comune di bomarzo pro loco bomarzo amici del palazzo

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comune di bomarzo pro loco bomarzo amici del palazzo
COMUNE
DI BOMARZO
PRO LOCO BOMARZO
AMICI DEL PALAZZO
MUSICA
ANTONIO PIGNATIELLO E TRAINDEVILLE
Nella splendida cornice del Palazzo Orsini di Bomarzo si esibiranno il cantautore Antonio Pignatiello e il duo Traindeville
(Ludovica Valori e Paolo Camerini) per un concerto dedicato al Maestro Giuliano Valori. Un magico viaggio sulle ali della
musica e della poesia per ricordare un grande musicista legato in modo speciale a Bomarzo e alla Tuscia.
Antonio Pignatiello
www.antoniopignatiello.it
Scrittore ed eclettico cantastorie notturno. Dopo aver vissuto la terra d’Irpinia, si trasferisce a Bologna
e poi a Roma, dove tutt’ora scrive e canta. Svariate le collaborazioni con giornali e tv nazionali e locali.
Poi torna ad affacciarsi la musica e la poesia: prima c’è la collaborazione mai interrotta con il maestro
del free jazz Pasquale Innarella e, nell’ottobre del 2009, l’incontro umano e musicale con il ‘mago dalle
cento mani’, il pianista Giuliano Valori. Nell’agosto 2010 si aggiudica il Premio Miglior Brano Inedito
con la canzone “Folle” al Solarolo Festival a Ravenna. A marzo 2013 esce il suo primo album “Ricomincio
da Qui” con l’etichetta discografica torinese Controrecords e a settembre inizia a registrare il secondo
lavoro “A sud di nessun nord”. Il nuovo album prende il nome da un libro di Henry Charles Bukowski:
c’è l’America delle strade, dei bar senza neppure l’insegna al neon, delle mense per i poveri, e sono strade
polverose, queste, dove quel tanto decantato “Sogno americano” non è mai arrivato”. Antonio Pignatiello
è il cantastorie laureato dei viaggiatori senza fortuna, delle anime perdute, dei bar senza l’insegna al neon,
dove gli emarginati si nutrono di sogni usati per dimenticare le cicatrici della vita, dove si bevono milioni di sogni per sopravvivere alla notte, dove l’amore è forse solo un’illusione… ma “che bella illusione!”. Tra breve è prevista l’uscita del suo secondo lavoro “A Sud di Nessun Nord”
mixato da Taketo Gohara (“braccio destro di Vinicio Capossela”) e che vede come ospiti speciali Nada, Marino Severini (Gang), Antonio Onorato.
Traindeville
Paolo Camerini (basso acustico, contrabbasso) e Ludovica Valori (fisarmonica, voce, pianoforte).
Un treno metropolitano che tocca le stazioni più colorate della musica etnica, dai Balcani al Bolero,
da Roma al Flamenco passando per il klezmer, sulle ali del ritmo e della giocosità. I Traindeville hanno
viaggiato per le strade dell’Italia,della Germania, della Polonia e dell’India, raccogliendo dovunque
gioia e partecipazione e organizzando laboratori musicali con i bambini degli orfanotrofi e delle scuole
indiane. Compongono musiche originali per documentari e film tra cui “Bimba con il Pugno chiuso”
(2013) del collettivo Todomodo productions e “Doris &Hong” di L. Cinieri Lombroso (attualmente
in fase di montaggio). I componenti del duo provengono dalle più varie esperienze musicali, dalla storica formazione gypsy-folk-rock Nuove Tribù Zulu alla tradizione romanesca rielaborata da Ardecore e
BandaJorona, fino al Klezmer del Dragan Trio, agli scatenati ottoni della street band Titubanda e alle
collaborazioni con attori, giocolieri e danzatori: percorsi che si sono spesso intersecati creando nuove
sonorità e affascinanti suggestioni narrative.
