gennaio 2012 - Seminario Diocesano di Concordia

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gennaio 2012 - Seminario Diocesano di Concordia
Seminario Diocesano
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TUTT E
Nello Scrigno
della Vita
Si misero a cercarlo
tra i parenti
Cara/o amica/o,
Questa sera anche noi alla ricerca di Gesù, come Maria e
Giuseppe. Con una domanda: come mai lui non si comporta come gli
altri? Domanda che può essere tradotta anche così: qual è il suo segreto?
Come Maria e Giuseppe, anche noi siamo alla ricerca di questo segreto.
Ho letto il secondo romanzo di Alessandro D’Avenia, Cose che
nessuno sa, perché mi incuriosivano sia il titolo che l’autore. Non sono
rimasto deluso, anzi. Dietro la protagonista Margherita, vieni
accompagnato a misurati con il segreto che la vita presenta, da
Margherita intravisto dietro il comportamento e dietro le parole della
nonna, mentre è alla disperata ricerca del Padre. Piano piano il segreto
della vita esce allo scoperto, prende un volto, diventa gioia e gioia grande.
Gesù, prima a Maria e a Giuseppe e poi a tutti noi, svela il suo
segreto. Quasi a consegnarcelo. Non perdiamoci d’animo se non lo
comprendiamo subito. L’insistenza stessa ne cercarlo conduce a cogliere
la vita nel suo sapore più profondo. Oltre ogni delusione, oltre ogni
sfiducia, oltre ogni tentazione di abbandono.
Noi del Seminario ti auguriamo di fare tuo il “segreto” di Gesù e
di tenertelo stretto, come il regalo più bello che la vita ti ha fatto. Aprilo
con delicatezza; un bel modo di passare l’anno 2012.
don Giosuè, gli altri educatori, i seminaristi
1
PER INCOMINCIARE
AD APRIRE LO SCRIGNO
Canto di invocazione
Ora e per sempre
TM: P. Baloche
Donne:
Tutti:
Il vento comincia a soffiar, io lo sento (io lo sento).
Il fiume comincia a sgorgar, io lo sento (io lo sento).
Il tempo è già della tua presenza.
Ed è novità, è vita nuova.
Ora e per sempre col tuo amor ricoprimi.
Ora e per sempre il tuo fiume scorra in me.
Spirito Santo scendi su me. Ora e per sempre di più.
Uomini:
Tutti:
Il vento comincia a soffiar, io lo sento (io lo sento).
Il fiume comincia a sgorgar, io lo sento (io lo sento).
Il tempo è già della tua presenza.
ed è novità, è vita nuova.
Ora e per sempre col tuo amor ricoprimi.
Ora e per sempre il tuo fiume scorra in me.
Spirito Santo scendi su me. Ora e per sempre di più. (x2)
Ora e per sempre di più. Ora e per sempre di più.
2
SALMO 84(83)
Rit. Laudate omnes gentes, laudate Dominum
Laudate omnes gentes, laudate Dominum.
Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!
L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente. Rit.
Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido
dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio. Rit.
Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio
e ha le tue vie nel suo cuore.
Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato. Rit.
Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri
che mille nella mia casa;
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende dei malvagi.
Perché sole e scudo è il Signore Dio;
beato l’uomo che in te confida. Rit.
3
ASCOLTO DELLA
PAROLA
Accoglienza della Parola
Alleluia, ed oggi ancora
TM: P. Sequeri
Alleluia, alleluia!
Alleluia, alleluia!
Alleluia, alleluia!
Alleluia, alleluia!
Ed oggi ancora, mio Signore,
ascolterò la tua Parola
che mi guida
nel cammino della vita.
Alleluia, alleluia!
Alleluia, alleluia!
Alleluia, alleluia!
Alleluia, alleluia!
4
Dal Vangelo secondo Luca
(2, 41—52)
Genitori di Gesù si recavano ogni anno a
Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando
egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la
consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni,
mentre riprendevano la via del ritorno, il
fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza
che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse
nella comiva, fecero una giornata di viaggio e poi si
misero a cercarlo tra i paren e i conoscen; non avendolo
trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre
giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri,
mentre li ascoltava e li interrogava. E tu# quelli che
l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le
sue risposte. Al vederlo restarono stupi, e sua madre gli
disse: "Figlio, perché ci hai fa*o questo? Ecco, tuo padre e
io, angoscia, cercavamo". Ed egli rispose loro: "Perché
mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle
cose del Padre mio?".
