MIDI - Kineofilm

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MIDI - Kineofilm
BREAKTHRU, SINTESI DI FRONTIERA
Con questa nuova serie di editoriali Alessandro Camanini vuole sintetizzare all'estremo il motore
mondiale scansando accuratamente le librerie, i presets, il default. Con questa panoramica dalle
visioni futuriste si estrapolano gli attuali dubbi e le incertezze sul protocollo ,da sempre il più
misterioso: MIDI. Forse è il momento più transitorio, se dubitate, è arrivato di oltrepassare il fiume
...
COSA PASSA QUESTO CAVO ?
Son passati più di ventidue anni ed il caos rimane...difatti ricordo la prima MIDI Interface la quale
provocò lo stesso tumulto nelle nostre focose interiora, (era una SIEL, straordinario italico tentativo
sulla leggenda C64). Cosa passa questo cavo e anche che c'è dentro ? E' un momento di
congiuntura storica di grande confusione e di enorme imbarazzo, non solo per il 5 DIN di cui sopra
che ha passato oltre vent'anni. Per effettuare un vidcap al misterioso MIDI partiamo da questo link,
un' intervista a Tom White, una sorta di Franco Carraro (quelli da cambiare, ma che non si
cambiano mai) il CEO della MMA (MIDI Manufacturers Association) (www.midi.org) oltre dieci
anni fa... MIDI-2" and the Future of MIDI” (1996) il quale decantava le “estreme” possibilità di
un fantomatico mai realizzato MIDI 2.0, difatti attualmente stiamo ancora a guardare quei cavi e
connettori di cui sopra...così ancora per quanti anni ? Da quell'intervista: “Trad. (...) Per connettere
i dispositivi si avrà bisogno di una sorta di network, qualcosa come la FireWire (IEE1394), noi
stiamo cercando come si muovono i dati MIDI attraverso la Firewire e simili tecnologie.” A volte
bisogna rileggere retrospettivamente per una valutazione tecnologica, Tom White in questo caso
aveva forse individuato una Mlan di Yamaha.
Basata sulla IEEE-1394 presentata già un po' di anni fa, si pensava oggettivamente raccogliesse più
proseliti, in basso i prodotti attualmente disponibili (3/2006). Dal sito ufficiale
http://www.mlancentral.com/ si raccolgono una ventina di potenziali partnership
http://www.mlancentral.com/partners.php , sembra solo il portabandiera Yamaha e pochi altri
(Apogee, Kurzweil Presonus,Otari); non sappiamo intuire più di tanto per il prossimo, in una
visione distaccata e freelance non ci possiamo assolutamente permettere di giudicare da un punto di
vista tecnico (interessante cmq il documento white paper qui sotto), ma si evince un certo “tepore”.
Probabilmente deve essere aggiustato nel calibro di una release ancora embrionale, etc), eppure i
400mbits (portata ora a 800 ci risulta) della Firewire sembrano soluzione efficace di
audionetworking, broadcast, etc. ma il setaccio effettuato qua e là (blogs, forum, motore, splinder,
etc) sorge una certa insoddisfazione guarda caso MIDI delays, glitchs, etc ...:) è necessaria la
metafora di contrasto generazionale; un antico derivato dell'RS232 seriale , ed affiancarlo nel
circuito digitale; cosa ci fa un'utilitaria (cara utilissima utilitaria) sullo “streaming” della pista di
Monza con le McLaren o le Ferrari a “370Mbits” p.es.? Le “old-tech”, viste ed inserite come
protocolli, sono davvero difficili farle convivere con le nuove ma quando sono necessarie, si
presentano “vincolo” (o veicolo) pesante come il nostro amato-odiato MIDI...
