Mi ascolti - ic aldo moro fabriano

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Mi ascolti - ic aldo moro fabriano
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U. D. A N°1
“Mi ascolti…ti ascolto…ci rispettiamo”
SVILUPPO
SCUOLA PRIMARIA (CLASSE 3^A)
Tempi: ottobredicembre 2014 (2 ore a settimana)
SVILUPPO
FASE 3
.
FASE 1
INDIVIDUAZIONE DELLA
SITUAZIONE –PROBLEMA:
Difficoltà ad ascoltarsi e a
comunicare con gentilezza.
Necessità di creare buone relazioni di
amicizia.
LANCIO
EMOTIVO-COGNITIVO
Cos’è l’AMICIZIA?
Una grande amicizia ha due
ingredienti principali: il primo è la
scoperta di ciò che ci rende SIMILI
..e il secondo è il rispetto di ciò che ci
rende DIVERSI.
FASE 2
FASE FINALE:
SVILUPPO
Condivisione del
(Scelta metodologia e tecniche
attuazione, attività)
GIURAMENTO
DELL’AMICIZIA
( di Bruno Tognolini)
Il fiore è riuscito a
sbocciare?
Metodologie
-ascolto attivo
-educazione affettiva
-didattica laboratoriale
-cooperative learning
Strumenti
-circle time,
- metodo
autobiografico
- giochi di ruolo
Mezzi
- Utilizzo delle TIC
(LIM, computer, word);
quaderno, libro,carta da
disegno, colori, creta
Realizzazione di manufatti
in creta che ciascuno
donerà ad un amico/ a
PROGETTAZIONE GENERALE U.D.A
“Mi ascolti… ti ascolto …ci rispettiamo”
COMPETENZE CHIAVE PER
L’EDUCAZIONE
PERMANENTE
( Raccomandazione
2006/962/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio, del
18 dicembre 2006
TRAGUARDI PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE(AL TERMINE
DELLA CLASSE 3^)


Sviluppare modalità
consapevoli di esercizio
della convivenza civile,
di consapevolezza di sé,
di rispetto degli altri e
dell’ambiente.
CONOSCENZE
ITALIANO
Comprendere il

significato delle regole
per la convivenza sociale
e rispettarle.
A partire dall’ambito
scolastico, assumere
responsabilmente
atteggiamenti, ruoli e
comportamenti di
partecipazione attiva e
comunitaria.
ABILITA’
(Dalle indicazioni nazionali per
il curricolo 4/09/ 2012)
COMPETENZE SOCIALI E
CIVICHE

OBIETTIVI FORMATIVI



L’alunno/a
Padroneggia gli strumenti
espressivi ed
argomentativi
indispensabile per gestire
l’interazione
comunicativa verbale in
vari contesti.


Partecipare all’attività di
gruppo confrontandosi
con gli altri;
prestare aiuto a compagni


condivide nel gruppo le
regole e le rispetta;
rispetta le regole della
comunità di vita.
presta aiuto ai compagni,
collabora nel gioco e nel
lavoro.

Ascoltare una
conversazione e
mantenere interesse e
concentrazione.
Esprimere il proprio
punto di vista, riferire
esperienze personali o
storie ascoltate in modo
chiaro, rispettando
l’ordine logico e
cronologico.
Partecipare a scambi
comunicativi (dialogo,
conversazioni) rispettando
le regole della
comunicazione, ponendo
domande e chiedendo
chiarimenti.

L’ascolto

Il rispetto

La risoluzione dei
conflitti.

L’espressione delle
proprie emozioni.

Lessico fondamentale
per gestire semplici
comunicazioni orali.


Ascolto attivo
( il filo del discorso, il
contenuto,il
messaggio).

Regole di



;
Interagire in modo
efficace in diverse
situazioni comunicative,
rispettando gli
interlocutori, le regole
della conversazione e
osservando un registro
adeguato al contesto e ai
destinatari.
Sviluppare modalità
consapevoli di esercizio
della convivenza civile,
di consapevolezza di sé,
rispetto delle diversità,
di confronto
responsabile e di
dialogo. Partecipare e
collaborare al lavoro
collettivo in modo
produttivo e pertinente.
Prestare aiuto ai
compagni in difficoltà.
SPIRITO DI INIZIATIVA E
IMPRENDITORIALITA’ (O
INTRAPRENDENZA)
 Assumere e portare a
termine compiti e
iniziative.
 Trovare soluzioni nuove
a problemi di esperienza;
adottare strategie di
problem solving.

Utilizzare il linguaggio
orale per esprimere il
proprio pensiero e le
emozioni.

