Legge Beckham - Camera di Commercio Spagnola in Italia
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Legge Beckham - Camera di Commercio Spagnola in Italia
Camera di Commercio spagnola in Italia Regime speciale per i lavoratori distaccati al territorio spagnolo o “Legge Beckham” Nel corso della mia carriera, vivendo a Barcellona e lavorando per lo studio Bové Montero y Asociados SL, mi è capitato di incontrare in svariate occasioni managers italiani, che per motivi di lavoro, sono espatriati in Spagna. Nonostante il regime speciale per i lavoratori distaccati al territorio spagnolo sia un regime in vigore già da molto tempo, fu introdotto dalla Legge 62/2003, è sorprendente come molti di questi si lamentino di non aver potuto godere dei vantaggi fiscali di questo regime speciale, o bene, perché l’azienda non li ha informati o, in certi casi, lo stesso gestore spagnolo non ha elaborato la richiesta nei tempi e modi stabiliti. Il regime speciale per i lavoratori distaccati al territorio spagnolo prende il suo nome “popolare” dal fatto che uno dei primi ad usufruirne è stato l’ex-giocatore del Real Madrid, David Beckham. Alla vista di questo scenario credo possa essere di utilità per le persone che per motivi di lavoro hanno deciso di trasferirsi in Spagna, fare un breve riassunto di questo regime speciale e dei vantaggi fiscali che comporta, così come del procedimento per potersene avvalere. Ovviamente questo riassunto non vuole essere un vademecum fiscale, che possa sostituire la consulenza dello specialista, che analizzerà il singolo caso e consiglierà sulla migliore scelta, ma servirà a chi si “imbarca” nell’avventura di un trasferimento in Spagna per conoscere questa possibilità ed evitare perderne i vantaggi. Il regime speciale per i lavoratori distaccati al territorio spagnolo fu introdotto con il proposito di attrarre talento. Fornire il paese di brillanti menti straniere, allentandole con una tassazione vantaggiosa. Per seguire con l’esposizione dobbiamo introdurre alcuni concetti. Quando uno straniero arriva in Spagna non è considerato residente e, quindi, soggetto passivo assoggettato al IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), fino a quando non si compiano determinati requisiti, fra i quali il principale è che abbia trascorso più di 183 giorni in Spagna nel corso dell’anno naturale. Mentre non si compia questa condizione, lo straniero tributa per i redditi ottenuti in Spagna in base alla legge dei non residenti (Decreto Regio 5/2004), che vengono, attualmente, assoggettati ad imposizione con una aliquota fissa del 24,75% (dal 2015 si prevede che questa aliquota si riduca e torni al 24%). I residenti fiscali spagnoli tributano in base ad un’aliquota marginale crescente per scaglioni. Fonte: Camera di Commercio spagnola in Italia Base liquidabile generale Aliquota applicabile (fino euro) (percentuale) 17.707,20 24,75 33.007,20 30 53.407,20 40 120.000,20 47 175.000,20 49 300.000,20 51 resto 52 *Alcune comunità hanno approvato aliquote superiori. **dati 2014 scaglioni statali di ritenuta. Il regime speciale per i lavoratori distaccati al territorio spagnolo, permette scegliere di continuare tributando come un non residente, una volta trascorsi più di 183 giorni in Spagna. A tutti gli effetti si è considerati come soggetti passivi assoggettati all’IRPEF, quindi residenti fiscali in Spagna, ma si tributa come non residenti. Questo è un vantaggio fiscale che, come commentato, permette agli stranieri che hanno cambiato la loro residenza per quella spagnola in seguito ad un contratto di lavoro, di tributare ad una aliquota fissa del 24,75%. È però importante porre l’accento sul fatto che il regime speciale permette tributare come un non residente durante l’anno in cui si acquisisce la residenza spagnola ed i 5 anni successivi. A partire dal 6º anno si applicano automaticamente gli scaglioni per i residenti fiscali. Oltre a questo innegabile vantaggio dobbiamo ricordarne altri due di non poca importanza: Chi tributa per questo regime speciale solo dichiara i redditi di procedenza spagnola, mentre un residente spagnolo deve tributare per i redditi mondiali, cosa fondamentale, per esempio, per un lavoratore distaccato che percepisce anche redditi, diversi da quelli del lavoro, nel paese di residenza. Inoltre chi tributa per questo regime speciale è “liberato” dall’obbligo di presentare la dichiarazione informativa di beni e diritti siti all’estero, mentre un residente deve presentare questa dichiarazione, dove si elencano tutti i beni e diritti che si possiedono all’estero, quando si superino determinati limiti. Finalmente elencare quali sono i requisiti e la tempistica per poter godere di questo regime speciale (articolo 93 Legge 35/2006 ed articoli 113-120 Decreto Regio 439/2007): Fonte: Camera di Commercio spagnola in Italia 1. Chi lo richiede non deve essere stato residente in Spagna nei 10 anni previ. 2. Ci si trasferisce al territorio spagnolo, deve farlo come conseguenza di un contratto di lavoro 3. Il lavoro deve svolgersi effettivamente in Spagna 4. Questi lavori devono essere eseguiti a favore di un’azienda o entità residente in Spagna o per una stabile organizzazione, di una azienda non residente, sita in Spagna 5. Che i redditi del lavoro che derivino da questa relazione lavorale non siano esenti di tributazione per l’Imposta dei non residenti 6. Che i redditi derivanti dal contratto di lavoro non eccedano, in nessuno dei periodi impositivi nei quali si applica questo regime speciale, i 600.000€ annuali (modifica in vigore dal 2010) Bisogna evidenziare che è imprescindibile comunicare all’Agenzia Tributaria la scelta di voler applicare questo regime speciale entro i sei mesi dalla data dell’inizio dell’attività che consti nel atto di iscrizione alla “Seguridad Social” spagnola. Questo significa che quando un dirigente, uno scienziato, un lavoratore cambia la sua residenza e si trasferisce in Spagna, deve tenere in conto questa possibilità e comunicarla all’agenzia delle entrate spagnola nel corso dei primi 6 mesi di lavoro. Per riassumere, per un dirigente straniero che si trasferisca al territorio spagnolo a causa di un contratto di lavoro per un’entità spagnola, che non abbia risieduto in Spagna nei 10 anni previ e, in termini generali, percepisca una retribuzione lorda compresa tra i 60.000€ ed i 600.000€ annuali è estremamente vantaggioso richiedere, entro i primi 6 mesi, la applicazione del Regime speciale per i lavoratori distaccati al territorio spagnolo, poiché così solo tributerà per i redditi spagnoli ed a una aliquota fissa del 24,75%. Alessandro Scherini Avvocato Fonte: