Procedure di pianificazione e studio delle interfacce tecniche
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Procedure di pianificazione e studio delle interfacce tecniche
Tec n olog i e de ll’ i nvoluc ro | Pr e a ss e m bl agg i o di Massimiliano Nastri* Cantiere Procedure di pianificazione e studio delle interfacce tecniche Febbraio 2012 N. 1 L’ IL NUOVO CANTIERE 38 elaborazione del sistema di involucro fuori gamma per l’edificio One Snow Hill a Birmingham si determina secondo la combinazione esigenziale e operativa definita dagli obiettivi progettuali e funzionali (stabiliti dallo studio Sidell Gibson Architects di Londra e da Ove Arup & Partners di Londra, rappresentativi della committenza Ballymore Group) e dalle condizioni esecutive, programmatiche e procedurali delineate da Fairhurst (structural and civil engineering consultants) e Wintech di Birmingham (façade engineering consultants), rappresentativi del main contractor (Kier Build Ltd). Inoltre, la configurazione sia tipologica sia espressiva e la destinazione d’uso terziaria dell’edificio si precisano rispetto alla costituzione di un siste- ma di chiusura planare (prospetti sud-est, nordovest) e di un sistema inclinato e diaframmato dalle serie continue dei frangisole vetrati orizzontali (prospetto sud-ovest, con inclinazione pari a 6° per accentuare la vista sull’intorno urbano e per la calibrazione della radiazione solare negli spazi interni). Si precisano anche rispetto alle finalità operative rivolte all’ottimizzazione delle sequenze costruttive e dei tempi di posa, sulla base del completo preassemblaggio in officina, e alla massima efficienza delle fasi di montaggio. Elaborazione e strategia progettuale Gli obiettivi progettuali e funzionali, le condizioni esecutive, programmatiche e procedurali conducono alla commessa diretta a Focchi Il cantiere Opera: One SnowHill, Birmingham Committente: Ballymore Group, Londra Progettazione: Sidell Gibson Architects, Londra; Ove Arup & Partners, Londra Impresa: Kier Build Ltd Consulente strutture: Fairhurst Consulente facciate: Wintech, Birmingham Facciate: Focchi Ltd Sidell Gibson Architects: da sinistra Paolo Ermeti, Chris Curtis, Julian Howlett e Ron Sidell. Focchi spa. Elaborazione euristica Per l’edificio One Snow Hill a Birmingham sono stati previsti un sistema di chiusura planare e un sistema inclinato, pensato per accentuare la vista sull’intorno urbano e diaframmato da serie Studio delle interfacce connettive tra componenti di facciata e delle modalità di drenaggio dell’acqua tra le sezioni profilari, rilevando l’applicazione della guarnizione centrale. continue di frangisole vetrati orizzontali, per la calibrazione della radiazione solare negli spazi interni. Sono state ottimizzate le sequenze costruttive e i tempi di posa, sulla base del massima efficienza delle fasi di montaggio. spa, operante in Gran Bretagna con sede a Londra, comportando la completa concezione del sistema a cura del centro «studi e ricerche» aziendale (dedicato allo sviluppo e alle prove di laboratorio) e l’articolazione della struttura tecnica impegnata nella gestione e nella direzione dell’intero processo di progettazione, produzione e costruzione (attraverso i compiti del «capo progetto», del «capo commessa» e del «direttore di cantiere» e attraverso l’apporto del project design management, finalizzato ad accogliere le istanze, i requisiti, le richieste prestazionali e la risoluzione delle situazioni di interfaccia sia organizzativa sia costruttiva). Parte integrante della commessa è stata inoltre la pianificazione delle fasi di analisi, di proposta e di verifica delle soluzioni progettuali, compiuta (da parte del project design management) rispetto al concept complessivo, all’approfondimento degli elementi, delle rispettive geometrie e modalità sia di giunzione sia di raccordo, e alla costante disamina e controllo dei contenuti di dettaglio durante l’intero procedimento (progettuale, produttivo e costruttivo). Studio delle interfacce di raccordo tra la modulazione dei componenti di facciata e le sezioni marcapiano in lamiera di alluminio, rilevando la disamina delle modalità di giunzione e di allineamento costruttivo sia orizzontale sia verticale. Febbraio 2012 N. 1 in officina finalizzato alla Studio delle interfacce geometriche, dimensionali e relazionali tra le condizioni perimetrali delle strutture portanti orizzontali; individuazione degli elementi di aggancio della facciata e quote di applicazione dei componenti di involucro. 