
Start Motor
OFF
ON
Block relay
OFF
Supervisione Tempo avviamento
motore
6502
START. CURRENT
Start Motor
Corrente d'avviamento del
Motore
1A
0.10 .. 16.00 A
3.12 A
5A
0.50 .. 80.00 A
15.60 A
6503
STARTING TIME
Start Motor
1.0 .. 180.0 sec
8.5 sec
Tempo d'avviamento del Motore
6504
LOCK ROTOR TIME
Start Motor
0.5 .. 120.0 sec; ∞
6.0 sec
Tempo ammissibile di Rotore
Bloccato
6505
I MOTOR START
Start Motor
1A
0.60 .. 10.00 A
1.60 A
5A
3.00 .. 50.00 A
8.00 A
Val.corrente avviam. dello Start
motore
Restart Motor
OFF
ON
Block relay
OFF
6601
RESTART INHIBIT
Riavviamento inibito per motore
6602
IStart/IMOTnom
Restart Motor
1.5 .. 10.0
4.9
I Avviamento/ I Nominale Motore
6603
T START MAX
Restart Motor
3.0 .. 320.0 sec
8.5 sec
Massimo Tempo Ammissibile
d'Avviamento
6604
T EQUAL
Restart Motor
0.0 .. 320.0 min
1.0 min
Tempo di equalizzazione Temperatura
6606
MAX.WARM STARTS
Restart Motor
1 .. 4
2
Numero consentito di avviamenti
a caldo
6607
#COLD-#WARM
Restart Motor
1 .. 2
1
Numero di avviam.a freddo-avviam.a caldo
6608
Kτ at STOP
Restart Motor
1.0 .. 100.0
5.0
Estensione Costante di Tempo
ferma
6609
Kτ at RUNNING
Restart Motor
1.0 .. 100.0
2.0
Estensione Costante di Tempo in
funzione
6610
T MIN. INHIBIT
Restart Motor
0.2 .. 120.0 min
6.0 min
Tempo Min. Inibizione Riavviamento
7001
BREAKER FAILURE
Breaker Failure
OFF
ON
Block relay
OFF
Protezione mancata apertura interruttore
7002
TRIP INTERN
Breaker Failure
OFF
BO3
CFC
OFF
Avvio con comando scatto
interno
7003
CIRC. BR. I>
Breaker Failure
Avviamento supervisione corrente
1A
0.04 .. 2.00 A
0.20 A
5A
0.20 .. 10.00 A
1.00 A
7004
TRIP-Timer
Breaker Failure
0.06 .. 60.00 sec; ∞
0.25 sec
Temporizzatore-Scatto
7101
INADVERT. EN.
Inadvert. En.
OFF
ON
Block relay
OFF
Energizzazione accidentale
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
385
Appendice
A.7 Tabella parametri
Ind.
7102
Parametri
I STAGE
Funzione
Inadvert. En.
C
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
1A
0.1 .. 20.0 A; ∞
0.3 A
5A
0.5 .. 100.0 A; ∞
1.5 A
Spiegazione
Avviamento Livello I
7103
RELEASE U1<
Inadvert. En.
10.0 .. 125.0 V; 0
50.0 V
7104
PICK UP T U1<
Inadvert. En.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
5.00 sec
Soglia di rilascio U1<
Tempo ritardo avviam.T U1<
7105
DROP OUT T U1<
Inadvert. En.
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo ricaduta T U1<
7110
FltDisp.LED/LCD
Device
Target on PU
Target on TRIP
Target on PU
Guasto Display su LED/LCD
8001
FUSE FAIL MON.
Measurem.Superv
OFF
ON
OFF
Monitoraggio guasto fusibili
8101
MEASURE. SUPERV
Measurem.Superv
OFF
ON
OFF
Supervisione delle misure
8102
BALANCE U-LIMIT
Measurem.Superv
10 .. 100 V
50 V
Soglia di tensione per monitorag.
bilanc
8103
BAL. FACTOR U
Measurem.Superv
0.58 .. 0.90
0.75
Fattore di bilanciam. per monitor.tens.
8104
BALANCE I LIMIT
Measurem.Superv
1A
0.10 .. 1.00 A
0.50 A
5A
0.50 .. 5.00 A
2.50 A
Controllo equilibrio corrente Lato
1
0.10 .. 0.90
0.50
Fatt.d'equilibrio per contr.Corr.
Lato 1
0.05 .. 2.00 A
0.10 A
Controllo equilibrio corrente Lato
2
8105
BAL. FACTOR I
Measurem.Superv
8106
ΣI THRESHOLD
Measurem.Superv
0.25 .. 10.00 A
0.50 A
8107
ΣI FACTOR
Measurem.Superv
0.00 .. 0.95
0.10
Fatt.d'equilibrio per contr.Corr.
Lato 2
8108
SUM.thres. U
Measurem.Superv
10 .. 200 V
10 V
Soglia sommat. per monitoraggio
tens.
8109
SUM.Fact. U
Measurem.Superv
0.60 .. 0.95 ; 0
0.75
Fattore per monitor.sommatoria
tens.
8201
TRIP Cir. SUP.
TripCirc.Superv
OFF
ON
OFF
Supervisione circuito di scatto
8501
MEAS. VALUE 1>
Threshold
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
I1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM1>
8502
THRESHOLD MV1>
Threshold
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM1>
8503
MEAS. VALUE 2<
Threshold
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
I1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM2<
8504
THRESHOLD MV2<
Threshold
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM2<
8505
MEAS. VALUE 3>
Threshold
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
I1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM3>
8506
THRESHOLD MV3>
Threshold
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
VM3>
1A
5A
386
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
C
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
8507
MEAS. VALUE 4<
Threshold
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
I1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia VM4>
8508
THRESHOLD MV4<
Threshold
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
MV4<
8509
MEAS. VALUE 5>
Threshold
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
I1
I2
PHI
Disabled
Valore Misurato per Soglia MV5>
8510
THRESHOLD MV5>
Threshold
-200 .. 200 %
100 %
Valore Avv.del Valore Misurato
MV5>
8511
MEAS. VALUE 6<
Threshold
Disabled
P
Q
Delta P
U1
U2
I0
I1
I2
PHI
Disabled
Valore Avv.del Valore Misurato
MV5>
8512
THRESHOLD MV6<
Threshold
-200 .. 200 %
100 %
Valore Misurato per Soglia MV6<
8601
EXTERN TRIP 1
External Trips
OFF
ON
Block relay
OFF
Scatto esterno funzione 1
8602
T DELAY
External Trips
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 1
8701
EXTERN TRIP 2
External Trips
OFF
ON
Block relay
OFF
Scatto esterno funzione 2
8702
T DELAY
External Trips
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 2
8801
EXTERN TRIP 3
External Trips
OFF
ON
Block relay
OFF
Scatto esterno funzione 3
8802
T DELAY
External Trips
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 3
8901
EXTERN TRIP 4
External Trips
OFF
ON
Block relay
OFF
Scatto esterno funzione 4
8902
T DELAY
External Trips
0.00 .. 60.00 sec; ∞
1.00 sec
Tempo ritardo scatto esterno 4
9011A
RTD 1 TYPE
RTD-Box
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Pt 100 Ω
RTD 1: Tipo
9012A
RTD 1 LOCATION
RTD-Box
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Winding
RTD 1: Punto di misura
9013
RTD 1 STAGE 1
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 1: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9014
RTD 1 STAGE 1
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 1: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9015
RTD 1 STAGE 2
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 1: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9016
RTD 1 STAGE 2
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 1: Avviam. Livello 2 di Temperatura
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
387
Appendice
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
C
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
9021A
RTD 2 TYPE
RTD-Box
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 2: Tipo
9022A
RTD 2 LOCATION
RTD-Box
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 2: Punto di misura
9023
RTD 2 STAGE 1
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 2: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9024
RTD 2 STAGE 1
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 2: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9025
RTD 2 STAGE 2
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 2: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9026
RTD 2 STAGE 2
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 2: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9031A
RTD 3 TYPE
RTD-Box
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 3: Tipo
9032A
RTD 3 LOCATION
RTD-Box
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 3: Punto di misura
9033
RTD 3 STAGE 1
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 3: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9034
RTD 3 STAGE 1
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 3: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9035
RTD 3 STAGE 2
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 3: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9036
RTD 3 STAGE 2
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 3: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9041A
RTD 4 TYPE
RTD-Box
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 4: Tipo
9042A
RTD 4 LOCATION
RTD-Box
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 4: Punto di misura
9043
RTD 4 STAGE 1
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 4: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9044
RTD 4 STAGE 1
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 4: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9045
RTD 4 STAGE 2
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 4: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9046
RTD 4 STAGE 2
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 4: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9051A
RTD 5 TYPE
RTD-Box
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 5: Tipo
9052A
RTD 5 LOCATION
RTD-Box
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 5: Punto di misura
9053
RTD 5 STAGE 1
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 5: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9054
RTD 5 STAGE 1
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 5: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9055
RTD 5 STAGE 2
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 5: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9056
RTD 5 STAGE 2
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 5: Avviam. Livello 2 di Temperatura
388
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
C
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
9061A
RTD 6 TYPE
RTD-Box
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 6: Tipo
9062A
RTD 6 LOCATION
RTD-Box
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 6: Punto di misura
9063
RTD 6 STAGE 1
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 6: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9064
RTD 6 STAGE 1
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 6: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9065
RTD 6 STAGE 2
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9066
RTD 6 STAGE 2
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 6: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9071A
RTD 7 TYPE
RTD-Box
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 7: Tipo
9072A
RTD 7 LOCATION
RTD-Box
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 7: Punto di misura
9073
RTD 7 STAGE 1
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 7: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9074
RTD 7 STAGE 1
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 7: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9075
RTD 7 STAGE 2
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 7: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9076
RTD 7 STAGE 2
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 7: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9081A
RTD 8 TYPE
RTD-Box
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 8: Tipo
9082A
RTD 8 LOCATION
RTD-Box
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 8: Punto di misura
9083
RTD 8 STAGE 1
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 8: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9084
RTD 8 STAGE 1
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 8: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9085
RTD 8 STAGE 2
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 8: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9086
RTD 8 STAGE 2
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 8: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9091A
RTD 9 TYPE
RTD-Box
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 9: Tipo
9092A
RTD 9 LOCATION
RTD-Box
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 9: Punto di misura
9093
RTD 9 STAGE 1
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 9: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9094
RTD 9 STAGE 1
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 9: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9095
RTD 9 STAGE 2
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 9: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9096
RTD 9 STAGE 2
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 9: Avviam. Livello 2 di Temperatura
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
389
Appendice
A.7 Tabella parametri
Ind.
Parametri
Funzione
C
Possibilità di impostazione
Preimpostazione
Spiegazione
9101A
RTD10 TYPE
RTD-Box
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 10: Tipo
9102A
RTD10 LOCATION
RTD-Box
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 10: Punto di misura
9103
RTD10 STAGE 1
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 10: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9104
RTD10 STAGE 1
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 10: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9105
RTD10 STAGE 2
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 10: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9106
RTD10 STAGE 2
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 10: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9111A
RTD11 TYPE
RTD-Box
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 11: Tipo
9112A
RTD11 LOCATION
RTD-Box
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 11: Punto di misura
9113
RTD11 STAGE 1
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 11: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9114
RTD11 STAGE 1
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 11: Avviam. Livello 1 di Temperatura
9115
RTD11 STAGE 2
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 11: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9116
RTD11 STAGE 2
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 11: Avviam. Livello 2 di Temperatura
9121A
RTD12 TYPE
RTD-Box
Not connected
Pt 100 Ω
Ni 120 Ω
Ni 100 Ω
Not connected
RTD 12: Tipo
9122A
RTD12 LOCATION
RTD-Box
Oil
Ambient
Winding
Bearing
Other
Other
RTD 12: Punto di misura
9123
RTD12 STAGE 1
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
100 °C
RTD 12: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9124
RTD12 STAGE 1
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
212 °F
RTD 12: Avviam. Livello 1 di
Temperatura
9125
RTD12 STAGE 2
RTD-Box
-50 .. 250 °C; ∞
120 °C
RTD 12: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
9126
RTD12 STAGE 2
RTD-Box
-58 .. 482 °F; ∞
248 °F
RTD 12: Avviam. Livello 2 di
Temperatura
390
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.8 Informazioni
A.8
Informazioni
Le segnalazioni per IEC 60870-5-103 vengono emesse sia alla loro comparsa che alla loro scomparsa quando sono soggette a GI (General Interrogation - Interrogazione generale) per IEC 608705-103, negli altri casi vengono emesse solo nel momento in cui si verificano.
Le segnalazioni create dall'utente o configurate nuovamente su IEC 60 870-5-103 vengono impostate su ON/OFF e sottoposte ad un'interrogazione generale se il tipo di informazione è differente
dall'evento („.._W“). Ulteriori informazioni relative alle segnalazioni sono riportate nella descrizione
del sistema SIPROTEC 4, N. d'ordine E50417-H1100-C151.
Nelle colonne „Segnalazione di esercizio“, „Segnalazione di guasto“ e „Segnalazione di guasto a
terra“ è valido quanto segue:
GRAFIA MAIUSCOLA C/G:
preimpostata, non configurabile
grafia minuscolo c/m:
preimpostata, configurabile
*:
non preimpostata, configurabile
<vuoto>:
non preimpostato ancora configurabile
Nella colonna „Fault record“ è valido quanto segue:
preimpostata, non configurabile
grafia minuscola M:
preimpostata, configurabile
*:
non preimpostata, configurabile
<vuoto>:
non preimpostato ancora configurabile
Tipo
di inf.
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
*
LED
REL
70
20
1
si
*
LED
REL
70
21
1
si
*
*
LED
REL
*
*
*
LED
REL
IE
KG
*
*
LED
REL
70
23
1
si
IE
KG
*
*
LED
REL
70
24
1
si
IE
KG
*
*
LED
REL
Modo di controllo REMOTO (Mo- Cntrl Authority
deREMOTE)
IE
KG
*
LED
Controllo AUTORIZZAZIONE
(Cntrl Auth)
IE
KG
*
LED
101
85
1
si
-
Sblocco Trasmissione Dati via IN- Device
GR.BIN. (UnlockDT)
IE
-
Stop trasmissione dati (DataStop) Device
IE
KG
*
-
Modo di test (Test mode)
Device
IE
KG
*
-
Modo test Hardware (HWTestMod)
Device
IE
KG
-
Sincronizzazione oraria (SynchClock)
Device
IE_W
-
Gruppo A (Group A)
Change Group
-
Gruppo B (Group B)
Change Group
-
Avvio registrazione guasto (FltRecSta)
Osc. Fault Rec.
