RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia
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RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia
PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2008 Rassegna per testata/edizione N° Titolo Testata-Edizione 1 Il Gazzettino Pordenone 29-10-2008 Il Gazzettino Pordenone 29-10-2008 Il Gazzettino Udine 29-10-2008 Il Gazzettino Udine 29-10-2008 Il Piccolo Gorizia 29-10-2008 Il Piccolo Gorizia 29-10-2008 Il Piccolo Gorizia 29-10-2008 Il Piccolo Gorizia 29-10-2008 Il Piccolo Gorizia 29-10-2008 Il Piccolo Gorizia 29-10-2008 Il Piccolo Gorizia 29-10-2008 Il Piccolo Gorizia 29-10-2008 Il Sole 24 Ore NordEst 29-10-2008 Messaggero Veneto Gorizia 29-10-2008 Messaggero Veneto Gorizia 29-10-2008 Messaggero Veneto Gorizia 29-10-2008 Messaggero Veneto Gorizia 29-10-2008 Messaggero Veneto Gorizia 29-10-2008 Messaggero Veneto Gorizia 29-10-2008 Messaggero Veneto Gorizia 29-10-2008 Messaggero Veneto Gorizia 29-10-2008 Messaggero Veneto Nazionale 29-10-2008 Messaggero Veneto Pordenone 29-10-2008 Messaggero Veneto Udine 29-10-2008 Messaggero Veneto Udine 29-10-2008 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Noi firmeremo un patto per Pordenone Data Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - Il sindacato studia la riforma Provincia di Gorizia - Scuola, si fa la conta degli istituti Provincia di Gorizia - Scelti i tre testi friulani vincitori del Premio Atf Provincia di Gorizia - Mobilitazione anche al Pacassi Provincia di Gorizia - Promemoria Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - Roberta Demartin - Da oggi a venerdi torna il salone Go Orienta Provincia di Gorizia - Gherghetta: Udine non ha compreso le nostre prerogative Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - Un corso per diventare attori Licia Morsolin - Provincia di Gorizia - Cassa integrazione all'Italsvenska. C'e' il nullaosta della Regione Enrico Gherghetta - Marino Visintin - Provincia di Gorizia - Raddoppio del raccordo, gli agricoltori chiedono tempi certi per gli indennizzi Mara Cernic - Da cinquant'anni e' sempre il vivaio la forza dell'Ardita Sara Vito - Isontino verso lo stato di crisi Marino Visintin - Laboratori per giovani attori Licia Morsolin - Dilaga la protesta nella scuola Marco Marincic - Pd: con la Gelmini nell'arco di tre anni oerderanno il posto 140 insegnati Maurizio Salomoni - Universita', Gorizia aspetta Enrico Gherghetta - Maurizio Salomoni - Provincia di Gorizia - Oggi il via a Go-orienta Provincia di Gorizia - Folla alla mostra sulla Grande guerra Provincia di Gorizia - Summit a Gabria sul raccordo Gorizia-Villesse Mara Cernic - Famiglia Ardita, 48 anni sulla breccia Sara Vito - Storia per immagini di Armando Diaz Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - Roberta Demartin - Universita', patto per Pordenone Provincia di Gorizia - Ciriani perplesso: il documento e' un po' troppo Friulicentrico Provincia di Gorizia - Gherghetta: Udine guarda al passato per questo l'Isontino non ha firmato Enrico Gherghetta - Maurizio Salomoni - Provincia di Gorizia - 29 OTT 2008 Il Gazzettino Pordenone Citta' pagina 2 Il presidente della Provincia in accordo con il Consorzio universitario non ha sottoset:itto il documento a favore dell' Ateneo udinese ((Noifirmeremo un patto per Pordenone» Ciriani: «Collaboriamo anche con Trieste. Faremo un accordo che garantisca il campus» «II Patto per l'Università che l'altro giorno è stato firmato a Udine non corrispondeva appieno alle esigenze di Pordenone. Per questo non lo abbiamo firmato». Il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani spiega perchè la Destra Tagliamento, così come ha fatto Gorizia, non ha sottoscritto i! documento. «Per la verità . va avanti Ciriani • i! documento era un pò troppo udinesicentrico e noi non possiamo dimenticare che il Consorzio Universitario collabora oltre che con l'Ateneo udinese anche con quello di Trieste». da quanto si è appreso lo stesso Consorzio avrebbe frenato sulla firma, ma non i segno di contrapposizione, ma per la necessità di ampliare le garanzie per l'area universitaria del Friuli Occidentale. Non a caso nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra tutti i soci del Consorzio e le Istituzioni. Da quella riunione potrebbe uscire una sorta di integrazione al documento firmato a Udine. «Come dire- conclude Alessandro Cìrianì • che potremmo definirlo un patto per Pordenone, utile per garantire lo sviluppo del nostro campus». La mìssion "Patto tra l'Università di Udine e i territori" firmato nei giorni scorsi è stato promosso da venti tra istituzioni e associazioni e ha ottenuto 32 firme in calce. Tra esse quelle del presidente della Provincia, Fontanini, dell'areivescovo Brollo, del sindaco di Udine Honsell, dei rappresentanti locali di Confindustria, Api, Cciaa, Confagricoltura, Coldiretti, Cna, Cgil, Cisl e Uil, Comitato 482, Filologica, Comitato per l'Autonomia del Friuli, Bee e Banca di Cividale. In veste di osservatore anche i! presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta che come Pordenone non ha firmato il documento. «Sono d'accordo con ogni parola scritta - ha detto nel suo intervento - ma ancora non firmiamo perché avremmo voluto si dicesse qualcosa in più ». Che cosa lo ha spiegato a margine: «Che l'università è una locomotiva non solo per il Friuli, ma per tutta la regione ed anche per i paesi limitrofi». Convinti del Patto, che hanno tutti sottoscritto, ma con posizioni diverse sui primi strumenti attuativi i deputati presenti: Pittoni (Lo), Saro (Pd1), Strizzolo, Pertoldi e Pegorer (Pd) ,A partire dalle azioni per scongiurare i tagli governativi previsti dal 2009. «Mi impegno in sede romana per i finanziamenti secondo il merito - ha detto Pittoni - e chiedo un'azione bipartisan per gli atenei piccoli e virtuosi », Un dato: il Consorzio universitario della Destra Tagliamento paga in proprio gran parte dei corsi. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio Il Gazzettino Pordenone Citta' 29 OTT 2008 pagina 3 .M~tagna, areapedeinun~ .~ itnmeml!mperl, t'eria. Non risparnUa tteS$ìUl<J Il{ rlfol'n1a ~~ . ·< < !'Ì'tt$lonti,secondòl.FlcCgi1.cl1è~la:~ppa . degli istituti scoIàSt1tiiariacbiò ébipSUÌ'~'~! .neUà nostral'rovin9~gìà fu;. .' ; ,~a flptimorouRd dèl 'f~raleunjtarif} di gil j~ef:fett{lsnUapor ' ' .. ìJnip'ugn3tò davanti.: all'aì' Jè nUOVe flegge, per requ:tli si . io ". .... ; :inane,inFriuli la ùmdenzaè que.lla "di app1ìcarlepedissequMtérltè.Dal.rtlcel'ltè ~trb t>Ùtdacale unitario a carattere te . gtel:a~J ,ria provinciale dellaFk: Cgil,Càr hari-, ijjQrtato impressioni non positive: a facièla .éon l'assessore' regionale" Rèb Molfuat6 f i ~'diverse Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio alto 29 OTT 2008 Il Gazzettino Udine Regione pagina 5 L'assessore regionale Molinaro ha incontrato i delegati all'istruzione delle Province per discutere del piano Gelmini SCuola, si fa la conta degli istituti Trieste L'applicazione in Friuli Venezia Giulia del piano di ridimensionamento della rete scolastica inserito nella Legge Gelmini è stato l'argomento dell'incontro, ieri nella sede del Consiglioregionale di Trieste, tra l'assessore all'Istruzione, Roberto Molinaro, e gli assessori alle Politiche educative della Provincia di Gorizia Maurizio Salomon, Pordenone Lorenzo Cella, Trieste Adele Pino e Udine Elena Lizzi, Era presente all'incontro anche il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Ugo Panetta, che ba prodotto i dati sulla p0polazione scolastica delle 207 istituzioni autonome della Regione, essenziali ad una + corretta valutazione delle scelte da attuare. "Dal punto di vista generale siamo tutti consapevoli che abbiamo davanti un percorso caratterizzato da molte incertezze» ba detto l'assessore, auspicando che esse vengano chiarite quanto prima, «affinché sono da considerare ai fini dell'azione di ciascuno possa fare la sua parte al fine di ridimensionamento né le scuole con insegarantire la continuità di erogazione e la gnamento in lingua slovena né quelle di qualità di quel servizio fondamentale che è montagna, anche se nell'incontro è stato l'istruzione pubblica». fatto osservare che le prime sono comunMolinaro ha quindi spiegato che la Re- que aperte a un confronto sul tema e che le gione intende far propri alcuni criteri seconde dovranno prima o poi esser inteomogenei di riferimento validi per tutto il ressate a un processo di adeguamento che Friuli VeneziaGiulia, a partire dal numero ne incrementi il livelloqualitativo. degli alunni iscritti all'anno scolastico "Grazie alla disponibilità dell'Ufficio 2008-09 da considerare nell'applicazione scolastico a fornire da subito i tabulati eladella riforma, mentre l'andamento da valu- borati, le Province potranno iniziare a latare sarà quello relativo agli ultimi 5 anni. vorare partendo da dati omogenei"ba noL'assessore ha rilevato che, per salva- tato l'assessore, rinviando ad un incontro guardare il radìcamento territoriale delle successivo gli approfondimenti connessi ultime generazioni, nell'ambito del primo sia alla valutazione delle informazioni forciclo di istruzione va privilegiata la costì- nite dall'Ufficio scolastico regionale che tuzione di istituti comprensivi, mentre per alla effettiva consistenza attuativa delle quanto riguarda le istituzioni scolastiche norme diramate a livellonazionale. del secondo ciclo è da perseguire la formaPer quanto concerne il dimensionamenzione di istituti superiori multi-indirizzo. to della rete scolastica, Molinara ba ricorSecondo Molinara, che su questo ba tr0- dato che è tuttora vigente il piano regionale . vato concordi gli assessori provinciali, non di dimensionamento, approvato nel 2000. