Associazione Culturale Musicale “WA Mozart”

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Associazione Culturale Musicale “WA Mozart”
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Comunicato Stampa
Acqui Term e (AL), lunedì 16 dicembre 2013, ore 12:00
Il prossimo 26 dicembre 2013, nella chiesa di San Fr ancesco di Acqui Terme
con inizio alle ore 17, si svolgerà la sedicesim a edizione del Tradiziona le Con certo di
Santo Stefano per la città di Acqui, app untamento fisso delle festività acquesi
organ izzato e realizzato dal Coro Mozart di Acqui Term e con il Patrocinio della Città
di Acqui, della Provincia di Alessandria e della Regione Piemonte.
Com e ormai tradizione, il programma si articolerà in tre parti: la prima,
dedicata alla m usica strumentale, vedrà l’esecuzione del Concerto per Organo e
Orchestra in S ib+ Op. 4 n. 6 di Geor g Frederich Haen del. Nella seconda parte sarà
invece la m usica vo cale a div entare protagonista, con due celebri arie solistiche come
l’Ave Maria di Schubert e l’Agnus Dei “ricostruito” su un brano della Suite
L’Arlesienne di Bizet. Il coro sarà elemento centrale della terza parte e ad esso sarà
affidata l’interpretazione del più noto dei Te Deum com posti da Franz Joseph Hay dn,
il n. 2, scritto intorno al 1799 per l’imperatrice austriaca Maria Teresa.
Il concerto si concluderà quin di con alcuni canti della tradizione natalizia: Oh
holy night, celeberr imo br ano di Adolph e Adam , Angel’ s Carol, delicato e so gnante
“carrilon” natalizio del compositore contemporaneo John Rutter, ed un im mancabile
Adeste fideles per suggellare fino in fondo lo spirito natalizio dell’occasione.
Osp iti del concerto di quest’anno sono il bar itono coreano Eun Yon g Park, con
cui il Coro Mozart si è esibito in un r ecente allestimento dell’Elisir d’Amore al Teatro
di Jerago ( Varese), e l’or ganista Carlo Montalenti. Ad aff iancare il Coro Mozart,
com e ormai da alcuni ann i, sarà presente anch e il Coro Polifonico “A. Gavina” di
Voghera, formazione con cui il Coro Mozart collabora dal 2005 in diver se in iziative
di r ilievo, entrambi accom pagnati dalla form azione or chestrale della stessa Società
Polifonica “Gavina”, con la preparazione e la direzione del m aestro Aldo Niccolai.
Il Concerto di Santo Stefano si conf erma ancor a un a volta un app untamento
tradizionale ed atteso per il fine anno acquese, accreditando al Coro Mozart un ruolo
importante nella promozione e nel sostegno del canto lir ico operistico sul territorio. A
tale proposito, il Coro Mozart ringrazia quanti, con il loro prezioso so stegno, hanno
perm esso anch e quest’anno la r ealizzazion e del Concerto di Santo Stef ano: Unicredit,
Oddino Impianti (Mom bar uzzo e Nizza M.), Ottica Piero (S. Stef ano B. e Cortemilia),
Tosa Pavim entazioni per esterni ( Acqui T.), Casa Vinicola Cascina Lan a (Nizza M.),
Tecnocentro (Acqui T.), Go slino cio ccolato (Fontanile), IEC di Car uzzo Alberto
(Nizza M.) , Gio cattoli antichi Mariella ( Nizza Monferrato) e Macelleria Leva (Nizza
M.).
Altri appuntam enti per il Coro Mozart, nel per io do festivo, sono già
program mati per il 20 dicem bre ore 21 alla Cattedrale di Vo gh era ( con lo stesso
program ma del concerto acquese), quin di il 3 gennaio ore 21 alla Sala Com unale
Polivalente di Vaglio Serra ed il 6 gennaio ore 16 al Teatro di Ricaldon e (con un
program ma operistico e religioso).