www.traindeville.com
Il programma del concerto “Voci dal borgo” propone dei brani per canto e pianoforte e per pianoforte
solo i cui compositori hanno subito il fascino della cultura popolare e del folclore della loro patria
di origine. Britten arrangia con grammatica moderna melodie e canzoncine popolari britanniche,
Ginastera (proposto anche per omaggiare la presenza del compositore sul territorio, in particolare
a Bomarzo al cui parco dedicò persino un’opera) crea brani originali ispirandosi alle atmosfere latinoamericane, seguendo proprio l’esempio di De Falla, che con le sue Canciones populares ritrae
in quadretti deliziosi situazioni tipiche del folklore spagnolo, quali serenate, ninna nanne, scene di
mercato e simili. Il programma è stato quindi concepito appositamente per adattarsi ad un’occasione
quale quella di “Tuscia Deliziosa”, manifestazione che vede protagoniste arte, gastronomia, artigianato
e, per l’appunto, musica con l’obiettivo di valorizzare le radici culturali della Tuscia, tra folklore e
modernità. Il Duo Ferrandino - Guidi è un ensemble di musica da camera nato nel febbraio 2012
e composto da due giovani musiciste: la pianista Sara Ferrandino e il mezzoprano Virginia Guidi.
Incontratesi nell’ambiente musicale romano, le due artiste hanno scoperto e maturato una comune
sensibilità nella concezione della musica e della fruizione dell’evento concertistico.
MUSICA
VOCI DAL BORGO
Duo Ferrandino - Guidi
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ARTE
LO SPIRITO DELLE DONNE
Tra storia e mito
(direttore artistico Paolo Berti)
Paolo Berti
Commemorazione2 - 2014. Tec Mista su tavola - cm 40x50 - Soriano nel Cimino (VT)
Una rosa deposta e fermata dai ricordi su una lapide di fiori bianchi , marmi o tessuti, per le migliaia di
epigrafi in memoria dei sacrifici di donne bambine , di donne amanti, di donne madri.
Leonardo Caboni
L’attesa - olio e tempera su tela cm 61x52 - 2012 - Grottaferrata (Roma)
Guardate il silenzio, il placido scendere della sera, i rumori lontani della città e i pensieri di un’adolescente,
forse innamorata, forse sola... forse interrogando quei brevi anni di vita fatta di novità ad ogni giorno che
nasce e che muore con il crepuscolo...
Chiara Cagiotto
Giovanna d’Arco - Acr.su tela cm 70x70 - 2014 - Roma
L’eroina , la Pulzella di Orleans, nel fuoco del suo mito condannata dall’ignavia
e dal pregiudizio, per poi risplendere nella storia santificandola.
Sintesi di immagini di tragedia e martirio. Simbolo di ogni donna martire, di ogni epoca.
Angela Marchionni
Stampa digitale Clitemnestra cm 70 x 70 2014 - Loiano (Bologna)
Il sogno di ritrovare nei silenziosi recessi del non detto luoghi e città - ruderi o segni - sfuggiti o mai
visti. “Per chi o cosa delitto e sacrificio hanno bisogno di essere rappresentati?
E perché un delitto/sacrificio consumato privatamente perde il valore di giustizia di necessità del
delitto/sacrificio pubblico? E se non fosse necessario il sacrificio? Privato e pubblico, attualità e mito:
il visto non ancora visto fino in fondo”
Nadia Latilla
L’obiettivo - Tecnica mista cm 70 x 70 - 2014 - Soriano nel Cimino (VT)
Cosa indichi come propria personale finalità questo ritratto di donna, con citazione alla modì, su una
campitura ornata di blu e fondo oro appatiene al mistero della Donna nei secoli. Quasi latino-americana
questa figura di donna armoniosa è smagliante nel lindore della sua pelle e nei suoi occhi attenti e curiosi.
Giulia Mugianesi
Il male scuro di Medea - Olio su tela cm 70 x 70 - 2014
Medea si sostituisce con un abbagliante e sensuale bellezza ad Abramo e come egli intese obbedire sacrificando Isacco, ella ucciderà i miti capretti-figli, dominata da un dio o da un Amore.