Ma essi non compresero ciò che aveva de*o loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro
so*omesso. Sua madre custodiva tu*e queste cose nel suo
cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davan a
Dio e agli uomini.
5
SPAZIO PER I TUOI
APPUNTI
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6
ADORAZIONE
EUCARISTICA
Canto di esposizione
Aprimi gli occhi
TM: P. Baloche
Aprimi gli occhi del cuore
aprimi gli occhi Signor
voglio vederti, voglio vederti.
Aprimi gli occhi del cuore
aprimi gli occhi Signor
voglio vederti, voglio vederti.
Perché sempre regnerai
Innalziamo a Te il nostro canto,
la tua gloria risplenderà:
Tu sei Santo, Santo, Santo.
Santo, Santo, Santo,
Santo, Santo, Santo,
Santo, Santo, Santo,
voglio vederti.
7
Canoni di Adorazione
Confitemini Domino
TM: Taizè
Confitemini Domino
quoniam bonus!
Confitemini Domino:
Alleluia!
Col tuo Amor
Col tuo amor, col tuo poter
Gesù riempi la mia vita. (2v)
Ed io ti adorerò con tutto il cuore.
Ed io ti adorerò con tutta la mente.
Ed io ti adorerò con tutte le forze.
Tu sei il mio Dio!
Col tuo amor...
E cercherò il tuo volto con tutto il cuore.
E cercherò il tuo volto con tutta la mente.
E cercherò il tuo volto con tutte le forze.
Tu sei il mio Dio!
Tu sei il mio Signor, sei il mio Signor.
L’INCROCIO
Ora puoi decidere
come continuare la preghiera.
Di seguito potrai scegliere tre
“ strade” che ti proponiamo:
ENZIOSA
* ADORAZIONE SIL
GRUPPO
* CONDIVISIONE DI
AZIONE DEL
LEBRAZIO
* COLLOQUIO O CE
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Per orientarti puoi utilizzare la piantina che trovi a pagina 21
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5 PASSI PER ENTRARE IN PREGHIRA
2
1
5
9
PER RIFLETTERE
Alcune provocazioni
∗
Capire i disegni e la volontà di Dio non è semplice. Tu
ogni tanto cerchi di capirli o farti aiutare nel
comprenderli?
∗
Sicuramente per capire e fare la volontà del Signore
bisogna rompere qualche schema. Tu quali schemi
rompi?
∗
La costanza – la determinazione – la coerenza – nel
nostro vivere cristianamente costa fatica ed impegno. Tu
sei veramente sicuro che questo sia il modo di vivere?
∗
Anche venire qui allo Scrigno, per molti nostri amici, o
forse anche per alcuni nostri famigliari è una cosa da
bigotti. Tu riusciresti a spiegare cosa fai qui allo
Scrigno?
∗
Sempre nelle sue apparizioni la Madonna ci invita a
pregare e lei stessa intercede sempre per noi. Qual è il
nostro rapporto con la preghiera? E con Maria ?
∗
Meditazione e preghiera sono vie per
poterci avvicinare a Gesù e conoscere il
Padre. Conosci e frequenti questa Strada?
10
SAN LEONE MAGNO
Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
L'infanzia, che il Figlio di Dio non ha ritenuto indegna della
sua maestà, si sviluppò con il crescere dell'età nella piena
maturità dell'uomo. […] La festa d'oggi rinnova per noi i sacri inizi di Gesù,
nato dalla Vergine Maria. E mentre celebriamo in adorazione la nascita del
nostro Salvatore, ci troviamo a celebrare il nostro inizio: la nascita di Cristo
segna l'inizio del popolo cristiano; il natale del Capo è il natale del Corpo.
Sebbene tutti i figli della Chiesa ricevano la chiamata ciascuno nel suo
momento […] nati dal fonte battesimale, sono generati con Cristo in questa
natività, così come con Cristo sono stati crocifissi nella passione, risuscitati
nella risurrezione, collocati alla destra del Padre nell'ascensione.
Ogni credente […] rompe i legami con la colpa d'origine e diventa uomo
nuovo con una seconda nascita. Ormai non appartiene più alla discendenza
del padre secondo la carne, ma alla generazione del Salvatore che si è fatto
figlio dell'uomo perché noi potessimo divenire figli di Dio. Se egli non
scendesse a noi in questo abbassamento della nascita, nessuno con i propri
meriti potrebbe salire a lui. La grandezza stessa del dono ricevuto esige da
noi una stima degna del suo splendore. […] La sola maniera di onorarlo
degnamente è di offrirgli il dono stesso ricevuto da lui.