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Commento al programma:
Concerto per Organo e Or chestra in Sib +, Op. 4 n. 6, HWV 294 . Sei con certi per organo e
orchestra vennero pubblicati nel 1738 da John W alsh come Opera 4 di Haend el. Composti per render e
piacevole l'
attesa durante gli inter valli degli oratori da rappresentare al Co vent Garden, Ha endel
utilizzò l'
organo, strumento fino ad allora relegato al mero s ervizio liturgico, p er fargli assumere un
carattere nuo vo, più mondano e brillante. Il concerto n. 6, HW V 294, venne eseguito per la prima volta
nel marzo 1736 come inter vallo durante la rappres entazione di Alexander'
s Feast HW V 75 ed Ha endel
stesso suonò l'
organo, in una maniera da lasciare tutti stupefatti.
Senza svincolarsi del tutto dalle strutture del concerto grosso, i con certi per organo di
Haendel anticipano gli sviluppi ch e il con certo solista otterrà nella seconda metà del diciottesimo
secolo. Va notato inoltre ch e l’organo qui p erde la severa connotazione di strumento relegato per
secoli al s ervizio eccl esiastico per assumere un carattere mondano e brillante, emulo d el clavicembalo .
L'
organo da camera, il regale, il positivo, il portativo ed in molti paesi (fra cui Italia ed Inghilterra)
anche l'
organo da chiesa, erano strumenti alternativi al clavicembalo; in effetti questi concerti sono
destinati "al clavicembalo o all'
organo", solo in via d'
eccezione ri chiedono il pedale (si noti che per la
quasi totalità gli organi inglesi erano sprovvisti di pedaliera), a confer ma della pr eponderanza
dell'
idioma clavicembalistico italiano sulla rigorosa esecuzione organistica di scuola tedesca. Questi
concerti presentano notevoli problemi di ricostruzione, se si considera che il risultato dovrebb e esser e
quello di ascoltare qualcosa di simile agli effetti prodotti dalle sue improvvisazioni e dal suo "agile
tocco", visto che l e partiture non sono altro che abbozzi schel etrici, con delle sezioni solistiche e
addirittura interi movim enti riassunti nella locuzione canonica di organo "ad libitum", ch e l'
esecutore
improvvisante dove saper rivestire con sfarzo. Oggi come allora, i concerti per organo di Ha endel
vanno intesi come brillanti "divertissements" . E'l'
alternanza tra scintillante musica di sottofondo e
sorprendenti dettagli che fa l'
attrattiva di queste composizioni.
Ellens dritter G esang (Ellens Gesang III, D839, Op 52 no 6, 1825), ovvero “Terza canzone di
Ellen”, fu composta da Franz Schubert nel 1825 come parte della sua Op . 52, un gruppo di s ette
canzoni tratte dal poema epico dello scrittore scozzese W alter Scott, The Lady of the La ke, tradotto in
lingua tedesca. Essa è divenuta in seguito una delle più note composizioni di Schubert, con il titolo di
Ave Maria, abbinata a versi molto differenti da quelli originali del poema . La canzone di S chubert
sembra sia stata eseguita, per la prima volta, presso il castello della contessa Sophie W eissenwolff
nella cittadina austriaca di Steyregg ed a lei d edicata tanto ch e ella di venne nota com e "la signora del
lago". Le parole iniziali pronunciate da Ellen, " Ave Maria", possono a ver dato inizialmente l'erronea
idea che Schub ert avess e adattato la sua melodia al testo d ella preghi era mariana della tradizione
cattolica. E tuttora la versione in lingua latina dell'
Ave Maria viene frequent emente cantata sulla
melodia di S chubert, tanto da far p ensare (errando) che questo fosse il t esto originale musi cato dal
compositore tedesco.
