Cessione del Quinto - Federconsumatori Lombardia

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Cessione del Quinto - Federconsumatori Lombardia
FEDERCONSUMATORI LOMBARDIA
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Sito: www.federconsumatori.lombardia.it
…E NON C’INDURRE ALLA CESSIONE…
a cura di Sandro Biavaschi
Manualetto d’istruzioni
per ACCEDERE
CONSAPEVOLMENTE
(oppure per NON accedere
del tutto) alla
Il titolo di questo inserto può sembrare irriverente. Ma non lo è.
Marino B. si è presentato, mesi fa, allo sportello della
Federconsumatori di Milano. Lavora alle dipendenze di una grande
società dal 2003. Aveva sottoscritto un contratto di cessione del quinto
dello stipendio. Quando ha provato a leggere i documenti che gli avevano
consegnato gli sono venuti dei dubbi: “Avevo bisogno di 20.000 Euro per
risistemare la casa: c’era un figlio in arrivo. Mi hanno assicurato che
l’unico modo per ottenerli era la Cessione del Quinto del mio stipendio.
Ho avuto un prestito di 17.900 Euro - il massimo che potevano - ma me
ne hanno realmente dati 9.800. E’ normale tutto ciò?”
Ecco l’ennesimo caso di cattiva finanza: un’anormalità, una
abnormità. Del tutto legale. La cessione del quinto dello stipendio (o della
pensione) riscuote fra gli operai e gli impiegati (e i pensionati) un
.
notevole successo. Eppure è costosa, spesso inappropriata, sempre
gravosa. Costosa in modo assurdo. Tanto che, a volte, chi si presenta ci
Con qualche
sembra una vera e propria vittima. Ecco spiegato il nostro titolo.
informazione sulla
Vittima di chi?
Apparentemente vittima di una congiuntura economica
DELEGAZIONE
sfavorevole, come quella che stiamo vivendo. Lo stato di crisi di molte
DI
aziende, il ricorso alla cassa integrazione, le minori possibilità di trovare
lavoro inducono le banche e le imprese finanziarie ad essere timorose che
PAGAMENTO,
i prestiti non siano restituiti. Maggiore rischio implica maggiori costi.
Così, anche se il costo del denaro - per le banche - è vicino allo zero, il costo dei prestiti (cioè i tassi
d’interesse e le spese applicate alla clientela) tende a salire.
Ma noi siamo convinti che le colpe non siano soltanto della crisi economica. La teoria economica
insegna che, quando i profitti sono alti, nuovi operatori entrano sul mercato. Si fanno concorrenza e i prezzi
(quindi i margini di profitto) tendono a scendere. Nel campo della Cessione del Quinto ciò si sta verificando
con molta lentezza. Perché?
Innanzitutto per la scarsa concorrenza fra operatori. Benché la legge istitutiva di questa forma di
prestito sia del 1950, era stata concepita unicamente per i dipendenti pubblici; è stata estesa ai pensionati nel
2005, dopo che, pochi anni prima, era stata autorizzata per i dipendenti privati. Così, da pochi anni, varie
imprese finanziarie hanno iniziato ad operare con questa forma di prestito, applicando alti tassi e, soprattutto,
consistenti spese per “commissioni di intermediazione”, ossia per remunerare gli intermediari (agenti,
mediatori creditizi, segnalatori di affari) che procurano clienti. Quando le banche hanno realizzato
l’attrattività del business, hanno cercato di recuperare quote di mercato. Ma, spesso, non lo hanno fatto
direttamente – cosa che avrebbe permesso di offrire condizioni migliori – ma attraverso imprese finanziarie
di propria emanazione che, però, mantengono procedure, costi, commissioni di intermediazione tipiche delle
finanziarie non bancarie.
Considerato che casi come quello di Marino B. si presentano giornalmente ai nostri sportelli della
Federconsumatori, con questo breve scritto sulla Cessione del Quinto di stipendi e pensioni, oltre che sulle
Delegazioni di Pagamento, vogliamo proseguire nell’azione che la nostra Associazione svolge da anni, volta
a offrire ai propri associati e alla cittadinanza elementi di cultura finanziaria, perché tutti diventiamo
consumatori consapevoli, responsabili e informati.
CESSIONE
DEL QUINTO
DELLO
STIPENDIO
O DELLA
PENSIONE
(A)
°1° Cos’è la Cessione del Quinto dello stipendio o della pensione
La Cessione del Quinto è un finanziamento “senza vincolo di destinazione”: può essere ottenuto, dai
dipendenti pubblici e privati e dai pensionati, per qualsiasi scopo. Viene erogato a tasso fisso e a rate mensili
uguali, pari a un quinto (ossia al 20%) della retribuzione e per una durata massima di 10 anni.