Ora, che cosa possiamo trovare di più confacente, fra tutti i doni di Dio, se
non la pace […]? La pace genera i figli di Dio, nutre l'amore, crea l'unione;
essa è riposo dei beati, dimora dell'eternità. Suo proprio compito e suo
beneficio particolare è di unire a Dio coloro che separa dal mondo del male.
Quelli che «non da sangue né da volere di carne né da volere d'uomo, ma da
Dio sono nati» (Gv 1, 13), offrano al Padre i loro cuori di figli uniti nella pace.
Tutti i membri della famiglia adottiva di Dio si incontrino in Cristo il quale
venne a compiere non la sua volontà, ma quella di chi l'aveva inviato.
Il Padre nella sua bontà gratuita adottò come suoi eredi non quelli che si
sentivano divisi da discordie e incompatibilità vicendevoli, bensì quelli che
sinceramente vivevano ed amavano la loro mutua fraterna unione. Infatti quanti
sono stati plasmati secondo un unico modello, devono possedere una comune
omogeneità di spirito. Il Natale del Signore è il natale della pace.
11
SAN GIOVANNI BOSCO
(Memoria liturgica: 31 gennaio)
Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 al Colle dei Becchi, una
località presso Castelnuovo d 'Asti, ora Castelnuovo Don Bosco.Di
famiglia povera si preparò, fra stenti ed ostacoli, lavorando e studiando, alla missione
che gli era stata indicata attraverso un sogno fatto all'età di nove anni e confermata più
volte in seguito, in modo straordinario. Studiò a Chieri, a pochi chilometri da Torino.
Tra le belle chiese di Chieri Santa Maria della Scala (il duomo) fu la più frequentata da
Giovanni Bosco, ogni giorno, mattino e sera. Pregando e riflettendo davanti all'altare
della Cappella della Madonna delle Grazie egli decise il suo avvenire. A 19 anni
voleva farsi religioso francescano. Ma, dopo aver pregato molto ed essersi consultato
con gli amici e con il suo confessore, don Giuseppe Cafasso, entrò in seminario per gli
studi della teologia. Fu poi ordinato sacerdote a Torino nella chiesa dell'Immacolata
Concezione il 5 giugno del 1841. Don Bosco prese con fermezza tre propositi:
"Occupare rigorosamente il tempo. Patire, fare, umiliarsi in tutto e sempre quando si
tratta di salvare le anime. La carità e la dolcezza di San Francesco di Sales mi
guideranno in ogni cosa". Venuto a Torino, fu subito colpito dallo spettacolo di
centinaia di ragazzi e giovani allo sbando, senza guida e lavoro: volle consacrare la
sua vita per la loro salvezza. L'8 dicembre 1841, nella chiesa di San Francesco d
'Assisi, ebbe l'incontro con il primo dei moltissimi ragazzi che l'avrebbero conosciuto e
seguito: Bartolomeo Garelli. Incomincia cosi l'opera dell'Oratorio, itinerante al
principio, poi dalla Pasqua 1846, nella sua sede stabile a Valdocco, Casa Madre di
tutte le opere salesiane. I ragazzi sono già centinaia: studiano e imparano il mestiere
nei laboratori che Don Bosco ha costruito per loro. Nella sua opera educativa fu
aiutato da sua madre Mamma Margherita, che fece venire dai Becchi, per sostenerlo e
perchè facesse da mamma a tanti suoi ragazzi che avevano perso i propri genitori.
Nel 1859 poi invita i suoi primi collaboratori ad unirsi a lui nella Congregazione
Salesiana: rapidamente si moltiplicheranno ovunque oratori, scuole professionali,
collegi, centri vocazionali, parrocchie, missioni. Nel 1872 fonda l'Istituto delle Figlie di
Maria Ausiliatrice (FMA) che lavoreranno in svariate opere per la gioventù femminile.
Don Bosco seppe anche chiamare anche numerosi laici a condividere con i Salesiani e
le Figlie di Maria Ausiliatrice la stessa sua ansia educativa.A 72 anni, Don Bosco
muore a Torino-Valdocco, all'alba del 31 gennaio 1888, sfinito dal lavoro, secondo
quanto aveva detto: "Ho promesso a Dio che fin l'ultimo mio respiro sarebbe stato per i
miei poveri giovani". Fu beatificato il 2 giugno 1929 e dichiarato santo da Pio XI nel
1934.
