Progetto Educativo scuola dell`infanzia paritaria
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Progetto Educativo scuola dell`infanzia paritaria
SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE “ GESU’ BAMBINO” BOLLATE (MI) LINEE EDUCATIVE ANNUALI E PROGETTO DIDATTICO A.S. 2016-2017 Esplorare che emozione… la valigia di Marco e Rosie 1 INDICE 1. IL PERCORSO ACCOGLIENZA 2. INCONTRI CON LE FAMIGLIE 3. SUPERVISIONE PSICOPEDAGOGICA 4. SPAZI E LABORATORI 5. OSSERVAZIONI INIZIALI E DESCRIZIONE DELLE SEZIONI 6. PREMESSE, MOTIVAZIONI E OBIETTIVI DEL PROGETTO ANNUALE 7. MAPPA: IPOTESI DI PERCORSO ANNUALE E 8. PERCORSO ESPERENZIALE PER I 3 ANNI 9. PERCORSO ESPERENZIALE PER I 4 ANNI 10. PERCORSO ESPERENZIALE PER I 5 ANNI ALTRE LINEE PROGETTUALI 11. PERCORSO DI EDUCAZIONE RELIGIOSA CATTOLICA 12. PERCORSO PRE-SCUOLA 13. PERCORSO POST-SCUOLA 14. PERCORSO DI PSICOMOTRICITA’ 3 ANNI 15. PERCORSO DI LINGUA INGLESE: I PLAY AND LEARN 16. RACCORDO SCUOLA DELL’INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA IC BRIANZA 2 1. IL PERCORSO ACCOGLIENZA Durante il periodo dell’inserimento e dell’accoglienza è importante innanzitutto promuovere lo “stare bene” a scuola e il desiderio di tornarvi l’indomani. Per raggiungere questo obiettivo e aiutare i bambini appena inseriti a riconoscere il nuovo ambiente come familiare è necessario garantire alcune condizioni fondamentali: la creazione di uno spazio per ogni bambino: “c'è uno spazio per me e le mie cose”; la creazione di un rapporto significativo (prima con l’insegnante e poi con i compagni): “c'è qualcuno che mi aspetta”; il riconoscimento di un tempo adeguato ad ognuno in cui fare esperienze del distacco dai genitori e del loro ritorno. Afferma a questo proposito Maurizia Butturini, scrittrice e pedagogista: “la relazione che costruiamo attraverso gesti semplici, di accudimento delicato quando il bambino si sporca e non riesce a fare da solo, quando, con pazienza , insegniamo ad allacciarsi le scarpe, ad indossare la giacca, a tenere la forchetta nel modo giusto…la alimentiamo con gesti quotidiani di valore: scegliendo buona musica, proponendo la lettura di testi belli, condividendo momenti di silenzio e di rilassamento; parlando a bassa voce; offrendo occasioni di cura e di contatto con la natura; riordinando assieme i giochi e i materiali; evitando “i tempi morti”, dando senso all’attesa del pasto e dell’arrivo della mamma, con giochi divertenti ed intelligenti; aiutando sempre chi è in difficoltà; dando fiducia, senza prevenire il gesto del bambino, lasciandogli il tempo di elaborare la propria soluzione, incoraggiando a fare da solo… Tanti sono i piccoli gesti che fanno la differenza, a patto che sappiamo dar loro priorità. dedicando tempo a parlare, giocare, pensare, assaporare assieme ciò che viviamo.” MOMENTO DELLA NANNA Il momento della nanna è un attimo di contatto intimo con ogni singolo bambino; è un momento in cui i bambini hanno bisogno di tenerezza. Ecco che una piccola coccola diventa il 3 rito speciale che doniamo a quel bambino inizialmente titubante; la nostra mano nella sua agevola un passaggio rapido e sereno tra la veglia e il sonno. È importante aiutarlo a ricostruire un rituale tutto suo che gli consenta di ritrovare quelle sicurezze necessarie per lasciarsi andare serenamente alla stanchezza in un ambiente caratterizzato da colori, materiali, odori e persone diversi da quelli di casa propria. FILASTROCCA DELLA BUONA NOTTE Sulla luna c’è un bambino lo vedo di notte dal mio lettino, è un bambino che dondola piano e mi saluta con la mano. Sulla luna sta saldo a cavallo come un principe quando va al ballo, e la luna è una sella dorata che indora la sua cavalcata. Questa è una storia davvero curiosa, vorrei proprio sapere una cosa: com’è salito quel bambino così in alto nel cielo turchino, chi lo ha portato fin lassù e come farà a scendere giù?” “S’è arrampicato sui fili di storie, fiabe, novelle, rime e memorie che gli racconta mamma la sera e la sua notte non è mai nera. La sua notte è tutta d’argento più delle stelle del firmamento”. 4 L’insegnante, inoltre, ha realizzato un cartellone per ogni classe in cui i bambini attaccano LA LUNA, grazie a questo rituale i bambini hanno un oggetto che riesce a rendere questo momento così difficile per loro, un po’ più sereno e …magico. Anche quest’anno abbiamo costruito per ogni sezione il cartellone “oggi ci sono anch’io” per consolidare il riconoscimento dei nomi e dei simboli di ogni compagno, promuovendo anche giochi di logica e di successione temporale e spaziale. Per definire in modo stabile i gruppi omogenei per età di ogni classe sono stati individuati tre piccoli animali del cielo che rappresentano simbolicamente ciascun gruppo: le coccinelle per il gruppo dei bambini più piccoli; le api per il gruppo dei bambini mezzani; le farfalle per il gruppo dei bambini più grandi. Questa scelta è stata proposta per individuare ogni gruppo con un simbolo e non creare confusione nei bambini con definizioni legate al proprio sviluppo, come “piccoli, mezzani e grandi”. L’uso di un’immagine e di un nome aiuta i bambini a riconoscersi parte di un gruppo. Ogni bambino ha anche creato il simbolo del proprio gruppo, che verrà appeso sul cartellone della classe insieme ai ritratti di ognuno. La scelta di piccoli animali che volano è simbolica e riteniamo che interpreti bene le caratteristiche dei bambini della scuola dell’infanzia, che sono ancora molto piccoli ma si preparano a spiccare il volo, prima con brevi spostamenti da terra, come le coccinelle, poi sempre più sicuri come le api, fino a trasformarsi in splendide farfalle multicolore capaci di alzarsi in volo. 5 L’obiettivo più alto che si pone la scuola dell’infanzia è infatti quello di offrire ai bambini gli strumenti adeguati per riuscire progressivamente a “spiccare il volo”: Durante il percorso l'azione educativa è stata mirata a predisporre situazioni di tranquillità, di disponibilità e di apertura nei confronti dei bambini nuovi e delle loro famiglie, per creare un'atmosfera piacevole e ricca di proposte attraverso le quali poter