RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia

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RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia
PROVINCIA DI GORIZIA
RASSEGNA STAMPA
MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2008
Rassegna per testata/edizione
N° Titolo
Testata-Edizione
1
Il Gazzettino Pordenone
29-10-2008
Il Gazzettino Pordenone
29-10-2008
Il Gazzettino Udine
29-10-2008
Il Gazzettino Udine
29-10-2008
Il Piccolo Gorizia
29-10-2008
Il Piccolo Gorizia
29-10-2008
Il Piccolo Gorizia
29-10-2008
Il Piccolo Gorizia
29-10-2008
Il Piccolo Gorizia
29-10-2008
Il Piccolo Gorizia
29-10-2008
Il Piccolo Gorizia
29-10-2008
Il Piccolo Gorizia
29-10-2008
Il Sole 24 Ore NordEst
29-10-2008
Messaggero Veneto Gorizia
29-10-2008
Messaggero Veneto Gorizia
29-10-2008
Messaggero Veneto Gorizia
29-10-2008
Messaggero Veneto Gorizia
29-10-2008
Messaggero Veneto Gorizia
29-10-2008
Messaggero Veneto Gorizia
29-10-2008
Messaggero Veneto Gorizia
29-10-2008
Messaggero Veneto Gorizia
29-10-2008
Messaggero Veneto Nazionale
29-10-2008
Messaggero Veneto Pordenone
29-10-2008
Messaggero Veneto Udine
29-10-2008
Messaggero Veneto Udine
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Noi firmeremo un patto per Pordenone
Data
Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia -
Il sindacato studia la riforma
Provincia di Gorizia -
Scuola, si fa la conta degli istituti
Provincia di Gorizia -
Scelti i tre testi friulani vincitori del Premio Atf
Provincia di Gorizia -
Mobilitazione anche al Pacassi
Provincia di Gorizia -
Promemoria
Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - Roberta Demartin -
Da oggi a venerdi torna il salone Go Orienta
Provincia di Gorizia -
Gherghetta: Udine non ha compreso le nostre prerogative
Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia -
Un corso per diventare attori
Licia Morsolin - Provincia di Gorizia -
Cassa integrazione all'Italsvenska. C'e' il nullaosta della Regione
Enrico Gherghetta - Marino Visintin - Provincia di Gorizia -
Raddoppio del raccordo, gli agricoltori chiedono tempi certi per gli indennizzi
Mara Cernic -
Da cinquant'anni e' sempre il vivaio la forza dell'Ardita
Sara Vito -
Isontino verso lo stato di crisi
Marino Visintin -
Laboratori per giovani attori
Licia Morsolin -
Dilaga la protesta nella scuola
Marco Marincic -
Pd: con la Gelmini nell'arco di tre anni oerderanno il posto 140 insegnati
Maurizio Salomoni -
Universita', Gorizia aspetta
Enrico Gherghetta - Maurizio Salomoni - Provincia di Gorizia -
Oggi il via a Go-orienta
Provincia di Gorizia -
Folla alla mostra sulla Grande guerra
Provincia di Gorizia -
Summit a Gabria sul raccordo Gorizia-Villesse
Mara Cernic -
Famiglia Ardita, 48 anni sulla breccia
Sara Vito -
Storia per immagini di Armando Diaz
Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - Roberta Demartin -
Universita', patto per Pordenone
Provincia di Gorizia -
Ciriani perplesso: il documento e' un po' troppo Friulicentrico
Provincia di Gorizia -
Gherghetta: Udine guarda al passato per questo l'Isontino non ha firmato
Enrico Gherghetta - Maurizio Salomoni - Provincia di Gorizia -
29 OTT 2008
Il Gazzettino Pordenone Citta'
pagina 2
Il presidente della Provincia in accordo con il Consorzio universitario non ha sottoset:itto il documento a favore dell' Ateneo udinese
((Noifirmeremo un patto per Pordenone»
Ciriani: «Collaboriamo anche con Trieste. Faremo un accordo che garantisca il campus»
«II Patto per l'Università che l'altro giorno è
stato firmato a Udine non corrispondeva appieno
alle esigenze di Pordenone. Per questo non lo
abbiamo firmato». Il presidente della Provincia,
Alessandro Ciriani spiega perchè la Destra Tagliamento, così come ha fatto Gorizia, non ha
sottoscritto i! documento. «Per la verità . va
avanti Ciriani • i! documento era un pò troppo
udinesicentrico e noi non possiamo dimenticare
che il Consorzio Universitario collabora oltre
che con l'Ateneo udinese anche con quello di
Trieste». da quanto si è appreso lo stesso Consorzio avrebbe frenato sulla firma, ma non i
segno di contrapposizione, ma per la necessità di
ampliare le garanzie per l'area universitaria del
Friuli Occidentale. Non a caso nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra tutti i soci del Consorzio
e le Istituzioni. Da quella riunione potrebbe
uscire una sorta di integrazione al documento
firmato a Udine. «Come dire- conclude Alessandro Cìrianì • che potremmo definirlo un patto per
Pordenone, utile per garantire lo sviluppo del
nostro campus».
La mìssion "Patto tra l'Università di Udine e i
territori" firmato nei giorni scorsi è stato promosso da venti tra istituzioni e associazioni e ha
ottenuto 32 firme in calce. Tra esse quelle del
presidente della Provincia, Fontanini, dell'areivescovo Brollo, del sindaco di Udine Honsell, dei
rappresentanti locali di Confindustria, Api,
Cciaa, Confagricoltura, Coldiretti, Cna, Cgil, Cisl
e Uil, Comitato 482, Filologica, Comitato per
l'Autonomia del Friuli, Bee e Banca di Cividale.
In veste di osservatore anche i! presidente della
Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta che come Pordenone non ha firmato il documento.
«Sono d'accordo con ogni parola scritta - ha
detto nel suo intervento - ma ancora non firmiamo perché avremmo voluto si dicesse qualcosa
in più ». Che cosa lo ha spiegato a margine: «Che
l'università è una locomotiva non solo per il
Friuli, ma per tutta la regione ed anche per i
paesi limitrofi». Convinti del Patto, che hanno
tutti sottoscritto, ma con posizioni diverse sui
primi strumenti attuativi i deputati presenti: Pittoni (Lo), Saro (Pd1), Strizzolo, Pertoldi e Pegorer (Pd) ,A partire dalle azioni per scongiurare i
tagli governativi previsti dal 2009. «Mi impegno
in sede romana per i finanziamenti secondo il
merito - ha detto Pittoni - e chiedo un'azione
bipartisan per gli atenei piccoli e virtuosi », Un
dato: il Consorzio universitario della Destra Tagliamento paga in proprio gran parte dei corsi.
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Taglio medio
Il Gazzettino Pordenone Citta'
29 OTT 2008
pagina 3
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Taglio alto
29 OTT 2008
Il Gazzettino Udine Regione
pagina 5
L'assessore regionale Molinaro ha incontrato i delegati all'istruzione delle Province per discutere del piano Gelmini
SCuola, si fa la conta degli istituti
Trieste
L'applicazione in Friuli Venezia Giulia
del piano di ridimensionamento della rete
scolastica inserito nella Legge Gelmini è
stato l'argomento dell'incontro, ieri nella
sede del Consiglioregionale di Trieste, tra
l'assessore all'Istruzione, Roberto Molinaro, e gli assessori alle Politiche educative
della Provincia di Gorizia Maurizio Salomon, Pordenone Lorenzo Cella, Trieste
Adele Pino e Udine Elena Lizzi,
Era presente all'incontro anche il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Ugo
Panetta, che ba prodotto i dati sulla p0polazione scolastica delle 207 istituzioni autonome della Regione, essenziali ad una
+ corretta valutazione delle scelte da attuare.
"Dal punto di vista generale siamo tutti
consapevoli che abbiamo davanti un percorso caratterizzato da molte incertezze»
ba detto l'assessore, auspicando che esse
vengano chiarite quanto prima, «affinché sono da considerare ai fini dell'azione di
ciascuno possa fare la sua parte al fine di ridimensionamento né le scuole con insegarantire la continuità di erogazione e la gnamento in lingua slovena né quelle di
qualità di quel servizio fondamentale che è montagna, anche se nell'incontro è stato
l'istruzione pubblica».
fatto osservare che le prime sono comunMolinaro ha quindi spiegato che la Re- que aperte a un confronto sul tema e che le
gione intende far propri alcuni criteri seconde dovranno prima o poi esser inteomogenei di riferimento validi per tutto il ressate a un processo di adeguamento che
Friuli VeneziaGiulia, a partire dal numero
ne incrementi il livelloqualitativo.
degli alunni iscritti all'anno scolastico
"Grazie alla disponibilità dell'Ufficio
2008-09 da considerare nell'applicazione scolastico a fornire da subito i tabulati eladella riforma, mentre l'andamento da valu- borati, le Province potranno iniziare a latare sarà quello relativo agli ultimi 5 anni.
vorare partendo da dati omogenei"ba noL'assessore ha rilevato che, per salva- tato l'assessore, rinviando ad un incontro
guardare il radìcamento territoriale delle successivo gli approfondimenti connessi
ultime generazioni, nell'ambito del primo sia alla valutazione delle informazioni forciclo di istruzione va privilegiata la costì- nite dall'Ufficio scolastico regionale che
tuzione di istituti comprensivi, mentre per alla effettiva consistenza attuativa delle
quanto riguarda le istituzioni scolastiche norme diramate a livellonazionale.
del secondo ciclo è da perseguire la formaPer quanto concerne il dimensionamenzione di istituti superiori multi-indirizzo.
to della rete scolastica, Molinara ba ricorSecondo Molinara, che su questo ba tr0- dato che è tuttora vigente il piano regionale .
vato concordi gli assessori provinciali, non di dimensionamento, approvato nel 2000.