12
IL SANTUARIO
Madonna delle Grazie
Cordovado (Pn)
Quest’anno il presepio costruito, da Maria Grazia la sacrista, nel
Santuario è fatto tutto ad uncinetto, dalle case al bambino Gesù. Indovinate quale è stato il primo personaggio ricamato?..........Maria.
Infatti senza il “si” di Maria non ci sarebbe stata risposta alla nostra ricerca di verità e compagnia: Gesù. Ogni sua apparizione continua a testimoniare il suo desiderio e dono d’essere madre di ogni figlio di Dio. Ne erano ben consapevoli i fedeli nel tempo della costruzione del Santuario che sistemarono fin dall’inizio sull’altare maggiore la Vergine Allattante,
attribuita al Bellunello (1430-1494). Ma veniamo alla storia del Santuario. Sulle sponde
del rio che scorre dinanzi al Santuario sorgeva un capitello dedicato alla Madonna e ai
santi Valentino e Rocco, particolarmente invocati in quel tempo contro l’epilessia e la peste.
Il 7 settembre 1592, vigilia della festa della Natività di Maria, un evento straordinario e
miracoloso rese celebre e venerato il posto (oggi questo luogo rimane prato mentre attorno
si è costruito). La Madonna chiese a una lavandaia, ad una donna del popolo, che venisse
edificata, in quel luogo, una chiesa ad essa dedicata. Il vescovo di Concordia, mons. Matteo Sanudi, dopo un primo momento di diffidenza ed in considerazione dei prodigi che si
susseguirono nei pressi del luogo dell’apparizione, aderì alla richiesta della costruzione del
Santuario, al quale contribuirono tutte le parrocchie ed il medesimo Vescovo. Il Santuario fu
completato nel 1602 e consacrato il 1 maggio dell’anno dopo. La fama delle grazie e dei
miracoli si estese oltre i confini del Veneto estendendosi a tutta l’Italia settentrionale e centrale giungendo sino all’Austria, richiamando folle e pellegrini. Tutto questo è comprovato da
molti ex-voto. Durante la rivoluzione francese il Santuario fu spogliato di tutti gli arredi sacri
e del mobilio ma non riuscirono ad distruggere il senso del bello, del giusto e del vero che
di può vedere e contemplare entrando in questo Santuario. Dal soffitto al pavimento tutto è
artisticamente riempito di sacro senza stancare l’occhio di chi entra in questo tempio per
pregare. Molte sono le opere che richiamano la vita di Maria, Madre di Dio, e delle presenza dei frati domenicani, che per quasi un secolo rimasero custodi del Santuario. Ci sono infatti quadri raffiguranti santi e sante domenicane e posteriormente al presbiterio vi è un
coro in legno che porta lontano la mente e vicino il cuore alle lodi che si innalzavano a Dio
e alla sua serva Maria, Madonna delle Grazie.
Le apparizioni della Madonna hanno sempre un perché. I suoi santuari racchiudono un mistero
misericordioso e glorioso: tutti i santuari della Vergine sono belli,ricchi di fede e invitanti. Come
diceva il papa PaoloVI i Santuari sono “cliniche dello Spirito”. Quando, nei Santuari, nel silenzio
della quotidianità ci si avvicina alla cripta della Madonna, ci viene spontaneo aprire liberamente il
cuore alla Madre di Gesù percependo l’incontro mistico di questo luogo.
13
TESTI BIBLICI
DI RIFERIMENTO
Isaia 55, 3-9
Porgete lʹorecchio e venite a me, ascoltate e voi vivrete. Io
stabilirò per voi unʹalleanza eterna, i favori assicurati a Davide.
Ecco lʹho costituito testimonio fra i popoli, principe e sovrano
sulle nazioni. Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te popoli che non ti conoscevano a causa del
Signore, tuo Dio, del Santo di Israele, perché egli ti ha onorato.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è
vicino. Lʹempio abbandoni la sua via e lʹuomo iniquo i suoi
pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al
nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non
sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie - oracolo
del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie
sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri
pensieri.
14
1 Corinzi 2, 7-16
Parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta
nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra
gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto
conoscerla; se lʹavessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il
Signore della gloria. Sta scri*o infa*i: Quelle cose che occhio non
vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha
preparato Dio per coloro che lo amano.