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 29 OTT 2008 Il Gazzettino Udine Cultura e Spettacolo pagina 9 Scelti i tre testi friulani vincitori del Premio Atf Udine "Certis femìnis a stan sintadis dibant. ..sore la lòr fortune", ''Dentri une scjate rosse" e "Dut a puest" sono i tre testi (qui citati in ordine alfabetico) vincitori del 9. Concorso per testi teatrali in lingua friulana indetto dalla Associazione Teatrale Friulana con il contributo della Regione e con il patrocinio delle Province di Udine, Pordenone e Gorizia, della Società Filologica Friulana e dell'Ente Friuli nel Mondo. Erano venti le 'opere presentate al concorso da 19 autori. A esaminarle è stata una giuria presieduta dal critico Gianni Cianchi e composta da Doris Taboga Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. per la Provincia di Udine, Anna Madriz per la Provincia di Gorizia, Elena Zanussi per la Provincia di Pordenone, Gianni Sergio Pascoli per la Società Filologica Friulana, Alessandro Montello per Friuli nel Mondo, Danilo D'Olivo per l'Atf, con Daniela Zorzini nel ruolo di segretaria. L'ordine dei premi, gli autori vincitori e, inoltre, le segnalazioni di altri lavori meritevoli, saranno comunicati con la lettura del verbale conclusivo dei lavori della giuria, nel corso della cerimonia di premiazione che si svolgerà nella sala consiliare del Comune di Gradisca d'Isonzo, alle lO di domenica 14dicembre. Taglio medio 29 OTT 2008 Il Piccolo Gorizia Cronaca pagina 18 LA MOBILITAZIONE DEGLI STUDENTI Mobilitazione anche nelle scuole goriziane contro il decreto Gelmini D’Annunzio occupato, autogestione al Fabiani Gli universitari scrivono al ministro Gelmini GORIZIA Studenti del Pacassi mobilitati, si va verso l’occupazione. Mentre al D’Annunzio, nonostante la richiesta della preside di sospenderla, gli studenti mantengono l’occupazione. Intanto, dopo Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. un’affollata assemblea degli universitari goriziani, gli studenti hanno deciso di inviare una lettera di protesta al ministro Gelmini. A pagina 18 Apertura 29 OTT 2008 Il Piccolo Gorizia Cronaca pagina 18 STUDENTI. NON SI PLACA LA PROTESTA ANTI-GELMINI Mobilitazione anche al «Pacassi» Ragazzi determinati. Annunciata oggi manifestazione davanti alla Provincia di FRANCESCO FAIN Hanno iniziato sottotraccia. Già una settimana fa. Un’autogestione silenziosa, mai sopra le righe, ordinata ma che dovrebbe trasformarsi nelle prossime ore in occupazione vera e propria. Anche l’Istituto «Pacassi» fa sentire forte la sua voce contro il decreto Gelmini. «Perché non possiamo permettere che il governo smonti pezzo per pezzo la scuola», la sottolineatura di uno dei portavoce della protesta che è in costante contatto con gli organizzatori delle iniziative di protesta negli altri Istituti cittadini. Ieri, l’autogestione è culminata in un’assemblea svoltasi nell’atrio della scuola: «Solitamente - aggiunge - ci davamo appuntamento all’esterno, visto che a chiedercelo era stato il nostro dirigente scolastico ma, di fronte a questa pioggia insistente, abbiamo scelto di restare all’interno». Gli studenti dimostrano di essere molto informati sugli effetti concreti che avrà il decreto Gelmini. «Ne abbiamo parlato lungamente in questi giorni e abbiamo esaminato con attenzione i contenuti della riforma. Non siamo certamente degli sprovveduti e non siamo nemmeno disinformati. Siamo arrivati alla conclusione che i tagli previsti dal governo Berlusconi rischiano di impoverire ulteriormente il settore dell’istruzione e noi non possiamo permet- terlo». Per questo, si è deciso di dare il via a forme di protesta più incisiva, come l’occupazione. Gli studenti del Pacassi hanno preso coraggio. Tutti i timori sono svaniti alla notizia che già lunedì scorso al D’Annunzio i ragazzi - oltre con i zainetti «d’ordinanza» - si sono presentati con sacchi a pelo e fornelli da campo per occupare la scuola. Continua - invece - l’autogestione agli Istituti Galilei e Pacassi. Ieri mattina, c’è stato un incontro fra una delegazione di studenti e il vicepreside Giorgio Petrin. «Sono state fissate alcune regole da osservare in queste giornate - sottolinea uno dei due portavoce della protesta -. È stato un incontro molto positivo. Terminata la riunione, è partita l’autogestione vera e propria con lezioni direttamente promosse da noi studenti. In questa maniera, abbiamo impegnato proficuamente il tempo». C’è stato anche lo spazio per un ulteriore confronto sui contenuti del decreto Gelmini e sui possibili tagli che incombono anche sulle scuole isontine. L’azione di protesta appariva, ieri, più blanda. «Ma c’era un motivo: alcune classi erano impegnate in attività fuori dall’Istituto». Di occupazione, per ora, non si parla. O meglio: c’è una parte di studenti che vorrebbe farlo subito e chi, Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. invece, teme provvedimenti disciplinari da parte del dirigente scolastico. Falchi contro colombe, insomma. Niente da fare - invece - alla Magistrali. Lunedì sera si era diffusa la voce che martedì (ieri) sarebbe scattata l’occupazione dell’Istituto ma, a quanto pare, i «falchi» sono stati neutralizzati da coloro, la maggioranza, che ritengono non sia il caso di dare vita ad azioni di protesta così dure. Questa mattina - infine - potrebbe svolgersi una manifestazione davanti alla Provincia. Obiettivo? Nemmeno a dirlo: contrastare il decreto Gelmini. Apertura 29 OTT 2008 Il Piccolo Gorizia Cronaca pagina 18 Gli studenti del «Pacassi» che dopo l’autogestione pensano all’occupazione dell’Istituto Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 29 OTT 2008 Il Piccolo Gorizia Cronaca pagina 18 PROMEMORIA Verrà inaugurata oggi alle 18 ai Musei provinciali di Borgo Castello la mostra «Diaz, dalla Libia a Vittorio Veneto» curata dalla Provincia. In esposizione Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. immagini dell’archivio Diaz conservato ai Musei provinciali. Alle 11.30 in municipio presentazione delle mostre sulla Grande guerra del Comune. Breve 29 OTT 2008 Il Piccolo Gorizia Cronaca pagina 19 AL PALAFIERE Da oggi a venerdì torna il salone «Go Orienta» Da oggi a venerdì al quartiere fieristico di Gorizia torna «Go Orienta», il salone dell’orientamento rivolto ai giovani e promosso dalla Provincia di Gorizia. Saranno cinquanta gli stand che nell’arco di tre mattinate proporranno agli studenti tutte le informazioni necessarie per cominciare a pensare alla scelta dell’Università e del lavoro o dell’istituto superiore al quale iscriversi. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Breve 29 OTT 2008 Il Piccolo Gorizia Cronaca pagina 19 UNIVERSITA’ Gherghetta: «Udine non ha compreso le nostre prerogative» «La Provincia di Gorizia non ha aderito al Patto per l'università di Udine perchè è prevalsa una visione rivolta al passato». L’ha affermato il presidente Enrico Gherghetta. Che ha spiegato: «Ci riserviamo di aderire successivamente, quando le istanze di Gorizia, provincia dell'integrazione, verranno prese in considerazione». Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Breve Il Piccolo Gorizia Agenda e Taccuino 29 OTT 2008 pagina 22 Un corso per diventare attori Al via l’iniziativa degli Artisti associati. Coinvolti molti esperti del settore I PERSONAGGI Tra i docenti la goriziana Kravos Si rinnova anche quest’anno, con i «Laboratori Teatro Giovani 2008», la proposta di Artisti Associati e Provincia di Gorizia, presentata ieri dall’assessore provinciale alle Politiche giovanili Licia Morsolin e dal direttore di Artisti Associati Walter Mramor. Il progetto prevede quattro stage che si svilupperanno tra novembre e dicembre a Gorizia e nel resto della provincia. La prima proposta è quella del Corso Base, che prevede 40 ore di lezione e si svolgerà al Teatro Verdi di Gorizia. Per novembre l’orario sarà dalle 19 alle 22, mentre per dicembre dalle 19 alle 21, con le lezioni teoriche e pratiche che saranno tenute da Paola Bonesi e Gloria Sapio. Il corso permetterà ai partecipanti di sviluppare le prime esperienze autonome in campo teatrale dopo aver acquisito le nozioni basilari di dizione, respirazione, fonetica, uso della voce nella recitazio- L’attrice goriziana Anita Kravos ne e movimento del corpo. I giovani avranno anche la possibilità di confrontarsi con alcuni personaggi importanti della scena teatrale e cinematografica italiana: sono già stabiliti incontri con gli attori Ettore Bassi, Laura Lattuada e la goriziana Anita Kravos. Lo stage di base vedrà un primo incontro aperto a tutti gli interessati venerdì 31 ottobre, alle Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 19, al Teatro Verdi, mentre il calendario delle lezioni prevede nove serata nel mese di novembre e due nel mese di dicembre. Il costo di iscrizione per ricevere tutte le informazioni o ottenere i moduli è possibile rivolgersi alla sede di Artisti Associati, in via Carducci 71, a Gorizia, o inviare una mail a [email protected] - è di 120 eu- ro (per i partecipanti dai 25 anni in su), e di 60 euro (per i ragazzi dai 14 ai 24 anni). Più specifici ed approfonditi, invece, sono gli altri tre stage previsti dal progetto 2008. Luigi Minelli, truccatore della Scala, terrà un corso di trucco teatrale, previsto per sabato 29 novembre (16-20) e domenica 30 novembre (10-13 e 14-19) all’Auditorium Marin di Grado. Si parlerà di scenografia, invece, con Pier Paolo Bisleri, direttore tecnico della Fondazione Teatro Verdi di Trieste, che terrà le lezioni lunedì 10, 17 e 24 novembre, dalle 15 alle 19, all’Isit Einaudi di Staranzano. Infine, domenica 9 novembre (10-13 e 14-19) e lunedì 10 novembre (14.30-18.30) il costumista Stefano Nicolao curerà alla Bergamas di Gradisca il laboratorio su «Il Costume». Per tutti e tre i laboratori di approfondimento la quota di adesione è di 60 euro (dai 25 anni in su) o 30 euro (fino ai 24 anni). (m.b.) Taglio medio 29 OTT 2008 Il Piccolo Gorizia Isontino pagina 23 LAVORO Nulla osta della Regione per la cassa integrazione alla Italsvenska di Mariano MARIANO Dopo il «sì» della Provincia, è arrivato anche il nullaosta della Regione. Ora, serve l’ultimo tassello: quello del ministero del Lavoro. Soltanto dopo il pronunciamento positivo del governo, si potrà dire che i sindacati hanno ottenuto la cassa integrazione straordinaria per i 27 dipendenti dell’Italsvenska dichiarati in esubero. Nel primo pomeriggio di ieri è arrivato il via libera della Regione. «Un passo avanti im- Mariano, la zona industriale portante - fa sapere il segretario della Fillea-Cgil, Enrico Coceani - e che ci consente di guardare con ottimismo al prossimo appuntamento che avremo a Roma al ministero del Lavoro». A pagina 23 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio alto Il Piccolo Gorizia Isontino 29 OTT 2008 pagina 23 Cassa integrazione all’Italsvenska C’è il nullaosta della Regione L’ultima parola spetterà al ministero del Lavoro di FRANCESCO FAIN MARIANO Dopo il «sì» della Provincia, è arrivato anche il nullaosta della Regione. Ora, serve l’ultimo tassello: quello del ministero del Lavoro. Soltanto dopo il pronunciamento positivo del Governo, si potrà dire che i sindacati hanno ottenuto la cassa integrazione straordinaria per i 27 dipendenti dell’Italsvenska dichiarati in esubero. Nel primo pomeriggio di ieri è arrivato il via libera della Regione. «Un passo avanti importante fa sapere il segretario della Fillea-Cgil, Enrico Coceani - e che ci consente di guardare con ottimismo al prossimo appuntamento che avremo a Roma con il ministero del Lavoro, anche se siamo consapevoli che non sarà affatto una passeggiata. Riteniamo necessaria la concessione della cassa integrazione straordinaria per un anno. In questa maniera, i lavoratori dichiarati in esubero avranno il tempo per partecipare ai corsi di ricollocamento che saranno promossi dalla Provincia». Essenziale è, però, il nullaosta del ministero del Lavoro. «Intanto, l’azienda si è dichiarata disponibile ad anticipare i primi quattro mesi di cassa integrazione: cassa integrazione che partirà dal primo novembre prossimo», evidenzia ancora Coceani. Nei giorni scorsi, le forze sociali erano riusciti ad ottenere anche l’appoggio da parte della Provincia. Era stato un incontro molto positivo perché, al termine, era stato trovato l’accordo. «L’intesa prevede un esubero di 18 operai e 9 impiegati della sede marianese di Italsvenska - aveva spiegato l’assessore provinciale alle Politiche attive del lavoro, Marino Visintin -. Sarà concessa la cas- FILLEA-CGIL «Il provvedimento durerà un anno e coinvolgerà i 27 dipendenti dichiarati in esubero» La fabbrica marianese sa integrazione straordinaria scaglionata in due fasi: la prima all’inizio di novembre, la seconda dal primo febbraio. Ed è a quel punto che entrerà in azione la Provincia: proporrà ai dipendenti una serie di possibilità di reinserimento attraverso attività di formazione». In sostanza, l’ente guidato da Enrico Gherghetta farà la sua parte anche nella «gestione» di questa crisi che sta mettendo a repentaglio diversi posti di lavoro. «Mi piace sottolineare - ha aggiunto Visintin - che l’azienda si farà carico dei primi quattro mesi di cassa integrazione. Poi, come ben sapete, la pratica passerà al ministero del Lavoro che dovrà decidere se concedere la cigs. Secondo il mio punto di vista, è il caso di insistere con i nostri interlocutori affinché si convincano che quella dell’Italsvenska non è affatto una crisi aziendale ma una situazione difficile delle tante che caratterizzano, purtroppo, il comparto del legno. Come vi ho detto, la Provincia farà la sua parte e si impegna a promuovere dei corsi di formazione riguardo ai settori della carpenteria di qualità e della meccanica che sono i comparti che hanno bisogno, in questo momento, di personale». La sede dell’Italsvenska a Mariano del Friuli Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio alto 29 OTT 2008 Il Piccolo Gorizia Isontino pagina 24 ASSEMBLEA A GRADISCA Raddoppio del raccordo, gli agricoltori chiedono tempi certi per gli indennizzi GRADISCA Una tempistica certa per quanto concerne la liquidazione delle oltre 900 indennità di esproprio che il territorio provinciale in vista della trasformazione in autostrada del raccordo Villesse-Gorizia. È quanto richiesto ieri a chiare lettere dai rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo agricolo nel corso del primo incontro pubblico con cui Autovie Venete ha inteso avviare per una corretta azione informativa nei diversi Comuni interessati dalle recenti ordinanze. Il ciclo di assemblee informative, partito ieri da Gradisca, è stato voluto da Provincia, enti locali e dalle stesse Autovie al fine di permettere ai proprietari che ne avessero diritto di presentare le proprie osservazioni al progetto entro il giorno 11 novembre. Una tempistica evidentemente molto ristretta, dovuta al fatto che è dichiarata intenzione del commissario straordinario per la A4 (e presidente della Regione Friuli Venezia Giulia) Renzo Tondo arrivare all’approvazione del progetto definitivo entro la fine di quest’anno, in maniera che il cantiere possa essere fisicamente inaugurato già negli ultimi mesi del 2009. Il maxi-intervento, come noto, avrà una durata di tre anni. Lo hanno ribadito, illustrando il progetto, il direttore operati- vo di Autovie, ingegner Enrico Razzini e i progettisti ingegneri Giancarlo Chermetz e Paolo Perco. All’assemblea di ieri, presieduta dall’assessore provinciale all’Ambiente e Agricoltura Mara Cernic (che coordina il tavolo verde sorto sulla questione: «Opera fondamentale ma attenzione a non danneggiare il patrimonio agricolo») hanno preso parte i sindaci di Gradisca e Mariano, Tommasini e Nadaia, e i rappresentanti delle tre associazioni di categoria del comparto agricolo: Confagricoltura, Cia e Coldiretti. È toccato al direttore di quest’ultima, Baldassarre D’Amore, farsi portavoce della disponibilità ma anche della