Comunicare con frasi
semplici e compiute,
strutturate in brevi testi
che rispettino le
convenzioni ortografiche
e l’interpunzione.


Esplora diverse possibilità 
.espressive della voce, di
oggetti sonori e strumenti
musicali, imparando ad
ascoltare se stesso e gli
altri
Maturare la
consapevolezza
dell’importanza
dell’espressione creativa
di idee, di esperienze e di
emozioni in un’ampia
varietà di mezzi di
comunicazione, compresi
la musica
conversazione: turni di
parola, uso del tono di
voce, il punto di vista,
il confronto.

Contesto, scopo,
destinatario della
comunicazione.

Lettura espressiva ad
alta voce, a più voci

Elementi essenziali per
la lettura/ascolto di
un’opera musicale

Rappresentazione di
elementi basilari di
eventi sonori
e musicali attraverso
sistemi simbolici
convenzionali e non
convenzionali.

Principali forme di
espressione artistica.
Ampliare il patrimonio
lessicale attraverso
esperienze varie e attività
di interazione orale e di
lettura.
MUSICA
 Eseguire
collettivamente e
individualmente brani
vocali/strumentali,
curando l’intonazione,
l’espressività e
l’interpretazione.
ARTE E IMMAGINE.
 Rappresentare e
comunicare la realtà
percepita.



Sperimentare
strumenti e tecniche
diverse per realizzare
prodotti.
Decodificare e
codificare messaggi
visivi.

Tecniche di
rappresentazione
grafica e plastica

Le regole e i significati
sociali e culturali dello
sport.
Giochi con regole;
giochi di squadra.

Il linguaggio del corpo
come modalità
comunicativo –
espressive.
Elaborare
creativamente
produzioni personali e
autentiche per
esprimere sensazioni ed
emozioni.
EDUCAZIONE FISICA


Partecipa a giochi
rispettando le regole e
gestendo i ruoli ed
eventuali conflitti.
Utilizza il movimento
come espressione di stati
d’animo diversi.

Partecipare alle attività di
gioco
e
di
sport
rispettandone le regole.

Assumere responsabilità
delle proprie azioni e per
il bene comune.



Utilizzare gli aspetti
comunicativo -relazionali
del messaggio corporeo.