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Taglio medio
29 OTT 2008
Il Gazzettino Udine Cultura e Spettacolo
pagina 9
Scelti i tre testi friulani
vincitori del Premio Atf
Udine
"Certis femìnis a stan sintadis dibant. ..sore la lòr fortune",
''Dentri une scjate rosse" e "Dut
a puest" sono i tre testi (qui
citati in ordine alfabetico) vincitori del 9. Concorso per testi
teatrali in lingua friulana indetto dalla Associazione Teatrale Friulana con il contributo
della Regione e con il patrocinio delle Province di Udine,
Pordenone e Gorizia, della Società Filologica Friulana e dell'Ente Friuli nel Mondo. Erano
venti le 'opere presentate al
concorso da 19 autori. A esaminarle è stata una giuria presieduta dal critico Gianni Cianchi
e composta da Doris Taboga
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
per la Provincia di Udine, Anna Madriz per la Provincia di
Gorizia, Elena Zanussi per la
Provincia di Pordenone, Gianni Sergio Pascoli per la Società
Filologica Friulana, Alessandro Montello per Friuli nel
Mondo, Danilo D'Olivo per
l'Atf, con Daniela Zorzini nel
ruolo di segretaria.
L'ordine dei premi, gli autori
vincitori e, inoltre, le segnalazioni di altri lavori meritevoli,
saranno comunicati con la lettura del verbale conclusivo dei
lavori della giuria, nel corso
della cerimonia di premiazione
che si svolgerà nella sala consiliare del Comune di Gradisca
d'Isonzo, alle lO di domenica
14dicembre.
Taglio medio
29 OTT 2008
Il Piccolo Gorizia Cronaca
pagina 18
LA MOBILITAZIONE DEGLI STUDENTI
Mobilitazione anche nelle scuole goriziane contro il decreto Gelmini
D’Annunzio occupato, autogestione al Fabiani
Gli universitari scrivono al ministro Gelmini
GORIZIA Studenti del Pacassi
mobilitati, si va verso l’occupazione. Mentre al D’Annunzio, nonostante la richiesta della preside di
sospenderla, gli studenti mantengono l’occupazione. Intanto, dopo
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un’affollata assemblea degli universitari goriziani, gli studenti
hanno deciso di inviare una lettera di protesta al ministro Gelmini.
A pagina 18
Apertura
29 OTT 2008
Il Piccolo Gorizia Cronaca
pagina 18
STUDENTI. NON SI PLACA LA PROTESTA ANTI-GELMINI
Mobilitazione anche al «Pacassi»
Ragazzi determinati. Annunciata oggi manifestazione davanti alla Provincia
di FRANCESCO FAIN
Hanno iniziato sottotraccia. Già una settimana fa. Un’autogestione silenziosa, mai sopra le righe, ordinata ma che dovrebbe trasformarsi nelle
prossime ore in occupazione vera e propria.
Anche l’Istituto «Pacassi» fa sentire forte la sua
voce contro il decreto Gelmini. «Perché non possiamo permettere che il governo smonti pezzo per
pezzo la scuola», la sottolineatura di uno dei portavoce della protesta che
è in costante contatto con
gli organizzatori delle iniziative di protesta negli
altri Istituti cittadini. Ieri, l’autogestione è culminata in un’assemblea svoltasi nell’atrio della scuola: «Solitamente - aggiunge - ci davamo appuntamento all’esterno, visto
che a chiedercelo era stato il nostro dirigente scolastico ma, di fronte a
questa pioggia insistente,
abbiamo scelto di restare
all’interno». Gli studenti
dimostrano di essere molto informati sugli effetti
concreti che avrà il decreto Gelmini. «Ne abbiamo
parlato lungamente in
questi giorni e abbiamo
esaminato con attenzione
i contenuti della riforma.
Non siamo certamente
degli sprovveduti e non
siamo nemmeno disinformati. Siamo arrivati alla
conclusione che i tagli
previsti dal governo Berlusconi rischiano di impoverire ulteriormente il
settore dell’istruzione e
noi non possiamo permet-
terlo». Per questo, si è deciso di dare il via a forme
di protesta più incisiva,
come l’occupazione. Gli
studenti del Pacassi hanno preso coraggio. Tutti i
timori sono svaniti alla
notizia che già lunedì
scorso al D’Annunzio i ragazzi - oltre con i zainetti
«d’ordinanza» - si sono
presentati con sacchi a
pelo e fornelli da campo
per occupare la scuola.
Continua - invece - l’autogestione agli Istituti Galilei e Pacassi. Ieri mattina, c’è stato un incontro
fra una delegazione di
studenti e il vicepreside
Giorgio Petrin. «Sono state fissate alcune regole
da osservare in queste
giornate - sottolinea uno
dei due portavoce della
protesta -. È stato un incontro molto positivo.
Terminata la riunione, è
partita l’autogestione vera e propria con lezioni
direttamente promosse
da noi studenti. In questa
maniera, abbiamo impegnato proficuamente il
tempo».
C’è stato anche lo spazio per un ulteriore confronto sui contenuti del
decreto Gelmini e sui possibili tagli che incombono anche sulle scuole
isontine. L’azione di protesta appariva, ieri, più
blanda. «Ma c’era un motivo: alcune classi erano
impegnate in attività fuori dall’Istituto». Di occupazione, per ora, non si
parla. O meglio: c’è una
parte di studenti che vorrebbe farlo subito e chi,
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invece, teme provvedimenti disciplinari da parte del dirigente scolastico. Falchi contro colombe, insomma.
Niente da fare - invece
- alla Magistrali. Lunedì
sera si era diffusa la voce
che martedì (ieri) sarebbe scattata l’occupazione
dell’Istituto ma, a quanto
pare, i «falchi» sono stati
neutralizzati da coloro, la
maggioranza, che ritengono non sia il caso di dare
vita ad azioni di protesta
così dure.
Questa mattina - infine
- potrebbe svolgersi una
manifestazione davanti
alla Provincia. Obiettivo?
Nemmeno a dirlo: contrastare il decreto Gelmini.
Apertura
29 OTT 2008
Il Piccolo Gorizia Cronaca
pagina 18
Gli studenti del «Pacassi» che dopo l’autogestione pensano all’occupazione dell’Istituto
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Apertura
29 OTT 2008
Il Piccolo Gorizia Cronaca
pagina 18
PROMEMORIA
Verrà inaugurata oggi alle 18 ai Musei
provinciali di Borgo Castello la mostra
«Diaz, dalla Libia a Vittorio Veneto»
curata dalla Provincia. In esposizione
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
immagini dell’archivio Diaz conservato ai
Musei provinciali. Alle 11.30 in municipio
presentazione delle mostre sulla Grande
guerra del Comune.
Breve
29 OTT 2008
Il Piccolo Gorizia Cronaca
pagina 19
AL PALAFIERE
Da oggi a venerdì
torna il salone
«Go Orienta»
Da oggi a venerdì al quartiere fieristico di Gorizia torna «Go Orienta», il salone dell’orientamento rivolto ai giovani e promosso dalla Provincia di Gorizia. Saranno cinquanta gli stand che
nell’arco di tre mattinate proporranno
agli studenti tutte le informazioni necessarie per cominciare a pensare alla
scelta dell’Università e del lavoro o dell’istituto superiore al quale iscriversi.
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Breve
29 OTT 2008
Il Piccolo Gorizia Cronaca
pagina 19
UNIVERSITA’
Gherghetta: «Udine
non ha compreso
le nostre prerogative»
«La Provincia di Gorizia non ha aderito al Patto per l'università di Udine
perchè è prevalsa una visione rivolta
al passato».
L’ha affermato il presidente Enrico
Gherghetta. Che ha spiegato: «Ci riserviamo di aderire successivamente,
quando le istanze di Gorizia, provincia
dell'integrazione, verranno prese in
considerazione».
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Breve
Il Piccolo Gorizia Agenda e Taccuino
29 OTT 2008
pagina 22
Un corso per diventare attori
Al via l’iniziativa degli Artisti associati. Coinvolti molti esperti del settore
I PERSONAGGI
Tra i docenti
la goriziana Kravos
Si rinnova anche quest’anno, con i «Laboratori
Teatro Giovani 2008», la
proposta di Artisti Associati e Provincia di Gorizia, presentata ieri dall’assessore provinciale alle
Politiche giovanili Licia
Morsolin e dal direttore
di Artisti Associati Walter
Mramor. Il progetto prevede quattro stage che si svilupperanno tra novembre
e dicembre a Gorizia e
nel resto della provincia.