E’ garantito dalla retribuzione del richiedente: il datore di lavoro (pubblico o privato che sia), oppure
l’ente che eroga la pensione, diventa responsabile dell’addebito della rata mensile del prestito, che – a
differenza di ciò che avviene per le altre forme – è tenuto a pagare direttamente a chi eroga il finanziamento.
Se, per qualsiasi motivo, la retribuzione del lavoratore dipendente viene a mancare, il prestito resta
totalmente garantito dal Tfr.
Sono previste, obbligatoriamente, una polizza assicurativa sul rischio vita del richiedente e sui rischi
di perdita del lavoro. Le polizze intervengono ad estinguere il prestito in caso d’impossibilità di pagamento.
E’ evidente che la restituzione di un prestito con queste caratteristiche è particolarmente sicura per la
banca o la finanziaria che lo eroga. La Cessione del Quinto è, dunque, un finanziamento ben garantito e a
basso rischio.
°2 ° Cos’è la Delegazione di Pagamento, o Delega di Pagamento
La Delegazione di Pagamento è un finanziamento del tutto simile alla Cessione del Quinto – a cui
può essere aggiunta – e si caratterizza per la possibilità di superare il limite di cessione del 20% dello
stipendio o pensione, con un impegno fino al 50% dello stesso. Mentre la Cessione del Quinto è
semplicemente notificata al datore di lavoro (o di pensione), la Delegazione di Pagamento deve essere
espressamente accettata da questi.
°3° Il tasso d’interesse nella Cessione del Quinto
Vediamo quali sono i tassi d’interesse applicati alle cessioni del quinto.
Tassi medi validi dal 1° ottobre al 30 dicembre 2009
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio
fino a 5.000 Euro 12,04 %
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio
oltre 5.000 Euro 9,18 %
Tassi di usura dal 1° ottobre al 30 dicembre 2009
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio
fino a 5.000 Euro 18,06 %
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio
oltre 5.000 Euro 13,77 %
L’esperienza ci dice che le norme sui tassi d’usura sono rispettate dalle banche e dalle imprese
finanziarie e applicate in maniera formalmente ineccepibile. Ma spesso il tasso d’usura è semplicemente
considerato come un “tasso massimo”, quindi adottare un tasso di pochi centesimi inferiore è considerata
cosa del tutto normale.
Per rendere evidente il costo reale del prestito, la Legge prevede che alla componente “interessi”
(TAN, ossia Tasso Annuo Netto) siano aggiunte altre voci di spesa. Si forma, in tal modo, il TEG (Tasso
d’Interesse Globale, a cui fa riferimento la legge sull’Usura) e il TAEG (Tasso Effettivo Globale), che dà
misura del costo, in termini di tasso, di tutte le componenti del prestito. La differenza fra TEG e TAEG è
data dalla maggiore quantità di spese accessorie che devono essere comprese nel secondo.
La maggior parte dei cittadini che si rivolgono ai nostri sportelli hanno sottoscritto contratti di
Cessione del Quinto o di Delegazione di Pagamento a tassi TAN convenienti, a tassi TEG di poco
inferiori al tasso d’usura, a tassi TAEG altissimi.
Prendiamo in esame, come tasso generalmente applicato alle richieste superiori a 5.000 Euro, il
13,75%. Il tasso del 13,75% supera dell’11% quello che, per semplificare, può essere considerato come “il
costo di approvvigionamento del denaro da parte di una banca”, che è del 2,75%. In altre parole, il 13,75% è
pari a 4 volte il tasso base. E’ come se io comprassi un bene a 100 Euro e lo rivendessi a 400 Euro. Niente
male come marginalità il 400%. Per fare un paragone, la marginalità nella vendita di un computer o di
un’auto (dove la concorrenza è molto alta) non raggiunge, in genere, il 9%. Sapete qual è il tasso d’interesse
annuo NOMINALE (detto TAN) che Marino ha pagato? Un misero 2,5%!
Sapete qual è il TEG che Marino ha pagato? Quando ha acceso la sua Cessione del Quinto il Tasso
di Usura era il 13,815%. Il TEG applicato, secondo le dichiarazioni dell’istituto erogatore del prestito, è stato
del 13,731%, meno di 10 Centesimi di Euro, percentuali sotto la soglia usuraria.