Partecipare attivamente
alle varie forme di
gioco, organizzate
anche in forma di gara,
collaborando con gli
altri.
Rispettare le regole
nella competizione
sportiva; saper
accettare la sconfitta
con equilibrio e vivere
la vittoria esprimendo
rispetto nei confronti
dei perdenti,
Utilizzare in forma
originale e creativa
modalità espressive e
corporee.
ARTICOLAZIONE DEL
PERCORSO
FASE 1
1) Si riparte da una storia di amicizia e di scoperta della diversità come ricchezza, “Piccola macchia “
di Lionel Le Neouanic, letta lo scorso anno e a cui ci siamo ispirati per un lavoro pittorico esposto a
settembre al “Festival della creatività” ,delle scuole di Fabriano:
LANCIO
EMOTIVO-COGNITIVO
2) poi attraverso la tecnica del brain-storming si crea un campo semantico con le qualità (ripasso
degli aggettivi qualificativi) dell’AMICIZIA.
(Una lezione da due ore)
3) In dei palloncini di carta ognuno scrive la sua idea di amicizia, partendo dall’incipit
Metodologie:
Discussione di gruppo
Didattica laboratoriale
L’AMICIZIA è……..
Si crea poi un cartellone con tutti i palloncini che volano verso l’alto, ma appesi ad un filo e tenuti
tutti insieme dalla mano di un personaggio-amico dello scorso anno Tiramolla, che ha già provato lo
scorso anno ad insegnare ai bambini, attraverso una simpatica filastrocca, il gesto dell’attenzione, e
che quest’anno continuerà a farci compagnia, insegnandoci invece il il gesto della riflessione
4) di seguito ognuno pesca delle frasi d’autore (aforismi):
- L’amicizia moltiplica le cose belle della vita e diminuisce quelle brutte.
-La vera amicizia resiste al tempo, alla distanza e al silenzio.
-La vittoria è grande, ma ancora di più lo è l’amicizia.
-Chi trova un amico, trova un tesoro.
- Molte persone entreranno e usciranno dalla tua vita ma soltanto i veri amici lasceranno impronte
nel tuo cuore.
-Il vero amico è sempre con te anche se spesso non vedi le sue impronte accanto alle tue.
-Un amico è un regalo che si fa a se stessi…………………………
Le amicizie non si scelgono per caso, ma secondo le passioni che ci dominano. ( A. Moravia)
FASE 2
Proposta di una filastrocca “L’alfabeto dell’amicizia”, su cui si è riflette, cercando di ascoltarsi e
capirsi con pazienza; ognuno esprime le proprie opinioni e riflette sui propri comportamenti ed
emozioni al riguardo. (Ripasso ordine alfabetico e arricchimento del lessico)
SVILUPPO
A come amico che prendi per mano,
Metodologie:
B come bimbi che corron lontano
Ascolto attivo,
C come il cinque che batti contento,
Educazione affettiva
Cooperative learning
D come domande che lanci nel vento.
E come emozioni che provi nel cuore,
F come fuoco che senti bruciare.
G come gioco di bimbi gioiosi,
Tema dell’AMICIZIA
ITALIANO - 2 ore
MUSICA - 1 ora
ARTE - 1 ora
H come ho tanti amici generosi.
I come io,
L come lui e come lei,
M come mano che stringer vorrei.
N come nodo che stringer conviene,
O come ore da trascorrere insieme.
P come parole che dirti saprà
Q come questo aiutarti potrà.
R come riso che fiorisce sul viso,
S come sogno che mai non finisce.
T come tempo da trascorrere giocando,
U come “Urrà!!!” quando stiamo vincendo.
V come voci di amici sinceri,
Z come “Zitti!!... che il sogno si avveri!”
In riferimento alla musica si propone una nuova canzone “Goccia dopo goccia”, sempre collegata
al tema dell’amicizia, della buona comunicazione e della collaborazione.
Cos'è una goccia d'acqua se pensi al mare
un seme piccolino di un melograno
un filo d'erba verde in un grande prato
una goccia di rugiada che cos'è?
Il canto di un bambino una nota sola
un segno sopra un rigo una parola
qualcuno dice un niente, ma non è vero
perché lo sai perché, lo sai perché?
Goccia dopo goccia nasce un fiume
un passo dopo l'altro si va lontano
una parola appena e nasce una canzone
da un ciao detto per caso un'amicizia nuova.
E se una voce sola si sente poco
insieme a tante altre diventa un coro
e ognuno può cantare anche se è stonato
da niente nasce niente, questo sì.
Quello che conta è stare tutti insieme, questo si.
Non è importante se non siamo grandi,
come le montagne, come le montagne,
quello che conta è stare tutti insieme
per aiutare chi non ce la fa,
per aiutare chi non ce la fa!
Goccia dopo goccia..cia..cia!
Goccia dopo goccia nasce nasce un fiume
e mille fili d'erba fanno un prato
una parola solo ed ecco una canzone
da un ciao detto per caso un'amicizia ancora.
Un passo dopo l'altro si va lontano
arriva fino a dieci poi sai contare
una casona grande comincia da un mattone
da niente nasce niente, questo sì.
Non è importante se non siamo grandi
come le montagne, come le montagne,
quello che conta è stare tutti insieme
per aiutare chi non ce la fa.
Non è importante se non siamo grandi
come le montagne, come le montagne
quello che conta è stare tutti insieme,questo sì.
Da niente nasce niente, tutto qui!
Per educazione all’immagine ogni bambino/a dopo un momento di condivisione su cosa è
importante osservare in un volto (colore e forma degli occhi, naso, espressione della bocca,