La prima proposta è quella del Corso Base, che prevede 40 ore di lezione e si
svolgerà al Teatro Verdi
di Gorizia. Per novembre
l’orario sarà dalle 19 alle
22, mentre per dicembre
dalle 19 alle 21, con le lezioni teoriche e pratiche
che saranno tenute da Paola Bonesi e Gloria Sapio.
Il corso permetterà ai partecipanti di sviluppare le
prime esperienze autonome in campo teatrale dopo aver acquisito le nozioni basilari di dizione, respirazione, fonetica, uso
della voce nella recitazio-
L’attrice goriziana Anita Kravos
ne e movimento del corpo. I giovani avranno anche la possibilità di confrontarsi con alcuni personaggi importanti della scena teatrale e cinematografica italiana: sono già stabiliti incontri con gli attori Ettore Bassi, Laura Lattuada e la goriziana Anita
Kravos. Lo stage di base
vedrà un primo incontro
aperto a tutti gli interessati venerdì 31 ottobre, alle
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
19, al Teatro Verdi, mentre il calendario delle lezioni prevede nove serata
nel mese di novembre e
due nel mese di dicembre. Il costo di iscrizione per ricevere tutte le informazioni o ottenere i moduli è possibile rivolgersi alla sede di Artisti Associati, in via Carducci 71, a Gorizia, o inviare una mail a
[email protected] - è di 120 eu-
ro (per i partecipanti dai
25 anni in su), e di 60 euro
(per i ragazzi dai 14 ai 24
anni). Più specifici ed approfonditi, invece, sono
gli altri tre stage previsti
dal progetto 2008. Luigi
Minelli, truccatore della
Scala, terrà un corso di
trucco teatrale, previsto
per sabato 29 novembre
(16-20) e domenica 30 novembre (10-13 e 14-19) all’Auditorium Marin di
Grado. Si parlerà di scenografia, invece, con Pier Paolo Bisleri, direttore tecnico della Fondazione Teatro Verdi di Trieste, che
terrà le lezioni lunedì 10,
17 e 24 novembre, dalle 15
alle 19, all’Isit Einaudi di
Staranzano. Infine, domenica 9 novembre (10-13 e
14-19) e lunedì 10 novembre (14.30-18.30) il costumista Stefano Nicolao curerà alla Bergamas di Gradisca il laboratorio su «Il
Costume». Per tutti e tre i
laboratori di approfondimento la quota di adesione è di 60 euro (dai 25 anni in su) o 30 euro (fino ai
24 anni). (m.b.)
Taglio medio
29 OTT 2008
Il Piccolo Gorizia Isontino
pagina 23
LAVORO
Nulla osta della Regione
per la cassa integrazione
alla Italsvenska di Mariano
MARIANO Dopo il «sì» della Provincia, è arrivato anche il nullaosta della Regione. Ora, serve l’ultimo tassello: quello del ministero del Lavoro. Soltanto dopo il pronunciamento positivo del
governo, si potrà dire
che i sindacati hanno
ottenuto la cassa integrazione straordinaria
per i 27 dipendenti
dell’Italsvenska
dichiarati in esubero.
Nel primo pomeriggio
di ieri è arrivato il via
libera della Regione.
«Un passo avanti im- Mariano, la zona industriale
portante - fa sapere il
segretario della Fillea-Cgil, Enrico Coceani - e che
ci consente di guardare con ottimismo al prossimo
appuntamento che avremo a Roma al ministero
del Lavoro».
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Taglio alto
Il Piccolo Gorizia Isontino
29 OTT 2008
pagina 23
Cassa integrazione all’Italsvenska
C’è il nullaosta della Regione
L’ultima parola spetterà al ministero del Lavoro
di FRANCESCO FAIN
MARIANO Dopo il «sì»
della Provincia, è arrivato anche il nullaosta della Regione. Ora, serve
l’ultimo tassello: quello
del ministero del Lavoro.
Soltanto dopo il pronunciamento positivo del Governo, si potrà dire che i
sindacati hanno ottenuto
la cassa integrazione straordinaria per i 27 dipendenti dell’Italsvenska dichiarati in esubero.
Nel primo pomeriggio
di ieri è arrivato il via libera della Regione. «Un
passo avanti importante fa sapere il segretario
della Fillea-Cgil, Enrico
Coceani - e che ci consente di guardare con ottimismo al prossimo appuntamento che avremo a Roma con il ministero del
Lavoro, anche se siamo
consapevoli che non sarà
affatto una passeggiata.
Riteniamo necessaria la
concessione della cassa
integrazione straordinaria per un anno. In questa maniera, i lavoratori
dichiarati in esubero
avranno il tempo per partecipare ai corsi di ricollocamento che saranno promossi dalla Provincia».
Essenziale è, però, il
nullaosta del ministero
del Lavoro. «Intanto,
l’azienda si è dichiarata
disponibile ad anticipare i primi quattro mesi di
cassa integrazione: cassa
integrazione che partirà
dal primo novembre prossimo», evidenzia ancora
Coceani.
Nei giorni scorsi, le forze sociali erano riusciti
ad ottenere anche l’appoggio da parte della Provincia. Era stato un incontro molto positivo perché, al termine, era stato
trovato l’accordo. «L’intesa prevede un esubero di
18 operai e 9 impiegati
della sede marianese di
Italsvenska - aveva spiegato l’assessore provinciale alle Politiche attive
del lavoro, Marino Visintin -. Sarà concessa la cas-
FILLEA-CGIL
«Il provvedimento
durerà un anno
e coinvolgerà
i 27 dipendenti
dichiarati in esubero»
La fabbrica marianese
sa integrazione straordinaria scaglionata in due
fasi: la prima all’inizio di
novembre, la seconda
dal primo febbraio. Ed è
a quel punto che entrerà
in azione la Provincia:
proporrà ai dipendenti
una serie di possibilità
di reinserimento attraverso attività di formazione».
In sostanza, l’ente guidato da Enrico Gherghetta farà la sua parte anche nella «gestione» di
questa crisi che sta mettendo a repentaglio diversi posti di lavoro. «Mi piace sottolineare - ha aggiunto Visintin - che
l’azienda si farà carico
dei primi quattro mesi di
cassa integrazione. Poi,
come ben sapete, la pratica passerà al ministero
del Lavoro che dovrà decidere se concedere la cigs. Secondo il mio punto
di vista, è il caso di insistere con i nostri interlocutori affinché si convincano che quella dell’Italsvenska non è affatto una
crisi aziendale ma una situazione difficile delle
tante che caratterizzano,
purtroppo, il comparto
del legno. Come vi ho detto, la Provincia farà la
sua parte e si impegna a
promuovere dei corsi di
formazione riguardo ai
settori della carpenteria
di qualità e della meccanica che sono i comparti
che hanno bisogno, in
questo momento, di personale».
La sede dell’Italsvenska a Mariano del Friuli
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Taglio alto
29 OTT 2008
Il Piccolo Gorizia Isontino
pagina 24
ASSEMBLEA A GRADISCA
Raddoppio del raccordo, gli agricoltori
chiedono tempi certi per gli indennizzi
GRADISCA Una tempistica certa per quanto
concerne la liquidazione
delle oltre 900 indennità
di esproprio che il territorio provinciale in vista
della trasformazione in
autostrada del raccordo
Villesse-Gorizia. È quanto richiesto ieri a chiare
lettere dai rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo agricolo nel corso del primo incontro pubblico con cui
Autovie Venete ha inteso
avviare
per
una
corretta
azione informativa
nei diversi
Comuni interessati
dalle recenti ordinanze. Il ciclo
di assemblee informative, partito ieri da
Gradisca, è
stato voluto da Provincia, enti
locali e dalle
stesse
Autovie al
fine di permettere ai proprietari che ne avessero
diritto di presentare le
proprie osservazioni al
progetto entro il giorno
11 novembre. Una tempistica evidentemente molto ristretta, dovuta al fatto che è dichiarata intenzione del commissario
straordinario per la A4 (e
presidente della Regione
Friuli Venezia Giulia)
Renzo Tondo arrivare all’approvazione del progetto definitivo entro la
fine di quest’anno, in maniera che il cantiere possa essere fisicamente
inaugurato già negli ultimi mesi del 2009.
Il maxi-intervento, come noto, avrà una durata
di tre anni. Lo hanno ribadito, illustrando il progetto, il direttore operati-
vo di Autovie, ingegner
Enrico Razzini e i progettisti ingegneri Giancarlo
Chermetz e Paolo Perco.
All’assemblea di ieri, presieduta
dall’assessore
provinciale all’Ambiente
e Agricoltura Mara Cernic (che coordina il tavolo verde sorto sulla questione: «Opera fondamentale ma attenzione a non
danneggiare il patrimonio agricolo») hanno preso parte i sindaci di Gradisca e Mariano, Tommasini e Nadaia, e i rappresentanti delle tre associazioni di categoria del
comparto
agricolo:
Confagricoltura, Cia e
Coldiretti.
