La notte di Elie Wiesel

Transcript

La notte di Elie Wiesel
La notte di Elie Wiesel
Elie Wiesel nel 2010
La notte è un romanzo autobiografico di Elie Wiesel, premio Nobel nato in Romania nel
1928.
La notte racconta le esperienze di Elie, giovane ebreo ortodosso deportato insieme alla
famiglia nei campi di concentramento di Auschwitz e Buchenwald negli anni 1944-1945, al
culmine dell'Olocausto.
In poco più di 100 pagine di narrazione frammentaria, l’autore descrive come l'orrore vissuto
nei campi di concentramento e di sterminio gli abbia fatto perdere la fede in Dio e
nell'umanità. Tale perdita si riflette nell'inversione dei ruoli padre-figlio, poiché egli, da
adolescente, dovrà badare a suo padre, divenuto via via più debole, fino alla morte: il
racconto passa attraverso gli sforzi disperati di Elie per non essere separato da lui, per non
perderlo mai di vista, passa attraverso il dolore e la vergogna nel vederlo sempre più
impotente, attraverso il rancore e il senso di colpa perché l'esistenza del genitore minaccia
la sua. “Se solo potessi sbarazzarmi di questo peso morto così da poter usare tutta la mia
forza per lottare per la mia sopravvivenza, e preoccuparmi solo di me stesso.
Immediatamente mi vergognai di me stesso, per sempre".
Nel racconto, ogni cosa viene capovolta, ogni valore distrutto. "Qui non ci sono padri,
fratelli, amici", sono le parole pronunciate da un prigioniero ebreo: "Ognuno vive e muore
in solitudine".
Elie Wiesel a Buchenwald, il 16 aprile 1945; è nella seconda fila, il settimo da sinistra.
Wiesel aveva 16 anni quando Buchenwald venne liberata dagli Alleati nell'aprile 1945,
troppo tardi per suo padre, che era morto, già malato, a causa delle percosse subite, mentre
egli assisteva alla scena impotente e silenzioso per paura di essere a sua volta colpito.
L’autore non volle parlare della sua esperienza per 10 anni. Poi, nel 1954, iniziò a lavorare al
romanzo.
A distanza di cinquanta anni La notte è stato tradotto in 30 lingue, ed è considerato, accanto
a Se questo è un uomo di Primo Levi e al Diario di Anna Frank, uno dei capolavori della
letteratura sull'Olocausto.
Ti presentiamo, di seguito, il secondo capitolo del libro di Wiesel. Qui Elie e la sua famiglia,
dopo essere stati prelevati dal ghetto in cui vivono, sono caricati con altre 80 persone su un
carro bestiame, chiuso, senza luce, con poco cibo e acqua. Senza saperlo, sono diretti ad
Auschwitz.

Documenti analoghi

Tematica 24. GIORNO DELLA MEMORIA. Breve testo di Elie Wiesel

Tematica 24. GIORNO DELLA MEMORIA. Breve testo di Elie Wiesel GIORNATA DELLA MEMORIA – 27 GENNAIO 2004 (Legge 20 luglio 2000, n. 211)

Dettagli

LABORATORIO DI SCRITTURA CREAZIONE DI UNA QUARTA DI

LABORATORIO DI SCRITTURA CREAZIONE DI UNA QUARTA DI 4. “Purché non lo trovi! Se potessi sbarazzarmi di quel peso morto, così da poter lottare con tutte le mie forze per la mia sopravvivenza, occupandomi solo di me stesso.” (cap.VIII) ripercorri il r...

Dettagli

ELIEZER WIESEL

ELIEZER WIESEL L’arche, come giornalista. Divenne socio del vincitore del Premio Nobel per la letteratura François Mauriac, che lo persuase a scrivere e raccontare la sua esperienza della Shoah. Da questo incontr...

Dettagli

“LA NUIT” DI Elie Wiesel Riassunto ed elaborazioni degli alunni in

“LA NUIT” DI Elie Wiesel Riassunto ed elaborazioni degli alunni in Mattia Miotto in francese) Elie contemplò la sua casa, dove aveva passato il suo tempo cercando Dio, studiando i libri sacri e intanto sentiva i gendarmi ungheresi che urlavano un’infinità di volte...

Dettagli

La morte del piccolo pipel

La morte del piccolo pipel Questo brano è tratto da: «Canto del popolo ebraico massacrato» (Edizioni Giuntina, Firenze, Collana “Schulim Volelmann” n° 47, p. 208), composto da Jizchaq Katzenelson tra il ghetto di Varsavia e ...

Dettagli

IL RICORDO DI ELIE WIESEL

IL RICORDO DI ELIE WIESEL Direttore Responsabile GIANFRANCO POLILLO - Direttore Editoriale MARIA BALDARI

Dettagli