39 IL NUOVO CANTIERE completo preassemblaggio Febbraio 2012 N. 1 IL NUOVO CANTIERE 40 Elaborazione produttiva Le esigenze di ottimizzazione logistica, temporale e connettiva tra le sezioni di facciata, unitamente al coordinamento delle lavorazioni (da eseguire in modo quasi completo nel controllo della prassi di officina), delle procedure di trasporto e di montaggio si precisano nell’adozione del sistema a cellule (unit system, con tamponamento in moduli vetrati strutturali, glass curtain wall, di dimensioni generali pari a 2.350x3.900 mm e con peso medio pari a 350 Kg). L’elaborazione produttiva dei componenti rileva la definizione dei montanti e dei traversi nel tipo fuori gamma, (con l’estrusione dei profili di telaio in alluminio da parte di Metra spa) e la combinazione delle interfacce geometriche e connettive (in formazione complessiva di specularità) secondo la sezione scatolare longitudinale posteriore (capace di accogliere gli elementi di irrigidimento), le sedi di alloggiamento per la guarnizione posteriore in Epdm e la sezione di camera. Da questa si articolano: la sezione di camera combinata dai vani di alloggiamento per l’inclusione della guarnizione siliconica sagomata; la sezione di camera finalizzata a comporre il piano di fissaggio in silicone strutturale per l’applicazione delle lastre in vetrocamera; il vano di alloggiamento per l’inclusione delle guarnizioni di chiusura centrale anteriore con tripla battuta. La risoluzione strategica complessiva dei contenuti morfo-tipologici, produttivi e applicativi dei componenti si svolge sulla base della realizzazione delle cellule angolari (ovvero previste dai raccordi dei piani di facciata) precisate dalla ingombrante forma a «W» e dal peso di 1 tonnellata. L’elaborazione dei componenti angolari ha richiesto una specifica progettazione degli imballi di alloggiamento. Come spiega Paolo Ermeti, project design manager di Focchi spa, «l’idea vincente consiste nella messa a punto di un «trespolo» contenitivo in acciaio usato sia in fase di assemblaggio sia in opera. L’assemblaggio in officina dei vetri con tecnologia a silicone strutturale necessita di un pieno accesso alle superfici e, a causa della conformazione a «W», occorre un trespolo ribaltabile di 90° sull’asse verticale. La stessa intelaiatura contenitiva è adottata per sollevare la cellula direttamente al piano di carico del mezzo di trasporto e per collocarla in posizione verticale». L’elaborazione produttiva del sistema si concreta poi sulla base dell’esecuzione dei test relativi alle performance acustiche, alla tenuta rispetto all’aria, all’acqua e al vento, ELABORAZIONE ESECUTIVA 1 1. Studio funzionale e costruttivo delle interfacce tecniche tra le strutture di elevazione, verticale e orizzontale, e il sistema di chiusura, che esprime le modalità di giunzione rispetto all’assemblaggio dei componenti a cellula, con applicazione delle lastre in vetrocamera mediante silicone strutturale e ritegno meccanico. I dispositivi frangisole comportano l’assemblaggio ai montanti tramite l’estensione delle mensole sagomate in acciaio, fissate ai profili verticali mediante la doppia coppia di flange. 2. Le sezioni strutturali di impalcato eseguono l’apparato portante al passaggio trasversale, verso il piano di facciata, delle mensole in acciaio galvanizzato (giuntate mediante staffe su binari Halfen), la cui dimensione in altezza si eleva oltre il livello di estradosso. A loro volta, le mensole sostengono la disposizione dei supporti normali tesi a definire il piano di appoggio alle staffe in acciaio costituite dal profilo angolare in acciaio (fissato con doppia serie di bullonatura ai montanti del sistema). 