È toccato al direttore
di quest’ultima, Baldassarre D’Amore, farsi portavoce della disponibilità ma anche della preoccupazione degli associati: «Stiamo lavorando a
un accordo fra amministratori comunali, le nostre associazioni professionali e Autovie per dirimere al meglio tutte le
casistiche, anche delicate, che si presenteranno.
Due le certezze che chiediamo: rapidità nel pagamento degli indennizzi e
sia la società autostrade
il nostro unico interlocutore».
Con circa 110 ordinanze di esproprio, è proprio Gradisca il centro
maggiormente interessato dalla futura conversione in tratto
autostradale del raccordo. E i
casi controversi sollevati sono
già parecchi: le tante colture
di pregio a
rischio, il
tracciato
che passa
in alcuni
punti molto
vicino
ad alcune
abitazioni,
la mancanza di un
passaggio
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
tra il lato est e il lato
ovest della carreggiata. E
anche storie delicate sul
piano umano, come quello dell’anonima gradiscana la cui lettera è stata
pubblicamente riportata
dal sindaco Tommasini:
«Ho 83 anni e vivo qui da
60 – le sue parole – e sono attonita per il modo
casuale con cui sono venuta a sapere dell’espoprio che mi riguarda».
Durante l’incontro, Nadaia ha ribadito la necessità che sia sbloccata la
situazione del collegamento fra la 56 e il raccordo, mentre Tommasini ha espresso sollievo
per le rassicurazioni venute dai tecnici di Autovie: «È noto a tutti – ha affermato Tommasini –
quale prezzo abbia dovuto pagare in questi anni
la nostra cittadina in occasione delle frequenti
chiusure del raccordo.
Gradisca non avrebbe potuto sopportare ulteriori
aggravi di flusso veicolare in arterie come via Roma, il Mercaduzzo e via
Gorizia. Quanto affermato dai tecnici ci tranquillizza». Autovie ha garantito la volontà di procedere per lotti, lavorando alternativamente sulle due
corsie in maniera da non
arrivare alla chiusura totale al traffico del raccordo. Dopo la serata dedicata a Gradisca e Mariano,
gli incontri proseguiranno (sempre alle 18) oggi
per i cittadini di Romans
e Villesse nella sala civica di quest’ultimo comune; quindi domani a Gorizia, venerdì a Savogna e
martedì 4 novembre a
Farra.
Luigi Murciano
Taglio alto
29 OTT 2008
Il Piccolo Gorizia Isontino
pagina 24
Il sindaco Tommasini
Un’immagine del raccordo autostradale tra Gorizia e Villesse
Alcuni dei proprietari terrieri intervenuti all’incontro a Gradisca
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Taglio alto
29 OTT 2008
Il Piccolo Gorizia Sport e Turismo
pagina 31
BASKET. PRESENTAZIONE
Dacinquant’annièsempreilvivaiolaforzadell’Ardita
Affollato incontro all’Auditorium per la serata che ha ufficialmente aperto la nuova stagione sportiva
Si è svolta, all’Auditorium di via Roma, la presentazione
dell’Ardita
2008-09. Davanti a una
bella cornice di pubblico
con tutti gli atleti accompagnati dai loro tecnici e
alla presenza di autorità
e sponsor (con in primis
la famiglia Gianesini), lo
staff dirigenziale della
storica società della Stella Matutina ha presentato i programmi per l’anno sportivo appena cominciato.
Con sullo sfondo una
bella proiezione di foto
delle varie formazioni
dell’Ardita dalla fondazione ai giorni nostri, si
sono susseguiti i discorsi
con, presentatore d’eccezione, Ezio Romano, preparatore atletico della società, il quale ha ricordato la storia dell’Ardita
che da oltre 50 anni svolge un ruolo oltre che
sportivo anche sociale ed
educativo.
Da parte sua, il presidente Diego Falzari ha
sottolineato l’importanza
del settore giovanile che
da sempre caratterizza la
politica della società e
per salvaguardare il quale a suo tempo si rinunciò alla promozione in serie B2. Il presidente si è
poi soffermato sui brillanti risultati ottenuti lo
scorso anno sia dalle
squadre sia individualmente, con due atleti selezionati dal settore squadre nazionali. Non è mancato un momento di riflessione sui notevoli costi che l’attività comporta e sugli sforzi che la società ed i suoi dirigenti
compiono per garantire
un eccellente standard
di qualità ai loro atleti.
A seguire sono intervenuti l’assessore provinciale alla Sport, Sara Vito, il sindaco di Gorizia,
Ettore Romoli, il consigliere regionale, Gaetano Valenti, il presidente
provinciale del Coni,
Giorgio Brandolin, e il
presidente regionale della Federazione Italiana
Pallacanestro, Ezio Cipolat. In tutti gli interventi
è stata rimarcata l’importanza dell’Ardita nel tessuto cittadino e l’encomiabile lavoro svolto da
tutto lo staff tecnico e dirigenziale. Le autorità
politiche hanno garantito, nei limiti delle loro
possibilità, gli interventi
degli enti da loro rappresentati a favore della società. (r.g.)
Atleti dell’Ardita nel corso della presentazione della società
Un’immagine della sala alla presentazione dell’Ardita
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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29 OTT 2008
Il Sole 24 Ore NordEst Attualita' e Politica
Provincia e sindacati alle prese con i problemi strutturali
delle zone di Cormons e Mariano
Isontino verso lo stato di crisi
GORIZIA
L'interruzione dellacommessa Ikca alla Marca Tre di Mariano
del Friuli rimarca la crisi del settore legno-arredo nell'Isontino. Lo
stop degli ordini svedesi rappresenta la punta dell'iceberg di una
situazione di difficoltà che sta colpendo le aziende del territorio e
che porterà sindacati e Provincia
a chiedere alla Regione lo stato di
crisi per Mariano e Cormons.
«Siamo di fronte ad un problema
strutturale - commenta l'assessore provinciale alle Attività produttive' Marino Visintin -: stimiamo
che gli esuberi derivanti dal malessere del comparto si aggirino
sui 130-160 lavoratori».
Quella del Goriziano, tuttavia,
è una crisi annunciata: nel giro di
due anni il numero delle unità locali attive nel legno è sceso dalle
123 del 2' trimestre 2006 alle 105
dell'analogo periodo di riferimento di quest'anno, unitamente al
blocco delle assunzioni e in contrasto con il resto del comparto
manifatturiero che, invece, ha registrato segnali positivi.
La crisi è però precipitata negli
ultimi mesi: se, infatti, stando ai
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
pagina 3
dati diffusi dall'Assessorato, da
gennaio a giugno l'Inps ha erogato 3-278 ore di Cig, solo nel mese
di luglio l'ammontare dell'ammortizzatore sociale è stato di
4-410 ore. «In particolare - spiega
Visintin - sono state colpite aziende di Mariano, Mossa e Cormons
che oggi si vedono costrette a limitare la presenza di lavoratori in
fabbrica ricorrendo anche a periodi di cassa integrazione»,
Le specifiche professionalità
degli addetti e la crisi diffusa del
settore anche in aree limitrofe
sembrano condizionare il reinse-
rimento dei lavoratori «per le vie
normali. Di qui, la convocazione
di un vertice provinciale e la determinazione a chiedere il riconoscimento dello stato di crisi per
«disporre - prosegue l'assessore
- di strumenti che non solo assicurino la possibilità di ricorrere agli
ammortizzatori sociali nei periodi di formazione, ma anche di risorse mirate da destinare al reinserimento dei lavoratori, anche attraverso percorsi programmati
nell'ambito di progetti specifici
gestiti assieme alle strutture della
formazione regionale e tenendo
conto della disponibilità delle
aziende. Attualmente, ad esempio esiste già una domanda di circa 150 lavoratori con qualifica di
saldatore Tig-Mig».
Taglio medio
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
pagina 2
Laboratori per giovani attori
Sono curati dagli Artisti associati: primo incontro al Verdi
L’INIZIATIVA
Walter Mramor, direttore
degli Artisti associati
Icostumi,lascenografiaeil
trucco sono i tre argomenti
che saranno affrontati nei laboratori “Teatrogiovani” degliArtistiassociati.Alleiniziative, tutte inserite nel progetto“Giovaniallafrontiera”dellaProvincia,siaggiungeilcorsobasediventatounodeipunti fissi dell’attività del sodalizio goriziano. Tutti coloro che
desiderano saperne di più sul
mondo del teatro, ragazzi e
non, possono partecipare al
primo incontro aperto al pubblico, previsto per venerdì alle 19 al teatro Verdi.
Il corso base si propone di
affrontare in 40 ore le nozioni
e le tecniche basilari della re-
citazione, sviluppando e valorizzandolecapacitàdicritica,
comunicazione, creatività e
immaginazione dei partecipanti. Le lezioni, che saranno
siateoricheche pratiche,spazieranno dallo spazio scenico
alla dizione e fonetica, dalla
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
coscienza del movimento alle
improvvisazioni. I docenti saranno Paola Bonesi, che insegna analisi del testo alla Civica accademia d’arte drammatica Nico Pepe di Udine e collabora da anni con gli Artisti
associati, e Gloria Sapio, attualmente impegnata nello
spettacolo “Parenti terribili”
di Cocteau, con la regia di
Adriano Martino.
Nel corso dell’iniziativa sonoprevistiincontri-chiacchierata con attori, tra cui Ettore
Bassi, Laura Lattuada e la goriziana Anita Kravos, oltre ad
altre manifestazioni, come
una visita diurna a un teatro
per capirneilfunzionamento.
Ognuno dei tre laboratori
coinvolgerà invece i ragazzi
per 12ore.Del costume siparlerà domenica 9 e lunedì 10
novembre nella sala Bergamas di Gradisca, con Stefano
Nicolao. Nell’ambito dell’iniziativa è prevista una visita al
NicolaoatelierdiVenezia,impegnato nello studio filologico dei materiali per la realizzazione di costumi storici.
La scenografia sarà invece
esaminatanellaboratorioprevisto nei lunedì 10, 17 e 24 all’Isit Einaudi Marconi di Staranzano,conPierPaoloBisleri,direttoretecnicodellaFondazione teatro lirico Verdi di
Trieste. Non a caso i partecipanti potranno visitare i laboratori di scenografia della
stessa Fondazione. Infine il
trucco teatrale sarà affrontatoaGrado,all’auditoriumMarin, sabato 29 e domenica 30
novembre, con Luigi Minelli,
bodypainter per diversecompagne di danza. Per iscriversi
ci si può rivolgere agli Artisti
associati, in via Carducci, o
chiedere gli appositi moduli
all’indirizzo e-mail [email protected].
Il programma dei corsi è
stato dettagliatamente illustrato dal direttore artistico
degli Artisti associati, Walter Mramor, affiancato dall’assessore provinciale alle
politiche giovanili, Licia
Morsolin. (f.s.)
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29 OTT 2008
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
pagina 3
Alcuni momenti delle iniziative
di protesta contro la riforma
intraprese ieri
dagli studenti goriziani
al D’Annunzio, all’Iti Galilei
e nelle scuole slovene
Al D’Annunzio hanno pernottato nelle aule in 25
Intanto prosegue l’autogestione all’Iti e al Fermi
CONTRO
LA RIFORMA
Dilaga la protesta nella scuola
L’istituto d’arte pronto all’occupazione e anche i licei si mobilitano
Dilagalaprotestanellescuolegoriziane.Mentrel’ItasD’Annunzioprosegue nell’occupazionediuna partedellasededivia
Brass, il polo tecnico e quello sloveno hanno intrapreso la strada dell’autogestione. La situazione è comunque in continua
evoluzione, dal momento che anche l’istituto d’arte Fabiani e i
licei stanno valutando se intraprendere qualche azione di protesta contro la riforma della scuola voluta dal ministro dell’istruzione, Maria Stella Gelmini.
Sono stati 25 gli studenti
del D’Annunzio che hanno
pernottato a scuola, dopo essersi attrezzati con sacchi a
pelo, cibarie e una televisione. Per evitare danneggiamenti, le aule di informatica
sono state chiuse a chiave,
inoltre sono organizzati turni
dipulizia eglioccupantisisono attrezzati per procedere
nella raccolta differenziata
dei rifiuti.
Sonostatiinvececirca140i
partecipantiaiworkshopealle varie attività che si sono
susseguiti ieri per tutta la
giornata, raccontano i diretti
interessati: «Abbiamo organizzatounincontrosulconsumo critico e il boicottaggio
delle multinazionali, con
l’aiuto di pubblicazioni prese
in botteghe di commercio
equoesolidale.Inoltreabbiamo adibito
un’aula alle
proiezioni di
film e continuiamo con i
work shop di
realizzazione di un documentario
dedicatoalla
protesta e di
un giornalino.Unalezione è stata tenuta dalla professoressa di diritto, Cumbo, che
cihaspiegatochenonrischiamo nulla dal punto di vista legale, visto che non abbiamo
occupato l’intero edificio. La
segreteria e una parte delle
aule sono infatti aperte, quindicontinuanoafunzionareregolarmente».
La dirigente scolastica,
BombinaCarmela Giudice, si
èdimostratamoltodisponibile nei confronti dei ragazzi:
«La preside, per darci un aiuto, ci ha fatto scrivere una nota, in cui abbiamo elencato
tutte le iniziative portate
avanti.Ilfoglioèstatopoiconsegnato ai carabinieri. Ha infatti dovuto avvisare le forze
dell’ordine della nostra ini-
ziativa, ma senza fare alcuna
denuncia».
I ragazzi del D’Annunzio
hanno ricevuto, ieri mattina,
la visita di alcuni rappresentanti dell’istituto per geometri Pacassi: dopo otto giorni
di autogestione, i ragazzi di
via Vittorio Veneto stanno
pensando di mettere in scena
qualche altra forma di protesta. Le giornate sono state
contrassegnate da attività informative, tra cui discussioni
sui punti principali della riforma e la realizzazione di un
giornalino e di striscioni.
Proseguel’autogestioneanche per le classi delle altre
due scuole del polo tecnico: i
ragazzi dell’Iti Galilei e del
Fermi ieri mattina hanno incontrato il vicepreside, Giorgio Petrin, e hanno promosso
corsidiorientamentoperiragazzi del biennio, per
aiutarli nella scelta dell’indirizzo di
studio. Questa mattina
gli studenti
continuerannoaesprimere il proprio
malcontento
per la riforma e tutto ciò che comporterà: parleranno prima di tutto
con il dirigente, Guido De
Fornasari, poi seguiranno alla radio la discussione in senato del decreto Gelmini.
Al polo sloveno i ragazzi
proseguono nella discussione sulla riforma e sui temi di
attualità: ieri hanno avuto come ospiti l’assessore provinciale Marko Marincic e il presidente regionale del Skgz,
l’Unione culturale economica slovena, Rudi Pavsic, mentre oggi sarà la volta di Livio
Semolic, presidente provincialedellostessoSkgz,ediJanezPovse,presidenteprovinciale dell’Sso, la confederazionedelleorganizzazionislovene.
Ancora gli studenti dell’Iti in assemblea
Francesca Santoro
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Apertura
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
29 OTT 2008
pagina 3
Al D’Annunzio hanno pernottato nelle aule in 25
Intanto prosegue l’autogestione all’Iti e al Fermi
CONTRO
LA RIFORMA
Dilaga la protesta nella scuola
L’istituto d’arte pronto all’occupazione e anche i licei si mobilitano
Dilagalaprotestanellescuolegoriziane.Mentrel’ItasD’Annunzioprosegue nell’occupazionediuna partedellasededivia
Brass, il polo tecnico e quello sloveno hanno intrapreso la strada dell’autogestione. La situazione è comunque in continua
evoluzione, dal momento che anche l’istituto d’arte Fabiani e i
licei stanno valutando se intraprendere qualche azione di protesta contro la riforma della scuola voluta dal ministro dell’istruzione, Maria Stella Gelmini.
Sono stati 25 gli studenti
del D’Annunzio che hanno
pernottato a scuola, dopo essersi attrezzati con sacchi a
pelo, cibarie e una televisione. Per evitare danneggiamenti, le aule di informatica
sono state chiuse a chiave,
inoltre sono organizzati turni
dipulizia eglioccupantisisono attrezzati per procedere
nella raccolta differenziata
dei rifiuti.
Sonostatiinvececirca140i
partecipantiaiworkshopealle varie attività che si sono
susseguiti ieri per tutta la
giornata, raccontano i diretti
interessati: «Abbiamo organizzatounincontrosulconsumo critico e il boicottaggio
delle multinazionali, con
l’aiuto di pubblicazioni prese
in botteghe di commercio
equoesolidale.Inoltreabbiamo adibito
un’aula alle
proiezioni di
film e continuiamo con i
work shop di
realizzazione di un documentario
dedicatoalla
protesta e di
un giornalino.Unalezione è stata tenuta dalla professoressa di diritto, Cumbo, che
cihaspiegatochenonrischiamo nulla dal punto di vista legale, visto che non abbiamo
occupato l’intero edificio. La
segreteria e una parte delle
aule sono infatti aperte, quindicontinuanoafunzionareregolarmente».
La dirigente scolastica,
BombinaCarmela Giudice, si
èdimostratamoltodisponibile nei confronti dei ragazzi:
«La preside, per darci un aiuto, ci ha fatto scrivere una nota, in cui abbiamo elencato
tutte le iniziative portate
avanti.Ilfoglioèstatopoiconsegnato ai carabinieri. Ha infatti dovuto avvisare le forze
dell’ordine della nostra ini-
ziativa, ma senza fare alcuna
denuncia».
I ragazzi del D’Annunzio
hanno ricevuto, ieri mattina,
la visita di alcuni rappresentanti dell’istituto per geometri Pacassi: dopo otto giorni
di autogestione, i ragazzi di
via Vittorio Veneto stanno
pensando di mettere in scena
qualche altra forma di protesta. Le giornate sono state
contrassegnate da attività informative, tra cui discussioni
sui punti principali della riforma e la realizzazione di un
giornalino e di striscioni.