Sapete qual è il TAEG che Marino ha pagato? Un bel 18,049%.
(B)
°4 ° i costi aggiuntivi
Come fa un tasso nominale del 2,5% a diventare quel bel 18,049%?
Esaminiamo il contratto sottoscritto da Marino.
Dobbiamo essere precisi e distinguere fra varie tipologie di costo:
a) I COSTI NECESSARI, che sono rappresentati:
- dagli interessi (Marino “compra” del denaro oggi, e lo restituisce, di mese in mese, in 96
rate, ossia in 8 anni). Il loro costo complessivo è di soli 1.687,47 Euro;
- dalla “polizza vita e contro i rischi d’impiego”, che è obbligatoria, e che servirà a rimborsare
chi concede il prestito per il caso di morte o di perdita del posto di lavoro. Il suo costo è di
1.259,25 Euro.
Osservazioni:
- Marino ha 32 anni. Il costo della sola assicurazione vita, secondo i calcoli che abbiamo
potuto fare utilizzando proposte di varie assicurazioni, presenti su Internet, è quasi irrisorio:
circa 125 Euro per assicurare un rischio – decrescente – di 17.900 Euro. Se Marino avesse
avuto 60 anni, il costo dell’assicurazione sarebbe stato dieci volte tanto: infatti, Marino ha
maggiori possibilità di rimanere in vita, nei prossimi 8 anni, di un sessantenne. Ma quanto
viene, dunque, a costare l’assicurazione per la Cessione del Quinto a un pensionato?
- solo per la precisione segnaliamo che la vendita del servizio assicurativo, benché
obbligatorio, costituisce, per chi concede il prestito, un’ulteriore (del tutto legittima) forma
di profitto;
b) I COSTI ACCESSORI (vale a dire i costi opzionali, evitabili), che sono rappresentati da:
- commissioni per la società mandataria, pari a 3.517,63 Euro. La società mandataria è
l’intermediario a cui Marino si è rivolto. Questo soggetto chiede, per aver messo in contatto
un ente erogatore di prestiti con una persona bisognosa di prestito, un importo pari al doppio
degli interessi stessi (ossia a ca. il 5% del debito!).
- oneri accessori, pari a 1.560,64 Euro. Non è specificato che oneri siano. Però si pagano, e
valgono quasi quanto gli interessi.
c) IMPOSTE E TASSE, per soli 14,62 Euro.
C'è da aggiungere un'ultima cosa: la cessione sottoscritta da Marino prevedeva anche altre voci di
costo, che gli sono state graziosamente abbuonate, e che potevano essere, come si legge sul suo contratto:
- “commissioni per il cessionario”, ossia per la banca o società finanziaria a favore della quale
Marino cedeva il proprio quinto di stipendio, in cambio del prestito;
- “oneri di gestione della pratica”, che non è chiaro a cosa si possano riferire.
In conclusione: quanto sono elevati i costi accessori appare in tutta evidenza.
°5 ° quali alternative possono esserci alla Cessione del Quinto
Marino è un lavoratore come milioni d’altri. E’ un tecnico di 32 anni, che percepisce uno stipendio
da 6 anni. La sua banca, che pure ne conosce abitudini, puntualità, correttezza, non si è fidata di fargli un
ulteriore prestito. “Le abbiamo già fatto un mutuo”, gli hanno detto. “C’è la crisi”, gli hanno ribadito.
La soluzione non era facile neppure per una persona più esperta. C’erano delle alternative?
Sicuramente non semplici, né scontate. Poteva, in ogni caso, tentarne alcune, prima di cedere il quinto.
Ad esempio:
- provare a presentare la richiesta di un normale finanziamento a un’altra banca. Magari
presentato da un collega altrettanto serio e solvibile, oppure dai genitori, esaminandone con
attenzione tasso, costi, spese;
- provare a chiedere un prestito finalizzato al negoziante presso cui avrebbe acquistato
l’arredamento, esaminandone con attenzione tasso, costi, spese.
In questi casi, avrebbe sicuramente pagato un tasso d’interesse più alto, ma avrebbe risparmiato
praticamente tutte le commissioni che abbiamo elencato al paragrafo precedente, fra i costi accessori.
Infine:
- se non fosse riuscito ad ottenere un finanziamento ordinario, avrebbe potuto accettare di
cedere il quinto dello stipendio, ma, rivolgendosi direttamente a una banca, avrebbe potuto
ridurre drasticamente le commissioni per l’intermediazione.