ARTE
Tommaso Didimo
Giuditta - Vernici su tela - 2012 - Roma
Canto e danza di Giuditta. Sinfonie e forme immerse in una danza epica e sacra.
ARTE
Corinna Ricci
Accademia delle Donne . Olio su tela cm 70 x 70 2014 - Roma
Fantasmi... lontane epoche antichi palazzi, immagini del sogno e dell’antico, per questa epoca povera a
volte di femminilità e pura eleganza. Luce e penombra,immagini trasparenti e misteriose occupano la tela
come a riportarci ad antiche usanze e al senso antico... perduta bellezza.
Liliana Petrisor
L’inizio - Olio su tela cm 70 x 70 - 2014 - Roman (Romania)
Un’inizio dolce, narrato con pixel dipinti, attualizzando e rendendo contemporanea una pittura antica.
Prefazione di un racconto della donna di oggi spesso allettata da un fiore o un dolce o un microfono,
spesso anche interprete di desideri ma anche nello scrivere la storia.
Emblematica e corrispondente all’oggi.
Mela Luque
Mistero fatale - La leggenda di Pandora - Gessetti su legno cm 70 x 70 - 2014 Cordoba (Argentina)
Uno sguardo, dei simboli, un viso illuminato ed imperlato da gemme o gocce di pioggia, come immersa
nel dominio del male e dei fantasmi che alle sue spalle si materializzano.
Lei apre lo scrigno da cui escono e ad essi oppone ferma la sua Bellezza.
Marcello Santini
Stabat Mater - Fotografia cm 70 x 70 - 2010 - Soriano nel Cimino (VT)
Abbandono o lussuria ma anche sogno e forza di attrazione della bellezza. Si celano misteri da svelare o
istanti esistenziali da scoprire , in questa immagine che si immerge nel lindore dei bianchi vestiti di trine.
Titolo e immagine ne consacrano il sacro e il profano.
Roberta Serenari
New Angel Red - Olio su tela cm 50 x 50 - Sasso Marconi (BO)
“NEW ANGELS” sono le opere di una tra le grandi pittrici italiane presente a questa Mostra con due
tele. Volti di giovani donne tra “ l’Angelo e il Demone”, in una visione contemporanea che riflette il Mito
dell’ambivalenza del femminile angelicato e al tempo demoniaco come nei secoli ha raccontato la storia
degli uomini...
Stefano Tisba
Fragile - Scultura cm 27 x 70 x 60 - 2010 - Roma
Una scala simbolo del percorso vitale è la sintesi dell’esistenza in cui la donna, secondo l’autore, è ad ogni
momento presente, dalla nascita alla morte. Assiste e guida, conforta e giustifica, incoraggia ed
ammonisce, come madre, amica, sorella.
IO ESISTO… MALGRADO LA TORRE DI BABELE
Mostra personale di Gabriel Angelo Cacace
Con il patrocinio del Comune dei Bomarzo e Associazione Culturale Premio Centro
Dal 29 novembre all’ 8 dicembre 2014
Palazzo Orsini - BOMARZO (VT)
ARTE
Fabio Weik
Ora guarda nella telecamera - Smalto e catrame su tela cm 150 x 100 2010 - Milano
Il mito del successo, successo ad ogni costo nei Media e tramite i Media.
La narrazione in dripping di quest’opera di uno tra i più attivi writer italiani, è intensamente centrata
su una falsa civiltà, dove i valori esistenziali della vita per la vita sono tutti travolti dalla ricerca
dell’impossibile e del facile.