Proseguel’autogestioneanche per le classi delle altre
due scuole del polo tecnico: i
ragazzi dell’Iti Galilei e del
Fermi ieri mattina hanno incontrato il vicepreside, Giorgio Petrin, e hanno promosso
corsidiorientamentoperiragazzi del biennio, per
aiutarli nella scelta dell’indirizzo di
studio. Questa mattina
gli studenti
continuerannoaesprimere il proprio
malcontento
per la riforma e tutto ciò che comporterà: parleranno prima di tutto
con il dirigente, Guido De
Fornasari, poi seguiranno alla radio la discussione in senato del decreto Gelmini.
Al polo sloveno i ragazzi
proseguono nella discussione sulla riforma e sui temi di
attualità: ieri hanno avuto come ospiti l’assessore provinciale Marko Marincic e il presidente regionale del Skgz,
l’Unione culturale economica slovena, Rudi Pavsic, mentre oggi sarà la volta di Livio
Semolic, presidente provincialedellostessoSkgz,ediJanezPovse,presidenteprovinciale dell’Sso, la confederazionedelleorganizzazionislovene.
Annunciate altre
e diversificate
iniziative, mentre
negli istituti sloveni
si discute su temi
di attualità
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Francesca Santoro
Apertura
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
pagina 3
Pd: con la Gelmini nell’arco di tre anni
perderanno il posto 140 insegnanti
«LariformaGelminicomporterà, a livello locale, la perdita
intreannidi140insegnantiedi
100 operatori Ata a fronte di un
numerodi studentiche, invece,
èincontinuacrescita»: lohadichiarato l’assessore provinciale all’istruzione, Maurizio Salomoni, in occasione del pubblico incontro “Salviamo la scuola”,organizzatol’altrasera,nella sala dei Musei provinciali
dal Forum provinciale Cultura
e istruzione del Pd. Dal dibattito, a cui hanno partecipato numerosiesponentilocalidelpartito guidato da Walter Veltroni,
èemersalavolontàdicontrastare in tutti i modi possibili la riforma della scuola del governo
di centro destra.
Sono tante le accuse mosse
dall’opposizione ai provvedimenti sulla scuola, prima tra
tutte quella di essere un esercizio contabile volto unicamente
a far quadrare i conti: «Sono
ben 133 i punti di erogazione
cheinregionerischianodichiu-
dere – ha affermato Donato Lamorte, segretario regionale Cisl Scuola –. Questi provvedimenti destrutturano la scuola
pubblica e avranno un impatto
gravissimo sulla scuola primaria».
La perdita di più di 12 mila
insegnatispecializzatiintreanniacausadell’introduzionedel
maestro unico, la diminuzione
del tempo scuola con ovvie ripercussioni negative sulle donne che svolgono un lavoro fuori
casa, sono solo alcune delle nefasteconseguenzemesseinevidenza. A ciò va ad aggiungersi,
come ha evidenziato il segretario provinciale del Pd, Omar
Greco, la tendenza a ignorare
le forze dell’opposizione, i rappresentanti sindacali, tutti i
portatori di interesse e, più in
generale,lasocietàcivile(«Contestiamo al governo che una riforma così importante sia stata
assunta con decreto legge, scavalcando il Parlamento, luogo
sacro per ogni democrazia»).
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Ospite eccezionale dell’incontro è stata la senatrice Tamara Blazina: «Tutti sanno che
la scuola ha bisogno di riforme,
ma esse devono essere condivise ed attuate adottando una visione globale, a partire dagli
asili nido fino all’università.
Per questo ci vogliono risorse,
proprio quelle che il ministro
Tremonti ha tagliato. La riforma Gelmini, si traduce nei fatti
in un intervento contro la scuola pubblica e contro lo stesso
principiodiautonomia,dalmomento che il dimensionamento
spetta alle regioni e agli enti locali».
Nel corso della serata sono
intervenuti Barbara Macor, responsabile provinciale del Pd
per la scuola e l’istruzione, Silvia Altran, assessore all’istruzione del comune di Monfalcone, Laura Fasiolo, preside del
polo liceale di Gorizia e FabriziaPerco,docentediscuolaprimaria.
Eleonora Sartori
Taglio basso
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
pagina 3
DOPO LA MANCATA FIRMA
Patto per l’Università
L’appello di Gherghetta:
accogliete le nostre istanze
GORIZIA. La Provincia di Gorizia
non ha aderito al Patto per l’università di Udine perché «è prevalsa una
visione rivolta al passato»: lo ha affermato ieri il presidente Enrico Gherghetta. «L’Universitàha fatto un buon
lavoro e il documento è condivisibile
– ha sottolineato Gherghetta – noi ci
riserviamodiaderiresuccessivamente, quando le istanze di Gorizia, provincia dell’integrazione, verranno
prese in considerazione».
IL SERVIZIO IN CRONACA
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Taglio medio
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
pagina 3
Università, Gorizia aspetta
L’assessore Salomoni sulla mancata firma del Patto:
lo accetteremo se saranno accolte le nostre richieste
Il mancato riconoscimento
della dimensione regionale
dell’ateneo di Udine e delle
sue prospettive di collaborazioneconle realtà d’oltreconfineè alla base del rifiuto della Provincia di firmare il Patto per l’università. Una posizione condivisa anche dall’amministrazione di Pordenone, che infatti ha disertato
la sottoscrizione del documento prevista nei giorni
scorsi. Ma se le richieste finoratrascuratesarannoadeguatamenteconsiderate,idueenti firmeranno l’accordo.
«Restiamoinattesa.Vediamosecisaràunaccoglimento
delleistanzepresentatedalla
Provincia relativamente alla
dimensione regionale e al
ruolo più ampio che l’ateneo
udinese potrebbe avere», rimarca l’assessore provinciale all’Istruzione, Maurizio Salomoni. E prosegue: «Abbiamo partecipato al gruppo di
lavorochehaportatoallarealizzazione del Patto per l’università, chiedendo l’introduzione di alcuni elementi necessari al riconoscimento all’Università di Udine di una
dimensione regionale, non
soltanto friulana».
«Il presidente Gherghetta
haritenutoopportunononfirmare, perché evidentemente
c’è stata qualche resistenza e
le nostre indicazioni non sono state prese in considerazione. Non ci resta, quindi,
cheaspettarepervedereseci
sarà qualche accoglimento
successivo. Come Provincia
abbiamo anche chiesto di tener conto del ruolo dell’ateneo al di fuori della regione,
oltre che delle sue prospettive».
Nei giorni scorsi il presidente della Provincia, Gherghetta, ha motivato la sua decisione di non firmare, spiegando che il Patto appare
troppo sbilanciato su Udine e
sulla regione, senza trascurareil fatto che non si tiene con-
to dei possibili rapporti con
gli atenei veneti, sloveni e austriaci.Ildocumentosipropone di sostenere l’Università
udinese nel momento in cui
si trova a dover fare i conti
con la legge Tremonti: in pratica, il Patto riconosce all’ateneofriulano,il quarto piùsottofinanziato in Italia, di aver
perseguito con successo la
sua missione sia dal punto di
vistadellaricercasiadaquello della didattica, ricordando
che per molte famiglie ha garantito un facile e vantaggioso accesso all’alta formazione. (f.s.)
Nella foto,
l’assessore
provinciale
all’istruzione,
Maurizio
Salomoni
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Taglio medio
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
pagina 7
Oggi il via a “Go-orienta”
C Oggi avrà inizio, al quartiere fieristico di via della Barca
“Go-orienta”, il salone dell’orientamento scolastico, organizzato dalla Provincia fino al 31 ottobre.
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Breve
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Gorizia Isontino
pagina 9
ROMANS
Folla alla mostra sulla Grande guerra
ROMANS. Sono già diverse centinaia le persone che
nel primo fine settimana di
aperturahannovisitatolamostra sulla Grande guerra “Vita in trincea”, promossa dall’amministrazione comunale
di Romans.
L’esposizione di villa del
Torre (la storica residenza di
via Latina a Romans di proprietà dell’omonima famiglia) ha colpito il pubblico
presenteallaseratainaugurale e quello accorso da subito,
nei primi giorni, per la visita,
per la straordinarietà degli
oggetti presentati.
Tutti reperti ritrovati nei
campi di battaglia e nelle retrovie, appartenenti a collezioni private e dunque nella
maggior parte dei casi inediti
e mai esposti. In alcuni casi
anche delle autentiche rarità, conservate con gelosia e
cura dagli appassionati di ricerca storica, che hanno messo a disposizione del pubblico il frutto dei loro ritrovamenti. La mostra di Romans
è curata in collaborazione
conle associazioni“Museoricordi della Grande guerra a
San Martino del Carso” e
“Soška fronta” di Sempeter
(Slovenia). Gode inoltre del
patrocinio della provincia di
Gorizia e della collaborazio-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
ne della Società filologica
friulana.
Lo storico e tragico evento
verrà rivissuto anche attraversole fotografie dell’epoca,
che completano il corredo
espositivo, che ancora per
due fine settimana arricchisconoancordipiùilgiàprestigioso ambiente della villa del
Torre. E sempre nell’ambito
delle iniziative sulla grande
guerra questo giovedì 30 ottobre(20.30)pressolasalaconsiliare del Municipio si terrà
anche una conferenza dello
storico Marco Mantini, tratta
dal libro “Generali nella nebbia: le prime 24 ore della battaglia di Caporetto”.