preoccupazione degli associati: «Stiamo lavorando a un accordo fra amministratori comunali, le nostre associazioni professionali e Autovie per dirimere al meglio tutte le casistiche, anche delicate, che si presenteranno. Due le certezze che chiediamo: rapidità nel pagamento degli indennizzi e sia la società autostrade il nostro unico interlocutore». Con circa 110 ordinanze di esproprio, è proprio Gradisca il centro maggiormente interessato dalla futura conversione in tratto autostradale del raccordo. E i casi controversi sollevati sono già parecchi: le tante colture di pregio a rischio, il tracciato che passa in alcuni punti molto vicino ad alcune abitazioni, la mancanza di un passaggio Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. tra il lato est e il lato ovest della carreggiata. E anche storie delicate sul piano umano, come quello dell’anonima gradiscana la cui lettera è stata pubblicamente riportata dal sindaco Tommasini: «Ho 83 anni e vivo qui da 60 – le sue parole – e sono attonita per il modo casuale con cui sono venuta a sapere dell’espoprio che mi riguarda». Durante l’incontro, Nadaia ha ribadito la necessità che sia sbloccata la situazione del collegamento fra la 56 e il raccordo, mentre Tommasini ha espresso sollievo per le rassicurazioni venute dai tecnici di Autovie: «È noto a tutti – ha affermato Tommasini – quale prezzo abbia dovuto pagare in questi anni la nostra cittadina in occasione delle frequenti chiusure del raccordo. Gradisca non avrebbe potuto sopportare ulteriori aggravi di flusso veicolare in arterie come via Roma, il Mercaduzzo e via Gorizia. Quanto affermato dai tecnici ci tranquillizza». Autovie ha garantito la volontà di procedere per lotti, lavorando alternativamente sulle due corsie in maniera da non arrivare alla chiusura totale al traffico del raccordo. Dopo la serata dedicata a Gradisca e Mariano, gli incontri proseguiranno (sempre alle 18) oggi per i cittadini di Romans e Villesse nella sala civica di quest’ultimo comune; quindi domani a Gorizia, venerdì a Savogna e martedì 4 novembre a Farra. Luigi Murciano Taglio alto 29 OTT 2008 Il Piccolo Gorizia Isontino pagina 24 Il sindaco Tommasini Un’immagine del raccordo autostradale tra Gorizia e Villesse Alcuni dei proprietari terrieri intervenuti all’incontro a Gradisca Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio alto 29 OTT 2008 Il Piccolo Gorizia Sport e Turismo pagina 31 BASKET. PRESENTAZIONE Dacinquant’annièsempreilvivaiolaforzadell’Ardita Affollato incontro all’Auditorium per la serata che ha ufficialmente aperto la nuova stagione sportiva Si è svolta, all’Auditorium di via Roma, la presentazione dell’Ardita 2008-09. Davanti a una bella cornice di pubblico con tutti gli atleti accompagnati dai loro tecnici e alla presenza di autorità e sponsor (con in primis la famiglia Gianesini), lo staff dirigenziale della storica società della Stella Matutina ha presentato i programmi per l’anno sportivo appena cominciato. Con sullo sfondo una bella proiezione di foto delle varie formazioni dell’Ardita dalla fondazione ai giorni nostri, si sono susseguiti i discorsi con, presentatore d’eccezione, Ezio Romano, preparatore atletico della società, il quale ha ricordato la storia dell’Ardita che da oltre 50 anni svolge un ruolo oltre che sportivo anche sociale ed educativo. Da parte sua, il presidente Diego Falzari ha sottolineato l’importanza del settore giovanile che da sempre caratterizza la politica della società e per salvaguardare il quale a suo tempo si rinunciò alla promozione in serie B2. Il presidente si è poi soffermato sui brillanti risultati ottenuti lo scorso anno sia dalle squadre sia individualmente, con due atleti selezionati dal settore squadre nazionali. Non è mancato un momento di riflessione sui notevoli costi che l’attività comporta e sugli sforzi che la società ed i suoi dirigenti compiono per garantire un eccellente standard di qualità ai loro atleti. A seguire sono intervenuti l’assessore provinciale alla Sport, Sara Vito, il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, il consigliere regionale, Gaetano Valenti, il presidente provinciale del Coni, Giorgio Brandolin, e il presidente regionale della Federazione Italiana Pallacanestro, Ezio Cipolat. In tutti gli interventi è stata rimarcata l’importanza dell’Ardita nel tessuto cittadino e l’encomiabile lavoro svolto da tutto lo staff tecnico e dirigenziale. Le autorità politiche hanno garantito, nei limiti delle loro possibilità, gli interventi degli enti da loro rappresentati a favore della società. (r.g.) Atleti dell’Ardita nel corso della presentazione della società Un’immagine della sala alla presentazione dell’Ardita Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio basso 29 OTT 2008 Il Sole 24 Ore NordEst Attualita' e Politica Provincia e sindacati alle prese con i problemi strutturali delle zone di Cormons e Mariano Isontino verso lo stato di crisi GORIZIA L'interruzione dellacommessa Ikca alla Marca Tre di Mariano del Friuli rimarca la crisi del settore legno-arredo nell'Isontino. Lo stop degli ordini svedesi rappresenta la punta dell'iceberg di una situazione di difficoltà che sta colpendo le aziende del territorio e che porterà sindacati e Provincia a chiedere alla Regione lo stato di crisi per Mariano e Cormons. «Siamo di fronte ad un problema strutturale - commenta l'assessore provinciale alle Attività produttive' Marino Visintin -: stimiamo che gli esuberi derivanti dal malessere del comparto si aggirino sui 130-160 lavoratori». Quella del Goriziano, tuttavia, è una crisi annunciata: nel giro di due anni il numero delle unità locali attive nel legno è sceso dalle 123 del 2' trimestre 2006 alle 105 dell'analogo periodo di riferimento di quest'anno, unitamente al blocco delle assunzioni e in contrasto con il resto del comparto manifatturiero che, invece, ha registrato segnali positivi. La crisi è però precipitata negli ultimi mesi: se, infatti, stando ai Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. pagina 3 dati diffusi dall'Assessorato, da gennaio a giugno l'Inps ha erogato 3-278 ore di Cig, solo nel mese di luglio l'ammontare dell'ammortizzatore sociale è stato di 4-410 ore. «In particolare - spiega Visintin - sono state colpite aziende di Mariano, Mossa e Cormons che oggi si vedono costrette a limitare la presenza di lavoratori in fabbrica ricorrendo anche a periodi di cassa integrazione», Le specifiche professionalità degli addetti e la crisi diffusa del settore anche in aree limitrofe sembrano condizionare il reinse- rimento dei lavoratori «per le vie normali. Di qui, la convocazione di un vertice provinciale e la determinazione a chiedere il riconoscimento dello stato di crisi per «disporre - prosegue l'assessore - di strumenti che non solo assicurino la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali nei periodi di formazione, ma anche di risorse mirate da destinare al reinserimento dei lavoratori, anche attraverso percorsi programmati nell'ambito di progetti specifici gestiti assieme alle strutture della formazione regionale e tenendo conto della disponibilità delle aziende. Attualmente, ad esempio esiste già una domanda di circa 150 lavoratori con qualifica di saldatore Tig-Mig». Taglio medio 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 2 Laboratori per giovani attori Sono curati dagli Artisti associati: primo incontro al Verdi L’INIZIATIVA Walter Mramor, direttore degli Artisti associati Icostumi,lascenografiaeil trucco sono i tre argomenti che saranno affrontati nei laboratori “Teatrogiovani” degliArtistiassociati.Alleiniziative, tutte inserite nel progetto“Giovaniallafrontiera”dellaProvincia,siaggiungeilcorsobasediventatounodeipunti fissi dell’attività del sodalizio goriziano. Tutti coloro che desiderano saperne di più sul mondo del teatro, ragazzi e non, possono partecipare al primo incontro aperto al pubblico, previsto per venerdì alle 19 al teatro Verdi. Il corso base si propone di affrontare in 40 ore le nozioni e le tecniche basilari della re- citazione, sviluppando e valorizzandolecapacitàdicritica, comunicazione, creatività e immaginazione dei partecipanti. Le lezioni, che saranno siateoricheche pratiche,spazieranno dallo spazio scenico alla dizione e fonetica, dalla Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. coscienza del movimento alle improvvisazioni. I docenti saranno Paola Bonesi, che insegna analisi del testo alla Civica accademia d’arte drammatica Nico Pepe di Udine e collabora da anni con gli Artisti associati, e Gloria Sapio, attualmente