L’Agnus Dei comunemente attribuito a Georges Bizet è basato sull’Interm ezzo della Suite
L’Arlesienne n . 2 , tratto da una musica di scena che Bizet compose n el 1872 per il testo teatrale di
Alphonse Daudet . A s eguito della enorm e popolarità ch e la Carmen ebb e specialmente negli anni
immediatamente su ccessivi alla morte di Bizet, l’a mico Ernest Guirard adattò il testo dell’Agnus Dei
sulla musica dell’Intermezzo (forse ispirato dalle battute iniziali che richiamano una melodia
gregoriana) e la fece pubblicare com e un “nuovo ” postumo lavoro di Bizet. Nonostante il compositore
non avesse in realtà avuto nulla a che fare con la creazione di questo brano, an cora oggi esso è
solitamente (ed erroneamente) ricordato come un’opera di Bizet.
Te D eum n. 2 i n Do+ “Für di e Kaiserin Marie Therese” , Hob . XXIIIc:2. Si dice talvolta che
descriver e la felicità sia la cosa più difficile da fare: la straordinaria capacità di Ha ydn di tradurre in
suono tutto il senso di gioia e di ri conoscenza trasmesso dal testo d el Te Deum raggiunge in
quest’opera un livello di qualità difficilmente eguagliabile. Qu esta magnifica opera corale in tre parti
è stata commissionata dall’imperatrice Maria Teresa, moglie di Francesco I d'
Austria. Haydn era un
assiduo frequentatore del palazzo imperiale di Vi enna e l'
imperatrice aveva una bella voce: Ha ydn
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stesso una volta l’a ccompagnò in una p erformance privata nella parte del soprano d e La Creazione.
L'
imperatrice chied eva spesso ad Haydn di comporre un brano sp eciale di musi ca religiosa, ma il
principe Esterhaz y era riluttante a permettere al suo famoso dipendente di scrivere per altri.
Evidentem ente, però, Maria Teresa , non sappiamo come, ottenn e quel che voleva: il Te Deum fu
composto intorno al 1799, ma la sua prima es ecuzione si ebbe solo n el1800 a Eisenstadt, la casa della
famiglia Esterhazy, per celebrare l’arrivo in quel luogo di Lord Nelson (e, inevitabilmente, anche di
Lady Hamilton). Il Te Deum è un lavoro compl etamente corale, senza le parti soliste che si odono
invece n elle m esse ed in altre oper e sa cre di Ha ydn. Due lunghi passaggi di Allegro circondano un
Adagio centrale, rend endo di fatto l’op era un vero e proprio concerto per coro e orchestra. Ha ydn
utilizza come base melodica il canto piano dell’inno gregoriano nell'
ottavo tono salmodico: il tema di
apertura dell’Allegro è cantata dal coro all'
unisono. L'Adagio apre con un fragoroso unisono e
procede, misteriosamente, in minore con armonie in movimento cromatico ch e cr eano un breve ed
intimo effetto di stordimento. L’Allegro finale recupera lo stesso stato d'
animo del primo movimento ,
trasfigurandosi dapprima in una agitata doppia fuga d’agilità sulle parole “in te Domine sp eravi”,
quindi concludendosi repentinamente con una ardita cadenza sincopata di frasi strumentali e corali.
Ang el’s Carol è un brano corale d el co mpositore contemporaneo britannico John Rutter ,
composto nel 1980 inizialmente per coro femminile ed arpa, riscritto poi dall’autore p er coro misto. Il
testo celebra la nascita di Gesù e le voci, partendo da una s emplice tessitura melodica iniziale,
giocano a rincorr ersi su progressivi ricami armoni ci che trasformano con delicatezza l’iniziale
atmosfera di pace e di silenzio in un finale di gioia e luce.
Oh Holy Night è un celebre canto natalizio composto da Adolphe Adam nel 1847 e co mpreso
nell'
opera francese "Minuit, chrétiens" di Placide Capp eau (conosciuto anche come " Cantique de
Noël"). V enne tradotto in inglese, nel 1855 , dal ministro unitario, John Sullivan Dwight e secondo
alcuni potrebbe essere stato il primo pezzo di musica ad ess ere stato trasmesso via radio. La notorietà
del brano ne fa uno dei più eseguiti, in svariati arrangiamenti solistici o corali, nell’ambito d elle
musiche natalizie.