Taglio basso
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Gorizia Isontino
pagina 9
SAVOGNA
Summit a Gabria
sul raccordo
Gorizia-Villesse
SAVOGNA. Un tavolo verde fra
amministrazioni locali, cittadini e
tecnicidiAutovieveneteperdiscutere sulle problematiche relative all’adeguamentoasezioneautostradale del raccordo Gorizia-Villesse.
L’incontro, che si terrà questo venerdì, alle 18, nella sede del circolo
culturale “Skala” di Gabria, è la
quarta di una serie di simili iniziative.DopogliincontridiGradisca,Villesse e Gorizia, toccherà a Savogna
d’Isonzo ospitare l’iniziativa informativachedaràlapossibilitàaicittadini (sono circa 900 i terreni interessati dalla procedura d’esproprio relativa ai lavori sopra citati) in primo
luogo di conoscere nel dettaglio l’intervento e chiedere delucidazioni ai
tecnici di Autovie venete, presenti
all’incontro. Presente sarà anche
l’assessore provinciale all’Ambiente, Mara Cernic, che è nel contempo
una delle promotrici dell’iniziativa.
«Tutto è nato dalla visita ricevuta
da quattro associazioni di agricoltori del territorio – spiega l’assessore –
che ci hanno fatto presente quanto
certi passaggi della procedura siano
nebulosi: il progetto dell’operadi allargamentodellasedestradaleèvisibile soltanto a Trieste e Villesse, ma
è poco comprensibile dal cittadino
comune. Nel contempo, la procedura d’esproprio non è partecipata e
non tutti sanno in quali termini avverràl’esproprio.Unpo’poco,considerata la quantità di terreni interessati. Il nostro obiettivo è, pertanto,
quello di dare la possibilità ai singolicittadinid’intervenire.Soltantoloro,infatti,hannolapossibilitàdipresentare eventuali osservazioni al
progettoentroilprossimo 11novembre».
Di stretta competenza dell’assessore Cernic è, in particolar modo,
l’impatto ambientale del progetto,
sia per quanto riguarda l’aspetto relativo alle acque reflue sia relativamente all’impatto acustico. In più,
l’assessore ha già contattato il presidente della Regione Renzo Tondo
perstilareunaccordoprogrammatico tra gli enti locali interessati per
definireletempistichediliquidazione.
«Faccio un esempio – conclude
MaraCernic–:sel’allargamentodell’autostrada dovesse prevederel’abbattimento di una stalla, prima bisognerebbe costruirne un’altra per
non arrecare un ingente danno al
proprietario del bestiame. Nello
stesso modo, ci sono diversi aspetti
da definire prima dell’inizio dei lavorieallostatoattualeleinformazioni in possesso dei proprietari interessati sono fin troppo scarne». (d.c.)
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Spalla destra
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Gorizia Sport e Turismo
pagina 15
Basket serie C2. Ripercorse, all’Auditorium, le tappe più significative della lunga attività sportiva
Famiglia Ardita, 48 anni sulla breccia
GORIZIA.Piùche unapresentazione ufficiale è stata
una vera e propria riunione
di famiglia allargata quella
che lunedì sera ha riempito
gli spalti dell’Auditorium di
via Roma. Tesserati, parenti,
tifosi e simpatizzanti hanno
circondato il tavolo alto sul
quale sedevano il presidente
dell’Us Ardita Diego Falzari
e i massimi rappresentanti
delleistituzionilocali,dall’assessore provinciale allo sport
Sara Vito al sindaco di GoriziaEttoreRomoli,ilconsigliereregionaleGaetano Valenti,
il presidente provinciale del
Coni Giorgio Brandolin e il
presidente regionale Fip
Ezio Cipolat, mentre alle loro
spalle venivano proiettate
diapositive che riassumevanoi48annid’attivitàdelsodalizio goriziano.
Di tempo ne è passato da
quando la palestra della Stella Mattutina ancora non esisteva, nel frattempo quella
della società goriziana è stata
una continua ascesa, fino all’esperienzain B2 accantonata per lasciare spazio a quanti si presentavano in città per
raccogliere il testimone della
fallita Pallacanestro Gorizia.
Ripartita dalla serie D con
il principale obiettivodi valorizzare il proprio vivaio, oggi
l’Arditapuòvantareoltreduecento tesserati e uno staff tec-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
nicodiprimissimo livelloche
ne fanno «un riferimento nelladestraIsonzo–comehasottolineato l’assessore provinciale Sara Vito – come dall’altrapartedelfiumelosonoFogliano e Falconstar».
C’è stato anche tempo per
omaggiare quanti hanno reso
possibili questi risultati, con
una particolare nota di merito per l’ex presidente Fabrissin, artefice della scalata alla
B2. Ma l’applauso più sentito
e commosso è stato quello a
ricordo di Tullio Gabrielli, “il
Professore” dell’Arte, pietra
miliare dello sport goriziano.
È stata infatti proprio l’Ardita a raccogliere il patrimonio
sportivo dell’altra storica so-
cietà cittadina, sposandone
pienamente gli intenti umani
e sportivi.
Traquantihannopresentato, descritto ed elogiato l’attività dell’Ardita, la dichiarazione forse più significativa è
stata proprio quella del responsabile del settore giovanile, Maurizio Pais: «Il nostro
impegno a lungo termine è
quello di avere una prima
squadra al livello del nostro
vivaio – aggiungendo – non si
può erigere un edificio senza
fondamenta, significa fare il
passo più lungo della gamba.
Il nostro lavoro sui giovani è
dunque finalizzato proprio a
costruire la prima squadra
del domani». (d.c.)
Taglio medio
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Nazionale Cultura e Spettacolo
pagina 17
Storia per immagini
di Armando Diaz
GORIZIA. È possibile
che una mostra fotografica,unasempliceperquanto suggestiva successione
di immagini, scelte e raccolte da altri, restituisca il
trattoautenticodiunapersonalità?Èingradodiportare lo spettatore, anche
solo per un attimo oltre gli
stereotipi in cui né è racchiusoilricordo?Sonodomande legittime che diventano cruciali quando
la personalità in questione è quella di uno dei protagonistidellaPrimaguerra mondiale e dell’immediato primo dopoguerra,
il generale Armando Diaz,
al giudizio del quale sembrano inevitabilmente legati una serie di stereotipi
favorevoli e contrari, buoni
e cattivi, come rivela la serie delle biografie che gli
furono dedicate. Il prezioso Fondo Diaz dei Musei
orovinciali di Gorizia si
aprirà al pubblico in occasione della mostra Diaz
dalla Libia a Vittorio Veneto. Immagini dall’archivio
Diaz dei Musei provinciali
di Gorizia, che s’inaugura
oggi, alle 18, nella sede di
borgo Castello dei Musei
provinciali,presentiilpresidente della Provincia di
Gorizia Enrico Gherghetta, la vicepresidente e assessore provinciale a culturaeturismoRobertaDemartin, il colonnello Matteo Paesano, Presidente
della Commissione italiana di storia militare e capo dell’Ufficio storico delloStato maggioredellaDifesa, lo storico Fulvio Salimbeni, la Sovrintendente dei Musei provinciali di
GoriziaRaffaellaSgubine
la Conservatrice Alessandra Martina.
La mostra dedicata al
FondoDiaz,curatadaPaoloPozzatoedaAlessandra
Martina, che firma anche
il catalogo, permette di offrire una chiave di lettura,
fra le tante sulla figura del
generale, inserita nel contestodiquell’immaneconflitto globale che fu la Prima guerra mondiale. Diaz
fu realmente il generale
umano e comprensivo che
sostituì con una serie variegata e psicologicamente attenta di provvidenze
alle truppe, la brutalità e
la rozzezza della gestione
Cadorna?FuilcapodiStato Maggiore che seppe finalmente muoversi primus inter pares tra i colleghi, valorizzando la personalità dei collaboratori,
senzaadombrarsidellafama che guadagnavano, ed
evitando il ricorso alla soluzione sbrigativa dei
provvedimenti di esonero, i famigerati siluramenti? Oppure fu semplicementel’uomogiustoalmomentogiusto?Iltemporeggiatore che non seppe risolversi ad un’azione offensiva se non per le pressioni dell’autorità politica? Ciascuno di questi
punti di vista, e altri che si
potrebbero elencare o individuare,hannoavutosostenitori più o meno illustri.Ciascunodiessitroverebbe probabilmente provedocumentariesufficienti tanto a sostenerlo, quanto a smentirlo. Diaz rimane un personaggio per il
quale non è facile entusiasmarsi, ma che è al contempo altrettanto difficile
odiare. Ed è forse proprio
questo il tratto dominante
che emerge dalle immagini presenti in questa mostra.