osservare atteggiamenti, comportamenti, carenze, desideri, abilità già acquisite. Per ogni bambino nuovo abbiamo realizzato un album personalizzato con foto, filastrocche e disegni che illustrano ogni aspetto e momento dell'avventura che il bambino sta vivendo: l'identità della sua sezione, il contrassegno che gli è stato donato per identificare gli oggetti che gli appartengono e dove ritrova tutti i momenti della propria giornata scolastica. Questo strumento ha permesso di condividere con le famiglie il periodo di adattamento, diluendo tensioni e ansie. Anche i più grandi di ogni sezione hanno collaborato all'inserimento dei piccoli accompagnandoli per mano durante i momenti della giornata, dal gioco, al bagno, al pranzo e alla realizzazione dell'album con i loro disegni. Si è dedicato altrettanto tempo ed attenzione ai bambini che già frequentavano, per agevolare un rientro sereno dopo la pausa estiva e rinsaldare relazioni ed affettività con adulti e amici. Il periodo di accoglienza si concluderà con una “cerimonia” venerdì 21 ottobre 2016 a cui parteciperà tutta la scuola. I bambini, in questa occasione, si incontreranno nel salone multifunzionale: i bambini nuovi saranno presentati uno ad uno, accompagnati per mano dall'insegnante e ad ogni bambino nuovo verrà donato il suo album personale. Per i bambini più grandi lunedì 12 settembre 2015 c’è stata l’investitura al nuovo gruppo di appartenenza con la consegna di UN’APINA o di una FARFALLA per ognuno di loro dove ognuno ha scritto il proprio nome. Questa “Festa di benvenuto” (lunedì 24 ottobre 2016) sancisce simbolicamente l’ingresso dei bambini nuovi nel gruppo classe e nel più ampio gruppo-scuola; l’evento è documentato con le foto ricordo . Si tratta di un momento che di fatto non conclude la fase di inserimento, in quanto il progetto accoglienza prosegue per tutto l’anno e si arricchisce ogni giorno di un senso di appartenenza più profondo e condiviso. 6 2. INCONTRI CON LE FAMIGLIE Durante il corso dell'anno verranno promossi diversi “incontri” con le famiglie per condividere momenti di partecipazione alla vita della scuola. Dal 17 al 21 ottobre sono programmati colloqui individuali per i genitori dei nuovi iscritti per condividere insieme il periodo di adattamento che si sta concludendo. L’assemblea di presentazione del progetto didattico dell’anno e l’elezione dei rappresentanti dei genitori sarà lunedì 24 ottobre 2016; La “Festa dei nonni” protettori dell’infanzia lunedì 3 ottobre 2016, con merenda, canti e giochi insieme ai nipotini; Incontro con le famiglie delle farfalle lunedì 14 novembre 2016: presentazione progetto inglese. Sarà presente l’insegnante del raccordo infanzia-primaria la “Festa di Natale” con lo spettacolo dei bambini e il mercatino organizzato dalle mamme; la “Festa del papà” a marzo, a maggio “La festa della mamma” e infine “La festa di fine anno” . Incontri di sezione per condividere il percorso progettuale e le tematiche emerse. Colloqui individuali per ogni fascia d’età e ogni volta in cui se ne presenterà l'esigenza. Sono programmati inoltre incontri periodici con i rappresentanti di classe per condividere le iniziative della scuola e le proposte e i suggerimenti delle famiglie. Inoltre nel corso dell’anno verranno proposte uscite didattiche legate al progetto educativo dell’anno e la partecipazione a eventi o spettacoli teatrali sul territorio, che verranno individuate nel corso dell’anno, tenendo conto delle offerte di associazioni o compagnie teatrali e degli sviluppi progettuali legati all’interesse e al coinvolgimento dei bambini. 7 3. SUPERVISIONE PSICOPEDAGOGICA Supervisione psicopedagogica (affidata al dott. Luigi Ceriani) Nello specifico saranno svolte le seguenti attività: osservazioni psicopedagogiche restituzione alle insegnanti degli elementi emersi e delle relative indicazioni psicopedagogiche; supervisione alla stesura dei PEI utilizzo dello strumento di valutazione cognitiva S-R 45 School Readness che propone la somministrazione, lo scoring e la restituzione di prove finalizzate alla valutazione psicoattitudinale dei bambini e destinate alle insegnanti e ai genitori; In continuità con il progetto steso per lo scorso anno scolastico, sulla base dell’esperienza maturata sul campo e la conseguente analisi dei bisogni, si ritiene necessario riproporre le seguenti attività: realizzazione di un servizio di sportello psicologico rivolto ai genitori; nel caso di bambini ritenuti problematici ma non certificati, supervisione alla comunicazione con le famiglie e alla stesura di relazioni indirizzate alle famiglie e ai Servizi; 4. SPAZI E LABORATORI La strutturazione degli spazi e dei materiali offerti per le attività di gioco rappresenta una proposta educativa estremamente importante. Il gioco “costituisce in questa età una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni” (Nuovi Orientamenti), attraverso il gioco il bambino sperimenta la possibilità di essere protagonista della propria crescita e compie esperienze ricche in termini cognitivi e 8 relazionali: la trasformazione della realtà, l’esercizio dell’attività simbolica, lo scoprire e sperimentare le proprie potenzialità trovano nel gioco uno strumento insostituibile. L’attenzione dell’insegnante è quella di predisporre spazi, materiali e tempi adeguati per il gioco del bambino, garantendo la varietà di offerte e di proposte. All’interno di ogni ambiente verranno a tal fine individuati alcuni “spazi-zona”, cioè angoli funzionali connotati in modo specifico e con differenti finalità e funzioni sia educative che affettive. Nei momenti di “classi aperte” i bambini avranno la possibilità di giocare e svolgere attività anche in altre classi e in differenti “spazi-zona”, in questo modo verranno offerti ai bambini maggiori stimoli e soprattutto sarà garantita a tutti la possibilità di scegliere l’attività da svolgere e conoscere spontaneamente altre figure adulte oltre a quelle di riferimento. All’interno delle sezioni saranno organizzati spazi adeguati per la realizzazione di piccoli laboratori di psicolinguistica e logico-matematica, per i bimbi più