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DI MONIA PATRIZI
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FOLKLORE E TRADIZIONE
CORTEO STORICO CITTÀ DI BOMARZO
Nel 1978 è stato istituito dalla locale Pro-Loco di Bomarzo il Corteo Storico rinascimentale “Vicini Ursini de castro
polimartij”, andandosi ad inserire tra le manifestazioni storico-culturali più importanti sia nel territorio della provincia
di Viterbo che nel Lazio e anche in buona parte dell’Italia centrale. Allestito dal Comitato per il Corteo Storico ”Vicini
Ursini de castro Polimartij”, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche di Bomarzo, per quanto riguarda gli
aspetti prettamente storici; il Corteo Storico ”Vicini Ursini de castro Polimartij” rappresenta la rievocazione storica
del primo Palio di S.Anselmo corso il 24 Aprile del 1544. Festeggiamenti che hanno visto in quell’anno non solo
la ricorrenza patronale del Santo, anche quelli del matrimonio tra Vicino Orsini e Giulia Farnese. A tal proposito
il Corteo Storico è stato storicamente inquadrato tra gli ultimi anni della prima metà del XVI secolo(1544). Tutti
i figuranti, indossano costumi storici che il Comitato ha cercato di riprodurre fedelmente a seguito di ricerche
scientifiche effettuate, riguardo al periodo storico interessato dall’evento celebrato. Tra i personaggi, emergono le
figure di Vicino Orsini e Giulia Farnese, dei loro figli Corradino, Orazio, Marzio, Faustina e Ottavia, di Isabella di
Giuliano Anguillara da Stabia madre della sposa, di Pier Bertoldo e Contarina Farnese,rispettivamente fratello e zia
paterna della sposa avendo il padre defunto, dei tutori testamentari di Vicino certi Gregorio dei Monaldeschi da
Montecalvello e Polidoro di Bartolomeo da Bomarzo, Maerbale Orsini marchese di Castel Penna e Chia, Carlotto Orsini; troviamo il podestà di
Bomarzo con un piccolo esercito di armati,il Cardinale Franciotto Orsini con le guardie svizzere, il Camerario della Camera Apostolica presso la
Santa Sede, il notaio, le magistrature di castro Polimartij preposte al fisco, alla giustizia e alla politica di Bomarzo e, altri personaggi che rappresentano i nobili dei castelli limitrofi a quello di Vicino Orsini,rappresentanze del Popolo comune e per finire musici, saltimbanchi e mangiafuoco.
Tale operazione, è stata ulteriormente affiancata da una suddivisione del paese di Bomarzo in cinque Rioni, tutti rappresentati da piccoli nuclei di
persone in costume e orientati stilisticamente alla stessa maniera dei figuranti del Corteo Storico “ Vicini Ursini de castro Polimartij”. Al riguardo,
i particolari colori assegnati ai Rioni sono stati ricavati utilizzando quelli relativi alla famiglia nobile dominante in ogni Rione stesso: Rione Poggio,
Rione Dentro, Rione Borgo, Rione Madonna del Piano, Rione Croci. In totale i figuranti, tra quelli del Corteo Storico “Vicini Ursini de castro
Polimartij” e quelli dei cinque Rioni, sono circa 120. Il Corteo Storico “Vicini Ursini de castro
Polimartij”, il 25 Aprile di ogni anno insieme alle rappresentanze dei Cortei Storici degli altri paesi
invitati alla festa di S.Anselmo, raggiunge il Campo del Fossatello per assistere alla corsa del Palio
di S.Anselmo. Inoltre,nel corso dell’anno effettua numerose uscite sia nel viterbese che in altri paesi
del Lazio, dell’Umbria e della Toscana. Il Comitato per il Corteo Storico “Vicini Ursini de castro
Polimartij” intende progredire promuovendo, durante il corso dei prossimi anni, varie sfilate con un
Corteo Storico sempre più ricco di nuove figure rappresentative della realtà storica e sociale bomarzese.
Tutto ciò, al fine di evidenziare e valorizzare il grande patrimonio storico-artistico-culturale della nostra
cittadinanza in particolare e della Tuscia Viterbese in generale, anche fuori del territorio bomarzese.
