Rassegna stampa - Fidas Basilicata

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Rassegna stampa - Fidas Basilicata
Rassegna stampa
A cura dell’Ufficio Stampa
FIDAS Nazionale
Martedì 14 giugno 2016
Rassegna associativa
Rassegna Sangue e emoderivati
Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore
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Rassegna associativa
AGENPRESS.IT
Il messaggio della FIDAS per la Giornata Mondiale del
Donatore di sangue
Agenpress. “La donazione del sangue, come gesto di solidarietà verso i cittadini bisognosi di
terapia trasfusionale e di assistenza sanitaria, in adempimento al diritto universale alla salute,
deve necessariamente diventare uno strumento per perseguire logiche di promozione di solidarietà, di rispetto, di generosità senza vantaggi né logiche di interessi -. Con queste parole,
affidate all’editoriale del nuovo numero di NOI IN FIDAS, il trimestrale della Federazione Italiana Associazioni Donatori di sangue on line dal 14 giugno, il Presidente nazionale Aldo Ozino
Caligaris vuole celebrare la Giornata Mondiale del donatore. – I ripetuti e sconcertanti episodi
di violenza, il continuo sacrificio di vite umane partite alla ricerca di dignità e di equità sociale
e disperse nelle acque del Mediterraneo, le stragi gratuite permesse dalla libera circolazione di
armi, gli scontri sui campi di calcio dove la sana competizione e la passione per lo sport lasciano spazio alle più animalesche espressioni di barbarie e di inciviltà manifestano in molti ambiti
il volto più cinico e violento dell’uomo sull’uomo.
Ad ognuno, donatore di sangue o meno, il dovere di diffondere il valore della solidarietà,
dell’equità, del rispetto dell’altro, del debole, del diverso per contrastare e, possibilmente
sconfiggere, la cultura strisciante dell’individualismo, dell’intolleranza, della violenza e della
morte. Ogni dono, veramente gratuito e disinteressato, ha la capacità di strappare un sorriso
anche dal volto più sofferente e umiliato. Il dono del sangue sia quel sorriso, che lenisce e sostiene, per tutti coloro che provano dolore, paura della malattia e della morte”.
In occasione della Giornata mondiale, inoltre, i giovani donatori della FIDAS presenteranno la
nuova campagna di sensibilizzazione al dono del sangue rivolta ai loro coetanei per invitarli a
condividere un gesto di solidarietà e condivisione.
TARGATOCNit (13 giugno)
Racconigi: centinaia di persone per la Giornata Provinciale del Donatore di Sangue
Solidarietà, comunità, amicizia, condivisione, valore civico, dono gratuito di sè: sono i valori
emersi ieri a Racconigi in occasione della X Giornata provinciale del Donatore di sangue.
La manifestazione è stata promossa dal Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale”,
in collaborazione con le associazioni dei donatori di sangue della Granda e con il patrocinio
della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e della Città di Racconigi. Quest’anno, per
trasmettere l’importanza universale della donazione, accanto ai donatori di sangue hanno sfilato anche i rappresentati provinciali di ADMO (Donatori di Midollo osseo), AIDO (donatori
di organi), AIDC (donatori di Cornea) e AITF (trapiantati di fegato). Un lungo e colorato
corteo di labari e volontari ha attraversato le vie cittadine per ritrovarsi nella Chiesa di San
Giovanni per la celebrazione della Santa Messa. La banda musicale Città di Racconigi e il
gruppo sbandieratori Borgo San Martino di Saluzzo ha accompagnato i donatori aiutandoli ad
attirare l’attenzione della cittadinanza e ad evidenziare il messaggio promozionale della manifestazione.
Il corteo si è poi spostato sulle scalinate del Castello di Racconigi per la celebrazione ufficiale con i discorsi delle autorità presenti e dei rappresentanti delle associazioni. Sul palco sono
intervenuti, tra gli altri, il Sindaco di Racconigi Gianpiero Brunetti e Giovanni Quaglia, Presidente delle Terre di Savoia: nel suo intervento ha ringraziato tutti i presenti e tutte le associazioni di donatori di sangue che, nella nostra provincia, hanno anticipato la capacità di stare
insieme. Quaglia ha ricordato che la radice della parola comunità è munus, che significa dono
e che proprio nel dono, nello scambio reciproco con l’altro, si costruisce la vera comunità,
ben
presente
nel
nostro
territorio
provinciale.
Momento particolarmente significativo è stato l’intervento di due rappresentanti dei gruppi
giovani delle associazioni: Enrico Armando dell’Avis Saluzzo ed Elia Carlos Vazquez dell’Avas Fidas Monregalese. I due ragazzi hanno raccontato con genuinità ed entusiasmo la loro
scelta di essere donatori e di promuovere la donazione. Entrambi hanno raccontato che hanno
donato per la prima volta grazie all’azione promozionale delle loro associazioni: adesso donano con consapevolezza, felici che questa esperienza li stia aiutando a diventare adulti responsabili, lo fanno perché considerano questo gesto doveroso e cercano di impegnarsi per
avvicinare
tanti
altri
ragazzi.