grandi, proposti sotto la forma di “gioco con le lettere” e “gioco con la matematica”, per meglio corrispondere alle richieste e spontanee inclinazioni dei bambini. Le competenze linguistiche e matematiche vengono inoltre proposte all’interno del progetto annuale con caratterizzazioni sempre diverse. Il percorso linguistico ha l’obiettivo di condurre i bambini ad acquisire competenze quali: ascoltare con attenzione, arricchire il codice linguistico, comprendere il significato delle consegne, riordinare in sequenze i passaggi di una storia, osservare le lettere e fare ipotesi di scrittura, distinguere le immagini dalle parole scritte, fino a produrre tentativi spontanei di scrittura. La condizione indispensabile che può condurre i bambini all’acquisizione della lettura e della scrittura è la costruzione del simbolo, che una volta acquisito potrà essere trasformato in “segno”, cioè in lettera. Questa acquisizione avviene in ogni momento della vita quotidiana dei bambini, in primo luogo durante le attività di gioco simbolico, che spesso rappresentano momenti di gioco spontaneo. 9 Allo stesso modo “il gioco con la matematica” si tradurrà nello sviluppo di capacità quali: raggruppare, classificare, ordinare, misurare, contare, localizzare nello spazio. Si realizzerà per questo sia nell’angolo dedicato alle attività matematiche che in tutti i momenti di gioco, di routine o comunque di vita quotidiana che vedranno i bambini coinvolti in esperienze di misurazione della realtà e di gestione del proprio spazio. Nel salone multifunzionale della scuola, il laboratorio psico-motorio verrà proposto con finalità di consolidare le autonomie, provare piacere nel movimento in diverse forme di attività, per lo sviluppo e della coordinazione; permetterà ai bambini di partecipare ad esperienze sensoriali, conoscitive, relazionali ed espressive del corpo. 5. OSSERVAZIONI INIZIALI E DESCRIZIONE DELLE SEZIONI: SEZIONE AZZURRI Quest'anno abbiamo deciso di riorganizzare gli spazi della classe in modo da favorire le autonomie dei bambini. I tavoli sono stati divisi, creando così gli angoli: uno con il materiale creativo, ludico adatto alle capacità delle coccinelle e uno per le farfalle e le apine. Tutti i giochi, matite, pennarelli e libri sono stati collocati in modo che i bambini possano usarli autonomamente. L'angolo del tappeto è stato sistemato vicino al “cartellone” dove ci sono le foto dei bambini. Al mattino le insegnati insieme ai bambini si ritrovano seduti in cerchio per guardarsi, ascoltarsi e darsi il buon giorno in modo da poter iniziare la giornata. Durante la mattina questo spazio viene utilizzato per condividere dei giochi, come le costruzioni, macchinine. Dopo pranzo spesso tutta la classe si ritrova sul tappeto per ascoltare la lettura di libri. L'angolo della “casetta” è rimasto al suo posto. Il gruppo delle coccinelle sono bambini che hanno appena finito l'inserimento. Attualmente sono sei, tre maschi e tre femmine. In questa fase stanno conoscendo la classe e suoi spazi, iniziano a instaurare una relazione di fiducia con l'educatrice di riferimento e a giocare con gli altri bambini. Le attività preferite sono quelle di manipolazione, con legumi, farine da travasare, pasta di pane e colori a tempera. Il gruppo delle apine frequenta da un anno la scuola dell’infanzia, ha consolidato le relazioni sia con le educatrici che con gli altri compagni. È una fase in cui i bambini giocano in piccoli 10 gruppi e iniziano a risolvere i conflitti utilizzando le parole. Provano interesse verso il disegno e i primi giochi di gruppo come puzzle e giochi simbolici. Quest'anno sono stati inseriti due mezzani, per cui sono sei maschi e due femmine. Il gruppo delle farfalle sono i bambini che frequentano l'ultimo anno di scuola, hanno instaurati forti legami tra loro, hanno raggiunto un buon livello di autonomia personale e sono in grado di sostenere le coccinelle nei momenti di difficoltà. Accolgono con entusiasmo le attività proposte, mostrano interesse sulla natura e il mondo che li circonda. Le attività che preferiscono sono quelle grafico pittoriche, giochi di società e quelli che stimolano le abilità di motricità fine, come l'utilizzo delle forbici e la lettura con rielaborazione di libri. Le farfalle sono quattro femmine e quattro maschi. SEZIONE GIALLI La classe dei gialli è una sezione eterogenea composta da 21 bambini così suddivisi: coccinelle: 7 bambini di tre anni di cui 4 maschi e 3 femmine apine: 7 bambini di cui 3 maschi e 4 femmine (di cui una inserita quest’anno) farfalle: 7 bambini di cui 4 maschi e 3 femmine La classe risulta bilanciata sia numericamente sia di genere. L’inserimento dei nuovi iscritti ha avuto inizio il 13 Settembre 2016; i bambini sono stati inseriti in 2 gruppi. La prima settimana abbiamo accolto 4 bambini e la seconda 3. Un bambino verrà inserito a Novembre. Il gruppo delle coccinelle frequenta lo spazio scuola con tranquillità e il distacco avviene serenamente; iniziano a relazionarsi con il gruppo classe anche se giocano prevalentemente da soli. I giochi che prediligono sono quelli legati alla manipolazione di diversi materiali, il gioco in casetta soprattutto per quanto riguarda le femmine e il gioco sul tappeto con le costruzioni, le macchinine e gli animali. Durante la routine dopo il pasto e dopo la merenda sono molto interessati ai libretti che sfogliano e osservano. 