natha n jurevicius
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natha n jurevicius
KOKO OTTOS ANIM ALHEA D.COM KOKO dipinge. KOKO dipinge molto bene. I suoi quadri astratti sono meglio, molto meglio di quelli di tanti artistoidi quotati. KOKO è un gorilla.... VIB RIBBON Un videogioco idiota e per questo uno dei più belli mai creati. Cosa dovete fare? Semplicemente saltare degli ostacoli spingendo i pulsanti a tempo di musica (scordatevi la manovella). Ma attenzione... il gioco è INFINITO, visto che potrete inserire nella PlayStation i cd dei vostri cantanti preferiti. GREENPEA CE Visioni post-nucleari per questo promo Greenpeace. Ibridi che sembrano usciti dalla mente del Dr. Moreau insidiano il vero animale. Vi lasciamo immaginare chi. Un destino che ci meriteremmo, e allora che ben venga... www.passion-pictures.com “Sento che c’è ancora molto da fare. (...) Sento che ho un grande... giocattolo. Voglio fare ancora delle cose grandi con la formaldeide. Voglio fare una mucca tagliata in due con le zampe aperte. Ne farò tre, lunghe cinque metri. (...) Non resisto. E tutte le mucche saranno scuoiate e fatte a pezzi, legate col filo spinato. Fantastico.” //ill:des.// “Dicevo: ‘Sto facendo questa scultura che ha due comparti fatti di vetro e acciaio, con delle mosche in una scatola. E queste mosche nascono, vanno in giro, vanno nell’altra metà dove c’è un ammazza-mosche e muoiono. E c’è una testa di mucca con cui si possono nutrire...’ E tutti ridevano come dei cazzoni. Ridevano tutti di me. Pensavano che fossi fuori di testa.” “La grande arte è quella che ti fa fermare quando giri l’angolo e dire: ‘Cazzo! Cos’è?’ È quando ti trovi davanti un oggetto con cui hai un rapporto personale (...) e capisci qualcosa sull’essere vivi che non avevi mai capito prima.” IL TESORO DI MASQUERADE s //A thousand Years//1990 Acciaio, vetro, larve, mosche, ammazza-insetti, una testa di mucca, zucchero, acqua (1994) Il sopra diventa sotto... e viceversa! SUBSERVIENTCHICKEN.COM [email protected] //photo:looking at//ss// TRADUZIONI: Chiaramoriconi// GRAFICA & COORDINAMENTO: Sebastianobarcaroli// Sirianaflaviavalenti// Stirato RAT KING OTTOS EHI, ASPE TTA non capita L’occasione di avere uno schiavo pronto a fare tutti i giorni. Ecco a voi un pollo gli ordini, tutto ciò che desiderate. Voi scrivete ra da stamlui li esegue... c’è anche la masche isti. Atrocità: il pare per i vostri intenti masoch King... promotore del sito è Burger ARPOS Matteomendiola// desiderio// Simonesbarbati// Il © di immagini+testi è dei rispettivi autori. Nathanjurevicius// NOTSOSIMPLETON.COM Da KATHERINA FRITSCH una scultura composta da 10 ratti giganti (sono alti 2 metri e 80!) che minacciosi aspettano di ghermire i loro spettatori/schiac cianoci. Ma le code legate in un gomitolo bloccano la minaccia. Nathan si presenta... Sono nato in Australia da genitori di origine tedesca. Dopo essermi laureato ho iniziato a lavorare come illustratore. Tra i miei clienti: MTV, Warner Bros, il Wall Street Journal. Le mie maggiori ispirazioni sono le favole dell’Est europeo, la cultura cinese, l’architettura spagnola e i miei tre figli: Milo, Arkie e Sass Gypsy! Parlaci di Scary Girl... È nata nel 2002 quando con la Flying Cat abbiamo iniziato a creare giocattoli. Poi ho deciso di dedicarle un sito e così ha iniziato ad avere riconoscimenti un po’ in tutto il mondo. Adesso la Passion Pictures (che realizza tra gli altri i video dei Gorillaz) sta realizzando una serie animata... e in programma per lei ci sono una nuova collezione di figures in vinile e una linea di vestiti! Hai progetti diversi tra loro: fumetti, animazioni, giocattoli... che differenza c’è nell’approccio con questi diversi media, e quale prediligi? Prima di tutto dietro ogni progetto deve esserci un’idea forte, che è la vera base per una buona realizzazione, qualunque via si scelga poi. Personalmente parto sempre da sketches, disegni velocissimi, note scritte in giro. La cosa che mi soddisfa di più è dipingere... anche disegnare giocattoli mi diverte ma, anche se non sembra, è faticosissimo. Hai molte animazioni on-line. Il tuo approccio però è diverso. I tuoi film si ispirano a favole croate, a vecchi miti greci o addirittura all’arte surrealista, anzichè assecondare il solito “animazione= risata”... L’animazione on-line è poco stimata. Se ne sottovalutano le vere