-
Cntrl Authority
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
EM
Oscillatorio
REL
Device
Relè
LED BE
>Retroilluminazione accesa
(>Light on)
Tasto funzione
*
-
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
*
Possibilità di configurazione
Fault record
KG
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
GRAFIA MAIUSCOLA M:
*
391
Appendice
A.8 Informazioni
Tipo
di inf.
Memoria di segnalazione
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Possibilità di configurazione
IEC 60870-5-103
IE_W
K
*
-
Reset contatore energ. (Meter
res)
Energy
IE_W
K
*
-
Errore sistema d'interfaccia (SysIntErr.)
Protocol
IE
KG
*
1
Nessuna funzione configurata
(Not configured)
Device
EM
2
Funzione non disponibile (Non
Existent)
Device
EM
3
>Sincronizzazione oraria interna
(>Time Synch)
Device
EM_
W
*
*
4
>Avvio registrazione oscilloperturbograf. (>Trig.Wave.Cap.)
Osc. Fault Rec.
EM
*
*
5
>Reset LED (>Reset LED)
Device
EM
*
*
7
>Scelta gruppo settaggio Bit 0
(>Set Group Bit0)
Change Group
EM
*
*
15
>Modo di test (>Test mode)
Device
EM
*
*
*
LED BE
REL
135
53
1
si
16
>Stop trasmissione dati (>DataStop)
Device
EM
*
*
*
LED BE
REL
135
54
1
si
51
Apparecchiatura Operativa e pro- Device
tettiva (Device OK)
AM
KG
*
*
LED
REL
135
81
1
si
52
Almeno una funzione protett. é
attiva (ProtActive)
Device
IE
KG
*
*
LED
REL
70
18
1
si
55
Reset Apparecchiatura (Reset
Device)
Device
AM
K
*
*
LED
REL
56
Avviamento iniziale dell'apparec- Device
chiatura (Initial Start)
AM
K
*
*
LED
REL
70
5
1
no
60
LEDs reset (Reset LED)
Device
AM_
W
K
*
*
LED
REL
70
19
1
no
67
Restart (Resume)
Device
AM
K
*
*
LED
REL
68
Errore sincronizzazione orologio
(Clock SyncError)
Device
AM
KG
*
*
LED
REL
69
Tempo risparmio luce (DayLightSavTime)
Device
AM
KG
*
*
LED
REL
70
Caricamento nuovo settaggio in
corso (Settings Calc.)
Device
AM
KG
*
*
LED
REL
70
22
1
si
71
Verifica nuovo Settaggio (Settings Check)
Device
AM
*
*
*
LED
REL
72
Cambio livello-2 (Level-2 change) Device
AM
KG
*
*
LED
REL
73
Cambio settaggio locale (Local
change)
Device
AM
*
*
*
110
Evento perso (Event Lost)
Device
AM_
W
K
*
*
LED
REL
135
130
1
no
obbligatorio GI
Min/Max meter
Data Unit
Reset contatore min.max. (ResMinMax)
Numero di informazione
-
LED
Tipo
*
Oscillatorio
KG
Relè
IE
Tasto funzione
Cntrl Authority
Ingresso binario
Modo di controllo LOCALE (ModeLOCAL)
LED
-
Fault record
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
101
86
1
si
BE
LED
REL
*
LED BE
REL
135
48
1
no
m
LED BE
REL
135
49
1
si
*
LED BE
REL
135
50
1
si
*
LED BE
REL
135
51
1
si
113
Flag Persa (Flag Lost)
Device
AM
K
*
m
LED
REL
135
136
1
si
125
Dialogo ON (Chatter ON)
Device
AM
KG
*
*
LED
REL
135
145
1
si
140
Errore con un allarme generale
(Error Sum Alarm)
Device
AM
*
*
*
LED
REL
392
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
KG
*
*
LED
REL
160
Evento sommatoria allarme
(Alarm Sum Event)
AM
*
*
*
LED
REL
70
46
1
si
161
Avaria: supervisione corrente ge- Measurem.Superv
nerale (Fail I Superv.)
AM
KG
*
*
LED
REL
70
32
1
si
162
Avaria: sommatoria corrente (Fai- Measurem.Superv
lure Σ I)
AM
KG
*
*
LED
REL
135
182
1
si
163
Avaria: simmetria corrente (Fail I Measurem.Superv
balance)
AM
KG
*
*
LED
REL
135
183
1
si
164
Avaria: supervisiome tensione
generale (Fail U Superv.)
Measurem.Superv
AM
KG
*
*
LED
REL
70
33
1
si
165
Avaria:sommatoria tensione fase Measurem.Superv
terra (Fail Σ U Ph-E)
AM
KG
*
*
LED
REL
135
184
1
si
167
Avaria: sommatoria tensioni (Fail Measurem.Superv
U balance)
AM
KG
*
*
LED
REL
135
186
1
si
171
Avaria: sequenza fasi (Fail Ph.
Seq.)
Measurem.Superv
AM
KG
*
*
LED
REL
70
35
1
si
175
Avaria: correnti sequenza fasi
(Fail Ph. Seq. I)
Measurem.Superv
AM
KG
*
*
LED
REL
135
191
1
si
176
Avaria: tensione sequenza fasi
(Fail Ph. Seq. U)
Measurem.Superv
AM
KG
*
*
LED
REL
135
192
1
si
177
Avaria:batteria scarica (Fail Battery)
Device
AM
KG
*
*
LED
REL
181
Errore.: convertitore A/D (Error
A/D-conv.)
Device
AM
KG
*
*
LED
REL
183
Errore pannello 1 (Error Board 1) Device
AM
KG
*
*
LED
REL
184
Errore pannello 2 (Error Board 2) Device
AM
KG
*
*
LED
REL
185
Errore pannello 3 (Error Board 3) Device
AM
KG
*
*
LED
REL
186
Errore pannello 4 (Error Board 4) Device
AM
KG
*
*
LED
REL
187
Errore pannello 5 (Error Board 5) Device
AM
KG
*
*
LED
REL
188
Errore pannello 6 (Error Board 6) Device
AM
KG
*
*
LED
REL
189
Errore pannello 7 (Error Board 7) Device
AM
KG
*
*
LED
REL
190
Errore pannello 0 (Error Board 0) Device
AM
KG
*
*
LED
REL
191
Errore:offset (Error Offset)
Device
AM
KG
*
*
LED
REL
192
Errore:1A/5 pontic. diff. da settag- Device
gio (Error1A/5Awrong)
AM
KG
*
*
LED
REL
193
Allarme:adattam. ingr.analog.non Device
valido (Alarm NO calibr)
AM
KG
*
*
LED
REL
194
Errore:TA di neutro diverso da
MLFB (Error neutralCT)
Device
AM
KG
*
*
LED
REL
197
Supervisione misure su OFF
(MeasSup OFF)
Measurem.Superv
AM
KG
*
*
LED
REL
135
197
1
si
203
Dati oscilloperturbografici cancel- Osc. Fault Rec.
lati (Wave. deleted)
AM_
W
K
*
*
LED
REL
135
203
1
no
264
Guasto: RTD-Box 1 (Fail: RTDBox 1)
Device
AM
KG
*
*
LED
REL
135
208
1
si
267
Guasto: RTD-Box 2 (Fail: RTDBox 2)
Device
AM
KG
*
*
LED
REL
135
209
1
si
Device
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Oscillatorio
AM
Relè
Errore Alimentazione (Error Pwr- Device
Supply)
Tasto funzione
147
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
393
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
KG
*
*
LED
REL
135
229
1
si
284
Set Point allarme I min (SP. I<)
Set Points(MV)
AM
*
*
*
LED
REL
135
244
1
si
301
Guasto sistema di potenza
(Pow.Sys.Flt.)
Device
AM
KG
KG
*
135
231
2
si
302
Evento di guasto (Fault Event)
Device
AM
*
K
*
361
>Avaria: alimentaz. TV (MCB
scattato) (>FAIL:Feeder VT)
P.System Data 1
EM
KG
*
*
LED BE
REL
394
>UE 3a Arm.MIN/MAX Reset
Buffer (>UE3h MiMa Res.)
Min/Max meter
EM
K
*
*
BE
REL
396
>I1 MIN/MAX Buffer Reset (>I1
MiMaReset)
Min/Max meter
EM
K
*
*
BE
REL
399
>U1 MIN/MAX Buffer Reset (>U1 Min/Max meter
MiMa Reset)
EM
K
*
*
BE
REL
400
>P MIN/MAX Buffer Reset (>P
MiMa Reset)
Min/Max meter
EM
K
*
*
BE
REL
402
>Q MIN/MAX Buffer Reset (>Q
MiMa Reset)
Min/Max meter
EM
K
*
*
BE
REL
407
>Frequenza MIN/MAX Reset
Buffer (>Frq MiMa Reset)
Min/Max meter
EM
K
*
*
BE
REL
409
>Blocco conteggi Op (>BLOCK
Op Count)
Statistics
EM
KG
*
*
LED BE
REL
501
Avviamento Relè (Relay
PICKUP)
P.System Data 2
AM
*
K
m
LED
511
Relay comando di scatto genera- P.System Data 2
le (Relay TRIP)
AM
*
K
m
LED
533
Corrente di guasto primaria IL1
(IL1:)
P.System Data 2
AM
*
534
Corrente di guasto primaria IL2
(IL2:)
P.System Data 2
AM
535
Corrente di guasto primaria IL3
(IL3:)
P.System Data 2
AM
545
Tempo da avviamento a ricaduta Device
(PU Time)
AM
546
Tempo da avviamento a scatto
(TRIP Time)
Device
AM
916
Incremento di energia attiva
(Wp∆=)
Energy
-
917
Incremento di energia reattiva
(Wq∆=)
Energy
-
1020
Contatore ore di funzionamento
(Op.Hours=)
Statistics
AM
1021
Accumulazione di corr.interrotta
L1 (Σ L1:)
Statistics
AM
1022
Accumulazione di corr.interrotta
L2 (Σ L2:)
Statistics
AM
1023
Accumulazione di corr.interrotta
L3 (Σ L3:)
Statistics
AM
1202
>BLOCCO IEE>> (>BLOCK
IEE>>)
Sens. E Fault
1203
>BLOCCO IEE> (>BLOCK IEE>) Sens. E Fault
394
Oscillatorio
AM
Relè
SetPoint(Stat)
Tasto funzione
Set point Ore di operazione (SP.
Op Hours>)
272
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
135
232
2
si
150
38
1
si
REL
150
151
2
si
REL
150
161
2
si
KG
150
177
4
no
*
KG
150
178
4
no
*
KG
150
179
4
no
EM
KG
*
*
LED BE
REL
151
102
1
si
EM
KG
*
*
LED BE
REL
151
103
1
si
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
AM
*
KG
*
LED
REL
151
121
2
si
1223
IEE>> SCATTO (IEE>> TRIP)
Sens. E Fault
AM
*
K
m
LED
REL
151
123
2
si
1224
IEE> AVVIAMENTO (IEE>
picked up)
Sens. E Fault
AM
*
KG
*
LED
REL
151
124
2
si
1226
IEE> SCATTO (IEE> TRIP)
Sens. E Fault
AM
*
K
m
LED
REL
151
126
2
si
1231
>BLOCCO Prot.Guasto a Terra
sens. (>BLOCK Sens. E)
Sens. E Fault
EM
*
*
*
LED BE
REL
1232
Protez.Corrente di Terra è su
OFF (IEE OFF)
Sens. E Fault
AM
KG
*
*
LED
REL
151
132
1
si
1233
Protez.Corrente di Terra è Bloccata (IEE BLOCKED)
Sens. E Fault
AM
KG
KG
*
LED
REL
151
133
1
si
1234
Protez.Corrente di Terra è Attiva
(IEE ACTIVE)
Sens. E Fault
AM
KG
*
*
LED
REL
151
134
1
si
1403
>BLOCCO Manc. Apert.Interruttore (>BLOCK BkrFail)
Breaker Failure
EM
*
*
*
LED BE
REL
1422
>Contatti Interruttore (>Break.
Contact)
Breaker Failure
EM
KG
*
*
LED BE
REL
166
120
1
si
1423
>Avv.est.1 Prot. Manc.Ap.Interruttore (>ext.start1 B/F)
Breaker Failure
EM
KG
*
*
LED BE
REL
166
121
1
si
1441
>Avv.est.2 Prot. Manc.Ap.Interruttore (>ext.start2 B/F)
Breaker Failure
EM
KG
*
*
LED BE
REL
166
122
1
si
1442
>Avv.interno Prot. Manc.Ap.Inter- Breaker Failure
ruttore (>int. start B/F)
EM
KG
*
*
LED BE
REL
166
123
1
si
1443
Manc.Apertura Interruttore Avvia.Intern. (int. start B/F)
Breaker Failure
AM
KG
*
*
LED
REL
166
190
1
si
1444
Manc.Apertura Interruttore I>
(B/F I>)
Breaker Failure
AM
KG
*
*
LED
REL
166
191
1
si
1451
Manc.Apertura Inter. è su OFF
(BkrFail OFF)
Breaker Failure
AM
KG
*
*
LED
REL
166
151
1
si
1452
Manc.Apertura Interruttore è
BLOCCATO (BkrFail BLOCK)
Breaker Failure
AM
KG
KG
*
LED
REL
166
152
1
si
1453
Manc.Apertura Interruttore è
ATTIVO (BkrFail ACTIVE)
Breaker Failure
AM
KG
*
*
LED
REL
166
153
1
si
1455
Manc.Apertura Interruttore: Avviamento (B/F picked up)
Breaker Failure
AM
*
KG
*
LED
REL
166
155
2
si
1471
Manc.Apertura Interruttore:
Scatto (BrkFailure TRIP)
Breaker Failure
AM
*
K
m
LED
REL
166
171
2
si
1503
>BLOCCO protez.sovrac.termico Therm. Overload
(>BLK ThOverload)
EM
*
*
*
LED BE
REL
1506
Reset memoria della Curva
Termica S/C (>RM th.rep. O/L)
Therm. Overload
EM
KG
*
*
LED BE
REL
1507
>Sovracarico Avviam.Emergenza (>Emer.Start O/L)
Therm. Overload
EM
KG
*
*
LED BE
REL
167
7
1
si
1508
>Guasto ingresso Temperatura
(>Fail.Temp.inp)
Therm. Overload
EM
KG
*
*
LED BE
REL
167
8
1
si
1511
Protez.sovrac.termico disattiva
(Th.Overload OFF)
Therm. Overload
AM
KG
*
*
LED
REL
167
11
1
si
1512
Protez.sovrac.termico bloccata
BLOCKED (Th.Overload BLK)
Therm. Overload
AM
KG
KG
*
LED
REL
167
12
1
si
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Oscillatorio
Sens. E Fault
Relè
IEE>> AVVIAMENTO (IEE>>
picked up)
Tasto funzione
1221
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
395
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
AM
KG
*
*
LED
REL
167
13
1
si
1514
Guasto Ingresso temperatura
(Fail.Temp.inp)
Therm. Overload
AM
KG
*
*
LED
REL
167
14
1
si
1515
Sovracc.term.:allarme di corr.(I
allarm) (O/L I Alarm)
Therm. Overload
AM
KG
*
*
LED
REL
167
15
1
si
1516
Allarme sovr.term.:vicino scatto
term. (O/L Θ Alarm)
Therm. Overload
AM
KG
*
*
LED
REL
167
16
1
si
1517
Avviam.sovrac.term.prima dello
scatto (O/L Th. pick.up)
Therm. Overload
AM
KG
*
*
LED
REL
167
17
1
si
1519
Reset memoria della Curva
Termica (RM th.rep. O/L)
Therm. Overload
AM
KG
*
*
LED
REL
167
19
1
si
1521
Sovrac.termico:comando di
scatto (ThOverload TRIP)
Therm. Overload
AM
*
K
m
LED
REL
167
21
2
si
1720
>BLOCCO Livello Drezion. I>>
(>BLOCK dir.)