11 Quasi tutte le coccinelle sono in grado di compiere autonomamente le azioni del quotidiano e risultano capaci di esprimere in modo semplice e abbastanza chiaro le loro esigenze e le loro richieste. Partecipano con interesse a quello che gli viene proposto e riescono a mantenere l’attenzione sull’attività per un tempo adeguato. Iniziano ad abituarsi alle routine e incominciano a interiorizzare le regole condivise. L’inserimento dei nuovi iscritti ha creato un po’ di scompiglio al resto della classe, soprattutto alle farfalle; alcuni grandi hanno faticato a comprendere che potevano prendersi cura dei più piccoli, mentre altri li accudiscono con piacere e senso di responsabilità. In sezione è stato predisposto un cartellone con i nomi e i contrassegni dei piccoli che sono stati “affidati” ad un bambino più grande, in modo che ogni grande possa rendersi conto del proprio compito e della propria responsabilità e reciprocamente ogni piccolo sappia a chi rivolgersi in caso abbia bisogno di un piccolo aiuto. Il gruppo delle apine inizia progressivamente a prendere consapevolezza delle proprie capacità ed individualità; sono molto uniti e durante la giornata giocano molto insieme e sono molto affiatati. Spesso il gioco è molto fisico e devono essere contenuti e farli riflettere più volte, perché anche il semplice stare seduti sul tappeto diventa un’occasione per rotolarsi, spingersi e utilizzare le mani in maniera non appropriata. Sono bambini diversi per capacità, interessi e motivazioni ed usano questa dinamica per entrare in relazione, spesso è un mettersi alla prova reciprocamente, che è tipico dello “step” di crescita evolutiva. Essendo bambini prevalentemente vivaci, estroversi e dinamici prediligono giochi di movimento, giochi sul tappeto con le costruzioni e le macchinine. Sono presenti bambini che non sempre manifestano fiducia in se stessi e nelle proprie capacità; sono a volte insicuri e hanno bisogno di essere accompagnati durante la fase iniziale dell’attività. Non tutti si esprimono in modo chiaro e si rileva la necessità di lavorare sullo schema corporeo, sull’incremento dei tempi di ascolto e sulla motricità fine. 12 Il gruppo delle farfalle è un gruppo molto unito ed è caratterizzato da uno spirito di collaborazione e di sostegno; sono esuberanti e solari, dotati di buone capacità motorie e discrete abilità di motricità fine Per questo gruppo di bambini si rileva il bisogno di consolidare alcune competenze che abbiamo inserito nel progetto annuale, in loro va favorito il desiderio di esplorare ed apprendere cose nuove; bisogna quindi promuovere le loro capacità inventive e di progettazione. Questi bambini iniziano ad affinare le loro capacità e le loro richieste; la maggior parte di loro ha bisogno di essere spronato e rassicurato soprattutto durante le attività di progetto proposte dall’insegnante, hanno bisogno di molta attenzione e sostegno emotivo e questo disagio lo esternano con comportamenti ribelli e provocatori; l’insegnante ha quindi cercato di adottare delle strategie diverse per convenire a questa difficoltà. Si riscontra anche in questo gruppo la necessità di lavorare sull’incremento dei tempi di attenzione e sulla capacità di rielaborare personalmente gli stimoli proposti. Quest’anno sono stati apportati alcuni cambiamenti strutturali alla classe che permettono di sfruttare lo spazio al meglio e di rendere l’ambiente sereno, accogliente e soprattutto stimolante. Il tappeto è stato ampliato per rispondere alle esigenze di gioco dei bambini che prediligono questo spazio, inoltre è stato realizzato l’angolo della manipolazione visto gli interessi dei più piccoli e non solo. Attraverso la definizione degli spazi e delle attività che si proporranno si lavorerà per aiutare i bambini a far proprie le principali regole di convivenza e di condivisione allo scopo di creare una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità. SEZIONE ARANCIONI L'azione educativa, durante questo primo periodo dell’anno, è stata mirata a predisporre situazioni di tranquillità, di disponibilità e di apertura nei confronti dei bambini nuovi e delle loro famiglie. Al fine di aiutare i bambini a consolidare la propria esperienza sono state proposte attività per rafforzare il senso di appartenenza al gruppo. 13 Durante il periodo d’inserimento, che per alcuni bambini non può ancora considerarsi concluso (alcuni di loro fanno ancora molta fatica nel distacco da mamma o papà quando arrivano a scuola), è importante promuovere lo “star bene” a scuola e il desiderio di tornarvi l’indomani. L’educatrice ha quindi prestato particolare attenzione ai nuovi arrivati, vista la necessità di rassicurarli dal punto di vista affettivo-emotivo. Il gruppo delle coccinelle è formato da bambini curiosi, attenti, vivaci che amano sperimentare, muoversi negli spazi ed esplorare l'ambiente; amano giocare nello spazio della casetta, sul tappeto con gli animali, le costruzioni, le macchinine e soprattutto nell’angolo della manipolazione che, proprio per questo motivo, è stato ampliato. In questo breve periodo di tempo, stanno imparando a conoscere, a rispettare le regole e a relazionarsi all’intero gruppo classe. Anche l’educatrice è diventata in breve tempo, per tutti loro, un importante punto di riferimento, infatti hanno instaurato un rapporto sereno e di fiducia. La maggior parte di questi bambini non è ancora in grado di compiere autonomamente le azioni del quotidiano, pertanto l’acquisizione dell’autonomia (in particolare, per quel che riguarda l’alimentazione e la gestione del controllo sfinterico) è da considerarsi non pienamente raggiunta. Durante quest'anno scolastico sarà importante proporre loro esperienze sensoriali attraverso il vissuto corporeo per “scoprirsi” e scoprire. Il reinserimento del gruppo delle apine, nonostante un primo periodo di “difficoltà” in cui ha visto le attenzioni dell'educatrice rivolte maggiormente ai più piccoli, ha avuto esito positivo. Sono bambini autonomi sia per quanto riguarda il bagno e il pasto, sia per quanto riguarda le piccole azioni del quotidiano. Hanno tutti un rapporto sereno con l'educatrice di riferimento, con i compagni e con gli altri adulti della scuola. I bambini di questo gruppo stanno progressivamente prendendo coscienza dell'”altro” e consolidando le esperienze vissute nell'anno precedente, anche grazie all'acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé. Il gruppo delle apine è un gruppo aperto a nuove proposte, che ama disegnare, giocare in casetta, sul tappeto con costruzioni ed animali e nell'angolo della manipolazione. 