potenzialità e la possibilità di “raccontare”. Io cerco prima di tutto di lavorare sulle atmosfere e sulle storie che più mi affascinano, senza pensare alla possibile presa sul pubblico. Disegni spesso animali. La stessa SG è un’orfana adottata da un polipo. Perchè? Quando pensi a tutte le altre forme di vita che vivono sulla terra oltre all’uomo ti accorgi davvero della “piccolezza” di quest’ultimo. Mi sembra giusto far entrare gli animali il più possibile nella mia vita... e quindi anche nella mia arte. Facciamo un gioco: scegli delle qualità “animali” che vorresti possedere... L’indipendenza dei gatti, l’agilità delle scimmie, la velocità delle aquile, la forza degli orsi e l’intelligenza dei delfini. Ah! Così sarei davvero perfetto! condizione Alla ricerca di un senso per la grafica e animale non perdetevi la perizia questo la mancanza aulica di regole di La natusito a metà tra l’uomo e la bestia. difficile ra si mischia e detta nuove regole; credere che sia stato creato tutto con un freddo computer. www.nathanj.com.au www.scarygirl.com n°016maggio05 postermagazine //Scary Girl (vinyl toy) TESTI: Andreasanguigni// WEB: Marcoperugini// HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: NATHAN JUREVICIUS //Dr. Maybee (vinyl toy) e all’imbecille Se proprio non potete resister con dei impulso di abbellire i vostri muri il fucile iare trofei di caccia, prima di imbracc mostrapensate alla soddisfazione di poter un party) una re sul camino (o indossare ad auro! testa di unicorno o di tirannos Interviste: © Manuale per giovani artisti - Postmedia books (2004) · Immagini: © D. Hirst - Pictures from The Saatchi Gallery - Booth-Clibbon Ed. (Bristol, 1965) Fumetto del norvegese Jason. nulla Due amici bambini: voglia di fara che e paura di crescere. La tristezz si aleggia surreale in ogni vignetta scontra con lo stile compatto deila disegni. Crescere e morire sono stessa cosa. (ed. Black Velvet) Il sotto diventa sopra... e viceversa! ARPOS //FayWray// Lo scenario è apocalittico: la città devastata, i palazzi in fiamme, cadaveri ovunque. Un enorme scimmia alta più di 10 metri compare da dietro un palazzo, sulla sua spalla il supereroe di turno imbraccia mitragliatrici e fucili per sconfiggere ariani mostri creati da un gene mutato di Hitler, che vogliono distruggere il mondo. Questo è King Kong: Son of Kong, il sequel dell’attesissimo King Kong di Peter Jackson. Fortunatamente (o no?) questo secondo “orripilante” capitolo del “Re Kong” non verrà mai nè prodotto nè girato. Trattasi infatti di un clamoroso Pesce d’aprile elaborato dallo stesso Jackson (calatosi per un attimo nei panni over-size di un’altro burlone storico: Orson Welles), e pubblicato proprio il 1° aprile 2005 all’interno del weblog www.kongisking.com, diario di bordo della produzione del film. Mascelle spalancate per l’incredulità, accompagnati da gorgoglii orgasmici post-adolescenziali, i fan hanno intasato il sito in poche ore, per ritrovarsi presi in giro dal loro stesso eroe. A proposito: gira voce che l'anno prossimo Jackson girerà un film con Godzilla e Gamera, la falena gigante... //mm// KING KONG: SON OF KONG s s //Away from the flock 2°version//Acciaio, vetro, formaldeide, agnello (94) t //Some Comfort Gained from the Acceptance of the Inherent Lies in Everything// Acciaio, vetro, formaldeide, mucca (96) “Alzi la mano chi ha l’ego più grande. Io alzerei la mano.” DAMIEN HIRST Mattone dopo mattone, costruire il proprio mito attraverso le interviste... Inutile credere alla tenerezza di WWW.CENTRIFUGA.NET WWW.STIRATO.NET una foto, è inutile il realismo toccante di un documentario, finchè non saranno estinti tutti non avremo pace: tutti gli animali devono morire. Non siamo abbastanza sicuri delle nostre origini, sotto sotto arde il sospetto di un abuso, di una esagerata importanza che ci attribuiamo, il rischio di venir smentiti, la paura di sentire detto in un linguaggio micidiale: ti sbagli, non sei il re del mondo. Tentiamo di assimilarli, gli animali, a pure funzioni di sopravvivenza, a masse belle da catalogare, ma loro rimangono refrattari, restano dei progetti di vita incomprensibili. Cantiamo la perdita del sacro, ma a loro non li guardiamo più, a loro li segreghiamo, li deportiamo e li accarezziamo solo se profumano di bucato, ci sentiamo bene se piangiamo davanti a due maialini che dicono solo