O/C Prot. I>>
EM
KG
*
*
LED BE
REL
60
18
1
si
1721
>BLOCCO I>> (>BLOCK I>>)
O/C Prot. I>>
EM
*
*
*
LED BE
REL
1722
>BLOCCO I> (>BLOCK I>)
O/C Prot. I>
EM
*
*
*
LED BE
REL
1801
Max Corr. Ril.Guasto Livello I>>
Fase L1 (I>> Fault L1)
O/C Prot. I>>
AM
*
KG
*
LED
REL
60
46
2
si
1802
Max Corr. Ril.Guasto Livello I>>
Fase L2 (I>> Fault L2)
O/C Prot. I>>
AM
*
KG
*
LED
REL
60
47
2
si
1803
Max Corr.Ril.Guasto Livello I>>
Fase L3 (I>> Fault L3)
O/C Prot. I>>
AM
*
KG
*
LED
REL
60
48
2
si
1806
Max Corr. I>> direzione Avanti
(I>> forward)
O/C Prot. I>>
AM
*
KG
*
LED
REL
60
208
2
si
1807
Max Corr.I>> direzione Indietro
(I>> backward)
O/C Prot. I>>
AM
*
KG
*
LED
REL
60
209
2
si
1808
Prot. Max Corr. I>> Avviamento
(I>> picked up)
O/C Prot. I>>
AM
*
KG
*
LED
REL
60
210
2
si
1809
Max Corr. I>> SCATTO (I>>
TRIP)
O/C Prot. I>>
AM
*
K
m
LED
REL
60
211
2
si
1811
Max Corr. Ril.Guasto Livello I>
Fase L1 (I> Fault L1)
O/C Prot. I>
AM
*
KG
*
LED
REL
60
50
2
si
1812
Max Corr. Ril.Guasto Livello I>
Fase L2 (I> Fault L2)
O/C Prot. I>
AM
*
KG
*
LED
REL
60
51
2
si
1813
Max Corr. Ril.Guasto Livello I>
Fase L3 (I> Fault L3)
O/C Prot. I>
AM
*
KG
*
LED
REL
60
52
2
si
1815
Max Corr. I> SCATTO (I> TRIP)
O/C Prot. I>
AM
*
K
m
LED
REL
60
71
2
si
1883
>BLOCCO Prot. Max.Corr.Tempo O/C Prot. Ip
Inverso (>BLOCK O/C Ip)
EM
*
*
*
LED BE
REL
1891
Protezione Max.Corrente Ip è su
OFF (O/C Ip OFF)
O/C Prot. Ip
AM
KG
*
*
LED
REL
60
180
1
si
1892
Protezione Max.Corrente Ip è
Bloccata (O/C Ip BLOCKED)
O/C Prot. Ip
AM
KG
KG
*
LED
REL
60
181
1
si
1893
Protezione Max.Corrente Ip è
Attiva (O/C Ip ACTIVE)
O/C Prot. Ip
AM
KG
*
*
LED
REL
60
182
1
si
1896
Max Corr. Ril.Guasto Ip Fase L1 O/C Prot. Ip
(O/C Ip Fault L1)
AM
*
KG
*
LED
REL
60
184
2
si
1897
Max Corr. Ril.Guasto Ip Fase L2 O/C Prot. Ip
(O/C Ip Fault L2)
AM
*
KG
*
LED
REL
60
185
2
si
396
Oscillatorio
Therm. Overload
Relè
Protez.sovrac.termico attiva
(Overload ACT)
Tasto funzione
1513
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
*
KG
*
LED
REL
60
186
2
si
1899
Max Corr. Ip Avviamento (O/C Ip O/C Prot. Ip
pick.up)
AM
*
KG
*
LED
REL
60
183
2
si
1900
Max Corr. Ip SCATTO (O/C Ip
TRIP)
O/C Prot. Ip
AM
*
K
m
LED
REL
60
187
2
si
1950
>Prot.Max.Corr: BLOCCO
(>Useal-inBLK)
O/C Prot. I>
EM
KG
*
*
LED BE
REL
60
200
1
si
1955
Prot.Max.Corr. Livello I>> è su
OFF (I>> OFF)
O/C Prot. I>>
AM
KG
*
*
LED
REL
60
205
1
si
1956
Prot.Max.Corr. Livello I>> è
BLOCCATO (I>> BLOCKED)
O/C Prot. I>>
AM
KG
KG
*
LED
REL
60
206
1
si
1957
Prot.Max.Corr. Livello I>> è
ATTIVO (I>> ACTIVE)
O/C Prot. I>>
AM
KG
*
*
LED
REL
60
207
1
si
1965
Prot.Max.Corr. Livello I> è su
OFF (I> OFF)
O/C Prot. I>
AM
KG
*
*
LED
REL
60
215
1
si
1966
Prot.Max.Corr. Livello I> è BLOC- O/C Prot. I>
CATO (I> BLOCKED)
AM
KG
KG
*
LED
REL
60
216
1
si
1967
Prot.Max.Corr. Livello I> è
ATTIVO (I> ACTIVE)
O/C Prot. I>
AM
KG
*
*
LED
REL
60
217
1
si
1970
Prot.Max.Corr. +Umin (U< seal
in)
O/C Prot. I>
AM
*
KG
*
LED
REL
60
220
2
si
3953
>BLOCCO Protezione Impedenza (>Imp. BLOCK)
Impedance
EM
*
*
*
LED BE
REL
3956
>Estensione Zona 1B Per
Prot.'Imped. (>Extens. Z1B)
Impedance
EM
KG
*
*
LED BE
REL
28
222
1
si
3958
>Prot.Imped.BLOCCO
min.Tens.Bloccato. (>ImpUsealinBLK)
Impedance
EM
KG
*
*
LED BE
REL
28
30
1
si
3961
Protezione Impedenza è su OFF Impedance
(Imp. OFF)
AM
KG
*
*
LED
REL
28
226
1
si
3962
Protezione Impedenza è Blocca- Impedance
ta (Imp. BLOCKED)
AM
KG
KG
*
LED
REL
28
227
1
si
3963
Protezione Impedenza è Attiva
(Imp. ACTIVE)
Impedance
AM
KG
*
*
LED
REL
28
228
1
si
3966
Protezione Impedenza Avviata
(Imp. picked up)
Impedance
AM
*
KG
*
LED
REL
28
229
2
si
3967
Impedenza:Rilev.Guasto, Fase
L1 (Imp. Fault L1)
Impedance
AM
*
KG
*
LED
REL
28
230
2
si
3968
Impedenza:Rilev.Guasto, Fase
L2 (Imp. Fault L2)
Impedance
AM
*
KG
*
LED
REL
28
231
2
si
3969
Impedenza:Rilev.Guasto, Fase
L3 (Imp. Fault L3)
Impedance
AM
*
KG
*
LED
REL
28
232
2
si
3970
Impeden.Max.Corr con Blocco
Min.Tens. (Imp. I> & U<)
Impedance
AM
*
KG
*
LED
REL
28
233
2
si
3977
Impedenza.: Z1< SCATTO
(Imp.Z1< TRIP)
Impedance
AM
*
K
m
LED
REL
28
240
2
si
3978
Impedenza.: Z1B< SCATTO
(Imp.Z1B< TRIP)
Impedance
AM
*
K
m
LED
REL
28
241
2
si
3979
Impedenza.: Z2< SCATTO
(Imp.Z2< TRIP)
Impedance
AM
*
K
m
LED
REL
28
242
2
si
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Oscillatorio
AM
Relè
Max Corr. Ril Guasto Ip Fase L3 O/C Prot. Ip
(O/C Ip Fault L3)
Tasto funzione
1898
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
397
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
AM
*
K
m
LED
REL
4523
>BLOCCO Scatto Esterno 1
(>BLOCK Ext 1)
External Trips
EM
*
*
*
LED BE
REL
4526
>Trigger Scatto Esterno 1 (>Ext
trip 1)
External Trips
EM
KG
*
*
LED BE
4531
Scatto Esterno 1 è su OFF (Ext 1 External Trips
OFF)
AM
KG
*
*
4532
Scatto Esterno 1 è BLOCCATO
(Ext 1 BLOCKED)
External Trips
AM
KG
KG
4533
Scatto Esterno 1 é ATTIVO (Ext 1 External Trips
ACTIVE)
AM
KG
4536
Scatto Esterno 1:Avv. Generale
(Ext 1 picked up)
External Trips
AM
4537
Scatto Esterno 1: Scatto Genera- External Trips
le (Ext 1 Gen.TRP)
4543
>BLOCCO Scatto Esterno 2
(>BLOCK Ext 2)
4546
>Trigger Scatto Esterno 2 (>Ext
trip 2)
si
REL
51
126
1
si
LED
REL
51
131
1
si
*
LED
REL
51
132
1
si
*
*
LED
REL
51
133
1
si
*
KG
*
LED
REL
51
136
2
si
AM
*
K
*
LED
REL
51
137
2
sisi
External Trips
EM
*
*
*
LED BE
REL
External Trips
EM
KG
*
*
LED BE
REL
51
146
1
si
4551
Scatto Esterno 2 è su OFF (Ext 2 External Trips
OFF)
AM
KG
*
*
LED
REL
51
151
1
si
4552
Scatto Esterno 2 è BLOCCATO
(Ext 2 BLOCKED)
External Trips
AM
KG
KG
*
LED
REL
51
152
1
si
4553
Scatto Esterno 2 è ATTIVO (Ext 2 External Trips
ACTIVE)
AM
KG
*
*
LED
REL
51
153
1
si
4556
Scatto Esterno 2:Avv. Generale
(Ext 2 picked up)
External Trips
AM
*
KG
*
LED
REL
51
156
2
si
4557
Scatto Esterno 2: Scatto Genera- External Trips
le (Ext 2 Gen.TRP)
AM
*
K
*
LED
REL
51
157
2
si
4563
>BLOCCO Scatto Esterno 3
(>BLOCK Ext 3)
External Trips
EM
*
*
*
LED BE
REL
4566
>Trigger Scatto Esterno 3 (>Ext
trip 3)
External Trips
EM
KG
*
*
LED BE
REL
51
166
1
si
4571
Scatto Esterno 3 è su OFF (Ext 3 External Trips
OFF)
AM
KG
*
*
LED
REL
51
171
1
si
4572
Scatto Esterno 3 è BLOCCATO
(Ext 3 BLOCKED)
External Trips
AM
KG
KG
*
LED
REL
51
172
1
si
4573
Scatto Esterno 3 è ATTIVO (Ext 3 External Trips
ACTIVE)
AM
KG
*
*
LED
REL
51
173
1
si
4576
Scatto Esterno 3:Avv. Generale
(Ext 3 picked up)
External Trips
AM
*
KG
*
LED
REL
51
176
2
si
4577
Scatto Esterno 3: Scatto Genera- External Trips
le (Ext 3 Gen.TRP)
AM
*
K
*
LED
REL
51
177
2
si
4583
>BLOCCO Scatto Esterno 4
(>BLOCK Ext 4)
External Trips
EM
*
*
*
LED BE
REL
4586
>Trigger Scatto Esterno 4 (>Ext
trip 4)
External Trips
EM
KG
*
*
LED BE
REL
51
186
1
si
4591
Scatto Esterno 4 è su OFF (Ext 4 External Trips
OFF)
AM
KG
*
*
LED
REL
51
191
1
si
398
Oscillatorio
2
Relè
243
Tasto funzione
28
Ingresso binario
obbligatorio GI
Impedance
Data Unit
Impedenza.: Z3> SCATTO
(Imp.T3> TRIP)
Numero di informazione
3980
IEC 60870-5-103
Tipo
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
AM
KG
KG
*
LED
REL
51
192
1
si
4593
Scatto Esterno 4 è ATTIVO (Ext 4 External Trips
ACTIVE)
AM
KG
*
*
LED
REL
51
193
1
si
4596
Scatto Esterno 4:Avv. Generale
(Ext 4 picked up)
External Trips
AM
*
KG
*
LED
REL
51
196
2
si
4597
Scatto Esterno 4: Scatto Genera- External Trips
le (Ext 4 Gen.TRP)
AM
*
K
*
LED
REL
51
197
2
si
4822
>BLOCCO inibizione riavviamen- Restart Motor
to Motore (>BLK Re. Inhib.)