impegnata nello spettacolo “Parenti terribili” di Cocteau, con la regia di Adriano Martino. Nel corso dell’iniziativa sonoprevistiincontri-chiacchierata con attori, tra cui Ettore Bassi, Laura Lattuada e la goriziana Anita Kravos, oltre ad altre manifestazioni, come una visita diurna a un teatro per capirneilfunzionamento. Ognuno dei tre laboratori coinvolgerà invece i ragazzi per 12ore.Del costume siparlerà domenica 9 e lunedì 10 novembre nella sala Bergamas di Gradisca, con Stefano Nicolao. Nell’ambito dell’iniziativa è prevista una visita al NicolaoatelierdiVenezia,impegnato nello studio filologico dei materiali per la realizzazione di costumi storici. La scenografia sarà invece esaminatanellaboratorioprevisto nei lunedì 10, 17 e 24 all’Isit Einaudi Marconi di Staranzano,conPierPaoloBisleri,direttoretecnicodellaFondazione teatro lirico Verdi di Trieste. Non a caso i partecipanti potranno visitare i laboratori di scenografia della stessa Fondazione. Infine il trucco teatrale sarà affrontatoaGrado,all’auditoriumMarin, sabato 29 e domenica 30 novembre, con Luigi Minelli, bodypainter per diversecompagne di danza. Per iscriversi ci si può rivolgere agli Artisti associati, in via Carducci, o chiedere gli appositi moduli all’indirizzo e-mail [email protected]. Il programma dei corsi è stato dettagliatamente illustrato dal direttore artistico degli Artisti associati, Walter Mramor, affiancato dall’assessore provinciale alle politiche giovanili, Licia Morsolin. (f.s.) Taglio basso 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 3 Alcuni momenti delle iniziative di protesta contro la riforma intraprese ieri dagli studenti goriziani al D’Annunzio, all’Iti Galilei e nelle scuole slovene Al D’Annunzio hanno pernottato nelle aule in 25 Intanto prosegue l’autogestione all’Iti e al Fermi CONTRO LA RIFORMA Dilaga la protesta nella scuola L’istituto d’arte pronto all’occupazione e anche i licei si mobilitano Dilagalaprotestanellescuolegoriziane.Mentrel’ItasD’Annunzioprosegue nell’occupazionediuna partedellasededivia Brass, il polo tecnico e quello sloveno hanno intrapreso la strada dell’autogestione. La situazione è comunque in continua evoluzione, dal momento che anche l’istituto d’arte Fabiani e i licei stanno valutando se intraprendere qualche azione di protesta contro la riforma della scuola voluta dal ministro dell’istruzione, Maria Stella Gelmini. Sono stati 25 gli studenti del D’Annunzio che hanno pernottato a scuola, dopo essersi attrezzati con sacchi a pelo, cibarie e una televisione. Per evitare danneggiamenti, le aule di informatica sono state chiuse a chiave, inoltre sono organizzati turni dipulizia eglioccupantisisono attrezzati per procedere nella raccolta differenziata dei rifiuti. Sonostatiinvececirca140i partecipantiaiworkshopealle varie attività che si sono susseguiti ieri per tutta la giornata, raccontano i diretti interessati: «Abbiamo organizzatounincontrosulconsumo critico e il boicottaggio delle multinazionali, con l’aiuto di pubblicazioni prese in botteghe di commercio equoesolidale.Inoltreabbiamo adibito un’aula alle proiezioni di film e continuiamo con i work shop di realizzazione di un documentario dedicatoalla protesta e di un giornalino.Unalezione è stata tenuta dalla professoressa di diritto, Cumbo, che cihaspiegatochenonrischiamo nulla dal punto di vista legale, visto che non abbiamo occupato l’intero edificio. La segreteria e una parte delle aule sono infatti aperte, quindicontinuanoafunzionareregolarmente». La dirigente scolastica, BombinaCarmela Giudice, si èdimostratamoltodisponibile nei confronti dei ragazzi: «La preside, per darci un aiuto, ci ha fatto scrivere una nota, in cui abbiamo elencato tutte le iniziative portate avanti.Ilfoglioèstatopoiconsegnato ai carabinieri. Ha infatti dovuto avvisare le forze dell’ordine della nostra ini- ziativa, ma senza fare alcuna denuncia». I ragazzi del D’Annunzio hanno ricevuto, ieri mattina, la visita di alcuni rappresentanti dell’istituto per geometri Pacassi: dopo otto giorni di autogestione, i ragazzi di via Vittorio Veneto stanno pensando di mettere in scena qualche altra forma di protesta. Le giornate sono state contrassegnate da attività informative, tra cui discussioni sui punti principali della riforma e la realizzazione di un giornalino e di striscioni. Proseguel’autogestioneanche per le classi delle altre due scuole del polo tecnico: i ragazzi dell’Iti Galilei e del Fermi ieri mattina hanno incontrato il vicepreside, Giorgio Petrin, e hanno promosso corsidiorientamentoperiragazzi del biennio, per aiutarli nella scelta dell’indirizzo di studio. Questa mattina gli studenti continuerannoaesprimere il proprio malcontento per la riforma e tutto ciò che comporterà: parleranno prima di tutto con il dirigente, Guido De Fornasari, poi seguiranno alla radio la discussione in senato del decreto Gelmini. Al polo sloveno i ragazzi proseguono nella discussione sulla riforma e sui temi di attualità: ieri hanno avuto come ospiti l’assessore provinciale Marko Marincic e il presidente regionale del Skgz, l’Unione culturale economica slovena, Rudi Pavsic, mentre oggi sarà la volta di Livio Semolic, presidente provincialedellostessoSkgz,ediJanezPovse,presidenteprovinciale dell’Sso, la confederazionedelleorganizzazionislovene. Ancora gli studenti dell’Iti in assemblea Francesca Santoro Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura Messaggero Veneto Gorizia Cronaca 29 OTT 2008 pagina 3 Al D’Annunzio hanno pernottato nelle aule in 25 Intanto prosegue l’autogestione all’Iti e al Fermi CONTRO LA RIFORMA Dilaga la protesta nella scuola L’istituto d’arte pronto all’occupazione e anche i licei si mobilitano Dilagalaprotestanellescuolegoriziane.Mentrel’ItasD’Annunzioprosegue nell’occupazionediuna partedellasededivia Brass, il polo tecnico e quello sloveno hanno intrapreso la strada dell’autogestione. La situazione è comunque in continua evoluzione, dal momento che anche l’istituto d’arte Fabiani e i licei stanno valutando se intraprendere qualche azione di protesta contro la riforma della scuola voluta dal ministro dell’istruzione, Maria Stella Gelmini. Sono stati 25 gli studenti del D’Annunzio che hanno pernottato a scuola, dopo essersi attrezzati con sacchi a pelo, cibarie e una televisione. Per evitare danneggiamenti, le aule di informatica sono state chiuse a chiave, inoltre sono organizzati turni dipulizia eglioccupantisisono attrezzati per procedere nella raccolta differenziata dei rifiuti. Sonostatiinvececirca140i partecipantiaiworkshopealle varie attività che si sono susseguiti ieri per tutta la giornata, raccontano i diretti interessati: «Abbiamo organizzatounincontrosulconsumo critico e il boicottaggio delle multinazionali, con l’aiuto di pubblicazioni prese in botteghe di commercio equoesolidale.Inoltreabbiamo adibito un’aula alle proiezioni di film e continuiamo con i work shop di realizzazione di un documentario dedicatoalla protesta e di un giornalino.Unalezione è stata tenuta dalla professoressa di diritto, Cumbo, che cihaspiegatochenonrischiamo nulla dal punto di vista legale, visto che non abbiamo occupato l’intero edificio. La segreteria e una parte delle aule sono infatti aperte, quindicontinuanoafunzionareregolarmente». La dirigente scolastica, BombinaCarmela Giudice, si èdimostratamoltodisponibile nei confronti dei ragazzi: «La preside, per darci un aiuto, ci ha fatto scrivere una nota, in cui abbiamo elencato tutte le iniziative portate avanti.Ilfoglioèstatopoiconsegnato ai carabinieri. Ha infatti dovuto avvisare le forze dell’ordine della nostra ini- ziativa, ma senza fare alcuna denuncia». I ragazzi del D’Annunzio hanno ricevuto, ieri mattina, la visita di alcuni rappresentanti dell’istituto per geometri Pacassi: dopo otto giorni di autogestione, i ragazzi di via Vittorio Veneto stanno pensando di mettere in scena qualche altra forma di protesta. Le giornate sono state contrassegnate da attività informative, tra cui discussioni sui punti principali della riforma e la realizzazione di un giornalino e di striscioni. Proseguel’autogestioneanche per le classi delle altre due scuole del polo tecnico: i ragazzi dell’Iti Galilei e del Fermi ieri mattina hanno incontrato il vicepreside, Giorgio Petrin, e hanno promosso corsidiorientamentoperiragazzi del biennio, per aiutarli nella scelta dell’indirizzo di studio. Questa mattina gli studenti continuerannoaesprimere il proprio malcontento per la riforma e tutto ciò che comporterà: parleranno prima di tutto con il dirigente, Guido De Fornasari, poi seguiranno