Ecco due delucidanti white papers:
http://www.mlancentral.com/mlan_info/mLAN_resolution_v24.pdf
http://files.keyfax.com/mlancentral/firewire.pdf
Prodotti attualmente disponibili 3/2006
01x Digital Mixer, mLAN Controller Yamaha 01xRay.com
I88x Audio/MIDI/mLAN Interface Yamaha yamahasynth.com
mLAN16e Audio/MIDI/mLAN interface for Motif ES Yamaha motifator.com
AD-8000 8-channel, 24bit A/D Converter Apogee apogeedigital.com
Trak2 2-channel, A/D Converter and Mic Pre Apogee apogeedigital.com
KSP8 Effects Processor Kurzweil kurzweilmusicsystems.com
FireStation Audio Interface PreSonus presonus.com
ND-20 Network Audio Distribution Unit Otari www.otari.com
I/One Modular mLAN I/O Breakout box I/One ioneconnects.com
USBoverMIDI ?
Anni fa noi eravamo restii al traballante Universale Bus Seriale aka USB (anni di compilazione per
un funzionamento corretto per le semplici interfacce 16/16...), Dopo qualche anno tutto si è
aggiustato...la conversione “over”, le forti limitazioni del nativo asincrono stesso, lento codice
seriale, gli avulsi sistemi esclusivi (un disastro all'inizio) tra il mercato emergono ora i drivers delle
interfacce e schede coreane di ESI, eccellenti compilatori da sempre.
(Esi Romio)
Esisteva sulla rete un interessante documento scientifico datato 2001 del Computer Music Center
IBM T. J. Watson Research Center System-Level MIDI Performance Testing riguardo il jitter e la
latenza fisica dell'USB.
http://www.cs.cmu.edu/~eli/papers/icmc01-midiwave.pdf
Per risolvere difatti il problema di fondo il colosso Steinberg p.es. nel 2002 ha creato il protocollo
sperimentale (poi ufficializzato nella product-line) LTB (Linear Time Base); la capacita' di
bypassare il sistema operativo (come succede nell' ASIO) abbassando drasticamente la latenza ed
avere una sincronizzazione praticamente perfetta, per l'MTC, etc (da Xelenio - Gennaio 2002). Al di
là della tendenza imperante del costruttore, per esigenze di target commerciale diffusa, comodità,
ovvero breve plug'n'play, rapida cavetteria , mini keyboards, etc Ci possiamo sbagliare, ma un
binocolare futuro per un prossimo e definitivo MIDI 2.0 (?) non lo vediamo, nonostante i 480mbits
dell'USB 2.0 e l'USB-IF (Wireless) www.usb.org (per maggiori dettagli)
ATTRAVERSO LA RETE
Ovviamente questo è il ns.”partito”. Sarà il suo futuro l'host per il MIDI la Ethernet/TCP-IP/etc la
direzione ? Dal sito ufficiale http://www.midi.org/about-midi/abtmidi1.shtml Il transport via cavo è
ufficializzato solo un documento (USB e IEEE-1394), il link riguardo Ethernet&Internet appare
solo un “more to come”, che noi interpretiamo come un chimerico “fate vobis”...
Essenziale valutazione, se dovessi affrontare una sorta di tavola rotonda stile Re Artù, è forse il
tempo di un “ufficioso” MIDI 2.0 ? Perché non orientarsi verso una Ethernet, uno standard
mondiale economico di affidabilità e solidità, pronta per una domotica, wi-fi etc...??