EM
*
*
*
LED BE
REL
4823
>Avviam:d'Emergenza Rotore
(>Emer. Start ΘR)
Restart Motor
EM
KG
*
*
LED BE
REL
168
51
1
si
4824
Inibizione Riavviamento Motore è Restart Motor
su OFF (Re. Inhibit OFF)
AM
KG
*
*
LED
REL
168
52
1
si
4825
Inibizione Riavviam. Motore è
BLOCCATO (Re. Inhibit BLK)
Restart Motor
AM
KG
*
*
LED
REL
168
53
1
si
4826
Inibizione Riavviamento Motore è Restart Motor
ATTIVO (Re. Inhibit ACT)
AM
KG
*
*
LED
REL
168
54
1
si
4827
SCATTO Inibizione Riavviamento Restart Motor
Motore (Re. Inhib. TRIP)
AM
K
*
*
LED
REL
168
55
1
si
4828
>Reset Memoria Termica Rotore Restart Motor
(>RM th.rep. ΘR)
EM
KG
*
*
LED BE
REL
4829
Reset Memoria Termica Rotore
(RM th.rep. ΘR)
Restart Motor
AM
KG
*
*
LED
REL
168
50
1
si
4830
Reset Memoria Termica Rotore
(Re. Inhib.ALARM)
Restart Motor
AM
KG
*
*
LED
REL
Oscillatorio
External Trips
Relè
Scatto Esterno 4 è BLOCCATO
(Ext 4 BLOCKED)
Tasto funzione
4592
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
5002
Misure presenti (Operat. Cond.)
P.System Data 1
AM
KG
*
*
LED
REL
71
2
1
si
5010
>BLOCCO Monitoragg.Guasto
Fusibile (>FFM BLOCK)
Measurem.Superv
EM
KG
KG
*
LED BE
REL
71
7
1
si
5011
>Min.Tens.Ext.- Monitor.Guasto
Fusibile (>FFM U< extern)
Measurem.Superv
EM
KG
*
*
LED BE
REL
71
8
1
si
5012
Tensione UL1E allo Scatto
(UL1E:)
P.System Data 2
AM
*
KG
71
38
4
no
5013
Tensione UL2E allo Scatto
(UL2E:)
P.System Data 2
AM
*
KG
71
39
4
no
5014
Tensione VL3E allo Scatto
(UL3E:)
P.System Data 2
AM
*
KG
71
40
4
no
5015
Potenza Attiva allo scatto (P:)
P.System Data 2
AM
*
KG
71
41
4
no
5016
Potenza Reattiva allo Scatto (Q:) P.System Data 2
AM
*
KG
71
42
4
no
5017
Frequenza allo Scatto (f:)
P.System Data 2
AM
*
KG
71
43
4
no
5083
>BLOCCO Protezione Ritorno
d'Energia (>Pr BLOCK)
Reverse Power
EM
*
*
*
LED BE
REL
5086
>Valvola di Stop Scattata (>SV
tripped)
Reverse Power
EM
KG
*
*
LED BE
REL
70
77
1
si
5091
Protezione Ritorno d'Energia è su Reverse Power
OFF (Pr OFF)
AM
KG
*
*
LED
REL
70
81
1
si
5092
Protezione Ritorno d'Energia è
BLOCCATA (Pr BLOCKED)
Reverse Power
AM
KG
KG
*
LED
REL
70
82
1
si
5093
Protezione Ritorno d'Energia e'
ATTIVA (Pr ACTIVE)
Reverse Power
AM
KG
*
*
LED
REL
70
83
1
si
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
399
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
AM
*
KG
*
LED
REL
70
84
2
si
5097
Ritorno d'Energia:SCATTO (Pr
TRIP)
Reverse Power
AM
*
K
m
LED
REL
70
85
2
si
5098
Rit.Energ.:SCATTO con Stop
Valvole (Pr+SV TRIP)
Reverse Power
AM
*
K
m
LED
REL
70
86
2
si
5113
>BLOCCO Supervisione Potenza Forward Power
Attiva (>Pf BLOCK)
EM
*
*
*
LED BE
REL
5116
>BLOCCO Superv. Pot. Attiva
Livello Pa< (>Pf< BLOCK)
Forward Power
EM
KG
*
*
LED BE
REL
70
102
1
si
5117
>BLOCCO Superv. Pot. Attiva
Livello Pa> (>Pf> BLOCK)
Forward Power
EM
KG
*
*
LED BE
REL
70
103
1
si
5121
Supervisione Potenza Attiva e' su Forward Power
OFF (Pf OFF)
AM
KG
*
*
LED
REL
70
106
1
si
5122
Supervisione Potenza Attiva e'
BLOCCATA (Pf BLOCKED)
Forward Power
AM
KG
KG
*
LED
REL
70
107
1
si
5123
Supervisione Potenza Attiva e'
ATTIVA (Pf ACTIVE)
Forward Power
AM
KG
*
*
LED
REL
70
108
1
si
5126
Potenza Attiva:Avviamento
Livello Pa< (Pf< picked up)
Forward Power
AM
*
KG
*
LED
REL
70
109
2
si
5127
Potenza Attiva:Avviamento
Livello Pa> (Pf> picked up)
Forward Power
AM
*
KG
*
LED
REL
70
110
2
si
5128
Potenza Attiva:Scatto Livello Pa< Forward Power
(Pf< TRIP)
AM
*
K
m
LED
REL
70
111
2
si
5129
Potenza Attiva:Scatto Livello Pa> Forward Power
(Pf> TRIP)
AM
*
K
m
LED
REL
70
112
2
si
5143
>BLOCCO I2 (Carico Squilibrato) (>BLOCK I2)
Unbalance Load
EM
*
*
*
LED BE
REL
5145
>Senso ciclico Invertito (>Rever- P.System Data 1
se Rot.)
EM
KG
*
*
LED BE
REL
71
34
1
si
5146
>Reset Memoria Termica I2
(>RM th.rep. I2)
Unbalance Load
EM
KG
*
*
LED BE
REL
5147
Rotazione Fasi L1L2L3 (Rotation P.System Data 1
L1L2L3)
AM
KG
*
*
LED
REL
70
128
1
si
5148
Rotazione Fasi L1L3L2 (Rotation P.System Data 1
L1L3L2)
AM
KG
*
*
LED
REL
70
129
1
si
5151
I2 è su OFF (I2 OFF)
Unbalance Load
AM
KG
*
*
LED
REL
70
131
1
si
5152
I2 è BLOCCATA (I2 BLOCKED)
Unbalance Load
AM
KG
KG
*
LED
REL
70
132
1
si
5153
I2 è ATTIVA (I2 ACTIVE)
Unbalance Load
AM
KG
*
*
LED
REL
70
133
1
si
5156
Car. Squilib.:Livello Corrente
d'Allarme (I2> Warn)
Unbalance Load
AM
KG
*
*
LED
REL
70
134
1
si
5158
Reset memoria termica I2 (RM
th.rep. I2)
Unbalance Load
AM
KG
*
*
LED
REL
70
137
1
si
5159
I2>> Avviamento (I2>> picked
up)
Unbalance Load
AM
*
KG
*
LED
REL
70
138
2
si
5160
Carico Sqilibr.: Scatto Livello di
Corr. (I2>> TRIP)
Unbalance Load
AM
*
K
m
LED
REL
70
139
2
si
5161
Carico Sqilibr.: Scatto Livello
Termico (I2 Θ TRIP)
Unbalance Load
AM
*
K
m
LED
REL
70
140
2
si
5165
I2> Avviamento (I2> picked up)
Unbalance Load
AM
*
KG
*
LED
REL
70
150
2
si
400
Oscillatorio
Reverse Power
Relè
Ritorno d'Energia: avviato (Pr
picked up)
Tasto funzione
5096
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
EM
*
*
*
LED BE
REL
5176
>Switch off rilev. I terra (terra
stat.) (>S/E/F IEE off)
Stator E Fault
EM
KG
*
*
LED BE
REL
70
152
1
si
5181
Prot.Terra Statore è su OFF
(S/E/F OFF)
Stator E Fault
AM
KG
*
*
LED
REL
70
156
1
si
5182
Prot.Terra Statore è BLOCCATA
(S/E/F BLOCKED)
Stator E Fault
AM
KG
KG
*
LED
REL
70
157
1
si
5183
Prot.Terra Statore e' ATTIVA
(S/E/F ACTIVE)
Stator E Fault
AM
KG
*
*
LED
REL
70
158
1
si
5186
Prot.Terra Statore: U0 Avviata
(U0> picked up)
Stator E Fault
AM
*
KG
*
LED
REL
70
159
2
si
5187
Prot.Terra Statore:Scatto Livello
U0 (U0> TRIP)
Stator E Fault
AM
*
K
m
LED
REL
70
160
2
si
5188
Prot.Terra Statore: I0 Avviata
(3I0> picked up)
Stator E Fault
AM
*
KG
*
LED
REL
70
168
2
si
5189
Guasto a Terra in fase L1 (Uearth Stator E Fault
L1)
AM
*
KG
*
LED
REL
70
169
2
si
5190
Guasto a Terra in fase L2 (Uearth Stator E Fault
L2)
AM
*
KG
*
LED
REL
70
170
2
si
5191
Guasto a Terra in fase L3 (Uearth Stator E Fault
L3)
AM
*
KG
*
LED
REL
70
171
2
si
5193
Prot.Terra Statore: SCATTO
(S/E/F TRIP)
Stator E Fault
AM
*
K
m
LED
REL
70
173
2
si
5194
Prot.Terra Statore: Direzione
Avanti (SEF Dir Forward)
Stator E Fault
AM
KG
*
*
LED
REL
70
174
1
si
5203
>BLOCCO Protezione di Frequenza (>BLOCK Freq.)
Frequency Prot.
EM
*
*
*
LED BE
REL
5206
>BLOCCO Protezione di Freq.soglia f1 (>BLOCK f1)
Frequency Prot.
EM
KG
*
*
LED BE
REL
70
177
1
si
5207
>BLOCCO Protezione di Freq.soglia f2 (>BLOCK f2)
Frequency Prot.
EM
KG
*
*
LED BE
REL
70
178
1
si
5208
>BLOCCO Protezione di Freq.soglia f3 (>BLOCK f3)
Frequency Prot.
EM
KG
*
*
LED BE
REL
70
179
1
si
5209
>BLOCCO Protezione di Freq.soglia f4 (>BLOCK f4)
Frequency Prot.
EM
KG
*
*
LED BE
REL
70
180
1
si
5211
Frequency protection is OFF
(Freq. OFF)
Frequency Prot.
AM
KG
*
*
LED
REL
70
181
1
si
5212
Protezione di Frequenza è Bloccata (Freq. BLOCKED)
Frequency Prot.
AM
KG
KG
*
LED
REL
70
182
1
si
5213
Protezione di Frequenza è Attiva Frequency Prot.
(Freq. ACTIVE)
AM
KG
*
*
LED
REL
70
183
1
si
5214
Protez. di Frequenza Blocco
Min.Tensione (Freq UnderV Blk)
Frequency Prot.
AM
KG
KG
*
LED
REL
70
184
1
si
5232
Protezione di Frequenza f1
Avviata (f1 picked up)
Frequency Prot.
AM
*
KG
*
LED
REL
70
230
2
si
5233
Protezione di Frequenza:f2
Avviata (f2 picked up)
Frequency Prot.
AM
*
KG
*
LED
REL
70
231
2
si
5234
Protezione di Frequenza: f3
Avviata (f3 picked up)
Frequency Prot.
AM
*
KG
*
LED
REL
70
232
2
si
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Oscillatorio
Stator E Fault
Relè
>BLOCCO Prot.Terra Statore
(>S/E/F BLOCK)
Tasto funzione
5173
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
401
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
AM
*
KG
*
LED
REL
70
233
2
si
5236
Protezione di Frequenza:Scatto
f1 (f1 TRIP)
Frequency Prot.
AM
*
K
m
LED
REL
70
234
2
si
5237
Protezione di Frequenza:Scatto
f2 (f2 TRIP)
Frequency Prot.
AM
*
K
m
LED
REL
70
235
2
si
5238
Protezione di Frequenza:Scatto
f3 (f3 TRIP)
Frequency Prot.
AM
*
K
m
LED
REL
70
236
2
si
5239
Protezione di Frequenza:Scatto
f4 (f4 TRIP)
Frequency Prot.
AM
*
K
m
LED
REL
70
237
2
si
5323
>BLOCCO protezione di Sottoeccitazione (>Exc. BLOCK)
Underexcitation
EM
*
*
*
LED BE
REL
5327
>BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.3 (>Char. 3 BLK.)
Underexcitation
EM
KG
*
*
LED BE
REL
71
53
1
si
5328
>Rilevaz. mancanza U eccitazio- Underexcitation
ne (>Uexc fail.)
EM
KG
*
*
LED BE
REL
71
54
1
si
5329
>BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.1 (>Char. 1 BLK.)
Underexcitation
EM
KG
*
*
LED BE
REL
71
64
1
si
5330
>BLOCCO prot. di Sottoeccitazione car.2 (>Char. 2 BLK.)
Underexcitation
EM
KG
*
*
LED BE
REL
71
65
1
si
5331
Protez. di Sottoeccitazione è su
OFF (Excit. OFF)
Underexcitation
AM
KG
*
*
LED
REL
71
55
1
si
5332
Protez. di Sottoeccitazione è
Bloccata (Excit.BLOCKED)
Underexcitation
AM
KG
KG
*
LED
REL
71
56
1
si
5333
Protez. di Sottoeccitazione è
Attiva (Excit.ACTIVE)
Underexcitation
AM
KG
*
*
LED
REL
71
57
1
si
5334
Sottoeccitazione Bloccata per
Minima U (Exc. U< blk)
Underexcitation
AM
KG
KG
*
LED
REL
71
58
1
si
5336
Rilevaz. mancanza U eccitazione Underexcitation
(Uexc failure)
AM
*
KG
*
LED
REL
5337
Protez. di Sottoeccitaz. Avviamento (Exc< picked up)
Underexcitation
AM
*
KG
*
LED
REL
71
60
2
si
5343
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto
Car.3 (Exc<3 TRIP)
Underexcitation
AM
*
K
m
LED
REL
71
63
2
si
5344
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto
Car.1 (Exc<1 TRIP)
Underexcitation
AM
*
K
m
LED
REL
71
66
2
si
5345
Protez. di Sottoeccitaz. Scatto
Car.2 (Exc<2 TRIP)
Underexcitation
AM
*
K
m
LED
REL
71
67
2
si
5346
Protez. di Sottoecc. Scatto
Car.+Uecc< (Exc<U<TRIP)
Underexcitation
AM
*
K
m
LED
REL
71
68
2
si
5353
>BLOCCO protezione di Sovraeccitazione (>U/f BLOCK)
Overexcitation
EM
*
*
*
LED BE
REL
5357
>Reset Memoria Termica U/f
(>RM th.rep. U/f)
Overexcitation
EM
KG
*
*
LED BE
REL
5361
Protez. di Sovraeccit. è su OFF
(U/f> OFF)
Overexcitation
AM
KG
*
*
LED
REL
71
83
1
si
5362
Protez. di Sovraeccit. è Bloccata
(U/f> BLOCKED)
Overexcitation
AM
KG
KG
*
LED
REL
71
84
1
si
5363
Protez. di Sovraeccit. è Attiva
(U/f> ACTIVE)
Overexcitation
AM
KG
*
*
LED
REL
71
85
1
si
402
Oscillatorio
Frequency Prot.