14 Possiedono una buona coordinazione generale nei movimenti, si orientano bene e prontamente negli spazi utilizzandoli in modo autonomo. Nel gruppo delle farfalle sono presenti bambini che prediligono il gioco motorio e durante l'attività ludica sono spesso competitivi. Sono bambini estroversi, curiosi, dotati di grande immaginazione e fantasia, sono aperti alle nuove esperienze che vengono proposte. Quest’anno, per rispondere ad una loro richiesta (“Come si scrive il mio nome? E quello del mio amico?), abbiamo deciso di creare l’angolo “Giocando…Impariamo”; in questo spazio i bambini posso trovare dei cartellini con i nomi e i contrassegni di tutti i loro compagni e tutte le attività che nel corso dell’anno andremo a scoprire. Sono bambini autonomi sia per quanto riguarda l’igiene e l’alimentazione, sia per quanto riguarda le piccole azioni del quotidiano. Hanno tutti un rapporto sereno con l'educatrice di riferimento, con i compagni e con gli altri adulti della scuola. Possiedono una buona coordinazione generale nei movimenti, si orientano bene e prontamente negli spazi utilizzandoli in modo autonomo, non tutti si esprimono in modo chiaro. Per questo gruppo di bambini si rileva il bisogno di consolidare alcune competenze che sono state inserite negli obiettivi del progetto. In loro va favorito il desiderio di esplorare ed apprendere cose nuove, è necessario promuovere le loro capacità inventive e di progettazione. L’inserimento dei nuovi iscritti ha avuto una ricaduta positiva a livello di clima generale della classe. In particolare, i bambini più grandi hanno espresso fin da subito il desiderio di prendersi cura dei nuovi arrivati, con serietà e senso di responsabilità. 15 6. PREMESSE E MOTIVAZIONI DEL PROGETTO ANNUALE “In cuore abbiamo tutti un cavaliere pieno di coraggio pronto a rimettersi sempre in viaggio.” Gianni Rodari Tutti i bambini ESPLORANO continuamente la realtà e gli spazi che li circondano e di cui sono parte. Li sperimentano con le mani e con tutti i sensi; li indagano con il pensiero curioso e fantasioso; li percorrono con il corpo correndo, saltando, rotolando; li interrogano con sguardi attenti e aperti; attribuiscono loro significati e vi intessono relazioni importanti con le parole di un linguaggio in continua crescita. Sono tante, dunque, le accezioni con cui possiamo intendere il termine 'spazio' e tante le possibilità con cui, insieme ai bambini, lo esploreremo. Spazio come luogo di incontro e relazione. Nella scuola dell'infanzia il bambino entra, spesso per la prima volta, a fare parte di una comunità. In essa si apre al confronto con gli altri, alla reciprocità di un dialogo fatto di parole e gesti, alla scoperta delle proprie e altrui emozioni e appartenenze. “A questa età, dunque, si definisce e si articola progressivamente l'identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità, del proprio stare con gli altri ed esplorare il mondo.” (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia, 2012 – Campo di esperienza “Il sé e l'altro”). Spazio come territorio e ambiente da esplorare. La scuola, il quartiere, il territorio sono ambienti di vita quotidiana, spazi vissuti dal bambino . ( PROGETTO ANNUALE 2015-16) La scuola dell'infanzia può offrire l'occasione di esplorare, percorrere, indagare questi ambienti, perché il bambino cominci a orientarsi, a collocare sé stesso, a individuare punti di riferimento e a rappresentare la realtà con parole, disegni, costruzioni. “I bambini esplorano 16 continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri.” (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia, 2012 – Campo di esperienza “La conoscenza del mondo”). Il progetto educativo di quest’anno affronta la tematica del viaggio, nel senso concreto di spostamento nello spazio e nel senso di desiderio di conoscenza e di ricerca. E’ un viaggio che il bambino compie per crescere che simbolicamente riporta all’avventura di crescita del bambino e del suo sviluppo evolutivo. Le motivazioni che ci hanno portato a questa scelta sono molte: riteniamo che il viaggio contenga un forte potenziale educativo e pedagogico, capace di aprire occhi e menti, facendo conoscere le differenze e facilitando il dialogo e l’espressività dei bambini in tutte le sue forme. La sua finalità principale è quella di stimolare la curiosità sostenendo il potenziamento delle capacità espressive e creative, al fine di favorire la crescita personale e nel gruppo; coltivare la capacità di sognare, immaginare, creare… Il tema del viaggio contiene spunti educativi fondamentali; l’identità del bambino si costruisce attraverso un vero e proprio viaggio di scoperta durante il quale si fanno incontri, si instaurano relazioni, si scoprono luoghi diversi. Così il viaggio diventa occasione di esperienza, di arricchimento delle conoscenze, di relazione con gli altri, coetanei o adulti, permette di vivere emozioni diverse, avventure, scoperte, cambiamenti. Filo conduttore dell’intero progetto sanno due bambini esploratori che viaggiano alla scoperta degli ambienti, delle tradizioni, usi e costumi di tanti popoli. I due giramondo accompagneranno i bambini in un viaggio di scoperta dei colori, suoni, tradizioni, sapori, storie e leggende di alcuni paesi del mondo. Al termine di ogni viaggio lasceranno ai bambini degli oggetti, una storia, dei materiali, spezie, stoffe, musiche foto e quanto avranno raccolto nei loro viaggi in una valigia che i bambini potranno aprire e scoprire alcune meraviglie dei paesi lontani e farne esperienza manipolativa, olfattiva, musicale, corporea, cognitiva.. 17 La scuola si pone in tal modo come luogo di accoglienza e di incontro , laboratorio privilegiato di scambio e integrazione, spazio in cui possono entrare tutte le storie dei bambini del mondo. FINALITA’ Favorire nei bambini atteggiamenti di accoglienza delle diversità da cogliere come ricchezza di ciascuno Stimolare e ampliare le modalità di comunicazione attraverso molteplici linguaggi Promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e l’avvio alla cittadinanza. OBIETTIVI: Stimolare nel bambino la curiosità verso i paesi e i popoli del mondo Promuovere il rispetto dell’altro e la valorizzazione delle diversità Sviluppare la creatività Educare alla comprensione dei testi Descrivere la realtà attaverso linguaggi differenti Sperimentare esperienze sensoriali, motorie, musicali, grafiche. Elaborare progetti in collaborazione con gli altri Scoprire semplici termini di uso comune di lingue diverse. Il percorso didattico sarà costituito da attività di diverso tipo, finalizzate ad accompagnare i bambini nella loro crescita, perché prendano coscienza delle emozioni e riescano a rielaborarle, e maturino l’atteggiamento del viaggiatore: sappiano essere esploratori curiosi, sappiano essere aperti al nuovo e al diverso da sé, al confronto, essere disponibili a scoprire , a stupirsi e apprendere. 