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Oggi a Gorizia s’inaugura la mostra fotografica dedicata a Diaz
Editoriale
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Pordenone Cronaca
pagina 3
BRACCIO DI FERRO CON UDINE
Patto per l’Università
Ciriani: coinvolgeremo
le nostre categorie
PORDENONE.LaProvinciadi Pordenonerilanciaedopolamancatasottoscrizione
del patto udinese a favore dell’università,
chevedeinsiemeistituzioniecategorieeconomiche, ha intenzione di presentare un
proprio documento dedicato allo sviluppo
dellaformazionepostdiplomanelFriulioccidentale. È una strategia duplice, quella
del presidente dell’ente, Ciriani: fare sistema attorno al Consorzio universitario, ma
anche mantenere un’identità plurale attraverso collaborazioni con Udine e Trieste.
I SERVIZI IN CRONACA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Apertura
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Pordenone Cronaca
pagina 3
Sopra lezioni al Consorzio
universitario di Pordenone; a
fianco i 4 laureati in Ingegneria
dell’innovazione e i colleghi
studenti e le famiglie che li
hanno applauditi (F. Missinato)
Il futuro della formazione. La Provincia rilancia l’iniziativa dopo la mancata firma dell’intesa per la valorizzazione dell’ateneo friulano
Il presidente: accordo troppo “udinecentrico”, dobbiamo dialogare con tutti. La replica: mettiamo insieme tutte le forze che sono disponibili
«Università, patto per Pordenone»
Ciriani: coinvolgeremo le categorie. Appello del rettore a fare sistema
di STEFANO POLZOT
La Provincia di Pordenone rilancia e dopo la mancata sottoscrizione del patto
udineseafavoredell’università, che vede insieme istituzioni e categorie economiche,haintenzionedipresentare la prossima settimana
un proprio documento dedicato allo sviluppo della formazione post diploma nel
Friuli occidentale.
E’ una strategia duplice,
quella del presidente dell’ente, Alessandro Ciriani:
fare sistema attorno al Consorzio universitario, ma anche mantenere un’identità
pluraleattraversocollaborazioni forti con Udine e Trieste,masenzarinunciarealle
sinergie con altri atenei.
Indirizzi ai quali risponde
il rettore dell’università di
Udine,Cristiana Compagno,
che ieri mattina, in occasione della consegna a Pordenone delle prime quattro
lauree del corso magistrale
diIngegneriadell’innovazione, si è detta fiduciosa che il
patto sarà allargato anche a
coloro che, in prima battuta,
non hanno firmato. «Avevamo una necessità – afferma
la professoressa Compagno
–ovverocheilpattofossesot-
Alessandro Ciriani
Cristiana Compagno
toscritto nella settimana del
trentennale dalla fondazione dell’università. Questo
non vuol dire che è un documento “chiuso”: intendiamo
recuperare e mettere insieme tutte le forze senza escludere nessuno, tantomeno le
categorie economiche della
provincia di Pordenone».
«Non c’è nessuna polemica con Udine - mette le mani
avanti il presidente Ciriani semplicemente stiamo predisponendounpattocheraccoglie le istanze delle istitu-
zioni locali e delle categorie
economiche,ovverodegliinterlocutori che ruotano attornoalconsigliodiamministrazione del Consorzio universitariopordenonese.Nulla vieta che in futuro il patto
di Udine possa essere integrato».
Sta di fatto che la sua prima stesura non ha soddisfatto Ciriani: «E’ un documentounpòtroppo“udinecentrico” che non valorizza abbastanza l’articolazione di
un’università che, va ricor-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
dato, fu fondata grazie anche alla sollecitazione di
molti pordenonesi. Negli incontri preparatori noi, ma
anche la Provincia di Gorizia, avevamo chiesto che fossero coinvolte anche le categorie del pordenonese, ma
questo non è avvenuto. Lo
stiamofacendocomeenteintermedio, pronti a redigere
un patto per la formazione
universitaria a Pordenone».
Un Consorzio, quello immaginato da Ciriani, che
non vive di sola luce riflessa.
«Sonoimportanti–commenta – le collaborazioni con
Udine e Trieste, ma ritengo
che dobbiamo dialogare con
altriatenei,aprendocianuovi orizzonti per fare in modo
che ci sia lo sviluppo di nuovi corsi in stretta aderenza
conle istanzedelterritorio».
Un tradimento del legame tradizionale con Udine?
«Le relazioni multiateneo –
commentalaCompagno–sono un valore e una ricchezza, così come le sinergie territoriali. Va detto che esiste
già un comitato interatenei
con Trieste». Una risposta
diplomatica a fronte di una
volontà, quella manifestata
da Ciriani, che qualche malumore lo ha già creato.
Apertura
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Pordenone Cronaca
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
pagina 3
Apertura
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Udine Cronaca
pagina 2
PORDENONE
Ciriani perplesso: il documento
è un po’ troppo “Friulicentrico”
LaProvinciadiPordenonerilanciaedopo la mancata sottoscrizione del patto udinese a favore dell’università – che vede insieme istituzioni e categorie economiche –
ha intenzione di presentare la prossima
settimana un proprio documento dedicato
allo sviluppo della formazione post diploma nel Friuli occidentale.
Èuna strategia duplice,quelladel presidentedell’ente,AlessandroCiriani:faresistema attorno al Consorzio universitario,
ma anche mantenere un’identità plurale
attraverso collaborazioni forti con Udine e
Trieste, senza rinunciare alle sinergie con
altri atenei. Indirizzi ai quali risponde il
rettore dell’università di Udine, Cristiana
Compagno, che ieri mattina, in occasione
della consegna a Pordenone delle prime
quattrolaureedelcorsomagistralediIngegneria dell’innovazione, si è detta fiduciosache il patto sarà allargato anche a coloro
che, in prima battuta, non hanno firmato.
«Avevamo una necessità – afferma la professoressa Compagno – ovvero che il patto
fosse sottoscritto nella settimana del trentennale dalla fondazione dell’università.
Questo non vuol dire che è un documento
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
“chiuso”: intendiamo recuperare e mettere insieme tutte le forze senza escludere
nessuno, tantomeno le categorie economiche della provincia di Pordenone».
«Non c’è nessuna polemica con Udine –
mette le mani avanti il presidente Ciriani –
semplicemente stiamo predisponendo un
pattocheraccoglieleistanzedelleistituzioni locali e delle categorie economiche, ovvero degli interlocutori che ruotano attornoalconsigliodiamministrazionedelConsorzio universitario pordenonese. Nulla
vieta che in futuro il patto di Udine possa
essere integrato».
Sta di fatto che la sua prima stesura non
ha soddisfatto Ciriani: «È un documento
unpòtroppo“udinecentrico”chenonvalorizza abbastanza l’articolazione di un’università che, va ricordato, fu fondata grazie
anche alla sollecitazione di molti pordenonesi.Negliincontripreparatorinoi,maanche la Provincia di Gorizia, avevamo chiesto che fossero coinvolte anche le categoriedel pordenonese,maquestonon èavvenuto. Lo stiamo facendo come ente intermedio, pronti a redigere un patto per la
formazione universitaria a Pordenone».
Taglio medio
29 OTT 2008
Messaggero Veneto Udine Cronaca
pagina 2
GORIZIA
Gherghetta: Udine guarda al passato
per questo l’Isontino non ha firmato
La Provincia di Gorizia non ha aderito
al Patto per l’università di Udine perchè
«è prevalsa una visione rivolta al passato»: lo ha affermato ieri il presidente EnricoGherghetta.Affermazionicheaggiungono ancora un po’ di sale alla vicenda della
mancata sottoscrizione del documento sia
da parte della Province di Gorizia che di
quella di Pordenone.
Al testo sottoscritto lunedì a Udine la
Provincia di Gorizia aveva chiesto l’aggiunta di «nove righe di testo – ha spiegato
Gherghetta – che sancivano il legame dell’ateneo friulano con la regione e il sistema territoriale, puntando sulle risorse di
ricerca, internazionalizzazione e multidisciplinarieta». Un preambolo che non è
stato accolto, perchè – secondo Gherghetta–«è prevalsaunavisione rivoltaall’esaltazione del passato. Noi chiedevamo un
approccio più dinamico». «L’Università
ha fatto un buon lavoro e il documento è
condivisibile – ha sottolineato Gherghetta
– noi ci riserviamo di aderire successivamente, quando le istanze di Gorizia, pro-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
vincia dell’integrazione, verranno prese
in considerazione».
«Restiamo in attesa. Vediamo se ci sarà
un accoglimento delle istanze presentate
dalla Provincia relativamente alla dimensione regionale e al ruolo più ampio che
l’ateneo udinese potrebbe avere», rimarca l’assessore provinciale di Gorizia all’Istruzione, Maurizio Salomoni. E prosegue: «Abbiamo partecipato al gruppo di
lavoro che ha portato alla realizzazione
del Patto per l’università, chiedendo l’introduzione di alcunielementi necessari al
riconoscimento all’Università di Udine di
unadimensioneregionale,nonsolofriulana. Come Provincia abbiamo anche chiesto di tener conto del ruolo dell’ateneo al
di fuori della regione, oltre che delle sue
prospettive future».
NeigiorniscorsiilpresidentedellaProvincia,Gherghetta,hamotivatolasuadecisione di non firmare, spiegando che il Patto appare troppo sbilanciato su Udine e
sulla regione, senza trascurare il fatto che
non si tiene conto dei possibili rapporti
con gli atenei veneti, sloveni e austriaci.
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