Relè
Protezione di Frequenza: f4
Avviata (f4 picked up)
Tasto funzione
5235
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
AM
KG
*
*
LED
REL
71
86
1
si
5369
Reset Memoria Termica U/f (RM
th.rep. U/f)
Overexcitation
AM
KG
*
*
LED
REL
71
88
1
si
5370
Protez. di Sovraecc.: U/f> Avviamento (U/f> picked up)
Overexcitation
AM
*
KG
*
LED
REL
71
89
2
si
5371
Prot. di Sovraecc.:SCATTO
Livello U/f>> (U/f>> TRIP)
Overexcitation
AM
*
K
m
LED
REL
71
90
2
si
5372
Prot. di Sovraecc.:SCATTO
Livello Term. (U/f> th.TRIP)
Overexcitation
AM
*
K
m
LED
REL
71
91
2
si
5373
Protez. di Sovraecc.: U/f>> Avviamento (U/f>> pick.up)
Overexcitation
AM
*
KG
*
LED
REL
71
92
2
si
5396
Guasto Prot.Terra Rotore Iee<
(Fail. REF IEE<)
Sens. E Fault
AM
KG
*
*
LED
REL
71
126
1
si
5503
>BLOCCO derivata di frequenza
(>df/dt block)
df/dt Protect.
EM
*
*
*
LED BE
REL
5504
>BLOCCO Livello df1/dt (>df1/dt
block)
df/dt Protect.
EM
KG
*
*
LED BE
REL
72
1
1
si
5505
>BLOCCO Livello df2/dt (>df2/dt
block)
df/dt Protect.
EM
KG
*
*
LED BE
REL
72
2
1
si
5506
>BLOCCO Livello df3/dt (>df3/dt
block)
df/dt Protect.
EM
KG
*
*
LED BE
REL
72
3
1
si
5507
>BLOCCO Livello df4/dt (>df4/dt
block)
df/dt Protect.
EM
KG
*
*
LED BE
REL
72
4
1
si
5511
df/dt è su OFF (df/dt OFF)
df/dt Protect.
AM
KG
*
*
LED
REL
72
5
1
si
5512
df/dt è BLOCCATA (df/dt BLOCKED)
df/dt Protect.
AM
KG
KG
*
LED
REL
72
6
1
si
5513
df/dt è ATTIVA (df/dt ACTIVE)
df/dt Protect.
AM
KG
*
*
LED
REL
72
7
1
si
5514
df/dt è Bloccata da minima tensio- df/dt Protect.
ne (df/dt U< block)
AM
KG
KG
*
LED
REL
72
8
1
si
5516
Avviamento Livello df1/dt (df1/dt df/dt Protect.
pickup)
AM
*
KG
*
LED
REL
72
9
2
si
5517
Avviamento Livello df2/dt (df2/dt df/dt Protect.
pickup)
AM
*
KG
*
LED
REL
72
10
2
si
5518
Avviamento Livello df3/dt (df3/dt df/dt Protect.
pickup)
AM
*
KG
*
LED
REL
72
11
2
si
5519
Avviamento Livello df4/dt (df4/dt df/dt Protect.
pickup)
AM
*
KG
*
LED
REL
72
12
2
si
5520
Scatto Livello df1/dt (df1/dt TRIP) df/dt Protect.
AM
*
K
*
LED
REL
72
13
2
si
5521
Scatto Livello df2/dt (df2/dt TRIP) df/dt Protect.
AM
*
K
*
LED
REL
72
14
2
si
5522
Scatto Livello df3/dt (df3/dt TRIP) df/dt Protect.
AM
*
K
*
LED
REL
72
15
2
si
5523
Scatto Livello df4/dt (df4/dt TRIP) df/dt Protect.
AM
*
K
*
LED
REL
72
16
2
si
5533
>BLOCCO Prot. Energizzazione
Accidentale (>BLOCK I.En.)
Inadvert. En.
EM
*
*
*
LED BE
REL
5541
Prot. Energizzaz. Accident. è su
OFF (I.En. OFF)
Inadvert. En.
AM
KG
*
*
LED
REL
72
31
1
si
5542
Prot. Energizzaz. Accident. è
BLOCCATA (I.En. BLOCKED)
Inadvert. En.
AM
KG
KG
*
LED
REL
72
32
1
si
5543
Prot. Energizzaz. Accident. è
ATTIVA (I.En. ACTIVE)
Inadvert. En.
AM
KG
*
*
LED
REL
72
33
1
si
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Oscillatorio
Overexcitation
Relè
Protez. di Sovraecc.:Livello di
Allarme (U/f> warn)
Tasto funzione
5367
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
403
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
AM
KG
*
*
LED
REL
72
34
1
si
5547
Prot. Energizzaz. Accident.: Avviamento (I.En. picked up)
Inadvert. En.
AM
*
KG
*
LED
REL
72
35
2
si
5548
Prot. Energizzaz. Accident.:
Scatto (I.En. TRIP)
Inadvert. En.
AM
*
K
m
LED
REL
72
36
2
si
5553
>BLOCCO Terra Statore con 3a
Armonica (>SEF 3H BLOCK)
SEF 3.Harm.
EM
*
*
*
LED BE
REL
5561
Terra Statore con 3a Armonica è
su OFF (SEF 3H OFF)
SEF 3.Harm.
AM
KG
*
*
LED
REL
72
51
1
si
5562
Terra Statore con 3a Arm. è
BLOCCATA (SEF 3H BLOCK)
SEF 3.Harm.
AM
KG
KG
*
LED
REL
72
52
1
si
5563
Terra Statore con 3a Arm. è
ATTIVA (SEF 3H ACTIVE)
SEF 3.Harm.
AM
KG
*
*
LED
REL
72
53
1
si
5567
Terra Statore con 3a Arm.:Avvia- SEF 3.Harm.
mento (SEF 3H pick.up)
AM
*
KG
*
LED
REL
72
54
2
si
5568
Terra Statore con 3a Arm.:SCAT- SEF 3.Harm.
TO (SEF 3H TRIP)
AM
*
K
m
LED
REL
72
55
2
si
5581
>BLOCCO Salto Vettore (>VEC
JUMP block)
Vector Jump
EM
*
*
*
LED BE
REL
5582
Salto Vettore è su OFF (VEC
JUMP OFF)
Vector Jump
AM
KG
*
*
LED
REL
72
72
1
si
5583
Salto Vettore è BLOCCATO (VEC Vector Jump
JMP BLOCKED)
AM
KG
KG
*
LED
REL
72
73
1
si
5584
Salto Vettore è ATTIVO (VEC
JUMP ACTIVE)
Vector Jump
AM
KG
*
*
LED
REL
72
74
1
si
5585
Salto Vettore fuori livello di
misura (VEC JUMP Range)
Vector Jump
AM
KG
*
*
LED
REL
72
75
1
si
5586
Salto Vettore Avviamento (VEC
JUMP pickup)
Vector Jump
AM
*
KG
*
LED
REL
72
76
2
si
5587
Salto Vettore SCATTO (VEC
JUMP TRIP)
Vector Jump
AM
*
K
*
LED
REL
72
77
2
si
6503
>BLOCCO Protezione Min. Tensione (>BLOCK U/V)
Undervoltage
EM
*
*
*
LED BE
REL
6506
>BLOCCO Protezione Min. Tensione U< (>BLOCK U<)
Undervoltage
EM
KG
*
*
LED BE
REL
74
6
1
si
6508
>BLOCCO Protezione Min. Tensione U<< (>BLOCK U<<)
Undervoltage
EM
KG
*
*
LED BE
REL
74
8
1
si
6513
>BLOCCO Protezione Max. Ten- Overvoltage
sione (>BLOCK O/V)
EM
*
*
*
LED BE
REL
6516
>BLOCCO Protezione Max. Ten- Overvoltage
sione U< (>BLOCK U>)
EM
KG
*
*
LED BE
REL
74
20
1
si
6517
>BLOCCO Protezione Max. Ten- Overvoltage
sione U>> (>BLOCK U>>)
EM
KG
*
*
LED BE
REL
74
21
1
si
6530
Protez.Min.Tensione è su OFF
(Undervolt. OFF)
Undervoltage
AM
KG
*
*
LED
REL
74
30
1
si
6531
Protez.Min.Tensione è BLOCCA- Undervoltage
TA (Undervolt. BLK)
AM
KG
KG
*
LED
REL
74
31
1
si
6532
Protez.Min.Tensione è ATTIVA
(Undervolt. ACT)
AM
KG
*
*
LED
REL
74
32
1
si
404
Undervoltage
Oscillatorio
Inadvert. En.
Relè
Rilascio del Livello di Corrente
(I.En. release)
Tasto funzione
5546
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
AM
*
KG
*
LED
REL
74
33
2
si
6537
Min.Tensione U<< Avviata (U<<
picked up)
Undervoltage
AM
*
KG
*
LED
REL
74
37
2
si
6539
SCATTO Min.Tensione U< (U<
TRIP)
Undervoltage
AM
*
K
m
LED
REL
74
39
2
si
6540
SCATTO Min.Tensione U<< (U<< Undervoltage
TRIP)
AM
*
K
m
LED
REL
74
40
2
si
6565
Protez.Max.Tensione è su OFF
(Overvolt. OFF)
Overvoltage
AM
KG
*
*
LED
REL
74
65
1
si
6566
Protez.Max.Tensione è BLOCCATA (Overvolt. BLK)
Overvoltage
AM
KG
KG
*
LED
REL
74
66
1
si
6567
Protez.Max.Tensione e' ATTIVA
(Overvolt. ACT)
Overvoltage
AM
KG
*
*
LED
REL
74
67
1
si
6568
Max.Tensione V> Avviata (U>
picked up)
Overvoltage
AM
*
KG
*
LED
REL
74
68
2
si
6570
SCATTO Max.Tensione U> (U>
TRIP)
Overvoltage
AM
*
K
m
LED
REL
74
70
2
si
6571
Max.Tensione U>> Avviata (U>> Overvoltage
picked up)
AM
*
KG
*
LED
REL
74
71
2
si
6573
SCATTO Max.Tensione U>>
(U>> TRIP)
Overvoltage
AM
*
K
m
LED
REL
74
73
2
si
6575
Guasto Fusibile Trasform. Tensione (VT Fuse Failure)
Measurem.Superv
AM
KG
*
*
LED
REL
74
74
1
si
6801
>BLOCCO Supervisione Avv.
Motore (>BLK START-SUP)
Start Motor
EM
*
*
*
LED BE
REL
6805
>Rotore Bloccato (>Rotor locked) Start Motor
EM
KG
*
*
LED BE
REL
6811
Supervisione Tempo Avviam. è
su OFF (START-SUP OFF)
Start Motor
AM
KG
*
*
LED
REL
169
51
1
si
6812
Superv. Tempo Avviam. è BLOC- Start Motor
CATA (START-SUP BLK)
AM
KG
KG
*
LED
REL
169
52
1
si
6813
Supervisione Tempo Avviam. è
ATTIVA (START-SUP ACT)
Start Motor
AM
KG
*
*
LED
REL
169
53
1
si
6821
SCATTO Supervisione Tempo
Avviam. (START-SUP TRIP)
Start Motor
AM
*
K
*
LED
REL
169
54
2
si
6822
Rotore è Bloccato dopo Tempo
Rot.Blocc. (Rotor locked)
Start Motor
AM
*
K
*
LED
REL
169
55
2
si
6823
Supervisione Tempo Avviam.
Avviata (START-SUP PU)
Start Motor
AM
KG
*
*
LED
REL
169
56
1
si
6851
>BLOCCO Supervisione Circuito TripCirc.Superv
di Scatto (>BLOCK TripC)
EM
*
*
*
LED BE
REL
6852
>Supervis. circ.di scatto:Relay
Scatto (>TripC trip rel)
TripCirc.Superv
EM
KG
*
*
LED BE
REL
170
51
1
si
6853
>Supervis. circ.di scatto: Relay
Interr. (>TripC brk rel.)
TripCirc.Superv
EM
KG
*
*
LED BE
REL
170
52
1
si
6861
Supervis. circ.di scatto è su OFF TripCirc.Superv
(TripC OFF)
AM
KG
*
*
LED
REL
170
53
1
si
6862
Supervis. circ.di scatto è BLOCCATA (TripC BLOCKED)
TripCirc.Superv
AM
KG
KG
*
LED
REL
153
16
1
si
6863
Supervis. circ.di scatto è ATTIVA TripCirc.Superv
(TripC ACTIVE)
AM
KG
*
*
LED
REL
153
17
1
si
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Oscillatorio
Undervoltage
Relè
Min.Tensione U< Avviata (U<
picked up)
Tasto funzione
6533
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
405
Appendice
A.8 Informazioni
Memoria di segnalazione
Numero di informazione
Data Unit
obbligatorio GI
AM
KG
*
*
LED
REL
170
54
1
si
6865
Supervis. circ.di scatto Guasto
(FAIL: Trip cir.)