Introduciamo TRE protocolli/drivers per certi versi tuttora “sperimentali” da manufacturers ancora
abbastanza fuori dal grosso circuito; l'applicativo più empirico presentato già nel 2002 (ora un po'
abbandonato, ma ha avuto il merito di essere stato il primo), fa parte del Giornale-Network di
Comunicazione http://www.theexperiment.org/
MidiWeb consiste in un framework di sistema server/ client che impiega il TCP/IP per connettere,
riceve e spedisce dati. Permette utenti di connettere localmente apparecchiature di midi illimitate
uno e/o sugli internet e dati in realtime tra uno e l'altro. MidiWeb é un semplice protocollo e non
sono limitate a apparecchiature hw. Possono essere sostenuti qualunque linguaggio per sviluppare
applicazioni Macromedia Flash. Il progetto di MidiWeb utilizza Gnu GPL licence quindi è Open
Source. Anche il MidiWebServer e MidiWebClient sono scritti in Python e girano in multiplatforms. (e.g. Windows, Mac, Unix)
Per maggiori info: http://www.midiweb.org/index.php
La seconda è l'avventura oltranzista attualissima di una nuova azienda australiana (MuseResearch)
(www.museresearch.com) costruttori del rack VSTi Receptor) con questo pesante sforzo innovativo
denominato Uniwire
presentato al Namm LA 2006 (audio e MIDI sotto forma di plug Vst nella Ethernet), la public beta
è disponibile, prego...qui la documentazione pdf
http://www.museresearch.com/downloads/UniWire_White_Paper.pdf
Confermiamo inoltre i bravissimi russi di MusicLab Inc. (sw house inoltre di RealGuitar 2.x,
fantastico Virtual non basato su semplice libreria) con MIDIOVERLAN 2.x.x, del quale avevamo
introdotto la versione 1.x di questo driver ora estesa anche per 64bit e MacOSx (molto importante la
risposta al cross-platform) già nel 8/2003 in questa rapida recensione/traduzione
http://www.xelenio.com/basica/midioverlan/
Ora MIDIOVERLAN dalla 2.x.x l'installazione pare molto più chiara e la versione è più stabile con
una comoda tray app di monitoring dei channels,
forse ancora con sporadico bug in qualche applicativo (si è letto dai forum, personalmente non mi
ha dato nessun problema). Con questo vogliamo affermare che le MIDI interfaces hanno un ruolo
tuttora importante per la risposta all' hw esterno. Questo sw è decisamente superiore al tradizionale
5 din soprattutto per un sync e conversione dell'MTC/SMPTE (24fps/25/etc), con un semplice hub
10/100 (testato un Orion Pro Platinum 6.x syncato con Acid Pro 5.x e Vegas 6.x). Ormai una
certezza.
COSA SERVE AL GIORNO D'OGGI?
A parte le classiche necessità di networking per studio, link, etc apriamo una parentesi: cosa serve il
MIDI al giorno d'oggi ? dobbiamo avviare una serie di considerazioni, attualmente trademarks
come RME, Presonus, Esi, Echo, MOTU, etc tutti pro-audio tools con drivers ora affidabili anche
sulle dual platforms ,il mercato si è parecchio espanso e fidelizzato anche se non globalizzato, il
panorama è molto cambiato negli ultimi cinque anni, esiste ormai una standardizzazione di
parametri (Core-Audio, ASIO, Mackie Control, etc). Si sono inserite nella torta-voragine MI brand
grossi produttori come Behringer, Alesis, Mackie, qualche nome fra i tanti. L'esigenza di marketing
contingente è un po' l'eliminazione fisica del mixer a favore del breakout-box a preamp (la prima
scheda uscita nell'ormai lontano 2001, 8 preamp e con questo taglio, la Q10 della defunta americana
Aardvark http://www.xelenio.com/recensioni/Q10/)
e tra la cernita dei trademarks di cui sopra (sta vincendo la porta Firewire), situazione piuttosto
analoga; se vent'anni poteva essere utile la “stretta di mano” tra i manufacturers di expanders e
samplers (Akai, Korg, Roland etc...) ora pare sembra utile intendersi per i generici controllers di
comandi tra una MOTU, RME e Presonus, tre a caso. In questa direzione, senza incentivare
polemiche, l'associazione MMA è completamente latitante. Esistono ormai decine di Continuous
Controllers a bassissimo costo (p.es. Behringer BCR2000, pure con Fader motorizzati..) ma gestire
la cosiddetta “Near zero-latency hardware direct monitoring” (la IEEE-1394 ha tutte le carte in
regola per gestirlo) dal pannello di controllo (e parecchie anche DSP-based) è possibilissimo, per
carità, ma sembra distante da un sopracitato “standard”; snapshot da “mixer digitale”, ovvero non
tramite l'host e l'assegnazione fader MIDI (SX, Nuendo, Live, Logic,etc) ma intervenendo sui CP
proprietari (input/output/monitoring fisici). Non vediamo “convenzioni” in codesta direzione; o il
“nativo” proprietario, (comprendendo la tutela del copyright, etc) ma qui si discuterebbe solo di
semplicissime assegnazioni di comandi ! La tendenza, ormai ancorati un po' tutti a questo MackieControl (protocollo di controllo); d'accordo, ma qual'è la sua efficacia, sempre appoggiati a esterne
situazioni di sostegno come sequencers, multitrack e hosts ? Pensiamo che l'efficacia MIDI a livello
di mero script sia solo ed esclusivamente questo.