Adeste fideles è uno dei più famosi ed eseguiti canti natalizi. Non esistono prove sufficienti
per identificarne l’autore: l'
unica certezza che emerg e dalla docum entazione esistente è il nome del
copista, cioè di colui che trascrisse materialment e il testo e la melodia: sir John Francis W ade, che lo
avrebbe trascritto da un tema popolare irlandese nel 1743-1744 per l'
uso di un coro cattolico a Douai ,
cittadina nel nord della Francia, a quel t empo importante centro cattolico di riferimento e di rifugio
per i cattolici perseguitati dai prot estanti nelle Isole britanniche. Oltre l e quattro strofe originali
trascritte da W ade, il testo tradizionalmente tramandato risulta attualmente composto da altre tre
strofe aggiunte da Étienne-Jean-François Borderies nel 1794, più una ulteriore di paternità anonima.
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Curriculum degli artisti:
Carlo Montalenti. curriculum non disponibile.
Eun Yong Park. Nato a S eoul in Corea del Sud nel 1973 . Si laurea presso il Conservatorio
nell'
Università di Yonsei in Corea . Prosegu e gli studi di canto in Germania dal 2000 al 2002 per
tornare successivamente in Corea dove si esibisce in concerti e op ere e come insegnante p er otto anni .
successivamente torna in Italia per approfondire lo studio del repertorio e della lingua italiana
partecipando a diversi con corsi tra i quali risulta vincitore com e: Secondo classificato al "Principessa
Cristina Trivulzio di B elgioioso", Terzo classificato nel concorso "Respighi E Piero Cappuccilli" di
Alessandria. In Italia ha studiato con il Maestro baritono Gianni Maffeo e con Maria Bianca Casoni,
ed ha d ebuttato i ruoli di Germont (La Traviata), di Rigoletto (Rigoletto), di Conte di Luna (Il
Trovatore), di Mar cello (La Boheme), di Figaro (Il barbiere di siviglia) e di B elcore (L'
elisir d'
amore).
E proprio ne L’Elisir d’Amore di Donizetti si è recentemente esibito insieme al Coro Mozart di Acqui
Terme (Teatro Auditorium di Jerago), sotto la direzione del maestro Silvano Scaltritti.
Il Coro Mozart di Acqui Ter me nas ce nell’estate del 1997 per iniziativa del m° Gian Franco
Leone, con lo scopo di operare nel campo dello studio e della pratica musicale nelle su e espr essioni
corale ed or chestrale. Il Coro , figlio di precedenti r ealtà corali di pluridecennale esperienza ch e in
esso sono confluite, è stato diretto dallo stesso m° Leone e coadiuvato dal Prof. Alberto Ricci fino al
2007. Attualmente la direzione è assunta dal m° Prof. Aldo Niccolai. Una particolarment e fervida
collaborazione artistica dal 2002 con l’Orchestra Filarmonica del Conservatorio “G. V erdi” di
Milano e col direttore m° Maurizio Dones (Direttore Stabile d el Teatro Marrucino de L’Aquila) ha
permesso di eseguire in varie occasioni pezzi di el evato prestigio quali il Requiem K626 e la
Kronungsmesse K317 di W .A. Mozart. Dal 2006 è intensa la collaborazione con la Corale della
Società Polifonica “Ang elo Gavina ” di Vogh era (PV), anch’essa diretta dal m° Niccolai e con cui il
Coro “Mozart” condivide spesso esperienz e di concerti ed esecuzioni. Appuntamento fisso di questo
sodalizio è, in particolare, il concerto di Natale, eseguito insieme dalle due formazioni ed offerto alle
città di Voghera (Duomo di San Lorenzo ) e di Acqui Terme (Chiesa di San Francesco) durante il m ese
di dicembre di ogni anno . Nel 2012 è iniziata un interessante rapporto collaborativo anche con la
Compagnia Lirica di Milano e con il F estival di Cultura Popolare “Masca in Langa ” di Monastero
Bormida (AT), che ha portato alla partecipazione del Coro “Mozart ” all’allestimento scenico
integrale de L’Elisir d ’Amore di Gaetano Donizetti. Tra i mo menti più significativi dell’attività del
Coro si ricordano inoltre concerti in varie località italiane (Milano: sala d el Conser vatorio “G.