alla radio la discussione in senato del decreto Gelmini. Al polo sloveno i ragazzi proseguono nella discussione sulla riforma e sui temi di attualità: ieri hanno avuto come ospiti l’assessore provinciale Marko Marincic e il presidente regionale del Skgz, l’Unione culturale economica slovena, Rudi Pavsic, mentre oggi sarà la volta di Livio Semolic, presidente provincialedellostessoSkgz,ediJanezPovse,presidenteprovinciale dell’Sso, la confederazionedelleorganizzazionislovene. Annunciate altre e diversificate iniziative, mentre negli istituti sloveni si discute su temi di attualità Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Francesca Santoro Apertura 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 3 Pd: con la Gelmini nell’arco di tre anni perderanno il posto 140 insegnanti «LariformaGelminicomporterà, a livello locale, la perdita intreannidi140insegnantiedi 100 operatori Ata a fronte di un numerodi studentiche, invece, èincontinuacrescita»: lohadichiarato l’assessore provinciale all’istruzione, Maurizio Salomoni, in occasione del pubblico incontro “Salviamo la scuola”,organizzatol’altrasera,nella sala dei Musei provinciali dal Forum provinciale Cultura e istruzione del Pd. Dal dibattito, a cui hanno partecipato numerosiesponentilocalidelpartito guidato da Walter Veltroni, èemersalavolontàdicontrastare in tutti i modi possibili la riforma della scuola del governo di centro destra. Sono tante le accuse mosse dall’opposizione ai provvedimenti sulla scuola, prima tra tutte quella di essere un esercizio contabile volto unicamente a far quadrare i conti: «Sono ben 133 i punti di erogazione cheinregionerischianodichiu- dere – ha affermato Donato Lamorte, segretario regionale Cisl Scuola –. Questi provvedimenti destrutturano la scuola pubblica e avranno un impatto gravissimo sulla scuola primaria». La perdita di più di 12 mila insegnatispecializzatiintreanniacausadell’introduzionedel maestro unico, la diminuzione del tempo scuola con ovvie ripercussioni negative sulle donne che svolgono un lavoro fuori casa, sono solo alcune delle nefasteconseguenzemesseinevidenza. A ciò va ad aggiungersi, come ha evidenziato il segretario provinciale del Pd, Omar Greco, la tendenza a ignorare le forze dell’opposizione, i rappresentanti sindacali, tutti i portatori di interesse e, più in generale,lasocietàcivile(«Contestiamo al governo che una riforma così importante sia stata assunta con decreto legge, scavalcando il Parlamento, luogo sacro per ogni democrazia»). Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Ospite eccezionale dell’incontro è stata la senatrice Tamara Blazina: «Tutti sanno che la scuola ha bisogno di riforme, ma esse devono essere condivise ed attuate adottando una visione globale, a partire dagli asili nido fino all’università. Per questo ci vogliono risorse, proprio quelle che il ministro Tremonti ha tagliato. La riforma Gelmini, si traduce nei fatti in un intervento contro la scuola pubblica e contro lo stesso principiodiautonomia,dalmomento che il dimensionamento spetta alle regioni e agli enti locali». Nel corso della serata sono intervenuti Barbara Macor, responsabile provinciale del Pd per la scuola e l’istruzione, Silvia Altran, assessore all’istruzione del comune di Monfalcone, Laura Fasiolo, preside del polo liceale di Gorizia e FabriziaPerco,docentediscuolaprimaria. Eleonora Sartori Taglio basso 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 3 DOPO LA MANCATA FIRMA Patto per l’Università L’appello di Gherghetta: accogliete le nostre istanze GORIZIA. La Provincia di Gorizia non ha aderito al Patto per l’università di Udine perché «è prevalsa una visione rivolta al passato»: lo ha affermato ieri il presidente Enrico Gherghetta. «L’Universitàha fatto un buon lavoro e il documento è condivisibile – ha sottolineato Gherghetta – noi ci riserviamodiaderiresuccessivamente, quando le istanze di Gorizia, provincia dell’integrazione, verranno prese in considerazione». IL SERVIZIO IN CRONACA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 3 Università, Gorizia aspetta L’assessore Salomoni sulla mancata firma del Patto: lo accetteremo se saranno accolte le nostre richieste Il mancato riconoscimento della dimensione regionale dell’ateneo di Udine e delle sue prospettive di collaborazioneconle realtà d’oltreconfineè alla base del rifiuto della Provincia di firmare il Patto per l’università. Una posizione condivisa anche dall’amministrazione di Pordenone, che infatti ha disertato la sottoscrizione del documento prevista nei giorni scorsi. Ma se le richieste finoratrascuratesarannoadeguatamenteconsiderate,idueenti firmeranno l’accordo. «Restiamoinattesa.Vediamosecisaràunaccoglimento delleistanzepresentatedalla Provincia relativamente alla dimensione regionale e al ruolo più ampio che l’ateneo udinese potrebbe avere», rimarca l’assessore provinciale all’Istruzione, Maurizio Salomoni. E prosegue: «Abbiamo partecipato al gruppo di lavorochehaportatoallarealizzazione del Patto per l’università, chiedendo l’introduzione di alcuni elementi necessari al riconoscimento all’Università di Udine di una dimensione regionale, non soltanto friulana». «Il presidente Gherghetta haritenutoopportunononfirmare, perché evidentemente c’è stata qualche resistenza e le nostre indicazioni non sono state prese in considerazione. Non ci resta, quindi, cheaspettarepervedereseci sarà qualche accoglimento successivo. Come Provincia abbiamo anche chiesto di tener conto del ruolo dell’ateneo al di fuori della regione, oltre che delle sue prospettive». Nei giorni scorsi il presidente della Provincia, Gherghetta, ha motivato la sua decisione di non firmare, spiegando che il Patto appare troppo sbilanciato su Udine e sulla regione, senza trascurareil fatto che non si tiene con- to dei possibili rapporti con gli atenei veneti, sloveni e austriaci.Ildocumentosipropone di sostenere l’Università udinese nel momento in cui si trova a dover fare i conti con la legge Tremonti: in pratica, il Patto riconosce all’ateneofriulano,il quarto piùsottofinanziato in Italia, di aver perseguito con successo la sua missione sia dal punto di vistadellaricercasiadaquello della didattica, ricordando che per molte famiglie ha garantito un facile e vantaggioso accesso all’alta formazione. (f.s.) Nella foto, l’assessore provinciale all’istruzione, Maurizio Salomoni Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 7 Oggi il via a “Go-orienta” C Oggi avrà inizio, al quartiere fieristico di via della Barca “Go-orienta”, il salone dell’orientamento scolastico, organizzato dalla Provincia fino al 31 ottobre. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Breve 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 9 ROMANS Folla alla mostra sulla Grande guerra ROMANS. Sono già diverse centinaia le persone che nel primo fine settimana di aperturahannovisitatolamostra sulla Grande guerra “Vita in trincea”, promossa dall’amministrazione comunale di Romans. L’esposizione di villa del Torre (la storica residenza di via Latina a Romans di proprietà dell’omonima famiglia) ha colpito il pubblico presenteallaseratainaugurale e quello accorso da subito, nei primi giorni, per la visita, per la straordinarietà degli oggetti presentati. Tutti reperti ritrovati nei campi di battaglia e nelle retrovie, appartenenti a collezioni private e dunque nella maggior parte dei casi inediti e mai esposti. In alcuni casi anche delle autentiche rarità, conservate con gelosia e cura dagli appassionati di ricerca storica, che hanno messo a disposizione del pubblico il frutto dei loro ritrovamenti. La mostra di Romans è curata in collaborazione conle associazioni“Museoricordi della Grande guerra a San Martino del Carso” e “Soška fronta” di Sempeter (Slovenia). Gode inoltre del patrocinio della provincia di Gorizia e della collaborazio- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. ne della Società filologica friulana. Lo storico e tragico evento verrà rivissuto anche attraversole fotografie dell’epoca, che completano il corredo espositivo, che ancora per due fine settimana arricchisconoancordipiùilgiàprestigioso ambiente della villa del Torre. E sempre nell’ambito delle iniziative sulla grande guerra questo giovedì 30 ottobre(20.30)pressolasalaconsiliare del Municipio si terrà anche una conferenza dello storico Marco Mantini, tratta dal libro “Generali nella nebbia: le prime 24 ore della battaglia di Caporetto”. Taglio basso 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 9 SAVOGNA Summit a Gabria sul raccordo Gorizia-Villesse SAVOGNA. Un