TripCirc.Superv
AM
KG
*
*
LED
REL
170
55
1
si
7960
Valore Misurato VM1> Avviamen- Threshold
to (Meas. Value1>)
AM
*
*
*
LED
REL
7961
Valore Misurato VM2< Avviamen- Threshold
to (Meas. Value2<)
AM
*
*
*
LED
REL
7962
Valore Misurato VM3> Avviamen- Threshold
to (Meas. Value3>)
AM
*
*
*
LED
REL
7963
Valore Misurato VM4< Avviamen- Threshold
to (Meas. Value4<)
AM
*
*
*
LED
REL
7964
Valore Misurato VM5> Avviamen- Threshold
to (Meas. Value5>)
AM
*
*
*
LED
REL
7965
Valore Misurato VM6< Avviamen- Threshold
to (Meas. Value6<)
AM
*
*
*
LED
REL
14101
Guasto:RTD (Filo Interrotto)
(Fail: RTD)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14111
Guasto:RTD 1 (Filo Interrotto)
(Fail: RTD 1)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14112
RTD 1 Temperature stage 1
picked up (RTD 1 St.1 p.up)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14113
RTD 1 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 2 (RTD 1 St.2 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14121
Guasto:RTD 2 (Filo Interrotto)
(Fail: RTD 2)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14122
RTD 2 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 1 (RTD 2 St.1 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14123
RTD 2 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 2 (RTD 2 St.2 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14131
Guasto:RTD 3 (Filo Interrotto)
(Fail: RTD 3)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14132
RTD 3 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 1 (RTD 3 St.1 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14133
RTD 3 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 2 (RTD 3 St.2 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14141
Guasto:RTD 4 (Filo Interrotto)
(Fail: RTD 4)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14142
RTD 4 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 1 (RTD 4 St.1 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14143
RTD 4 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 2 (RTD 4 St.2 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14151
Guasto:RTD 5 (Filo Interrotto)
(Fail: RTD 5)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14152
RTD 5 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 1 (RTD 5 St.1 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14153
RTD 5 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 2 (RTD 5 St.2 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14161
Guasto:RTD 6 (Filo Interrotto)
(Fail: RTD 6)
AM
KG
*
*
LED
REL
406
RTD-Box
Oscillatorio
TripCirc.Superv
Relè
Supervis. circ.di scatto
Bin.Imp.no Set. (TripC ProgFail)
Tasto funzione
6864
Ingresso binario
Tipo
IEC 60870-5-103
LED
Possibilità di configurazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.8 Informazioni
LED
REL
14163
RTD 6 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD 6 St.2 p.up)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14171
Guasto:RTD 7 (Filo Interrotto)
(Fail: RTD 7)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14172
RTD 7 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 1 (RTD 7 St.1 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14173
RTD 7 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 2 (RTD 7 St.2 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14181
Guasto:RTD 8 (Filo Interrotto)
(Fail: RTD 8)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14182
RTD 8 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 1 (RTD 8 St.1 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14183
RTD 8 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 2 (RTD 8 St.2 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14191
Guasto:RTD 9 (Filo Interrotto)
(Fail: RTD 9)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14192
RTD 9 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 1 (RTD 9 St.1 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14193
RTD 9 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 2 (RTD 9 St.2 p.up)
AM
KG
*
*
LED
REL
14201
Guasto:RTD 10 (Filo Interrotto)
(Fail: RTD10)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14202
RTD 10 Avviamento livello Temperatura 1(RTD10 St.1 p.up)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14203
RTD 10 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD10 St.2 p.up)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14211
Guasto:RTD 11 (Filo Interrotto)
(Fail: RTD11)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14212
RTD 11 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD11 St.1 p.up)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14213
RTD 11 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD11 St.2 p.up)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14221
Guasto:RTD 12 (Filo Interrotto)
(Fail: RTD12)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14222
RTD 12 Avviamento livello Temperatura 1 (RTD12 St.1 p.up)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
14223
RTD 12 Avviamento livello Temperatura 2 (RTD12 St.2 p.up)
RTD-Box
AM
KG
*
*
LED
REL
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
obbligatorio GI
*
Data Unit
*
Numero di informazione
KG
IEC 60870-5-103
Tipo
AM
Relè
RTD 6 Avviamento livello Tempe- RTD-Box
ratura 1 (RTD 6 St.1 p.up)
Tasto funzione
14162
Ingresso binario
LED
Possibilità di configurazione
Oscillatorio
Memoria di segnalazione
Fault record
Tipo
di inf.
Segnalazione di guasto a terra ON/OFF
Funzione
Segnalazione di guasto ON/OFF
Significato
Segnalazione di esercizio ON/OFF
N°
407
Appendice
A.9 Messaggi collettivi
A.9
Messaggi collettivi
N°
Significato
N°
Significato
140
Error Sum Alarm
181
191
264
267
Error A/D-conv.
Error Offset
Fail: RTD-Box 1
Fail: RTD-Box 2
160
Alarm Sum Event
161
164
171
147
6575
193
177
Fail I Superv.
Fail U Superv.
Fail Ph. Seq.
Error PwrSupply
VT Fuse Failure
Alarm NO calibr
Fail Battery
161
Fail I Superv.
162
163
Failure Σ I
Fail I balance
164
Fail U Superv.
165
167
Fail Σ U Ph-E
Fail U balance
171
Fail Ph. Seq.
175
176
Fail Ph. Seq. I
Fail Ph. Seq. U
181
Error A/D-conv.
192
194
190
185
188
Error1A/5Awrong
Error neutralCT
Error Board 0
Error Board 3
Error Board 6
408
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Appendice
A.10 Vista d'insieme dei valori misurati
A.10 Vista d'insieme dei valori misurati
IL< Minima Corrente (IL<)
Set Points(MV)
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
-
Numero degli Scatti (#of TRIPs=)
Statistics
-
-
-
-
-
ASB
GB
-
Numero degli Scatti (#of TRIPs=)
Statistics
-
-
-
-
-
ASB
GB
-
Ore di funzionamento superiori a: (OpHour>) SetPoint(Stat)
-
-
-
-
-
ASB
GB
601
I L1 (IL1 =)
Measurement
134
147
no
9
1
CFC
ASB
GB
602
I L2 (IL2 =)
Measurement
134
147
no
9
2
CFC
ASB
GB
603
I L3 (IL3 =)
Measurement
134
147
no
9
3
CFC
ASB
GB
605
I1 (Sequenza Positiva) (I1 =)
Measurement
134
147
no
9
5
CFC
ASB
GB
606
I2 (Sequenza Negativa) (I2 =)
Measurement
134
147
no
9
6
CFC
ASB
GB
621
U L1-E (UL1E=)
Measurement
134
147
no
9
7
CFC
ASB
GB
622
U L2-E (UL2E=)
Measurement
134
147
no
9
8
CFC
ASB
GB
623
U L3-E (UL3E=)
Measurement
134
147
no
9
9
CFC
ASB
GB
624
U L12 (UL12=)
Measurement
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
625
U L23 (UL23=)
Measurement
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
626
U L31 (UL31=)
Measurement
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
627
Tensione residua UE (UE =)
Measurement
134
147
no
9
10
CFC
ASB
GB
629
U1 (Sequenza Positiva) (U1 =)
Measurement
134
147
no
9
11
CFC
ASB
GB
630
U2 (Sequenza Negativa) (U2 =)
Measurement
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
639
UE Min. Tensione 3a Armonica (UE3h min=) Min/Max meter
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
640
UE Max. Tensione 3a Armonica (UE3h
max=)
Min/Max meter
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
641
P (potenza attiva) (P =)
Measurement
134
147
no
9
12
CFC
ASB
GB
642
Q (potenza reattiva) (Q =)
Measurement
134
147
no
9
13
CFC
ASB
GB
644
Frequenza (Freq=)
Measurement
134
147
no
9
15
CFC
ASB
GB
645
S (Potenza Apparente) (S =)
Measurement
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
Display base
CFC
-
Display di controllo
Posizione
Possibilità di configurazione
Data Unit
IEC 60870-5-103
Compatibilità
Funzione
Numero di informazione
Significato
Tipo
N°
650
UE 3a Armonica (UE3h =)
Measurement
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
660
Tempo Restante per posiz. ON (T Rem.=)
Meas. Thermal
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
661
Soglia di inibizione Riavvio (Θ REST. =)
Meas. Thermal
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
765
(U/Un) / (f/fn) (U/f =)
Measurement
134
147
no
9
16
CFC
ASB
GB
766
Temperatura calcolata (U/f) (U/f th. =)
Meas. Thermal
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
801
Aumento temperatura per Allarme e Scatto
(Θ/Θtrip =)
Meas. Thermal
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
802
Aumento temperatura per fase L1
(Θ/ΘtripL1=)
Meas. Thermal
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
803
Aumento temperatura per fase L2
(Θ/ΘtripL2=)
Meas. Thermal
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
804
Aumento temperatura per fase L3
(Θ/ΘtripL3=)
Meas. Thermal
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
805
Temperatura del Rotore (ΘR/ΘRmax =)
Meas. Thermal
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
830
Corrente di terra sensibile (IEE =)
Measurement
134
147
no
9
4
CFC
ASB
GB
831
3I0 (sequenza zero) (3I0 =)
Measurement
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
832
U0 (sequenza zero) (U0 =)
Measurement
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
857
Sequenza positiva minima (I1 Min=)
Min/Max meter
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
858
Sequenza positiva massima (I1 Max=)
Min/Max meter
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
409
Appendice
A.10 Vista d'insieme dei valori misurati
Posizione
CFC
Display di controllo
Display base
Possibilità di configurazione
Data Unit
IEC 60870-5-103
Compatibilità
Funzione
Numero di informazione
Significato
Tipo
N°
874
U1 Minima tensione (sequenza positiva)
(U1 Min =)
Min/Max meter
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
875
U1 Massima tensione (sequenza positiva)
(U1 Max =)
Min/Max meter
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
876
Minima Potenza Attiva (Pmin=)
Min/Max meter
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
877
Massima Potenza Attiva (Pmax=)
Min/Max meter
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
878
Minima Potenza Reattiva (Qmin=)
Min/Max meter
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
879
Massima Potenza reattiva (Qmax=)
Min/Max meter
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
882
Minima frequenza (fMin=)
Min/Max meter
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
883
Massima frequenza (fMax=)
Min/Max meter
-
-
-
-
-
CFC
888
Impulso Energia Wp (attiva) (Wp(puls))
Energy
133
55
no
205
-
888
Impulso Energia Wp (attiva) (Wp(puls))
Energy
-
-
-
-
-
ASB
GB
889
Impulso Energia Wq (reattiva) (Wq(puls))
Energy
133
56
no
205
-
ASB
GB
889
Impulso Energia Wq (reattiva) (Wq(puls))
Energy
-
-
-
-
-
ASB
GB
901
Fattore di potenza (PF =)
Measurement
134
147
no
9
14
CFC
ASB
GB
902
Angolo di Potenza (PHI =)
Measurement
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
903
Resistenza (R =)
Measurement
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
904
Reattanza (X =)
Measurement
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
910
Temp. Rotore calcolata (carico squil.)
(ThermRep.=)
Meas. Thermal
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
911
Temperatura media di raffreddamento
(AMB.TEMP =)
Meas. Thermal
-
-
-
-
-
CFC
ASB
GB
ASB
GB
ASB
GB
924
Wp avanti (WpForward)
Energy
133
51
no
205
-
ASB
GB
924
Wp avanti (WpForward)
Energy
-
-
-
-
-
ASB
GB
925
Wq avanti (WqForward)
Energy
133
52
no
205
-
ASB
GB
925
Wq avanti (WqForward)
Energy
-
-
-
-
-
ASB
GB
928
Wp indietro (WpReverse)
Energy
133
53
no
205
-
ASB
GB
928
Wp indietro (WpReverse)
Energy
-
-
-
-
-
ASB
GB
929
Wq indietro (WqReverse)
Energy
133
54
no
205
-
ASB
GB
929
Wq indietro (WqReverse)
Energy
-
-
-
-
-
ASB
GB
1068
Temperatura del RTD1 (Θ RTD 1 =)
Meas. Thermal
134
146
no
9
1
CFC
ASB
GB
1069
Temperatura del RTD2 (Θ RTD 2 =)
Meas. Thermal
134
146
no
9
2
CFC
ASB
GB
1070
Temperatura del RTD3 (Θ RTD 3 =)
Meas. Thermal
134
146
no
9
3
CFC
ASB
GB
1071
Temperatura del RTD4 (Θ RTD 4 =)
Meas. Thermal
134
146
no
9
4
CFC
ASB
GB
1072
Temperatura del RTD5 (Θ RTD 5 =)
Meas. Thermal
134
146
no
9
5
CFC
ASB
GB
1073
Temperatura del RTD6 (Θ RTD 6 =)
Meas. Thermal
134
146
no
9
6
CFC
ASB
GB
1074
Temperatura del RTD7 (Θ RTD 7 =)
Meas. Thermal
134
146
no
9
7
CFC
ASB
GB
1075
Temperatura del RTD8 (Θ RTD 8 =)
Meas. Thermal
134
146
no
9
8
CFC
ASB
GB
1076
Temperatura del RTD9 (Θ RTD 9 =)
Meas. Thermal
134
146
no
9
9
CFC
ASB
GB
1077
Temperatura del RTD10 (Θ RTD10 =)
Meas. Thermal
134
146
no
9
10
CFC
ASB
GB
1078
Temperatura del RTD11 (Θ RTD11 =)
Meas. Thermal
134
146
no
9
11
CFC
ASB
GB
1079
Temperatura del RTD12 (Θ RTD12 =)
Meas. Thermal
134
146
no
9
12
CFC
ASB
GB
■
410
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Bibliografia
/1/
Descrizione del sistema SIPROTEC 4; E50417-H1100-C151
/2/
SIPROTEC DIGSI, Start UP; E50417-G1100-C152
/3/
Manuale DIGSI CFC; E50417-H1100-C098
/4/
Manuale SIPROTEC SIGRA 4; E50417-H1100-C070
/5/
Configurazione di dispositivi di protezione per macchine, E86010–K4500–A111
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
411
Bibliografia
412
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Glossario
AM
Segnalazione d'uscita
Apparecchi combinati
Sono apparecchi di campo con funzioni di protezione e sinottico di comando.
Apparecchi di controllo di campo
Sono tutti quegli apparecchi dotati di funzioni di comando e supervisione senza funzioni di
protezione.
Apparecchi di protezione
Tutti gli apparecchi con funzione di protezione senza sinottico di comando.
Apparecchio SIPROTEC 4
Questo tipo di oggetto rappresenta un apparecchio SIPROTEC 4 reale con tutti i valori impostati e
i dati di processo.
Batteria tampone
La batteria tampone garantisce il mantenimento di campi dati stabiliti, di indicazioni, di tempi e di
contatori.
Blocco per intermittenze
Un ingresso continuamente intermittente (ad esempio in seguito a un guasto di contatto del relè)
viene disinserito dopo un tempo di controllo parametrizzabile e non può quindi generare altre
modifiche di segnale. La funzione ha lo scopo di impedire il sovraccarico del sistema in caso di
guasto.
Bus di processo
Negli apparecchi dotati di interfaccia di bus di processo è possibile una comunicazione diretta con
i moduli SICAM.
Cartelle
Questo tipo di oggetto serve alla realizzazione della struttura gerarchica di un progetto.