Risale al XVI sec. la trasformazione del castello da fortezza medievale in maestoso palazzo signorile ad opera della famiglia
Orsini. A questo periodo risale anche la realizzazione del Sacro Bosco, meglio conosciuto come “Parco dei Mostri”, un
originale giardino ideato e fatto realizzare da Pierfrancesco Orsini, detto Vicino. La costruzione del Palazzo, formato da
due distinti corpi di fabbrica, dominanti l’antico borgo e con due terrazze che spaziano verso l’infinito, fu iniziata nel 1520
per volere di Giovanni Corrado Orsini, che affidò il progetto all’architetto e pittore senese Baldassarre Peruzzi. Il lavoro di
scultura, ovvero di conciatura, delle pietre necessarie alla fabbricazione del Palazzo fu affidato allo scultore viterbese Pier
Domenico Ricciarelli. La facciata esterna dell’ala nord del “nuovo” Palazzo Orsini, verso la vallata, conserva ancora oggi
l’aspetto fortificato dell’antica rocca, caratterizzata da caditoie, feritoie da fuoco e palle di pietra murate, a ricordarne l’uso
difensivo. Dopo la morte di Giovanni Corrado, avvenuta nel 1535, la direzione del Palazzo passò a suo figlio Vicino, cui
si deve l’ultimazione dell’ala nord del Palazzo, la più pregevole. Sposatosi con Giulia Farnese, nel 1544, Vicino è il vero
“creatore” del Parco dei Mostri”, la cui realizzazione inizia intorno al 1533 e termina attorno al 1580. La morte della moglie (1560) coincide con
l’ampliamento del Palazzo, alla cui direzione era succeduto nel frattempo Francesco Moschino attorno agli anni ‘50. Suo figlio Simone, scultore e
architetto che aveva già lavorato per la famiglia Farnese, subentra al padre negli anni ‘70 e termina la costruzione del Palazzo nei primi anni ‘80.
Nel 1645 il Palazzo venne acquisito dalla famiglia Lante della Rovere che lo detenne fino al 1836, anno in cui passò ai Borghese. Nel dopoguerra
passò in mano ad altri privati, finché negli anni ‘50 venne acquistato dal Comune.
Il portale bugnato, che si apre sulla solenne facciata ingentilita da cornice e fregi in peperino, immette in un atrio rettangolare realizzato all’epoca di Giovanni
Corrado Orsini e modificato dai Lante della Rovere, dei quali compare lo stemma con tre aquile. Da qui si accede alla Serliana1 o “Sala della Arti”, così chiamata per gli affreschi alle pareti che rappresentano le Muse che presiedono alle singole arti. Questi furono commissionati dai Borghese nel 1886 ai pittori
Filippo Finio e Jacopo Petronio. Dei Borghese compare lo stemma del dragone con l’aquila, mentre la volta reca gli emblemi degli Orsini e dei Lante.
Il pavimento e il camino, al pari di quelli presenti nei vari ambienti, risalgono all’epoca dei Borghese.
Salendo la solenne scala in travertino databile all’epoca dei Lante della Rovere, illuminata da ampie vetrate da cui filtra la luce che illumina le
pitture ottocentesche e con gradini rifatti sicuramente dei Borghese, si accede al piano nobile.
Da qui, attraverso un portale con cornici seicentesche in peperino si entra nel “Salone delle Feste”, così chiamato perché nel’600 lo spazio era
riservato anche alle rappresentazione teatrali. Il soffitto è decorato da un grandioso affresco (realizzato attorno al 1660-61 da Lorenzo Berrettini,
nipote di Pietro da Cortona, e ritoccato nell’800) con la rappresentazione del “Trionfo della Pace sulla Guerra”: intorno al tempio di Giano hanno
luogo combattimenti, saccheggi e uccisioni aizzati dalla Discordia che agita le faci, mentre su un alto podio il Merito incoronato d’alloro distribuisce corone ai vincitori, presso i quali siedono, su un cumulo di trofei di guerra i prigionieri incatenati. Dalla parte opposta la Navigazione e
l’Agricoltura, un Vecchio Saggio che dà leggi ai popoli, Giovani Donne che si adornano, Genietti che gettano fiori e un Puttino che ammansisce
un fiero leone rappresentano la pace. Infine al centro della volta, la Pace e la Giustizia da un lato e l’Abbondanza dall’altro volano in direzione di
Giove, il quale, tenendo le saette tra le mani, è ritratto nell’atto di cacciare Saturno sul suo carro tirato da buoi neri. Sull’architrave del tempio
classico, che fa da sfondo al “Sacco di Roma”, compare il nome del committente, il duca Ippolito Lante della Rovere, alla cui epoca risale pure la
realizzazione dell’unico camino secentesco conservatosi solo in questa sala.