tavolo verde fra amministrazioni locali, cittadini e tecnicidiAutovieveneteperdiscutere sulle problematiche relative all’adeguamentoasezioneautostradale del raccordo Gorizia-Villesse. L’incontro, che si terrà questo venerdì, alle 18, nella sede del circolo culturale “Skala” di Gabria, è la quarta di una serie di simili iniziative.DopogliincontridiGradisca,Villesse e Gorizia, toccherà a Savogna d’Isonzo ospitare l’iniziativa informativachedaràlapossibilitàaicittadini (sono circa 900 i terreni interessati dalla procedura d’esproprio relativa ai lavori sopra citati) in primo luogo di conoscere nel dettaglio l’intervento e chiedere delucidazioni ai tecnici di Autovie venete, presenti all’incontro. Presente sarà anche l’assessore provinciale all’Ambiente, Mara Cernic, che è nel contempo una delle promotrici dell’iniziativa. «Tutto è nato dalla visita ricevuta da quattro associazioni di agricoltori del territorio – spiega l’assessore – che ci hanno fatto presente quanto certi passaggi della procedura siano nebulosi: il progetto dell’operadi allargamentodellasedestradaleèvisibile soltanto a Trieste e Villesse, ma è poco comprensibile dal cittadino comune. Nel contempo, la procedura d’esproprio non è partecipata e non tutti sanno in quali termini avverràl’esproprio.Unpo’poco,considerata la quantità di terreni interessati. Il nostro obiettivo è, pertanto, quello di dare la possibilità ai singolicittadinid’intervenire.Soltantoloro,infatti,hannolapossibilitàdipresentare eventuali osservazioni al progettoentroilprossimo 11novembre». Di stretta competenza dell’assessore Cernic è, in particolar modo, l’impatto ambientale del progetto, sia per quanto riguarda l’aspetto relativo alle acque reflue sia relativamente all’impatto acustico. In più, l’assessore ha già contattato il presidente della Regione Renzo Tondo perstilareunaccordoprogrammatico tra gli enti locali interessati per definireletempistichediliquidazione. «Faccio un esempio – conclude MaraCernic–:sel’allargamentodell’autostrada dovesse prevederel’abbattimento di una stalla, prima bisognerebbe costruirne un’altra per non arrecare un ingente danno al proprietario del bestiame. Nello stesso modo, ci sono diversi aspetti da definire prima dell’inizio dei lavorieallostatoattualeleinformazioni in possesso dei proprietari interessati sono fin troppo scarne». (d.c.) Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Spalla destra 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Gorizia Sport e Turismo pagina 15 Basket serie C2. Ripercorse, all’Auditorium, le tappe più significative della lunga attività sportiva Famiglia Ardita, 48 anni sulla breccia GORIZIA.Piùche unapresentazione ufficiale è stata una vera e propria riunione di famiglia allargata quella che lunedì sera ha riempito gli spalti dell’Auditorium di via Roma. Tesserati, parenti, tifosi e simpatizzanti hanno circondato il tavolo alto sul quale sedevano il presidente dell’Us Ardita Diego Falzari e i massimi rappresentanti delleistituzionilocali,dall’assessore provinciale allo sport Sara Vito al sindaco di GoriziaEttoreRomoli,ilconsigliereregionaleGaetano Valenti, il presidente provinciale del Coni Giorgio Brandolin e il presidente regionale Fip Ezio Cipolat, mentre alle loro spalle venivano proiettate diapositive che riassumevanoi48annid’attivitàdelsodalizio goriziano. Di tempo ne è passato da quando la palestra della Stella Mattutina ancora non esisteva, nel frattempo quella della società goriziana è stata una continua ascesa, fino all’esperienzain B2 accantonata per lasciare spazio a quanti si presentavano in città per raccogliere il testimone della fallita Pallacanestro Gorizia. Ripartita dalla serie D con il principale obiettivodi valorizzare il proprio vivaio, oggi l’Arditapuòvantareoltreduecento tesserati e uno staff tec- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. nicodiprimissimo livelloche ne fanno «un riferimento nelladestraIsonzo–comehasottolineato l’assessore provinciale Sara Vito – come dall’altrapartedelfiumelosonoFogliano e Falconstar». C’è stato anche tempo per omaggiare quanti hanno reso possibili questi risultati, con una particolare nota di merito per l’ex presidente Fabrissin, artefice della scalata alla B2. Ma l’applauso più sentito e commosso è stato quello a ricordo di Tullio Gabrielli, “il Professore” dell’Arte, pietra miliare dello sport goriziano. È stata infatti proprio l’Ardita a raccogliere il patrimonio sportivo dell’altra storica so- cietà cittadina, sposandone pienamente gli intenti umani e sportivi. Traquantihannopresentato, descritto ed elogiato l’attività dell’Ardita, la dichiarazione forse più significativa è stata proprio quella del responsabile del settore giovanile, Maurizio Pais: «Il nostro impegno a lungo termine è quello di avere una prima squadra al livello del nostro vivaio – aggiungendo – non si può erigere un edificio senza fondamenta, significa fare il passo più lungo della gamba. Il nostro lavoro sui giovani è dunque finalizzato proprio a costruire la prima squadra del domani». (d.c.) Taglio medio 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Nazionale Cultura e Spettacolo pagina 17 Storia per immagini di Armando Diaz GORIZIA. È possibile che una mostra fotografica,unasempliceperquanto suggestiva successione di immagini, scelte e raccolte da altri, restituisca il trattoautenticodiunapersonalità?Èingradodiportare lo spettatore, anche solo per un attimo oltre gli stereotipi in cui né è racchiusoilricordo?Sonodomande legittime che diventano cruciali quando la personalità in questione è quella di uno dei protagonistidellaPrimaguerra mondiale e dell’immediato primo dopoguerra, il generale Armando Diaz, al giudizio del quale sembrano inevitabilmente legati una serie di stereotipi favorevoli e contrari, buoni e cattivi, come rivela la serie delle biografie che gli furono dedicate. Il prezioso Fondo Diaz dei Musei orovinciali di Gorizia si aprirà al pubblico in occasione della mostra Diaz dalla Libia a Vittorio Veneto. Immagini dall’archivio Diaz dei Musei provinciali di Gorizia, che s’inaugura oggi, alle 18, nella sede di borgo Castello dei Musei provinciali,presentiilpresidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta, la vicepresidente e assessore provinciale a culturaeturismoRobertaDemartin, il colonnello Matteo Paesano, Presidente della Commissione italiana di storia militare e capo dell’Ufficio storico delloStato maggioredellaDifesa, lo storico Fulvio Salimbeni, la Sovrintendente dei Musei provinciali di GoriziaRaffaellaSgubine la Conservatrice Alessandra Martina. La mostra dedicata al FondoDiaz,curatadaPaoloPozzatoedaAlessandra Martina, che firma anche il catalogo, permette di offrire una chiave di lettura, fra le tante sulla figura del generale, inserita nel contestodiquell’immaneconflitto globale che fu la Prima guerra mondiale. Diaz fu realmente il generale umano e comprensivo che sostituì con una serie variegata e psicologicamente attenta di provvidenze alle truppe, la brutalità e la rozzezza della gestione Cadorna?FuilcapodiStato Maggiore che seppe finalmente muoversi primus inter pares tra i colleghi, valorizzando la personalità dei collaboratori, senzaadombrarsidellafama che guadagnavano, ed evitando il ricorso alla soluzione sbrigativa dei provvedimenti di esonero, i famigerati siluramenti? Oppure fu semplicementel’uomogiustoalmomentogiusto?Iltemporeggiatore che non seppe risolversi ad un’azione offensiva se non per le pressioni dell’autorità politica? Ciascuno di questi punti di vista, e altri che si potrebbero elencare o individuare,hannoavutosostenitori più o meno illustri.Ciascunodiessitroverebbe probabilmente provedocumentariesufficienti tanto a sostenerlo, quanto a smentirlo. Diaz rimane un personaggio per il quale non è facile entusiasmarsi, ma che è al contempo altrettanto difficile odiare. Ed è forse proprio questo il tratto dominante che emerge dalle immagini presenti in questa mostra. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Oggi a Gorizia s’inaugura la mostra fotografica dedicata a Diaz Editoriale 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Pordenone Cronaca pagina 3 BRACCIO DI FERRO CON UDINE Patto per l’Università Ciriani: coinvolgeremo le nostre categorie PORDENONE.LaProvinciadi Pordenonerilanciaedopolamancatasottoscrizione del patto udinese a favore dell’università, chevedeinsiemeistituzioniecategorieeconomiche, ha intenzione di presentare un proprio documento dedicato allo sviluppo dellaformazionepostdiplomanelFriulioccidentale. È una strategia duplice, quella del presidente dell’ente, Ciriani: fare sistema attorno al Consorzio universitario, ma anche mantenere un’identità plurale attraverso collaborazioni con Udine e Trieste. I SERVIZI IN CRONACA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Pordenone Cronaca pagina 3 Sopra lezioni al Consorzio universitario di Pordenone; a fianco i 4 laureati in Ingegneria dell’innovazione e i colleghi studenti e le famiglie che li hanno applauditi (F. Missinato) Il futuro della formazione. La Provincia rilancia l’iniziativa dopo la mancata firma dell’intesa per la valorizzazione dell’ateneo friulano Il presidente: accordo troppo “udinecentrico”, dobbiamo dialogare con tutti. La replica: mettiamo insieme tutte le forze che sono disponibili «Università, patto per Pordenone» Ciriani: coinvolgeremo le categorie. Appello del rettore a fare sistema di STEFANO POLZOT La Provincia di Pordenone rilancia e dopo la mancata sottoscrizione del patto udineseafavoredell’università, che vede insieme istituzioni e categorie economiche,haintenzionedipresentare la prossima settimana un proprio documento dedicato allo sviluppo della formazione post diploma nel Friuli occidentale. E’ una strategia duplice, quella del presidente dell’ente, Alessandro Ciriani: fare sistema attorno al Consorzio universitario, ma anche mantenere un’identità pluraleattraversocollaborazioni forti con Udine e Trieste,masenzarinunciarealle sinergie con altri atenei. Indirizzi ai quali risponde il rettore dell’università di Udine,Cristiana Compagno, che ieri mattina, in occasione della consegna a Pordenone delle prime quattro lauree del corso magistrale diIngegneriadell’innovazione, si è detta fiduciosa che il patto sarà allargato anche a coloro che, in prima battuta, non hanno firmato. «Avevamo una necessità – afferma la professoressa Compagno –ovverocheilpattofossesot- Alessandro Ciriani Cristiana Compagno toscritto nella settimana del trentennale dalla fondazione dell’università. Questo non vuol dire che è un documento “chiuso”: intendiamo recuperare e mettere insieme tutte le forze senza escludere nessuno, tantomeno le categorie economiche della provincia di Pordenone». «Non c’è nessuna polemica con Udine - mette le mani avanti il presidente Ciriani semplicemente stiamo predisponendounpattocheraccoglie le istanze delle istitu- zioni locali e delle categorie economiche,ovverodegliinterlocutori che ruotano attornoalconsigliodiamministrazione del Consorzio universitariopordenonese.Nulla vieta che in futuro il patto di Udine possa essere integrato». Sta di fatto che la sua prima stesura non ha soddisfatto Ciriani: «E’ un documentounpòtroppo“udinecentrico” che non valorizza abbastanza l’articolazione di un’università che, va ricor- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. dato, fu fondata grazie anche alla sollecitazione di molti pordenonesi. Negli incontri preparatori noi, ma anche la Provincia di Gorizia, avevamo chiesto che fossero coinvolte anche le categorie del pordenonese, ma questo non è avvenuto. Lo stiamofacendocomeenteintermedio, pronti a redigere un patto per la formazione universitaria a Pordenone». Un Consorzio, quello immaginato da Ciriani, che non vive di sola luce riflessa. «Sonoimportanti–commenta – le collaborazioni con Udine e Trieste, ma ritengo che dobbiamo dialogare con altriatenei,aprendocianuovi orizzonti per fare in modo che ci sia lo sviluppo di nuovi corsi in stretta aderenza conle istanzedelterritorio». Un tradimento del legame tradizionale con Udine? «Le relazioni multiateneo – commentalaCompagno–sono un valore e una ricchezza, così come le sinergie territoriali. Va detto che esiste già un comitato interatenei con Trieste». Una risposta diplomatica a fronte di una volontà, quella manifestata da Ciriani, che qualche malumore lo ha già creato. Apertura 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Pordenone Cronaca Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. pagina 3 Apertura 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Udine Cronaca pagina 2 PORDENONE Ciriani perplesso: il documento è un po’ troppo “Friulicentrico” LaProvinciadiPordenonerilanciaedopo la mancata sottoscrizione del patto udinese a favore dell’università – che vede insieme istituzioni e categorie economiche – ha intenzione di presentare la prossima settimana un proprio documento dedicato allo sviluppo della formazione post diploma nel Friuli occidentale. Èuna strategia duplice,quelladel presidentedell’ente,AlessandroCiriani:faresistema attorno al Consorzio universitario, ma anche mantenere un’identità plurale attraverso collaborazioni forti con Udine e Trieste, senza rinunciare alle sinergie con altri atenei. Indirizzi ai quali risponde il rettore dell’università di Udine, Cristiana Compagno, che ieri mattina, in occasione della consegna a Pordenone delle prime quattrolaureedelcorsomagistralediIngegneria dell’innovazione, si è detta fiduciosache il patto sarà allargato anche a coloro che, in prima battuta, non hanno firmato. «Avevamo una necessità – afferma la professoressa Compagno – ovvero che il patto fosse sottoscritto nella settimana del trentennale dalla fondazione dell’università. Questo non vuol dire che è un documento Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. “chiuso”: intendiamo recuperare e mettere insieme tutte le forze senza escludere nessuno, tantomeno le categorie economiche della provincia di Pordenone». «Non c’è nessuna polemica con Udine – mette le mani avanti il presidente Ciriani – semplicemente stiamo predisponendo un pattocheraccoglieleistanzedelleistituzioni locali e delle categorie economiche, ovvero degli interlocutori che ruotano attornoalconsigliodiamministrazionedelConsorzio universitario pordenonese. Nulla vieta che in futuro il patto di Udine possa essere integrato». Sta di fatto che la sua prima stesura non ha soddisfatto Ciriani: «È un documento unpòtroppo“udinecentrico”chenonvalorizza abbastanza l’articolazione di un’università che, va ricordato, fu fondata grazie anche alla sollecitazione di molti pordenonesi.Negliincontripreparatorinoi,maanche la Provincia di Gorizia, avevamo chiesto che fossero coinvolte anche le categoriedel pordenonese,maquestonon èavvenuto. Lo stiamo facendo come ente intermedio, pronti a redigere un patto per la formazione universitaria a Pordenone». Taglio medio 29 OTT 2008 Messaggero Veneto Udine Cronaca pagina 2 GORIZIA Gherghetta: Udine guarda al passato per questo l’Isontino non ha firmato La Provincia di Gorizia non ha aderito al Patto per l’università di Udine perchè «è prevalsa una visione rivolta al passato»: lo ha affermato ieri il presidente EnricoGherghetta.Affermazionicheaggiungono ancora un po’ di sale alla vicenda della mancata sottoscrizione del documento sia da parte della Province di Gorizia che di quella di Pordenone. Al testo sottoscritto lunedì a Udine la Provincia di Gorizia aveva chiesto l’aggiunta di «nove righe di testo – ha spiegato Gherghetta – che sancivano il legame dell’ateneo friulano con la regione e il sistema territoriale, puntando sulle risorse di ricerca, internazionalizzazione e multidisciplinarieta». Un preambolo che non è stato accolto, perchè – secondo Gherghetta–«è prevalsaunavisione rivoltaall’esaltazione del passato. Noi chiedevamo un approccio più dinamico». «L’Università ha fatto un buon lavoro e il documento è condivisibile – ha sottolineato Gherghetta – noi ci riserviamo di aderire successivamente, quando le istanze di Gorizia, pro- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. vincia dell’integrazione, verranno prese in considerazione». «Restiamo in attesa. Vediamo se ci sarà un accoglimento delle istanze presentate dalla Provincia relativamente alla dimensione regionale e al ruolo più ampio che l’ateneo udinese potrebbe avere», rimarca l’assessore provinciale di Gorizia all’Istruzione, Maurizio Salomoni. E prosegue: «Abbiamo partecipato al gruppo di lavoro che ha portato alla realizzazione del Patto per l’università, chiedendo l’introduzione di alcunielementi necessari al riconoscimento all’Università di Udine di unadimensioneregionale,nonsolofriulana. Come Provincia abbiamo anche chiesto di tener conto del ruolo dell’ateneo al di fuori della regione, oltre che delle sue prospettive future». NeigiorniscorsiilpresidentedellaProvincia,Gherghetta,hamotivatolasuadecisione di non firmare, spiegando che il Patto appare troppo sbilanciato su Udine e sulla regione, senza trascurare il fatto che non si tiene conto dei possibili rapporti con gli atenei veneti, sloveni e austriaci. Taglio medio