A questi ciclopici buchi...ci pensano i pensatori ed in questo caso che sta nel paradosso,
“emulazione” di Mackie Control per controllers...qui annunciato come “host support for the
following host”, e con questo applicativo (attualmente solo per MacOSX) quello streaming e/o
mappature alle porte di parecchi tools e sw ...Behringer BCR2000, Doepfer Pocket Dial JL Cooper
CS-10 l, Korg KONTROL series Mackie Control or hardware emulations, Novation Remote series ,
Ableton Live 5.0 or higher, Apple/Emagic Logic Audio/Gold/Platinum/Express/Pro 5.3 or higher ,
Propellerheads Reason 3.0 or higher, RME TotalMix 2.01 or higher, Steinberg Cubase SX/Nuendo
3.0 or higher. Per maggiori dettagli:
http://www.opuslocus.com/lcxmu/
CP di lcxmu
CYBERCONCLUSIONI
Occulto, esoterico, sibillino questo MIDI per costruttori e case madri, intricati paiono i meccanismi
delle international-holding; avvertiamo che attorno alla menzionata tavola, ci si giochi un po' troppo
a girotondo senza pertinenti finalità. Eppure, sempre da documentazione al vaglio dal sito midi.org
è emerso l'ultimo editoriale di. Tom White “Let's Share the 'Secret' (Condividiamo il “Segreto”)
intervista al NAMM2005 citando un breve passo (...) “perché è uno standard aperto....” A distanza
dalla sua creazione riteniamo sia tutto tranno che uno standard (e soprattutto non è aperto, in
ribattuta finale...Ovvero notiamo quanto sia precisa la metodica applicata sui *.mid e sui *.kar,
cellulari compresi, (vedi la tabella http://www.midi.org/about-midi/specshome.shtml)
ma ribadiamo quanto sia tuttora nebuloso il futuro industriale riguardo il passaggio dei dati, in
particolare per il trasporto, la forma e storage, (d'altronde è una sua caratteristica...storica)
Le tecnologie ed il broadcast per scomparire quei “messaggi” all'interno del digitale, l'orientamento
TCP-IP sembra il migliore. Il MIDI concepito com'è adesso dovrà essere assorbito in realtime.
Quando forse il cosiddetto “Midigear” verrà finalmente sepolto (come già rilevammo nel
lontanissimo 1999 nel provocatorio editoriale Rackwall Down (...) abbiamo osservato compiaciuti
il netto sorpasso del software sull'hardware...), e che soprattutto si trovi un linguaggio di scrittura
universale-univoco per l'audio-MIDI attraverso la Ethernet ed il sync appropriato. Il Virtuale
comincerà a diventare Realtà (osservazione intelligente degli australiani MuseResearch, un flusso
audio-midi a zero-latency sarà la stessa cosa in pochi millisecondi... it’s like a virtual-virtual
instrument for your computer) si finirà di uscire/rientrare entrare/riuscire con ad/da, codec,
spdif/adat, basta..Vogliamo l'interminabile flusso e cavo unico a 1000mbits per la Grande Rete
Finale.
To the next,
Alessandro Camanini
Multimedia VJ Freelance