18 Le attività potranno variare in quanto integrate, rimodulate o modificate in base alla risposta, alla motivazione, al coinvolgimento, all’interesse dei bambini e agli stimoli che nel corso dell’anno si presentano. 7. MAPPA E IPOTESI DI PERCORSO ANNUALE 19 8. PERCORSO ESPERENZIALE 3 ANNI Per i bambini di tre anni l’aspetto fondamentale dell’agire, del mettersi in moto è l’aspetto della corporeità, cioè del bisogno di incontrare la realtà attraverso il vissuto corporeo globale. INCONTRARE, TRAFFICARE, RIELABORARE sono i tre verbi del metodo che esprimono le attività di laboratorio. Questo significa creare delle condizioni perché i bambini possano scoprire e sperimentare il piacere del proprio corpo che si muove, che agisce, che si mette in relazione, che trasforma… A tre anni i bambini amano stare per terra, amano spazi contenuti, amano nascondersi. È compito dell’insegnante creare situazioni in cui il loro corpo può entrare in rapporto con i materiali , gli oggetti , lo spazio ed in qualche modo parteciparne. Tutti i materiali poveri e gli alimenti possono diventare l’occasione di conoscersi, conoscere, entrare in rapporto, tirare fuori la propria energia, raccontare i propri vissuti. L’adulto crea la situazione, si coinvolge con il bambino, si diverte e nello stesso tempo coglie anche cosa i bambini rimandano. Cerca di annotare quelli che sono i passaggi significativi rispetto a ciò che accade, alle proprie abitudini alimentari, ai propri gusti, perché da lì potrebbero nascere altre situazioni interessanti di laboratorio creativo. A questa età , quindi, le modalità più adeguate di rapporto con la realtà sono l’aspetto corporeo e l’esperienza senso-percettiva o manipolativa. Tutto quello che passa tra le mani del bambino dà a lui delle informazioni e gli fa scoprire delle possibilità. A tre anni non si ha l’esigenza di rappresentare il vissuto, in quanto si vive il piacere del rapporto con le cose. Mentre il bambino le vive verbalizza tantissimo, ne parla, fa associazioni con ricordi, con qualcosa che accade a casa. Si registreranno le verbalizzazioni che i bambini fanno mentre giocano, video e fotografie racconteranno il percorso delle esperienze vissute . 20 9. PERCORSO ESPERENZIALE 4 ANNI Nei bambini che rientrano nella fascia dei 4 anni è come se ci fosse un momento di passaggio che li porta ad essere più consapevoli di ciò che sta accadendo e ad essere desiderosi che l’esperienza che vivono, il gioco che fanno diventi una forma di comunicazione. Crescendo non diminuisce il bisogno di giocare con il corpo, di rapportarsi a livello manipolativo con la realtà, tutto questo si affina. Ci si accorge , ad un certo punto, che i bambini sono più consapevoli di che cosa gli sta passando tra le mani tanto che, non solo giocano con piacere, ma verbalizzano in modo abbastanza evidente le differenze che colgono. Con i bambini di 4 anni c’è una grossa attenzione al gioco simbolico, tutta l’esperienza diventa l’occasione per dire di più; il bambino ha voglia di comunicare l’esperienza che fa, ha voglia di raccontare, di mostrare. Questo passaggio non scatta per tutti nello stesso momento, nei disegni dei bambini di 4 anni c’è tutto l’aspetto del tentare di dar forma all’esperienza vissuta: dar forma attraverso l’esperienza verbale, corporea, grafica.. L’adulto creerà una situazione in cui ci siano a disposizione materiali, strumenti e alimenti e li utilizzi insieme al bambino, li sostenga nel provare, mostrando delle possibilità, fornendo una strumentazione adeguata. 10. PERCORSO ESPERENZIALE 5 ANNI Crescendo il gioco diventa sempre più raffinato e diventa sempre più l’occasione per dire chi sono io, che cosa desidero e che cosa so fare. Inoltre, il livello di consapevolezza è più approfondito nell’utilizzo che i bambini possono fare del proprio corpo e delle cose che gli passano tra le mani. C’è lo sperimentarsi, il cominciare a fare progetti, a ideare, a tentare di costruire. La dinamica di laboratorio a 5 anni è rappresentata dal gioco simbolico, il giocare a costruire, trovare uno spazio per esprimersi, per confrontare le proprie idee e concordare con i pari la cooperazione. L’atteggiamento di fiducia dell’adulto rispetto alle possibilità di esperienza del bambino è la condizione perché il bisogno di essere valorizzato sia riconosciuto e potenziato, permettendo una maggior stima di sé e sicurezza nelle proprie risorse. 21 Il bambino do 5 anni fa scelte, costruisce, verbalizza, fa ipotesi, esprime i propri stati d’animo ed è in grado di rielaborarli, vive da PROTAGONISTA. ALTRE LINEE PROGETTUALI 11. PERCORSO DI EDUCAZIONE RELIGIOSA CATTOLICA Il percorso di quest’anno è strettamente legato al progetto : lavorare sull’identità del bambino, sul fargli prendere coscienza di sé è un’esperienza umana che trova corrispondenza in qualcosa che va oltre sé, Dio mi conosce e conosce il mio nome. L’esperienza umana dell’amicizia, valorizzata e messa a tema attraverso gesti concreti ha il valore dell’amicizia di Gesù con quelli che ha incontrato. L’accoglienza, l’ospitalità sono gesti comuni che ritrovano corrispondenza in alcuni episodi della vita di Gesù., così come il perdono, il volersi bene anche in momenti difficili. ( lettura del libri “I due amici” di Rodero e Wilkon) L’esperienza corporea vissuta verrà proposta per rivivere con i bambini alcuni momenti della vita di Gesù : la Nascita, I miracoli, la Lavanda dei piedi ,intesa come gesto di amicizia e accoglienza di Gesù verso i suoi Apostoli, l’Ultima Cena che conduce alla Pasqua intesa come nascita di una vita