CEI
International Electrotechnical Commission, comitato internazionale di standardizzazione
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
413
Glossario
CEM
→ Compatibilità elettromagnetica
Collegamento a terra
Mettere a terra significa collegare un elemento conduttore di corrente a → terra tramite un
dispositivo di messa a terra.
Collegamento modem
Questo tipo di oggetto contiene informazioni su entrambi i partner di un collegamento modem,
modem locale e modem remoto.
Comando doppio
I comandi doppi sono uscite di processo che indicano 4 stati di processo su due uscite: 2 stati definiti
(ad es. ON/OFF) e 2 stati indefiniti (ad es. posizioni di default)
Comando singolo
I comandi singoli sono uscite di processo che indicano 2 stati di processo (es. ON/OFF).
Compatibilità elettromagnetica
Con il termine di compatibilità elettromagnetica (CEM) si intende la capacità di un apparecchio di
funzionare in modo corretto entro un ambito predeterminato senza influenzare l'ambiente
circostante in maniera non ammissibile.
Comunicazione reciproca tra gli apparecchi
→Interconnessione ICA
Contenitore
Un oggetto che può contenere altri oggetti viene chiamato contenitore. L'oggetto "Cartella" è, ad es.,
un contenitore.
Contenitore apparecchiature
Nella vista dei componenti tutti gli apparecchi SIPROTEC sono subordinati a un oggetto del tipo
Contenitore apparecchiature. Questo oggetto è un oggetto specifico del manager DIGSI. Poiché
tuttavia nel manager DIGSI non esiste la possibilità di prendere in visione i componenti, l'oggetto è
visibile solo utilizzando il programma STEP 7.
C_xx
Comando senza messaggio di ritorno
CFC
Continuous Function Chart. CFC è un editor grafico che consente di creare un programma di logica
con moduli preesistenti.
414
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Glossario
COMTRADE
Common Format for Transient Data Exchange, formato per registrazioni di guasto.
CR_xx
Comando con messaggio di ritorno
DCF77
L'ora ufficiale di alta precisione viene gestita nella Repubblica Federale Tedesca dal PTB di
Braunschweig. L'orologio atomico del PTB trasmette tale ora attraverso il trasmettitore di segnale
temporale a onde lunghe a Mainflingen presso Francoforte sul Meno. Il segnale trasmesso può
essere ricevuto in un raggio di ca. 1500 km attorno a Francoforte.
Descrizione del campo HV
Il file di descrizione del progetto HV contiene dati sui campi esistenti all'interno di un progetto
ModPara. Le informazioni sul campo sono memorizzate per ogni campo in un file di descrizione del
progetto HV. Nel file di descrizione del progetto HV viene associato a ogni campo un file di
descrizione del campo mediante un rimando ai nomi dei files.
Descrizione del progetto HV
Una volta terminate la programmazione e la parametrizzazione di PCU e sub-moduli con ModPara,
tutti i dati vengono esportati. Questi ultimi vengono distribuiti in più file. Un file contiene dati relativi
alla struttura del progetto fondamentale. Di questi fa parte, ad esempio, anche l'informazione
relativa ai campi presenti all'interno di questo progetto. Questo file viene denominato File di
descrizione di progetto HV.
Dispositivi di campo
Termine che include tutti gli apparecchi associati al livello di campo: apparecchi di protezione,
apparecchi combinati, apparecchi di controllo di campo.
DP
→ Segnalazione doppia
DPI
Segnalazione doppia interna posizione di default 00, → segnalazione doppia
DPI
→ Segnalazione doppia interna, posizione di default 00
Drag & Drop
Funzione per copiare, spostare e di connessione, utilizzata per le interfacce grafiche. Con il mouse
è possibile selezionare, mantenere selezionati e spostare oggetti da un settore dati a un altro.
Elenco telefonico
In questo tipo di oggetto vengono memorizzati gli indirizzi degli utenti per il collegamento via
modem.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
415
Glossario
Finestra dati
Il settore a destra della finestra di progetto mostra il contenuto del settore selezionato nella →
finestra di navigazione, quali ad esempio segnalazioni, valori di misura etc. delle liste di informazioni
o la selezione delle funzioni per la parametrizzazione dell'apparecchio.
Finestra di navigazione
Il settore a sinistra della finestra di progetto che rappresenta i nomi e i simboli di tutti i contenitori di
un progetto in forma di struttura gerarchica.
File RIO
Relay data Interchange format by Omicron.
GPS
Global Positioning System. Dei satelliti con orologi atomici a bordo girano due volte al giorno attorno
alla terra con traiettorie differenti a circa 20 km di altezza. Essi emettono segnali che contengono
tra l'altro il tempo universale GPS. Il ricevitore GPS determina la propria posizione servendosi dei
segnali captati. Dalla posizione può dedurre il tempo di transito del segnale e correggere quindi il
tempo universale GPS trasmesso.
ID
Segnalazione doppia interna → segnalazione doppia
ID utenti
Un ID utenti è costituito dal nome dell'utente, dal prefisso internazionale, dal prefisso e dal numero
di telefono dell'utente.
IE
Segnalazione singola interna → segnalazione singola
IE_EV
Messaggio transitorio di uscita → messaggio transitorio, → segnalazione singola
IEC61850
Standard di comunicazione mondiale per la comunicazione in impianti di distribuzione. Scopo di
questo standard è l'interoperabilità tra apparecchi di produttori diversi nel bus della stazione. Per la
trasmissione dei dati viene utilizzata una rete di comunicazione Ethernet.
Indirizzo IEC
All'interno di un bus IEC ad ogni apparecchio SIPROTEC 4 deve essere assegnato un indirizzo IEC
inequivocabile. Complessivamente sono a disposizione 254 indirizzi IEC per ogni bus IEC.
Indirizzo link
L'indirizzo link indica l'indirizzo di un apparecchio V3/V2.
416
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Glossario
Indirizzo VD
L'indirizzo VD viene assegnato automaticamente dal manager DIGSI. L'indirizzo è unico per tutto il
progetto e serve all'identificazione di un apparecchio SIPROTEC 4 realmente esistente. L'indirizzo
VD assegnato dal DIGSI manager dev'essere trasferito nell'apparecchio SIPROTEC 4 per
consentire una comunicazione con l'elaborazione DIGSI dell'apparecchio.
Indirizzo PROFIBUS
All'interno di una rete PROFIBUS dev'essere assegnato a ogni apparecchio SIPROTEC 4 un
indirizzo PROFIBUS univoco. Complessivamente sono disponibili 254 indirizzi per ogni rete
PROFIBUS.
Interconnessione ICA
L' intercomunicazione tra gli apparecchi (ICA) serve allo scambio diretto di informazioni di processo
tra apparecchi SIPROTEC 4. Per la programmazione di una comunicazione tra apparecchi, è
necessario un oggetto del tipo Interconnessione ICA. In quest'oggetto vengono stabiliti i singoli
utenti nonché i parametri di comunicazione necessari. Il tipo e l'entità dello scambio di informazioni
tra gli utenti sono memorizzati anch'essi in quest'oggetto.
Interfaccia di sistema
Interfaccia seriale posta sul retro negli apparecchi per accoppiamento di una tecnica di controllo
tramite IEC oppure PROFIBUS.
Interfaccia di servizio
Interfaccia seriale posta sul retro negli apparecchi per accoppiamento di DIGSI (ad es. tramite
modem).
Interfaccia RSxxx
Interfacce seriali RS232, RS422/485
Interrogazione generale (IG)
All'avviamento del sistema viene richiesta la condizione di tutti gli ingressi di processo, dello stato e
della riproduzione di errore. Con queste informazioni viene aggiornata la riproduzione del processo
sul lato del sistema. È anche possibile richiedere con una IG la condizione aggiornata del processo
dopo una perdita di dati.
IPMV
Impulso
IRIG-B
Codice temporale dell'Inter-Range Instrumentation Group
ISO 9001
Le norme ISO 9000 definiscono le misure per la garanzia della qualità di un prodotto, dalla
progettazione alla fabbricazione.
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417
Glossario
Livello gerarchico
All'interno di una struttura con oggetti sovra- e sottordinati un livello gerarchico è un livello con
oggetti di ordine uguale.
Master
I master possono inviare e richiedere dati da altri utenti. DIGSI lavora come master.
Matrice composita
Nell'ambito di una rete di comunicazione tra apparecchi (ICA) a partire dalla versione DIGSI V4.6,
possono comunicare tra loro fino a 32 apparecchi SIPROTEC 4 adatti a questo scopo. Con l'ausilio
della matrice composita vengono stabiliti gli apparecchi e le informazioni che devono essere
scambiate.
MC_xx
→ Segnalazione di configurazione binaria (Bitstring Of x Bit), x indica la lunghezza in bit (8, 16, 24
o 32 bit).
Messa a terra
La messa a terra comprende tutti i mezzi e gli accorgimenti per mettere a terra un elemento.
Messaggio GOOSE
I messaggi GOOSE (Generic Object Oriented Substation Event), conformemente a IEC 61850,
sono pacchetti di dati che vengono trasmessi, mediante controllo degli eventi, dal sistema di
comunicazione Ethernet. Essi servono allo scambio diretto di informazioni tra apparecchi. Grazie a
questo meccanismo viene realizzata una comunicazione trasversale tra le unità di campo.
Messaggio transitorio
I messaggi transitori sono → segnalazioni singole di breve durata nelle quali viene rilevato nel
momento esatto ed elaborato l'arrivo del segnale di processo.
MLFB
MLFB è l'abbreviazione della targhetta dati. Ha lo stesso significato del numero d'ordinazione. Nel
numero di ordinazione è codificato il tipo e la configurazione di un apparecchio SIPROTEC 4.
Modem
In questo tipo di oggetto vengono memorizzati profili di modem per un collegamento modem.
Moduli CFC
I moduli sono parti del programma di applicazione delimitate dalla loro funzione, dalla loro struttura
o dall'impiego previsto.
MS
→ Segnalazione singola
418
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Glossario
MU_F
Messaggio transitorio di uscita → messaggio transitorio
MVMV
Valore numerico creato da un valore di misura
MVU
Valore di misura, definito dall'utente
MWT
Valore di misura in tempo
Offline
Nel modo operativo offline non è necessario un collegamento a un apparecchio SIPROTEC 4. Si
utilizzano i dati memorizzati nei file.
Oggetto
Ogni elemento di una struttura di progetto viene definito "oggetto" in DIGSi.
Online
Nel modo operativo online esiste un collegamento fisico a un apparecchio SIPROTEC 4. Questo
può essere realizzato come collegamento diretto, come collegamento via modem oppure come
collegamento PROFIBUS FMS.
Parametrizzazione
Termine che indica tutte le operazioni di impostazione nell'apparecchio. La parametrizzazione viene
eseguita con DIGSI oppure parzialmente anche direttamente sull'apparecchio.
PROFIBUS
PROcess FIeld BUS, norma tedesca di processo e di bus di campo, stabilita nella norma EN 50170,
Volume 2, PROFIBUS. Prescrive le caratteristiche funzionali, elettriche e meccaniche di un bus di
campo bit-seriale.
Profilo modem
Un profilo modem è costituito dal nome del profilo, da un driver e da diversi comandi di
inizializzazione opzionali nonché da un indirizzo utente. Per un modem fisico possono essere creati
più profili modem. A questo scopo collegare diversi comandi di inizializzazione oppure indirizzi di
utenti a un driver e alle sue proprietà e salvarli sotto nomi diversi.
Progetto
Il progetto è la rappresentazione grafica di un sistema di alimentazione di energia reale. Dal punto
di vista grafico, esso si presenta come una serie di oggetti inseriti in una struttura gerarchica. Dal
punto di vista fisico un progetto è costituito da una serie di cartelle e files che contengono i dati del
progetto.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
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Glossario
Proprietà dell'oggetto
Ogni oggetto ha delle proprietà. Queste possono essere proprietà generali, comuni per diversi
oggetti oppure proprietà specifiche.
Protezione EGB
La protezione EGB comprende tutti i mezzi e le misure per la protezione dei componenti soggetti a
rischio di scariche elettrostatiche.
Ramo di comunicazione
Un ramo di comunicazione corrisponde alla configurazione da 1 a n utenti che comunicano
attraverso un bus comune.
Ramo di comunicazione IEC
All'interno di un ramo di comunicazione IEC gli utenti comunicano sulla base del protocollo IEC60870-5-103 tramite un bus IEC.
Ramo di comunicazione FMS
All'interno di un ramo di comunicazione FMS gli utenti comunicano sulla base del protocollo
PROFIBUS FMS tramite una rete PROFIBUS FMS.
Record di parametri
Il record di parametri rappresenta l'insieme di tutti i parametri impostabili per un apparecchio
SIPROTEC 4.
Riferimento di comunicazione RC
Il riferimento di comunicazione descrive il tipo di utente alla comunicazione per PROFIBUS.
Riorganizzazione
A causa dell'inserimento e della rimozione di oggetti si creano campi di memoria che non vengono
più utilizzati. Mediante la riorganizzazione di progetti questi campi di memoria vengono di nuovo
abilitati. Con la riorganizzazione vengono però assegnati anche nuovi indirizzi VD. Ciò ha come
conseguenza la reinizializzazione di tutti gli apparecchi SIPROTEC 4.
Segnalazione di configurazione binaria
La segnalazione di configurazione binaria è una funzione di elaborazione con l'aiuto della quale è
possibile rilevare ed elaborare ulteriormente informazioni digitali di processo applicate in parallelo
attraverso più ingressi. La lunghezza della configurazione binaria può essere selezionata tra 1, 2, 3
o 4 byte.
Segnalazione doppia
Le segnalazioni doppie sono informazioni di processo che indicano 4 stati di processo su due
ingressi: 2 stati definiti (ad es. ON/OFF) e 2 stati indefiniti (ad es. posizioni di default).
420
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Glossario
Segnalazione singola
Le segnalazioni singole sono informazioni di processo che indicano 2 stati di processo (es.
ON/OFF).
senza contatto a terra
Senza collegamento galvanico verso → terra.
SICAM SAS
Sistema modulare di controllo stazione basato sul Substation Controller → SICAM SC e sul sistema
di comando e controllo SICAM WinCC.
SICAM SC
Substation Controller. Sistema modulare di controllo sottostazione basato sul sistema di
automazione SIMATIC M7.
SICAM WinCC
Il sistema di comando e controllo SICAM WinCC rappresenta graficamente lo stato della rete,
visualizza allarmi e segnalazioni, archivia dati di rete, offre la possibilità di intervenire in modo
manuale nel processo e gestisce i diritti del sistema dei singoli collaboratori.