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito
infa*i scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi conosce i
segreti dellʹuomo se non lo spirito dellʹuomo che è in lui? Così
anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non
lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del
mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tu*o ciò che Dio ci ha
donato. Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio
suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito,
esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Lʹuomo naturale
però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia
per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare
solo per mezzo dello Spirito. Chi infai ha conosciuto il pensiero
del Signore in modo da poterlo dirigere?
15
CONDIVISIONE
DI GRUPPO
Preghiera iniziale
Il desiderio della contemplazione di Dio
Orsù, fuggi via per breve tempo dalle tue occupazioni, lascia per un
po’ i tuoi pensieri tumultuosi.
Attendi un poco a Dio e riposa in lui.
Entra nell'intimo della tua anima,
dì ora con tutto te stesso a Dio:
Cerco il tuo volto. «Il tuo volto, Signore, io cerco».
Signore, tu sei il mio Dio,
tu sei il mio Signore e io non ti ho mai visto.
Tu mi hai creato e ricreato, mi hai donato tutti i
miei beni,
e io ancora non ti conosco.
Insegnami a cercarti e mostrati quando ti cerco:
non posso cercarti se tu non mi insegni, né trovarti se non ti mostri.
Che io ti cerchi desiderandoti e ti desideri cercandoti,
che io ti trovi amandoti e ti ami trovandoti.
Sant’Anselmo
Condivisione
16
Segno
Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel
suo cuore. - Maria e il mistero del Figlio di Dio.
Preghiera finale
Come invocare Dio?
Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode;
grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile.
E l'uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato,
che si porta attorno il suo destino mortale,
che si porta attorno la prova del suo peccato
e la prova che tu resisti ai superbi .
Eppure l'uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti.
Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi,
perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa
finché non riposa in te.
Concedimi, Signore, di conoscere e capire
se si deve prima invocarti o lodarti, prima conoscere
oppure invocare. Ma come potrebbe invocarti chi non ti conosce?
Loderanno il Signore coloro che lo cercano?
Perché cercandolo lo trovano , e trovandolo lo loderanno.
Che io ti cerchi, Signore, invocandoti, e t'invochi credendoti,
perché il tuo annunzio ci è giunto.
T'invoca, Signore, la mia fede, che mi hai dato
e ispirato mediante il tuo Figlio fatto uomo.
Sant’Agostino
17
CHIUSURA TEMPO
DI ADORAZIONE
Preghiera
Sto qui davanti a te
Signore Gesù, amore dell'anima mia,
sto qui davanti a te
per la confidenza che mi dai,
per l'amore che ti voglio.
Sto qui davanti a te,
come lampada che arde e illumina;
incenso che brucia e si espande
in valanghe di profumo;
piccolo fiore che esulta
in splendore di bellezza
per la tua gloria.
Sto qui davanti a te,
nel silenzio vivificante,
nella speranza rassicurante.
Senza condizioni
mi abbandono al tuo amore
e aspetto l'incontro con te,
quando ti potrò vedere faccia a faccia,
così come sei, e sarà paradiso per sempre. Amen
Benedizione
18
CANTO DI CHIUSURA
Canto di reposizione
Farò del mio cuore una lode
TM: G. Becchimanzi-C. Giordano
Rit. Alzati, esulta, risveglia il tuo cuore,
dà lode e gloria al tuo Dio!
Voglio cantare con cembali e cetre:
l’amore del mio Signore.
Alzati, esulta, risveglia il tuo cuore,
dà lode e gloria al tuo Dio!
Voglio cantare con timpani e sistri:
farò del mio cuore una lode.
Tu m’hai ferito nell’anima,
tu m’hai sedotto nell’intimo;
fa’ che il mio cuore sia limpido
e bruci solo per te inneggiando la tua lode. Rit.
Tu che chiamasti la Vergine
e le mandasti il Tuo angelo,
fa’ che crediamo al miracolo
e ripetiamo quel sì che ha portato il Salvatore. Rit.
19
SALUTO FINALE
Canto Finale
Quale gioia è star con te
TM: RNS
Ogni volta che ti cerco,
ogni volta che t’invoco,
sempre mi accogli Signore
Grandi sono i tuoi prodigi,
tu sei buono verso tutti,
santo tu regni tra noi.
Rit.
Quale gioia è star con te Gesù vivo e vicino,
bello è dar lode a te, tu sei il Signor.