nuova. I contenuti diventeranno l’occasione per sperimentare la bellezza dell’amicizia, e la meraviglia scoprendo che Gesù è l’amico più grande che ci sia. Allora i racconti tratti dai Vangeli saranno ricchi di significato perché ricchi di esperienza vissuta. Educatrice: Diana Maggio Rivolto ai bambini di 4 e 5 anni Il mercoledì-giovedì e venerdì nei pomeriggi in cui l’ insegnante Maggio Diana sostituisce le colleghe titolari nella giornata di part-time. 22 12. PERCORSO PRE-SCUOLA: IL LINGUAGGIO DELLE EMOZIONI FINALITÀ Favorire la competenza emotiva dei bambini per abituarli a decentrarsi, riconoscendo le “ragioni” dell’altro . Obiettivi - offrire ai bambini la possibilità di sentire, riconoscere, esprimere ed elaborare le emozioni. - rendere protagonista il bambino della sua storia attraverso il racconto - favorire “la cura” della relazione - conoscere e discriminare le emozioni fondamentali. - esprimere il proprio stato emotivo. - controllare le proprie emozioni. - riconoscere le emozioni altrui Le emozioni indagate saranno: - Gioia - Paura - Tristezza - Rabbia - Disgusto - Per ogni emozione vi sarà una riflessione fatta su tappeto per comprenderne il significato( affronteremo nello specifico un’emozione al mese) 23 Si partirà con la costruzione del personaggio di inside out con cui ci si rispecchia( verrà utilizzato come contrassegno delle presenze per il pre-scuola) Verranno creati dei racconti in cui il bambino proverà a dire come reagirebbe a livello emotivo di fronte a determinati contesti e persone(altri bambini e adulti). Il tutto verrà presentato poi mediante dei disegni. Si affronterà un lavoro sui colori per creare un’associazione colore-emozioni (a livello personale) e associazione musiche-emozioni. Creazione di associazione tra un ricordo e le 5 emozioni prima elencate e sua rappresentazione grafica Giochi di gruppo per comprendere come si reagisce nei confronti dei compagni, dell’educatrice e alle regole del gioco. Di conseguenza comprendere il corretto modo di stare insieme nel rispetto di se’ e degli altri. Educatrice: Maggio Diana 13. PERCORSO POST-SCUOLA : POLLICE VERDE Il Post-scuola (16.30- 17.30) è un momento di raccolta che conclude la giornata, in cui ci si saluta per tornare a casa. E’ un’occasione per trascorrere con i bambini ormai stanchi, momenti di tranquillità operosa. Il progetto prevede la coltivazione di piante aromatiche quali basilico, prezzemolo, menta, e di fiori come la margherita e la primula, da utilizzare per la festa della mamma. La coltivazione delle piante aromatiche ha l’obiettivo di far vedere al bambino come nasce e cresce una pianta, da quando viene steso il terriccio, vengono piantati i semi e giorno per giorno viene innaffiata. Ogni bambino, una volta cresciuta la pianta, riceverà parte dell’aroma insieme ad una ricetta, in modo da poterlo utilizzare a casa. Il percorso prevede poi l’osservazione, durante il passaggio delle stagioni, di come cambiano gli elementi naturali e i colori predominanti in ogni periodo. OBIETTIVI: - Manipolare il terriccio, sentire la consistenza nelle proprie mani; - Seminare; - innaffiare; 24 - Imparare ad amare e rispettare la natura; - Sperimentare l’osservazione e la trasformazione dei fenomeni nell’arco dell’anno. STRUMENTI: - Vasetti e contenitori riciclati; - Terriccio; - Semi; - Lente d’ingrandimento; - Annaffiatoio. Il progetto prevede nella prima parte dell’anno (fino a febbraio 2017) altre attività quali filastrocche e lavoretti in preparazione all’avvio dell’attività di febbraio. ATTIVITA’ OTTOBRE-NOVEMBRE Impariamo a conoscere i colori dell’autunno (vedi attività) ATTIVITA’ DICEMBRE Usando il cartoncino creiamo dei fiocchi di neve L’inverno Lavoretto di Natale ATTIVITA’ FEBBRAIO-MARZO Impariamo a conoscere i fiori Disegno il mio fiore preferito (disegno con tempera) Vedi altre attività Seminiamo gli aromi ATTIVITA’ APRILE-MAGGIO Annaffiare i nostri vasi di aromi Osservare come nasce a piantina Educatrice: Milioli Federica 25 14. PERCORSO DI PSICOMOTRICITA’ ( COCCINELLE : 3 ANNI) Il corpo ha una valenza fondamentale nello sviluppo della persona, il progetto di psicomotricità analizza il corpo da punti di vista differenti ma ugualmente fondamentali per lo sviluppo del bambino. L’attività motoria è costituita dal gioco che adempie varie e significative funzioni, da quella cognitiva a quella socializzante e quella creativa. Attraverso il gioco il bambino entrerà in contatto con se stesso, con il proprio corpo, con gli altri, potrà agire e padroneggiare nello spazio, con i compagni , stimolando una crescita psico-fisica e relazionale completa, con giochi percettivi, collettivi e individuali. I bambini insieme all’insegnante creeranno uno spazio di sicurezza e benessere, dove potranno prendere fiducia nelle loro capacità, sperimenteranno esperienze di movimento che potranno esprimere e rielaborare, in un clima sereno e affettivo OBIETTIVO GENERALE: CONTROLLARE SCHEMI DINAMICI E POSTURALI Sviluppare e controllare gli schemi motori di base, strisciare, gattonare, camminare, rotolare, correre, lanciare, afferrare, stare in equilibrio. Riconoscere e indicare le parti del corpo su di sé e sugli altri Eseguire percorsi tenendo conto dei riferimenti spaziali, seguendo le indicazioni dell’insegnante. Rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana, interiorizzare e rappresentare il proprio corpo, fermo e in movimento, maturare competenze di motricità globale e fine. 26 15. PERCORSO DI LINGUA INGLESE : “ I PLAY AND LEARN ” 5 ANNI Obiettivi: Promuovere un approccio sereno e positivo con la lingua straniera affinché ne derivi un’esperienza interessante, stimolante piacevole e gratificante. Sensibilizzare il bambino ad un codice linguistico diverso da quello materno. Arricchire il proprio vocabolario con termini nuovi, legati a contesti culturali diversi Stimolare la curiosità di apprendere e utilizzare codici espressivi diversi da quelli abituali Avviare alla conoscenza di altre culture e di altri popoli. Il percorso individuato è per i bambini dell’ultimo anno e sarà collegato al Progetto Continuità proposto