(C)
°6° CONLUSIONI: “istruzioni per l’uso” sulle Cessioni del Quinto e sui prestiti in genere.
1) SALTA GLI INTERMEDIARI: ormai abbiamo tutti imparato che meno intermediari ci sono lungo
la filiera fra la produzione e il consumo, più bassi sono i costi. Lo sappiamo bene per i prodotti
agricoli, dobbiamo tenerlo a mente anche per i prodotti finanziari. Sia chiaro che le associazioni dei
consumatori non hanno da esprimere nessun particolare apprezzamento verso il mondo delle banche,
né una preferenza per le banche rispetto alle finanziarie o ai mediatori creditizi. Sta di fatto che i
prestiti direttamente erogati dalle banche POSSONO (non necessariamente devono) costare di meno.
Quindi, prima di rivolgerti a una finanziaria, o a un mediatore creditizio, rivolgiti al sistema
bancario. Scegli la banca che offre direttamente prestiti, senza rivolgersi alla propria finanziaria
“specializzata”.
2) RIVOLGITI DIRETTAMENTE ALL’INPDAP, se sei dipendente o pensionato pubblico: eviterai gli
intermediari e beneficerai di tassi e di condizioni di netto favore.
3) INFORMATI. Ricorda sempre che il consumatore non ha, nelle proprie mani, molti strumenti per
affrontare il mercato. In quanto piccolo operatore ha poca capacità di negoziare i prezzi, le spese, le
commissioni. Ma deve sempre tenere a mente “le sue carte da giocare”. La prima carta è proprio
l’informazione: dedica del tempo a informarti, a conoscere, a capire i prodotti e i servizi finanziari.
E ricorda: quando vai in banca, o presso una finanziaria, ascolta sempre con attenzione ciò che ti
propongono. Se non capisci qualcosa fattela rispiegare. Se continui a non capirla, evitala.
4) UTILIZZA I BENEFICI DELLA CONCORRENZA. Questa è la seconda carta che hai a
disposizione: impara a non fermarti alla prima bottega. Metti in concorrenza chi ti offre un prodotto
finanziario e non. Ti aiuterà a capirne di più. Ti aiuterà a capire i prezzi e, magari, a contrattarli e a
farli abbassare.
5) IMPARA A GIUDICARE, DA PARI A PARI, IL TUO INTERLOCUTORE BANCARIO: la banca
è semplicemente un commerciante che compra e che vende denaro. Diffida di chi ti propone contratti
scritti in piccolo e praticamente illeggibili. Ricorda che, in caso di contestazione, sarà proprio
qualcuna di quelle paroline illeggibili a metterti in difficoltà.
6) LA CESSIONE DEL QUINTO COME ULTIMA SPIAGGIA. La cessione del Quinto dello
stipendio è la forma di prestito più garantita che esiste, più di un mutuo ipotecario o di un prestito
cambiario. Nella realtà, invece è una delle più costose. Non accederci, se proprio non hai alternative.
Chi non ha alternative sono solo le persone in gravi difficoltà economiche e private della possibilità
di accesso al credito a causa di protesti o di atti pregiudizievoli.
7) LA DELEGAZIONE DI PAGAMENTO è una forma di prestito del tutto simile alla Cessione del
Quinto dello Stipendio o della Pensione, ma consente di impegnare quote di reddito che potrebbero
essere esorbitanti rispetto alle esigenze di ordinario mantenimento di una persona o di una famiglia.
Guardati dal sovraindebitamento.
8) RICORDA :
a. spesso, sono proprio le spese aggiuntive, più che il tasso d’interesse, a rendere oneroso un
prestito;
b. chiedi espressamente quali sono eventuali servizi non obbligatori (per esempio le
assicurazioni sulla vita per i prestiti che non siano Cessioni del Quinto) che ti propongono di
sottoscrivere assieme al prestito;
c. quando chiunque ti chiede di firmare qualcosa, leggi sempre prima di farlo. Non firmare se
non capisci ciò che firmi.
D. GLI SPORTELLI DELLA FEDERCONSUMATORI SONO SEMPRE A TUA
DISPOSIZIONE PER AIUTARTI A CAPIRE, AD APPROFONDIRE, A
SCEGLIERE CONSAPEVOLMENTE.
Il credito è
opportunità, è
ricchezza per le
famiglie e per le
imprese
Il
sovraindebitamento
nuoce gravemente
alla salute
Progetto realizzato con il contributo della Regione Lombardia – Direzione Generale Commercio, Fiere e
Mercati. Programma 2009
(D)