capelli…) disegna il volto del compagno/a di banco “..amico/a io ti vedo così..”
LE PAROLE …E I GESTI GENTILI
ITALIANO 2 ORE
Se in ogni buona relazione di amicizia c’è bisogno di ascolto, comprensione, attenzione
…..quali parole bisogna utilizzare?
Le parole gentili,…. le parole necessarie per avvicinare i cuori di chi si parla
INGLESE 2 ORE
MOTORIA 1 ORA
Da qui la lettura e il dettato del brano “Le parole gentili”
Ci sono alcune piccole cose nella vita talmente piacevoli e preziose che sono
belle da ricordare e da usare: “Le parole gentili !”
Grazie..prego..scusa…per favore…devono diventare uso quotidiano per ognuno
di noi e ciò ci renderà gioiosi e felici così tanto da volerle usare sempre più
spesso e in ogni occasione.
Le parole gentili brillano come stelle nel cielo di chi si parla e si ascolta con
affetto.
Ringraziare, scusarsi, chiedere con garbo e gentilezza…avvicina i nostri cuori e
rende più facile la realizzazione delle nostre richieste.
Dolcezza e buone maniere ci cambiano la vita e cambiano la vita degli altri: le
parole gentili abbelliscono il bambino, la bambina e l’adulto che le usa.
Per rendere ancora più efficace l’utilizzo delle parole gentili si crea un fiore, un petalo per ogni
parola gentile necessaria a migliorare la comunicazione e i rapporti del gruppo.
1 ora a settimana
Metodologie e strumenti:
Ogni settimana, si lavora su una “gentile parola e abilità” .
Ascolto attivo
IL SALUTO: all’ingresso BUONGIORNO e all’uscita ARRIVEDERCI , verso persone che
entrano in classe;
Metodo autobiografico
Circle time - RIFLESSIONE SULL’ANDAMENTO DEL
PROGETTO.
dire GRAZIE e PREGO;
chiedere cortesemente: PER FAVORE, POSSO…, CHE NE DICI;
SCUSARSI con sincerità.: MI DISPIACE, NON VOLEVO;
ITALIANO E RIFLESSIONE LINGUISTICA: 2 ore
Inserimento e collegamento del nostro progetto con
l’iniziativa promossa dall’ONU il 13 novembre:
LA GIORNATA MONDIALE DELLA
GENTILEZZA. Fai della gentilezza un’abitudine e
cambierai il mondo
OFFRIRE IL PROPRIO AIUTO: COME POSSSO AIUTARTI, CHE NE DICI SE….
Se si raggiunge l’obiettivo allora il fiore cresce, aggiungendo un nuovo petalo, altrimenti si
ricomincia da capo con l’abilità mancata, e il fiore resterà fermo, …sperando che non
appassisca.
Nel frattempo un incaricato, nominato settimanalmente, seguendo l’ordine alfabetico e la
disponibilità, annoterà su un diario di bordo gli avvenimenti particolari che hanno favorito o
ostacolato il nostro progetto di migliorare la comunicazione del gruppo.
In questo modo si lavora sull’arricchimento non solo delle abilità relazionali ed espressive,
ma anche del lessico (sinonimi e contrari: la gentilezza/ la scortesia, l’amicizia/l’inimicizia, la
serenità/la rabbia, …sulle qualità ad esse collegate creando delle frasi autobiografiche: Io
sono…. gentile…. quando ……)
Partiamo da una conversazione su come potrebbe essere un paese in cui regna la gentilezza e
un altro in cui regna la scortesia; si suggeriscono alcune situazioni tipiche.
Metodologie e strumenti:
Circle time
Role-Play
Didattica laboratoriale
IL PAESE DELLA GENTILEZZA: le persone si ascoltano, si dicono parole gentili, fanno
espressioni gentili, non litigano e si esprimono con cortesia, creano tante cose belle e si
divertono.
IL PAESE DELLA SCORTESIA: non si ascoltano, dicono parole scortesi e fanno
espressioni e gesti scortesi, litigano e non combinano niente di buono e divertente; nessuno
vuole vivere in quel paese.
Cooperative learning
Poi ci si divide in cinque gruppi e ogni gruppo può realizzare una di queste attività, in base
alle proprie abilità e attitudini :
EDUCAZIONE FISICA - 1 ora
ITALIANO – due lezioni di 2 ore
ARTE – 2 ore
MUSICA – 1 ora
inventare le storie, o rappresentare graficamente i due paesi, o creare dei ritmi musicali con
strumenti musicali appropriati alle due situazioni, fare giochi e percorsi motori per
evidenziare la collaborazione o all’opposto l’esclusione…...
Ricreare con tecniche di role-play le due opposte situazioni; riflettere e capire quale delle due
ci fa stare meglio e quali gli sforzi necessari per realizzarla.
FASE 3
FASE FINALE
Si discute sul punto di arrivo del nostro progetto, sulle difficoltà incontrate, sui punti di forza
raggiunti, su ciò che ci ha fatto star bene e perché.
Domande stimolo?
A che punto siamo? Ce l’abbiamo fatta? Come ci sentiamo ora? Sentiamo che siamo cresciuti e
migliorati nel nostro comportamento? Ce la faremo a mantenere quanto conquistato?
Metodologie e strumenti:
Proposta finale e condivisione della poesia di B. Tognolini
Circle – time
Ascolto attivo
Metodo autobiografico
“IL GIURAMENTO DELL’AMICIZIA”
Tutti per uno, uno per tutti.
È questo il patto che noi giuriamo,
ITALIANO: 2 ore e più
ARTE: 2 ore
nei giorni belli e negli anni brutti.
Tutte le foglie da un unico ramo
e tutti i fiumi in unico mare.
Tutte le forze in un solo braccio
e questo braccio ce la può fare.
Voi ce la fate se io ce la faccio
perché non resti mai indietro nessuno:
UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO!!!!!!!!!.