Sinottico di controllo
L'immagine visibile dopo l'azionamento del tasto Control sugli apparecchi con display grafico viene
chiamata sinottico di controllo. Contiene tutti gli organi di manovra da controllare nella derivazione
con rappresentazione della loro condizione. Serve ad effettuare operazioni di commutazione. La
definizione di questa immagine è parte della programmazione.
SIPROTEC
Il marchio registrato SIPROTEC viene utilizzato per tutti gli apparecchi realizzati sulla base del
sistema V4.
Slave
Uno slave può scambiare dati con un master solo dietro richiesta di quest'ultimo. Gli apparecchi
SIPROTEC 4 lavorano come slave.
SP_EV
→ Segnalazione singola messaggio transitorio → messaggio transitorio, → segnalazione singola
Stringa di inizializzazione
Una stringa di inizializzazione è costituita da una serie di comandi specifici del modem. Questi
vengono trasmessi al modem alla sua inizializzazione. I comandi possono richiedere. ad es.,
determinate impostazioni per il modem.
Struttura gerarchica
Il settore a sinistra della finestra di progetto riporta i nomi e i simboli di tutti i contenitori di un progetto
in di struttura gerarchica. Quest'area viene perciò denominata struttura gerarchica.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
421
Glossario
SV
Segnalazione valore
Terra
Terreno conduttore il cui potenziale elettrico può essere portato a zero in ogni punto. In una zona
dove sono presenti conduttori di terra, il terreno può avere un potenziale diverso da zero. In questo
caso viene spesso utilizzato il termine "terra di riferimento".
Timbratura temporale
La timbratura temporale è l'associazione del tempo reale a un evento del processo.
Utenti
Nell'ambito di una rete di comunicazione tra apparecchi, a partire dalla versione DIGSI V4.6,
possono comunicare tra loro fino a 32 apparecchi SIPROTEC 4 adatti a questo scopo. I singoli
apparecchi vengono denominati utenti.
VaL
Valore limite
VaILU
Valore limite, definito dall'utente
Valore numerico
I valori numerici sono una funzione di elaborazione con l'aiuto della quale viene determinato il
numero complessivo di eventi dello stesso tipo (impulsi), nella maggior parte dei casi come integrale
in un arco di tempo. Normalmente viene rilevato nel campo EVU rilevato il lavoro elettrico come
valore numerico (consumo/fornitura di energia, trasporto di energia).
Variante SIPROTEC 4
Questo tipo di oggetto rappresenta una variante di un oggetto del tipo SIPROTEC 4. I dati
dell'apparecchio di questa variante si possono distinguere dai dati dell'oggetto originale. Tutte le
varianti dell'oggetto originale possiedono però l'indirizzo VD di quest'ultimo. Esse corrispondono
quindi allo stesso apparecchio SIPROTEC 4 reale come l'oggetto originale. Si utilizzano gli oggetti
del tipo Variante SIPROTEC 4, per documentare, ad esempio, diversi stati di lavoro durante la
parametrizzazione di un apparecchio SIPROTEC 4.
Variatore sotto carico
Un variatore sotto carico è una funzione di elaborazione sulla ID con l'aiuto della quale è possibile
rilevare ed elaborare ulteriormente i gradini della regolazione del trasformatore correlati.
VD
Un VD (Virtual Device - apparecchio virtuale) comprende tutti gli oggetti di comunicazione nonché
le loro caratteristiche e i loro stati che vengono utilizzati da un utente della comunicazione mediante
servizi. Un VD può essere un apparecchio fisico, un modulo di un apparecchio oppure un modulo
software.
422
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Glossario
VFD
Un VFD (Virtual Field Device - apparecchio di campo virtuale) comprende tutti gli oggetti di
comunicazione nonché le loro caratteristiche e i loro stati che vengono utilizzati da un utente della
comunicazione mediante servizi.
VM
Valore di misura
VSC
→ Variatore sotto carico
Vista componenti
Nel SIMATIC Manager è disponibile, oltre alla vista topologica, la vista dei componenti. Quest'ultima
offre una vista di insieme sulla gerarchia di un progetto e su tutti gli apparecchi SIPROTEC 4
presenti all'interno di un progetto.
Vista liste
Nella parte destra della finestra vengono mostrati nomi e simboli degli oggetti che si trovano
all'interno della struttura gerarchica del contenitore selezionato. Poiché la rappresentazione è
effettuata sotto forma di lista, questo settore viene anche chiamato vista liste.
Vista topologica
Il manager DIGSI mostra sempre la vista topologica di un progetto. Questa rappresenta la struttura
gerarchica di un progetto con tutti gli oggetti esistenti.
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
423
Glossario
424
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Indice
Indice
A
Accoppiamenti diretti 192
Acquisizione dei valori misurati 169
Adattamento della frequenza 276
Adattamento della frequenza di campionamento 17
Alimentazione ausiliaria 18, 298
Alimentazione di tensione ausiliaria 262, 264
Assemblaggio dell'apparecchio 256
Attivazione dell'apparecchio 295
Attivazione modo 231
Avviamento del dispositivo 210
Avviamento di emergenza 65
Avviamento generale 206
B
Batteria 168
Batteria tampone 168
Blocco al riavviamento per motori 151, 336
Blocco della trasmissione 268
Blocco di minima tensione 76
C
Campi di lavoro delle funzioni di protezione 276
Campionamento 169
Caratteristiche a tempo di scatto: ANSI 313
Caratteristiche a tempo di scatto: IEC 311
Certificazioni 307
Collegamenti apparecchio 262
Comunicazione 20
Commutazione 240
Commutazione di gruppi di settaggio 240
Commutazione gruppi di settaggio 240
Condizioni climatiche 306
Condizioni di impiego 307
Configurazione apparecchio 31
Considerazione della minima tensione 54
Contatore delle ore di esercizio 209
Contatore di scatti 209
Contatore energia 342
Contatto di anomalia 241
Conteggio delle ore di esercizio 342
Controllo:
polarità di collegamento 289
Protezione terra rotore (misura della
corrente) 289
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
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Funzione direzionale nella protezione di
massima corrente 293
Protezione terra statore 280
Sovraeccitazione 280
Protezione di sottoeccitazione 292
Controllo: circuito di tensione 279
Controlli con la rete 289
Controllo degli organi di manovra 25, 224
Controllo del comando di scatto 207
Controllo dell'hardware 168
Controllo del software 170
Controllo errori nella misura della tensione 172
Controllo: funzioni definibili dall'utente 273
Controllo interbloccato 227
Controllo: interfaccia di sistema 260
Controllo: interfaccia operatore 260
Controllo: interfaccia sincronizzazione orologio
261
Controllo non interbloccato 227
Controllo: protezione contro la mancata apertura
dell'interruttore 273
Controllo: scatti/chiusure organi di manovra
primari 273
Controllo: sequenza fasi 277
Controllo sequenza fasi 25, 204
Controllo: stati di commutazione di ingressi e uscite
binarie 270
Controllo: terminazione 261
Corrente di disturbo 288
Correnti nominali 241
Correzione degli errori d'angolo 290
Costante di tempo 64
D
Dati di impianto 1 35
Dati di impianto 2 42
DCF77 221
Determinazione della direzione 48
Determinazione della potenza di
motorizzazione 290
Diodi luminosi 264
Direttive 304
Disegno quotato 3PP13 352
Dispositivo di accoppiamento 350
Durata del comando 38
425
Indice
E
L
Elaborazione delle segnalazioni 211
Elementi frontali 17
Esecuzioni costruttive 308
Estensione delle costanti di tempo 153
Limitazione di corrente 61, 65
Limite di riavviamento 152
Logica di scatto 207
M
F
Fattore di adattamento Uph/Uen 37
Fattore K sequenza negativa 72
Fibre ottiche 262
Funzionamento di prova 268
Funzioni definibili dall'utente 343
Funzioni di controllo e supervisione 25, 168
Funzioni logiche 25
Funzioni supplementari 340
Frequenza nominale 38
Fuse-Failure-Monitor 172
G
Gestione della data e dell'ora 220
Gradini di impedenza 95
Gradino di corrente elevata I>> 50
Gruppi di settaggio 41
I
IEC 60 870–5–103
20
Ingressi analogici 16, 298
Ingressi binari 299
Ingressi di corrente 298
Ingressi di tensione 298
Ingressi e uscite binarie 17
Interblocco standard 228
Interfacce di comunicazione 300
Interfacce posteriori 20
Interfacce seriali 18
Interfaccia di servizio 20
Interfaccia di servizio/modem
301
Interfaccia di sistema 20
Interfaccia frontale 20
Interfaccia operatore 20
Interfaccia sincronizzazione orologio 261, 303
Introduzione 15
Introduzione, impianti di riferimento 29
Interruttore automatico di protezione dei TV 266
Interruttore di prova 264
Interruttori su circuiti stampati 245
IRIG B 221
426
Memoria di minima tensione 44, 90
Memoria min/max 341
Misure di esercizio 213
Modbus ASCII/RTU 20
MODBUS FO 303
MODBUS RS485 302
Modifiche dell'hardware 241
Modo di controllo 232
Modo di esercizio 38
Modulo di ingresso/uscita C-I/O-1 249
Modulo di ingresso/uscita C-I/O-2 251
Modulo processore B–CPU per 7UM61.../CC
247
Modulo processore B–CPU per 7UM61.../BB
245
Moduli di memoria 168
Moduli interfaccia 253
Montaggio incassato e in armadio — 7UM611
347
Montaggio incassato e in armadio — 7UM612
348
Montaggio: montaggio sporgente 259
Montaggio sporgente — 7UM611
349
Montaggio sporgente — 7UM612
349
Motori
Supervisione tempo di avviamento motore 24
Blocco di riavviamento 24
O
Orologio 343
P
Primo avviamento 210
Profibus DP 20
Profibus FO 303
Profibus RS485 302
Protezione contro i carichi squilibrati 22, 69, 318
Protezione contro i cortocircuiti 139
Protezione contro il ritorno di energia 22, 83, 321
Protezione contro il sovraccarico 60, 316
Protezione contro il sovraccarico termico 22, 60
Protezione contro la mancata apertura
dell'interruttore 24, 337
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Indice
Protezione contro la sovraeccitazione (massimo
flusso) 23, 111, 328
Protezione contro l'energizzazione accidentale 24,
165, 338
Protezione derivata di frequenza 23, 117, 330
Protezione di frequenza 23, 106, 327
Protezione di guasto a terra 332
Protezione di impedenza 22
Protezione di massima corrente a tempo inverso
(AMZ) 54
Protezione di massima corrente a tempo
definito 309
Protezione di massima corrente a tempo definito
(I>) 44
Protezione di massima corrente a tempo definito
(I>>) 48
Protezione di massima corrente di terra ad alta
sensibilità 23, 136
Protezione di massima tensione 23, 103, 326
Protezione di minima tensione 22, 100, 263
Protezione di sottoeccitazione 22
Protezione di sovraccarico dello statore 60, 316
Protezione di terra ristretta 130
Protezione di terra rotore: supervisione dei circuiti di
misura 280
Protezione di terra statore con terza armonica 140
Protezione di terra statore (90 %) 23, 127, 332
Protezione di terra statore (100 %) con terza
armonica 24
Protezione motore 52
Protezione terra rotore 138
Protezione terra statore 138
Protocollo guasti 342
Prova di isolamento 304
Prova di messa in servizio con la macchina 274
Prova direzionale con collegamento
Holmgreen 287
Prova direzionale: senza dispositivo di carico 286
Prova secondaria 262
Prove di compatibilità elettromagnetica - Emissioni
(Prova di tipo) 305
Prove di compatibilità elettromagnetica CEM (prove
di tipo) 304
Prove di vibrazione e di urto con applicazione stazionaria 305
Prove di vibrazione e di urto durante il trasporto 306
Prove di resistenza meccanica 305
Prove elettriche 304
Riavviamento 210
Rilevamento della direzione della corrente di terra
129
Rilevamento della temperatura tramite
thermobox 24, 195
Relè di uscita uscite binarie 300
Resistenze di terminazione 242
RS232 301
RS 232 301
RS 485 301
RTD 195
S
Salto vettoriale 23, 122, 331
Scatto generale 207
Segnalazioni 212, 213
Segnalazioni spontanee 213
Segnalazioni spontanee sul display 206
Selezione del circuito 91
Sequenza fasi 172, 280
Sequenza delle fasi 37
Simmetria corrente 171
Simmetria tensione 171
Sincronizzazione 342
Sincronizzazione orologio 343
Sistema a microcomputer 17
Sistema di alimentazione a tensione ausiliaria 18
Smontaggio dell'apparecchio 242
Sostituzione di interfacce 242
Sovratemperatura rotore 151
Statistica degli interventi dell'interruttore 209, 213,
342
Strumenti di messa in servizio 343
Supervisione circuito di scatto 178, 240, 342
Supervisione dei circuiti dei trasformatori
esterni 170
Supervisione dei valori di misura 24
Supervisione del flusso di corrente 38
Supervisione del tempo di avviamento per
motori 146, 335
Supervisione di potenza 22, 87, 322
Supervisione stazionaria delle grandezze di
misura 341
Supervisione valori di soglia 186
T
R
Rapporto di trasformazione UE 36
Reazioni ai guasti 174
Registrazione di guasto di prova 293
Registrazioni oscilloperturbografiche 218, 342
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007
Taratura della protezione ritorno di energia 291
Taratura protezione di impedenza 277
Temperature 306
Temperatura refrigerante 65
Tempo di raffreddamento 73, 115
427
Indice
Tensione alternata 299
Tensione ausiliaria 241, 298
Tensione continua 298
Tensione di comando per gli ingressi binari 241
Tensione di spostamento 127
Tensioni ausiliarie 168
Tensioni di riferimento 168
Terminazione 255, 261
Test: interfaccia di sistema 268
Thermobox per rilevamento temperatura 339
Tipo di contatto per relè di uscita 242
U
Umidità 307
Uscite binarie 299
V
Valori di misura di esercizio 340
Valori di soglia 218
Valori effettivi 219
Valori istantanei 218
Valori min/max
215
Varianti di collegamento 238
Visualizzazione del guasto 208
voltage controlled 54
voltage restraint 54
W
Watchdog 170
Z
Zona allungata Z1B 97
428
SIPROTEC, 7UM61, Manuale
C53000-G1172-C127-1, Data di pubblicazione 11/2007