Verdi”, Basilica di San Lazzaro, Teatro Dal Verme; Pavia: Teatro Fraschini; Collevalenza:
Congresso Internazionale dell’Ateneo Salesiano) e straniere (Carcassonne: Teatro Romano).
Nata nel 1919 col nom e “La Speranza”, dal 1948 si chiamerà Soci età Polifonica Vogherese
“Ang elo Gavina” . È passata sotto la direzione di vari maestri, ricordiamo in particolare il M° Danilo
Dusi che l’ha seguita per trent’anni, fino all’attuale M° Aldo Niccolai. L’intensa attività s volta vede la
partecipazione della Polifonica a nu merose manifestazioni in varie città italiane ed ester e, dove si è
esibita sia in concerti che in rappres entazioni di opere liriche, quali ad es empio Trovatore, Traviata,
Rigoletto, Ballo in maesch era al Conser vatorio “Giuseppe Verdi di Milano”. Tra le più r ecenti, Elisir
d’amore di Donizetti tenutasi nel cortile di Palazzo Te a Mantova. Memorabile la partecipazione del
sodalizio vogherese in collaborazione con la Corale “Vittadini” di Pa via al con certo di chiusura del
Festival Iternazionale Lirico Sinfonico Città di Vogh era ch e ha visto co me ospite d’onor e il soprano
Katia Ricciarelli. Nel 2007 , in collaborazione con il Coro Mozart di A cqui Ter me e l’Or chestra
Sinfonica di Asti ha es eguito il famoso e impegnativo R equiem KV626 in Re minore di Mozart. Inoltre
ha raggiunto i 23 anni di partecipazione al concerto di Natale organizzato dal Comune di Voghera . In
quest’arco di tempo ha preparato l e più importanti co mposizioni per soli, coro e or chestra di autori
quali Vivaldi, Schubert, Mozart, Saint-Saens, Charpentier, Haendel.
Diplomato in pianoforte al Cons ervatorio “Verdi” di Milano sotto la guida di A. Porrini, il
maestro Aldo Ni ccolai ha arricchito la sua formazione culturale con una seri e corsi di
perfezionamento ed incontri musicali di alta qualità, tenendo al contempo numerosi concerti sia come
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solista che com e camerista. Ha partecipato con successo a diversi concorsi nazionali ed internazionali
(Stresa, Roma, Cast el Sant’Angelo). Dopo una lunga attività didattica s volta presso la Civi ca S cuola di
Musica “Sacerdoti” di Voghera ed il Conservatorio “Boito” di Parma, attualment e insegna pianoforte
presso il Conservatorio “Vi valdi” di Alessandria e l’A ccad emia Musicale di Savona. Una particolare
passione per la musica corale lo ha portato dapprima alla dir ezione musicale della Società Polifonica
Vogherese “A. Gavina ” e quindi, dal 2005, anch e del Coro Mozart di Acqui Terme, con cui ha avuto
occasione di cimentarsi in un vasto r epertorio religioso, popolare e, soprattutto, lirico-op eristico sia in
forma di concerto ch e in di versi allestimenti scenici completi (Tosca, Traviata, Butterfly, Elisir
d’amore).
Altre inform azioni su www. coromozart.altervista.org/santostefano2013.htm
Contatti: corom [email protected]
Sito web ufficiale www. coromozart.altervista.org
Foto www.coro gallery.altervista.or g
Multimedia: www.yo ut ube.it/comozartacqui
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