dall’Istituto Comprensivo “Brianza”( che viene di seguito dettagliato) inizierà a novembre fino a maggio , nei mesi di gennaio e febbraio l’insegnante della Primaria Don Milani con i ragazzi di 5 verrà a scuola una volta alla settimana per proporre attività ludiche in lingua inglese. “LISTENING”: ASCOLTARE E SAPER RIPRODURRE SUONI E VOCABOLI “COMPREHENSION”: COMPRENDERE IL SIGNIFICATO DI VOCABOLI E BREVI ESPRESSIONI “REMEMBER” : RICORDARE VOCABOLI, ESPRESSIONI, FILASTROCCHE E CANZONI RIPORTANDOLE A CASA. 27 Il percorso è stato previsto in modo da seguire le attività proposte nelle varie unità di apprendimento del Progetto Educativo Annuale, per consentire al bambino di ampliare le proprie conoscenze partendo da un argomento già noto. Attività: HERE I AM: mi presento e chiedo il nome dei miei compagni COLOURS: i colori dell’autunno; halloween: tradizioni e simboli. FAMILY: IDENTIFICO I FAMILIARI Più PROSSIMI ANIMALS ARC: i nomi, i movimenti ed i versi di alcuni animali dell’Arca di Noè CHRISTMAS TIME: storie e canti di Natale MY BODY: LE PARTI DEL CORPO E COSTRUISCO UNA MARIONETTA CARNIVAL AND COLOURS: Arlecchino e i suoi colori SPRING AND ESTER TIME : colori della primavera e canti a tema pasquale NUMBERS: imparo a contare fino a 10. In allegato : 16. RACCORDO SCUOLA DELL’INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA IC BRIANZA A.S. 2016/2017 Le insegnanti Sanfelice Sabrina, Citro Marina e Piccirillo Elena promuovono il seguente progetto al fine di contribuire favorevolmente alla definizione dell’identità dell’Istituto e di ampliare le attività di raccordo tra scuole dell'infanzia del territorio (statale e paritarie) e scuole primarie, attraverso: - interventi in lingua inglese presso le scuole dell’infanzia, rivolti ai bambini di 5 anni, con il coinvolgimento degli alunni di V della scuola primaria, suddivisi in gruppi. La proposta permette: 28 - di attuare un raccordo attraverso l’attivazione e il tutoraggio degli alunni di V, per i quali verrà favorita una situazione di compito: organizzare l’intervento presso la scuola dell’infanzia tenendo conto dei vincoli dati dall’insegnante - di rispondere, anche se in minima parte, all’esigenza delle insegnanti della scuola dell’infanzia di attuare interventi didattici in lingua inglese - di osservare, in funzione della raccolta di dati per la futura formazione delle classi prime, i bambini di 5 anni, nel loro ambiente di lavoro, in un contesto sociale di apprendimento con particolare riferimento ad attenzione, partecipazione, relazione. - di attuare, sia pure in termini circoscritti e sintetici, un confronto relativamente al progetto didattico e alle metodologie, tra insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria TEMPI, LUOGHI, TEMI L'organizzazione potrà differire nelle diverse scuole dell'infanzia, in base alle richieste delle educatrici, al numero totale di bambini di 5 anni, al Progetto educativo dell'infanzia, alla sua organizzazione interna, alla disponibilità oraria dell'insegnante della primaria responsabile del progetto. Per l'anno scolastico 2016/2017 nelle scuole dell'infanzia di Cascina del Sole il progetto sarà avviato nel mese di GENNAIO e avrà cadenza settimanale, con sei incontri presso le scuole e un momento di accoglienza alla primaria nel mese di maggio. La preparazione degli alunni di quinta precederà gli incontri alla scuola dell'infanzia. Per quanto riguarda le scuole dell'infanzia di Cassina Nuova l'organizzazione sarà la seguente: N°1 incontro al mese circa, di 1h ciascuno, da svolgersi presso le scuole dell’infanzia Aurora e Paolo VI. N°3/4 incontri al mese, di 1h circa ciascuno, da svolgersi presso la scuola primaria Iqbal Masih, con gli alunni delle classi V coinvolti nel progetto. Ciascun incontro affronterà un tema specifico che verrà di volta in volta integrato. Gli incontri presso le scuole dell'infanzia affronteranno le seguenti tematiche: Cascina del Sole I incontro: Saluti e presentazione II incontro: I colori III incontro: I numeri IV incontro: Gli animali V incontro: I giochi VI incontro: La frutta VII incontro: Ripasso degli argomenti proposti (durante la giornata di scuola aperta alla scuola primaria). Cassina Nuova N. 1 incontro in ottobre: What's your name - Halloween N. 1 incontro in novembre: Colours – Hello – Bye Bye N. 1 incontro in dicembre: Christmas (durante la giornata di scuola aperta alla scuola primaria) N. 1 incontro in 29 febbraio: Numbers - How old are you? N. 1 incontro in marzo: Animals N. 1 incontro in aprile: Easter N. 1 incontro in maggio: Ripasso argomenti proposti (durante la giornata dell'accoglienza alla scuola primaria) Organizzazione – Metodologia a) Saluto iniziale e finale b) Presentazione del nuovo argomento tramite una semplice animazione da parte del gruppo degli alunni della scuola primaria; ripasso dell’argomento precedentemente trattato c) Coinvolgimento dei bambini della scuola dell’infanzia tramite canti e situazioni gioco che favoriscano la comprensione, la memorizzazione e l’uso delle parole presentate d) Rappresentazione tramite disegni e/o modelli dati, delle parole presentate e) Realizzazione di un cartellone e/o un oggetto a memoria dell’esperienza avvenuta SITUAZIONE DI COMPITO PER LE CLASSI QUINTE Gli alunni di quinta dovranno organizzare l’intervento presso la scuola dell'infanzia tenendo conto dei vincoli dati dall’insegnante. Organizzazione - Formazione di gruppi misti - Uscite sul territorio - Presentazione del lavoro agli alunni di classe prima - Intervento e tutoraggio presso la scuola dell'infanzia - Reportage dell’esperienza compiuta - Valutazione della situazione di compito - Osservazione da parte degli insegnanti dei propri alunni, con particolare attenzione alla partecipazione, all'autonomia nella gestione dell'attività progettata, alla capacità di utilizzare conoscenze e abilità comunicative acquisite in classe. Insegnanti Primaria: Marina Citro, Sabrina Sanfelice, Elena Piccirillo Insegnanti scuola G.Bambino Tiziana Pagano, Direttrice scuola G.Bambino Dott. Luigi Ceriani , Responsabile supervisione pedagogica Cooperativa Età Insieme 30 31