cazzate. Tutte le specie devono estinguersi, e nel loro lento declino, nel loro ritornare alla terra, premuti dalla nostra invadenza lasciano sgombro lo spazio asettico per essere ripensati, ammansiti fino alla morte e alla fine recuperati come opere artificiali dell’uomo. Un autore profetico, anch’esso estinto, P. K. Dick, nel romanzo conosciuto dal titolo del film che gli ha garantito la fama postuma Blade Runner, raccontava di un mondo popolato solo da fedeli contraffazioni di animali da tempo morti, di uomini che fingevano disperatamente che fossero veri e che rischiavano la pelle per guadagnare le cifre scioccanti cui erano venduti quelli vivi. Di tutto questo nel film non è rimasto niente come a dimostrare che l’estinzione procede davvero bene. Nel 1979 Kit WIlliams scrive ed illustra un libro per bambini: Il Tesoro di Masquerade (Masquerade). Un libro pieno di illustrazioni di animali sotto le forme più diverse. Il libro non racconta una storia, ma ogni illustrazione è una situazione assestante. Burattinai imbronciati, pesci giganti, soli e lune innamorati, e tanti conigli più o meno nascosti tra le pagine. Le illustrazioni sono impeccabili, forse solo un pò formali. Insomma gli ingredienti di un libro per l’infanzia ci sono tutti: la fascinazione del fantastico, gli animali, i personaggi incredibili. Ma c’è una lettura più profonda ed emozionante dietro a libro. Prologo: Kit Williams costruisce un gioiello, un pendente a forma di coniglio e lo sotterra nel nulla di una campagna inglese in una scatola (a forma di coniglio!) a prova di metaldetector. Inizia così una caccia al tesoro durata tre anni: la mappa altro non è che il libro stesso! In ogni illustrazione Kit nasconde difficili rebus, anagrammi e crittografie; la soluzione di tutti gli enimistici imput porterà il risolutore al tesoro. Il fantastico intento di Kit di mischiare la “sua” fantasia alla realtà dei suoi lettori verrà purtroppo spezzato dal risolutore stesso, che anni dopo vendette il gioiello ad un’asta. In molti seguirono l’esempio di Williams e Stirato vuole omaggiare Masquerade con un suo personale rebus: quanti conigli nasconde questo numero? Scriveteci la risposta e al primo risolutore un premio “stirato”. //sb// L’arte ha fatto sempre, anche se di nascosto, il verso a Dio. Siamo entrati in un mondo che ci ha accolto con riserve, popolazioni fitte di animali si mischiavano, si innestavano gli uni negli altri, facevano tremare il suolo nelle corse, mordevano l’aria con versi infiniti. L’uomo si è dovuto immaginare un ruolo perchè non lo aveva, si è dovuto dare una immagine perchè non lo si vedeva. Si doveva far notare, che altrimenti sarebbe scomparso, vittima del primo agguato, in quella sterminata battuta di caccia che era la vita. L’ibrido nasce quando l’uomo decide di essere non un animale qualsiasi ma l’animale immaginario, quello che in natura non può esistere, nasce l’arte, nasce la simulazione della perfezione che gli è preclusa. Con l’arte l’uomo decide che può essere perfetto, più perfetto di ogni altro animale, lui può raffigurare ciò che non esiste, rendere bello ciò che è orribile, e a differenza di ogni altro animale essere immortale. L’uomo, è l’ibrido che tutti gli altri ibridi racchiude, l’animale mischiato con il divino. Imbattibile, perché anche se perde una lotta il mondo è di chi ha il tempo dalla sua e tutti gli altri animali hanno le ore contate, prima di essere mangiati. L’ibrido rivela, con la sua presenza nella storia dell'arte e con la ricrescita odierna nell’arte più imminente, che nel mischiare la sua figura a pezzi sottratti agli animali mutilati l’uomo si dichiara un essere di pura finzione. Si accinge a rinnovare la natura, prima nell’arte: già agli albori si vedono emergere mostri che trascendono l’umano e ne esasperano una dote sulle altre con la gravità di una anatomia artificiale genitali maestosi, velocità moltiplicate, muscoli tiratissimi -, poi nell’industria genetica che con le raggianti conquiste della sua avanzata scienza vuole riportare l'uomo al semplice animale, non per schiacciarne la spericolata presunzione ma per poterlo macellare senza nessuna cupezza. //as// L`ANIMALE IMMAGINARIO www.centrifuga.netpresenta//stiratopostermagazine////eurozero///ANIMALI grafica////illustrazione////web//////fotografia////fumetto //sopra:The big city// //poster: Troll bridge//