Giorgio Groppo, Presidente Avis Provinciale e CSV Società Solidale: “I donatori di sangue
devono svolgere una duplice azione di servizio e di promozione. In questi anni ci siamo impegnati per avvicinare i giovani e siamo felici di vedere che il raccolto sta iniziando a dare
buoni frutti. Sono molto legato a questa manifestazione – ha concluso il presidente – perché
dà il senso di quello che siamo. Penso che sia un’iniziativa necessaria perché aiuta a moltiplicare
le
amicizie
e
ad
abbattere
barriere.”
Sono inoltre intervenuti i rappresentanti delle associazioni del donatori di sangue: Mario Simonetta Presidente Avis Racconigi, Alessandro Biadene Presidente FIDAS provinciale, Fabrizio Folco, Presidente SOS Sangue, Giuseppe Audisio Presidente GASM.
Rassegna
sangue e emoderivati
FANPAGE.IT (13 giugno)
Giornata mondiale del donatore di sangue: 7 cose da sapere sulle
trasfusioni
Il 14 giugno si festeggia la Giornata mondiale del donatore di sangue. Ecco cosa dobbiamo sapere sulle trasfusioni e sull'importanza delle donazioni.
13 giugno 2016 10:30
di Zeina Ayache
Il 14 giugno si celebra la Giornata Mondiale del donatore di sangue istituita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che, come tema per il 2016, ha proposto “Il sangue ci unisce”. L'obiettivo di quest'anno è ringraziare tutti coloro che donano regolarmente il sangue per il servizio offerto alla società che permette di salvare ogni giorno moltissime vite.
Ovviamente in questa giornata, così come dovrebbe essere tutto l'anno, i cittadini sono
invitati a donare presso le apposite strutture disponibili sul territorio.
Ecco 7 cose da sapere sulle trasfusioni di sangue
Una donazione salva la vita
Le donazioni di sangue assicurano tutti noi, in caso di necessità, di avere a disposizione il sangue di cui abbiamo bisogno per sopravvivere;
Una sacca, più benefici
Il sangue contenuto in una sacca può essere suddiviso nelle sue componenti permettendo di aiutare i riceventi a seconda di ciò di cui hanno bisogno;
I Paesi più ricchi donano di più
La media dei donatori di sangue nei Paesi più ricchi è di 36,8 donazioni ogni 1.000
persone, numero che scende a 11,7 nei Paesi mediamente ricchi e a 3,9 in quelli
poveri;
Sempre più donatori
Al mondo il numero dei donatori cresce e si contano 108 milioni di donazioni di
sangue ogni anno;
I donatori volontari non pagati
Le donazioni di sangue arrivano principalmente da persone volontarie che quindi
non vengono pagate;
Donare per essere sicuri
I donatori migliori, da un punto di vista della qualità del sangue, sono quelli regolari
e non pagati;
A cosa servono le donazioni
Le sacche raccolte di sangue servono, il 76% delle volte, ai pazienti over 65 e vengono richieste in caso di chirurgia cardiovascolare, trapianti, traumi o malattie ematologiche maligne. Nei Paesi più poveri anche in caso di complicazioni durante il
parto.
Ringraziamo dunque tutti coloro che ciclicamente donano il sangue perché il loro semplice gesto può salvare anche la nostra vita o quella di qualcuno a cui vogliamo bene.
HUFFINGTON POST.IT
Strage di Orlando, i gay non possono donare il sangue. Voci su eccezione subito smentite, protesta la comunità Lgbt
L'Huffington Post
Pubblicato: 13/06/2016 15:34
Gli omosessuali non possono donare sangue, neanche alle vittime della
strage in un club gay di Orlando. Nelle concitate ore successive al massacro, si era sparsa sui social la voce che ci sarebbe stata un'eccezione
alle regole in vigore negli Stati Uniti, ma presto è arrivata la smentita,
riaccendendo la polemica su quella che molti omosessuali avvertono come una discriminazione.
Tutto è partito da un appello online di richiesta di sangue per gli oltre 50
feriti al "Pulse" di Orlando, postato da OneBlood, una associazione di
donatori di sangue. Ma la voce che l'organizzazione avesse deciso di
ignorare le regole imposte dalla Food and Drug Administration è stata
subito smentita dalla stessa OneBlood. Anzi è stato precisato che solo a
fine anno verrà recepita la nuova direttiva dell'Fda che autorizza gli
omosessuali a donare sangue, ma solo se non hanno avuto rapporti sessuali nell'ultimo anno.
Il rinnovato divieto è motivato dalla prevenzione del contagio dell'Aids,
una piaga in Florida, che è il secondo stato per numero di Hiv positivi
dopo la Louisiana. Ma per la comunità omosessuale, particolarmente
colpita dalla strage, è il segno di una discriminazione persistente. I vincoli sulle donazioni da parte di omosessuali risalgono in America al
1983, quando a fronte dell'emergenza Aids l'Fda impose il divieto a vita
per chi avesse avuto rapporti con qualcuno dello stesso sesso. Un anno
fa, dopo le pressioni della società civile, le restrizioni sono state alleggerite: ora gay e bisex possono donare, ma a patto di essersi tenuti alla larga dai rapporti per un anno. Insomma in America la strada della donazione è meno difficile per un etero che ha avuto rapporti multipli non
protetti, piuttosto che per un omosessuale monogamo.
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