Quale dono è aver creduto in te
che non mi abbandoni,
io per sempre abiterò la tua casa, mio re.
Hai guarito il mio dolore,
hai cambiato questo cuore,
oggi rinasco, Signore.
Grandi sono i tuoi prodigi,
tu sei buono verso tutti,
santo tu regni tra noi. Rit.
Hai salvato la mia vita,
hai aperto la mia bocca,
canto per te, mio Signore.
Grandi sono i tuoi prodigi,
tu sei buono verso tutti,
santo tu regni tra noi. Rit.
20
PER
ORIE
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Aula Condivisione.
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qui
STUDIO
TEOLOGICO
SI
SI
SI
SI
SI: SACERDOTI
A DISPOSIZIONE
PER TUTTA
LA SERATA:
per
Riconciliazione
o Direzione
Spirituale
SI
SI
PRIMO PIANO
SI
21
IN A
GEND
A
mercoledì 22 febbraio
Le sacre Ceneri Inizio della Quaresima
25-26 febbraio
Seminario
Il Senero, cammino di
discernimento per giovani
che si interrogano sulla
vocazione sacerdotale.
Info don Giuseppe
domenica 5 febbraio ore 9-12
Seminario
Incontro Nuovi Vol e Scala di
Giacobbe, per fare insieme un
cammino di discernimento
vocazionale. Info don Giuseppe
domenica 19 febbraio
ore 900-1700
Comunità di Villaregia
Incontro PEM, per prepararsi a
esperienze missionarie.
Info 0434.221233
22
domenica 19 febbraio
ore 15-18
presso Casa Madonna
Pellegrina: inerario di fede
per fidanza “Insieme per
sempre”. Info don Fabio
393.4865401
Novità dal Seminario!
Tu# i lunedì alle 18.30 chi vuole
può partecipare alla S. Messa a al
vespro (19.30) con i Seminaris
nella Chiesa del Seminario.
Visitate il nuovo sito del
Seminario! www.seminario.pn.it
domenica 19 febbraio
ore 930-1900
Comunità Missionaria di
Villaregia
GimVi Giovani, cammino di
formazione per conoscere più
da vicino la realtà della
missione. Info 0434.364030
domenica 19 febbraio
Santuario
Madonna di Strada di
Fanna
“Dall’avarizia alla
condivisione ”.
Info frate Lorenzo
0427.77037
E inoltre…
Lo sapete che in Diocesi, tra fra, suore, seminario, missionari abbiamo una
marea di opportunità per un discernimento vocazionale o per cammini vari di
spiritualità? C’è proprio tu%o tu%o… Trovate ben spiegate e descri%e tu%e
queste occasioni nel fascicole%o
“Rispondere all’amore si può”, preparato Contattaci:
dal Centro Diocesano Vocazioni. Vale la
[email protected]
pena darci un’occhiata, può servire anche don Giuseppe 0434.508647
per dare suggerimen ad amici!
don Federico 0434.508658
23
PROSSIMO APPUNTAMENTO
APPUNTAMENTO
FATE QUELLO CHE VI DIRA’
DIRA’ (GV 2,12,1-12)
Venerdi 24 febbraio 2012
EGHIERA
R
P
I
D
IO
IZ
ESERC
CON MARIA
La preghiera del Rosario
“Nel quinto mistero gaudioso contempliamo…”: sono le parole con cui a
memoria si introducono i “misteri” nella preghiera del Rosario. Una preghiera
popolarissima, democratica, aperta a tutti e per questo molto efficace per la
nostra formazione. E’ una preghiera che rinuncia alla riflessione: sappiamo di
trovarci davanti a un mistero, forse lo abbiamo studiato o potremo studiarlo o
non lo studieremo mai. Il Rosario però ci insegna a contemplarlo, il che significa
che non ci ragioniamo sopra, ma lo guardiamo insieme a Maria, ricordandole
continuamente come lei sia benedetta fra le donne e possa pregare per noi
peccatori adesso e nell’ora della nostra morte. La ripetizione delle parole sembra
senza senso, ma ci spinge a raffigurarci il “mistero” senza pensarci troppo, a
stargli vicino senza forzarne le serrature. Questa vicinanza ai misteri della vita di
Gesù in compagnia di Maria, maestra a conservare tutte queste cose e meditarle
nel suo cuore, ci permette di conoscere meglio il Figlio di Dio senza incasellarlo
nelle nostre spiegazioni.