STORIA
PALAZZO ORSINI
Programma
Sabato 6 dicembre
11:00/13:00 - 15:00/20:00
Arte
LO SPIRITO DELLE DONNE - Tra storia e mito (Dir. Artistico Paolo Berti)
IO ESISTO…MALGRADO LA TORRE DI BABELE
Mostra personale di Gabriel Angelo Cacace
Artigianato
Bigiotteria, bomboniere e piccolo arredo casa di Monia Patrizi;
Patchwork e ricami delle “Amiche del Patchwork”;
15:00/20:00
Sapori
DEGUSTAZIONE PRODOTTI ENOGASTRONOMICI DELLA TUSCIA
Saranno presenti:
Pasticceria “Dolcissima” di Bomarzo
Macelleria Agricola Fanti Dario di Bomarzo
Azienda Agricola “Giardini di Ararat” di Bagnaia
Domenica 7 DICEMBRE
11:00/13:00 - 15:00/20:00
Arte
LO SPIRITO DELLE DONNE - Tra storia e mito (Direttore Artistico Paolo Berti)
IO ESISTO…MALGRADO LA TORRE DI BABELE
Mostra personale di Gabriel Angelo Cacace
Artigianato
Bigiotteria, bomboniere e piccolo arredo casa di Monia Patrizi;
Patchwork e ricami delle “Amiche del Patchwork”;
15:00/20:00
Sapori
DEGUSTAZIONE PRODOTTI ENOGASTRONOMICI DELLA TUSCIA
Saranno presenti:
Pasticceria “Dolcissima” di Bomarzo
Macelleria Agricola Fanti Dario di Bomarzo
Azienda Agricola “Giardini di Ararat” di Bagnaia
17:30
Arrivo della Fiaccolata CUSTODIAMO LA DIGNITA’ UMANA
Documentazione degli orrori contro la dignità della persona e presentazione
di niziative locali e mondiali di custodia della dignità e del creato.
MUSICA
18:00
La famiglia VALORI consegnerà al Sindaco un defibrillatore,
donato al Comune di Bomarzo.
ANTONIO PIGNATIELLO + TRAINDEVILLE
Esibizione del cantautore Antonio Pignatiello e il duo Traindeville
(Ludovica Valori e Paolo Camerini) per un concerto dedicato
al Maestro Giuliano Valori.
8 Dicembre
11:00/13:00 - 15:00/20:00
Arte
LO SPIRITO DELLE DONNE - Tra storia e mito (Direttore Artistico Paolo Berti)
IO ESISTO…MALGRADO LA TORRE DI BABELE
Mostra personale di Gabriel Angelo Cacace
Artigianato
Bigiotteria, bomboniere e piccolo arredo casa di Monia Patrizi;
Patchwork e ricami delle “Amiche del Patchwork”;
15:00/20:00
Sapori
DEGUSTAZIONE PRODOTTI ENOGASTRONOMICI DELLA TUSCIA
Saranno presenti:
Pasticceria “Dolcissima” di Bomarzo
Macelleria Agricola Fanti Dario di Bomarzo
Azienda Agricola “Giardini di Ararat” di Bagnaia
18:00
Musica
DUO FERRANDINO - GUIDI eseguiranno:
VOCI DAL BORGO Progetto a cura di Sara Ferrandino
Durante tutta la manifestazione si potranno ammirare i costumi
rinascimentali del corteo storico città di Bomarzo curato dalla Pro Loco.