3. La fascia marcapiano nel tipo sandwich si appoggia in battuta sui traversi intermedi, di configurazione scatolare, con camera trasversale frontale e con la coppia di sezioni di camera anteriori. In particolare, i traversi intermedi determinano: il piano di connessione all’estensione della lamiera in alluminio di rivestimento esterno alla fascia marcapiano, rilevando la piegatura a «Z» e la proiezione rivolta al sostegno del dispositivo marcapiano inferiore in alluminio; il piano di connessione alle guarnizioni di chiusura centrale con tripla battuta, protese fino al setto lineare del dispositivo marcapiano e all’estremità superiore della lastra in vetrocamera inferiore; il raccordo ai pannelli di controsoffitto interno. 3 IL NUOVO CANTIERE Febbraio 2012 N. 1 2 41 Febbraio 2012 N. 1 ProduzioNe IL NUOVO CANTIERE 42 cellule angolari con disposizione tridimensionale a «W» (officina Focchi spa). «Trespolo» in acciaio per le cellule angolari (officina Focchi spa). esecuzione dei test di laboratorio sui dispositivi frangisole in vetro stratificato. esecuzione dei test sui dispositivi frangisole con ritegno strutturale siliconico. alla pressione dinamica, alle azioni di impatto sulla facciata mediante l’ausilio di campioni reali (con sviluppo pari a 40 mq). I dispositivi frangisole orizzontali, applicati all’esterno del sistema di involucro, comportano l’assemblaggio ai montanti tramite l’estensione delle mensole sagomate in acciaio (fissate ai profili verticali mediante la doppia coppia di flange) e l’esecuzione della lastra in vetro stratificato, con l’interposizione del fissaggio in silicone strutturale. A tale proposito, «la fase di elaborazione produttiva osserva come, di fronte alla concezione iniziale da parte dei progettisti rivolta alla messa a punto nel tipo bolt system, ossia diretto alla foratura e al trattenimento delle lastre mediante ritegni meccanici, lo studio di Focchi spa si sia concentrato sul sistema con ritegno strutturale delle pale con un di- verso comportamento post breakage». Spiega Ermeti: «come evidenziato dai test di laboratorio condotti in collaborazione con l’Istituto Giordano, il sistema a ritegno strutturale siliconico permette una performance strutturale post breakage di entrambe le lastre ineguagliabile. Le lastre, dopo la rottura e sotto carico, acquisiscono un comportamento membranale con larghe deformazioni e rotazioni degli appoggi». elaborazioNe cosTruTTiva Le procedure costruttive sequenziali esplicitano il coordinamento e la pianificazione organizzativa basata sulla previsione e sulla rigorosa successione delle interfacce di posa, comportando: ■ il trasferimento dei componenti a cellula provvisti delle finiture a pavimento in raccor- do al trench heater e con l’alloggiamento della tenda interna (bulkhead) già installati, evidenziando la spedizione tramite 120 camion dall’Italia per la consegna «just in time»; ■ la realizzazione attraverso i modi di assemblaggio tesi a limitare i punti di accesso esterno ai piani di facciata, prevedendo l’installazione con accesso interno dai piani di calpestio (in accordo allo sviluppo in altezza dell’edificio per 15 livelli e quasi 60 m di altezza); ■ la realizzazione senza ausili esterni ma attraverso l’impiego dei verricelli e l’accesso alle operazioni dall’interno (per l’esecuzione dei componenti a cellula per i corpi scala); ■ l’aggancio dei componenti mediante le mensole in acciaio galvanizzato, giuntate per mezzo delle staffe predisposte su binari halfen. * Politecnico di Milano © RIPRODUZIONE RISERVATA cosTruzioNe Febbraio 2012 N. 1 Procedure di assemblaggio dirette alla riduzione dei punti di accesso esterno ai piani di facciata (installazione con accesso interno). Procedure esecutive sequenziali, coordinamento e pianificazione organizzativa basata sulla successione delle interfacce di posa. Procedure di assemblaggio mediante impiego di verricelli, adottate nell’esecuzione dell’involucro relativo ai corpi scala. IL NUOVO CANTIERE 43